Cronaca di Roma

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Cronaca di Roma
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Martedì 19 Luglio 2016 • S. Arsenio
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Il mercato
Spalletti: alla Roma
serve un difensore
Più vicino l’arrivo
di Nacho e Diawara
Linea dura del Cio
Angeloni e Carina nello Sport
Camilletti nello Sport
UN’ESTATE SPECIALE
10 centesimi al giorno per 2 mesi
«Doping di Stato in Russia»
E adesso Mosca rischia
l’esclusione dalle Olimpiadi
vai su: shop.ilmessaggero.it estate
Strage di Nizza, la rete in Italia
Il killer in contatto fino a poche ore prima della carneficina con un tunisino residente in Puglia
Nella Penisola anche gli “armieri” albanesi. Identificata vittima italiana. Fischiato il premier Valls
`
Il volto del nemico
Germania. L’aggressore ucciso dalla polizia
Cambio di rotta
nella caccia
ai nuovi jihadisti
Carlo Nordio
a rivendicazione, da parte
dell’Isis, della paternità
dell’attentato di Nizza, ha
sollevato alcune perplessità, connesse essenzialmente
alle caratteristiche del suo autore: uomo, si è detto, disordinato e dissoluto, ben diverso
dai disciplinati e austeri martiri islamici votati al suicidio.
Questi dubbi, solo apparentemente giustificati, riflettono
in realtà il solito wishing thinking che si manifesta quando
il nostro raziocinio stenta a
spiegare certe atrocità, e si rifiuta anche di ammetterle.
Perché, se le ammettessimo, dovremmo trarne conclusioni ben più allarmanti di
quelle già dolorose finora raggiunte: non solo che siamo in
guerra – concetto per molti già
duro da digerire – ma che essa
viene combattuta con armi
sempre più fantasiose e micidiali, che riducono o annullano le nostre già scarse difese
Ci spieghiamo. Il terrorismo,
nelle sue dimensioni nazionali e internazionali, ha avuto
un’evoluzione operativa: negli
anni ‘70 e ‘80 esso esprimeva –
si trattasse dell’ Olp o delle Br
– un’energia ideologica che a
sua volta consentiva il reclutamento di agenti estremamente motivati e addestrati.
Continua a pag. 22
L
ROMA C’è una rete italiana dietro
l’attentato di Nizza. Tra i sette
fermati due giorni fa e sottoposti ad accertamenti, ci sono almeno tre nomi che portano in
Italia. Il primo è un tunisino di
37 anni che vive a Bari. L’uomo è
tra coloro che hanno continuato a scambiarsi messaggi e telefonate con Mohamed Lahouaiej
Bohulel fino alla mattina dell’attentato, lo scorso 14 luglio. Anche i due albanesi che gli hanno
venduto una pistola avevano
una base in Puglia. Identificata
una vittima italiana.
Ajello e Menafra
alle pag. 8, 9 e 10
L’assassino
Alcol, droga e storie gay
doppia vita di Mohamed
Pezzini a pag. 8
Manovra 2017
Taglio Irpef,
giù di un punto
l’aliquota 23%
ROMA Taglio di un punto
dell’aliquota più bassa
dell’Irpef (che scenderebbe da
23 al 22%) per aumentare i
redditi di tutti i contribuenti
di 150 euro annui gratificando
però maggiormente, in
termini relativi, le classi
sociali medio-basse. È questa
l’ultima ipotesi accarezzata
dal governo in vista della
legge di Stabilità 2017.
Palazzo Chigi sogna una
riforma fiscale molto più
ambiziosa ma le condizioni
macro-economiche, anche
alla luce della Brexit, restano
complicate. Per ridurre
l’aliquota Irpef servono 2,1
miliardi di euro
Di Branco a pag. 15
Pena di morte, scontro Turchia-Ue
Agli statali cancellati ferie e viaggi
Golpe fallito, le purghe di Erdogan. Merkel: così Europa più lontana
`
I primi soccorsi sul luogo dell’assalto, vicino a Würzburg (foto AP)
Assalto in treno a colpi d’ascia
17enne afghano ferisce 4 persone
BERLINO Un uomo armato di accetta
e un’altra arma da taglio ha attaccato ieri sera i passeggeri di un treno regionale in Baviera sul tratto
fra Würzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt. Quattro persone sono rimaste ferite fra cui tre in modo grave. L’aggressore è un profugo af-
ghano di 17 anni e sarebbe stato ucciso dalla polizia mentre tentava la
fuga. Si tratterebbe di un cosiddetto “profugo minorenne non accompagnato” proveniente dal centro di
Ochsenfurt. Secondo i testimoni
avrebbe gridato «Allah akbar».
Bussotti a pag. 7
ROMA Scontro tra Turchia e
Unione Europea sulla pena di
morte. L’Alto rappresentante
per la politica estera della Ue,
Federica Mogherini, e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato di
chiudere le porte alla Turchia, se il governo di Erdogan
reintrodurrà la pena di morte dopo il fallito colpo di Stato. E mentre ad Ankara confessa il generale che ha guidato il tentativo di golpe, scatta
il pugno di ferro di Erdogan.
Agli statali cancellati ferie e
viaggi.
Carretta e Meringolo
da pag. 2 a pag. 5
Cleveland, la kermesse repubblicana
Trump, Convention blindata e proteste
«Obama ha diviso, Paese fuori controllo»
Anna Guaita
o slogan elettorale di Donald
Trump è stato cambiato ieri,
all’inaugurazione della Convention di Cleveland, e invece di “Make America Great
Again”, il messaggio è diventato
“Make America Safe Again”.
A pag. 6
Pompetti a pag. 6
L
Processo Olivetti, la replica: sentenza ingiusta. 23 mesi a Passera
Morti per amianto, 5 anni e 2 mesi a De Benedetti
VERGINE, OBIETTIVI
MOLTO IMPORTANTI
dal nostro inviato
Buongiorno, Vergine!
Avvistamenti nel vostro cielo,
veramente azzurro in questo
splendido giorno di Marte, astro
guerriero che in collaborazione
con Giove vi dà tutto il coraggio
necessario per partire alla
conquista di un grande
obiettivo, o di una grande
passione. La Luna piena si trova
al centro di questo quadro
astrale, vince anche lo
scorbutico Saturno, ma bisogna
agire in velocità. Una domanda
di matrimonio da accettare
subito. Auguri.
Claudia Guasco
IVREA
er decenni negli stabilimenti di
Ivrea e del Canavese del gruppo Olivetti un killer silenzioso
ha seminato vittime. Quel pulviscolo era fibra di amianto che, ha
dimostrato una perizia, ha fatto ammalare e poi morire dieci dipendenti. I colpevoli, è il verdetto del giudice, sono tredici manager della società e tra questi c’è Carlo De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato dell’Olivetti, condannato a 5 anni e 2 mesi. L’ingegnere:
«Totalmente estraneo ad accuse
tanto infamanti»
A pag. 13
P
Mafia Capitale
Funzionario di P.Chigi
Roma, assolto Venafro
ex staff di Zingaretti
Appalti, scoperti i fondi
per aggiustare processi
Un’assoluzione a sorpresa
mette in discussione un tassello importante dell’inchiesta Mafia Capitale. Ieri infatti il processo a carico dell’ex
capo di gabinetto della Regione Lazio, Maurizio Venafro, per lui si è concluso con
un’assoluzione con formula
piena.
A pag. 12
Valentina Errante
l sospetto è che quel fiume di
soldi non servisse solo ad assicurare appalti pubblici alle
aziende amiche, ma anche per
aggiustare processi e orientare le
inchieste. Emergono altri dettagli
sull’indagine “Labirinto”, quella
che ha rivelato un giro di favori e
mazzette che lambiva la politica.
A pag. 14
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo Piano
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Turchia, poliziotti
e statali nel mirino
Confessa il generale
a capo del golpe
Erdogan tradito dal suo vice. Sospesi oltre 7mila agenti
Divieto di espatrio e niente ferie per i dipendenti pubblici
`
LA RIVOLTA
ISTANBUL Il fallito golpe provoca anche un gravissimo imbarazzo nel
partito di governo Akp con l’arresto eclatante del maggiore Generale Mehmet Disli. Non solo un militare di rango ma soprattutto fratello di Saban Disli, vicesegretario del
partito di Erdogan, quindi numero
due, dopo il premier in carica Yildirim, nonché deputato parlamentare. Secondo alcuni organi di stampa il generale sarebbe stato trasportato ferito nello stesso elicottero del capo di stato maggiore Hulusi Akar, quest’ultimo tenuto in
ostaggio dai golpisti nella base di
Akincilar e liberato dalle forze di
sicurezza solo 24 ore dopo. Saban
Disli, però sarebbe stato visto dare
ordini ai golpisti, fuori la stanza di
Akar mentre questi era tenuto in
ostaggio.
aggiunto l’omicidio da parte di un
gruppo armato anche un altro uomo politico, Cemil Candas, vicesindaco della municipalità di Sisli, un
grosso quartiere al centro di Istanbul. Candas è un esponente di spicco del partito Chp, strenuo oppositore di Erdogan. Il Chp, partito fondato da Ataturk, per voce del suo
segretario Kilicdaroglu, fin da subito ha preso le distanze condannando il tentativo di golpe militare
in corso, durante la notte del 15 luglio. Non è chiaro ancora quali siano i motivi dell’esecuzione e se
questa sia legata proprio ai fatti del
15 luglio.
ACCUSE E SMENTITE
Intanto è giallo sulla presunta
“confessione”, come ideatore del
golpe, del generale, ex capo
dell’Aviazione, Akin Ozturk, annunciata ieri pomeriggio dall’agenzia statale di stampa di Anadolu.
FEDELISSIMI E TRADITORI
Ma tra chi avrebbe orchestrato la
pugnalata alle spalle del sultano,
spuntano anche i nomi di alcuni
uomini a lui vicini fino a poche ore
prima del putsch fallito. Anzi, vicinissimi. Nelle notizie che si rincorrono frenetiche, tra caccia ai golpisti e caccia alle streghe, è spuntato
il nome del colonnello Ali Yazici,
primo consigliere militare di Erdogan. Nella notte tra venerdì e sabato, sarebbe stato anche lui a tradirlo, confermando da Ankara ai militari in azione la sua presenza nella
località costiera egea di Marmaris,
Al coas del dopo golpe ieri si è
FORSE TRA I GOLPISTI
ANCHE IL PRIMO
CONSIGLIERE MILITARE
ATTACCO IN UN
MUNICIPO DI ISTANBUL
UCCISO IL VICE SINDACO
In serata invece la notizia è stata
smentita dalla stessa agenzia mentre veniva diffuso il testo della testimonianza resa dal Ozturk ai magistrati nel corso dell’interrogatorio ieri. Ozturk dice di non avere
avuto alcun ruolo nel fallito golpe
né di sapere chi fosse coinvolto. Il
tribunale ha comunque confermato ieri il suo arresto insieme a quello di altri 25 generali.
VELENI CON LA UE
Sul piano internazionale il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu
da Ankara replica alle dichiarazioni del commissario europeo per
l’allargamento dell’Unione, Johannes Hahn, secondo il quale sarebbe esistita da tempo la lista degli
arresti da usare al momento opportuno. «Hahn è lontanissimo
dal comprendere veramente cosa
sta succedendo in Turchia. Nessuno può avere pregiudizi sulle nostre indagini in corso sul sanguinario attentato». Nelle principali città della Turchia continuano infatti
i presidi della gente che si riunisce
nelle piazze e difronte i principali
edifici delle istituzioni, sventolando bandiere e inneggiando cori. Il
ministro della Difesa Fikri Isik ,
parlando a un gruppo di sostenitori accorsi dinanzi l’abitazione a
Istanbul del presidente Erdogan ieri ha detto che «fino a oggi il colpo
di stato è stato scongiurato ma non
possiamo dire che la minaccia sia
finita». Il ministro ha così chiesto
di seguire costantemente l’evolversi della situazione e le dichiarazioni del Presidente. «State nelle piazze fino a quando il nostro Presidente ci dirà “ok potete ritornare a casa”».
Intanto assieme alle epurazioni
tra le forze dell’ordine - oltre 7mila
finora i sospesi - le ripercussioni
del fallito golpe si abbattono sui dipendenti pubblici per i quali è scattato il divieto di espatrio e il congelamento delle ferie
Susanna Iacona Salafia
HA CONFESSATO Il generale Ozturk
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Militari golpisti catturati denudati e rinchiusi in un capannone
Il golpe e la purga
Militari
golpisti
Civili
altri
militari
104*
145
5.927
STATALI LICENZIATI
Generali
e ammiragli
13.022
103
MORTI
Magistrati
nel fallito
colpo di Stato
2.745
ARRESTATI
7.543
312
Dipendenti ministero
8.777
degli Interni
Dipendenti ministero
1.500
delle Finanze
Soldati
Poliziotti
Civili
Giudici
3
60
650
755
FERITI
nel fallito
colpo
di Stato
Fonte: autorità turche
Prefetti
30 (su 81)
Poliziotti
1.491
Gendarmi
7.899
614
Governatori
provinciali 47
*solo 24 per il premier Yildirim, che non spiega la difformità da altri dati ufficiali
Le purghe e il funzionamento dello Stato
ma c’è un piano per gestire l’emergenza
IL CASO
ISTANBUL Oltre 8777 ufficiali, cioè
rappresentanti delle istituzioni
pubbliche di Polizia, Gendarmeria e governatorati, sospesi dal loro incarico da ieri secondo l’ennesimo “editto” del Ministro del
Ministro degli interni. Non il primo, come si sa, dalla lunga notte
del 15 luglio. Quella che ormai si
chiama “purga” sembra del tutto
inarrestabile e aumenta le sue cifre di giorno in giorno. Una epurazione che per la verità dura da
parecchi mesi, ben prima il fallito golpe, con decine di arresti che
si sono avvicendati nelle istituzioni statali, soprattutto tra poliziotti e magistrati. Su tutti loro
graverebbe il sospetto di appartenenza o semplice favoreggiamento del movimento “Hizmet” capeggiato da Fetullah Gulen, uno
stratega sovversivo dell’ordine
democratico in Turchia secondo
i magistrati della Mezza Luna; un
comune straniero benestante e
residente in Usa da 15 anni, secondo le autorità americane che
replicano di attendere ancora la
richiesta di estradizione con accuse precise dalla Turchia. Da ieri inoltre c’è anche il divieto di
espatrio per tutti i dipendenti
pubblici con la conseguenza della rinuncia alle ferie per molti di
essi.
LE MOTIVAZIONI
Non è chiaro quali siano le motivazioni di un divieto cosi massivo e indiscriminato, che coinvolge milioni di dipendenti statali,
come semplici docenti e impiegati civili in varie istituzioni pubbliche in Turchia. Comuni cittadini
da ieri in preda al panico e allo
sconforto dopo già la choccante
notte del 15 luglio. Il divieto di
espatrio di norma viene commi-
nato solo nei confronti di chi ha
un’indagine ufficialmente aperta. Non si tratta di questo e al momento sono in molti che vorrebbero sapere almeno la modalità e
la durata di questo divieto.
GLI UFFICIALI
Dei quasi novemila ufficiali sospesi ieri invece 7899 sono poliziotti, 614 agenti della gendarmeria, 30 governatori provinciali e
47 distrettuali. Piu’ di 7500 sono
invece i membri di apparati militari e giudiziari, incluso alti ran-
GLI ARRESTI HANNO
SVUOTATO PEZZI
IMPORTANTI DELLA
MACCHINA
AMMINISTRATIVA
E GIUDIZIARIA
ghi e giudici della Corte suprema, già detenuti negli ultimi due
giorni. In totale dunque circa 16
mila persone, tra arrestati e destituiti dall’incarico, che lavoravano all’interno delle istituzioni statali. Un vero e proprio pezzo dello stato che viene meno le cui
conseguenze, proprio sul piano
amministrativo di gestione dello
stato, potrebbe essere nefaste se
non c’è un immediato piano di
sostituzione di emergenza.
LA LEVA
Sempre ieri Ankara ha anche sospeso la leva annuale obbligatoria di piu’ di tre milioni di ragazzi
in servizio civile militare, svuotando quindi caserme e presidi
militari di giovani studenti. . Anche la Corte Costituzionale, il piu’
alto grado della magistratura turca, ha lanciato ieri un’azione disciplinare nei confronti di due
giudici per sospetti collegamenti
Un militare che ha partecipato al golpe mentre viene arrestato
con Gulen. Si tratta solo degli ultimi due giudici di un massivo
piano di destituzione che ha riguardato almeno tremila giudici,
dalla lunga notte del 15 luglio. C’è
da chiedersi quindi, dopo tutti
questi arresti, cosa resta della
magistratura turca e chi e come
amministrerà la giustizia. Intanto continua anche il dibattito sul
ripristino della pena di morte,
abolita nel 2004 dallo stesso Erdogan, come precondizione per
la richiesta di adesione della Turchia all’Ue. Sia il presidente della
Repubblica Erdogan che il premier Yldirim hanno dichiarato
che non si può ignorare questa
istanza che viene direttamente
dalla gente.
S. I. S.
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Primo Piano
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Pena di morte, l’altolà della Ue:
«Non potete entrare in Europa»
La reazione di Bruxelles guidata dalla `L’obiettivo è il ritorno alla normalità:
Merkel: «Stop ai negoziati con Ankara» in ballo c’è anche l’intesa sui rifugiati
`
HANNO
DETTO
LA DIPLOMAZIA
BRUXELLES L’Alto rappresentante
per la politica estera dell’Unione
europea, Federica Mogherini, ieri
ha minacciato di chiudere le porte
dell’Europa alla Turchia, se il governo di Recep Tayyp Erdogan
reintrodurrà la pena di morte come rappresaglia al fallito colpo di
Stato dello scorso fine settimana.
Le epurazioni e la repressione di
questi giorni sono «gravi», ha detto
Mogherini al termine di un Consiglio dei ministri degli Esteri
dell’Ue: «I numeri che vediamo in
termini di arresti e vittime ci preoccupano». Secondo l’Alto rappresentante, non ci sono «scuse» per allontanarsi dallo Stato di diritto e
dalla democrazia. La linea rossa è
il possibile ricorso alle esecuzioni
capitali, confermato da Erdogan in
un’intervista alla Cnn. «Nessun
paese diventa membro se introduce la pena di morte», ha avvertito
Mogherini.
Non ci sono scuse:
nessun Paese
può diventare
membro della Ue
se introduce
la pena di morte
FEDERICA MOGHERINI
RISCHIO AUTORITARISMO
Crolla la Borsa di Istanbul
Mercati Ue, niente scosse per il golpe
Mercati europei senza grandi
scossoni dopo il fallito golpe in
Turchia. I listini del Vecchio
Continente in altalena per
buona parte della giornata,
dopo aver assorbito l’attentato
di Nizza e prima ancora la
Brexit, limitano anche
l’impatto (stoxx d’area -0,32%)
degli eventi che continuano ad
infiammare la penisola
anatolica. In una giornata
scarica di dati macro, gli
investitori guardano al
consiglio direttivo della Bce di
giovedì con l’attesa di ulteriori
mosse da parte di Francoforte.
Le tensioni, culminate con
arresti e rimozione di
funzionari pubblici e ufficiali
dell’esercito, pesano più sulla
Borsa di Istanbul (in chiusura
-7,14% con il peggior calo degli
ultimi tre anni) mentre la lira
turca rimbalza e recupera in
parte dopo aver toccato
venerdì i minimi da 8 anni sul
dollaro. Poco mosse Milano
(Ftse Mib +0,08%), Madrid
(-0,08%), Francoforte (-0,04%),
debole Parigi (-0,34%) mentre è
controcorrente Londra
(+0,39%). «Ci aspettiamo che le
attività turche siano
vulnerabili a breve termine e
che la lira resti volatile nei
prossimi giorni», sottolinea a
Bloomberg Piotr Matys
strategist sui mercati
emergenti per Robobank da
Londra. Non ci sono, invece,
effetti su Unicredit (+1,83%) che
insieme agli iberici di Bbva
(-2,81%) è tra gli istituti più
esposti in
Turchia. Un report di Deutsche
Bank indica vulnerabili anche
Bnp Paribas, Ing, Hsbc.
L’Alto rappresentante non ha
escluso una futura discussione sulle relazioni tra la Ue e Ankara anche in caso di ulteriore deriva autoritaria: «È la Turchia che deve valutare se vuole continuare ad essere
un paese candidato». Nel frattempo anche il segretario di Stato americano, John Kerry, ha lasciato planare la minaccia di conseguenze
sull’appartenenza di Ankara all’Alleanza atlantica. «Anche la Nato ha
esigenze in termini di rispetto della
democrazia», ha detto John Kerry,
dopo aver incontrato i ministri Ue.
La riunione tra Kerry e i ministri
Ue doveva essere dedicata a Brexit,
Siria e Medio Oriente, ma il golpe
fallito in Turchia e la reazione del
governo Erdogan hanno praticamente monopolizzato l’agenda. La
linea occidentale è di ferma condanna per il golpe di una fazione
dei militari turchi, che nella notte
tra venerdì e sabato ha cercato di
prendere il potere con la forza. La
DICHIARAZIONE DEI 28
DI «PIENO SOSTEGNO
ALLE ISTITUZIONI
LEGITTIME». MA KERRY
AVVERTE: NELLA NATO
STA CHI È DEMOCRATICO
Se la pena di
morte torna in
Turchia saranno
sospesi i colloqui
di adesione
con Bruxelles
Ue «ribadisce il suo pieno sostegno
alle istituzioni legittime del paese»,
dice la dichiarazione finale dei 28.
Ma la richiesta al governo di Ankara è di mostrare «moderazione»
per evitare «ulteriore violenza, proteggere vite e restaurare la calma».
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha chiamato Erdogan per esprimere «grande preoccupazione» di
fronte all’ondata di arresti. La pena
di morte «determinerebbe le fine
dei negoziati di adesione», ha detto
il portavoce di Merkel.
UN ALIBI
Ankara «non deve perseverare negli abusi che abbiamo visto nelle ultime 24-36 ore», ha avvertito il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
Gli europei sospettano che Erdogan stia usando il golpe come alibi
per rafforzare ulteriormente il suo
controllo sul potere e reprimere avversari e dissenso. Le liste di epurazione «erano pronte» prima del
tentativo di colpo di Stato, ha detto
il commissario all’Allargamento,
Johannes Hahn. «È difficile che un
governo diventato volitivo non abbia liste di oppositori», ha confermato Gentiloni. Ma la crisi dei rifugiati rischia di limitare il margine
di manovra dell’Ue. L’accordo con
la Turchia ha permesso di azzerare
il numero di sbarchi in Grecia, dopo più di un milione di migranti arrivati lo scorso anno. Secondo Gen-
ROMA C’è gente che lo scandisce,
gridandolo per strada. Altri fanno l’eco sui social network, dove
la richiesta del ritorno della pena
di morte è ormai diventato un hashtag di tendenza #Idamistiyorum, letteralmente «io voglio la
pena di morte».
IL VOTO DEL PARLAMENTO
Per tenere caldi i suoi sostenitori,
il presidente Racep Tayyp Erdogan ha promesso che cercherà di
dare risposta a questa richiesta
del popolo, in realtà già anticipata nei giorni scorsi da membri
del suo governo che hanno proposto di fare nuovamente ricorso
alla pena di morte – ufficialmente bandita nel 2004 – per punire i
golpisti falliti. Per trasformare le
sue parole in fatti, il presidente
potrebbe dare il via a un proces-
so di riforma del codice penale,
come avvenne – in verso opposto
– proprio agli inizi del secolo,
quando Bruxelles aveva condizionato l’ingresso della Turchia
nell’Unione europea a una riforma del codice penale che eliminasse il ricorso a questa pratica.
Questa opzione potrebbe necessitare una riforma costituzionale, il cui esito dipenderebbe in
primis dal voto dei parlamentari.
Scenario non scontato, considerando che il partito di governo da
solo non ha i voti sufficienti, ma
neanche inimmaginabile, visto
La denuncia dei missionari
«Assaltata la chiesa di don Santoro»
Nel clima incandescente del dopo
golpe nel mirino finisce di nuovo
anche Santa Maria a Trabzon, la
chiesa dove il 5 febbraio 2006 fu
ucciso don Andrea Santoro.
Colpito anche un altro luogo
tragicamente segnato dal sangue
dei cristiani in questi anni in
Anatolia: la chiesa protestante di
Malatya, la città dove il 18 aprile
2007, tre cristiani evangelici (i
turchi Necati Aydin e Ugur
Yuksel e il tedesco Tilmann
Geske) vennero legati e sgozzati
nella sede della casa editrice
Zirve, di cui erano collaboratori.
A segnalarlo il sito online
“Mondo e missione”, spiegando
che si tratta «solo danni lievi alle
strutture» ma sottolineando
anche che «il segnale
intimidatorio è evidente».
LA STABILITÀ
Ma la Germania non sembra pronta a denunciare il patto con Ankara
sui rifugiati. Per ora, l’obiettivo
dell’Ue è di «accompagnare» la
Turchia verso «un ritorno alla normalità, alla pace e alla democrazia», ha detto Mogherini. Ai suoi
occhi, la repressione rappresenta
«un pericolo per la stabilità del paese»: la Turchia è ancora considerata «un partner» da trattare con «attitudine amichevole». I dossier su
cui è indispensabile la cooperazione con Ankara sono molti: migranti, terrorismo, Siria, energia. Nel
frattempo, in serata la Casa Bianca
ha negato che lo status della Turchia nella Nato sia in discussione.
Un portavoce del dipartimento di
Stato americano ha spiegato che è
«troppo presto» per dire se la repressione di Erdogan potrebbe avere un impatto sul suo ruolo nell’Alleanza, ma ha ricordato che tra delle cinque condizioni per partecipare c’è l’impegno a «rispettare la democrazia, incluso tollerare la diversità». Le scelte di Erdogan nei prossimi giorni saranno decisive per i
rapporti tra la Turchia e l’Occidente.
David Carretta
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ANGELA MERKEL
Siamo dalla parte
del governo eletto
ma lo esortiamo a
mantenere
stabilità, calma e
standard di diritto
JOHN KERRY
LE TESTE DI CUOIO Agenti delle forze speciali turche ai funerali dei
colleghi rimasti uccisi dopo il tentativo di colpo di stato
Riforma del codice o un referendum
così potrebbero tornare le esecuzioni
LO SCENARIO
tiloni, non si deve «rinunciare ai
principi» solo «perché c’è un accordo sui migranti».
PRESIDENTE
Le lacrime di Recep Tayyip
Erdogan durante il funerale di
un suo amico morto nel golpe
che, in questo clima di terrore e
con l’opposizione azzittita, Erdogan potrebbe trovare alleati. E
tra i nazionalisti c’è già chi si è
fatto avanti.
Nessuno scenario è certo, ma è
non è da escludere un ricorso a
un referendum, referendum secco - sì o no alla reintroduzione
della pena capitale –o meglio articolato in un testo che elenca i casi in cui il ricorso alle esecuzioni
capitali tornerebbe ad essere lecito.
DODICI ANNI FA
«Storicamente la pena di morte è
stato uno strumento utilizzato
per legittimare il nuovo regime
post golpista ed epurare le voci
stonate» dice a Il Messaggero Lea
Nocera, turcologa e docente
all’Università Orientale di Napoli. «Diversamente da quanto accaduto nel passato, quando furono i golpisti a utilizzarla per legit-
FURONO LO STRUMENTO
DI REPRESSIONE
DOPO IL GOLPE
DEL 1980, ABROGATE
QUANDO SI BUSSÒ
ALLA PORTA DELLA UE
timare il loro insediamento, ora
sarebbe uno strumento nella mani di quanti hanno resistito al golpe, impedendo il rovesciamento
del governo» aggiunge Nocera, ricordando come la storia della pena capitale si sovrappone all’evoluzione della Turchia contemporanea.
«L’abolizione fu certamente legata alle negoziazioni attorno al
processo di ingresso della Turchia nell’Ue, ma anche se ufficialmente è stata abolita nel 2004,
era dall’84 che non veniva usata.
Il tuffo nel passato sarebbe davvero profondo e rimanderebbe a
una delle epoche più violente della storia del Paese» quella seguita
all’ondata di esecuzioni che hanno fatto seguito al golpe, riuscito,
del 1980. Naturalmente, anche se
venisse reintrodotta la pena di
morte, si porrà il problema della
retroattività, perché i golpisti il
reato lo hanno commesso con la
sanzione capitale abolita.
Azzurra Meringolo
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Martedì 19 Luglio 2016
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Primo Piano
IL PERSONAGGIO
ROMA Giornali, riviste, canali televisivi, produzioni cinematografiche: il movimento islamico di Fethullah Gulen possiede un vero e
proprio impero mediatico. La comunicazione è da sempre uno degli assi portanti di questo movimento, ora accusato di essere
mente e regista del tentativo di
golpe fallito sabato notte. Sin dalla sua nascita e per tutta l’epoca
in cui – prima di arrivarci ai ferri
corti - Gulen era un fedele alleato
di Racep Tayyp Erdogan, il suo
movimento Hizmet si è servito
dei media per promuovere l’idea
di un Islam al passo con i tempi,
che pur muovendosi nel solco della tradizione, sa misurarsi con la
tecnologia, la modernità e la globalizzazione.
LO SCONTRO
A fare la radiografia di questa ragnatela di soft power è l’impero
mediatico di Gulen, una monografia curata da Lea Nocera per
Arab Media Report, che mette a
nudo non solo come Hizmet ha
usato questi media per propagandare il suo messaggio politico- religioso, ma anche come questi siano infine diventati terreno di battaglia sul quale si è combattuto lo
scontro che ha portato alla rottura finale tra Gulen e Erdogan.
Il primo, definito nel 2008 l’intellettuale pubblico più influente
al mondo da Foreign Policy, controlla il gruppo editoriale Feza,
fondato nel 1986, i cui prodotti
erano dapprima esclusivamente
PRODUCE ANCHE
FILM E SOAP OPERA:
E TUTTO VIENE
UTILIZZATO PER
VEICOLARE MESSAGGI
RELIGIOSI
Martedì 19 Luglio 2016
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Gulen, l’impero dei media
che minaccia Erdogan
Il nemico del Sultano possiede giornali, `Vive negli Usa e da “fratello siamese” è poi
riviste e 200 emittenti radio e televisive diventato un duro avversario del presidente
`
L’annuncio
Ankara chiederà
agli Usa l’estradizione
Una richiesta scritta per
l’estradizione in Turchia
dell’imam Fetullah
Gulen verrà inviata da Ankara
agli Usa tra qualche giorno: lo
ha detto il presidente turco
Recep Tayyip Erdogan in
un’intervista alla Cnn. Quando
gli è stato chiesto cosa farà se
gli Usa rifiuteranno
l’estradizione di
Gulen (che Erdogan considera
l’ideatore del colpo di Stato), il
presidente ha risposto che «la
Turchia ha un mutuo accordo
per l’estradizione dei
criminali». «Se tu chiedi che
qualcuno sia estradato, e tu sei
un mio partner strategico, io
obbedisco, rispetto l’accordo ha spiegato - Ma se tu non fai lo
stesso... ci dovrebbe essere
reciprocità in questo genere di
cose». Il segretario di Stato
degli Usa John Kerry aveva già
avvertito che gli Stati Uniti
«non hanno interesse ad
ostacolare» l’eventuale
estradizione di Gulen, ma «che
la richiesta formale deve
arrivare tramite i canali legali»
e che ci vogliono «vere prove
che reggano nel giudizio per
l’estradizione».
Fino al 2013, l’impero mediatico di Gulen non aveva infastidito
troppo Erdogan che, ancora suo
alleato pur con qualche mal di
pancia, pensava che questa ragnatela potesse servire a diffondere il pensiero islamico.
GEZI PARK
Quando gli eventi di Gezi Park
sconvolsero la Turchia, il presidente – all’epoca premier - dichiarò però apertamente guerra anche a Hizmet e al suo impero mediatico che nel frattempo, diversamente dalle altre testate, aveva
iniziato a denunciare la repressione dei manifestanti da parte della
polizia e la corruzione diffusa nelle file del governo. L’ambiente
mediatico turco è andato così progressivamente polarizzandosi e
restringendosi. I casi di repressione di giornalisti considerati stonati da Erdogan sono aumentati
esponenzialmente. È così che si
spiega, nel dicembre 2014, la retata della polizia nella sede di Zaman e l’arresto del direttore
Ekrem Dumanli, sostenitore di
Gulen. Un caso non certo isolato
se si pensa alle diverse ondate repressive di cui sono state vittime
giornalisti, vignettisti e giovani attivi – nonostante i blackout imposti dal governo - sui social network.
L’APICE
EX ALLEATO DEL SULTANO Fethullah Gulen
indirizzati ai membri Hizmet, ma
con gli anni hanno acquisito valore di mercato. Tra questi il più celebre è Zaman – letteralmente Il
Tempo, ma se letto al contrario,
Namaz, ovvero preghiera – che
prima degli eventi di Gezi Park
era il quotidiano più letto del Paese. È da lui che è nato Today Zaman, testata in inglese che mira
ad amplificare, in ambito internazionale, la visione del Movimento. Il nome di Gulen è anche dietro quello della più grande agen-
BIANCO PURO
PANNA
MATTONE
ROSSO TRAFFICO
ACCIAIO
CIELO
TELE
MIRTILLO
OLTREMARE
zia di stampa del settore privato:
Cihan, l’Universo, e di molti tra i
più letti settimanali come Aksiyon (Azione, circa quarantamila copie al giorno). Nell’impero
mediatico di Hizmet figurano poi
11 canali televisivi. Oltre alle emittenti nazionali – che sommate
con le radio arrivano a circa 200 –
ci sono quelle internazionali, disseminate sia in Europa che negli
Stati Uniti, terra d’esilio per Gulen.
In linea con la sua vocazione
SETA
QUARZO
PERSIA
SAHARA
PRUGNA
VISONE
LIME
ZOLFO
GARDENIA
pedagogica e la sua ambizione di
rivolgersi a un largo pubblico, Hizmet si è dato da fare anche nel
campo della fiction, realizzando
soap opera trasmesse dalla piattaforma del Movimento, Samanyolu Tv. A queste si sommano le numerose produzioni cinematografiche finanziate da Hizmet. Inizialmente pensate per il mercato
interno - dove hanno avuto un discreto successo – hanno fatto
breccia in un pubblico internazionale.
OROANTICO
MALVA
CIPRIA
MELONE
SALVIA
GIADA
MILITARE
VERDEMARE
MANDARINO
SAVOIA
Ora che la lotta fratricida tra gli
ex gemelli siamesi ha toccato il
suo apice, c’è chi già scommette
sul crollo dell’impero mediatico
di Gulen. Dubitare è però lecito,
visto che almeno prima del fallito
golpe, Gulen era secondo solo a
Erdogan nell’incarnare il conservatorismo e l’identità nazionale
agli occhi dei turchi pii. Così i
suoi media, che negli anni hanno
forgiato la mente di molti sostenitori di quello che già da tempo
spera di essere presentato a reti
unificate come il nuovo Sultano.
Azzurra Meringolo
PAPAYA
AVIO
LILLA
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Primo Piano
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Baton Rouge,
Trump attacca:
«Il Paese è diviso
e fuori controllo»
Il tycoon contro Obama dopo l’uccisione dei tre poliziotti. Aperta
a Cleveland la convention che lo incoronerà candidato presidente
`
IL CASO
CLEVELAND Lo slogan elettorale di
Donald Trump è stato cambiato
ieri, all’inaugurazione della Convention di Cleveland, e invece di
“Make America Great Again”, il
messaggio è diventato per una
giornata “Make America Safe
Again”. Proprio Trump, accusato
finora di essere un candidato
estremista che divide l’opinione
pubblica, vuole proporsi come
l’uomo della provvidenza che renderà «di nuovo sicuro» il Paese.
Parlando in tv poche ore prima
che si aprissero le porte dell’Arena in cui verrà incoronato ufficialmente dal partito, Trump ha di
nuovo riversato parole pesanti
contro Obama, accusandolo di essere «debole», di mancare di leadership, e insinuando in modo
subdolo che il presidente in realtà
non sia davvero indignato per gli
attacchi contro la polizia: «C’è
qualcosa lì… le sue parole sono ok,
ma guardate la sua espressione…
c’è qualcosa lì, c’è qualcosa!» Ribadendo: «Il nostro paese è diviso
e fuori controllo. E le cose peggioreranno».
LA STRATEGIA
Questa è la solita tattica di Trump:
scagliare accuse inverosimili ed
esagitate, per insinuare il dubbio.
Una tattica che copia dalla campagna elettorale di Richard Nixon
del 1968, quando il repubblicano
vinse le presidenziali con una
piattaforma di “legge e ordine”.
Ma allora il Paese era allo sbando,
con rivolte razziali e mezze città
che bruciavano, e il crimine alle
stelle. Oggi, nonostante sia gridato nella cassa di risonanza dei media e del web, il crimine è estremamente più basso. Esiste invece il
rischio che la violenza razziale
possa esplodere, soprattutto se
Il glossario delle elezioni Usa
BALLOT
La scheda di voto
CAUCUS
Termine pellerossa per l'incontro
tra capi tribù. È l'assemblea
di attivisti di partito in un distretto
che sceglie i delegati da inviare
a livello statale e federale
CONVENTION
Congresso di un partito
a livello statale e, poi, federale
per designare il candidato ufficiale
alla presidenza.
Vi partecipano i delegati di caucus
e primarie oltre a membri
istituzionali (senatori, deputati...)
GRANDI ELETTORI
Riuniti in collegio eleggono
il presidente Usa. Sono nominati
dai partiti in numero pari ai seggi
parlamentari di ogni Stato,
scegliendo tra i delegati favorevoli
al candidato vincitore nello Stato,
salvo pochissime eccezioni
NOMINATION
PLATFORM
Programma elettorale
PRIMARIE
Votazioni di partito in uno Stato
per indicare il candidato preferito
alla Presidenza degli Usa.
Possono essere dirette o indirette
(con o senza elezione di delegati)
RUNNING MATE
Il candidato alla vicepresidenza
TERM
Il mandato presidenziale, quadriennale,
o qualsiasi altro mandato
TICKET
La coppia dei candidati alla presidenza
e alla vicepresidenza
VOTING MACHINE
La macchina usata per votare,
premendo una leva o schiacciando
un bottone ed evitando
il sistema delle
schede
La designazione del candidato
ufficiale di un partito
SPACCATO IL PARTITO
REPUBBLICANO: MOLTI
VIP HANNO DATO
FORFAIT, FORTE
CONTESTAZIONE DELLA
BASE CONSERVATRICE
verrà utilizzata cinicamente a scopi politici. Difatti Obama ha mandato un messaggio alle due convention, quella appena inaugurata dei repubblicani e quella dei democratici che si terrà la settimana
prossima a Filadelfia, perché «si
stemperino i toni» e si eviti di «infuocare vieppiù gli animi». Ma
Trump ha invece deciso di scendere già ieri a Cleveland, e partecipare al primo giorno di lavori della
Convention, per essere sul palco
LA COPPIA Trump con la moglie Melania, intervenuta ieri alla convention repubblicana
accanto alla moglie Melania, che
era fra gli oratori della sera. “The
Donald” ha rotto con la tradizione
ed è entrato nel suo ruolo di grande regista della Convention, che
sarà tutta incentrata su di lui, e lascerà poco spazio invece al partito. Una scelta che va contro la sua
affermazione di essere l’unico
candidato che «può unire il Paese», laddove Obama e Clinton sono invece «coloro che lo dividono».
LE ASSENZE
In genere infatti le Convention sono il contrario: il partito si riunisce, si conta, scrive la piattaforma
elettorale, presenta i vari candidati alle sedie di governatore, senatore, deputato, e infine incorona il
candidato alla presidenza. Stavolta, il partito brilla per la sua assenza. I vip che hanno dato forfait sono tantissimi, e il Wall Street Journal – non certo un giornale di tendenze liberal – ha fatto notare che
questa è una sconfitta per il candidato che promette di unificare il
partito. All’una comunque le porte si sono aperte. L’inno nazionale, il giuramento di fedeltà alla
bandiera, una preghiera, e poi è
scoppiata una mezza rivolta nella
base conservatrice contraria a
Trump: con grida slogan e canti è
stato fatto un ultimo tentativo di
bloccarne la candidatura. Dietro
le note patriottiche e celebratorie
HANNO
DETTO
«Dobbiamo
riportare
l’America
a essere
di nuovo prima»
MIKE PENCE
«I poliziotti
rappresentano
la legge e colpendo
loro veniamo
colpiti tutti»
HILLARY CLINTON
NEW YORK Veterano dei marines,
consulente spirituale, nutrizionista, estremista afroamericano e discendente dell’America precolombiana. Chi era davvero Gavin
Long, l’autore del massacro dei poliziotti a Baton Rouge? Il giorno
dopo l’agguato che è costato la vita
a tre agenti e ne ha mandati altri
tre in ospedale, gli investigatori
dello stato della Louisiana stanno
cercando di ricostruire le tessere
del puzzle che compongono la vita
del giovane attentatore. L’arruolamento militare era durato dal
2005 al 2010, abbastanza da comprendere un turno di servizio di
sei mesi con il grado di sergente in
Iraq, dove si era distinto nel lavoro
di interprete dei dati elettronici di
sorveglianza, e dove aveva ricevuto note di encomio per buona condotta. Long non era stato mai al
centro di un azione bellica, e si
scherniva in uno dei frequenti
messaggi postati sul web dicendo
che non aveva mai sentito l’odore
del piombo dei proiettili, né la paura di chi viaggia su un Suv militare
minacciato dalle bombe anticarro. Terminato il servizio aveva
svolto lavori saltuari (in una pratica di divorzio consensuale di cinque anni fa dichiarava di guadagnare 500 dollari al mese), mentre
cercava di costruirsi una reputazione come “stratega della libertà”, “trainer di giochi mentali”
“consulente spirituale”, “nutrizionista” e autore. Aveva scritto due
AI SUOI SEGUACI
LONG DICEVA:
LA POLIZIA CAPISCE
SOLTANTO
DUE COSE, I SOLDI
O IL SANGUE
libri, uno su “Salute Esoterica e
Alimentazione” e l’altro sul “Come sviluppare un ego più elevato”.
Offriva i suoi servigi per rinforzare la confidenza in se stessi di
clienti insicuri al prezzo di 117 dollari l’ora.
LA TRIBU DEGLI INDIANI NERI
Parte della insicurezza sembra
che avesse colpito anche la sua
stessa identità. Un anno fa aveva
presentato la documentazione
presso il municipio della sua città
natale: Kansas City in Missouri,
per cambiare nome e prendere
quello di Cosmo Ausar Setepenra,
in omaggio alla tribù degli indiani
neri Washitaw Nation ai quali diceva di appartenere. Ma una richiesta formale non era mai pervenuta all’anagrafe, anche se il nome aveva iniziato a circolare in Internet insieme ai video con i quali
il giovane ventinovenne offriva i
suoi servizi professionali. Gli inquirenti hanno ricostruito il rapi-
do processo di radicalizzazione
che lo ha portato ad avvicinarsi alle frange estremiste del movimento di difesa dei neri contro la discriminazione di polizia, con una
svolta violenta dopo le recenti
morti a Baton Rouge e a Minneapolis di due cittadini di colore uccisi da poliziotti bianchi. In uno
degli ultimi video postati su YouTube da Dallas, dove diceva di essere andato a promuovere i suoi libri casualmente alla vigilia della
strage di poliziotti del 4 di luglio,
Long incitava i suoi ipotetici seguaci alla rivoluzione contro l’oppressione razziale, e diceva «Questi (probabilmente i poliziotti
bianchi) capiscono soltanto due
cose: la rivolta e il successo economico. I soldi o il sangue».
La furia omicida con la quale ha
attratto l’attenzione delle forze
dell’ordine mettendosi a sparare
in mezzo alla Aviation Highway di
Baton Rouge, e poi colpendo uno
ad uno gli agenti che erano inter-
LE MANIFESTAZIONI
Fuori dalla Quicken Loan Arena,
nelle aree destinate alle proteste,
si sono intanto svolte diverse manifestazioni pro e contro Trump. I
“motociclisti per Trump” hanno
sfruttato la legge che in Ohio permette di girare armati, per presentarsi con la pistola al fianco. Ma
non ci sono state violenze. Varie
manifestazioni contrarie, organizzate sotto l’ombrello “Resist” hanno sfilato senza eccessivi problemi. La polizia in bicicletta ha avuto ordine di non arrestare nessuno se non in presenza di atti violenti. Ha quindi concesso un sit-in
in mezzo a una strada, e lo scavalcamento di una barriera di cemento. Ma intanto sui tetti erano
perfettamente visibili i tiratori
scelti dell’Fbi.
Anna Guaita
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Il killer che per 117 dollari l’ora
impartiva delle lezioni di autostima
IL PERSONAGGIO
si notavano dunque varie stranezze. Anche la scelta per esempio di
penalizzare gli Stati che alle primarie non hanno votato per
Trump, come il Texas, i cui delegati sono stati relegati in un angolo fuori mano, invece che essere
blanditi e corteggiati. O l’assenza
del governatore dell’Ohio, John
Kasich, che è stato un rivale di
Trump nelle primarie e non ha
ancora accettato la sua candidatura al punto di disertare la convention nel suo stesso Stato.
Gavin Long in un
video su YouTube
venuti, era tutta e solo diretta contro il corpo di polizia. Brady Vancel, un giovane carpentiere bianco
che stava lavorando in un’abitazione vicina al piccolo centro commerciale è uscito in strada dopo le
prime raffiche per vedere quello
che stava succedendo e si è trovato
di fronte a Long, con l’arma automatica in mano, mentre cercava
di allontanarsi correndo dal luogo
dove aveva appena sparato ad uno
degli agenti. I due si sono guardati
per un istante negli occhi, poi l’as-
salitore si è voltato di scatto ed è
scomparso in tutta furia nella direzione opposta. «E’ stata un’imboscata - dice il luogotenente della
polizia statale della Louisiana J.B.
Slaton -. Stiamo ancora cercando
di identificare a pieno i motivi, ma
sappiamo che il bersaglio erano i
poliziotti». Durante la notte di domenica numerose gazzelle sono
accorse presso l’abitazione che
Long aveva preso in città a Baton
Rouge e hanno prelevato e portato
in centrale una persona sospetta
che si aggirava nei paraggi. Altre
due persone sono ancora in stato
di arresto per verificare possibili
connessioni all’attentato. Ma tra
l’angoscia e la rabbia che l’episodio ha riportato nella città del sud
si fa sempre più largo l’ipotesi di
un’ennesima azione solitaria, maturata da una mente in rapido deterioramento verso la follia dell’ultimo gesto.
Flavio Pompetti
-TRX IL:19/07/16 01:14-NOTE:RCITTA'
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Primo Piano
L’ATTACCO
BERLINO Un profugo afghano armato di accetta e un’altra arma da taglio ha attaccato al grido di «Allah akbar» ieri sera i
passeggeri di un treno regionale in Baviera sul tratto fra
Würzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt. Diverse persone sono
rimaste ferite fra cui tre in modo grave e sarebbero in pericolo di vita. Un’altra persona
avrebbe riportato ferite lievi. A
quell’ora si sarebbero trovati
sul treno 14 passeggeri. Secondo le ultime informazioni diramate dalla rete di notizie Ntv e
la Bild online, l’aggressore è
un profugo afghano di 17 anni
e sarebbe stato ucciso dalla polizia mentre tentava la fuga.
IL SOGGETTO
Si tratterebbe, secondo
quanto riferiscono diversi media, di un cosiddetto «profugo
minorenne non accompagnato» proveniente dal centro di
Ochsenfurt. Mentre fendeva
colpi a destra e manca urlava
«Allah akbar» (Dio è grande).
Dopo la mezzanotte, anche il
ministro degli interni della Baviera, Joachim Herrmann, ha
confermato in dichiarazioni alla prima rete pubblica Ard,
che l’aggressore sul treno regionale era effettivamente un
afghano di 17 anni e che tre
persone sono rimaste gravemente ferite.
L’aggressione è avvenuta
molto tardi e le notizie erano
HA ATTACCATO
I PASSEGGERI
ALL’IMPAZZATA,
POI QUALCUNO
HA TIRATO IL FRENO
DEL CONVOGLIO
Martedì 19 Luglio 2016
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Germania, colpi d’ascia in treno
afghano ferisce quattro persone
L’assalitore inseguito e ucciso dalla polizia `Gravi tre delle persone colpite, in 14 sotto
È un profugo di 17 anni, gridava «Allah akbar» choc sul locale vicino a Würzburg, in Baviera
`
LE INDAGINI
Il folle ideologo
Accetta, coltelli, auto:
ogni arma adesso
è lecita per colpire
Dopo il camion l’ascia. Se
anche nel caso dell’assalto al
treno in Germania dovesse
emergere la pista
dell’integralismo, sarebbe
anche la prova che gli
attentatori stanno seguendo la
strategia indicata dal
portavoce dell’Isis, Al Adnani.
È stato quest’ultimo a
teorizzare che per colpire
l’Occidente non servono armi
sofisticate. Non c’è bisogno di
avere esplosivo o kalashnikov,
si può usare quello che si trova,
come appunto un’auto, o
meglio ancora un camion
lanciato a tutta velocità sulla
folla, o anche una semplice
ascia. Azioni di questo tipo, del
resto, rendono decisamente
più complicato prevenirle. Le
armi hanno dei canali che
possono essere monitorati
dall’intelligence o dalle forze di
polizia. Salire su un camion o
armarsi di un’ascia o di un
coltello non hanno bisogno di
supporto di organizzazioni
criminali strutturate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“shock”, scrive. Secondo testimoni, l’uomo ha attaccato
all’impazzata i passeggeri con
un’accetta e un coltello e poi è
fuggito dopo che qualcuno ha
azionato il freno di emergenza
e il treno si è fermato. Diverse
fonti, fra cui l’emittente locale
Radio Gong, citando informazioni della polizia, hanno annunciato quasi subito che l’uomo era stato ucciso dalle forze
dell’ordine durante il tentativo
di fuga.
L’interno del treno assaltato a Würzburg con le macchie di sangue
all’inizio filtrate col contagocce senza che fosse possibile
trovare conferme certe. Le indagini sono in pieno corso e
anche per questo gli inquirenti
sono abbottonatissimi. La polizia si era limitata a confermare in un primo momento solo
la notizia dell’aggressione senza fornire dettagli sulla sua dinamica, il movente e l’identità
SI TRATTA
DI UN MINORENNE
NON ACCOMPAGNATO
PROVENIENTE
DAL CENTRO
DI OCHSENFURT
dell’autore.
Tutti i media tedeschi riportano nel frattempo con rilievo
la notizia che l’aggressore era
un afghano minorenne proveniente da un centro di accoglienza locale. La Bild online
ha parlato inizialmente di
«Folle attacco a Würzburg».
Tre i feriti gravi, uno lieve e tutti i passeggeri in stato di
Secondo la Süddeutsche Zeitung online, l’aggressione è avvenuta proprio all’altezza di
Würzburg: diversi i feriti fra
cui “alcuni” in modo grave.
L’identità esatta dell’uomo
non è stata ancora resa nota.
Così come pure non sono stati
forniti inizi su un possibile movente del suo gesto.La polizia
ha sigillato tutta la zona ed è
presente in forze sul posto. Un
elicottero aiuta dall’alto l’intervento degli agenti a terra. La
Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche), ha reso noto di avere
chiuso al traffico il tratto
Würzburg-Ansbach. Per coprire il percorso è stato organizzato a partire dalle 22:30 un servizio di pullman fra Ochsenfurt e la stazione principale di
Würzburg. Un episodio simile
era accaduto già qualche tempo fa in Germania. Il 10 maggio, alla stazione di Grafing
sulla linea S4, il collegamento
per Monaco, alle 5 di mattina,
un uomo, Paul H., di 27 anni,
aveva aggredito anche lui quattro passeggeri a colpi di lama.
Uno era rimasto ucciso, altri
tre feriti. Le indagini hanno rivelato che era affetto da disturbi mentali, tossicodipendente,
e aveva messo in pratica il suo
piano di morte gridando «Allah akbar».
Flaminia Bussotti
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Il Tir della morte
Primo Piano
Martedì 19 Luglio 2016
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Nizza, identificato
il corpo di Casati
Fischi per Valls
sulla Promenade
Il milanese era in Francia con la moglie, anche lei ancora
dispersa. Rabbia alla commemorazione degli 84 morti
`
LA GIORNATA
dal nostro inviato
NIZZA Al quinto giorno la paura dei
francesi diventa collera. Sulla Promenade des Anglais ci si muove a
stento, decine di migliaia di persone sono di nuovo qui, sotto il sole
spietato di mezzogiorno, l’ora in
cui la Francia si è data appuntamento per un minuto di silenzio in
memoria delle 84 vittime del 14 luglio. Da Parigi arriva il primo ministro Valls con al seguito il consueto corteo di ministri, autorità
in doppiopetto, agenti di scorta
dai modi spicci. E sono fischi, urla,
invettive: «Cambiate mestiere».
Sono pochi, a dire il vero, quelli
che fischiano. I più usano il fiato
solo per intonare la Marsigliese.
Ma per quanto isolati e sparuti,
quei fischi sono la radiografia dello stato d’animo dei francesi: che
da un anno e mezzo si sentono nel
mirino del terrore, prima Charlie
Hebdo, poi il Bataclan, adesso Nizza. E ogni volta si ricomincia sperando che sia stata l’ultima, che lo
Stato saprà reagire e rispondere:
«Mai più». Poi però arrivano sempre nuovi morti. E le parole oneste
ma terribili del premier Valls:
«Siamo in guerra. E il pericolo zero non esiste».
I PARENTI
Mezz’ora dopo il minuto di silenzio la Promenade si svuota. I turisti se ne vanno in spiaggia, i nizzardi tornano a lavorare. Ma in
questa quotidianità che riprende
faticosamente il suo cammino c’è
qualcuno che non può mettersi
l’animo in pace. Sono i padri, le
madri, i figli, i fratelli degli 84 morti e soprattutto sono coloro che ancora non conoscono il destino delle persone che vanno cercando da
cinque giorni. Finora le vittime
identificate sono 72, dunque ci sono ancora 12 cadaveri senza nome.
Purtroppo tra le vittime identificate nelle ultime ore c’è anche l’italiano Mario casati: il pensionato
90enne era in vacanza con la moglie, che risulta ufficialmente dispersa.
Eliano D’Agostino è uno di quelli che non può mettersi l’animo in
pace. Da venerdì sta bussando a
tutte le porte per trovare Angelo e
Gianna, i suoi genitori. Erano a
Nizza in vacanza con una coppia
di amici di Milano, dalla sera del
14 luglio nessuno ha più notizie di
loro: «Abbiamo provato ad andare
all’ospedale Pasteur chiedendo di
poter vedere i cadaveri senza nome» racconta Roberta, moglie di
Eliano D’Agostino e nuora dei due
dispersi «ma non ci hanno fatto
entrare». Negli altri ospedali non
sono neppure andati: «Ci hanno
detto che è inutile».
Il pensionato
La folla presente ieri alla commemorazione delle 84 vittime a Nizza
LA LENTEZZA
La collera dei francesi si alimenta
anche con le inefficienze degli apparati, e questa inspiegabile lentezza nell’identificazione delle vittime sta diventando esasperante.
La ministra della Sanità ha dato le
sue spiegazioni per giustificarsi, il
procuratore di Parigi Molins ha
fatto altrettanto, ma c’è poco da
spiegare a chi da cento ore vive come sospeso fra speranza e disperazione, non sapendo dove andare, a
chi chiedere, cosa fare: «Per noi
ogni minuto che passa dura
un’ora» dice ancora Roberta.
Purtroppo tra le vittime identificate nelle ultime ore c’è anche
l’italiano Mario casati: il pensionato 90enne era in vacanza con la
moglie, che risulta ufficialmente
dispersa. Quindi sono quattro gli
italiani che mancano all’appello.
Oltre ai coniugi D’Agostino – che
venivano da Voghera – mancano
appunto la moglie di Casati, di Milano, e Carla Veglio da Piasco, in
provincia di Cuneo. La sera del 14
luglio era col marito e la figlia sulla Promenade des Anglais. La figlia – pure lei ricoverata - è certa di
averla vista mentre la caricavano
su un’ambulanza, ancora viva. Da
Cuneo sono piombati i parenti che
hanno cercato in tutti gli ospedali,
sono stati sballottati fra Prefettura
e centri di emergenza: «Non ci
hanno detto niente, non ci dicono
niente». Così è per i parenti dei cinque italiani e per quelli di almeno
altre trenta persone – francesi, inglesi, spagnoli – che dal momento
della strage si sono come volatilizzati.
Renato Pezzini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alcol, droga e amanti gay
la doppia vita di Mohamed
L’ultima vacanza
assieme agli amici
travolti con lui
La prima vittima italiana
dell’attentato di Nizza
identificata con certezza dalle
autorità francesi si chiama
Mario Casati. Milanese, 90
anni, Casati si trovava a Nizza
con la moglie Maria Grazia
Ascoli, di 77 anni, e una coppia
di amici di Voghera, Angelo
D’Agostino e Gianna Muset,
rispettivamente di 71 e 68 anni:
le due coppie erano insieme
sulla Promenade des Anglais
per assistere ai fuochi
d’artificio del 14 luglio, quando
è avvenuto l’attentato. Sia la
moglie di Casati che i due
coniugi di Voghera risultano
ancora tra gli italiani
irreperibili, insieme alla
48enne Carla Gaveglio, di
Piasco in provincia di Cuneo.
Fra le vittime della strage di
Nizza, infine, c’è anche un
cittadino italo-americano
come ieri ha reso noto il
ministero degli Esteri italiano.
Si tratterebbe dello studente
universitario Nicolas Leslie.
IL PERSONAGGIO
dal nostro inviato
NIZZA Il telefono cellulare e il
computer di Mohamed Bouhlal,
il kamikaze della Promenade
des Anglais, cominciano a parlare. E non fanno che confermare
la doppia vita del fondamentalista che fino a qualche tempo fa
non sapeva neppure cosa fosse
la jihad e aveva una vaga idea
della religione islamica: «In poco tempo è passato dai siti pornografici ai siti di indottrinamento alla guerra contro l’Occidente», dicono i poliziotti che
stanno lavorando per svelare i
segreti custoditi nel computer
sequestrato in casa di Bouhlal.
Il procuratore Francois Molins, che da Parigi telecomanda
le indagini, ricostruisce la biografia del terrorista e fa una lunga pausa prima di dire che «aveva una attività sessuale irrefrenabile».
Non è una novità: già due
giorni fa era trapelata la notizia
delle foto trovate sul suo telefonino che documentano le sue
numerose conquiste, femminili
e maschili. Ed è probabile che il
procuratore Molins indugi sulla
«attività sessuale irrefrenabile»
di Bouhlal anche per screditarlo
agli occhi dei correligionari.
Salah Abdeslam e i suoi amici
di Molenbeek che hanno insanguinato Parigi il 13 novembre
scorso avevano un passato da
malandrini di periferia, droga,
piccoli reati, prostitute, e nottate alcooliche.
LE PREDE
Ma un fondamentalista omosessuale in Europa non si era ancora visto. E neppure un fanatico
del terrore che dedicasse molto
tempo a gonfiarsi i muscoli con
interi pomeriggi passati in palestra, che si rasava il petto per apparire più macho nelle foto che
inviava alle sue prede. E si sa, il
fanatismo religioso – non solo
quello islamico – non ha nessuna tolleranza per «gay e depra-
NELLE SETTIMANE
PRIMA DELL’ATTENTATO
L’UOMO HA DIROTTATO
LA SUA ATTENZIONE
SU STRAGI E
INCIDENTI STRADALI
vati».
Di una cosa, tuttavia, il procuratore Molins e gli uomini
dell’antiterrorismo rimangono
convinti: che nelle ultime settimane Bouhlal abbia dato un taglio netto alle sue passioni così
mondane e così poco ortodosse.
Ha smesso di cercare in rete le
compagne o i compagni di una
notte e ha iniziato a documentarsi sui più tragici disastri stradali della storia; ha smesso di fotografarsi insieme con le prede
della sua «irrefrenabile attività
sessuale» e ha cominciato a farsi i selfie sul camion che avrebbe poi usato per massacrare più
di 80 persone sulla Promenade.
Si è fatto crescere la barba –
che nella sua precedente vita
considerava una cosa da sfigati
– dicendo che lo faceva per motivi religiosi. Ha persino provato
a smettere di bere e a rispettare
il ramadan, anche se con scarsi
risultati. E ha iniziato a raccogliere compulsivamente dettagli sulle stragi più recenti, in
particolare quella di Orlando
dove – guarda caso - un gay islamico ha sterminato i frequentatori di un locale omosessuale.
R.Pez.
-TRX IL:19/07/16 00:21-NOTE:RCITTA'
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Tir della morte
Primo Piano
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Il jihadista aveva una rete italiana
«Contatti con un tunisino a Bari»
`Anche gli albanesi che dovevano dargli
I due si sarebbero sentiti poche ore
prima della carneficina sulla Promenade le armi avevano una base in Puglia
`
LE VERIFICHE
ROMA Tra i sette fermati due giorni
fa e sottoposti ad accertamenti, ci
sono almeno tre nomi che portano in Italia. Il primo è quello di
C. C. cittadino tunisino di trentasette anni ma titolare di un permesso di soggiorno in Francia. Le
autorità francesi hanno chiesto
all’Antiterrorismo italiano di fare
delle verifiche sul suo conto, ora
affidate alla Digos di Bari. L’uomo
è tra coloro che hanno continuato
a scambiarsi messaggi e telefonate con Mohamed Lahouaiej Bouhlel fino alla mattina dell’attentato, lo scorso 14 luglio. Nel nostro
paese, i controlli toccano non solo
C. C. ma anche la coppia albanese
che secondo la ricostruzione della
polizia francese avrebbe venduto
la pistola a Bouhlel. Stando ai primi accertamenti anche loro
avrebbero passato un certo periodo in Italia. E, anzi, l’ipotesi è che
un unico filo colleghi il tunisino
con un piede in Italia e la coppia
di albanesi. Che sia stato lui a portare Bouhlel da loro e quindi conoscesse meglio di tutti i suoi propositi.
I TRE NOMI
I SOCIAL
Qui a sinistra
il killer di
Nizza in una
fotografia
scattata da
un amico e
che lui ha
utilizzato per
inserirla in
un sito per
incontri gay
Nella foto
piccola un
altro scatto
dell’assassino
AL MARE
L’assassino era ossessionato
dall’aspetto fisico, a quanto
pare utilizzava anche degli
anabolizzanti
C. C. è l’ultimo dei sette interrogati ad essere stato intercettato. La
polizia francese l’ha rintracciato
in Rue Mollis, non lontano dalla
stazione di Nizza, la sera di domenica, ed è possibile che stesse andando in stazione proprio per spostarsi ancora, magari in Italia. Le
leggi antiterrorismo francesi consentono di fermare i sospettati
per un periodo lungo fino a 72 ore,
anche non continuative, senza obbligo di formalizzare accuse. I sette “garde à vue” sono stati portati
a Parigi per essere sentiti dall’antiterrorismo. E contemporaneamente sono partite le verifiche in
tutta Europa. Tre, i nomi segnalati all’antiterrorismo italiano.
La figura di C. C. però sembra
essere più interessante: senza precedenti penali e con un permesso
di soggiorno francese, l’uomo,
che ha sei anni più di Bouhlel, è
venuto a lavorare a Bari a gennaio
dello scorso anno. Era stato nel
nostro paese anche tre anni fa, poi
però era tornato a Nizza per poi
spostarsi nuovamente in Puglia.
E’ rimasto nel nostro paese per
circa sei o sette mesi, quindi fino a
pochi giorni prima dell’attentato
di Nizza. Poi, misteriosamente, è
tornato dall’altro lato delle Alpi. E
per tutto questo tempo ha mantenuto i contatti con l’uomo che nel
frattempo aveva deciso di togliersi la vita portando decine di persone con se. Sicuramente, la mattina del 14 i due si sono scambiati
messaggi e persino una telefonata.
FASCICOLO A BARI
Stando alla ricostruzione confer-
mata dalle autorità francesi nemmeno su di lui ci sarebbero prove
di contatti con gruppi islamici. Come non ci sono per l’altro tunisino, ventiduenne e noto finora solo
per vari precedenti per spaccio al
quale però, Bouhlel aveva mandato uno strano messaggio in cui
sembrava chiedere più armi per
la strage.
A confermare la notizia delle
verifiche in Italia è stato il ministro degli Interni Angelino Alfano
in persona, nel corso della conferenza dei capigruppo dedicata al
terrorismo. Il procuratore aggiunto e titolare della dda di Bari Ro-
berto Rossi, che coordina le verifiche, ha deciso di avviare un fascicolo di atti relativi, per ora senza
indagati o ipotesi di reato. Tra le
verifiche affidate alla Dda anche
gli accertamenti sulla rete di amicizie di C. C. in Puglia: colleghi e
conoscenti sono stati tutti sentiti
anche nel tenativo di capire se il
suo nome possa essere collegato
alle indagini sul ruolo del capoluogo pugliese come base logistica per supporto a foreign fighters
che lo stesso Rossi conduce da anni.
Sara Menafra
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Un'azione non isolata
fino
a giugno
2016
Mohamed Lahouaiej Bouhlel
è un 31enne tunisino residente in Francia,
musulmano per nulla osservante
fine
giugno
Secondo lo zio
un reclutatore algerino dell'Isis
lo “radicalizza” in pochi giorni*
da inizio
luglio
Bouhlel guarda sul web
molti video con brutali uccisioni,
specie dell'Isis
4 luglio
Prenota un Tir all'agenzia
“Via Location”: versa
una cauzione da 1.600 euro
10 luglio
(circa)
I suoi familiari ricevono 100.000 euro,
portati a Msaken (Tunisia)
da un amico in modo illegale*
11 luglio
12-13 luglio
14 luglio
Bouhlel ritira il Tir a Saint-Laurent-du Var
alla periferia ovest di Nizza
Scatta numerosi selfie
dal camion, che spedisce
con lo smartphone
Compie sopralluoghi con il Tir
sul lungomare di Nizza
Riceve armi da un complice,
rifornito da un uomo
e una donna albanesi
Manda al fratello
una sua foto
tra la gente festante a Nizza
Alle 22.27 via sms
chiede più armi al complice
Alle 22.45 lancia il camion a 80 all'ora
tra la folla sulla Promenade des Anglais
*fonti di stampa
FINORA NON SONO
EMERSI COLLEGAMENTI
CHIARI CON
LE ORGANIZZAZIONI
LEGATE AL TERRORISMO
DI MATRICE ISLAMICA
Scritta sull’asfalto: vigliacco
Mucchi di immondizia dove Bouhlel è stato ucciso
Sull’asfalto la scritta
“vigliacco” e poi una
montagnola di rifiuti dove
in molti esprimono
la loro rabbia sputandoci
sopra e gettandoci altri
rifiuti. E’ il “memoriale”
sulla Promenade des
Anglais dedicato a
Mohamed Lahouaiej
Bouhlel, lo stragista
franco-tunisino di Nizza. Si
trova in corrispondenza del
luogo dove Bouhlel, ancora a
bordo del suo Tir bianco, è
stato ucciso dalla polizia
dopo aver seminato morte e
terrore lungo due
chilometri sul lungomare di
Nizza.
(foto BEN BIRCHALL/PA
WIRE)
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10
Primo Piano
LA STRATEGIA
ROMA Entro quattro mesi il primo
rapporto sull’Islam radicale in
Italia dovrà essere pronto, e disponibile come strumento di conoscenza e di contrasto del fenomeno. A prepararlo dai prossimi
giorni sarà una nuova commissione, di esperti del settore, di
cui Matteo Renzi ha dato l’annuncio nella riunione di ieri con
i capigruppo parlamentari. «Il
governo - ha spiegato il premier
a Palazzo Chigi, nel summit a cui
ha partecipato anche il ministro
Alfano e dedicato a terrorismo e
sicurezza - ha intenzione di istituire questa commissione tecnica indipendente. Che studierà la
radicalizzazione nell’ambito delle comunità islamiche. E in un
lasso di tempo tra i 90 e 120 giorni avremo la prima disamina ampia e particolareggiata di questo
argomento».
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Islam radicale nel mirino
Renzi vara la commissione
Vertice con i capigruppo, la Lega diserta `Il premier: coesione contro il terrorismo
Il governo crea un organismo indipendente Alfano: poliziotti armati anche fuori servizio
`
Le posizioni
Il Pd
Il capogruppo dem, Rosato,
accusa la Lega che ha disertato
la riunione giudicandola «una
passerella»: «Al Carroccio
manca il senso di umiltà, il
senso di responsabilità e il
buon senso».
ALLARMISMI
La recrudescenza, anzi ormai
va chiamata la costante, del terrorismo in Europa chiama l’esecutivo Renzi a un surplus d’impegno e insieme alla riconferma
della mobilitazione sulla sicurezza cui il Viminale lavora da sempre. E l’idea della commissione
di tecnici e di esperti è stata giudicata opportuna anche dai rappresentanti delle opposizioni, al
netto della Lega che non ha voluto partecipare alla riunione di ieri. Con questa posizione: «Tutte
le iniziative del governo sono
inutili, se prima non si ferma il
continuo arrivo di immigrati
clandestini nel nostro Paese».
Renzi nella riunione ha osservato: «Non ci sono minacce specifiche all’Italia. Ma nessuno è
immune dal pericolo terrorismo: il rischio zero non esiste». E
ancora: «Non dobbiamo creare
allarmismi nell’opinione pubblica. Serve muoversi con prudenza, ma anche determinazione,
nel campo della sicurezza». Ha
anche parlato della strage di Nizza il premier. E lo ha fatto così, a
proposito dei diversi scomparsi
italiani che non sono ancora sta-
«NON CI SONO MINACCE
SPECIFICHE MA NON SIAMO
IMMUNI DA RISCHI»
SU NIZZA: NON È POSSIBILE
CHE NON SI SAPPIA
CHI SONO LE VITTIME
Il premier Matteo Renzi con il ministro dell’Interno Angelino Alfano (foto ANSA)
La diplomazia
Summit con Merkel e Hollande il 22 agosto
È previsto per lunedì 22 agosto,
a quanto si apprende,
l’incontro in Italia tra il
presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, la Cancelliera
tedesca, Angela Merkel, e il
presidente della Repubblica
francese, Francois Hollande.
L’incontro, annunciato la
settimana scorsa, rappresenta
il secondo appuntamento del
formato inaugurato nel
vertice post Brexit di Berlino
lo scorso 27 giugno. Il summit
italiano servirà ad
approfondire i principali temi
europei in preparazione del
vertice a 27 convocato dal
presidente del Consiglio
europeo, Donald Tusk, il 16
settembre a Bratislava.
Ancora nessuna certezza sulla
location scelta dal governo
italiano per l’incontro di
agosto: nei giorni scorsi era
circolata l’ipotesi che si
sarebbe tenuto sull’isola di
Ventotene.
ti rintracciati: «Abbiamo grande
amicizia e comprensione per la
Francia. Ma non è possibile che
dopo tanti giorni non si sappia
con certezza quali sono le vittime».
L’appello di Renzi è quello
all’unità delle forze politiche - a
questo è servita la riunione di ieri, presente anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti - e
l’obiettivo, almeno per ora, è stato raggiunto. Sia pure tra qualche distinguo come quello del
forzista Renato Brunetta: «Va bene, noi collaboriamo sulla sicurezza ma Renzi sia collaborativo
con noi anche su tante altre questioni». Un nodo non secondario, tutt’altro, portato sul piatto
della discussione con i rappresentanti parlamentari è stato
quello di un’alleanza anti-terrorismo con i provider di Internet.
Ossia promuovere una unità di
intenti e di collaborazione tecnica tra Facebook, Google e gli altri
Forza Italia
«Il governo chiede coesione
anti-terrorismo», dice Renato
Brunetta, «e a noi va bene. Ma
Renzi deve essere collaborativo
anche sull’economia e su altri
argomenti. E ascoltare le
opposizioni»
soggetti globali della Rete, per
evitare che Internet diventi sempre di più il brodo di coltura, la
palestra ideologica e il luogo di
reclutamento dei terroristi islamici. Marco Minniti, sottosegretario a Palazzo Chigi con delega
ai servizi segreti, ha prospettato
questo di tipo di alleanza necessaria agli occhi di tutti ma bisognosa ancora di essere circostanziata e perfezionata. Perché la
sua realizzazione naturalmente
non dipende soltanto dalla volontà dell’esecutivo Renzi, e di
qualche altro governo, ma richiede un coinvolgimento a livello
mondiale dei vari colossi e dei
vari Stati. A questo problema se
ne aggiunge un altro di tipo culturale, ossia quello del rispetto
del confine scivoloso - nel caso i
provider scendessero in maniera sistematica e con più forza in
campo al fianco dei governi nella
sorveglianza delle parole e delle
azioni in rete - tra libertà
d’espressione e censura. Gli eccessi alla Erdogan, nel rapporto
con Internet, sono un esempio
negativo per tutti.
IDEE E CIFRE
A proposito della Turchia, con
la Ue Erdogan ha chiuso se reintrodurrà la pena di morte dopo il
golpe fallito. Questa la linea italiana. Renzi s’è soffermato sulla
Turchia, spiegando alla De Petris, a Pisicchio («Occorre rafforzare l’intelligence europea», è
stato il punto su cui ha insistito a
nome del gruppo misto), a Rosato, a Zanda, a Schifani, a Brunetta, a Romani, a Scotto di Sel e a
tutti gli altri, che «l’Italia è stata
coerente con le posizioni della
Ue e degli Stati Uniti». Alfano ha
spiegato che formare gli imam a
predicare in italiano sarebbe
una misura opportuna. Così come quella, utile contro i “lupi solitari”, di far girare i poliziotti armati anche quando non sono in
servizio. Ed ecco poi qualche cifra sulla lotta al terrorismo negli
ultimi sei mesi: «150.000 controlli, 500 arresti, 100 espulsioni».
L’allerta è totale.
Mario Ajello
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M5S
I grillini sono soddisfatti della
riunione. Ma avvertono:
«Vogliamo un dibattito
parlamentare sulla questione
del terrorismo e della
sicurezza». E lo hanno chiesto in
una lettera a Grasso e Boldrini.
IL SOTTOSEGRETARIO
MINNITI: IN TURCHIA
UN GOLPE VERO
SE ERDOGAN METTE
LA PENA DI MORTE
ANKARA FUORI DALLA UE
Reato di tortura, tensione in maggioranza
Poi l’intesa. Ncd: legge rivista alla Camera
IL CASO
ROMA Poco prima dell’ora di cena
è stato Angelino Alfano a riportare la calma nella maggioranza. Il
ministro dell’Interno e leader del
Ncd con un comunicato ha tranquillizzato i propri senatori e
quelli di Forza Italia, Lega e Ala
già scesi sul sentiero di guerra:
«La legge sulla tortura dovrà essere rivista alla Camera per evitare ogni possibile fraintendimento riguardo l’uso legittimo della
forza da parte delle forze di Polizia e il rischio di una dilatazione
del reato di tortura per via interpretativa giurisprudenziale che
possa produrre compressioni alla operatività dei nostri uomini».
Parole che siglano una sorta
di pareggio tra Pd e Cinquestelle
da una parte e il resto di Palazzo
Madama dall’altra. Non ci sarà
alcun rinvio: oggi la legge contro
la tortura, attesa da trent’anni,
sarà varata dall’Aula del Senato.
E non ci sarà neppure un ritorno
in commissione, come invece
chiedevano Ncd e le opposizioni.
Ma il provvedimento verrà corretto alla Camera, venendo incontro anche alle richieste dei
sindacati di Polizia e Carabinieri. Cgil inclusa.
Ad aprire le ostilità - dopo che
la settimana scorsa il Senato aveva approvato un emendamento
con i voti di Pd, Cinquestelle e Sinistra italiana con cui si eliminava, nella definizione del reato di
tortura, l’aggettivo “reiterate”
per le minacce e violenze compiute dalle forze dell’ordine - era
stato lo stesso Alfano durante il
vertice mattutino dedicato al terrorismo con Matteo Renzi e i capigruppo di maggioranza e d’opposizione. «In una fase così delicata, mentre siamo sotto attacco
dei terroristi, bisogna assolutamente evitare di inviare un messaggio fuorviante e negativo alle
nostre forze di polizia», aveva argomentato il ministro dell’Interno, «per questo mi farò carico di
affrontare la questione con i capigruppo del Senato per ridefinire al meglio la norma». Sulla
stessa linea Fabrizio Cicchitto:
«Sono inutili gli sproloqui con-
tro il terrorismo se si indeboliscono le forze dell’ordine».
Renzi, infastidito, aveva aggirato la questione: «Siamo qui per
parlare di terrorismo, vi chiedo
perciò di non affrontare altre
questioni». E al Nazareno già
qualcuno si lamentava «dei soliti
centristi che cercano qualche
pretesto per dimostrare la propria esistenza in vita».
I PALETTI PD E LA MEDIAZIONE
Ma nel pomeriggio il capogruppo del Pd Luigi Zanda e il responsabile sicurezza Emanuele Fiano, su indicazione del premier,
hanno riaperto la pratica. Il primo passo è stato fissare un paletto: «Questa legge è attesa da
IL PD SCONGIURA
IL RINVIO, MA APRE
ALLA CORREZIONE
CHIESTA DAI CENTRISTI:
SI RIPARTE OGGI
A PALAZZO MADAMA
Montecitorio
«Risparmiati 270 milioni»
Ma M5S: bilancio bugiardo
Nel 2016 la Camera restituirà al
bilancio dello Stato 47 milioni
di euro. Dal 2013 ad oggi il
risparmio ammonta a 270
milioni di euro. I dati sono
contenuti nel bilancio
previsionale 2016 della Camera
che i deputati hanno iniziato ad
esaminare ieri. Stefano
Dambruoso, uno dei questori
ovvero uno dei deputati addetti
alla gestione delle spese di
Montecitorio, ha sottolineato
che senza l e pensioni (che la
Camera paga sia agli ex
deputati che agli ex
dipendenti) i deputati italiani
costerebbero al contribuente
meno di quelli inglesi o
tedeschi. Diversi i numeri
presentati dalla “contro
relazione” dei deputati 5Stelle
secondo i quali le spese
sarebbero aumentate dell’1%.
L’aula del Senato (foto LAPRESSE)
trent’anni e va approvata senza
ulteriori indugi, anche per attuare un trattato internazionale.
Rinvii sono esclusi». Il secondo è
stato però un’apertura: «E’ comunque evidente che per definire il reato di tortura serve un aggravante, come le reiterazione
della violenza. Altrimenti anche
una manganellata potrebbe essere assimilata alla tortura». Conclusione: «Il testo verrà approvato così com’è dal Senato, poi alla
Camera faremo le correzioni necessarie».
Così Alfano, dopo aver sondato di nuovo Renzi e per scongiurare che oggi in Senato si scateni
di nuovo la bagarre, a sera ha diffuso il comunicato. Immediatamente è scattato il plauso dei sindacati di polizia. Eppure, la pace
appare ancora lontana. Sinistra
italiana con Loredana De Petris
protesta: «L’intenzione del ministro è quella di affossare il reato
di tortura». Forza Italia, ma anche Cicchitto del Ncd, chiedono
che la correzione venga fatta in
Senato riportando il testo il commissione. Soluzione su cui però
c’è il veto del Pd. Oggi, nell’aula
di palazzo Madama, il giorno della verità.
A.Gen.
-TRX IL:18/07/16 22:40-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 11 - 19/07/16-N:
11
Primo Piano
LA GIORNATA
ROMA Nuovo statuto, vecchie
espulsioni. Il testo del nuovo regolamento M5S prevede una gamma di sanzioni disciplinari, anche
quella estrema dell’epurazione.
«Ci conformeremo a quanto dispone la magistratura – confida
una fonte autorevole del M5S - noi
rispettiamo il lavoro dei giudici
ma vogliamo continuare a essere
riconoscibili agli occhi degli elettori perché siamo apprezzati proprio per questa intransigenza».
«Tutte le associazioni prevedono
la possibilità di espellere» rispondono tranquilli dal coté legale del
M5S dove stanno prendendo le
misure per i prossimi appuntamenti coi giudici che contestano
le espulsioni. Non è disposto ad
aspettare la riammissione per via
giudiziaria, invece, il sindaco di
Parma Federico Pizzarotti. Ma anche lui contesta, come gli espulsi
di Napoli riammessi dall’ordinanza del tribunale, le regole interne
del M5S che decidono sull’espulsione o meno degli iscritti. Pizzarotti, che aveva già preallertato i
legali (quelli di Napoli hanno semplicemente fatto prima) vuole però una risoluzione politica della
sua sospensione.
L’APPELLO
E perciò ha preso carta e penna e
ha scritto una lettera a Beppe Grillo in cui gli chiede di prendere posizione sulla sua sospensione ma
anche, e soprattutto, sulla deriva
epuratrice che secondo lui, e secondo il piccolo esercito di espulsi che si sono rivolti ai tribunali di
Roma e Napoli, sta prendendo il
M5S. Pizzarotti, che pensa già a
un secondo mandato da sindaco
(per il M5S significherebbe la prima esperienza continuativa al governo di un Comune) si è spazientito quando ha visto che nessuno
nel Movimento intendeva dare
una risposta certa sul suo futuro.
Né il direttorio e né il comitato
d’appello (formato da sette parlamentari più un consigliere regionale) si sono azzardati ad aprire o
meno spiragli di speranza sul caso Parma che rimane congelato
da mesi. Luigi Di Maio ha ormai
interrotto tutti i canali di comunicazione, bloccando le chat del sindaco. La patata bollente passa a
Beppe Grillo chiamato recentemente a dirimere anche le controversie tra la neosindaca Virginia
Raggi e il mini direttorio romano
che ha portato alla rinuncia di Roberta Lombardi. Ed è al comico
genovese che ora il sindaco emiliano si appella: «Sono dentro o
fuori?». Ma chiede anche regole
CAPITALE, NELLO STAFF
VIGNAROLI AL POSTO
DELLA LOMBARDI
IL SINDACO DI PARMA:
BASTA CON IL SILENZIO
SULLA MIA SOSPENSIONE
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
M5S, tornano le espulsioni
È tregua Raggi-direttorio
Il nuovo statuto non rinuncia alla possibilità `Roma, arriva la delega alla casa. E si considera
di cacciare i dissidenti. Pizzarotti scrive a Grillo l’ipotesi di un reddito di cittadinanza di 300 euro
`
nuove e condivise, visto che anche il tribunale di Napoli ha sollevato parecchi dubbi procedurali
sulle espulsioni e ha mostrato le
falle del “non statuto” su cui regge
il Movimento. Ma i legali pentastellati non si fanno intimidire:
non solo le espulsioni saranno
presenti, ribadiscono, ma saranno ancora più circostanziate.
IL CAMPIDOGLIO
A Roma intanto resiste lo staff romano a supporto di Raggi. Quando Roberta Lombardi, nei giorni
scorsi, ha deciso di rassegnare le
dimissioni dal mini direttorio era
anche circolata l’ipotesi che tutto
l’organo politico saltasse con il venir meno della sua esponente più
carismatica. E invece c’è stato un
semplice avvicendamento: al posto di Lombardi entra Stefano Vi-
Beppe Grillo con Luigi Di Maio (foto ANSA)
gnaroli, 40 anni tra pochi giorni,
originario di Massimina, ex tecnico di produzione tv, impegnato da
anni nella lotta contro la discarica
di Malagrotta. È considerato un
uomo di raccordo, ed è il compagno di Paola Taverna che rimane
così l’unica parlamentare donna
dello staff M5S che si confronterà
con Raggi. Il Pd con Stefano Esposito attacca: «Altro che parentopoli, siamo al tinello Raggi». Vignaroli lo descrivono pronto a mediare tra l’ala ortodossa (molti consiglieri e presidenti di commissione
sono sodali di Lombardi) e quella
moderata pro-sindaca. Ieri Raggi
si è concessa un pranzo con amici
(era il suo compleanno) ed è apparsa serena. Sul fronte del programma, prime sterzate a sinistra. Nel pomeriggio sono stati ricevuti in Campidoglio i movimenti per la casa: la sindaca ha promesso loro un assessore ad hoc
(potrebbe essere Paolo Berdini, ex
rifondazione già titolare dell’Urbanistica). E si affaccia l’ipotesi di
un reddito di cittadinanza di 300
euro al mese per 50mila romani.
Ma prima, ha spiegato il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, i conti del Comune devono ritornare in ordine. Oggi prima giunta a un mese esatto dalla
conquista del Campidoglio.
Stefania Piras
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Legge elettorale, la proposta
dei bersaniani. Renzi chiude
LA POLEMICA
ROMA Arriva il Bersanellum. Nella
ormai lunga sfilza di leggi elettorali tutte ribattezzate alla latina,
questa intestata all’ex leader del
Pd ancora mancava. La proposta,
in realtà, non è proprio di Pier
Luigi Bersani, ma di due suoi fedelissimi, Federico Fornaro e Andrea Giorgis, che la presentano
oggi ai giornalisti in apposita
conferenza stampa, con il beneplacito di Pier Luigi. «Non è una
rivisitazione dell’Italicum, è
un’altra cosa», ci tengono a far
sapere i proponenti. E in effetti,
altro che rivisitazione, è una
sconfessione, un azzeramento,
una totale messa in discussione
della legge elettorale approvata
da questo Parlamento come superamento del Porcellum ed entrata in vigore il primo del mese.
I TERMINI
I termini precisi verranno illustrati oggi, ma da quel che si è capito ed è filtrato, il Bersanellum
prevede un 60 per cento di collegi uninominali (come il vecchio
Mattarellum che ne contemplava il 75 per cento), un 25 per cento proporzionale (anche questo
come l’ex legge che porta il nome
latinizzato dell’attuale capo dello
Stato), e un 15 per cento da assegnare come premio. Non c’è più
il secondo turno, sparito, e non
c’è più la sicurezza di ottenere
una maggioranza la sera del voto, visto che un premio del 15 in
epoca di tripolarismo non garantisce alcunché (ma è proprio questo che i proponenti vogliono).
L’argomentazione anticipata
varie volte e che probabilmente
verrà ripetuta anche oggi, è che
così si impedisce a un partito del
20 per cento di ottenere il 55 per
cento dei seggi al secondo turno.
OGGI LA PRESENTAZIONE
DEL “BERSANELLUM”:
TURNO UNICO E PREMIO
DI MAGGIORANZA
IL NO DI GRILLINI
E FORZA ITALIA
L’IRRITAZIONE
DEL SEGRETARIO:
MOSSA AUTOLESIONISTA
E D’ALEMA LO ATTACCA
SULLE RIFORME: SI È
ISPIRATO A BERLUSCONI
Ma è un argomento capzioso,
che non vale né viene usato per
l’elezione dei sindaci né laddove
il doppio turno esiste, una seconda tornata che serve proprio a legittimare chi al primo turno ha
preso un tot di consensi, ma al secondo, per vincere, deve per forza raggiungere il 50 più 1 per cento, inducendo così un bipolarismo altrimenti impossibile.
A meno che si punti alle larghe
intese perenni, perché se non è
l’elettore a decidere con il voto la
maggioranza e il governo, questi
andranno cercati poi in Parlamento con le mediazioni e i mercanteggiamenti noti.
LE POSSIBILITÀ
Che possibilità ha una proposta
del genere di passare in Parlamento? Al momento nessuna, visto che Forza Italia con Renato
Brunetta dice che «prima bisogna sconfiggere la brutta riforma
Renzi-Boschi con il No al referendum e poi se ne parla»; il M5S rimane attestato sulla linea «la riforma costituzionale e l’Italicum
sono un pericolo per la democrazia». Fra i bersaniani gira la tesi
che la loro proposta serve soprattutto a sbarrare il passo ai Cinquestelle che al ballottaggio risultano ultra favoriti «come si è visto alle recenti amministrative»
Pier Luigi Bersani con Roberto Speranza (foto ANSA)
e ad aprire un tavolo con FI, ma
da parte renziana stoppano sul
nascere: «Ma vi pare che FI accetta un dialogo con la minoranza
del partito invece che con il vertice? E poi, a che pro?».
C’è chi giura aver sentito Renzi
irritato assai per una mossa «politicamente sconclusionata se
non autolesionista». Spiegano i
renziani: «Matteo fino al referendum non tocca nulla, certamente
non fa iniziative scopertamente
anti Cinquestelle che possono solo favorire i seguaci di Grillo, dei
quali piuttosto punta ad avere il
consenso elettorale sul referendum».
Intanto,Massimo D’Alema torna ad attaccare il premier:
«Quando si vota su un volumetto,
quello che contiene la riforma,
non è più un referendum, è un
plebiscito. Basterebbe leggerla
per convincersi di votare no».
L’ex presidente del Consiglio insiste: «La riforma del bicameralismo l’aveva fatta Berlusconi,
Renzi in questo senso ha un ispiratore».
N.B.M.
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Senato, la Giunta revoca il mandato a Minzolini. Decide l’aula
IL CASO
ROMA Dieci favorevoli contro sei
contrari. Ad Augusto Minzolini
resta ora solo la prova dell’Aula
per evitare l’addio da palazzo
Madama. La Giunta per le immunità del Senato, dopo circa due
ore di Camera di Consiglio, gli ha
revocato, con decisione presa a
maggioranza, il mandato di parlamentare. Effetto della legge Severino. A nulla è servita l’ultima
strenua difesa del senatore:
«Chiedo giustizia, si tratta – ha ripetuto – di una vicenda kafkiana
che mi perseguita da anni e che
non augurerei al peggior nemico, io sono una vittima». Il suo
destino è comunque segnato.
«Sono convinto che la battaglia
intrapresa vada al di là della mia
persona. In ogni caso rassegnerò
– ha annunciato - le mie dimissioni». Il 13 novembre del 2015 la
Corte di Cassazione aveva confermato la sentenza della terza
sezione penale della Corte d’Appello di Roma, che aveva condannato il senatore di FI a una pena
di due anni e sei mesi.
per 20 anni, Giannicola Sinisi,
parlamentare dello schieramento opposto al mio, che è stato anche sottosegretario nel governo
Prodi e quando al governo c’era
Napolitano
come
ministro
dell’Interno». Una tesi portata
avanti perché nel febbraio 2013
l’ex direttore del Tg1 – la vicenda
era partita dopo un esposto
dell’Idv di Di Pietro - era stato assolto in primo grado in quanto
«il fatto non costituisce reato.
LA DIFESA
Accusato di peculato mentre era
direttore del Tg1, per avere usato
in modo improprio la carta di
credito della Rai (per aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione nella misura di circa
65 mila euro), Minzolini ha sempre respinto ogni addebito. Puntando il dito – e lo ha fatto anche
nella seduta di ieri – contro chi lo
ha condannato, ovvero «un avversario politico». «Nel Tribunale d’appello – accusa - c’era un
giudice che era stato in politica
Il senatore di Forza Italia
Augusto Minzolini (foto ANSA)
IL SENATORE DI FI
PAGA LA CONDANNA
PER PECULATO QUANDO
ERA DIRETTORE DEL TG1
«GIUDIZIO NON EQUO
COMUNQUE MI DIMETTERÒ»
La giustizia
Prescrizione, prove
di intesa tra dem e Ncd
Si tiene oggi la riunione tra Pd e
Ncd che cerca di trovare la
sempre precaria quadratura
del cerchio sullo spigoloso
tema della riforma del
processo penale. Il nodo, come
sempre è la prescrizione. Sulla
norma “acceleratoria”, che fa
ripartire il conto alla rovescia
in modo più rapido dopo un
anno e mezzo i centristi sono
divisi: qualcuno vuole mediare
col Pd - contrarissimo
all’intervento- altri sono
pronti alla spaccatura. Sarà il
vertice di oggi a decidere.
Sa. Men.
A favore della decadenza da
senatore hanno votato Pd e M5S.
Il giornalista ha fatto ricorso alla
Corte dei diritti dell’uomo di
Strasburgo. «Se desse torto allo
Stato italiano, questo sarebbe tenuto al risarcimento del danno
che dovrebbe venire recuperato
da chi ha provocato tale danno,
cioè voi», e’ stato l’avvertimento
dell’avvocato difensore Tedeschini rivolto ai senatori. La data
in cui l’atto della giunta arriverà
in Aula sarà decisa dalla capigruppo del Senato, ma FI intanto
attacca a testa bassa: «Si rifletta
sulle anomalie della vicenda», afferma Romani, «Minzolini paga
il suo impegno politico». «Non
consentiremo mai che si ratifichi questo atto criminale», preannuncia Gasparri.
Emilio Pucci
-TRX IL:18/07/16 22:49-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 12 - 19/07/16-N:
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Cronache
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Mafia Capitale, assolto
l’ex capo di gabinetto
di Zingaretti in Regione
La vicenda
La seconda inchiesta
a marzo del 2015
Maurizio Venafro
viene indagato
nell’ambito
dell’inchiesta Mafia
capitale. Secondo l’accusa
avrebbe «concorso a
indirizzare l’aggiudicazione
dell’appalto del Recup della
Regione Lazio in un’ottica di
spartizione tra cooperative
vicine ad ambienti di destra e
di sinistra»
1
Presunte irregolarità sull’appalto del servizio Cup, la sentenza
dà ragione a Venafro. Condannato Monge a un anno e quattro mesi
`
IL PROCESSO
ROMA Un’assoluzione a sorpresa
mette in discussione un tassello
importante dell’inchiesta Mafia capitale. Ieri infatti, il processo a carico dell’ex capo di gabinetto della
Regione Lazio Maurizio Venafro,
accusato di turbativa d’asta in uno
dei filoni dell’inchiesta sull’organizzazione guidata da Massimo
Carminati si è concluso con un’assoluzione con formula piena per
lui e la condanna a un anno e quattro mesi (pena sospesa) per Mario
Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co.
Le accuse si riferiscono all’assegnazione, nel 2014, dell’appalto del
servizio Recup, il centro unico prenotazioni delle prestazioni sanitarie della Regione. Un processo-lampo quello a carico dell’ex
braccio destro di Zingaretti e del
dirigente coop. Durato sei mesi.
Nei loro confronti il procuratore
IL DIRIGENTE:
BISOGNA AVERE FIDUCIA
NELLA GIUSTIZIA
IL GOVERNATORE:
HA AFFRONTATO TUTTO
IN MODO ESEMPLARE
aggiunto, Paolo Ielo, aveva sollecitato una condanna a due anni e sei
mesi per Venafro e a due anni per
Monge.
I giudici della seconda sezione
della corte d’appello hanno disposto l’assoluzione per l’ex capo di
gabinetto con la formula «per non
aver commesso il fatto». Monge
dovrà invece risarcire in altra sede
le parti civili costituite e versare alcune provvisionali, tra le quali anche una di 60mila euro alla parte
civile Regione Lazio. «Nel mio cuore mi aspettavo che finisse così, bisogna dare fiducia alla giustizia»,
ha commentato a caldo in aula lo
stesso Venafro.
IL PLAUSO DI ZINGARETTI
Subito dopo essere stato indagato,
il 24 marzo dello scorso anno, sil
dirigente si dimise dal suo ruolo in
Regione. Una decisione accompagnata da una lettera in cui spiegava la sua decisione «unilaterale ed
irrevocabile» ribadendo la «sua
massima fiducia nella magistratura». E ieri proprio il governatore
del Lazio ha sottolineato come
«Venafro ha affrontato questa vicenda in maniera esemplare, dimettendosi per una questione di
opportunità dopo l’avvio delle indagini nei suoi confronti, convinto
della sua innocenza». Di strumentalizzazione parla il Pd Lazio, che
ribadendo di «aver sempre creduto alla sua onestà ed alla sua cor-
rettezza di professionista al servizio della Regione Lazio e del Presidente Zingaretti», punta l’indice
contro chi «con cinismo e spregiudicatezza, ha provato a strumentalizzare la vicenda». Mentre per il
M5S «Venafro è innocente, ma resta il tema politico». E nel susseguirsi di dichiarazioni bipartisan
post processo c’è anche il capogruppo di Fi alla Regione Lazio,
Antonello Aurigemma, che plaude
«a chi può dimostrare la propria
innocenza nelle sedi preposte».
A novembre scorso
il processo
2
Maurizio Venafro (a destra) con il suo avvocato Maurizio Frasacco
L’ACCUSA
Secondo l’accusa, Venafro, era
scritto nel capo di imputazione,
«avrebbe concorso a indirizzare
l’aggiudicazione dell’appalto in
un’ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra
e di sinistra». Nel corso del suo esame in aula, il 20 giugno scorso, ha
ammesso di aver segnalato il nome di Angelo Scozzafava per la
commissione gara del Cup ma non
di «avere mai fatto favori a nessuno» e in particolare all’allora capogruppo regionale del Pdl, Luca
Gramazio, ora imputato nel maxiprocesso in corso a Rebibbia. «Sul
merito della gara lui non mi disse
nulla - raccontò Venafro ai giudici
- così come non parlò mai di aggiudicazione: se lo avesse fatto, lo
avrei buttato fuori dalla finestra».
Sara Menafra
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Parte il processo per
turbativa d’asta.
Insieme a Venafro, al
banco degli imputati
siede anche Maurizio
Monge della cooperativa Sol.
Co. Monge è stato condannato
per la turbativa d’asta relativa
all’appalto Recup . La sua
cooperativa sarebbe riuscita
ad avere una parte della
commessa relativa allo
sportello prenotazioni
sanitarie della Regione.
Le polemiche sul web
Bimbo morto in minimoto, accuse al padre
Sono virulente su internet le
polemiche sulla morte del
bambino di 6 anni di nome
Marco morto per un incidente
sulla minimoto. «Non è
possibile morire per colpa dei
grandi», si legge su Facebook.
E’ la tesi sostenuta da molti
genitori che rimproverano il
papà del bimbo di averlo messo
su una minimoto che pur
essendo concepita per
viaggiare a velocità minime
può pur sempre rappresentare
un pericolo. ma non tutti i
genitori la pensano così. «Si
La difesa in aula
un mese fa
Nel corso del suo
esame in aula, il 20
giugno scorso,
Venafro ha ammesso
di aver segnalato il
nome di Angelo Scozzafava per
la commissione gara del Cup
ma di non «avere mai fatto
favori a nessuno» e in
particolare all’allora
capogruppo regionale del Pdl,
Luca Gramazio, ora imputato
nel maxiprocesso in corso a
Rebibbia.
3
può morire anche andando in
bici e chi penserebbe di
togliere le bici ai propri figli?»,
scrive una mamma.
Cucchi, l’appello bis conferma:
scagionati i medici del Pertini
LE REAZIONI
LA SENTENZA
ROMA Ancora un’assoluzione e
ancora polemiche. Perché dopo i
dubbi della Cassazione, che aveva mandato indietro gli atti del
processo ai medici del Pertini,
l’ospedale dove Stefano Cucchi
era stato ricoverato ed era morto, la terza Corte d’assise di Roma conferma la sentenza precedente: tutti assolti, non hanno
avuto responsabilità nella misteriosa fine del giovane geometra,
arrestato la sera del 15 ottobre
del 2009 e morto sei giorni dopo
nel reparto riservato ai detenuti
dell’ospedale. Dura in tutto tre
ore la camera di camera di consiglio, alla fine la formula è identica per tutti: «il fatto non sussiste».
Ilaria Cucchi ha affidato a Facebook lo sfogo dopo la nuova assoluzione, pubblicando la foto del
cadavere di Stefano: «Ciao Stefano, tu eri già così - scrive Ilaria Lo sei sempre stato. Noi non ce
ne siamo mai accorti ma non abbiamo colpe perché in fin dei
conti tu eri già così». E poi ancora: «Eri già morto quando ti hanno arrestato. Non se n’era accorto nessuno. Magari sei deperito e
I CINQUE IMPUTATI
ERANO ACCUSATI
DI OMICIDIO COLPOSO
«IL FATTO NON SUSSISTE»
LA SORELLA DENUNCIA:
L’ENNESIMO OLTRAGGIO
LA VICENDA
I Supremi giudici erano stati
chiari: occorreva fare un appello-bis per Aldo Fierro, il primario del “PertinI”, e per i medici
Stefania Corbi, Flaminia Bruno,
Luigi De Marchis Preite e Silvia
Di Carlo, accusati in primo grado
di abbandono di incapace, condannati per omicidio colposo e
assolti in secondo grado. Per la
Cassazione, le condizioni in cui
si era ridotto il detenuto che, ricoverato per una situazione politraumatica, aveva perso invece
sei chili in meno di una settimana, avrebbero richiesto maggiore attenzione ed approfondimento da parte dei sanitari. Dopo una
guerra di perizie, secondo i giudici di primo grado, Cucchi era addirittura morto per denutrizione. Soltanto le motivazioni spiegheranno il nuovo verdetto.
Stefano Cucchi (foto ANSA)
dimagrito dopo morto. Magari
diranno così. Ma tu sei sempre
stato morto». Qualche minuto
dopo il social network ha “oscurato” la pagina di Ilaria.
L’INCHIESTA BIS
La tortuosa storia dell’indagine e dei processi per la morte di
Stefano Cucchi è però lontana
dalla conclusione. Il 31 ottobre
2014, la Corte d’appello di Roma
non aveva assolto soltanto i medici, condannati in primo grado,
aveva anche confermato l’assoluzione per i tre agenti penitenziari, accusati di lesioni e abuso
d’autorità. L’ipotesi iniziale era
che avessero picchiato il detenuto nelle celle di piazzale Clodio.
Così, ancora prima che la vicenda fosse esaminata dalla Suprema Corte (che ha confermato per
le guardie), mentre infuriavano
le polemiche per una morte senza responsabili e la famiglia di
Stefano annunciava un nuovo ricorso, il procuratore di Roma
Giuseppe Pignatone aveva promesso di rivedere tutti gli atti
dell’indagine. Detto fatto: a sorpresa, sotto accusa sono finiti i
carabinieri che avevano avuto in
custodia Stefano subito dopo l’arresto. Nasce così la cosiddetta inchiesta-bis, che vede indagati
cinque militari, tre per lesioni
personali aggravate e abuso d’autorità e due per falsa testimonianza. L’incidente probatorio è
ancora in corso, anche la perizia,
disposta dal gip, per accertare la
natura, l’entità e l’effettiva portata delle lesioni subite da Stefano,
avviene tra mille polemiche e sospetti. Nei prossimi giorni
l’udienza, già fissata, presumibilmente porterà a un nuovo rinvio.
Valentina Errante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:18/07/16 22:47-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 13 - 19/07/16-N:
13
Cronache
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Morti per amianto, 5 anni a De Benedetti
Omicidio colposo, condannato alla stessa pena il fratello Franco `Pene minori inflitte ad altri dieci manager giudicati colpevoli
Un anno e 11 mesi all’ex ad dell’Olivetti Passera, assolto Colaninno Il magistrato passa gli atti alla Procura per altri casi di tumore
`
LA SENTENZA
dal nostro inviato
IVREA Per decenni negli stabilimenti di Ivrea e del Canavese
del gruppo Olivetti un killer silenzioso ha seminato vittime.
«Ogni volta che entravo in ufficio trovavo la scrivania coperta di polvere bianca. Mi
portavo uno straccio da casa
per pulirla», ha raccontato in
aula la testimone Bruna Luigia Perello. Quel pulviscolo
era fibra di amianto che, ha dimostrato una perizia, ha fatto
ammalare e poi morire dieci
dipendenti. I colpevoli, è il verdetto del giudice Elena Stoppini, sono tredici manager della
società e tra questi c’è Carlo
De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato
dell’Olivetti. L’accusa aveva
chiesto nei suoi confronti 6
anni e 8 mesi per omicidio colposo e lesioni, la condanna è 5
anni e 2 mesi. Non solo: il giudice ha disposto la trasmissione degli atti in Procura per altri tre decessi attribuiti a tumore polmonare. Dunque, le
indagini nei confronti di De
Benedetti continuano.
RULLI PIENI DI TALCO
«Già all’inizio degli anni Novanta l’amianto non esisteva
più da nessuna parte, in Olivetti c’è ancora. L’azienda ha
rinviato gli interventi di bonifica badando a spendere il meno possibile», è la tesi dei pm.
Insomma, la società è stata incurante e i manager ne erano
al corrente. Condannati dunque anche il fratello di Carlo,
Franco Debenedetti (5 anni e
2 mesi quale ex vicepresidente ed ex ad), e l’ex ministro
Corrado Passera (1 anno e 11
mesi per aver anch’egli ricoperto la carica di ad), assolto
L’INCHIESTA PARTITA
NEL 2013 HA PORTATO
ALLA LUCE UNA GESTIONE
DELLA SICUREZZA
VALUTATA SUPERFICIALE
DAGLI INQUIRENTI
Roberto Colaninno, imputato
per un solo caso di lesioni colpose. Gli indennizzi a titolo
provvisorio alle parti civili
ammontano a quasi 2 milioni
di euro, le somme dovranno
essere versate in solido dagli
imputati ritenuti colpevoli a
seconda delle singole posizioni e da Telecom, chiamata in
causa come responsabile civile. Il totale delle provvisionali,
cioè l’anticipo stabilito dal giudice, è di 710 mila euro.
L’inchiesta, partita nel 2013,
ha portato alla luce una gestione superficiale e trascurata
della sicurezza negli impianti
dell’Olivetti: «Ampie carenze
nella prevenzione», afferma il
procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. La prima denuncia è quella presentata sei anni fa dai familiari dell’operaia
Lucia Delaurenti: «Usava dei
rulli pieni di talco, per cui il
grembiule che portava a casa,
alla sera, era tutto bianco», ricorda il marito Giovanni. Non
aveva né mascherina né guanti e quel talco conteneva tremolite, un particolare tipo di
amianto. Che si annidava
ovunque: nei capannoni, fra
le tubature a vista e i rivestimenti di pareti e soffitti, negli
uffici, persino in mensa, dove
era presente sotto forma di
«materiale friabile». La manutenzione non era accurata, le
fibre si disperdevano nell’ambiente e i lavoratori erano del
tutto all’oscuro del pericolo. Il
talco contaminato venne sostituito solo nel 1986 e fino al
1988 nel locale mensa di Via
Jervis «non si adottarono misure igieniche e di sicurezza
che consentissero ai lavoratori di mangiare, bere e sostare
senza rischio di contaminazione». Così si ammalarono
non solo operai, elettricisti,
addetti alla verniciatura o ai
trattamenti termici ma anche
addetti alla contabilità.
VALANGA DI RICORSI
Per le difese, però, si tratta
di accuse «fragili e poggiate
sulle nuvole». Dunque, annunciano valanghe di ricorsi. Nel
processo di secondo grado, sostengono, dovranno essere valutati meglio i documenti (re-
Il processo Olivetti
A GIUDIZIO
per le morti da amianto
negli stabilimenti di Ivrea
L’ACCUSA
16 imputati tra cui
Omicidio colposo
Carlo
De Benedetti
(a.d. e presidente)
1978
1979
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
Franco
De Benedetti,
fratello di Carlo
(a.d., vicepresidente
e consigliere)
Corrado
Passera
(a.d. e consigliere)
Roberto
Colaninno
(a.d.)
LE VITTIME
Almeno 14 persone
colpite da
mesotelioma
pleurico
e peritoneale
(due di queste
ancora in vita)
L’AMIANTO
Presente nel talco
usato per alcune
operazioni, si
disperdeva negli
altri ambienti
per cattive
condizioni
delle strutture
13
Carlo De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato dell’Olivetti
condannati, tra cui
Carlo De Benedetti
Franco De Benedetti
Corrado Passera
3 assolti, tra cui Roberto Colaninno
La difesa dell’imprenditore
«Amareggiato, non ho commesso quei reati»
«Sono stupito e molto
amareggiato per la decisione del
Tribunale di Ivrea di accogliere le
richieste manifestamente
infondate dell’accusa. Sono stato
condannato per reati che non ho
commesso». Così Carlo De
Benedetti ha commentato la
sentenza del processo Olivetti. De
Benedetti ha annunciato che
presenterà ricorso in appello,
«fiducioso della totale estraneità
rispetto ad accuse tanto
infamanti quanto del tutto
inconsistenti». Sono stato
«condannato per reati che non ho
commesso - ha affermato De
Benedetti - come ha dimostrato
l’ampia documentazione
prodotta in dibattimento
sull’articolato sistema di deleghe
vigente in Olivetti e sul
completo e complesso
sistema di tutela della
sicurezza e salute dei
lavoratori. I servizi
interni preposti alla
sicurezza e alla salute
dei lavoratori e alla
manutenzione degli
stabili non mi hanno mai
segnalato situazioni
allarmanti o anche solamente
anomale in quanto i ripetuti e
costanti monitoraggi ambientali
eseguiti in azienda hanno sempre
riscontrato valori al di sotto delle
soglie previste dalle normative
all’epoca vigenti e in linea
anche con quelle entrate
in vigore in azienda
successivamente».
Anche Corrado
Passera si difende.
«A me», ha spiegato
l’ex ad dell’Olivetti ,
«non è mai stata data
notizia da alcuno di
rischi legati all’amianto,
che avrei certamente affrontato
con le dovute misure».
5 anni e 2 mesi
5 anni e 2 mesi
1 anno e 11 mesi
cuperati nell’archivio Olivetti) sul decentramento delle responsabilità attraverso il meccanismo delle deleghe.
«E si dovrà prendere atto
che, a differenza di quanto sostiene la Procura, nei cicli di
lavorazione non si usava talco
contaminato da asbesto», affermano i legali dei manager
condannati. Per il momento
la pm Laura Longo, che ha sostenuto l’accusa insieme alla
collega Francesca Traverso,
ha espresso una soddisfazione relativa dato, ha spiegato,
che siamo di fronte all’ennesima tragedia dell’amianto.
«Quelle morti», ha detto, «si
potevano e dovevano evitare».
Claudia Guasco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’intervista Laura Longo (pm)
«Hanno sottovalutato il tema sicurezza
ora via alle indagini per il processo bis»
l fascicolo Olivetti bis è già sul
tavolo della pm Laura Longo.
Sicché con la trasmissione degli atti per tre nuovi casi di
morte da tremolite disposta dal
giudice Elena Stoppini, si apre il
terzo filone d’inchiesta. La lunga
scia di morte per amianto a Ivrea
non è un incidente di percorso,
ma una triste storia che accompagnerà ancora a lungo la città.
«Purtroppo l’ondata non è terminata. Ci saranno altri malati, altri morti. Non è finita qui», afferma il magistrato che nel processo di primo grado ha sostenuto
l’accusa con la collega Francesca
Traverso.
Dottoressa Longo, su quanti
nuovi casi state indagando?
«L’inchiesta è in pieno svolgimento, stiamo approfondendo
dieci nuovi episodi di malattia e
morte per mesotelioma tra i dipendenti dell’Olivetti. Come in
I
tutti i procedimenti in cui si affrontano casi di decessi provocati dall’amianto, essi arrivano poco alla volta. Nel 2010 c’è stata la
prima condanna del tribunale di
Ivrea per la morte di una dipendente dello stabilimento di
Agliè: sei mesi per omicidio colposo nei confronti di Ottorino
Beltrami, allora amministratore
delegato di Olivetti spa ora defunto. Da qui le indagini si sono
allargate ed è arrivata la condanna degli altri manager. E ora si va
avanti, impossibile prevedere un
finale dato che la vicenda riguarda un periodo molto lungo della
storia dell’Olivetti, dalla fine degli anni Settanta a metà anni Novanta».
Questa condanna però pare
mettere un punto fermo in vista degli altri processi.
«Sì, è un precedente significativo. Come Procura siamo soddi-
TUTTI, CHI PIÙ CHI MENO,
CONOSCEVANO I PERICOLI
MA HANNO PRIVILEGIATO
GLI INVESTIMENTI
DESTINATI A ESPANDERE
GLI AFFARI DELL’AZIENDA
ALLA BASE DELLA
NUOVA INCHIESTA
ALMENO TRE DECESSI
CHE SI AGGIUNGONO
A QUELLI DEL
PRIMO TRONCONE
sfatti dell’esito del procedimento, le vittime hanno avuto giustizia. Se lo meritano i lavoratori
che hanno perso la vita e le loro
famiglie che hanno sofferto. Anche se la nostra soddisfazione è
relativa, perché ci troviamo di
fronte all’ennesima tragedia di
vittime dell’amianto sul posto di
lavoro. Queste sono morti che si
potevano e si dovevano evitare.
Perciò c’è tanta amarezza».
Negligenza? Incuria?
«Forse entrambe. Le conoscenze
e i mezzi per impedire una simile tragedia c’erano. La pericolosità dell’amianto è nota da quarant’anni nell’ambito della comunità
scientifica,
eppure
nell’azienda non sono state assunte iniziative. Sicuramente c’è
stata una grossa sottovalutazione del problema. Le esigenze
economiche, finanziarie, di
espansione dell’azienda sul mer-
La pm Laura Longo
cato hanno avuto la meglio sulla
salute dei lavoratori. Una differenza abissale con il modello
ideato da Adriano Olivetti. Questo è stato il processo alla società
che dagli anni Settanta si è profondamente distaccata dai valori
del suo fondatore».
C’è stato un punto di svolta durante il dibattimento?
«C’è stato piuttosto un cambio di
passo durante le indagini, quando è apparso chiaro che le carenze soggettive andavano estese a
tutta l’azienda. Ci troviamo di
fronte a scelte societarie di fondo
che i singoli, pur nei limiti dei loro poteri, non hanno segnalato
pur potendolo fare».
Insomma, chi comandava non
sarebbe stato all’oscuro delle
conseguenze letali degli ambienti contaminati.
«I manager dell’Olivetti erano al
corrente del pericolo, ma non
hanno protetto i loro dipendenti.
L’azienda ha rinviato gli interventi badando a spendere il meno possibile. E le bonifiche sono
state procrastinate o addirittura
non effettuate essenzialmente
per motivi economici. Fino al
1987 l’Olivetti non ha compiuto
nessun monitoraggio sulla diffusione delle fibre di amianto, i
controlli e gli interventi sono arrivati solo da input esterni e dai
lavoratori. Il talco contaminato
da tremolite d’amianto è stato sostituito con grave ritardo, soltanto cinque anni dopo, e le mense
Ico sono state bonificate soltanto
nel 2001. Con più attenzione, tante persone avrebbero potuto essere salvate».
Cl. Gua.
-TRX IL:18/07/16 23:02-NOTE:
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-MSGR - 20_CITTA - 14 - 19/07/16-N:RCITTA'
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Cronache
L’INCHIESTA
ROMA Il sospetto è che quel fiume di
soldi non servisse solo per assicurare appalti pubblici alle aziende amiche, ma anche per aggiustare processi e orientare le inchieste. Emergono altri dettagli sull’indagine “Labirinto”, quella che ha rivelato gli affari del faccendiere Raffaele Pizza e
un giro di favori e mazzette che lambiva la politica assicurando nomine
e assunzioni. Perché i militari del
nucleo di polizia valutaria, che il 4
luglio hanno arrestato 24 persone,
hanno anche sequestrato 230mila
euro in contanti in casa di Renato
Mazzocchi, in forze nella Struttura
di missione per la ricostruzione
dell’Abruzzo di Palazzo Chigi. Tra il
materiale trovato c’è pure un elenco
di processi. Una circostanza che ha
rafforzato i sospetti del procuratore
aggiunto Paolo Ielo e del pm Stefano
Fava, già confermati da alcuni elementi dell’indagine e dal verbale del
finto commercialista Alberto Orsini: «Pizza voleva 200mila euro per
sistemare le cose».
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Caso appalti, ecco i soldi
per aggiustare i processi
Tangenti a Roma, sequestrati 230mila `Oltre al denaro trovato a casa di Renato
euro a un funzionario di Palazzo Chigi Mazzocchi anche un elenco di inchieste
`
Ancora
sviluppi della
operazione
Labirinto, su
tangenti e
appalti, che
ha lambito
anche la
politica
assicurando
nomine e
assunzioni
L’OPERAZIONE
Di Mazzocchi si era parlato qualche
anno fa, era il segretario dell’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, indagato nel 2009 per
associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Negli atti erano finite le intercettazioni del segretario,
diventato anche uno dei principali
testi dell’accusa. Non è chiaro come
Mazzocchi sia finito alla Struttura di
missione per la ricostruzione post
terremoto, si sa invece che i militari,
guidati dal generale Giuseppe Bottillo, erano arrivati a lui attraverso la
rete di contatti e intercettazioni, che
passavano anche dal senatore Ncd
Antonio Marotta, indagato e in stretto contatto con l’organizzazione a
delinquere che avrebbe mediato per
l’assunzione alle Poste del fratello
del ministro dell’Interno Angelino
Alfano. Una parte dei 230mila euro
sequestrati era conservata in una
Il capostazione di Andria: «Due convogli fermi, ho dato il via libera»
«Scontro treni, ho sbagliato per automatismo»
Forse il disastro ferroviario che
ha provocato in Puglia 23 morti e
50 feriti è dipeso da una
dimenticanza, da una
fatalità. Il fatto di avere
due treni fermi in
stazione, ad Andria,
avrebbe indotto secondo le indagini
della polizia - ad un
automatismo il
capostazione andriese, Vito
Piccarreta, che ha ammesso
davanti ai pm di aver alzato la
paletta e acceso il semaforo
verde per far partire il treno
ET1021 diretto verso Corato, che
si è poi scontrato con
l’ET1016. Il convoglio
fermo ad Andria e
diretto verso Corato
non doveva però
partire perché
Piccarreta sapeva che
da Corato era in arrivo
un altro convoglio, che
lui stesso stava aspettando in
stazione, ma del quale forse si
era dimenticato. Piccarreta,
quindi, dopo l’arrivo in ritardo
di 23 minuti ad Andria del primo
treno proveniente da Corato
(l’ET1642), avrebbe agito in base
ad un automatismo generato dal
fatto di avere due treni fermi in
stazione: ha alzato la paletta e ha
fatto partire tutti e due i
convogli, il primo verso Corato,
l’altro verso Barletta. Il legale di
Piccarreta conferma che il suo
assistito sta collaborando alle
indagini, ma ha negato di aver
alterato con una correzione a
penna il registro cartaceo di
partenza del treno da Andria.
scatola, il resto del denaro era diviso
in buste: il sospetto è che si trattasse
di tangenti pronte per la consegna.
A margine i militari hanno anche
trovato un elenco di processi e inchieste ancora aperte. A Mazzocchi,
che non figurava ancora tra gli indagati, adesso si contesta il riciclaggio,
ma le verifiche riguardano la corruzione.
IL BLITZ DOPO I 24 ARRESTI
DELL’OPERAZIONE
LABIRINTO. IL FINTO
COMMERCIALISTA: «PIZZA
VOLEVA 200 MILA EURO
PER SISTEMARE LE COSE»
Il prezzo per “controllare” l’inchiesta era di 200mila euro. «Pizza mi diceva: devi stare tranquillo e ripeteva
sempre le stesse cose: tanto si sistema tutto», ha raccontato al gip Orsini. «Io dentro di me facevo: adesso
mi chiede qualcosa. Puntualmente
2mila euro per mio fratello, prepara
3mila euro de qua, 5mila euro de là,
perché c’avevamo quei soldi provenienti dalle varie attività...perché lui
si prende cura del fratello (Giuseppe
Pizza ex sottosegretario all’Istruzione, anche lui indagato ndr)...Questi
soldi - spiega Orsini - erano per lui e
per tutto quello che stava facendo
per me, con Marotta o senza Marotta, lui stava sistemando le cose in
modo tale che alla fine questo finiva
in una bolla di sapone: “però mi dovete preparare 200mila euro”».
LA FUGA DI NOTIZIE
Quando Orsini cerca di sminuire il
senso delle intercettazioni, sostenendo che Pizza millantasse, è il gip
a ribattere: «Le perquisizioni sono
state fatte a novembre 2014, per
quanto Pizza possa millantare, non
so se ha proprio millantato, visto
che lei c’ha il testo delle intercettazioni e sapevate di essere intercettati». Orsini risponde: «C’era questo
giubbotto che sembrava nel mirino
dei finanzieri quale regalie fatte al
funzionario dell’Agenzia delle Entrate, io l’ho saputo ovviamente da
Lino Pizza che mi ha detto “guarda
c’è un giubbotto in mezzo”, mi ha
detto pure il negozio “tu l’hai comprato là”, c’hanno solo questo” e queste sono le cose che riguardano il
giubbotto». Orsini chiarisce: «Posso
spiegare la vicenda, ho regalato un
giubbotto ad Armando Baldini». Il
gip insiste: «No, deve spiegare la telefonata, poi parliamo della corruzione, ma noi vogliamo sapere come ha
avuto il testo delle conversazione,
questa del giubbotto». Orsini è laconico: «Tramite Pizza - e aggiunge due volte ho parlato con Marotta e
anche lui mi ha detto la stessa cosa».
Valentina Errante
-TRX IL:19/07/16 01:15-NOTE:RCITTA'
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-MSGR - 20_CITTA - 15 - 19/07/16-N:
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DALLA UE ARRIVANO
500 MILIONI
CONTRO LA CRISI
DELL’AGRICOLTURA
Economia
Maurizio Martina
Ministro dell’Agricoltura
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Tagli Irpef, si parte con l’aliquota del 23%
Governo al lavoro sul piano per ridurre le tasse: un punto `Per tutti i contribuenti il risparmio sarebbe di 150 euro
in meno sullo scaglione più basso che arriva a 15 mila euro annui con un costo per le casse dello Stato di 2,1 miliardi
`
FISCO
ROMA Taglio di un punto dell’aliquota più bassa dell’Irpef (che
scenderebbe da 23 al 22%) per
aumentare i redditi di tutti i contribuenti di 150 euro annui gratificando però maggiormente, in
termini relativi, le classi sociali
medio-basse. È questa l’ultima
ipotesi accarezzata dal premier
Renzi e dal suo entourage in vista della legge di Stabilità 2017.
Palazzo Chigi sogna una riforma
fiscale molto più ambiziosa ma
le condizioni macro-economiche, anche alla luce della Brexit,
restano complicate.
IL SEGNALE
Tuttavia il governo punta a dare
comunque un segnale anche perché, per stessa ammissione dei
collaboratori di Renzi, le varie
misure tributarie messe in campo finora (gli 80 euro, il taglio
dell’Irap, la cancellazione della
Tasi sulle prime case e la decontribuzione sui neo-assunti) non
hanno sfondato come si sperava
nell’opinione pubblica. Servono
2,1 miliardi di euro per ridurre
l’aliquota Irpef oggi posizionata
al 23% e nei progetti dell’esecutivo quei soldi potrebbero saltar
fuori da nuovi tagli di spesa da
realizzare il prossimo anno. Di
questa riduzione dell’ultimo scaglione (sotto i 15 mila euro di reddito) beneficerebbero indistintamente tutti i 41 milioni di contribuenti sottoposti a imposizione
L’EFFETTO BREXIT
SUL PIL PESA SULLA
PORTATA DELLA
RIFORMA. RESTA IN PIEDI
L’IPOTESI DI UN
INTERVENTO PIÙ FORTE
diretta ma, per effetto della progressività che caratterizza il sistema fiscale italiano, l’impatto
più concreto e visibile riguarderebbe i portafogli dei contribuenti posizionati sulla curva più bassa dell’Irpef. Questo scenario
modifica, senza cancellarlo in
chiave futura, lo schema di riforma che ha in testa Renzi. Vale a
dire una riduzione di un punto
delle due aliquote Irpef del 27 e
del 38% che spaziano sui redditi
da 15 a 55 mila euro lordi comprendendo 11 milioni di contribuenti.
Si tratta, riferiscono fonti vicine
al presidente del Consiglio, di
una pista ancora valida ma, almeno per il momento, non ancora percorribile anche se strategica. E la ragione è comprensibile:
l’operazione 80 euro ha gratificato 10 milioni di dipendenti ma a
quota 26 mila euro gli effetti in
busta paga si annullano del tutto. E la strategia che si intende
perseguire è ridurre il carico fiscale in particolare sul ceto medio che naviga, appunto, tra 30 e
55mila euro. Vale a dire su una
platea di italiani a forte vocazione risparmiatrice alla quale, tra
l’altro, non ha fatto certo piacere
l’aumento del prelievo sulle rendite finanziarie deciso dal governo poco più di un anno fa.
LE COPERTURE
Per il momento, insomma, si
punta a ridurre di un punto l’aliquota del 23%, poi si vedrà. Tanto più che il menù della legge di
Stabilità è già ricco di piatti piuttosto laboriosi. Si parte da 16 miliardi di euro (copribili solo in
parte facendo ricorso alla maggiore flessibilità concessa di Bruxelles) per sterilizzare gli aumenti Iva delle clausole di salvaguardia già previste. E a tale proposito il ministro dell’Economia Padoan, la scorsa settimana, ha ribadito che si tratta di una misura
certa, così come il taglio
Il Fisco sbarca
su Facebook
tutti i dubbi
risolti via chat
L'Irpef attuale
Reddito (euro)
Scaglioni
Aliquote
10.000
da 8.000* a 15.000
23%
20.000
da 15.001 a 28.000
27%
30.000
40.000
LA SVOLTA
da 28.001 a 55.000
38%
da 55.001 a 75.000
41%
dell’Ires, già inserito e coperto
nella scorsa legge di Stabilità. Si
devono poi trovare risorse per finanziare l’aumento del bonus
per i neonati e per i diciottenni,
l’aumento delle pensioni minime e il rinnovo del contratto dei
dipendenti pubblici in attesa dal
2009.
Un’agenda resa complessa da un
quadro generale incerto. Se Pil
dovesse fermarsi quest’anno
all’1%, e non salire neppure nel
2017 (come previsto dall’Fmi), la
legge di Stabilità si complicherebbe. Le stime del governo sono
infatti ferme a quanto previsto
nel Def di aprile e non saranno
modificate prima di settembre,
quando sarà pubblicata l’apposita Nota di aggiornamento. Secondo quanto concordato con Bruxelles, negli stessi anni il deficit
si dovrebbe assestare rispettivamente al 2,3% e all’1,8%. Ma alla
luce delle nuove previsioni, mantenere quei livelli di indebitamento significherebbe sanare
uno scostamento che costerebbe
5 miliardi di euro.
Michele Di Branco
ROMA Il fisco si svecchia e per comunicare più da vicino e in tempo reale con i cittadini sbarca su
Facebook, dando il via al dialogo
via chat per rispondere ai dubbi
sulle questioni che più da vicino
toccano la vita dei contribuenti.
L’Agenzia delle Entrate ha deciso di aprire il suo nuovo profilo
per dare la possibilità a tutti i 23
milioni di italiani attivi sul social
network di trovare innanzitutto
le risposte alle domande sul pagamento del canone Rai in bolletta elettrica. Una novità assoluta, scelta appositamente dall’amministrazione fiscale per dare il
via alla sperimentazione della
nuova pagina, che si arricchirà
poi nel tempo di nuovi temi. Grazie alla piattaforma Messenger, i
contribuenti potranno quindi
dialogare con gli esperti
dell’Agenzia in tempo reale e in
maniera semplice, ottenendo,
nell’arco di 24 ore, le risposte ai
dubbi legati alla nuova modalità
di pagamento del servizio televisivo. Nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, la
risposta arriverà entro 5 giorni
dalla richiesta. «L’attivazione di
una pagina Facebook da parte
dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un’iniziativa importante per il miglioramento del rapporto con i contribuenti», ha
commentato Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze della Camera ed
esponente di Area Popolare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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50.000
60.000
70.000
Il ministro
Pier Carlo
Padoan
80.000
90.000
100.000
oltre 75.000
43%
*soglia di esenzione per i dipendenti, che cambia per altri
Pubblica amministrazione
A fine luglio rilasciati 79 mila Pin unici
«Alla fine di giugno 2016 sono
79.000 le identità digitali
rilasciate, 182 le Pubbliche
amministrazioni centrali e
locali che offrono servizi, 524 i
servizi online accessibili
tramite Spid». A monitorare lo
stato di avanzamento è il
ministero della Pubblica
amministrazione, che ha alzato
il velo sulle 33 «azioni» inserite
nella bozza del nuovo piano per
l’Open Government. Si va da un
mega portale web per
l’aggiornamento in tempo
«quasi reale» delle informazioni
principali sul trasporto
pubblico, a corsi di
aggiornamento anti-corruzione
per i dipendenti pubblici,
passando per il rafforzamento
del whistleblowing. Su ciascuna
azione i cittadini potranno dire
la loro, è infatti già attiva, dal 16
luglio, sul sito open.gov.it la
funzione che permette di
lasciare commenti per ogni
iniziativa.
Germania, 300 euro al mese ai genitori per stare di più con i figli
IL PIANO
BERLINO Per conciliare lavoro e figli, e non gravare solo sulla donna,
la ministra tedesca per la famiglia,
Manuela Schwesig, ha proposto
una nuova forma di sussidio statale alle famiglie: 300 euro al mese –
150 per ciascun genitore – in cambio di una riduzione delle ore settimanali lavorate per trascorrere
più tempo con i bambini. In concreto il nuovo sistema di sussidi familiari della ministra socialdemocratica (Spd) prevede che i genitori
che accettino di ridurre l’orario di
lavoro, a seconda dei casi, a 36 fino
a 28 ore la settimana – percependo
dunque una busta paga più leggera – hanno diritto a un assegno di
150 euro ciascuno. Ciò vale per un
massimo di due anni e fino a quando il bambino ha raggiunto gli otto
anni. La settimana lavorativa in
Germania varia da categoria a categoria e a seconda contratti aziendali negoziati dai sindacati ma
grosso modo va dalle 36 e un massimo di 42 ore.
I COSTI
Finanziamento stimato della
proposta: circa un miliardo di euro
l’anno. Anche genitori separati
avrebbero diritto a 150 euro ciascuno per figlio, mentre a genitori single spetterebbe l’assegno intero di
300 euro. Secondo i calcoli del ministero, il 20% dei genitori potrebbero accogliere l’offerta. Obbiettivo del piano, che non è stato discusso in seno al governo di grande coalizione Cdu-Csu e Spd, sareb-
be anche quello di incentivare le
donne, in considerazione anche
delle loro pensioni dopo, a continuare a lavorare. «Vorrei incoraggiare le madri a rimanere, nonostante il tempo con i figli, attive sul
lavoro in modo da potersi garantire la propria esistenza», ha detto la
Schwesig, spiegando che le giovani coppie desiderano una suddivisione più equa del tempo con i
LA PROPOSTA
DELLA MINISTRA
DELLA FAMIGLIA
MANUELA SCHWESIG,
UN MILIARDO DI EURO
PER FINANZIARLA
La cancelliera tedesca
Angela Merkel
bambini e anche del tempo sul lavoro. I modelli in cui in genere il
padre lavora a tempo pieno e la
moglie non lavora affatto o molto
di meno, non sono più soddisfacenti per molte persone, ha detto.
La Schwesig, 42 anni, originaria
dell’est, è considerata una promessa della Spd, soprattutto ora che il
leader Sigmar Gabriel è in picchiata nei sondaggi e il partito pure. La
ministra è vice presidente del partito e il suo nome circola anche nella rosa dei potenziali successori di
Gabriel. È anche madre di due
bambini, un maschietto (Julian) e
una femminuccia (Julia), nata da
poco proprio il giorno della festa
della donna l’8 marzo. La sua proposta non è nuova: già una volta ne
aveva lanciata una analoga sugli
aiuti alla famiglia e si era scontrata
con l’alleato di governo. Ora è tornata alla carica ma le chance che
abbia maggiore successo sono
scarse. Dalla Cdu-Csu, il partito
della cancelliere Angela Merkel, si
è levato un coro di critiche: «la
nuova pioggia di soldi non è prevista nell’accordo di governo e non è
finanziabile», ha tagliato corto il
vice capogruppo Cdu, Michael Fuchs. «Nessuno mi può vietare» di
fare proposte anche per la prossima legislatura, ha replicato stizzita lei. «Ancora una proposta sulla
famiglia, sa di déja-vu», ironizza la
tv pubblica Ard. Il sospetto è quindi che l’iniziativa della intraprendente ministra Spd sia solo un antipasto elettorale in vista delle legislative nel 2017.
Flaminia Bussotti
-TRX IL:18/07/16 22:24-NOTE:
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-MSGR - 20_CITTA - 17 - 19/07/16-N:
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Economia
Martedì 19 Luglio 2016
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Rcs, Cairo: «Voglio subito le deleghe»
L’editore de La7: «Devo capire quando e perché `La cordata di Bonomi restituisce il 12,9% agli azionisti
esce 1 euro dal gruppo. Pronto a non fare vacanze» che possono così decidere se girarlo all’offerta vincente
`
L’ASSEMBLEA
Dopo l'asta per Rcs
MILANO Fresco di vittoria contro la
cordata di Andrea Bonomi nella
battaglia per Rcs, Urbano Cairo alza subito il velo sul suo programma per il gruppo del Corriere della
Sera: «Ciò che voglio fare è avere
tutte le deleghe e capire quando
esce 1 euro, perché esce e come». A
fare da sfondo alle parole è l’assemblea della sua Cairo Communication, che ieri ha approvato
l’introduzione del voto maggiorato e l’aumento di capitale fino a 70
milioni senza diritto di opzione, il
che significa che, se l’operazione
dovesse essere avviata, potrebbero entrare nell’azionariato nuovi
soci. Per capire quanto Cairo dovrà sborsare per l’offerta pubblica
di acquisto e scambio (Opas), ora
al 48,8% del capitale, bisognerà
aspettare i numeri definitivi. In
particolare, sarà da vedere che faranno gli azionisti che avevano
aderito all’offerta concorrente di
Bonomi, Mediobanca, Diego Della
Valle, Unipol e Pirelli, che si è fermata al 37,7 per cento.
Le due opa concorrenti, la risposta di mercato di venerdì e la reazione di ieri
La cordata, proprio ieri, ha annunciato l’atteso passo indietro decidendo di restituire il 12,9% raccolto ai soci, che a questo punto potrebbero girarlo a Cairo. Tuttavia,
anche in caso di adesione massima, l’esborso dell’editore di La7 si
limiterebbe a un’ottantina di milioni, che il gruppo Cairo Communication può coprire per cassa e
senza nemmeno attingere ai 140
milioni messi a disposizione da Intesa Sanpaolo. Basta un 2% scarso
dei soci che decideranno di migrare da Bonomi a Cairo perché quest’ultimo ottenga la maggioranza
assoluta in una eventuale assemblea per il rinnovo del consiglio di
amministrazione di Rcs. Si tratta
di un punto cruciale, su cui Cairo è
tornato ieri, dopo avere spiegato
di non avere ancora deciso chi sarà il nuovo presidente, mentre è
OK DEI SOCI
DI COMMUNICATION
A VOTO MAGGIORATO
E ALL’AUMENTO
DI CAPITALE
FINO A 70 MILIONI
Rcs
Mediagroup
-5,95%
-3,19%
5
Le offerte
I.M.H.*
CAIRO
1,0 euro
in
contanti
1,04 euro
0,25 cash, resto
in azioni Cairo
Paolo Bertoluzzo
Icbpi vende
la divisione
di servizi
sui titoli
4,402
4
4,14
37
3
,7%
48,
Le quote
ottenute
2
1
0,94
venerdì ieri
Gli aderenti all’Opa IMH
avranno 5 giorni di tempo
(22-28 luglio)
per aderire all'Opas
Cairo Communications
Urbano Cairo (foto ANSA)
*Bonomi e soci (Della Valle, Pirelli, Unipol, Mediobanca)
La valutazione
Via libera dell’Antitrust
alla fusione tra i gruppi
L’acquisizione del controllo di Rcs
da parte di Cairo «non determina
la costituzione o il rafforzamento
di una posizione dominante sui
mercati interessati, tale da
eliminare o ridurre in modo
sostanziale e durevole la
concorrenza». È questa la
valutazione dell’Antitrust che ha
deliberato così di non procedere
all’istruttoria. «Nel panorama
nazionale esistono, infatti, sottolinea l’Antitrust - qualificati
gruppi concorrenti quali il
gruppo Mondadori, L’Espresso e
Sole 24ore che già presentano
analoghe caratteristiche in
termini di varietà dell’offerta
multimediale e che
rappresenteranno un efficace
vincolo concorrenziale per
l’entità post merger».
evidente che il nuovo ad sarà lui
stesso: «Vedremo cosa sarà necessario fare per entrare nel cda; io
prendo in mano le deleghe per cominciare a operare. Potrebbe essere successivo a un’assemblea convocata per il nuovo consiglio o forse anche prima. Parleremo con il
presidente di Rcs (Maurizio Costa) e vedremo che intenzioni hanno». C’è infatti anche la possibilità
che qualcuno degli attuali consiglieri, magari tra i sei scelti nel
2015 dalla lista di maggioranza, decida di dimettersi. Proprio i soci di
maggioranza di allora, gran parte
dei quali componevano la cordata
di Bonomi (tranne Fca che è uscita
e Intesa, schierata con Cairo), diventano azionisti di minoranza
con un 22,6% complessivo più un
2,17% acquistato la scorsa settimana da spartire anche con Bonomi.
«C’è tutta la voglia di essere collaborativo», ha detto Cairo in segno
di pace agli altri soci dopo le tensioni di settimana scorsa.
Tra le altre novità di ieri, il primo via libera all’operazione dal
Governo, con il ministro dello Svi-
luppo, Carlo Calenda, che ha benedetto le operazioni «di mercato».
Va poi segnalata la rinuncia da
parte di Cairo della condizione secondo cui le banche non avrebbero dovuto chiedere il rimborso anticipato del debito di Rcs in virtù
del cambio del controllo del gruppo. La mossa di Cairo si spiega con
la disponibilità di Intesa a colmare
eventuali defezioni degli istituti di
credito (si veda il Messaggero di
domenica), tra cui Mediobanca.
Ad assemblea conclusa, il presidente della squadra di calcio del
Torino ha ribadito i suoi programmi di sviluppo del gruppo Rcs (destinato poi a fondersi con Cairo
PER IL NUOVO PRIMO
AZIONISTA È STATO
UN ERRORE CEDERE
LA DIVISIONE LIBRI
ALLA MONDADORI
E LA SEDE MILANESE
Communication), citando le sinergie con la rete televisiva, lo sviluppo dello Sport e in particolare del
Giro d’Italia e l’eventuale lancio in
Spagna di nuovi periodici, ma ha
anche sottolineato la rilevanza dei
rapporti fra l’editore e il direttore
del Corriere della Sera, che resterà
Lucio Fontana. Cairo ha aggiunto
che trasformare il quotidiano «in
un giornale tabloid sarebbe la cosa più pazza che uno potrebbe fare, come intervenire sulla linea politica editoriale». Guardando al
passato di Rcs, invece, Cairo ha affermato che non avrebbe mai venduto la Rcs Libri, di recente passata ai concorrenti di Mondadori, e
nemmeno la sede storica di via
Solferino nel centro di Milano, la
radio e le altre attività che sono
state cedute negli ultimi anni dal
gruppo per fare cassa. A chi gli
chiedeva quando conta di prendere le redini del gruppo Rcs, ha replicato: «Ho dato la disponibilità a
rinunciare alle vacanze».
Carlotta Scozzari
LONDRA È giunto a meno di un
mese dal voto sulla Brexit, «il più
grande investimento asiatico di
sempre nel Regno Unito», come
l’ha definito la premier Theresa
May: l’acquisizione del colosso
high tech Arm Holdings, vero
gioiello della corona della tecnologia britannica, da parte dei
giapponesi di SoftBank per 24
miliardi di sterline, ossia 28,5 miliardi di euro, il 43% in più rispetto al valore di venerdì scorso.
LA STORIA
Arm è una società di Cambridge
nata nel 1990, che impiega 3mila
persone e che produce microchips usati nella maggioranza
degli smartphones, tra cui l’iPhone e i Samsung. Il fondatore Hermann Hauser ha parlato di un
«giorno triste per la tecnologia
nel Regno Unito» poiché «Arm è
l’ultima società britannica di tecnologia con una portata globale»
e in molti si sono chiesti se quali
siano le intenzioni della nuova
premier, che appena una settimana fa, prima di insediarsi a
Downing Street, prometteva una
«vera strategia industriale» con
più attenzione, da parte del governo, verso le acquisizioni di società britanniche da parte di
gruppi stranieri. In particolare,
May aveva alluso alla possibilità
di bloccare le operazioni rivolte
a società di interesse strategico,
comprese quelle del settore farmaceutico, un aspetto che
nell’operazione in questione
non è stato giudicato rilevante.
«Questa è una buona notizia
per i lavoratori britannici, una
buona notizia per l’economia
britannica e mostra che, come la
premier ha detto, possiamo rendere l’uscita dalla Ue un successo», ha spiegato una portavoce
di Downing Street. L’approccio
scelto in questa prima operazio-
LA PREMIER MAY:
«UNA BUONA NOTIZIA,
È IL PIÙ GRANDE
INVESTIMENTO
ASIATICO DI SEMPRE
NEL REGNO UNITO»
L’ISTITUTO DELLE
BANCHE POPOLARI
VUOLE CONCENTRARSI
SOLO SUL SETTORE
DELLE CARTE
E DELLA MONETICA
Masayoshi Son,
fondatore e Ceo
del colosso giapponese
SoftBank (foto AP)
ne è particolarmente rilevante
importante considerato che la
sterlina debole rende molto più
appetibili le acquisizioni nel paese post-referendum e che approcci come quelli di SoftBank
potrebbero moltiplicarsi, col risultato di far perdere al paese
pezzi importanti del suo panorama industriale e di renderlo, come aveva fatto notare May, vulnerabile ad eventuali tagli di posti di lavoro. Nel corso di una
Acciaio
Ilva, la cessione si allontana: se ne parla nel 2017
Si allontana al 2017 la cessione ai
privati dell’Ilva. Il commissario
straordinario Piero Gnudi
esclude infatti che si possa
arrivare alla vendita del gruppo
a ottobre e allunga i tempi ai
primi mesi del nuovo anno. E in
attesa dell’approvazione
dell’ennesimo decreto sulla
cessione, ora all’esame del
Senato, il vice ministro dello
sviluppo Teresa Bellanova fa un
appello alla responsabilità e
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Shopping dopo-Brexit: i microchip Arm
alla giapponese SoftBank per 29 miliardi
L’ACQUISIZIONE
MILANO Icbpi, l’Istituto centrale
delle banche popolari italiane,
mette in vendita la divisione di
servizio titoli (securities services), che si occupa tra le altre cose
di negoziazione e banca depositaria, per concentrarsi nei servizi di
pagamento. Il gruppo, che controlla la società delle carte di credito Cartasi e che dalla fine del
2015 è stato rilevato da un consorzio formato dai fondi di private
equity Bain Capital, Advent International e Clessidra, secondo indiscrezioni, ha conferito ai consulenti di Rothschild mandato per
la vendita dei security services, divisione che impiega tra le 200 e le
300 persone e che potrebbe essere valutata sui 200-250 milioni.
Icbpi di recente è stata al centro delle cronache finanziarie per
il rinnovo dei vertici: Paolo Bertoluzzo è diventato nuovo amministratore delegato mentre alla presidenza è arrivato Franco Bernabè. Inoltre, i soci di Icbpi hanno
comprato le società delle carte di
pagamento Setefi Services e Intesa Sanpaolo Card dal gruppo di
Ca’ de Sass, mentre sembrano
avere messo nel mirino anche la
concorrente Sia.
Ca. Sco.
0,91
0
venerdì ieri
L’OPERAZIONE
82%
IL PASSO INDIETRO
Cairo
Communications
richiama tutti a fare la propria
parte. I tempi per la cessione
rischiano ora di diventare
lunghi. Per il commissario
Gnudi, infatti, ottobre sembra
«prematuro». «Cercheremo di
accelerare al massimo i tempi»,
ha detto l’ex ministro,
spiegando che si potrebbe
arrivare alla cessione nei «primi
mesi del prossimo anno». Sul
tavolo ci sono le offerte delle due
cordate che si affronteranno
nella gara per l’acquisizione
dello stabilimento di Taranto,
AcciaItalia (composta da Cdp
Equity-DelFin-Arvedi) e Am
Investco Italy (composta da
ArcelorMittal-Marcegaglia). Al
momento, ha spiegato Gnudi,
«abbiamo aperto la busta della
parte ambientale, che
consegneremo a tre esperti»
nominati oggi dal Ministero
dell’Ambiente «per la
valutazione del piano».
conferenza stampa, Masayoshi
Son, amministratore delegato di
SoftBank, una delle più grandi
società tecnologiche del mondo,
ha sottolineato di avere «forte fiducia nel futuro del Regno Unito», nonostante «la situazione
complicata», e ha aggiunto:
«Molti stanno parlando di spostare i loro quartier generali fuori dal Regno Unito, ma io sono
del parere opposto: questo è il
momento di investire nel Regno
Unito». In un momento in cui gli
investimenti hanno sofferto
dell’atmosfera di incertezza
dell’ultimo mese, il governo ha
accolto con entusiasmo l’operazione e il cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond l’ha definito «un grande voto di fiducia»
nel Regno Unito. L’operazione
verrà finanziata da SoftBank con
riserve proprie e con un prestito
a lungo termine dalla banca
giapponese Mizuho. La società
giapponese ha inoltre promesso
che manterrà il quartier generale a Cambridge e che raddoppierà il personale nei prossimi cinque anni.
Cristina Marconi
-TRX IL:18/07/16 22:27-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 18 - 19/07/16-N:
18
Economia
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Arvedi batte il dumping dei cinesi
ti. Il Mol è risultato pari a 222 milioni. Per quanto riguarda la situazione finanziaria, l’indebitamento è cresciuto a 745 milioni
contro 628 milioni. I due dati non
sono però comparabili, in quanto
nel 2015 Acciaieria Arvedi ha dovuto ricostituire il capitale circolante dal livello minimo del 2014
a causa del fermo produttivo do-
L’ASSEMBLEA
CREMONA L’assemblea di Finarvedi spa ha approvato il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2015.
Nonostante il persistere della crisi economica, il difficile momento del settore siderurgico contraddistinto da un debole mercato domestico e dalle difficoltà derivanti dal dumping dei concorrenti cinesi il gruppo presieduto da Giovanni Arvedi ha conseguito anche nel 2015 risultati positivi, registrando in particolare una buona
redditività di esercizio. In sintesi,
il fatturato è ammontato a 2.077
milioni (2.090 milioni nel 2014)
con un utile netto di 11,8 milioni
dopo 93 milioni di ammortamen-
IL FATTURATO SUPERA
2 MILIARDI, IL MARGINE
SI ATTESTA A 222 MILIONI
MENTRE IL DEBITO CRESCE
A 745 MILIONI A FRONTE
DI UN EXPORT AL 51%
vuto a un incendio verificatosi
nell’ultima parte dell’anno. Sul
debito finanziario ha inciso anche l’avvio di Siderugica Triestina. Dopo la chiusura dell’esercizio, a maggio la capital structure
è stata rinforzata grazie a un finanziamento a medio di 240 milioni (di cui 60 milioni di nuova finanza) erogato dalle principali
banche. Il Gruppo Arvedi ha poi
confermato il trend di crescita segnando un +22% nei volumi di
produzione (4 milioni di tonnellate) e un +18,9% in quelli di vendita, a dimostrazione della capacità
competitiva raggiunta. Ha quindi
consolidato l’export indirizzando
il 51% del fatturato verso i mercati
europei (in particolare verso Germania) ed extra-europei.
GENERALI
Caltagirone
arrotonda al 3,4%
Francesco Gaetano
Caltagirone ha aumentato la
propria partecipazione nelle
Generali passando dal 3,37% al
3,4%. L’imprenditore ha
esercitato diritti compresi di
opzioni put, call e warrant a un
prezzo di 11,5 euro su 500mila
titoli per un controvalore di
circa 5,7 milioni di euro.
L’operazione è stata effettuata
lo scorso 7 luglio.
POPOLARE DI BARI
Da ieri efficace
fusione con Tercas e Caripe
È efficace da ieri la fusione per
incorporazione di Banca Tercas
e Banca Caripe in Popolare Bari
programmata dal piano
industriale 2016-2020,
rispettando così i tempi previsti
dal cda dell’istituto all’inizio
dell’anno.
TELECOM ITALIA
Dietrofront su Informatica
Verso incorporazione
La società dell’informatica di
Telecom Italia, da tempo in
bilico tra vendita e partnership,
si avvia verso la fusione per
incorporazione nel perimetro
societario del gruppo entro fine
anno. È il contenuto
dell’accordo di programma che,
secondo quanto riferito da
Radiocor Plus, hanno raggiunto
ieri azienda e sindacati di
categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e
Uilcom Uil. Telecom Italia
Information Technology (TI.IT)
è la società dell’informatica, al
La Borsa Italiana di lunedì 18 luglio 2016
AZIONI
Indici azionari
Indici azionari
BORSA
18/07/2016
VAR.%
Milano (Ftse Italia All Share)
Milano (Ftse/Mib)
18.365,66
16.762,73
+0,17
+0,08
Francoforte (Dax)
10.063,13
-0,04
Londra (Ft 100)
6.695,42
+0,39
Parigi (Cac 40)
4.357,74
-0,34
Tokyo (Nikkei)
16.497,85
+0,68
New York (Dow Jones)
18.531,55
+0,08
New York (Nasdaq)
5.055,79
+0,52
Tassi
Euribor
Spread BTP-BUND
-0,293
0
127
-1,88
Balzo di Telecom
ma si sgonfia Rcs
Seduta interlocutoria ieri a Piazza Affari, dove gli indici hanno più volte cambiato direzione prima di chiudere sulla
parità. La volatilità, comune a tutte le
principali Borse europee, deriva dal generale clima di incertezza legato al complesso quadro internazionale dopo la
strage dell’Isis a Nizza e il tentativo di
colpo di stato in Turchia (la Borsa di
Istanbul ha chiuso in calo del 7%). Tra i
titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Mps è scesa dell’1,8% dopo che venerdì l’agenzia di valutazione Moody’s
ha messo sotto osservazione il rating
dell’istituto. Bene Telecom (+3,2%) mentre si avvicina l’appuntamento con la semestrale. Si è sgonfiata Rcs (-3,1%) nel
giorno in cui l’assemblea di Cairo Communication (-5,9%) ha dato via libera
all’aumento di capitale fino a 70 milioni
al servizio dell’Opas. Premiate Azimut
(+2,9%), Stm (+2,1%), Fca (+1,9%), UnipolSai (+1,9%) e Saipem (+1,8%).
AZIONI
PREZZO
RIFER.
DIFF. MIN. MAX.
% ANNO ANNO QUANTITÀ
A
A.S. Roma
A2A
Acea
Acotel Group
Acsm-Agam
Aedes
Aedes 20 warr
Aeffe
Aeroporto di Bologna
Alba
Alerion Clean Power
Ambienthesis
Amplifon
Anima Holding
Ansaldo Sts
Arena
Ascopiave
Astaldi
Atlantia
Autogrill
Autostrada To-Mi
Autostrade Meridionali
Azimut Holding
b 0,410 0,59
c 1,204 -0,50
c 10,400 -0,19
c 6,080 -3,49
1,650 0,00
b 0,366 1,58
0,000 0,00
b 1,075 1,90
c 8,300 -0,95
2,650 0,00
c 1,570 -0,19
b 0,360 1,01
8,410 0,00
b 4,522 0,36
b 10,250 0,99
0,000 0,00
2,700 0,00
b 4,024 0,10
c 22,240 -1,11
b 7,475 0,20
b 9,830 1,24
b 16,990 1,74
b 15,220 2,91
0,374
0,960
10,013
5,524
1,249
0,318
0,000
0,939
6,111
2,195
1,573
0,355
6,788
3,705
9,702
0,005
2,014
3,516
21,207
6,244
9,046
15,607
12,792
0,493
1,292
14,165
9,030
1,711
0,505
0,000
1,425
10,233
3,098
2,453
0,453
8,801
7,792
10,603
0,005
2,699
5,439
24,660
8,715
11,916
17,826
22,363
88351
4672880
44598
92972
3562
49447
0
157823
4748
0
6030
3000
132469
813081
66730
0
280183
383530
1665647
208776
58918
730
1217808
B
B&C Speakers
b
Banca Carige
b
Banca Carige risparmio
Banca Finnat
c
Banca Generali
b
Banca Ifis
b
Banca Mediolanum
Banca Pop. dell’E. Romagna b
Banca Pop. dell’Etruria e Lazio
Banca Pop. di Milano
b
Banca Pop. di Sondrio
b
Banca Pop. di Spoleto
Banca Profilo
c
Banca Sistema
B.co Desio e Brianza
B.co Desio e Brianza rnc
Banco di Sardegna rnc
b
6,700 0,75 6,229 7,764
7111
0,377 0,32 0,291 1,206 4486266
60,000 0,00 49,117 99,244
0
0,331 -0,03 0,298 0,427
38622
19,440 0,73 16,061 28,492
262027
20,050 1,67 16,522 29,133
37609
6,340 0,00 5,328 7,621 825449
3,424 0,59 2,634 6,828 6907141
0,583 0,00 0,588 0,588
0
0,433 0,05 0,347 0,909 71536632
2,422 0,75 2,144 4,045 1468952
1,782 0,00 1,796 1,796
0
0,186 -1,75 0,161 0,260
206275
2,254 0,00 1,993 3,932
61870
1,725 0,00 1,599 2,789
5823
1,840 0,00 1,750 2,534
1955
6,200 0,98 5,655 8,062
1450
Banco Popolare
Banzai
Basicnet
Bastogi
BB Biotech
Bca Popolare Italiana 10 warr
Bco Santander C.Hispano
BE
Beghelli ord
Beni Stabili
Best Union Company
Bialetti Industrie
Biancamano
Biesse
Bim
Bioera
Boero Bartolomeo
Bonifiche Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brembo ord
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
PREZZO
RIFER.
b
c
b
b
c
c
b
c
b
b
c
b
b
c
b
b
b
DIFF. MIN. MAX.
% ANNO ANNO QUANTITÀ
2,410 1,52 1,813 9,171 13865911
3,262 -3,15 2,456 4,643
83663
2,854 0,00 2,708 4,726
51795
1,050 0,10 1,021 1,618
819
42,750 1,28 36,684 53,467
11285
0,000 0,00 0,000 0,000
0
3,780 -2,12 3,301 4,585
3000
0,478 0,00 0,365 0,551
23777
0,383 -0,16 0,354 0,474
21223
0,545 1,68 0,494 0,714 2099090
2,370 0,00 2,320 2,860
0
0,296 -0,03 0,242 0,380
35933
0,126 4,75 0,114 0,275
7800
11,600 0,78 10,151 15,464
22528
1,479 0,00 1,281 2,239
15087
0,210 -1,41 0,188 0,365
22550
19,300 0,00 17,500 22,300
0
18,600 1,09 16,412 19,091
520
0,272 0,00 0,250 0,280
3000
0,342 0,00 0,342 0,390
0
49,580 1,49 32,754 53,982
99550
0,050 -1,38 0,046 0,087
167017
16,500 0,61 13,100 17,845
28765
17,260 1,17 12,076 18,181
414949
9,400 1,08 7,342 10,453
72341
b 3,600 1,52 3,408
c 4,140 -5,95 3,408
b 1,110 1,83 0,873
0,135 0,00 0,094
b 2,178 2,74 1,744
b 0,820 3,67 0,769
b 8,815 1,61 6,988
b 1,189 0,08 1,117
b 5,790 1,22 5,263
b 13,330 1,99 12,071
c 3,762 -1,83 3,341
c 2,724 -1,59 2,548
b 0,178 11,19 0,151
b 7,050 0,79 6,195
0,017 0,00 0,015
0,241 0,00 0,242
b 0,992 0,20 0,771
b 0,388 0,18 0,334
c 6,205 -0,96 5,271
b 0,390 2,88 0,319
0,000 0,00 0,000
b 0,185 2,49 0,168
0,211 0,00 0,201
b 5,760 1,50 5,040
b 0,406 4,13 0,324
0,000 0,00 0,000
b 1,040 2,97 0,783
c 0,335 -0,62 0,292
4,306
4,966
1,188
0,150
2,343
0,997
8,864
1,893
7,207
14,208
5,857
3,310
0,243
7,833
0,033
0,242
1,108
0,670
6,903
0,429
0,000
0,225
0,315
6,716
1,070
0,000
1,239
1,186
3600
939291
3104
0
29979
11600
625725
9085
228001
713
111067
2371
353057
200353
257171
0
366594
25900
2760447
458398
0
7840
16713
166581
4188386
0
14550
755993
c
b
b
c
c
b
b
b
0,360 -0,69 0,342 0,681
2,350 0,17 1,965 2,698
0,985 0,46 0,911 1,206
16,700 -0,24 13,772 19,941
12,800 -0,78 10,957 14,595
14,760 2,50 12,883 17,079
21,210 0,05 18,898 27,226
1,063 0,28 1,027 1,275
0,000 0,00 4,501 4,962
b 56,650 3,19 42,649 56,573
b 7,380 1,30 3,944 7,793
c 1,142 -2,14 1,100 2,047
410709
10
6500
16474
10421
43439
136463
79919
0
41122
313570
17869
b
b
b
c
b
c
b
b
0,691 0,22 0,604 0,707
71001
0,785 1,36 0,698 1,016
136137
0,099 9,76 0,060 0,121 4058192
45,950 -0,71 43,083 58,066
11884
15,150 4,48 9,006 14,988
70277
1,669 -0,24 1,413 1,974
29756
0,685 0,96 0,611 0,817
9736
3,996 0,10 3,425 4,130 26190716
2,100 0,00 2,030 3,124
500
14,560 -1,09 11,137 14,869 11852235
10,230 0,00 9,584 11,774
97767
0,048 4,32 0,043 0,079
45000
0,001 0,00 0,000 0,007
0
5,275 2,43 4,725 8,656
95057
0,950 -2,66 0,874 1,082
2630
1,350 2,27 1,115 1,612
91322
34,010 1,16 23,766 40,631 293644
0,660 0,69 0,605 0,816
8003
D
D’Amico
Dada
Damiani
Danieli
Danieli rnc
Datalogic
De’ Longhi
Dea Capital
Delclima
Diasorin
Digital Bros
Dmail Gr.
E
Edison risparmio
Editoriale L’Espresso
EEMS
EI Towers
El.En
Elica
Emak
Enel
Enervit
Eni
Erg
Ergy Capital
Ergy Capital 16 warr
Esprinet
EuKedos
Eurotech
Exor
Exprivia
F
c
b
b
c
b
b
b
TRENITALIA
Multe Authority
per mancato indennizzo ritardi
L’Autorità dei trasporti ha
deciso di irrogare tre sanzioni,
per un totale di 13.000 euro, nei
confronti di Trenitalia a causa
della violazione del
Regolamento sui diritti e gli
obblighi dei passeggeri. Nel
dettaglio, le sanzioni
riguardano la violazione,
segnalata da singoli passeggeri
e da un Comitato di pendolari,
del diritto degli abbonati a
ricevere dall’impresa
ferroviaria un indennizzo
adeguato, a fronte di ripetuti
ritardi o soppressioni del
servizio.
Altre di Borsa
C
Cad It
Cairo Communication
Caleffi
Caleffi 20 warr
Caltagirone
Caltagirone Editore
Campari
Carraro
Cattolica Assicurazione
Cembre
Cementir
Centrale LatteTorino
Ceramiche Ricchetti
Cerved Information Solutions
CHL
Ciccolella
Cir
Class Editori(ex scis.)
CNH Industrial
Cofide
Coima Res
Compagnia Immobiliare Az.
Conafi Prestito’
Cred. Emiliano
Cred. Valtellinese
Credito Artigiano
Csp
CTI BioPharma
100% di Telecom Italia, che dà
lavoro a oltre tremila persone.
AZIONI
Falck Renewables
FCA-Fiat Chrysler Aut.
Ferrari
Fidia
Fiera Milano
Fila
Fila warr
Fincantieri
FinecoBank
FNM
Fullsix
PREZZO
RIFER.
DIFF. MIN. MAX.
% ANNO ANNO QUANTITÀ
c
b
c
b
b
b
0,739 -0,40 0,672 1,104
220743
6,200 1,97 4,997 8,358 15752495
38,330 -0,08 28,377 44,722 258496
5,535 0,09 4,051 6,860
2485
1,610 0,56 1,382 2,262
20369
12,760 0,08 9,814 13,082
3433
0,000 0,00 0,000 0,000
0
0,345 0,00 0,278 0,413 534549
b 5,640 0,80 5,194 7,435 2842855
c 0,439 -0,50 0,345 0,506
12651
b 1,197 0,17 1,016 1,772
1781
G
Gabetti Property Solutions
Gas Plus
Gefran ord
Generali
Geox S.p.A.
Gr. Waste Italia
b 0,535
2,600
1,640
b 11,350
c 2,734
b 0,180
3,08 0,455 0,830
0,00 2,480 3,635
0,00 1,405 1,873
0,53 9,890 16,348
-1,51 2,577 3,967
1,01 0,169 0,728
18563
0
0
6444579
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134328
H
Hera
c
2,432 -0,25
2,333 2,649
1111491
I
I Grandi Viaggi
IGD-Imm. Grande Distrib.
Ima
Immsi
Industria e Innovazione
Intek Group
Intek Group rnc
Interpump
Intesa Sanpaolo ord
Intesa Sanpaolo rnc
Invest e Sviluppo
Inwit
Irce
Iren
Isagro
Isagro Azioni Sviluppo
IT WAY
Italcementi
Italiaonline
Italiaonline rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
c
b
b
c
b
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367
J
Juventus FC
b
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K
K.R.Energy (ex Kaitech)
c 0,446 -0,95 0,383 0,678
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L
La Doria
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Lazio
Leonardo-Finmeccanica
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Lventure Group
b
b
c
b
c
c
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M
M&C
Maire Tecnimont
MARR
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Mediobanca
Meridie
Mid Industry Cap
Mittel
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Mondadori
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Monrif
Monte Paschi Siena
Moviemax
Mutuionline
b
c
c
c
c
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c
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c
c
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c
c
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Noemalife 15 warr
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O
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OVS
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PREZZO
RIFER.
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CCT
CEDOLA PREZZO
IN COR. D’ASTA
P
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Parmalat SpA
Piaggio
Pierrel
Pierrel 12 war
Pininfarina
Piquadro
Poligrafica S.Faustino
Poligrafici Editoriale
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Prelios
Premuda
Prima Industrie
Prysmian
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0
R
Rai Way
Ratti
Rcs MediaGroup
Recordati
Reno de Medici
Reply
Retelit
Risanamento
Rosss
S
Sabaf S.p.a.
Saes
Saes rnc
Safilo Group
Saipem
Saipem risp (old rnc)
Salini Impregilo
Salini Impregilo rnc
Salvatore Ferragamo
SARAS
Save
Servizi Italia
Sesa
SIAS
Sintesi
Snai
Snam Rete Gas
Sogefi
Sol
Sole 24 Ore
Space2
Space2 warrant
Stefanel
Stefanel risp.
STMicroelectronics N.V.
c 9,130 -0,33 9,025 11,483
1130
c 12,300 -0,73 9,018 13,859
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T
Tamburi
Tamburi 15 warr
Tamburi 20 warr
TAS
Technogym
Telecom Italia rnc
Telecom Italia(già Olivetti)
Tenaris
Terna
TerniEnergia
Tesmec
Tiscali
Tod’s
Toscana Aeroporti
Trevi Finanziaria Industriale
TXT
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U
UBI Banca
UniCredit
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Unipol
UnipolSai
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V
Valsoia
Vianini Industria
Vittoria Assicurazioni
Y
Yoox Net-A-Porter G.
Z
Zignago Vetro
Zucchi
Zucchi 14 warr
Zucchi rnc
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Cct
Cct
Cct
Cct
Cct
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Btp
Btp
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Btp
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09/02/16-47 S
4,25
2,35
4,50
4,25
2,50
1,50
1,05
4,50
4,25
4,00
1,65
1,25
0,70
0,65
3,75
2,10
3,75
4,75
3,75
2,15
0,45
5,00
5,50
5,50
1,35
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9,00
8,50
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4,00
5,00
5,00
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4,75
3,25
2,70
110,84
108,39
111,83
113,11
106,91
104,48
103,37
115,62
115,06
115,82
105,79
104,97
102,23
102,02
117,13
111,24
116,09
122,33
116,37
109,26
100,65
125,04
129,59
129,98
104,77
105,26
100,18
157,90
162,00
117,58
127,60
125,13
101,86
101,69
126,42
121,32
115,55
111,80
100,84
132,44
103,60
157,75
129,94
125,34
103,39
153,12
136,68
144,58
124,00
157,13
100,52
107,02
157,27
148,20
127,49
105,33
134,04
153,19
153,89
132,99
152,85
122,35
109,52
BOT / MERCATO TELEMATICO
SCADENZA
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
BOT
12/08/16
14/09/16
14/10/16
14/11/16
14/12/16
13/01/17
14/02/17
14/03/17
13/04/17
12/05/17
14/06/17
14/07/17
GIORNI
VITE RES.
PREZZO
REND.
NETTO
23
56
86
117
147
177
209
237
267
296
329
359
100,023
100,048
100,073
100,081
100,107
100,113
100,109
100,141
100,145
100,156
100,191
100,181
0,000
-0,320
-0,310
-0,250
-0,270
-0,230
-0,190
-0,220
-0,200
-0,190
-0,210
-0,180
VALUTE / QUOTAZIONI INDICATIVE
Dollaro Usa
Sterlina Inglese
Yen Giapponese
Franco Svizzero
Real Brasiliano
Rublo Russo
Rupia Indiana
Renminbi Cinese
Dollaro Canadese
Dollaro Australiano
c
b
c
c
c
c
c
c
c
b
IERI
PREC.
1,1053
0,8337
116,8200
1,0869
3,5963
69,7145
74,2758
7,4089
1,4315
1,4557
1,1128
0,8328
117,6300
1,0899
3,6232
70,3711
74,5850
7,4355
1,4317
1,4538
METALLI
Oro Milano (Euro/gr.)
Oro Londra (usd/oncia)
Argento Milano (Euro/kg.)
Platino Milano (Euro/gr.)
Palladio Milano (Euro/gr.)
MATTINA
SERA
38,92
1.326,15
39,16
1.334,70
611,71
33,57
19,78
DOMANDA
OFFERTA
262,41
265,51
217,43
1.135,72
1.388,63
619,74
516,34
692,74
300,58
302,16
242,73
1.275,67
1.509,21
642,09
568,33
754,04
MONETE (IN EURO)
Sterlina (v.c)
Sterlina (n.c)
Marengo Italiano
Krugerrand
50 Pesos Messico
10 Dollari Indiano
4 Ducati Austria
100 Pesos Cile
PETROLIO (IN $)
Brent(Usd/Bbl)
WTI prov.(Usd/Bbl)
-TRX IL:18/07/16 22:37-NOTE:
IERI
PREC.
44,83
45,04
45,93
46,02
-MSGR - 20_CITTA - 19 - 19/07/16-N:
Gusto
Quei 72 piatti
dell’aristocrazia
che fecero
la Storia d’Italia
I dati Siae
Spettacoli,
il 2015 anno
di ripresa
cinema al top
Televisione
“Confirmation”
la donna
che cambiò
l’America
Dente a pag. 20
Molendini a pag. 23
Satta a pag. 24
A fianco
Rosario
Fiorello
A destra
Kerry
Washington
nel film tv Sky
www.ilmessaggero.it
[email protected]
Letteratura Gusto Ambiente Società Cinema Viaggi Architettura Teatro
Arte Moda Tecnologia Musica Scienza Archeologia Televisione Salute
Rita Monaldi e Francesco Sorti, scrittori italiani, bestseller all’estero, parlano del nuovo thriller ambientato a Capri
che ha come protagonista l’autore de “La pelle”, la cui vita «già di per sé è un romanzo: tombeur de femmes,
geniale ma con tremende cadute». Così è lui il sospettato della morte di una giovane precipitata da una scogliera
«Malaparte, eroe da noir»
L’INTERVISTA
VIENNA
opo la saga di Atto Melani,
l’abate castrato, spia alla
corte del Re Sole, protagonista dei loro primi libri,
esce in anteprima mondiale da Baldini & Castoldi il
nuovo romanzo di Rita Monaldi
e Francesco Sorti: Malaparte.
Morte come me. Coppia felicemente simbiotica nella vita e
nell’arte, Monaldi & Sorti sono
alla loro decima fatica: bestseller
in tutto il mondo ma, fino a poco
fa, poco conosciuti in Italia. Colpa di una disavventura editoriale o meglio, forse, di una specie
di messa all’indice che ha impedito la pubblicazione dei loro libri in Italia per 13 anni. Le prime
edizioni uscivano in anteprima
in Olanda e poi in tutto il mondo
(26 lingue, 60 paesi, oltre due milioni di copie vendute) tranne
che in Italia. Dal 2015 la Baldini
& Castoldi, controcorrente, sta
pubblicando tutti i loro romanzi.
Finora ne sono usciti tre (Imprimatur, Secretum e Veritas) e ora
il quarto.
Nel nuovo libro, Monaldi &
Sorti procedono come sempre
secondo un ordine storico romanzato, con attento studio di
fonti, documenti, simulando l’invenzione letteraria dietro fatti e
personaggi realmente esistiti. Solo che qui dal romanzo storico si
passa al giallo, un giallo storico
con al centro uno dei personaggi
più emblematici del ‘900, Malaparte, un “arcitaliano” cosmopolita segnato dal padre tedesco
protestante, interprete come pochi delle contraddizioni e seduzioni del secolo: il fascismo, il comunismo, il cattolicesimo. Sul
palcoscenico di una Capri da sogno prima dell’apocalisse i protagonisti del bel mondo che fu: fascisti, nazisti, agenti, principi,
ministri, ereditiere, principesse,
avventuriere e spie. Tutti realmente passati per le ville e le scogliere di Capri in quegli anni. Edda e Galeazzo Ciano, il conte Eddie von Bismarck, Mafalda di Savoia e il Principe Filippo d’Assia,
la salottiera miliardaria americana Mona Williams, lo scrittore
svedese Axel Munthe, e Malaparte col suo amato cane Febo: tutti
con la morte iscritta di lì a poco
nei loro destini.
D
NEL NOSTRO LIBRO
IL FEELING DI UNA
GUERRA INCOMBENTE,
DI UNA CIVILTÀ ORMAI
AGLI SGOCCIOLI,
PIÙ ATTUALE CHE MAI
La morte - incidente, suicidio
o omicidio? – di una giovane
scrittrice inglese, Pamela Reynolds, precipitata da una scogliera dell’isola nel ‘35 costituisce
l’ordito del giallo al cui centro,
unico sospettato, c’è Malaparte.
Il romanzo - linguaggio immaginifico, affabulazione opulenta
piena di aggettivi, reiterazioni,
compiacimenti proprio come in
Malaparte - è un omaggio al
grande scrittore e un fulminante
thriller che si divora in un soffio.
Il racconto si snoda fra passato e
presente: il 1939 a Capri e il 1957
in una clinica a Roma, dove Malaparte in fin di vita riceve la visita della morte che gli offre l’ultima chance di redimersi. Lui accetta e detta di getto il romanzo
della sua vita e, forse, della sua
salvezza. Nei primi romanzi dominavano gli intrighi papalini e
delle dinastie imperiali. Ora è
Curzio Malaparte.
Cambiare secolo e passare dal
romanzo storico al giallo significa una nuova fase, un nuovo
stile?
«No, – dicono Monaldi & Sorti
nella loro villetta arrampicata
sui vigneti di Vienna – questo romanzo era in gestazione da anni.
Ma il feeling di una guerra mondiale incombente, di una civiltà
ormai agli sgoccioli, di un potere
politico sempre più arrogante,
che dominano in Morte Come
Me, sono oggi attuali più che
mai. E abbiamo sentito il bisogno di condividerli con i lettori».
La scelta di Malaparte come
protagonista suona come uno
statement…
«La sua vita è già di per sé un romanzo: tombeur de femmes, geniale ma con tremende cadute,
opportunista ma così orgoglioso
da sfidare i rivali a duello, eroe di
guerra, fascista, poi comunista e
forse convertito al cattolicesimo… C’è materia da vendere. Ma
soprattutto, sul letto di morte si
chiede finalmente: che cosa ho
fatto della mia vita? E questa è la
vera “leva” di tutto il libro».
Qualche influenza nella vostra
produzione letteraria?
«Nel corso della vita ci hanno influenzato e ispirato i grandi romanzi di formazione, o Bildungsroman come si dice in tedesco:
oltre a Manzoni, I Viceré di De
Roberto, Gli ultimi giorni
dell’umanità di Karl Kraus, la lingua raffinata dei romanzi storici
di Maria Bellonci e lo Stefan
Zweig de Il mondo di ieri, con il
suo sentimento dolceamaro di
un passato che non tornerà mai
più. Ma anche il crudo dissidio
tra storia e coscienza nel Rubè di
Giuseppe Antonio Borgese. Tra
le nostre “guide” di sempre ci sono soprattutto Pirandello e Proust, con le loro sempre attuali riflessioni sulla verità, la memoria
e il tempo. Infine, per Morte Come Me, ci siamo imbevuti della
prosa di Malaparte, un genio così attuale, colto ed estroso che se
scrivesse oggi meriterebbe non
PROTAGONISTA
Curzio
Malaparte
nel libro
Sotto la
sua villa
a Capri
Rita
Monaldi
e Francesco
Sorti
in una foto
di Luis Barra
di vincere un solo premio Strega,
ma cinque».
Si possono fare paralleli con il
genere fiction o altra letteratura recente?
«Ci riconosciamo poco nei grandi successi di fiction degli ultimi
anni. In America hanno dominato autori letterari che scavano
nella crisi attuale senza però arrivare alla catarsi, ad esempio
Franzen. Oppure, sul versante
mass market, hanno imperversato opere pseudo storiche à la
Dan Brown che, come è stato lamentato dalla critica, hanno abbassato la qualità generale. Gli
autori italiani odierni non li abbiamo letti, e non azzardiamo
quindi un giudizio. Abbiamo letto solo Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi, dato che parla
anche del nostro compianto amico Gianni Pennacchi, e ci è piaciuto molto».
Che effetto fa dopo 13 anni di
“ostracismo” pubblicare in Italia? Avete piani di “rimpatrio”?
«Un enorme piacere, in fondo abbiamo scritto sempre pensando
a cervelli e cuori italiani. Anche
quando credevamo che non saremo mai più stati pubblicati in patria. Amiamo l’Italia e soprattutto i nostri compatrioti. Ma Vienna è ammaliatrice: credi di poterla lasciare, e invece le resti fedele
fino alla fine».
Flaminia Bussotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MONALDI & SORTI
Malaparte
Morte come me
BALDINI & CASTOLDI
496 pagine
18 euro
VITTIME DI OSTRACISMO?
ABBIAMO SCRITTO
SEMPRE PENSANDO
AGLI ITALIANI, ANCHE
QUANDO ABBIAMO PERSO
LE SPERANZE IN PATRIA
-TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 20 - 19/07/16-N:
20
Questioni di gusto
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Nei
banchetti
aristocratici
pietanze
inusuali
Il meloncino
Al camineto
Cortina d’Ampezzo
località Rumerlo 1
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Chiuso il martedì
Prezzo: 40-65 euro
Si
Territorio ma non solo
No
Si arriva solo in auto
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AMBIENTE
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Dai carciofi di Cavour alle fettuccine alla papalina: 72 ricette
e mille aneddoti di signorie, case reali e famiglie nobili
A Cortina l’eleganza
di un millefoglie di lingua
Giacomo A. Dente
[email protected]
IL RISTORANTE
C
i sono tanti modi per
raccontare lo spirito di
Cortina. Ma, senza dubbio,
uno di questi passa per la
famiglia Melon, la sua bellissima
storia e il suo grande contributo
alla civiltà dell’accoglienza del
territorio. La loro baita con vista
emozionante, tra verde e rocce
sulle Tofane, esprime tutta
l’eleganza di un minimalismo
che rivela cura fin dal più
piccolo dettaglio. Con la regia di
Romeo e Orietta, titolari
sensibili come pochi, tutta
l’orchestra, gioiosamente scelta
al femminile per la sala, recita
con professionalissima
gentilezza il ruolo di assistere
tutti i clienti. Il risultato di
questa felice armonia estetica si
prolunga così in una linea di
cucina saggia, stuzzicante, mai
provinciale, anche se ricca di
citazioni del territorio, capace di
interpretare con spirito la
modernità . La magnifica scelta
di pani, la carta dei vini
selezionata con giusti ricarichi,
moltiplicano il piacere di
esplorare proposte sempre
centrate sul gusto. Magnifico
l’esordio con la millefoglie di
lingua di vitello con salsa
tonnata e capperi, oppure con
l’uovo cotto a bassa temperatura
su crema di polenta con finferli
trifolati e tartufo, autentico inno
alla cremosità . Poi la cucina si
diverte a strizzare l’occhio al pop
con gli imperdibili spaghetti alla
cipolla, senza dimenticare la
tradizione, con densi e ariosi al
tempo stesso canederli all’ortica
con insalata di cavolo rosso.
L’ossequio intelligente al
territorio continua col lombo di
cervo con salsa al mirtillo e
purea di sedano rapa, con un
impeccabile fegato alla
veneziana, con variazioni sui
funghi locali e anche con
qualche notevole proposta di
pesce. La bellezza della carta è
proprio in questa sua capacità di
incuriosire, stimolando il
desiderio di ripetere
l’esperienza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tivoli
Quegli “Aristopiatti”
che fecero la Storia
IL LIBRO
C’
erano una volta un principe russo, alcuni cuochi di
talento, una corte piemontese. C’erano anche un cuciniere-alchimista-confetturiere
dalla vita travagliata, un re goloso ma dai gusti semplici e un
confine vicino, quello con la
Francia... Inizia così un viaggio
nel tempo e nel gusto, attraverso
sei territori italiani, alla ricerca
di piatti o meglio “aristopiatti” che hanno costituito un pezzo di
storia italiana.
A farci scoprire sapori e segreti di tavole blasonate sono Lydia
Capasso e Giovanna Esposito,
che firmano “Gli Aristopiatti.
Storie e ricette della cucina aristocratica italiana” (Guido Tommasi Editore, pp.208, 14 euro).
Una galleria di pietanze coronate attraverso settantadue ricette
e molte storie. Si va dai grissini
stirati ai carciofi di Cavour, passando per il filetto del musicista
e i doni della Serenissima, con
baccalà mantecato e granseola
alla veneziana, Nadalin e Fritole.
La voce narrante canta dei tajarin che Rosa Vercellana cucinava per Vittorio Emanuele II e
INNOVAZIONE
L
a pummarola è uno dei simboli del made in Italy nel
mondo. L’Italia, secondo il
Rapporto Orfofrutta 2016 di
Nomisma per Unaproa, grazie
ad un export di 1,8 milioni di tonnellate nel 2014, è il principale
esportatore di conserve di pomodoro a livello mondiale. A toglierci però il primato produttivo è un gigante del calibro della
Cina, primo produttore planetario di pomodoro, nonché di melanzana, cavoli e broccoli, lattuga e cicoria, aglio. Davanti a questo colosso, l’Italia prova ora a distinguersi sui mercati esteri con
nuove varietà e un gusto in linea
coi valori della Dieta Mediterranea.
Cercando peraltro di cattura-
della galantina di cappone amata dai Gonzaga, fino ai 3.400 carciofi alla romana presenti sul
banchetto del principe Borghese
in onore di Innocenzo XII.
A CORTE
Nel capitolo sulle Corti a banchetto nel triangolo pagano, da
segnalare la torta alle erbe ispirata a Cristoforo Messisbugo, e il
cappone alla Stefani, senza di-
Tocco di classe
Nel cuore del Ghetto
le delizie di formaggio
Piccole, grandi gioie
gastronomiche per chi resta in
città in queste giornate afose.
Ci pensa lo straordinario
maestro formaggiaio Beppe
Giovale, con bottega nel cuore
del Ghetto a Roma. Saranno in
queste settimane protagonisti i
suoi caprini (tometta,
stracchino, piramide,
paglierina, primo sale e
ricotta) tutti proposti in
abbinamento con uno
spumante naturale trevigiano
metodo classico
menticare duchesse di tacchino,
kipferl e spongata. Se vi appassionano armi, cuochi e bagagli,
allora gustate l’approfondimento su Caterina de’ Medici e la leggenda della cucina tosco-francese, con carabaccia, cibreo, torta
manfreda e berlingozzo.
Se invece amate mangiare da
papi e bere da cardinali, ecco carciofi alla romana, crostini di provatura e acciughe, torta di pecorino, pere e noci, fettuccine alla
papalina, brodetto pasquale o
anguille alla Vernaccia, finendo
con Vincisgrassi e Vignarola, nel
nome del santo ventre.
Una vera chicca le ricette di alcune famiglie aristocratiche, come
le fettuccine al ragù dei Barberini o il timballo di pasta dei Bentivoglio. Non si batte la pastiera
dell’illustre famiglia napoletana
dei Giovene di Girasole, mentre
l’arista alla fiorentina è consigliata dai Frescobaldi. Sette secoli di
storia, ventuno generazioni: è
questo il retaggio dei Bernabà Silorata, legato in massima parte a
Porto Maurizio, sulla Riviera di
Ponente ligure. Assolutamente
da non perdere la loro ricetta dello sformato di finocchi gratinato.
G.A.D.
Cortina d’Ampezzo
località Lacedel 34
Tel. 0436.866400
Graziano Prest ha reso
questo luogo di eleganza
raffinata anche un relais
gastronomico imperdibile
Al Passetto
Cortina d’Ampezzo
Via Marconi
Tel. 0536.2254
Bella la posizione, più
di uno sfizio, non
sempre, causa folla,
i piatti escono
con “precisione”
I PATRON Romeo e Orietta Melon nel loro locale Il meloncino
Un sapido Pinot bianco
perfetto per i pesci affumicati
Fabio Turchetti
[email protected]
IL VINO
Pinot Bianco Vial
Cantina Caldaro
Prezzo: 12 euro
6666666666
© RIPRODUZIONE RISERVATA
È
sempre stato un grosso
problema, quello del sentore
di tappo: croce di produttori,
degustatori e rivenditori.
Onore al merito ad Amorim
Cork Italia, quindi, azienda
all’avanguardia per quel che
concerne le chiusure in sughero,
che ha messo a punto una
tecnologia di controllo
individuale, detta NDtech, tesa
ad uno screening dettagliato su
ogni tappo selezionato: al fine di
eliminare all’origine tutti quelli
minati da tricloroanisolo (TCA),
la bestia nera del mondo del
vino. La tecnologia aiuta a
coglierne la presenza anche solo
per 0,5 nanogrammi per litro,
Rivoluzione in forma e colore:
il pomodoro ora è Torpedino
re la crescente domanda interna
di healthy e comfort food che
viaggiano in controtendenza
con la crisi. E tra le novità
dell’estate cresce l’offerta di mini pomodori, dai colori giallo,
verde e persino marrone-nero,
come il Cumano.
IL PROGETTO
Nel Lazio sta facendo parlare di
sé il Torpedino, un gustoso mini
San Marzano, fratello del più noto Datterino. Si tratta di una varietà di piccola taglia, mediamente 25 grammi ad esemplare,
caratterizzato da decise note aromatiche di elevata persistenza e
un equilibrato rapporto fra dolcezza e acidità, come attestano le
analisi sensoriali di Agro Came-
ra, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. Il verde si presta a un consumo fresco,
mentre il rosso dà il meglio nella
trasformazioni in sughi che rievocano il sapore di una volta. A
crederci una squadra di coltivatori di Fondi (Latina) che - con
Mariano di Vito centravanti e
ideatore del progetto - hanno
scommesso dal 2011 sul successo
di questa varietà, la cui versatilità in cucina è stata dimostrata
dal farmer-chef Antonello Colonna con un menu a tutto Torpedino, dal succo al dessert. Nell’orto
del resort a Valle Fredda-Labico
lo chef coltiva 300 piante e ne fa
un omaggio gradito in particolare ai turisti stranieri.
Il Lazio, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Carlo
Hausmann, «ha una grande tradizione culinaria in rosso ma finora non aveva un suo pomodoro territorio. Il Torpedino nel
suo piccolo è perfetto e sta dimostrando tante attitudini: gusto
molto dolce, essendo robusto
può viaggiare ed essere manipolato, monoporzione. Da qui l’impegno a farne un progetto di filiera nel Psr (Programma di sviluppo rurale) che investirà sia la ricerca che la logistica distributiva
con una piattaforma che va aumentata. In prospettiva - secondo Hausmann - ci sono tutte le
premesse per farne una scommessa vinta».
IMPRESA
«Siamo davanti - ha sottolineato
il dg vicario di Agro Camera Va-
Pomodori Torpedino
CONTRO L’INVASIONE
DEI PRODOTTI CINESI
LA VARIETÀ NATA
A FONDI E GIÀ AMATA
DAGLI CHEF COME
ANTONELLO COLONNA
l’equivalente di una goccia
d’acqua su ottocento piscine
olimpioniche! Ci sono voluti
cinque anni di ricerca e dieci
milioni di euro di investimenti,
per un risultato davvero senza
precedenti nel campo: ora che
ne sono iniziate le richieste di
approvvigionamento da parte di
molti clienti, non solo italiani, ne
coglieremo poi meglio gli effetti
a lungo termine.
Fra le cantine interessate
anche una cooperativa che è fra i
riferimenti dell’Alto Adige,
quella di Caldaro: di cui, in attesa
delle prossime produzioni, varrà
la pena stappare questo Pinot
Bianco succoso, sapido, nitido,
dinamico. Dai ricordi floreali e
di mela, mandorla tostata e
pesca, risulterà in bocca
contrastato ma sapido: perfetto
su un misto di pesci affumicati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
lentina Canali - a un modello imprenditoriale che partendo dalle
radici e da un stretto legame con
la terra, riesce ad innovarsi e a
rendere semplice, grazie al bicchiere da passeggio, il consumo
del prodotto-principe della Dieta
Mediterranea».
«Veniamo da anni di standardizzazione del gusto e oggi - ha concluso Andrea Mazzucato, genetista dell’Università della Tuscia si registra un’apertura verso
nuove tipologie di una produzione orticola che rappresenta la
tradizione e il futuro del made in
Italy. I pomodori di nuova generazione devono però avere particolari parametri: il gusto, essere
resistenti nel trasporto, produttivi, adatti alla Gdo, quindi con numeri, estetica, e conservabilità
idonei agli scaffali nella grande
distribuzione».
-TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 21 - 19/07/16-N:
21
Motori
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
La RR Vision Next 100 è un’imponente ammiraglia in grado di guidare da sola. In occasione del primo secolo di vita di BMW
la prestigiosa azienda britannica, al pari di tutti gli altri marchi del gruppo bavarese, ha presentato la sua visione del futuro
Il marchio più
esclusivo sposa
senza se e senza
ma la guida
autonoma
LA SVOLTA
LONDRA
ltro che Brexit. La vera rivoluzione inglese del 2016 l’abbiamo vissuta personalmente in due tappe. La prima alla Rondhouse, leggendaria
sede londinese di concerti e
spettacoli famosi, la seconda nella
fabbrica Rolls Royce di Goodwood,
incastonata tra le dolci colline del
West Sussex, a ridosso dell’immensa proprietà in cui Lord March organizza il leggendario “Festival of
Speed” e altri appuntamenti imperdibili per gli appassionati dei motori e della
velocità di ieri e di oggi. In entrambe le location abbiamo assistito alle “prove generali” della fine di
un’epoca. Nelle Rolls
del futuro non c’è posto per il compagno
quasi inseparabile
dell’automobile più
sontuosa e carismatica del mondo: lo chaffeur. L’addio all’autista è stato anticipato
dalla monumentale
concept car con cui il
brand inglese ha svolto il compito assegnato da Bmw a tutte le
stelle della sua galassia: festeggiare il primo secolo di vita del
gruppo con una
show car capace di interpretare la
visione della mobilità dei prossimi
cent’anni nell’ottica e secondo la filosofia di ciascun marchio.
Una sorta di finestra itinerante
sul futuro visto da Monaco e dai
suoi satelliti, visto che la parata delle concept car – tutte accomunate
del medesimo nome, Vision Next
100, preceduto da quello del relativo marchio – ha preso il via, ovviamente con la proposta della casa
madre, dalla capitale della Baviera
per poi spostarsi a Shanghai. A
A
olls
R
licenzia
le Rolls Royce di dopodomani consentiranno a ogni cliente di scegliere la configurazione preferita, in
una sorta di ritorno alle auto su misura e ai servizi di carrozzeria di
cent’anni fa.
IL TEMPIO DI GOODWOOD
l’autista
SOVRANA
In alto la
Rolls Royce
Vision Next
100 in tutta
la sua
imponenza
A fianco
alcuni
dettagli del
capolavoro
che è un
manifesto
per il futuro
TECNOLOGIA
AVVENIRISTICA MA
NELLA FABBRICA
DOVE NASCONO
I CAPOLAVORI TUTTO
È FATTO A MANO
Londra è stata la volta dei due
brand britannici, penultima tappa
di un tour destinato a concludersi
in ottobre a Los Angeles.
Per quanto riguarda la Rolls
Royce Vision Next 100, siamo di
fronte a un vero monumento su
ruote, di un’imponenza persino inquietante nel suo abbinamento tra
dettagli ispirati alle Rolls più famose degli anni 30 e 50 e scelte stilistiche che regalano quasi la sensazione di trovarsi di fronte a una vettura protetta, se non blindata. Cosa
pregio, non c’è infatti il sedile di
guida ma solo un comodo e smisurato divano. Non una dimenticanza, ma una scelta precisa: quasi a
dire che nel “secolo secondo”
dell’era Bmw ogni Rolls Royce sarà
in grado di fare tutto da sola, portando a destinazione i fortunati occupanti nel comfort più totale e in
assoluta sicurezza, senza le titubanze e i rischi connessi con l’umana fallibilità.
GIOIELLI SU MISURA
peraltro, visti i tempi che stiamo vivendo, che molti clienti di un’auto
che esaspera il concetto di status
potrebbero gradire.
Dal punto di vista filosofico, la visione Rolls Royce sposa senza se e
senza ma la guida autonoma nella
sua interpretazione più estrema: il
licenziamento dell’autista non è il
frutto di un pregiudizio sindacale,
ma è scritto nei fatti, nell’abitacolo
grande come un monolocale, ma
ovviamente arredato in modo più
lussuoso e con materiali di gran
A guidare, ma anche a soddisfare
tutte le esigenze dei viaggiatori con
la solerzia di una premurosa hostess, provvede Eleanor, la sofisticata assistente virtuale che è la perfetta padrona di casa di questo salone viaggiante che il direttore del design Giles Taylor definisce un
“Grande santuario” e che, una volta a destinazione, porge delicatamente ai viaggiatori le valigie che
fuoriescono da una paratia laterale
scorrevole che sembra ispirata al
mondo dei maxi yacht.
Più che sulle caratteristiche tecniche che – salvo un fugace accenno alla propulsione elettrica – non
sono state specificate (dettaglio
quasi inutile per un’auto che non
vedremo mai in strada) l’accenno è
stato posto sul legame tra questa
vettura ipertecnologica e il passato
leggendario del marchio inglese:
grazie alla piattaforma modulare,
Lo stesso filo rosso che collega passato e futuro si ritrova nella fabbrica di Goodwood dove, perfettamente inserita nell’ambiente circostante e in linea con le più recenti tendenze di produzione pulita, nascono le Rolls Royce di oggi e si pensano quelle di domani. Una struttura
moderna e razionale, linda come
una corsia d’ospedale, intrisa del
Dna del marchio: i pochissimi robot servono solo a ridurre il peso
della fatica fisica, ma per il resto
tutte le lavorazioni sono rigorosamente effettuate a mano, da operai
super specializzati e orgogliosi della loro artigianalità, da falegnami
che realizzano le finiture con 50
strati di legno, da schiere di sarte
che cuciono gli interni realizzati
con i pellami pregiati e con i materiali innovativi studiati e sviluppati
nei contigui laboratori.
Dai reparti interni di ricerca e
sviluppo, dove si utilizzano le tecnologie più sofisticate ma sempre
sotto l’occhio vigile dell’uomo, sono nate alcune delle soluzioni più
caratterizzanti
dell’esclusività
Rolls Royce come lo Starlight, procedimento unico che consente di
personalizzare il soffitto del tetto
con disegni e colori affidati a cavi in
fibra ottica.
A proposito di esclusività, la scelta tra 40.000 possibili colori (occorrono 12 ore per stendere due stadi
di lacca) consente a chi lo vuole
persino di intonare la carrozzeria
alla tinta dello smalto per unghie
della moglie. Una volta ultimata,
ogni singola vettura viene sottoposta a un’approfondita prova su strada: non a caso, dall’inizio del collaudo alla spedizione trascorrono
quattro giorni.
Giampiero Bottino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Anche Mini guarda avanti: il frontale sarà trasparente
IL FEELING
LONDRA
all’abitudine a pensare in
grande al “piccolo è bello”, purché sia premium. Nella galassia Bmw i due estremi quasi si
toccano, separati solo dai 160 km
che separano Godwood, casa della
Rolls Royce, da Oxford, tradizionale
culla della Mini adesso affiancata –
per fronteggiare l’ampliamento della gamma e la crescita della doman-
D
TUTTE LE AUTO DEL
BRAND CONOSCERANNO
ABITUDINI E GUSTI DEI
CLIENTI DELL’AZIENDA
E SARANNO SEMPRE
PRONTE AD ADATTARSI
Qui vengono concepite le Mini del
futuro come la Vision Next 100, la
concept car che festeggia il primo
centenario Bmw spalancando una
finestra sul futuro del marchio. Questa bella vettura che, con proporzioni e dimensioni tipicamente Mini,
interpreta fedelmente la filosofia
del go-kart urbano, si fa notare a prima vista per il frontale trasparente.
da – dall’unità produttiva olandese
(Vdl Nedcar) e dalla fabbrica austriacadi Graz.
Qui, nella storica fabbrica inglese
che sforna automobili dal 1913, nascono le nuove Mini, le cui tre generazioni hanno finora superato i 3
milioni di
vendite.
RICICLATI E RICICLABILI
SIMPATICA
Muso trasparente
porte scorrevoli
materiali ecologici
ecco i punti cardini
della Mini del
domani che vuole
continuare a
dominare la città
Un’idea brillante, un effetto molto
riuscito, che apre al mondo un abitacolo realizzato esclusivamente con
materiali riciclati e riciclabili ma
che potrebbe anche creare qualche
problema nel traffico urbano in caso di guidatrici con minigonne troppo audaci.
Spinta da motori silenziosi e puliti, capace di guidare da sola ma anche di cedere il comando all’essere
umano desideroso di assaporare il
tipico go-kart feeling su cui si fonda
il Dna Mini, facilmente accessibile
grazie alle doppie portiere scorrevoli, la Vision Next 100 offre un’inedita
e intrigante chiave di lettura della
mobilità urbana individuale su cui
Mini scommette per i prossimi
cent’anni, ma con la dichiarata intenzione di arrivarci molto prima.
È una promessa che trova sintetica espressione nel claim «Every Mini is my Mini»: ogni Mini potrà essere la mia. Grazie al costante dialogo
tra l’uomo e l’intelligenza digitale
dell’auto, quest’ultima conoscerà alla perfezione i gusti e le abitudini di
guida di ogni appartenente alla community Mini. E quando uno di questi, ovunque e a qualsiasi ora, avrà
bisogno di una vettura, sarà lei a raggiungerlo dopo essersi adattata –
persino modificando il colore del
tetto e l’illuminazione interna – per
soddisfare al meglio le sue esigenze.
G.Bot.
-TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 22 - 19/07/16-N:
22
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Commenti, opinioni, e lettere
L’analisi
Cambio di rotta nella caccia ai nuovi jihadisti
Carlo Nordio
segue dalla prima pagina
La sua forza è stata anche la ragione
della sua sconfitta: il tramonto del
marxismo (per le Br) e una saggia
combinazione di repressione militare e
di accordi internazionali ( per
l’estremismo palestinese) ne hanno
quasi del tutto svuotato la ragion
d’essere. E infatti, a parte episodi
isolati, dovuti all’eterno conflitto arabo
israeliano, l’Europa e il mondo
occidentale sono vissuti abbastanza a
lungo in pace.
Con l’attacco del 2001 alle due torri, e
la nascita del terrorismo religioso, è
mutata la motivazione, ma è rimasta la
tattica operativa tradizionale: i
dirottatori di New York erano persone
istruite e addestrate, inserite in
un’organizzazione diretta da un
personaggio ricco e intelligente come
Bin Laden. Questo terrorismo aveva un
nome e un volto, anche quando colpiva,
apparentemente a casaccio, vittime
innocenti. Era, in definitiva, un esercito
di ombre, ma di ombre identificabili. E
infatti, sia pure con fatica e tra mille
sconfitte, l’attività di intelligence ha a
lungo funzionato. Quando ha fallito,
come a Parigi e a Bruxelles, i servizi di
informazione sono stati accusati di
scarsa vigilanza, perché gli autori
erano noti alla polizia. Era vero, ma era
anche comodo. Perché si pensava che,
evitando quegli errori, si sarebbero
evitati anche i prossimi attentati. E
invece Nizza ha dimostrato
esattamente il contrario.
Mohamed Bouhlel, infatti, aveva ben
poco in comune con gli altri suoi
confratelli assassini: era manesco,
vizioso e forse mezzo alcolizzato; e
soprattutto era ignoto alla polizia, se
non per marachelle di lieve entità. Da
questo, come dicevamo, qualcuno ha
concluso che l’Isis non c’entrasse nulla.
E invece è arrivata la rivendicazione.
Che significa questo? Significa che
l’organizzazione – pur non difettando
di martiri ansiosi di attivarsi – sta
arruolando adepti anche tra gli
insospettabili sbandati, estranei alla
sua struttura operativa, per servirsene
solo come strumento finale. Questo ha
due conseguenze, entrambe
drammatiche. La prima, che questi
individui agiranno nel modo non solo
più sinistro ma anche più
imprevedibile: ieri un camion sul
lungomare, domani una carrozzina
dentro un asilo, e avanti così secondo la
loro fantasia. La seconda, che l’attività
di intelligence, l’unica veramente utile
in questa battaglia, è resa ancor più
difficile dalla stessa personalità di
questi neofiti stragisti, scelti a caso da
uno spregiudicato reclutatore.
E così l’occidente, che già faticava ad
affrontare una forma di guerra cui non
era preparato, è ora minacciato da una
tattica ancora più inattesa, resa più
funesta, perché più insidiosa,
dall’impossibilità di delineare e
persino di immaginare, il volto del
nemico.
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L’intervento
Antiterrorismo, l’arma in più della “Cyber security”
Paolo De Angelis
a crescente minaccia terroristica velocemente
costringe i governi di tutto il pianeta ad
aggiornare l’agenda alla voce sicurezza, per
prevenire i rischi di attentati che, con
drammatica cadenza, vengono realizzati in ogni
latitudine. Non ci possono essere falle, la
prevenzione è indispensabile di fronte ad un
fenomeno sempre più violento e diffuso. Gli
scenari mondiali sono in continuo aggiornamento
per stabilire standard comuni di coordinamento
antiterrorismo. In questo quadro, oltre agli
interventi sul versante della sicurezza fisica dei
cittadini, assume sempre maggior rilievo lo
scenario informatico e la sicurezza dello spazio
cibernetico. I maggiori analisti del mondo sono al
lavoro per individuare i rischi che la rete
informatica può correre in caso di attacco
terroristico, per attuare strategie di prevenzione e
risposta. C’è la consapevole certezza che un’azione
terroristica informatica sia in grado di causare
danni e conseguenze non meno devastanti di
quelli tradizionali, per il rischio di completa
paralisi di servizi e settori essenziali.
L’antiterrorismo non è più solo di tipo militare o di
controllo del territorio ma di tipo informatico,
contro i rischi della cyber war, lessico
anglosassone che evoca scenari di crimini
cibernetici di altissimo livello, in grado di mettere
in ginocchio lo Stato aggredito, contro i quali la
risposta deve essere efficace e pronta. L’Italia ha
adottato il Piano strategico nazionale per la
sicurezza cibernetica e la protezione informatica,
un testo normativo della Presidenza del Consiglio
dei Ministri che detta le linee guida di prevenzione
e di reazione in caso di attacco ai sistemi
informatici sia pubblici che privati; è la prima
volta che la sicurezza del comparto industriale e
produttivo viene messa sullo stesso piano di quella
dei sistemi telematici militari o della pubblica
amministrazione in genere. È un salto culturale
nella strategia della sicurezza perché considera il
L
Aforismi
A tu per tu
Roberto Gervaso
• Non sarai mai felice se vorrai
esserlo troppo.
• Niente mi tiene più
compagnia e mi arricchisce
dell’otium in cui vivo. Un otium
oraziano, fatto di buone letture,
di grande musica e di natura.
• Se tutti i sogni si
realizzassero ci priveremmo del
grande piacere di sognare. I sogni
devono essere una sorpresa.
• Le donne che sposano gli
intellettuali, li meritano.
• Più parlo di Vittoria, più lei
s’indispettisce. Ecco perché parlo
tanto di Vittoria.
FONDATO NEL 1878
DIRETTORE RESPONSABILE:
Virman Cusenza
problema non solo nei tradizionali ambiti
istituzionali ma in ogni aspetto della rete
economica, organizzativa e strutturale del sistema
Paese. L’impostazione del quadro strategico
nazionale della cyber security risente
positivamente delle influenze e delle esperienze di
altri paesi che ci hanno preceduto, a volte di anni,
nella visione della sicurezza informatica come
priorità nazionale. Una normativa con molte luci,
prima fra tutte l’individuazione e la previsione di
azioni di prevenzione e di contrasto; infatti, dal
primo testo in materia dell’anno 2013, che ha
disegnato l’assetto istituzionale della sicurezza
cibernetica, si è passati, nel dicembre 2015, ad un
testo molto più completo ed operativo, anche
grazie al significativo stanziamento di 150 milioni
di euro destinato a realizzare concretamente il
piano. Ci sono però anche le ombre, specie nella
ripartizione dei ruoli e nella gerarchia dei
protagonisti della strategia di sicurezza
informatica: l’eccesso di organismi coinvolti e la
suddivisione delle competenze tra i diversi
ministeri (ben 6) e centri di coordinamento
tecnico (ulteriori 7 soggetti istituzionali oltre agli
operatori privati che gestiscono reti telematiche)
rischia di burocratizzare l’azione, a discapito
dell’efficienza e della immediatezza della risposta
in caso di attacco, anche se il piano assegna il ruolo
centrale nella gestione del sistema di sicurezza
alla Presidenza del Consiglio, con funzioni di
vertice sul piano decisionale ed organizzativo;
tutto il piano strategico ruota attorno alle
informazioni che devono transitare da un soggetto
ad un altro in tempo reale, per le immediate
contromisure in caso di attacco informatico e più è
lunga la catena di comando, più lungo è il percorso
delle informazioni prima di giungere al livello
delle azioni. Ma anche se il meccanismo avrà
necessità di essere regolato per garantire la
massima efficienza, è già positivo che ci sia una
struttura in grado di operare in caso di rischi di
sicurezza della rete informatica e telematica
italiana; la filosofia di fondo è che le politiche di
Cyber Strategy non siano solo una mera tecnica,
La vignetta di Marassi
• Non c’è nulla di più
appagante che avere ragione da
soli.
• Il destino dell’uomo è
soffrire e far soffrire.
• Lotterò contro la morte fino
alla morte.
• Sono migliore di quel che
sembro; ma peggiore di quel che
sono.
• Chi ama il silenzio perde il
suo tempo.
• Le guerre si vincono con il
sangue e le Sacre Scritture. Bush,
con Carter il peggiore, più miope
e ottuso presidente degli Stati
Uniti, aveva sempre la Bibbia
sotto il braccio.
• Il bigotto è superstizioso
con certezze assolute e infondate.
• Non compio più gli anni: li
consumo.
• Più cambio umore, più
divento di cattivo umore.
• Allo specchio mi guardo
ormai di profilo.
per le sofisticate conoscenze che richiedono,
quanto una vera e propria strategia, intesa come
risposta globale ed articolata, in cui la sicurezza
sia un valore assoluto da tutelare, anche in un
contesto non tradizionale ed in continua
evoluzione come il crimine informatico. La parola
chiave è quindi cultura: della sicurezza dei dati,
delle informazioni e, in generale, delle risorse di
cui i soggetti, pubblici o privati, dispongono; poi,
cultura della protezione del patrimonio di
conoscenza dei singoli, privati o pubblici, e degli
interessi superiori dello Stato; infine, cultura
informatica, per lo sviluppo della consapevolezza
che il mondo web oramai coincide col mondo
reale e la violazione delle reti informatiche non ha
solo dimensione virtuale ma ha riflessi
significativi anche sui rapporti giuridici ed
economici concreti. È il momento di agire, allora:
il terrorismo non aspetta.
Sostituto procuratore
presso il Tribunale di Cagliari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Diario d’Estate
Maurizio Costanzo
o visto in televisione uno dei furbetti del
cartellino che timbrava con la testa coperta da
una scatola di cartone. Può essere anche che
per non stare in ufficio, si possa diventare
ridicoli oltre che cialtroni, però, credetemi, era
un’immagine malinconica quella che le
telecamere hanno mostrato. Credo che debba
essere approvata una legge, per cui il dirigente o
l’impiegato più volte renitente all’ufficio, venga
licenziato. Cosa volete che vi dica? È una maniera
più dignitosa di affrontare la vita, senza scatoloni
sulla testa.
H
© RIPRODUZIONE RISERVATA
• I consigli sbagliati vanno
dati solo a chi non li segue.
• Una volta, davanti a una
donna, mi mettevano la camicia
di forza. Oggi, mia moglie mi
aiuta a mettere quella da notte.
• Il matrimonio ti toglie la
libertà, ma ti dà il piacere del
libertinaggio.
• Ho un solo desiderio: farmi
desiderare.
• Vittoria mi conquistò
lasciandosi conquistare.
• Niente mi eccita di più di
una donna nel momento in cui
perde il pudore.
• Che bei tempi quando i
sogni mi tenevano più
compagnia della realtà.
• La tristezza è una
malinconia disperata.
• Se non trovo una parola,
come D’Annunzio, la invento.
• Quando non hai più voglia
di niente, ha bisogno di tutti.
• La verità bisogna non solo
IL GRILLO PARLANTE
La menzogna
aiuta a vivere
più della verità
VICEDIRETTORI: Osvaldo De Paolini,
PRESIDENTE: Francesco G. Caltagirone
Stefano Regolini
AMMINISTRATORE DELEGATO: Azzurra Caltagirone
REDATTORI CAPO CENTRALI:
CONSIGLIERI: Alessandro Caltagirone,
Lucia Pozzi, Raffaele Alliegro,
Alessandro Di Lellis,
Angela Padrone, Massimo Pedretti
Carlo Carlevaris, Mario Delfini,
Albino Majore, Alvise Zanardi
DIRETTORE GENERALE: Alvise Zanardi
saperla dire, ma anche saperla
nascondere.
• A volte è più difficile
insegnare a un uomo a vivere che
a morire.
• Com’è difficile convincere
uno stupido di essere, in realtà,
un cretino.
• Tutti vorrebbero essere
felici, ma pochi riescono ad
esserlo.
• La vera generosità la
troverai in chi non ha più niente
da offrirti.
• Non ho mai guadagnato un
soldo con il sudore della fronte
altrui.
• Non ho mai pagato una
donna. Ma quanto mi sono
costate le più oneste!
• Ci sono cose che il marito sa
e noi non sappiamo, ma ci sono
anche cose che il marito non fa e
noi facciamo.
• La disubbidienza o è
ribellione o legittima dignità
dell’orgoglio.
• Nel suo sguardo si leggeva
l’ammucchiata.
• Ci sono peccatrici che si
sentono tali solo se sorprese a
letto con il marito.
• La giustizia non è uguale
per tutti perché ognuno è diverso
dall’altro.
• Non credo ai giuramenti
eterni più di quanto non creda
alle menzogne.
• La vanità è l’aspetto più
frivolo dell’esibizionismo.
• L’atteggiamento più
stupido che uno stupido possa
assumersi è quello di voler
sembrare intelligente.
• La menzogna aiuta a vivere
più della verità.
• In grembo a una donna
incinta c’è l’universo.
• È difficile amare chi
potrebbe annullarci.
• La ragione è distruzione; il
cuore, speranza.
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Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Aumentano gli spettatori e il numero delle proposte, sale il volume d’affari. Secondo i dati divulgati dalla Siae, l’intero settore
dello spettacolo sembra uscito dalla fase più acuta della crisi. Particolarmente in rialzo concerti, cinema e sport
In lieve crescita anche il teatro, soprattutto la prosa. Gli operatori tornano a programmare investimenti di medio e lungo periodo
Al botteghino aria di ripresa
IL BILANCIO
i sarà la crisi economica, e lo
sappiamo tutti che c’è, ma
nel mondo dello spettacolo
ci sono segnali di ripresa. A
fornirli con quel tanto di
sguardo indietro che appartiene alle statistiche globali, è la
Siae che fornisce ora i dati del consumo nei settori, musica, cinema,
teatro del 2015. Una radiografia
dettagliata che «non solo interpreta il presente, ma, soprattutto, immagina il futuro» come ha sottolineato il presidente della società
degli autori Filippo Sugar. Un quadro positivo che, tra l’altro, ha già
il conforto di vedersi confermato
per l’anno in corso (su cui ancora
non ci sono studi particolareggiati, ma i dati forniti portano lo stesso segno). Bene, il dato più confortante che viene raccolto è questo:
dopo cinque anni di retromarcia,
il 2015 ha segnato una ripresa generale in tutti i settori. Ecco come:
è cresciuto il numero degli spettacoli (più 2,86 per cento), sono aumentati gli ingressi (più 4,89) e le
presenze (più 1,96). È salita la spesa al botteghino (8,63 per cento) e
il volume d’affari ha avuto un balzo del 10,20.
«È la prova che gli operatori ritengono conclusa la fase acuta della crisi economica e considerano il
momento attuale molto interessante per la programmazione di
investimenti di medio-lungo periodo» è il commento dell’Osservatorio Siae, che ha compiuto lo studio. Il cinema, per esempio, ha ampliato l’offerta del 2,66 per cento, il
teatro del 4,95, i concerti sono aumentati del 7,73. Segno positivo
anche nell’attività di ballo e concertini (del 2,09), dello spettacolo
viaggiante (3,52), delle mostre ed
esposizioni (nell’indicatore sono
comprese anche le fiere, mentre
non ci sono i musei) con un più
13,96. Più ridotta, invece, la crescita degli eventi sportivi (1,21 per
cento). La voce che consente maggior ottimismo contro i venti di
crisi è la crescita del volume d’affari che, in termini assoluti, equivale
a 587,2 milioni di introiti in più rispetto al 2014.
A segnare gli effetti maggior-
C
e 220 mila spettatori totali, Springsteen con i tre concerti da 60 mila,
due a San Siro e uno al Circo Massimo e lo sarà Ligabue coi due concerti a Monza).
Nel cinema, invece, la top ten è dominata dai titoli statunitensi e vede la presenza di un solo italiano,
Alessandro Siani, ottavo con
2.504.996 biglietti per il suo Si accettano miracoli. Il campione di incassi è il cartoon della Pixar Inside
Out con 4.289.675 ingressi. Al secondo posto un altro cult dell’animazione Usa, i Minions, sul terzo
gradino del podio della top dei biglietti venduti c’è Cinquanta sfumature di grigio con 2.963.563
spettatori.
Nel teatro il campione del box
office è Fiorello, primo nelle classifiche di spesa al botteghino e ingressi con 167.531 biglietti con
L’Ora del Rosario, davanti ad Evolushow di Enrico Brignano e al musical Romeo e Giulietta - Ama e
cambia il mondo. Quarta La famiglia Addams - Il Musical, quinta Cavalli di battaglia di Gigi Proietti.
Nella lirica dominio completo
degli spettacoli all’aperto. L’Aida,
rappresentata 18 volte all’Arena di
Verona, è l’opera più vista con
141.917 spettatori, seguita da un’altra opera di Verdi, il Nabucco, con
14 rappresentazioni e 101.560 biglietti e dalla Tosca con 6 rappresentazioni e 40.663 spettatori. La
Turandot, rappresentata nove volte a Caracalla, è al settimo posto
con 18.335 biglietti venduti.
Marco Molendini
mente positivi sono i concerti con
il 22,56, seguiti dal cinema con
l’11,57 e il teatro con l’1,78, con la
prosa (più 4,08) meglio della lirica
(0,11). Lo sport aumenta del 14,16,
soprattutto con il calcio (16,66) e
gli sport individuali (19,34).
GLI APPUNTAMENTI
L’Osservatorio ha poi fornito i dati
dettagliati per ogni settore con
una sorta di top ten degli appuntamenti più gettonati dal pubblico,
dove il successo va chiaramente e
direttamente alle proposte più popolari. Ecco, così, che nella musica sono i grandi raduni, soprattutto quelli e stivi e quelli degli italiani, a dominare gli incassi: il concertone degli AC/DC a Imola è
l’evento che ha incassato di più,
ma lo spettacolo più visto (151.935
ingressi) è stato il concerto a Campovolo di Ligabue (per gli AC/DC
erano 91.822), e l’artista più presente è Vasco Rossi con tre concerti nella top ten (due San Siro e il
San Paolo di Napoli), mentre in
classifica figurano anche Jovanotti e Tiziano Ferro (quest’estate i
protagonisti sono stati Vasco coi
suoi quattro concerti all’Olimpico
DOPO CINQUE ANNI
DI RETROMARCIA
IL 2015 SEGNA
UNA VERA INVERSIONE
DI TENDENZA
IN TUTTI I CAMPI
Angus Young degli AC/DC. Il concerto di Imola è al top del 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I numeri
10,20%
È l’incremento percentuale
rilevato dalla Siae degli
spettacoli in tutti i settori, che
segnano un +8,63% di spesa al
botteghino e un +4,89% di
ingressi
22,5%
L’incremento più significativo
è stato rilevato nel settore dei
concerti che hanno segnato
anche un più 7,73% di aumento
dell’offerta nel numero di
spettacoli
11,57%
L’incremento segnato dagli
spettacoli cinematografici, che
hanno ampliato l’offerta del
2,66%. I film italiani sono però
ancora indietro rispetto ai
titoli stranieri
4,08%
È l’incremento segnato dal
teatro, e in particolare dagli
spettacoli di prosa, mentre
l’aumento della lirica è
sostanzialmente nullo, con un
+0,11 per cento
In vetta
Inside Out
Campione d’incassi nel cinema il film
Disney Pixar, con 4,2 milioni di ingressi
13,96%
Fiorello
Aida
Maggiori incassi 2015 nel teatro “L’ora del
Rosario” di Fiorello: 156.531 biglietti
Rappresentata 18 volte all’Arena di Verona:
è il top della lirica con 141.917 spettatori
L’aumento registrato da
mostre ed esposizioni.
Nell’indicatore sono comprese
anche le fiere allestite nel
corso del 2015, ma non i musei
con collezioni permanenti
Si gira “Blade Runner 2”. E ci sarà anche Harrison Ford
IL SEQUEL
otizia numero 1: entro fine luglio inizieranno le riprese di
Blade Runner 2, che potrebbe
anche avere un titolo diverso e
sarà diretto da Denis Villeneuve, il
dotatissimo regista canadese di Sicario e Prisoners (nonché, prima di
migrare a Hollywood, del magnifico
La donna che canta, ricordiamolo).
Notizie numero 2, 3 e 4: Harrison
Ford riprenderà il ruolo di Rick Deckard, e a quanto garantisce il regista, il sequel svelerà in modo inequivocabile la sua natura di umano o
replicante.
LOS ANGELES
La prima
immagine del
nuovo Blade
Runner,
diretto dal
canadese
Denis
Villeneuve
N
IL LOOK
Contrariamente a quanto lascia supporre l’immagine divulgata dalla
Warner, però, il look del nuovo Bla-
prende i personaggi creati da Philip
K. Dick, porta la firma di Hampton
Fancher, 76 anni (già sceneggiatore
con David Peoples del primo Blade
Runner) e dell’assai più giovane Michael Green, sceneggiatore soprattutto di comics e serie tv, il che purtroppo autorizza il sospetto di un
trattamento al passo con questi tempi di cinefumetti e supereroi, ma naturalmente speriamo di sbagliare.
IL CAST
de Runner sarà molto diverso
dall’originale. Lo garantisce Roger
Deakins, il grande direttore della fotografia inglese già 13 volte candidato all’Oscar, complice fedele di Villeneuve e dei fratelli Coen, che giustamente rivendica libertà d’invenzione, visto che non solo nella realtà sono passati 35 anni, ma anche sullo
schermo l’azione ha luogo a diversi
decenni di distanza dall’originale
(«Ho sempre sognato di fare un film
di science fiction, fantascienza, genere in cui non mi sono mai cimentato», ha detto Deakins, «ma questa
sembra piuttosto science-fantasy»).
Notizia n. 5, forse la più importante: il copione, che ovviamente ri-
SUL SET A FINE MESE
IL SEGUITO DEL MITICO
FILM DI RIDLEY SCOTT
DIRIGE DENIS VILLENEUVE
NUOVO PROTAGONISTA
È RYAN GOSLING
Curiosissimo invece il cast. Il ruolo
del protagonista spetterà a Ryan Gosling, circondato da una folta serie
di belle e bellissime (Robin Wright,
Ana de Armas, Sylvia Hoeks (la reclusa di La migliore offerta), Carla
Juri, Mackenzie Davis (The Martian), ma anche dal roccioso Dave
Bautista (Drax il Distruttore in
Guardiani della galassia), e più ina-
spettatamente dalla grande attrice
palestinese Hiam Abbass (Il giardino di limoni).
Tutto insomma lascia pensare a
un’operazione ad alta spettacolarità
ma forse a minore densità filosofica
dell’originale, anche se naturalmente è presto per parlarne. Sir Ridley
Scott benedice e produce. La trama
è top secret ma si sa che il clima è
impazzito e sulla Terra tutte le acque, pioggia, neve, oceani, sono diventate
tossiche.
Auguriamo
all’operazione il massimo successo
ma senza esagerare: la Alcon ha
comprato tutti i diritti sul franchise,
sequel, prequel e remake. Sarebbe
una crudele ironia che il leggendario Blade Runner venisse cancellato
da un’invasione di replicanti.
Fabio Ferzetti
-TRX IL:18/07/16 22:09-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 24 - 19/07/16-N:RCITTA'
24
Spettacoli
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
In un film tv, “Confirmation”, in autunno su Sky, la storia dell’avvocatessa che nel ‘91 accusò il suo capo, giudice
della Corte Suprema, di molestie sessuali. Con Kerry Washington: «Volevo che questa vicenda venisse ricordata»
La donna che cambiò l’America
Richelmy:
per Marco
Polo non
mi volevano
ANTEPRIMA
TAVOLARA
a storia di una donna che,
mettendosi in gioco, ha cambiato il costume, la mentalità e la giustizia non solo in
America ma nel resto del
mondo: è stato presentato
in anteprima al Festival di Tavolara Confirmation, il film targato
Hbo, diretto da Rick Famuyiwa,
scritto da Susannah Grant (sceneggiatrice di Erin Brokovich),
prodotto e interpretato da Kerry
Washington. Andrà in onda su
Sky Cinema 1 Hd in autunno dopo aver ottenuto due candidature agli Emmy Awards. Washington, lanciata dalla serie Scandal
in cui interpretava la potente capo-comunicazione della Casa
Bianca, incarna ora Anita Hill,
l’avvocato che nel 1991 accusò
l’ex capo Clarence Thomas, appena nominato giudice della Corte
Suprema, di averla molestata sessualmente nel corso del loro decennale rapporto di lavoro.
L
IL PERSONAGGIO
onoscere se stessi, non farsi
prendere dall’invidia degli
altri e non dire sempre di sì:
Lorenzo Richelmy, 26 anni,
racconta la strategia adottata
per non montarsi la testa dopo il
ciclone che l’ha investito all’indomani del suo ruolo da protagonista in Marco Polo, serie tv in onda
su Netflix. «Ho viaggiato tantissimo» racconta ospite del Giffoni
Film Festival (foto) «tanto che,
quando ho fatto il provino per la
parte, ho detto che ero già stato
in tutti i posti in cui era stato
Marco Polo. Io amo viaggiare, il
viaggio ti apre la mente, ti fa scoprire te stesso. Al di là dei social,
dobbiamo imparare a stare da
soli per capire dove andiamo».
C
IL CASO
Il caso, che divise la politica e
l’opinione pubblica americana,
generò la temporanea sospensione di Thomas e un processo pubblico: il primo a portare sotto i riflettori un tema oggi più che mai
attuale. «Ho sentito l’urgenza di
raccontare questa vicenda importante ma dimenticata della
nostra storia culturale», spiega
Washington, che all’epoca dei
fatti aveva 14 anni. «Non ha importanza a quale versione crediamo. Sta di fatto che quel processo
ha cambiato definitivamente il
mondo di parlare delle molestie e
ha favorito la creazione delle leggi anti-harassment».
«QUEL PROCESSO
HA MODIFICATO
IL MONDO INTERO
E HA FAVORITO
LA CREAZIONE DI LEGGI
ANTI-HARASSMENT»
REALTÀ E FINZIONE Kerry Washington interpreta Anita Hill (sotto nella foto)
e dell’attenzione che Sky rivolge,
ogni anno di più, a questo settore». A Sky risulta che il proprio
pubblico è appassionato e frequenta le sale (a differenza degli
spettatori di Netflix che, secondo
un’indagine Link Campus, vanno
meno al cinema e sui social).
E con i David di Donatello, prodotti e trasmessi per la prima volta da Sky, il cinema italiano è stato ancora più protagonista. Lo
confermano gli ascolti: tra i primi 10 titoli proposti quest’anno
da Sky Cinema, ben 8 sono made
in Italy. Al primo posto c’è Il ricco, il povero e il maggiordomo, ma
è andata forte anche la serie I delitti del BarLume. E 37 film hanno
superato il milione di spettatori
nella prima settimana di programmazione.
Sky Cinema non va in vacanza,
annuncia Amedei: sono numerose le prime visioni (tra cui
007-Spectre, The Martian-Sopravvissuto, Il segreto dei suoi occhi,
La vicenda si concluse con la conferma di Thomas alla Corte Suprema e il film non si schiera, ma
ricostruisce le deposizioni dei
due contendenti davanti alla
commissione d’inchiesta del Senato. «La vera scommessa», spiega ancora Kerry, «era fotografare
le due facce della presenza femminile nelle stanze dei bottoni.
La protagonista di Scandal incarna il potere, Anita Hill ne è
schiacciata».
IMPEGNO
«Confirmation - spiega Margherita Amedei, direttore di Sky Cinema - è ispirato a una storia vera
che ha determinato cambiamenti profondi della società americana, ma assume un valore universale. E si iscrive nella nostra programmazione di film ispirati
all’attualità in una stagione in cui
il cinema ha dimostrato di essere
più che mai vivo: una conferma
dell’impegno, dell’investimento
Via dalla pazza folla) previste tra
luglio e agosto sui 12 canali HD e
su Sky on demand. In autunno sono attesi blockbuster (uno per
tutti: Star Wars - il risveglio della
forza) insieme con la nuova stagione di All the Way, in corsa per
3 Emmy. E Piuma, il nuovo film
di Roal Johnson su una maternità adolescenziale, prodotto da
Sky Cinema e Palomar: c’è chi
scommette che, prima di uscire
in sala il 20 ottobre, andrà in concorso alla Mostra di Venezia
Gloria Satta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA NUOVA STAGIONE:
L’EMITTENTE
PROPORRÀ L’ULTIMO
“STAR WARS”
E “PIUMA”, NUOVA
PELLICOLA DI JOHNSON
n nuovo titolo si aggiunge alla lunga lista di serie tv originali targate Netflix. Si tratta
del mistery drama Stranger
Things che ha debuttato sulla
piattaforma di streaming venerdì scorso: otto gli episodi della
durata di un’ora ciascuno. Ideata, scritta e diretta dai fratelli
Matt e Ross Duffer, già firme di
alcuni episodi del fantascientifico Wayward Pines, la serie, verrà
rilasciata in contemporanea in
tutti i 190 Paesi nei quali è presente il servizio on demand che
in soli due anni, complice
l’espansione territoriale in Europa e Sud America, ha visto incrementare vertiginosamente i sui
abbonati superando gli 80 milioni di clienti nel mondo. Ambientata nel 1983, in piena era reaganiana, a Hawkins, piccola cittadina dell’Indiana, Stranger Things
ruota attorno alla scomparsa di
un dodicenne, Will (Noah Schnapp), e alla serie di eventi sinistri ed inspiegabili che la sua sparizione fa affiorare, sconvolgen-
U
do i monotoni equilibri della placida cittadina. Impegnati nel ritrovamento del ragazzo, oltre la
Polizia locale rappresentata
dall’apparentemente scontroso
Capitano Hopper, la madre di
Will, Joyce (Winona Ryder), e i
suoi tre migliori amici Mike
(Finn Wolfhand), Dustin (Gaten
Matarazzo) e Lucas (Caleb
McLaughlin). Proprio i tre compagni di scuola, durante le loro
ricerche, s’imbattono in Eleven
(Millie Brown), ragazzina taciturna con i capelli rasati e poteri
sovrannaturali, forse collegata
alla scomparsa del loro amico.
SUGGESTIONI
Definita “una dichiarazione
d’amore per i classici degli anni
SPARIZIONI INSPIEGABILI
EVENTI SINISTRI
E ALTRE DIAVOLERIE
NELLA PROVINCIA USA
DI REAGAN. MODINE
E LA RIDER NEL CAST
80 che hanno entusiasmato
un’intera generazione”, Stranger
Things, è un vero e proprio
omaggio dei fratelli Duffer a pellicole entrate di diritto nella storia del cinema. Moltissime le citazioni, più o meno evidenti, disseminate nel corso degli episodi,
a partire dalla locandina, chiaro
tributo ai lavori dell’illustratore
Drew Struzan (Guerre Stellari,
Ritorno al futuro). Tra rapimenti, esperimenti governativi, forze
sovrannaturali e un gruppo di
adolescenti catapultato in un’avventura dai contorni pericolosi,
la serie, celebra l’universo spielberghiano con riferimenti ai
suoi E.T. l’extra terrestre e Incontri ravvicinati del terzo tipo ma
anche ai titoli prodotti dal regista Premio Oscar, dai Goonies a
Poltergeist passando per il recente Super 8. Tra le altre citazioni
cinematografiche troviamo Explorers di Joe Dante, doppio esordio sul grande schermo per
Ethan Hawke e River Phoenix,
Stand by me di Rob Reiner e le atmosfere degli horror-fantascientifici di John Carpenter. Un mix
di influenze che dal cinema, con
«A Netflix cercavano da anni un
attore per questo lavoro», dice,
«e la casting italiana non pensava fossi adatto per il ruolo. Così
ho deciso di fare da solo il provino in casa, aiutato da un mio
amico regista e dalla mia fidanzata di allora. L’ho inviato direttamente alla casting inglese. Per
due mesi non ho saputo nulla poi
mi hanno telefonato e mi hanno
detto che il giorno dopo sarei dovuto andare in Malesia per fare
un’audizione. Avevo il problema
della lingua perché non sapevo
bene l’inglese, anzi lo sapevo abbastanza male. Mi hanno detto
che mi avrebbero messo a disposizione su skype una coach e se
fossi migliorato in due settimane
mi avrebbero preso. E così è stato». Aggiunge: «Mi ha aiutato
molto Pierfrancesco Favino, mio
padre nella serie. La ricetta per
restare con i piedi per terra? Autoironia, fiducia in se stessi e
pensare che tutto è possibile».
RAPIMENTI & ALTRI MISFATTI
Una scena dai telefilm scritti
e diretti dai fratelli Duffer
Arriva “Stranger Things”
il mistero corre su Netflix
LA SERIE
IL PROVINO
tanto di poster de Lo Squalo appeso nella stanza di Will o riferimenti a Star Wars e Lo Hobbit, si
sposta alla letteratura con sequenze degne di un romanzo di
Stephen King grazie alla capacità di bilanciare parentesi inquietanti al ritratto della provincia
americana. M
Ma Stranger Things non si limita
a portare sul piccolo schermo
una sterile operazione nostalgia.
Il mistery drama di Netflix, infatti, ha il merito di creare fin dalla
prima inquadratura una propria
identità visiva e narrativa alla
quale contribuiscono la scenografia di Chris Trujillo, l’intensa
fotografia di Tim Ives e il tema
musicale giocato sull’uso del synth creato da Kyle Dixon e Michael Stein, intervallato da brani
di Peter Gabriel, Joy Division e
The Clash.
IL RITORNO
Parlando di cult, Stranger
Things, segna il ritorno per una
vera icona del cinema anni 80 e
90: Winona Ryder. L’ex ragazza
interrotta che del cinema americano è stata il simbolo, grazie a
ruoli in pellicole come Edward
mani di forbici di Tim Burton, Taxisti di Notte di Jim Jarmusch o
Giovani, carini e disoccupati,
esordio alla regia di Ben Stiller,
rinasce professionalmente gra-
zie all’incisiva interpretazione di
una madre coraggiosa e combattiva regalatale dal piccolo schermo, metafora capace di sintetizzare al meglio la felice e florida
stagione vissuta dalle serie tv.
Una lenta risalita, dopo l’arresto
per furto del 2001, fatta di ruoli
minori e profilo defilato che ha
lentamente lasciato il posto a
personaggi sempre più a fuoco
come dimostra la partecipazione, al fianco di Oscar Isaac, in
Show Me a Hero, mini-serie HBbo diretta dal Premio Oscar Paul
Haggis.
Ma la Ryder non è il solo talento
a brillare nel nutrito cast della
serie. Matthew Modine, l’ex marine Joker di Full Metal Jacket,
che recentemente ha confermato la produzione di una seconda
stagione del thriller sci-fi, è
l’oscuro scienziato Martin Brenner mentre David Harbour, ad
agosto nel cast dell’atteso Suicide Squad, veste i panni del comandante della polizia chiamato ad investigare sulla sparizione
di Will. Menzione speciale per i
giovanissimi interpreti della serie capaci di caratterizzare al meglio i propri personaggi tra una
partita a Dungeons and Dragons
e un flashback rivelatore.
Manuela Santacatterina
-TRX IL:19/07/16 00:20-NOTE:RCITTA'
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 25 - 19/07/16-N:
25
Telecomando
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Il meglio di
ASCOLTI
L’anniversario
Rai2 ore 23,50
A Sud di Made in Sud
Fiction
Rai Storia e Rai1 ore 21,30 e 23,20
Paolo Borsellino Essendo Stato
11,56%
mmm
mmm
mmmmm
mmmm
mmm
mm
m
Nuovo appuntamento con le
migliori gag della stagione appena
conclusa, riproposti A Sud di Made
in Sud, in onda alle 23.50 su Rai2
con Gigi, Ross, Fatima Trotta,
Elisabetta Gregoraci ed i 40 attori
comici del cast dal palco
dell’Auditorium del Centro di
produzione Rai di Napoli. Tra i
protagonisti ci saranno Mariano
Bruno nei panni di Pigroman, il
tatuatore Sbaglio, alias Mino
Abacuccio, e il gruppo dei « 4
Gusti», new entry di questa
edizione.
A scandire il ritmo della
puntata le musiche di Frank
Carpentieri e gli interventi del
professor Enzo Fischetti.
imperdibile
da vedere
consigliato
si può vedere
in mancanza di altro
informazione
film
sport
Provaci ancora prof! Rai1
Fiction
9,84%
Matrimoni e altre follie Canale5
Access prime time
19,61%
PAOLO BORSELLINO Stasera il ricordo
della strage di via D’Amelio
Techetechetè Rai1
«Il nostro compito è raccontare e le
ricorrenze sono occasioni perché il
racconto sia sempre vivo e attivo
nell’interazione con la società civile.
L’impegno deve essere costante in
una società che riceve tanti stimoli,
anche drammatici». Parla così il
direttore generale della Rai, Antonio
Campo Dall’Orto, presentando il
film documentario di Ruggero
Cappuccio, Paolo Borsellino Essendo
Stato, in onda questa sera alle 21,30
su Rai Storia e alle 23,20 su Rai1, nel
giorno dell’anniversario della strage
di Via D’Amelio a Palermo, dove ha
perso la vita il giudice Borsellino.
«La nostra è un attività ricorrente,
quella di riuscire a lavorare sui
valori che tengono insieme la società
- osserva il Direttore generale - e
questo documentario è
particolarmente importante non
solo per il significato di servizio
pubblico ma per quello che sta
accadendo in questi ultimi tempi, da
Dakka allo scontro dei treni, da
Nizza alla Turchia».
Il documentario è anche un
omaggio ad Emanuela Loi, la prima
donna della polizia a restare uccisa
in servizio, proprio nella strage di via
D’Amelio. La sua storia è quella di
una ragazza come tante, in Polizia
già da giovanissima, che faceva il suo
lavoro con impegno e passione, fino
al giorno in cui morì, in una
domenica di luglio in cui era di turno
per accumulare giorni di ferie ed
andare presto in vacanza. Il
documentario racconta anche la
vicenda delle sue compagne di corso,
della prima donna che prestò
servizio a Palermo, di tre donne
impegnate oggi nei servizi scorta, e
delle allieve dell’Accademia di
Abbasanta.
RAI 1
RAI 2
RAI 3
RETE 4
CANALE 5
ITALIA 1
LA7
6.00
6.30
6.45
10.50
11.35
13.30
14.00
14.05
Il caffè di Raiuno Attualità
● Tg 1 Telegiornale
Unomattina Estate Attualità
Cedar Cove Serie Tv
Velvet Serie Tv
● Telegiornale Telegiornale
Tg 1 Economia Rubrica
Estate in diretta Rubrica.
Condotto da Arianna Ciampoli
15.30 Legami Soap Opera
16.20 Complimenti per la connessione - Anti-Spam Serie Tv
16.30 ● Tg 1 Telegiornale
16.40 Estate in diretta Rubrica
18.45 Reazione a catena Gioco.
Condotto da Amadeus
20.00 ● Telegiornale
Telegiornale
20.30 Complimenti per la connessione - App
Serie Tv
20.40 Techetechetè 2016... Stasera
con noi
Videoframmenti
8.55
9.40
10.25
10.30
11.20
12.10
Il nostro amico Kalle Telefilm
TG2 Insieme Estate Attualità
● Tg 2 Flash Telegiornale
Summer Voyager Doc.
Il nostro amico Charly Telefilm
La nostra amica Robbie
Telefilm
13.00 ● Tg 2 Giorno Telegiornale
13.30 Tg 2 E...state con costume
Rubrica
13.50 Medicina 33 Rubrica
14.00 La fine della canzone Film Tv
15.35 Elementary Telefilm
16.15 Guardia Costiera Telefilm
17.50 Rai Parlamento Telegiornale
News
18.00 ● Tg 2 Flash L.I.S.
Telegiornale
18.05 Rai Tg Sport News
18.20 ● Tg 2 Telegiornale
18.50 Blue Bloods Telefilm
19.40 N.C.I.S. Telefilm
20.30 ● Tg 2 20.30 Telegiornale
8.00
10.05
Agorà Estate Attualità
Complimenti per la connessione Serie Tv
10.10 La zingara rossa Film
12.00 ● Tg 3 Telegiornale
12.15 Doc Martin Telefilm
13.10 Il tempo e la storia Rubrica
14.00 ● Tg Regione Telegiornale
14.20 ● Tg 3 Telegiornale
14.50 TGR Piazza Affari Rubrica
14.55 ● Tg 3 L.I.S. Telegiornale
15.00 La casa nella prateria Telefilm
15.50 Un genio, due compari, un
pollo Film
17.50 Geo Magazine 2016 Attualità
18.55 ● Meteo 3 Previsioni del
tempo
19.00 ● Tg 3 Telegiornale
19.30 ● Tg Regione Telegiornale
20.00 Blob Attualità
20.15 Cuori in cucina Situation
Comedy
20.35 Un posto al Sole Teleromanzo
6.05
6.00
7.35
6.00
● Una serata speciale Film
Tv. Di Graeme Campbell. Con
William Baldwin, Natalie
Brown, Lisa Berry, James
Thomas, Christian Martyn
Diario Civile - Paolo Borsellino
Documenti
● TG1 Notte Telegiornale
● Che tempo fa Previsioni del
tempo
Sottovoce Rubrica
Inventare il Tempo - Il lamento d’Arianna Musica
21.05
21.15
21.10
21.30
23.20
0.15
0.45
0.50
1.20
LOL ;-) Serie Tv
● N.C.I.S. Telefilm. Con Mark
Harmon, Michael Weatherly,
Pauley Perrette
22.45 N.C.I.S. Los Angeles Telefilm
23.35 ● Tg 2 Telegiornale
23.50 A Sud di Made in Sud Show.
Condotto da Gigi e Ross, Fatima
Trotta, Elisabetta Gregoraci
1.10
● Meteo 2 Previsioni del
tempo
1.15
Appuntamento al cinema
Rubrica
1.20
Casa famiglia 2 Miniserie
● La meglio gioventù Film.
Di Marco Tullio Giordana. Con
Luigi Lo Cascio, Alessio Boni,
Jasmine Trinca
22.55 ● Tg Regione Telegiornale
23.00 ● Tg 3 Linea Notte Estate
Telegiornale
23.35 Report Cult Reportage
0.25 Rai Parlamento Telegiornale
News
0.35 Seven Nights
Rubrica. Condotto da Valentina
Carli, Enriso Oetiker, Alexia P.
Turchi
17.40 The Last Song Sky Cinema Family
18.35 True Lies Sky Cinema Max HD
19.00 The Twilight Saga: Eclipse Sky Cinema
Hits HD
19.10 Benvenuti al nord Sky Cinema 1 HD
19.30 Antboy - La vendetta di Red Fury Sky
Cinema Family
21.00 Brisby e il segreto di Nimh Sky Cinema
Family
21.00 Oceano di fuoco - Hidalgo Sky Cinema
Max HD
21.10 Città di carta Sky Cinema 1 HD
21.10 Fuga in tacchi a spillo Sky Cinema Hits
HD
22.25 Ember - Il mistero della città di luce Sky
Cinema Family
22.45 Cado dalle nubi Sky Cinema Hits HD
23.05 L’apprendista stregone Sky Cinema 1 HD
23.20 Il diavolo in blu Sky Cinema Max HD
0.05 Dubitando di Thomas - Bugie e spie Sky
Cinema Family
0.30 28 giorni dopo Sky Cinema Hits HD
1.00 Affare fatto Sky Cinema 1 HD
21.15
0.25
2.15
2.35
4.10
4.15
5.45
● La strada dei miracoli
Rubrica. Condotto da Safiria
Leccese
Squadra antiscippo
Film
Mediashopping
Televendita
Marinai in coperta
Film
Help Quiz
Carmen di Trastevere
Film
Tg 4 Night News News
Una per tutte, tutte per una
Cartoni animati
Belle e Sebastien Cartoni
animati
Georgie Cartoni animati
Sailor moon Cartoni animati
Chuck Telefilm
White Collar - Fascino criminale Telefilm
Il gusto dell’estate#Summer
Festival Show
Giffoni Festival - Destinazione
Giffoni Attualità
● Studio Aperto Telegiornale
● Sport Mediaset News
I Simpson Cartoni animati
I Griffin Cartoni animati
American Dad Cartoni animati
My name is Earl Telefilm
Due uomini e 1/2 Situation Com
Suburgatory Telefilm
Friends Situation Comedy
Dharma & Greg Situation Com
● Studio Aperto Telegiornale
Tg 5 Prima pagina
Rubrica
8.00 ● Tg 5 Mattina Telegiornale
8.45 CentoVetrine Soap Opera
9.15
Koos, il piccolo indiano Film
10.55 ● Tg 5 Ore 10
Telegiornale
11.00 Forum Rubrica. Condotto da
Barbara Palombelli
13.00 ● Tg 5 - Meteo.it
Telegiornale
13.45 Beautiful Soap Opera
14.10 Una vita Telenovela
14.45 Cherry Season - La Stagione
del Cuore Telenovela
16.45 Rosamunde Pilcher - Quattro
sfumature d’amore
Serie Tv
18.45 Il segreto Telenovela
19.55 Prima pagina Tg 5 Rubrica
20.00 ● Tg 5 - Meteo.it
Telegiornale
20.40 Paperissima Sprint Estate
Show
12.25
13.05
13.45
14.35
15.00
15.25
16.00
16.30
17.00
18.00
18.30
● Temptation Island 3
DocuReality. Condotto da
Filippo Bisciglia
23.30 Top Secret Attualità. Condotto
da Claudio Brachino
1.20
● Tg5 - Notte - Meteo.it
Telegiornale
2.05 Paperissima Sprint Estate
Show
2.40 Nati ieri Telefilm
4.30 ● Tg 5 - Meteo.itTelegiornale
5.00 Mediashopping Televendita
5.15
● Tg 5 - Meteo.itTelegiornale
19.25 The Mentalist Telefilm
20.20 C.S.I. Miami Telefilm
21.10 ● Chicago Fire Telefilm. Con
Jesse Spencer, Taylor Kinney,
Monica Raymund
23.55 Off the Map Telefilm
1.45
Suits Miniserie
2.30 ● Studio Aperto - La
giornata Telegiornale
2.45 ● Premium Sport News
3.10
Mediashopping Televendita
3.25 Yu - Gi - Oh! Cartoni animati
5.05 No ordinary family Telefilm
21.10
8.00
8.25
8.50
9.15
10.15
12.05
12.10
● Meteo - Traffico
Previsioni del tempo
Omnibus News
Attualità
7.30
● Tg La7 Telegiornale
7.50
● Meteo Previsioni
del tempo
7.55
Omnibus dibattito
Attualità
9.40 Coffee Break
Attualità. Condotto da Flavia
Fratello
11.00 L’Aria d’Estate
Rubrica. Condotto da Andrea
Pancani
13.30 ● Tg La7
Telegiornale
14.00 Tg La7 Cronache Rubrica
14.20 Amore mio aiutami Film
16.45 L’ispettore Tibbs
Telefilm
17.45 Joséphine, Ange Gardien
Telefilm
20.00 ● Tg La7 Telegiornale
7.00
20.35 ● In Onda Attualità. Condotto da Tommaso Labate,
David Parenzo
23.10 ● Futbol Rubrica. Condotto da
Andrea Scanzi
0.50 ● Tg La7
Telegiornale
1.00
Il maledetto United
Film
2.45 Cronaca di un amore
Film
4.40 Starsky & Hutch Telefilm
5.35 Omnibus dibattito Attualità
Dig. terrestre
Il satellite
SKY
CINEMA
Mediashopping
Televendita
6.35 Kojak Telefilm
8.30 Cuore ribelle
Telenovela
9.30 Tierra De Lobos - L’amore e il
coraggio Telefilm
10.40 Ricette all’italiana
Rubrica
11.30 ● Tg 4 - Telegiornale
Telegiornale
12.00 Glades Serie Tv
13.00 La signora in giallo Telefilm
14.00 Lo sportello di Forum Rubrica.
Condotto da Barbara Palombelli
15.30 Flikken coppia in giallo
Telefilm
16.40 Ammazzali tutti e torna solo
Film
18.55 ● Tg 4 - Telegiornale
Telegiornale
19.35 Dentro la notizia Rubrica
19.55 Tempesta d’amore Soap Opera
20.30 Dalla vostra parte Attualità
RAI
FOX
SPORT
17.05 Calcio, Copa America 2016. Argentina Cile Sky Sport 1 HD
18.15 Calcio, Incontro Amichevole. Rapid
Vienna - Chelsea Sky Sport 3 HD
19.00 Wrestling, WWE Domestic Raw Sky
Sport 2 HD
20.40Calcio, Incontro Amichevole. Oxford
United - Leicester City Sky Sport 1 HD
21.30 Tennis, Federer - Cilic. Wimbledon Sky
Sport 2 HD
22.00 Automobilismo, Indycar. Toronto Sky
Sport 3 HD
22.45 Calcio, UEFA Euro 2016. Inghilterra Islanda Sky Sport 1 HD
23.00 Calcio, Copa America 2016. USA - Argentina Sky Sport 3 HD
23.30 Wrestling, WWE Experience Sky Sport 2
HD
23.30 Calcio, UEFA Euro 2016. Portogallo Islanda Sky Sport 3 HD
0.00 Calcio, UEFA Euro 2016. Portogallo Austria Sky Sport 3 HD
0.30 Calcio, Incontro Amichevole. Rapid
Vienna - Chelsea Sky Sport 1 HD
National Geographic
14.00 Trucchi geniali
15.25 L’arma segreta nazista
16.20 Megastrutture: La diga
17.15 Megafabbriche - Ferrari FF
18.10 Tesori perduti
19.05 Trucchi geniali
20.00U Boot: il sottomarino di Hitler
20.55 Autostrada per l’inferno. Missione Europa
21.55 Minatori d’azzardo
22.55 Mega tsunami: nuove rivelazioni
23.50 Megafabbriche - Ferrari FF
0.45 U Boot: il sottomarino di Hitler
Discovery Channel HD
17.10 Come è fatto
18.10 Bear Grylls: l’ultimo sopravvissuto
20.00Acquari di famiglia
21.00 Come è fatto
21.55 Costruzioni senza limiti
22.50 Affari a quattro ruote
23.50 Killing Fields: crimini sepolti
0.50 Come è fatto
14.05 Happiness Fox Life
14.10 Mom Fox HD
14.20 NCIS Los Angeles Fox Crime HD
14.35 I Simpson Fox HD
15.05 The Catch Fox Life
15.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD
15.20 How I Met Your Mother Fox HD
16.00 CSI Fox Crime HD
16.15 2 Broke Girls Fox HD
16.50 CSI Fox Crime HD
17.05 Mom Fox HD
17.30 American Dad Fox HD
17.40 Criminal Minds Fox Crime HD
17.55 American Dad Fox HD
18.20 I Griffin Fox HD
18.20 Scandal Fox Life
18.30 Criminal Minds Fox Crime HD
18.50 I Griffin Fox HD
19.10 Grey’s Anatomy Fox Life
19.15 How I Met Your Mother Fox HD
19.20 NCIS Los Angeles Fox Crime HD
19.40 How I Met Your Mother Fox HD
20.05 Mom Fox HD
20.05 Grey’s Anatomy Fox Life
20.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD
20.30 2 Broke Girls Fox HD
21.00 NCIS Fox Crime HD
21.00 Scream Queens Fox HD
21.00 Scandal Fox Life
21.50 NCIS Fox Crime HD
21.50 Cumbia Ninja Fox HD
21.55 Scandal Fox Life
22.40 NCIS Fox Crime HD
22.50 Scream Queens Fox HD
23.30 Criminal Minds Fox Crime HD
23.40 2 Broke Girls Fox HD
23.45 Happiness Fox Life
0.05 Mom Fox HD
0.15 Criminal Minds Fox Crime HD
0.35 American Dad Fox HD
0.45 The Catch Fox Life
1.00 American Dad Fox HD
1.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD
1.25 I Simpson Fox HD
RAI 4
15.40 Numbers
17.10 Numbers
18.00 Rai News - Giorno
18.05 Merlin and Dragons
Crusanders
19.40 Scandal
21.10 Dominion
22.45 Kiss of the Damned
0.20 Black Sails
1.15 Rai News - Notte
1.20 Anica appuntamento al
cinema
1.25 Fairy Tail
RAI 5
15.05 Anica Appuntamento Al
Cinema
15.10 Viaggio Al Centro Del
Pianeta
16.10 Adriana Lecouvreur
18.45 Rai News - Giorno
18.50 Il Giro Del Mondo In 80
Meraviglie
19.50 Europa Tra Le Righe
20.50 Passepartout
21.15 Le mele di Adamo
22.45 Lo Stato Dell’Arte
23.15 Genesis
RAI MOVIE
19.35 The Stupids
21.15 The Legend is Born: Ip
Man
23.00 Una vita tranquilla
0.45 Rai news - Notte
0.55 Anamorph. I ritratti del
serial killer
RAI PREMIUM
17.10 Un Ciclone In Convento
18.55 La Prova Del Cuoco
20.15 Tutti Pazzi Per Amore
21.20 I Migliori Anni
23.45 Il Commissario Rex
MEDIASET PREMIUM
14.17 Bagnomaria Premium
Cinema Comedy
15.26 Colombiana Premium
Cinema Energy
15.33 San Andreas Premium
Cinema
15.50 Take Me Home Tonight
Premium C. Comedy
17.13 Ferite mortali Premium
Cinema Energy
17.27 Focus - Niente è come
sembra Premium C.
17.51 American Pie - Il
matrimonio Premium
Cinema Comedy
18.01 Blue Jasmine Premium
Cinema Emotion
18.58 We Were Soldiers Premium Cinema Energy
19.17 Scott Pilgrim vs. the
World Premium Cinema
19.35 Superfantozzi Premium
Cinema Comedy
21.15 Un Disastro Di Ragazza
Premium Cinema
21.15 Detrompez vous Premium Cinema Comedy
21.15 Trash Premium Cinema
Emotion
21.15 Sherlock Holmes Premium Cinema Energy
22.50 I pinguini di Mister Popper Premium Cinema
Comedy
23.09 Bordertown Premium
Cinema Emotion
23.24 X-Men: Giorni di un
futuro passato Premium
Cinema Energy
23.26 Ted 2 Premium Cinema
0.23 Le comiche Premium
Cinema Comedy
1.03 A Piedi Nudi Premium
Cinema Emotion
CIELO
FOCUS
TV 2000
12.00 MasterChef Australia
13.00 Sky Tg24 Giorno
13.15 MasterChef Australia
14.15 MasterChef Italia 3
16.15 Buying & Selling
17.15 Case in rendita
18.15 Fratelli in affari
19.15 Top Gear UK
20.15 Affari di famiglia
21.15 Master Pasticciere di
Francia
23.15 Celos - Gelosia
1.15 Amore e sesso in India
2.15 Viaggio nel desiderio
femminile
3.15 Vedo nudo
16.00 Love Is In the Wild
16.50 Mutant Planet
17.45 David Attenborough:
curiosi di natura
18.40 Mega naufragi
19.30 World’s Top 5
20.25 Marchio di fabbrica
21.15 La Seconda Guerra
Mondiale: archivi segreti
22.05 Top Secret: ipotesi di
complotto
23.00 L’ascesa del Partito
Nazista
23.50 A caccia di Ufo: Basi
sotterranee aliene
0.40 Io e i miei parassiti
15.00 La Coroncina Alla Divina
Misericordia
15.20 Siamo Noi - L’altra Estate
16.30 Il Mio Medico
17.30 Il Diario di Papa Francesco
18.00 Rosario da Lourdes
18.30 Tg 2000
19.00 Pregate Per Me
19.30 #OhMyGod - Sette ragazzi a Cracovia per seguire
dal vivo Papa Francesco
20.00Santo Rosario
20.30 Tg Tg
21.00 Siamo Noi - Lungo le
Strade della Misericordia
-TRX IL:18/07/16 21:35-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 26 - 19/07/16-N:RCITTA'
26
Sport
CICINHO CHOC:
«HO INCONTRATO
GESÙ CRISTO DOPO
QUATTORDICI
BIRRE E DICIOTTO
CAIPIRINHE»
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Fax: 06 47887668
e-mail: [email protected]
INTRIGO HIGUAIN
BLUFF E VERITÀ
De Laurentiis incontra il dg Marotta `Il bianconero: «Noi non intendiamo
«Se vuoi Gonzalo, paga la clausola»
farlo: trattativa per ora impossibile»
`
L’AFFARE
ROMA Guerra di nervi e strategia
mediatica: il primo round live
tra il dg Marotta e il presidente
De Laurentiis si è consumato in
Lega negli uffici di via Rosellini a
Milano. Un veloce confronto intorno alle 14.00 servito, soprattutto, a cristallizzare le posizioni
dei giorni scorsi nell’affaire Higuain. Il patron campano non accetta i cartellini di Pereyra e Rugani, la cessione del Pipita avverrà solo con il pagamento della
clausola. Al termine dell’assemblea, intorno alle 17,00, la prima
versione della trattativa viene
raccontata dal numero uno degli
azzurri: «Non c’è mai stato un
contatto tra la Juventus e il Napoli, Marotta non ha mai avuto
intenzione di pagare la clausola.
Nessun club ha detto ‘ecco l’offerta né Higuain ha detto ecco
l’offerta’». Incalzato poi da alcuni cronisti sulla possibilità da
parte dei bianconeri di pagare la
cifra di 94,7 milioni, De Laurentiis ha risposto così: «E’ una società di classe e non lo farà, altrimenti diventerebbe un club antipatico. Sono convinto che non
andranno a disturbare questo discorso. Forse il giocatore potrebbe ritenere di andare a bussare a
qualche personaggio di una società, compresa la Juventus, e
quindi poi i bianconeri si potrebbero sentire titolati a dire ‘Allora
De Laurentiis che succede?’. In
quel caso però li farei ragionare.
Gli direi ‘Per me non è il caso’.
Poi se volete andare contro un
muro, andate pure contro un
muro. Se Higuain sarà in ritiro?
Ora è in vacanza, lo vedremo il
25 luglio». L’operazione Pereyra,
utile a reperire parte dei soldi
per la cifra della clausola, è per
ora congelata. «E’ fuori dai giochi – puntualizza De Laurentiis -.
Zaza? Abbiamo tanti attaccanti». Circa 45 minuti dopo è il turno di Marotta. Per motivi logistici il dirigente bianconero (in
quel momento la postazione in
sala stampa era occupata da Beretta) ha preso un’uscita secondaria scatenando scompiglio e
l’inseguimento dei giornalisti
presenti: «Non c’è possibilità di
pagare la clausola di Higuain,
quindi al momento non c’è trattativa. Il discorso per ora è chiuso, non aggiungo altro – le parole
dell’ad-. Se il calciatore domanda la cessione? Chiedete al Napoli». Il piano B della Juventus resta così in piedi: temporeggiare,
cercando di monetizzare al mas-
IL PRESIDENTE, CHE
PENSA A ICARDI:
«UN CLUB DI CLASSE
NON PUÒ RISCHIARE
DI DIVENTARE
ANTIPATICO»
simo la vendita dei vari Rugani,
Pereyra, Sturaro e Zaza (in trattativa con il Wolfsburg) per provare ad arrivare alla cifra fissata
dal Napoli.
IL PIPITA DECISO
Alle 18.30 circa il produttore cinematografico è arrivato con un
elicottero privato a Dimaro. Il
suo sbarco è stato accolto da una
standing ovation dei tifosi, apparsi rassicurati dalle ferme dichiarazioni del loro patron, che
in realtà appaiono anche provocatorie per far uscire allo scoperto Higuain e la stessa Juventus. Il
Pipita aspetta fiducioso, dopo
l’accordo con i bianconeri per un
quadriennale a circa 7,5 milioni
a stagione. La sua scelta non
cambia, ma restano ancora aperte le piste straniere che portano
al Psg, all’Arsenal e all’Atletico
Madrid. Contestualmente, il ds
Paratici, presente in Lega insieme a Marotta, prosegue i contatti con l’entourage di Icardi e Cavani. L’attaccante argentino si
conferma l’obiettivo principale
del Napoli. Le telefonate con il ds
Giuntoli sono frequenti e, appena si risolverà il caso Higuain, il
dirigente proverà a discutere anche con l’Inter, intenzionata a
chiedere circa 50 milioni di euro
per il suo bomber seguito pure
dall’Arsenal. Sempre il Napoli
ha registrato dei problemi per le
visite mediche di Santon, mentre
proseguono i colloqui con l’entourage di Tolisso del Lione e
dell’agente di Hamsik, Venglos,
per il rinnovo del contratto. Cigarini è della Sampdoria che ha
versato circa 3,5 milioni di euro
all’Atalanta.
Eleonora Trotta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROTAGONISTI Higuain e, in alto, Dzeko e Totti. Nel tondo in basso,
Il regolamento
Accordi privi di valore senza il “sì” del giocatore
NAPOLI De Laurentiis (foto ANSA)
JUVENTUS Marotta (foto ANSA)
ROMA Pjanic, Higuain, Vardy: il
calciomercato 2016 verrà
ricordato come la sessione delle
clausole. Le diverse condizioni
inserite nei contratti sotto la
voce ‘altre scritture’ hanno,
infatti, acceso il dibattito fra i
tifosi di Roma, Napoli e
Leicester, e la curiosità dei
tanti operatori di
mercato, impegnati
nello scovare dettagli e
postille. Perché la
durata e le cifre delle
formule rescissorie
disegnano la strategia
di un club nei confronti
del proprio tesserato.
L’introduzione della clausola è
stata ereditata dalla Spagna.
Inizialmente erano state volute
dai giocatori per disporre di
maggior margine di manovra
sul proprio destino, ma con il
tempo le norme contrattuali si
sono trasformate in formule che
tutelavano le stesse società dagli
assalti dei club più ricchi. La
storia recente ricorda le
clausole stellari di un miliardo
di euro per Bale e Cristiano
Ronaldo, quelle top di Messi e
Neymar di 250 milioni, quella
recente di Busquets di 200
milioni, ufficializzata durante
l’ultimo rinnovo fino al 2021, e di
Griezmann di 100 milioni.
Pure Mascherano,
nonostante il suo valore
si sia negli anni
deprezzato, conserva
una clausola di circa
100 milioni mentre il
Villarreal ha fissato a
50 milioni lo
sbarramento per
Musacchio, nonostante gli
spiragli per una cessione a circa
25 milioni. De Laurentiis con la
vicenda Higuain (clausola di 94,7
milioni) si è confermato un
habituè dell’istituto: gli stessi
Cavani e Lavezzi, sempre al Psg,
erano stati ceduti a fronte della
cifra stabilita e concordata con
gli stessi giocatori in occasione
dei loro ultimi contratti con gli
azzurri: 64 milioni per il bomber
uruguaiano, 31 per l’attaccante
argentino. Ma la clausola per
essere valida deve avere il totale
consenso del calciatore. Il caso
Vardy ha fatto storia in tal senso:
l’Arsenal aveva praticamente
versato l’importo della cifra
stabilita dal Leicester di circa 30
milioni, ma alla fine l’attaccante
inglese ha preferito rinnovare il
suo contratto con la società di
Ranieri. «La clausola rescissoria
è un istituto di grande civiltà
giuridica. Se consegnato in
maniera corretta si pone a tutela
di entrambi i contraenti e non
crea squilibri rispetto
all’adempimento naturale del
contratto. Credo che in futuro
prenderà sempre più piede
anche tra i non top player e tra i
calciatori di categoria
inferiore», il pensiero
dell’avvocato Mattia Grassani.
E.T.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ventura oggi indossa la maglia dell’Italia
L’INSEDIAMENTO
ROMA Quarantanni dopo la prima
panchina, da tecnico delle giovanili
della Sampdoria, Giampiero Ventura diventa ufficialmente ct dell’Italia, diciannovesima squadra della
sua carriera. Oggi il presidente federale Carlo Tavecchio, alle ore 16
nell’Aula Magna di Coverciano, lo
presenterà ai media. L’ex allenatore
del Torino è stato nominato lo scorso 7 giugno, alla vigilia della partenza degli azzurri per Montpellier, dopo aver battuto allo sprint Vincenzo
Montella, il candidato sponsorizzato da Marcello Lippi che avrebbe dovuto fare il dt (si è poi chiamato fuori
prima del no della Corte Federale).
Decisivo è stato il consiglio che Antonio Conte, al momento di rifiutare
il rinnovo dell’incarico, ha dato al
numero uno della Federcalcio, con-
re Conte al Chelsea. Nello staff di
Ventura entrano pure Giovanni Brignardello, ex Watford che si occuperà del recupero degli infortunati, e
Paolo Vanoli, attuale ct dell’Under
19, da premiare per il risultato di
Stoccarda, dove domenica, pareggiando con il Portogallo, ha conquistato la semifinale dell’Europeo e ottenuto, dopo 8 anni, la partecipazione al mondiale Under 20 in programma nel 2017 in Corea del Sud.
Nella ristrutturazione del Club Italia
troverà spazio anche Mauro San-
siderandolo il tecnico ideale per proseguire il lavoro fatto nell’ultimo
biennio. Ieri il nuovo ct della Nazionale è passato in via Allegri per la
riunione organizzativa con il dg Michele Uva e il segretario Mauro Vladovich (primo raduno la sera del 28
agosto per ripartire subito dal 3-5-2,
con gli stessi interpreti, dell’Europeo in Francia). In mattinata si sposterà a Firenze e andrà subito a salutare i consiglieri federali in riunione
a Coverciano. Nel pomeriggio avrà
al suo fianco i tre collaboratori che
ha voluto con lui in azzurro: il vice
Salvatore Sullo, il collaboratore tecnico Giuseppe Zinetti e il preparatore atletico Alessandro Innocenti.
CONFERME E NOVITÀ
La Figc, come preparatore dei portieri, ha confermato Gianluca Spinelli che, inizialmente tentato dalla
Roma, ha lasciato il Genoa per segui-
CT Giampiero Ventura (foto ANSA)
L’EX ALLENATORE
GRANATA SARÀ
PRESENTATO CON
I TRE COLLABORATORI
A COVERCIANO
DA TAVECCHIO
dreani, senza però far parte dello
staff del nuovo ct azzurro.
IN BILICO
Gabriele Oriali, invece, non ha ancora dato una risposta a Tavecchio che
lo vuole team manager anche con
Ventura. Chiamato dall’Inter, dal
Chelsea e dalla Sampdoria, ha comunque dato la priorità al presidente federale, magari sperando di potersi candidare per il ruolo di dt, per
il quale è in vantaggio Maurizio Viscidi, ma più come coordinatore delle giovanili (si aspetterà, a quanto
pare, settembre). L’offerta al ribasso
(100 mila euro in meno, da 300 a
200), in linea con gli ingaggi di Ventura (1 milione e 300 mila) e dei suoi
collaboratori (600 mila), lo ha spiazzato. Nelle prossime ore, però, dovrà
prendere una decisione definitiva.
Ugo Trani
-TRX IL:19/07/16 00:30-NOTE:RCITTA'
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 27 - 19/07/16-N:RCITTA'
27
Sport
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
LA LEGGE DI SPALLETTI
Il suo bilancio dopo Pinzolo: «Serve un difensore `«Ora capisco la storia del gatto maculato di Sabatini
Manolas deve restare, Dzeko è il mio centravanti» ma la Roma cerca solo calciatori di prima qualità»
`
L’ALLENATORE
ROMA Un difensore, come minimo, manca; la condizione fisica è
buona, ovviamente non ottima;
servirebbe un regista, Paredes
non convince ed è cedibile fino a
prova contraria. Poi, c’è la questione Manolas. Luciano Spalletti
ha le idee chiare su tutti questi argomenti, sa perfettamente che la
rosa a disposizione è di buona
qualità ma non raggiunge l’eccellenza. Il concetto è chiaro, ribadito anche dopo l’ultima amichevole di Pinzolo. «Cerchiamo giocatori di prima qualità in base alle nostre possibilità». Questa è la strada maestra, la stella cometa. Che
dovrà avvicinare la Roma alla Juventus, anche se appare tutto
molto complicato. Ora gli States,
poi il preliminare e il campionato
(il 3 settembre amichevole contro
il San Lorenzo, la squadra del Papa), il tempo vola.
di pancia? Ha questo strapotere
fisico che gli va anche nel cervello
e alza l’intensità dei discorsi. “Mano” è alla ricerca sempre di qualcosa che va sopra alla normalità,
si butta con questa scivolata che
arriva da tutte le parti e la usa anche a sproposito qualche volta, è
un giocatore esuberante. Il suo
strapotere fisico lo porta a volte
oltre anche a quello che richiede
il momento nel gioco e nei discorsi». Una difesa con o senza Manolas non è proprio la stessa cosa. E
Spalletti ci si butta sopra, non accetta scherzi. Anche se da un po’ è
partito il tiro al bersaglio contro il
greco, che batte cassa e appare
nervosetto. Spalletti se ne è accorto e non ha problemi a domarlo.
La difesa, insomma, dovrà essere
sistemata con la presenza del greco e con l’arrivo di un altro centrale più un esterno basso. Perché Florenzi potrà essere impiegato anche altrove, in tutti i ruoli
dell’attacco, anche come falso no-
LAVATRICE A METÀ
KOSTAS QUEL CHE KOSTAS
Pjanic (foto ANSA,LAPRESSE, MANCINI)
Lucio non vuole trovarsi scoperto nei ruoli, perché poi è difficile
rimpiazzare. «Un difensore lo cerchiamo e lo prenderemo, a parte
Nacho, ammesso che arrivi. Poi
bisognerà fare delle valutazioni.
Nel calcio di oggi qualche giocatore può pagare il fatto di avere
mercato». Uno di questi è Manolas, il caso di Pinzolo. «Lo voglio
nella Roma, ci ho già parlato. Mal
TANDEM Luciano Spalletti e il suo vice Marco Domenichini (foto MANCINI)
Nacho la firma è vicina, schiarita per Diawara
LE NOVITÀ
ROMA Domenica, nel post-gara col
Grozny, Spalletti aveva provato ad accelerare i tempi: «Arriverà di certo un
nuovo difensore a breve. Ho sentito al
telefono Sabatini e mi è sembrato ottimista». Il nome era/è noto a tutti: Nacho. Ieri è andato in scena il nuovo incontro tra l’agente del difensore (Seguì) e il Real Madrid. Sul tavolo, da un
lato l’offerta della Roma (prestito con
diritto di riscatto a 11 milioni) e dall’altro le richieste delle merengues (la volontà di inserire un controriscatto
non elevato a 15 e la necessità di trovare un sostituto ora che LLorente, canterano designato a sostituirlo, ha accettato la proposta del Malaga). Se Zidane ha dato il via libera alla cessione,
Florentino Perez (attualmente in Canada al seguito della squadra) si è preso ancora qualche ora di riflessione.
L’ottimismo però non scema e in giornata si attende una risposta (positiva). A Trigoria sono convinti che Nacho si unirà alla squadra negli Usa.
L’arrivodello spagnolo si sposa con la
sempre più probabile cessione di Zukanovic all’Atalanta: ieri incontro positivo in Lega tra le parti. Con Gyomber al Pescara, ora alla Roma – al netto del caso Manolas - manca soltanto
un terzino destro per completare il reparto. Per rimanere in tema-centrali,
bloccato Ferrari del Crotone, classe
‘92. In questa stagione continuerà a
giocare per il club calabrese: Sabatini
lo studierà in serie A, pronto a portarlo nella capitale il prossimo anno. Intanto Machin è a un passo dal Sassuolo, Ponce dal Gijon e Capradossi dal
Cesena. Sono giorni importanti anche per Szczesny. L’Arsenal intende
farsi pagare il prestito e il polacco
continua a chiedere di potersi avva-
GYOMBER VERSO
IL PESCARA
ZUKANOVIC A UN PASSO
DALL’ATALANTA
SZCZESNY INSISTE
PER IL PREPARATORE
lere del preparatore Nanni.
COUNTDOWN
Entro giovedì (la Roma parte sabato
per gli Usa) attese novità. Skorupski, pronto a rinnovare sino al 2021 e
destinato all’Empoli, rimane in
stand-by. Capitolo Diawara: «Mi piace ma non penso che la Roma c’entri
qualcosa con il suo problema con il
Bologna perché noi non abbiamo mai
parlato con lui», le parole di Spalletti.
Un atteggiamento infatti che l’ex Fenucci ha apprezzato. L’offerta giallorossa non cambia: 12 milioni e il prestito di Sadiq. Tocca al club rossoblù
decidere. Di certo viene privilegiato il
trasferimento in Italia (all’estero il Bologna dovrebbe una percentuale della vendita al San Marino, società dalla
quale lo ha prelevato). E la Roma è in
pole, atteso nuovo contatto in giornata. Anche l’idea di inviare una lettera
e far partire l’azione legale nei confronti del guineano sembra (per ora)
rientrata. Il Torino ha presentato ieri
sera Ljajic e Iago Falque.
Stefano Carina
SPAGNOLO Nacho
GUINEANO Diawara
ROMA Superando una serie di
frontiere, la Roma decolla sulle
ali di Facebook e plana nel futuro. Domenica pomeriggio il club
giallorosso ha trasmesso l’amichevole di Pinzolo con i russi del
Terek Grozny attraverso Facebook Live, il servizio del social
network che permette di pubblicare filmati in diretta streaming.
Ed è stato un successone. Le cifre
raccontano e sintetizzano risultati impressionanti: un milione
di persone raggiunte, 178 mila visualizzazioni complessive sia
nel primo che nel secondo tempo, un totale di 150 mila contatti
unici. Non fosse abbastanza, l’in-
terazione degli utenti ha prodotto oltre 36 mila commenti. Felice
oltre ogni aspettativa, la Roma
vorrebbe ripetere l’iniziativa in
occasione delle altre amichevoli
estive. Impossibile, invece, replicare per il campionato o le coppe: i contratti dei diritti televisivi, almeno per ora, lo proibiscono.
È stata la stessa società giallorossa a contattare Facebook per
gettare le basi dell’idea e tradurla in realtà. La Roma è diventata
così la prima squadra europea a
scendere nell’arena di Facebook
Live, già sperimentata in altri
ambiti (basti pensare alle dirette
streaming del premier Matteo
Renzi per rispondere alle domande dei cittadini). Quanto
all’aspetto finanziario, i dirigenti
di Trigoria hanno scelto di avviare il progetto non per guadagnare nell’immediato, ma per creare
un terreno fertile alla commercializzazione nel futuro. Insomma, un investimento tecnologico. Delle potenzialità economiche dei social network nessuno
dubita, e in effetti i ritorni in ter-
L’AMICHEVOLE SOCIAL
DEI GIALLOROSSI
HA RAGGIUNTO
UN MILIONE DI UTENTI
APRENDO INEDITI
SCENARI DI MERCATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mini di profitti potrebbero rivelarsi smisurati. Essere pionieri
costa fatica, comunque. A livello
tecnico infatti non è stato semplice riuscire a “trasferire” una diretta televisiva sugli schermi degli smartphone tramite Facebook. Per rispettare i limiti imposti dal sito, i tecnici della struttura Media della Roma hanno dovuto ridurre due ore di video in
alta definizione, “comprimerle”
e suddividerle in due finestre da
circa 45 minuti. Perfino gli informatici di Facebook, sorridono a
Trigoria, si sono meravigliati:
tanto che nelle ultime ore altri
club europei hanno chiesto alla
Roma indicazioni legate ai metodi.
Facebook, la nuova ricca frontiera
dei diritti legati alle partite di calcio
IL FUTURO
ve, alla Nainggolan. «Ne abbiamo
diversi di calciatori che possono
giocare più avanti. Perotti è uno
di quelli, poi torneranno El Shaarawy e Florenzi, c’è Iturbe che è
un giocatore offensivo, ha qualità. Bisogna parlarsi e capire quale
è l’obiettivo. Per quella posizione
ci sono tanti giocatori e varie soluzioni».
LA TECNOLOGIA
SOCIAL Facebook
Il concetto di diretta sportiva su
Facebook apre scenari nuovi e
decisamente interessanti. In primis è una rivoluzione dal punto
di vista dei social network: è il
salto di qualità più volte auspica-
La principale, per forza di cose, è
Dzeko. «Per me lui è l’attaccante
della Roma», il pensiero dell’allenatore. Che studia vari sistemi di
gioco, dal 4-3-3 al 4-2-4 passando
per il 4-2-3-1. Come la giri, serve
un regista. «Su Strootman ci si
può lavorare, ha grande forza,
personalità, un impatto da camion. Magari perde qualcosa nel
dare velocità alla palla e nello
stretto. Paredes e Iturbe restano?
Per il momento i piani sono questi. Siccome noi cerchiamo giocatori di prima qualità per quelle
che sono le nostre possibilità, ora
comincio a capire quello che diceva Sabatini quando parlava di coda di gatto maculato. Per cui: noi
cerchiamo il difensore, ma se capitano delle situazioni sul mercato per cui ti entra dentro un grande giocatore ma per prenderlo devi fare a meno di qualcuno, allora
ti trovi a dover ascoltare la situazione che ha mercato, non quello
di cui potresti farne a meno. Poi
bisogna lavorare per tamponare
quell’uscita, però l’entrata è quella che ti può dare qualcosa in
più». Come a dire, se arriva di meglio, li lascio andare via senza
problemi. Anche perché le altre
scappano, la Juve è un colosso e il
Napoli con o senza Higuain rischia di rinforzarsi. «Se va alla Juve o meno per me è uguale. Se rimane al Napoli, Sarri avrà una
squadra fortissima, se va alla Juventus, i bianconeri diventano ancora più forti. Certo, se il Napoli
lo vende alle cifre che si dicono,
poi può prendere cinque giocatori di grandissimo livello e può
darsi che diventino ancora più
forti. La Juventus mira a vincere
la Champions se fa questi investimenti, anche perché di campionati ne hanno già vinti abbastanza. Ma loro hanno la rosa per gestire più situazioni». Ecco, la Roma no.
Alessandro Angeloni
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«STROOTMAN REGISTA?
CI SI PUÒ LAVORARE
SA FARE TUTTO
HA PERSONALITÀ
MA PERDE QUALCOSA
NEL GIOCO STRETTO»
to da Zuckerberg, che non ha
mai nascosto il proprio obiettivo
di rendere Facebook uno strumento di informazione e di intrattenimento a tutto tondo, in
cui i video hanno un ruolo fondamentale. Tant’è che l’esperimento tentato con la Roma sarà molto probabilmente replicato anche durante altri eventi sportivi
in occasione delle prossime
Olimpiadi a Rio de Janeiro. Ma
questa iniziativa potrebbe portare grosso scompiglio soprattutto
nel mondo dei diritti tv, la cui
frontiera sembrava finora infrangibile. Ha infatti ancora senso parlare di diritti televisivi
quando è possibile seguire un
evento in diretta utilizzando
semplicemente un’app sul cellulare? Resta da vedere se la società di Menlo Park abbia intenzione o meno di stringere accordi in
tal senso. Lo scopriremo, ovviamente, in diretta.
Andrea Andrei
Benedetto Saccà
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Sport
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Keita, colloquio
con Inzaghi
«Voglio partire»
`Balde ha ribadito
al tecnico la volontà
di lasciare la squadra
LA POLEMICA
ARRIVO Ciro Immobile sembra salutare i suoi nuovi tifosi della Lazio (foto LAPRESSE)
LAZIO, C’È IMMOBILE
IN ARRIVO A FORMELLO
Raggiunto l’accordo per l’acquisto: 9 milioni al Siviglia, contratto di 5 anni
al centravanti. È fatta anche per Lukaku jr. Candreva va via: spunta il Chelsea
`
IL COLPO
ROMA Un azzurro saluta, ma ne arriva subito un altro. Candreva se ne
va, ma per la Lazio c’è Immobile.
Commiato sempre più vicino per
l’esterno azzurro. E per buona pace
di tutti o quasi. Antonio sta per
uscire di scena, ma a Formello entra dalla porta principale Ciro “Il
Grande”. La Lazio è lì che aspetta,
quasi ansiosa anche perché con i
soldi della cessione di Antonio può
dare libero sfogo al suo mercato e
mantenere le promesse di dare a
Inzaghino nuovi giocatori nel più
breve tempo possibile. Il tecnico laziale sta portando avanti il programma e a breve ci saranno i volti
nuovi di Lukaku e Immobile, forse
Jardel e anche Thauvin, il folletto
francese che prenderà il posto di
Antonio sulla fascia destra. Tra Na-
IL CLUB PREPARA
UN BLITZ IN BRASILE
PER IL DIFENSORE
RODRIGO CAIO
CON THAUVIN E
JARDEL AD UN PASSO
poli e Inter, i due club che tra smentite e conferme si stanno accapigliando sul biancoceleste, spunta
di nuovo il Chelsea. E stavolta in
modo serio. L’ex ct della nazionale
pare si sia avvicinato di nuovo a
uno dei suoi pupilli e lentamente
avanza. Dall’Inghilterra sarebbero
pronti a pareggiare la stessa proposta del Napoli, ma dando più soldi
al giocatore, quasi 4 milioni di euro
a stagione per quattro anni. «Dove
andrà Antonio? Non mi piace fare
trattative pubbliche – spiega l’agente Fifa a Tele Radio Stereo -, ma rispetto a prima c’è l’ipotesi concreta
che possa anche andare all’estero.
La Premier è un campionato top, è
lì che vogliono andare tutti i campioni e io punto sul Chelsea».
Sull’addio scontato alla Lazio, il
manager ribadisce il punto di vista
di Candreva: “E’ arrivato alla Lazio
prendendosi perfino gli insulti, poi
ha conquistato tutti, ma ora pure
lui ha capito che è arrivato il momento di affrontare nuove sfide, i
tifosi non si devono arrabbiare o infastidire, fa parte di una logica che
porta poi d’insieme i calciatori e le
società a prendere determinate decisioni e a separare le rispettive
strade. Questo non significa che ci
si debba lasciare male anzi sarà un
addio con il sorriso sulle labbra”.
Normale, visto che Antonio andrà
a guadagnare quasi il doppio di
quello che percepisce alla Lazio, soprattutto se alla fine sarà il Chelsea. Al momento l’unica operazione reale è con il Napoli. Anzi, Lotito, in realtà ha trovato l’accordo
con De Laurentiis, ma il patron partenopeo non ha ancora ottenuto la
fumata bianca con il giocatore.
L’Inter è vigile e la cessione del
biancoceleste è sempre più vicina.
E una volta definitiva, arriverà Florian Thauvin dal Newcastle, con il
quale il diesse Tare si sente ogni
giorno.
GLI ALTRI AFFARI
Se una stella va via, eccone un’altra. Si tratta di Ciro Immobile. Non
solo. Oggi potrebbe anche essere il
giorno di Lukaku, mentre domani
quello di Jardel (possibile blitz decisivo a Lisbona). Per l’ex giocatore
di Pescara e Torino, Lotito è pronto
versare ben 9 milioni di euro nelle
casse del Siviglia che, guarda caso,
ieri ha praticamente preso Vietto
dall’Atletico Madrid. Per Ciro, voluto fortemente da Inzaghi, la Lazio
garantirà uno stipendio di circa 2
milioni di euro più 500.000 di bonus per cinque anni. Per quanto riguarda Valencia, il West Ham sta
tirando troppo la corda, con le di-
stanze che aumentano di giorno in
giorno. Da una differenza di 2 milioni di euro ieri è arrivati a 4. Rispetto all’ecuadoregno, i costi
dell’operazione-Immobile sarebbero quasi dimezzati, 15 milioni contro 8/9. Il contatto definitivo due
giorni fa, ieri l’accelerata finale e,
se non ci saranno imprevisti, oggi
ci sarà l’accordo definitivo, con il
bomber pronto a sbarcare nella capitale e poi andare in Germania a
cominciare la preparazione. L’ultima pista riguarda Rodrigo Caio. La
Lazio sta lavorando con l’agente ed
è convinta di spuntarla (anche qui
è possibile un blitz in Brasile di Tare e Calveri la prossima settimana)
e di portare il difensore nella capitale una volta terminata l’Olimpiade. E’ arrivato il momento di fare
gli annunci.
Daniele Magliocchetti
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L’AGENTE DI ANTONIO
SPINGE PER LA SOLUZIONE
INGLESE CON CONTE:
«HA BISOGNO DI NUOVE
ESPERIENZE, SARÀ
UN ADDIO COL SORRISO»
Figc-Juve, scambio di accuse sul risarcimento
CALCIOPOLI
ROMA Si dovrà attendere la fine
dell’estate, altri 45 giorni per sapere se la Juve avrà diritto oppure no al risarcimento danni di
440 milioni chiesto alla Figc per
la mancata revoca dello scudetto
2006 all’Inter e la presunta “disparità di trattamento” ricevuta
in seguito allo scandalo Calciopoli. durato circa mezzora il dibattimento alla I Sezione Ter del Tar
del Lazio, da una parte la Juventus e la sua richiesta risarcitoria
di oltre 440 milioni per danni,
dall’altra Figc e Inter a difendersi
da quello che è ritenuto non solo
un ricorso «infondato» ma anche
un risarcimento «astronomico»,
si è tenuto il dibattimento. Il club
bianconero, rappresentato dal
pool di avvocati coordinati da
Luigi Chiappero e dal consulente
amministrativo, Pasquale Landi,
lamenta una «disparità di trattamento» tra la Juventus e l’Inter, il
quale, a seguito della relazione
del 2011 del procuratore federale,
Stefano Palazzi, sarebbe dovuta
incorrere a un provvedimento disciplinare simile a quello riservato ai bianconeri.
SENTENZA TRA 45 GIORNI
«Le disparità di trattamento in
questo processo ci sono state e
credo che se qualcuno le voglia
rivedere non sia così difficile farlo», spiega l’avvocato Chiappero.
A rispondere ai bianconeri, l’avvocato della Figc, Luigi Medugno, assistito dai legali Angeletti
e Mazzarelli: «La richiesta della
Juventus - precisa l’avvocato della Federcalcio - è astronomica.
La Figc resiste dunque a una ri-
AVVOCATO Luigi Chiappero
della Juventus (foto TEDESCHI)
chiesta risarcitoria che ritiene infondata». Nei mesi scorsi, il presidente federale Carlo Tavecchio
aveva espressamente parlato di
lite temeraria, lasciando intendere possibili controazioni se il Tar
avesse detto no alla richiesta Juve.
All’udienza è intervenuta anche l’Inter assistita dall’avvocato
Luisa Torchia, la quale a dibattimento ha sintetizzato la causa
della Juve come «puro antagonismo sportivo portato nelle aule
dei tribunali. L’Inter non c’entra
niente la posizione della Juventus è inammissibile e infondata.
Dal Tar ci aspettiamo che faccia
il suo lavoro». La sentenza del
Tribunale è attesa non prima di
45 giorni, a nuovo campionato
iniziato.
R.S.
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ROMA Più lo tiri su, più ti manda
giù. Keita-mina fa male alla salute d’Inzaghi. «Mister, voglio
andar via», ha ribadito ieri il
Balde giovane al tecnico in un
confronto durato poco più d’un
quarto d’ora in mezzo al campo
Zandegiacomo. La fine dell’allenamento è l’inizio del colloquio, non troppo lontano da occhi e orecchie indiscrete.
L’esterno si mette la maglia sopra la bocca, cerca di nascondere il labiale, ma dal botta e risposta si decifra tutto. Simoncino e il vice Farris provano a
convincerlo a ritrovare voglia e
motivazioni, gli assicurano che
puntano parecchio su di lui,
che per questo si sentono traditi dal suo comportamento. Nulla, Keita adduce il suo malcontento alla società, agli spergiuri
di adeguamento e non solo. Ormai non gli interessa più nemmeno un posto da titolare. Eppure gli serve, eccome, per trovare una squadra che gli possa
ridare il sorriso. Glielo ha spiegato il suo agente Calenda, che
ne aveva preso la procura con
la promessa di trascinarlo a
Barca o Real. Dopo l’ultima stagione fra luci e ombre, al massimo c’è il Monaco a offrire 18 milioni. E la verità è che è persino
Keita a non gradire la destinazione. Perché, nonostante la richiesta di 30 milioni, Lotito a
20 lo cederebbe pur di spegnere
questo incendio. La calma è apparente, è acqua Keita.
CAPITANO
Neanche 10’ nell’amichevole
con il Brasil Soccer Team, Keita
ormai vive quasi da auto-separato in casa. Gelo non solo con
la società, ma anche con i senatori della squadra, furiosi per
l’atteggiamento da primadonna del 21enne, assente ingiustificato - a loro modo di vedere alla partenza per Auronzo. Sotto le Tre Cime di Lavaredo, Lulic malcela le frecciatine al senegalese, Radu ammette: «Forse gli faremo una ramanzina
quando saremo tutti. La società
sa meglio di noi cosa deve fare
con lui, noi continuiamo a lavorare. La situazione dello spogliatoio non è complicata, non
c’è nessuno che comanda e le
decisioni vengono prese da tutti insieme». Lotito voleva Bielsa
per scongiurare l’autogestione:
«Non m’importa, io sono contento d’Inzaghi. Tutti gli daremo una mano». Magari anche i
nuovi acquisti: «Sinceramente,
da quello che ho sentito arriveranno», assicura il romeno.
Che, come tutti, spera di riabbracciare Biglia: «E’ nostro capitano e non vedo l’ora di restituirgli la fascia». Ancora intrisa
di lacrime per l’ultima stagione: «Non ha funzionato niente e
non possiamo ripeterne un’altra così. Dobbiamo cancellare
l’anno scorso, provare a vincere tutte le partite. Se suderemo
e combatteremo per questa maglia, la gente tornerà a sostenerci».
POCHE TESSERE
In effetti c’è già un messaggio di
supporto della Nord: «Siamo
con voi, ma nessun alibi», le parole nel confronto sulle Dolomiti con la Curva. Che tornerà allo
stadio soltanto se, entro l’inizio
del campionato, verranno finalmente eliminate le barriere
all’Olimpico. Partita ieri alla fine, con una sola settimana di ritardo rispetto alle previsioni, la
campagna abbonamenti: meno
di 10 tessere rinnovate in prelazione (sino al 31 luglio) al primo
giorno. Il flop era annunciato, il
marketing aveva avvertito Lotito. La contestazione nei suoi
confronti non aveva mai raggiunto simili picchi: ad Auronzo imbrattato ogni angolo del
paese con scritte. L’aria di rivolta non è meno pesante in montagna.
Alberto Abbate
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FACCIA A FACCIA
TRA LA CURVA NORD
E I SENATORI RADU
E LULIC: «NIENTE ALIBI»
FLOP ABBONAMENTI
VENDUTE 10 TESSERE
CHIARIMENTO Keita Balde parla
con il tecnico Simone Inzaghi
Galliani incontra Berlusconi
il mercato del Milan è fermo
MILANO La firma sul preliminare
per il passaggio dell’80% del Milan ai cinesi difficilmente arriverà prima dell’ultima settimana di luglio. E fino ad allora
ogni operazione di mercato imbastita dai rossoneri resterà
congelata, a meno di cessioni
eccellenti come quella di Carlos
Bacca. Non si sblocca la situazione di stallo, nemmeno dopo
l’incontro ad Arcore fra l’ad
Adriano Galliani e il presidente
Silvio Berlusconi. Sono a portata di mano il difensore del Villareal Mateo Musacchio e il centrocampista dell’Udinese Piotr
Zielinski. Ma non si può chiudere finché non saranno a disposizione i 100 milioni di euro promessi dopo la firma del preliminare dai cinesi che, secondo al-
cune voci circolate in giornata,
potrebbero subito acquistare
l’intero pacchetto del 99% in
possesso di Fininves). Così Galliani non può ancora dare buone notizie a Vincenzo Montella,
che ha chiesto giocatori funzionali alle proprie idee tattiche.
«Per vincere le partite serve il
controllo del gioco. Sicuramente la rosa deve essere completata, abbiamo le idee molto chiare. La palla passa ad altri, a Galliani - ha detto a Sky l’allenatore - È necessario valutare i giocatori in funzione al modello di
gioco. Ce ne sono di tutti i livelli, sta alla società scegliere il
prodotto migliore rispetto a
quello che offre il mercato e alle possibilità economiche».
-TRX IL:19/07/16 00:30-NOTE:RCITTA'
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Sport
Martedì 19 Luglio 2016
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«RUSSIA, DOPING DI STATO»
La relazione della Wada: «Il ministero dello sport
e l’ex Kgb a capo del sistema di falsificazione dei test»
`
IL CASO
ROMA Doping di Stato. Le conclusioni
della commissione indipendente
della Wada gettano pesanti accuse
sulla Russia. E il Cio si prepara alla
messa al bando dalle Olimpiadi di
tutti gli atleti di Mosca. I giochi di
Rio diventano un caso politico e rischiano di sfociare in una crisi mondiale. È guerra fredda del doping.
L’indagine parte dalle Olimpiadi di
Sochi, ma si allarga a cinque anni di
sport. Era l’inverno 2014. Nell’estate
2016 la Russia potrebbe trovarsi fuori. E non più solo per l’atletica. Il comitato esecutivo della Wada esorta
il Cio a «prendere in considerazione
l’esclusione di tutti gli atleti olimpici
e paralimpici da Rio».
Oggi la conferenza telefonica del
comitato esecutivo del Cio: potranno esserci «misure e sanzioni riguardo le Olimpiadi di Rio 2016» e si «studieranno con attenzione le dettagliate accuse nei confronti del ministero
dello Sport russo», spiega una nota.
Un terremoto, a neppure venti giorni dai Giochi. La Russia rischia di rimanere a casa, 32 anni dopo essersi
chiamata fuori, per ritorsione nei
confronti di chi aveva boicottato Mosca ‘80, dalle Olimpiadi di Los Angeles.
test antidoping nello sport russo
coinvolgeva il laboratorio di Sochi,
ma anche quello di Mosca, per almeno 312 casi. Un sistema, in «tutti gli
sport». Da Vancouver 2010 a Londra
2012, da Mosca 2013 a Kazan 2015.
La Wada chiede di «negare l’accesso alle competizioni internazionali ai rappresentanti del governo
russo», di confermare la dichiarazione di non conformità dell’agenzia
antidoping russa e di fermare il processo di accreditamento del laboratorio di Mosca. L’Agenzia mondiale
antidoping rivolge poi una raccomandazione alla Fifa affinché valuti
le «accuse riguardanti il calcio e il
ruolo di un membro del suo esecutivo, il ministro Vitaly Mutko». Il Cio
«non esiterà a prendere le decisioni
più dure possibili», annuncia il presidente Thomas Bach. «Il rapporto
Putin minaccia la scissione dal Cio che annuncia dure
sanzioni: c’è il rischio di nessun atleta di Mosca a Rio
`
indica un attacco scioccante e senza
precedenti sull’integrità dello sport
e delle Olimpiadi».
LA DENUNCIA
Il rapporto conferma le denunce
dell’ex direttore del laboratorio antidoping russo, Grigory Rodchenkov,
fuggito negli Stati Uniti dopo la morte, in circostanze poco chiare, di due
colleghi. Il presidente McLaren ga-
rantisce che le principali conclusioni «sono supportate da prove» e sostiene che di tutto veniva costantemente informato, in occasione di Sochi, il viceministro dello Sport, Yuri
Nagornykh. A suo dire, «il ministro
dello Sport non poteva non essere a
conoscenza della cosa, viste le dimensioni del fenomeno».
Alessandra Camilletti
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SI MUOVE IL CREMLINO
Il Presidente russo Vladimir Putin,
in una nota pubblicata sul sito Internet del Cremlino, sottolinea come la
situazione «rievoca involontariamente un’analogia con l’inizio degli
anni ‘80». E rimarca: «Il movimento
olimpico, che ha un colossale ruolo
unificatore per l’umanità, potrebbe
di nuovo trovarsi sull’orlo di una
scissione». La contromossa è che tutti i dirigenti pubblici accusati nel
rapporto Wada saranno sospesi fino
alla fine delle indagini. Non il ministro dello Sport russo, Vitali Mutko:
secondo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, «non è menzionato nel
rapporto Wada come diretto esecutore» nello scandalo. Il Cremlino sottolinea che la comunità internazionale è testimone di una «pericolosa
ricomparsa della politica che interferisce con lo sport».
COINVOLTI 312 SPORTIVI
Per la commissione presieduta
dall’avvocato canadese Richard H.
McLaren il doping dello sport russo
era coperto e favorito dallo Stato.
L’Agenzia mondiale antidoping ha
pubblicato ieri le sue conclusioni.
Per la Wada, si trattava di un “sistema di falsificazione” dei test ordinato dalle autorità politiche. Il laboratorio di Sochi - si spiega -, operò per
consentire ad atleti russi dopati di
competere ai Giochi 2014, e tutto sotto indicazione del ministero dello
Sport di Mosca, con la collaborazione dei servizi di sicurezza dell’Fsb,
l’ex Kgb, e il centro nazionale di preparazione del Team Russia. Secondo il rapporto, la manipolazione dei
Terzo successo
per lo slovacco
Froome tranquillo
CICLISMO
ROMA Il fotofinish è di moda in
questo Tour noioso e scontato.
Questa volta è servito per assegnare la vittoria a Peter Sagan,
nel testa a testa con il velocista
norvegese Kristoff. Nella tappa
arrivata in Svizzera, in onore di
Fabian Cancellara, al suo ultimo
anno in sella, non è accaduto
niente di rilevante per la classifica sempre dominata da Froome
Quattro terroristi
volevano l’accredito
ROMA Il terrorismo minaccia le
Olimpiadi. Quattro persone per
le quali sono stati accertati
legami con organizzazioni
terroristiche hanno tentato di
accreditarsi per Rio. La notizia,
presente su tutti i maggiori
media brasiliani, è stata data
domenica notte nel corso di uno
dei programmi televisivi più
seguiti in Brasile, «Fantastico» di
Rete Globo. I quattro facevano
parte di una lista di persone
sospette elaborate dal Ciant, il
Centro Integrato Antiterrorismo
di Brasilia. Il Ciant, ente della
Polizia federale che opera nella
capitale brasiliana e collabora
con le intelligence dei maggior
otto paesi del mondo, è l’organo
responsabile per dare il via libera
a tutte le richieste, da quelle degli
atleti a quelle di giornalisti,
volontari e rappresentanti dei
vari governi. Nel caso vengano
riscontrate delle irregolarità, le
domande vengono respinte. I
nomi, le nazionalità e le accuse a
carico di queste persone sono
state secretate. Il Ciant, che
monitora ogni tipo di accredito
dei Giochi ha scoperto inoltre che
avevano richiesto il pass anche 61
persone di nazionalità brasiliana
nei confronti delle quali è stato
spiccato un mandato di arresto
per crimini o condanne varie. In
tutto sono stati negati 11mila
accrediti su 460mila richieste.
OLIMPIADI Secondo l’Agenzia mondiale antidoping sui test c’era il controllo del ministero dello Sport russo (foto ANSA)
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Schwazer, il Tas dice no solo alla sospensiva
LA DECISIONE
ROMA La fiammella della speranza
resta ancora accesa. Flebile, chiaro, ma non si è spenta del tutto.
Alex Schwazer fino all’ultimo resta
aggrappato a quell’aereo che potrebbe portarlo a Rio. Ieri Tas di Losanna ha rigettato la richiesta avanzata dal marciatore altoatesino per
la sospensione dello stop per doping deciso dalla Federazione internazionale di atletica leggera
(Iaaf). C’è però ancora uno spiraglio per la sua partecipazione ai
Giochi. Il Tribunale arbitrale per lo
sport, infatti, si è riversato di entrare nel merito della questione e decidere prima della Olimpiade se la
sanzione inflitta al marciatore altoatesino sia corretta. L’avvocato
di Schwazer, Gerhard Brandstatter
re) un’udienza urgente per discutere la situazione del campione olimpico e prendere una decisione nel
merito. Intanto il marciatore è stato inserito nella lista dei convocati
per Rio con la dicitura “sub judice”.
«Penso sia una decisione intelligente quella presa dal Tas» il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Non è sorridente invece
Sandro Donati, allenatore di Schwazer: «Andrà verificata nella sostanza, di certo io chiederò di essere ascoltato come testimone. Ora le
cose andranno chiamate con il loro
nome. Posso dire che Alex è pulito.
Dover ricorrere al Tas ci ha fatto
perdere un grado di giudizio. Ma
questo è tutto un piano studiato da
qualcuno». La battaglia è ancora
aperta, la guerra è appena iniziata.
Emiliano Bernardini
aveva presentato un’ampia documentazione per chiedere la revoca
della sospensione per doping per
una serie di vizi di forma nell’iter
degli esami antidoping dello scorso primo gennaio che hanno portato alla positività per anabolizzanti.
AMPIA DOCUMENTAZIONE
Lo stesso Tas, sommerso da materiale, ha dunque deciso di fissare in
tempi brevissimi (ancora da stabili-
IL TRIBUNALE
DI LOSANNA NON HA
ANCORA STABILITO
SE ALEX POTRÀ
PRENDERE PARTE
O MENO AI GIOCHI
PROTAGONISTI
Alex
Schwazer
e Sandro
Donati
durante
una
conferenza
stampa e, nel
tondo, l’oro
del 2008
(foto ANSA)
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Tour de France, Sagan al fotofinish
`
Olimpiadi
che appare inattaccabile. Soltanto nel finale la corsa si è ravvivata
e lo sprint è diventato il momento
più importante ed emozionante.
Il campione del mondo, confermando uno stato di grazia, ha firmato un fantastico tris, (settima
vittoria al Tour), mentre Kristoff
ha perso una grandissima occasione per conquistare la prima affermazione. Un secondo posto
che brucia ancora di più rispetto
a quello di sabato alle spalle di Cavendish. Il britannico e lo slovacco stanno dominando le tappe (7
in due) mentre il keniano bianco
è il mattatore della classifica . Dopo il riposo odierno ci saranno le
Alpi, che rappresentano l’ultimo
ostacolo per la maglia gialla verso il trionfo di Parigi. Le salite per
attaccarlo non mancheranno ma
gli avversari non sembrano all’altezza della situazione. Qualcuno
non ha la forza, altri non vogliono
rischiare di perdere le posizioni.
Così sta venendo fuori un Tour
senza squilli e ormai già delineato. Una delusione, a dispetto di un
tracciato che avrebbe dovuto
esaltare gli scalatori. Aru, in crescita, sembra tra i pochissimi ad
avere le gambe per provarci.
Arrivo. 1) Sagan Peter, 2) Kristoff, 3)
Enger, 4) Dogenkolb, 5)Matthews, 6)
Cancellara.
Classifica. 1) Froome, 2) Mollema a
1’47”, 3) Yates a 2’45”, 4) Quintana
2’59”, 10) Aru a 5’16”.
Oggi. Riposo.
G.D.B.
SPRINT La vittoria di Sagan (foto AP)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GOLF
NIENTE CAMPIONI
A RIO, NON PER ZIKA
La rinuncia dei principali
campioni del golf al torneo
olimpico non è stata dettata dalla
paura di Zika ma «dal fatto che
non ci sono grossi premi in
denaro». Lo ha affermato Carlos
Nuzman, presidente del comitato
organizzatore dei Giochi.
GIOCHI
ITALIA TEAM SEMPRE PIÙ ROSA
L’Italia vola a Rio con 297 atleti. La
delegazione sarà composta da 155
uomini e 142 donne: si tratta della
più numerosa rappresentanza
femminile di sempre.
TENNIS, KITZBUEHEL
VOLANDRI KO
Filippo Volandri è stato eliminato
al primo turno nel torneo Atp 250
di Kitzbuehel.
CALCIO, TECNOLOGIA
MOVIOLA IN AUTUNNO
La Lega di Serie A ha stabilito che
l’uso della moviola in campo
comincerà dalla settima giornata
di campionato.
OLIMPIADI
C’È IL K4 1000 AZZURRO
Ai giochi olimpici di Rio 2016 ci
sarà anche il K4 1000 italiano. La
conferma è arrivata
dall’International canoe
federation (Icf) che venerdì per
doping aveva escluso Romania e
Bielorussia.
CALCIO, SCOMMESSE
ARRESTI A SINGAPORE
Trentanove persone, sospettate di
essere coinvolte in un giro di
scommesse illegali legate al
calcio, sono state arrestate a
Singapore in un’operazione
condotta dell’Interpol.
-TRX IL:19/07/16 00:45-NOTE:RCITTA'
-MSGR - 20_CITTA - 32 - 19/07/16-N:
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Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
-TRX IL:18/07/16 20:25-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 33 - 19/07/16-N:RCITTA'
Cronacadi Roma
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35 ºC 19 ºC
Martedì 19
Luglio 2016
Il Sole Sorge 05,51 Tramonta 20,41
La Luna Sorge 20,08 Cala 05,23
Gli uffici della Cronaca sono aperti dalle 11 alle 20, via del Tritone, 152, 00187 Roma T 06/4720224 - 06/4720228 F 06/4720446
L’incontro
File sotto il sole
cori e selfie
Alvaro Soler
fa il pieno di fan
Il concerto
Carlos Santana
protagonista
sul palco
dell’Auditorium
Vacanze
Fra tintarella,
figli e amiche
Ilary Blasi
regina di Sabaudia
Rinaudo a pag. 49
Molendini a pag. 50
Pierini a pag.49
Raggi, sterzata sul sociale
Bimbo morto
nella metro
Sotto accusa
`Il sindaco ritocca la giunta dopo le pressioni dei Movimenti: «Ci sarà l’assessore alla Casa»
il tecnico Atac
Nel direttorio Vignaroli al posto di Lombardi. E spunta l’ipotesi di un bonus ai disoccupati
`
Virginia Raggi allarga la squadra di
governo. Con la distribuzione della
delega alla Casa. Non dovrebbe
spuntare un altro assessore, ma la
competenza potrebbe passare a
Paolo Berdini, già titolare dell’Urbanistica e gradito ai movimenti antagonisti, che non a caso ieri sono stati ricevuti dalla Raggi in Campidoglio. Intanto il deputato M5S Stefano Vignaroli è stato scelto come successore di Roberta Lombardi nel minidirettorio. Nelle linee guida di governo, intanto, spunta l’idea del reddito di cittadinanza con 300 euro
mensili «per i disoccupati». Ma sul
programma è già scontro con il Pd.
Canettieri alle pag. 34 e 35
Il caso Incendio di ore, code e malori
Mafia Capitale
Venafro assolto: «Credevo nella giustizia»
Maurizio Venafro
«Ho sempre creduto nella Giustizia». Sono state le prime parole di
Maurizio Venafro, ex capo di Gabinetto della Regione Lazio, dopo
l’assoluzione con formula piena
pronunciata dal Tribunale. Venafro era accusato di turbativa
d’asta. I giudici hanno invece condannato a un anno e quattro mesi
di reclusione Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co.
Pierucci a pag. 36
Vigili assenteisti a Capodanno
Multa da 30 mila euro ai medici
`Stangata del Garante:
Vigili assenteisti a Capodanno, arriva la stangata del Garante per la privacy. Doppia sanzione ai medici che,
cedendo le proprie password, hanno
consentito ai caschi bianchi di restare a casa la notte del 31 dicembre
2014 con certificati fasulli. Una prima multa, già notificata, è di 30mila
euro. A breve la seconda batosta,
che va da 10mila a 120 mila euro. Il
Garante per la privacy ha multato 25
medici - in ferie natalizie o a riposo per aver fornito le credenziali personali con le quali si accede al database dei loro ambulatori e permette di
redigere certificati. Solo che la mano
che digitava nel sistema informatico
non era quella del medico titolare,
ma quella di un sostituto, un medico
amico, che provvedeva a redigere il
certificato telematico, presentato
poi dal vigile-paziente per non lavorare la sera dell’ultimo dell’anno.
Emiliozzi a pag. 37
Il web in tilt
a Fiumicino
In fila per ore
per il check in
password cedute per emettere certificati fasulli
La denuncia ai Parioli
Spaccio e baracche nel cuore di Villa Ada
Degrado a Villa Ada (foto TOIATI)
Una bidonville a Villa Ada, cittadella del degrado in uno dei parchi storici più grandi di Roma, è
l’ultima tappa del viaggio della
speranza di un gruppo di tunisini,
egiziani, algerini. Dormono ai
margini dei Parioli, in un grumo
di container abbandonati di questo polmone verde che arriva fino
alle rive dell’Aniene. L’ex cantiere
(«doveva nascerci un parcheggio», dicono i residenti) è diventato l’ultimo rifugio di chi non ha
più un posto dove andare. Ed è qui
che si sarebbe consumata la violenza su una ragazza di 16 anni.
De Cicco, De Risi e Vuolo
a pag. 41
Ci fu chiaramente un errore
umano. È la conclusione della
Procura nell’inchiesta sulla
morte del bambino morto lo
scorso anno nell’ascensore
della fermata “Furio Camillo”
della metro A. Sotto accusa c’è
il tecnico dell’Atac che azionò
un montacarichi per far uscire il piccolo, rimasto bloccato
nell’ascensore insieme alla
mamma. I fatti risalgono al 9
luglio dello scorso anno. Faceva sempre più caldo, la donna
chiese aiuto. L’addetto mise in
funzione il montacarichi, ma
quando la portà si spalancò il
bambino cadde nel vuoto perché c’era un intercapedine.
Allegri a pag. 47
Un elicottero cerca di spegnere le fiamme sulla Pontina (foto IPPOLITI)
Pontina, l’inferno di fuoco
strade bloccate e auto in fuga
Larcan e Lombardi a pag. 39
Salta la connessione internet e
all’aeroporto di Fiumicino gli
operatori sono costretti a fare a
mano tutte le operazioni di
check in. E così decine di voli accumulano ritardi fino a quattro
ore, altri saltano, quasi cinquemila passeggeri aspettano di
partire: la fila dei viaggiatori arriva fino all’esterno del Terminal 3 del Leonardo da Vinci, devono arrivare polizia e carabinieri per regolare i flussi mentre il personale dell’Adr distribuisce bottiglie d’acqua e informazioni. Il caos scoppia all’alba
di ieri: il sistema di accettazione delle compagnie aeree e ai
gates d’imbarco fornito dalla
società Sita alle compagnie aeree è fuori uso. Gli operatori devono fare ogni operazione a mano, non c’è alternativa.
Picchi a pag. 45
Davide Desario
Con Streetview guardi anche le prostitute
Dovrebbero fare #PokemonGO
con le prostitute di Roma
#acchiappaletutte
#funny #salaria #aurelia
@Monte_217
utte le strade portano a Roma.
E quelle strade sono strapiene
di prostitute. Come la Salaria
(altezza Sky), l’Aurelia fino al
Raccordo e la Cristoforo Colombo
dove le lucciole occupano tutte le
fermate degli autobus e le piazzole
dei benzinai da Caracalla all’Eur in
entrambe le direzioni.
Ci sono state tante battaglie di comitati di quartiere cavalcate, in un
modo o nell’altro, dalla politica. La
T
Giunta dell’ex sindaco Ignazio Marino era arrivata a ipotizzare l’istituzione di un quartiere a luci rosse.
Ma, di fatto, nulla è mai cambiato:
le prostitute (e i loro clienti) stanno
sempre lì. Come in via del Lido di
Castel Porziano: decine di “passeggiatrici” sulla strada che attraversa
la pineta collegando la Colombo alla Litoranea e che confina con la riserva del Presidente della Repubblica. Roba da non crederci. Vi immaginate una cosa del genere in un
viale che circonda la Casa Bianca di
Barack Obama? O nelle vicinanze
del castello di Balmoral in Scozia,
uno dei ritiri estivi preferiti della regina Elisabetta?
Anni fa, l’ex presidente del municipio di Ostia, Paolo Orneli, per cercare di risolvere l’imbarazzante situazione vietò il transito alle auto.
Il risultato? I clienti cominciarono
ad arrivare in bicicletta. E ora? E
ora le prostitute sono diventate un
elemento fondante del panorama
capitolino. Al punto che si trovano
anche su Google maps. Proprio su
via del Lido di Castel Porziano se si
guarda la versione Streetview ce ne
sono ben sei, tutte di colore, in appena tre chilometri e mezzo: una
ogni 600 metri. Solo che adesso,
grazie a Google maps, si possono
vedere in tutto il mondo.
[email protected]
-TRX IL:19/07/16 00:48-NOTE:RCITTA'
-MSGR - 20_CITTA - 34 - 19/07/16-N:
34
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Cronaca di Roma
Patto Raggi-Movimenti
«C’è l’assessore alla Casa»
Cambio nel direttorio
La decisione del sindaco dopo le pressioni degli antagonisti
Vignaroli prende il posto della Lombardi nello staff romano
`
LA GIORNATA
I fiori dei dipendenti comunali
ad attenderla al suo arrivo in
Campidoglio, il pranzo con il collaboratori più stretti per un brindisi, il primo compleanno - 38
anni compiuti - da sindaca. Virginia Raggi ha festeggiato così, lei
nata nello stesso giorno di Nelson Mandela («Quando ne venni
a conoscenza mi strappò più di
un sorriso»). Nel pomeriggio poi
l’inquilina di Palazzo Senatorio
ha ricevuto il mini direttorio,
che al posto dell’uscente Roberta
Lombardi avrà adesso il deputato Stefano Vignaroli, e ha annunciato che per questa mattina sarà allargata la squadra di governo. Con la distribuzione della delega alla Casa.
Non dovrebbe spuntare un altro assessore, ma la competenza
potrebbe passare a Paolo Berdini, titolare dell’Urbanistica e dei
Lavori pubblici e soprattutto
molto vicino e gradito ai movimenti antagonisti, che non a caso ieri sono stati ricevuti dalla
Raggi in Campidoglio, dopo una
manifestazione guardata a vista
da cinque blindati delle forze
dell’ordine. Una delegazione di
antagonisti è stata ricevuta a Palazzo Senatorio dalla Raggi, che
dopo poco sono scesi entusiasti
per annunciare la novità: «Avremo un assessore alla casa». Affermazione poi corretta del Campidoglio che ha parlato di distribuzione delle deleghe all’interno
della giunta. Il maggior indiziato
rimane Berdini, molto stimato
dai movimenti che occupano i
palazzi privati in giro per la città.«Possiamo aprire un tavolo,
ma la legalità per noi è un punto
imprescindibile», ha premesso
la Raggi alla delegazione, che è
scesa tra la folla - circa 300 manifestanti - festeggiando il risultato
portato a casa dopo le pressioni.
L’INCONTRO
Prima della sterzata a sinistra,
Raggi ha provato a mettere ordine dentro alle cose del suo di movimento, quello Cinque Stelle. Si
è vista per due ore con la senatrice Paola Taverna, l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, con il consigliere regionale
Gianluca Perilli e con la new en-
LA DELEGA POTREBBE
ANDARE A BERDINI
NOMINATI I PRESIDENTI
DELLE COMMISSIONI
E OGGI L’INCONTRO
CON TRONCA SUI CONTI
try Stefano Vignaroli. Sarà proprio quest’ultimo a sostituire la
deputata Roberta Lombardi,
uscita di scena in polemica con
la sindaca. Il diretto interessato
frena. Ma nel Pd c’è già chi fa polemica a questa prospettiva.
Tipo il senatore Stefano Esposito: «Dalla commedia alla farsa? Nel minidirettorio esce la
Lombardi ed entra compagno
della Taverna? Altro che Parentopoli siamo al #TinelloRaggi».
La giornata di ieri ha messo in fila altri tasselli importanti per fare partire la macchina amministrativa: sono stati eletti i presidenti delle commissioni. Sono
tutti pentastellati. Daniele Diaco
(Ambiente), Maria Agnese Catini (Sociale), Eleonora Guadagno
(Cultura), Valentina Vivarelli
(Patrimonio), Donatella Iorio
(Urbanistica), Andrea Coia
(Commercio), Angelo Diario
(Personale), Maria Teresa Zotta
(Scuola), Carola Penna (Turismo). Questa mattina due incontri istituzionali per la grillina:
prima con l’ex commissario
Francesco Paolo Tronca, poi al
Quirinale con il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel pomeriggio la prima giunta
dell’era Raggi, a un mese esatto
dalla conquista del Campidoglio.
Simone Canettieri
Scintille Regione-Comune: «Subito la discarica»
«Prima mettete in sicurezza la Roma-Viterbo»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Altro fronte, i trasporti. Stavolta è il
LA SFIDA
Dopo un mese di gelo (e zero interlocuzioni, sia ufficiali che ufficiose), la
scomoda «coabitazione» tra il Campidoglio pentastellato e la Regione a
trazione Pd entra nel vivo a colpi di
lettere e dichiarazioni non proprio
amichevoli. Perché se da una parte
la Pisana, ieri, ha ribadito la richiesta al Comune di individuare un
nuovo impianto per lo smaltimento
dei rifiuti; dalla giunta Raggi, in contemporanea, si è alzato il pressing
dell’assessora ai Trasporti, Linda
Meleo, per mettere in sicurezza la
ferrovia Roma-Viterbo, gestita da
Atac ma di proprietà regionale.
Il primo round, a tema immondizia, è andato in scena in Consiglio regionale. «Abbiamo chiesto - ha detto
l’assessore regionale Mauro Buschini - agli enti di area vasta e a Roma
Capitale, l’11 maggio, le aree per gli
impianti, dando la tempistica di 120
giorni». Per i primi di settembre,
quindi, la giunta Zingaretti attende
una risposta dal Campidoglio. Il M5s
però già alza le barricate: «Questo
fronte si apre proprio quando arriviamo noi», la reazione del capo-
th
ANNIVERSARY
-TRX IL:18/07/16 22:53-NOTE:
gruppo grillino alla Pisana, Devid
Porrello. Che evoca il complotto:
«Vogliono scaricare i problemi su
un governo Cinque stelle, non è corretto». La posizione della Regione
nei confronti del Comune, stando però alle parole dell’assessore Buschini, è di «disponibilità a lavorare di
concerto» su almeno tre punti: oltre
all’individuazione di «un piccolo sito di smaltimento», è necessario «aumentare la differenziata» e proseguire sugli eco-distretti.
«RISCHI CON IL BINARIO UNICO»
-MSGR - 20_CITTA - 35 - 19/07/16-N:
35
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Cronaca di Roma
«Ai disoccupati 300 euro al mese»
Ma sul programma è già scontro
Nelle linee guida spunta l’idea del reddito `Il Pd: «Assurdo portare l’assestamento di
di cittadinanza: «Ma solo con i conti a posto» bilancio in aula prima del piano di governo»
`
IL RETROSCENA
La discarica di Malagrotta
dismessa a ottobre del 2013
Campidoglio a giocare d’attacco.
L’assessore Meleo ieri ha spedito
una lettera a Zingaretti e al titolare
della Mobilità in Regione, Michele
Civita, chiedendo «un incontro urgente» per affrontare «la drammatica situazione di sicurezza della Roma-Viterbo». Soprattutto «nella tratta a singolo binario, ancora gestita
con sistemi altamente arretrati, via
telefono attraverso fonogrammi inviati da una direzione centrale ai vari capitreno». Un sistema, secondo
la Meleo, «tra i meno evoluti d’Italia,
con standard di sicurezza inferiori a
quelli della tratta Andria-Corato», la
linea del disastro ferroviario della
settimana scorsa. Replicano dall’assessorato ai trasporti della Regione:
«Forse la neo assessore non è bene
informata, perché ci sono già stati
vari incontri con Atac sulla sicurezza di quella tratta, l’ultimo due giorni fa. E si stanno attivando, sempre
con Atac, tutte le misure di sicurezza necessarie».
Lorenzo De Cicco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Al momento è solo una promessa, anche se «contenuta nelle linee guida» del M5S per la città
che saranno approvate oggi in
giunta: applicare il reddito di cittadinanza anche nella Capitale.
Il primo piano che gira nelle mani dei grillini romani ha queste
cifre: 300 euro al mese per 50
mila persone. Totale di spesa
180 milioni di euro all’anno che
dovrebbero uscire dal bilancio
del Campidoglio. La metà, in poche parole, di quanto Roma ha
pattuito con il Governo per il
piano di rientro triennale nel
2014. Un’operazione non proprio semplice, al di là degli annunci, che la giunta Raggi tende
a maneggiare con molta cura.
Marcello De Vito, presidente del
consiglio comunale, da una parte frena all’ipotesi, dall’altra conferma che il progetto prima o
poi, più poi che prima, dovrà essere operativo. «È una cosa prevista nel programma del Movimento 5 stelle, è chiaro: deve essere poi valutata alla luce della
situazione finanziaria del Comune - specifica il presidente
dell’assemblea capitolina - tenendo conto dei risparmi di spesa che si faranno via via, dell’aumento di alcune entrate che dovranno essere fatte. Compatibilmente con questo si può ipotizzare».
Alcuni Comuni pentastellati,
grandi come un quartiere della
Capitale e non proprio con la
medesima situazione di cassa,
«lo hanno adottato: Pomezia e
Livorno».
I TEMPI
De Vito ammette che a oggi, con
un debito storico da 13 miliardi
di euro e con un piano di rientro
da 440 milioni non ancora concluso, l’operazione reddito di cittadinanza può sembrare utopistica. «Presumo che non sia una
cosa che possa essere fatta in
tempi molto rapidi, man mano
che si rimettono a posto i conti
del comune si può pensare al
reddito comunale di cittadinan-
L’aula Giulio Cesare
za». Se al momento gira il perimetro economico del reddito di
cittadinanza, mancano ancora i
criteri. Chi saranno i cinquantamila romani che potranno usufruire di un sussidio di circa 300
euro al mese? «I disoccupati, sicuramente», dicono fonti M5S.
Che a Roma sono molti di più di
50mila. Di sicuro il lavoro dovrà
essere svolto in tandem tra l’assessorato al Bilancio e quello ai
Servizi sociali. Ma intanto c’è anche un altro scontro.
Proprio sulla presentazione
delle linee guida, che conteranno le sfide sul traffico, la trasparenza della macchina amministrativa e la gestione dei rifiuti.
Secondo il ruolino di marcia del
M5S, l’assestamento di bilancio,
che sarà presentato in giunta oggi, avrà la precedenza in Aula.
Poi il programma. Il Pd non ci
sta. E rilancia. Spiega infatti la
capogruppo Michela Di Biase:
«Su quali basi possiamo andare
in Aula a votare un assestamento di bilancio, quando non sappiamo neanche quali sono le linee che l’amministrazione vuole seguire? Solo dopo che la
giunta si sarà espressa potremo
cominciare ad analizzare e votare nei tempi previsti dalla legge
l’assestamento di bilancio, nel
quale ci auguriamo di poter trovare, tra le altre, anche risorse
per sociale e decoro. La sindaca
non può esimersi dall’ottemperare a questa priorità».
S. Can.
Dopo Nizza
«Più controlli sui turisti
che arrivano nella città»
Scatta il piano sicurezza del
Campidoglio dopo i fatti di
Nizza. Come anticipato da Il
Messaggero l’attenzione della
giunta Raggi si sta spostando su
chi transita a Roma. L’assessore
allo Sviluppo Economico Meloni
ha incontrato Airbnb per aprire
un percorso congiunto mirato a
un monitoraggio più stretto dei
visitatori che transitano a
Roma. Al centro dei colloqui, in
particolare, il rispetto
dell’articolo 109 del testo unico
delle leggi di pubblica sicurezza,
secondo cui «i gestori di esercizi
alberghiere e altre strutture
recettive» possono «dare
alloggio a esclusivamente a
persone munite della carta di
identità o di altro documento
idoneo ad attestarne l’identità».
Secondo Meloni, questo
principio, però, non sarebbe
sempre rispettato da alcune
strutture, a partire dagli
affittacamere.
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-TRX IL:18/07/16 22:53-NOTE:
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-MSGR - 20_CITTA - 36 - 19/07/16-N:RCITTA'
36
Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
Venafro, l’assoluzione
e l’sms di Zingaretti:
«Credo nella giustizia»
Mafia Capitale, lacrime di gioia per l’ex capo di gabinetto
del Governatore: «Mai sentita lontana la fiducia di Nicola»
`
LA SENTENZA
L’attesa nervosa nei corridoi di palazzo di giustizia, e poi la commozione dopo la lettura della sentenza. Gli occhi lucidi e la gioia di lasciarsi alle spalle un incubo giudiziario che lo ha portato dal gabinetto della Regione Lazio a un’aula di giustizia per uno dei rivoli di
Mafia Capitale, la turbativa d’asta
per il mega appalto del Cup regionale. Per Maurizio Venafro, ieri, è
stato il giorno del riscatto. Appena
il presidente della corte della seconda sezione penale, presidente
Francesco Rugarli, ha letto il dispositivo di assoluzione l’ex capo
di gabinetto di Nicola Zingaretti
ha pianto per la felicità. «Nel mio
cuore mi aspettavo finisse così.
Ma aspettavo il momento di sentirlo», ha detto abbracciando il difensore, l’avvocato Maurizio Frasacco, «Bisogna dare fiducia alla
giustizia».
LA SPARTIZIONE
Una rivincita che però ha lasciato
a Venafro comunque dell’amaro
in bocca. Non appena aveva saputo dell’iscrizione nel registro degli
indagati si era dimesso dall’incarico. Così alla domanda di quanto
ha perso per questo passaggio giudiziario ha risposto in maniera
sconsolata: «E’ l’Italia». Il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che puntava alla condanna, poche ore prima aveva chiesto due anni e mezzo di carcere. Maurizio Venafro,
secondo l’accusa, nell’ottica di un
accordo di spartizione politica, su
segnalazione dell’allora consiglie-
ERA STATO ACCUSATO
DI TURBATIVA D’ASTA
PER UN APPALTO
DEL RECUP NEL 2014
CONDANNATO INVECE
L’IMPRENDITORE MONGE
re regionale Luca Gramazio,
avrebbe segnalato l’ex direttore
delle politiche sociali del Campidoglio, Angelo Scozzafava nella
commissione di gara per il servizio Cup, il sistema di prenotazione
unico regionale per le prestazioni
sanitarie, un appalto multimilionario sul quale contavano le coop
sociali. Eppure per il tribunale l’ex
capo di gabinetto, che avrebbe fornito il curriculum di Scozzafava
avuto da Gramazio, è stato giudicato innocente, al contrario del
coimputato Mario Monge, l’imprenditore delle coop, presidente
del consorzio Sol.Co., ritenuto
sponda per l’appalto pilotato dalla
cricca Salvatore Buzzi (il ras economico della presunta cupola romana), condannato anche se a
una pena minima, un anno e quattro mesi.
IL BACIO TELEFONICO
A pochi minuti dalla sentenza per
Venafro, un’altra soddisfazione,
ha ottenuto «il bacio telefonico di
Zingaretti», una emotion, una faccina sorridente. «Non ho mai sentito lontana la sua fiducia», ha
commentato contento. Era stato
lo stesso Venafro ad annunciare
nel marzo dello scorso anno di essere finito nel registro degli indagati per un appalto. «Caro Nicola»,
aveva scritto in una lettera indirizzata a Zingaretti «è con molta sofferenza che ti comunico la mia decisione unilaterale e irrevocabile
di dimettermi dal mio incarico di
capo di gabinetto della Regione
Lazio. Ho saputo di essere indagato e mi sono già presentato davanti ai pm». Un gesto allora apprezzato dal governatore del Lazio:
«Atto di grande responsabilità,
non dovuto che conferma la profonda sensibilità e il rispetto delle
istituzioni». Dispiaciuto invece
Monge, che è stato assolto dall’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio e condannato per il concorso
della turbativa d’asta. «Da venticinque anni combatto questo sistema. La verità verrà riconosciuta»,
ha commentato Monge in presenza dell’avvocato Franco Lazzarone, subito dopo la lettura della sentenza. «Sono finito anche sotto accusa nell’inchiesta dei cassonetti
gialli per la raccolta degli abiti usati, ma lì già il gip ha riconosciuto la
mia estraneità ai fatti. E pensare
che ho dedicato una vita al sociale». La sentenza di assoluzione di
Venafro potrebbe pesare anche
sui coimputati, come Gramazio e
Scozzafava, che rispondono delle
stesse accuse nel maxiprocesso a
Mafia Capitale instaurato nell’aula bunker di Rebibbia.
Adelaide Pierucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Regione applaude e attacca M5S:
«Due anni di fango, ora che dicono?»
LE REAZIONI
Da una parte la soddisfazione per
«Maurizio» e per avere «allontanato l’ombra di Mafia Capitale
dalla Regione». Dall’altra l’attacco politico a chi «usa gli avvisi di
garanzia come condanne» (e ogni
riferimento al Movimento Cinque
stelle non sembra proprio casuale). Il giorno dell’assoluzione di
Maurizio Venafro, per l’amministrazione Pd che guida la Regione
Lazio, è quello della «rivincita». Il
più soddisfatto è Nicola Zingaretti. «Sono contento per Maurizio ha detto il governatore - Ha affrontato questa vicenda in maniera esemplare, dimettendosi per
una questione di opportunità dopo l’avvio delle indagini nei suoi
confronti, convinto della sua innocenza». «Maurizio», ragionava
ieri Zingaretti, «ha combattuto
nel processo per difendere le sue
ragioni, senza concedere mai nulla alla polemica pubblica. Tutto
questo conferma che è importante avere fiducia nel lavoro della
magistratura e nel sistema processuale». Il presidente della Regione ieri se l’è presa (anche senza
citare esplicitamente il M5s) con
quella «cattiva politica che trasforma le indagini, gli avvisi di garanzia e i rinvii a giudizio in condanne prima dello svolgimento
dei processi. Grave regressione
culturale e politica che danneggia
la democrazia».
mula piena! Due anni di ingiuste
tensioni e umiliazioni per Venafro. Riflettere su danno alla comunità». Il senatore Stefano Esposito
invece ha chiesto le «scuse» del
consigliere M5s Davide Barillari,
L’ACCUSA
Molto più espliciti altri esponenti
del Pd. Il segretario dei dem del
Lazio, Fabio Melilli: «Ancora questa mattina non è mancato chi, come nei mesi passati, con cinismo
e spregiudicatezza, ha provato a
strumentalizzare la vicenda, pensando di ottenerne un misero tornaconto politico. Capita a chi non
ha altri argomenti se non la denigrazione degli avversari». Il dem
Roberto Giachetti: «L’assoluzione
di Maurizio Venafro con formula
piena è una bella notizia. E ora
tutto il fango di cui è stato ricoperto...?». Il deputato renziano Michele Anzaldi: «Assolto con for-
Maurizio Venafro (a destra)
con l’avvocato Frasacco
MELILLI (PD):
«SOLO DENIGRAZIONE»
BARILLARI CHIEDE
SCUSA MA RILANCIA:
«LA MAFIA DA VOI
È BEN PRESENTE»
che dopo la richiesta di rinvio a
giudizio aveva sollecitato le dimissioni di Zingaretti al grido di «fuori la Mafia dalla Regione Lazio».
Scuse che Barillari, in tutta onestà, ha fatto pervenire nella serata
di ieri: «Chiedo scusa, ma la mafia
nella regione Lazio è ben presente», ha dichiarato (via Twitter)
l’ex candidato governatore pentastellato. Mentre il capogruppo
M5s in Regione, Devid Porrello,
sottolineava: «Venafro non è colpevole, ma il tema politico resta».
Altre frange dell’opposizione sono più nette nel leggere la decisione dei giudici: per Francesco Storace «l’assoluzione di Venafro fa
bene alla Regione», sulla stessa linea Mario Abbruzzese (Forza Italia). Resta da capire ora il futuro
(politico e professionale) dell’ex
capo di gabinetto di Zingaretti.
Sempre Esposito ieri rilanciava:
«Ora gli venga restituita onorabilità e il suo ruolo». Un’ipotesi che
però, nell’entourage del governatore, veniva esclusa. Anche perché, dopo questa esperienza, forse lo stesso ex braccio destro del
governatore, scanserebbe volentieri un altro incarico nella pubblica amministrazione.
L. De Cic.
-TRX IL:19/07/16 00:23-NOTE:RCITTA'
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-MSGR - 20_CITTA - 37 - 19/07/16-N:
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Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
Vigili assenteisti, stangata sui medici
Assenza in massa di agenti la notte di Capodanno del 2014: ` Hanno fornito codici e credenziali personali ai colleghi:
il Garante per la privacy multa 25 dottori per certificati fasulli 30mila euro di sanzione per evitare il procedimento penale
`
L’INDAGINE
Vigili assenteisti a Capodanno, arriva la stangata del Garante per la
privacy. Doppia sanzione ai medici che, cedendo le proprie password, hanno consentito ai caschi
bianchi di restare a casa la notte
del 31 dicembre 2014 con certificati
fasulli. Una prima multa, già notificata, è di 30mila euro. A breve la
seconda batosta, che va da 10mila
a 120 mila euro.
LE VIOLAZIONI
Il Garante per la privacy ha multato 25 medici - in ferie natalizie o a
riposo - per aver fornito le credenziali personali con le quali si accede al database dei loro ambulatori
e permette di redigere certificati.
Solo che la mano che digitava nel
sistema informatico non era quella del medico titolare, ma quella di
un sostituto, un medico amico, che
provvedeva a redigere il certificato
telematico, presentato poi dal vigile-paziente per non lavorare la sera dell’ultimo dell’anno. La prima
multa per i camici bianchi è salatissima: 30mila euro per non aver
adottato misure di sicurezza, violazione che prevede fino a due anni
di arresto. La multa - una sorta di
ravvedimento - va pagata in fretta,
nei trenta giorni successivi alla notifica, ed evita il procedimento penale estinguendo il reato. Con la
multa c’è anche la prescrizione di
«mantenere riservate le credenziali per l’accesso al sistema informatico denominato TS-progetto tessera sanitaria» scrive il garante.
Ma non finisce qui. In arrivo una
seconda legnata per i medici: si
tratta di una sanzione di tipo amministrativo. L’importo non è sta-
to ancora quantificato, ma va dalle
10mila a 120mila euro per aver
omesso le misure di sicurezza rivelando le proprie credenziali. Anche questa contestazione è stata
notificata e il Garante è in attesa
delle memorie difensive dei medici, poi verrà stabilita l’entità.
Se nel fascicolo dei pm Nicola Maiorano e Stefano Fava ci sono 84
posizioni, l’informativa dei carabinieri di piazzale Clodio conteneva
ipotesi di reato a carico di 149 persone, dopo aver verificato per un
anno le posizioni di 894 agenti, vagliato 641 certificati “sospetti”, 106
autorizzazioni e 80 attestazioni di
avvenuta donazione del sangue.
Le cifre
LA PROCURA
Era stata la Procura della Repubblica a trasmettere, il 18 aprile
scorso, gli atti giudiziari al Garante per la privacy. Che, in stretta collaborazione con gli uomini del Nucleo speciale privacy della Guardia
di Finanza di via Fortunato Depero, ha provveduto all’accertamento e alla successiva contestazione
delle violazioni ai medici, notificate dagli stessi finanzieri nei giorni
scorsi.
L’inchiesta madre, intanto, sta seguendo il suo iter. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, la
Procura si appresta a chiedere il
rinvio a giudizio di 84 indagati, tra
vigili (solo in 26) e medici. Un’inchiesta che era partita, i primi giorni del 2015, con altri numeri, una
sorta di sciopero in massa camuffato con certificati ambigui, permessi per donazione sangue e appelli più o meno velati su Fb ad
astenersi dal lavoro, lasciando le
strade di Roma quasi deserte la
notte di Capodanno.
La vicenda
I LICENZIAMENTI
25 medici sotto accusa
30.000 euro
la prima sanzione
I pm, però, hanno ravvisato reati
solo a carico di 26 vigili: sette sono
accusati di falso e truffa in concorso e, in caso di condanna, rischiano il licenziamento, previsto dalla
legge Brunetta in caso di presentazione di certificati medici fasulli.
Altri 18 vigili devono rispondere di
interruzione di pubblico servizio e
rifiuto di adempiere a una richiesta dell’autorità competente: secondo l’accusa avevano dato la disponibilità a lavorare, ma chiamati a pattugliare le strade non si sarebbero presentati (sono già stati
condannati a pagare 4mila euro di
multa). Poi c’è un episodio di falso:
un agente è stato rinviato a giudizio per aver scritto di proprio pugno un referto “taroccato” per giustificare l’assenza (avrebbe simulato una donazione di sangue mai avvenuta).
Rosalba Emiliozzi
L’anomalia
La notte di Capodanno del 31
dicembre 2014, circa 700 vigili
lasciarono le strade sguarnite.
Le malattie
Il 1 gennaio 2015 risultò in
malattia (o donatori di sangue)
l’85% dei caschi bianchi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
26 vigili nel mirino
FINO A DUE ANNI
DI CARCERE PER NON
AVER ADOTTATO MISURE
DI SICUREZZA: IN ARRIVO
ANCHE UNA SECONDA
CONTESTAZIONE
84 persone a rischio
processo
NEL FASCICOLO
CI SONO 84 INDAGATI
CHE RISCHIANO
IL PROCESSO
26 SONO DELLA
POLIZIA MUNICIPALE
I procedimenti
Il Garante apre un procedimento
contro i vigili assenteisti e i medici
compiacenti: via al processo.
Torre Argentina, doccia e panni stesi:
«L’area sacra è diventata una latrina»
LA DENUNCIA
L’immagine di una persona semi
nuda che si lava alla fontanella di
via San Nicola de’ Cesarini
nell’area pedonale di Torre Argentina è solo una delle tante scene di
ordinario degrado che affliggono
una delle aree archeologicamente
e turisticamente più importanti
della città. E si perché basta farsi
un giro per rendersi conto che i resti degli antichi scavi sono sovrastati da cartoni, scatole di latta,
bottiglie e tanti i rifiuti sparsi qua e
là. Un luogo definito “sacro” che
nel tempo è diventato regno di
sbandati. Magliette, pantaloni, slip
stesi ad asciugare sulle ringhiere
fanno da cornice all’intera area situata nella zona di Campo Marzio.
«Tutti i giorni è un pugno allo stomaco - si sfoga Rosy Fabiano, negoziante - il decoro non abita certo in
questo luogo».
I panni stesi sulla ringhiera della zona archeologica
LA RABBIA
«Sono anni che conviviamo con
una situazione di pericolo e degrado sotto le nostre finestre - raccontano commercianti e residenti drogati, ubriachi, sbandati è un
continuo». Eppure, Largo di Torre
Argentina è stato teatro di un fondamentale avvenimento della storia antica: «L’assassinio di Giulio
Cesare (anche se la tomba e il Tempio del Divo Giulio si trovano nel
Foro Romano). Ma oggi in pochi lo
sanno. Non c’è nulla a ricordarlo».
L’area resta inaccessibile, le visite
un’eterna promessa. «Stessa situazione - spiega Marco Lepre, residente e commerciante, titolare di
una delle aziende più antiche di
tessuti della zona - per l’apertura e
l’utilizzo della Torre del Papito,
luogo di raccolta di vagabondi, alcolizzati e bagno pubblico a cielo
aperto». E aggiunge: «Sono decenni che chiediamo un intervento risolutivo sullo stato di abbandono
Vagabondi tra il degrado
vicino la torre del Papito
LA TORRE DEL PAPITO
LUOGO DI RACCOLTA
DEI VAGABONDI
IRA DEI RESIDENTI:
«IL DECORO NON ABITA
PIÙ IN QUESTA ZONA»
di uno dei luoghi più importanti di
Roma. Ma il risultato è sempre lo
stesso: una piazza trasformata in
latrina. C’è chi si fa la doccia alla
fontanella, chi sistema i sacchi a
pelo tra le colonne, chi lava e stende i panni in bella mostra. Per non
parlare poi degli abusivi. Purtroppo il bando che consentiva a privati di ripristinare la Torre e renderla fruibile è stato eliminato e così
andiamo avanti nello sconforto
più totale». Risultato: intorno
all’Area Sacra - scoperta durante
le demolizioni del 1926 è una piazza lastricata con quattro templi indicati da lettere dell’alfabeto - c’è
solo tanta desolazione. «Abbiamo
presentato qualcosa come trecento denunce - conclude Lepre - per
chiedere che la zona sia protetta e
sorvegliata, ma sono finite nel dimenticatoio». «Chiediamo che si
proceda in tempi rapidi e mediante bando pubblico all’assegnazione della Torre del Papito e
dell’area archeologica - spiega Andrea De Priamo consigliere comunale e vicepresidente dell’Assemblea capitolina - per restituire la
bellezza e il decoro urbano che merita questa parte della città».
Elena Panarella
[email protected]
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Martedì 19 Luglio 2016
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Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
IL CAOS
Il fuoco corre velocissimo e come
un’onda investe i guard-rail. Le
fiamme rotolano sulle sterpaglie
divorandole e si fermano
sull’asfalto, la strada vuota è quasi
invisibile dietro a una barriera di
fumo che arriva fino al cielo e lo
colora. Un vigile del fuoco trascina la pompa più vicino che può e
quasi scompare nella nube soffocante. Gli automobilisti bloccati
da ore guardano da lontano le nuvole nere e gli elicotteri che scaricano acqua. Davanti c’è il fuoco,
dietro una fila interminabile di
macchine e loro in mezzo, prigionieri dell’inferno sulla Pontina.
«Non ce la facciamo più, c’è da impazzire», un signore su un’Audi diretto a Terracina poggia la testa
sul volante e quasi piange, è fermo
da 4 ore. Sono le 13,30 circa quando viene dato l’allarme incendio,
all’inizio tre focolai che poi diventano una decina, il vento li alimenta e li trasforma in un rogo enorme. La Pontina è avvolta dal fumo,
all’altezza del chilometro 24, viene bloccata in tutti e due i sensi di
marcia intorno alle 15. A notte fonda i vigili erano ancora al lavoro e
la strada, tra Pomezia e Castel Romano, era chiusa, perché bisognava togliere gli scheletri degli alberi
inceneriti e pericolanti. Disagi ci
saranno di sicuro anche oggi
LE FILE
Ieri paralisi totale in tutta la zona
sud, lunghissime file di macchine
su via Pratica di Mare che in quel
tratto corre parallela alla Pontina.
Non si cammina su via di Trigoria,
completamente bloccata la Laurentina. L’ingorgo arriva fino
all’Eur, nessuno riesce ad uscire
da Roma per dirigersi verso il litorale e nessuno riesce ad entrare in
città. Solo colonne di macchine
lunghe quasi venti chilometri, alle
18 la fila cominciava dal Serafico e
arrivava a Castel Romano, tra disperazione, rabbia e malori. C’è
anche chi ha imboccato strade
contromano pur di uscire dall’ingorgo. «Andate via, andate via. Liberate subito il piazzale». Dietro il
cartello gigante del parco diverti-
IL SET DI “BEN HUR” HA
RISCHIATO DI ESSERE
DIVORATO DAL FUOCO
L’ATTORE MAX GIUSTI
BLOCCATO PER TRE ORE
NEL TRAFFICO
Pontina, trappola di fuoco:
strade chiuse e auto in fuga
`Panico e malori tra gli automobilisti
Bruciano per ore le sterpaglie lungo
la carreggiata mandando in tilt la viabilità bloccati sotto il sole: «Nessuna assistenza»
`
Le criticità
Le squadre di vigili
I vigili del fuoco sono
intervenuti con nove squadre e
con l’ausilio dell’ elicottero per
domare le fiamme
Un vigile tenta di domare un focolaio lungo la strada (foto IPPOLITI)
menti Cinecittà World, una nube
nerissima sprigiona fuoco e fa
paura. Il set di Ben Hur rischia di
essere divorato dalle fiamme che
arrivano a ridosso della struttura,
momenti di panico fino a che i vigili non riescono a fermare il fuoco. I vigili urbani corrono sul piazzale di Castel Romano, dove c’è
un’uscita secondaria del parco,
per avvisare gli automobilisti del
pericolo. «Sta arrivando l’incendio, andate via!». Ci sono macchine e camion in sosta lì perché non
sanno dove andare. «Siamo stati
fermi sulla Pontina per quattro
ore, dalle due alle sei», si sfoga un
operaio che dovrebbe tornare a
In via Gregorio VII
Tubatura rotta: si apre una voragine
Una voragine si è aperta ieri
pomeriggio su via Gregorio VII. In
pochi minuti la strada si è
allagata: l’acqua è uscita dalla
buca arrivando fino a piazza
Carpegna, nel quartiere Aurelio.
Sul posto sono intervenuti i vigili
che hanno chiuso il transito verso
il centro per 500 metri. La perdita
d’acqua che ha causato la
voragine è stata provocata da «un
guasto accidentale sulla
condotta» idrica. Lo comunica
l’Acea, la società che gestisce la
rete idrica ed elettrica a Roma. In
seguito alla segnalazione del
guasto, arrivata alle 17,20, sono
stati inviati i tecnici che «hanno
iniziato le manovre di chiusura
della condotta locale». «La
perdita accidentale è consistente
e per questa ragione sta
generando cedimenti dell’asfalto
- sottolinea la nota - Mobilitata la
Direzione Lavori per l’invio di
una ditta in appalto che riparerà
la condotta. Inviate anche
autobotti per il rifornimento
delle utenze speciali in zona».
Un’altra «perdita copiosa con
parziale cedimento dell’asfalto» è
stata segnalata a piazzale Clodio.
«Per entrambe le problematiche conclude Acea - verranno chiuse
le reti entro poche ore, per
eliminare le perdite».
Latina e non ci riesce. «Poi abbiamo provato a fare la Laurentina e
ci hanno bloccato pure qui. Diteci
adesso dove possiamo andare?
Tornare a Roma? Io non mi muovo da qui anche se è pericoloso,
non me ne frega niente».
L’incendio è divampato intorno
alle 13.30 in tre punti diversi devastando centinaia di ettari di uliveto, campi incolti e zone alberate,
ma i focolai sono ben presto diventati una decina. Uno lambisce anche i campi del centro sportivo di
Trigoria. A fuoco tantissimi alberi
di ulivo, alcuni residenti anziani e
disabili si sentono male dopo aver
respirato il fumo. Le fiamme toccano anche la zona di via Nettunense, al chilometro quattro, e
una parte della frazione di Pavona
fino al confine con Albano. Al lavoro per ore e ore un centinaio di
operatori tra vigili del fuoco, protezione civile e tre elicotteri antincendio. Sono state evacuate diverse case che sono state sfiorate dalle fiamme e dal fumo che hanno
invaso la via Nettunense. L’intervento dei vigili è reso ancora più
complicato dalle segnalazioni che
continuano ad arrivare senza sosta: roghi da Ardea a Tor Carbone.
Sulle strade è il caos. La Pontina
Fiamme e vento
L’Odissea degli automobilisti è
continuata fino a tardi anche a
causa del vento che alimentava
decine di focolai
File chilometriche
Ore sotto il sole, file
chilometriche di automobilisti
intrappolati nei propri mezzi
in ostaggio del fumo
Cinecittà World
Le fiamme si sono spinte quasi
a ridosso del parco a tema di
Cinecittà World che già dalle
17:30 non aveva più visitatori al
suo interno
viene chiusa poco dopo le 15. Le
squadre dei vigili che arrivano per
fermare l’avanzare dell’incendio
si ritrovano davanti a una barriera
di fuoco. Stop alla circolazione in
tutti e due i sensi di marcia, tra
Monte d’Oro fino a Castel Romano. Il traffico impazzisce, gli automobilisti fermi sotto al sole del primo pomeriggio non possono andare avanti e nemmeno tornare indietro. Vedono da lontano il fumo,
sono ostaggi dell’incendio che
non si riesce a domare.
LA RABBIA
«Nessuno si è fatto vedere con un
poco d’acqua, qui ci trovano tutti
disidratati», si dispera qualcuno.
«È una vergogna, sono rimasto
quattro ore bloccato sulla Pontina
e nessuno che ci dava indicazioni
e ci diceva che potevano fare. Questa strada è uno schifo, una vergogna», un camionista che la percorre tutti i giorni è esasperato. Non
c’è la carreggiata d’emergenza - ha
denunciato la polizia stradale in
un rapporto all’Anas - e non viene
tagliata la vegetazione lungo
l’asfalto ed ecco che al primo incendio le fiamme invadono al strada. «Qui stiamo bruciando in macchina», si sfoga una ragazza sui social, «nessuno che ci dà informazioni e assistenza». In coda sulla
Pontina paralizzata c’è anche Max
Giusti che twitta «via Pontina bloccata dalle 15 - quando scrive è fermo da circa tre ore - incastrato ci
sono anche io».
Sulle strade alternative la stessa
barriera di auto ferme. Tutto il
traffico della Pontina viene deviato su via Pratica di Mare, su una
sola corsia. Presto è paralisi pure
lì. «Stiamo venendo da quella strada, tutto fermo», inutile provare a
imboccare via di Trigoria, lo stesso ingorgo. «È una follia, dovevano chiudere la Pontina molto prima, perché ci fanno arrivare fino a
qui se poi restiamo incastrati», al
cellulare la cronaca infernale di
un impiegato diretto ad Anzio da
sei ore fermo in strada.
Sul caos della Pontina sarà presentata un’interrogazione parlamentare. «Poteva e doveva essere
almeno in parte evitato. Nonostante l’emergenza fosse già conclamata da ore, non c’è stata una tempestiva chiusura dei sensi di marcia
per evitare che gli automobilisti
continuassero ad imboccare questa arteria e rimanere bloccati per
ore sotto il sole», commenta il deputato Federico Fauttilli, capogruppo di “Democrazia Solidale Centro Democratico” in Commissione Trasporti di Montecitorio.
Arriva la notte e la Pontina brucia
ancora.
Marco De Risi
Maria Lombardi
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Martedì 19 Luglio 2016
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Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
IL REPORTAGE
C’è la foto ingiallita di un barcone, uno di quelli che ogni giorno attraversano il Mediterraneo, carichi di disperati in cerca
di fortuna dall’altra parte del
mare, in Europa, attaccata a un
cespuglio, accanto alle baracche. Sopra, ciondola la catenina
di un rosario. È questa bidonville di Villa Ada, cittadella del degrado in uno dei parchi storici
più grandi di Roma, l’ultima
tappa del viaggio della speranza di un gruppo di tunisini, egiziani, algerini. Tutti arrivati
dall’Africa, ormai senza una
meta. Dormono ai margini dei
Parioli, in un grumo di container abbandonati di questo polmone verde che arriva fino alle
rive dell’Aniene. L’ex cantiere
(«doveva nascerci un parcheggio», dicono gli abitanti della zona, con rassegnazione) è diventato l’ultimo rifugio di chi non
ha più un posto dove andare.
Ma anche un covo dello spaccio, per i tossici a caccia di una
dose. È qui che, due giorni fa,
una sedicenne ha raccontato di
essere stata violentata. Accusando, per ora senza riscontri,
due margrebini che tra queste
costruzioni di lamiera hanno
cercato riparo.
«Sognami, trovami, amami»,
si legge sul poster incollato con
lo scotch sulla parete di un cassone. Fuori i fornellini improvvisati, da campeggio, accanto a
boccette di caffè, cucchiai, forchette, vivande varie. Un fazzoletto di terra nascosto da un
groviglio di lecci, aceri e cespugli cresciuti senza cura, fino a
diventare una parete verde che
protegge dagli occhi indiscreti.
SIGILLI VIOLATI
Per arrivare alle «baracche», come le chiamano gli amanti dello jogging che qui vengono a
correre, bisogna immettersi su
un sentiero stretto, che sbuca
sulla destra, a cento metri dal
“Panamino”, chiosco degli aperitivi chic all’incrocio con via Lima. Ad allontanare i curiosi, ci
sarebbe una rete di metallo, dove ancora si legge un avviso dei
vigili. «Manufatto sottoposto a
sequestro penale. Chiunque viola i sigilli apposti dalla polizia
giudiziaria risponderà del reato
previsto dal Codice penale». Ma
i sigilli sono sparpagliati in terra. Brandelli di un nastro adesivo giallo, con il logo della Municipale. E il varco è aperto.
Per raggiungere i container,
bisogna seguire una stradina e
fare attenzione ai cocci di birra,
L’AREA DOVREBBE
ESSERE VIETATA
MA I SIGILLI SONO
SPARPAGLIATI A TERRA
E LE RECINZIONI
SONO STATE DIVELTE
Villa Ada, nel parco storico
spunta la centrale dei pusher
Immigrati e sbandati si sono accampati `Paura tra i residenti di viale Romania
nei container di un cantiere abbandonato e via Panama: «Degrado e poca sicurezza»
`
alle bottiglie di plastica, alle scatole di latta. Poi all’improvviso
il sentiero si apre su uno spiazzo. Ecco le baracche, con i materassi buttati in terra, qualche
coperta, un cuscino. Ieri nel
«villaggio» c’era solo Fahad, arrivato dal Cairo. Tutti gli altri
«ospiti» di questo accampamento tra via Panama e viale Romania, sono stati sgomberati dopo
la denuncia dello stupro.
IL CROLLO
Ma i segni del degrado restano.
Così come quel senso di insicurezza, tra chi abita in zona. Le
signore che portano i cani a passeggio «solo sul marciapiedi»
senza addentrarsi nel parco,
per «paura di incontri poco raccomandabili». Le mamme che
lasciano deserta l’area bambini, quella dove crollò un albero
un anno fa. «E ora nessuno si fida più».
E così si vedono solo gli scheletri degli scivoli deserti, dei tavolini divelti, delle altalene immobili. «Anche noi andiamo solo nelle zone più frequentate
del parco», dice Marta, operatrice di Aladin, un’associazione
che organizza corsi estivi per
bambini. «Ci hanno tolto pure i
bagni, gli unici rimasti aperti
sono quelli a ridosso dell’area
dei concerti». Non è facile, spiega, offrire ore di svago in una
villa «abbandonata all’incuria.
Ma ci proviamo».
Lorenzo De Cicco
Il municipio
«Abbiamo chiesto la bonifica urgente»
La baraccopoli (forse) ha le
ore contate. Ieri la
presidente del II Municipio,
Francesca Del Bello, ha
chiesto all’ufficio Tutela
ambiente della Polizia locale
di intervenire con una
bonifica dell’area dell’ex
cantiere, oggi occupata da
sbandati e clochard. «Anche
negli ultimi giorni - spiega la
mini-sindaca - abbiamo
ricevuto diverse
segnalazioni dai cittadini».
Da qui la decisione di
intervenire per mettere fine
a «un luogo degradato dove si
annidano spacciatori, senza
tetto, disperati». Ma i
problemi, spiega la
presidente del II distretto, in
genere arrivano dopo gli
sgomberi. «Perché queste
zone vanno tenute sotto
controllo di continuo. Anche
gli interventi dei vigili
diventano inefficaci, se non si
riesce a predisporre, anche
con il Comune, un sistema di
sorveglianza mirato».
L. De Cic.
I vecchi
container
del cantiere
abbandonato occupati
da sbandati
e pusher
I residenti
della zona
protestano
(Fotoservizio
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NELLE STANZE I SEGNI
DEI BIVACCHI NOTTURNI
E LE TRACCE DEL
COMMERCIO ILLEGALE
DI STUPEFACENTI
E ALLUCINOGENI
Fabiano/Toiati)
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«Mi hanno violentata». La polizia: nessun riscontro
IL CASO
La sedicenne avrebbe mentito,
gli egiziani non l’avrebbero violentata e tra loro ci sarebbe stato
un rapporto sessuale consenziente. Non è escluso che la giovane
conoscesse già uno dei suoi presunti aggressori. Sembra questa
la verità sulla presunta violenza
sessuale denunciata domenica
scorsa dalla ragazza di Firenze
scappata di casa. «È successo
qualcosa di brutto nelle case mobili», aveva raccontato la sedicenne alla polizia. Ma il suo racconto
non trova per ora riscontri: «La
ragazza - dicono gli investigatori
- è stata accompagnata presso
una struttura sanitaria, dove i
medici le hanno prestato le cure
necessarie senza però riscontrare segni di violenza. Le indagini
proseguono per cercare di chiarire quanto accaduto».
Il 15 luglio la sedicenne lascia
Firenze, non è la prima volta che
DIAMOND CENTRE LUDOVISI
scappa, ha una mente fragile ed è
seguita dai medici della Asl di Firenze. La famiglia sa che Roma è
una delle sue città preferite, e la
nonna si precipita nella capitale
per rintracciarla. Domenica sera
la donna è negli uffici del commissariato Viminale guidato da
Giovanna Petrocca quando sul
cellulare le arriva una telefonata
della nipote: «Nonna aiutami mi
hanno violentata».
altre volte le spiega di trovarsi
nel parco di villa Ada, ma che qui
le hanno fatto del male. La giovane spiega di trovarsi vicino alle
baracche, i poliziotti piombano
nei prefabbricati abbandonati
all’interno dell’area verde, e in
uno di questi trovano la ragazza
e due egiziani di 18 e 19 anni che
vengono arrestati. I due hanno
L’ALLARME
La nonna chiede alla nipote dove
si trova e la ragazzina, che evidentemente conosce la zona perché probabilmente ci è già stata
LA SEDICENNE ACCUSA
DUE MAGREBINI DI AVER
ABUSATO DI LEI
MA DOPO UN’INDAGINE
SONO STATI RILASCIATI
«RAPPORTO CONSENSUALE»
piccoli precedenti, uno per aggressione a una ragazza avvenuta tempo fa alla stazione Termini.
I DUBBI
I primi dubbi sulla versione della
sedicenne sorgono dopo il risultato della visita medica, i dottori
non hanno trovato nessuna trac-
cia di violenza sessuale, nemmeno un graffio o un piccolo ematoma sul corpo. «Abbiamo avuto
un rapporto sessuale - si difende
uno dei due egiziani, ma lei era
d’accordo, non è stata violentata».
LE INDAGINI
Gli investigatori stanno cercando di capire, anche con l’aiuto di
una pisicologa della polizia, cosa
è accaduto davvero tra la ragazzina e i due stranieri. Perché lei
avrebbe accusato di stupro delle
persone innocenti? Voleva vendicarsi per qualche torto che riteneva di avere subito? E quale? Gli
egiziani sono stati denunciati a
piede libero (procedura d’ufficio
se a riferire la violenza, come in
questo caso, è un minorenne) e
saranno di nuovo interrogati dagli investigatori soprattutto per
appurare se già si conoscevano.
Marco De Risi
Paola Vuolo
Il sopralluogo della polizia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
Via Cupa, giallo sui rifugiati “fantasma”
Caos davanti all’ex centro Baobab: scoperti una cinquantina `Il comitato dei cittadini: «Ci avevano promesso lo sgombero
di migranti che non erano mai stati registrati dopo lo sbarco ma non s’è ancora visto e la situazione non è più tollerabile»
`
I CONTROLLI
Dopo la “fuga”
Una storia senza fine quella dei migranti di via Cupa, accampati sui
marciapiedi e sull’asfalto accanto
al vecchio centro Baobab sgomberato e vuoto ormai da dicembre. Il
«nuovo» esiste solo sui cellulari dei
rifugiati che appena riescono ad arrivare nella Capitale vengono accolti in quello che ormai è un vero e
proprio villaggio di disperati. Un
braccio di ferro tra i residenti (esasperati per le condizioni della strada) e un gruppo di volontari del centro va avanti da mesi. Ieri l’ennesimo censimento. Una cinquantina
di persone - ma fino a pochi giorni
fa erano oltre 200 - sono state caricate su due pullman e trasferite nel
centro di identificazione di via Patini. Qualche rifugiato ha tentato la
fuga tra le auto parcheggiate vicino
alle tende su via Tiburtina. E si è dileguato. In molti non si sono fatti
trovare. Altri pur arrivando all’ufficio immigrazione non si sono voluti far prendere le impronte digitali.
«Dai dati anagrafici forniti, nessuno delle 47 persone arrivate al fotosegnalamento è mai stata identificata in precedenza - trapela dagli
ambienti investigativi - Nemmeno
al momento dello sbarco. Con il rifiuto di oggi aumenta il numero di
invisibili che circolano sul territorio nazionale senza che si conosca
nulla». Intanto in via Cupa nessuna
bonifica è scattata da parte
dell’Ama. Le condizioni igienico-sanitarie sono pessime. E alla fine dopo i controlli sono tutti rientrati alla base, unico luogo che li ha accolti
in tutta la città. E allora ecco che gli
sforzi che fanno le forze dell’ordine
sono vani se poi non c’è una vera e
Ritrovato a Cecina
il ragazzo sparito
propria sede dove accompagnarli.
È proprio questo il nocciolo della
questione: mancano le strutture e
una vera politica dell’accoglienza.
Sono anni che a Roma si va avanti
tra immigrati e rifugiati che si arrangiano come possono e accampamenti rom abusivi che crescono come funghi. Una fotografia, che risulta sempre più “mossa”, perché ci
sono oltre duecento micro e medi
DURANTE I CONTROLLI
IN TANTI SI SONO
RIFIUTATI DI FARSI
PRENDERE LE IMPRONTE
FUGGENDO NELLE
STRADE LIMITROFE
insediamenti che appaiono e scompaiono continuamente nel cuore e
nella periferia della città.
LA PROTESTA
«L’accampamento è rimasto intatto - tuonano dal Comitato Cittadini
Stazione Tiburtina - e nessun attivista è stato perseguito dalla legge.
Con l’accampamento ancora intatto i clandestini torneranno li e nulla
sarà cambiato rispetto a ieri. In questi giorni sindaco e presidente del
Municipio avevano annunciato
uno sgombero imminente, se questo è quello che intendevano ci sentiamo profondamente presi in giro». Negli ultimi giorni la convivenza tra residenti e migranti non è stata affatto tranquilla «con migranti e
attivisti che hanno alzato inverosimilmente i toni - spiegano dal Co-
Prenestino
Arrestati i due rapinatori
dell’affittacamere cinese
Arrestati, dopo lunghe indagini, i
rapinatori di una cittadina cinese
che gestisce un affittacamere al
Prenestino. L’episodio accadde
nel dicembre dello scorso anno: i
due dopo avere fatto ingresso
nell’abitazione bloccarono con
violenza la donna minacciandola
con un coltello, intimandole di
consegnargli tutti i soldi che
aveva. Si tratta di due
connazionali della donna W.Q. di
35 anni e C.Z. di 36: si indaga per
capire se hanno compiuto altre
rapine simili.
mitato - arrivando addirittura a
sputare in faccia ad un cittadino residente in via Cupa che proprio li ha
una sua attività imprenditoriale
che suo malgrado sta per trasferire
visto che i suoi clienti hanno paura
a raggiungerlo. Il 26 luglio manifesteremo sotto la Prefettura per chiedere lo sgombero immediato, non
ne possiamo più». Intanto i volontari del Baobab lanciano un Sos: «Ribadiamo l’appello - spiega Andrea
Costa - ad individuare un luogo per
un’accoglienza degna per queste
persone. A nostro avviso già esiste,
è l’ex istituto ittiogenico». Le istituzioni sembravano d’accordo «ma
da settimane non abbiamo notizie».
Elena Panarella
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Piovani, il quindicenne
scomparso da La Storta lo
scorso 12 luglio, è stato
ritrovato a Cecina in Toscana.
«Lo abbiamo trovato e sta
bene», ha fatto sapere ieri sera
la mamma Patrizia. I genitori,
durante la giornata, avevano
fatto diffondere un
videomessaggio: «Marco torna
a casa. Mamma e papà non
sono arrabbiati. Ma torna»,
avevano detto i due. Qualche
ora più tardi finalmente la
buona notizia. Le ricerche
erano arrivate fino a Genova,
perché nel capoluogo ligure c’è
una ragazza per la quale Marco
ha preso un “cotta”. «Sarebbe
dovuto andare da lei alla fine
del mese – aveva detto la madre
del ragazzo – ma non è mai
arrivato lassù. Non sappiamo
che fine abbia fatto nostro
figlio». In serata, la svolta. E il
ritrovamento del ragazzo a
Cecina.
Roma-Lido, pochi treni e in ritardo
giornata da incubo per i pendolari
I TRASPORTI
Giornata nera per la Roma-Lido.
Quella di ieri è stata un’altra mattinata da incubo per i pendolari
che da Ostia dovevano recarsi
nella capitale. A partire dalle otto, si sono registrati ritardi e corse saltate che hanno avuto pesanti ripercussioni sugli orari.
Due treni fermi a Porta San Paolo. Uno era guasto, l’altro «in verifica», come riportava la dicitura sulla carrozza in testa. I tempi
di attesa lunghi oltre la
mezz’ora. Banchine sovraffollate e rallentamenti continui hanno poi scatenato le ire dei passeggeri. Su twitter, l’hastag “#romalido” è stato tra i più popolari.
«La Roma-Lido ogni 30 minuti.
Immancabile d’estate, come i
grilli e le cocomerate», scrive Andrea sui social network. Ed è proprio l’irregolarità delle corse a
far scattare gli utenti sul piede di
guerra. La norma dovrebbe prevedere un treno ogni quarto
Un treno della Roma-Lido
d’ora. Al momento però non solo
questa frequenza non è rispettata, ma non è ancora nemmeno
decollato il piano estivo che dovrebbe garantire un’intensificazione delle corse.
LE PROTESTE
«Qui dobbiamo sperare se riusciamo a tornare a casa o se ce la
facciamo ad essere puntuali a lavoro», ammette Andrea un utente. Le temperature di luglio hanno rappresentato un’altra sfida
nell’odissea quotidiana fatta di
disagi e disservizi. L’aria condizionata funziona a singhiozzo e
nei vagoni si sta stipati come sardine. Ieri sera sul treno delle
DUE CONVOGLI FERMI
A PORTA SAN PAOLO
UNO PER GUASTO
L’ALTRO PER «VERIFICA»
PESANTI DISAGI
ATTESE INTERMINABILI
19.00, l’unico spiraglio d’aria arrivava da qualche finestrino
aperto. «Sempre così – racconta
Luciana, impiegata ministeriale
che deve raggiungere Acilia- e
capita sempre più spesso che
qualcuno si senta male». Sabato
pomeriggio, un anziano è stato
trasportato in condizioni disperate all’ospedale Grassi di Ostia.
Alla stazione di Lido Centro ha
perso i sensi ed è caduto a terra.
Non sono nemmeno mancati i ripetuti cambi di binario all’ultimo minuto che fanno correre i
viaggiatori da una banchina
all’altra, rischiando di inciampare. L’Atac, dal canto suo, per tutta la giornata di ieri ha diramato
in tempo reale gli orari delle partenze dalla capitale. In serata, si
è riusciti ad arrivare alla frequenza di un treno ogni 20 minuti. Sempre di meno, però, i convogli a disposizione.
L’ASSALTO
«Quando si ricordano di passare
– ricorda Umberto, un pendolare- perché a volte i convogli sono
fermi per i più disparati motivi.
Questo inverno non sono usciti
per esempio a causa del gelo».
Ad aggravare la situazione, in
questi giorni ci si mette anche il
controesodo dei bagnanti. Ombrellone e sdraio alla mano, l’assalto al mare parte dalle stazioni
di Piramide e Magliana. I vagoni
vengono lasciati sporchi di sabbia. «Anche i servizi di pulizia sono latitanti o comunque pochi –
sbotta Germana- questa mattina
le carrozze erano in pessime condizioni. Si vede che non erano
stati lavati. Presentavano ancora
tutte le tracce del passaggio delle
centinaia di persone che domenica sono andati in spiaggia».
Mirko Polisano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:19/07/16 00:11-NOTE:RCITTA'
-MSGR - 20_CITTA - 44 - 19/07/16-N:
44
Martedì 19 Luglio 2016
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45
Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
Fiumicino, Fastweb ko e voli nel caos
Il black out obbliga gli operatori a effettuare i check-in a mano `Fibra ottica danneggiata dal rogo di sabato tra Magliana e litorale
ritardi fino a quattro ore, l’ira delle migliaia di viaggiatori in coda Le associazioni dei consumatori chiedono bonus di risarcimento
`
IL CASO
Salta la connessione internet e
all’aeroporto di Fiumicino gli operatori sono costretti a fare a mano tutte le operazioni di check in. E così
decine di voli accumulano ritardi fino a quattro ore, altri saltano, quasi
cinquemila passeggeri aspettano di
partire: la fila dei viaggiatori arriva
fino all’esterno del Terminal 3 del
Leonardo da Vinci, devono arrivare
polizia e carabinieri per regolare i
flussi mentre il personale dell’Adr
distribuisce bottiglie d’acqua e informazioni. Il caos scoppia all’alba
di ieri: il sistema di accettazione delle compagnie aeree e ai gates d’imbarco fornito dalla scoietà Sita alle
compagnie aeree è fuori uso. Gli
operatori devono fare ogni operazione a mano, non c’è alternativa.
IL DANNO
La fibra ottica Fastweb è stata danneggiata per un forte incendio sabato notte tra la Magliana e il comune
di Fiumicino. Il collegamento torna
dopo mezzogiorno con la sostituzione dei cavi danneggiati da parte dei
tecnici della Fastweb. Ma per tornare alla normalità e smaltire le lunghe code ai gates sono necessarie diverse ore e i passeggeri hanno finito
NESSUN DISAGIO E
OPERATIVITÀ REGOLARE
PER LE COMPAGNIE CHE,
COME ALITALIA, HANNO
UNA CONNESSIONE
DATI AUTONOMA
pazienza e speranze. L’interruzione
della connettività della linea dati Fastweb ai check-in delle compagnie
aeree all’aeroporto di Fiumicino ha
costretto gli addetti alle accettazioni ad operare a mano il check in dei
passeggeri e dei bagagli da destinare in stiva, anziché in via automatica come sempre avviene. Di qui l’accumularsi di ritardi su ritardi e le
lunghe attese per i viaggiatori in
partenza, in particolare per Barcellona, Bucarest, Lisbona, Bruxelles.
Coinvolte le compagnie Vueling e
Easy Jet. I sistemi di Alitalia e delle
altre compagnie di Skyteam quali
Etihad, Air Serbia, Air Lingus, Air
Berlin, dotati di propria connettività al check in (un sistema denominato Arco), hanno operato, invece,
sempre con regolarità.
LebombeaS.Lorenzo
Centro cimiteri storici
apertura al Verano
per ricordare la guerra
DISAGI
«Siamo stati sballottati qua e là per
tutta la mattinata con bagagli per oltre cento chili - ha raccontato una
passeggera di Cagliari, che, con il figlio, stava rientrando negli Usa - prima l’attesa e il check-in a mano; poi
l’attesa per un’ora mezzo del volo
per Atlanta che è stato cancellato.
Ora non resta che pernottare in albergo e partire fra qualche ora».
«Quando sono arrivata per accompagnare mio fratello in partenza
per Bucarest, nella hall era già un
formicaio umano - ha detto una
donna - a malapena riuscivamo a
camminare. Gli operatori ai
check-in sono stati pazienti e gentili». «Il nostro volo per Praga è stato
cancellato. Paradossale dipendere
dall’informatica». Il Codacons chiede che i passeggeri vengano risarciti
con un bonus per un prossimo volo.
Beatrice Picchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Migliaia di passeggeri all’interno del T3 in attesa di fare il check-in (foto ANSA)
L’intervento Ama
Via Francigena, partite le pulizie straordinarie
Interventi straordinari di pulizia
da ieri nel XV Municipio. Gli
operatori Ama hanno cominciato
a rimuovere rifiuti lungo i tratti di
via Cassia, Labaro, Prima Porta e
La Storta (nella foto, rifiuti lungo
la via Francigena). Predisposti
anche servizi supplementari di
pulizia delle postazioni di raccolta
dei rifiuti. Inoltre da stasera,
comunica l’Ama, sarà attivato
anche un turno aggiuntivo di
lavoro in orario serale. Durante
questi interventi gli operatori
hanno denunciato l’incendio di
alcuni cassonetti in via Macherio.
Oggi, dalle 9 alle 17.30, apertura
straordinaria del Centro di
documentazione dei cimiteri
storici presso l’ingresso
monumentale del cimitero del
Verano. L’appuntamento è stato
programmato dall’assessorato
alla Crescita culturale Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali nella ricorrenza
del 73° anniversario del
bombardamento di San Lorenzo.
Nel Centro di documentazione si
potranno visionare, tra le altre
cose, il catalogo informatizzato
del patrimonio del Cimitero del
Verano (circa 7.000 schede di
monumenti funerari),
documentari concessi
dall’Istituto Luce sulla
protezione antiaerea dei
principali monumenti e delle
opere d’arte di Roma e sul
bombardamento del 19 luglio
1943; un filmato sulle
testimonianze del
bombardamento di S. Lorenzo da
parte degli abitanti del quartiere;
materiali didattici su temi
urbanistici, storico-artistici,
iconografici e storici
(dall’evoluzione urbana del
cimitero alle opere di artisti,
architetti, scultori, pittori,
sepolti al Verano, dalla storia
risorgimentale alle guerre del
XIX e XX secolo, alle tombe
bombardate fra il 1943 e il 1944).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:18/07/16 22:52-NOTE:RIBATTERE
-MSGR - 20_CITTA - 46 - 19/07/16-N:
46
Martedì 19 Luglio 2016
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-MSGR - 20_CITTA - 47 - 19/07/16-N:
47
Martedì 19 Luglio 2016
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Cronaca di Roma
Bimbo morto in metro, fu omicidio colposo
Chiusa l’indagine contro il tecnico Atac
che azionò gli ascensori a “Furio Camillo”
`
L’INCHIESTA
Un ascensore bloccato, che per il
caldo si trasforma in una trappola
asfissiante. Dopo venti minuti d’attesa, la richiesta d’aiuto di una
mamma chiusa lì dentro con il figlio di quattro anni. Poi, un intervento non regolare, effettuato in
buona fede ma sbagliato. Un montacarichi fatto salire al livello
dell’elevatore fermo, una porticina
che si socchiude, uno spazio di mezzo metro aperto sul vuoto. E la tragedia: il bimbo che corre verso
l’apertura, non s’accorge di dover
fare un piccolo salto e precipita per
venti metri. A un anno di distanza
dall’incidente costato la vita al piccolo Marco, arrivato a Roma da Latina con la madre e caduto nella
tromba dell’ascensore della metropolitana Furio Camillo, la pm Maria Letizia Golfieri ha chiuso le indagini, atto che solitamente ha come conseguenza una richiesta di
rinvio a giudizio. L’addetto
dell’Atac che ha effettuato l’intervento di soccorso pur non essendo
abilitato, rischia di finire a processo
per omicidio colposo.
I fatti risalgono al 9 luglio dello
scorso anno. È un pomeriggio caldissimo. Marco stinge un peluche,
cammina accanto a mamma Francesca, che spinge un passeggino.
ERA LO SCORSO LUGLIO
QUANDO IL PICCOLO
PRECIPITÒ NEL VUOTO
DA UNA PORTA
CHE SI SPALANCÒ
NELLA STAZIONE
Hanno appena trascorso una giornata di shopping a Roma. Metro Furio Camillo, troppe scale da scendere: la donna decide di prendere
l’ascensore che dalla biglietteria
conduce ai binari. Premuto il pulsante che porta al piano interrato,
la corsa d’improvviso s’arresta:
Francesca e Marco sono bloccati lì
dentro. Passano venti minuti, il caldo è insopportabile, il bimbo si agita. «Qui stiamo svenendo, non respiriamo. Potrebbe sollecitare?», dice Francesca parlando al microfono collegato con il gabbiotto della
sicurezza.
LA MANOVRA
Un tecnico dell’Atac risponde, decide d’intervenire. Non sarebbe di
sua competenza: dovrebbe aspettare i soccorritori che sono già in viaggio verso la fermata. Effettua da solo la manovra di salvataggio. Fa
scendere un montacarichi fino al livello dell’ascensore bloccato. Poi,
apre entrambe le porte. Tutto succede in un lampo. Il tecnico dimentica di inserire una passerella nello
spazio tra i due elevatori. Marco vede un pertugio, sguscia via dalle
braccia della mamma e corre verso
l’operatore. Preso dall’euforia, non
riesce a precorrere quella breve distanza: non salta, cade nel varco,
precipita per venti metri. «Mi è scivolato tra le dita», urla Francesca.
Immediato l’intervento dei vigili
del fuoco e dei paramedici del 118.
Ma per il piccolo non c’è nulla da fare. L’intero quartiere Appio-Tuscolano è sconvolto. Il giorno dopo, davanti alla fermata compaiono fiori,
pupazzi e candele. Il giorno del funerale viene proclamato il lutto cittadino, e la città si raccoglie in un
minuto di silenzio.
Michela Allegri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I fiori deposti davanti all’ascensore da cui il piccolo cadde nel vuoto. A destra, il piccolo con il padre dopo la nascita
La liceale travolta e uccisa in Grecia
la salma verrà rimpatriata domani
LA TRAGEDIA
«Qui c’è solo disperazione, la
morte di Benedetta è una tragedia assurda». La voce di questo
padre arriva dalla Grecia un po’
disturbata, lui è volato sull’isola
di Paros insieme agli altri genitori degli amici di Benedetta
Ostili, la diciottenne travolta da
un tir e uccisa. Benedetta, che
tutti chiamavano Benny, era in
vacanza sull’isola insieme a un
gruppo di amici del Virgilio,
quando il camion sabato sera
l’ha investita, era in motorino
con la sua amica Angia, tornavano dal mare. Il tir sembra si sia
allargato troppo ad una curva e
ha preso in pieno lo scooter con
le ragazze. Benny e Angia quella
sera avevano appuntamento
con altri amici del Tasso che
avevano raggiunto il gruppo di
Benny a Paros. Angia non sa che
Benny è morta, nessuno ancora
ha avuto il coraggio di dirglielo,
lei è in ospedale, con un braccio
rotto e due vertebre fratturate
«sarebbe opportuno farla rientrare con un aereo speciale - dice il genitore - da quello che ho
RESTANO SERIE
LE CONDIZIONI
DELL’AMICA CHE ERA
IN SCOOTER CON LEI:
LESIONI OSSEE
A DUE VERTEBRE
capito potrebbe avere seri problemi».
Domani sarà rimpatriata la
salma di Benny, dopo l’autopsia,
eseguita nell’ospedale dell’isola
di Syros, tutti gli altri sono rientrati in Italia ieri sera con un volo atterrato a Ciampino.
IL RACCONTO
La sera dell’incidente il padre di
un’ amica di Benny ha postato
su Facebook: «Le nostre figlie
stanno bene, ma Benny è morta
e Angi ha diverse fratture. Povera Benny 18 anni e una vita bruciata. Sogni figli lavoro affetti.
Non ha avuto tempo Benny per
provare emozioni». Per due
giorni gli amici di Benny e Angia
non si sono mossi dall’ospedale
per non lasciare da soli la fami-
«Sparò al ragazzo della figlia
e disse ai medici: state zitti»
IL PROCESSO
«Non dite a nessuno quello che è
accaduto». Antonio Ciontoli, indagato per omicidio per la morte
di Marco Vannini, l’ex ragazzo
della figlia, avrebbe provato fino
all’ultimo a tenere nascosto quello sparo rivelatosi poi fatale per
il ventenne di Cerveteri. E nella
notte della tragedia, poco più di
un anno fa, avrebbe cercato di
imporre il silenzio al medico e
all’infermiera di turno al posto
di primo intervento di Ladispoli
dove il ferito arrivò agonizzante.
Il particolare, emerso ieri mattina durante la seconda udienza
del processo nella Corte d’Assise
di Roma, potrebbe aggravare la
posizione del maresciallo della
Marina. Un testimone dell’accusa, davanti al collegio presieduto
da Anna Argento, giudice a latere Sandro Di Lorenzo, ha parlato
di quei momenti. E l’autista-barelliere Cristian Cutini Calisti, intervenuto per primo, la sera del
17 maggio 2015, nella villetta di
via De Gasperi teatro della tragedia, ha confermato: «Ciontoli ha
tirato fuori il portafogli, ha mostrato un tesserino presentandosi come carabiniere. Il nostro
medico e l’infermiera si erano arrabbiati perché lui si era raccomandato di non dire nulla sul
colpo di pistola. Poi si è messo a
piangere temendo di perdere il
suo lavoro». L’imputato probabilmente aveva completamente
perso la testa.
IL TESTIMONE
Il racconto è tornato a quella
drammatica sera. Era mezzanotte e venti quando un’ambulanza
arrivò a casa Ciontoli. Il colpo
era stato sparato - per errore, secondo l’imputato principale quasi un’ora prima. «Il giovane
alternava attimi di lucidità a momenti di mancanza – ha detto
l’autista del 118 – quando siamo
arrivati lo abbiamo trovato a terra con la moglie di Ciontoli che
gli teneva alzate le gambe. Poi
Ciontoli e il figlio lo hanno sorretto portandolo giù per le scale
Antonio Ciontoli ieri in aula: tra le mani, un rosario (foto ROSSI)
SECONDA UDIENZA
IN CORTE D’ASSISE
PER LA MORTE DI
MARCO VANNINI
ALLA SBARRA ANCHE
LA FIDANZATA
verso l’ambulanza. Arrivato in
ospedale, Marco chiedeva aiuto.
Il nostro intervento non è partito
in codice rosso perché i Ciontoli
ci hanno riferito di un attacco di
panico del ragazzo provocato
dal ferimento di un pettine a
punta». Prima dell’autista, la corte aveva ascoltato come testimo-
glia della loro amica che non c’è
più. E sono voluti tornare in Italia tutti insieme, non volevano
separarsi, come se solo stando
insieme avrebbero avuto la forza di affrontare tutto questo dolore. «I nostri ragazzi - dice un
genitore - sono invecchiati di
colpo. Benny è morta, e niente
sarà più come prima. E povera
Angia. La mamma bellissima affettuosa. I due fratelli appena arrivati. Non bisogna parlare con
Angia di Benny. Lei domani si
opererà al braccio. Dice la mamma che nell’ospedale di atene ci
sono tanti infermieri e ortopedici che hanno studiato da noi. E
poi dice che una funzionaria
dell’ambasciata è stata con lei a
vegliare Angia fino alle cinque
del mattino. Scusate la retorica
ma questa è l’Italia che amo.
Forse sarebbe bello se Palazzo Chigi organizzasse un volo
speciale per riportare Angia a
casa».
P.Vu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ni anche l’ex comandante della
compagnia dei carabinieri di Civitavecchia, il maggiore Lorenzo
Ceccarelli e l’appuntato dei carabinieri di Ladispoli, Andrea Fusari. In particolare Ceccarelli ha
ricostruito le attività investigative, incluse le due chiamate al 118,
durante le quali i Ciontoli hanno
omesso di dire all’operatore
Ares che Marco Vannini era stato ferito da un’arma da fuoco.
Per questo motivo Ciontoli (ieri
in aula con abito scuro e rosario
in mano), la moglie Maria Pezzillo, i figli Martina e Federico, sono alla sbarra e si dovranno difendere dalla pesante accusa di
omicidio volontario con dolo
eventuale. Viola Giorgini, fidanzata di Federico, presente anche
lei quella sera nella villetta, è stata rinviata a giudizio per omissione di soccorso. Prossime
udienze fissate per il 13 ed il 26
ottobre dove saranno ascoltati
altri testimoni.
Emanuele Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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48
PER MASSIMO GILETTI
RE DELL’ARENA TELEVISIVA
UN’INCURSIONE IN MOTO
NEL FASCINO
DELLA DOLCE VITA
BY NIGHT DI VIA VENETO
Giorno & Notte
Martedì 19 Luglio 2016
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Tutta Roma
In via Crispi vernissage basic per “Fish Lamps”, l’esposizione
di lampade del celebre architetto Frank Gehry ispirate alle onde
Sopra,
Dermot
Mulroney
con la moglie
Tharita
Qui accanto,
il divo indica
il numero tre:
il divo
americano
è tornato
a Roma
dopo tre anni
di assenza
La luce del mare
in stile archistar
(foto BARILLARI)
LA MOSTRA
Manca soltanto il rumore del
mare. Nella sala ovale della Gagosian Gallery si materializza
la suggestione esemplare, e intima, dell’estate. Con la semplicità del genio, e la firma di Frank
Gehry, architetto contemporaneo e rivoluzionario, abituato a
far emergere dal nulla edifici
dal profilo dinamico che entrano definitivamente nell’immaginario collettivo, come il Guggenheim Museum di Bilbao e la
Walt Disney Concert Hall di
Los Angeles.
A Roma il talento di Gehry è
sbarcato in punta di piedi, ieri
mattina, nello spazio espositivo di via Crispi, diretto da Pepi
Marchetti Franchi e progettato da Firouz Galdo per diventare la piazza del contemporaneo. L’istallazione luminosa si
è fatta in quattro, danza, trasmette energia, eleganza, trasporta in mondi lontani dal rumore della metropoli. Un acquario immaginario dove nuotano e si rincorrono creature
marine con il cuore incandescente, tra scultura, architettura e design. Le finestre sono state oscurate, la penombra è necessaria per immergersi nel
Accanto
e nelle foto
in alto,
visitatori
in full
immersion
nelle
suggestioni
delle sculture
lampade
marinare
nella galleria
di via Crispi
ieri durante
l’opening
della
esposizione
dell’artista
architetto
Frank Gehry
(foto BARILLARI)
Più a destra,
Gehry
mondo sottomarino creato con
le curve, le scie luminose e i movimenti, accennati ma potenti,
dalle “Fish lamps”, opere originali dell’archistar canadese nate da un imprevisto. Era il 1983:
una lampada si frantuma, ma
le schegge accendono nell’artista l’immagine delle scaglie di
pesce. Da allora, creature luminose in formica e silicone cominciano a solcare gli oceani
dell’architettura, e ad attraversare gli oceani veri per raggiungere, dopo la prima tappa di
Los Angeles, Parigi, Londra,
Hong Kong e poi Roma, dove
resteranno fino alla metà di settembre. “Il pesce è una forma
perfetta” sostiene Gerhy. Come
contraddirlo?
Ecco un’altra conferma che
il caldo luglio della Capitale è
un mese pieno di sorprese e di
partecipazioni straordinarie.
Le rockstar atterranno con
grande risonanza nei siti più
prestigiosi della città, e creativi
di culto, pluripremiati come
Gerhy si prendono la scena con
un clamore più discreto, imprevedibile quanto imperdibile.
Per Gagosian, l’appuntamento
in galleria durante la bella stagione delle vacanze, da qualche
anno fa rima con lo svelamento
di un’installazione d’autore, un
evento celebrato fuori dal rito
del vernissage. L’opening è sussurrato nell’orecchio di collezionisti ed estimatori, liberi di
scegliere il momento giusto per
una pausa a tu per tu con l’arte.
Se ora c’è Gehry al centro
dell’arena, l’anno scorso i riflettori erano puntati su Giuseppe
Penone e la scultura monumentale Spazio di luce. Nel 2014 invece, il momento di Piero Golia
con l’installazione The dog and
the drop.
Roberta Petronio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il divo Mulroney
turista in love
con la sua Tharita
HOLLYWOOD A ROMA
Decisamente l’amore è proprio
nelle sue corde, non solo sul
grande schermo. Ricordate il
fascinosissimo “sposo” del film
“Il matrimonio del mio migliore amico?”, quello di cui Julia
Roberts era innamorata persa
al punto di cercare di scongiurare le di lui nozze con Cameron Diaz? L’attore Dermot
Mulroney ha trascorso qualche giorno di vacanza nella Capitale e, come un turista qualsiasi, si è divertito a perdersi
nella bellezza del centro storico
di Roma, giorno e notte. Il divo
Avvisi ai villeggianti
CIVITAVECCHIA – “Lirica in giardino”, Associazione Musicale
Amilcare Ponchielli, direzione artistica dei Maestri Liana Tossuto e
Dario Feoli. Arena Metropolitana
di Roma Capitale. Ore 21.00. Ingresso
gratuito.
Info:
0766.590567/5 – 0766.679623/1
FIUGGI – Festival internazionale
della chitarra. Cerimonia di apertura della X edizione. Esibizioni di
Andrea Vettoretti (chitarra contemporanea); Paulo Bellinati &
Marco Pereira (chitarre Brasile);
Quartetti di chitarre del Conservatorio di Avellino (Lucio Matarazzo, Michele Greci, Carlo Campanile, Domenico Mastroianni); Angelo Ruggeri (flauto) & Giuseppe Del
Plato (chitarra). Fonte Anticolana,
Fiuggi Terme. Ore dalle 21.00. Ingresso gtrauito. Info: 334.5747168
FIUMICINO – “Omaggio a Franco
Citti”, proiezione del film “Accattone”di Pier Paolo Pasolini. P.zza
Fiumicino, omaggio a Citti
Chitarre sul palco di Fiuggi
SEBASTIANO
TRINGALI
E MARIO
BRANCACCIO
AL TEATRO
DI FERENTO
Grassi. Ore 21.00. Ingresso gratuito. Info 06.65210245
FREGENE – Fregene Summer Festival Village. Via della Pineta di
Fregene, angolo Via Agropoli. Ore
21.30 (apertura Village ore 19.00).
Ingresso
gratuito.
Info:
06.39366123
SABAUDIA – CinemadaMare. Prosegue il Festival Cinematografico
Internazionale e Itinerante, il più
grande raduno di giovani filmaker
del mondo. In tutta la città, 100 giovani registi realizzeranno 10 produzioni cinematografiche con attori, turisti e cittadini. Inoltre, dopo i
corti della Main Competition, proiezione del film “Birdman” di Alejandro González Iñárritu e inter-
A SABAUDIA
FILMAKER
E IL FILM
“BIRDMAN”
CON MICHAEL
KEATON
pretato da Michael Keaton, Zach
Galifianaki. Ore dalle 21.00. Ingresso gratuito. Info: 0773.514200
TIVOLI – Festival delle arti: “Storytelling by Accetrica”. Ore 20. Per la
rassegna “Cinema sotto le stelle”,
proiezione del film “Pride” di Matthew Warchus con Bill Nighy,
Imelda Staunton. Piazza del Tempio di Vesta. Ore 21.00. Ingresso
gratuito. Info: 0774.311608
VITERBO – Ferento teatro romano. Sebastiano Tringali e Mario
Brancaccio in “Kiron-Café”, da Senofonte, Ovidio e Dante, musica
dal vivo ispirata al mito di Kirone il
Centauro, metà cavallo e metà uomo, rappresenta la conciliazione
tra la natura animale e quella umana. Regia e coreografia di Aurelio
Gatti. Teatro Romano di Ferento,
Strada Teverina, Km 5.50. Ore
21.15. Ingresso euro 18/23. Info:
335.474640 – 328.7750233
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE:
americano non era solo, ma in
dolce compagnia ed è apparso
così in love che al suo passaggio, i tanti che l’hanno riconosciuto hanno pensato a una
nuova fiamma. Invece no, la
bellissima che era al suo fianco
e con cui girava teneramente allacciato, o mano nella mano,
tra un bacio e l’altro en plein
air, era sua moglie Tharita.
Sposati da otto anni, sembravano due fidanzatini. E durante il
tour, a via dei Portoghesi, l’attore ha concesso autografi e selfie
ai fan, sottolineando la gioia di
essere tornato a Roma dopo tre
anni di assenza.
Kristina Radanovic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20_CITTA - 49 - 19/07/16-N:
49
ERRI DE LUCA PROTAGONISTA A SANTA SEVERA
L’happening “Tutti i mari del mondo”
con lo scrittore sarà moderato
da Roberto Roscani al Museo del Mare
e della Navigazione Antica alle ore 21
ARRIVEDERCI A ROMA
BENVENUTO A ROMA
Maria Grazia Cucinotta George Bologan
attrice
a Pechino
ambasciatore Romania
da Bucarest
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Applausi e cori latin pop
folla di fan per Alvaro Soler
La Blasi a Sabaudia con i figli, tintarella
ma anche shopping. Doppia festa per Banfi
Sole e amiche
Ilary glam
sulla spiaggia
VACANZE
Vacanza con figli ed amiche. La
neomamma Ilary Blasi ha scelto
Sabaudia per la prima estate al mare dell’ultimogenita Isabel. D’altronde su questa spiaggia ha tirato i
primi calci ad un pallone Cristian e
ha fatto i primi tuffi anche Chanel.
In questo primo scorcio di luglio la
presentatrice ha scelto di circondarsi delle sue amiche più care con
le quali riesce a rilassarsi, a chiacchierare sull’arenile e anche a fare
qualche bagno tenendo sempre
d’occhio i suoi tre bambini. Tornata
subito in formissima dopo la gravidanza quest’anno sfoggia anche elegantissimi costumi interi. Ilary è
stata anche avvistata al mercato settimanale di Sabaudia assieme a Cristian, Chanel e alla piccola Isabel
tutta vestita di bianco con un grazioso cappellino di cotone per proteggerla dal sole. Appoggiata al seno della mamma che la teneva stretta a sè con una fascia di cotone come se fosse in un marsupio la bim-
ba ha sonnecchiato mentre la signora Totti comprava il miele del Circeo alla graziosa bancarella allestita da Wilma Bedin.
Avvistato a Sabaudia anche Lino
Banfi che ha festeggiato per ben
due volte nelle stessa serata il suo
ottantesimo compleanno anche
nella città sulle dune. Prima ha
spento le candeline di una megatorta di panna, crema pasticcera e
chantilly, preparata da Simone
Mazza, davanti a migliaia di persone nella piazza del Comune in occasione del festival della commedia
italiana e poi ha festeggiato con una
cena in un bel locale sulla spiaggia.
Per lui Luca Nalli ha fatto preparate antipasti crudi di pesce, un risotto con ricci di mare e foglia d’oro 22
carati e una ricciola all’acqua pazza. Poi taglio della seconda torta assieme alla moglie Lucia, agli amici
Simona Izzo e Ricky Tognazzi, al
prefetto di Latina Pierluigi Faloni,
al commissario straordinario Antonio Luigi Quarto.
Ebe Pierini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INCONTRO
Sopra, Ilary Blasi
scherza in acqua
con una amica
A sinistra,
la conduttrice
sulla spiaggia
Sotto, Lino Banfi
e Simona Izzo
(foto EMMEPRESS)
Bello e possibile. Alvar Soler, il cantante spagnolo idolo delle teen-ager
che lo definiscono “fidanzato d’Italia”, ha fatto tappa ieri nello store di
via Giolitti per presentare il suo album “Eterno Agosto Italian Edition”, in cui duetta anche con Emma
e Max Gazzè. Per lui un bagno di folla, oltre 300 ragazzi. Arruolato nella
giuria della prossima edizione italiana di X Factor, il giovane artista del
pop latino americano colpisce per
semplicità e per la travolgente indole caliente. In pole position, dalle prime ore della mattina, tra le ragazzine trepidanti ci sono anche tantissime mamme. «Siete bellissime - dichiara Soler, che parla cinque lingue
tra cui l’italiano - e a giudicare dalle
vostre voci non mi stupirei di trovarvi tra le concorrenti del talent show
che mi vedrà protagonista con Fedez, Arisa e Manuel Agnelli. Intanto
che ne dite di scaldarci un po’?».
Non appena il cantante, in t-shirt
verde militare e pantaloncini, imbraccia la chitarra per intonare i
suoi successi, “El mismo sol” e “Sofia”, il pubblico esulta, e canta in coro. Greta, 14 anni di Montesacro,
Martina, 14 anni di Fiumicino, Rosanna, 17 anni da Prati, sono commosse mentre Elena e Delia, sorelle
di 14 e 10 anni di Torre Maura, mostrano orgogliose al papà la dedica
personalizzata ricevuta. Tania Simonetti stringe la sua piccola Desirèe, 10 anni di Palestrina, felice di
aver confidato a Soler di aver scelto
le sue canzoni per il saggio di danza.
Federica Rinaudo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alvaro Soler ieri con i fan tra
selfie e autografi (foto DALLA MURA)
-TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 50 - 19/07/16-N:
50
Tutta Roma Agenda
`Galleria d’Arte Moderna di Roma
Capitale, Via Francesco Crispi 24.
Martedì-domenica ore 10.00/18.30.
Alphonse Mucha
MOSTRE
I Macchiaioli
Oltre 110 opere che
rappresentano la punta di
diamante di ricchissime
raccolte di grandi mecenati
dell’epoca. In un percorso di 9
sezioni si ha la possibilità di
scoprire i Macchiaioli, il
movimento pittorico più
importante dell’Ottocento
italiano e il clima storico che fa
da sfondo alla vicenda di questi
artisti.
`Chiostro del Bramante, Arco della
Pace, 5. Ore 10.00/20.00.
Roma Anni Trenta
Mostra dedicata alle opere
acquistate dal Governatorato di
Roma alle prime edizioni delle
Quadriennali d’Arte
(1931-1935-1939), importanti
manifestazioni espositive,
destinate a rappresentare l’arte
italiana contemporanea nelle
sue diverse tendenze. Le circa
120 opere selezionate nel
patrimonio della raccolta
capitolina presentano un
quadro il più possibile fedele al
carattere delle prime
Quadriennali e, con esse, delle
tendenze presenti nell’arte
italiana degli anni Trenta.
A Roma una grande
retrospettiva dedicata all’artista
ceco Alphonse Mucha, padre
dell’Art Nouveau. Oltre 200
opere tra dipinti, manifesti,
disegni e gioielli. Un percorso
espositivo che si snoda in sei
sezioni: Un boemo a Parigi;
L’artefice dello Stile Mucha; Un
cosmopolita; Il mistico; Il
patriota e L’artista-filosofo.
`Complesso del Vittoriano - Ala
Brasini, Via Di San Pietro In
Carcere. Lunedì-giovedì ore
9.30/19.30.
“Triumphs and Laments:
a project for Rome” di
William Kentridge
La mostra rappresenta il
culmine di una serie di
iniziative artistiche e culturali
che hanno legato la città di
Roma al noto artista d’origine
sudafricana e che avranno
anche come punto di arrivo il
monumentale intervento sulla
storia di Roma, che Kentridge
ha iniziato a realizzare lo scorso
9 marzo sui muraglioni del
Tevere. Si tratta di un progetto
multidisciplinare e no-profit.
`Macro Museo D’Arte
Contemporanea Roma, Via Nizza
138. Martedì-domenica ore
10.30/19.30.
Gianni Berengo Gardin
La mostra ripercorre la lunga
carriera di Gianni Berengo
Gardin (Santa Margherita
Ligure, 1930), il fotografo che
forse più di ogni altro ha
raccontato il nostro tempo e il
nostro Paese in questi ultimi
cinquant’anni. Sono esposti i
suoi principali reportage.
Accanto alle celebri immagini,
altre poco viste o inedite
propongono nuove chiavi di
lettura per comprendere il suo
lavoro e il ruolo di visione
consapevole della realtà che
una “vera fotografia” può
offrire.
`Palazzo delle esposizioni, Via
Nazionale, 194. Martedì, mercoledì,
giovedì e domenica ore 10.00/20.00.
Guerra, Capitalismo
& Libertà
Roma Pop City 60-67
Oltre 100 opere, fra dipinti,
sculture, fotografie,
installazioni e anche film e
documentari, recuperati grazie
alla collaborazione con il
Centro Sperimentale di
Cinematografia - Cineteca
Nazionale, che hanno come
protagonista la Roma dei primi
anni ‘60, trasformata e rivissuta
mediante l’immaginario visivo
degli artisti della cosiddetta
Scuola di piazza del Popolo.
`Macro, Via Nizza 138. Ore
10.30/19.30.
Un esteso corpus artis su
Banksy proveniente da
collezioni private
internazionali. Sono esposti
dipinti originali, stampe,
sculture e oggetti rari, molti di
questi mai esposti in
precedenza. È una mostra
no-profit, caratterizzata da una
forte componente didattica
destinata alle scuole, che
costituisce un’esauriente
rassegna scientifica dell’artista
conosciuto come Banksy.
`Palazzo Cipolla , Via del Corso,
320. Lunedì-domenica ore
10.00/21.00.
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
IL LIVE
Per Santana
un ritorno
ai tempi
di Woodstock
Nel gruppo tre reduci del celebre raduno
e in scaletta c’è anche “Soul Sacrifice”
`
LA SERATA
Carlos Santana torna alle origini, recuperando gli uomini di
Woodstock, i compagni di un
concerto passato alla storia (in
particolare con Soul sacrifice, dove c’era un ipnotico assolo di batteria). Nel nuovo tour, che stasera sbarca alla Cavea dell’Auditorium, sono presenti tre reduci di
quel pomeriggio che ha trasformato i Santana in una delle band
culto degli anni 70: il tastierista e
vocalist Gregg Rolie, il percussionista Michael Carabello e il batterista Michael Shrieve. A loro si
è aggiunge il chitarrista Neal
Schoen, che non era presente a
Woodstock ma che partecipò alla registrazione dei primi due album del gruppo. E il viaggio è ripartito proprio da dove era stato
lasciato (Carlos, dopo la morte di
Hendrix e di Janis Joplin, decise
che bisognava piantarla con le
droghe e cambiò strada, rompendo con Shrieve) con un album,
Santana IV, uscito ad aprile e che
si presenta proprio come ripresa
di un vecchio discorso e con tutta l’intenzione di far seguire a
breve un Santana V e un Santana
VI.
Certo, in mezzo ci sono la bellezza di 47 anni e quei ragazzi di allora non sono più dei ventenni
spericolati pieni di belle speranze, ma girano attorno ai 70 (Carlos ne compie 69 proprio domani). Il concerto, così, se concede
richiami a quello storico raduno, inevitabile Soul Sacrifice che
chiude la performance, indugia
IL CHITARRISTA INDUGIA
MOLTO SUL PASSATO
CON BRANI COME
“EUROPA”, “SAMBA
PA TI”, “OYE COMO VA”
UN TRIBUTO A PUENTE
molto sulla storia personale di
Santana, in un clima in cui le sorprese non sono tante e la professionalità è ad altissimo livello.
Così, a seconda delle serate, si alternano hit come Europa, che è
una sorta di sigla di Santana dal
‘76, come Samba pa ti, un pezzo
del 70 e di quel magico disco che
era Abraxas, e un altro brano di
quell’album come Oye como va,
un tributo al magico re dei timbales Tito Puente che l’ha scritta.
Nel menù ci sono altri omaggi
(anche questi soggetti a variazione). A Montreux, qualche giorno
fa, ha suonato Dance of Headhunters, sempre di Tito Puente, e
Right on di Marvin Gaye. Ha regalato anche una rilettura della
Sagra della primavera di Stravinsky.
Appuntamento fisso è l’omaggio
a un colosso del jazz come John
Coltrane, figura a cui Carlos si
sente profondamente legato, musicalmente e spiritualmente («il
suo stile sembra davvero mettere il guinzaglio al diavolo. Il suo
dono viene direttamente dalla
mente di Dio, ed è molto potente» ha detto una volta) e di cui
non dimentica di ricordare il gigantesco e affascinante A Love
Supreme. Poi ci sono i suoi successi commericiali con particolare riguardo al suo ultimo grandissimo boom, che nel 1999 lo rilanciò dopo un periodo di declino, vale a dire Supernatural, un
album che ha venduto 25 milioni
di copie (in totale nella sua carriera Carlos è arrivato a 100 milioni) e che conteneva titoli indelebili come Corazon espinado,
Maria Maria, Black magic woman. Il tutto inserito in un contesto di ampio respiro dove i solisti
hanno il loro giusto spazio, a cominciare dalla magica chitarra
del leader, e dove i molti richiami anni Sessanta sono intrisi di
«love & peace».
`Auditorium-Cavea Viale de
Coubertin, 15, ore 21.00
Marco Molendini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carlos Santana stasera alla Cavea
Afterhours, un cd sulla malattia
tanto rock senza pessimismo
«È bello tornare ai concerti rock,
specie dopo il tour teatrale nel
quale la scorsa cercavamo tempi
dilatati, pause, silenzi, una più
intima complicità con il pubblico. Sì, è bellissimo rimettersi in
gioco per offrire alle platee una
musica diversa e i brani del nostro nuovo doppio album appena uscito, Folfiri o Folfox, dove il
titolo indica due trattamenti per
la chemioterapia» dice Manuel
Agnelli, vocalist, chitarrista e
leader degli Afterhours che stasera sono in concerto a Rock in
Roma e presentano l’ultima avventura della band, un disco che
parla di malattia ma, che ci si
creda o no, è tutt’altro che scuro
o pessimista.
Segnata da due uscite dalla formazione, quelle del chitarrista
Giorgio Ciccarelli e del batterista
Giorgio Prette, e dalla scomparsa del padre di Manuel, Italo, uc-
ciso da un tumore, la band continua a essere uno dei gruppi autori e protagonisti di un rock alternativo made in Italy intelligente,
gustoso e che funziona, con sonorità diverse dal solito e soprattutto con un linguaggio che sviluppa e supera le regole del rock
d’autore.
On the road dal lontano 1986, gli
Afterhours di oggi schierano accanto a Manuel i chitarristi Xabier Irondo e Stefano Pilla, il violinista Rodrigo D’Erasmo, il bassista Roberto Dell’Era e il batterista Fabio Rondanini: un’ulteriore nuova linea della band non solo nella formazione, in parte riveduta, ma anche nel modo di
proporsi alle platee, vedi la decisione di affrontare di nuovo gli
spazi rock.
La loro storia è ricca di cambiamenti, dalla decisione di reincidere una nuova versione dell’album del 1997 Hai paura del buio?
a quella di portarne i brani, insieme agli hit (da cd come Padania,
LA BAND
Teatri
AMBRA JOVINELLI
ELISEO
GOLDEN
OLIMPICO
SALA UMBERTO
TEATRO QUIRINO VITTORIO GASSMAN
Via Guglielmo Pepe, 43, tel.
0683082620/0683082884
Campagna Abbonamenti stagione
2016-2017
Via Nazionale, 183/E, tel.
06.835.102.16/06/69317099
Campagna abbonamenti 2016/2017
Piazza G. da Fabriano, 17, tel. 06.326.59.91
Bolero - White Cloud Opera con E. Carnevale, J. Kellogg
Mercoledì 21 settembre
Via della Mercede, 49, tel. 06.679.47.53
Le nostre donne di E. Assous regia di L.
Galassi con E. Siravo, E. Salce
Giovedì 22 settembre
Via delle Vergini, 7, tel.
06.679.45.85/06/6790616
Campagna Abbonamenti Stagione
2016-2017
ARGENTINA TEATRO DI ROMA
Via delle Fornaci, 37, tel. 06.637.22.94
Quando eravamo repressi 3.0 di P. Quartullo regia di P. Quartullo con L. Liverani,
A. Calabrese
Martedì 20 settembre
Via Taranto,36, tel. 0670493826
Campagna abbonamenti 2016-17
Centro Estivo Musical con Animatori
Teatro Golden
8.30 -16.30
PALAZZO SANTA CHIARA
SALONE MARGHERITA
TEATRO ROMA
INDIA TEATRO DI ROMA
P.zza S. Chiara, 14, tel. 06.687.55.79
Scena da un ballo a Palazzo, danze e
arie d’opera dell’800 di A. Mastrangelo
Venerdì 29 luglio ore 20.30
Via Due Macelli, 75, tel. 066.798.269
La Traviata di G. Verdi regia di P.F. Pingitore dir. A. Melchiorre con Orchestra, coro
e corpo di ballo de I Virtuosi dell’opera di
Roma
Ore 20.30
Via Umbertide 3, tel. 06.785.06.26
Campagna abbonamenti 2016-2017
Largo Argentina, 52, tel. 06.684.00.01
Campagna abbonamenti stagione
2016/2017
COMETA-OFF
Via Luca della Robbia, 47, tel.
06.572.846.37
Pianoforte vendesi di da A. Vitali regia di
R. Latagliata con A. Evangelisti
Giovedì 03 novembre
DE’ SERVI
Via del Mortaro, 22, tel. 06.679.51.30
Assaggi di Stagione
Martedì 20 settembre ore 21:00
DELLA COMETA
Via del Teatro Marcello, 4, tel.
06.678.43.80
Tre papà per un bebè di A. Grosso regia
di R. D’Alessandro con L. Barbarisi, M.
Zamma
Mercoledì 28 settembre
GHIONE
GIARDINO BASILICA S. ALESSIO
Piazza S. Alessio, 23 (Aventino), tel.
06.662.09.82
Pirandelliana 2016 - Enrico IV di L. Pirandello regia di M. Amici con M. Amici, M.
Vincenzetti
Ore 21.15
Pirandelliana 2016 - L’altro figlio, la
Giara di L. Pirandello regia di M. Amici con
M. Amici, M. Vincenzetti
Domani ore 21.15 Giardino Basilica S. Alessio all’Aventino
GLOBE THEATRE SILVANO TOTI
L.go Aqua Felix, tel. 060.608
Gigi Proietti in ’’Omaggio a Shakespeare’’ di da ’’Edmund Kean’’ di R. FitzSimons regia di G. Proietti
Ore 21.15
lungotevere Vittorio Gassman (già L.tevere dei Papareschi), tel.
06684000311.314
Campagna abbonamenti stagione
2016/2017
LO SPAZIO TEATROLOSPAZIO.IT
Via Locri, 42-44, tel.
06.770.764.86/06/77204149
Autori nel cassetto, attori sul comò
Ore 21.00 ingresso con tess. soci
LUNGO IL TEVERE ... ROMA 2016
L.Tevere degli Anguillara
Canta Roma - Luca Carocci
Giovedì 21 luglio ore 21.30
MANZONI
Via Monte Zebio, 14/c, tel. 06.322.36.34
Campagna abbonamenti stagione
2016-17
PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO
Via Giosuè Borsi, 20, tel. 068.073.040
Natale in casa Cupiello di E. De Filippo
regia di L. De Filippo
Giovedì 27 ottobre
PETROLINI - SALA PETROLINI
SISTINA
Via Sistina, 129, tel. 064.200.711
...Una musica infinita - Peppino di Capri
con P. di Capri
Sabato 08 ottobre
Via Rubattino, 5, tel. 06.575.74.88
Roma d’estate - Canzoni, Stornelli, Serenate con P. Gatti, P. Baldini
Sabato 23 luglio ore 21.00 ingresso con
tess. soci
TEATRO DEI CONCIATORI
PICCOLO ELISEO
TEATRO L’AURA
Via Nazionale, 183, tel. 06.835.102.16
American Buffalo di D. Mamet, M. De Giovanni (adattamento) regia di M. D’Amore
con M. D’Amore, T. Taiuti
Mercoledì 28 settembre
Vicolo di Pietra Papa, 64, tel. 068.377.748
Li matti de Roma di M. Marcelli e M. Navarra regia di M. Navarra
Giovedì 21 luglio ore 21.00 ingresso con
tess. soci
Via dei Conciatori, 5, tel. 0645448982
Lo Stupro di Lucrezia di L. De Bei regia di
L. De Bei con F. Bern
Mercoledì 14 settembre
-TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE:
TEATRO SAN PAOLO
via Ostiense, 190, tel. 06.596.061.02
Selfiamoci di A. Romano regia di M. Canale
Sabato 22 ottobre
TEATRO VITTORIA
P.zza S.Maria Liberatrice, 10, tel.
06.574.01.70/065.740.598
Il dolore pazzo dell’amore di P. Buttafuoco regia di M. Incudine con P. Buttafuoco, M. Incudine
Giovedì 29 settembre
T.I.C. - TEATRO TOR BELLA MONACA
ang. via Tor Bella Monaca-D. Cambellotti,
11, tel. 062.010.579
Pillole di mille gru | omaggio a Sadako
Sasaki regia di coreogr.: P. Sorressa con
A. Apadula, A. Carrubba
Ore 21.00
-MSGR - 20_CITTA - 51 - 19/07/16-N:
51
Tutta Roma Agenda
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
DeJohnette,
il suo trio
oggi fa tappa
a Summertime
I milanesi ammazzano il sabato,
Ballads for Little Jenas), in una
serie di affollatissimi concerti,
gli Afterhours partono su un
nuovo percorso nel quale sono
un collettivo di musicisti inquieti e in eterno movimento con un
obiettivo: ciascuno fa quello che
vuole per tutto il tempo necessario. «Non viviamo sotto lo stesso
tetto, abitiamo in città diverse,
non andiamo a bere insieme, ma
lo spirito che ci anima è fortissimo», dicono.
«Fra i componenti ci sono anni e
anni di comunione totale che ci
legano e vanno al di là dei nostri
rapporti e degli attuali desideri
CONCERTO
di vita - spiega Agnelli - ma la nostra è una prova da affrontare
con grande energia e grande euforia, perché l’instabilità ci appartiene e non ci spaventa. Sì, sono tempi bui: il complottismo da
sbarco, il gossip morboso, la malafede, la superficialità e il nichilismo sono segnali di disperazione, ma proprio per questo chiediamo ai nostro fan di fidarsi.
Siamo solo una band, e la vita, la
nostra e la vostra, è più importante di tutto il resto».
`Rock in Roma, Capannelle, via Appia
1255, ore 21.45
Fabrizio Zampa
Svincolato, dopo trent’anni di
milizia in quel magico piccolo
gruppo che era il trio di Keith
Jarrett (gioie musicali e dolori
caratteriali, del leader) Jack DeJohnette è tornato stabilmente
in pista per proprio conto con la
sua batteria (è sicuramente uno
dei massimi specialisti in circolazione) e con nuovi progetti.
Quello che porta in giro quest’estate, e che questa sera fa
tappa al parco della Casa del
jazz per la rassegna Summertime, è un gruppo (anche questo
un trio) pieno di stimoli evocativi. In particolare perché accanto
al leader ci sono due giovani
musicisti che portano addosso
due cognomi storici: il primo è
Ravi Coltrane, il figlio ormai cinquantenne del grande John Coltrane (sassofonista come il padre), l’altro è Matthew Garrison,
a sua volta figlio del contrabbassista storico del leggendario sassofonista, Jimmy Garrison (tra
l’altro cresciuto a Roma, dove la
madre Escamilla Garrison si è
trasferita dagli anni Settanta).
Difficile immaginare che in tale
scelta, oltre all’indubbia bravura dei solisti in questione, non ci
sia anche un preciso riferimento, tra l’altro De Johnette stesso
ha avuto occasione di suonare
con Coltrane negli anni Sessanta, in un breve periodo in cui Elvin Jones non era disponibile. E
infatti il nuovo trio (così lontano
dalle atmosfere cameristiche di
Jarrett), che ha già registrato un
album, In Movement, apre quel
disco proprio con un omaggio al
grande Trane, suonando uno
dei suoi pezzi più potenti e commoventi, Alabama. Non solo un
altro brano si intitola Rashied,
ed è dedicato a Rashied Ali, il
batterista che fu al fianco di Coltrane nei suoi ultimi visionari
anni. Ma nell’album, e quindi
anche nella scaletta delle performance dal vivo, ci sono altri riferimenti al passato. Uno è a Miles
Davis con Blue in green, che venne scritta con il pianista Bill
Evans (e Jack ha suonato con entrambi, a lungo con il trombettista in un’occasione con il pianista). C’è, poi, un tributo anche a
Maurice White, voce e fondatore degli Earth, wind and fire. E
un altro associa, The Two Jimmys, Jimi Hendrix e Jimmy Garrison, indicazione precisa come
la musica del trio viaggi avendo
orizzonti larghi.
`Casa del Jazz, Parco della Casa del
Jazz Via di Porta Ardeatina, 55,
06/704731, www.casajazz.it. ore
21.00
m.mol.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TEATRO
Centro Estivo Musical
Pirandelliana 2016
Per i bambini dai quattro anni,
un’estate all’insegna del anto,
ballo, recitazione, musica,
giochi a squadre e tanto altro
`Golden Via Taranto,36, ore
8.30-16.30
La rassegna estiva curata dalla
Compagnia Le Maschere è
arrivata alla sua ventesima
edizione, propone “Enrico IV”,
per la regia di Marcello Amici. Il
dramma in tre atti vede come
protagonista un nobile del
primo ‘900 che prende parte ad
una cavalcata in costume nella
quale impersona Enrico IV
`Giardino Basilica S. Alessio Piazza
S. Alessio, 23 (Aventino), ore 21.15
Luglio suona Bene Kids
LA RASSEGNA
Gli Afterhours stasera a Capannelle
BAMBINI
Per ogni appuntamento di
Luglio Suona Bene è prevista
una serata per ragazzi dai 5 ai 12
anni. Dalle Mini Olimpiadi
all’Ice Cream Party, dallo Yoga
per Bambini al Teatro in Inglese,
dal Pirata Party alla Casa di
Topolino, mille attività, mille
idee
`Auditorium Parco della Musica ,
Viale Pietro de Coubertin 30. 06
80241281, www.auditorium.com.
Fino al 3 agosto ore 21.00
Centro estivo Bioparco
Il centro estivo si rivolge ai
bambini e ragazzi dai 4 ai 13
anni, sarà attivo dal lunedì al
venerdì con orario 8.30 - 16.30
(inclusi pranzo e merenda del
pomeriggio). I bambini
andranno alla scoperta degli
animali, incontreranno i
guardiani che li accudiscono e
parteciperanno a tante attività
ludiche, ricreative e di
socializzazione
`Bioparco, Piazzale del Giardino
Zoologico. ore 8.30/16.30
Technosummer
Una serie di proposte per
bambini e famiglie
rigorosamente all’insegna della
scienza: dai corsi di fotografia
naturalistica e fotografia digitale
ai corsi per documentari
naturalistici dalle riprese al
montaggio.
`Technotown, Via Spallanzani, 1a
(Villa Torlonia). Ore 11.00/20.00
International Chamber
Ensemble
Prosegue anche questa settimana
la serie di concerti che
l’International Chamber Ensemble
propone tra i cinquecenteschi
archi del Cortile di S. Ivo alla
Sapienza, capolavoro di Borromini
a due pazzi da Piazza Navona. Il
primo appuntamento
della settimana è per oggi alle 21
con l’International diretta da
Francesco Carotenuto (foto). Il
programma è intitolato New York,
New York! ma poi...Torna a
Surriento, dedicato alla grande
canzone americana e napoletana.
Domani tocca a Le quattro
stagioni... tra Vivaldi e Piazzolla,
una maratona virtuosistica per
violino e orchestra, con il
capolavoro vivaldiano accostato
alle Cuatro Estaciones Porteñas di
Buenos Aires di Astor Piazzolla.
Giuliano Bisceglia è il violino
solista. Venerdì 22 (con repliche
anche martedì 26 e giovedì 28) è in
programma Trionfo del barocco
italiano, con brani di Albinoni,
Geminiani, Torelli, Pergolesi e
Vivaldi. Sabato 23 è la volta di
Noche de Tango, con gli
strumentisti ed i danzatori del
CuarteTango Ensemble,
complesso ormai considerato un
vero punto di riferimento nella
diffusione della musica e danza
argentina.
`Sant’Ivo alla Sapienza ore 21,00
Luca Della Libera
Autori nel cassetto, attori
sul comò
Come in un campionato, ogni
sera da quattro a sei compagnie
si esibiscono in un quarto d’ora
di spettacolo per essere poi
votati dalla giuria (ogni sera
diversa) e dal secondo un
sistema che accompagnerà i
vincenti in semifinale e quindi
alla serata finale.
`Lo Spazio TeatroLoSpazio.it Via
Locri, 42-44, ore 21.00 ingresso con
tess. soci
Saverio La Ruina - Polvere
- Dialogo tra uomo e
donna
“Non so quanto c’entri il
femminicidio con questo lavoro.
Ma di sicuro c’entrano i rapporti
di potere all’interno della
coppia, di cui quasi ovunque si
trovano tracce” dice Saverio La
Ruina, autore di Polvere Dialogo tra uomo e donna
`Palazzo Venezia Via del Plebiscito,
118, ore 21.00
Pianorecital
Scarlatti, Mozart e Schumann
riecheggiano al Teatro di
Marcello grazie al pianoforte
suonato da Margherita Torretta
`Tempietto - Festival Musicale
delle Nazioni, Chiostro di Campitelli
al Teatro di Marcello - Piazza
Campitelli, 9, ore 20.30
CLASSICA
Beethoven for 5
Moon Duo
Il Moon Duo è una coppia di
musicisti di San Francisco, il
chitarrista Ripley Johnson e la
tastierista Sanae Yamada.
All’inizio si ispiravano a John
Coltrane e Rashied Ali, poi hanno
tradotto in un rock alternativo i
saggi di Ralph Waldo Emerson
nel cd Circles: sound lisergico e
sanguigno come ai vecchi tempi.
`Andrea Doria Concert Hall, via del
Baiardo 26, ore 22
F. Z.
I più grandi compositori nelle
più belle formazioni di musica da
camera: il trio d’archi, il trio con
pianoforte, il duo col violoncello
e altre. Stasera Beethoven for 5:
L. van Beethoven, Sonata’’a
Kreutzer’’ Op. 47 n. 9 per 2
violini, viola e 2 violoncelli - G.
Sollima, Spasimo per violino,
viola, violoncello, violoncello
solista e pianoforte con Rebecca
Raimondi, Francesco Peverini,
Marco Algenti, Lisa Francese,
Dan Costescu (violino) presentato da Vino e Musica a
Palazzo Antonelli
`A.Gi.Mus., Palazzo Antonelli - Via di
Monserrato, 34, ore 21.00
La Croazia al Sete Sois
Per il Sete Sòis Sete Luas
Festival, che riunisce suoni e
culture musicali dei popoli
mediterranei, arrivano i
Gustafi, formazione della
Croazia che ha alle spalle 11
album e 1300 concerti: offrono
un interessante intreccio fra la
musica del loro paese e
l’energia di sonorità, ritmi e
profumi dell’intero Est
europeo.
`Sete Sois, Piazza San Pietro in
Montorio (Gianicolo) ore 22
F. Z.
La Traviata
La Traviata di Verdi raccontata
da Pier Francesco Pingitore. Il
maestro Adriano Melchiorre
dirige Orchestra, Coro e Corpo di
Ballo de I Virtuosi dell’Opera di
Roma
`Salone Margherita Via Due Macelli,
75, ore 20.30
Lirica e Concerti
A.GI.MUS.
tel. 3891533055
Beethoven for 5 con R. Raimondi, F. Peverini
Ore 21.00 Palazzo Antonelli - Via di Monserrato, 34
Schubert: ’’Die Forelle’’ - La Trota con R.
Bonaccini (violino), F. Peverini (viola)
Giovedì 21 luglio ore 21.00 Palazzo Antonelli - Via di Monserrato 34
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICACAVEA
Viale Pietro de Coubertin, 15, tel.
06.802.412.81
Santana - Luminosity Tour 2016 con C.
Santana (chitarra e voce), G. Rolie (tastiere
e voce principale)
Ore 21.00
BRANCALEONE
Via Levanna, 11, tel. 06.820.043.82
Reggae Sundays
Domenica 24 luglio dalle ore 17.00 Giardinetto del Brancaleone
CASA DEL JAZZ
Via di Porta Ardeatina, 55, tel. 06.704.731
Summertime - DeJohnette / Coltrane /
Garrison: In Moviment con J. DeJohnette
(batteria, pianoforte)
Ore 21.00 Parco della Casa del Jazz
Summertime - Antonio Sanchez and Migration con A. Sánchez (batteria), S. Blake
(sassofoni)
Domani ore 21.00 Parco della Casa del Jazz
Noche de Tango con A. K. Rossi (voce), R.
Peloni (voce)
Venerdì 22 luglio ore 21.00 Piazza orso
delle capre - Vignanello
Peppe Servillo & Solis String Quartet:
Presentimento
Domenica 24 luglio ore 21.00 Parco della
Casa del Jazz
Gonzalo Rubalcaba Armando Gola Horacio ’’El Negro’’ Hernandez con Volcan
Trio: G. Rubalcaba (piano), A. Gola (basso)
Giovedì 28 luglio ore 21.00
CIRCOLO ANDREA DORIA
GREGORY’S
MUSICAIMMAGINE
TEATRO DELL’OPERA
Via Del Baiardo 26, tel. 068818763
Nowhere Festival: Moon Duo (live)
Ore 21.00
Via Gregoriana, 54/a, tel. 06.679.63.86
Leonardo Borghi - Gregory’s Jazz
Session
Ore 22.00
tel. 06.360.046.67
Feste musicali jacopee: Concerto
multimediale Labyrinthus di F.Colusso con Cappella Musicale di San Giacomo
Venerdì 22 luglio 19:00
Basilica di San Giacomo
P.zza B. Gigli, 1, tel. 06.481.602.55
Nabucco di G. Verdi regia di F. Grazzini
dir. J. Fiore / C. Donadio, R. Gabbiani (M¡
Coro) con L. Salsi / S. Catana, A. Corianò
Sabato 23 luglio ore 21.00 Terme di Caracalla
Dido & Aeneas di H. Purcell regia di S.
Waltz dir. C. Moulds con Akademie für
Alte Musik Berlin, Vocalconsort Berlin
Mercoledì 14 settembre ore 20.00
CASTEL SANT’ANGELO
FONCLEA
Lungotevere Castello, 50, tel. 0632810410
Orchestra da camera fiorentina - Le
quattro stagioni dir. G. Lanzetta con M.
Lorenzini (violino)
Giovedì 21 luglio ore 19.00
CENTRALE LIVE
Viale delle Olimpiadi, Foro Italico, tel.
0773414521
Queen at the opera
Sabato 23 luglio ore 21.00
CONTESTACCIO
Via di Monte Testaccio, 65B, tel. 06.572.897.12
Presentazione di ’’Anonimo Romano Autobiografia del maestro Stelvio Ciprian’’ di A. Cipriani, P. Ammendola, R.M.
Montesanti
Domani ore 19.30
FIESTA
Parco Rosati - Via delle Tre Fontane, 24, tel.
0687463296
Plan B
Giovedì 21 luglio ore 23.00
Via Crescenzio,82/a, tel. 06.689.63.02
Swing Jazz Gigs - Gianluca Galvani
Dreamers
Giovedì 21 luglio ore 21.30
GAY VILLAGE
Via delle Tre Fontane, tel. 3495930167
Dilemmi - Soluzioni impossibili per
animi sensibili’ con Duo No Choise: F. Tuzi
(voce narrante), M. Van Djk (voce
Giovedì 21 luglio ore 23.00
INTERNATIONAL CHAMBER ENSEMBLE
tel. 06.868.001.25
New York New York! ma poi...Torna a
Surriento dir. F. Carotenuto con Orchestra e solisti dell’International Chamber
Ensemble, A. Carotenuto (voce)
Ore 21.00 Cortile di S. Ivo alla Sapienza,
Corso Rinascimento n.40
IPPODROMO DELLE CAPANNELLE
Via Appia Nuova, 1245
Dolcenera - Le stelle non tremano
tour 2016
Giovedì 21 luglio ore 21.30
LE TERRAZZE - PALAZZO DEI CONGRESSI DELL’EUR
Piazza J. Fitzgerald Kennedy, 1, tel.
06.545.137.05
Thievery Corporation con R. Garza, E.
Hilton
Domani ore 21.00
PALAZZO VENEZIA
Via del Plebiscito,118, tel. 06.678.01.18
Saverio La Ruina - Polvere - Dialogo
tra uomo e donna di S. La Ruina con S.
La Ruina, C. Foti
Ore 21.00
POSTEPAY ROCK IN ROMA
c/o Ippodromo delle Capannelle, tel.
0654220870
Afterhouse
Ore 21.45 (Apertura porte: 19.30)
Iron Maiden (+Anthrax+Saxon+Sabaton+TheRavenAge+WildLies +APerfectDay)
Domenica 24 luglio ore 14.00
Gué Pequeno
Martedì 26 luglio Apertura porte ore
19.30 Inizio concerto ore 21.45
TEMPIETTO - FESTIVAL MUSICALE
DELLE NAZIONI
tel. 0645615180
Pianorecital Margherita Torretta
Ore 20.30 Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello - Piazza Campitelli, 9
VILLA ADA - ROMA INCONTRA IL
MONDO
Villa Ada, tel. 0641734712/0689171058
Marco Travaglio
Ore 21.30
VITTORIANO
Via del Collegio Romano, 27, tel.
066.72.31
Stefano Di Battista Quartet con S. Di
Battista (sax), R. Pistolesi (batteria)
Venerdì 22 luglio ore 21.00
-TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 52 - 19/07/16-N:
52
Tutta Roma Cinema
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
repulsioni, fughe disperate e
un tango struggente, perché
il mix di paura e desiderio
non esclude la bellezza del
momento. Né le parentesi
quasi horror di questo
strano divertissement
hitchcockiano, forse più
angoscioso di quanto
sembri.
`Farnese, Lux, Madison
Nahid
Drammatico
I consigli
di Fabio Ferzetti
LE NOVITA’
I miei giorni più
belli
Drammatico
m m m 1/2
di Ida Panahandeh, con Sareh Bayat,
Pejman Bazeghi, Navid Mohammad
Zadeh, Milad Hossein Pour
m m m m
di Arnaud Desplechin, con Mathieu
Amalric, Lou Roy-Lecollinet,
Quentin Dolmaire, Léonard Matton,
Dinara Droukarova, Françoise
Lebrun, Olivier Rabourdin
La lotta quotidiana per
l’esistenza di una donna
divisa tra un divorzio
complicato e un nuovo
amore pieno di incognite in
una piccola città sul Mar
Caspio. Da una parte
l’ex-marito, un ex-tossico
ancora innamorato ma del
tutto inadeguato, come
Tre ricordi della mia
giovinezza, dice il titolo
originale. Tre momenti
esaltati, dilatati, addolciti,
forse solo sognati da uno
dei registi più eccentrici e
preziosi d’Europa. Che
regala intensità da romanzo
all’alter ego Paul Dedalus
(sì, come in Joyce). Capitolo
uno: come Paul sopravvisse
a sua madre. Due: come a
16 anni fece la spia in Urss.
Tre: come si innamorò della
sua più forastica, pericolosa,
vulnerabile, adorabile
compagna di scuola, ma
anche dell’antropologia e del
Tagikistan. Tra lettere, risse,
viaggi, bohème, scoperte di
ogni tipo, ménage allargati,
tormenti. Tutto reinventato
e tutto vero, fino all’età
adulta. E sempre fondendo
sensi e ragione, piacere e
pensiero, libertà e genialità.
compagno e come padre.
Dall’altra il nuovo amore,
un vedovo agiato e fin
troppo sicuro di sé, che
però deve vedere di
nascosto per non perdere la
custodia del figlio. In mezzo
lei, Nahid, pronta a lavorare
per mantenersi ma fragile,
confusa, dubbiosa. Tra
matrimoni “temporanei”,
genitori invadenti e leggi
maschiliste come la cultura
che le esprime, lo spaccato
di un Iran fuori da ogni
schema, anzi mai così
vibrante, moderno,
contraddittorio. La regista,
al primo film, ha gli stessi
anni della protagonista. Si
vede.
`Giulio Cesare, Madison (in v.o. con
`Eden Film Center
Tom à la ferme
Drammatico
m m m
di e con Xavier Dolan, e con
Pierre-Yves Cardinal, Lise Roy,
Evelyne Brochu, Manuel Tadros,
Jacques Lavallée, Anne Caron,
Olivier Morin
Quarto film dell’enfant
prodige canadese, visto a
Venezia 2013, tratto come
l’ancora inedito Juste la fin
du monde da un testo
teatrale ma reinventato en
plein air, tra le ombre scure
di una fattoria circondata
dal giallo abbagliante dei
campi di mais. Qui sbarca il
metropolitano Tom per
partecipare ai funerali del
compagno Guillaume. Senza
immaginare che a casa
deldefunto nessuno sa della
loro relazione, né l’anziana
madre perbenista né
tantomeno il fratello
macho, manesco e un
tantino represso... Segreti e
bugie, attrazioni e
Bambini
Commedia
m m m
di Rebecca Miller, con Greta
Gerwig, Julianne Moore, Ethan
Hawke, Bill Hader, Maya Rudolph,
Travis Fimmel, Wallace Shawn
Una giovane universitaria
che decide di fare un figlio
da sola col seme di un
Cell Digitale
The Conjuring
Buono Imperdibile
Piazza Verbano 5 - Tel. 06.8541195
Chiusura estiva
amico. Un altro
universitario che potrebbe
essere il grande amore ma
è già sposato. Una moglie, a
sua volta accademica, del
genere (troppo?) dominante.
Un bambino che cresce
felice senza che nessuno si
chieda chi è il padre
biologico. E poi seminari,
convegni, libri in gestazione
(anche loro...), dispute
intellettuali, ma soprattutto
rivalità intellettual-coniugali,
mix diabolico. La figlia di
Arthur Miller ha fatto una
commedia neofemminista e
molto newyorkese che
prende da Woody Allen il
brio e l’ambiente, non la
profondità. Divertente però.
Quasi un’investitura per la
lanciatissima Greta Gerwig.
m m m 1/2
di Claudio Giovannesi, con Daphne
Scoccia, Josciua Algeri, Laura
Vasiliu, Valerio Mastandrea,
Aniello Arena, Gessica Giulianelli,
Klea Marku, Francesca Riso
Giulietta e Romeo dietro le
sbarre. Niente Montecchi e
Capuleti però. Non servono.
Per proibire ogni contatto,
in un carcere minorile
basta essere di sessi diversi.
Così Daphne e Josh, che si
spiano nei rari momenti di
vita comune, rivivono
l’archetipo dell’amore
assoluto con la forza,
l’ingenuità, le astuzie, la
prepotenza di due ragazzi
di oggi. E la verità che la
regia attentissima di
Giovannesi regala a ogni
loro gesto. Anche grazie a
una lunga ricerca sul
campo, alla bravura
incredibile di questi attori
presi dalla strada. E alla
scelta di non aggiungere
nulla alla trama, perché
cosa vuoi aggiungere
all’amore? Ennesimo (bel)
film carcerario italiano
degli ultimi anni. Chissà,
magari è solo un caso.
`Giulio Cesare, Madison
15.00-17.00-19.00-21.00-22.50
15.50-18.00
20.20-22.50
15.40-18.00-20.20-22.40
15.30-16.20-18.00-20.20-22.30
15.00-16.50-18.40
18.30
20.30
20.30-22.50
15.40-17.50-20.30-22.30
15.30-18.00-20.40-22.50
15.00-17.40-20.20-23.00
Piazza Cavour, 22 e 6,00-8,50
e 6,00
e 8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 11,00
e 8,50
e 8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 6,00-8,50
e 8,50
Via Merry del Val, 14 - Tel. 06.5880099
Chiuso
Via Pier delle Vigne, 4 - Tel. 06.66032467
Chiusura estiva
u 19.00-21.30
e 5,50-7,50
Via Mattia Battistini, 191 - Tel. 342.3206083
18.15-20.30-22.40
e 4,00-6,00
e 4,00-6,00
18.00-20.30-22.40
17.15
e 4,00
20.30-22.40
e 6,00
20.00-22.15
e 6,00
e 6,00
19.00-20.45-22.40
18.00-20.15-22.40
e 4,00-6,00
18.00
e 4,00
e 4,00
17.15
ANTARES
u 17.30-20.10-22.30
Viale Adriatico, 15/21 - Tel. 06.8186655
e 5,50-7,00
17.30-20.10-22.30
e 5,50-7,00
The Legend of Tarzan
u
u
Cattivi vicini 2
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
The Conjuring - Il caso Enfield u
u
Cell
Bastille Day
u
Una spia e mezzo
Via Tuscolana, 745 - Tel. 06.7610656
16.00-18.10-20.20-22.30
e 5,00-6,00
16.00
e 5,00
e 5,00-6,00
17.50-20.20-22.20
16.30-19.00-21.30
e 5,00-6,00
16.30-18.30-20.30-22.30
e 5,00-6,00
e 5,00-6,00
16.30-18.30-20.30-22.30
16.00-18.10-20.20-22.30
e 5,00-6,00
AUDITORIUM DEL MAXXI
Via Guido Reni 4/A - Tel. 06.3201954
Riposo
u
u
u
l
u
Piazza Barberini, 24-25-26 - Tel. 06.42010392
16.00-18.10-20.15-22.15
e 6,00-8,50-4,50
22.15
e 4,50
16.00-18.10-20.15-22.15
e 6,00-8,50-4,50
e 6,00
18.10
16.00-20.20-22.15
e 6,00-8,50-4,50
16.45-19.15-21.30
e 6,00-8,50
16.00-18.05-20.10
e 6,00-8,50
Via dei Narcisi, 26 - Tel. 06.2303408
u 16.00-18.10-20.20-22.30
e 5,00-5,50
The Legend of Tarzan Digitale
Chiusura estiva
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.30-19.00-21.30
CARAVAGGIO
e 5,00-5,50
Via Paisiello, 24/b - Tel. 06.8411266
CASA DEL CINEMA
L.go M. Mastroianni, 1 - Tel. 06.423601
Via Cassia, 692 - Tel. 06.33269410
Chiusura estiva
TOM À LA FERME Una scena del film di Xavier Dolan (primo a destra
nella foto)
La pazza gioia Digitale
Tartarughe Ninja
Fuori dall’ombra Digitale
Cattivi vicini 2 Digitale
The Legend of Tarzan 3D
L’uomo che vide l’infinito Digitale
Now You See Me 2
I maghi del crimine 2 Digitale
15.45-18.00-20.15-22.30
16.00-17.30-20.00-22.30
16.30-18.30-20.30-22.30
16.30-18.30-20.30-22.30
Via Apelle,1 - Tel. 06.50916710
Riposo
DEI PICCOLI
La canzone del mare
Viale della Pineta, 15 - Tel. 06.8553485
e 5,00
_ 16.45-18.30
DEI PICCOLI SERA
Viale della Pineta, 15 - Tel. 06.8553485
Gueros VOitaliani
20.30
Tutti vogliono qualcosa VOitaliani
22.30
DETOUR
via Urbana 107 -
Chiusura estiva
Via Andrea Doria, 52-60 - Tel. 06.39721446
e 5,50-7,00
u 17.30-20.10-22.30
e 5,50-7,00
u 18.00-20.20-22.30
e 5,50-7,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.30-20.10-22.30
The Legend of Tarzan 4K
Una spia e mezzo 4K
EDEN FILM CENTER
L’uomo che vide l’infinito
Segreti di famiglia
In nome di mia figlia
Nahid VOinitaliano
A Dragon Arrives! VOinitaliano
Piazza Cola di Rienzo, 74/76 - Tel. 06.3612449
u 16.30-18.30-20.30-22.30
e 6,00-8,00
u 16.00-18.10-20.20-22.30
e 6,00-8,00
16.00-18.10-20.20-22.30
e 6,00-8,00
u 16.15-20.30
e 6,00-8,00
l 18.10-22.30
e 6,00-8,00
16.00-20.20
e 6,00-8,00
18.10-22.30
e 6,00-8,00
EURCINE
Il piano di Maggie 4K
L’uomo che vide l’infinito 4K
Julieta 4K
La pazza gioia
l 17.00-19.00-21.00
u 16.30-18.45-21.00
u 16.40-18.50-21.00
16.30-18.40-21.00
EUROPA
Via Liszt, 32 - Tel. 06.88801283
e 6,50-8,50
e 6,50-8,50
e 6,50-8,50
e 6,50-8,50
Corso d’Italia, 107/a - Tel. 06.44292378
Chiusura estiva
FARNESE PERSOL
Le vacanze di Monsieur Hulot 4K
Senza lasciare traccia 4K
Bad Luck 4K
18.30
u 20.30
22.30
Piazza Campo de’ Fiori, 56 - Tel. 06.6864395
e 6,00
e 6,00
e 8,00
FIAMMA
Via Bissolati, 47 - Tel. 06.88801283
Chiusura estiva
Via degli Orti d’Alibert, 1/c - Tel. 334.1780632
Chiuso per lavori
FLAVIO
Via G.Mario Crescimbeni n.19 - Tel. 06.70497905
Rassegna
GALAXY
Via Pietro Maffi, 10 - Tel. 06.61662413
Chiusura estiva
GIULIO CESARE
The Zero Theorem 4K
La pazza gioia
The Legend of Tarzan
Il condominio dei cuori infranti
Fiore
L’uomo che vide l’infinito 4K
Il piano di Maggie
Viale Giulio Cesare, 229 - Tel. 06.88801283
u 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
17.30-20.00-22.30
e 6,50-8,50
u 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
17.45-20.15-22.30
e 6,50-8,50
17.30-20.00-22.30
e 6,50-8,50
17.30-22.30
e 6,50-8,50
u 20.15
e 8,50
l 17.45-20.15-22.30
e 6,50-8,50
GREENWICH
Il piano di Maggie
The Zero Theorem
Segreti di famiglia
l 17.45-20.30-22.30
u 17.45-20.30-22.30
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Via G. B. Bodoni, 59 - Tel. 06.5745825
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e 6,00-8,00
Vicolo Moroni, 3/a - Tel. 06.86391361
Chiusura estiva
JOLLY
Via Giano della Bella, 4/6 - Tel. 06.45472092
Chiusura estiva
KING
Via dei Romagnoli, 515 Ostia Lido - Tel. 06.561841
15.00-17.30-20.00-22.30
e 3,90-7,50
15.30-17.50-20.10-22.30
u 16.30-18.30-20.30-22.30
u 16.30-18.45-21.00
u 15.00-17.45
u 20.00-22.30
LUX
Via Fogliano, 37 - Tel. 06.88801283
Via Massaciuccoli, 31 - Tel. 06.86391361
u 15.45-16.30-18.00-20.15-22.30
e 6,00-8,00
La canzone del mare
_ 16.00-18.00
e 6,00
La pazza gioia
16.30-20.30
e 6,00-8,00
Tom à la ferme
l 18.30-22.30
e 6,00-8,00
Bastille Day
16.30-18.30-20.30-22.30
e 6,00-8,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 15.45-18.00-20.15-22.30
e 6,00-8,00
Una spia e mezzo
u 16.00-18.10-20.20-22.30
e 6,00-8,00
It Follows
l 16.30-18.30-20.30-22.30
e 6,00-8,00
Cell (V.M. 14)
u 16.30-18.30-20.30-22.30
e 6,00-8,00
Angry Birds - il film
_ 16.00-18.00
e 6,00
Mother’s Day
20.15-22.30
e 8,00
The Legend of Tarzan VOIta
u 19.00-21.30
e 6,00-8,00
The Legend of Tarzan
l 21.30
CIAK
CINELAND
e 3,90-7,50
e 3,90-7,50
e 3,90-7,50
e 3,90-7,50
e 3,90-7,50
16.00-19.00-22.00
Chiusura estiva
Chiusura estiva
Gli ultimi saranno ultimi
u
u
u
l
CINEMA TEATRO S. TIMOTEO
I miei giorni più belli
BARBERINI
BROADWAY
e 3,90-7,50
e 7,50
e 3,90-7,50
FILMSTUDIO
ATLANTIC
The Legend of Tarzan
The Zero Theorem
The Legend of Tarzan VOitaliano
Le confessioni
Il piano di Maggie
Lo chiamavano Jeeg Robot
Perfetti Sconosciuti
_ 16.30-18.30-20.30-22.30
16.00-18.10-20.20-22.30
u 16.00-18.10-20.20-22.30
Bastille Day Digitale
La pazza gioia
Via Acc. degli Agiati, 57-59 - Tel. 06.5408901
_ 16.30-18.30
e 5,50
20.20-22.30
e 7,50
u 16.30
e 5,50
The Legend of Tarzan ATMOS u
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
u
The Legend of Tarzan
u
Cell
La pazza gioia
Bastille Day
u
Una spia e mezzo
_
La canzone del mare
Bastille Day
The Legend of Tarzan 4K
Tartarughe Ninja
Fuori dall’ombra 4K
It Follows Digitale
Julieta
ALHAMBRA
Angry Birds - il film
La pazza gioia
Alice attraverso lo specchio
Now You See Me 2
I maghi del crimine 2
Una spia e mezzo Digitale
DORIA
15.00-17.40-20.20-23.00
15.30-17.50-22.50
20.30-22.30
ALCAZAR
ANDROMEDA
Fiore
Drammatico
Bastille Day
Alice attraverso lo specchio
u
Lo chiamavano Jeeg Robot
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
u
The Legend of Tarzan
_
Angry Birds - il film
u
The Legend of Tarzan 3D
The Nice Guys
u
Cattivi vicini 2
u
u
Cell
Una spia e mezzo
u
The Conjuring - Il caso Enfield u
Now You See Me 2
I maghi del crimine 2
u
l
It Follows
D.A.D.
AMBASSADE
Il caso Enfield Digitale
The Legend of Tarzan Digitale
ADRIANO MULTISALA
v.o. con s.t.
Il piano di Maggie
(A cosa servono
gli uomini)
Piacevole
New York Academy Digitale
ADMIRAL
`In 9 sale (vedi le Trame) al Fiamma
s.t.)
Angry Birds - il film Digitale
Cinema Roma
e 3,90-7,50
e 3,90-7,50
e 9,00
e 3,90
e 7,50
-TRX IL:18/07/16 20:31-NOTE:
-MSGR - 20_CITTA - 53 - 19/07/16-N:
53
Tutta Roma Cinema
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
Dopo gli attacchi terrorisici che
hanno sconvolto Parigi, il governo
sta valutando se cancellare la festa
del Bastille Day. Brian, agente
segreto della Cia che segue il caso,
scopre che i disordini sono solo un
diversivo per mettere in atto un
colpo alla Banca di Francia.
Adriano Multisala, Andromeda,
Atlantic, Cineland, Lux, Stardust Village
(Eur), Starplex, The Space Cinema
Moderno, The Space Cinema Parco de’
Medici, Trianon, UCI Cinemas Porta di
Roma, UCI Cinemas Roma Est
amici il Bianconiglio, il Brucaliffo,
lo Stregatto e il Cappellaio Matto.
Adriano Multisala, Ambassade,
Stardust Village (Eur), Starplex, The
Space Cinema Parco de’ Medici, UCI
Cinemas Porta di Roma
LE TRAME
Angry Birds - il film
Di Fergal Reilly. Di Clay Kaytis. Con Jason
Sudeikis, Peter Dinklage, Keegan-Michael
Key, Bill Hader (Animazione, 2016).
Alice attraverso lo
specchio
Di James Bobin. Con Mia Wasikowska,
Johnny Depp, Anne Hathaway, Helena
Bonham Carter (Avventura, 2016).
Alice ha trascorso gli ultimi anni
navigando per il mare aperto.
Tornata a Londra, si ritrova ad
attraversare uno specchio magico
che la riporta nel Sottomondo,
dove incontra nuovamente i suoi
Quattro amici pennuti, devono
unire le proprie forze, per
smascherare i malefici piani
dei loro verdi acerrimi nemici,
intenzionati a minacciare il piccolo
paradiso in cui i nostri protagonisti
vivono.
Adriano Multisala, Ambassade,
Cineland, Lux, Madison, Stardust
Village (Eur), Starplex, The Space
Cinema Parco de’ Medici, UCI Cinemas
Porta di Roma, UCI Cinemas Roma Est
Il condominio dei
cuori infranti
Di Samuel Benchetrit. Con Isabelle Huppert,
Valeria Bruni Tedeschi, Tassadit Mandi
(Commedia, 2015).
In un ascensore guasto di un
palazzo in periferia, in un’anonima
cittadina francese, l’improbabile
incontro di sei insoliti personaggi
che si troveranno uniti da grandi
sentimenti...
Bastille Day
Di James Watkins. Di Jill Gagé. Con Kelly
Reilly, Richard Madden, Charlotte Le Bon,
Idris Elba (Azione, 2016).
Il piano di Maggie
Vedi Rubrica Ferzetti
Barberini, Eurcine, Giulio Cesare,
Greenwich, Maestoso, Roxyparioli,
Stardust Village (Eur)
It Follows
Di David Robert Mitchell. Con Maika Monroe,
Linda Boston, Caitlin Burt (Horror, 2014).
Per Jay, diciannovenne
spensiarata, l’autunno
significa ragazzi, scuola e fine
settimana al lago. Ma dopo un
incontro sessuale, Jay si ritrova
perseguitata da strane visioni e
con la sensazione che qualcuno la
stia seguendo...
Adriano Multisala, Cineland, Lux,
Stardust Village (Eur), The Space
Cinema Moderno, The Space Cinema
Parco de’ Medici, UCI Cinemas Porta di
Roma, UCI Cinemas Roma Est
La canzone del
mare
Di Tomm Moore. (Animazione, 2014).
Ben, e la sua sorellina Saoirse
vivono in riva al mare in Irlanda
con il padre vedovo. La casa sul
faro nasconde tanti segreti e
oggetti magici, quando Saoirse
ritrova una conchiglia regalata
dalla mamma a Ben per sentire
il suono del mare, inizia un
magnifico viaggio negli abissi
marini tra foche e personaggi
fantastici.
Andromeda, Dei Piccoli, Lux
La pazza gioia
Di Paolo Virzì. Con Valeria Bruni Tedeschi,
Micaela Ramazzotti, Anna Galiena
(Commedia, 2015).
Bambini
Via G. Chiabrera, 121 - Tel. 06.5417926
I miei giorni più belli 4K
SAVOY
Via Bergamo, 25 - Tel. 06.8541498
The Legend of Tarzan 4K
(V.O sott. in ita)
16.40-18.45-21.00
The Neon Demon 4K
u 22.50
L’uomo che vide l’infinito 4K
u 16.45-18.45-21.00
e 6,00-8,00
e 8,00
e 6,00-8,00
22.55
Non essere cattivo 4K
The Legend of Tarzan 4K
e 8,00
u 17.00-19.00-21.00-22.50
e 6,00-8,00
16.40-18.45-21.00-22.45
e 6,00-8,00
La pazza gioia 4K
Tra la terra e il cielo 4K
l 17.00
e 6,00
Perfetti Sconosciuti 4K
u 19.00-21.05-22.55
e 6,00
Angry Birds - il film 4K
_ 17.00
e 6,00
Lo chiamavano Jeeg Robot 4K
18.45-21.00-22.55
e 8,00
l 17.00
In nome di mia figlia 4K
Fiore 4K
e 6,00
18.45
e 8,00
l 21.00-22.50
Tom à la ferme 4K
e 8,00
l 17.00-18.50-21.05
Gli ultimi saranno ultimi 4K
MAESTOSO
e 6,00-8,00
Via Appia Nuova, 416-418 - Tel. 06.88801283
The Zero Theorem
u 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
Il piano di Maggie
l 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
The Legend of Tarzan
u 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
La pazza gioia
MIGNON
Via Viterbo, 11 - Tel. 06.88801283
Chiusura estiva
NUOVO CINEMA AQUILA
Via L’Aquila, 66/74 - Tel. 06.70399408
Via In Lucina, 16/g - Tel. 06.88801283
Chiusura estiva
NUOVO SACHER
Largo Ascianghi, 1 - Tel. 06.5818116
Chiusura estiva
ODEON MULTISCREEN
Piazza S. Jacini, 22 - Tel. 06.86391361
The Legend of Tarzan
u 17.45-20.15-22.30
The Legend of Tarzan VOinitaliano
u 20.15
e 6,00-8,00
e 8,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.45-22.30
u 18.10-20.20-22.30
Una spia e mezzo
QUATTRO FONTANE
l 17.15-19.45-22.15
Tokyo Love Hotel
e 6,50-8,50
u 17.45-20.10-22.30
Segreti di famiglia 4K
In nome di mia figlia
e 6,50-8,50
l 17.45-20.10-22.30
e 6,50-8,50
17.45-20.10-22.30
e 5,50-7,50
La pazza gioia
REALE
Piazza Sonnino, 7 - Tel. 06.5810234
Chiusura estiva
Via Luigi Luciani, 54 - Tel. 06.3242679
e 5,50-7,00
D.A.D.
SPAZIO ETOILE - MAISON LOUIS VUITTON
e 6,20
17.40-20.00-22.20
The Legend of Tarzan ATMOS
u 16.00-21.30
e 6,20
Angry Birds - il film
_ 16.00-18.30
e 6,20
Fondation Lous Vuitton Building in Paris
u 17.00-19.30-22.00
It Follows
l 22.10
e 6,20
by Frank Gehry con l’intervento di Daniel Buren.
The Legend of Tarzan
u 18.45
UCI CINEMAS PORTA DI ROMA
Dalle 11.00 alle 20.00 Ingresso libero
The Legend of Tarzan 3D
u 21.20
The Legend of Tarzan ATMOS
u 14.30-19.50-22.20
The Legend of Tarzan
u 18.15-20.50
The Legend of Tarzan 3D
u 17.15
e 7,50
Angry Birds - il film
_ 17.05
Alice attraverso lo specchio
u 14.00
e 6,80
u 19.20-21.50
Firenze e gli Uffizi 3D/4K 3D
18.00-21.00
The Conjuring - Il caso Enfield
u 13.25-16.20-19.15
The Zero Theorem
u 22.10
The Legend of Tarzan ATMOS
u 13.30-16.30-19.10-21.45
STARDUST VILLAGE (EUR)
Sneezing Baby Panda
Piazza in Lucina, 41 - Tel.
Via di Decima, 72 - Tel. 899.280273
15.45-17.45
e 6,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 15.45-17.55-20.05-22.15
e 6,00-8,00
The Legend of Tarzan
Una spia e mezzo
u 15.50-18.00-20.10-22.20
e 6,00-8,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.55-19.35-22.15
The Legend of Tarzan
u 16.00-18.10-20.20-22.30
e 6,00-8,00
The Legend of Tarzan
Cell
u 16.00-18.10-20.20-22.30
e 6,00-8,00
Bastille Day
17.05-19.25-21.55
Alice attraverso lo specchio
u 16.10
Solo per il weekend
17.55
Bastille Day
The Legend of Tarzan 3D
e 6,00
16.30-18.30-20.30-22.30
e 6,00-8,00
u 16.45-19.00-22.00
e 10,50
Il piano di Maggie
l 18.30-20.30-22.30
e 8,00
The Conjuring - Il caso Enfield
u 19.45-22.15
e 8,00
Ave, Cesare!
16.10-18.15-20.20
e 6,00-8,00
l 22.30
e 8,00
Batman v Superman:
Dawn of Justice
u 16.00-19.00-22.00
Angry Birds - il film
_ 16.00-18.00
e 6,00
The Legend of Tarzan
u 21.30
e 8,00
STARPLEX
e 6,00-8,00
Via della Lucchina, 90 - Tel. 06.30819887
The Legend of Tarzan
u 17.35-18.00-21.15
e 4,50
The Legend of Tarzan 3D
u 19.55
e 9,00
18.05-20.50
e 4,50
Cell
u 18.20-21.30
e 4,50
Una spia e mezzo
u 18.10-21.10
e 4,50
Angry Birds - il film
_ 18.00
e 4,50
The Conjuring - Il caso Enfield
u 21.00
e 4,50
Alice attraverso lo specchio
u 18.10
e 4,50
Cattivi vicini 2
u 20.45
e 4,50
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.45-20.45
THE SPACE CINEMA MODERNO
Bastille Day
The Legend of Tarzan 3D
e 4,50
Piazza della Repubblica, 44 - Tel. 892111
La battaglia degli imperi
u 20.15-22.35
Revenant - Redivivo
u 18.15-21.35
Angry Birds - il film
Via Alberto Lionello, 201 - Tel. 892.960
e 6,80
e 6,00
e 5,00-9,00
e 9,00
Bastille Day
_ 17.45-20.05
The Nice Guys
u 13.00-15.30-18.30-21.30
Cell
u 13.10-15.30-17.50-20.10-22.30
u 14.15-17.00-19.30-22.00
e 6,80-9,00
Now You See Me 2
_ 14.10-17.00
e 6,80-9,00
I maghi del crimine 2
u 18.45-21.45
It Follows
l 19.40
e 9,00
u 17.55-20.15-22.35
Cattivi vicini 2
u 22.00
e 9,00
u 17.45-22.25
Now You See Me 2
Cattivi vicini 2
Alice attraverso lo specchio
Firenze e gli Uffizi 3D/4K
TIBUR
L’uomo che vide l’infinito
u 13.25-16.20-19.15-22.10
I maghi del crimine 2
20.30
Via degli Etruschi, 36 - Tel. 0686391361
u 18.30
e 6,80-9,00
e 5,00
It Follows
l 22.30
u 13.00-15.20-17.40-20.00-22.20
Julieta
u 20.30-22.30
e 6,50
Perfetti Sconosciuti
Suffragette (E...state a Tibur)
u 18.30-20.30-22.30
e 3,00
Sneezing Baby Panda
TRIANON
Via Muzio Scevola, 29 - Tel. 06.7858158
e 9,00
13.00-15.15-17.30-19.45
The Conjuring - Il caso Enfield
e 9,00
Via Collatina, 858 - Tel. 892 960
u 17.30-20.10-22.30
e 5,50-7,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.30-20.10-22.30
e 5,50-7,00
Una spia e mezzo
u 17.15-19.50-22.25
e 5,50-7,00
The Legend of Tarzan ATMOS
u 17.15-19.50-22.30
e 5,80
e 5,50-7,00
Cattivi vicini 2
u 17.15-19.30-22.00
e 6,50-6,80
It Follows
l 17.45-20.10-22.30
e 6,80
The Legend of Tarzan 4K
Una spia e mezzo
Cell
u 18.00-20.20-22.30
u 18.30-20.30-22.30
Bastille Day
18.30-20.30-22.30
UCI CINEMAS PARCO LEONARDO
e 5,50-7,00
Via Portuense, 2000 - Tel. 892.960
Sneezing Baby Panda
16.40
e 6,80
e 6,80
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.00-19.45-22.25
e 6,20
Perfetti Sconosciuti
u 19.00-21.30
e 5,90
u 16.50-19.20-22.00
e 6,20
The Conjuring - Il caso Enfield
u 16.20-19.20-22.20
e 6,80
Bastille Day
u 17.40
e 6,20
Angry Birds - il film
15.50-18.10-20.30-22.50
e 3,50
Firenze e gli Uffizi 3D/4K 3D
e 6,80
18.30-21.30
e 6,00
20.30
u 18.30-21.30
22.30
Warcraft
u 16.40
e 6,20
Cell
u 15.50-18.10-20.30-22.50
Perfetti Sconosciuti
u 19.20-21.40
e 5,90
The Legend of Tarzan ATMOS
u 16.20-21.35
u 19.00
e 6,00-8,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.50-22.05
e 6,20
The Legend of Tarzan 3D
l 19.30
Cattivi vicini 2
u 21.40
e 6,20
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.10-19.45-22.25
Una spia e mezzo
u 17.15-19.50-22.25
Alice attraverso lo specchio
u 16.45
e 6,20
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.05
17.10-19.25
e 6,80
e 6,50-6,80
It Follows
Sneezing Baby Panda
e 6,80-9,00
_ 16.05
The Nice Guys
u 16.10-18.50-21.35
e 5,00-5,90
e 5,00-6,80-9,00
u 22.00
UCI CINEMAS ROMA EST
e 6,00
The Legend of Tarzan
e 5,00-9,00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 14.30-17.20-19.50
17.20-19.45-22.10
e 6,00-8,00
e 3,50
e 5,00-6,80-9,00
Una spia e mezzo
22.25
18.00-21.00
u 18.10-20.20-22.30
e 5,00-6,80-9,00
Angry Birds - il film
Mother’s Day
Bastille Day
L’uomo che vide l’infinito
e 5,00-6,80
13.15-15.30-17.45-20.00-22.15
Firenze e gli Uffizi 3D/4K 3D
Bastille Day
e 5,00-6,80
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 13.00-16.30-19.00-21.30
Dragon Blade
Una spia e mezzo
16.30-19.10
u 17.00-19.40-22.20
u 21.25
Firenze e gli Uffizi 3D/4K
e 9,30
e 6,50-6,80
e 6,50
Arene
D’Essai
APOLLO11
Via Bixio 80/A - Tel. 06.7003901
ROMA
ALPHAVILLE D’ESTATE Via Filippo de Magistris, 21 - Tel. 339.3618216
Riposo
AZZURRO SCIPIONI
Via degli Scipioni, 82 - Tel. 06.39737161
Riposo
CINECLUB ALPHAVILLEvia del Pigneto, 283 - Tel. 339.3618216
Il primo bacio VM 14
21.00
CINEMA TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
Piazza Giovanni da Triora, 15 - Tel. 06.81173900
Riposo
CINEMA TREVI - CINETECA NAZIONALE
Vicolo del Puttarello, 25 - Tel. 06.6781206
Chiusura estiva
DELLE PROVINCIE D’ESSAI
Viale delle Provincie, 41 - Tel.
06.44236021
Il primo bacio VM 14
Tequila
Via Publio Valerio, 63 - Tel. 06.71587612
Chiusura estiva
ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA
Via Antonio Gramsci, 74 - Tel. 06.3224754
Riposo
KINO
via Perugia, 34 - Tel. 06.96525810
Riposo
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Scalinata di via Milano, 9/a - Tel. 06.489411
Riposo
PALAZZO VALENTINI
Via IV° Novembre -
Riposo
Via G. Reni, 2 - Tel. 06.3236588
u 18.00-20.30-22.30
e 4,00
21.30
e 4,00
21.15
ARENA DEL TRASPORTO Via Bartolomeo Bossi,7 - Tel. 06.62205221
Guardie e ladri
21.00
e 5,00
e 5,00
La moglie del fattore
23.00
ARENA MIBACT
Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a - Tel. 06.67233447
Cortometraggio BELLISSIMA di A. Capitani (12’)
u 21.45
Alaska
ARENA NUOVO SACHER
Il labirinto del silenzio
Il caso Spotlight
DON BOSCO
21.00
ARENA DEL CHIOSTRO SAN PIETRO IN VINCOLI
via Eudossiana -La Sapienza Univ. di Roma - Tel. 06.95584308
ARENA TIZIANO
Chiusura estiva
Pericle il nero
Il caso Spotlight
u 17.30-19.50-22.10
u 17.00-19.40-22.20
l 17.30-20.00-22.30
e 6,00-8,00
TIZIANO D’ESSAI
e 6,20
The Legend of Tarzan ATMOS
19.00-21.40
Una spia e mezzo
u 18.10-20.20-22.30
Chiusura estiva
e 6,20
It Follows
Segreti di famiglia
Via E. Filiberto, 175 - Tel. 06.70474549
u 16.15-19.10-22.10
06.68809520
e 6,00-8,00
18.00-20.10-22.30
e 6,20
The Conjuring - Il caso Enfield
e 9,30
l 18.00-20.10-22.30
La pazza gioia
e 6,20
u 17.30-20.00-22.25
u 18.45
Il piano di Maggie
ROYAL
u 19.25-21.50
Cell
The Legend of Tarzan 3D
Revenant - Redivivo
ROXYPARIOLI
Cell
u 18.00-20.20-22.30
The Zero Theorem
u 18.10-21.10
e 6,00-8,00
Via Quattro Fontane, 23 - Tel. 06.88801283
e 5,50-7,00
Buono ♥ Imperdibile
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.00-18.40-21.20
Fuori dall’ombra 3D
17.30-20.10-22.30
Piacevole
The Conjuring - Il caso Enfield
Bastille Day
Sala riservata
Viale Salvatore Rebecchini, 3-5 - Tel. 892111
Tartarughe Ninja
Fuori dall’ombra 4K
L’uomo che vide l’infinito 4K
THE SPACE CINEMA PARCO DE’ MEDICI
e 5,50-7,00
Tartarughe Ninja
e 6,00-8,00
Sala riservata
u 17.30-20.10-22.30
Sala riservata
It Follows
Chiuso
NUOVO OLIMPIA
01. The Legend of Tarzan
02. Tartarughe Ninja
03. Una spia e mezzo
04. Angry Birds - il film
05. Bastille Day
06. Cell
07. The Conjuring
08. Il piano di Maggie
09. It Follows
10. La pazza gioia
La sorprendente amicizia tra
Beatrice sedicente contessa, e
Donatella, giovane donna fragile
e silenziosa, all’interno di una
comunità terapeutica per donne
con disturbi mentali.
Ambassade, Andromeda, Cineland,
Eden Film Center, Eurcine, Giulio
Cesare, Lux, Madison, Maestoso,
Quattro Fontane, Roxyparioli
Cinema Roma
MADISON
I PIÙ VISTI
A ROMVA
Largo Ascianghi, 1 - Tel. 06.5818116
l 21.30
e 6,00
Via G. Reni, 2 - Tel. 06.3236588
21.30
L’ISOLA DEL CINEMA P.zza S. Bartolomeo all’Isola - Tel. 06.58333113
Pecore in erba
u 21.30
e 6,00
Arene
ANZIO
ASTORIA
Via G. Matteotti, 8 - Tel. 06.9844124
e 3,00
e 3,00
CINEMA MODERNO MULTISALA Piazza della Pace, 5 - Tel. 06.9844750
Tartarughe Ninja ....
18.30-20.30-22.30
e 5,00
e 5,00
The Legend of Tarzan Digitale u 18.30-20.30-22.30
u 18.30-20.30-22.30
e 5,00
Cell
MULTISALA CINEMA LIDO
via delle cinque Miglia - Località Padiglione - Tel. 06.98981006
The Legend of Tarzan Digitale u 18.30-20.30-22.30
e 5,00
Il libro della giungla 2K
l 18.00
Captain America: Civil War 2K l 20.00-22.45
Una spia e mezzo
u
Bastille Day Digitale
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
l
It Follows
18.30-20.30-22.30
18.30-20.30-22.30
18.30-20.30
22.30
e 5,00
e 5,00
e 5,00
e 5,00
BRACCIANO
VIRGILIO
Via Flavia, 42 - Tel. 06.9987996
The Legend of Tarzan Digitale u 18.00-21.00
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 18.00-21.00
The Legend of Tarzan 3D
u
u
Cell
Chiuso per lavori
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
u
Una spia e mezzo
Suburra
Via Consolare Latina - Tel. 06.9700588
e 10,00
e 5,00
17.30-20.00-22.30
18.20-20.20-22.30
18.00-20.15-22.30
18.10-20.20-22.30
e 5,00
e 5,00
FIANO ROMANO
CINEFERONIA
Via Milano 19 - Centro Commerciale Feronia - Tel. 0765.451211
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.30-20.00-22.30
e 4,50-5,50
u 17.30-20.00-22.30
e 4,50-5,50
Una spia e mezzo
u 17.30-20.00-22.30
e 4,50-5,50
The Legend of Tarzan
u 18.30
e 5,00
The Legend of Tarzan
l 22.30
e 5,00
It Follows
e 4,50-5,50
Bastille Day
17.30-20.00-22.30
FRASCATI
POLITEAMA
L.go Augusto Panizza,5 - Tel. 06.97608149
The Legend of Tarzan
u 16.30-18.45-21.30
e 5,50-6,50
e 5,50-6,50
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.30-19.45
u 22.30
e 6,50
The Legend of Tarzan
u 16.30-19.45-22.15
e 5,50-6,50
Una spia e mezzo
16.30-18.30-20.30-22.30
16.30-18.25-20.20
22.15
16.30-18.30-20.30
22.30
e 5,50-6,50
e 5,50-6,50
e 6,50
e 5,50-6,50
e 6,50
Cell
u
u
The Legend of Tarzan
Bastille Day
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
The Legend of Tarzan
u
17.40-20.00-22.20
18.15-21.00
16.45-19.15-21.40
16.35-18.00-19.35-22.15
17.00-19.30-22.00
LADISPOLI
FREGENE
ARENA FELLINI
COLLEFERRO
ARISTON
Cell
u
Bastille Day
Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra
l
It Follows
Bastille Day
Lungomare di Levante, 50 - Tel. 338.1968403
u 21.45
e 6,00
GENZANO
CYNTHIANUM
Viale Mazzini, 9 - Tel. 06.9364484
e 5,00
e 6,00
e 4,50
LUCCIOLA
Angry Birds - il film
Pelé
MANZIANA
The Legend of Tarzan Digitale u 18.00-20.15
u 22.30
The Legend of Tarzan 3D
17.30-21.30
La corte Digitale
QUANTESTORIE
GROTTAFERRATA
ARENA LUCCIOLA
ALFELLINI
Viale 1° Maggio, 88 - Tel. 06.9411664
The Legend of Tarzan Digitale u 17.30-19.40-21.45
e 6,50
e 6,50
Tra la terra e il cielo Digitale l 18.00-20.00
l 22.00
e 6,50
It Follows Digitale
e 6,50
Tartarughe Ninja... Digitale
17.30-19.40-21.45
P.zza Martini Marescotti, 3/a - Tel. 06.99222698
_ 17.30-19.30
e 5,00
u 21.30
e 5,00
It Follows
Via IV Novembre, 63 - Tel. 06.9963536
l 18.00-21.00
SANTA MARINELLA
Irrational Man
l 21.30
Via Aurelia, 311 - Tel. 333.4644181
e 6,50
TOLFA
CINETEATRO CLAUDIO
Un paese quasi perfetto
Viale d’Italia, 102 - Tel. 06.9941525
u 18.00-21.15
e 5,00
GUIDONIA MONTECELIO
VELLETRI
THE SPACE CINEMA GUIDONIA Via Antonio De Curtis snc - Tel. 892111
Una spia e mezzo
u 16.50-19.25-21.50
u 17.15-21.20
Revenant - Redivivo
piazza Cesare Ottaviano Augusto l 21.30
AUGUSTUS MULTISALA
Via Filippo Turati snc - Tel. 06.9637250
Tartarughe Ninja... Digitale
18.10-20.15-22.30
e 5,00
u 18.10-20.15-22.30
e 5,00
Una spia e mezzo Digitale
e 5,00
The Legend of Tarzan Digitale u 18.10-20.15-22.30
Firenze e gli Uffizi 3D/4K
It Follows
Cattivi vicini 2
The Legend of Tarzan 3D
The Conjuring - Il caso Enfield
Revenant - Redivivo
l
u
u
u
u
20.30
22.30
16.40
19.00-21.30
16.30-22.35
19.20
ARENA VELLETRI
Minions
Conspiracy - La cospirazione
Digitale
16.00-18.10-20.15-22.30
u 16.00
Pelé Digitale
-TRX IL:18/07/16 20:23-NOTE:
e 5,00
e 5,00
-MSGR - 20_CITTA - 54 - 19/07/16-N:
54
Martedì 19 Luglio 2016
www.ilmessaggero.it
-TRX IL:18/07/16 20:24-NOTE: