Filtri cavali nella popolazione anziana con embolismo

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Filtri cavali nella popolazione anziana con embolismo
Filtri cavali nella popolazione anziana con embolismo polmonare acuto
I dati del registro del Nationwide Inpatient Sample * e di altre segnalazioni ** indicano che nei
pazienti con embolia polmonare, clinicamente instabili, il posizionamento di un filtro cavale
riduce il tasso di eventi fatali per tutte le cause. Eppure meno di 1/3 dei pazienti instabili a
rischio di embolia polmonare riceve i filtri cavali. Inoltre non è chiaro se il miglioramento di un
outcome così importante lo si ottenga in tutte le classi di età, particolarmente nei più anziani.
Riprendendo i dati del registro gli AA affermano, basandosi su una popolazione molto
numerosa (più di 70.000 pazienti), che invece sono soprattutto i più anziani e fragili a giovarsi
di questa metodica.
Per approfondire
Sono state esaminate due coorti
•
Prima coorte:
oltre 21.000 pazienti che per la presenza di una instabilità emodinamica hanno ricevuto un
trattamento trombolitico per un’ embolia polmonare. In quelli in cui
in aggiunta alla
trombolisi è stato posizionato un filtro cavale, si è confermato il dato (già conosciuto) di
una riduzione statisticamente significativa del tasso mortalità. La riduzione ha coinvolto
ogni fascia di età (P da = 0,0012 a < 0.0001) ma la maggior riduzione degli eventi fatali si
è ottenuta proprio nei pazienti di età > 81 anni (19,3%)
•
Seconda coorte:
oltre 50.00 pazienti che pur mostrando instabilità emodinamica non sono stati trattati con
trombolisi. Anche in questo gruppo, nei pazienti in cui era stato posizionato il filtro cavale,
il tasso di mortalità è risultato inferiore in tutte le classi di età, addirittura in misura
complessivamente maggiore rispetto a quello segnalato per i pazienti trombolisati (P per
tutte le classi <0.0001 ). Anche in questa coorte, i pazienti più anziani, di età > 81 anni
hanno mostrato la maggiore riduzione del tasso di mortalità (27,7 %). La figura, adattata
e per forza di cose approssimativa, ci da un’idea visiva dei rapporti (figura)
In conclusione, nonostante lo studio sia soggetto a bias di selezione soprattutto perché gli AA
non sono stati in grado di aggiustare i dati per le variabili confondenti (a causa dell’eterogeneità della raccolta) e la sensibilità della codifica fosse
imperfetta, la procedura del
posizionamento del filtro cavale quale trattamento associato di una embolia polmonare
emodinamicamente instabile è “compelling”.
Infatti, nonostante nella realtà italiana non sia molto diffusa (ndr), il posizionamento del filtro
cavale ha confermato essere manovra capace di ridurre il tasso di mortalità in tutte le classi di
età dei pazienti, ma specialmente di quelle superiori agli 81 anni.
(*)del Nationwide Inpatient Sample, Healthcare Cost and Utilization Project, Agency for
Healthcare Research and Quality
(**)Healthcare Cost and Utilization Project (HCUP). Overview of the Nationwide Inpatient
Sample (NIS). 1998-2008. Rockville, MD: Agency for Healthcare Research and Quality.
Available at: www.hcupus. ahrq.gov/nisoverview.jsp. Accessed September 05, 2013.
Stein PD, et al Impact of vena cava filters on in-hospital case fatality rates from pulmonary
embolism. Am J Med. 2012;125:478-484)
Keywords: filtri cavali, embolismo polmonare
Vena Cava Filters in Unstable Elderly Patients with Acute Pulmonary Embolism
Paul D. Stein et al
The American Journal of Medicine Volume 127, Issue 3 , Pages 222-225, March 2014
Segnalato da Marco Grandi
Mortalità per tutte le cause in soggetti instabili con embolia polmonare in terapia trombolitica in
rapporto all’applicazione del filtro cavale (da Stein modificato)