CAMILLO SBARBARO IN VERSI E IN PROSA

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CAMILLO SBARBARO IN VERSI E IN PROSA
www.ilsolesullaterradelgolfo.it
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Inverno 2007
Anno IX - Numero 29
Via Berninzoni 136
17028 SPOTORNO
Te l . 0 1 9 . 7 4 . 6 1 . 8 4
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A Spotorno il 14 e 15 dicembre 2007 un grande evento culturale: il Convegno nazionale di studi
per ricordare il poeta in occasione del 40° anno dalla sua scomparsa
CAMILLO SBARBARO IN VERSI E IN PROSA
«Spotorno, paesaggio dell’anima; cielo che a guardarlo si beve»
Si è svolto a Spotorno il 14 e 15 dicembre 2007, presso la Sala
Convegni Palace (Via Aurelia 121), il convegno nazionale di studio
su Camillo Sbarbaro. E' un omaggio che il Comune di Spotorno
vuole rendere al “suo” poeta per ricordarne il 40° anniversario
della morte, avvenuta il 31 ottobre 1967.
Sono state due giornate ricche di appuntamenti e di interessanti
interventi a cui hanno partecipato nomi illustri del settore.
I lavori hanno avuto inizio nel pomeriggio di venerdi 14 con il
benvenuto del Sindaco di Spotorno Bruno Marengo e degli
Assessori alla Cultura della Provincia di Savona, Genova, della
Regione Liguria e del Presidente della Fondazione "A. De Mari Carisa, Savona".
L'introduzione al convegno è stata curata da Gian Luigi Beccaria.
Si sono poi susseguiti gli interventi di Giulio Ferroni, (L’arida
meraviglia. Sbarbaro nella poesia del Novecento), di
Paolo Zublena (La lingua poetica di Camillo Sbarbaro), di Marco
Vallora (Visività in Sbarbaro e Lalla Romano traduttori di Flaubert)
e di Federica Merlanti (Immagini di Sbarbaro nel Novecento).
Inoltre alla fine della seduta di venerdi 14 dicembre sono stati
assegnati assegnati i premi alle migliori tesi di laurea dedicate
a Camillo Sbarbaro.
Il Comitato scientifico del Premio Sbarbaro-Spotorno ha esaminato
le tesi pervenute, selezionando per il giudizio finale i lavori di
Giovanni Bruno (da Altamura, provincia di Bari), Vita e versi del
giovane Sbarbaro (1888-1911) e di Cristina Cavallo (da Alghero,
provincia di Sassari), Camillo Sbarbaro e il mondo dei licheni.
Dopo attenta valutazione, il Comitato ha ritenuto che entrambe le
tesi meritino ex aequo il premio, essendo ognuna dotata di qualità
proprie apprezzabili.
La tesi di Giovanni Bruno punta sul giovane Sbarbaro del tempo
di Resine e ne propone una lettura appassionata e ricca di
interessanti annotazioni critiche e filologiche.
La tesi di Cristina Cavallo indaga una dimensione poco esplorata
di Sbarbaro poeta e scienziato, analizzando i rapporti tra poetica
e ricerca scientifica dei licheni.
Sabato 15 dicembre il convegno ha ripreso i lavori con l'intervento
di Franco Contorbia (Camillo Sbarbaro quarant’anni dopo).
La mattinata è poi proseguita con il contributo di Antonello Perli
(Sbarbaro prosatore fra tradizione francese e avanguardia italiana),
di Pasquale Guaragnella (Camillo Sbarbaro e la prosa della Grande
Guerra), di Simone Giusti (Sbarbaro narratore: modelli e invenzioni),
di Paolo Zoboli («Tratto fuor di me stesso». La «lugubre marionetta»
e l’excessus mentis), di Pietro Benzoni (Scampoli d’autorialità.
Note su Sbarbaro traduttore dal francese) e di Enrico Testa (Il
lirismo etico di Sbarbaro).
Nel pomeriggio sono intervenuti Simona Morando (Sbarbaro e i
pittori), Giampiero Costa (Un treno per Spotorno. Tra le carte
sbarbariane dell’Archivio Scheiwiller), Silvio Riolfo Marengo
(Congedo) e Davide Ferreri (Tra le carte di un dolce nichilista).
I lavori del convegno sono stati conclusi da Vittorio Coletti.
Al termine del convegno è stato presentato il volume di Camillo
Sbarbaro "Lettere a Lucia 1931-1967", a cura di Davide Ferreri
(Genova, San Marco dei Giustiniani, 2007). Sono lettere inviate
ad un’amica in un arco di tempo molto ampio; in esse si coglie la
quotidianità, raccontata con leggerezza e ironia: scrive per salutarla,
per chiedere pareri e consigli, per essere aiutato nella traduzione
di un’opera, per raccontarle di una giornata particolare, invia ritagli
di giornale commentati da postille autografe.
Sono state anche inaugurate le mostre fotografiche di Fernando
Galardi (Camillo Sbarbaro e i licheni) e di Roberto Croce (Un orto
di Spotorno).
Una importante manifestazione di Mountain
Bike con il del Team Super Bike
"Memorial Mino Verzella Trofeo Drietta"
a cura della Redazione
La manifestazione si è svolta il 14 ottobre 2007 con ben 120 atleti
partecipanti e si sono confrontati sui sentieri dall'alto contenuto
tecnico, quasi interamente di costa sul mare.
(segue a pagina 7)
La provincia di Savona si colloca al quinto
posto in Italia per la qualità dell'offerta formativa
INDAGINE SULLE SCUOLE
SUPERIORI SAVONESI
a cura di Fabio Garzoglio e Sandro De Simone
Secondo il rapporto qualitativo pubblicato dalla rivista mensile
Tuttoscuola nel giugno 2007, riguardante la qualità dell’offerta
formativa proposta dagli Istituti d’istruzione superiore, la provincia
di Savona si colloca al quinto posto in Italia. Positivamente sorpresi
da tale risultato,siamo andati a conoscere in modo più
particolareggiato alcune scuole del Savonese. Ad una prima
constatazione d’insieme si nota un vistoso ampliamento dei corsi
proposti da ogni singolo istituto, misura adottata, conformemente
alle recenti innovazioni legislative, per contrastare la crisi di
iscrizioni causata anche dal cronico calo demografico nella nostra
Regione.
All’Istituto Tecnico Industriale Statale Ferraris l’addetto alle relazioni
Prof.ssa Beltrame ha illustrato la divisione dei corsi: oltre a quelli
tradizionali (meccanica, chimica, elettrotecnica, informatica,
elettronica) presenta da tredici anni il Liceo Scientifico-Tecnologico,
che, a differenza dei licei tradizionali, prepara gli studenti anche
dal punto di vista pratico. L’ITIS dispone di 50 laboratori,tra cui
quello di compatibilità elettromagnetica (non disturbato da onde
e dove anche le aziende possono tarare i propri strumenti). Il
rapporto con il mondo del lavoro è molto stretto,tanto che si hanno
continue richieste di periti e tecnici da parte dell’Unione Industriali
di Savona.
L’Istituto Mazzini – Pancaldo - Martini, accorpato dal 2002 per
decisione della Provincia, è diviso nel modo seguente: il
(segue a pagina 7)
a cura della Redazione
Da "Trucioli"
<<Spotorno, terra avara. Vi imbianca l'olivo, il
sorbo vi si carica di mazzetti duri.
Ti siedi e taci sulla spiaggia sterposa di contro a
un pallido mare. Vi tremola a volte una manciata
di zecchini; al largo passa il guscio rossastro della
petroliera.
Il greto abbacina. La montagna mostra bianche
ferite.
Negli orti le casette screpolate rosee trasaliscono
al passaggio del direttissimo. Allaga l'abitato la
voce della maretta. Spotorno, paesaggio
dell'anima; cielo che a guardarlo si beve.
Vivo in un ex voto a vedere come la marina si
comporta
ingenuamente davanti a questa levata di sole. Le
colline paion pecore dopo la tosatura. Il promontorio
in faccia all'isolotto di Bergeggi è appena ricciuto
di pinastri.
E il mare! - Conosco un mare brulicante d'oro
dove le vele sono fiamme esili; uno, impalpabile
da credere ad un inganno degli occhi; un mare
che è tutto uno zaffiro liquefatto, in cui si vorrebbe
stemperarsi.
Questo, è una grigia lavagna, appena argentata
a levante.
Camillo Sbarbaro in una foto del 1959
Più di tutti i mari che so; è questo che amo: esso
in me l'anima avventurosa.
Breve biografia di Camillo Sbarbaro risveglia
Quand'ecco, nell'appropriato scenario, il sole balza,
Nato a S.Margherita Ligure nel 1888, Sbarbaro bolla infuocata, sciorinandosi ai piedi un tremolante
aveva a Spotorno i nonni materni, e qui trascorse tappeto arancione.>>
una vacanza estiva già nel 1908.
Così lo ricorda qualche tempo dopo sua sorella ...
Clelia, mentre lavora a Pianissimo, che uscirà nel
1914:
<<Mi cade in cuore Noli. Sdegnosa della terra,
"...seduto su un muretto o appollaiato su un ramo guarda il mare come un gabbiano ferito. La
d'albero, passa giornate intere a inseguire fantasie, montagna arcigna non ha a primavera il biancore
a scrivere."
d'un melo. Solo l'ulivo vi attecchisce. Anche il mare
Ogni volta che il poeta fa ritorno a Spotorno ritrova è una fredda lavagna infinita percorsa da brividi
una situazione di serenità e di di adesione alla di vento.
natura ligure; ne descrive il manifestarsi in piccoli Qui Dante discese e Bruno insegnò a' putti la
fatti capaci di suscitare grandi suggestioni poetiche, gramatica.
come in questo breve brano:
Di qui i navigatori partirono a doppiare il capo di
"Quest'anno le agavi del litorale han messo il Buona Speranza, quando il mare era pieno di
fiore:un'alberella di pannocchie bionde, alloggio meraviglioso.
alle vespe. Sulla vertebra nuda della strada, sui
Le donne vi sono senza grazia.
monti calvi e calcinati luglio si accanisce. Scarnito
l'osso, il paese s'apre secca fauce sul mare; che Il marinaio morde le torri rosse a vedetta, lustra
ne elude la sete spruzzandolo di schiume amare." l'acciottolato dei portici tozzi e bui.
Camillo Sbarbaro si stabilisce una prima volta a
Spotorno nel 1941, a causa della guerra, quando Mi sovviene il muretto sopra Noli dove indugiai
la sua casa di via Montaldo a Genova - vicino al un pomeriggio a prendere il sole. Il mare non
Cimitero di Staglieno - diverrà troppo esposta al s'udiva. Sulla spiaggia i pescatori rammendavano
rischio dei bombardamenti.
le reti. Mi pareva dolce finire la vita in una di quelle
Nel maggio del ‘44 Sbarbaro e i suoi familiari si casette screpolate. Da un orticello lì sotto saliva
devono allontanare anche da Spotorno: l'odorino dei chinotti in fiore.>>
"In previsione di sbarchi alleati, il comando tedesco
ci caccia da Spotorno.Trovo nei monti qui sopra,
a Borsana, una casa in rovina, abbandonata da
Quest’anno la Croce Bianca di
anni proprietari emigrati in America. Mi decide a
Spotorno ha organizzato la
fissarla la pianta di santolina che è in fiore sul
1^ CROCELOTTERIA
ponticello d’accesso."
Nell’agosto del 1944 la casa di Spotorno viene
Il
primo
premio messo in palio è un week-end per
colpita:
"Ci vengono a dire che stanotte han bombardato due persone a Barcellona. Gli altri 49 premi sono
la nostra abitazione a Spotorno. Scendendovi nel stati offerti dagli albergatori e commercianti locali.
torrido mezzodì odo per la prima volta le pigne al Il prezzo del biglietto è di 1 €. I biglietti sono
venduti presso la sede della Croce Bianca e i
sole scrosciante."
Nel 1951 Camillo Sbarbaro si ritirò in nella casa negozi di Spotorno.
di via Finale, a Spotorno, con sua sorella Lina (in L’estrazione avverrà il 6 Gennaio 2008 durante
famiglia chiamata ‘Clelia’) e la zia Benedetta. la Festa della Befana organizzata dalla Pro Loco
Non tutti a Spotorno avevano letto i suoi libri, ma di Spotorno.
tutti intuivano che dietro la modestia delle abitudini Si tratta pertanto di un’iniziativa natalizia che
e il carattere schivo, si nascondeva il mistero consentirà alla Croce Bianca di entrare nelle case
dell'arte e un'umanità che si era approfondita a degli spotornesi per diffondere un messaggio di
contatto con la natura, nella strenua osservazione pace e solidarietà.
del mondo e degli uomini.
Dal prossimo numero verrà
Morì a Savona il 31 ottobre 1967.
La Confraternita della
SS. Annunziata in
"trasferta"
a Corteolona
Il nuovo libro di Giuliano Cerutti
(Pavia)
raccoglie le storie dei migranti
inaugurato un piccolo spazio
editoriale dedicato ai "Nuovi
Nati" del comprensorio.
Pertanto chi desidera far
apparire sul giornalino la lieta
notizia della nascita può
contattarci al seguente indirizzo
di posta elettronica
[email protected].
L'isola che non c'era
Vuoi scrivere un pezzo e
pubblicarlo? Contattaci su
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ed entra nella squadra!
"...partono i bastimenti
per terre assi lontane"
spotornesi nel Nuovo Mondo.
Storie grandi e piccole di persone
che lasciarono la propria terra.
a pagina 4
I nostri antichi crocifissi e la figura
del "camallo" non esistono in
Lombardia.
a pagina 5
Ecco come un’antica leggenda racconta la
comparsa in Liguria dell’isola di Bergeggi.
di Barbara Bruzzone
Siamo nel VII Secolo e i vescovi
africani Eugenio e Vindemmiale
cercano di sfuggire alle
persecuzioni dei vandali:
“si spezzarono le catene, si
aprirono le porte, uscirono di città
indisturbati, verso il mare. C’era
una barchetta pronta e con essa
vagarono fino a uno scoglio
vicino. Scesero sullo scoglio che
era in vetta illuminato da una
misteriosa luce e lo scoglio si
mosse. Passarono la Sicilia e il
Tirreno e giunti nel golfo ligure,
di fronte alla città dei Vada
Sabazi, a poca distanza dalla
costa, lo scoglio si arrestò.
Ritrovarono la barchetta e con
essa misero piede in terra di
Liguria dove predicarono con
ardore la fede di Cristo tra quelle
genti pagane. Ogni sera
tornavano al loro rupestre
isolotto, detto di Bergeggi, che
da allora non si mosse più e sul
finire del Secolo X vide sorgere
un’abbazia dedicata a S.
Eugenio”.
E' stato come guardarsi in uno specchio
deformante: un po' ci si diverte, un po' ci si chiede:
"Ma siamo proprio così"?
La torta di riso non
è abbastanza
di Alberto Peluffo
Gli sketch dei savonesi di Colorado Café (Balbontin, Ceccon e
Casalino), che confrontano l'ospitalità quasi soffocante dei romagnoli
con la scontrosità mugugnona dei liguri, hanno sollevato più di una
protesta da parte di chi li ha visti come una denigrazione del nostro
turismo in un periodo in cui le cose non vanno bene per il settore.
La reazione dimostra però che è stato toccato un nervo scoperto:
sappiamo bene che la scarsa capacità di accoglienza è il nostro
punto più debole e si sta rivelando sempre più chiaramente il vero
freno alle nostre possibilità di ripresa.
Ogni popolo ha il suo carattere, forgiato da millenni di storia e di
convivenza con il proprio ambiente. Quella dei liguri è sempre stata
una vita difficile, conquistata con le unghie e con i denti ad una
terra bella ma dura e aspra, che rende faticosa ogni conquista; e
ogni straniero arrivato qui ha sempre contribuito a complicare
ulteriormente le cose, che si trattasse delle incursioni saracene,
dell'esercito napoleonico o dei funzionari piemontesi. Viste le
premesse, è logico che non ci venga naturale sorridere al primo
che passa e dargli il benvenuto.
Però, il turismo è la scelta che abbiamo fatto per uscire da una
fame secolare, che aveva portato i liguri ad essere i primi emigranti
italiani, già all'inizio dell'Ottocento; quindi dobbiamo gestirlo al
meglio. Il guaio è che, qui da noi, la professionalità in questo campo
non è mai stata, fino ad oggi, un requisito indispensabile: l'attrattiva
dei luoghi e la loro facile raggiungibilità ne hanno sempre fatto la
meta preferita di un bacino di utenza ampio quanto bastava.
Oggi non è più così, perché la concorrenza, nazionale e
internazionale, è cresciuta a dismisura e la distanza è sempre
meno un problema.
Quindi, se vogliamo fare ancora turismo, dobbiamo finalmente
adeguarci alle esigenze del mercato. Non possiamo nasconderci,
come si sente fare spesso, dietro alibi fasulli, come quelli che la
gente non ha più soldi da spendere o, al contrario, che ormai tutti
vanno solo più alle Maldive o a Sharm al Sheikh. I prezzi troppo
alti sono indubbiamente un nostro problema, ma in realtà sono
percepiti come tali perché la qualità dei servizi che offriamo non
è sempre adeguata alle cifre richieste: se diamo meno degli altri
e lo facciamo pagare di più, è inevitabile che i clienti facciano i
confronti e ne traggano le conseguenze.
Si dice sempre che i prezzi non si possono abbassare, per tutta
una serie di motivi, in buona parte validi; allora dobbiamo convincerci
ad alzare il livello qualitativo dell'offerta turistica nel suo insieme:
in sostanza, a migliorare l'accoglienza. Non saremo mai gente che,
incrociando per strada uno sconosciuto, sorrida e lo saluti come
il migliore amico: non è nel nostro DNA e nessuno se lo aspetta
da noi. Nei negozi, però, buongiorno e grazie sarebbero già, in
certi casi, un bel passo avanti. Altrettanto va migliorata la ricettività,
perché non è immaginabile che i turisti siano soddisfatti di trovare,
come a volte succede, alberghi non all'altezza delle tariffe o alloggi
in affitto in condizioni precarie.
Infine, la sua parte devono farla le istituzioni, migliorando le
infrastrutture (parcheggi innanzi tutto), la pulizia delle strade,
l'informazione, la sicurezza, l'intrattenimento. La mia impressione
è che, gradualmente, questo percorso sia incominciato: tutti i settori
interessati, chi più chi meno, in questi ultimi anni stanno mostrando
progressi. Dobbiamo andare avanti in questa direzione con maggiore
velocità e convinzione, se non vogliamo accontentarci della torta
di riso.
Anche on line su www.petitiononline.com/petspot/petition.htm
Prosegue la raccolta di firme per la petizione
popolare a sostegno dell'intevento di Prima
Casa a favore degli spotornesi
a cura della Redazione
L'intervento che comprende
anche la realizzazione del nuovo
Municipio dovrebbe essere
realizzato in via Delle Strette a
Spotorno.
La raccolta, a detta dei promotori,
è s ta ta a v v i a ta d o p o l a
sospensiva ai lavori concessa
dal TAR sul ricorso presentato
dall'ex Sindaco Zunino e da sei
cittadini, con l'obiettivo di
sostenere un intervento che
darebbe soluzione sia
all'organizzazione della vita
amministrativa e sia alla vivibilità
di 28 famiglie spotornesi.
L'intervento infatti prevede oltre
alla realizzazione del nuovo
edificio comunale realizzato a
totale carico dell'impresa
costruttrice, anche 22
appartamenti che verranno
messi in vendita al prezzo di €
2900 a metro quadrato
concordato con la pubblica
amministrazione. Tale prezzo,
così come risulta dalla
convenzione approvata dal
consiglio comunale sarà bloccato
sino al momento dell'atto di
acquisto. Inoltre saranno
realizzati sei appartamenti che
Sabato 24 Novembre 2007, in tutta Italia, si è svolto un evento
di grande impatto umanitario
La giornata Nazionale
della Colletta Alimentare
a cura della Redazione
La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, organizzata dalla
Fondazione Banco Alimentare, ha coinvolto 110.000 volontari in
più di 7.000 supermercati che hanno aderito a questo evento di
solidarietà, tra i più importanti in Italia in termini di aiuto ai bisognosi.
In Liguria sono stati raccolti 248.400 Kg di alimenti (2,4 % in più
rispetto al 2006). Per saperne di più la redazione del Sole si è
recata in uno dei supermercati spotornesi per porre alcune domande
ai volontari.
(segue a pagina 7)
verranno dati in affitto a canone
agevolato al prezzo di € 5,50 a
metro quadrato per un periodo
non inferiore a 16 anni.
L'intervento edilizio darebbe
dunque la possibilità a molte
famiglie di Spotorno di trovare
una sistemazione definitiva
totalmente integrata nell'ambito
urbano.
Inoltre sono previsti i box privati
pertinenziali alle abitazioni.
Gli appartamenti verranno
assegnati attraverso un bando
pubblico che verrà promosso dal
Comune di Spotorno a cui
potranno partecipare i residenti
in grado di dimostrare la
necessità della prima casa sia
in acquisto che in affitto.
L'iter del pratica urbanistica è
stato rivisto alla luce delle
osservazioni emerse dalla
sospensiva del TAR Liguria e
l'amministrazione comunale
ritiene importante avviare
rapidamente l'opera molto attesa
dai cittadini. Al tempo stesso
l'amministrazione comunale
"esprime l'auspicio che i
promotori del precedente ricorso
riconoscano l'adeguamento alle
prescrizioni del TAR a cui ci si è
adeguati, comprendano
l'esigenza ed il valore sociale
dell'intervento e rinuncino a
nuove azioni legali, che oltre a
rischiare di compromettere
l'avvio dell'intervento in tempi
ragionevoli, creano un costo non
trascurabile alla collettività per
l'assistenza legale".
Le firme saranno presentate alla
pubblica amministrazione per
sollecitare l'avvio dei lavori."
Il Comitato promotore ricorda
che è possibile aderire alla
petizione (a Spotorno) presso
l'erboristeria di Via Garibaldi
oppure presso la Bottega del
formaggio di Viale Europa.