Ritiro di consapevolezza con

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Ritiro di consapevolezza con
PROGRAMMA DEL RITIRO
Ritiro di Meditazione Zen sull’Etna - Sicilia
21-22-23 Marzo 2014
“L’arte della felicità, l’arte della sofferenza: come applicare la
consapevolezza nella nostra vita e nel mondo”
Offerto dalla monaca zen Chan Chau Nghiem (Sister Jewel)
VENERDI' 21 MARZO '14
15.30 Arrivo
17.00 Orientamento
19.30 Cena (in silenzio)
20.30 Meditazione seduta guidata – meditazione camminata lenta – meditazione
seduta silenziosa
21.30 Nobile Silenzio
SABATO 22 MARZO '14
5.45 Sveglia
6.30 Meditazione seduta guidata – meditazione camminata lenta – toccare la terra
7.15 Pratica del risveglio del corpo: stick exercise o 10 movimenti in consapevolezza
7.45 Colazione (in silenzio)
9.00 – 10.30 Discorso di Dharma
10.45 - 11.45 Meditazione camminata
11.45 Pratiche personali
13.00 Pranzo (in silenzio)
14.30 – 15.30 Rilassamento profondo
15.45 Condivisione nelle famiglie-fiore
17.00 Pausa
17.30 – 19.00 Insegnamenti – Inter Play
19.30 Cena (in silenzio)
20.45 Meditazione seduta guidata – meditazione camminata lenta – meditazione
seduta silenziosa
21.45 Nobile Silenzio
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Domenica 23 MARZO '14
5.45 Sveglia
6.30 Meditazione seduta guidata – meditazione camminata lenta – meditazione
seduta silenziosa
7.15 Pratica del risveglio del corpo: stick exercise o 10 movimenti in consapevolezza
7.45 Colazione (in silenzio)
9.00 – 10.30 Discorso di Dharma
10.45 - 11.45 Meditazione camminata
11.45 Pratiche personali
13.00 Pranzo (in silenzio)
14.30 - 15.30 Condivisione nelle famiglie-fiore
15.45 Incontro conclusivo nel grande gruppo
Consegna Attestati di partecipazione
16.30 Fine ritiro
Preghiamo i partecipanti di astenersi dal fumare e bere alcolici durante l’intero ritiro.
Il programma del ritiro può subire variazioni.
www.zenquieora.org
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Informazioni utili per chi fa il ritiro zen sull’Etna
La base del nostro ritiro sarà la pratica della presenza mentale. Praticheremo la consapevolezza
durante tutte le attività: camminando, parlando, ascoltando, mangiando insieme…
Praticheremo la meditazione camminata all’esterno (tempo permettendo) e nella sala di meditazione:
facendo ogni passo con gioia, ci rendiamo pienamente conto della presenza dei nostri cari, degli amici
e di tutte le meraviglie che ci circondano. Praticheremo la meditazione seduta (zazen): una pratica
piacevole, un buon momento per guardare in profondità la vita e le nostre difficoltà, per poterle
trasformare. Durante il ritiro saranno offerte sessioni di rilassamento profondo e/o Qi Gong e
meditazioni guidate ecc., che ci aiuteranno a far crescere la nostra pratica di meditazione. Ci
incontreremo anche in gruppi di condivisione sulla pratica e sugli insegnamenti. Si tratta di un
momento speciale, nel quale scambiarci esperienze, gioia e difficoltà relative alla pratica della
presenza mentale. Potremo così offrire i nostri vissuti di pratica e trarre beneficio dalle esperienze e
dalle intuizioni profonde degli altri. Mangeremo insieme in silenzio, in modo rilassato e tranquillo, per
poter apprezzare appieno il dono prezioso del cibo. I pasti saranno vegetariani. Osserveremo periodi
di silenzio e saremo incoraggiati a non farci trascinare via da conversazioni futili. Praticheremo invece
la comunicazione consapevole, che ci aiuta a sentirci collegati gli uni agli altri e a crescere insieme.
Tutte queste pratiche hanno lo scopo di aiutarci a guarire e trasformare i semi di rabbia, paura, ansia e
violenza che giacciono dentro di noi e che contribuiscono alla rabbia, paura e violenza che troviamo
nel mondo intorno a noi.
Durante il ritiro i partecipanti sono pregati di non fumare e non bere alcolici.
Come raggiungere l'Emmaus Hotel
Hotel Emmaus, Via Cassone 75, Zafferana Etnea
Dalle uscite autostradali (A18 Catania-Messina) di Giarre o Acireale, seguire le indicazioni per
Zafferana Etnea, ed in seguito immettetevi sulla S.P.92, e seguire le indicazioni per l’Hotel
Emmaus.
 Treno Ferrovie FS - Trenitalia. Si può scendere alle Stazioni ferroviarie di Catania, di Giarre o
di Acireale, da qui proseguire con il servizio autobus (AST) per Zafferana Etnea. Telefonare
all'Hotel per raggiungerci: cell. 3666380026 o vedere sito www.emmaus-hotel.it
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Cosa serve
L’albergo fornisce quello che occorre per il vitto e l’alloggio. L’alimentazione sarà vegetariana.
E’ utile portare un paio di ciabatte da utilizzare all’interno della struttura, un cuscino o
panchetto da meditazione, se abitualmente lo utilizzate. Una stuoia o coperta pesante per la
meditazione e il rilassamento profondo e delle calze pesanti per le meditazione seduta e
camminata nella sala di meditazione (zendo). Meglio un paio di scarponi per la meditazione
camminata nel bosco.
Nella sala di meditazione si sta senza scarpe. Munirsi di calze pesanti.
Portare stuoia, plaid o coperta e panchetto/cuscino da meditazione. Nella sala è possibile utilizzare
delle sedie.
Brevi informazioni sulle pratiche del ritiro
FAMIGLIA FIORE: ti informiamo che appartieni ad una famiglia-fiore il cui nome ti verrà comunicato
in albergo.
Ti invitiamo a ricordare la famiglia-fiore a cui appartieni perché parteciperai al relativo gruppo di
condivisione.
SVEGLIA: ognuno provvede autonomamente. Arrivare in sala di meditazione circa 15 minuti prima
dell’inizio ci consentirà di prendere posto con calma e armonia. Se arriviamo in ritardo alla
meditazione del mattino o della sera, praticheremo la meditazione camminata fuori dalla sala ed
entreremo dopo il suono della campana che indica la fine della prima sessione di meditazione seduta.
SALA DI MEDITAZIONE (ZENDO): vi invitiamo a togliere le scarpe o le ciabatte prima di entrare nella
sala di meditazione. Vi preghiamo di mantenere il più possibile ordinato l’assetto della sala e rispettare
il silenzio.
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RISVEGLIO DEL CORPO: inizierà subito dopo la meditazione del mattino e durerà circa mezz’ora,
terminando una decina di minuti prima dell’inizio della colazione. Questa pratica è in continuità con la
meditazione anche nello spirito, perché consiste in movimenti consapevoli, svolti in silenzio e
nell’ascolto (specialmente del proprio corpo), sotto la guida di sister Jewel. Si raccomandano abiti
comodi. La pratica si svolgerà nella sala di meditazione.
RILASSAMENTO PROFONDO: si pratica distesi a terra in posizione supina. Vi invitiamo quindi a
portare stuoia o materassino, plaid al fine di garantirvi massimo comfort. La pratica si svolgerà nella
sala di meditazione.
CONDIVISIONE SUL DHARMA: si svolgerà in vari luoghi a seconda della famiglia-fiore a cui
appartenete. Ogni famiglia-fiore avrà uno o più facilitatori.
DOMANDE E RISPOSTE: durante il ritiro ci saranno spazi dedicati a domande, riflessioni, etc. dei
partecipanti alle quali darà risposta sister Jewel.
PER CHIARIMENTI E INFORMAZIONI SUL PROGRAMMA: ci si può rivolgere ai membri
dell’organizzazione riconoscibili dal cartellino.
BAMBINI: l’organizzazione non prevede spazi strutturati per i più piccoli per mancanza di personale
specifico. E’ possibile che siano presenti nella struttura se supervisionati da un adulto.
TELEFONINI: si raccomanda di non portare, o di tenere spenti, i telefoni cellulari durante tutte le
pratiche, specialmente in sala di meditazione e in sala da pranzo.
INFORMAZIONI RELATIVE ALL’ALLOGGIO: vi invitiamo a rivolgere le vostre richieste al personale
alberghiero e non agli organizzatori del ritiro.
TRASFERIMENTI: per organizzare gli spostamenti ci si può rivolgere alla reception del Hotel.
Informazioni sui pasti durante il ritiro
Alla cucina dell’Emmaus abbiamo chiesto un grande sforzo e i responsabili ci sono venuti incontro con
grande generosità. Il cuoco, per soddisfare le nostre esigenze, ha accettato di misurarsi con una
situazione per lui insolita, eliminando, per certe pietanze, ingredienti di uso abituale. Cerchiamo di
essere consapevoli di questo e di saper apprezzare la collaborazione che ci è stata offerta.
Durante il ritiro avremo l’occasione di trasformare la nostra relazione con il cibo in una pratica.
Attraverso il cibo, attraverso la sua provenienza e il lavoro di molte persone che c’è dietro, i nostri
occhi della comprensione potranno esercitarsi a vedere sempre più in profondità. I pasti saranno
vegetariani (ne carne ne pesce) e non saranno serviti alcolici, ne bevande gassate.
In sala da pranzo possiamo essere consapevoli delle persone intorno a noi: tante persone insieme per
imparare a stare più profondamente in contatto ognuna con se stessa. Entriamo in sala da pranzo
come entriamo in sala di meditazione.
Lasciamo da parte le parole e consumiamo il nostro pasto in silenzio.
Nel prendere posto ai tavoli, cerchiamo di riempire un tavolo alla volta, e solo quando il tavolo è
completo cominciamo a mangiare. Nell’attesa, e prima di mangiare, possiamo dedicare qualche minuto
al respiro consapevole e a leggere, ognuno per se in silenzio, le Cinque Contemplazioni del cibo sul
cartoncino che troverete sul vostro tavolo.
Il momento del pasto è un momento intimo, diverso dalle situazioni di pasto rumoroso e sbrigativo che
siamo soliti sperimentare in mezzo a tanta gente. Qui, anche se siamo più o meno un centinaio,
possiamo gustare pienamente il sapore del riso, della verdura, della frutta e di tutto ciò che abbiamo
nel piatto.
Durante questi giorni passeremo molte ore seduti, e per evitare di essere appesantiti e sonnolenti vi
invitiamo a non eccedere col cibo. Vi chiediamo fin da ora che le richieste siano molto ponderate.
Buona meditazione del cibo!
Numeri telefonici e web di riferimento del sangha organizzatore:
Maurizio D’Agostino cell. 392.3800864 (coordinatore del gruppo di meditazione zen di Catania)
Grazia Puglisi cell. 392.8242719
Sito: www.zenquieora.org o la pagina facebook: Zen Qui e Ora o via email: [email protected]
o [email protected] - Sede del gruppo di meditazione di Catania – Via ASIAGO, 35 CATANIA. Il
gruppo si incontra ogni mercoledì ore 20.45.
Numeri telefonici ed e-mail della struttura alberghiera
Emmaus Hotel tel. 095.7081888 / 366.6380026 (dalle 9:00 alle 13:00) o tramite e-mail all'indirizzo
[email protected]
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Imparare a vivere la consapevolezza
Indicazioni e suggerimenti per la pratica e le attività del ritiro
del 21-22-23 marzo 2014
Care amiche, cari amici,
vi diamo il benvenuto e ci auguriamo di trascorrere insieme dei giorni sereni e di camminare con passi
spensierati. “Ognuno di noi ha un’idea di ciò che gli servirebbe per essere felice. Sarebbe molto bello
darci il tempo di riconsiderare le nostre idee sulla felicità. Se sei legato a un particolare concetto di
felicità non hai molte probabilità di essere felice. La felicità arriva da molte direzioni; se pensi che
provenga da una direzione sola, perdi tutte le altre opportunità perché desideri solo la felicità che
arriva dalla direzione che vuoi tu. Il Buddha ha detto che la felicità è possibile solo qui e ora. Fai un
passo indietro, dunque, ed esamina a fondo le tue nozioni e idee di felicità: potresti riconoscere che le
condizioni per la felicità che hai già nella tua vita sono sufficienti. Allora, in un istante, la felicità può
essere tua.
Thich Nhat Hanh (da Il Segreto della pace)
Arrivo e registrazione
Non aspettate il discorso serale di orientamento per iniziare il vostro ritiro. Potete praticare la
presenza mentale fin dal momento del vostro arrivo: fate ogni cosa lentamente e con attenzione,
disfate le valigie e sistematevi con la consapevolezza di ogni passo e di ogni respiro. La pratica della
presenza mentale non è cupa o solenne. Se vi abituate a muovervi lentamente e con calma, vi renderete
conto che praticare la consapevolezza dà grande gioia. E non dimenticatevi di sorridere!
Un bambino che sorride, un adulto che sorride, è un fatto molto importante.
Se nelle nostre giornate c’è posto per il sorriso, per momenti di pace e di felicità,
sarà un bene per tutti oltre che per noi stessi. Se viviamo una buona vita,
non c’è niente di meglio di un sorriso per cominciare la giornata Questo sorriso
afferma la nostra consapevolezza e il nostro impegno a vivere in pace e
con gioia. Il nostro sorriso donerà felicità a noi e a quanti ci circondano.
Anche se ricoprissimo i nostri cari di regali costosi, niente che si compri potrebbe
renderli felici come il dono della nostra consapevolezza, del nostro sorriso.
Thich Nhat Hanh (da La pace è ogni passo)
Permettetevi di riposare
La pratica del “fermarsi” è semplicemente la capacità di stabilirsi nel momento presente: sapere quello
che succede, entrare in contatto con tutto ciò che si verifica in questo momento. Tutte le condizioni per
essere felici sono già presenti, dobbiamo solo riconoscerle ed entrare in contatto con esse quanto più
spesso possibile. Per far questo pratichiamo il “fermarsi” e il dimorare nel momento presente, così da
riconoscere tutte le condizioni per la nostra felicità già disponibili qui e ora, in noi e intorno a noi
Sapersi fermare del tutto è importantissimo. Finché continuerete a correre la felicità sarà sempre
molto difficile.
Campana di consapevolezza
Fin dal vostro arrivo noterete che quando si sente il suono della campana o lo squillo del telefono
intorno a voi tutti si fermano e smettono di parlare e di muoversi. Questi suoni sono le nostre campane
di consapevolezza. Quando li sentiamo interrompiamo ogni conversazione e attività, ci rilassiamo
e portiamo l’attenzione al respiro. Facciamolo con naturalezza, con gioia, senza solennità o rigidità.
Il suono della campana è un richiamo:
Ascolta, ascolta (inspirando),
questo suono meraviglioso mi riporta alla mia vera casa (espirando).
Fermandoci a respirare e a ristabilire in noi la calma e la pace ci sentiamo liberi, ogni nostra attività
diviene più gradevole e le persone intorno a noi diventano più reali. Bastano tre respiri consapevoli
per rilassare le tensioni del corpo e della mente e ritornare a uno stato di presenza e chiarezza.
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Svegliarsi al mattino
Svegliandomi, questa mattina, sorrido.
Ho davanti a me ventiquattr’ore nuove di zecca!
Faccio voto di vivere con pienezza ogni momento
e di guardare tutti gli esseri con gli occhi della compassione.
Svegliandoci al mattino possiamo recitare questa gatha e iniziare la giornata con la felicità di un
sorriso e con il proposito di dedicarci al cammino della comprensione e dell’amore. Ricordiamoci che
abbiamo davanti un nuovo giorno, ventiquattro preziose ore da vivere. Proviamo ad alzarci dal letto
subito dopo aver fatto tre profondi respiri che ci riportino alla presenza mentale. Non rimandiamo il
risveglio. Proviamo a sederci sul letto e a massaggiarci dolcemente la testa, il collo, le spalle e le
braccia, per favorire la circolazione del sangue. Facciamo qualche esercizio di allungamento per
sciogliere le giunture e risvegliare il corpo. Anche bere una tazza di acqua calda appena svegli è un
buon modo di prenderci cura del nostro organismo.
Prima di avviarci verso la sala di meditazione laviamoci e prepariamoci, ma diamoci abbastanza
tempo, così da non dover fare in fretta. Godiamoci il cielo scuro del mattino, molte stelle ancora
brillano e ci danno il buongiorno. Facciamo qualche respiro profondo e godiamoci l’aria fresca e
frizzante. Mentre camminiamo lentamente verso la sala lasciamo che il mattino riempia il nostro
essere, risvegliando il corpo e la mente alla gioia di un nuovo giorno.
Alcune gatha per la pratica del vivere consapevole
Lavandosi i denti
Lavandomi i denti e sciacquandomi la bocca
Faccio voto di parlare con amore e purezza.
Quando la mia bocca profuma di retta parola
Sboccia un fiore nel giardino del mio cuore.
Usando il bagno
Puro o impuro, aumento o diminuzione
Non sono che concetti della mente.
La realtà dell’Interessere
E’ insuperata.
Guidando l’auto
Prima di mettere in moto
l’auto so dove sto andando.
L’auto e io siamo una cosa sola.
Se l’auto corre, anch’io sto correndo.
Facendo la doccia
Non nata e indistruttibile,
Oltre lo spazio e il tempo,
La trasmissione e l’eredità dei nostri antenati
giacciono nella meravigliosa natura della
Dharmadhatu.*
(*Dharmadhatu è la mente purificata nel suo
stato naturale, libera dal dualismo.)
Usando il telefono
Le parole possono viaggiare per migliaia di
chilometri.
Che possano creare comprensione e amore.
Che possano essere belle come le gemme,
gentili e delicate come i fiori.
Prima di mangiare
Col primo boccone, prometto di offrire gioia,
Col secondo, aiuto ad alleviare la sofferenza
degli altri.
Col terzo, vedo la gioia altrui come la mia.
Col quarto, imparo il lasciare andare.
Accendendo il computer
Accendendo il computer, entro in contatto
Con la Coscienza-deposito*,
Faccio voto di trasformare ogni abitudine
Per aiutare a fare crescere
Amore e comprensione.
(*si riferisce a quella parte della coscienza dove
sono immagazzinati tutti i semi potenziali)
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La meditazione seduta
Sedersi qui è come sedere sotto l’albero della bodhi.
Il mio corpo è la presenza mentale stessa,
libero da ogni distrazione.
Sedere in meditazione è un modo di ritrovarci e prenderci cura di noi stessi. Proprio come il Buddha nelle
molte immagini che lo ritraggono, anche noi possiamo irradiare pace e stabilità. Sediamo con dignità, la schiena
diritta, e ritorniamo al nostro respiro. Portiamo tutta la nostra attenzione su ciò che avviene dentro e fuori di
noi. Lasciamo che si crei spazio nella mente e che il cuore divenga leggero e amorevole.
Ci rendiamo conto che possiamo semplicemente stare con qualunque cosa sia dentro di noi in quel momento –
dolore, rabbia, irritazione, o gioia, amore e pace. Stiamo con quello che c’è senza farci travolgere: qualunque
cosa sia, lasciamo che sorga, che resti dentro di noi, e infine che se ne vada. Non c’è alcun bisogno di scacciare o
reprimere i nostri pensieri o di fare finta che non ci siano. Osserviamo i pensieri siano essi piacevoli o
spiacevoli con occhio tollerante e amichevole. Se durante la sessione di meditazione le gambe o i piedi ci si
intorpidiscono o cominciano a farci male, sentiamoci liberi di cambiare posizione con calma: seguire il respiro e
muoverci lentamente ci aiuterà a non perdere la concentrazione.
Sia che siamo seduti su un cuscino, su un panchetto o su una sedia, cerchiamo di trovare una postura eretta e
rilassata. La mente può calmarsi più facilmente se il corpo si trova in una posizione tranquilla e stabile.
Inclinare leggermente il bacino in avanti favorirà la naturale, corretta curvatura della schiena, che deve essere
eretta ma non rigida; chi è seduto su un cuscino farà attenzione a che le sue ginocchia possano appoggiare a
terra stando possibilmente in posizione più bassa degli bacino (per questo può rendersi necessario un cuscino
sufficientemente alto e compatto); infine anche la posizione della testa può essere migliorata arretrando un po’
il mento come per assecondare un filo ideale che gentilmente ci tira su da sopra la nuca, la quale così risulta
lievemente distesa. Tutto questo per evitare che durante la meditazione subentrino tensioni muscolari e
disagio. Thich Nhat Hanh ci raccomanda che la meditazione non sia una lotta, sia, anzi, il lasciar andare ogni
lotta e, dunque, permettere al corpo di essere a suo agio, vigile e rilassato.
Tra una sessione e l’altra di meditazione seduta pratichiamo il kinh hanh, una meditazione camminata
all’interno della sala. Lentamente e in silenzio, facciamo un passo a ogni inspirazione e uno a ogni espirazione,
consapevoli delle persone attorno a noi, in armonia con il corpo del Sangha.
Ci muoviamo tutti insieme, lentamente e in consapevolezza. Per mantenere l’armonia di questo movimento, se
lo spazio tra noi e chi ci precede è superiore a uno o due passi, allunghiamo leggermente il passo in modo da
ridurre tale distanza.
Nella meditazione seduta non abbiamo bisogno di altro che della nostra presenza – mente, corpo, respiro.
Siamo invitati a non portare con noi borse o zaini, che limiterebbero lo spazio a disposizione di ognuno e
intralcerebbero la meditazione camminata. Sarebbe bene arrivare in sala cinque minuti prima dell’inizio della
meditazione, così da essere già tutti seduti e comodi quando il suono della campana darà formalmente inizio
alla sessione. Se doveste arrivare dopo l’inizio della meditazione siete pregati di restare fuori dalla sala e
godervi una bella meditazione camminata.
Meditazione camminata
“Puoi fare un passo ed entrare in contatto con la terra in modo da stabilirti nel momento
presente: così arrivi nel "qui e ora". Non occorre fare alcuno sforzo: i piedi toccano la terra in
consapevolezza, portandoti subito nel qui e ora. (...) Quando cammini in questo modo, imprimi
sul terreno la tua stabilità, la tua solidità, la tua libertà, la tua gioia. Il piede che posi è come un
sigillo, il sigillo dell'imperatore. (...) Che cosa vediamo, osservando la nostra impronta? Vediamo
il marchio della libertà, il marchio della solidità, il marchio della felicità, il marchio della vita.
Sono sicuro che sei capace di fare un passo di questo genere."
Thich Nhat Hanh (da Camminando con il Buddha )
Meditazione camminata significa camminare per il piacere di camminare, liberi e stabili, senza fretta. Lasciamo
andare ogni preoccupazione e ansia per il futuro e per il passato, e riscopriamo la bellezza del momento
presente. Ogni passo ci nutre e ci guarisce. Nella vita camminiamo di continuo, ma i nostri passi affrettati
imprimono spesso ansia e dispiacere sulla superficie della terra. La nostra mente salta da un pensiero all’altro,
proprio come una scimmia che si lancia di ramo in ramo senza mai fermarsi a riposare. Quando riusciamo a fare
anche solo un passo in pace, possiamo allora farne due, tre, quattro e poi cinque. Pian piano il respiro si
armonizza con i passi e la mente ritrova naturalmente uno stato di agio. Ogni passo rinforza in noi la pace e la
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gioia e ci permette di scorrere dentro un flusso di energia tranquilla. Camminando possiamo tenere per mano
un amico che sta al nostro fianco e sentire così tutta la felicità per la sua presenza accanto a noi. Di quanto in
quanto, vedendo qualcosa di bello, un albero, un fiore, una farfalla, forse avremo voglia di fermarci ad osservare
meglio. Mentre guardiamo, continuiamo a seguire il respiro, in modo da non lasciarci prendere dai pensieri
perdendo così il contatto profondo con quel bel fiore.
Ci colleghiamo anche al movimento e all’andatura di chi cammina davanti a noi, camminando insieme come un
solo corpo, come un fiume che scorre ininterrotto. Camminando così, come un solo organismo, lasciamo sulla
terra l’impronta della nostra gratitudine e del nostro amore.
Mangiare insieme
Mangiare insieme è una vera e propria meditazione con la quale si può entrare in contatto profondo con il cibo
e con le persone che sono a tavola con noi. Possiamo già iniziare a praticare mentre ci serviamo. Mettendoci il
cibo nel piatto siamo consapevoli che vi sono radunati molti elementi: la pioggia, il sole, la terra, l’aria e l’amore.
Attraverso il cibo vediamo come l’intero universo stia sostenendo la nostra esistenza. Mentre ci serviamo siamo
consapevoli anche del Sangha che abbiamo attorno e prendiamo la quantità di cibo che è giusta per noi. Prima
di iniziare a mangiare, tre suoni di campana ci inviteranno a recitare
Le cinque contemplazioni del cibo:
 Questo cibo è un dono della terra, del cielo e di tanti esseri viventi, ed è frutto di molto duro lavoro
fatto con amore.
 Che noi possiamo mangiarlo in consapevolezza e gratitudine, così da essere degni di riceverlo.
 Che noi possiamo riconoscere e trasformare le formazioni mentali non salutari, in particolare
l’avidità, e imparare a mangiare con moderazione.
 Che noi possiamo mantenere viva in noi la compassione, mangiando in modo da ridurre la
sofferenza degli esseri viventi, proteggere il Pianeta e invertire il processo del riscaldamento
globale.
 Accogliamo questo cibo per coltivare la fratellanza, rafforzare il Sangha e nutrire la nostra
aspirazione a essere al servizio degli esseri viventi.
Le contemplazioni del cibo per bambini e ragazzi:
 Questo cibo è il dono dell’intero universo: la terra, il cielo, la pioggia e il sole.
 Ringraziamo le persone che hanno fatto questo cibo, in particolare i contadini, chi l’ha venduto al
mercato e chi l’ha cucinato.
 Mettiamoci nel piatto soltanto il cibo che riusciamo a mangiare.
 Cerchiamo di masticare il cibo lentamente, in modo da godercelo.
 Questo cibo ci dà l’energia per esercitarci a essere più amorevoli e comprensivi.
 Mangiamo questo cibo per essere sani e felici e per volerci bene a vicenda, in famiglia.
Mangiamo lentamente, provando a masticare ogni boccone almeno trenta volte, finché il cibo non diventa
liquido. Questo è di grande aiuto per la digestione. Godiamo di ogni boccone e della presenza dei fratelli e delle
sorelle di Dharma attorno a noi. Restiamo ancorati al momento presente e mangiamo in modo tale da
permettere a stabilità, gioia e pace di accompagnarci per tutto il pasto. Mangiato in silenzio e in presenza
mentale, il cibo diviene qualcosa di reale, da cui trarre consapevolmente nutrimento. Per approfondire la
pratica del pasto in consapevolezza e contribuire a un’atmosfera tranquilla, manterremo il silenzio per tutta la
sua durata. Dopo la fine del pasto prendiamoci qualche momento per essere consapevoli di aver finito, che il
nostro piatto è vuoto e la fame soddisfatta. Sentiamo con gratitudine quanto siamo fortunati ad avere cibo
nutriente da mangiare, che ci sostiene sul sentiero della comprensione e dell’amore.
Tutti i pasti saranno vegetariani, e alcuni pasti saranno vegani, cioè preparati non solo senza carne o pesce,
ma ricorrendo esclusivamente a prodotti di origine vegetale, come tofu e seitan. È una scelta impegnativa, che
accoglie le raccomandazioni di Thich Nhat Hanh in materia di alimentazione consapevole (su un foglio a parte
avrai un estratto della lettera indirizzata da Thây ai suoi studenti nell'ottobre 2007). Fare questo richiede a
tutti, a chi prepara e a chi consuma, uno sforzo nel modificare abitudini molto radicate. La struttura che ci
ospita ha accolto la nostra richiesta, accettando di seguire in cucina nuove procedure. A noi tutti è così offerta
una possibilità di sperimentare un approccio diverso al cibo, un modo di mangiare consapevole che si fa carico
anche della salute del pianeta.
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Ascoltare i discorsi di Dharma
Durante questo incontro avremo ogni giorno la possibilità di assistere a un discorso di Dharma (Insegnamento Via) di Sister Jewel e dei monaci. Siamo invitati ad arrivare al discorso con un po’ di anticipo, in modo da avere
abbastanza tempo per trovare un posto e predisporci in uno stato mentale tranquillo. Ascoltiamo il discorso
con mente e cuore aperti. Se ascoltiamo solo con l’intelletto, paragonando e giudicando ciò che viene detto con
ciò che pensiamo di sapere già o che abbiamo sentito dire da altri, ci precludiamo la possibilità di ricevere
pienamente il messaggio che ci viene trasmesso.
Il Dharma è come pioggia. Lasciamolo penetrare profondamente nella nostra coscienza, innaffiando così i semi
della saggezza e della compassione che vi sono già presenti. Assorbiamo il discorso di Dharma con apertura,
come terra che riceve una rinfrescante pioggia primaverile. Quel discorso può essere la sola condizione di cui il
nostro albero ha bisogno per fiorire e dare i frutti della comprensione e dell’amore. Durante il discorso di
Dharma sediamo rilassati e comodi su una sedia, un cuscino o un panchetto. Per rispetto verso gli
insegnamenti e l’insegnante evitiamo di sdraiarci, a meno che non dobbiamo farlo per motivi di salute. Se ci
sentiamo stanchi cambiamo posizione con consapevolezza, facciamo qualche respiro profondo e
massaggiamoci dolcemente per un minuto o due, in modo da portare ossigeno fresco al cervello e a tutte le zone
del corpo affaticate. Durante il discorso di Dharma cerchiamo di evitare di parlare e di fare rumore in sala. Se ci
è necessario uscire, facciamolo in modo da creare meno disturbo possibile agli altri.
Condivisioni sul Dharma
La condivisione sul Dharma è un’occasione per trarre beneficio dalle esperienze di pratica e dalle intuizioni
profonde degli altri. Si tratta di un momento speciale, nel quale possiamo scambiarci esperienze, gioia e
difficoltà relative alla pratica della presenza mentale. Praticando l’ascolto profondo mentre gli altri parlano,
contribuiamo a creare un ambiente tranquillo e ricettivo; imparando a parlare della nostra felicità e delle
nostre difficoltà nella pratica, contribuiamo alla comprensione e alla saggezza collettiva del Sangha.
Basiamo la condivisione sulla nostra personale esperienza di pratica, piuttosto che su idee astratte o argomenti
teorici. Ci renderemo conto che molti di noi condividono le stesse difficoltà e aspirazioni: seduti ad ascoltare e a
parlare riconosciamo tutto ciò che ci connette l’uno all’altro. È bene ricordare che tutto ciò che viene condiviso
durante le condivisioni sul Dharma è riservato. Se un’amica o un amico ci parla di una difficoltà che sta
affrontando, rispettiamo il fatto che può non aver voglia di parlarne individualmente al di fuori del tempo
riservato alla pratica della condivisione.
Rilassamento profondo e risveglio del corpo
Prenderci cura del nostro corpo è una pratica molto importante. Per praticare, abbiamo bisogno che il corpo sia
in salute. Il Rilassamento profondo e il risveglio del corpo possono contribuire alla nostra salute e alla felicità
nella pratica. Praticare il Rilassamento profondo di gruppo, guidati da un praticante esperto, crea una
meravigliosa energia di pace e armonia. Questa pratica consiste nell’abbandonarsi completamente e tornare a
prendersi cura del corpo e della mente. Il respiro ci aiuta a restare presenti e ci culla dolcemente, come
un’onda, in una pace profonda. In questa condizione di riposo il corpo e la mente possono lasciare andare tutto
ciò che li appesantisce. Basta abbandonarsi e sprofondare in questo stato di rilassamento profondo e subito ha
inizio un processo di guarigione. Dopo aver praticato il Rilassamento profondo con la guida di un fratello o di
una sorella nella pratica, possiamo usare questa tecnica ogni volta che sentiamo il bisogno di riposare. Praticare
il Rilassamento profondo ci consente di prestare ascolto profondamente al nostro corpo. Impariamo a essere
gentili con noi stessi e a darci spazio per comprendere e crescere. Quando pratichiamo in questa maniera, il
nostro corpo diventa un compagno nella pratica, non un ostacolo. La compassione verso noi stessi pervaderà
anche le nostre interazioni con gli altri. Il modo in cui camminiamo, ci muoviamo, sediamo, stiamo in piedi e ci
prendiamo cura del corpo è il riflesso del nostro stato d’animo; quando ci muoviamo a nostro agio, anche gli
altri attorno a noi si sentono tranquilli e rilassati in nostra presenza.
Al mattino, dopo la meditazione, potremo praticare insieme il risveglio del corpo. Sotto la guida di un monaco o
di un praticante esperto eseguiremo alcuni semplici esercizi miranti a mantenere vitale e armonioso il nostro
corpo, e a praticare anche in questo modo la benefica unità di mente e corpo.
Toccare la Terra
La pratica del Toccare la Terra consiste nel ritornare alla Terra, alle nostre radici, ai nostri antenati, e
riconoscere che non siamo soli ma che siamo invece connessi a un’intera corrente di antenati spirituali e di
sangue: siamo la loro continuazione e insieme a loro continueremo nelle generazioni future. Tocchiamo la terra
per lasciar andare l’idea di essere sconnessi da tutto il resto, per ricordarci che siamo la Terra e che siamo parte
della Vita. Quando tocchiamo la Terra diventiamo piccoli, con l’umiltà e la semplicità di un bambino. Quando
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tocchiamo la Terra diventiamo grandi, come un vecchio albero che affonda le sue radici nella profondità del
terreno, dissetandosi alla sorgente di tutte le acque. Quando tocchiamo la Terra inspiriamo tutta la forza e la
stabilità della Terra ed espiriamo tutta la nostra sofferenza – le sensazioni di rabbia, odio, paura, inadeguatezza
e dolore. Già dopo aver effettuato questa pratica una o due volte (che sia nella versione dei Tre o dei Cinque
Toccare la Terra) riusciamo a lasciar andare gran parte della nostra sofferenza e del nostro senso di
alienazione, e a riconciliarci con i nostri antenati, genitori, figli o amici.
Il silenzio che guarisce
Dalla fine della meditazione seduta della sera fino al termine della colazione del giorno successivo osserveremo
un periodo di silenzio profondo. Questa pratica è chiamata “nobile silenzio” e perché sia davvero profonda e
gioiosa è necessaria la partecipazione di tutti. In questo modo il silenzio e la quiete possono penetrare in noi
insieme all’energia del Sangha e alla sua presenza mentale. L’atmosfera di serenità che si crea ci permette di
entrare in contatto più facilmente con le ferite che abbiamo dentro e il silenzio diviene un balsamo capace di
guarire. Il silenzio è anche un modo per riposare e salvaguardare la nostra energia. Torniamo ai nostri alloggi
lentamente, consapevoli di ogni passo, respirando profondamente e godendoci la tranquillità e il fresco della
sera. Evitiamo di parlare alle persone che ci camminano accanto, così il nostro silenzio darà sostegno a quello di
tutti gli altri. Se vogliamo, possiamo starcene dieci minuti da
soli all’aria aperta, in compagnia degli alberi e delle stelle, per poi rientrare, prepararci e andare subito a letto.
Una volta sdraiati pratichiamo il rilassamento profondo fino ad addormentarci. Al risveglio, conserviamo la
magia del silenzio e limitiamoci a sorridere quando incontriamo le altre persone.
I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza
La pratica nella vita quotidiana dei Cinque Addestramenti alla Consapevolezza porta felicità per se stessi, per la
famiglia e per la società, sono il fondamento delle comunità internazionali di Plum Village e portano significato
a tutto ciò che facciamo. Ci sarà la possibilità di ricevere formalmente i Cinque Addestramenti alla
Consapevolezza in una cerimonia nella mattinata di domenica.
Il Primo Addestramento alla Consapevolezza
Consapevole della sofferenza causata dalla distruzione della vita, mi impegno a coltivare la visione profonda
dell'interessere e la compassione e a imparare modi di proteggere la vita di persone, animali, piante e minerali.
Sono determinato(a) a non uccidere, a non lasciare che altri uccidano e a non dare il mio sostegno ad alcun atto
di uccisione nel mondo, nei miei pensieri o nel mio modo di vivere. Riconoscendo che le azioni dannose
nascono dalla rabbia, dalla paura, dall'avidità e dall'intolleranza, le quali a loro volta derivano da un modo di
pensare dualistico e discriminante, coltiverò l'apertura, la non discriminazione e il non attaccamento alle
opinioni per trasformare la violenza, il fanatismo e il dogmatismo in me stesso(a) e nel mondo.
Il Secondo Addestramento alla Consapevolezza
Consapevole della sofferenza causata dallo sfruttamento, dall'ingiustizia sociale, dal furto e dall'oppressione, mi
impegno a praticare la generosità nel mio modo di pensare, di parlare e di agire. Sono determinato(a) a non
rubare e a non appropriarmi di nulla che possa appartenere ad altri; condividerò tempo, energia e risorse
materiali con chi è in stato di bisogno. Praticherò l'osservazione profonda per riconoscere che la felicità e la
sofferenza degli altri non sono separate dalla mia stessa felicità e sofferenza; che è impossibile essere davvero
felici senza comprensione e compassione e che rincorrere ricchezza, fama, potere e piaceri dei sensi può
portare molta sofferenza e disperazione. Sono consapevole che la felicità dipende dal mio atteggiamento
mentale e non da condizioni esterne; so che per vivere felicemente nel momento presente mi basta ricordare di
avere già condizioni più che sufficienti per essere felice. Mi impegno a praticare il Retto Sostentamento per
contribuire a ridurre la sofferenza degli esseri viventi sulla Terra e a invertire il processo di riscaldamento
globale del pianeta.
Il Terzo Addestramento alla Consapevolezza
Consapevole della sofferenza causata da una condotta sessuale scorretta, mi impegno a coltivare in me il senso
di responsabilità e a imparare modi di proteggere la sicurezza e l'integrità di individui, coppie, famiglie e
società. Sapendo che il desiderio sessuale non è amore e che l'attività sessuale motivata dalla brama è sempre
dannosa per me stesso(a) e per gli altri, sono determinato(a) a non intraprendere relazioni sessuali prive di
vero amore e di un impegno profondo e duraturo di cui renderò partecipi la mia famiglia e gli amici. Farò tutto
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ciò che è in mio potere per proteggere i bambini dagli abusi sessuali e per prevenire la rottura di coppie e
famiglie a seguito di un comportamento sessuale scorretto.
Riconoscendo che corpo e mente sono una cosa sola, mi impegno a imparare modi appropriati di prendermi
cura della mia energia sessuale e a coltivare la gentilezza amorevole, la compassione, la gioia e l'inclusività - i
quattro elementi fondamentali del vero amore - per la maggiore felicità mia e degli altri. Sappiamo che se
pratichiamo il vero amore la nostra esistenza avrà una meravigliosa continuazione nel futuro.
Il Quarto Addestramento alla Consapevolezza
Consapevole della sofferenza causata dal parlare senza attenzione e dall'incapacità di ascoltare gli altri, mi
impegno a coltivare la parola amorevole e l'ascolto compassionevole allo scopo di alleviare la sofferenza e
promuovere la riconciliazione e la pace in me stesso(a) e fra gli altri - persone, gruppi etnici e religiosi e
nazioni. Sapendo che le parole possono essere fonte di felicità o sofferenza, mi impegno a parlare in modo
veritiero, usando parole che ispirino fiducia, gioia e speranza. Quando in me si manifesta la rabbia, sono
determinato(a) a non parlare. Praticherò la respirazione consapevole e la meditazione camminata per
riconoscere la mia rabbia e osservarla in profondità. So che le radici della rabbia possono essere trovate nelle
mie percezioni erronee e nella mancata comprensione della sofferenza in me stesso(a) e nell'altra persona.
Parlerò e ascolterò in un modo che possa aiutare me stesso(a) e l'altra persona a trasformare la sofferenza e a
trovare una via d'uscita dalle situazioni difficili. Sono determinato(a) a non diffondere notizie di cui non sono
sicuro(a) e a non pronunciare parole che possano causare divisione o discordia. Praticherò la Retta Diligenza
per alimentare la mia capacità di comprensione, amore, gioia e inclusività, e trasformare gradualmente la
rabbia, la violenza e la paura che giacciono nel profondo della mia coscienza.
Il Quinto Addestramento alla Consapevolezza
Consapevole della sofferenza causata da un consumo disattento mi impegno a coltivare una buona salute sia
fisica che mentale per me stesso(a), la mia famiglia e la società, praticando la consapevolezza nel mangiare, nel
bere e nei consumi in genere. Praticherò l'osservazione profonda del mio modo di assumere i Quattro Tipi di
Nutrimento, ossia cibo commestibile, impressioni dei sensi, volizione e coscienza. Sono determinato(a) a non
giocare d'azzardo, a non assumere alcolici, droghe o altre sostanze o stimoli che contengano tossine, come certi
siti internet, videogiochi, programmi televisivi, film, riviste, libri e conversazioni. Coltiverò la pratica di tornare
al momento presente per stare in contatto con gli elementi rasserenanti, risananti e nutrienti che si trovano in
me stesso(a) e intorno a me, senza lasciare che rimpianti o dispiaceri mi trascinino di nuovo nel passato né che
ansie, paure o avidità mi distolgano dal momento presente.
Sono determinato(a) a non cercare di coprire la solitudine, l'ansia o altra sofferenza con acquisti e consumi
compulsivi. Alla luce della contemplazione dell'interessere, orienterò le mie scelte di consumatore in modo da
proteggere la pace, la gioia e il benessere nel mio corpo e nella mia coscienza, come nel corpo e nella coscienza
collettivi della mia famiglia, della società e della Terra.
L’ultimo giorno del ritiro, tutti coloro che lo vorranno avranno la possibilità di ricevere formalmente i Cinque
Addestramenti alla Consapevolezza durante una cerimonia di trasmissione.
Canti per la pratica della presenza mentale
Durante il ritiro avremo l’occasione di cantare insieme alcuni semplici canti. Si tratta di un’occasione
meravigliosa per nutrire la gioia di stare insieme e per interiorizzare testi che sono autentici insegnamenti.
Tornare a casa
Una volta tornati a casa, ogni volta che ci ricorderemo di tornare al nostro respiro, saremo insieme agli amici
praticanti. Possiamo prendere rifugio nella pratica del respiro consapevole, del mangiare in presenza mentale,
della parola amorevole ogni volta che lo desideriamo. Queste e altre pratiche meravigliose sono a nostra
disposizione per farci sentire in contatto con gli altri e non più soli. Una volta tornati alle nostre case e alle
nostre famiglie possiamo continuare a praticare. Ora che abbiamo imparato a vivere in armonia, possiamo
cominciare a coltivarla nelle nostre famiglie e nella società. Ora che abbiamo imparato a comprendere e
apprezzare i nostri compagni di pratica possiamo imparare a comprendere e apprezzare anche i nostri colleghi,
i nostri vicini. Possiamo praticare la parola amorevole con le persone incontrate sull’autobus, come abbiamo
fatto con gli amici al ritiro. La pratica della presenza mentale è dovunque siamo noi. Possiamo inoltre praticare
l’armonia con il nostro meraviglioso pianeta, portando consapevolezza e amore nel nostro modo di vivere e di
consumare.
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Un arrivederci…
“Quando saremo in grado di uscire dal guscio del nostro piccolo sé e di vedere che siamo interrelati con
tutte le persone e con tutte le cose, vedremo che ogni nostro atto è legato a tutta l’umanità e al cosmo
intero”
Thich Nhat Hanh (da Perché un futuro sia possibile)
Il sangha più vicino a casa tua
Un gruppo di amici con cui trovarsi per meditare e condividere le nostre esperienze di pratica può essere di
grande aiuto nel tener viva la nostra aspirazione. Per maggiori informazioni, sia sui gruppi locali che sulle
iniziative e gli appuntamenti di pratica, puoi visitare il nostro sito sito www.zenquieora.org e
www.esserepace.org dalla cui homepage puoi anche iscriverti al Bollettino Essere Pace, notiziario diffuso via email – o scrivere a: [email protected]
Plum Village • Plum Village è la comunità di monaci e laici fondata da Thich Nhat Hanh nel Sudovest della
Francia. Coloro che desiderano recarvisi per imparare e praticare l’arte di vivere in presenza mentale, sono
invitati a rimanere per periodi di almeno una settimana. Per informazioni si prega di scrivere a:
Plum Village, Le Pey, Thenac 24240, France
+(33) 5 53584858
donne: [email protected] oppure [email protected]
uomini: [email protected]
sito web: www.plumvillage.org
Siti Web dei centri di pratica europei nella tradizione di Plum Village:
 www.plumvillage.org
 www.eiab.eu
 www.intersein-zentrum.de
Altri link:
 www.zenquieora.org e pagina facebook: ZEN QUI E ORA
 www.esserepace.org
 www.mindfuledu.org per informazioni su come portare la consapevolezza in ambito educativo
 www.iamhome.org per un elenco di sangha Internazionali
 Da visitare anche www.interbeing.org.uk/manual/, un manuale di quasi tutte le pratiche di Plum
Village, spiegate sia per chi pratica sia per chi conduce le pratiche.
L'associazione Esserepace ha coperto le spese dei viaggi aerei.
ORGANIZZAZIONE:
GRUPPO DI MEDITAZIONE DI CATANIA “ZENQUIEORA”
VIA ASIAGO, 35 CATANIA (1° piano) – citofono: Bioenergetica D’Agostino
Incontri di meditazione: ogni MERCOLEDI’ ORE 20.45
CELL. 3923800864
[email protected]
www.zenquieora.org
Pagina Facebook: zen qui e ora
SANGHA IN SICILIA:
SANGHA DI CATANIA (zenquieora) – Coordinatore: Maurizio D'Agostino cell. 3923800864
ogni Mercoledì ore 20.45 via Asiago, 35 (primo piano a sinistra) - Catania
SANGHA DI PALERMO – Coordinatore: Andrea Cistulli e Anna Dal Brun cell. 3283060936 e Loredana Ardizzone cell. 3394992516
Ogni mercoledì ore 20.00 via De Spuches, 7 Palermo
SANGHA DI SIRACUSA – Coordinatore: Letizia Lampo cell. 349/3572157
ogni lunedì ore 19.00 via San Giovanni alle Catacombe, 7 - Siracusa
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CANTI
1. Walking Meditation Gatha
The mind can go in a thousand directions,
But on this lovely path, I walk in peace.
With each step a gentle breeze blows,
With each step a flower blooms.
4. Le due promesse
Prometto di nutrire la mia coomprensione per
vivere in pace con persone,
animali, piante e minerali,
animali, piante e minerali.
(tre respiri: MMMM ahh, mmm ahh,
mmmm ahh).
Prometto di nutrire la mia compassione per
proteggere la vita di persone,
animali, piante e minerali,
animali, piante e minerali.
(Tre respiri: Mmm ahh, mmm ahh,
mmmm ahh).
1. Gatha per la Meditazione Camminata
La mente può corre in mille direzioni
Ma su questo sentiero, cammino in pace.
Ad ogni passo soffia una brezza lieve
Ad ogni passo sboccia un fiore.
2. Arrived
Arrived, arrived, At home, I am at home.
Dwelling in the here, and dwelling in the now.
Solid as a mountain, free as a white cloud.
The door to no birth and no death is open, free
and unshakable.
2. Sono arrivato, sono a casa
Sono arrivato/a a casa mia
C’è solo qui ed ora
Molto stabile e libero/a
Prendo rifugio dentro me
Sono arrivato/a a casa mia
C’è solo qui ed ora
Sono stabile e libero/a
La Terra Pura è intorno a me.
5. Inspiro, espiro
Inspiro, espiro
Profondo, lento
Calma, agio,
sorrido, lascio andare.
Momento presente
Momento meraviglioso.
6. Happiness
Happiness is here and now, I have dropped my
worries.
Nowhere to go, nothing to do, No longer in a
hurry.
Happiness is here and now, I have dropped my
worries.
Somewhere to go, something to do
But I don’t need to hurry.
6. Felicità
Felici siamo noi, senza più pensieri
niente da far, nè dove andar
ora non c’è fretta.
Felici siamo noi, senza più pensieri
qualcosa da far, o dove andar,
ma ora senza fretta.
3. The Island Within
Breathing in, I go back to
the island within myself.
There are beautiful trees within the island.
There are clear streams of water.
There are birds, sunshine and fresh air.
Breathing out, I feel safe. I enjoy going back to
my island.
3. L’isola in me
Inspirando, io ritorno all’isola in me.
Che bei alberi qui, nella mia isola,
e che fiumi chiari, uccelli,
e che sole splendente, e aria fresca,
Espirando, sono salvo.
Si sta bene qui, nell’isola in me.
Si sta bene qui, nell’isola in me.
7. I am a cloud
I am a cloud, I am the blue sky,
I am a bird spreading out its wings,
I am a flower, I am the sunshine,
I am the earth, receiving a seed.
And I am free, when my heart is open,
yes, I am free, when my mind is clear.
Oh, dear sister, oh, dear brother,
let’s walk together, mindfully. (2v.)
4. The Two Promises
I vow to develop understanding, in order to
live peacefully with people, animals, plants and
minerals (2x) Mmm ahh, Mmm ahh
I vow to develop my compassion, in order to
protect the lives of people, animals plants and
minerals (2x) Mmm ahh, Mmm ahh
7. Sono la nuvola
Sono la nuvola, sono il cielo blu,
sono l’uccello che spiega le ali.
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Sono il fiore, sono il sole,
sono la terra che i semi riceve.
E sono libero/a, quando il cuore è aperto,
sì, sono libero/a, quando la mente è chiara.
Cara sorella, caro fratello,
insieme andiamo, consapevolmente.(2x)
Perché tu sei in me, e io sono in te,
Perché tu sei in me, e io sono in te.
12. I have arrived
2X
I have arrived,
I am home
In the here, and in the now
I am solid, I am free (2X)
In the ultimate, I dwell. (2X)
12. Sono arrivato
Sono arrivato/a a casa mia
C’è solo qui ed ora
Molto stabile e libero/a
Prendo rifugio dentro me (2x)
La Terra Pura è intorno a me. (2x)
}
8. Standing Like a Tree
Standing like a tree with my roots down deep,
And my branches wide and open
Come down the rain,
Come, come, come down the sun,
Return to the Earth, return to the one.
8. Dritto come un albero
Stare come un albero, radici in terra
rami larghi e aperti
Viene la pioggia (viene, viene)
Viene il sole
Torna alla Terra, torna al Tutto.
13. Breathing in, breathing out
Breathing in, breathing out,
Breathing in, breathing out,
I am blooming as a flower,
I am fresh as the dew,
I am solid as a mountain,
I am firm as the earth,
I am free.
Breathing in, breathing out,
breathing in, breathing out,
I am water reflecting
what is real, what is true,
and I feel there is space
deep inside of me,
I am free, I am free, I am free.
13. Inspirando, espirando
Inspirando, espirando,
inspirando, espirando,
sono fresco/a come un fiore
che al mattino si aprirà,
sono saldo/a come un monte
che non teme avversità,
libertà.
Inspirando, espirando,
inspirando, espirando,
sono specchio come l’acqua
che riflette la realtà.
Ora so che nel mio cuore
c’è l’immensità,
libertà, libertà, libertà.
9. Drinking Tea Gatha
This cup of tea in my two hands,
Mindfulness held perfectly
My mind and body dwell,
In the very here and now
9. Bevendo una tazza di tè
Una tazza di tè fra le mani,
mantenendo salda la Consapevolezza
Corpo e mente sono immersi
totalmente nel qui ed ora.
10. And when I rise
And when I rise, let me rise like a bird, joyfully.
And when I fall, let me fall like a leaf, gracefully,
without regrets.
And when I sit, let me sit
like a mountain, solidly.
And when I lay, let me lay
like a lake, calm and still, reflecting all.
And when I work, let me work like a bee, lazily.
And when I play, let me play like the rays, of
the sun, rejoicingly. And when ..., let me …
10. Se volerò
Se volerò, lascia che voli, gioioso, su, nel cielo.
E se cadrò lasciami, andare, lieve come una
foglia senza rimpianti.
14. Please call me by my true names
My joy’s like spring, so warm
it makes flowers bloom all over the earth.
My pain’s like a river of tears,
so vast it fills
the four oceans.
Please call me by my true names,
so I can hear all my cries and laughter at once,
so I can hear
that my joy and pain are one.
Please call me by my true names
11. No Coming, No Going
No coming, no going, no after, no before
I hold you close to me
I release you to be so free
Because I am in you and you are in me
Because I am in you and you are in me.
11. Non vieni, non vai
Non vieni non vai, né prima e né poi,
Ti stringo forte a me, e poi ti lascio andare,
14
so I can wake up
and the door of my heart
could be left open.
14. Ti prego chiamami con i miei veri nomi
La mia gioia è come il sole
riscaldano i suoi raggi
ovunque sboccia un fiore
e le lacrime del mio dolore
riempiono gli oceani.
Ti prego, chiamami con i miei veri nomi
e le mie risa e il mio pianto insieme sentirò,
così saprò
che la mia gioia è unita al mio dolore.
Ti prego, chiamami con i miei veri nomi
così mi risveglierò
e la porta del mio cuore
sempre aperta lascerò.
seduto col sorriso sulla bocca,
come in uno spazio vuoto.
Non gli importa della pioggia,
non gli importa dei tuoni.
Mi domando: che cosa potrebbe
infastidire il vecchio Buddha?
Risposta:
Non gli dava fastidio......(un panino),
non gli davano fastidio.......(le zanzare).
Non gli dava fastidio......(un panino),
non gli davano fastidio.......(le zanzare).
E lasciava andare....(un panino/le zanzare: li
lasciava andare).
17. Four Part Peace Song
1. Om mani padme hum
(Oh the jewel in the lotus)
2. Shalom, Shanti
(Peace in Hebrew and Sanskrit)
3. La Ila-ha, Il Allah hu
(there is no God but God)
4. Gloria in Excelsis Deo
(Glory to God in the highest)
17. Canto della Pace in quattro parti
1. Om mani padme hum
(Oh il gioiello nel loto)
2. Shalom, Shanti
(Pace in Ebraico e Sanscrito)
3. La Ila-ha. Il Allah hu
(Non c’è Dio se non Dio)
4. Gloria in Excelsis Deo
(Gloria nel più alto dei Cieli)
15. I love nature
I love nature, nature is cool!
The forest is my classroom the earth is my
school. Trees are my teachers, animals are my
friends. And on this school all life depends.
Upon this school all life depends
15. Amo la natura.
Amo la natura. La natura è magnifica.
Il bosco è la mia classe, la Terra è la mia scuola.
Gli alberi sono i miei maestri,
gli animali i miei amici
e da questa scuola dipende tutta la vita.
16. There’s Old Buddha
There’s old Buddha, sitting under the Bodhi
tree (Bodhi Tree) There’s old Buddha, his mind
as quiet as it could be (it could be)
Sittin’ like a wise old frog (frog)
Sittin’ like a bump on a log (log)
Sittin’ with a smile on his face (face)
Kinda like empty space ( )
Doesn’t mind rain, doesn’t mind thunder, what
could bother old Buddha I wonder? _________ He
wasn’t bothered by _________ (2x) He let that
__________ just roll on by!
16. C’è un vecchio Buddha
C’è un vecchio Buddha seduto sotto all’albero
della Bodhi (l’albero della Bodhi).
C’è un vecchio Buddha, la sua mente
calma/vuota/in pace
come non mai (come non mai).
Seduto come una saggia e vecchia rana, seduto
immobile come un masso;
18. La canzone del vento
Ascolto la canzone del vento
e non ha nome,
ascolto la canzone del vento
non ha parole,
ascolto la canzone del vento
e sento che:
è libero, il vento è libero.
Ascolto la canzone del vento
e non ha nome,
ascolto la canzone del vento
non ha parole,
ascolto la canzone del vento
e sento che:
io sono vento, e sono libero/a.
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CANTI DI PRATICA
19. Prendere rifugio nei tre gioielli
Prendo rifugio nel Buddha, colui che mi mostra la via in questa vita. Namo Buddhaya 3x
Prendo rifugio nel Dharma, la via della comprensione e dell’amore. Namo Dharmaya 3x
Prendo rifugio nel Sangha, la comunità che vive in armonia e consapevolezza. Namo Sanghaya 3x
Namo Buddhaya, Namo Dharmaya, Namo Sanghaya
Trasmissione dei 5 Addestramenti alla Consapevolezza
Versi di apertura
Il Dharma è profondo, ed è amorevole
Abbiamo ora l’occasione di vederlo, di studiarlo e praticarlo
Facciamo voto di condividerne i frutti con tutti gli esseri.
Namo Tassa Bhagavato Arahato Samma Sambuddhassa (3x)
The Dharma is deep and lovely. We now have a chance to see, study, and to practice it. We vow to
realize its true meaning.
Sutra del Cuore
Il Bodhisattva Avalokiteshvara,
Nel profondo corso della perfetta comprensione,
Fece luce sui cinque skandha e li trovò egualmente vuoti.
Penetrata questa verità, passò oltre la sofferenza.
Ascolta, Shariputra,
La forma è vuoto e il vuoto è forma.
La forma non è differente dal vuoto,
Il vuoto non è differente dalla forma.
E’ lo stesso per le sensazioni,
È lo stesso per le percezioni,
È lo stesso per le formazioni mentali e la coscienza.
Ascolta, Shariputra,
Tutti i fenomeni sono per natura vuoti,
Non sono né prodotti né distrutti,
Né immacolati, né contaminati,
Non aumentano e non diminuiscono.
Di conseguenza nel vuoto
Non vi è forma, né sensazioni,
Né percezioni, né formazioni mentali, né coscienza;
Né occhio, né orecchio, né naso, né lingua, né corpo, né mente;
Né forma, né suono, né odore, né gusto, né contatto, né oggetto mentale;
Non vi è regno degli elementi (dagli occhi alla coscienza mentale),
Né origini interdipendenti né la loro estinzione
(dall’ignoranza a vecchiaia e morte);
nessuna sofferenza, né origine della sofferenza,
né estinzione della sofferenza, né via, né comprensione, né realizzazione.
Poiché non c’è realizzazione,
Tutti i bodhisattva, grazie alla perfetta comprensione,
Non trovano ostacoli e vincono la paura,
Si liberano per sempre dall’illusione
E realizzano il perfetto nirvana.
Tutti i buddha del passato, presente e futuro,
Grazie a questa comprensione perfetta,
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Raggiungono il vero e universale risveglio.
Quindi sappi che la perfetta comprensione
È un grande mantra, è il mantra ineguagliabile,
Ciò che distrugge la sofferenza, l’incorruttibile verità.
Questo è il mantra della Prajnaparamita:
Gate gate paragate parasamgate bodhi svaha.
Gate gate paragate parasamgate bodhi svaha.
Gate gate paragate parasamgate bodhi svaha.
Versi di chiusura
Recitare i sutra, praticare la via della consapevolezza, dà origine a benefici senza limiti.
Facciamo voto di condividerne i frutti con tutti gli esseri.
Facciamo voto di rendere omaggio a genitori, insegnanti e amici
E a tutti gli esseri che danno guida e sostegno lungo il sentiero.
Toccare la Terra: Conversazioni intime col Buddha
Nutrire l’amore e la comprensione
Signore Buddha, tu mi hai insegnato a non rimpiangere il passato o perdermi nell’ansia e nella paura
riguardo il futuro. Intorno a me vedo molti di noi che si stanno perdendo nelle loro preoccupazioni e
paure. Questa ansia ci impedisce di potere dimorare in pace e amare in modo profondo nel momento
presente. Ho il diritto e la capacità di fare progetti per il futuro, ma non è necessario che mi perda nelle
mie preoccupazioni riguardo ad esso. In realtà, io so che il futuro è fatto del presente. Quando vivo
profondamente nel momento presente e penso, dico e faccio solo ciò che può portare più
comprensione, amore, pace, armonia, e libertà nella situazione presente, allora io ho già fatto tutto
quello che posso fare per un futuro luminoso.
La direzione nella quale il mondo di domani andrà e se i miei discendenti avranno
l’opportunità di vivere felicemente e liberamente o meno dipende da come io vivo nel momento
presente. Per assicurare un futuro felice e in pace per i miei discendenti io praticherò il vivere in
armonia con tutti quelli intorno a me come vere sorelle e fratelli in una famiglia spirituale. Se io
continuerò a rincorrere potere, fama, ricchezze e autorità non avrò il tempo di vivere pacificamente e
felicemente. Continuerò anche a sfruttare inutilmente le risorse del nostro pianeta Terra, distruggendo
l’ambiente e causando conflitto e odio nel mondo. Signore Buddha, possa io dedicare la mia vita a
nutrire una chiara consapevolezza di me stesso e del mio ambiente in ogni momento per portare
avanti il nostro modo risvegliato di guardare e agire nel mondo. Questo è il modo più nobile di vivere.
Toccare la terra
Signore Buddha, con corpo, parola e mente in perfetta unità, io tocco la terra davanti a te che hai
realizzato pienamente la comprensione e l’azione risvegliata. (campana)
Vivere nel presente
Signore Buddha, riconosco la mia profonda energia dell’abitudine della dimenticanza. Io
permetto spesso alla mia mente di pensare al passato e così facendo io affogo nel dolore e nel
rimpianto. Questo mi fa perdere tante opportunità di stare in contatto con le cose meravigliose della
vita, disponibili solo nel momento presente. Conosco molti di noi il cui passato è diventato una
prigione. Trascorriamo il nostro tempo a lamentarci e a dispiacerci per ciò che abbiamo perduto.
Questo ci priva dell’opportunità di essere in contatto con le cose rinfrescanti, belle e meravigliose, che
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potrebbero nutrirci e trasformarci nel momento presente. Non siamo in grado di essere in contatto
con il cielo azzurro, le nuvole bianche, il verde salice, i fiori gialli, il suono del vento tra i pini, il suono
del ruscello che scorre, il canto degli uccelli, e le voci dei bambini che ridono nella luce del primo
mattino. Noi non siamo neppure in grado di essere in contatto con le cose meravigliose che sono in noi
stessi.
Siamo incapaci di vedere che i nostri occhi sono due preziosi gioielli. Quando apriamo gli occhi
possiamo essere in contatto con il mondo di diecimila colori e forme diverse. Non riconosciamo che le
nostre orecchie sono due meravigliosi organi di senso. Se dovessimo ascoltare con attenzione con
queste due orecchie sentiremmo il leggero soffio di vento tra i rami dei pini, il cinguettio dell’oriola
dorata o il suono della marea che sale mentre suona la sua forzata musica sulla spiaggia nel primo
mattino. I nostri cuori, polmoni, cervelli, come pure la nostra capacità di sentire, pensare, osservare
sono pure meraviglie della vita. Il bicchiere di acqua chiara o di aranciata dorata tra le nostre mani
sono pure una meraviglia della vita. Ciò nonostante io sono spesso incapace di essere in contatto con il
modo in cui la vita si manifesta nel momento presente perché non pratico il respiro consapevole e il
camminare consapevole per ritornare al momento presente.
Signore Buddha, per favore sii mio testimone. Prometto che praticherò per realizzare gli
insegnamenti che ci hai dato. So che la Terra Pura non è una promessa illusoria per il futuro. La Terra
Pura è disponibile per me ora, meravigliosa in tutti i suoi aspetti. Il sentiero della terra rossa con i suoi
bordi di erba verde é la Terra Pura. I piccoli fiori gialli e viola sono anche la Terra Pura. La nostra Terra
Pura non sono soltanto i fragranti fiori di loto e i mazzi di crisantemi, ma anche il fango che nutre le
radici del loto e il letame che nutre i crisantemi.
La Terra Pura ha l’aspetto esteriore di nascita e morte, ma guardando in profondità vedo che
nascita e morte sono interdipendenti. Una non è possibile senza l’altra. Se guarderò ancora in
profondità, vedrò che non c’è né nascita né morte; c’è solo manifestazione. Non devo aspettare che
questo corpo si disintegri per camminare sulla Terra Pura del Buddha. Dal modo in cui guardo,
cammino e respiro posso produrre le energie della presenza mentale e della concentrazione, che mi
permettono di entrare nella Terra Pura e sperimentare tutti i miracoli della vita che si trovano proprio
nel qui e ora.
Toccare la terra
Signore Buddha, tocco la terra due volte per essere profondamente in contatto con te e con la Pura
Terra del momento presente. (campana)
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