Spadò Orange

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Spadò Orange
Spadò
L’artista eclettico che incantò l’Europa
Danza, pittura, cinema, musica
Dal Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia al Vittoriale di Gabriele
d’Annunzio, dal Ballet de l’Operà de Monte Carlo al Palais de Chaillot di Parigi, da
Joséphine Baker a Mistinguette. Finalmente una mostra ricostruisce la leggendaria
figura di Alberto Spadolini (Ancona 1907 – Parigi 1972), che ha incantato Marlene
Dietrich e fatto ingelosire Pablo Picasso.
30 giugno / 2 settembre 2012
MOLE VANVITELLIANA, ANCONA
Dal 30 giugno al 2 settembre 2012 nel prestigioso contenitore settecentesco della Mole
Vanvitelliana di Ancona, si terrà la prima grande mostra dedicata alla vita e alla vicenda artistica
dell’eclettica figura di Alberto Spadolini. Grazie alla scoperta dell’archivio di Spadolini, la storia di
questo incredibile artista, completamente sconosciuta sino al 2005, è solo di recente tornata alla
luce. E adesso la sua città natale gli rende finalmente il dovuto omaggio. La mostra, organizzata
dai Musei Civici del Comune di Ancona, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero, è a
cura di Costanza Costanzi, con la direzione scientifica di Marco Travaglini.
Spadolini, dipinti sulla danza anni ’50 e ‘60
Alberto Spadolini, o Spadò come lo chiamavano i francesi, nato ad Ancona nel 1907 ed emigrato in
Francia alla fine degli anni ’20, è stato uno dei più eclettici personaggi del ‘900, dal talento
multiforme e dalla vita avventurosa.
Formatosi come pittore debutta a 12 anni nell’atelier di Gian Battista Conti che all’epoca era già il
pittore del Vaticano. Lo ritroviamo come decoratore al Vittoriale di Gabriele d’Annunzio, di cui
diventa prediletto, e al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, insieme a De Chirico,
Prampolini e Marinetti.
Scoperto per caso l’innato talento di ballerino, si impone in Francia all’attenzione dei grandi artisti
dell’epoca, come Max Jacob, Jean Cocteau, Paul Colin, Paul Valery, Marlene Dietrich, che
riconoscono in lui una versatilità innata nell’arte della danza, della coreografia, della pittura, della
scenografia. Primo ballerino al Ballet de l’Operà de Monte Carlo, si esibisce nei teatri di mezza
Europa e negli Stati Uniti, accanto a Joséphine Baker, Maurice Chevalier, Fernandel, Mistinguette,
Marie Dubas, Susy Solidor, Serge Lifar. Segno distintivo il suo corpo scolpito e i trucchi teatrali,
d’effetto, come le lunghe unghie posticce dell’Hermes Danzante o il corpo cosparso di polvere
luminosa nella Danza Greca.
Nel frattempo si cimenta in svariate discipline: attore con Jean Gabin, Jean Marais, Tino Rossi;
regista di cortometraggi con la ballerina Carmen Amaya, il jazzista Django Reinhardt e la cantante
Suzy Solidor; adattatore di dialoghi per la London Film; giornalista per la rivista francese ‘Le
Sourire de France’; cantante di musica melodica a New York; restauratore di dipinti presso l’atelier
di Jules Boucher; illustratore di libri per il poeta francese André-Marie Klenovski.
Calato il sipario sulla sua carriera di ballerino, le Danseur nu torna alla passione primativa: la
pittura. Espone in numerose mostre personali e collettive, da Parigi a Stoccolma, da Bruxelles a
Biarritz. Le stelle dell’Opera e interi corpi di ballo diventano i soggetti preferiti della sua pittura
elegantemente stilizzata. Ritroviamo la luce caratteristica dei recital al Palais de Chaillot e
l’originalità delle sue coreografie, ma anche paesaggi delle sue terre, da Ancona a Parigi, e le sue
visioni. E ancora dipinti esoterici, scenografie, illustrazioni.
Spadolini attore, danzatore, pittore
La mostra si propone di presentare la vita e l’arte di Alberto Spadolini attraverso un percorso
originale e creativo che vuole rielaborare alcune delle molteplici espressioni artistiche in cui egli si
cimentò. L’esposizione è strutturata in varie sezioni che espongono una ricca e diversificata
documentazione originale, per lo più proveniente dall’archivio di Marco Travaglini, comprensiva di
dipinti e disegni, fotografie, scenografie, sculture e documenti relativi ai grandi artisti degli anni
’30, fra cui Gabriele d’Annunzio, Pablo Picasso, Jean Cocteau, Joséphine Baker, Maurice Chevalier,
Mistinguette, Serge Lifar.
Spadolini: paesaggi marchigiani, anni ‘50
L’allestimento prevede soluzioni scenografiche, sistemi multimediali, touch screen, proiezioni a ciclo
continuo di filmati e documentari d’epoca originali, musiche in tema che permettono al visitatore di
approfondire la vita e l’attività di Spadò.
Grazie alla collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero, sarà integrato alla mostra un
percorso percettivo plurisensoriale ed extra visivo, dedicato alle persone non vedenti e/o
ipovedenti, con sculture, bassorilievi e oggetti offerti alla fruizione tattile.
Sarà disponibile presso il book shop della mostra "Il danzatore nudo: la vita segreta
dell'eclettico artista Alberto Spadolini" di M. Travaglini - Andrea Livi Editore 2012.
Inaugurazione
sabato 30 giugno 2012, ore 18.00
Il 16 luglio ore 21.15 alla Mole Vanvitelliana si terrà la
conferenza "Scultura vivente. Il danzatore nudo che
incantò l'Europa" di Philippe Daverio.
Orario
Dal martedì al venerdì 16-21. Sabato e domenica 09-12/16-21
Sono previste aperture straordinarie
Ingresso
Intero € 3,50; ridotto € 2,50
Informazioni
071/2225041-5055-5045
Visite guidate 071/2225037
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS T. 050 36042/310920 www.spaini.it
Guido Spaini [email protected]
Matilde Meucci 329 6321362 [email protected]
Rachele Giannessi 3473839137 [email protected]

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