Tracce celtiche tra i Fadieni

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Tracce celtiche tra i Fadieni
Tracce celtiche tra i Fadieni
(di Gian Battista Fiorani)
Quella dei Fadieni era una benestante famiglia romana vissuta
dall'età giulio-claudia agli inizi del II secolo d.C., nelle terre a ridosso
di un antico ramo del fiume Po. La località è oggi nota con il nome di
Gambulaga, piccola frazione del comune di Portomaggiore nella
provincia di Ferrara.
Dopo il ritrovamento casuale delle prime stele, nel 2002, sono state
condotte due campagne di scavo che hanno portato alla luce un
totale di cinque stele funerarie e oltre duecento reperti (materiali
fittili, monete, vasellame di vetro, manufatti di bronzo) appartenenti
ai corredi del sepolcreto di famiglia.
Prima stele ad essere eretta (prima
parte dell'età giulio-claudia) dedicata
a Caius Fadienus, Cai filius e
Ambulasia Anucio, Marci filia, con
acroterio a forma di cinghiale.
ricostruzione fotografica di come le stele apparivano 2.000 anni fa ai viandanti
I reperti sono ora esposti in una bellissima mostra all'interno della
Delizia Estense del Verginese, con un allestimento che ripropone le
stele allineate così come dovevano esserlo duemila anni fa,
restituendo un colpo d'occhio davvero suggestivo. Sul pavimento,
sono disegnate le collocazioni delle sepolture, così come sono state
ritrovate, e negli spazi retrostanti le vetrine espongono i corredi
funerari, distinti per ciascuna tomba, in totale dodici.
la sala principale della mostra, sul pavimento si osservino i disegni dello scavo
Cinghiale della prima stele, animale
sacro e venerato presso i celti.
Seconda stele ad essere eretta
dedicata a Marcus Pompennius
Valens, Lucii filius, morto all'età di
23 anni, dai genitori Lucius
Pompennius Placidus e Fadiena
Tertia, Cai filia, con acroterio a
forma di sfinge con "torques" .
Dai testi delle stele è stato possibile ricostruire l'albero genealogico
della famiglia, che ha vissuto a Gambulaga per almeno 4 generazioni.
Acroterio a forma di sfinge, con ali
dal lungo piumaggio, il cui collo è
segnato da profonde pieghe, due
delle quali, alla base, sembrano
disegnare un torques4.
La
sfinge
purtroppo
è
profondamente
scheggiata
e
mancante di parti del corpo e del
viso.
immagine tratta da ”Mors Inmatura, i Fadieni e il loro sepolcreto” di Fede Berti
I legami con elementi celtici sono ricercabili nei nomi di alcuni
membri della famiglia.
Il nome Ambulasia, moglie di Caius Fadienus, permette di ipotizzare
che la donna appartenesse ad un famiglia celtica, originaria della
zona deltizia, recentemente romanizzata, questo testimonierebbe un
interessante fenomeno di integrazione.
Il cognome della donna, Anucio, e quello del marito Fadienus, sono
attestati in Italia nordocciddentale, questo lascia ipotizzare anche che
la coppia fosse originaria di quelle terre e che si sia trasferita nella
zona del delta1.
Terza stele ad essere eretta (ca 4050 d.C.) dedicata a Caius Fadienus
Vegetus, morto all'età di 21 anni dai
genitori Fadienus Repentinus, Cai
filius e Cursoria Secunda, Lici filia,
con acroterio a forma di cinghiale.
Ambulasia Anucio
Marci filia
Cursoria Secunda
Lici filia
Marcus Fadienus Massa
Cai Filuis
La seconda donna di probabili origini celtiche, indigena della
Cisalpina2, è Cursoria Secunda, Lici filia, moglie di Fadienus
Repentinus, il gentilizio Cursorius che a Gambulaga compare per la
prima volta, è tratto da noto cognomen Cursor.
Un ulteriore indizio delle origini celtiche di alcuni membri della
famiglia dei Fadieni è ricercabile nel cognomen Massa di Marcus
Fadienus, attestato quasi esclusivamente in ambiente celtico3.
1
Camodeca p.21 e Scaranno p.30.
Camodeca p.23.
3
Camodeca p.24 e Scaranno p.32.
4
Berti p.10.
2
Cinghiale della terza stele, animale
sacro e venerato presso i Celti.
Ulteriori indizi che riconducono al sostrato celtico in cui è venuta ad
inserirsi la famiglia dei Fadieni sono ricercabili nell'iconografia degli
acroteri e nei bassorilievi delle stele, vedi le illustrazioni e le
didascalie della colonna laterale.
Link di approfondimento:
www.archeobo.arti.beniculturali.it/mostre/gambulaga.htm
Bibliografia di riferimento:
BERTI - Fede Berti Mors Inmatura, i Fadieni e il loro sepolcreto - Le
stele dei Fadieni.
CAMODECA - Giuseppe Camodeca - Mors Inmatura, i Fadieni e il
loro sepolcreto - Le iscrizioni funerarie dei Fadieni.
SCARANNO - Vincenzo Scaranno Ussani - Mors Inmatura, i Fadieni e
il loro sepolcreto - I Fadieni nel delta padano.
Quarta stele ad essere eretta (ca
fine 60 inizi 70 d.C.) dedicata a
Marcus Fadienus Massa, Cai Filuis
e a Valeria Secunda, Quinti filia dai
figli Marcus, Caius e Lucius, con
bassorilievo si cavallo (sotto).
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Tra le varie ipotesi legate al
significato della figura equina, è
possibile avanzare quella che
sottolinea il rapporto simbolico
esistente fra Lugus/Belenus e il
cavallo, nelle aree di cultura celtica5.
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5
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Scaranno p.34