Oggi 7 - Edizione del 02 Agosto 2009novità!
Transcript
Oggi 7 - Edizione del 02 Agosto 2009novità!
7 OGGI 2 AGOSTO 2009 MAGAZINE DOMENICALE DI AMERICA OGGI www.oggi7.info Cicci Santucci, ovvero tutta la storia del jazz italiano (Pagina 9) Leggenda oltreoceano TEMI & DIBATTITI Sicilia “Hub” del Nord? PAGINA 2 SPECIALE \ TERREMOTO Solitudine sotto la tenda PAGINA 4 PERSONAGGI Maccaferri signor sigaro PAGINA 6 TEATRO Servillo “Divo” a NY PAGINA 8 7 2 AGOSTO 2009 OGGI 4 MAGAZINE SPECIALE \ TERREMOTO Annarella, una vedova di 78 anni d’età, da due mesi vive sola. Il figlio, la nuora e le nipotine sono in vacanza e lei “ha paura” Solitudine sotto la tenda di Romina Vinci N ON L’AVEVA vista il pomeriggio alla messa delle 18.30, così si è preoccupato. Al rosario delle 18 no, lei non partecipa mai, “perché mi mette sonno” - dice sempre. Ma la messa è un appuntamento fisso, al quale difficilmente rinuncia. La vedi uscire dalla sua tenda ogni giorno, alle 18.10, e a passo lento, appoggiata alla sua stampella, raggiungere la tenda adibita a Chiesa, situata alla parte di dietro della tendopoli. Martedì pomeriggio però non ha ripetuto questa sua routine quotidiana. Un particolare che non è sfuggito all’occhio attento di Fra’ Giuseppe che, terminata la celebrazione, si è subito recato alla sua tenda, per sincerarsi delle sue condizioni. L’ha trovata distesa sul letto, piangeva e stringeva un rosario sul palmo della mano sinistra. Si era svegliata di soprassalto nel cuore della notte precedente, un dolore lacerante al ginocchio sinistro, quello malmesso. Ha provato a strillare, ma era sola in tenda, e le sue urla non erano così forti da raggiungere e destare le membra dei vicini. La mattina seguente ha provato ad alzarsi. Voleva raggiungere l’uscio ed aprire la tenda, ma il dolore era così acuto che non le ha permesso di poggiare il piede a terra. E’ rimasta tutto il giorno a letto, senza aprire le “finestre”, senza accendere il condizionatore, senza mangiare e senza andare in bagno. Sola. Sola con il suo dolore, e non solo fisico. Anna, per tutti Annarella (nelle foto), ha 78 anni, ed è vedova. Ha sempre vissuto a Fossa. Una vita passata sui campi, “io sono contadina” - ripete sempre a testa alta. Ha quattro figli, tre maschi e una femmina. La femmina vive in Francia, a Marsiglia, e “lavora in televisione” almeno stando alle parole della mamma. Un altro figlio si trova in Australia, a Mel- bourne, ed è tanto, tantissimo tempo che non torna in madrepatria. Gli altri due figli invece sono rimasti a Fossa. Il più piccolo, sposato ma senza figli, ha vissuto alla tendopoli i primi due mesi dell’emergenza, poi è tornato a casa sua, agibile. Di tanto in tanto viene al campo, per prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere con gli amici di sempre, “però mi evita sempre, e quando io lo vedo in lontananza lui si nasconde e cambia strada” - racconta Annarella. E non è lecito sapere il perché. Poi c’è l’altro figlio, Gianfranco, ed è lui che si occupa della madre. Gianfranco ha quattro figlie. La più grande ha 19 anni, ed è a sua volta mamma di una bambina di due. Vive in un collegio di suore, a San Gregorio. Poi ci sono le altre tre nipotine, vanno dai 14 ai 5 anni. Una famiglia numerosa, apparentemente unita. La notte del 6 aprile Annarella si trovava a casa sola con le nipoti, i genitori infatti erano usciti. Alle 23.30 era seduta in camera sua, vicino la finestra, stava recitando un’Ave Maria, quando ecco dapprima un boato, forte, e poi la scossa trascinarle la sedia indietro e poi avanti, e poi ancora indietro e poi ancora avanti. Lei, spaventata, è andata subito nella stanza da letto dove dormivano le nipoti, e le ha trovate tutte sedute, sui loro lettini, impaurite. Ha cercato di tranquillizzarle invitandole a vestirsi per sentirsi più sicure: “Ma domani dobbiamo andare a scuola, non possiamo far tardi”, avevano obiettato alla nonna, e così, dopo un po’, si erano riaddormentate. Alle 3.32 poi il sisma che in meno di 20 secondi ha cambiato le loro vite. Annarella ricorda si trovava sul letto e di indossare una camicia di fustagno. La scossa è stata così forte da metterle a soqquadro tutta casa. Lei si è precipitata fuori dalla porta, l’unico pensiero era quello di mettere in salvo le sue nipoti. Sentiva le loro urla provenire dall’esterno, erano infatti state rapide nel varcare la soglia di casa e raggiungere la strada. Annarella invece arrancava. Aveva abbandonato la sua stanza scalza, e a piedi nudi cercava di tracciare un percorso da seguire. La luce era saltata, intorno a lei solo buio. Giunta finalmente fuori ha riabbracciato le sue creature. Rosanna, la nipote più grande, resasi conto che la nonna camminava scalza, si è precipitata in casa, di nuovo, facendosi spazio tra le macerie, uscendo solo dopo averle recuperato le ciabatte. E’ così, con le ciabatte ai piedi, che Annarella è diventata una “terremotata”. Ricorda di aver dormito in macchina le prime due notti, ed era come stare “in una culla che veniva spinta prima di qua e poi di là” - dice teneramente, peccato però che a spingerla non erano le amorevoli braccia di un genitore, bensì di un qualcosa che ha generato morte e distruzione. Annarella da quella notte vive in tenda con il figlio Gianfranco, la nuora e le sue nipoti. Sei persone in una tenda di 8 m per 5. Da tre settimane però è rimasta sola, loro hanno lasciato il campo: sono andati al mare, per le vacanze estive. Hanno una roulotte sulla costa, e normalmente ci restano un paio di mesi. Annarella però non è mai andata con loro, non sa bene di che posto si tratti. Non sa neanche quando torneranno, “speriamo presto - continua a ripetere - perché io ho paura della tenda…” Cinema \ Il “cuore” di Nada in Svizzera con la Quatriglio «I L MIO cuore umano», il film documentario di Costanza Quatriglio ispirato al romanzo autobiografico della cantante Nada, prodotto dalla Bìbì Film di Angelo Barbagallo in collaborazione con Rai Tre, partecipa come evento speciale al prossimo Film Festival di Locarno (5-15 agosto). La proiezione, annunciata per l’11 agosto, sarà seguita dal concerto acustico di Nada con il chitarrista Fausto Mesolella. Il film verrà poi programmato il 20 agosto su RAI Tre per la serie Doc 3. Titolo preso a prestito dal romanzo autobiografico della cantante, «Il mio cuore umano» è un viaggio attraverso i luoghi e le emozioni di Nada Malanima che con generosità e piglio sincero ripercorre la propria vicenda di donna e di artista. Cresciuta nella campagna toscana tra gli anni Cinquanta e Sessanta e divenuta cantante per volontà della madre, Nada quindicenne diventa subito l’icona di una intera generazione. Oggi, con la libertà propria di un’artista che vive un’altra giovinezza, ci racconta quello strappo dal mondo rurale e fa i conti con la vita e le contraddizioni di un mestiere amato profondamente. E la regista Costanza Quatriglio sot- tolinea: «Leggendo il libro di Nada ho subito capito che mi sarei divertita a creare i percorsi visivi e sonori per il suo cuore umano. Nel film il racconto procede per canzoni e narra una storia tutta italiana, che oggi ci appare modernissima. Con piacere, quindi, e assecondando il mio stupore per una voce originale e potente, ho portato a termine questo racconto breve e appassionato ascoltando la voce di Nada immersa nel vento, nella quiete della campagna, nel suono delle sirene delle navi al porto di Livorno». Nada Malanima conosciuta semplicemente come Nada, esordisce quindicenne al Festival di Sanremo del '69 con “Ma che freddo fa” che diventa un successo enorme non solo in Italia. Durante tutta la sua carriera collabora con vari cantautori Italiani tra cui Piero Ciampi, Paolo Conte, i Goblin, Massimo Zamboni, Cesare Basile. Partecipa più volte al Fe- stival di Sanremo con canzoni che segnano la storia della musica italiana come “Amore disperato”, “Guardami negli occhi” e, recentemente, “Luna in piena”. In parallelo all’attività discografica Nada inventa mille progetti che si incrociano e si fondono come nel 2000 lo spettacolo “Piero Ciampi sì” con Rita Marcotulli al pianoforte e Javier Girotto ai sax e “La terra e l’anima”, progetto di musica sacra per piano e voce ancora con Rita Marcotulli. Nel 1994 dà vita ad un gruppo acustico “Nada Trio” con Fausto Mesolella alla chitarra e Ferruccio Spinetti al contrabbasso. Nel 2003 debutta come scrittrice con “Le mie madri”, ricevendo il premio Alghero Donna nella sezione poesia. Nel 2008 pubblica “Il mio cuore umano”. Nelle foto, la regista Costanza Quatriglio (a sinistra) e Nada