Bastardi senza gloria ··

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Bastardi senza gloria ··
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Scritto da Umberto Rossi
Venerdì 02 Ottobre 2009 00:00 - Ultimo aggiornamento Sabato 23 Aprile 2011 17:25
Quentin Tarantino è uno dei registi il cui lavoro divide nettamente i critici. La cosa non può
meravigliare quando si consideri che questo cineasta ha come faro stilistico il cinema di genere
- americano, asiatico, europeo, poco importa – e alcuni autori, come Sergio Leone, di cui
apprezza in modo particolare le opere più nettamente inseribili nel lavoro artigianalmente alto. I
maggiori consensi gli sono arrivati quando il ricorso agli stilemi produttivi bassi si è sposato a un
preciso distacco ironico, come nel caso di
Pulp Fiction
(1994), titolo con cui quest’autore vinse la Palma d'Oro al Festival di Cannes. La sua
filmografia successiva è stata segnata da un avventurarsi dei riferimenti ai prodotti
commercialmente medi, scelta che ha sconcertato parte della critica, come dimostrano le
contrastanti accoglienze riservate a
Kill Bill 1
e 2.
Con Bastardi senza gloria quest’autore imbocca la strada del film bellico, con espliciti rimandi
alla cinematografia di genere degli anni quaranta e cinquanta – il riferimento citato in più di
un’occasione è a Quel maledetto treno blindato (1978) di Enzo G. Castellari - coniugata a un
eccesso di effetti sanguinolenti degni del peggior cinema horror. Nella Francia occupata del
1940 una ragazzina ebrea sfugge al massacro della sua famiglia da parte di un sadico
colonnello nazista. Quattro anni dopo la ritroviamo nelle vesti di proprietaria di una sala
cinematografica parigina in cui i tedeschi vogliono proiettare, in anteprima, un film di
propaganda dedicato alle gesta di un cecchino che ha ucciso, da solo, decine di soldati
americani. L'occasione è ghiotta per organizzare un attentato che potrebbe mutare le sorti della
guerra, poiché alla serata parteciperà lo stesso Adolf Hitler con l'intera dirigenza del Reich.
L'evento ha attirato anche l'attenzione degli alleati, che incaricano della bisogna una compagnia
specializzata in azioni pericolose e detta dei
bastardi perché i suoi
membri hanno l'abitudine di incidere una croce uncinata sulla fronte dei pochissimi prigionieri
che lasciano in vita. E' un gruppo di volontari ebreo-americani che da qualche tempo causa lutti
e danni ai nazisti, usando metodi guerriglieri e fornendo prova di una ferocia incredibile. Tutto
dovrebbe risolversi in una notte e cosi sarà, con tanto d’incendi, scoppi di bombe e raffiche di
mitra a non finire. Fantastoria, dunque, legata sia al cinema di genere sia ai fumetti, con tanto di
eroi che sopravvivono a ferite che ucciderebbero un elevante, difficili operazioni chirurgiche
eseguite come nulla fosse e via elencando. Non a caso il racconto inizia con il classico
c’era una volta
. Il punto irrisolto del film non è tanto nella scelta, del tutto legittima, di usare materiali popolari,
quanto nel ricavarne un testo privo di ritmo, con vari momenti noiosi, senza ironia, un'opera
lunghissima e, nello stesso tempo, carente proprio sul terreno che ha scelto di percorrere. Si
dirà che anche Sergio Leone amava dilatare i tempi, ma in questo caso non si tratta tanto di
dilatazione, quanto di allungamento ingiustificato, come dimostra l'intero primo episodio, con il
dialogo fra il feroce nazista e il contadino francese che nasconde la famiglia ebrea.
valutazione: 1 2 3 4 5
1/2
Bastardi senza gloria ··
Scritto da Umberto Rossi
Venerdì 02 Ottobre 2009 00:00 - Ultimo aggiornamento Sabato 23 Aprile 2011 17:25
Titolo originale: Inglourious Basterds; regia: Quentin Tarantino; sceneggiatura: Quentin
Tarantino; interpreti: Brad Pitt, Mélanie Laurent, Christoph Waltz, Eli Roth, Michael Fassbender,
Diane Kruger, Daniel Brühl, Til Schweiger, Gedeon Burkhard, Jacky Ido, B.J. Novak, Omar
Doom, August Diehl, Denis Menochet, Sylvester Groth, Martin Wuttke, Mike Myers, Julie
Dreyfus, Richard Sammel, Alexander Fehling, Rod Taylor, Soenke Möhring, Samm Levine,
Paul Rust, Michael Bacall, Arndt Schwering-Sohnrey, Petra Hartung, Volker Michalowski;
produttori: Lawrence Bender, William Paul Clark, Christoph Fisser, Henning Molfenter, Bruce
Moriarty, Lloyd Phillips, Pilar Savone, Erica Steinberg, Bob Weinstein, Harvey Weinstein,
Charlie Woebcken; fotografia: Robert Richardson; montaggio: Sally Menke; ricerca attori:
Simone Bär, Olivier Carbone, Jenny Jue, Johanna Ray; scenografia: David Wasco; direzione
artistic: Marco Bittner Rosser, Stephan O. Gessler, Sebastian T. Krawinkel, Andreas
Olshausen, David Scheunemann, Steve Summersgill, Bettina von den Steinen; arredamento:
Sandy Reynolds-Wasco; costumi: Anna B. Sheppard; società produttrici: Universal Pictures,
The Weinstein Company, A Band Apart, Zehnte Babelsberg, Visiona Romantica; nazionalità:
Usa / Germania; anno di edizione: 2009; durata: 153 min.
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http://www.imdb.com/title/tt0361748/
Sito ufficiale
2/2