Progetto “junk food”

Transcript

Progetto “junk food”
Progetto “junk food”
(il cibo spazzatura)
Relazione FINALE
A cura dei SIAN
del
Quadrante della Provincia di Cuneo
ASL 15, ASL 16, ASL 17, ASL 18
Gruppo di progetto
Sebastiano Blancato, Direttore SIAN ASL 17, Responsabile del Progetto
Sergio Miaglia, Medico Dirigente SIAN ASL 17, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL
Gianluigi Bassetti, Direttore SIAN ASL 15, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL
Maria Grazia Tomaciello, Medico Dirigente Referente S.S. Educazione Sanitaria, collaboratrice
Pietro Luigi Devalle, Medico Dirigente SIAN ASL 16, coordinamento e realizzazione del progetto in ASL
Mauro Zarri, Medico Dirigente SIAN ASL 18, coordinamento e realizzazione del progetto nella ASL.
Collaboratori a progetto
Emanuela Oliveti - Dietista
Elena Sacchi - Dietista
1. INTRODUZIONE
La diffusione di abitudini alimentari scorrette e l’obesità rappresentano un problema di
grande rilevanza epidemiologica, sociale ed economica poiché, insieme all’inattività fisica,
costituiscono uno dei principali fattori di rischio per molte malattie cronico-degenerative, fra cui
patologie dismetaboliche, cardiovascolari e varie neoplasie.
È stato stimato che alla dieta è attribuibile tra il 30 ed il 40% dei tumori, oltre un terzo delle
morti per malattie cardiovascolari nelle persone con meno di 65 anni e che almeno l’80% dei casi di
diabete di secondo tipo sono dovuti all’obesità ed al sovrappeso.
Particolarmente pericolose per lo sviluppo di queste patologie sono le diete ricche di grassi
animali e povere di frutta e verdura. Altre abitudini alimentari insalubri sono costituite dalla
frequente assunzione di alimenti e bevande contenenti zuccheri che favoriscono la formazione delle
carie e da uno scarso apporto di calcio e di vitamina D fin dall’infanzia, responsabile
dell’insorgenza dell’osteoporosi soprattutto nelle donne dopo la menopausa, la cui conseguenza
principale sono le fratture del femore. L’obesità sta aumentando in tutte le fasce di età, in
particolare tra i bambini. L’eccesso ponderale nell’infanzia è un fattore di rischio per l’obesità
adulta e per l’insorgenza di malattie in età avanzata, come le malattie del cuore e l’ipertensione.
Dalle analisi condotte sui dati delle indagini multiscopo 1997 e 1998 dell’ISTAT risulta che,
in Piemonte, le abitudini alimentari scorrette sono largamente diffuse. Nel complesso, solo il 41%
degli uomini ed il 46% delle donne con oltre 20 anni di età dichiara abitudini alimentari corrette,
mentre il 40% della popolazione ha almeno un comportamento scorretto e oltre il 15% ha almeno
due comportamenti alimentari scorretti. Dal confronto con i dati delle indagini multiscopo
precedenti emerge come le abitudini alimentari dei Piemontesi stiano peggiorando. La maggior
parte delle abitudini alimentari insalubri sono inversamente correlate al livello di istruzione ed alla
classe sociale; le abitudini alimentari dei Piemontesi risentono, inoltre, degli influssi dell’economia
e delle tradizioni locali. Gli abitanti delle aree montane rispetto a quelli della pianura hanno infatti
una frequenza dell’utilizzo dei grassi animali sia per la cottura sia per il condimento di oltre 3 volte
superiore.
L’obesità infantile costituisce un problema di grande rilevanza per la salute pubblica ed in
quanto tale va monitorata nel tempo. Esistono, tuttavia, delle difficoltà legate alla diffusione di
diverse definizioni di obesità infantile ed al forte cambiamento del BMI con l’età nell’infanzia.
Recentemente è stata proposta una definizione di obesità e sovrappeso infantile standard valida a
livello internazionale e basata su soglie specifiche per sesso e singoli anni di età.
Dall’applicazione di questa definizione ai dati piemontesi delle indagini multiscopo ISTAT 19941995 risulta che i bambini e gli adolescenti piemontesi in sovrappeso ed obesi sono rispettivamente
il 14,3% (oltre 65.000 individui) ed il 7% (pari a 32.000 individui) della popolazione con meno di
18 anni.(1)
(1) La salute in Piemonte 2000 Epidemiologia- Regione Piemonte
2. OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivi generali:
1) stimolare le capacità critiche di scelta alimentare mediante il confronto tra cibi spazzatura e
cibi sani;
2) sostenere l’autoefficacia;
3) promuovere le life skills;
4) incrementare il consumo di frutta e verdura;
5) incrementare l’attività fisica.
Obiettivi specifici:
1) qualità della vita → alla fine del percorso annuale almeno il 50% degli allievi dovrà essere
in grado di utilizzare la metodologia del consumer test nell’approccio
gustativo/valutativo al cibo;
→ alla fine del percorso almeno il 10% dei genitori sarà in grado di
utilizzare la metodologia del consumer test nell’approccio
gustativo/valutativo al cibo;
2) comportamenti ed ambiente → alla fine del percorso almeno una scuola aderente al progetto
dovrà inserire il modello proposto nel suo piano curricolare
(POF);
→ alla fine del percorso almeno una scuola coinvolta dovrà
sperimentare una ipotesi alternativa per la mobilità degli
allievi per il raggiungimento della struttura scolastica;
3) determinanti PAR → alla fine del percorso almeno l’80% degli allievi dovranno essere in
grado di indicare/elencare i cibi spazzatura e le loro rispettive qualità
nutrizionali;
→ alla fine del percorso almeno l’80% degli allievi dovranno essere in
grado di elencare i vantaggi nutrizionali di una corretta assunzione di
frutta e verdura.
Setting: Scuola Elementare e Media
3. CONTESTO DI PARTENZA
Le ASL del quadrante di Cuneo hanno realizzato un consolidato rapporto collaborativo
in tema di prevenzione primaria con il mondo della Scuola già a partire dal 1997 (protocollo
di intesa ASL– Scuole).
Nello specifico dell’Alimentazione tutte le 4 ASL (attraverso i Servizi di educazione
Sanitaria e i SIAN) si sono impegnate oltre che nel contesto scolastico anche in altri setting
(sorveglianza nutrizionale, linee guida nell’ambito dell’Igiene Alimenti, progetti finalizzati
Regione Piemonte…) .
In particolare le strategie di riferimento sottese a tutti i percorsi fin qui realizzati , sono
rappresentate fondamentalmente dal Programma Promozione Salute Piemonte (PSP), Programma
Nutrizione Piemonte PNP), Progetto Portale Scuola “Salutiamoci”.
Inoltre una parte importante è stata rappresentata dallo sviluppo del l° Programma provinciale
“Territorio Alimentazione Salute.
In ogni caso, i sistemi di prevenzione primaria della ASL hanno costantemente posto
attenzione alla logica delle reti e delle alleanze all’interno del proprio territorio, secondo quanto
indicato dall’OMS (Carta di Ottawa).
In questa cornice di strategie e di modelli, negli ultimi due anni la ASL 16 di
Mondovì ha sperimentato un percorso progettuale in collaborazione con il mondo della
scuola, centrato sullo sviluppo di capacità critiche per l’adozione di corrette scelte alimentari e
sulla promozione di alcune life skill.
Il progetto ha voluto inoltre promuovere nella scuola un processo teso alla continuità
didattico/educativa sui temi della salute alimentare, favorendo un inserimento permanente del
tema nei curricola scolastici.
Le caratteristiche più significative del progetto, che ha visto coinvolti circa 200 allievi
di scuola media inferiore (Mondovi e Ceva) , sono rappresentate da:
- coinvolgimento partecipativo degli insegnanti (condivisione percorso didattico/educativo,
raccordo tra allievi e famiglia, elaborazione di dati conoscitivi utilizzati successivamente in
classe nel corso dell’intervento didattico)
- utilizzo di modalità interattive centrate sulla esperienza sensoriale dell’allievo secondo lo
standard del consumer test
- elaborazione conclusiva di una procedura metodologica finalizzata a integrare i contenuti
curricolari con contenuti specifici di educazione alimentare
Inoltre, nell’ambito degli incontri di verifica finali, il progetto ha raccolto un
giudizio positivo da parte sia dei genitori che degli insegnanti. A sostegno di questo
favorevole riscontro è stato registrata la richiesta di dare continuità al percorso nella stessa
scuola e di diffonderlo anche in scuole del territorio.
La esperienza della ASL 16 è stata oggetto di valutazione durante il lavoro fatto nel
Laboratorio di quadrante PNP: , infatti, in quella occasione gli insegnanti presenti all’incontro
hanno effettuato una prima diagnosi educativa ( utilizzando la tecnica della Nominal Group)
selezionando alcuni fattori PAR che corrispondevano all’impianto logico del progetto della
ASL 16 “Junk Food”.
4. SOGGETTI E METODI
Il progetto si è svolto nell’ambito del territorio delle quattro Asl della provincia di Cuneo ed
ha coinvolto diversi presidi di scuole medie ed elementari, raggiungendo in totale 1763 ragazzi; di
questi 863 femmine (49%) e 900 maschi (51%). L’età era compresa tra gli 8 ed i 13 anni
In origine si erano previsti due incontri per classe, ma ciò si è verificato in un numero
ristretto di casi in quanto le richieste di adesione da parte delle scuole sono state superiori rispetto
l’atteso e si è scelto di accontentare il maggior numero possibile di classi.
La prima fase del progetto ha previsto una serie di incontri tra i referenti alla salute delle
quattro Asl per la condivisione delle linee operative: si è così, tra l’altro, concordato un pre-test ed
un post-test come strumento di valutazione degli interventi. (vedi allegato); è stato, inoltre, stilato
un questionario di gradimento per gli insegnanti (vedi allegato). Il questionario conteneva 7
domande a risposta chiusa ed una a risposta aperta; alcune domande a risposta chiusa avevano più
di una possibilità di risposta esatta.
Ogni incontro aveva una durata di circa un’ora ed era condotto dalla dietista ed un medico
dei Sian o, in assenza di quest’ultimo, da un’infermiera o un’assistente sanitaria.
Appena arrivati in classe, dopo le presentazioni, si consegnava e si faceva compilare agli
studenti il pre-test il quale, oltre ad indagare le conoscenze dei ragazzi circa l’argomento di
discussione, offriva proprio lo spunto da cui partire per l’intervento stesso.
La prima riflessione era sull’aspetto esteriore dei prodotti alimentari da loro consumati per i
fuori pasto (intervallo, merenda): ruolo dei colori scelti e dei disegni apposti sulle confezioni,
significato degli slogan pubblicitari, quantità e varietà degli snacks all’interno di un punto vendita.
Il passo successivo era il raffronto tra l’atteso (ciò che si ipotizza sia contenuto in un
determinato alimento confezionato) e l’osservato (ciò di cui veramente è composto quel alimento):
entrano in scena gli ingredienti, argomento a cui si è dedicato tempo adeguato in quanto sono
sempre meno conosciuti e tanto meno indagati dai ragazzi. Si va così alla scoperta di dove e come
vengono inseriti nell’etichetta alimentare, dell’ordine con cui vengono scritti, dell’importanza del
raffronto. Quindi si interrompeva la discussione per passare al consumer test, ossia un test usato dai
produttori di alimenti per capirne il gradimento da parte dei consumatori e quindi per prevederne le
vendite: si distribuiva una frazione di snack salato (es. una patatina) ad ognuno dei ragazzi presenti
e si incominciava l’assaggio guidato istruendo loro ad utilizzare più sensi possibile: la vista, il tatto,
l’olfatto ed il gusto (per alcuni prodotti si è utilizzato anche l’udito). I ragazzi erano
successivamente invitati a cercare di individuare i sapori fondamentali (dolce, amaro, acido, salato)
ed a localizzare i punti della lingua da cui scaturivano. Quindi si sono andati a leggere gli
ingredienti del prodotto utilizzato per il consumer test. La scoperta destava stupore generale: il
numero di ingredienti, la qualità (soprattutto dei grassi), l’origine (artificiale piuttosto che naturale)
erano dissonanti rispetto le loro aspettative. Ed ecco comparire il termine junk food, cibo
spazzatura, nato proprio dall’analisi della composizione degli alimenti che si rivelano pasticciati,
pieni di zuccheri semplici e di grassi (in particolare quelli vegetali idrogenati), poco genuini e per
nulla salubri. In alcuni casi si è aperta una breve parentesi sul contento calorico che si scopriva poco
adatto per uno spuntino.
L’intervento terminava con una serie di esempi (citati dai ragazzi) di prodotti alimentari del
commercio che si potevano definire junk food.
In ultimo si lasciava la consegna all’insegnante presente all’intervento di distribuire, verso
fine anno scolastico, il post-test (uguale in tutto al pretest) per riconsegnarlo al Sian dell’Asl di
appartenenza per la valutazione dell’apprendimento.
Al fine di una maggior comprensione (soprattutto da parte degli alunni delle elementari),
sono stati stilati due diversi test, uno per le elementari ed uno per le medie del tutto simili come
contenuti.
4.1 ELABORAZIONE ED ANALISI DEI DATI
I questionari pre-test ed i post-test compilati a fine anno scolastico e pervenuti al Servizio
Sian sono stati inseriti su supporto informatico, in particolare utilizzando diverse griglie sintetiche
in Excel che hanno consentito un raffronto non solo un raffronto tra pre e posttest ma anche tra
diversi gruppi (elementari, medie, maschi, femmine, aree urbane, aree extra urbane, alcune scuole
partecipanti con un elevato numero di studenti).
I dati così ottenuti sono stati elaborati in tabelle e grafici in modo da renderli più facili alla
lettura.
5. RISULTATI
In questo progetto sono stati valutati 1587 alunni pari al 6,14% della popolazione totale
della provincia di Cuneo appartenente a quella fascia d’età (scuola elementare e media)
I soggetti erano 802 femmine pari al 50.53% della casistica e 770 maschi pari al 48.52%; ci
sono stati 15 post test missing (non compilati) sul sesso pari al 0.95% del totale.
Sono state coinvolte 99 classi in totale, delle quali 34 appartenenti alle scuole medie e 65
alle scuole elementari; l’età era compresa tra gli 8 ed i 13 anni.
Sono stati valutati i questionari, pre/post, suddividendoli in due grandi gruppi: gruppo delle
elementari e gruppo delle medie; a loro volta in questi due gruppi sono state valutate altre variabili
(vedi allegati):
- sesso →gruppo dei maschi e gruppo delle femmine;
- dislocazione territoriale delle scuole→ gruppo aree urbane e gruppo aree extra
urbane (paesi);
- grandi gruppi scolastici → scuola di Montà, Momigliano di Ceva, Borgo San
Giuseppe di Cuneo, Villanova di Mondovì (scuole Medie); scuola E. Mosca di Bra,
Trigari di Mondovì, di Racconigi, di Priocca (scuole elementari).
Tra le complicazioni maggiori del test somministrato, sia come pre- che come postintervento, c’era la possibilità che ci fossero più di una risposta corretta per alcune domande: le
domande 1, 3, 5, 7, 8, infatti, prevedevano che ci fossero due opzioni corrette.
In classe, durante la compilazione dei pretest, era cura della dietista fare presente ai ragazzi
la possibilità di risposta multipla; invece la somministrazione dei post-test a distanza di alcuni mesi
mesi era a carico di un insegnante e quindi non è stato possibile ribadire questa possibilità di
risposta corretta multipla.
Di seguito sono riportale le analisi di ogni singola domanda dei test a confronto dei due
gruppi scuole elementari e scuole medie.
5.1 Risultati elementari
Domanda 1
Elementari completo
45,0%
45,0%
40,0%
40,0%
35,0%
34,01%
34,34%
35,0%
30,0%
30,0%
25,0%
25,0%
20,0%
14,85%
11,99%
15,0%
40,11%
10,0%
30,38%
19,56%
20,0%
15,0%
7,32%
10,0%
4,81%
5,0%
2,62%
5,0%
0,0%
0,0%
b-d
b
d
c
ALTRO
b-d
Pretest
Che cosa sono gli ingredienti?
A) i disegni delle confezioni
B) i componenti della ricetta
C) i valori nutrizionali di un alimento
D) i componenti di un prodotto alimentare
b
d
c
ALTRO
Postest
Punteggio
B + D = 2 punti
B
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 1 prevedeva che fossero corrette sia l’opzione B che la D. Si evidenzia come nei posttest abbiano risposto
in modo corretto il 90,05% dei ragazzi contro l’80,34% dei pretest.
Ricordiamo che soprattutto i bambini delle scuole elementari tendano ad identificare i disegni apposti sulle confezioni
dei prodotti alimentari come i veri ingredienti costituenti l’alimento stesso.
Purtroppo le industrie alimentari spesso utilizzano la risorsa del disegno per dare un’immagine non del tutto completa e
veritiera del prodotto.
Domanda 2
Elementari completo
70,0%
70,0%
60,0%
50,0%
50,0%
40,0%
40,0%
30,0%
30,0%
20,0%
59,02%
60,0%
50,73%
18,35%
9,87%
9,62%
11,42%
a
ALTRO
19,45%
20,0%
10,38%
7,32%
10,0%
10,0%
3,83%
0,0%
0,0%
b
c
d
b
Pretest
In che ordine sono scritti gli ingredienti?
A) in ordine alfabetico
B) da quello contenuto in quantità maggiore a
quello contenuto in quantità minore
C) da quello contenuto in quantità minore a
quello contenuto in quantità maggiore
D) in ordine di tempo (da quello che metto per
primo a quello che metto per ultimo)
c
d
a
ALTRO
Postest
Punteggio
B
= 2 punti
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 2 ha evidenziato quanto poco i bambini sappiano dei prodotti industriali che consumano ormai
quotidianamente. I grafici mostrano che nel posttest ci sono state il 59,02% di risposte corrette contro il 18,35% dei
pretest.
La corretta lettura degli ingredienti degli snack da loro consumati è stato l’argomento cardine degli interventi effettuati.
L’ informazione circa l’ordine degli ingredienti riportati in etichetta permette una buona valutazione del prodotto e di
confrontarlo con lo stesso alimento preparato in modo casalingo. I ragazzi hanno potuto constatare che spesso, però, gli
ingredienti non sono di così facile lettura, anche in relazione alla loro età; i grafici evidenziano come ci sia stato un
apprendimento circa le nozioni basilari, ma che ci sarebbe la necessità di ribadirli ed approfondirli.
Domanda 3
Elementari completo
40,0%
40,0%
35,0%
35,0%
30,0%
30,0%
25,0%
20,0%
19,66% 20,07%
18,43%
34,21%
31,58%
25,0%
18,11%
15,58%
20,0%
13,66%
15,0%
15,0%
8,16%
10,0%
10,0%
7,43%
7,43%
a
b
5,68%
5,0%
5,0%
0,0%
0,0%
c-d
c
d
a
b
ALTRO
c-d
Pretest
I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a
cosa servono?
A) a farci capire le qualità nutrizionali del
prodotto
B) a farci capire gli ingredienti veramente
contenuti nel prodotto
C) a farci comprare il prodotto
D) ad attirare la nostra attenzione
c
d
ALTRO
Postest
Punteggio
C+D
C
D
Altro
= 2 punti
= 1 punto
= 1 punto
= 0 punti
Commento:
La domanda 3 ritorna sui disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari. Anche in questo caso si può osservare
come nei posttest ci siano il 79,45% di risposte corrette contro il 42,17% evidenziate dai pretest.
I disegni delle confezioni sono abiti sapientemente cuciti addosso ai prodotti industriali, studiati nella forma, nei colori,
negli slogan, unicamente per catturare l’attenzione della popolazione target a cui sono rivolti e poco hanno a che fare
con gli ingredienti contenuti. La pigrizia dell’andare a cercare e del leggere i componenti di un prodotto è la forza dei
disegni ai quali il legislatore concede una ampia libertà di espressione: spesso vengono disegnati dei prodotti che non
figurano, invece, tra gli ingredienti.
Domanda 4
100,0%
90,0%
80,0%
Elementari completo
81,65%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
c
5,14%
7,91%
a
d
1,88%
3,43%
b
ALTRO
100,0%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
90,27%
c
Pretest
Cosa indica la data di scadenza?
A) la data in cui il prodotto è stato confezionato
B) la data di nascita del produttore
C) la data entro cui l’alimento deve essere
mangiato
D) nessuna delle precedenti
2,62%
4,15%
0,66%
2,30%
a
d
b
ALTRO
Postest
Punteggio
C
= 2 punti
Altro = 0 punti
Commento:
Per una giusta interpretazione della domanda 4 va ricordato che l’intervento effettuato nelle classi durava circa un’ora,
il tempo strettamente necessario per parlare di ingredienti; la data di scadenza è stato lasciato come consegna alle
insegnanti nel loro percorso di educazione alla salute del quale l’intervento dell’Asl voleva solo essere un piccolo
supporto.
La data di scadenza è la data entro cui il prodotto deve essere consumato; viene apposta sui prodotti “freschi” (quelli
che si trovano nel banco frigo del supermercato: es formaggi freschi, latte fresco, yogurt, salumi….) e deve essere
rispettata affinché il prodotto non possa causare effetti nocivi sulla salute. La data entro cui l’alimento deve essere
preferibilmente consumato è, invece, il termine minimo di conservazione ed indica che il prodotto mantiene inalterate
fino a quel termine tutte le sue caratteristiche organolettiche; viene apposto sui prodotti a lunga conservazione come i
biscotti e tutti i prodotti da forno, la pasta…..
Domanda 5
Elementari completo
37,19%
40,0%
35,0%
37,16%
35,0%
30,0%
30,0%
22,59%
25,0%
23,57%
22,73%
25,0%
20,0%
15,0%
40,0%
21,42%
20,0%
12,15%
10,0%
14,21%
15,0%
10,0%
4,49%
5,0%
4,48%
5,0%
0,0%
0,0%
a-d
a
d
c
ALTRO
a-d
Pretest
Quali dei seguenti alimenti possono essere
considerati alimenti junk food (cibi spazzatura)?
A) gli alimenti con ingredienti troppo
“pasticciati”
B) quelli che non mi piacciono e che butterei
volentieri nella spazzatura
C) gli alimenti scaduti che non si possono più
mangiare
D) gli alimenti troppo grassi e poco genuini
a
d
c
ALTRO
Postest
Punteggio
A + D = 2 punti
A
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 5 sondava le conoscenze possedute dai ragazzi circa il termine junk food (cibo spazzatura). Il grafico del
pre-test evidenzia come molti ragazzi associassero il termine cibo spazzatura ai prodotti scaduti che, quindi, non si
possono più mangiare. In realtà il termine è di origine anglosassone ed identifica quegli alimenti costituiti da ingredienti
non genuini, ricchi di grassi e/o di zuccheri semplici, che quindi vengono comparati alla spazzatura proprio per le
scarsissime qualità nutrizionali contenute. Inoltre va sottolineato che gli ingredienti qui maggiormente imputati sono
correlati all’insorgenza delle malattie cardiovascolari e di alcune malattie metaboliche.
Domanda 6
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
Elementari completo
40,86%
29,69%
19,49%
9,95%
a
b
c
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
d
39,08%
14,63%
6,77%
a
Pretest
Indica 3 alimenti che si possono definire junk food:
39,52%
b
c
d
Postest
Punteggio
A = 3 esempi esatti
B = 2 esempi esatti
C = 1 esempio esatto
D = nessun esempio esatto
Commento:
La domanda 6 aveva il preciso scopo di capire che cosa i ragazzi intendessero per “junk food”; le risposte sono state
molto variegate, alcune decisamente fantasiose (soprattutto nei pretest).
Il maggior numero di risposte esatte comprendeva alcune patatine fritte confezionate, gli alimenti tipici dei fast food
(hamburger, cheesburger, patatine fritte), alcuni tipi di merendine confezionate, hot dog, snack dolci e salati, caramelle,
bibite gasate. Tutti gli esempi succitati possono essere definiti cibi spazzatura per più motivi: la qualità dei grassi
utilizzati (grassi vegetali idrogenati oppure grassi vegetali non specificati), la proporzione tra gli ingredienti (in alcune
merendine, oltre al tipo di grassi presenti, figura come primo ingrediente lo zucchero anziché la farina che, nei casi
peggiori, figura anche dopo i grassi), la quantità di additivi presenti (coloranti, conservanti, aromatizzanti, esaltatori di
sapidità, acidificanti……). Si sono registrati anche diversi esempi di pizza e focaccia, ma dobbiamo ricordare che pur
essendo alimenti con un’alta percentuale lipidica non possono essere definiti junk food, anzi ricordiamo che la pizza,
soprattutto quella preparata in casa, è un ottimo alimento da considerarsi come piatto unico; la focaccia ha minori
qualità nutritive ed è da sconsigliare come spuntino di metà mattina come, invece, viene consumata nella maggior parte
dei casi.
Domanda 7
80,0%
Elementari completo
80,0%
70,07%
70,0%
70,0%
60,0%
60,0%
50,0%
50,0%
40,0%
40,0%
30,0%
30,0%
15,25%
20,0%
4,57%
10,0%
59,78%
29,84%
20,0%
4,24%
5,87%
7,21%
10,0%
0,77%
2,40%
0,0%
0,0%
b-d
a-b-d
b
d
b-d
ALTRO
Pretest
Perché è giusto mangiare anche la frutta e la
verdura?
A) per far contenti mamma e papà
B) perché contengono le vitamine che fanno
bene alla salute
C) per togliersi l’appetito
D) perché contengono le fibre che fanno bene
alla salute
a-b-d
b
d
ALTRO
Postest
Punteggio
A+B+D
B+D
B
D
Altro
= 2 punti
= 2 punti
= 1 punto
= 1 punto
= 0 punti
Commento:
La domanda 7 riguardava l’argomento della frutta e della verdura che in classe è stato appena accennato; in particolare
si è ricordato come la frutta possa essere un’ottima alternativa alle merendine e agli snack consumati il mattino a scuola
o il pomeriggio.
Domanda 8
100,0%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
Elementari completo
100,0%
90,0%
77,41%
87,32%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
5,63%
a-d
a
3,10%
4,73%
d
c
9,14%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
ALTRO
2,51%
a-d
Pretest
Cos’è il consumer test?
A) un test basato sull’assaggio di un prodotto
alimentare per capire se ci piace o no
B) un test di matematica
C) un testo scolastico
D) un test usato anche in televisione
a
2,62%
4,81%
2,73%
d
c
ALTRO
Postest
Punteggio
A + D = 2 punti
A
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 8, sul consumer test, mostra come il termine sia di facile associazione alla sua corretta definizione. I grafici
evidenziano come, infatti, già nel pre-test ci sia stata un’elevata percentuale di risposte esatte, l’86,14%, comunque
inferiore al 92,45% dei post-test.
Il consumer test è stato utilizzato non tanto per capire se il prodotto piacesse o meno ai ragazzi, ma per poter effettuare
un assaggio guidato, con il fine di utilizzare più sensi possibili e di ricostruire gli ingredienti utilizzati nella sintesi di ciò
che si stava assaggiando.
5.2 Risultati medie
Domanda 1
0,5
0,45
0,4
0,35
0,3
0,25
0,2
0,15
0,1
0,05
0
Medie completo
48,70%
25,65%
18,03%
7,43%
0,19%
b-d
b
d
altro
0,5
0,45
0,4
0,35
0,3
0,25
0,2
0,15
0,1
0,05
0
40,48%
12,50%
.
3,87%
b-d
Pretest
Che cosa sono gli ingredienti?
A)
B)
C)
D)
i disegni delle confezioni
i componenti della ricetta
i valori nutrizionali di un alimento
i componenti di un prodotto alimentare
43,15%
b
d
ALTRO
Postest
Punteggio
B + D = 2 punti
B
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 1 prevedeva che fossero corrette sia l’opzione B che la D. Si evidenzia come nei post-test abbiano risposto
in modo errato il 3,87% dei ragazzi contro il 7,62% dei pre-test.
Ricordiamo che non tanto nelle medie quanto più nelle elementari si tenda ad identificare i disegni apposti sulle
confezioni dei prodotti alimentari come i veri ingredienti costituenti l’alimento stesso.
Purtroppo le industrie alimentari spesso utilizzano la risorsa del disegno per dare un’immagine non del tutto completa e
veritiera del prodotto.
Domanda 2
Medie completo
0,7
0,7
0,6
0,6
0,5
0,4
60,86%
0,5
40,71%
0,4
31,23%
0,3
0,3
0,2
5,02%
0,1
19,64%
14,73%
0,2
11,15%
10,41%
1,49%
0
0,1
4,17%
0,15%
0,45%
.
altro
0
b
c
d
a
altro
.
b
Pretest
In che ordine sono scritti gli ingredienti?
A)
B)
C)
D)
in ordine alfabetico
in ordine decrescente
in ordine crescente
in ordine cronologico
c
d
a
Postest
Punteggio
B
= 2 punti
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 2 ha evidenziato quanto poco gli adolescenti sappiano dei prodotti industriali che consumano praticamente
quotidianamente. La corretta lettura degli ingredienti degli snack da loro consumati è stato l’argomento cardine degli
interventi effettuati. Il solo fatto di sapere in che ordine gli ingredienti vengano riportati in etichetta permette una buona
valutazione del prodotto e di confrontarlo con lo stesso alimento preparato in modo casalingo. I ragazzi hanno potuto
constatare che spesso, però, gli ingredienti non sono di così facile lettura; i grafici evidenziano come ci sia stato un
apprendimento circa le nozioni basilari, ma che ci sarebbe la necessità di ribadirli ed approfondirli.
Domanda 3
Medie completo
0,6
0,6
55,65%
0,5
0,5
39,78%
0,4
0,4
0,3
28,07%
26,02%
0,3
0,2
25,45%
0,2
0,1
8,63%
0,1
5,76%
9,82%
0,45%
0,37%
0
0
c-d
c
d
altro
.
c-d
Pretest
I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a
che cosa servono?
A) a farci capire le qualità nutrizionali del
prodotto
B) a farci capire gli ingredienti veramente
contenuti nel prodotto
C) ad attirare l’attenzione del consumatore
D) a farci comprare il prodotto
c
d
ALTRO
.
Postest
Punteggio
C+D
C
D
Altro
= 2 punti
= 1 punto
= 1 punto
= 0 punti
Commento:
La domanda 3 ritorna sui disegni apposti sulle confezioni dei prodotti alimentari. Anche in questo caso si può osservare
come nei post-test ci siano solo il 10,27% di risposte sbagliate contro il 28,44% evidenziate dai pre-test.
I disegni delle confezioni sono abiti sapientemente cuciti addosso ai prodotti industriali, studiati nella forma, nei colori,
negli slogan, unicamente per catturare l’attenzione della popolazione target a cui sono rivolti e poco hanno a che fare
con gli ingredienti contenuti. La pigrizia dell’andare a cercare e del leggere i componenti di un prodotto è la forza dei
disegni ai quali il legislatore concede una ampia libertà di espressione: spesso vengono disegnati dei prodotti che non
figurano, invece, tra gli ingredienti.
Domanda 4
Medie completo
0,6
0,6
0,5
0,5
51,79%
0,4
0,4
29,37%
29,18%
34,52%
30,86%
0,3
0,3
0,2
0,2
10,59%
9,67%
0,1
0,1
4,02%
0
0
a
a-c
c
a
altro
Cosa significa da consumare entro?
A) la data entro cui deve essere consumato il
prodotto
B) che si deve consumare tutta la confezione il
giorno indicato
C) la data entro cui l’alimento deve essere
preferibilmente consumato
D) la data entro cui posso comprare il prodotto
a-c
c
ALTRO
Punteggio
A
= 2 punti
A + C = 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
Per una giusta interpretazione della domanda 4 va ricordato che l’intervento effettuato nelle classi durava circa un’ora,
il tempo strettamente necessario per parlare di ingredienti; la data di scadenza è stato lasciato come consegna alle
insegnanti nel loro percorso di educazione alla salute del quale l’intervento dell’Asl voleva solo essere un piccolo
supporto.
La data di scadenza è la data entro cui il prodotto deve essere consumato; viene apposta sui prodotti “freschi” (quelli
che si trovano nel banco frigo del supermercato: es formaggi freschi, latte fresco, yogurt, salumi….) e deve essere
rispettata affinché il prodotto non possa causare effetti nocivi sulla salute. La data entro cui l’alimento deve essere
preferibilmente consumato è, invece, il termine minimo di conservazione ed indica che il prodotto mantiene inalterate
fino a quel termine tutte le sue caratteristiche organolettiche; viene apposto sui prodotti a lunga conservazione come i
biscotti e tutti i prodotti da forno, la pasta…..
Domanda 5
Medie completo
0,7
0,70
0,6
0,60
0,5
0,50
0,4
0,3
0,40
31,04%
24,72%
0,30
24,35%
16,54%
0,2
0,1
57,59%
24,26%
0,20
2,79%
0,56%
0
12,05%
6,10%
0,10
0,00
b-d
b
d
c
altro
.
b-d
Pretest
Quali dei seguenti alimenti possono essere
considerati alimenti junk food (cibi spazzatura)?
A)
B)
C)
D)
b
d
ALTRO
Postest
Punteggio
B + D = 2 punti
quelli che non mi piacciono e che butterei
B
= 1 punto
volentieri nella spazzatura
D
= 1 punto
gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e poco Altro = 0 punti
genuini
gli alimenti scaduti che non si possono più
mangiare
gli alimenti troppo grassi e poco genuini
Commento:
La domanda 5 sondava le conoscenze possedute dai ragazzi circa il termine junk food (cibo spazzatura).
Il grafico del pre-test evidenzia come molti ragazzi associassero il termine cibo spazzatura ai prodotti scaduti che,
quindi, non si possono più mangiare. In realtà il termine è di origine anglosassone ed identifica quegli alimenti costituiti
da ingredienti non genuini, ricchi di grassi e/o di zuccheri semplici, che quindi vengono comparati alla spazzatura
proprio per le scarsissime qualità nutrizionali contenute. Inoltre va sottolineato che gli ingredienti qui maggiormente
imputati sono correlati all’insorgenza delle malattie cardiovascolari e di alcune malattie metaboliche.
Domanda 6
Medie completo
60,0%
60,0%
50,0%
50,0%
40,0%
30,0%
51,19%
40,0%
28,07%
33,78%
28,07%
22,30%
21,56%
30,0%
20,0%
20,0%
10,0%
10,0%
0,0%
11,16%
3,87%
0,0%
a
b
c
d
a
Pretest
Indica 3 alimenti che si possono definire junk food:
b
c
d
Postest
Punteggio
A = 3 esempi esatti
B = 2 esempi esatti
C = 1 esempio esatto
D = nessun esempio esatto
Commento:
La domanda 6 aveva il preciso scopo di capire che cosa i ragazzi intendessero per “junk food”; le risposte sono state
molto variegate, alcune decisamente fantasiose (soprattutto nei pretest).
Il maggior numero di risposte esatte comprendeva alcune patatine fritte confezionate, gli alimenti tipici dei fast food
(hamburger, cheesburger, patatine fritte), alcuni tipi di merendine confezionate, hot dog, snack dolci e salati, caramelle,
bibite gasate. Tutti gli esempi succitati possono essere definiti cibi spazzatura per più motivi: la qualità dei grassi
utilizzati (grassi vegetali idrogenati oppure grassi vegetali non specificati), la proporzione tra gli ingredienti (in alcune
merendine, oltre al tipo di grassi presenti, figura come primo ingrediente lo zucchero anziché la farina che, nei casi
peggiori, figura anche dopo i grassi), la quantità di additivi presenti (coloranti, conservanti, aromatizzanti, esaltatori di
sapidità, acidificanti……). Si sono registrati anche diversi esempi di pizza e focaccia, ma dobbiamo ricordare che pur
essendo alimenti con un’alta percentuale lipidica non possono essere definiti junk food, anzi ricordiamo che la pizza,
soprattutto quella preparata in casa, è un ottimo alimento da considerarsi come piatto unico; la focaccia ha minori
qualità nutritive ed è da sconsigliare come spuntino di metà mattina come, invece, viene consumata nella maggior parte
dei casi.
Domanda 7
Medie completo
0,6
0,60
0,5
0,50
39,03%
38,29%
0,4
48,21%
0,40
0,30
0,3
20,26%
0,2
0,20
0,1
0,10
23,96%
18,15%
9,67%
2,42%
0,00
0
a-d
a
d
a-d
altro
Pretest
Perché è giusto mangiare anche la frutta e la
verdura?
A)
B)
C)
D)
perché contengono vitamine
perché contengono tante proteine
perché contengono tanto calcio
perché contengono fibra
a
d
ALTRO
Postest
Punteggio
A + D = 2 punti
A
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 7 riguardava l’argomento della frutta e della verdura che in classe è stato appena accennato; in particolare
si è ricordato come la frutta possa essere un’ottima alternativa alle merendine e agli snack consumati il mattino a scuola
o il pomeriggio.
Domanda 8
Medie completo
0,8
0,7
0,70
0,6
0,60
0,5
0,50
0,4
0,40
0,3
0,2
74,85%
0,80
69,14%
0,30
15,61%
16,07%
0,20
10,97%
4,09%
0,1
0,19%
0
0,10
5,95%
2,68%
0,45%
ALTRO
.
0,00
b-d
b
d
altro
.
Cos’è il consumer test?
A) un test di matematica
B) un test usato dai produttori di alimenti per
prevedere le vendite
C) un testo scolastico
D) un test basato sull’assaggio di un prodotto
alimentare per capirne il gradimento da
parte del consumatore
b-d
b
d
Punteggio
B + D = 2 punti
B
= 1 punto
D
= 1 punto
Altro = 0 punti
Commento:
La domanda 8, sul consumer test, mostra come il termine sia di facile associazione alla sua corretta definizione. I grafici
evidenziano come, infatti, già nel pretest ci sia stata un’elevata percentuale di risposte esatte.
Il consumer test è stato utilizzato non tanto per capire se il prodotto piacesse o meno ai ragazzi, ma per poter effettuare
un assaggio guidato, con il fine di utilizzare più sensi possibili e di ricostruire gli ingredienti utilizzati nella sintesi di ciò
che si stava assaggiando.
5.3 Risultati test insegnanti
Ad ogni insegnante che seguiva l’intervento in classe veniva somministrato un test, per sondare il
gradimento ed il loro giudizio su grado appropriatezza dell’intervento stesso. Va ricordato che
l’insegnante presente non sempre era la referente alla salute e, spesso, non era nemmeno la stessa
che aveva aderito al progetto;
Tabella 1: osservazioni rilevate dagli insegnanti durante l’intervento
60%
50%
50%
40%
30%
25%
20%
13%
8%
10%
7%
5%
D
E
9%
0%
A
B
C
F
G
Legenda:
A = capacità da parte del personale dell’A.s.l. di coinvolgere gli alunni
B = intervento un po’ difficile per le seconde elementari
C = intervento di durata troppo breve, utile un approfondimento con 2° incontro
D = importanza del far emergere la correlazione tra cibo e salute
E = incontro necessario anche con le famiglie da cui dipendono le abitudini alimentari
F = la potenza e il condizionamento (inconscio) delle pubblicità dei prodotti alimentari
G = nessun commento
Tabella 2: giudizio sull’appropriatezza dell’intervento
57%
60%
50%
42%
40%
30%
20%
10%
1%
0%
appropriato
molto appropriato
Tabella 3: giudizio sintetico espresso in voti
.
60%
51%
50%
40%
30%
24%
19%
20%
10%
4%
1%
1%
5
.
0%
10
9
8
7
La lettura dei questionari rivolta agli insegnanti ha fatto emergere aspetti importanti
soprattutto per una eventuale futura riedizione del progetto. Innanzitutto hanno confermato
un’impressione avuta anche dal personale dell’Asl, ossia la difficoltà per i bambini di seconda
elementare del comprendere in pieno il significato dell’intervento, soprattutto per l’inevitabile
complessità del linguaggio tecnico (soprattutto nella lettura degli ingredienti).
Se da una parte è stato apprezzato il modo di interagire e condurre l’intervento (nel 50% dei
questionari), dall’altro non sono stati ritenuti appropriati i tempi: il 25% dei questionari (che
possono corrispondere anche a più classi) evidenzia come sarebbe gradito un secondo intervento.
Il 5% degli insegnanti ha sottolineato l’importanza del coinvolgere per queste tematiche
anche le famiglie che hanno il compito in prima persona di educare i loro figli anche sotto il profilo
nutrizionale.
Il 9% degli indagati ha fatto una riflessione sulla potenza e sul condizionamento (inconscio)
delle pubblicità dei prodotti alimentari sulle scelte fatte soprattutto dai bambini e dagli adolescenti.
Il 7% ha condiviso con noi l’importanza di far emergere già nella prima età scolare la
correlazione tra alimentazione e salute.
6. DISCUSSIONE
L’educazione alimentare, parte integrante dell’educazione alla salute, è un processo di
formazione e revisione continua che interessa l’intero arco della vita di ciascun individuo e per tale
ragione è particolarmente importante che i bambini ed i giovani siano coinvolti in iniziative che
mirino a fornire loro strumenti conoscitivi in grado di sviluppare, oltre che conoscenza, anche
consapevolezza e capacità critica che consentano loro di operare scelte appropriate.
Queste sono state le premesse che hanno dato origine al progetto di educazione alla salute
“Junk food”; ricordiamo che tale progetto doveva integrarsi ed essere unicamente da supplemento e
rinforzo al percorso che ogni insegnante, referente alla salute e non, intraprendeva con le classi in
cui siamo intervenuti.
Il primo, inaspettato, risultato è arrivato con le richieste di adesione da parte delle scuole
che sono risultate di molto superiori rispetto alle aspettative; si è scelto di accontentare il maggior
numero possibile di classi a discapito degli incontri per ogni classe.
La prima impressione riscontrata nella quasi totalità degli interventi (soprattutto nelle scuole
medie in cui ciò è più difficile proprio per l’età dei ragazzi) è stata la curiosità degli alunni nel
vedersi proporre una modalità di insegnamento diversa rispetto all’abituale: si è, infatti, mantenuto
un dialogo costantemente interattivo cercando sempre di suscitare in loro un certo interesse; questa
impressione è stata suffragata dalle insegnati che, nel questionario lasciato loro da compilare, hanno
registrato come osservazione (nel 50% dei casi) la capacità da parte del personale dell’A.s.l. di
coinvolgere gli alunni.
L’analisi dei risultati offre molti altri spunti di riflessione, primo tra tutti il rapporto tra i
ragazzi indagati e gli snacks dolci e salati da loro consumati; in particolare hanno poca
consapevolezza degli ingredienti contenuti e mancano della chiave di lettura per poterli leggere ed
interpretare correttamente (vedi domanda 2 e 3 pretest e posttest). Il tema degli ingredienti ha
occupato la maggior parte del tempo a disposizione, ma meriterebbe sia un ripasso (non è così
semplice soprattutto per i ragazzi che non hanno ancora fissato le nozioni fondamentali), ma anche
un maggior approfondimento: nelle poche classi in cui è stato possibile effettuare due incontri il
secondo è stato dedicato ad un piccolo ripasso di quanto visto la volta precedente e soprattutto alla
lettura ed all’analisi delle etichette degli alimenti mangiati dagli studenti nell’intervallo a scuola
oppure per merenda a casa.
In classe si è avuto modo di riflettere sull’influenza della pubblicità sulle nostre scelte
alimentari nonché del grande potere persuasivo che hanno le industrie alimentari facendo scaturire
dai ragazzi che la nostra salute, però, dipende fondamentalmente dalle decisioni che prendiamo noi
in prima persona.
Il consumer test è stato il grande attore protagonista del progetto Junk food ed è stato un
vero momento di riflessione attiva da parte dei ragazzi: non solo hanno assaporato sul serio un
alimento scoprendo ed analizzandone il sapore, ma hanno anche spontaneamente fatto un raffronto
di gusto e di sapore con lo stesso alimento cucinato e preparato in modo casalingo. Va sottolineato,
a riguardo, che i ragazzi tendenzialmente consumano molto rapidamente i loro cibi, a volte,
riferiscono, non riescono nemmeno a mettere ben a fuoco il sapore di ciò che hanno in bocca ma,
tuttavia, sostengono di “adorare” (per usare le testali parole) quegli stessi alimenti; è stato
interessante osservare le loro reazioni quando si faceva notare questa incongruenza, più che altro
restavano “senza parole”.
ALLEGATI:
Questionario pre-test / post-test
Questionario insegnati
Grafici elementari tutte le variabili
Grafici medie tutte le variabili
PRETEST JUNK FOOD ELEMENTARI
Scuola:
Classe:
Sesso: femmina
maschio
1. Che cosa sono gli ingredienti?
a) i disegni delle confezioni
b) i componenti della ricetta
c) i valori nutrizionali di un alimento
d) i componenti di un prodotto alimentare
2. In che ordine sono scritti gli ingredienti?
a) in ordine alfabetico
b) da quello contenuto in quantità maggiore a quello contenuto in quantità minore
c) da quello contenuto in quantità minore a quello contenuto in quantità maggiore
d) in ordine di tempo (da quello che metto per primo a quello che metto per ultimo)
3. I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a cosa servono?
a) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto
b) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto
c) a farci comprare il prodotto
d) ad attirare la nostra attenzione
4. Cosa indica la data di scadenza?
a) la data in cui il prodotto è stato confezionato
b) la data di nascita del produttore
c) la data entro cui l’alimento deve essere mangiato
d) nessuna delle precedenti
punti 1
punti 1
punti 2
punti 1
punti 1
punti 2
5. Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (alimenti spazzatura)?
a) gli alimenti con ingredienti troppo “pasticciati”
b) quelli che non mi piacciono e che butterei volentieri nella spazzatura
c) gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare
d) gli alimenti troppo grassi e poco genuini
punti 1
punti 1
6. Indica almeno 3 alimenti che si possono definire junk food:
1)________________________
2)________________________
3) ________________________
1 punto per ogni risposta giusta (max 3 punti)
7. Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura?
a) per far contenti mamma e papà
b) perché contengono le vitamine che fanno bene alla salute
c) per togliersi l’appetito
d) perché contengono le fibre che fanno bene alla salute
8. Cos’è il consumer test?
a) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capire se ci piace o no
b) un test di matematica
c) un testo scolastico
d) un test usato anche in televisione
punti 1
punti 1
punti 1
punti 1
PRETEST JUNK FOOD MEDIE
Scuola:
Classe:
Sesso: femmina
maschio
1. Che cosa sono gli ingredienti?
e) i disegni delle confezioni
b) i componenti della ricetta
c) i valori nutrizionali di un alimento
d) i componenti di un prodotto alimentare
punti 1
punti 1
2. In che ordine sono scritti gli ingredienti?
e) in ordine alfabetico
f) in ordine decrescente
g) in ordine crescente
h) in ordine cronologico
punti 2
3. I disegni sulla confezione dei prodotti alimentari a cosa servono?
a) a farci capire le qualità nutrizionali del prodotto
b) a farci capire gli ingredienti veramente contenuti nel prodotto
c) ad attirare l’attenzione del consumatore
d) a farci comprare il prodotto
4. Cosa significa da consumare entro?
a) la data entro cui deve essere consumato il prodotto
b) che si deve consumare tutta la confezione il giorno indicato
c) la data entro cui l’alimento deve essere preferibilmente consumato
d) la data entro cui posso comprare il prodotto
punti 1
punti 1
punti 2
5. Quali dei seguenti alimenti possono essere considerati alimenti junk food (alimenti spazzatura)?
a) quelli che non mi piacciono e che butterei volentieri nella spazzatura
b) gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e poco genuini
punti 1
c) gli alimenti scaduti che non si possono più mangiare
d) gli alimenti troppo grassi e poco genuini
punti 1
6. Indica almeno 3 alimenti che si possono definire junk food:
1)________________________________________
2)________________________________________
3)_______________________________________ 1 punto per ogni risposta giusta (max 3 punti)
7. Perché è giusto mangiare anche la frutta e la verdura?
a) perchè contengono vitamine
b) perché contengono tante proteine
c) perché contengono tanto calcio
d) perché contengono fibra
punti 1
punti 1
8. Cos’è il consumer test?
a) un test di matematica
b) un test usato dai produttori di alimenti per prevedere le vendite
punti 1
c) un testo scolastico
d) un test basato sull’assaggio di un prodotto alimentare per capirne il gradimento da parte del consumatore
punti 1
Progetto InterASL – Provincia di Cuneo
JUNK FOOD
Scheda per Insegnanti
Intervento del
/
/ 200
Scuola __________________________________________________________________________
Classe _________________
Insegnate/i presente/i_______________________________________________________________
La classe al completo e costituita da n.
allievi
N. bambini/ragazzi presenti _______________
Ora inizio : ________
DURANTE L’INTERVENTO:
La chiediamo cortesemente di annotare sinteticamente gli spunti di discussione/riflessione e
domande che man mano arriveranno dai suoi allievi
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Annoti qui le sue osservazioni finali
DOPO L’INTERVENTO
Gradimento:
1 L’intervento è stato appropriato per la sua classe?
1 Molto appropriato
2 Appropriato
3 Poco appropriato
4 Per nulla appropriato
2 Quale giudizio esprime sull’intervento in una scala da 1 a 10?
________
3 Pensa che questi tipi d’intervento siano utili nel percorso educativo dei ragazzi
1 Molto utili
2 Utili
3 Poco utili
4 Per nulla utili
4 Consiglierebbe ai suoi colleghi un approccio di questo tipo ?
1 Si
2 No
3 Non saprei
5 Altre osservazioni
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
L’incontro si è concluso alle ore: ________