Via alla fusione fra Acft e Atc

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Via alla fusione fra Acft e Atc
CRONACA
Ferrara
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LA MAPPA DEL COMMERCIO NEL 2008
Preoccupa l’alto numero di cambi di gestione in centro, dato che indica sofferenza
Negozi: saldo positivo, ma il 2009 è a rischio
L’assessore Modenesi: un +13 da prendere con le molle, il futuro è pieno di incognite
A destare apprensione ci sono essenzialmente due fattori. Il primo è derivato dal fatto che le cessioni di attività si
manifestano compiutamente
dopo il 31 dicembre di ogni anno, o quanto meno dopo il periodo dei saldi per chi li effettua. Da non sottovalutare il
dato relativo ai 70 subingressi, che equivalgono a cessioni
di attività ad altri soggetti.
Ed è proprio questo numero
elevato che preoccupa il settore, soprattutto per gli esercizi
del centro storico. I dati che
riguardano invece gli esercizi
di media e grande dimensione (superficie oltre i 250 m²)
non sono stati molto significativi nel corso dell’anno appena passato. A fronte dell’apertura di 2 nuove attività, tutte
nella circoscrizione di via Bologna, si sono registrate altrettante cessazioni di attività e 9 subingressi. Nessun
movimento si è verificato per
i negozi di queste dimensioni
nelle quattro circoscrizioni
Esercizi di vicinato
Gad
Via Bologna
Est
Nord
Nord Ovest
Nord Est
Sud
più periferiche.
I dati sono stati forniti dall’assessorato alle attività produttive del Comune di Ferrara, suddivisi per le otto circoscrizioni.
«Sono dati da prendere con
le molle - dichiara l’assessore
comunale al commercio Aldo
Modonesi - c’è un +13 nel saldo annuale, ma che tiene conto solo parzialmente del perio-
Quattro quartieri al posto di otto: ok del governo locale
Totale
Bilancio 2008
(oltre 250 mq)
Nuove aperture
Centro cittadino
L’assessore Aldo Modonesi
Medie e grandi strutture
Bilancio 2008
(fino a 250 mq)
27
19
15
7
4
12
3
6
93
do di crisi congiunturale che
ha colpito tutti i settori economici. Si 203ESVI.CDR
temono purtroppo
delle ulteriori chiusure in
quanto il 2009 si presenta in
questo campo pieno di problematiche. Proprio per questo
eviterei di fare commenti
trionfalistici sul saldo proprio in prospettiva futura.
C’è stata una sostanziale tenuta del centro storico, che co-
Subingressi
Cessazioni
attività
40
10
9
2
3
3
1
2
70
28
14
12
10
4
5
6
1
80
Nuove aperture
Centro cittadino
Gad
Via Bologna
Est
Nord
Nord Ovest
Nord Est
munque è vessato da altri problemi, primo fra tutti quello
UC101W
degli affitti. C’è però da sottolineare un numero importante rappresentato dai subingressi, che è un indice di una
serie di difficoltà oggettive
nel gestire l’impresa commerciale. Quando ci sono così tanti turn over nei negozi occorre preoccuparsi».
Modonesi è convinto anche
Sud
Totale
0
0
2
0
0
0
0
0
2
Subingressi
1
2
3
3
0
0
0
0
9
Cessazioni
attività
1
0
1
0
0
0
0
0
2
203MEST.CDR
Sono state 93 le nuove aperture e 80 le cessioni definite
dei negozi di vicinato (fino a 250 m² di superficie) nel Comune di Ferrara. E’ questo, in sintesi, il dato del commercio nel corso del 2008. Un saldo positivo di +13 che comunque non deve ingannare.
203ESVI.CDR
di Gian Pietro Zerbini
che un ridimensionamento
giorni dalle associazioni di cadegli affitti dei locali destinategoria è un grido d’allarme
ti al commercio, sarebbe auda tenere in considerazione».
203MEST.CDR
UC102WModonesi valuspicabile anche
per impedire
L’assessore
ulteriori aggravi di gestione
ta poi positivamente la propodei commercianti.
sta di Confesercenti di salva«Soprattutto in centro - prere i punti vendita nelle fraziocisa Modonesi - si sono anconi del Comune di Ferrara dora molti locali sfitti proprio
ve vivono circa 35 mila persoperché si chiedono affitti alti
ne. Il negozio rappresenta per
che scoraggiano l’apertura di
questi paesi anche un punto
attività. Quel fatto in questi
di aggregazione.
«Via alla fusione fra Acft e Atc»
Circoscrizioni dimezzate
e nuovo regolamento Sì della giunta comunale. Tassa pubblicità: rinvio al 31 marzo
Inizia il processo di accorpamento delle circoscrizioni.
Il primo atto è stato compiuto
dalla giunta comunale ieri
mattina (l’assessorato competente è quello di Mariella Michelini) con l’approvazione
del piano per il dimezzamento del numero delle circoscrizioni e di un nuovo regolamento. Il nuovo regolamento
sarà presto al vaglio del consiglio comunale e prevede in
particolare l’accorpamento
nella futura Circoscrizione 1
delle attuali Centro cittadino
e Giardino Arianuova Doro,
nella 2 delle attuali Via Bologna e Zona Sud, nella 3 della
Zona Nord e della Zona Nord
Ovest e nella 4 della Est e della Nord Est. Il testo, che sostituisce quello approvato nel
1995, prevede tra l’altro una
rivisitazione delle funzioni e
delle competenze dei consigli
circoscrizionali e in particolare delle materie sulle quali essi possono formulare, di propria iniziativa, proposte e pareri. Per quanto riguarda poi
i poteri delegati ai consigli circoscrizionali il nuovo testo indica come materie oggetto di
tali poteri: i lavori pubblici,
le attività scolastiche, culturali, sportive, ricreative e per
i giovani, le attività amministrative di polizia municipale, il volontariato e il sistema
informativo, demandando a
specifici atti di giunta la concreta attribuzione dei poteri
delegati per tali materie. I
consiglieri restano venti in
ogni circoscrizione.
Dopo il sì della Regione via
libera anche dal Comune alla
fusione fra le società di trasporto Acft (compresa la sua
controllata Cerm) e Atc. Annunciato da tempo, il matrimonio tra l’azienda ferrarese
e quella bolognese ha ricevuto ieri il consenso ufficiale
della giunta. Ora manca solo
il passaggio in Consiglio comunale.
Obiettivo dell’unione è
quello di ridurre i costi dell’erogazione del servizio, attraverso l’accorpamento dei bacini di traffico e la crescita
delle dimensioni del gestore.
La struttura della nuova società sarà composta dal Comune e dalla Provincia di Bologna, (attuali detentori del
totale del capitale sociale di
Atc) che risulteranno titolari
rispettivamente del 59,65% e
del 37,15% del capitale sociale, e dagli attuali possessori
del capitale di Acft, ossia il
Comune e la Provincia di Ferrara assieme agli altri 25 Comuni del ferrarese, a cui andranno
rispettivamente
l’1,29%, l’1,87% e lo 0,04% del
capitale della nuova Atc.
Secondo il piano industriale elaborato dalle due società
in via di fusione, per quanto
riguarda il conto economico,
la proiezione triennale prevede la riduzione delle perdite
di esercizio da 1.018.000 euro
nel 2009 a 677.000 euro nel
2010, con una prospettiva di
attivo di 111.000 euro nel
2011. Per quanto concerne il
personale si passerebbe inve-
Raddoppiati i fallimenti nel Ferrarese
Il presidente Roncarati: effetti della crisi, ma altrove è anche peggio
Carlo Alberto Roncarati
E’ quasi raddoppiato il numero dei fallimenti in un anno in provincia di Ferrara.
L’annus horribilis 2008 si è
chiuso infatti con 69 fallimenti in terra ferrarese contro i
35 del 2007 (che è stato uno degli anni più positivi dal duemila). L’effetto della recessione si è fatto sentire portando
ad un incremento percentuale del 97,1% ed in particolare
la crisi si è abbattuta sulle
strutture meno radicate, quello di piccole proporzioni. Un
dato che è comunque al di sotto della media nazionale che
ha visto una percentuale di
incremento del 106,2%. A parte il primato di Napoli, tra le
province che hanno in maggior numero di fallimenti sono quelle delle regioni più ric-
che del Nord.
«Questo dato - è l’analisi di
Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - rappresenta l’effetto delle difficoltà del
mercato che già esistevano e
siamo in attesa di conoscere
ancora quello che accadrà
nel 2009. E’ comunque abbastanza fisiologico che un certo numero di imprenditori
rientri nel novero dei fallimenti. Diciamo che in termini sia di percentuali che di numeri, la situazione è meno
grave rispetto ad altre parti,
considerando anche che in
provincia operano 35 mila imprese. Se andiamo a verificare la sequenza negli altri ultimi anni di crisi scopriremo
che a livello numerico non ci
sono stati grandissimi scostamenti. Troveremo così che in
corrispondenza dei periodi di
frenata dell’economia corrisponde ovviamente quello delle maggiori difficoltà per le
imprese. Un dato quello del
raddoppio dei fallimenti rispetto al 2007 che impone di
tenere particolarmente alto il
livello di attenzione, offrendo
il massimo sostegno possibile
alle imprese che devono continuare a lavorare. Da parte nostra, fermo restando che le
problematiche non si risolvono da qui, occorre trovare a livello locale delle misure per
arginare la crisi e in questo
momento è fondamentale la
coesione istituzionale per destinare al meglio i fondi per il
risanamento».
ce dalle 2.107 unità del 2008,
alle 2090 del 2009, alle 2069 del
2010 e alle 2047 del 2011. Mentre per il piano investimenti
si prevede una spesa complessiva di 66.375.000 euro, così ripartita: 35.010.500 euro nel
2009, 23.809.500 euro nel 2010
e 7.555.000 nel 2011.
Attualmente Acft detiene
un
capitale
sociale
di
2.533.509 e, secondo i dati del
2007, copre con i propri servizi una quantità complessiva
di 10.273.057 Km di strade, di
cui 7.336.057 con trasporti
extraurbani e 2.849.819 con
trasporti urbani, oltre a
19.369 noleggi; il tutto con
12.247.433 passeggeri trasportati, 263 mezzi, tra veicoli urbani (76), extraurbani (162) e
minibus (25) e 351 unità di
personale medio aziendale.
La società Cerm, attiva nel
settore della manutenzione
degli automezzi di Acft, è dotata invece di un capitale sociale di 107.500 euro (interamente detenuto da Acft) e da
9 unità di personale (nel
2007).
La giunta ha confermato,
inoltre, lo slittamento al 31
marzo prossimo del termine
di scadenza per il pagamento
dell’imposta comunale sulla
pubblicità per l’anno 2009 ratificando il preannunciato posticipo della data ultima di
versamento della tassa, per
consentire una più ampia e
capillare campagna di informazione sulle modalità di pagamento e sulla base imponibile soggetta all’imposta.