Progetto “junk food”
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Progetto “junk food”
Progetto “junk food” (il cibo spazzatura) Relazione FINALE A cura dei SIAN del Quadrante della Provincia di Cuneo ASL 15, ASL 16, ASL 17, ASL 18 Gruppo di progetto Sebastiano Blancato, Direttore SIAN ASL 17, Responsabile del Progetto Sergio Miaglia, Medico Dirigente SIAN ASL 17, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL Gianluigi Bassetti, Direttore SIAN ASL 15, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL Maria Grazia Tomaciello, Medico Dirigente Referente S.S. Educazione Sanitaria, collaboratrice Pietro Luigi Devalle, Medico Dirigente SIAN ASL 16, coordinamento e realizzazione del progetto in ASL Mauro Zarri, Medico Dirigente SIAN ASL 18, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL. Collaboratori a progetto Emanuela Oliveti - Dietista Elena Sacchi - Dietista 1. INTRODUZIONE La diffusione di abitudini alimentari scorrette e l’obesità rappresentano un problema di grande rilevanza epidemiologica, sociale ed economica poiché, insieme all’inattività fisica, costituiscono uno dei principali fattori di rischio per molte malattie cronico-degenerative, fra cui patologie dismetaboliche, cardiovascolari e varie neoplasie. È stato stimato che alla dieta è attribuibile tra il 30 ed il 40% dei tumori, oltre un terzo delle morti per malattie cardiovascolari nelle persone con meno di 65 anni e che almeno l’80% dei casi di diabete di secondo tipo sono dovuti all’obesità ed al sovrappeso. Particolarmente pericolose per lo sviluppo di queste patologie sono le diete ricche di grassi animali e povere di frutta e verdura. Altre abitudini alimentari insalubri sono costituite dalla frequente assunzione di alimenti e bevande contenenti zuccheri che favoriscono la formazione delle carie e da uno scarso apporto di calcio e di vitamina D fin dall’infanzia, responsabile dell’insorgenza dell’osteoporosi soprattutto nelle donne dopo la menopausa, la cui conseguenza principale sono le fratture del femore. L’obesità sta aumentando in tutte le fasce di età, in particolare tra i bambini. L’eccesso ponderale nell’infanzia è un fattore di rischio per l’obesità adulta e per l’insorgenza di malattie in età avanzata, come le malattie del cuore e l’ipertensione. Dalle analisi condotte sui dati delle indagini multiscopo 1997 e 1998 dell’ISTAT risulta che, in Piemonte, le abitudini alimentari scorrette sono largamente diffuse. Nel complesso, solo il 41% degli uomini ed il 46% delle donne con oltre 20 anni di età dichiara abitudini alimentari corrette, mentre il 40% della popolazione ha almeno un comportamento scorretto e oltre il 15% ha almeno due comportamenti alimentari scorretti. Dal confronto con i dati delle indagini multiscopo precedenti emerge come le abitudini alimentari dei Piemontesi stiano peggiorando. La maggior parte delle abitudini alimentari insalubri sono inversamente correlate al livello di istruzione ed alla classe sociale; le abitudini alimentari dei Piemontesi risentono, inoltre, degli influssi dell’economia e delle tradizioni locali. Gli abitanti delle aree montane rispetto a quelli della pianura hanno infatti una frequenza dell’utilizzo dei grassi animali sia per la cottura sia per il condimento di oltre 3 volte superiore. L’obesità infantile costituisce un problema di grande rilevanza per la salute pubblica ed in quanto tale va monitorata nel tempo. Esistono, tuttavia, delle difficoltà legate alla diffusione di diverse definizioni di obesità infantile ed al forte cambiamento del BMI con l’età nell’infanzia. Recentemente è stata proposta una definizione di obesità e sovrappeso infantile standard valida a livello internazionale e basata su soglie specifiche per sesso e singoli anni di età. Dall’applicazione di questa definizione ai dati piemontesi delle indagini multiscopo ISTAT 19941995 risulta che i bambini e gli adolescenti piemontesi in sovrappeso ed obesi sono rispettivamente il 14,3% (oltre 65.000 individui) ed il 7% (pari a 32.000 individui) della popolazione con meno di 18 anni.(1) (1) La salute in Piemonte 2000 Epidemiologia- Regione Piemonte 2. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivi generali: 1) stimolare le capacità critiche di scelta alimentare mediante il confronto tra cibi spazzatura e cibi sani; 2) sostenere l’autoefficacia; 3) promuovere le life skills; 4) incrementare il consumo di frutta e verdura; 5) incrementare l’attività fisica. Obiettivi specifici: 1) qualità della vita → alla fine del percorso annuale almeno il 50% degli allievi dovrà essere in grado di utilizzare la metodologia del consumer test nell’approccio gustativo/valutativo al cibo; → alla fine del percorso almeno il 10% dei genitori sarà in grado di utilizzare la metodologia del consumer test nell’approccio gustativo/valutativo al cibo; 2) comportamenti ed ambiente → alla fine del percorso almeno una scuola aderente al progetto dovrà inserire il modello proposto nel suo piano curricolare (POF); → alla fine del percorso almeno una scuola coinvolta dovrà sperimentare una ipotesi alternativa per la mobilità degli allievi per il raggiungimento della struttura scolastica; 3) determinanti PAR → alla fine del percorso almeno l’80% degli allievi dovranno essere in grado di indicare/elencare i cibi spazzatura e le loro rispettive qualità nutrizionali; → alla fine del percorso almeno l’80% degli allievi dovranno essere in grado di elencare i vantaggi nutrizionali di una corretta assunzione di frutta e verdura. Setting: Scuola Elementare e Media 3. CONTESTO DI PARTENZA Le ASL del quadrante di Cuneo hanno realizzato un consolidato rapporto collaborativo in tema di prevenzione primaria con il mondo della Scuola già a partire dal 1997 (protocollo di intesa ASL– Scuole). Nello specifico dell’Alimentazione tutte le 4 ASL (attraverso i Servizi di educazione Sanitaria e i SIAN) si sono impegnate oltre che nel contesto scolastico anche in altri setting (sorveglianza nutrizionale, linee guida nell’ambito dell’Igiene Alimenti, progetti finalizzati Regione Piemonte…) . In particolare le strategie di riferimento sottese a tutti i percorsi fin qui realizzati , sono rappresentate fondamentalmente dal Programma Promozione Salute Piemonte (PSP), Programma Nutrizione Piemonte PNP), Progetto Portale Scuola “Salutiamoci”. Inoltre una parte importante è stata rappresentata dallo sviluppo del l° Programma provinciale “Territorio Alimentazione Salute. In ogni caso, i sistemi di prevenzione primaria della ASL hanno costantemente posto attenzione alla logica delle reti e delle alleanze all’interno del proprio territorio, secondo quanto indicato dall’OMS (Carta di Ottawa). In questa cornice di strategie e di modelli, negli ultimi due anni la ASL 16 di Mondovì ha sperimentato un percorso progettuale in collaborazione con il mondo della scuola, centrato sullo sviluppo di capacità critiche per l’adozione di corrette scelte alimentari e sulla promozione di alcune life skill. Il progetto ha voluto inoltre promuovere nella scuola un processo teso alla continuità didattico/educativa sui temi della salute alimentare, favorendo un inserimento permanente del tema nei curricola scolastici. Le caratteristiche più significative del progetto, che ha visto coinvolti circa 200 allievi di scuola media inferiore (Mondovi e Ceva) , sono rappresentate da: - coinvolgimento partecipativo degli insegnanti (condivisione percorso didattico/educativo, raccordo tra allievi e famiglia, elaborazione di dati conoscitivi utilizzati successivamente in classe nel corso dell’intervento didattico) - utilizzo di modalità interattive centrate sulla esperienza sensoriale dell’allievo secondo lo standard del consumer test - elaborazione conclusiva di una procedura metodologica finalizzata a integrare i contenuti curricolari con contenuti specifici di educazione alimentare Inoltre, nell’ambito degli incontri di verifica finali, il progetto ha raccolto un giudizio positivo da parte sia dei genitori che degli insegnanti. A sostegno di questo favorevole riscontro è stato registrata la richiesta di dare continuità al percorso nella stessa scuola e di diffonderlo anche in scuole del territorio. La esperienza della ASL 16 è stata oggetto di valutazione durante il lavoro fatto nel Laboratorio di quadrante PNP: , infatti, in quella occasione gli insegnanti presenti all’incontro hanno effettuato una prima diagnosi educativa ( utilizzando la tecnica della Nominal Group) selezionando alcuni fattori PAR che corrispondevano all’impianto logico del progetto della ASL 16 “Junk Food”. 4. SOGGETTI E METODI Il progetto si è svolto nell’ambito del territorio delle quattro Asl della provincia di Cuneo ed ha coinvolto diversi presidi di scuole medie ed elementari, raggiungendo in totale 1763 ragazzi; di questi 863 femmine (49%) e 900 maschi (51%). L’età era compresa tra gli 8 ed i 13 anni In origine si erano previsti due incontri per classe, ma ciò si è verificato in un numero ristretto di casi in quanto le richieste di adesione da parte delle scuole sono state superiori rispetto l’atteso e si è scelto di accontentare il maggior numero possibile di classi. La prima fase del progetto ha previsto una serie di incontri tra i referenti alla salute delle quattro Asl per la condivisione delle linee operative: si è così, tra l’altro, concordato un pre-test ed un post-test come strumento di valutazione degli interventi. (vedi allegato); è stato, inoltre, stilato un questionario di gradimento per gli insegnanti (vedi allegato). Il questionario conteneva 7 domande a risposta chiusa ed una a risposta aperta; alcune domande a risposta chiusa avevano più di una possibilità di risposta esatta. Ogni incontro aveva una durata di circa un’ora ed era condotto dalla dietista ed un medico dei Sian o, in assenza di quest’ultimo, da un’infermiera o un’assistente sanitaria. Appena arrivati in classe, dopo le presentazioni, si consegnava e si faceva compilare agli studenti il pre-test il quale, oltre ad indagare le conoscenze dei ragazzi circa l’argomento di discussione, offriva proprio lo spunto da cui partire per l’intervento stesso. La prima riflessione era sull’aspetto esteriore dei prodotti alimentari da loro consumati per i fuori pasto (intervallo, merenda): ruolo dei colori scelti e dei disegni apposti sulle confezioni, significato degli slogan pubblicitari, quantità e varietà degli snacks all’interno di un punto vendita. Il passo successivo era il raffronto tra l’atteso (ciò che si ipotizza sia contenuto in un determinato alimento confezionato) e l’osservato (ciò di cui veramente è composto quel alimento): entrano in scena gli ingredienti, argomento a cui si è dedicato tempo adeguato in quanto sono sempre meno conosciuti e tanto meno indagati dai ragazzi. Si va così alla scoperta di dove e come vengono inseriti nell’etichetta alimentare, dell’ordine con cui vengono scritti, dell’importanza del raffronto. Quindi si interrompeva la discussione per passare al consumer test, ossia un test usato dai produttori di alimenti per capirne il gradimento da parte dei consumatori e quindi per prevederne le vendite: si distribuiva una frazione di snack salato (es. una patatina) ad ognuno dei ragazzi presenti e si incominciava l’assaggio guidato istruendo loro ad utilizzare più sensi possibile: la vista, il tatto, l’olfatto ed il gusto (per alcuni prodotti si è utilizzato anche l’udito). I ragazzi erano successivamente invitati a cercare di individuare i sapori fondamentali (dolce, amaro, acido, salato) ed a localizzare i punti della lingua da cui scaturivano. Quindi si sono andati a leggere gli ingredienti del prodotto utilizzato per il consumer test. La scoperta destava stupore generale: il numero di ingredienti, la qualità (soprattutto dei grassi), l’origine (artificiale piuttosto che naturale) erano dissonanti rispetto le loro aspettative. Ed ecco comparire il termine junk food, cibo spazzatura, nato proprio dall’analisi della composizione degli alimenti che si rivelano pasticciati, pieni di zuccheri semplici e di grassi (in particolare quelli vegetali idrogenati), poco genuini e per nulla salubri. In alcuni casi si è aperta una breve parentesi sul contento calorico che si scopriva poco adatto per uno spuntino. L’intervento terminava con una serie di esempi (citati dai ragazzi) di prodotti alimentari del commercio che si potevano definire junk food. In ultimo si lasciava la consegna all’insegnante presente all’intervento di distribuire, verso fine anno scolastico, il post-test (uguale in tutto al pretest) per riconsegnarlo al Sian dell’Asl di appartenenza per la valutazione dell’apprendimento. Al fine di una maggior comprensione (soprattutto da parte degli alunni delle elementari), sono stati stilati due diversi test, uno per le elementari ed uno per le medie del tutto simili come contenuti. 4.1 ELABORAZIONE ED ANALISI DEI DATI I questionari pre-test ed i post-test compilati a fine anno scolastico e pervenuti al Servizio Sian sono stati inseriti su supporto informatico, in particolare utilizzando diverse griglie sintetiche in Excel che hanno consentito un raffronto non solo un raffronto tra pre e posttest ma anche tra diversi gruppi (elementari, medie, maschi, femmine, aree urbane, aree extra urbane, alcune scuole partecipanti con un elevato numero di studenti). I dati così ottenuti sono stati elaborati in tabelle e grafici in modo da renderli più facili alla lettura. 5. RISULTATI In questo progetto sono stati valutati 1587 alunni pari al 6,14% della popolazione totale della provincia di Cuneo appartenente a quella fascia d’età (scuola elementare e media) I soggetti erano 802 femmine pari al 50.53% della casistica e 770 maschi pari al 48.52%; ci sono stati 15 post test missing (non compilati) sul sesso pari al 0.95% del totale. Sono state coinvolte 99 classi in totale, delle quali 34 appartenenti alle scuole medie e 65 alle scuole elementari; l’età era compresa tra gli 8 ed i 13 anni. Sono stati valutati i questionari, pre/post, suddividendoli in due grandi gruppi: gruppo delle elementari e gruppo delle medie; a loro volta in questi due gruppi sono state valutate altre variabili (vedi allegati): - sesso →gruppo dei maschi e gruppo delle femmine; - dislocazione territoriale delle scuole→ gruppo aree urbane e gruppo aree extra urbane (paesi); - grandi gruppi scolastici → scuola di Montà, Momigliano di Ceva, Borgo San Giuseppe di Cuneo, Villanova di Mondovì (scuole Medie); scuola E. Mosca di Bra, Trigari di Mondovì, di Racconigi, di Priocca (scuole elementari). Tra le complicazioni maggiori del test somministrato, sia come pre- che come postintervento, c’era la possibilità che ci fossero più di una risposta corretta per alcune domande: le domande 1, 3, 5, 7, 8, infatti, prevedevano che ci fossero due opzioni corrette. In classe, durante la compilazione dei pretest, era cura della dietista fare presente ai ragazzi la possibilità di risposta multipla; invece la somministrazione dei post-test a distanza di alcuni mesi mesi era a carico di un insegnante e quindi non è stato possibile ribadire questa possibilità di risposta corretta multipla. Di seguito sono riportale le analisi di ogni singola domanda dei test a confronto dei due gruppi scuole elementari e scuole medie. 5.1 Risultati elementari Domanda 1 Elementari completo 45,0% 45,0% 40,0% 40,0% 35,0% 34,01% 34,34% 35,0% 30,0% 30,0% 25,0% 25,0% 20,0% 14,85% 11,99% 15,0% 40,11% 10,0% 30,38% 19,56% 20,0% 15,0% 7,32% 10,0% 4,81% 5,0% 2,62% 5,0% 0,0% 0,0% b-d b d c ALTRO b-d Pretest Che cosa sono gli ingredienti? A) i disegni delle confezioni B) i componenti della ricetta C) i valori nutrizionali di un alimento D) i componenti di un prodotto alimentare b d c ALTRO Postest Punteggio B + D = 2 punti B = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 1 prevedeva che fossero corrette sia l’opzione B che la D. Si evidenzia come nei posttest abbiano risposto in modo corretto il 90,05% dei ragazzi contro l’80,34% dei pretest. Ricordiamo che soprattutto i bambini delle scuole elementari tendano ad identificare i disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari come i veri ingredienti costituenti l’alimento stesso. Purtroppo le industrie alimentari spesso utilizzano la risorsa del disegno per dare un’immagine non del tutto completa e veritiera del prodotto. Domanda 2 Elementari completo 70,0% 70,0% 60,0% 50,0% 50,0% 40,0% 40,0% 30,0% 30,0% 20,0% 59,02% 60,0% 50,73% 18,35% 9,87% 9,62% 11,42% a ALTRO 19,45% 20,0% 10,38% 7,32% 10,0% 10,0% 3,83% 0,0% 0,0% b c d b Pretest In che ordine sono scritti gli ingredienti? A) in ordine alfabetico B) da quello contenuto in quantità maggiore a quello contenuto in quantità minore C) da quello contenuto in quantità minore a quello contenuto in quantità maggiore D) in ordine di tempo (da quello che metto per primo a quello che metto per ultimo) c d a ALTRO Postest Punteggio B = 2 punti Altro = 0 punti Commento: La domanda 2 ha evidenziato quanto poco i bambini sappiano dei prodotti industriali che consumano ormai quotidianamente. I grafici mostrano che nel posttest ci sono state il 59,02% di risposte corrette contro il 18,35% dei pretest. La corretta lettura degli ingredienti degli snack da loro consumati è stato l’argomento cardine degli interventi effettuati. L’ informazione circa l’ordine degli ingredienti riportati in etichetta permette una buona valutazione del prodotto e di confrontarlo con lo stesso alimento preparato in modo casalingo. I ragazzi hanno potuto constatare che spesso, però, gli ingredienti non sono di così facile lettura, anche in relazione alla loro età; i grafici evidenziano come ci sia stato un apprendimento circa le nozioni basilari, ma che ci sarebbe la necessità di ribadirli ed approfondirli. Domanda 3 Elementari completo 40,0% 40,0% 35,0% 35,0% 30,0% 30,0% 25,0% 20,0% 19,66% 20,07% 18,43% 34,21% 31,58% 25,0% 18,11% 15,58% 20,0% 13,66% 15,0% 15,0% 8,16% 10,0% 10,0% 7,43% 7,43% a b 5,68% 5,0% 5,0% 0,0% 0,0% c-d c d a b ALTRO c-d Pretest I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a cosa servono? A) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto B) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto C) a farci comprare il prodotto D) ad attirare la nostra attenzione c d ALTRO Postest Punteggio C+D C D Altro = 2 punti = 1 punto = 1 punto = 0 punti Commento: La domanda 3 ritorna sui disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari. Anche in questo caso si può osservare come nei posttest ci siano il 79,45% di risposte corrette contro il 42,17% evidenziate dai pretest. I disegni delle confezioni sono abiti sapientemente cuciti addosso ai prodotti industriali, studiati nella forma, nei colori, negli slogan, unicamente per catturare l’attenzione della popolazione target a cui sono rivolti e poco hanno a che fare con gli ingredienti contenuti. La pigrizia dell’andare a cercare e del leggere i componenti di un prodotto è la forza dei disegni ai quali il legislatore concede una ampia libertà di espressione: spesso vengono disegnati dei prodotti che non figurano, invece, tra gli ingredienti. Domanda 4 100,0% 90,0% 80,0% Elementari completo 81,65% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% c 5,14% 7,91% a d 1,88% 3,43% b ALTRO 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 90,27% c Pretest Cosa indica la data di scadenza? A) la data in cui il prodotto è stato confezionato B) la data di nascita del produttore C) la data entro cui l’alimento deve essere mangiato D) nessuna delle precedenti 2,62% 4,15% 0,66% 2,30% a d b ALTRO Postest Punteggio C = 2 punti Altro = 0 punti Commento: Per una giusta interpretazione della domanda 4 va ricordato che l’intervento effettuato nelle classi durava circa un’ora, il tempo strettamente necessario per parlare di ingredienti; la data di scadenza è stato lasciato come consegna alle insegnanti nel loro percorso di educazione alla salute del quale l’intervento dell’Asl voleva solo essere un piccolo supporto. La data di scadenza è la data entro cui il prodotto deve essere consumato; viene apposta sui prodotti “freschi” (quelli che si trovano nel banco frigo del supermercato: es formaggi freschi, latte fresco, yogurt, salumi….) e deve essere rispettata affinché il prodotto non possa causare effetti nocivi sulla salute. La data entro cui l’alimento deve essere preferibilmente consumato è, invece, il termine minimo di conservazione ed indica che il prodotto mantiene inalterate fino a quel termine tutte le sue caratteristiche organolettiche; viene apposto sui prodotti a lunga conservazione come i biscotti e tutti i prodotti da forno, la pasta….. Domanda 5 Elementari completo 37,19% 40,0% 35,0% 37,16% 35,0% 30,0% 30,0% 22,59% 25,0% 23,57% 22,73% 25,0% 20,0% 15,0% 40,0% 21,42% 20,0% 12,15% 10,0% 14,21% 15,0% 10,0% 4,49% 5,0% 4,48% 5,0% 0,0% 0,0% a-d a d c ALTRO a-d Pretest Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (cibi spazzatura)? A) gli alimenti con ingredienti troppo “pasticciati” B) quelli che non mi piacciono e che butterei volentieri nella spazzatura C) gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare D) gli alimenti troppo grassi e poco genuini a d c ALTRO Postest Punteggio A + D = 2 punti A = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 5 sondava le conoscenze possedute dai ragazzi circa il termine junk food (cibo spazzatura). Il grafico del pre-test evidenzia come molti ragazzi associassero il termine cibo spazzatura ai prodotti scaduti che, quindi, non si possono più mangiare. In realtà il termine è di origine anglosassone ed identifica quegli alimenti costituiti da ingredienti non genuini, ricchi di grassi e/o di zuccheri semplici, che quindi vengono comparati alla spazzatura proprio per le scarsissime qualità nutrizionali contenute. Inoltre va sottolineato che gli ingredienti qui maggiormente imputati sono correlati all’insorgenza delle malattie cardiovascolari e di alcune malattie metaboliche. Domanda 6 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Elementari completo 40,86% 29,69% 19,49% 9,95% a b c 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% d 39,08% 14,63% 6,77% a Pretest Indica 3 alimenti che si possono definire junk food: 39,52% b c d Postest Punteggio A = 3 esempi esatti B = 2 esempi esatti C = 1 esempio esatto D = nessun esempio esatto Commento: La domanda 6 aveva il preciso scopo di capire che cosa i ragazzi intendessero per “junk food”; le risposte sono state molto variegate, alcune decisamente fantasiose (soprattutto nei pretest). Il maggior numero di risposte esatte comprendeva alcune patatine fritte confezionate, gli alimenti tipici dei fast food (hamburger, cheesburger, patatine fritte), alcuni tipi di merendine confezionate, hot dog, snack dolci e salati, caramelle, bibite gasate. Tutti gli esempi succitati possono essere definiti cibi spazzatura per più motivi: la qualità dei grassi utilizzati (grassi vegetali idrogenati oppure grassi vegetali non specificati), la proporzione tra gli ingredienti (in alcune merendine, oltre al tipo di grassi presenti, figura come primo ingrediente lo zucchero anziché la farina che, nei casi peggiori, figura anche dopo i grassi), la quantità di additivi presenti (coloranti, conservanti, aromatizzanti, esaltatori di sapidità, acidificanti……). Si sono registrati anche diversi esempi di pizza e focaccia, ma dobbiamo ricordare che pur essendo alimenti con un’alta percentuale lipidica non possono essere definiti junk food, anzi ricordiamo che la pizza, soprattutto quella preparata in casa, è un ottimo alimento da considerarsi come piatto unico; la focaccia ha minori qualità nutritive ed è da sconsigliare come spuntino di metà mattina come, invece, viene consumata nella maggior parte dei casi. Domanda 7 80,0% Elementari completo 80,0% 70,07% 70,0% 70,0% 60,0% 60,0% 50,0% 50,0% 40,0% 40,0% 30,0% 30,0% 15,25% 20,0% 4,57% 10,0% 59,78% 29,84% 20,0% 4,24% 5,87% 7,21% 10,0% 0,77% 2,40% 0,0% 0,0% b-d a-b-d b d b-d ALTRO Pretest Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura? A) per far contenti mamma e papà B) perché contengono le vitamine che fanno bene alla salute C) per togliersi l’appetito D) perché contengono le fibre che fanno bene alla salute a-b-d b d ALTRO Postest Punteggio A+B+D B+D B D Altro = 2 punti = 2 punti = 1 punto = 1 punto = 0 punti Commento: La domanda 7 riguardava l’argomento della frutta e della verdura che in classe è stato appena accennato; in particolare si è ricordato come la frutta possa essere un’ottima alternativa alle merendine e agli snack consumati il mattino a scuola o il pomeriggio. Domanda 8 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Elementari completo 100,0% 90,0% 77,41% 87,32% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 5,63% a-d a 3,10% 4,73% d c 9,14% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% ALTRO 2,51% a-d Pretest Cos’è il consumer test? A) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capire se ci piace o no B) un test di matematica C) un testo scolastico D) un test usato anche in televisione a 2,62% 4,81% 2,73% d c ALTRO Postest Punteggio A + D = 2 punti A = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 8, sul consumer test, mostra come il termine sia di facile associazione alla sua corretta definizione. I grafici evidenziano come, infatti, già nel pre-test ci sia stata un’elevata percentuale di risposte esatte, l’86,14%, comunque inferiore al 92,45% dei post-test. Il consumer test è stato utilizzato non tanto per capire se il prodotto piacesse o meno ai ragazzi, ma per poter effettuare un assaggio guidato, con il fine di utilizzare più sensi possibili e di ricostruire gli ingredienti utilizzati nella sintesi di ciò che si stava assaggiando. 5.2 Risultati medie Domanda 1 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 Medie completo 48,70% 25,65% 18,03% 7,43% 0,19% b-d b d altro 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 40,48% 12,50% . 3,87% b-d Pretest Che cosa sono gli ingredienti? A) B) C) D) i disegni delle confezioni i componenti della ricetta i valori nutrizionali di un alimento i componenti di un prodotto alimentare 43,15% b d ALTRO Postest Punteggio B + D = 2 punti B = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 1 prevedeva che fossero corrette sia l’opzione B che la D. Si evidenzia come nei post-test abbiano risposto in modo errato il 3,87% dei ragazzi contro il 7,62% dei pre-test. Ricordiamo che non tanto nelle medie quanto più nelle elementari si tenda ad identificare i disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari come i veri ingredienti costituenti l’alimento stesso. Purtroppo le industrie alimentari spesso utilizzano la risorsa del disegno per dare un’immagine non del tutto completa e veritiera del prodotto. Domanda 2 Medie completo 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,4 60,86% 0,5 40,71% 0,4 31,23% 0,3 0,3 0,2 5,02% 0,1 19,64% 14,73% 0,2 11,15% 10,41% 1,49% 0 0,1 4,17% 0,15% 0,45% . altro 0 b c d a altro . b Pretest In che ordine sono scritti gli ingredienti? A) B) C) D) in ordine alfabetico in ordine decrescente in ordine crescente in ordine cronologico c d a Postest Punteggio B = 2 punti Altro = 0 punti Commento: La domanda 2 ha evidenziato quanto poco gli adolescenti sappiano dei prodotti industriali che consumano praticamente quotidianamente. La corretta lettura degli ingredienti degli snack da loro consumati è stato l’argomento cardine degli interventi effettuati. Il solo fatto di sapere in che ordine gli ingredienti vengano riportati in etichetta permette una buona valutazione del prodotto e di confrontarlo con lo stesso alimento preparato in modo casalingo. I ragazzi hanno potuto constatare che spesso, però, gli ingredienti non sono di così facile lettura; i grafici evidenziano come ci sia stato un apprendimento circa le nozioni basilari, ma che ci sarebbe la necessità di ribadirli ed approfondirli. Domanda 3 Medie completo 0,6 0,6 55,65% 0,5 0,5 39,78% 0,4 0,4 0,3 28,07% 26,02% 0,3 0,2 25,45% 0,2 0,1 8,63% 0,1 5,76% 9,82% 0,45% 0,37% 0 0 c-d c d altro . c-d Pretest I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a che cosa servono? A) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto B) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto C) ad attirare l’attenzione del consumatore D) a farci comprare il prodotto c d ALTRO . Postest Punteggio C+D C D Altro = 2 punti = 1 punto = 1 punto = 0 punti Commento: La domanda 3 ritorna sui disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari. Anche in questo caso si può osservare come nei post-test ci siano solo il 10,27% di risposte sbagliate contro il 28,44% evidenziate dai pre-test. I disegni delle confezioni sono abiti sapientemente cuciti addosso ai prodotti industriali, studiati nella forma, nei colori, negli slogan, unicamente per catturare l’attenzione della popolazione target a cui sono rivolti e poco hanno a che fare con gli ingredienti contenuti. La pigrizia dell’andare a cercare e del leggere i componenti di un prodotto è la forza dei disegni ai quali il legislatore concede una ampia libertà di espressione: spesso vengono disegnati dei prodotti che non figurano, invece, tra gli ingredienti. Domanda 4 Medie completo 0,6 0,6 0,5 0,5 51,79% 0,4 0,4 29,37% 29,18% 34,52% 30,86% 0,3 0,3 0,2 0,2 10,59% 9,67% 0,1 0,1 4,02% 0 0 a a-c c a altro Cosa significa da consumare entro? A) la data entro cui deve essere consumato il prodotto B) che si deve consumare tutta la confezione il giorno indicato C) la data entro cui l’alimento deve essere preferibilmente consumato D) la data entro cui posso comprare il prodotto a-c c ALTRO Punteggio A = 2 punti A + C = 1 punto Altro = 0 punti Commento: Per una giusta interpretazione della domanda 4 va ricordato che l’intervento effettuato nelle classi durava circa un’ora, il tempo strettamente necessario per parlare di ingredienti; la data di scadenza è stato lasciato come consegna alle insegnanti nel loro percorso di educazione alla salute del quale l’intervento dell’Asl voleva solo essere un piccolo supporto. La data di scadenza è la data entro cui il prodotto deve essere consumato; viene apposta sui prodotti “freschi” (quelli che si trovano nel banco frigo del supermercato: es formaggi freschi, latte fresco, yogurt, salumi….) e deve essere rispettata affinché il prodotto non possa causare effetti nocivi sulla salute. La data entro cui l’alimento deve essere preferibilmente consumato è, invece, il termine minimo di conservazione ed indica che il prodotto mantiene inalterate fino a quel termine tutte le sue caratteristiche organolettiche; viene apposto sui prodotti a lunga conservazione come i biscotti e tutti i prodotti da forno, la pasta….. Domanda 5 Medie completo 0,7 0,70 0,6 0,60 0,5 0,50 0,4 0,3 0,40 31,04% 24,72% 0,30 24,35% 16,54% 0,2 0,1 57,59% 24,26% 0,20 2,79% 0,56% 0 12,05% 6,10% 0,10 0,00 b-d b d c altro . b-d Pretest Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (cibi spazzatura)? A) B) C) D) b d ALTRO Postest Punteggio B + D = 2 punti quelli che non mi piacciono e che butterei B = 1 punto volentieri nella spazzatura D = 1 punto gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e poco Altro = 0 punti genuini gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare gli alimenti troppo grassi e poco genuini Commento: La domanda 5 sondava le conoscenze possedute dai ragazzi circa il termine junk food (cibo spazzatura). Il grafico del pre-test evidenzia come molti ragazzi associassero il termine cibo spazzatura ai prodotti scaduti che, quindi, non si possono più mangiare. In realtà il termine è di origine anglosassone ed identifica quegli alimenti costituiti da ingredienti non genuini, ricchi di grassi e/o di zuccheri semplici, che quindi vengono comparati alla spazzatura proprio per le scarsissime qualità nutrizionali contenute. Inoltre va sottolineato che gli ingredienti qui maggiormente imputati sono correlati all’insorgenza delle malattie cardiovascolari e di alcune malattie metaboliche. Domanda 6 Medie completo 60,0% 60,0% 50,0% 50,0% 40,0% 30,0% 51,19% 40,0% 28,07% 33,78% 28,07% 22,30% 21,56% 30,0% 20,0% 20,0% 10,0% 10,0% 0,0% 11,16% 3,87% 0,0% a b c d a Pretest Indica 3 alimenti che si possono definire junk food: b c d Postest Punteggio A = 3 esempi esatti B = 2 esempi esatti C = 1 esempio esatto D = nessun esempio esatto Commento: La domanda 6 aveva il preciso scopo di capire che cosa i ragazzi intendessero per “junk food”; le risposte sono state molto variegate, alcune decisamente fantasiose (soprattutto nei pretest). Il maggior numero di risposte esatte comprendeva alcune patatine fritte confezionate, gli alimenti tipici dei fast food (hamburger, cheesburger, patatine fritte), alcuni tipi di merendine confezionate, hot dog, snack dolci e salati, caramelle, bibite gasate. Tutti gli esempi succitati possono essere definiti cibi spazzatura per più motivi: la qualità dei grassi utilizzati (grassi vegetali idrogenati oppure grassi vegetali non specificati), la proporzione tra gli ingredienti (in alcune merendine, oltre al tipo di grassi presenti, figura come primo ingrediente lo zucchero anziché la farina che, nei casi peggiori, figura anche dopo i grassi), la quantità di additivi presenti (coloranti, conservanti, aromatizzanti, esaltatori di sapidità, acidificanti……). Si sono registrati anche diversi esempi di pizza e focaccia, ma dobbiamo ricordare che pur essendo alimenti con un’alta percentuale lipidica non possono essere definiti junk food, anzi ricordiamo che la pizza, soprattutto quella preparata in casa, è un ottimo alimento da considerarsi come piatto unico; la focaccia ha minori qualità nutritive ed è da sconsigliare come spuntino di metà mattina come, invece, viene consumata nella maggior parte dei casi. Domanda 7 Medie completo 0,6 0,60 0,5 0,50 39,03% 38,29% 0,4 48,21% 0,40 0,30 0,3 20,26% 0,2 0,20 0,1 0,10 23,96% 18,15% 9,67% 2,42% 0,00 0 a-d a d a-d altro Pretest Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura? A) B) C) D) perché contengono vitamine perché contengono tante proteine perché contengono tanto calcio perché contengono fibra a d ALTRO Postest Punteggio A + D = 2 punti A = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 7 riguardava l’argomento della frutta e della verdura che in classe è stato appena accennato; in particolare si è ricordato come la frutta possa essere un’ottima alternativa alle merendine e agli snack consumati il mattino a scuola o il pomeriggio. Domanda 8 Medie completo 0,8 0,7 0,70 0,6 0,60 0,5 0,50 0,4 0,40 0,3 0,2 74,85% 0,80 69,14% 0,30 15,61% 16,07% 0,20 10,97% 4,09% 0,1 0,19% 0 0,10 5,95% 2,68% 0,45% ALTRO . 0,00 b-d b d altro . Cos’è il consumer test? A) un test di matematica B) un test usato dai produttori di alimenti per prevedere le vendite C) un testo scolastico D) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capirne il gradimento da parte del consumatore b-d b d Punteggio B + D = 2 punti B = 1 punto D = 1 punto Altro = 0 punti Commento: La domanda 8, sul consumer test, mostra come il termine sia di facile associazione alla sua corretta definizione. I grafici evidenziano come, infatti, già nel pretest ci sia stata un’elevata percentuale di risposte esatte. Il consumer test è stato utilizzato non tanto per capire se il prodotto piacesse o meno ai ragazzi, ma per poter effettuare un assaggio guidato, con il fine di utilizzare più sensi possibili e di ricostruire gli ingredienti utilizzati nella sintesi di ciò che si stava assaggiando. 5.3 Risultati test insegnanti Ad ogni insegnante che seguiva l’intervento in classe veniva somministrato un test, per sondare il gradimento ed il loro giudizio su grado appropriatezza dell’intervento stesso. Va ricordato che l’insegnante presente non sempre era la referente alla salute e, spesso, non era nemmeno la stessa che aveva aderito al progetto; Tabella 1: osservazioni rilevate dagli insegnanti durante l’intervento 60% 50% 50% 40% 30% 25% 20% 13% 8% 10% 7% 5% D E 9% 0% A B C F G Legenda: A = capacità da parte del personale dell’A.s.l. di coinvolgere gli alunni B = intervento un po’ difficile per le seconde elementari C = intervento di durata troppo breve, utile un approfondimento con 2° incontro D = importanza del far emergere la correlazione tra cibo e salute E = incontro necessario anche con le famiglie da cui dipendono le abitudini alimentari F = la potenza e il condizionamento (inconscio) delle pubblicità dei prodotti alimentari G = nessun commento Tabella 2: giudizio sull’appropriatezza dell’intervento 57% 60% 50% 42% 40% 30% 20% 10% 1% 0% appropriato molto appropriato Tabella 3: giudizio sintetico espresso in voti . 60% 51% 50% 40% 30% 24% 19% 20% 10% 4% 1% 1% 5 . 0% 10 9 8 7 La lettura dei questionari rivolta agli insegnanti ha fatto emergere aspetti importanti soprattutto per una eventuale futura riedizione del progetto. Innanzitutto hanno confermato un’impressione avuta anche dal personale dell’Asl, ossia la difficoltà per i bambini di seconda elementare del comprendere in pieno il significato dell’intervento, soprattutto per l’inevitabile complessità del linguaggio tecnico (soprattutto nella lettura degli ingredienti). Se da una parte è stato apprezzato il modo di interagire e condurre l’intervento (nel 50% dei questionari), dall’altro non sono stati ritenuti appropriati i tempi: il 25% dei questionari (che possono corrispondere anche a più classi) evidenzia come sarebbe gradito un secondo intervento. Il 5% degli insegnanti ha sottolineato l’importanza del coinvolgere per queste tematiche anche le famiglie che hanno il compito in prima persona di educare i loro figli anche sotto il profilo nutrizionale. Il 9% degli indagati ha fatto una riflessione sulla potenza e sul condizionamento (inconscio) delle pubblicità dei prodotti alimentari sulle scelte fatte soprattutto dai bambini e dagli adolescenti. Il 7% ha condiviso con noi l’importanza di far emergere già nella prima età scolare la correlazione tra alimentazione e salute. 6. DISCUSSIONE L’educazione alimentare, parte integrante dell’educazione alla salute, è un processo di formazione e revisione continua che interessa l’intero arco della vita di ciascun individuo e per tale ragione è particolarmente importante che i bambini ed i giovani siano coinvolti in iniziative che mirino a fornire loro strumenti conoscitivi in grado di sviluppare, oltre che conoscenza, anche consapevolezza e capacità critica che consentano loro di operare scelte appropriate. Queste sono state le premesse che hanno dato origine al progetto di educazione alla salute “Junk food”; ricordiamo che tale progetto doveva integrarsi ed essere unicamente da supplemento e rinforzo al percorso che ogni insegnante, referente alla salute e non, intraprendeva con le classi in cui siamo intervenuti. Il primo, inaspettato, risultato è arrivato con le richieste di adesione da parte delle scuole che sono risultate di molto superiori rispetto alle aspettative; si è scelto di accontentare il maggior numero possibile di classi a discapito degli incontri per ogni classe. La prima impressione riscontrata nella quasi totalità degli interventi (soprattutto nelle scuole medie in cui ciò è più difficile proprio per l’età dei ragazzi) è stata la curiosità degli alunni nel vedersi proporre una modalità di insegnamento diversa rispetto all’abituale: si è, infatti, mantenuto un dialogo costantemente interattivo cercando sempre di suscitare in loro un certo interesse; questa impressione è stata suffragata dalle insegnati che, nel questionario lasciato loro da compilare, hanno registrato come osservazione (nel 50% dei casi) la capacità da parte del personale dell’A.s.l. di coinvolgere gli alunni. L’analisi dei risultati offre molti altri spunti di riflessione, primo tra tutti il rapporto tra i ragazzi indagati e gli snacks dolci e salati da loro consumati; in particolare hanno poca consapevolezza degli ingredienti contenuti e mancano della chiave di lettura per poterli leggere ed interpretare correttamente (vedi domanda 2 e 3 pretest e posttest). Il tema degli ingredienti ha occupato la maggior parte del tempo a disposizione, ma meriterebbe sia un ripasso (non è così semplice soprattutto per i ragazzi che non hanno ancora fissato le nozioni fondamentali), ma anche un maggior approfondimento: nelle poche classi in cui è stato possibile effettuare due incontri il secondo è stato dedicato ad un piccolo ripasso di quanto visto la volta precedente e soprattutto alla lettura ed all’analisi delle etichette degli alimenti mangiati dagli studenti nell’intervallo a scuola oppure per merenda a casa. In classe si è avuto modo di riflettere sull’influenza della pubblicità sulle nostre scelte alimentari nonché del grande potere persuasivo che hanno le industrie alimentari facendo scaturire dai ragazzi che la nostra salute, però, dipende fondamentalmente dalle decisioni che prendiamo noi in prima persona. Il consumer test è stato il grande attore protagonista del progetto Junk food ed è stato un vero momento di riflessione attiva da parte dei ragazzi: non solo hanno assaporato sul serio un alimento scoprendo ed analizzandone il sapore, ma hanno anche spontaneamente fatto un raffronto di gusto e di sapore con lo stesso alimento cucinato e preparato in modo casalingo. Va sottolineato, a riguardo, che i ragazzi tendenzialmente consumano molto rapidamente i loro cibi, a volte, riferiscono, non riescono nemmeno a mettere ben a fuoco il sapore di ciò che hanno in bocca ma, tuttavia, sostengono di “adorare” (per usare le testali parole) quegli stessi alimenti; è stato interessante osservare le loro reazioni quando si faceva notare questa incongruenza, più che altro restavano “senza parole”. ALLEGATI: Questionario pre-test / post-test Questionario insegnati Grafici elementari tutte le variabili Grafici medie tutte le variabili PRETEST JUNK FOOD ELEMENTARI Scuola: Classe: Sesso: femmina maschio 1. Che cosa sono gli ingredienti? a) i disegni delle confezioni b) i componenti della ricetta c) i valori nutrizionali di un alimento d) i componenti di un prodotto alimentare 2. In che ordine sono scritti gli ingredienti? a) in ordine alfabetico b) da quello contenuto in quantità maggiore a quello contenuto in quantità minore c) da quello contenuto in quantità minore a quello contenuto in quantità maggiore d) in ordine di tempo (da quello che metto per primo a quello che metto per ultimo) 3. I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a cosa servono? a) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto b) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto c) a farci comprare il prodotto d) ad attirare la nostra attenzione 4. Cosa indica la data di scadenza? a) la data in cui il prodotto è stato confezionato b) la data di nascita del produttore c) la data entro cui l’alimento deve essere mangiato d) nessuna delle precedenti punti 1 punti 1 punti 2 punti 1 punti 1 punti 2 5. Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (alimenti spazzatura)? a) gli alimenti con ingredienti troppo “pasticciati” b) quelli che non mi piacciono e che butterei volentieri nella spazzatura c) gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare d) gli alimenti troppo grassi e poco genuini punti 1 punti 1 6. Indica almeno 3 alimenti che si possono definire junk food: 1)________________________ 2)________________________ 3) ________________________ 1 punto per ogni risposta giusta (max 3 punti) 7. Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura? a) per far contenti mamma e papà b) perché contengono le vitamine che fanno bene alla salute c) per togliersi l’appetito d) perché contengono le fibre che fanno bene alla salute 8. Cos’è il consumer test? a) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capire se ci piace o no b) un test di matematica c) un testo scolastico d) un test usato anche in televisione punti 1 punti 1 punti 1 punti 1 PRETEST JUNK FOOD MEDIE Scuola: Classe: Sesso: femmina maschio 1. Che cosa sono gli ingredienti? e) i disegni delle confezioni b) i componenti della ricetta c) i valori nutrizionali di un alimento d) i componenti di un prodotto alimentare punti 1 punti 1 2. In che ordine sono scritti gli ingredienti? e) in ordine alfabetico f) in ordine decrescente g) in ordine crescente h) in ordine cronologico punti 2 3. I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a cosa servono? a) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto b) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto c) ad attirare l’attenzione del consumatore d) a farci comprare il prodotto 4. Cosa significa da consumare entro? a) la data entro cui deve essere consumato il prodotto b) che si deve consumare tutta la confezione il giorno indicato c) la data entro cui l’alimento deve essere preferibilmente consumato d) la data entro cui posso comprare il prodotto punti 1 punti 1 punti 2 5. Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (alimenti spazzatura)? a) quelli che non mi piacciono e che butterei volentieri nella spazzatura b) gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e poco genuini punti 1 c) gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare d) gli alimenti troppo grassi e poco genuini punti 1 6. Indica almeno 3 alimenti che si possono definire junk food: 1)________________________________________ 2)________________________________________ 3)_______________________________________ 1 punto per ogni risposta giusta (max 3 punti) 7. Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura? a) perchè contengono vitamine b) perché contengono tante proteine c) perché contengono tanto calcio d) perché contengono fibra punti 1 punti 1 8. Cos’è il consumer test? a) un test di matematica b) un test usato dai produttori di alimenti per prevedere le vendite punti 1 c) un testo scolastico d) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capirne il gradimento da parte del consumatore punti 1 Progetto InterASL – Provincia di Cuneo JUNK FOOD Scheda per Insegnanti Intervento del / / 200 Scuola __________________________________________________________________________ Classe _________________ Insegnate/i presente/i_______________________________________________________________ La classe al completo e costituita da n. allievi N. bambini/ragazzi presenti _______________ Ora inizio : ________ DURANTE L’INTERVENTO: La chiediamo cortesemente di annotare sinteticamente gli spunti di discussione/riflessione e domande che man mano arriveranno dai suoi allievi ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Annoti qui le sue osservazioni finali DOPO L’INTERVENTO Gradimento: 1 L’intervento è stato appropriato per la sua classe? 1 Molto appropriato 2 Appropriato 3 Poco appropriato 4 Per nulla appropriato 2 Quale giudizio esprime sull’intervento in una scala da 1 a 10? ________ 3 Pensa che questi tipi d’intervento siano utili nel percorso educativo dei ragazzi 1 Molto utili 2 Utili 3 Poco utili 4 Per nulla utili 4 Consiglierebbe ai suoi colleghi un approccio di questo tipo ? 1 Si 2 No 3 Non saprei 5 Altre osservazioni ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ L’incontro si è concluso alle ore: ________