Tomorrow You`ll born again

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Tomorrow You`ll born again
La Compagnia della Cenere
Tomorrow You’ll born again
Chi siamo?
La Compagnia della
Cenere è un gruppo
teatrale che nasce
nel Maggio del 2014. Il
gruppo si forma con
l’obiettivo di unire nel
migliore dei modi le
grandi arti dello spettacolo, quali Danza,
Teatro e Musica.
L'araba fenice è divenuto il simbolo della
morte e risurrezione, si
Il nome della Compa- dice infatti "come l'agnia nasce dalle
raba fenice che risormenti delle quattro
ge dalle proprie ceresponsabili. Prendoneri".
no spunto da un aniDopo aver vissuto per
male mitologico mol500 anni, la Fenice
to particolare: la Feni- sentiva sopraggiungece.
re la sua morte, si ritiEssa infatti è un uccel- rava in un luogo aplo noto per il fatto di
partato e costruiva un
rinascere dalle proprie nido sulla cima di una
ceneri dopo la morte. quercia o di una pal-
ma. Qui accatastava
le più pregiate piante
balsamiche, con le
quali intrecciava un
nido a forma di uovo,
grande quanto era in
grado di trasportarlo
(cosa che stabiliva
per prove ed errori).
Infine vi si adagiava,
lasciava che i raggi
del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse
fiamme.
Tomorrow etc… ma cosa significa?
“Tomorrow You’ll born
again” è la versione
inglese di “Domani
nascerai di nuovo”.
Abbiamo scelto questo titolo per un aneddoto trovato su uno
dei diari di viaggio dei
ragazzi che hanno
deciso di partire per
un anno all’estero.
Uno dei volontari che
preparano alla partenza, infatti, ha pronunciato queste parole a questa “nuova
leva”. La frase ricon-­
duce al fatto di riparti-
re da zero, ritrovarsi in
un posto sconosciuto
e ricostruirsi un’identi-­
tà. Dal giorno dopo ci
si trasforma in qualunque cosa noi vogliamo; è una nuova occasione per creare
una nuova vita.
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Chi siamo?
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Tomorrow…
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Di cosa si tratta?
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Qual è la trama?
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Ma cos’è AFS?
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Cosa ci porta qui?
Tomorrow You’ll born again
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Di cosa si tratta?
Il teatro, la danza e la musica
sono da secoli una forma
d’arte attraverso cui i vissuti
collettivi e personali di un
gruppo o di una società sono
espressi e trasmessi attraverso
racconti, tragedie, commedie, in cui sono coinvolti artisti
e spettatori nella dinamica di
diversi linguaggi, creando
una peculiare ed unica sinergia tra di essi, non sostituibili
da altre forme d’arte. Attra-­
verso le emozioni che solo
queste Arti sanno far vivere,
abbiamo intenzione di partire
dalle motivazioni e dagli stati
d’animo provate dal pioniere
Sir Andrew nella fase di creazione e di scoperta di AFS,
per arrivare alle sensazioni
che possono provare i ragazzi
durante la loro esperienza in
un altro mondo, ancora da
esplorare.
Emozioni che raccontano
emozioni.
da una serie di ricerche sulla
storia di AFS e interviste sulle
storie di chi ha partecipato ai
suoi progetti. In seguito quindi, si creerebbe una sorta di
coinvolgimento tra chi vive
questi momenti e chi li racconta, con un’interazione in
prima persona anche sul
palcoscenico.
L’idea è di formare un grup-­
po di lavoro composto da
attori, ballerini, cantanti e
musicisti non professionisti che
da tempo seguono un percorso creativo, ma anche
raccogliendo materiale umano, letterario e storico anche
“Eravamo felici.
Pensavamo che
non sarebbe mai
finita. E come
poteva? Ma poi
arrivò la guerra... e
giovinezza e
speranza finirono. Il
mondo non aveva
più tempo per
trucchi magici e
spettacoli
cinematografici.”
Qual è la trama?
Lo spettacolo, per porre in evidenza le due
dimensioni dello storico
e dell’attuale, raccon-­
ta la storia di Sir P. Andrew.
A narrare la storia sarà
proprio lo stesso ricordo
di Sir Andrew che battibeccando con 21, la
sua Casa, nonché
Quartier Generale, racconterà di come ha
voluto che fosse creato
AFS, di come ha combattuto per aiutare gli
altri e di come ha vissuto le emozioni in prima
persona. Allo stesso
tempo troveremo la
storia parallela dei ragazzi che hanno deciso
di partire per Paesi del
mondo diversi. Emergeranno le loro paure, le
loro indecisioni, i loro
sogni. Un salto di cento
anni in cui però sembrerà che le emozioni
non abbiano mutato
forma durante il tempo.
Ma cos’è AFS?
AFS nasce
proprio a Parigi!
Gioventù e volontariato furono i primi capisaldi di un’or-­
ganizzazione creata in Francia da giovani volontari statunitensi per salvare i feriti della
Prima guerra mondiale e
diventata un movimento per
l’educazione alla pace e al
dialogo. Correva il 1915
quando i pionieri di AFS si
misero alla guida delle prime
ambulanze. Quella che era
un'avventura di ragazzi desiderosi di dare valore alle proprie vite si apprestava a en-
trare per sempre nella grande Storia del mondo.
Così nacque l'American Field
Service, e Intercultura, che ne
è la rappresentante e la continuatrice in Italia, celebra a
partire dal mese di novembre
del 2014 il Centenario
dell’AFS con un ricco calen-­
dario di manifestazioni in tutta Italia, con il Patrocinio del
Ministero degli Affari Esteri e
del Comitato Nazionale per
le Commemorazioni del Cen-
tenario della prima guerra
mondiale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il volontariato, lo spirito di
solidarietà internazionale, il
coraggio della gioventù e il
valore del dialogo interculturale rappresentano, a 100
anni di distanza, la preziosa
eredità degli ambulanzieri,
portata avanti oggi dai volontari.
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Cosa ci porta proprio qui?
Riprendiamo subito una citazione tratta dall’ultimo numero di Intercultura, dedicato
al centenario di Afs: “Camminare insieme, parlare insieme a tutta la gente del mon-­
do. Solo allora potremo avere la pace”.
Allora perché non tentare di seminare un discorso di pace attraverso la Guerra?
Sembra un ossimoro detto così ma in realtà con questo spettacolo noi vorremmo
mostrare proprio quell’isola di pace all’interno dei conflitti che la nostra storia ha in-­
contrato sul proprio cammino.
Uno dei protagonisti di questa isola è l’ American Field Service che è stata presente
nell’ambito di conflitto proprio dalla Prima Guerra Mondiale.
Ma come si fa a trattare di argomenti così delicati e imbevuti di fatti storici senza
risultare retorici o noiosi?
Raccontando ciò che non si trova nei documenti. Il lavoro che stiamo svolgendo
per arrivare all’esito è prendere le testimonianze e farle nostre, cercare di capire
come queste persone potessero ragionare, pensare e addirittura vivere. E tutte
queste cose si radunano in una sola categoria: le emozioni.
Il nostro intento è quello di mostrare e dimostrare che le emozioni dei ragazzi che
nel 1915 partivano per essere di aiuto sul fronte di guerra si sono protratte in questi
100 anni quasi inalterate.
Vogliamo raccontare le storie non scontate, i brividi di paura, le lacrime di sconforto
e persino i sorrisi di speranza.
“You must be the
change you wish to
see in the world ”
La Compagnia della
Cenere
Via Magnocavallo 22, 25127
Brescia
Tel.: 3333110901
Posta elettronica:
lacompagniadellacenere@g
mail.com
“Abram ti accoglie con calore, esprimen-­
doti la felicità di accoglierti nell’American
Field Service. Ti mette in guardia contro…
come posso dire, i “pericoli” di Parigi. Poi ti
fa capire che tu sei precisamente quella
persona che, fra tutti Americani degli Stati
Uniti, lui desiderava si unisse all’Afs.”
S IAMO SU I NTERNET!
W W W . L AC O M P AG N I A D E L L AC E N E R E
. JIMDO. COM
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