guida all`utilizzo di wintrack demo

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guida all`utilizzo di wintrack demo
GUIDA ALL’UTILIZZO DI WINTRACK DEMO
INDICE
PARTE 1.1 – Download ed installazione versione demo 3D V.11 in lingua italiana
pag.
1
PARTE 1.2 – Videata di apertura del programma
“
2
PARTE 2.1 – Avvio del programma e scelta dell’armamento
“
5
PARTE 2.2 – Iniziamo a disporre i primi binari
“
6
PARTE 3.1 – Alcune funzioni sul tracciato base
“
15
PARTE 3.2 – Visione 3D ed elementi paesaggistici
“
17
PARTE 4.1 – Pendenze, rampe e ponti
“
23
PARTE 4.2 – Un ponte particolare: il viadotto
“
28
PARTE 5 – Piani di base e spostamento del tracciato
“
30
PARTE 6.1 – Le curve fatte col binario flessibile
“
35
PARTE 6.2 – Le curve parallele e il binario flessibile
“
37
PARTE 7 – Tracciati a più livelli e quote
“
40
PARTE 8.1 – Pillole: la spirale
“
48
PARTE 8.2 – Pillole: piegare il binario
“
50
PARTE 8.3 – Pillole: la catenaria
“
52
PARTE 8.4 – Pillole: la rotazione degli elementi
“
54
PARTE 9 – Giochiamo con la scenografia nella versione DEMO
“
56
PARTE 10 – Come salvare un tracciato ed esportalo nel forum
“
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Guida redatta senza scopo di lucro e a esclusivo uso interno per gli utenti del forum GAS TT a cura di Mauro Menini
(Docdelburg). Vietata la divulgazione e la copia, anche parziale, della guida se non con autorizzazione scritta da parte
dell’autore o dell’amministrazione del forum.
Edizione 1.0 – novembre 2012 GUIDA
GAS TT - Guida all’utilizzo del programma WINTRACK
ALL’UTILIZZO DI WINTRACK
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PARTE 1.1 – Download ed installazione versione demo 3D V.11 in lingua italiana
Per scaricare il programma collegarsi al seguente sito:
http://www.wintrack.de/italian.html
cliccare su “Versione in lingua italiana (DEMO) (8,67 MB)” e salvare su disco fisso.
Il download, una volta eseguito, scaricherà sul disco fisso il file “setup_it_demo.exe” che andrà eseguito
con doppio click del mouse per procedere con l’installazione.
Al termine dell’installazione si avvierà automaticamente il programma WINTRACK (che d’ora in avanti sarà
indicato con la sigla WT).
Sul desktop del vostro computer sarà presente un’icona con cui avviare il programma con un doppio click
del mouse.
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PARTE 1.2 – Videata d’apertura del programma
Avviando il programma si aprirà la videata principale che contiene l’avviso che si sta utilizzando una
versione dimostrativa.
L’avviso recita che non si potranno salvare e stampare i tracciati; facciamo quindi alcune considerazioni:
-
Si tratta di una versione dimostrativa gratuita che però non limita in alcun modo il disegno dei
tracciati pur nella loro complessità.
Sono possibili visioni tridimensionali e suddivisione dei tracciati su più livelli.
Sono presenti molti elementi scenografici ma solo alcuni sono visibili in 3D rispetto alla versione a
pagamento.
Il salvataggio e la stampa dei tracciati avviene usufruendo del programma “Paint” in dotazione agli
accessori di Windows e seguendo questa semplice procedura:
-
Una volta completato il disegno del tracciato lo si centra nello schermo con l’apposita funzione che
ne dimensiona opportunamente l’estensione grafica.
Si fissa l’immagine dello schermo con il tasto “STAMPA” o “PRINT” in modo da copiarla negli
appunti di Windows.
Si apre il programma “Paint” e dal menù a tendina in alto si seleziona “Modifica” e quindi “Incolla”.
Una volta incollata, si salva l’immagine dello schermo con il nome desiderato e scegliendo il
formato “.jpg” rispetto al “ .bmp” proposto di default.
Nella pagina successiva sono riportati alcuni esempi di immagini di un tracciato salvati con questo
procedimento. Tracciato iniziale relativo al piano superiore a vista
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Tracciato del piano superiore a vista con elementi scenografici essenziali
Stesso tracciato dell’ultima immagine visto in 3D
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Ultima considerazione personale: nella fase in cui si progettano tracciati è utile salvare le immagini di tutti i
tentativi e di tutte le soluzioni intermedie, in modo da avere una base grafica che riporta tutti gli elementi
di binario e la loro disposizione.
Sarà quindi relativamente facile e veloce ridisegnare il punto da cui si vuol ripartire per una variante,
avendo sottomano il layout precedentemente salvato.
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PARTE 2.1 – Avvio del programma e scelta dell’armamento
Dopo aver avviato il programma e dato l’ok all’avviso iniziale in merito alla versione demo, appare la
videata principale vuota. Sul lato sinistro è presente la finestra per la scelta della marca e del tipo di
armamento con cui si intende procedere.
La freccia indica la finestrella, evidenziata dall’ovale, cliccando sulla quale si apre la lista dei vari tipi di
binario disponibili
In questo caso la scelta dell’armamento riguarda la marca Roco e i binari con massicciata Geoline scala HO.
La scelta dell’armamento è importante in quanto, com’è ben noto, le geometrie e l’interbinario cambiano a
seconda delle marche e del tipo di binario scelto.
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PARTE 2.2 – Iniziamo a disporre i primi binari
Iniziamo a prendere confidenza con i vari binari della serie Roco Geoline prescelta: cliccando sul primo
elemento dell’elenco (Ro61110) nel riquadro superiore compare una descrizione del tipo di binario, in
questo caso un tratto rettilineo da 200 mm. Facendo un doppio click sull’elemento, questo verrà
posizionato al centro della videata.
Nell’immagine qui sopra il binario codice 61110 è posizionato al centro della videata e ha agli estremi due
cerchietti gialli; quello di sinistra è vuoto mentre quello di destra contiene una riga trasversale. Il cerchietto
barrato indica il punto in cui si posizionerà il prossimo binario che andremo ad aggiungere; per cambiare
punto a cui aggiungere il successivo binario basta cliccare una volta con il mouse sul cerchietto desiderato.
Il cerchietto giallo indica un’interruzione del tracciato ed è destinato a scomparire quando il tracciato viene
correttamente chiuso o prolungato con l’inserimento preciso, geometricamente parlando, di altri elementi
di binario.
Volendo ora aggiungere una curva e non conoscendone i codici, è possibile cliccare sul simbolo relativo
presente nella finestrella e la lista dei binari cambierà presentando gli elementi curvi in cima all’elenco.
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Scegliamo una curva di raggio ampio, la R4, facendo doppio click sull’elemento Ro61124 della lista; la curva
sarà automaticamente aggiunta al binario diritto in corrispondenza del cerchietto giallo barrato che ora si
sposterà all’estremità della curva. Sotto la finestrella si potranno leggere i dati della curva (raggio 511,1 mm
e angolo 30°).
La curva è stata aggiunta arbitrariamente dal programma verso sinistra (o verso l’alto); per cambiare
direzione basta cliccare sulla curva con il tasto destro del mouse per aprire una finestra di dialogo in cui
scegliere la voce “ruota binario/deviatoio”. Si noti che la stessa operazione può essere fatta con il semplice
tasto “D” e in questo caso si applica alla curva in cui è presente il cerchietto giallo barrato.
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A questo punto completiamo la curva di 180° aggiungendo altri elementi di binario curvo Ro61124 ed infine
aggiungiamo un deviatoio sinistro Ro61140 come illustrato nell’immagine sottostante.
Realizzeremo un breve raddoppio di binario e cercheremo di chiudere l’ovale. Per fare questo ci troveremo
con problemi di lunghezze dei binari che sono studiate apposta dal sistema Roco ma che noi al momento
ignoreremo e cercheremo di risolvere in altro modo. Ora i binari interrotti sono tre, così come sono tre i
cerchietti gialli; solo uno è barrato e in quello si applicherà la prossima azione del programma.
Per mantenere i due binari paralleli della stessa lunghezza occorre inserire un binario Ro61111 da 184,8
mm in corrispondenza della curva di compensazione 61128 del deviatoio; ci troveremo così i due binari
paralleli di uguale lunghezza.
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Ora faremo in modo di ricongiungere i due binari con un deviatoio in curva Ro 61154; aggiungiamo le due
curve R4 e il deviatoio che il programma pone nel verso sbagliato.
Digitando il tasto “D” vedremo cambiare posizione al deviatoio; digiteremo D fino a quando la posizione del
deviatoio non sarà corretta. Nel caso il tasto “D” non funzionasse assicuratevi che uno dei due circolini gialli
alle estremità del deviatoio sia barrata, altrimenti cliccateci sopra per renderlo tale.
Posizionato correttamente il deviatoio in curva, completiamo l’altro binario più esterno con i relativi
elementi curvi fino a far combaciare perfettamente i binari: il cerchietto giallo di binario interrotto rimarrà
barrato nel punto di congiunzione. Se la congiunzione è esatta si potrà eliminarlo cliccando sul tasto
apposito nel menù in alto a destra.
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Nel caso il cerchietto giallo barrato non sparisse e cliccando sul tasto apposito il programma emettesse un
suono significa che i binari non combaciano geometricamente in modo corretto e occorre apportare
correzioni.
Aggiungiamo ora i tre elementi curvi R4 dopo il deviatoio curvo e alcuni elementi rettilinei 61110 al binario
posato inizialmente; purtroppo l’ovale non si chiude per via delle diverse angolazioni del deviatoio curvo.
Per cercare il massimo della simmetria sostituiremo un elemento 61110 (200 mm) con un 61111 (184.8
mm) e aggiungeremo due elementi curvi R4 per avvicinarci al deviatoio curvo (a cui avremo cancellato nel
frattempo gli elementi curvi aggiunti con il tasto “CANC” o “DELETE”) .
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A questo punto non ci rimane che chiudere l’ovale utilizzando un binario flessibile o chiedendo aiuto al
programma. Ecco le due procedure:
Per il binario flessibile occorre aprire il menù a tendina “INSERISCI” “Binario flessibile” “Col mouse” e al
solito cerchietto giallo barrato sarà aggiunto un binario flessibile bianco e il cursore del mouse assumerà la
forma di una croce.
Cliccando sul quadratino nero sull’estremità libera del flessibile (e tenendo cliccato) trascinarlo fino
all’altro cerchietto giallo non barrato per congiungere i binari quindi rilasciare il mouse.
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Alla fine l’ovale sarà chiuso e completo con continuità geometrica.
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Utilizzando invece l’aiuto del programma occorrerà aprire il menù a tendina “MODIFICA” “Congiunzione
automatica” e fare riferimento col cursore del mouse al cerchietto giallo non barrato.
Comparirà una finestra di proposta di congiunzione con o senza serpeggiamenti.
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Confermare cliccando su “Continua la ricerca” e la finestra si modificherà mentre a video comparirà la
proposta di congiunzione fatta dal programma.
Non resta che confermare cliccando su “Applica ….” e l’ovale sarà anche in questo caso completato.
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PARTE 3.1 – Alcune funzioni sul tracciato base
Dopo aver completato l’ovale facciamo qualche operazione sul tracciato. La prima cosa sarà ottenere
l’elenco degli elementi usati; si potrà così ottenere una sorta di lista della spesa da fare nel caso volessimo
costruire realmente il tracciato. Per fare questo aprire il menù a tendina e cliccare su “File” e quindi su
“Lista degli articoli”.
Così facendo si otterrà la lista degli elementi utilizzati.
Ora facciamo qualche misurazione sulla reale lunghezza dei binari; nel tratto in cui i binari raddoppiano,
serve sapere quanto spazio abbiamo a disposizione per far sostare un convoglio all’interno dei deviatoi. Per
fare questo occorre prima individuare il segmento che vogliamo misurare. Utilizziamo il tasto “Unisci/dividi
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estremità” che conosciamo; per primo si clicca una volta sulla giunzione che vogliamo evidenziare col
cerchietto giallo e poi si clicca sul tasto del menù a tendina. Ripetere l’operazione con l’altra estremità; nel
nostro caso abbiamo selezionato entrambe i binari, tenendo una certa distanza dal deviatoio per calcolare
una lunghezza realmente applicabile a un convoglio senza che questo crei impedimento alla circolazione di
altri convogli sui deviatoi posti alle estremità.
Una volta definite le estremità da misurare, cliccare con il tasto sinistro del mouse su uno dei binari
all’interno del tratto da misurare, aprire nel menù a tendina le voci “Extra” e “Lunghezza del tratto binari”.
Così facendo otterremo la lunghezza del tratto selezionato che sarà leggibile in basso a destra dello
schermo, come evidenziato nell’immagine seguente. In questo caso 105 cm circa.
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PARTE 3.2 – Visione 3D ed elementi paesaggistici
Per visualizzare il tracciato in 3D attivare il menù a tendina tramite le voci “Visualizza” “Visione 3D” e
“Mostra”. E’ presente anche un’icona nella barra dei comandi in alto per velocizzare la procedura.
Questo è quello che si ottiene con un tracciato in piano e spoglio di elementi paesaggistici; si ha però una
visione d’insieme la cui prospettiva è modificabile tramite i tasti posti in alto a sinistra.
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Ora creeremo un tratto in galleria e lo visualizzeremo in 3D.
Occorre modificare la proprietà dei binari interessati; lo si può fare per singolo binario o delimitando il
segmento con i cerchietti gialli come abbiamo fatto per la misura della lunghezza.
Fare click col tasto sinistro sul binario che ci interessa e poi si pigia il tasto destro per aprire un menù a
tendina in cui sceglieremo la voce “Proprietà”.
Si aprirà una finestra di dialogo in cui andremo a biffare la casella relativa alla voce “Galleria”.
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Biffiamo la casella “Galleria” e una volta dato l’OK il primo binario curvo in alto a destra cambierà aspetto
passando ad un’assenza di colorazione indicante la sua posizione sotterranea.
Ripetiamo l’operazione con altri binari curvi fino a ottenere un tratto sotterraneo di quattro elementi
contigui.
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Se proviamo ad attivare la visione 3D ci accorgiamo che manca un elemento fondamentale: i portali!
Fare click col tasto sinistro del mouse sulla giunzione che interessa (o barrare il cerchietto giallo che ci
interessa) e poi scorrendo la lista dei binari verso il basso scegliere un portale di galleria; ce ne sono di vari
tipi e non resta che provarli.
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Inseriamo un portale moderno a singolo binario; il portale viene però posizionato dal programma in modo
non corretto e occorre ruotarlo di 180°. Per fare questo cliccare sul portale col tasto sinistro del mouse e
poi col tasto destro aprire la finestra di dialogo e scegliere “Ruota di 180°”.
Posizionare quindi il secondo portale nell’altra giunzione e, nel caso, correggerne la rotazione.
A questo punto avremo posizionato correttamente i portali di galleria in coincidenza delle giunzioni e
saremo pronti a valutarne l’effetto finale in 3D.
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PARTE 4.1 – Pendenze, rampe e ponti
In questa parte della guida ragioneremo sulle variazioni di pendenza del tracciato con la creazione di diversi
livelli, passaggi sopraelevati, ponti e salti del montone. E’ importante ricordare che per una procedura
veloce servirà sempre delimitare con precisione i tratti di tracciato su cui andremo ad agire comprendendo
tali tratti tra i cerchietti gialli. Per una visualizzazione più efficace le rampe saranno artatamente amplificate
nelle loro pendenze ma si raccomanda di non superare valori massimi del 2,5-3%.
Iniziamo con tre binari paralleli a livello zero; per comodità e successiva memoria possiamo anche riportare
la quota (altezza di livello) di alcuni tratti di tracciato. Questa accuratezza ci permetterà di lavorare alla
costruzione pratica del tracciato con maggiori riferimenti tridimensionali. Per inserire una quota pigiare sul
menù in alto “Inserisci” “Quota” e quindi indicare il valore in millimetri determinato in precedenza (di
default il valore è zero); la procedura è semplificata con CTRL+H.
Indicheremo la quota zero per gli estremi del tracciato di partenza.
Ora varieremo la pendenza del binario in basso indicato con la freccia; il tratto che diventerà una rampa è
già stato delimitato con i cerchietti gialli. Clicchiamo con il tasto sinistro del mouse sull’ultimo binario a
destra del tratto selezionato, meglio se in corrispondenza del puntino al centro sotto il codice binario.
Cliccando ora sul tasto destro del mouse si aprirà la solita finestra di dialogo in cui andremo a scegliere la
voce “Proprietà” come quando abbiamo creato la galleria. In questo caso sceglieremo in alto il folder
“Profilo 3D”. Guardiamo bene l’immagine seguente per i diversi punti importanti contrassegnati.
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Si può notare il folder “Profilo 3D”, la quota cui si trova il binario (zero) e la pendenza (che è 0%); il puntino
bianco indicato dalla freccia si riferisce al binario su cui abbiamo cliccato e ci dà un riferimento circa la
direzione verso cui sarà inclinata la rampa.
Per inclinare la rampa andremo ad agire sulle freccette di fianco al valore percentuale della pendenza e la
variazione sarà per unità progressive; per impostare valori intermedi con virgola agire direttamente sul
valore numerico.
Abbiamo portato il valore della pendenza al 4% con un dislivello totale che parte dallo 0 e arriva a +95 mm;
se confermiamo con OK avremo creato una rampa con i suddetti valori, eccessivi per un tracciato reale, ma
di facile visualizzazione nella successiva immagine 3D.
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Visione 2D con riportate le quote e, sotto, visone 3D con l’esagerata pendenza della rampa che però rende
bene l’effetto creato con la variazione di pendenza.
Analogamente per creare il cosiddetto “salto del montone” occorrerà operare l’abbassamento di un binario
e l’innalzamento di quello parallelo e il loro incrocio quando la differenza di quota avrà creato un passaggio
la cui luce sarà compatibile con gli ingombri della linea ferroviaria sottostante.
Provate a realizzare qualcosa che assomigli all’immagine 3D successiva in cui è stato introdotta la funzione
“ponte” che ora vedremo.
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Lo schema 2D di questo salto del montone è riportato qui sotto con le relative quote; notate il diverso
colore dell’evidenziazione che distingue i valori positivi da quelli negativi.
La funzione che trasforma un semplice binario in un tratto di ponte è la stessa usata per definire un binario
sotterraneo nella relativa galleria. Si clicca sul binario desiderato, poi tasto destro del mouse, “Proprietà”
dalla finestra di dialogo e biffatura della voce “ponte”.
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Nell’immagine qui sopra si evidenzia la finestra di dialogo con le caratteristiche che riguardano il binario
indicato con la freccia.
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PARTE 4.2 – Un ponte particolare: il viadotto.
Il viadotto non è altro che un ponte più lungo che poggia su piloni che si può agevolmente costruire per una
simpatica visione 3D come quella che segue.
Per il viadotto utilizzeremo la seguente base in cui un binario sale a +45 mm e uno scende a -45 mm come
nel salto del montone precedente; definiremo come ponte un certo numero di binari contigui del ramo
superiore e li delimiteremo con i cerchietti gialli. Sceglieremo un binario (in questo caso l’ultimo segnato col
pallino bianco), tasto destro del mouse, “Profilo 3D” e quindi sceglieremo l’icona “Pilone” e daremo OK.
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Avrete notato come nella finestra relativa al folder “Profilo 3D” compaiano sempre le quote dei binari presi
in considerazione; tenete presente questo tipo di informazione che è spesso preziosa quando il tracciato ha
un percorso caratterizzato da saliscendi e/o piani sovrapposti.
Non resta che fare qualche esercizio con salite, discese, ponti, viadotti e gallerie……..
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PARTE 5 – Piani di base e spostamento del tracciato
Quando si comincia a disegnare un tracciato può essere utile definire il piano su cui si svilupperà, nel
rispetto degli spazi a disposizione; oppure, una volta disegnato, può essere utile calcolarne l’ingombro.
Per disegnare il piano base cliccare sui menù a tendina “Inserisci” e poi “Piano base”.
Si aprirà una finestra su cui scegliere il tipo di piano base. Sono proposte forme a rettangolo, a L e a U e ci
sono le finestre dove indicare le dimensioni dei lati specifici.
Scegliamo una base a L di 150x150 cm con lati corti 90x90 cm; diamo l’OK e otteniamo il piano desiderato.
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Una volta determinato il piano base, per inserire il primo binario occorrerà indicarne la posizione. Fare
doppio click sul binario da inserire (Ro61110) e il programma emetterà un suono; pigiare allora il tasto
destro del mouse e scegliere la voce “Nuovo punto d’inizio”. Un paio di passaggi ancora, intuitivi, e
posizionate il binario dove meglio credete. Per spostare il binario singolo basta cliccarci sopra col mouse e,
tenendo premuto il tasto sinistro, trascinarlo fin dove si desidera. Aggiungendo altri binari può succedere
che alcuni superino i limiti del piano base; avevamo mal calcolato la posizione del binario iniziale!
Per spostare un gruppo di binari (o un intero tracciato) cliccare su uno dei binari e poi tasto destro del
mouse e voce “Sposta col mouse”.
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Cliccare col tasto sinistro del mouse sui binari da spostare e tenendo premuto spostarli dove si desidera; a
video i binari rimarranno nella posizione iniziale e si sposterà una sorta di ombra degli stessi. Quando
l’ombra dei binari sarà nella giusta posizione rilasciare il tasto sinistro del mouse e lo spostamento sarà
completato.
Ora il gruppo di binari è nella posizione corretta.
ATTENZIONE! Quando si spostano gruppi di binari (o un tracciato intero) col mouse, lo spostamento
riguarderà solo la parte selezionata. In questo senso la presenza di un cerchietto giallo sul tracciato fungerà
da completa interruzione e lo spostamento di una parte del tracciato ne provocherà il distacco dall’altra.
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In questa immagine il cerchietto giallo di fatto seziona il tracciato; cliccando sul primo binario diritto in alto
per spostare il tutto col mouse avverrà il distacco delle due parti.
Se questo distacco non è esattamente quello che ci si aspettava annullare la procedura cliccando sul
simbolo apposito “Annulla” evidenziato sul menù in alto (a forma di freccia curva verso sinistra).
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Nel caso in cui il tracciato sia già disegnato e vogliamo conoscerne l’ingombro, procediamo contornando il
tracciato con linee rette fino a tracciare una sorta di piano base.
Dal menù “Inserisci” scegliere “Lato del Piano Base”.
Si procede disegnando i lati attorno al tracciato; ogni lato disegnato riporta la relativa misura in centimetri.
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PARTE 6.1 – Le curve fatte col binario flessibile
Gli elementi curvi presenti in commercio risentono della necessità di comprimere al massimo i raggi di
curvatura per far stare tra le mura domestiche tracciati dalle dimensioni accettabili. Nella progettazione di
un plastico, spazio permettendo, è opportuno usare raggi di curvatura non inferiori ai 500 mm (scala HO).
Per ottenere raggi di curvatura più ampi rispetto a quelli in commercio si fa ricorso ai binari flessibili. In fase
di progettazione si possono disegnare tali curve con la procedura illustrata di seguito.
Nell’immagine qui sopra abbiamo due binari paralleli; al binario superiore abbiamo aggiunto tre elementi
curvi di raggio 511 mm, i più ampi presenti in commercio, per formare una curva di 90° che a nostro avviso
è ancora troppo stretta. Noi invece vorremmo che la curva esterna, collegata al binario inferiore, abbia un
raggio di curvatura di 750 mm.
Clicchiamo quindi sul cerchietto giallo relativo al binario inferiore per indicare dove sarà aggiunto il
prossimo elemento e poi apriamo il menù superiore “Inserisci” “Binario flessibile” “Con la finestra di
dialogo”.
Si aprirà una finestra dove indicare angolo di curvatura, raggio di curvatura e senso (destra o sinistra).
Come stabilito indichiamo angolo di 90°, raggio 750 mm e senso sinistro.
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Dando l’OK otterremo l’inserimento della curva desiderata che apparirà ovviamente molto più ampia di
quella ottenuta con gli elementi curvi commerciali (più ampi disponibili).
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PARTE 6.2 – Le curve parallele e il binario flessibile.
Nell’ultima immagine del paragrafo precedente le due curve presenti, una di 511 e una di 750 mm di raggio,
fanno perdere la costanza dell’interbinario (o distanza tra le mezzerie di binari paralleli), che viene invece
mantenuta usando opportunamente le curve commerciali.
L’interbinario è una misura specifica per ogni marca di binari e in genere va mantenuta per rispettare le
geometrie degli elementi quali deviatoi e raggi di curvature progressivi.
Per mantenere l’interbinario anche nella curva interna rispetto a quella arbitraria da 750 mm di raggio che
abbiamo scelto, non occorrono calcoli strani o tentativi improbabili; basta conoscere il valore
dell’interbinario e usare la funzione apposita.
In questa immagine abbiamo tolto la curva da 511 mm del binario interno, lasciando l’ultimo elemento per
avere un raffronto con la curva che andremo a inserire. Abbiamo scelto il binario di riferimento (cerchietto
giallo barrato sulla curva da 750 mm) e abbiamo aperto il menù in alto alle voci “Inserisci” e “Binario
parallelo”.
Si apre una finestra di dialogo dove impostare le caratteristiche che deve avere il binario parallelo rispetto a
quello di riferimento che abbiamo scelto. Bisognerà confermare o variare la “Distanza fra i binari” che noi
abbiamo chiamato interbinario, stabilire se il binario andrà sopra o sotto quello di riferimento e se queste
scelte contemplino o meno l’uso di binari flessibili.
Sappiamo che l’interbinario per l’armamento Roco Geoline che usiamo in questa guida è 76.5 mm.
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Stabilite tutte queste cose si dà l’OK e il binario parallelo apparirà nel posto e nel modo desiderati.
E’ evidente, a occhio, la costanza dell’interbinario e l’armonia dell’insieme.
Nel caso sorgesse qualche dubbio sull’effettiva correttezza della procedura basta ricomporre i due binari
secondo le geometrie tipiche dei deviatoi standard di quella marca di binari e verificare che il tutto collimi.
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Come si può vedere in questa ultima immagine l’inserimento in basso di due deviatoi standard affrontati
determina con esattezza l’interbinario; nel tratto in alto, verticale, alla fine della curva a 90°, l’inserimento
di misura di altri due deviatoi standard affrontati ci conferma l’esattezza della procedura.
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PARTE 7 – Tracciati a più livelli e quote
I problemi di spazio impongono a volte di progettare tracciati a più livelli, con piani superiori in vista e piani
inferiori ove si articolano per lo più stazioni nascoste e rampe. Per ottenere una visione complessiva del
tracciato distinguendo le parti relative ai singoli livelli si utilizza questa procedura.
Abbiamo impostato un piano base di 150x300 cm; abbiamo attivato il menù “Livelli” cliccando sul tasto
apposito in basso indicato con le frecce. In alternativa menù in alto “Visulizza” e poi “Livelli”.
Il livello di default è il numero 10 che è anche quello su cui ci accingiamo a posare la parte superiore a vista
del tracciato. Scegliamo un secondo livello, il numero 11 e, lasciando attivo il numero 10, andiamo a
modificare il colore dei binari che saranno posati su questo altro livello. Quindi pigiamo sul tasto “Colore” e
dalla finestra apposita scegliamo un colore e diamo OK.
A questo punto abbiamo un livello 10 attivo con binari di colore usuale e abbiamo predisposto un secondo
livello, che al momento rimane inattivo, con binari di altro colore.
Procediamo creando un tracciato che sarà visibile in superficie, al livello 10.
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Il tracciato prevede un anello di ritorno a doppio binario a livello zero, con galleria e stazione e quindi una
rampa di discesa che arriva a -45 mm.
Questa è la visione 2D e di seguito quella in 3D per meglio apprezzare l’insieme.
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Il tracciato è stato interrotto a metà della rampa di discesa verso il livello inferiore, il livello 11, quello che
adesso andremo a rendere attivo per proseguire il tracciato nella parte più bassa.
Clicchiamo di nuovo sul tasto “Livelli” e andiamo a rendere attivo il livello 11 anziché il 10. Poiché siamo in
modalità “visualizza tutti i piani”, dando l’OK sembrerà che nulla sia cambiato. Ma nel momento in cui
andremo a proseguire il tracciato con nuovi elementi di binario questi saranno del colore che corrisponde al
livello 11. Applichiamo per comodità un cerchietto giallo in corrispondenza della giunzione dei binari di
diverso colore in modo da poter regolare le pendenze della rampa in modo diverso tra i due livelli.
La rampa del livello 10 arrivava ad una quota di -45 mm e da questa ripartiremo con i binari del livello 11
per scendere ulteriormente.
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Se ora utilizziamo il tasto “Solo livello selezionato” indicato dal cerchietto ecco cosa otteniamo:
il livello 11 vuoto, con il solo primo binario che avevamo inserito.
Per tornare alla visione completa e complessiva di prima occorre attivare la visione completa con il tasto
indicato dalla freccia rossa “Mostra tutti i livelli”.
Ora proseguiamo nel disegnare il tracciato creando una stazione nascosta anch’essa con anello di ritorno.
Regoliamo la pendenza della rampa da -45 fino a -100 mm come evidenziato nell’immagine seguente.
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Alla fine otterremo il tracciato del livello inferiore, il livello 11, con relative quote.
Se clicchiamo sul tasto “Mostra tutti i livelli” otterremo una visone completa del tracciato con netta
distinzione dei due livelli grazie al differente colore dei rispettivi binari. In primo piano, nell’immagine
successiva, ci sarà il livello 11 che avevamo definito come attivo.
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La visione 3D sarà alquanto complessa se non filtrata opportunamente.
Riapriamo la finestra “Livelli” con il tasto che conosciamo (indicato dalla freccia rossa) e togliamo la
biffatura della colonna 3D dal livello 11 e definiamo come attivo nuovamente il livello 10, quello in vista.
Aggiungiamo un portale di galleria al termine del tratto di rampa di pertinenza del livello 10.
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Otteniamo così una visione 3D che corrisponde a quello che sarà effettivamente visibile del progetto.
Sempre in tema di quote o altezze dei binari rispetto al piano base, vorrei segnalare una funzione utile in
fase di costruzione materiale del tracciato. Si tratta della funzione nel menù in alto “Visualizza” “Quote 3D”.
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Richiamando questa funzione saranno riportate le quote su tutti i binari inseriti nel tracciato.
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PARTE 8.1 – Pillole: la spirale
Nei progetti entrano spesso rampe fatte a spirale, dette anche elicoidali, per passare da un livello all’altro in
spazi relativamente ridotti. Il programma prevede una funzione apposita per inserirli nel tracciato.
Sul menù in alto cliccare “Inserisci” e poi “Spirale”, ricordando che l’inserimento avverrà in corrispondenza
del cerchietto giallo barrato.
Guardiamo con attenzione la finestra che si apre per determinare il tipo di spirale che si vuole creare.
Scegliamo il binario flessibile con raggio 600 mm e un numero di giri pari a 1 + angolo residuo 180°.
Indichiamo il verso sinistro e le quote iniziali e finali; clicchiamo infine su “Calcola Pendenza (%)”.
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Abbiamo ottenuto una pendenza plausibile di poco superiore al 2% quindi diamo l’OK. Ovviamente questi
sono tutti parametri scelti arbitrariamente per questa dimostrazione.
Ecco cosa otteniamo in 2D: una spirale che compie 360° + 180° con una pendenza del 2,12% e una
variazione di quota di 120 mm, tutti aspetti che potremo meglio apprezzare nella visione 3D che segue.
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PARTE 8.2 – Pillole: piegare il binario
Nei progetti ci si trova a volte con binari che sembrano combaciare alla perfezione ma che invece hanno
piccoli disassamenti che ne impediscono un’unione perfetta; il programma WT in questi casi permette di
piegare leggermente un elemento di binario come faremmo noi nelle realtà sfruttando una certa elasticità.
La logica geometrica del programma non ammette elasticità ma prevede di piegare il binario.
Prendiamo un binario lungo per meglio evidenziare l’effetto che andremo a creare e disegniamo due linee
alle estremità sempre per meglio valutare come avverrà il piegamento del binario. Clicchiamo col tasto
sinistro del mouse sul binario e poi clicchiamo col tasto destro per aprire la finestra di dialogo qui sotto.
Scegliamo la voce “Piega il binario” e osserviamo la finestra applicativa della funzione.
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Come si può notare è biffata la casella “Applica i valori immediatamente” per un’immediata visione
dell’effetto di piegatura che si va a creare agendo sulle frecce della casella “Angolo”. I valori potranno
essere sia positivi che negativi e indurranno un più o meno marcato piegamento del binario nei due sensi.
In questo esempio abbiamo applicato un valore di +2° verso il basso e l’effetto è visibile all’estremità
sinistra del binario (doppia cerchiatura nera) soprattutto in riferimento alla linea di mezzeria disegnata.
L’altra estremità del binario, quella a destra, rimane ovviamente stabile.
In definitiva, come detto, questa procedura permette di recuperare quel margine di elasticità reale che si
può ottenere in fase di unione dei binari e che manca nella rigida logica informatica del programma.
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PARTE 8.3 – Pillole: la catenaria
Nei progetti più elaborati (e che la prevedono) non manca sicuramente un elemento scenico di grande
effetto: la catenaria. Per inserire la catenaria in un tracciato procedere in questo modo: cliccare sul menù in
alto alla voce “Inserisci” e poi “Linea aerea” e quindi “Catenaria (con pali)”.
Si aprirà la solita finestra di dialogo dove potrete scegliere diverse opzioni che vi invito a sperimentare.
Nel nostro caso abbiamo scelto le indicazioni di default con palo e mensola, distanza standard e posizione
del palo a sinistra del binario. Si potrà togliere la biffatura da “Mostra ancora la finestra….” se si vorrà
procedere più speditamente nella posa della catenaria. Dare l’OK cliccando su “Inserisci Palo/Mensola…”.
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Una volta dato l’OK il cursore del mouse cambia forma e permette di disporre in sequenza i pali sempre
rispettando la distanza massima impostata nella finestra precedente. Al termine l’effetto sarà
particolarmente apprezzabile nella visione 3D.
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PARTE 8.4 – Pillole: la rotazione degli elementi
Nei disegni dei progetti può capitare di dover spostare oggetti o tracciati o addirittura di doverli ruotare
opportunamente per svariati motivi. Ecco come il programma WT permette questa funzione.
Nell’esempio abbiamo un semplice ovale e una stazione. Clicchiamo sul binario indicato dalla x per
selezionare il tracciato e poi clicchiamo sul tasto destro del mouse per aprire la finestra ormai nota.
Scegliamo la voce “Sposta con la finestra di dialogo” e procediamo con l’ulteriore finestra di dialogo.
In questa finestra si possono scegliere gradi di rotazione prefissati o indicare valori a piacimento.
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Noi abbiamo scelto di ruotare di + 15° il tracciato e visto che è attiva la funzione “Applica i valori
immediatamente” notiamo l’inclinazione del tracciato che andrà confermata con l’OK.
La stessa procedura sarà possibile con l’oggetto scenografico, ovvero la stazione; si clicca sul suo
cerchiolino, presente in questo caso all’incrocio delle linee sul tetto, poi tasto destro del mouse e
medesimo iter di prima. Questa volta però ruotiamo la stazione di – 30° per meglio evidenziare l’effetto
finale. Per scegliere – 30° cliccare sul valore “30” e poi sulla barra “+/-“. E’ sempre possibile indicare un
grado di rotazione diverso immettendo il valore numerico direttamente nella finestrella “Angolo”.
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PARTE 9 – Giochiamo con la scenografia nella versione DEMO
Nella versione DEMO molti elementi scenografici sono utilizzabili nella visione 2D ma non in quella 3D.
Quando apriamo la visione 3D il messaggio relativo a questa limitazione è il seguente
Partiamo da un’ipotetica stazioncina di transito in cui metteremo elementi quali i marciapiedi, una stazione
di media grandezza, un deposito a due vie, il serbatoio dell’acqua con due colonne idriche, la sabbiera, un
piccolo deposito carbone, i lampioni, una cabina di manovra, un magazzino, una gru girevole e alcune
piante miste. Sono tutti elementi presenti nel lungo elenco in cima al quale ci sono i binari scelti.
Per scegliere un elemento da inserire occorre sempre cliccare prima sul binario cui legare, almeno come
posizione iniziale, l’oggetto che sceglieremo; fare poi doppio click col mouse e l’oggetto sarà posizionato.
In questa immagine ho prima cliccato sul binario indicato con la X nera, poi ho inserito la “stazione media”
che si è inserita in corrispondenza del binario. Cliccando col tasto sinistro del mouse sulla stazione e
tenendolo cliccato l’ho spostata nella sua sede definitiva; l’immagine è nera perché si riferisce alla stazione
in fase di spostamento (non ho ancora rilasciato il tasto del mouse).
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Ogni oggetto inserito, se ci fate ben caso, ha nella sagoma un piccolo cerchiolino, simile a quello presente
nel mezzo di ogni elemento di binario; quel cerchiolino è il punto su cui cliccare per scegliere l’oggetto su
cui si applicherà l’azione successiva del programma.
Alla fine la stazione è stata accessoriata come sopra indicato ed il risultato 2D è questo:
Mentre i particolari in 3D sono i seguenti:
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Come indicato all’inizio, molti elementi scenografici non sono visualizzabili in 3D. Prendiamo ad esempio
questo passaggio a livello:
pur inserendosi correttamente sul binario a sinistra quando attivo la visione 3D ho un messaggio d’errore
per cui si aprirà comunque l’immagine tridimensionale ma l’oggetto non sarà presente.
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PARTE 10 – Come salvare un tracciato ed esportalo nel forum
Nella versione DEMO purtroppo non si possono salvare, con le funzioni tipiche del programma, i tracciati
disegnati ma si può aggirare questa limitazione con il seguente sistema che sfrutta un programma presente
tra gli accessori di Windows: Paint.
Una volta terminato il disegno del tracciato fate in modo di adattarne la visione complessiva allo schermo;
per fare questo ci sono dei tasti appositi (evidenziati nella successiva immagine) che dimensionano e
centrano nello schermo il tracciato.
Quando l’aspetto del tracciato è di vostro gradimento, come potrebbe essere nella figura qui sopra, cliccate
sul tasto “STAMP” (o “PRINT”) e in questo modo copierete negli appunti di Windows una foto di quanto
visibile nello schermo.
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Aprite ora il programma Paint in “Programmi”, “Accessori” e quindi “Paint”.
Copiate la foto dello schermo con la funzione “Modifica” e “Incolla”.
Salvate quindi il file con la funzione “File” e “Salva con nome” ricordando di usare il formato “.jpg”.
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A questo punto avrete salvato la visione a schermo del tracciato proprio come nell’immagine qui sotto
riportata.
Volendo potete anche salvarne una versione 3D attivandola a video, premendo il tasto “STAMP” e
copiandola come immagine in formato .jpg come fatto finora con la visione 2D; ecco il risultato.
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Una volta che avrete salvato le immagini relative al vostro tracciato, sia in 2D che in 3D, non vi resta che
trasferirle come semplici immagini nelle discussioni del forum. Aprite quindi una discussione (o rispondete
ad una già aperta) e nella finestra dove andrete a scrivere notate in basso il tasto “Inserisci file”.
Cliccando sul tasto “Inserisci file” si aprirà la finestra di seguito illustrata dove avrete la possibilità, col tasto
“sfoglia”, di andare a cercare sul vostro pc i file del tracciato che avevate salvato.
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Scegliete il file da caricare e fateci sopra doppio click oppure cliccate sul tasto “Apri”. Questa procedura
carica un file per volta e quindi va ripetuta in caso vogliate caricare più immagini.
Alla fine vi troverete la finestra che vi confermerà il caricamento dell’immagine.
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Chiudete questa finestra così come recita l’invito evidenziato in basso e vi troverete di nuovo nella finestra
iniziale in cui stavate scrivendo la vostra risposta; sarà presente la stringa che contiene l’immagine caricata.
Inserite quindi l’intera risposta (con l’immagine) con il tasto “Inserisci risposta” oppure controllate che tutto
sia a posto col tasto “Anteprima”. In una risposta ricordate che potete caricare quante immagini desiderate.
Buon divertimento!
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