Parte bene il mercato EDA Infineon acquista

Transcript

Parte bene il mercato EDA Infineon acquista
599 LUGLIO/AGOSTO 2016
www.elettronica-plus.it
Parte bene il mercato EDA
www.elettronica-plus.it
I più recenti risultati resi noti da Esd
(Electronic System design) Alliance (in
precedenza Edac) hanno messo in risalto il
buon andamento del mercato Eda nel primo
trimestre dell’anno. Il comparto ha fatto
registrare complessivamente un fatturato pari
a 1962 milioni di dollari, in aumento del 4,5%
rispetto al corrispondente periodo dell’anno
precedente. Il settore occupa attualmente
34.519 persone, in aumento del 7,4% rispetto
al primo trimestre 2015 (e dell’1% rispetto
all’ultimo trimestre dello scorso anno).
Mensile di notizie e commenti
per l’industria elettronica
all’interno
MERCATI
MCU: CRESCE
IL RUOLO DELL’IOT
pagina 6
REPORT
SISTEMI DI TRASPORTO:
UN SETTORE MOLTO DINAMICO
pagina 10
DISTRIBUZIONE
DISTRIBUZIONE ELETTRONICA:
I TREND
Esaminando le categorie di prodotto, questi
i dati salienti in termini di fatturato relativi al
primo trimestre 2016:
tool Cae: 619,9 milioni di dollari (-2,2%
rispetto al Q1 2015);
tool per la progettazione fisica e la verifica:
375,8 milioni di dollari (+4,6% rispetto al
primo trimestre 2015);
tool per PCB e MCM: 166 milioni di dollari
(+2,8% rispetto al primo trimestre 2015);
Sip (Silion IP): 688,7 milioni di dollari
(+11,4% rispetto al primo trimestre 2015);
servizi: 111,6 milioni di dollari (+6,9%
rispetto al primo trimestre 2015).
A livello geografico, la regione America ha
acquistato prodotti e servizi Eda per un totale
di 863 milioni di dollari (+1,1%), seguita dalla
regione Asia/Pacifico (575 milioni di dollari,
+7,2%), dalla regione Emea (289,8 milioni,
+4,1%). A due cifre l’aumento del Giappone
che con 234,3 milioni di dollari ha fatto
registrare un incremento dell’11,9% rispetto
al promo trimestre 2015.
Ic per automotive: la classifica dei “top ten”
Nel 2015, secondo gli ultimi dati forniti
da Ihs Technology, il mercato dei
semiconduttori per automotive ha raggiunto
quota 29 miliardi di dollari, facendo
segnare un+0,2% rispetto
all’anno
precedente.
Se il dato numerico
è variato di poco, è
profondamente mutato il
volto della classifica dei
protagonisti. Il merger
tra Nxp e Freescale
ha dato vita al maggior
produttore mondiali di
chip per questo settore,
Quota di mercato dei principali produttori di semiconduttori per il
mondo automotive (cifre in milioni di dollari – Fonte Ihs Technology)
con una quota di mercato
del 14,3%, mentre l’acquisizione di
International Rectifier ha permesso
a Infineon di scalzare Renesas dalla
seconda posizione, con una quota di
mercato del 9,8%. Sullo scalino più basso
del podio Renesas, con un market share
del 9,1%, seguita da STMicroelectronics
e Texas Instruments. Da notare l’ingresso
per la prima volta nella top ten di Osram,
azienda di riferimento nel settore dei
sistemi di illuminazione per auto che negli
ultimi tre anni fa fatto registrare aumenti di
fatturato a due cifre grazie alla diffusione
dei Led nei nuovi veicoli.
Infineon acquista Wolfspeed
di potenza basati
su SiC e vogliamo conquistare il
primato anche nel
settore della potenza RF. Ciò permetterà di ridurre i
REINHARD
tempi di introduzio- PLOSS, Ceo di
ne sul mercato di Infineon Technologies
tecnologie innovative in grado di soddisfare le esigenze
della società moderna in termini di efficienza, connettività e mobilità”.
pagina 13
ATTUALITÀ
ST PREPARA IL TERRENO
AL ‘FULL SELF DRIVING’
pagina 18
seguici all’indirizzo:
www.elettronica-plus.it
Infineon Technologies e Cree hanno
reso noto di aver siglato un accordo
definitivo in base al quale il colosso tedesco ha acquisito la divisione
Wolfspeed Power e Rf di Cree. Nell’accordo stipulato rientra il business dei
substrati SiC per applicazioni di potenza e potenza RF. Grazie a questa
acquisizione, che ha comportato un
esborso di 740 milioni di euro, Infineon potrà offrire la più ampia gamma di
semiconduttori composti e rafforzerà
la propria posizione come fornitore
di soluzioni nel campo della potenza
(anche RF) in mercati caratterizzati da elevati tassi di crescita tra cui
elettro-mobilità, energie rinnovabili e
infrastrutture cellulari della prossima
generazione. “Con questa operazione
– ha commentato Reinhard Ploss, Ceo
di Infineon – siamo diventati l’azienda
leader nel settore dei semiconduttori
3
TERZA PAGINA
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
MASSIMO GIUSSANI
Rotta verso l’isola che non c’è (più)
Lo scorso 23 giugno il Regno
Unito ha votato a favore dell’uscita dalla Unione Europea, con
un voto divisivo tanto in termini
numerici (52%-48%), quanto
in termini geopolitici: Galles e
Inghilterra (Londra esclusa)
per uscire, Scozia e Irlanda del
Nord per restare. Con l’insediamento del nuovo Primo Ministro,
la Gran Bretagna potrebbe pertanto formalizzare la procedura
di uscita dalla UE, invocando
l’ormai famoso Articolo 50 del
Trattato di Lisbona e innescando così un periodo di negoziati
della durata di due anni.
L’esito del referendum sembrerebbe aver colto di sorpresa i mercati, che hanno fatto
registrare perdite record solo
parzialmente riassorbite nei
giorni successivi all’evento. Nonostante gli indici finanziari abbiano successivamente iniziato
a mostrare segni di normalizzazione, a meno di due settimane
dal voto la Banca di Inghilterra
ha diramato un comunicato in
cui avverte che alcuni rischi
connessi alla Brexit stanno cominciando a concretizzarsi con
conseguenze negative per la
stabilità finanziaria del Regno.
Il colpo maggiore sembra averlo accusato la sterlina: la divisa
britannica è infatti regredita ai
livelli di oltre trent’anni fa nei
confronti del dollaro, un tonfo
ancora più estremo di quello
verificatosi durante la crisi finanziaria del 2008. I mercati
azionari sono notoriamente
avversi ai climi di incertezza e
tra chi ne ha fatto le spese nei
primi momenti di speculazione
figurano diversi titoli tecnologici
con una presenza anche solo
parziale sul territorio Europeo.
Broadcom e Qualcomm, in
particolare, hanno perso oltre
il 6%, mentre AMD, Micron e
Nvidia hanno subito perdite
per oltre il 5%. A risentire maggiormente degli effetti negativi
sul medio e lungo termine saranno comunque le aziende
europee. NXP e ST, in particolare potrebbero vedere le proprie esportazioni di prodotti per
il settore automotive danneggiate dalla fuoriuscita del mercato automobilistico britannico
dalla UE. Nell’ambito hi-tech,
una notevole eccezione è rappresentata da ARM: l’azienda
britannica ha infatti visto salire
le proprie quotazioni anche a
ridosso del voto, in controtendenza con il resto del settore. Il
motivo è che oltre il 95% delle
vendite di ARM sono in dollari, mentre margini e spese
sono contabilizzate in sterline:
l’azienda si trova così nella invidiabile posizione di poter profittare tanto dall’irrobustimento
del dollaro quanto dalla svalutazione della sterlina.
Più in generale, gli analisti con-
Brexit: le prospettive per le aziende del settore tecnologico non sembrano particolarmente entusiasmanti
cordano sul fatto che il clima di
incertezza generato dal voto di
giugno ha reso meno allettante investire nel Regno Unito:
Gartner, ad esempio, ha degradato le previsioni di spesa
della Gran Bretagna. L’ombra
della fuoriuscita dal mercato
unico scoraggia le aziende
dall’investire oltremanica e Forrester prevede che nel 2017 il
mercato tecnologico britannico
andrà incontro a una contrazione del 3-5%.
La lista delle avversità da superare in seguito all’uscita dall’Unione Europea non si ferma
qui: i limiti imposti al movimento
di merci, personale e dati ridurranno la capacità delle aziende
del settore tecnologico di produrre innovazione e sono diversi gli analisti che ritengono che
il numero di nuove aziende che
sceglierà Londra come propria
sede subirà un calo a favore di
altre città europee che godono
dei vantaggi del mercato unico,
fattuale e digitale. Non solo, ma
con l’esclusione dalla UE, gli
imprenditori britannici dovranno rinunciare anche ai fondi
europei per lo stimolo dell’innovazione. Un esempio in questo
senso è il programma Horizon
2020 che, con un budget di 77
miliardi di euro su un periodo di
sette anni, è uno dei più ambiziosi incubatori di innovazione
dell’Unione Europea. Solo di
recente sono stati investiti 86
milioni di euro in 236 piccole e
medie imprese in 16 Paesi europei; di queste, 36 sono aziende britanniche.
L’avversione dei settori tecnologico e finanziario britannici nei
confronti della Brexit era ben
nota: secondo un sondaggio
condotto a ridosso del referendum, circa il 70% degli imprenditori nel settore tecnologico
voleva rimanere nella UE, contro solo il 15% pro-Brexit. Nella
sola città di Londra era a favore
del Remain l’87% del lavoratori
nel settore tecnologico.
Solo il tempo potrà dire quali
saranno le reali conseguenze
della fuoriuscita del Regno Unito dalla UE. Ma se il buongiorno
si vede dal mattino...
4
HI-TECH & FINANZA
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
SoftBank- Arm, la prima
acquisizione post-Brexit
La giapponese SoftBank vuole acquisire ARM, il grande produttore
di microchip, con un’operazione da 32 miliardi di dollari. Anche il
governo britannico ha espresso parere favorevole all’operazione
ANTONELLA PELLEGRINI
La giapponese SoftBank, colosso delle telecomunicazioni
e dei media, ha comunicato di
aver raggiunto l’accordo per l’acquisto di ARM Holdings per 32
miliardi di dollari. Un’acquisizione che farà parlare, anche perché ARM è l’azienda ‘tech’ con
il più alto valore di mercato tra
quelle quotate alla borsa di Londra, reputazione
che si è guadagnata determinando le specifiche per i chip e i
processori utilizzati nei moderni
smar tphone,
MASAYOSHI SON, presidente con licenze sia
e amministratore delegato di ad Apple che a
SoftBank
Samsung e altri
accordi di valore con i protagonisti del settore tra cui Huawei.
Il consiglio di amministrazione di
ARM ha raccomandato ai propri azionisti di accettare l’offerta
di SoftBank: l’auspicio dei due
board è quello di concludere l’operazione di acquisizione entro
il terzo trimestre di questo anno
fiscale. Tornando al portfolio
di prodotti di ARM, non solo i
componenti basati su tecnologia
concessa in licenza da ARM si
trovano nella maggior parte degli smartphone del mondo, ma il
gruppo di Cambridge si è anche
affacciato al settore dei dispositivi connessi, visto il rallentamento
nella crescita dei cellulari.
“Negli ultimi dieci anni ho sempre guardato con ammirazione
a questa azienda”, dice Masayoshi Son, presidente e amministratore delegato di SoftBank.
“Questa è la società che desideravo intensamente venisse
a fare parte di Softbank”. E ag-
giunge che l’operazione non dovrebbe incontrare opposizioni, in
quanto non vi sono business in
concorrenza tra le due.
Dopo la Brexit
Questa acquisizione rappresenta una delle più grandi nell’ambito tecnologico in Europa. ARM
ha sede a Cambridge, nel Regno Unito, e impiega circa 4.000
persone, e l’accordo arriva poche settimane dopo che la Gran
Bretagna ha votato per lasciare
l’Unione europea. Sorge spontanea una domanda: è l’impatto
della Brexit?
L’operazione è stata accolta con
favore dal governo britannico
perché si tratta della prima grande acquisizione nel Regno Unito dopo il referendum. Secondo
quanto si apprende dai portavoce della società giapponese,
SoftBank prevede di mantenere
l’attuale staff manageriale e operativo di ARM e la sede centrale
a Cambridge. E non solo: l’impegno è quello di raddoppiare il
numero di dipendenti nel Regno
Unito nei prossimi cinque anni.
Tutto ciò, dunque, in controtendenza rispetto ai timori di disinvestimenti delle aziende tech nel
Regno Unito in seguito all’esito
del referendum. D’altro canto,
una forte spinta è sicuramente
arrivata dal cambio yen-sterlina,
con lo yen relativamente forte
rispetto alla sterlina piuttosto
debole a causa dell’incertezza
post-Brexit, rendendo fusioni e
acquisizioni nel Regno Unito più
attraenti. Eppure, secondo Neil
Campling, di TMT Northern Trust
Securities, “l’importanza strategica della tecnologia ARM può
attrarre altri corteggiatori. Non è
semplicemente per la debolezza
della sterlina a nostro avviso”.
Semiconduttori
alla ricerca di nuove
frontiere di crescita
FEDERICO FILOCCA
Chi si attendeva un 2016 con
il botto per la domanda di chip
potrebbe restare deluso. Certo
l’anno non si è ancora concluso
e normalmente l’ultimo trimestre è molto positivo per l’industria dei semiconduttori per via
delle vendite natalizie. Ma la
sensazione sui mercati è che
per arrivare a un rimbalzo della
domanda, bisognerà attendere
il 2017. L’impressione è confermata dalle stime presentate nel
report Capital Equipment Forecast dell’associazione di categoria SEMI, che ha fatto sapere di attendersi una crescita di
appena l’1% per il mercato dei
chip nell’intero 2016. Se questa
previsione fosse confermata,
allora il giro d’affari complessivo
del comparto si attesterebbe a
36,9 miliardi di dollari. Per l’anno successivo, il centro di analisi prospetta invece una forte
ripresa della domanda, che
potrebbe far lievitare dell’11,4%
il fatturato globale dell’industria
fino a 41,1 miliardi di dollari. A
guidare la crescita nella spesa
ci saranno le grandi foundry, le
memorie (3D NAND e DRAM),
gli MPU (microprocessori), il
segmento Power, oltre a nuovi
importanti investimenti in China. Per i soli apparati di Wafer
Processing, secondo le stime di
SEMI, si dovrebbero totalizzare
vendite nel 2017 pari a 33,09
miliardi di dollari, mettendo a
segno un incremento del 12,89
per cento. Percentuale, quest’ultima, nettamente superiore al
+1,9% atteso per quest’anno.
Per il 2017, attesa anche la
crescita per i segmenti di Test
Equipment (+3% a 3,46 miliardi), per Assembly & Packaging
equipment (+4% a 2,48 miliardi)
e per i vari front end equipment
(+10,2% a 2,05 miliardi). “Dopo
un tiepido 2015, i produttori di
Il rallentamento della
crescita mondiale
frena anche il
mercato dei chip.
Per l’associazione
industriale di
categoria SEMI nel
2016 la crescita sarà
debole e le speranze
di rimbalzo sono
proiettate sull’anno
successivo
dispositivi stanno iniziando a
investire nuovamente in alcuni
segmenti chiave” ha spiegato
Denny McGuirk, presidente e
Ceo di SEMI.” Ci aspettiamo
un incremento della spesa per
investimenti in conto capitale in
crescita sia sul finire del 2016
che sul prossimo anno. Sotto il
profilo geografico, a trainare la
crescita sarà Taiwan, che si stima possa essere il top spender
nel settore sia per quest’anno
(9,5 miliardi) sia per il prossimo
(10 miliardi). Ma anche la Cina
farà sentire tutto il suo peso
con 6,4 miliardi di dollari spesi
nel 2016 e una stima di 7,24
miliardi per il 2017. Sempre per
il prossimo anno, Semi Capital
equipment forecast stima che il
Nord America si fermerà a 4,95
miliardi di dollari e l’Europa ad
appena 2,46 miliardi. Segno insomma che i chip sono un affare globale sempre più proiettato
verso Oriente.
DENNY MCGUIRK, presidente
e Ceo di SEMI
6
MERCATI
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
MCU: cresce
il ruolo dell’IoT
MASSIMO GIUSSANI
Quello dei microcontrollori
è un mercato notoriamente
dominato dalle applicazioni
in ambito automotive e industriale: nel suo Market Tracker per il secondo trimestre
2016, Databeans attribuisce
a questi due settori l’87% delle vendite globali di MCU. L’attesa ripresa – quantomeno a
livello globale – di entrambi
i mercati, porterà il fatturato
mondiale dei microcontrollori
a sfiorare i 17 miliardi di dollari a fine 2016.
Positivo è anche l’outlook
che emerge da uno studio di
Grand View Research e recentemente ripreso anche da
Hexa Research che stima in
16,5 miliardi di dollari il mercato globale delle MCU nel
2013 e prevede una crescita
con un tasso annuale composto del 7,3% tra il 2015 e
il 2020. In base a queste previsioni il fatturato a fine decennio arriverebbe a toccare
quota 26,98 miliardi di dollari.
In termini di architettura,
quella a 32 bit è la configurazione dominante – con una
fetta di mercato che nel 2014
era di oltre 7 miliardi di dollari
– e caratterizzata dal più alto
tasso di crescita sul periodo
2014-2020. Cresce, anche se
a un ritmo meno sostenuto, la
domanda di microcontrollori
a 16 bit: nel 2014 rappresentavano il 31% della offerta di
MCU e i pronostici degli analisti di Grand View sono per
una crescita caratterizzata da
un Cagr del 7% fino al 2020.
A dominare dal punto di vista geografico è l’area AsiaPacifico che nel 2014 ha fatto
fatturare 6,8 miliardi di dollari. L’espansione del mercato
asiatico è legata in particolar
modo alla crescente diffusio-
Nel mercato globale delle MCU
si fa sempre più consistente la
domanda di microcontrollori per
applicazioni IoT
ne dei microcontrollori nei
settori dell’energia, della telefonia cellulare e dei sistemi di
riscaldamento e condizionamento. Con un terzo del fatturato, l’area EMEA si colloca
al secondo posto nel 2014,
relegando il Nord America
a una terza posizione che si
contraddistingue tuttavia per
un Cagr sul periodo 20142020 dell’11%. A spingere il
mercato americano dei microcontrollori sono soprattutto i sistemi fotovoltaici e gli inverter DC-AC per la gestione
intelligente dell’energia.
Lo spaccato
per applicazione
Dallo studio di Grand View si
evince inoltre che ad accrescere la domanda di MCU da
qui a fine decennio saranno
le applicazioni elettromedicali (ad esempio glucosimetri e
misuratori di pressione), automotive (in particolar modo
nei veicoli a trazione ibrida) e
consumer.
Il segmento automobilistico
conferma la propria importanza con un fatturato, valu-
Fonte: Grand View
Research
Fonte: IHS
tato nel 2014, di 5,7 miliardi
di dollari e una prospettiva di
crescita con un tasso annuale
composto del 7% (sul periodo
2014-2020). Segue a ruota il
segmento industriale che da
solo nel 2014 si è aggiudicato
oltre il 29% del mercato. Anche qui il Cagr pronosticato
sul periodo di studio si assesta attorno al 7%. A spingere la domanda di MCU nella
applicazioni industriali è la
diffusione di soluzioni di automazione e controllo avanzate
basate su sensori intelligenti
e il crescente ruolo dei terminali HMI dotati di schermi tattili per gestione remota.
Il relativamente contenuto
segmento delle MCU destinate ai contatori intelligenti della
Smart Grid valutato in 59,6
milioni di unità nel 2012, viene associato a una previsione di crescita con un Cagr del
9% sul periodo 2014-2020,
quando si prevede verranno
vendute 165,5 milioni di unità.
Una crescita significativa nei
prossimi anni viene ascritta al variegato
segmento consumer, trainato
dalla crescente richiesta di
smartphone
proveniente dalle regioni AsiaPacifico,
dal
Medio Oriente
e dall’Africa.
Ma a motivare
l’espansione
della domanda
di MCU del set-
tore consumer a livello globale saranno in particolare
le applicazioni dell’Internet
delle Cose (IoT): in questo
ambito i microcontrollori permettono di semplificare l’uso
dei dispositivi aggiungendo
funzionalità come schermi
tattili, accensione e spegnimento automatizzati, gestione dei consumi e vari tipi di
personalizzazione.
IoT, non solo hype
Il crescente ruolo dell’IoT nel
mercato delle MCU è stato
recentemente sottolineato anche nel “Microcontroller Market Tracker” pubblicato da IHS.
I microcontrollori sono infatti
impiegati per la connettività
dei piccoli nodi dell’IoT e per
la gestione degli hub di sensori che si occupano di raccogliere e registrare i dati; con il
crescere del numero di nodi a
livello mondiale, cresce anche
la domanda di microcontrollori ad alte prestazioni orientati
a queste specifiche applicazioni. La sfida per i produttori
di MCU è quella di valutare
correttamente le promesse
dell’IoT per arrivare preparati sul mercato con un’offerta
specifica. Secondo gli analisti
di IHS il mercato dei microcontrollori per applicazioni automotive, di elettronica indossabile, building automation e
altri ambiti dell’IoT è destinato
a passare dagli 1,7 miliardi di
dollari fatti registrare nel 2014
a 2,8 miliardi di dollari nel
2019, per un Cagr sul periodo
indicato dell’11%.
7
MERCATI
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Sempre secondo IHS il tasso
annuale composto di crescita del mercato globale dei
microcontrollori sarà del 4%
fino al 2019. Sulla base di
queste cifre, meno generose
di quelle previste dal succitato studio di Grand View, il
ruolo giocato dall’IoT nel futuro del mercato della MCU
diventa più che concreto in
quanto senza il contributo di
crescita originato da questo
segmento a fine decennio si
andrebbe incontro a una stagnazione del mercato.
Una più recente analisi di
Credence Research, “Internet of Things (IoT) Microcontroller Market 2016 – 2023”
valuta il mercato delle MCU
per IoT in 1765,3 milioni di
dollari per il 2015 e prevede una espansione con un
Cagr dell’11,7% tra il 2016 e
il 2023, anno in cui il fatturato
arriverà a sfiorare 4,2 miliardi
di dollari.
A confermare il trend, al netto
di qualche discrepanza sulle
cifre, ci pensa un’altro studio
di Grand View, “IoT MCU
Market Analysis By Product,
Application and Segment Forecasts To 2022”, secondo la quale i microcontrollori
destinati ad applicazioni IoT
genereranno nel 2022 un
fatturato di 3561 7 milioni di
dollari. La conclusione degli
analisti di Grand View è che
l’affermazione dell’Internet
delle Cose ha portato a un’incessante domanda di prodotti innovativi che chiedono
MCU progettate su misura di
applicazione. In particolare
il futuro dei microcontrollori
vedrà una sempre maggiore
attenzione ai consumi energetici (con l’introduzione di
soluzioni compatibili con le
tecnologie di energy harvesting) e alle questioni di
sicurezza. In termini applicativi, la crescita del mercato
dell’IoT verrà in particolare
spinta dalla crescente diffusione dell’elettronica indossabile e delle applicazioni di
Home Automation.
Ottimo andamento
per i display AMOLED
Gli analisti di IHS segnalano per i prossimi mesi una forte
crescita dell’impiego dei display con tecnologia AMOLED
in diversi settori applicativi
consentendo di realizzare
prodotti con forme innovative, e la relativa semplicità
del processo produttivo può
potenzialmente permettere
di ottenere display dai costi
particolarmente contenuti.
Dal punto di vista applicativo, uno dei settori per
ora più interessanti per i
display AMOLED è quello
degli smartphone e, di fatto, diversi produttori hanno
già inserito questo tipo di
componente nei rispettivi
modelli di punta come fattore differenziante. Gli analisti
ritengono che la penetrazione dei display AMOLED
in questo segmento potrebbe crescere dal 17% del
2015 fino al 21% previsto
per il 2016 spinta dalle richieste di diversi produttori
di smartphone. Apple, per
esempio, potrebbe utilizzare display AMOLED per i
futuri iPhone che saranno
presentati nel 2017, sostituendo quelli LTPS usati
dagli attuali modelli.
Anche il segmento dei televisori di fascia alta comunque è interessante
per i display AMOLED e gli
FRANCESCO FERRARI
Il mercato dei display con
tecnologia AMOLED, in
base ai dati degli analisti,
sta crescendo rapidamente
e i motivi di questa crescita risiedono principalmente
nella riduzione dei costi,
nell’aumento del numero
di dispositivi consumer che
utilizzano questo tipo di display e nell’incremento della capacità produttiva.
L’aumento complessivo delle consegne, secondo IHS,
dovrebbe essere del 40%
rispetto allo scorso anno
e nel 2016 si dovrebbero
raggiungere i 395 milioni di
unità. In termini di fatturato,
gli analisti stimano che ci
dovrebbe essere una crescita del 25% nel 2016, in
modo da raggiungere un
valore complessivo di 15
miliardi di dollari.
Dal punto di vista tecnologico, i display AMOLED
offrono numerosi vantaggi
rispetto a quelli con tecnologia LCD che comunque
attualmente dominano ancora il mercato. Per esempio, la qualità di visualizzazione è migliore grazie a
un contrasto più elevato e
una maggiore saturazione
dei colori, ma non vanno
trascurati anche vantaggi
specifici come lo spessore
inferiore, una più elevata
velocità di risposta e la possibilità di essere integrati in
modo migliore con le funzionalità touch. I display
AMOLED, inoltre, possono essere anche flessibili,
Fig. 1 – Crescita prevista per
le consegne
dei display
con tecnologia
AMOLED nei
diversi segmenti
applicativi
[Fonte: IHS]
analisti di IHS stimano infatti che le consegne di TV
OLED potrebbe aumentare
del 125%, anno su anno,
nel 2016, raggiungendo le
900.000 unità.
Anche per notebook e tablet
PC è previsto un aumento
nell’impiego di display con
tecnologia AMOLED, che
permette di ottenere dispositivi più sottili e leggeri rispetto alle attuali tecnologie
IHS prevede che i display
da 8” e 9,7” QXGA e quelli
da 12” AMOLED inizieranno
a diffondersi quest’anno su
tablet e notebook e che la
crescita in questo segmento potrebbe raggiungere
il 63%, anno su anno, nel
2016 con 8,6 milioni di unità.
Per quanto riguarda altri
segmenti di mercato, IHS
ritiene che le consegne nel
2016 di display AMOLED e
OLED usati per dispositivi
near-eye per l’augmented
reality potrebbero crescere
del 119%, raggiungendo
i 3,6 milioni di unità. Nei
prossimi due anni, inoltre, ci saranno altri settori,
come quello automotive,
che interesseranno i display AMOLED, per esempio per i cruscotti, grazie
all’elevato contrasto offerto
da questa tecnologia, ma
anche per la possibilità di
realizzare facilmente device flessibili e curvi. In generale la tecnologia AMOLED
potrà trovare posto anche
in applicazioni industriali,
home appliance, digital signage e broadcasting.
8
MERCATI
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Il mercato degli IC
per automotive
FRANCESCO FERRARI
Andamento
dell’ASP per
tre tipi di IC
Automotive
[Fonte: IC Insights]
Tra i trend del settore dell’elettronica per l’automotive si può
notare una richiesta sempre
maggiore di supporto per tecnologie come le comunicazioni vehicle-to-vehicle (V2V) e
vehicle-to-infrastructure (V2I)
oltre, naturalmente alle tecnologie per i veicoli autonomi.
Parallelamente, si può notare il
passaggio di numerose tecnologie dalle automobili di fascia
alta a quelle di fascia media e
bassa e ai prodotti aftermarket.
In termini di dimensioni, nel
2015 il mercato dell’elettronica
per l’automotive ha rappresentato circa l’8,9% del totale dei
sistemi elettronici a livello mondiale, ma c’è stata una crescita
solo modesta rispetto all’anno
precedente, quando costituiva
l’8,6% del mercato complessivo. Gli analisti prevedono inoltre che la crescita continui a
essere contenuta nei prossimi
anni e stimano che l’elettronica
per l’automotive potrà rappresentare circa il 9,4% del totale
delle vendite di sistemi elettronici nel 2019. In un suo report
infatti IC Insights ritiene che
la pressione sui prezzi degli IC
per applicazioni automotive non
consentirà a questo settore di
aumentare sensibilmente la
sua quota di fatturato rispetto al
totale del mercato dell’elettronica. Nel 2015 la riduzione dell’A-
La crescita del
mercato degli IC
per automotive
deve fare i conti
anche con la
riduzione dell’ASP
SP (Average Sell Price) ha infatti
comportato una contrazione del
3% del fatturato del mercato degli IC per automotive portandolo
a 20,5 miliardi di dollari.
Le stime di IC Insights per questo segmento indicano che il
mercato nel 2016 comunque
continuerà a crescere (+4,9%)
per arrivare a 21,5 miliardi di
dollari, grazie anche alla diffusione di sistemi che diventeranno obbligatori in diversi
Paesi. In prospettiva, il mercato
degli IC automotive si prevede
che raggiungerà i 28 miliardi di
dollari nel 2019, grazie a una
crescita del 5,8%.
Dal punto di vista della tipologia
di componenti, i circuiti analogici e le MCU insieme rappresentano circa il 74% dei 20,5
miliardi di dollari di fatturato
ottenuto dagli IC automotive
nel 2015. La domanda di MCU
per automotive inoltre sta aumentando grazie al sempre
maggiore impiego di computer embedded all’interno delle
autovetture. Un altro aspetto
da non sottovalutare però è la
sempre maggiore richiesta di
autovetture dotate di
capacità di comunicazione. Questo significa
che componenti come
memorie di tipo DRAM
e Flash saranno sempre più richiesti anche
dal settore automotive
e gli analisti infatti stimano che la domanda
di IC di memoria per
questo settore potrebbe raggiungere il 12%
del totale degli IC automotive entro il 2019,
dal 7,8% del 2015.
Chip per l’industria:
un futuro brillante
Da un’indagine di IHS risulta che il settore dei chip è
aumentato leggermente nel 2015, con un fatturato di
41,9 miliardi di dollari e un incremento pari a circa
l’1% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una
percentuale nettamente inferiore rispetto a quelle del
2014 (+11,5%) e del 2013 (+9,8%)
A CURA DELLA REDAZIONE
La “top ten”
dei produttori di
semiconduttori
per applicazioni
industriali nel
2014 e nel 2015
(Fonte: IHS)
“Nonostante il dato non certo
esaltante dopo un biennio di
crescita molto sostenuta – ha
detto Robbie Galoso, direttore
associato per il settore dei semiconduttori industriali di IHS
– tutti i segnali indicano per il
futuro un andamento più brillante”. I fattori a sostegno di
questa tesi sono la graduale
accelerazione dell’industria
statunitense, con conseguente aumento della richiesta di
apparati industriali, e il buon
andamento di settori quali aeromobili per uso commerciale,
illuminazione a LED, video
sorveglianza digitale, controllo
della climatizzazione, smart
meter, tester per applicazioni
wireless ed elettronica medicale. Per tali motivi, il segmento dell’elettronica industriale
trainerà la crescita dell’intera
industria dei semiconduttori, con un aumento su base
annua dell’8,4%, nel periodo
compreso tra il 2015 e il 2020.
Nonostante queste previsioni,
8 tra i 10 maggiori produttori
di semiconduttori hanno fatto registrare una diminuzione
delle vendite nel Q1 2016 rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. I dati forniti da
Sia (Semiconductor Industry Association) evidenziano
un calo del 6% nelle vendite
dei chip nel primo trimestre di
quest’anno rispetto al primo
trimestre 2015.
I magnifici 10
Tornando nell’alveo dei semiconduttori industriali, Texas
Instruments si è confermata
nel 2015 il maggior produttore di chip per applicazioni industriali, seguita da Infineon
Technologies e Intel. ST è
scesa al quarto posto, mentre
Analog Devices ha mantenuto la quinta posizione.
“Come è noto, l’industria dei
semiconduttori
ha fatto registrare un livello
record di acquisizioni e fusioni
lo scorso anno
– ha ricordato
Galoso – che
hanno avuto un
impatto di notevole entità su
alcuni dei maggiori produttori
di semiconduttori per applicazioni industriali. Le acquisizioni strategiche continueranno a
svolgere un ruolo determinante nella definizione della classifica dei principali attori”.
Il merger tra Freescale e NXP
ha fatto salire quest’ultima
dalla 16a alla 7a posizione
della classifica dei semiconduttori industriali. La “nuova”
NXP ha guadagnato quote di
mercato in settori quali automazione della produzione e di
processo, aerospaziale civile,
power&energy ed elettronica
medicale.
10
REPORT
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Sistemi di trasporto:
un settore molto dinamico
FRANCESCA PRANDI
La gestione del traffico, la
logistica delle merci, la sicurezza dei trasporti sono alcuni dei più importanti ambiti
dove si stanno conducendo
dimostrazioni applicative e
dove le amministrazioni pubbliche stanno intervenendo
con normative e regolamenti per facilitare l’adozione di
questo nuovo approccio ai
sistemi di trasporto.
Per l’Italia il Piano di Azione
Nazionale sui Sistemi Intelligenti di Trasporto (ITS), è
stato adottato dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti il 12 febbraio 2014.
Secondo dati UNECE (United Nations Economic
Commission for Europe
“Intelligent Transport Systems-ITS) for sustainable
mobility”, Geneva, February 2012), riportati nel Piano
d’Azione, nel medio-lungo
periodo, la globalizzazione e
la crescita demografica determineranno una domanda
che eccederà le attuali capacità dei sistemi di trasporto.
“In particolare, il modello di
sviluppo
socio-economico
mondiale sarà sempre più urbano-centrico: entro il 2050
oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città,
i centri urbani produrranno
oltre l’80% del PIL, il tasso
di motorizzazione esploderà
con un aumento tra il 250 e il
375% a seguito anche dello
spostamento degli assi del
potere economico e politico,
che avverrà entro il 2050 (già
nel 2015 il 75% della crescita
del PIL era nei Paesi emergenti); secondo le previsioni, i passeggeri x km globali
saranno triplicati e il traffico
merci sarà quattro volte più
elevato dell’attuale. Entro il
Nelle aree più urbanizzate del mondo la disponibilità di sistemi di trasporto
più ecologici, sicuri ed efficienti si sta imponendo come priorità.
La comprensione delle possibilità offerte dalla telematica a questo settore è
cresciuta e i fornitori sono ormai pronti a soddisfare lo sviluppo di un mercato
che potrà dare grandi soddisfazioni
2030, 27 città nel mondo
supereranno i 10 milioni di
abitanti rispetto alle 19 attuali. In Europa, secondo dati
della Commissione Europea,
il 75% della popolazione già
oggi vive in aree metropolitane e le città generano il 70%
dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra”.
Queste sono le sfide legate
alla mobilità che occorre affrontare per rendere sostenibile la crescita prevista e ciò
non può avvenire aumentando solamente il numero delle
infrastrutture. Occorre piuttosto un approccio strategico
in cui i trasporti siano parte
di un sistema totalmente integrato, in cui informazione,
gestione e controllo operano
in sinergia al fine di ottimizzare la gestione delle infrastrutture e delle piattaforme
logistiche, incentivando un
maggiore utilizzo delle modalità di trasporto più sostenibili”.
“I sistemi finora realizzati in
tutto il mondo, sia a livello urbano sia extraurbano, hanno
permesso di valutare in modo
tangibile i benefici apportati
dagli ITS (si legge sempre
nel Piano d’azione italiano).
Esperienze condotte in diversi Paesi, sia negli Stati
Uniti sia in Europa, riportano
che per diverse applicazioni
si sono ottenuti risultati molto
importanti: riduzione dei tempi di spostamento nell’ordine
del 20%; aumenti della capacità della rete del 5÷10%;
diminuzione del numero di
incidenti del 10÷15%; dimi-
nuzione delle congestioni del
15%; riduzione delle emissioni inquinanti del 10%; riduzione dei consumi energetici del 12%. Questi benefici
sono stati ottenuti a fronte
di investimenti relativamente modesti e comunque di
gran lunga inferiori a quelli
necessari per la costruzione
di nuove infrastrutture. In una
fase di contrazione evidente
della crescita, le soluzioni
ITS consentono quindi di affrontare efficacemente e con
costi contenuti molti problemi connessi con la mobilità.
A livello mondiale, numerosi
Paesi (Stati Uniti, Giappone,
Corea del Sud, Australia)
hanno promosso negli ultimi
venti anni programmi di investimenti ingenti negli ITS soprattutto per la gestione del
traffico e per le tecnologie
avanzate per i veicoli”.
Il mercato
Le tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni
(telematica) e quelle dell’elettronica sono alla base
delle soluzioni per sistemi
di trasporto intelligenti. Le
previsioni di mercato per le
applicazioni telematiche nel
settore dei trasporti negli
anni a venire sono molto interessanti. Consideriamo ad
esempio quelle più recenti
(pubblicate il 25 aprile 2016)
di Global Market Insights
che, per l’insieme delle applicazioni che compongono
l’offerta ITS, indicano una
crescita annua media del
13% tra il 2015 e il 2022.
Nel 2022 quindi, il mercato
avrà un valore di 47,6 miliardi di dollari contro i 18,04 del
2014. Il segmento trainante resta quello dei sistemi
avanzati di gestione del traffico con un valore previsto di
18,4 miliardi nel 2022 e una
crescita media annua 20142022 pari al 12,7%. Una crescita altrettanto importante è
prevista per i sistemi avanzati di trasporto pubblico,
che hanno una previsione di
fatturato pari a 13,2 miliardi
di dollari nel 2022 e una crescita stimata del 13,3% annuo. Il Nord America detiene
poco più del 40% della spesa
mondiale mentre l’area Asia
Pacifico è quella che dovrebbe esprimere la crescita più
dinamica con un tasso medio
annuo del 14% circa.
I maggiori produttori mondiali
per il settore dei trasporti indicati da Global Market Insights
nell’anno 2013 sono Siemens
AG, Hitachi Ltd., Kapsch TrafficCom, SWARCO AG, Denso, Q-Free ASA, TomTom NV,
Garmin International, IBM
Corp. and Xerox Corp.
Telematica ed
elettronica cambiano
il mondo dei trasporti
Metrò driverless
La metropolitana a guida
automatica è la soluzione innovativa per il trasporto pubblico che si sta diffondendo
soprattutto nelle grandi città.
È sicuramente il sistema del
futuro perché offre grandi
vantaggi; ad esempio, maggiore frequenza e regolarità
11
REPORT
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
delle corse. La sicurezza del
mezzo è superiore rispetto
alle metropolitane tradizionali perché è esclusa la possibilità di qualsiasi errore umano.
Con un sistema a guida automatica, inoltre, la frequenza dei convogli può essere
regolata in modo elastico a
seconda delle esigenze di
trasporto, praticamente in
tempo reale, accantonando
le rigidità di una tabella di
marcia impostata su base
statistica per predisporre
adeguati turni del personale
conducente. Si riducono così
i costi del lavoro, che nelle
metropolitane
tradizionali
sembrano pesare non poco
sui costi di esercizio.
L’Italia è sede di imprese di
eccellenza del settore. Una
per tutte Ansaldo STS, che
ha costruito un sistema driverless chiamato Automatic
Train Control (ATC), inte-
grando in modo altamente
innovativo i classici sistemi di
marcia automatica già utilizzati da tempo nelle metrò e
nelle ferrovie. Con l’ATC si è
arrivati al massimo livello di
automatizzazione, in cui la
Dirigenza Centrale Operativa
è il cervello di tutto il sistema
di automazione integrale.
Questo tipo di soluzione viene già utilizzata nella rete
metropolitana di molte grandi città; ad esempio Hong
Kong, Singapore, Vancouver, Parigi e in Italia a Brescia, Milano (linea 5), Roma
(Linea C) e Torino (M1). Un
censimento del 2013 (www.
metroautomation.org) aveva contato 77 metropolitane
completamente automatizzate in tutto il mondo, di cui
21 in Europa. Sono molti i
progetti in fase esecutiva,
che vedono impegnati anche
i grandi general contractor
La linea 5 (la
“lilla”) della
metropolitana
milanese
italiani e le tecnologie del
nostro Paese. Ad esempio
quello di Sidney, dove un
tratto di una nuova metropolitana è stato affidato a Salini Impregilo. Visti i vantaggi
dell’automazione integrale,
se si vuole puntare su un trasporto pubblico efficiente che
riduca l’impatto ambientale
della mobilità urbana si impone necessariamente anche una riflessione sull’ammodernamento delle vecchie
metrò a nullo o basso livello
di automazione. Questi impianti, ormai obsoleti, hanno
costi di manutenzione elevati
con livelli di sicurezza ed efficienza non più sufficienti per
un traffico passeggeri molto
aumentato ed in crescita.
Convogli di camion a guida
semiautomatizzata
I maggiori costruttori di camion, Iveco in Italia, sono
ormai pronti ad offrire al mercato una nuova possibilità
di circolazione del traffico
merci su ruota. Si chiama
Truck Platooning, ovvero la
combinazione di più veicoli
che viaggiano a breve distanza l’uno dall’altro guidati
da sistemi di assistenza alla
guida automatizzata e collegati in modalità wireless.
All’inizio di aprile si è svolto
il primo evento dimostrativo,
che ha visto coinvolti sei costruttori europei in viaggi collettivi con partenza da varie
città europee e destinazione
Rotterdam. L’iniziativa è stata
organizzata dall’Olanda, nel
suo semestre di presidenza dell’Unione Europea, per
favorire il dialogo tra i vari
interlocutori
(responsabili
delle infrastrutture, della rete
stradale, dell’omologazione
continua a pag.12
12
REPORT
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Il nuovo
modello
Stralis HI-Way
di Iveco
segue da pag.11
veicoli e dei costruttori) che
in vario modo sono chiamati in causa da questa novità
resa possibile dalle nuove
soluzioni tecnologiche. I camion partecipanti, Iveco ha
portato il modello Stralis HIWay, erano tutti dotati di una
piattaforma di controllo da
remoto comprendente GPS,
telecamere e radar, ed equipaggiati con avanzati sistemi
di sicurezza quali il Cooperative Adaptive Cruise Control
(CACC) e l’Advanced Emergency Braking System. La
tecnologia Wi-Fi consentiva
la comunicazione e l’interazione delle piattaforme dei
vari camion del convoglio,
dove il primo guidava e i successivi si adattavano al suo
comportamento. Sono evidenti i vantaggi di questo tipo
di soluzioni per la sicurezza,
l’efficienza e la riduzione dei
consumi derivanti da un migliore stile di guida nonché il
minore impatto ambientale di
questo genere di trasporto; è
stata infatti calcolata una riduzione del 10% delle emissioni di CO2.
Lo smartphone come strumento di pagamento veloce
Vista la popolarità lo
smartphone ha i numeri per
diventare il token più adeguato per sistemi di pagamento
wireless, quanto meno alcuni. Nel commercio al dettaglio
è ben lontano dall’essere un
vero concorrente delle varie
carte di credito o bancomat,
ma in quello dei trasporti può
invece diventare un valido
strumento per il pagamento
del biglietto, forse soprattutto
nel trasporto pubblico locale.
Alle soluzioni già esistenti sul
mercato si è aggiunta la Xe-
Sotto l’aspetto delle tecnologie wireless, la ricerca dei
costruttori si dirige verso una
trasmissione mobile di altissima qualità, a bassa latenza e significativa ampiezza di
banda. Di recente la svedese
Scania ha comunicato di testare insieme a Ericsson la
tecnologia 5G che intenderebbe utilizzare per i veicoli
a guida autonoma e nel platooning.
Il semaforo è sempre verde
alla giusta velocità
Questa soluzione, che consente un’andatura costante
dei veicoli su ruota in area
urbana, regolamentata con
segnalazione semaforica, è
stata dimostrata all’11° Congresso Europeo ITS(1) tenutosi a Glasgow dal 6 al 9 giugno 2016 da Dynniq, società
olandese con più di 1.800
dipendenti che progetta e
sviluppa soluzioni altamente
innovative nei settori della
mobilità (controllo del traffico), parking ed energy. I partecipanti al congresso hanno
potuto sperimentare un sistema che informa il conducente di un veicolo circa la
velocità ottimale di crociera
da tenere per non fermarsi
ai semafori e quindi rendere
più fluida la circolazione stradale. GLOSA (Green Light
Optimal Speed Service) è il
nome di questo servizio che
a Glasgow riceveva il segnale da un sistema cittadino di
gestione del traffico in modo
ottimizzato per poi inviarlo
alla app. In collaborazione
con l’azienda olandese, un
altro fornitore di servizi in
4G, Geoloc Systems, ha dimostrato la propria versione
dell’applicazione GLOSA. In
questo caso l’informazione
viene utilizzata da gestori di
sistemi di trasporto merci per
organizzare in modo intelligente le consegne ai clienti,
in abbinamento ad altri tool
di navigazione e custom management.
La Xerox
Seamless
Transportation
Solution
rox Seamless Transportation
Solution lanciata da Xerox
lo scorso 6 giugno. Il lancio
è avvenuto dopo un progetto
pilota di nove mesi condotto
nell’area di Valence, nel sudest della Francia, e dopo la
prima dimostrazione in occasione del Congresso Internazionale UITP (International Association of Public
Transport) tenutosi a Milano
nell’aprile 2015.
Il sistema di Xerox prevede
l’installazione di tag Near
Field Communcation sui
mezzi della rete di trasporto, il download di una app e
la registrazione dell’utente
presso Xerox Seamless per
attivare il proprio conto. Per
potere viaggiare l’utente appoggia il proprio smarphone
sul tag NFC, il quale crea e
salva una transazione criptata che invia allo smarphone.
La fatturazione elettronica
avviene a fine mese ed è calcolata sul numero di viaggi
completati con i vari operatori pubblici. La soluzione è
universale, progettata indipendentemente dal tipo di
SIM card, ed è compatibile
con tutti gli operatori telefonici. L’installazione è semplice
sia per l’operatore dei trasporti sia per l’utente del servizio e nel contempo offre la
stessa sicurezza del ticketing
wireless convenzionale.
Nota
(1) Si è svolto a Glasgow nei
giorni dal 6 al 9 giugno scorsi
l’11° Congresso ITS Europe.
ITS è l’acronimo di Intelligent
Transport Systems. ERTICOITS Europe è la partnership
tra 100 aziende e istituzioni
coinvolte nella produzione e
di sistemi di trasporto intelligente, che organizza anche
questo importante evento
con cadenza annuale. Gli
obiettivi: sostenere la mobilità nel modo più efficace e
contemporaneamente
più
rispettoso dell’ambiente, salvando in questo modo molte
vite umane.
13
DISTRIBUZIONE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Distribuzione elettronica: i trend
ANTONELLA PELLEGRINI
Andamento lento ma costante.
È la fotografia del comparto della
distribuzione secondo i principali
produttori e distributori di componenti elettronici che si sono
incontrati e confrontati in meeting
e sessioni one-to-one nel corso
dell’Electronics
Distribution
Show di Las Vegas.
Quali sono i settori ‘chiave’? Non
è difficile indovinare: automotive, illuminazione e IoT. Nelle
conversazioni con alcuni dei più
importanti distributori del settore,
queste tre aree sono infatti considerate buone opportunità di mercato, nonostante l’andamento
lento del mercato. Alcune di queste aree rappresentano roccaforti
consolidate per molte aziende,
mentre altre, come l’IoT, sono ter-
Automotive, illuminazione e IoT saranno i settori chiave per i distributori di elettronica.
Questo è emerso nel corso dell’Electronics Distribution Show di Las Vegas
reno fertile per nuove ricerche e
investimenti.
Secondo Chuck Delph, nuovo
presidente di Avnet EM Americas (in carica dai primi di luglio)
le maggiori opportunità di crescita sono nell’automotive. Delph
sottolinea il cambio di attitudine
dei consumatori una buona ragione per essere ottimisti. Chi
acquista una nuova autovettura,
infatti, oggi chiede innanzitutto
connettività, mettendo in primo
piano opzioni quali sicurezza e
comfort. “È interessante vedere
come stia cambiando il mercato”,
afferma “non conta tanto l’elettronica a bordo, piuttosto la capacità di offrire servizi e contenuti
all’interno della macchina”. Oltre
l’elettronica, dunque, tutti i servizi
correlati alla gestione dei dati, alla
security e business analytic rappresentano buone opportunità di
crescita. Secondo Delph, vi sono
numerose opportunità nell’ambito dell’illuminazione, anche se i
LED possono essere considerati
un mercato maturo e aggiunge
che il grande potenziale continua
a essere nell’ambito dei sistemi di
controllo.
Riche Davis, presidente di WPG
Americas, è della stessa opinione e sottolinea l’ottimo successo
dei sistemi di illuminazione nelle
città di tutto il mondo, sottolineando che non si tratta della vendita
dei singoli componenti ma di soluzioni complete. Davis aggiunge
che WPG
sta usando la sua
esperienza
nel settore
dell’illuminazione
per affrontare le nuove sfide in ambito IoT,
e ricorda che quando l’illuminazione a LED stava decollando, il
mercato è stato invaso da startup e aspiranti del settore alla ricerca di supporto per la progettazione, molti dei quali non hanno
avuto successo. L’IoT è un fenomeno simile. Si tratta comunque
di ‘aspettare e vedere’ che cosa
succederà e allo stesso tempo
utilizzare le risorse con prudenza.
14
DISTRIBUZIONE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Distribution WORLD
Informazioni in tempo reale sul mondo della distribuzione elettronica sono disponibili su
elettronica-plus.it, sezione Distribuzione
Avnet Memec – Silica
tutti i brand sotto
Avnet Silica
Dopo la fusione di Avnet Memec
e Avnet Silica avvenuta nel 2015,
Avnet Memec – Silica unisce i propri brand sotto un nuovo unico
nome, Avnet Silica.
Avnet Silica continuerà a operare
in qualità di specialista europeo
di semiconduttori del distributore tecnologico globale Avnet Inc.
La società conta in tutta Europa
quindicimila clienti, che potranno
continuare ad avere accesso alle
più innovative tecnologie, ricevere un’assistenza tecnica completa e contare su servizi logistici
affidabili.
“Il nostro brand rappresenta il
legame tra noi e i nostri clienti.
Avnet Silica è nota per essere
perspicace, appassionata e dedicata all’innovazione. Siamo guidati da un unico obiettivo: essere
una smart connection tra i nostri
clienti e i nostri fornitori. Avnet Silica semplifica le complessità trovando soluzioni, tecnologie e reti
logistiche creative”, sottolinea
Mario Orlandi, presidente di Avnet
Silica. “Adottando il marchio
Avnet Silica, siamo certi che questo possa meglio rappresentare
sul mercato la nostra posizione
di distributore leader nel campo
delle più innovative soluzioni a
semiconduttore.”
Conrad: a catalogo
tester 2100-Gamma
di Beha-Amprobe
Conrad Business Supplies ha introdotto nel suo catalogo il tester
prova tensione 2100-Gamma, il più
recente modello della famiglia di
strumenti robusti e affidabili Serie
2100 realizzati da Beha-Amprobe.
Lo strumento è sufficientemente
robusto per essere utilizzato anche nei più difficoltosi impianti
elettrici commerciali e residenziali, compresi gli impianti di generazione fotovoltaica. Il tester prova tensione 2100-Gamma è uno
strumento compatto, ma che offre
numerose funzionalità di misura,
tra cui il rilevamento automatico
di tensioni continue o alternate
con indicazione della polarità, il
test automatico di continuità con
indicazione visiva e il rilevamento
di tensioni senza contatto. Grazie
alle più alte portate di misura delle tensione in continua e alternata
disponibili, e alla certificazione
per la categoria di sicurezza CAT
IV, lo strumento 2100-Gamma è
ideale per controllare anche gli
impianti elettrici dove sono presenti tensioni elevate. Il
tester prova tensione integra anche una torcia che
permette di illuminare zone
buie e un indicatore sonoro
che scatta quando viene
rilavata una tensione alternata superiore a 50 V o una
tensione continua superiore a 120 V. Benedikt Sehr,
product manager, Category
Business Supplies, in occasione
dell’aggiunta del modello BehaAmprobe 2100-Gamma alla gamma di strumenti di misura offerti
da Conrad, ha commentato: “Molti nostri clienti hanno esigenze
molto specifiche per misurare le
tensioni sugli impianti, pertanto
siamo sempre alla ricerca di strumenti che offrano le caratteristiche più avanzate. Con l’introduzione del modello 2100-Gamma,
che si affianca agli altri tester
prova tensione dei principali marchi, siamo certi che i nostri clienti
potranno sempre trovare il modello più adatto alle loro specifiche
esigenze.”
Mouser è Top
distributor secondo
Sicap Electronique
Mouser Electronics è al primo
posto nella classifica dei distributori di componentistica elettronica del noto produttore francese
Sicap Electronique, e si è aggiudicata il prestigioso ‘N. 1 Electro-
nic Catalog Distributor’. Il premio
è stato istituito per determinare i
fornitori più efficienti e in grado di
migliorare la qualità della supply
chain. Nel caso di Mouser viene
premiato ‘l’impegno e la puntualità delle consegne, la qualità e il
servizio ai clienti’. “Siamo onorati
di essere al top tra i distributori di
elettronica”, commenta Graham
Munson, director Emea Customer
Service di Mouser. “Sicap offre un
servizio completo, dal concept
alla progettazione, fino alla produzione e certificazione del prodotto
finale, con una base di fornitori
di 230 aziende e acquisti per 5,5
milioni di euro che coprono più di
15.000 articoli”, dice Mederic Allais, responsabile degli acquisti di
Sicap, “L’approvvigionamento dei
componenti ha un impatto diretto sul costo del prodotto, quindi
è fondamentale valutare tutti gli
aspetti di ciascun fornitore. Ci impegniamo nel realizzare audit periodici delle prestazioni dei nostri
fornitori e siamo lieti che Mouser
abbia conquistato questo primo
posto. Ci congratuliamo con loro
per il servizio che portano alla nostra azienda”.
Sul fronte dei prodotti Mouser ha
ora in stock il kit PSoC Pioneer
con coprocessore analogico CY8CKIT-048 di Cypress. Il coprocessore analogico system-on-chip
(PSoC) programmabile scarica l’elaborazione dei sensori dall’host
e riduce il consumo generale di
potenza del sistema, consentendo agli ingegneri di valutare e
sviluppare applicazioni Internet
of Things (IoT) che richiedono più
sensori. Il kit PSoC Pioneer con
coprocessore analogico include
sei progetti d’esempio per l’ambiente di progettazione integrato
(IDE) PSoC Creator di Cypress
che gli ingegneri possono utilizzare per lo sviluppo e il debugging
di progetti in cui è previsto un coprocessore analogico PSoC.
Digi-Key è premiata
da Kemet
È andato a Digi-Key Electronics
il prestigioso riconoscimento
‘High Service Distributor of the
15
DISTRIBUZIONE
Year’ di Kemet. Il premio è stato
consegnato da Cheryl Swaim,
high service distribution account
executive; Monica Highfill, vice
president of Americas sales e Patrick Stringer, senior director of
Americas distribution di Kemet.
A ritirarlo erano presenti Chris
Beeson, executive vice president,
sales and supplier development;
Tom Busher, vice president of
global I, P, & E; Tom Treichel, director of production business sales;
Pete Jobe, marketing programs
manager; Jason Simoneau, director of passives di Digi-Key. Kemet
Corporation è un fornitore a livello
mondiale di componenti elettronici. I prodotti offrono ai clienti la
più ampia gamma di tecnologie di
condensatori nel settore dielettrici, insieme a una gamma più ampia di dispositivi elettromeccanici,
soluzioni di compatibilità elettromagnetica e super condensatori.
La visione aziendale è quella di
proporsi quale fornitore affidabile
componenti elettronici per i clienti
che richiedono i più alti standard
di qualità, consegna e servizio
LoRaWAN di Semtech:
il kit è disponibile da
RS Components
RS Components rende disponibile una nuova serie di kit di
sviluppo per sistemi LoRaWAN
(Long Range Wide Area Network)
a marchio Semtech nel vasto catalogo di strumenti destinati ai
progettisti che realizzano applicazioni per Internet of Things (IoT).
La rete wireless LoRaWAN opera
su distanze maggiori rispetto alle
più diffuse tecnologie wireless a
basso consumo, è più resiliente
alle interferenze ed è la soluzione
ideale per diverse applicazioni, tra
cui circuiti/reti di sensori, sistemi
di sicurezza, smart home, smart
metering, controllo industriale e
smart city. I quattro nuovi moduli di valutazione LoRaWAN sono
dotati dell’innovativa tecnologia
LoRa a lunga distanza di Semtech
– l’ideale per specifiche LPWAN
(Low Power Wide Area Network)
– creati per reti e applicazioni
IoT a batteria permettendo anche
la connessione a gateway LoRaWAN. LoRa è anche il protocollo
primario adottato da ‘The Things
Network’ che ha condotto una
campagna di crowdsourcing destinata a realizzare una rete di dati
IoT completa per la città di Amsterdam. LoRaWAN mette a disposizione un protocollo comune che
consente a smart asset e dispositivi IoT di comunicare tra loro. La
specifica LoRaWAN è ottimizzata
anche per garantire consumi bassissimi ed è perfetta per gli endpoint wireless a batteria delle reti
IoT. È inoltre in grado di garantire
una comunicazione bidirezionale
sicura con velocità di trasmissione comprese tra 0,3 e 50 kbps, su
distanze comprese tra 2 e 5 km
nelle aree urbane e fino a 15 km
nelle aree extraurbane.
AVX premiata da Arrow
AVX, specializzata nella produ-
zione di componenti passivi e
soluzioni di interconnessione, ha
ricevuto il prestigioso Gold-level
2015 Perfect Order Index (POI)
Award nella categoria “fornitore Componenti elettromeccanici
passivi” da Arrow Electronics.
Istituito nel 2012, questo premio
è un riconoscimento per tutti quei
fornitori i di Arrow che si distinguono per le migliori performance in termini di consegna degli
ordini, secondo un sistema che
prende in considerazione otto
punti, tra cui la puntualità delle
consegne e la qualità del prodotto ma anche la consegna al posto
giusto e nel momento giusto. “Il
premio di quest’anno rappresenta
una seconda vittoria consecutiva
per AVX, e siamo onorati di essere
stati ancora una volta riconosciuti
da Arrow Electronics per il nostro
fermo impegno a fornire prodotti
di qualità innovativi e un servizio
ai clienti superlativo”, dice Pete
Venuto, vice presidente senior
vendite, AVX. “La nostra mission
è quella di lavorare al meglio ma
non potremmo farlo senza il duro
lavoro e la dedizione delle varie
persone che compongono entrambe le società”.
Eurotech diventa partner di Cisco
Eurotech ha firmato un accordo con Cisco
che le consentirà di diventare Indirect
Solutions Technology Integrator (STI). In
base a questo accordo, Eurotech potrà
fornire in tutto il mondo gateway studiati per applicazioni specifiche nei settori
industriale o dei trasporti, dotati del software Cisco 5921. Questi prodotti saranno destinati a mercati caratterizzati da
condizioni ambientali gravose (temperature estreme, urti e vibrazioni, assenza
di ventole di raffreddamento ecc.) che richiedono una combinazione affidabile di
hardware specifico e di una comprovata
funzionalità di networking con software
Cisco IOS.
Digi-Key premiata da Samsung ElectroMechanics e da Ohmite
Digi-Key ha ricevuto da Samsung ElectroMechanics America il prestigioso premio
Performance Excellence Award nel corso dell’EDS Summit 2016 di Las Vegas.
Il premio è stato consegnato da Jay
Pauer, director of distribution (North
America) di Samsung Electro-Mechanics
America, a Jason Simoneau, director of
passives di Digi-Key. Samsung Electro
Mechanics (SEMCO) was established in
1973 as a subsidiary of Samsung Corporation. Semco is a global leader supplying passive components in multiple
industry sectors. Semco consists of four
divisions: optical & mechatronics, circuit
drive, advanced circuit interconnect, and
LCR. Semco has manufacturing presence in five countries and direct sales
presence in over fifteen countries.
RS Components: accordo di distribuzione globale con Fischer Connectors
RS Components ha annunciato di aver stipulato un accordo di distribuzione globale con Fischer Connectors, specialista
mondiale nella produzione di connettori
circolari a elevate prestazioni e soluzioni
di cablaggio. L’accordo consente a RS di
distribuire direttamente in tutto il mondo
il vasto catalogo a marchio Fischer Connectors di connettori circolari push-pull
serie Fischer UltiMate e Fischer Core.
Mouser e VIA Technologies siglano accordo di distribuzione
Mouser ha siglato un accordo di distribuzione globale con VIA Technologies, società specializzata nello sviluppo di soluzioni e piattaforme altamente integrate
e sistemi embedded per machine-to-machine (M2M), Internet of Things (IoT), e
applicazioni per le smart city. Da Mouser
sono dunque disponibili una serie di potenti schede integrate e moduli che consentono il rapido sviluppo di progetti di
sistemi embedded basati sugli standard
industriali Pico-ITX ed ETX.
brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
16
ATTUALITÀ
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Risparmiare nei consumi
energetici? Si può
Un caso di successo è quello di Capetti Elettronica che dimostra come
sia possibile ridurre consumi energetici fino al 18% grazie a un efficiente
monitoraggio energetico degli edifici pubblici
A
CURA DELLA REDAZIONE
Capetti Elettronica, azienda di Castiglione Torinese
(TO), è specializzata nella
progettazione e nella produzione di strumentazione
elettronica per il rilevamento
dati - tra cui sonde, datalogger e reti di sensori wireless
(WSN). L’azienda ha realizzato un kit di monitoraggio
energetico, implementabile,
wireless e capace di operare
da remoto via web, per fornire agli addetti ai lavori un
aggiornamento dati costante
e tempestivo.
L’attività condotta negli edifici pilota ha dimostrato che
è possibile ridurre i loro consumi energetici annui media-
mente del 10% e fino a un
massimo del 18%. In particolare, nel Comune di Bra,
attraverso le azioni di ottimizzazione gestionale condotte,
è stato possibile ottenere un
risparmio energetico di quasi
il 18%, per un volume di circa
66 mila kWh per anno, pari
a un risparmio di circa 5.700
euro sulle spese destinate ai
consumi energetici, da dedicare al finanziamento di altre
importanti attività.
Dato che le strutture pubbliche campione sono state scelte tra quelle con
consumi energetici annuali
superiori ai 20 mila euro, è
stato inoltre dimostrato che
il costo del kit di monitoraggio di Capetti Elettronica,
impiegato per l’attività di
monitoraggio, non richiede
investimenti ingenti, poiché
può essere totalmente ripagato in meno di un anno.
Visto il successo ottenuto
nell’anno passato, l’attività
promossa dalla Fondazione
CRC è stata replicata anche per l’anno 2015-2016,
con il servizio di formazione e di supporto tecnico di
Environment Park e l’implementazione di nuovi kit da
parte dell’azienda Capetti
Elettronica.
Capetti
Elettronica ha
recentemente
ampliato il suo
stabilimento
produttivo
Innovare è un must
È sufficiente dare uno sguardo alla storia di Capetti Elettronica per capire quanto sia
da sempre un’azienda manifatturiera votata all’innovazione tecnologica. È stata
fondata nel 1973 da Ada ed
Emilio Capetti inizialmente
offrendo consulenza per la
progettazione e la produzione conto terzi di apparecchiature elettroniche a
medio ed elevato contenuto
tecnologico destinati all’industria. Oggi è partner di
numerose aziende italiane e
internazionali specializzate
nei campi della strumentazione di misura e dell’automazione industriale.
Negli anni 80 l’azienda ha
aperto un laboratorio per la
prototipazione rapida e un
reparto di produzione, per
fornire ai clienti un servizio
sempre più completo: inizia
così la produzione di misuratori di temperatura di precisione destinati ai centri di
ricerca e ai laboratori di taratura, a cui seguono strumenti
e sistemi di rilevamento sati
sempre più avanzati, destinati a svariati settori.
Nel 2005 da vita ad un team
di progettazione di reti di
sensori wireless (WSN), destinati a molteplici applicazioni, tra cui il monitoraggio
energetico, ambientale (museale) e strutturale, le regolazione sistemi HVAC, Internet of Things, la domotica e
building automation.
Per meglio operare sul territorio, nel 2011 Capetti
Elettronica amplia il suo stabilimento produttivo, a Castiglione Torinese, alle porte di
Torino, con una sede di 2000
m2, dove il risparmio energetico e il rispetto della natura
sono stati elementi fondamentali della sua progettazione: l’energia solare viene
infatti convertita in energia
termica per il riscaldamento
ed in energia elettrica.
Oggi l’azienda si occupa di
progettazione e produzione
di apparecchiature elettroniche customizzate ad elevato standard qualitativo, oltre
che della progettazione e
produzione di sistemi per
monitoraggio con sensori wireless low-cost e low-power.
17
ATTUALITÀ
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
In particolare ha concentrato
il proprio lavoro di sviluppo
tecnologico su due specifiche gamme di prodotti: la
linea Winecap (WIreless
NEtwork for Energy & Environment Custom Application)
e linea prodotti custom.
Nel 2014, con la fornitura
dei propri sistemi di monitoraggio Winecap Wdls, per
il progetto EnergyManagement della Fondazione CRC,
Capetti Elettronica ha realizzato finalmente un ambizioso
progetto:dimostrare direttamente sul campo l’efficacia
della sua strumentazione per
il monitoraggio energetico,
ambientale e strutturale degli
edifici, progettata per rispondere nel modo più efficiente
possibile, veloce e intuitivo a
tutte le esigenze di lavoro di
un Energy Manager.
La ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate caratterizza però tutta la produzione di Capetti Elettronica,
anche grazie alla collaborazione costante con importanti centri di ricerca e Università (Politecnico ed Università
di Torino, Inrim).
La strumentazione
di Capetti Elettronica
Capetti Elettronica ha progettato i suoi sistemi di monitoraggio per essere implementabili a seconda delle
necessità di rilevamento degli edifici in cui devono essere impiegati e in base alle
indicazioni di lavoro fornite
dagli Energy Manager che li
devono utilizzare. Questo ne
fa uno strumento adattabile
a qualunque contesto operativo, altamente flessibile e
personalizzabile.
In generale, la strumentazione di campo proposta è
costituita da una WSN (wireless sensor network), la
centralina che permette la
connessione al centro servizi, che può avvenire mediante connessione GSM/GPRS,
LAN o wifi. I componenti
sono quindi: una Mwdg (cen-
tralina di raccolta dati, gestione del sistema e connessione con il Centro Servizi),
sonde e datalogger di vario
genere, eventuali router.
Per fare un esempio concreto: negli edifici pubblici della
provincia di Cuneo che hanno partecipato al progetto
Energy Management della
Fondazione CRC, ogni kit
era costituito da una sonda/
datalogger di temperatura
esterna, almeno tre sonde/
datalogger di temperatura interna e da un modulo/
datalogger contaimpulsi da
posizionare a valle del contatore fiscale del gas metano o, nel caso di edifici
allacciati alle rete del teleriscaldamento, a valle del misuratore di energia montato
sullo scambiatore di calore. I
kit erano dotati inoltre di una
centralina di raccolta dati e
di una licenza di accesso
a un centro servizi, che ha
permesso
l’elaborazione
La linea
Winecap
remota dei dati raccolti. L’analisi dei dati (temperature e
consumi) ha permesso agli
Energy manager di verificare la corretta gestione delle
temperature interne e degli
orari di accensione e spegnimento degli impianti di
condizionamento invernale
in funzione delle temperature esterne.
Numerosi sono i plus tecnici del sistema progettato da
Capetti Elettronica: elevata
portata radio dei singoli componenti della rete, di 300m in
Formazione per ottimizzare
i consumi energetici
Sempre più spesso ci si interroga su come riuscire a ridurre i
consumi di energia degli edifici pubblici e delle grandi strutture
di edilizia terziaria per poter contenere i costi elevati necessari
alla loro gestione e contribuire a diminuire in modo significativo l’inquinamento ambientale. La risposta è l’adozione di una
corretta gestione energetica, che passa attraverso la collaborazione di energy manager debitamente formati e l’impiego della
strumentazione più idonea per aiutarli a operare in modo efficace, semplice e veloce.
A dimostrarlo concretamente sono stati i risultati ottenuti grazie a Energy Management (2014-2015), una misura del progetto AmbientEnergia, promosso dalla Fondazione CRC per
sensibilizzare le pubbliche amministrazioni della provincia di
Cuneo sulla necessità e l’importanza di adottare strumenti
per una corretta gestione dell’energia. Un’iniziativa che ha
visto la collaborazione del Parco Scientifico e Tecnologico
per l’Ambiente Environment Park di Torino e la partecipazione dell’azienda Capetti Elettronica, in qualità di fornitore di
tecnologia dedicata. Il progetto ha previsto un’attività di formazione in Energy Management per i tecnici dei Comuni e
della Provincia, associata al monitoraggio di edifici pubblici
condotto con sistemi Capetti Elettronica, al fine di contribuire
a ridurne i consumi energetici e i relativi costi, puntando sul
miglioramento gestionale delle fonti energetiche impiegate,
senza la necessità di interventi di tipo strutturale.
campo aperto, con potenza
del segnale entro i 10 mW;
frequenza (868 MHz); tutti
in componenti del sistema,
al di fuori del Mwdg, sono
autoalimentati mediante una
batteria al litio che garantisce
un’autonomia media (tipica)
di 5 anni. Si distingue poi per
la grande facilità di installazione, elevata flessibilità e
implementabilità del sistema
in più fasi ed è dotato di rete
wireless auto configurante.
Monitorare tramite app
Nell’ottica dell’Internet of
Things è significativa la
capacità di comunicare in
modo automatico e in tempo reale dati sulla gestione
energetica degli edifici, visionabili online attraverso diversi supporti: pc, smartphone,
tablet e così via. Inoltre, offre
tre livelli di memorizzazione
dei dati ed è integrabile con
altri sistemi di supervisione
(telecontrollo, termoregolazione e così via) esistenti e
di nuova generazione.
Grazie infine all’impiego della web application centro
servizi WineCap è possibile
consultare i dati monitorati
in tempo reale, visionare lo
stato del sistema (segnale
radio, stato batterie e così
via), configurare gli utenti
che accedono al centro servizi e i relativi profili, configurare i contatti per la notifica
degli allarmi.
Nello specifico, il centro servizi winecap.it rappresenta
una soluzione chiavi in mano
per la realizzazione immediata di monitoraggi remoti
senza la necessità di implementare l’hardware e il software necessari.
L’accesso al centro servizi
WineCap avviene mediante
l’accesso al sito web www.
winecap.it: accedendo al
server ospitato in una webfarm di tipo professionale, è
possibile visualizzare immediatamente i dati registrati
dai vari sistemi WSN e di
condividerli in maniera controllata con gli utenti abilitati.
18
ATTUALITÀ
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
ST prepara il terreno
al ‘full self-driving’
GIORGIO FUSARI
Le applicazioni di ‘smart driving’ – sviluppate con la digitalizzazione e la transizione
verso i veicoli ibridi ed elettrici (HEV/EV) – e quelle della
Internet of Things (IoT), che
includono molti settori (smart
city, smart home, industry 4.0,
smart things), rappresentano
complessivamente un mercato mondiale di 150 miliardi
di dollari, che STMicroelectronics sta indirizzando, attraverso una rinnovata strategia, delineata nei dettagli
da Carlo Bozotti, presidente
e amministratore delegato
della società. L’occasione è
stata il Techno Day 2016 organizzato a metà giugno, non
a caso, all’Autodromo Nazionale Monza, per sottolineare simbolicamente lo stretto
legame di ST con l’innovazione, la voglia e capacità di
fare italiana, ma anche con la
velocità, che si esprime in una
simbiosi sempre più stretta tra
il mondo dell’elettronica avanzata e quello dell’automobile.
Nella visione della società, dal 2020 in avanti inizierà
l’era delle auto completamente autonome. Ma saranno
necessari semiconduttori di nuova generazione, come
il SoC EyeQ5, sviluppato congiuntamente con Mobileye
In sostanza, quest’anno ST
rafforza, in termini di investimenti in R&D e potenza di
fuoco commerciale, la strategia, già avviata nel corso del
2015, di focalizzazione sui
sistemi di guida intelligente e
sulle applicazioni IoT. Bozotti
ha ricordato anche l’impegno
della società in Italia, dove
nascono molti prodotti e tecnologie di ST, e dove lavorano, nei vari centri di ricerca e
sviluppo, sedi di produzione
e uffici commerciali sparsi sul
territorio (Agrate, Castelletto,
Catania, Palermo, Marcianise, Arzano, Lecce), oltre
9.800 addetti, di cui circa
2.600 sono ricercatori.
Auto: più sicure,
connesse e ‘verdi’
Nel suo complesso, nel 2015,
il mercato dell’auto ha generato per ST un fatturato di
2,1 miliardi di dollari, e oggi,
nello specifico comparto dei
sistemi di guida intelligente,
l’azienda è concentrata su
tre fondamentali gruppi di
tecnologie, rispettivamente
finalizzate a rendere l’auto
più sicura, più connessa, e
più ‘verde’, cioè più rispettosa dell’ambiente. Nell’ambito
della sicurezza si collocano
le tecnologie atte a rendere la
guida più affidabile (assisted
driving, autonomous driving,
enhanced vision, precise positioning, active safety, adaptive lighting, auto braking);
in quello della connettività ci
sono invece le tecnologie di
comunicazione (vehicle-tovehicle, vehicle-to-infrastructure, smartphone integration,
enhanced telematics, insurance box, data&video streaming, cybersecurity); infine, ci
sono i sistemi ‘green’ (vehicle
electrification, efficient engine
management, eco navigation,
efficient LED lighting) per
rendere il veicolo più ‘amico’
dell’ambiente.
Innovare in tutti e tre questi
ambiti, sottolinea Mario Aleo,
Group vice president e general manager nella Power Transitor Division, ADG (Automotive and Discrete Group) di ST,
richiederà molta elettronica,
quindi molti semiconduttori
dedicati. Nell’area della sicurezza e della connettività, per
la digitalizzazione del veicolo
saranno necessari processori
sempre più potenti e sicuri a livello funzionale, perché il settore automotive, ricorda Aleo,
non consente i margini di errore tollerabili in altri campi,
come le applicazioni destinate
al mercato di massa.
Forte evoluzione nel
mondo ADAS
Dieci anni fa, nel settore
ADAS (advanced driver assistance systems), dice il general manager di ST, la copertura applicativa dell’azienda
era limitata in termini di componenti, ma oggi la società
ritiene di poter coprire quasi
tutte le esigenze di chi vuol
guidare il cambiamento nel
mondo automobilistico, grazie a un’offerta comprendente
componenti analogici, digitali
e di potenza. Inoltre, per l’au-
Le cinque fasi
di sviluppo
tecnologico
verso le auto a
guida autonoma
Le tecnologie
alla base
dell’innovazione
nel mondo
automotive
CARLO BOZOTTI, presidente e amministratore delegato di STMicroelectronics
19
ATTUALITÀ
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
to a guida autonoma, di cui
oggi si sente spesso parlare,
il processo di sviluppo è in realtà cominciato molti anni fa,
quando si è iniziato a dotare
la vettura di ‘sensi’: “Questi
sensi si evolveranno verso
sistemi molto più automatici,
e qui credo che il processo di
sviluppo diventerà molto più
impegnativo, perché dovremo
insegnare all’auto a guidare”.
In sostanza, la vettura, oltre
a riconoscere l’ambiente in
cui si trova, e a sapere dove
può o non può dirigersi, dovrà
anche imparare a riconoscere
i segnali del traffico, a definire
i percorsi possibili, ed avere
un sistema di posizionamento
preciso, per eseguire le operazioni con affidabilità. “Soprattutto, far apprendere all’auto
le regole del traffico sarà il
compito più arduo”, aggiunge,
perché ciò richiederà l’adozione di tecnologie di intelligenza
artificiale che, a livello di semiconduttori, significano il ricorso a circuiti integrati dotati di
una potenza di calcolo ancora
maggiore. In questo quadro
rientra il recente annuncio da
parte di ST dello sviluppo, in
collaborazione con la società
partner Mobileye, della quinta
generazione del SoC (systemon-chip) EyeQ5, fabbricato
con tecnologia FinFET da 10
nm. EyeQ5 verrà utilizzato
come computer centrale per
la ‘fusione dei sensori’ nei sistemi di guida completamente autonomi (FAD), installati
nelle automobili a partire dal
2020. “È la prima volta – sottolinea Aleo – che in un prodotto
automotive si utilizza una tecnologia così avanzata, e il motivo è che dobbiamo trovare
almeno un fattore 5 o 6 di potenza di calcolo in più, rispetto
alla generazione precedente,
per riuscire a eseguire tutte le
funzioni che un sistema di guida completamente autonomo
richiede”. Il tutto però rispettando i requisiti del mercato
automotive, ciò la capacità di
funzionamento con potenze
dissipate molto basse.
Assemblea
ANIE 2016
FRANCESCA PRANDI
I dati relativi al 2015 dei settori elettrotecnici ed elettronici
rappresentati da Federazione ANIE sono incoraggianti
ma non sanano ancora la caduta avvenuta nei lunghi anni
di crisi a partire dal 2008. Il
fatturato aggregato è cresciuto infatti del 5,8%, arrivando
a 53.698 di euro ma non riuscendo ancora a recuperare il
valore del 2013, di 53.817 milioni; in quell’anno il fatturato
era tornato agli stessi valori di
dieci anni prima, annullando i
picchi di crescita antecedenti
al 2007.
“Il dato positivo del fatturato
arriva dopo un periodo molto difficile – ha commentato
Claudio Andrea Gemme, presidente di ANIE Confindustria
all’Assemblea Annuale dello
scorso 15 giugno – ed è interpretabile essenzialmente
come un arresto della caduta.
È frutto di due fattori: la tenuta
delle vendite estere e una prima inversione di tendenza nel
mercato interno. Ma aspettiamo a parlare di ripresa”.
Per quanto riguarda il fatturato dei comparti industriali appartenenti all’area elettronica,
tutti hanno evidenziato dei segnali di recupero. Interessante l’industria dei Componenti
elettronici che, dopo un 2014
difficile, è stata trainata dalla
crescita della domanda estera facendo così registrare un
+4,9% di variazione annua
del fatturato totale. I segmenti Automazione industriale
manifatturiera e di processo
e Sicurezza e Automazione
edifici sono cresciuti a tassi
superiori alla media di comparto (rispettivamente pari a
+7,1% e +4,5%).
Per il 2016, rischi nei
mercati esteri e incognite
sulla ripresa interna
La maggiore novità del 2015
è stato il segnale positivo
giunto dal mercato interno,
che con una crescita del 9,6%
è riuscito a recuperare il calo
del 9% dell’anno precedente.
Nonostante le tendenze positive del 2015, la domanda
nazionale risulta ancora inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto ai livelli del
2008. Nell’area Elettrotecnica
hanno mostrato le variazioni
più accentuate i Trasporti ferroviari ed elettrificati (+45%
dopo una perdita del 20%
fra il 2009 e il 2013), Energie
rinnovabili (+28,7%), Distribuzione energia (+11,8%) e
Cavi (+10,1%). Con riferimento alle Energie rinnovabili,
secondo dati GSE, le nuove
installazioni nel 2015 hanno
registrato una crescita a due
cifre rispetto al 2014.
Nell’area Elettronica, l’incremento dell’8,3% dell’Automazione industriale manifatturiera e di processo ha
influenzato positivamente tutto il comparto.
Per quanto riguarda il mercato estero, i settori ANIE si
confermano come esportatori
netti con un saldo commerciale attivo per quasi 15 miliardi di euro.
Nonostante la volatilità dello
scenario, nel 2015 l’export ha
mantenuto un ruolo importante a sostegno della crescita,
registrando un incremento
annuo del 3,4%. Il risultato
complessivo ha beneficiato
soprattutto
dell’andamento più dinamico evidenziato
nella prima metà dell’anno.
I comparti dell’area Elettrotecnica che hanno mostrato
variazioni più significative
sono quelli che propongono
al mercato soluzioni tecnologiche avanzate e che hanno
abbracciato da tempo percorsi di internazionalizzazione
delle imprese: Distribuzione
Energia (+8,4%), Trasmissione energia (+7,3%) e Illuminazione (+7,3%). Nell’area
Elettronica hanno recuperato
bene le proprie vendite sull’estero i Componenti elettronici
(+7,5%), comparto attivamente presente nelle filiere internazionali, e l’Automazione
industriale manifatturiera e di processo (+6,5%).
Sulle esportazioni
di entrambi i grandi
comparti hanno pesato positivamente
il graduale riavvio
della domanda europea e la conferma di Nord America e Medio Oriente come i
maggiori sostenitori della crescita sui mercati esteri.
Quali sono le previsioni per
il 2016? Il profilo dell’anno è
influenzato gravemente dalle incertezze a livello internazionale. Il peggioramento
dello scenario potrebbe frenare le esportazioni verso
alcuni mercati extra europei,
che negli ultimi anni hanno
fornito un rilevante contributo alla crescita settoriale. A
tutto giugno, i trend dei settori ANIE sono stati piuttosto
contrastanti. Il comparto elettrotecnico registra per ora dei
chiari segnali di debolezza
degli ordini. Anche l’evolucontinua a pag. 20
20
ATTUALITÀ-TECNOLOGIE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Cavi in PVC:
cabliamo il mondo
A CURA DI ECPI
(EUROPEAN COUNCIL
FOR PLASTICISERS
AND INTERMEDIATES)
CLAUDIO ANDREA GEMME, presidente di ANIE Confindustria
segue da pag. 19
zione della domanda interna
è incerta a seguito di un andamento dell’economia italiana più lento delle previsioni.
“La strada per un completo
recupero è ancora in salita –
ha commentato il presidente
Gemme. Se il mercato interno
non riparte con investimenti
strutturali resteremo sempre
appesi a cifre percentuali
non significative. Il nostro è
un Paese vecchio, obsoleto,
che necessita di un grande
piano di ammodernamento e
di riqualificazione energetica
e ambientale delle abitazioni,
degli edifici pubblici, delle reti
infrastrutturali energetiche e
di trasporto”. Gemme ha ribadito la convinzione che non
esista crescita economica del
Paese senza un forte settore
manifatturiero e che per raggiungere questo obiettivo si
debba “iniettare tecnologia
digitale” in tutti i comparti di
produzione industriale.
L’Assemblea si è tenuta alla
presenza del nuovo presidente di Confindustria Vincenzo
Boccia, che ha manifestato
la piena sintonia con la presidenza di ANIE e sottolineato
il ruolo chiave e trasversale
a tutti i settori confindustriali
delle tecnologie presenti nella Federazione. Boccia ha
espresso anche soddisfazione per le azioni di Governo,
in quanto seguono una logica
di politica industriale non settoriale bensì di promozione
dell’innovazione tecnologica
a tutto campo, che tocca poi
agli imprenditori declinare
nella propria attività. Un elogio anche al proficuo “gioco di
squadra” tra Governo e Confindustria (che ha ricordato
essere iniziato con i Governi
precedenti) nell’ambito dei
rapporti con l’estero.
A tal riguardo, Ivan Scalfarotto, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, ha sottolineato come si
siano moltiplicate le missioni
diplomatiche coordinate con
quelle industriali nella varie
aree potenzialmente interessanti (oltre all’Iran, ricorda la
riapertura dei canali commercial con l’Argentina, l’attenzione verso l’Africa Sub-Sahariana, il Senegal e i continui
rapporti con la Russia); le
missioni oggi sono ancora
più efficaci perché si sono arricchite anche di proposizioni
finanziarie coordinate tra Mediobanca e Cassa Depositi e
Prestiti oltre che assicurative
da parte di Sace.
È difficile immaginare la
nostra vita senza cavi. Dal
momento in cui ci svegliamo, fino agli attimi prima di
andare a dormire, fili e cavi
ci portano elettricità e connettività. Guardare la TV,
fare una telefonata, inviare
un’e-mail o lavare i vestiti
sarebbero operazioni impossibili senza i fili e i cavi
in cloruro di polivinile, più
comunemente noto come
PVC o vinile, uno dei polimeri termoplastici più diffusamente utilizzati al mondo.
Come accade spesso con
le innovazioni che hanno
cambiato il corso della storia, questo materiale venne
scoperto in maniera del tutto causale dal chimico tedesco Eugen Baumann alla
fine del XIX sec. Fu all’interno di un contenitore di
cloruro di polivinile rimasto
esposto alla luce solare che
il PVC comparse allo stato
solido come una sostanza
fragile e bianca. Si dovettero aspettare gli anni ‘20 per
vedere il PVC utilizzato per
la prima volta a livello commerciale, come sostituto
sintetico della gomma naturale, ormai divenuta sempre
più costosa.
L’utilizzo di plastificanti rese
il PVC più flessibile e quindi
più semplice da lavorare. Le
vendite salirono alle stelle
quando iniziò a essere utilizzato come rivestimento
idrorepellente per tessuti.
La domanda subì un’ulteriore accelerazione durante
la Seconda Guerra Mondiale, quando venne utilizzato
come isolante standard per
i cablaggi sulle navi milita-
Oggigiorno fili e
cavi sono diventati
la principale
applicazione del
PVC flessibile
in Europa
ri. Da allora, i cavi in PVC
divennero un elemento essenziale per l’alimentazione
dei nostri dispositivi elettrici.
La principale
applicazione del PVC
flessibile in Europa
Oggi, fili e cavi sono diventati la principale applicazione del PVC flessibile in Europa. Degli oltre 1,3 milioni
di tonnellate di plastificanti
utilizzati in Europa, circa il
23% si ritrova nei cavi.
I plastificanti rendono il PVC
flessibile e quindi meno fragile, ne prevengono attorcigliamenti, potenziali interruzioni dell’alimentazione o
addirittura incendi.
Le stesse proprietà di durevolezza e resistenza rendono i cavi in PVC la migliore
opzione per l’utilizzo nel sottosuolo o sott’acqua. Senza
queste caratteristiche di
resistenza alla pressione e
alle temperature estreme,
probabilmente dovremmo
dire addio a infrastrutture
pratiche e moderne come il
Canale della Manica, la TV
via cavo, Internet o addirittura le montagne russe per
citarne alcuni.
Gli elettrodomestici
bruni possono essere
verdi
Fu già a partire dagli anni
‘80, che i cavi di alimentazione in PVC flessibile divennero materiale standard
per la produzione di computer e schermi elettronici.
Oggi, il loro utilizzo va ben
21
TECNOLOGIE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
oltre le apparecchiature informatiche come smartphone e tablet, tanto da includere fili e cavi utilizzati negli
edifici residenziali, pubblici
e privati, nonché i tantissimi
elettrodomestici. È ancora
negli elettrodomestici bruni,
come TV, radio, lettori DVD,
che il PVC flessibile domina
incontrastato, e non solo
grazie alle sue prestazioni.
L’International Electronics
Manufacturing
Initiative
(INEMI) ha effettuato uno
studio sul ciclo di vita nella produzione di elettrodomestici bruni, concludendo
che la sostituzione del PVC
con materiali alternativi ridurrebbe notevolmente gli
standard ambientali del
settore. Un fatto interessante da notare, é che il PVC
genera tre volte meno gas
serra dei materiali che potrebbero essere utilizzati
per sostituirlo.
Benvenuti
nell’economia
circolare
I cavi in PVC flessibile sono
molto resistenti e possono
arrivare a durare decenni
in condizioni normali di utilizzo. Però, cosa accade
quando raggiungono la fine
del ciclo di vita? Possono
essere riciclati efficacemente una volta che il rivestimento del PVC viene separato da altri materiali, come
rame o alluminio. In Europa,
attraverso il programma a
partecipazione volontaria
VinylPlus, avviato nel 2000,
si riciclano ormai ogni anno
quasi 100.000 tonnellate di cavi. Solo nel 2014,
il programma ha riciclato
complessivamente
oltre
514.000 tonnellate di PVC.
L’impianto di riciclaggio
Vinyloop è l’iniziativa più
importante di VinylPlus in
termini di riciclaggio dei
cavi. La sua tecnologia a
base di solventi permette di
riciclare con successo cavi
e fili, separando i composti
del PVC da altri materiali, come plastica, gomma,
metallo, prodotti tessili e
altro, tramite la tecnica della dissoluzione selettiva e
del filtraggio. Il processo
impedisce che plastiche
utili finiscano nelle discariche o vengano incenerite e
produce allo stesso tempo
composti di PVC riciclato di
alta qualità e un livello elevato di purezza (R-PVC),
simili a quello dei composti
vergini. Questa tecnologia
ha dimostrato grandi potenzialiatà di sviluppo e utilizzo
in altre sedi.
I cavi senza PVC
rappresentano
realmente
un’alternativa?
Organismi regolatori e organizzazioni civili hanno
analizzato ampiamente il
PVC flessibile per molti
anni, non solo per il modo
in cui viene prodotto, ma
anche per la presenza di
determinati ftalati (una delle
molte famiglie di plastificanti) che sono stati associati a
una serie di potenziali effetti sulla salute. Tutti i plastificanti sono valutati attentamente e regolamentati dalle
leggi dell’Unione Europea
(UE), che ne consente un
utilizzo sicuro e sostenibile
in specifiche applicazioni.
Ciononostante, in un tentativo di minimizzare la pressione dei consumatori e
delle ONG, negli anni pas-
sati alcune società hanno
cercato di sostituire i cavi in
PVC, modificando il design
e i materiali utilizzati per utilizzare cavi di alimentazione di smartphone, tablet e
altri dispositivi.
Tuttavia, è diventato presto
evidente che i nuovi cavi
non garantivano le stesse
prestazioni di quelli in PVC.
Si rompevano più facilmente e duravano meno, con
grande disagio per i consumatori che, nel novembre
2011, si sono riuniti e hanno vinto una class-action
negli Stati Uniti contro uno
dei leader del mercato. Più
recentemente, i cavi di ricarica “senza PVC né plastificanti” sono stati criticati
in paesi come la Corea del
Sud a causa della scarsa
resistenza, ma anche per il
surriscaldamento e il fatto
che provocano lesioni alla
pelle degli utenti. Ovviamente, cavi meno performanti non impediscono ai
consumatori di disporre dei
loro smartphone preferiti;
tuttavia, la durevolezza e
la sicurezza degli utenti nel
corso di tutto il ciclo di vita
di qualunque apparecchiatura elettronica o elettrica
rivestono un’importanza determinante.
Il PVC flessibile ha
superato il test di
sicurezza
Occorre notare che esistono tipi diversi di plastificanti con utilizzi, proprietà e
stati di regolamentazione
diversi. Le autorità dell’UE
hanno regolamentato severamente l’utilizzo di tutti
i plastificanti: quelli attualmente utilizzati nelle applicazioni con PVC flessibile
sono sicuri e non pongono
rischi per la salute dei consumatori e per l’ambiente.
L’utilizzo di qualunque sostanza all’interno dell’UE è
rigidamente regolamentato dalla normativa REACH
(registrazione, valutazione,
autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche), la normativa in materia chimica più severa al
mondo. Anche la direttiva
RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) riguarda la sicurezza
dell’apparecchiatura elettronica ed elettrica durante
il suo ciclo di vita. REACH
e RoHS, combinate con il
forte impegno della catena
di valore del PVC flessibile,
assicurano che il PVC prodotto in Europa rispetti gli
standard più elevati.
Per questo motivo, la Commissione Europea ha aggiunto una serie di ortoftalati a basso peso molecolare
all’elenco delle sostanze
limitate stabilito nell’Appendice II della revisione della
Direttiva UE - RoHS2. Questo divieto sarà implementato da tutti gli stati membri
dell’UE entro il 31 dicembre
2019.
Un futuro per il PVC
flessibile?
Negli ultimi 80 anni, il PVC
ha dimostrato di essere un
materiale affidabile e resistente. Resiste ad acqua,
calore, freddo estremo e
anche alle critiche. Il PVC è
ancora considerato da molti
il materiale più sicuro e idoneo per molte applicazioni e
dispositivi elettronici.
Mentre i governi e le istituzioni continuano a serrare
la presa sulla sicurezza dei
consumatori e dei prodotti,
possiamo immaginare che
il PVC plastificato rimarrà il
prodotto preferenziale per i
nostri cavi. Benché sia possibile sviluppare alternative,
è difficile essere completamente sicuri che queste
possano resistere alla prova del tempo, ed è ancor più
difficile considerare i volumi
di produzione. Il PVC sembra destinato a rimanere.
E se smette di funzionare,
può sempre essere riciclato
e iniziare una nuova vita.
22
TECNOLOGIE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Componenti LED:
GL Optic semplifica l’analisi
GIORGIO FUSARI
Lampade, luminarie e moduli basati su tecnologia
LED (light-emitting diode)
permettono di realizzare
sistemi d’illuminazione moderni ed efficienti a livello
energetico. Una precisa
caratterizzazione dei LED,
in termini di intensità della
luce e qualità del colore,
rappresenta tuttavia una
fase delicata e importante
nella fabbricazione dei sistemi d’illuminazione basati
su questi semiconduttori.
Di conseguenza, poter disporre di strumenti di caratterizzazione della luce
LED di alta precisione, ma
allo stesso tempo semplici
da utilizzare e abbordabili in
termini di prezzo, può fornire un vantaggio competitivo
non trascurabile in questo
mercato.
Riuscire a semplificare le
attività di caratterizzazione
dei LED, fondendo le funzionalità chiave in un solo
strumento, è in effetti l’obiettivo che GL Optic, azienda
sussidiaria della tedesca
JUST Normlicht GmbH, si
propone di raggiungere con
l’introduzione sul mercato di una nuova linea, rinnovata e potenziata, degli
spettrometri GL Gonio per
il test della luce LED. Questi strumenti sono in grado
di combinare le funzionalità
di un goniofotometro – per
la misura dell’intensità della
luce – e quelle di uno spettroradiometro, per l’analisi
colorimetrica (CCT – correlated color temperature,
CRI – color rendering index
e così via), fondamentale
per caratterizzare con precisione sorgenti di luce a
Una nuova linea di strumenti incorpora sia le funzionalità
di goniofotometro, sia quelle di spettroradiometro
banda stretta come i LED.
Le nuove apparecchiature,
spiega Mikolaj Przybyla,
chief operating officer di GL
Optic, sono state concepite
per i costruttori di lampade che hanno l’esigenza di
collaudare i propri prodotti
in conformità con gli standard internazionali, ma non
dispongono del budget necessario per acquistare un
sistema evoluto per analisi
di laboratorio.
WChiediamo a Przybyla
qual è il reale vantaggio di
integrare due strumenti in
uno. “Questo strumento –
chiarisce il manager – è in
grado di misurare allo stesso tempo l’intensità della
luce e le quantità di colore,
o altri valori colorimetrici.
Invece, in genere, i sistemi goniometrici classici dispongono di un fotometro
per misurare solo l’intensità
della luce; la misura colorimetrica viene infatti di solito
eseguita da un’attrezzatura
separata”. In aggiunta, un
software proprietario specifico controlla e automatizza
La nuova linea
di strumenti
GL Gonio
tutto il processo di misura,
occupandosi della gestione, configurazione e calibrazione dei dispositivi periferici, e supportando tutti i
componenti che prendono
parte al processo stesso.
Dall’interfaccia del software è poi possibile generare
report completi, e in differenti formati, sui dati raccolti. “Normalmente – spiega
Przybyla – senza questo sistema, sarebbe necessario
possedere conoscenze di metrologia per eseguire
le misure. Con
questa soluzione,
invece, per un’organizzazione non
è necessario formare degli esperti metrologi”. Se
in fase di test si
deve cambiare un
dispositivo periferico, lo strumento
è in grado di riconoscerlo, configurarlo e calibrarlo in
automatico. L’aspetto di qualità
della misura non è
comunque meno
importante: “Pur volendo
mantenere un approccio
pratico, con questo tool
manteniamo anche la precisione necessaria a livello di
laboratorio scientifico”.
Dal punto di vista della ingegnerizzazione dello strumento, GL Optic non ha sviluppato soltanto il software:
per quanto riguarda la parte
elettronica hardware, l’azienda, nei propri centri di
ricerca e sviluppo in Polonia, progetta e produce
anche le schede PCB per i
suoi dispositivi, e ciò, specifica Przybyla, per mantenere flessibilità e conservare
maggior indipendenza da
società esterne.
E le sfide nel mondo dei
LED? Sono crescenti. L’esigenza di analisi e valutazione dei componenti LED provenienti da diversi fornitori,
conclude Przybyla, si manifesta a vari livelli: prima,
durante la fase di caratterizzazione dei componenti;
poi, nella fase di ricerca e
sviluppo e progettazione
dei controller e alimentatori;
infine, nella fase di test dei
prodotti finali, in cui occorre verificare, ad esempio,
la conformità con i requisiti
minimi di performance per
i moduli LED stabiliti dalle
normative europee.
MIKOLAJ PRZYBYLA,
Coo di GL Optic
CAVI/CONNETTORI
PAROLA ALLE AZIENDE
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Connessioni nei
wearable medicali
MARCO ENGE
Nell’agevolare la connessione di dispositivi elettronici
grandi e piccoli, l’Internet of
Things sta ampliando le potenzialità dell’elettronica medicale mettendo i vari elementi in comunicazione fra
loro. Moltissimi dati medici
possono essere controllati in
remoto, archiviati nel cloud
e analizzati dai medici che
dispongono così di più informazioni per decidere sulla
cura dei pazienti. I dispositivi
di monitoraggio che permettono agli assistiti di rimanere
sotto osservazione costante stando a casa anziché in
ospedale possono aiutare
a ridurre il carico di lavoro
degli operatori sanitari e far
sentire i pazienti più a proprio agio. Questi includono
oggetti quali pompe d’insulina e di monitoraggio continuo del glucosio, saturimetri, dispositivi di analisi del
movimento e di prevenzione
delle cadute per i pazienti
più anziani. I fattori chiave
che contraddistinguono questi tipi di dispositivi sono l’affidabilità, la compattezza e
un basso consumo di energia, mantenendo un contatto
non invasivo con il paziente.
In questo quadro i connettori sembrano avere un ruolo
marginale ma in realtà sono
fondamentali nella progettazione dei dispositivi medicali
wearable. Ad esempio, se un
connettore di alimentazione
si disconnette con troppa
facilità, tutti i dati potrebbero andare persi senza che il
paziente se ne renda conto.
Ecco una breve sintesi di alcune cose a cui si deve fare
attenzione nella scelta dei
Con la continua crescita della domanda di dispositivi
medici portatili e indossabili, i produttori si sono attivati
per generare famiglie di connettori adatti alle specifiche
esigenze di queste applicazioni. Un prodotto di
successo trarrà vantaggio delle più recenti tecnologie di
connessione nello sforzo di assicurarsi che il connettore
incontri esattamente le richieste del mercato
connettori per dispositivi medicali portatili o indossabili.
La prima cosa da considerare è ovviamente l’individuazione di un connettore
che abbia prestazioni elettriche adatte alla funzione
designata. Che sia un connettore di potenza o di dati,
sono moltissime le opzioni
disponibili e offrono un’ampia gamma di combinazioni
delle prestazioni in termini di
voltaggio/corrente e numero/
tipo di contatti.
Successivamente bisogna
considerare che per poter
operare in modo affidabile il
connettore deve essere adatto all’ambiente in cui verrà
impiegato. A prima vista la
casa di un paziente potrebbe
non sembrare un ambiente
particolarmente ostile ma è
pur sempre molto più soggetta a variazioni di temperatura e umidità rispetto a un
MARCO ENGE,
senior product manager
di Avnet Abacus
ospedale con aria condizionata. Alcuni dispositivi come
le pompe di insulina, vengono indossati 24/7: ciò implica
che sono certamente utilizzati negli spazi aperti, sotto la
doccia, in spiaggia, in piscina, nell’ambiente di lavoro e
così via. Laddove necessario, un connettore con un alto
livello IP (ingress protection)
potrebbe essere la scelta
d’elezione. Ad esempio un
dispositivo con grado di protezione IP 67 può sopportare
l’immersione in acqua fino a
un metro. Un IP 68 è completamente impermeabile,
come ad esempio la serie di
connettori impermeabili miniaturizzati Hirose HR30.
Inoltre, c’è da tenere in considerazione che tipo di connessione si cerca e selezionare di conseguenza l’intensità, la misura, la forma e il
posizionamento di connettori.
Se l’apparecchio medico è
montato sul polso, quanto
sarà facile collegarlo con una
mano sola? Se deve essere
utilizzato da persone anziane, si potrà collegare in modo ottimale senza richiedere
una presa troppo forte? Per
evitare che il connettore si
scolleghi accidentalmente la
scelta potrebbe ricadere su
un prodotto con un meccanismo di blocco, come la serie
Hirose ST. Progettata per dispositivi portatili di raccolta
dati, questa versione richiede
una forza superiore a 49N
perché si scolleghi una volta
attivato il blocco. Al contrario,
se si richiede un connettore
che si scolleghi facilmente,
la scelta dei dispositivi sarà
diversa. Molti connettori per
la ricarica in alimentazione
DC si scollegano applicando
una minima forza sull’asse,
auspicabile nel caso in cui ad
esempio il paziente dovesse inciampare nel cavo, per
evitargli infortuni o danni alla
strumentazione.
Quante volte nella vita operativa di un’apparecchiatura
si dovranno collegare i connettori? La maggior parte dei
connettori I/O e di potenza
utilizzati nelle applicazioni
medicali vengono collegati
migliaia di volte dal paziente
– per esempio un tipico connettore micro USB 2.0 di FCI
supporta fino a 10.000 cicli
mate/unmate, e il connettore
della relativa scheda SD dura
fino a 12.000 cicli push/pull.
L’Internet
of Things
sta ampliando
le potenzialità
dell’elettronica
medicale
Un altro fattore da considerare per i sistemi medici portatili e wearable è la misura
e, di conseguenza, il peso
del connettore. Le continue
migliorie in questo campo
hanno portato allo sviluppo
di dispositivi compatti ma resistenti. Per esempio i connettori USB Type-C di TE
sono in grado di combinare
dati ad alta velocità di trasmissione, potenza e funzionalità audio/video, tutto in un
formato abbastanza sottile
da poter essere integrato in
apparecchiature portatili, pur
essendo abbastanza robusti
per l’uso anche in applicazioni industriali.
23
24
PAROLA ALLE AZIENDE
CAVI/CONNETTORI
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
Intervista a Alberto Lucarelli, product manager Device Connectors
Phoenix Contact
A
CURA DELLA REDAZIONE
D: Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato
(rallentamento,
crescita, forte incremento…)?
R: Nell’ultimo anno, in Italia,
i nostri segmenti di mercato
tradizionali sono stati guidati da forze contrastanti. Per
quanto ci riguarda, tuttavia,
siamo riusciti a compensare
le flessioni di alcuni mercati
e accrescere il nostro market
share su tutte le nostre linee
di connessioni grazie all’introduzione di prodotti innovativi,
spinti congiuntamente ai prodotti storici.
D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra società sul breve/medio periodo per soddisfare
al meglio le richieste di questo mercato?
R: Sul breve/medio periodo
riteniamo di dover porre attenzione a tre aspetti fondamentali: servizio, innovazione e
marketing. Per quanto riguarda
il primo punto, si devono garantire tempestività e reattività
nelle risposte e nelle forniture.
Inoltre risulta imprescindibile
un costante focus sull’attività di
innovazione tecnologica, che
deve essere accompagnata da
un’attenta attività di marketing
e comunicazione.
D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di
ricerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R: Visto che mercato italiano
è prevalentemente costituito
da PMI, riteniamo essenziale
il ruolo di un canale distributi-
vo specializzato e organizzato
in modo capillare. Per questo
abbiamo adottato politiche di
collaborazione attiva con gli
operatori del settore distributivo, che consideriamo come
partner di rilievo per consolidare la nostra presenza nei ALBERTO
mercati storici e aumentare la LUCARELLI
nostra entratura in nuove fasce di mercato.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: I settori in cui Phoenix
Contact sta investendo maggiormente per quanto riguarda
le connessioni, sono quelli legati alle connessioni per applicazioni di Misurazione e Controllo, Potenza e Lighting. Il
nostro focus generale è offrire
connessioni innovative, sicure
e affidabili.
D: Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R: Phoenix Contact è stata
fondata nel 1923 e da allora
punta sull’innovazione e presta costante attenzione alle
richieste del mercato, al fine
di supportare lo sviluppo dei
progetti strategici e immettere
sul mercato prodotti sempre
all’avanguardia e performanti.
D: Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previsioni sul lungo termine?
R: Ritengo che la crisi che ha
caratterizzato il mercato negli scorsi periodi non debba
essere vista come una fase
momentanea, ma come una
situazione con cui imparare
a convivere. Soltanto con un
maggiore supporto verso le
PMI e con sinergie comuni tra
grande e piccola industria si
potrà auspicare una ripresa di LAURA
SALAFIA
tutte le attività lavorative.
Intervista a Laura Salafia, responsabile finanziario
Teleindustriale
A
CURA DELLA REDAZIONE
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato (rallentamento, crescita,
forte incremento…)?
R: Il 2015 si è chiuso con risultati
positivi. L’inizio del 2016 è iniziato
sotto i migliori auspici con un Q1
in crescita rispetto al primo trimestre 2015. La positività era nell’aria ma già dal secondo trimestre
si è visto un leggero rallentamento, soprattutto le PMI, stanno ancora soffrendo. Negli ultimi anni
la crisi ha fatto chiudere molte
aziende. Le PMI “sopravvissute”
solo con le proprie forze e con
nessun aiuto dallo Stato dovranno ora cercare di entrare in un
mercato globale, inserendo nuovi elementi di differenziazione
per soddisfare i clienti.
D: Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra
società sul breve/medio periodo per soddisfare al meglio le
richieste di questo mercato?
R: La nostra azienda ha sempre
puntato sulla qualità del prodotto
e sul servizio alla clientela. La
formazione del personale è in
costante aggiornamento. Stiamo
investendo anche in logistica e
magazzino per garantire consegne sempre più veloci. Inoltre,
stiamo creando un e-shop per
favorire i clienti storici che possono inserire autonomamente
l’ordine e ricevere la merce in
giornata o al massimo il mattino
successivo.
D: In che modo state implementando queste strategie
(stipula di accordi/collaborazioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ricerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R: Abbiamo stipulato nuovi accordi nel settore dell’automazio-
ne industriale e nella pneumatica, per dare un nuovo sviluppo
a un settore storico aziendale.
Come da politica aziendale stiamo investendo in risorse umane,
sia nell’ambito commerciale sia
nell’ambito tecnico e amministrativo.
D: Quali sono i settori applicativi più promettenti?
R: La nostra azienda, che storicamente ha diviso il suo business in due macro settori principali, automazione industriale
ed elettronica, ha assistito, nei
suoi 37 anni di attività, a sviluppi
altalenanti di entrambi i settori.
Credo che proprio questa caratteristica abbia fatto sì che l’azienda avesse una crescita costante,
anche negli anni in cui il settore
dei connettori, legato specialmente all’automotive e al bianco,
ha subito un pesante arresto.
D: Quali sono i principali fattori che distinguono la vostra
azienda rispetto ai concorrenti?
R: Supporto tecnico in costante
aggiornamento. Il nostro personale è in grado di trovare soluzioni personalizzate o proporre al
cliente prodotti alternativi. Si cerca di creare una sinergia con il
cliente che si affida a noi per trovare una soluzione. Non siamo
distributori generalisti, che vanno
a codice. Probabilmente la scelta
di rimanere un distributore di nicchia, specializzato, ci ha aiutato
a rimanere sul mercato.
D: Pur non avendo la sfera di
cristallo, quali sono le previsioni sul lungo termine?
R: Difficile fare in questo momento delle previsioni. Nel corso degli ultimi anni le previsioni
sono sempre più ridotte. Nel nostro piccolo l’obiettivo è sempre
di crescita, anche modesta ma
sempre in positivo.
27
NEWS
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
RS Components
Connettori e cavi
RS Components ha potenziato la
propria gamma di soluzioni USBC aggiungendo i nuovi connettori
e relativi cablaggi di Molex, adatti
per numerose applicazioni elettroniche nei settori dell’elettronica di
consumo, automazione e sistemi
di controllo, automotive, telecomunicazioni e acquisizione dati.
USB tipo C, o USB-C, è lo standard per i connettori USB (Universal Serial Bus) di nuova generazione. Progettati come dispositivi
multifunzione, questi connettori
sono in grado di svolgere diverse
funzioni, a seconda dell’applicazione: possono essere usati come
connettori USB standard per collegare le periferiche (es. telecamere, stampanti, tastiere, mouse)
a PC, tablet o cellulari, come connettori di alimentazione oppure
per il video, essendo compatibili
anche con i più recenti sistemi televisivi UHD 4K.
Panasonic
beneficiano ora di una migliore
NETD (Noise Equivalent Temperature Difference - differenza di
temperatura equivalente di rumore) pari a 0,16 °C a 10 Hz e a
0,05 °C a 1 Hz. Per tutti i modelli
di 2^ generazione Grid-EYE, la distanza di rilevamento è migliorata
passando da 5m fino a 7m. La
seconda generazione di sensori
Grid-EYE è del tutto compatibile
con i design di prima generazione
esistenti. Basati sulla tecnologia
MEMS (Micro Electro Mechanical
Systems) di Panasonic, i sensori
a matrice a infrarossi di 2^ generazione Grid-EYE combinano un
chip per sensore MEMS più sensibile, un ASIC digitale (interfaccia I2C) e una lente al silicio nello
stesso piccolo pacchetto.
Toshiba Electronics Europe
IC amplificatore di
potenza
Toshiba Electronics Europe ha
introdotto un nuovo IC amplificatore di potenza da 49W per canale per applicazioni audio in campo
automotive. Il
componente
TCB501HQ a 4 canali, fornisce
una potenza elevata e una bassa
distorsione e rileva la tensione di
offset.
TDK Lambda
Alimentatori per
temperature elevate
TDK Lambda ha presentato una
nuova gamma di alimentatori incapsulati Classe II con funzionamento a temperature ambientali
elevate. Si tratta della serie KWSA, con modelli a singola uscita
con potenza da 5W a 25W e in
grado di operare con temperature
ambiente fino a 85 ºC.
L’ingresso in Classe II (non occorre quindi il collegamento di terra)
permette di utilizzare questi ali-
Sensori a matrice a
infrarossi
Panasonic Automotive & Industrial Systems Europe ha presentato la seconda generazione,
notevolmente migliorata e precisa, dei suoi sensori a matrice a
infrarossi Grid-EYE. I nuovi tipi
di Grid-EYE di 2^ generazione a
guadagno elevato (AMG8833 e
AMG8834) e quelli a guadagno
ridotto (AMG8853 e AMG8854)
x 25,4 x 24 mm e quelli da 25W
63,5 x 25,4 x 29 mm.
mentatori per applicazioni come
quelle di test & measurement,
broadcast, controllo processi e
per apparecchiature industriali. L’efficienza a pieno carico è
dell’88% mentre le tensioni di
uscita disponibili sono di 5V, 12V,
15V e 24V.
Le dimensioni variano a seconda
della potenza: i modelli da 5W e
10W misurano 38,1 x 25,4 x 21,5
mm, quelli da 15W misurano 50,8
Analogamente ai sistemi audio
hi-fi di alta fascia, l’IC integra un
sistema di retroazione in corrente.
Questo impedisce il degrado della
qualità del suono con ampiezze di
banda elevate, migliorando la coerenza del suono e l’esperienza
di ascolto.
La rilevazione dell’offset convenzionale durante la riproduzione
del suono è particolarmente difficile da gestire. Per ovviare a ciò,
il TCB501HQ integra un circuito,
recentemente sviluppato, di rilevazione dell’offset con funzionamento continuo. Quest’ultimo
rileva anche la tensione di offset
in DC causata dalle perdite del
condensatore di ingresso e da
altre sorgenti, anche durante la
riproduzione del suono. Ulteriori
circuiti dedicati di protezione includono le funzioni di protezione
termica e dalle sovratensioni, di
collegamento dell’uscita a VCC, di
collegamento dell’uscita a massa,
di protezione da uscita a uscita e
di rilevazione del cortocircuito.
Keysight Technologies
Soluzione software
per le reti 5G
Keysight Technologies ha presentato il software Signal Optimizer
– soluzione software completa
dedicata alla ottimizzazione, creazione e analisi dei segnali basati
sulle forme d’onda candidate a
essere utilizzate nelle prossime
reti 5G. Semplificando le attività
critiche di ottimizzazione e progettazione legate alla creazione
e all’analisi dei segnali, il software permette ai progettisti che si
occupano di ricerca e sviluppo
(R&D) di concentrarsi maggiormente sulle attività necessarie
per introdurre i loro prodotti per
primi sul mercato.
Il nuovo software Signal Optimizer
di Keysight permette di superare
tali difficoltà rendendo le operazioni di ottimizzazione più semplici che mai grazie ad una serie di
procedure completamente guidate. Il software fornisce anche delle
istruzioni dettagliate per ogni tipo
di attività da svolgere e semplifica
la complessa opera di ottimizzazione del sistema e delle misure,
garantendo ai progettisti un livello
di confidenza molto elevato per la
validazione dei loro sistemi 5G.
Murata
bilità di sorgenti di energia sottili
che abbinino elevata capacità e
lunghi cicli di vita senza richiedere manutenzione, il nuovo UMAL
può vantare migliori caratteristiche di carica/scarica e un ciclo di
vita superiore rispetto alle batterie
secondarie tradizionali.
Caratterizzato da una tensione
nominale di 2,3 VDC, il dispositivo UMAL può fornire 12 mAh con
una corrente di scarica di 120 mA
(max.) ed è in grado di resistere
alle fluttuazioni del carico. La resistenza interna ha un valore ridotto, pari a 200 mOhm, mentre
la temperatura di funzionamento
è compresa tra –20 e +70 °C. Tra
le altre caratteristiche di rilievo da
segnalare cicli di carica/scarica
veloci e tensione di carica nominale di 2,7 VDC. L’elevata velocità di scarica elimina il ricorso a
condensatori altrimenti necessari
per fornire la potenza di picco richiesta.
Un’altra caratteristica distintiva è
il tasso di recupero della capacità
superiore al 90% dopo 5.000 cicli
di carica/scarica.
CUI
Buzzer miniaturizzati
CUI ha annunciato di aver ampliato la propria gamma di buzzer
(cicalini) miniaturizzati con l’aggiunta di tre nuovi modelli. Questi
ultimi sono alloggiati in package
Componente per
immagazzinamento
di energia
Murata ha annunciato UMAL, un
dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia caratterizzato
da elevata capacità e basso profilo. Espressamente progettato per
l’utilizzo in reti di sensori wireless
(WSN – Wireless Sensor Network) che richiedono la disponi-
compatti a montaggio superficiale
di dimensioni che possono essere
anche di soli 4x4 mm. Caratterizzati da un profilo che può essere
di appena 1,9 mm e da valori di
pressione sonora (SPL - Sound
Pressure Level) compresi tra 65
e 80 dB alla distanza fi 10 cm,
questi nuovi cicalini miniaturizzati sono ideali per l’uso in un gran
numero di dispositivi portatili.
I nuovi CMT4023SSMT e
CMT5023SSMT sono trasduttori
28
NEWS
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
magnetici alloggiati in package
di dimensioni pari a 4x4 mm e
5x5 mm rispettivamente. Profilo
di 2 mm, tensione nominale di 3V
e frequenza nominale di 4 kHz
sono alcune tra le caratteristiche
salienti di questi buzzer.
Tutti e tre i modelli sono pilotati
esternamente e adatti all’uso in
progetti che adottano la saldatura
a riflusso per la produzione in alti
volumi.
Advantech
SPC con widescreen
multi-touch da 18.5”
Caratterizzato da un design universale IP65, SPC-1881WP di
Advantech è uno stationary panel
computer (SPC) con widescreen
multi-touch da 18.5” dotato di un
processore Intel Core i3-4010U
da 1,70 GHz, progettato per offrire facilità d’uso e aumentare la
produttività in settori quali le linee
di assemblaggio automotive, le
applicazioni food & beverage e
l’automazione di processo.
Una custodia di alluminio offre
una protezione IP65 completa,
oltre a una migliore dissipazione
termica che ne migliora l’affidabilità. II connettore M12 e il connettore VESA integrati permettono al
dispositivo di sopportare lavaggi
ad alta pressione e offrono un
elevato livello di impermeabilità
negli ambienti umidi.
SPC è caratterizzato da un ampio
schermo con rapporto 16:9, che
offre il 40% di schermo in più di
un display da 4:3. Inoltre, grazie
alle capacità multi-touch, migliora
ulteriormente il controllo e la visualizzazione delle informazioni
provenienti dal sistema SCADA.
Tutto ciò è reso possibile grazie
all’inclusione di un processore
Intel Core i3-4010U da 1.70 GHz
con unità di elaborazione grafica
indipendente che offre supporto
per Windows 10 e DirectX11, permettendo di gestire una grafica
ancora più complessa e dettagliata.
Cypress
DRAM ad alta velocità
di tipo “self-refresh”
Cypress Semiconductor ha annunciato i primi campioni di una
nuova RAM dinamica (DRAM) ad
alta velocità di tipo “self-refresh”
basata sull’interfaccia HyperBus
a basso numero di pin. La nuova
HyperRAM da 64Mb può essere
produttività nel collaudo di circuiti
integrati a radiofrequenza (RF) e
a segnale misto per le comunicazioni wireless. Progettate per il
collaudo multisito a elevato parallelismo e test in parallelo in-site,
le nuove schede V93000 Wave
Scale RF e V93000 Wave Scale
MX abbattono il costo di collaudo
e il time-to-market per i moderni
semiconduttori RF, creando le
premesse per il collaudo dei futuri
dispositivi 5G.
Le nuove schede sono pensate
per i segmenti di mercato della
comunicazione RF e wireless, in
quanto offrono soluzioni di collaudo altamente efficienti per i semiconduttori di smartphone LTE,
LTE-Advanced e LTE-A Pro, nonché applicazioni LTE-M, WLAN,
GPS, ZigBee, Bluetooth e IoT. Le
nuove schede sono in grado di
rispondere alle attuali esigenze
del mercato e tengono conto dei
progressi tecnologici previsti per
le reti 5G.
ta, sono approvate per gli standard internazionali di sicurezza
medicale ANSI/AMII ES606011, CSA 22.2 No 60601-1 e EN/
IEC60601-1.
IMM01 e IMM02 sono disponibili
con due tipologie di range di ingresso 2:1 basate su un ingresso
nominale di 5 VDC (da 4.5 a 9.0
VDC) e su uno da 12 VDC (da
9.0 a 18.0 VDC). I modelli a singola uscita forniscono le uscite
nominali più comuni di +3.3, +5,
+12 o +15 VDC. Quelli a doppia
uscita dispongono delle seguenti
combinazioni +/- 3.3, +/- 5, +/- 12
o +/- 15 VDC.
Tester all-in-one per
terminali LTE-Advanced
Anritsu ha annunciato il lancio del
Signalling Tester MD8475B per la
verifica delle prestazioni di User
Equipment (UE) utilizzanti standard di comunicazione cellulare,
specificati nelle ultime raccoman-
Advantest
Schede per collaudo
di IC RF
Advantest ha presentato la generazione Wave Scale di schede per
la piattaforma V93000, che garantisce livelli inediti di parallelismo e
Convertitori DCDC compatti per
applicazioni medicali
XP Power ha presentato la nuova serie di convertitori DC-DC
IMM da 1 e 2 Watt. I convertitori
IMM01, da 1 Watt, e IMM02, da
2 Watt, sono progettati per essere
utilizzati in applicazioni medicali.
Sono in grado di fornire un isolamento ingresso/uscita di 1500
VAC, garantendo 1 x MOPP con
una tensione di lavoro di 250 VAC.
Le unità, a singola e doppia usci-
ams
Sensore di temperatura
Anritsu
XP Power
utilizzata come memoria di lavoro
(scratchpad memory) di elevata
capacità per il rendering di immagini grafiche ad alta risoluzione o
per il calcolo di algoritmi firmware
di tipo data-intensive (ovvero che
richiedono/producono una grande
mole di dati) in una vasta gamma
di applicazioni nei settori automotive, industriale e consumer.
Questo nuovo dispositivo è caratterizzato da un’ampiezza di banda di lettura/scrittura che arriva a
333 Mbps ed è disponibile in modelli alimentati a 3 oppure 1,8V.
La memoria HyperRAM si propone come la soluzione ideale per
cruscotti e sistemi di infotainment
per il settore automotive, apparati
di comunicazione, applicazioni
industriali e prodotti ad alte prestazioni destinate al mercato consumer.
supporto sia degli standard preesistenti che dei più recenti, in una
unica piattaforma.
Al fine di soddisfare queste esigenze Anritsu ha sviluppato il
tester all-in-one MD8475B che
offre un ambiente di analisi 4CC
CA per sviluppare test di terminali LTE-Advanced. Con il suo
SmartStudio GUI, semplice e di
facile utilizzo, è una soluzione
perfetta per test di valutazione
di performance LTE-Advanced e
2G/3G Inter-RAT.
dazioni 3GPP per LTE-Advanced.
Il capillare utilizzo di terminali
mobili “high-function” quali gli
smartphone, sta conducendo a
un esplosivo aumento dei volumi
di traffico dati. La recente tecnologia LTE-Advanced, in grado di
offrire una più elevata velocità di
download del precedente LTE, è
sempre più diffusa in tutto il mondo per far fronte all’aumento dei
volumi di traffico dati. Le tecnologie chiave per raggiungere questa
più elevata velocità sono Carrier
Aggregation (CA), che aggrega
diverse portanti, e MIMO, che
utilizza antenne multiple di input
e output. Ne consegue un complesso ambiente di test a causa
dell’aumentato numero di porte
RF. Inoltre, la necessità di test Inter-RAT con i sistemi preesistenti
richiede un tester con uno stabile
ams oggi ha lanciato un sensore
digitale di temperatura integrato
che offre la miglior combinazione possibile tra bassi consumi e
alta precisione in un package di
dimensioni contenute.
AS6200 assorbe soli 6 µA a una
frequenza di misurazione pari a 4
campioni/sec, con una precisione
nell’ordine di ±0,4°C sull’uscita
digitale e un ingombro di soli 1,6
mm x 1 mm.
AS6200, calibrato in fabbrica,
integra in un solo chip tutte le
funzioni tipiche di un sistema di
rilevamento della temperatura,
rendendone facile l’integrazione
in schemi caratterizzati da vincoli
dettati dagli ingombri o dai consumi di energia.
Il dispositivo è composto da un
29
NEWS
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
sensore band-gap al silicio, un
convertitore analogico-digitale, un
processore per il segnale digitale
e un’interfaccia seriale I2C. Il DSP
on-chip gestisce tutte le operazioni di linearizzazione e calibrazione, mettendo a disposizione
un’uscita binaria a 12 bit con risoluzione pari a 0,0625°C.
Melexis
IC avanzati
sensibili alla luce
Melexis, in risposta ai requisiti
emergenti dei sistemi di illuminazione frontale a laser delle automobili, ha ottimizzato la propria
serie MLX75305 di IC avanzati
sensibili alla luce. Ciascun dispositivo MLX75305 incorpora
un fotodiodo, un amplificatore a
transimpedenza e uno stadio di
uscita. Quest’ultimo, a differenza
dei dispositivi della concorrenza
presenti sul mercato, è completamente certificato AEC-Q100 e
supporta un intervallo di temperature operative compreso fra -40°C
fino a +125°C.
Fornito in un package SOIC8
compatto, MLX75305 fornisce
agli ingegneri una soluzione su
chip singolo semplice da implementare per il monitoraggio
accurato della potenza dei fari,
che richiede un numero minimo
di componenti esterni ed occupa
uno spazio molto ridotto su scheda. Ricoprendo una banda spettrale compresa fra 500 nm e 1000
nm, l’IC mantiene una linearità
del ±2% in tutto l’intervallo delle
tensioni di uscita con una sensibilità tipica di 70 mV/(uW/cm2).
Microchip
Microcontroller
a basso consumo
Microchip ha annunciato la fa-
miglia di microcontroller PIC32
32-bit (MCU) con il più basso
consumo e la più elevata convenienza dell’intero catalogo. La
famiglia PIC32MM Microchip colma il gap tra le famiglie PIC24F
XLP e PIC32MX. La nuova famiglia, la prima PIC32 a disporre di
core independent peripheral, è
stata progettata per ridurre il carico sulla CPU al fine di ridurre il
consumo di potenza e i costi della
progettazione di sistema. I dispositivi PIC32MM sono supportati
dal MPLAB Code Configurator
(MCC) di Microchip, al fine di aiutare a semplificare e velocizzare
la progettazione.
Per applicazioni che richiedono
basso consumo e una prolungata vita delle batterie, PIC32MM
ha una modalità sleep di soli 500
nA. Applicazioni con restrizioni
sulle dimensioni beneficieranno
delle opzioni del piccolo package
4x4 mm. I dispositivi PIC32MM
possono contare su core independent peripheral quali un
Configurable Logic Cells (CLC) e
Multiple-output Capture Compare
PWM (MCCP) che consentono di
realizzare applicazioni di controllo
motori BLDC sensorless.
Ericsson
Convertitore
di bus avanzato
Ericsson Power Modules ha reso
nota l’introduzione di BMR458,
un convertitore di bus avanzato
(ABC – Advanced Bus Converter)
3E* di terza generazione in formato ¼ brick capace di garantire
le elevate prestazioni richieste dagli architetti di sistema impegnati
nello sviluppo di apparecchiature
per il settore ICT (Information and
Communication Technology), tra
cui apparati telecom, server e sistemi di storage. Il nuovo modulo
è ideale per l’uso in applicazioni
a elevate potenza alimentate da
batterie a più celle o rettificatori
tipiche del settore ICT e basate
su architetture IBC (Intermediate
Bus Conversion) o DBV (Dynamic
Bus Voltage).
Principali caratteristiche elettriche: efficienza fino al 96,6% (a
mezzo carico) e fino al 96,3% (a
pieno carico), corrente massima
di uscita pari a 54,2A, uscita a
12V regolata in modo preciso
(+/- 2mV, valore tipico) per tutto
il range di tensione di ingresso
compreso tra 40 e 60V; monitoraggio della corrente di uscita di
+/- 1A per consentire un controllo
accurato del sistema e tempi di
ripristino dai transitori estremamente ridotti, pari a 1 ms. MTBF
di 8,2 milioni di ore e isolamento
funzionale degli I/O di 2250 Vdc in
conformità alle specifiche dei più
recenti standard di sicurezza IEC/
EN/UL60905 completano il profilo
del dispositivo.
e l’affidabilità del sistema è fondamentale, UCC21520 offre isolamento rinforzato a 5,7 kVRMS
e immunità ai surge testata fino
a 12,8 kV, unitamente a un’immunità ai transienti di modo comune
superiore a 100 V/ns. Grazie al
più veloce ritardo di programma-
Distrelec
zione nel settore, pari a 19 ns, e al
minimo delay matching da canale
a canale inferiore a 5 ns, il dispositivo consente un’elevata densità
ed efficienza di alimentazione,
con il risultato di una soluzione di
dimensioni inferiori e un funzionamento affidabile nel corso della
durata di vita delle apparecchiature finali.
Ampliato il portafoglio
prodotti con la gamma
Schützinger
Distrelec ha arricchito la sua offerta con la gamma di prodotti innovativi di alta qualità di Schützinger. L’azienda, che ha sede a
Stoccarda, offre un’ampia gamma
Würth Elektronik eiSos,
Zuken
Librerie di componenti
per CADSTAR
Gate driver isolato
Würth Elektronik eiSos e Zuken
hanno annunciato il lancio di
nuove librerie di componenti per
CADSTAR.
Texas Instruments ha presentato
il più veloce driver del gate isolato
a doppio canale da 5,7 kVRMS,
il primo di una nuova famiglia
di driver del gate nella gamma
con isolamento di TI. La compatibilità universale e flessibile di
UCC21520 ne consente l’utilizzo
come driver isolato in progetti di
gestione dell’alimentazione lowside, high-side, high-side/low-side
o half-bridge. Con i suoi componenti integrati, le caratteristiche
di protezione avanzate e l’ottimizzazione delle prestazioni di commutazione, l’UCC21520 consente
ai progettisti di creare progetti più
piccoli e più robusti per applicazioni destinate alle imprese, alle
telecomunicazioni, all’automotive
e industriali.
Sviluppato per applicazioni ad
alta tensione in cui la protezione
Würth Elektronik eiSos fornirà
librerie di componenti gratuite
dei propri componenti passivi
per il software di progettazione
CADSTAR di Zuken. Le librerie
consentono agli utenti di scaricare semplicemente i componenti
corretti e di iniziare a progettare,
senza doversi preoccupare di creare footprint o dimensioni meccaniche corrette. Questi dettagli,
oltre ai parametri elettrici, sono
definiti all’interno delle librerie, le
quali vengono aggiornate regolarmente.
Texas Instruments
A cominciare dai componenti passivi, Würth Elektronik eiSos ha
già in programma di espandere
la libreria per includere semiconduttori, componenti di optoelettronica e meccanici.
Le librerie sono basate su una
partnership già esistente con la
divisione PCB di Würth Elektronik, attraverso la quale le regole
di progettazione e le strutture dei
livelli di Würth Elektronik sono incorporate in CADSTAR come modelli gratuiti, applicabili durante il
processo di layout.
di strumenti di misurazione e collaudo, prese e spine che coprono
tutte le applicazioni del mercato
industriale. Inoltre, ha sviluppato
kit di strumenti di misurazione
per l’industria automobilistica e
connettori personalizzati per settori diversi secondo le esigenze
dei clienti. Fin dalla costituzione
dell’azienda, la filosofia Schützinger prevede lo sviluppo di prodotti
che vengono fabbricati da fornitori
specializzati. La rete produttiva a
elevata flessibilità aumenta costantemente, riuscendo a soddisfare pressoché tutte le richieste
e le necessità dei clienti anche
in termini di quantità. Per questo
motivo Schützinger è sinonimo di
eccellenza continua nella qualità.
Conrad Business Supplies
Tester palmari
Conrad Business Supplies ha
30
NEWS
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
inserito nel suo
catalogo
una
nuova gamma
di tester palmari
dedicati alla verifica di cablaggi e
reti di comunicazione, la famiglia
NaviTEK NT realizzata da Ideal
Networks.
Progettato per facilitare il lavoro
dei professionisti delle reti di comunicazione che devono intervenire rapidamente per identificare
problemi sui collegamenti in rame
e in fibra, lo strumento compatto
NaviTEK NT rappresenta un’alternativa comoda ed efficiente
all’utilizzo di strumenti software o
di un laptop durante le attività di
ricerca guasti sulle reti. Il suo formato compatto ne facilita l’utilizzo
anche negli ambienti, spesso scomodi, dove convergono numerosi
cavi di rete.
Una volta collegato alla rete, lo
strumento esegue una serie di
test e visualizza sul display un
rapporto sintetico della situazione. Altri parametri dettagliati,
come le informazioni sulle porte,
lo stato dell’alimentazione PoE,
le reti VLAN e il traffico di rete,
possono essere anch’essi visualizzati in tempo reale. La funzione
Netscan visualizza gli indirizzi di
qualunque dispositivo collegato in
rete, mentre la funzione Network
Probe riproduce visivamente la
topologia della rete.
Souriau
Connettori all-in-one
Souriau e Sunbank hanno combinato le loro esperienze e capacità
per creare il connettore 38999
con guscio integrato.
Questa soluzione di interconnessione all-in-one risponde alla
crescente necessità dei settori
dell’aviazione e
della difesa di componenti più piccoli e più leggeri. Più piccolo e più
leggero di un connettore standard
con guscio, il connettore 38999
Serie III con guscio integrato offre
una continuità elettrica superiore.
Il guscio integrato offre una protezione del segnale più elevata grazie al numero di interfacce ridotto,
mentre l’intero connettore integrato diminuisce i costi e semplifica
la logistica.
Omron
Relé MOSFET
per correnti
e tensioni elevate
I nuovi relè MOSFET a portata
elevata, lanciati da Omron Electronic Components Europe, sostengono carichi in AC e DC fino
a 5A o 600V. Sono ideali per applicazioni industriali e di automazione di fabbrica, incluse macchine
utensili, robot, e inverter ma anche apparecchiature di test e misurazione e sistemi di sicurezza.
I nuovi relè MOSFET G3VM
comprendono la versione G3VM61CR1/61FR1, in grado di supportare 5A in AC o DC a 60V,
che aumentano fino a 10A in DC
nel caso in cui venga utilizzata
una configurazione della connessione a doppia alimentazione
per carichi in tensione continua.
Sono stati inoltre introdotti nuovi modelli per le alte tensioni, i
MOSFET G3VM-401CR/401FR
e G3VM-601CR/601FR, in grado
di sostenere 0.4A a 400V e 0.6A
a 600V rispettivamente in AC o
DC. Il carico massimo in corrente
continua può essere raddoppiato
rispettivamente fino a 0.8A e 1.2A
utilizzando un’appropriata configurazione della connessione.
RS Components
Kit di sviluppo
per LPWAN
RS Components ha annunciato di
aver inserito la nuova serie di kit
di sviluppo LoRa di Microchip nel
catalogo di strumenti di elevata
qualità destinati ai progettisti che
realizzano applicazioni Internet of
Things (IoT).
La tecnologia LoRa, supportata dalla LoRa Alliance, ha come
obiettivo la tracciatura e il monitoraggio di applicazioni IoT con
basse velocità di trasmissione
dati e bassi duty cycle destinate
a diversi settori, tra cui: energia, localizzazione, utility infrastructure, ambiente, agricoltura
e pubblica sicurezza. Utilizzata
principalmente per l’uplink dei
dati dei sensori, la comunicazione bidirezionale consente il
riconoscimento in tempo reale di
dati mission-critical e il controllo
downlink di nodi attuatori remoti.
La tecnologia è in grado di garantire una comunicazione a due vie
sicura, con velocità di trasmissione comprese tra 0,3 e 50 kbps, su
distanze comprese tra 2 e 5 km
nelle aree urbane e fino a 15 km
nelle aree extraurbane.
I kit Microchip offrono allo sviluppatore tutti i componenti necessari per creare una rete LoRaWAN™ a basso consumo, tra
cui un gateway LoRaWAN, due
Mote, ossia sensori LoRaWAN
basati sui moduli LoRa RN2483
o RN2903 di Microchip, e un’applicazione per server LoRaWAN
locale.
temente alte per poter essere
impiegato nelle alimentazioni
ausiliarie in apparecchiature industriali. Le perdite per conduzione
sono ridotte di 8 volte rispetto ai
tradizionali MOSFET in silicio,
ciò contribuisce ad una maggiore efficienza energetica. Inoltre,
l’utilizzo in combinazione dell’IC
di controllo per converter AC/
Molex
Jack modulari
magnetici multi-porta
DC di ROHM, progettato specificamente per pilotare MOSFET
SiC (BD7682FJ-LB), consentirà
di massimizzare le prestazioni,
aumentando l’efficienza fino al
6% e consentendo di raggiungere
una maggiore miniaturizzazione
mediante l’utilizzo di componenti
esterni più piccoli.
Linear Technology
Molex, LLC ha presentato un Jack
modulare magnetico multi-porta
2X2 PoE 2,5 Gigabit Ethernet
(GbE), o modulo connettore integrato Integrated Connector Module (ICM), che integra la configurazione 2X4 precedentemente
messa a disposizione. Attualmente, nessun altro jack modulare
magnetico consente di ottenere
2,5 GbE e 30 W su doppio doppino PoE in una singola configurazione.
Convertitore DC/DC
Linear Technology ha annunciato LT8335, un convertitore DC/
DC step-up in current mode da
2 MHz con un interruttore interno
da 2A, 28V. Il dispositivo funziona con un intervallo di tensione
di ingresso compreso tra 3V e
25V, adatto per le applicazioni
del settore automotive con sorgenti di ingresso che vanno dalle
batterie Li-Ion a singola cella agli
ROHM
MOSFET SiC a 1700V
ROHM ha annunciato la disponibilità di un nuovo MOSFET SiC
a 1700V ottimizzato per applicazioni industriali, incluse apparecchiature di produzione e inverter
ad alta tensione.
SCT2H12NZ è caratterizzato da
una tensione di rottura sufficien-
dimensioni dei componenti esterni ed evitare le frequenze di banda critiche, come la radio AM. Il
funzionamento Burst Mode riduce
la corrente di quiescenza a soli 6
µA mantenendo il ripple in uscita
sotto i 15mVP-P. La combinazione
di un package DFN di 3 mm x 2
mm e i piccoli componenti esterni garantiscono una soluzione
dall’ingombro molto compatto e a
basso costo.
ingressi automotive. LT8335 può
essere configurato come convertitore in modalità boost, SEPIC
o inverter. Il dispositivo utilizza
una frequenza di commutazione
fissa di 2MHz, consentendo ai
progettisti di ridurre al minimo le
I jack modulari magnetici multiporta PoE 2,5 GbE di Molex
contribuiscono a tutto ciò supportando nuove applicazioni per
un’ampia gamma di dispositivi
di rete, tra cui i punti di accesso
Wi-Fi, i dispositivi di sicurezza
abilitati tramite IP, i router a banda
larga per uffici e abitazioni, server, switch, router, periferiche di
comunicazione e dispositivi PoE.
Gli elementi magnetici integrati
nei jack isolano la tensione c.c. e
garantisco protezione ai chip PHY
tramite elementi magnetici discreti. Inoltre, i jack sono dispositivi di
potenza (PD) capaci e possono
erogare fino a 30W ai dispositivi
e ai sistemi collegati in svariate
applicazioni. Essi possono essere
potenziati fino a 60W per un supporto finale maggiore.
EONEWS n. 599 - LUGLIO/AGOSTO 2016
www.elettronica-plus.it
www.tech-plus.it
www.fieramilanomedia.it
Redazione
EONews n. 599
Luglio/Agosto 2016
Antonio Greco Direttore Responsabile
Filippo Fossati Coordinamento Editoriale Area Elettronica
[email protected] - tel. +39 02 49976506
Paola Bellini Coordinamento di Redazione
[email protected] - tel. +39 02 49976501
Segreteria di Redazione - [email protected]
Collaboratori: Antonella Pellegrini, Marco Enge, Francesco Ferrari,
Giorgio Fusari, Aldo Garosi (disegni), Massimo Giussani, Francesca Prandi
Pubblicità
Giuseppe De Gasperis Sales Manager
[email protected]
tel. +39 02 49976527 - fax +39 02 49976570-1
Nadia Zappa Ufficio Traffico
[email protected] - tel. +39 02 49976534
International Sales
U.K. - SCANDINAVIA - NETHERLAND - BELGIUM - Huson European Media
Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998
Website: www.husonmedia.com
SWITZERLAND - IFF Media
Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899
Website: www.iff-media.com
USA - Huson International Media
Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669
Website: www.husonmedia.com
GERMANY - AUSTRIA - MAP Mediaagentur Adela Ploner
Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829
Website: www.ploner.de
TAIWAN - Worldwide Service co. Ltd
Tel +886 4 23251784 - Fax +886 4 23252967
Website: www.acw.com.tw
Aderente a
Stampa
Faenza Group - Faenza (Ra) • Stampa
Proprietario ed Editore
Fiera Milano Media
Direzione Gianna La Rana - Presidente
Antonio Greco - Amministratore Delegato
Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano
Sede operativa ed amministrativa - SS. del Sempione, 28 - 20017 Rho (Mi)
tel. +39 02 4997.1 fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it
Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori
della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003.
Registrazione del Tribunale di Milano n° 14 del 16/01/1987. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati
sono riservati.
© Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. E.O. News ha frequenza mensile.
INFORMATIVA AI SENSI DEL
CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Informativa art. 13, d. lgs 196/2003
I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento –
Piazzale Carlo Magno,1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni
a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. Inoltre, solo se è stato espresso il proprio consenso
all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, Fiera Milano Media SpA potrà utilizzare i dati per finalità di marketing, attività
promozionali, offerte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. Alle medesime condizioni, i dati potranno, altresì,
essere comunicati ad aziende terze (elenco disponibile a richiesta a Fiera Milano Media SpA) per loro autonomi utilizzi aventi
le medesime finalità. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla
gestione amministrativa degli abbonamenti ed alle transazioni e pagamenti connessi, alla confezione e spedizione del materiale
editoriale, al servizio di call center, ai servizi informativi.
Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od
opporsi al loro utilizzo per fini di comunicazione commerciale interattiva rivolgendosi a Fiera Milano Media SpA – Servizio
Abbonamenti – all’indirizzo sopra indicato. Presso il titolare è disponibile elenco completo ed aggiornato dei responsabili.
Informativa resa ai sensi dell’art. 2, Codice Deontologico Giornalisti
Ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 e dell’art. 2 del Codice Deontologico dei Giornalisti, Fiera Milano Media SpA – titolare
del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rho, SS. del Sempione 28, vengono conservati gli archivi di dati
personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti e pubblicisti che collaborano con le testate edite dal predetto
titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento
della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti
preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale delle testate. I dati personali presenti negli articoli editoriali e tratti dai
predetti archivi sono diffusi al pubblico. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al titolare al predetto indirizzo. Si ricorda che, ai sensi
dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2,
lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia. Presso il titolare
è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili.
31
Inserzionisti
DIGI-KEY ELECTRONICS ............................ 1-2
NATIONAL INSTRUMENTS .............................5
LINEAR TECHNOLOGY ITALY ..........................9
TECHNOPARTNER..................................... 13
MOUSER ELECTRONICS ...............................3
Si parla di...
ADVANTECH EUROPE
ADVANTEST EUROPE
AMD
AMS
ANALOG DEVICES
ANIE CONFINDUSTRIA
ANRITSU
ANSALDO STS
APPLE
ARM
ARM HOLDINGS
ARROW ELECTRONICS
AVNET ABACUS
AVNET ELECTRONICS
AVNET MEMEC SILICA
AVX
BROADCOM
CONFINDUSTRIA
CONRAD BUSINESS SUPPLIES
CREDENCE RESEARCH
CREDIT SUISSE
CUI
CYPRESS SEMICONDUCTOR
DATABEANS
DIGI-KEY ELECTRONICS
DISTRELEC ITALIA
DYNNIQ
ECPI
ERICSSON
ESD ALLIANCE
EUROTECH
FISCHER CONNECTORS
FORRESTER
FREESCALE SEMICONDUCTOR
GARTNER
GEOLOC SYSTEMS
GL OPTIC
GRAND VIEW RESEARCH
HEXA RESEARCH
HUAWEI
IC INSIGHTS
IHS TECHNOLOGY
INFINEON TECHNOLOGIES
INTERNATIONAL RECTIFIER
IVECO
KEMET
KEYSIGHT TECHNOLOGIES
LINEAR TECHNOLOGY
MELEXIS
MICROCHIP TECHNOLOGY
MICRON TECHNOLOGY
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
MOLEX
MOUSER ELECTRONICS
MURATA ELETTRONICA
NVIDIA
NXP SEMICONDUCTORS
OMRON ELECTRONICS
PANASONIC AUTOMOTIVE & INDUSTRIAL
PHOENIX CONTACT
QUALCOMM
RENESAS ELECTRONICS EUROPE
ROHM SEMICONDUCTOR
RS COMPONENTS
SALINI IMPREGILO
SAMSUNG
SAMSUNG ELECTRO-MECHANICS AMERICA
SCANIA
SEMI
SIA (SEMICONDUCTOR INDUSTRY ASSOCIATION)
SICAP ELECTRONIQUE
SOFTBANK
SOURIAU ITALIA
STMICROELECTRONICS
TDK LAMBDA
TELEINDUSTRIALE
TEXAS INSTRUMENTS
TOSHIBA ELECTRONICS
VIA TECHNOLOGIES
WPG AMERICAS
WURTH ELEKTRONIK
XEROX
XP POWER
28
28
3
28
8
19
28
10
4
3
4
14
23
13
14
14
3
19
14
6
6
27
28
6
14-15
29
10
20
10-29
1
15
15
3
1-8
3-15
10
22
6
6
4
8
1-7
1-8
1
10
14
27
30
29
29
3
19
30
14-15
27
3
1-3-8
30
27
24
3
1
30
14-15-27-30
10
4
15
10
4
8
14
4
30
1-18
27
24
1-8.29
27
15
13
29
10
28
CIO
Marketing
IT
Manager
CEO
Acquisti
Logistica
Produzione
Il business
con l’accento sull’IT
È online la nuova versione di Computerworld Italia (http://www.cwi.it/), il sito dedicato
agli utilizzi aziendali dell’informatica con notizie, analisi, approfondimenti e risorse
indispensabili sia per chi lavora nella struttura IT, dal CIO e IT Manager ai tecnici.
Il sito si avvale anche dei contenuti realizzati dagli esperti di fama mondiale delle omonime
testate internazionali di IDG, con cui Fiera Milano Media ha stretto una partnership
per le attività in Italia del colosso americano.
www.fieramilanomedia.it - www.bimag.it