nagra hp - AudioReview

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nagra hp - AudioReview
ACCADEMIA
Jd? AUDIO
NAGRA HP
Certo che questo mese in quanto a prove impegnative non avremmo po
tuto chiedere di meglio, fra l'interessante sistema T+A ed il piccolo ed
insolito NAC Audio. Mi pregustavo due test interessanti quando
sono visto chiamare dal fido Dario, che mi chiedeva di spalancare le porte
laboratorio a quattro contenitori di legno, grandi, pesanti, che non facev
presagire nulla di "temporalmente breve". Aperti i contenitori ecco venir
ri due diffusori non pesantissimi e due diffusori più piccoli, molto pesan
totalmente chiusi, che in un primo istante avevo ipotizzato essere
subwoofer. Si trattava del nuovo sistema Nagra di riferimento, costituito
due diffusori completi... e da due filtri crossover separati, connessi al
sore tramite tre connettori professionali e verso il mondo esterno con c|
WBT al solito belli e funzionali. È iniziato in questo modo uno dei test più
teressanti di ricerca, analisi e verifica delle prestazioni di un diffusore. La
ria di questo inusuale prodotto della Nagra, azienda svizzera nota sia
suoi registratori-gioiello che per le sue elettroniche valvolari di gran pn
audiofilo, inizia quando il Presidente di Nagravision, il sig. Stefan Kudel
nipote del fondatore, incarica il progettista di realizzare un diffusore che
vrà costituire il riferimento interno all'azienda. Jean-Claude Schlup, respon
sabile del settore R&D della Casa svizzera, si mette all'opera, eseguendo una
serie di sofisticate rilevazioni prima sui diffusori più blasonati e poi sui suoi
prototipi. Ha ben chiaro in mente il suono che vuole ottenere, totalmente sle
gato dai diffusori, ben composto nella timbrica ma soprattutto non limitato e
finalizzato ad una posizione di ascolto abbastanza ristretta, il classico punto
di ascolto: uno ed uno solo. Inizia la ricerca di una gamma alta credibile,
lizza un tweeter a ioni ed in un secondo tempo una sfera pulsante con molti
tweeter la cui direzione ed energia viene attentamente ottimizzata per creare
una finestra credibilmente grande di ascolto. L'incontro che "risolve" la gam
ma altissima è quello con Alain Roux, fondatore della ditta Relec SA, che ha
disegnato ed ottimizzato un tweeter che viene giudicato ottimo, ma che viene
ulteriormente modificato in una ricerca comune per l'ottenimento di una
gamma alta "à la Nagra". Alla fine ecco il trasduttore finito, caricato da l»
bella tromba in legno, il cui sviluppo ha richiesto molta ricerca, tesa ad evita
re, come nelle corte linee di trasmissione, di caricare l'estremo altissimo. Ir|
effetti, l'accorto uso dell'aria che staziona avanti alla membrana del tweeter S
servito a realizzare un blando passa-basso che evita il suono faticoso e leggasi
mente colorato caratteristico delle trombe ma carica adeguatamente lo spettri
di interesse, dai 3000 ai 12.000 Hz. Il roll-off alle altissime è leggero, 8M
estende senza esitazioni di sorta, fino alla gamma ultrasonica, che non vede
abbassamenti tanto drastici quanto dannosi appena superato l'intervallo di
misura classico dei 20.000 Hz. Come abbiamo potuto appurare, con una mi
sura in campo lontano la risposta decade di due-tre decibel da 20 a 40 kHz,
senza che ci siano riflessioni dannose e senza che la fase acustica subisca alte
razioni massicce in gamma medio-alta. La tromba anteriore in legno ha il pre
gio secondario di arretrare il centro di emissione del trasduttore, che si viene
a trovare bene in linea con gli altri componenti del gruppo, una base di par-
Costruttore: Nagravision SA, Kudelski Group, 22 Route de Genève, CH-1033, Cheseaux, Svizzera
Distributore per l'Italia: S.A.P., Largo del Plebiscito 6, 84125 Salerno. Tei. 089 250979 [email protected]
Prezzo: Euro 12.000,00 ed.
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
Tipo: diffusore da pavimento con crossover in cabinet separato. Numero delle vie: tre. Woofer: 2
da 250 mm. Midrange: 2 da 100 mm. Tweeter: 25mm con cupola morbida, caricato da tromba
anteriore. Risposta in frequenza: 32-22.000 Hz (±2,5 dB). Frequenze di incrocio: 250 e 2500
Hz. Crossover: 24 dB per ottava su tutte le vie, compensazione dell'impedenza degli altoparlanti.
Impedenza: 4.7 ohm ±0.6 da 32 a 22.000 Hz. Sensibilità: 94 dB /1 m /1 W. Potenza consi
gliata: minima 25 W R.M.S. Potenza max: 250 W R.M.S.
46
AUDIOreview n. 243 febbraio 2004
.:<
Difficile commentare un filtro crossover di questo livello qualitativo e
quantitativo. Lasciamo che le foto si commentino da sole.
tenza invidiabile per ottenere una resa
"sincrona" di tutti gli altoparlanti. Per la
gamma media si è scelto un trasduttore
di piccole dimensioni, capace di ben inte
grarsi sul pannello frontale e di coniu
gare estensione, dispersione e buon
suono. È stata scelta una versione parti
colare dell'Audax HM 100, dotato di
una leggerissima membrana in HD e di
un corto rifasatore che, su questa release, sembra essere stato leggermente mo
dificato. Per ragioni di tenuta e per il
discorso fatto prima sulla finestra di
ascolto sono stati decisi due midrange
in una configurazione simmetrica simi
le alla classica D'Appolito, ma con una
frequenza di taglio leggermente più alta
di quanto la teoria del mitico ricercato/ trasduttori per la gamma bassa sono da 10
pollici e sono realizzati dalla francese Audax.
Notare il cestello che attua una corretta
dissipazione del calore generato.
I due trasduttori della gamma
media si distinguono per la
membrana estremamente
leggera, per la buona
aerodinamica del cestello e per
il corto rifasatore anteriore.
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ACCADEMIA
Jd? AUDH)
Sistema di altoparlanti NAGRA HP - Matricola n.//
CARATTERISTICHE RILEVATE
,. MARCA: T*A
Modano: Tei 2E
GPM
Mod.No: Tei 2E
1/2004
G.P.M.
1(2004
■
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1
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100
Hz
MA* CA:
100
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80
70
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500
1
Modet o: Tei 21
kHz 2
5
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10
\
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tu odu
GP M
20
1/21
Fi
10
T+A
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V
1
, MARCA:
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n
kHz 2
5
-
-
:
32 m
63
125
250
500
1kHz2
«25
2»
S00
1 kM. 2
4
8
16
50
32 Hi 64
125
250
500
1 kHz 2
DÉtatìof» « kmrmMÉanav In ngnw dnamlco. »««■,.■
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S
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OdB
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32%
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Minai
41
Ordini
.A-
0.1K
/\ AA
tando lo stesso dato di sensi
bilità che verificheremmo ad
un metro di distanza, quindi
direttamente confrontabile
con le misure standard. Come
possiamo vedere dai grafici il
svizzero è assolutamente li
neare, con una sola piccola
esitazione in gamma media e
7
:
50
ca e trasduttori, pur presen
comportamento del diffusore
Mottetto: Td 2E
ai
-f
60
■
] .
■
20
!
rr —
\ /"
II Nagra HP è stato sistemato
sul trespolo di misura a due
metri esatti dal microfono e
misurato dopo aver aggiunto
sei decibel all'attenuatore cali
brato del preamplificatore mi
crofonico. La risposta così ot
tenuta è esente da errori do
vuti all'eccessiva angolazione
relativa tra capsula microfoni
4
Or*
.i.« flnamfco, WroHo metto di prav» 90 dB spl R96 Veff)
con la gamma altissima leggermente calante, così come
voluto dal progettista, visto
che il tweeter da solo sarebbe
potuto andare ben oltre l'in
tervallo di misura. La sensibi
lità misurata è elevata, con i
95 decibel "mancati" per un
solo decimale, un dato che co
me vedremo è associato anche
ad una elevata tenuta in po
tenza. La risposta temporale è
molto veloce nel decadimento
e non mostra le esitazioni tipi
che del woofer che "arriva in
ritardo" all'appuntamento col
microfono rispetto al velocis
simo tweeter. Ciò dimostra in
maniera inequivocabile la
buona fasatura tra midrange e
tweeter ed il buon allineamen
to dei centri acustici. La rispo
sta in ambiente eseguita col
rumore rosa ed integrata a
terzi di ottava mostra la note
vole estensione in gamma
bassa, con i 40 Hz praticamen
te fiat e la gamma altissima
che decade dolcemente ed in
maniera estremamente regola
re all'aumentare della fre
quenza, sia nella ripresa in as
se che in quella fuori asse, una
caratteristica questa non facile
1) Risposta in frequenza a 2,83 V/l m
2) Risposta in ambiente, Vin=2,83 V rumore rosa
3) Distorsione dinamica per differenza di frequenze
Eseguita a 100 dB
4) Distorsione di 2a, 3a, 4a, 5a armonica ed alterazione
dinamica a 90 dB spl
5) Distorsione di 2a, 3a, 4a, 5a armonica e alterazione
dinamica a 100 dB spl
6) Modulo ed argomento dell'impedenza
7) MIL livello massimo di ingresso (per distorsione di
intermodulazione totale non superiore al 5%)
8) MOL livello massimo di uscita (per distorsione di
intermodulazione totale non superiore al 5%)
9) Risposta nel tempo
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da ottenere senza un attento
controllo della dispersione. Il
modulo dell'impedenza è
molto bene allineato ai quat
tro ohm puramente resistivi,
con una sola alterazione in
gamma media dovuta al filtro
crossover dei due midrange. Il
mix tra modulo e fase è qui
che posiziona la massima con
dizione di carico per l'amplifi
catore, che vede una resisten-
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CAH90A
Jeff -AUDIO
za pura poco inferiore ai tre
ohm a 2470 Hz. La distorsio
ne per differenza di frequen
ze in regime dinamico mo
stra... l'assenza della compo
nente 2- e due soli picchi del
le componenti di ordine 3 a
500 ed a 2000 Hz sempre al di
sotto dell'invidiabile tetto
dello 0,32%. La distorsione
armonica eseguita a 90 deci
bel con appena 1,6 volt rms ai
capi del diffusore vede tutte
le componenti attestate alla
base del grafico, con un solo
picco della seconda armonica
a 600 Hz inferiore all'uno per
cento e le componenti supe
riori talmente irrilevanti da
confondersi ed incastrarsi at
torno e al di sotto dello 0,1%.
Salendo a 100 decibel di pres
sione media notiamo come
sia soltanto la seconda armo
nica ad incrementare legger-
mente il proprio livello in
gamma medio-bassa, mentre
le armoniche superiori riman
gono pressoché inalterate, su
valori compresi tra lo 0,1 e lo
0,3%. Le alterazioni dinami
che sono nulle sia a 90 che a
100 decibel, non evidenzian
do alcun fenomeno di com
pressione o di risonanza mec
canica. La misura della MIL
vede eguagliato un record di
potenza immessa raggiunto
senza apprezzabili distorsioni
nella risposta acustica, un re
cord eguagliato dalla Utopia
e dalla Revel: 500 watt tondi
tondi a 200 Hz con una com
pressione non apprezzabile
ed una IMD ancora inferiore
al 5% ed una compressione
prossima al mezzo decibel. I
terzi di ottava seguenti non si
discostano da questo dato di
potenza immessa, potenza
che viene mantenuta fino
all'estremo alto della misura.
Va notato come non ci sia al
cun accenno di esitazione
nemmeno al di sotto dell'in
crocio tra tweeter e midrange.
La MOL che vien fuori dalla
risposta, dalla MIL e dalla
eventuale compressione dina
mica vede la gamma bassa sa
lire precipitosamente dai no
tevolissimi 105 decibel rileva
ti a 40 Hz fino ai 122 decibel a
200 Hz, per continuare a ca
vallo dei 120 per tutto lo svi
luppo della misura.
re americano concedesse sulla carta. I due
mid infatti si trovano ad avere i loro centri di
emissione posti a 20 centimetri di distanza,
una grandezza che nella teoria D'Appolito
pretenderebbe una frequenza di incrocio
troppo bassa per essere compatibile col
tweeter. Il piano dell'unità medio-alti è in
clinato di circa 12 gradi ed in questo modo
pur allineando i centri di emissione del mi
drange basso e del tweeter ci si ritrova col
centro acustico del midrange più alto leggermente arretrato. Come vedremo nel box
del filtro crossover, questo ritardo fortuna
tamente ha prodotto i suoi effetti ancora
ben lontano dalla banda passante scelta per
la gamma media. Il piccolo volume di cari
co dei due midrange è completamente vuo
to, e sposta con la sua cedevolezza la riso
nanza a circa 220 Hz, abbastanza vicina alla
frequenza scelta per l'incrocio con i due
woofer. Per la gamma bassa si è optato per
due trasduttori ancora dell'Audax, due
woofer da dieci pollici dotati di una genero
sa escursione e di un cestello molto ben rea-
L'ASCOLTO
Per l'ascolto del diffusore Nagra ci siamo ritrovati nella nostra saletta in parecchi, e chi con una scusa, chi
con l'altra si sono dati da fare per portare fuori tutto quanto non serviva e per predisporre le elettroniche alla
destra del punto di ascolto. Devo ammettere di non aver mai sopportato il mobile dell'impianto posizionato
tra i due diffusori: quello spazio deve essere lasciato libero perché tra i due diffusori deve esserci soltanto la
musica. Ho scelto con cura i cavi più neutri che avevo, ho messo "a scaldare" i due finali Nagra VPA ed ho
curato le connessioni col pre Nagra PL-P, del convertitore DAP e con la meccanica CD cercando, trovando e
montando i cavi per la connessione digitale coassiale. Per il posizionamento mi sono armato del solito dop
pio generatore di rumore rosa, del microfono ad incidenza casuale e dell'immancabile computer per l'analisi
a terzi d'ottava. Ho iniettato dapprima il rumore rosa in stereofonia, per effettuare misure esenti da errori in
gamma alta, e poi quello in monofonia, per regolare finemente la scena e far provenire il suono esattamente
dal centro della scena. Devo ammettere di aver incontrato poche difficoltà con i due diffusori Nagra, che han
no seguito passo-passo tutto il posizionamento modificando la somma delle loro emissioni senza propormi
quesiti troppo complicati. La posizione rispetto alla parete di fondo è abbastanza avanzata, a circa un metro e
mezzo, mentre la distanza dalle pareti laterali può variare in funzione della larghezza a disposizione e, più
propriamente, dalla interazione con le pareti laterali. Per quanto posizionate più larghe della norma, posso
annotare che la scena non subisce mai drastici svuotamenti al centro, disegnando un palcoscenico ancora
credibilissimo. Ad ogni buon conto la sistemazione migliore per massimizzare la scena e non intaccare
l'equilibrio timbrico. Avuto il consenso dall'analizzatore, ho cercato per ultimo di ruotare un solo diffusore
per posizionare correttamente lo Smetana Quartet di fronte a me. A questo punto... ho spento tutto e sono
andato via, avendo cura di lasciare le elettroniche sotto tensione e di chiudere la porta della saletta a chiave.
Il primo ascolto è cominciato soltanto a pomeriggio inoltrato, con la coscienza a posto ed il lavoro di misura
completamente portato a termine senza intoppi. Non accendo nemmeno la luce, ci pensano le valvole ad illu
minare la sala. Il primo brano è di verifica, con le quattro chitarre a disegnarsi perfettamente sincrone ma po
sizionate con correttezza di fronte a me, come quando sono state registrate. L'impatto con gli strumenti a
corda mette in luce immediatamente due caratteristiche del diffusore svizzero: la assoluta neutralità e grade
volezza della gamma altissima ed una gamma media simile a quella dei diffusori elettrostatici. Ho sempre
considerato questa una qualità enorme per un diffusore dinamico, perché ottenere una resa veloce ma non
effettata ed una scena ariosa, grande ma precisa, con l'aria tra gli esecutori che non stanno appiccicati l'uno
all'altro, è il maggior pregio delle casse elettrostatiche, a cui però va aggiunta la dinamica folgorante e guiz
zante dei diffusori "con le membrane". Il basso non si sente, almeno fino a quando non viene chiamato in
causa direttamente e non per effetto surrogato dalla gamma medio-bassa. I woofer, che pure in camera anecoica non si sono dimostrati estesi fino all'infrasuono, in sala d'ascolto hanno uno smorzamento notevole,
supportato però da una tenuta ed una possanza incredibile. E qui gioca un ruolo importantissimo la gamma
medio-bassa, che deve fare da collegamento con i due midrange superiori. Questa gamma, in virtù della fase
relativa nulla e della bassa frequenza di taglio, semplicemente fa indirizzare sui mid tutta la provenienza dei
suoni gravi, tanto che sembra siano loro ad emettere tutto lo spettro. Ci guadagna immediatamente l'impat
to, la dimensione e lo spazio sulla scena, che colloca anche le percussioni della grancassa in una posizione
arretrata, come è giusto che sia, ma estremamente definita, con una sensazione che sta a metà strada tra
quella acustica e quella corporea. Le voci, sia maschili che femminili, sono riprodotte con una credibilità che
rasenta l'annullamento dei due diffusori, che sembrano posti lì per una sfortunata coincidenza di arredamen
to. Le voci femminili del coro misto in realtà si disegnano leggermente più in alto rispetto a quelle maschili,
ma posso ammettere di essere rimasto su queste dodici tracce molto tempo, colpito dalla precisione della
scena e dalla separazione apparentemente semplice delle varie componenti del coro. La musica delle grosse
masse orchestrali allarga lo stage oltre i limiti geometrici imposti fJalle pareti, con una riproduzione larga ed
ancora assimilabile a quella di una cella elettrostatica di buone dimensioni. Il tweeter riesce davvero a stare
al suo posto, pur senza avere una identità precisa che ne sottolinea la presenza fisica proprio quando non
vorresti. Secondo il mio parere non si tratta soltanto di qualità intrinseca del trasduttore, ma di come la gam
ma alta sia stata pensata e di come sia stata disegnata la tromba posta avanti al trasduttore, che ne carica
soltanto lo spettro di frequenze voluto dal progettista, che ha evitato con attenzione stridori particolari. Una
scelta che annulla tutta la fatica di ascolto e che vede pochissimi sostenitori. A contarli mi viene in mente la
KEF degli anni gloriosi, il suono prodotto una ventina di anni fa dalla AR... ed il mio conterraneo Diego Tate.
La gamma media, quella che fa il lavoro più duro, è affidata ai due piccoli Audax, che si sono dimostrati velo
ci, gradevolissimi e comunque coriacei. In effetti posso ammettere che il mix di trasduttori, filtro e scelte
progettuali della Nagra si rivela efficacissimo proprio per la semplicità apparente della resa sonora, in linea
con tutto il suono Nagra che ho avuto modo di ascoltare. Sembra facile!
G.P.M.
G.P. Matarazzo
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Jeiì AUDIO
IL CROSSOVER
II filtro della Nagra HP rappresenta uno dei crossover più com
plessi, maestosi e ben fatti che mi sia capitato di misurare. Per ri
farci a realizzazioni simili occorre ricordare i modelli più presti
giosi della Dynaudio, la Chario Grand o, scavando nel passato, la
Mirage MI oppure la KEF 107. Certo, come è possibile vedere
dalle foto, non era mai capitata una componentistica di questo li
vello: induttanze avvolte con rame di generosa sezione, conden
satori dal dielettrico pregiato con tensioni di rottura elevatissime
e resistenze a strato di carbone dalla dissipazione elevata. L'in
tento è quello di realizzare un filtro quanto più possibile traspa3,83 mH
rente al suono, incapace quindi di aggiungere non linearità
quando sui picchi elevati della musica si producono variazioni di
corrente elevatissime con picchi che, a detta del progettista, pos
sono arrivare a circa 80 ampère. In queste condizioni molti com
ponenti di filtro smettono di essere lineari ed introducono com
pressioni e distorsioni di intermodulazione. In un cabinet separa
to di legno dal peso abbastanza elevato i "quattro piani" del fil
tro sono realizzati con delle feritoie laterali dove i vari filtri pos
sono uscire come dei cassetti. Il cablaggio è effettuato con dei ca
vi di buona sezione che attraversano i vari ripiani grazie a fori
passanti. Il tutto assume un aspetto estrema
mente professionale e richiede, per la sua co
struzione, almeno due giorni di lavoro inten
so. Per il progetto delle tre celle di filtro il pro
gettista Jean-Claude Schlup ha compensato
completamente i trasduttori prima di disegnare le celle per l'incrocio vero e proprio. Per
il tweeter, i due midrange e i due woofer vie
ne disegnata una rete che compensa sia la ri
sonanza che la componente induttiva della
2,94 mH
22,7 mH
330 uF
22 uF
I uF
2 x 200 uF
200 uF
26,5 mH
75 uF
bobina mobile. Va notato che per i due woo
fer viene compensato con un unico ramo a
doppia risonanza sia il primo picco a 25 Hz
che 0 secondo a circa 65. Anche i condensatori
4,7 ohm :
91 uF
3 x 330 uF
impiegati per questa compensazione, quasi
1800 microfarad totali, sono realizzati evitan
4,7 ohm *
©■
NAGRA HP
Schema filtro bassi
0,28 mH
0,11 mH
Figura 1.
1.5 ohm
-VW»
3'19mH
160uF
100 uF
puro, e cioè del quarto ordine elettrico, imple
mentata per ottenere un quarto ordine acusti
1 uF
5,23 mH
1,54 mH
20 uF
6,2 uF
NAGRA HP
Schema filtro midrange
Figura 2.
75W
©
Ih
1,8 ohm
5,1 uF
delle fasi praticamente coincidente occorre ef
1,25 mH
fettivamente una cella del quarto ordine elet
trico per ottenere una fase acustica relativa
prossima allo zero. In Figura 2 possiamo ve
dere lo schema del filtro dei due midrange. La
cella di compensazione "totale" è preceduta
da un attenuatore resistivo a mezza T, dimen
0,63 mH
20 uF
0,22
6,8
mH
ohm
50
NAGRA HP
Schema filtro tweeter
co. Abbiamo avuto modo di ribadire altre vol
te che quando la frequenza scelta per 0 taglio
è molto lontana dai limiti acustici dell'altopar
lante. In questo caso la frequenza scelta per
l'incrocio con i midrange è una decade più
bassa della massima frequenza possibile per
l'incrocio. Oltre a ciò va aggiunta la determi
nazione da parte del progettista di ottenere
un allineamento anche delle fasi acustiche.
Per trovarsi in questa invidiabile condizione,
il progettista ha curato bene il posizionamen
to degli altoparlanti, facendo in modo che alla
distanza tipica di ascolto gli offset tra i due
woofer ed il centro virtuale di emissione del
gruppo dei midrange fosse ridotto a zero. In
questa situazione per avere un andamento
4,7
ohm
Q-
do accuratamente l'impiego di condensatori
elettrolitici bipolarizzati impiegando esclusi
vamente condensatori "nobili" connessi in pa
rallelo, che occupano tutto lo spazio disponi
bile su un intero ripiano del crossover. Per il
woofer lo schema di Figura 1 mostra la dop
pia compensazione delle risonanze e quella
della componente induttiva della bobina mo
bile preceduta da una cella del quarto ordine
luF
sionato per ridurre i circa 98 decibel dei due
Figura 4.
midrange alla sensibilità dei due woofer, ap
pena inferiore ai 95 decibel. Le due celle di
passa-basso e passa-alto sono abbastanza ri
conoscibili, anche se "incrociate" tra di loro
per contenere quanto più possibile le risonan-
AUDIOreview n. 243 febbraio 2004
ACCADEMIA
M AUDIO
ze localizzate
che abbassano
drasticamente
l'impedenza
del
gruppo.
Nonostante
ciò, abbiamo
potuto verificare che l'in
crocio lineare
del mid col
tweeter richie
de una mode
sta alterazione
dello smorza
mento
del
passa-basso,
tanto che pro
prio nell'intor
no della fre
quenza di ta
glio superiore
possiamo an
notare un mi
nimo di impe
denza
che
scende al di
sotto dei 3
ohm. La diffe
renza di offset
tra i due mi—-
drange è stata
computata
geometrica
mente in poco
f
»
Figura 5.
più di tre centimetri e può
essere verificata con preci
sione
misu
rando la rispo
sta dei due
trasduttori in
parallelo ese
guita senza il crossover (Figura 3) che evidenzia uno stretto dip a 5000 Hz. Sa
pendo che la lunghezza d'onda a questa frequenza vale 6,88 centimetri, possia
mo calcolare che l'opposizione di fase a mezza onda viene ottenuta quando il
centro di emissione del midrange superiore è ritardato da 3,44 centimetri rispet
to a quello ulteriore, ampiamente al di fuori quindi della risposta acustica dei
trasduttori filtrati.
La cella del tweeter, visibile in Figura 4, segue lo stesso iter del passa-alto del
midrange, con la compensazione della risonanza del trasduttore, misurata in
1000 Hz, e della pur contenuta componente induttiva della bobina mobile, pre
ceduta da un attenuatore a mezza T preceduto a sua volta da una cella del quar
to ordine elettrico. Nel caso del tweeter, va tenuta in conto la risposta acustica
del driver (Figura 5), che viene caricata dalla piccola e non cortissima tromba. La
risposta in aria libera appare normale fino a circa 3000 Hz a cavallo di circa 92
decibel di pressione. Dopo questa frequenza la risposta si impenna fino a sfiora
re i 100 decibel, per decadere poi dolcemente in gamma altissima. La cella dise
gnata su questo trasduttore deve essere allora smorzatissima per tirar via le fre
quenze al di sotto dei 3000 Hz, tanto che alla reale frequenza di incrocio elettrico
0 trasduttore si vede consegnare un segnale attenuato di ben 9 decibel rispetto
alla banda passante, attenuata già di 5 decibel rispetto all'emissione in aria li
bera. Ovvia, allora, sia la buona coerenza di fase rispetto a quella del midran
ge, che "replica" da 1000 a circa 5000 Hz, che la tenuta in potenza elevatissima, che certo non porterà sorprese nella misura della MOL.
G.P.M.
AUDIOheview n. 243 febbraio 2004
Per motivi pratici non è stato possibile rimuovere il
prezioso tweeter dalla sua sede posta dietro la tromba
di legno, elegante ed accuratamente disegnata dai
progettisti, responsabile della caratteristica sonorità
di questo diffusore.
lizzato, capace tra l'altro di una ottimale dissi
pazione del calore generato dalle bobine mo
bili. L'accordo è stato scelto non molto in bas
so, a 40 Hz, con i due picchi del reflex di am
piezza simile, nonostante l'effetto delle perdi
te immesse con la copertura di acrilico cardato
di tutto il volume a disposizione. Il condotto
di accordo costituisce un altro elemento di ori
ginalità, essendo realizzato con un solo) foro
alla base del cabinet posto in contatto con
l'esterno tramite la distanza tra cabinet e base
del diffusore. Si viene così a creare un tunnel
acustico della lunghezza desiderata capace, a
detta del progettista, di presentare uguale ca
rico sia in emissione che in espulsione di aria,
un flusso simmetrico che dovrebbe innalzare
notevolmente il punto di "rottura" del flusso
d'aria, che quando diviene disordinato inizia
a comprimere e a distorcere. Una verifica stru
mentale in tal senso, una specie di MOL del
solo condotto, ha portato a verificare che dalla
frequenza di accordo a scendere in effetti le
prime conseguenze della compressione si no
tano a potenze davvero elevate.
Conclusioni
Un diffusore all'apparenza incredibilmente
semplice, costruito con un'accuratezza inusi
tata e pochissimi limiti di budget. Il filtro
crossover, la particolare disposizione e scelta
dei trasduttori e l'implementazione generale
sono da primato, così come la resa acustica, a
volte disarmante per naturalezza e scena ma
comunque decisa, possente e "sana" quando
la pressione aumenta. Bel colpo davvero.
Gian Piero Matarazzo
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AGRA HP
NAGRA HP: l'ascolto di Marco Benedetti
Se una ditta come Nagra, intoc
cabile nella placida superiorità
delle sue meccaniche profes| sionali universalmente ricono
sciute, si prende la briga di
• mettere in gioco la propria re
putazione buttandosi nella
mischia presentando il primo
diffusore della sua storia, può
farlo solo con un prodotto di
qualità talmente elevata da
poter volare alto sopra qualsiasi critica; anche "il secondo
miglior diffusore in commer
cio" suonerebbe come una
mezza stroncatura.
È un concetto che ho ben
chiaro in testa mentre mi appre
sto alla prima seduta di ascolto, come ho ben chiare le idee di
Jean-Claude Schlup, responsabile del reparto ricerca e sviluppo
della Nagra.
L'ho intervistato nel 1998, un anno dopo l'ingresso di Nagra nel
mercato hi-end, e ricordo le sue parole una per una, come se fosse
ieri; ricordo la sua intransigenza sul controllo della risposta nel
tempo, che in parole povere equivale a tolleranza zero nei con
fronti di uno smorzamento meccanico men che perfetto di un al
toparlante (o della sospensione di una testina, se è per questo); se
possibile ancora più intransigente nei confronti dello smorzamen
to elettrico di un amplificatore, come si evince da questo fram
mento dell'intervista (AR 186): "(Schlup) ci racconta anche come
prova i finali: li inserisce nell'impianto, suona un pezzo che com
prenda un colpo di timpani e osserva i movimenti del cono del
woofer: se il cono non torna immediatamente in posizione senza
ulteriori oscillazioni, il finale fa schifo".
Niente di meno della perfezione, insomma (intesa ovviamente co
me massima approssimazione possibile dell'irraggiungibile perfe
zione allo stato della tecnologia disponibile); se hai un minimo di
amor proprio, prove come questa ti fanno tremare i polsi, sono
prove in cui, né più né meno, ti giochi la credibilità di ascoltane.
Quest'ultima osservazione, unita all'altrettanto importante rispet
to per i lettori, che fino a prova contraria pagano la rivista per leg
gere informazioni attendibili, mi impone di anteporre un "caveat",
un "disclaimer", visto che mi appresto ad usare parole decisamen
te pesanti: gli ascolti da me effettuati comprendevano l'intera ca
tena Nagra, dal convertitore D/A ai diffusori, parliamo di un setup dal costo complessivo prossimo ai 100.000 Euro, composto da
prodotti singolarmente ai vertici della loro categoria e in cui, ov
viamente, la sinergia fra i vari componenti si esprime alla massi
ma potenza; anche quando ho sostituito pre e finali - parliamo del
PL-P, sicuramente uno dei migliori preamplificatori mai costruiti
(AR 176), e dei finali VPA, se conoscete un altro finale da 50 watt
che suoni altrettanto bene fatemelo sentire, e di corsa - è comun
que rimasto in uso il convertitore D/A (AR 234), che forse è anco
ra più straordinario, parliamo di un convertitore che semplice
mente non puoi confrontare con nessun'altra macchina digitale,
semmai il termine di paragone può essere una Benz Ruby piutto
sto che una Grasshopper. E anche vero, peraltro, che una catena
di riproduzione di qualità tale da approssimare lo strumento di
misura non lascia scampo al minimo difetto, qualsiasi debolezza
dei diffusori verrebbe impietosamente evidenziata.
Espletata la formalità, sciolgo subito la suspense sulle parole
grosse e vado direttamente alle conclusioni. Come noto a chi ci
legge regolarmente, ho le mie idee e i miei gusti personali ben ra
dicati: i miei diffusori preferiti sono tutti elettrostatici, una sola
volta mi è capitato di essere fortemente tentato da un diffusore di
tipologia differente, e parliamo delle trombe Avantgarde. Sulla
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base degli ascolti della catena Nagra completa, mi sento di dire
che i diffusori Nagra sono i primi e a oggi gli unici diffusori dina
mici che potrei seriamente prendere in considerazione in alterna
tiva alle mie Audiostatic. Punto e a capo.
Cos'hanno di tanto straordinario questi diffusori? Essenzialmente
la capacità di sparire, intesa non tanto come la capacità di non far
sentir il suono che esce dalle casse - a questo livello di qualità è il
minimo che ci si possa aspettare - quanto... di sparire proprio,
non mi viene una definizione migliore. Sparire nel senso che non
si riesce a sentire la minima discontinuità fra le 3 vie - particolare
a cui un fanatico di planari monobanda come il sottoscritto è par
ticolarmente sensibile -, sparire nel senso che una posizione di
ascolto decentrata non altera assolutamente la coerenza della rico
struzione scenica, come scoprirò quasi per caso quando, entusia
smato, sono andato a chiamare Roberto Lucchesi perché sentisse
anche lui - io quasi non credevo alle mie orecchie - e gli ho ceduto
il posto di ascolto centrale.
Sparire nel senso che anche a volumi di ascolto ben al di sopra del
realistico il diffusore tiene talmente bene la potenza da non mo
strare mai neanche un accenno di sforzo, di indurimento della
gamma acuta, di schiacciamento della dinamica.
Sparire nel senso che il supremo controllo della risposta nel tem
po scolpisce una per una le singole note, con tempi di salita sui
transienti da elettrostatica e totale assenza di fastidiose "code" sui
bassi o sfocature anche minime sugli acuti, per non parlare della
totale assenza di sibilanti sulla voce femminile.
Sparire nel senso che per la neutralità timbrica l'unico termine di
paragone plausibile, ancora, è una membrana elettrostatica.
Il guaio, almeno per me che vedo così seriamente minate le mie
certezze, è che questi diffusori non hanno i difetti endemici di un
elettrostatico, al contrario l'estensione della gamma bassa, ma so
prattutto l'impatto fisico, il classico "colpo sul diaframma", sono
in linea con le migliori realizzazioni dinamiche di mia conoscen
za, contribuendo a uno straordinario coinvolgimento emozionale.
Sono tutte caratteristiche, se si esclude forse la fisicità della gam
ma bassa, che si possono descrivere solo andando per sottrazione,
notando l'assenza di questo o quel difetto tipico degli altoparlanti;
ad un primo ascolto c'è addirittura il rischio fondato di non rima
nere particolarmente impressionati, tanta è la trasparenza e la na
turalezza dell'emissione; salvo rendersi conto all'improvviso, ma
gari dopo un paio d'ore, che poche volte nella vita hai riscontrato
una fatica di ascolto così prossima allo zero.
Ripeto, ho ascoltato la catena completa e non sono in grado di se
parare i meriti dei diffusori da quelli delle elettroniche Nagra,
quel che è certo è che sono abbastanza tranquillo nell'affermare
che non esiste sul pianeta un setup monomarca che sia paragona
bile; passando ad impianti assemblati liberamente siamo comun
que fra i migliori che abbia mai ascoltato, le dita di una mano ba
stano e avanzano per contarli; tanto per essere chiari siamo a un
livello di qualità oggettiva paragonabile - fatte salve le diverse
personalità dei prodotti in questione - alla catena VTL TL7.5 &
Siegfried con le Audiostatic, che ho avuto a casa per 40 giorni.
Unica divergenza di giudizio fra me e GPM sulla localizzazione
scenica, leggermente alta per Gian Piero, giusta per me. Per inciso
è una divergenza coerente con altri ascolti svolti in comune, tipico
il caso delle Quad 989 (in quel caso la scena era giusta per Gian
Piero e leggermente bassa per me) che sicuramente deriva dalla
mia consuetudine con diffusori sviluppati sul piano verticale, che
emettono la gamma acuta non da un tweeter ma da una membra
na elettrostatica stretta e lunga, che - per intenderci - non alterano
la posizione scenica alzandosi in piedi, e - forse - con i miei posti
di abbonamento al teatro dell'Opera, in terza fila di platea, in cui
effettivamente il suono arriva leggermente dall'alto. Dal mio pun
to di vista è semmai rimarchevole che la scena rimanga coerente,
alzandosi in piedi non ci si sente trasportati in galleria, nonostan
te le dimensioni relativamente piccole dei diffusori.
AUDIOreview n. 243 febbraio 2004