Imp. IT Mag.`99 - Honda

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Imp. IT Mag.`99 - Honda
5
GIU
t r i m e s t r a l e
di informazione aziendale
della Honda Italia Industriale S.p.A.
Antonio Fantinelli
Il Decreto Ronchi
Un Capo tra noi
Ing. A. Fantinelli
D
a anni, nel nostro Paese, sono in vigore Decreti del Ministero dell’Ambiente in materia di inquinamento ambientale e qualità dell’Aria, con conseguenti fermi alla circolazione delle automobili non
catalizzate in alcune città. Tali provvedimenti, però, si sono sempre riferiti a sostanze inquinanti
quali:
2
2 di azoto), SO (anidride solforosa), CO (ossido
NO (ossido
3 di carbonio) e O (ozono).
L’introduzione e la larga diffusione della benzina verde, erroneamente utilizzata anche per veicoli non
catalizzati, ha posto l’accento su altri inquinanti quali il benzene e gli idrocarburi policiclici aromatici
(IPA). Infatti recenti studi, condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno classificato tali gas
di scarico come estremamente cancerogeni.
Il grafico 1 mostra il risultato di uno
studio dell’ENEA circa le emissioni di
benzene ripartite per tipologia di veicolo (nel 1996)
Il grafico 2 mostra il risultato di uno
studio del Comune di Firenze circa le
emissioni di benzene ripartite per tipologia di veicolo.
GRAFICO 1
GRAFICO 2
CICLOMOTORI
30%
AUTO NON
CATALIZZATE 60%
DIESEL 4%
AUTO
CATALIZZATE
6%
AUTO NON
CATALIZZATE 51%
CICLOMOTORI
41%
AUTO
CATALIZZATE 8%
Fratelli Pagani e Honda:
20 anni di collaborazione
L’avventura
del Vetro
UFFICIO ACQUISTI
Nel rispetto del passato
all’insegna del futuro
HTIO
(Honda Trading
Italian Office)
Una Honda per Amico
Il Ministro dell’Ambiente (da cui deriva il nome del decreto) e quello della Sanità ci ha indotto ad emanare un Decreto Legge più drastico dei precedenti coinvolgendo per la prima volta anche le due ruote e
che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dell’aria in relazione al benzene ed agli IPA.
A tale scopo il Decreto Ronchi fa riferimento ai limiti per le emissioni inquinanti prodotti dai ciclomotori
e motocicli quali il CO (ossido di carbonio), l’NOx (ossido di azoto), l’HC (idrocarburi incombusti) previsti dalla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea CEE n. 97/24 capitolo
5 del 17 Giugno 1997 il quale impone che i componenti che possono influire sulle emissioni di inquinanti
gassosi devono essere progettati , costruiti e montati in modo che il veicolo, in condizioni normali di
impiego e malgrado le vibrazioni cui può essere sottoposto, possa soddisfare le prescrizioni riportate.
Tale direttiva prevede una prima fase chiamata “Euro 1” e una seconda chiamata “Euro 2”; quest’ultima
con dei limiti per gli inquinanti drasticamente ridotti rispetto alla fase 1:
LIMITI CICLOMOTORI
1ª fase:
2ª fase:
EURO 1
EURO 2
(dal 17.6.1999) (dal 17.6.2003)
MOTORE 2 TEMPI
CO HC+N0x CO HC+N0x CO
(g/km) (g/km) (g/km) (g/km) (g/km)
2ª fase
MOTORE 4 TEMPI
HC
(g/km)
N0x
(g/km)
CO
(g/km)
HC
(g/km)
N0x
(g/km)
4
0,1
13
3
0,3
limiti
da
definire
6
3
1
1,2
8
NH-C 1999
Circoli di Qualità
La Honda
e le competizioni
Un Personaggio in fabbrica
Un paese in mostra
LIMITI MOTOCICLI
1ª fase: EURO 1 (dal 17.06.1999)
Honda e linea di montaggio
Per quanto riguarda la Direttiva CEE 97/24 a cui il Decreto Ronchi fa riferimento per i limiti degli inquinanti e per le modalità di misura degli stessi, la data prevista di applicazione doveva risultare due anni
esatti dopo l’emanazione (ovvero il 17 Giugno di quest’anno) e doveva riguardare solo i veicoli di nuova
omologazione, dando tempo ai produttori di modificare ed adeguare alla direttiva i mezzi già omologati
entro il 2003. A sorpresa invece c’è stata la pubblicazione del Decreto, che non solo ha costretto i costrut-
Hanno collaborato
alla redazione:
G. Cinquino - F. Ferretti
R. Bendotti - N. Di Loreto
D. Spinelli - G. Talone
M. Vinciguerra.
Direttore Responsabile:
C. E. Sabbatini.
Progetto grafico:
Fotolito e Stampa:
Grafiche Di Prinzio
Guardiagrele.
Autorizzazione del Tribunale
di Lanciano
n° 124 del 30/03/1998.
tori ad anticipare i tempi di applicazione della
Direttiva per non subire una drastica riduzione
delle vendite, ma ha conferito ai Sindaci la
facoltà di vietare la circolazione ai veicoli non
ecologici e cioè non rispondenti ai limiti sopra
riportati; ciò, insieme alla non chiarezza dei
mezzi d’informazione, ha provocato non poca
confusione tra la clientela che ancora oggi crede
di non poter circolare in nessun posto d’Italia se il
proprio mezzo non è catalizzato.
La novità rispetto ai precedenti decreti contro
l’inquinamento atmosferico sta nel fatto che gli
interventi previsti devono essere programmati,
strutturali, di lungo periodo e riguardanti anche le
due ruote, mentre prima si ricorreva a misure
improvvise e di breve durata in occasione del
superamento dei limiti consentiti (divieti che
riguardavano solo le quattro ruote). Il decreto da
quindi facoltà ai sindaci (di città con abitanti
superiori ai 150.000) di intervenire con misure
programmate di limitazione della circolazione per
quei veicoli ritenuti responsabili dell’innalzamento della concentrazione nell’aria di determinati
inquinanti quali il benzene. Tutto questo potrà
essere attuato solo per fasce orarie giornaliere e/o
settimanali e solo limitatamente ad alcune zone
“
Non avrei mai potuto raggiungere i risultati
ottenuti se non fossi stato supportato da un
eccellente staff di collaboratori: Grazie”.
Con queste parole il padano Giuseppe Piva (si
divideva infatti fra l’abitazione di Milano e la
Capitale), si è congedato dalla Honda Italia nel
corso del party di saluto che abbiamo organizzato espressamente per lui nel febbraio scorso. Una
parola per tutti, per i suoi boys (i dieci ispettori
commerciali) e per Silvana, Barbara, Michele,
Elena, Carlo, Filippo, Monica, Silvia, Emanuela
e le matricole Andrea e Giordano: tutti noi del
“Commerciale” di Roma avvertiamo come l’aver
lavorato tanti anni con lui ha accresciuto decisamente le nostre competenze professionali. “Si
ricordi sempre che noi dobbiamo fare business,
tanto business, e Lei deve sempre dare il meglio
di sé”: chi scrive ascoltò attentamente queste
parole dal suo nuovo Capo nell’ultimo dei colloqui d’assunzione nel maggio 1997, parole rima-
2
(es. centri storici) di località ad alta densità di
traffico (Firenze, Roma, Torino, Milano, ecc.);
per cui nelle città meno popolate e nei piccoli
centri abitati non c’è ragione di preoccuparsi se il
proprio mezzo non è catalizzato. Da segnalare
inoltre che fra le città ad alto traffico molti
Sindaci hanno dichiarato pubblicamente la propria intenzione a permettere comunque la circolazione di tutti i ciclomotori e dei motocicli, in
quanto tali veicoli contribuiscono sensibilmente
al miglioramento dei flussi veicolari snellendo la
circolazione.
Ma come riconoscere i veicoli catalizzati?
Mentre per le automobili è stato introdotto il
“bollino blu” per il rapido riconoscimento da
parte degli organi di polizia tra quelle catalizzate
e non, per i ciclomotori ed i motoveicoli ciò è
stato espressamente escluso e pertanto la conformità alla EURO-1 verrà segnalata soltanto sul
libretto di circolazione.
Nel Decreto si parla anche di interventi strutturali
e di lungo periodo che dovrà intraprendere il
Governo oppure le Amministrazioni locali
(Regioni, Comuni) quali l’incentivazione all’acquisto di mezzi conformi alla EURO-1 contestualmente gli eco-incentivi concessi solo per i
ste scolpite nella
mente...
Così,
Giuseppe Piva ha
messo il 28 febbraio
Carlo E. Sabbatini
scorso la parola fine
alla sua esperienza in
Honda Italia, azienda
che negli anni ’90 ha
guidato principalmente nei settori delle
vendite e del marketing funzioni unite
nella carica di Direttore Commerciale. E
certamente, se la Casa
ha raggiunto e consolidato negli anni ’90 la
propria posizione leader sul mercato italiano, lo deve anche al
continuo sviluppo
della rete di concessionari seguita direttamente
da Piva - pur fra i mille problemi organizzativi
presenti in ogni azienda dalla crescita prorompente. La posizione di vertice raggiunta dalla
Casa ha inoltre fatto conoscere sempre più al
grande pubblico la superiore qualità e tecnologia
dei prodotti Honda, mentre i risultati ottenuti
hanno fatto di Giuseppe Piva un manager conosciutissimo anche a livello internazionale. Ma la
concorrenza delle Case rivali, nazionali ed internazionali, si è fatta di anno in anno più dura, ed
ha richiesto ogni giorno di più sempre nuove
motivazioni. Ad interim, la cruciale area delle
“Vendite” è stata così una sfida raccolta direttamente dal Presidente Mr. Soejima e da Mr. Kubo,
ma che dall’aprile scorso vede coinvolto in prima
persona anche Vito Cicchetti il quale, dalla…
vita dinamica di ispettore commerciale del centro-italia è passato all’ancor più importante posizione di Caposervizio Vendite della Direzione
veicoli a norma Euro-1 o elettrico. Quest’ultima
opportunità ha indotto le case costruttrici ad accelerare i tempi di produzione di veicoli catalizzati
conformi all’Euro-1. La Honda Italia da tempo ha
iniziato studi relativi alla conversione della propria produzione (destinata al mercato italiano) in
veicoli catalizzati, per arrivare preparati all’appuntamento del 17 Giugno 1999; a tale scopo è
stata progettata e realizzata una avveniristica sala
prove emissione (seguita dall’Ing. Spinelli), con
la quale è stato possibile effettuare prove di ricerca e prove omologative di veicoli catalizzati.
Infatti, ricordiamo che già da anni la Honda Italia
esporta in paesi europei quali la Germania,
l’Olanda, l’Austria e la Svizzera veicoli catalizzati rispondenti a normative sul controllo dei gas di
scarico antecedenti la Direttiva 97/24 cap.5; a tali
destinazioni abbiamo quindi aggiunto anche la
produzione destinata al mercato italiano con piacere annunciamo quindi che tutta la produzione
della Honda Italia è risultata conforme alle norme
prescritte dalla Euro 1 e gli scooters risultano già
tutti omologati.
Commerciale di Roma.
Fervidi auguri di buon lavoro, caro Terminator di
Honda Italia! (avete mai notato la sua prestanza
Mr. Giuseppe Piva
fisica?) Sarà quindi (anche) “Big Vito” che dovrà
rilanciare l’Honda Italia, sotto attacco da parte di
tutti i concorrenti e che necessita di rinforzi in
alcune aree per via del repentino cambiamento di
rotta del mercato – impennatosi negli ultimi tre
anni nel settore del targato a fronte di un marcato
calo fra i 50cc. Una piccola cosa: pur abitando a
Treglio (CH), il povero Vito Cicchetti non riesce
proprio, pur facendo parte dell’Honda atessana,
a lavorare vicino casa…
Ing. Riccardo Tibaldi
I
n questi anni, tutti i motociclisti hanno potuto notare il marchio CEV su
fari, fanali strumenti e comandi elettrici dei veicoli ma pochi, forse, immaginano la realtà industriale che vi si cela.
La Fratelli Pagani, nacque a Milano nel lontano 1906 per volontà di Ercole
Pagani, cui si affiancò ben presto il fratello Eugenio. Rappresentanti per
antonomasia dello spirito imprenditoriale meneghino, sostenuti da una grande spinta pionieristica, concentrarono i loro sforzi sul promettente settore
dell'elettrotecnica e, più in particolare, dell’illuminazione.
Le intuizioni e la tenacia dei due fratelli furono presto coronate da successo,
e la società conobbe una crescita vertiginosa che portò alla struttura industriale “verticalizzata”, tipica delle aziende del primo dopoguerra.
Gruppo faro anteriore X8R
Anche il secondo conflitto mondiale con i suoi tristi strascichi di distruzione
(lo stabilimento fu completamente raso al suolo) venne superato dalla
volontà di ricostruzione, mentre l’azienda assisteva all'ingresso in scena della
seconda generazione della famiglia Pagani.
É di questa fase la costruzione di un secondo stabilimento a Venegono
Superiore (Varese) con la denominazione Costruzioni Elettromeccaniche
Venegonesi, da cui nacque il marchio CEV.
Nel frattempo andava affermandosi e consolidandosi la vocazione della
Fratelli Pagani a coniugare le proprie competenze elettrotecniche alle nuove
esigenze di mobilità individuale, individuando nelle "due ruote" il proprio
mercato principale. Nacquero così i prodotti che, ancor oggi, caratterizzano
la gamma che Fratelli Pagani offre ai propri clienti: fari, fanali, indicatori di
direzione, comandi elettrici, strumenti di bordo.
Si può tranquillamente affermare che, a partire dagli anni ’60, praticamente
tutti i nomi del motociclismo, grandi e piccoli, premiati dal successo oppure
spentisi nelle turbolenze del mercato, sono stati clienti della Fratelli Pagani.
Le esigenze degli anni ’60 e ’70, con gli alti e bassi che caratterizzarono il
mercato di un’Italia nella quale i consumatori rivolgevano il proprio interesse
sempre più alle "quattro ruote", erano tipiche di una produzione di massa
nella quale veniva privilegiato l'aspetto quantitativo rispetto a quello qualitativo. Inoltre, la produzione dell'epoca era caratterizzata dall’adozione sui
diversi veicoli di prodotti poco differenziati. Intanto la motocicletta andava
assumendo sempre più il ruolo di prodotto non legato all’esigenza di base di
mobilità della popolazione.
Gli anni ’70 portarono però anche una
novità che non è esagerato definire “traumatizzante”: l'affermazione sul mercato delle
moto “giapponesi”. Alla
base di questo successo
successo, analizzando a
posteriori la situazione, risulta
evidente la rivoluzione del pen-
siero che i giapponesi applicarono in questo settore (ed in generale nelle aree
che li hanno visti maggiormente impegnati): il veicolo deve essere sicuro,
affidabile, piacevole, venduto ad un prezzo ragionevole ed utilizzabile, indifferentemente, per il divertimento o per le esigenze di mobilità.
É alla fine degli anni ’70 che possiamo far risalire lo stabilirsi ed il consolidarsi delle relazioni tra Honda e Fratelli Pagani. Dapprima con soggezione,
successivamente con orgoglio ma sempre con la dovuta umiltà ed entusiasmo, abbiamo visto nascere e crescere, in un processo che non conosce sosta,
i rapporti con la più grande casa motociclistica del mondo.
Per una sorta di osmosi, i principi di ricerca della qualità e di sicurezza, di
trasparenza nelle relazioni con i partner che caratterizzano Honda, vennero
assorbiti da Fratelli Pagani mentre entrava in azienda la terza generazione
della famiglia, con il passaggio ad un’ottica aziendale prettamente imprenditoriale. Ormai siamo al passato prossimo che sfuma nel presente.
Sono di questo periodo i primi contatti della Fratelli Pagani con il Quartier
Generale della Honda in Giappone (che emozione in quei primi viaggi verso
una cultura sconosciuta!), grazie ai quali si è realizzata una significativa collaborazione con i più avanzati fornitori di componentistica del settore. Tali
rapporti, consolidatisi con il passare degli anni e cementati dalla reciproca
conoscenza, ci hanno portato ad un diverso approccio nel rapporto con i partner, fornitori o clienti che siano. Al tempo stesso il rapporto con Honda è
andato evolvendo, passando dai disegni tradizionali allo scambio di informazioni elettroniche, a tutto vantaggio della rapidità e della precisione.
La consapevolezza di dover far fronte alle esigenze di Honda punto di riferimento, (il mondiale del settore) ci ha spinto alla ricerca dell'eccellenza, concretizzatasi nell'ottenimento (prima tra le aziende del settore) della certificazione ISO 9001 e della impostazione della nostra struttura aziendale a “rete”,
cioè coinvolgendo e partecipando i fornitori secondo lo “stile Honda”, fatto
di relazioni di lungo termine, servizio, trasparenza, onestà e lealtà.
Al medesimo tempo si sono rafforzate tutte le strutture aziendali, che vengono viste come strumenti atti a raccogliere le sfide competitive che il mercato
Strumentazione Pantheon
offre: sistema informativo, capacità di simultaneous engineering, propositività nelle soluzioni tecniche, attrezzature di prova e software di simulazione
per i laboratori di Ricerca & Sviluppo e del Servizio Qualità, capacità di progettazione ed industrializzazione mediante CAD/CAM con macchine CNC
moderne. Emblematica la creazione di Pagani Abruzzo, per poter avere una
unità produttiva localizzata vicino allo stabilimento Honda Italia per offrire
un miglior servizio.
Guardando al futuro, il nostro impegno per il raggiungimento di obiettivi più
ambiziosi si espliciterà nell’affermazione dell'elettronica sui veicoli, nella
riduzione del tempo di sviluppo dei prodotti (perseguita attraverso sempre
più sofisticati strumenti di simulazione), nel recupero di efficienza ottenuto
tramite un migliorato controllo dei processi e della qualità e nello sviluppo
delle relazioni con partner industriali con i quali fare sinergie, e avere travasi
di tecnologia.
3
L
o Sky Vetro non è uno scooter come tutti gli altri; chi ha già avuto modo di
vederlo da vicino sa che questo mezzo riesce ad esprimere qualcosa di nuovo
in un settore inflazionato e ormai maturo, fin troppo tradizionalista.
Intendiamoci, niente di trascendentale, ma serve sempre un’idea nuova, sbarazzina e giovane. Qualche bella ideuccia insomma, che consentisse ad un motorino
già esistente, lo Sky appunto, di crearsi un’identità molto forte tra i più giovani.
L’idea dello Sky Vetro nasce in Italia, ed è quì che viene sviluppata, e mai come
in questo caso si può parlare di un prodotto nato dall’azione congiunta di più persone in seno alla stessa compagnia.
Fu così che la voglia di realizzare un mezzo dalle plastiche trasparenti colorate
cominciò a sollecitare le accese fantasie di più persone; ad Atessa dove
ora si produce, c’era già chi provava
in semi clandestinità lo stampaggio
di parti semitrasparenti dello Sky…
A Roma, posto solare nella cui verde
periferia si trova un Centro Stile,
c’era chi si domandava quali fossero
le tendenze più in voga tra la giovane
e variopinta generazione capitolina:
zeppe chilometriche, ampie tasche su
pantaloni dal cavallo che morde l’asfalto e, infine, molti oggetti della
curiosa e trasparente opalescenza
policroma. Chi non conosce ad
esempio quegli strani oggetti che
sono gli orologi Swatch?
Per non parlare poi di certi occhiali!
Parallelamente, sempre a Roma,
qualcuno si chiedeva quali caratteristiche comuni avessero i giovani possessori di un motorino, e quali fossero i desideri che più ne turbavano i
Honda Sky Vetro
sogni. Si organizzarono per questo
delle interviste, chiamando a raccolta
un bel manipolo di teenager, si chiese che cosa ne pensavano dello Sky e quali
desideri avessero in fatto di due ruote.
Alcuni azzardarono un’ipotesi: e se le carrozzerie dei motorini fossero trasparenti? I tempi erano evidentemente maturi. Fu così che tutte le persone coinvolte
negli eventi ruppero gli indugi e si trovarono d’accordo sulla necessità di sottoporre quell’idea all’attenzione dei rispettivi manager.
Il tutto piacque, tanto che ne venne deliberato lo sviluppo affinché fosse possibile
saggiarne le potenzialità.
La macchina si era dunque messa in moto, spettava ora ai promotori il compito di
svilupparne concretamente la fattibilità, dalla gamma dei colori ai dettagli altrettanto importanti quali logo e nome. Già, perché quello Sky avrebbe avuto un
U
n vero e proprio festival di vacanze, eventi, gare e raduni. Abbiamo
riservato a tutti i fortunati possessori di una Honda una serie
appassionante di manifestazioni, che si svolgeranno in Italia e
all’estero, per lui e per lei. Ecco una buona occasione per
continuare a sentirsi Hondisti e cavalcare le più belle 2
ruote del mondo. “Una Honda per Amico” ti propone anche un insieme di grandi iniziative, finanziamenti agevolati Honda Credit e la formula
Facile Honda, l’esclusiva garanzia della Casa
nonché il prezioso servizio Honda Service
(riservato a moto superiori ai 50cc) per
risolvere qualsiasi inconveniente di viaggio. E ancora, la garanzia integrale Honda
di due anni per i modelli di categoria
125cc (e superiore) e di un anno per tutti
i modelli delle altre categorie.
Honda Days
Ma Honda significa anche diventare protagonisti, in sella alla propria moto, del
più appassionante calendario di manifestazioni su misura per i motociclisti. Tutti
i proprietari di moto stradali (CB, CBR,
VFR, VTR, etc) potranno circolare gratuitamente sulle piste dei più grandi circuiti italiani. Il calendario già comprendeva emozioni
in pista a Monza il 4 e 5 aprile (oltre 3000 partecipanti!) ed a Pergusa il 15 e 16 maggio (oltre
2000 persone!); il prossimo appuntamento è fissato
per Vallelunga il 19 e 20 giugno (Per iscrizioni telefonare allo 06/54928318). Inoltre, la Honda Italia parteciperà alle due manifestazioni “MotoLandia” promosse dalla
Conti Editore (Motosprint, In Moto), in programma a Vallelunga
(29/30 maggio) e Imola (8/12 luglio).
Honda Discovery
Tutti i proprietari di Varadero, Africa Twin, Transalp, Dominator e Vigor potranno
partecipare dal 23 al 30 luglio, presso il residence Valturcasa di Calarossa, Trinità
d’Agultu (Sassari) a questa meravigliosa vacanza in moto. Un’occasione unica per
scoprire la Sardegna in moto, seguendo percorsi turistici su strade miste di 150 km
giornalieri. E, per le ragazze al seguito, scuola guida pomeridiana con moto Honda
125 cc. Prezzi alberghieri (mezza pensione) a partire da 750.000 per persona in
camera da 4 letti. Per iscrizioni telefonare a Circuito Vacanze al n. 06/8070474
Custom Days
Tutti i proprietari di Honda Custom potranno ritrovarsi il 12 ed il 13 giugno, sulle
sponde del Lago di Garda, presso il Camping Villaggio Turistico Europa Silvella a
4
John Salamini
nome tutto suo. Fu dunque subito evidente che il problema più pressante, che
necessitava cioè dei tempi più lunghi, sarebbe stato lo sviluppo delle tinte, ovvero
di quei pigmenti che consentono di conferire il colore alla plastica pur mantenendone, in questo caso, la trasparenza. Si trattava di scegliere le colorazioni che più
vi si adattavano, lasciando la possibilità di intravedere ciò che solitamente è celato alla vista. Che effetto avrebbe fatto vedere cavi, telaio e bulloni vari? Così, con
l’aiuto di un’azienda milanese si approntarono colori e pigmenti, provandone il
grado di trasparenza. Né troppo né poco, ma quel che bastava.
Dopo un paio di tentativi si pervenne al risultato tanto anelato: non era affatto
male.
Il VETRO aveva finalmente preso forma, o meglio, colore!
Contemporaneamente si svilupparono i marchi e il nome. I tempi stringevano e la
data di presentazione ai manager europei si avvicinava rapidamente, costringendo
“i nostri” a qualche notte insonne.
Tutto fu pronto per la data prevista, impacchettato e spedito in Germania in attesa
del giudizio finale.
Nel fatidico giorno solo qualche perplessità, in merito alla capacità di raccogliere
lo sporco delle strade cittadine ed al nome, reo di richiamare qualcosa di fragile e
dunque non troppo idoneo per un motorino. Vinte le (blande) resistenze in merito,
vennero scelti due tra i quattro colori presentati.
Il resto è storia recente: qualche test di lavaggio (si pulisce con il sapone!), qualche test di resistenza all’azione dei raggi solari, (che come si sa scoloriscono
tutto), gli ultimi aggiustamenti agli adesivi, e via in produzione.
In attesa del riscontro del mercato naturalmente! Ma le prime indicazioni ci dicono che sta diventando di moda!!!
S. Felice del Benaco (Brescia). Giochi a premi, concerto rock e spettacolo
sexy saranno il cuore della manifestazione insieme a due sfilate di
moto. Per prenotazioni 0365/651095.
RS 125 Trophy e CB500 Cup
Per chi vuol mettere alla prova le proprie doti di pilota
con tanto divertimento e poche spese, questi gli
appuntamenti: 9 maggio Misano (RS-CB), 13
giugno Magione (CB), 4 luglio Mugello (RSCB), 18 luglio Imola (RS-CB), 26 settembre
Vallelunga (RS-CB), 17 ottobre Misano
(RS). Per informazioni E&E Organisation,
tel. 0348/3816929.
Si è inoltre già svolto con successo ai
primi di maggio l’ST1100 Pan European
Meeting a Strasburgo riservato ai proprietari di ST1100, mentre sono ancora
aperte le iscrizioni per il
Varadero Adventure Touring, una bellissima vacanza arabo-mediterranea in
moto dal 6 al 10 giugnoprossimi. Il tour
prevede l’arrivo in Marocco, via Spagna,
con tappa ad Almeria, l’imbarco per
Melilla, tours a Fez con pernottamento in
tenda beduina, Marrakech, Casablanca e
Tangeri. Il prezzo di questa favolosa vacanza
è di Lit. 1.130.000 a persona, in camera doppia
per equipaggio. Informazioni presso tutte le concessionarie Honda.
Varadero
Massimiliano Travaglini
G
iornalmente sentiamo parlare di globalizzazione dei mercati, dell'ormai imminente entrata in vigore dell'Euro, di tecniche informatiche
altamente innovative, di centri di lavoro tecnologicamente all'avanguardia, di nuove tecniche di ricerca e sviluppo, di corsi di formazione per la valorizzazione delle risorse umane, etc., aspetti di stretta
attualità che coinvolgono le maggiori reltà aziendali (produttive) mondiali, e, non a caso, tra queste
vi è anche la Honda Italia Industriale (presieduta
da Hyoe Soejima e diretta da Sumio Chijimatsu e
Silvio Di Lorenzo), la maggiore filiale europea per
la divisione scooter e motocicli, la quinta in assoluto tra le consociate dell’intera Honda Moto
Company.
A questo punto ci corre l'obbligo, come "Funzione
Acquisti" (F.A.) della realtà del Sol Levante italiana, provare a dare delle spiegazioni, dapprima di
carattere storico e, in secondo luogo, per quanto
concerne il modello organizzativo attuale della funzione stessa.
La F.A. che in passato è stata solitamente definita
con il termine "Approvigionamenti", con il passare
degli anni e, conseguenzialmente agli sviluppi che
si sono avuti nel nostro contesto aziendale e produttivo, si è orientata ad una organizzazione attuale
e moderna rispondente alle esigenze reali degli
"interlocutori". Nel corso di questi ultimi anni si è
andata sempre più definendo, per la F.A., una propria fisionomia e quindi operatività sempre più al
passo con i tempi, basata solo e solamente sui molteplici aspetti oggettivi inerenti le innumerevoli
attività che essa svolge. Naturalmente il reparto è
sempre correlato ed interagente con le altre funzioni presenti in Honda Italia quali: l’Amministrativa,
Tecnica, Logistica, Controllo Produzione, Nuovi
Progetti ed in ultimo, non per importanza, con
quella Direttiva.
Una delle attività principali degli Acquisti è quella
della stipulazione dei contratti tra "Fornitore" e
Honda Italia per la fornitura dei beni o servizi
necessari all'impresa per sviluppare il proprio processo di trasformazione e di produzione.
L'attività vera e propria di acquisto viene svolta da
figure professionali denominate Buyers, ai quali
sono demandati i seguenti compiti:
• Raccolta quotazioni di mercato;
• Analisi costi nuovi modelli in sviluppo;
• Valutazioni e pianificazioni attività per nuovi
modelli;
• Impostazioni costi particolari ed attrezzature;
• Negoziazioni costi nuovi modelli;
• Attività di riduzione dei costi;
• Espletamento commesse d'ordini delle altre
sezioni presenti in Honda Italia;
• Valutazione e richiesta alla Direzione aziendale
di nuovi investimenti.
I Buyers presenti negli Acquisti sono organizzati
per tipologie di prodotti (Plastic parts, Engine parts
e Frame parts).
Al fianco dei Buyers, nelle organizzazioni più evolute (come quella della Honda Italia) operano altre
figure professionali con ruoli di Controllo. Tali
figure esercitano le seguenti attività:
• Implementazione sistemi di controllo costi per
singolo modello di prodotto;
• Report mensili per modello di produzione;
• Analisi costi;
• Piani di mantenimento riduzione costi;
• Attività di contenimento dei costi;
• Controllo di gestione del budget;
• Aggiornamento distinte basi ("Gentani List");
• Gestione elenco costi mezzi di produzione
(stampi, attrezzature di lavorazioni etc);
• Trend di costi materie prime (plastiche, allumi-
Scot Skellham
S
Da sinistra:
Giovanna Cocco, Angela Masciarelli, Scot Skellham
iamo noi: Scot Skellham, Angela Masciarelli e
Giovanna Cocco Pinelli.
Scot - Responsabile generale di tutte le funzioni dell’ufficio,
Angela - (supervisore delle attività di import) e
Giovanna- incaricata soprattutto di seguire le procedure
concernenti l’export
Il nostro è un semplice ufficio di rappresentanza all’interno dello stabilimento di Atessa ma il nostro sogno è
quello di costituire presto una Società per Azioni! Il
nome? Già pronto “Honda Trading Italy S.p.A.” …
Forniamo un’attività di servizio alla Honda Italia ed ai
suoi fornitori, poiché ci interessiamo di importazioni
dal Giappone e da paesi esteri, di esportazioni per il
Messico e l’America ed assistiamo i fornitori che devo-
nio, acciaio, etc.);
• Attività di collaborazioni con consociate giapponesi (HGA-R&D,KSS,MSS,HRC; etc.);
• Aggiornamento per Certificazioni ISO 9002 e
14001;
• Attività di supporto "logistico/operativo" ai vari
team provenienti dalla casa madre nipponica.
Naturalmente, sia le attività dei Buyers che quelle
dei Controller sono impartite e coordinate dal
Responsabile di sezione e dal Coordinatore giapponese.
Parallelamente a tali attività vi sono quelle più
peculiari e di indirizzo strategico a livello mondiale
per il futuro tutto della Honda Italia condotte
dall'Euro Purchasing, anch'esso ubicato ed operante all'interno dell'Ufficio Acquisti della Honda
Italia.
STAFF GIAPPONESE
Mr. Mouri Tadamichi (Direttore Generale);
Mr. Nagashima Tomoiuki (Coordinatore);
Mr. Tsuji Naohiko (Assistente).
STAFF ITALIANO
Mr. Lorenzo Di Michele;
Mr. Camillo Melchiorre;
Mrs. Emanuela D'Ortona;
Mr. TizianoBignami;
Mr. Josè D'Ambrosio;
Mr. Dante Cancelmo;
Mr. Sergio Di Campli;
Mr. Alberto Scarduelli;
Mr. Massimiliano Travaglini.
A tal proposito si vogliono evidenziare i risultati
conseguiti dalla HONDA ITALIA dal "Progetto
Localizzazione" relativo al 6° Piano Triennale
appena concluso.
73 KI
TOT. FORNITORI
ITALIANI
di cui LOCALI
EUROPEI
ASIATICI
U.S.A.
10
74KI 75 KI
111
121
127
93
20
12
4
2
95
23
20
4
2
97
28
22
6
2
Da ciò si evidenzia come, in un periodo di incertezza nel settore delle "2 ruote" e di recessione economica, il summenzionato "Progetto" abbia permesso di raggiungere alle Aziende Satelliti del
comprensorio Sangro-Aventino, una forza lavoro di
1.000 unità lavorative, con conseguente contributo
all'economia locale.
no importare, dal Giappone o da qualunque altro paese
estero, particolari, macchinari, materiali grezzi o qualsiasi altro prodotto relativo alla produzione. Ma per
farvi capire l’importanza del nostro operato, è importante parlarvi delle nostre radici.
Nel Gennaio del 1997 l’attuale Direttore Generale Koji
Mizuguchi e l’allora Direttore della HIA Katsutoshi
Hirose diedero il via ad un progetto di espansione in
Europa con l’apertura di un ufficio rappresentativo
della HT-E che aveva lo scopo di snellire, ed eventualmente arricchire, la già esistente collaborazione tra la
HIA e la HT .
Infatti, HTIO fa capo alla Honda Trading Europe costituiva in Inghilterra nel 1990 a Swindon dalla Honda
Trading Corporation, consociata della Honda Motor,
allo scopo di sostenere le necessità produttive della
Honda UK Manufacturing.
Per semplificare, possiamo ben affermare che la Honda
Trading Corporation si occupa di importazione, esportazione e logistica in tutto il mondo per conto della
Honda Motor. I prodotti che seguiamo spaziano da particolari di produzione, macchinari, stampi, materiali
grezzi e quant’altro, a prodotti agricoli, nonché prodotti
ittici ecc. Grande esperta nella logistica, HT si occupa
di trasporti all’interno del Giappone e di collegamenti
con altri paesi nel mondo.
Il nostro è ancora un piccolo ufficio ma le nostre solide
radici non ci faranno mancare l’aiuto a crescere e a
vedere realizzato il nostro sogno.
5
Carmine Crognale
P
arlare di una sezione di assemblaggio significa
innanzitutto riferirsi all’Uomo, risorsa preminente
del reparto. Da sempre la Honda cerca di soddisfare le
nostre innumerevoli esigenze, garantendo prodotti sicuri e di qualità nel rispetto dell’ambiente. La nostra
esperienza nella linea di montaggio prova come la qualità di un prodotto o di un servizio sia rappresentata
dalle caratteristiche che gli consentono di soddisfare le
aspettative del cliente. Non si può quindi individuare
un livello “assoluto” di qualità, ma sono le esigenze
degli utilizzatori a definire, di volta in volta, le caratteristiche che il prodotto o il servizio deve possedere per
soddisfarli. Se per esempio a prima vista una moto di
grossa cilindrata appare qualitativamente superiore ad
uno scooter, ciò non è in assoluto corretto. Se all’acquirente serve un veicolo dai bassi consumi, dalle dimensioni ridotte e di facile utilizzo in città sarà la piccola
moto a soddisfarlo e quindi ad avere per lui una “superiore qualità”. Il livello di qualità richiesto dal cliente
deve essere quindi raggiunto in modo non sporadico,
ma costante nel tempo e per questo è necessario che
siano coinvolte tutte le funzioni aziendali: si parla quindi, sempre più frequente, di Garanzia della Qualità e di
sistemi Qualità. Queste non sono caratteristiche solamente tecniche; hanno aspetti organizzativi e gestionali
che coinvolgono tutta l’azienda, compresa la direzione,
che deve avere, in merito, una precisa politica e deve
curare l’attuazione degli standard qualitativi considerando lo stretto rapporto esistente tra qualità ed efficienza aziendale (quindi profitto). La garanzia della
qualità è nata all’interno del nostro reparto anche allo
scopo di evitare gli scarti dovuti ad errori di lavorazioni
e montaggio rilevati durante le varie fasi della produzione: è necessario quindi, prima di produrre, definire
gli obiettivi da perseguire. La stessa logica, applicata
non solo alla produzione in senso stretto ma a tutta la
gestione aziendale, secondo il principio di coinvolgimento definito in precedenza, ha portato alla nascita ed
alla diffusione di quelli che oggi sono conosciuti come
Sistemi di Qualità. La nostra azienda ha adottato, nel
1994, le norme ISO 9002 diffondendo, dalla direzione
fino a chi, opera nella fase di montaggio, un alto livello
Tommaso Altobelli
di convinzione e di perseveranza verso questa scelta di re la presenza di particolari non conformi. A fine linea
politica aziendale. Noi della linea di montaggio c’impe- si esegue un ulteriore controllo all’impianto elettrico,
gniamo a rispettare tutti questi concetti sopra descritti, con appositi strumenti atti a segnalare eventuali anomagarantendo prodotti di alta qualità. Il nostro reparto è lie. Infine si consegna la moto finita al reparto
composto da due linee di montaggio, la scooter e la Controllo Finale che la prova sul banco, effettua un
maxi moto, da un’area di sottoassemblaggio e da un’area di stoccaggio (dove stazionano tutti i particolari controllo visivo e, se non presenta anomalie o riparaprovenienti dagli altri reparti e dalle ditte esterne che zioni da effettuare, la delibera per essere spedita sul
andranno poi a comporre la moto completa). In genera- mercato. Per ogni postazione di lavoro esiste un module, le fasi di montaggio sono simili per entrambe le lo di posizione dove sono elencate tutte le operazioni
linee. I reparti interni, il sottoassemblaggio e le ditte che un operatore deve eseguire, un modulo di specifiesterne ci forniscono i particolari per la produzione che, che e uno standard operativo che descrive, in dettaglio,
a seconda del flusso, adottano il sistema "Just in time” ogni singola fase di lavoro e i consigli sulla sicurezza
o vengono stoccati in magazzino, i cui addetti riforni- dell’operatore. Possiamo quindi ben affermare che
scono le postazioni di lavoro per quanto riguarda i par- materiali, progetti, processi e comportamenti concorroticolari giapponesi (bulloneria in genere) e particolari
no a mantenere un determinato livello di qualità del
locali piccoli. I carrelisti (sia interni che esterni) provvedono al rifornimento dei particolari ingombranti e prodotto il che costituisce, in ultima analisi, il fine stesdelle parti verniciate. Iniziando dalla marcatura del so della Honda: essere competitivi per soddisfare i
clienti.
telaio, che è la prima posizione
della linea, si passa al posizionamento del cablaggio e delle parti
elettriche per poi passare all’accoppiamento telaio / motore.
Vengono quindi assemblate la
forcella, l’ammortizzatore, e le
ruote anteriori e posteriori. Poi si
passa al secondo tratto di linea,
ove si assemblano la marmitta, il
manubrio, la strumentazione, la
sella e tutte le varie parti della
carrozzeria compreso il serbatoio
benzina. Per assicurare una
buona qualità durante la fase di
assemblaggio, gli operatori svolgono vari controlli dinamometrici su viti e dadi e, ove specificato
da disegno tecnico, applicano
olio e grasso sui vari particolari.
Il controllo intermedio, posto a
metà linea, evidenzia eventuali
anomalie di assemblaggio oppu- Vista della linea di montaggio del Pantheon
Fernando Trivelli
N
HC= New Honda Circles= lavoro di gruppo, coin- hanno incrementato la propria partecipazione. Si pensi
volgimento, training, comunicazione, analisi, risul- che nell’ultima edizione NHC si sono presentati ben
tato. In altre parole tutto ciò che risulta legato ai con- dodici gruppi di lavoro!
cetti di MIGLIORAMENTO CONTINUO e di SODDI- Un altro ruolo determinante lo ha assunto la competiSFAZIONE DEL CLIENTE, dove per cliente deve zione con le altre “filiali”. Infatti, ogni anno, i circoli di
intendersi non solo il potenziale acquirente dei nostri maggiore qualità rappresentano la nostra azienda alla
prodotti, ma anche la generalità dei colleghi che ogni Convention europea ed a quella mondiale. In tali occagiorno ricevono il nostro contributo lavorativo. I sioni abbiamo l’opportunità di confrontarci a livello
Circoli di Qualita’ hanno intrapreso il loro cammino internazionale e anche di visitare luoghi lontani, in
nella Honda Italia nel lontano 1982, grazie al gruppo compagnia di colleghi che parlano una lingua diversa
”SPAGHETTI”. All’epoca questo circolo aveva la dalla nostra, hanno costumi diversi dai nostri, ma che
necessità di identificarne la provenienza, perché in magari hanno tanto da trasmetterci e da imparare. Tutto
Giappone eravamo poco conosciuti. Da allora è passato questo fa parte dei “Mondo dei Circoli di Qualità”, un
molto tempo e con esso molte cose sono cambiate. campo che negli ultimi anni ha coinvolto anche il gran
Anno dopo anno i Circoli di Qualità sono diventati numero di giovani associati. Quest’ultimi hanno parteparte integrante della cultura aziendale. Hanno assunto cipato con notevole interesse alle attività dei Circoli,
un valore indispensabile per migliorare la qualità dei seguendo le indicazioni, i consigli dei colleghi di magnostri prodotti e quella di ogni momento della nostra giore esperienza e realizzando lavori di ottima qualità.
vita aziendale, dotandoci di un approccio sistematico Sempre negli ultimi anni si è avuta una sempre più
per la risoluzione dei problemi. Sicuramente a consoli- ampia partecipazione dei nostri colleghi di Roma, che
dare la cultura dei Circoli hanno contribuito anche hanno arricchito ulteriormente questa attività dandoci
diversi nostri fornitori locali, che in questi ultimi anni la possibilità di condividere emozioni con persone con
Il calendario di questo anno è il seguente:
NHC EDIZIONE 1999
ATTIVITÀ
MARZO
APRILE
CONVEGNO LOCALE
CONVEGNO EUROPEO
INIZIO
FORMAZIONE CIRCOLI
SVILUPPO LAVORI
CONSEGNA LAVORI
CONSEGNA LAVORI
6
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
★
HIA 24
▼
▼
▼
▼
▼
AGOSTO
SETTEMBRE
★
PORTOGALLO
dal 18 al 22
OTTOBRE
NOVEMBRE
Presentazione
del 1° Circolo
HIA in Giappone
le quali intrattenevano rapporti solo… telefonici!
Per quanto riguarda l’attività del 1999, è stato già
nominato il Comitato per il coordinamento di tutte le
attività NHC, che si è già riunito ed ha formulato le
linee guida per l’anno in corso:
1) Migliorare ulteriormente il livello qualitativo dei
lavori.
2) Offrire un supporto Tecnico (consulenza di tecnici
esterni al gruppo) per il miglioramento dei lavori.
3) Fornitori: organizzare una Convention di selezione, i
cui primi 3 classificati parteciperanno alla
Convention HIA.
4) Promuovere l’attività dei circoli durante tutto l’anno.
Queste sono volte a rafforzare il ruolo dei Circoli di
Qualità, anche in vista del notevole interesse riservato
loro a livello europeo.
Arrivederci al 24 luglio e BUON CIRCOLO a tutti.
CONVEGNI NHC 1999 NEL MONDO
Blocco America avrà luogo in CANADA
dal 4 all’8 Ottobre
Blocco Asia-Oceania avrà luogo in PAKISTAN
dal 24 al 28 Ottobre
▼
▼
Blocco Giappone avrà luogo a SUZUKA
dal 5 al 7 Novembre
Luca Fiorentino
D
a sempre, la Honda, ha verso le competizioni un’attenzione primaria, ritenendole un fondamentale banco
di prova, tanto da avere, prima in questo, un’azienda nell’azienda che si occupa solo di corse. La HRC Honda
Racing Corporation.
Con questo numero del giornale si vuole portare il contributo informativo riguardo i più importanti campionati in
cui la Honda è ufficialmente impegnata, riportando, oltre
alle classifiche, le impressioni sulla singola gara e sul
comportamento dei Nostri mezzi e Loro Conduttori impegnati in esse.
Loris Capirossi
Domenica 28 marzo 1999 - Kyalami - Sud Africa
Da questo splendido circuito parte l’edizione 1999 del
Campionato Mondiale Superbike ovvero il campionato
dedicato alle moto derivate dalla serie.
Gestito dalla Flammini Group sotto il marchio SBK
International, è diventato ormai il campionato più importante per la totalità dei grandi produttori di moto
Giapponesi ed Italiani (senza contare l’Harley Davidson e
la Triumph che si accingono ad entrare e sono già presenti
in altri campionati), infatti al via di questa edizione contiamo la presenza di ben sei Case Ufficiali che ricordiamo di
seguito in ordine alfabetico:
APRILIA RSV1000 Pilota: Peter GODDARD N°9
DUCATI 996 Piloti: Carl FOGARTY N°1 Campione del
Mondo 1998, Troy CORSER N° 11
HONDA CATROL RVF750 “RC45” Piloti: Aaron Slight
N°111, Colin Edwards N°5
KAWASAKI ZX7-R Team ECKL Piloti: Akira YANAGAWA N°4, Gregorio LAVILLA N°6
SUZUKI GSX750R Piloti: Pierfrancesco CHILI N°7,
Katsuaki FUJIWARA N°21
YAMAHA YZF750 R7 Piloti: Noriuky HAGA N°41,
Vittoriano GUARESCHI N°22
Le due gare hanno visto gli stessi piloti sul podio ma con
ordine leggermente diverso, infatti nella prima gara, dopo
un buon inizio di Corser era Fogarty a prendere il largo
conducendo la sua DUCATI 996 con estrema foga ad una
vittoria con un distacco di una decina di secondi sul compagno di squadra Corser che in volata ha regolato il
“nostro” Slight.
In gara 2 l’inglese Fogarty prende subito il largo e taglia il
traguardo ancora una volta indisturbato questa volta su
Slight che si prende la rivincita sull’australiano Corser.
La HONDA RVF750 ha dimostrato potenza e velocità di
punta notevolissime mostrando di soffrire però più che le
prestazioni della moto di Borgo Panigale, l’aggressività di
Fogarty.
Sorprende per prestazioni globali allineate alla migliore
concorrenza il debutto dell’Aprilia RSV1000, benchè fermata da una scivolata in gara 1 mentre in 5^ posizione lottava per il podio ed in gara 2 concludeva 7°.
In conclusione per i colori HONDA una prestazione in
linea con la moto Campione del mondo accompagnata
dalla fiducia nel conduttore di punta Aaron Slight che
durante l’arco della stagione è solito sbagliare pochissimo
(Ricordiamo che l’anno scorso ha perso il titolo all’ultima
gara non per suo demerito).
In concomitanza del Mondiale SBK è partito sulla stessa
pista anche il neonato (fino all’anno scorso si chiamava
WORLD SERIES) campionato Del Mondo Super Sport
per moto strettamente di serie da 600 cc per le quadricilindriche e 750 cc per le bicilindriche. Campionato questo
che riveste per le case la stessa importanza del Mondiale
SBK per i risvolti commerciali che implica.
Purtroppo in questa gara c’è scappato il morto. Il giovane
conduttore Sudafricano (22 anni) Brett MacLeod è deceduto in seguito delle gravissime lesioni riportate dopo una
caduta in mezzo al gruppo durante il primo giro travolto da
altri piloti. La sua moto accusava problemi di accensione
mentre era al comando e come da norma MacLeod faceva
passare il gruppo ma accortosi che la moto aveva ripreso
regolarità si rituffava nella bagarre, ma nel mezzo di una
variante incappava ancora una volta nel guasto che questa
volta ne provocava il disarcionamento con le conseguenze
descritte.
La cronaca passa in secondo piano quando avvengono
questi incidenti, ci limitiamo dunque a segnalare il debutto
vincente della KAWASAKI ZX6-R ufficiale dello Junior
Team ECKL condotta dallo Scozzese Ian MacPherson,
Stephane Chambon su Suzuki Alstare Team secondo e Jorg
Teuchert su Yamaha Deutschland Racing Team terzo.
Anche in questa classe troviamo 6 case impegnate in
maniera ufficiale alcune delle quali con più di un Team.
I colori HONDA sono stati difesi brillantemente dal Team
CASTROL con Pere Riba Cabana, caduto al penultimo
giro quando era in lotta con i migliori e James Toseland
(19 anni) 6°.
Così i podi delle gare:
GARA 1 SUPERBIKE:
1- Carl Fogarty DUCATI 996
2- Troy Corser DUCATI 996
3- Aaron Slight HONDA RC45
GARA 2 SUPERBIKE:
1- Carl Fogarty DUCATI 996
2- Aaron Slight HONDA RC45
3- Troy Corser DUCATI 996
SUPERSPORT:
1- Ian MacPherson KAWASAKI ZX6R
2- Stephane Chambon SUZUKI GSXR750R
3- Jorg Teuchert YAMAHA YZF600 R6
mondiale GP (quello in cui corrono i vari Doohan, Biaggi,
Rossi, ecc.) nel clima tropicale della Malesia. Quest’anno
la Honda avrà il N° 1 sulla carena di tutte e tre le cilindrate, pur avendo vinto nel 98 solo il titolo delle 500. Questo
accade perchè il N° 1 spetta al Pilota che ha vinto il mondiale e non alla Casa Costruttrice, e la Honda ha ingaggiato per la stagione attuale sia Kazuto Sakata, vittorioso l’anno scorso su Aprilia 125, sia Loris Capirossi che si è
aggiudicato il titolo 1998 della classe 250.
Si comincia con le sorprese in questo 1999 e con il “botto”
di Marco ‘Macio’ Melandri in prova. Diagnosi: frattura del
radio in prossimità del polso e 15gg di stop. Lo rivedremo
a Jerez De La Frontera in Spagna il 9 maggio. Speranze
finite per la Honda? Giammai!
Le stelle della Honda piazzano una doppietta in 125 con
Masao Azuma 1° ed Emilio Alzamora 2°. Solo terza
l’Aprilia di Gianluigi Scalvini.
Vendetta, tremenda vendetta in 250! Strepitoso Loris
Capirossi che ha cavalcato la sua HONDA con la rabbia
dei campioni veri ed ha preceduto sul traguardo, dopo una
lotta accanita, l’altro pilota HONDA Tohru Ukawa e le
YAMAHA di Shinya Nakano e Olivier Jacque. Solo quinta
l’Aprilia di Valentino Rossi.
Combattutissima, infine, la 500cc, con un’equilibrio tecnico che non si vedeva da anni in cui la HONDA ha reso
quasi un monomarca la classe regina.
Rallentata dalla caduta di John Kocinski, dal cedimento
fisico di Alex Criville e dall’appannamento agonistico di
Michael Doohan, la HONDA ha dovuto cedere il passo
alla concorrenza. A spuntarla è stato Kenny Roberts Junior
su SUZUKI. Ad un paio di secondi, in volata, Carlos
Checa su YAMAHA ha regolato Alex Criville che ha così
portato una NSR500 sul podio approfittando della uscita di
scena prima di Kocinski e poi di Max Biaggi al quale si è
ammutolita la Moto.
Prossimo appuntamento il 25 aprile in Giappone sul
‘nostro’ Twin Ring di Motegi.
Raccontato dell’esordio dei vari campionati passiamo a stilare le classifiche aggiornate all’uscita del giornale ovvero
al 10 giugno (data di stampa).
In questo periodo si svolte altre quattro gare sia del mondiale Superbike che GP, mentre altre tre per il mondiale
Supersport.
Da segnalare nelle Superbike la spettacolare lotta a Monza
tra Fogarty ed Edwards risolta al fotofinish, che sta a significare come la lotta per il titolo appaia ormai ristretta a
questi due piloti.
Confusa la situazione in Supersport, dove gli arrivi sono
spesso in grupponi da cinque o sei piloti con moto diverse.
Risveglio delle Aprilia nella 125cc e 250cc con Roberto
Locatelli e Valentino Rossi dopo un inizio di stagione marcato Honda, anche se Tohru Ukawa è ancora in testa alla
graduatoria 250cc, ma con Capirossi ormai staccato dopo
la caduta di Les Castellet e la squalifica al Mugello per
aver “abbattuto” Lucchi in partenza.
Grandissimo Alex Crivillè che nelle ultime tre gare ha infilato altrettante vittorie e allungando in classifica ha dimostrato di poter sostituire nel ruolo di prima guida, in seno
alla Honda, il mitico Mick Doohan, rovinosamente caduto
durante le prove del GP di Spagna a Jerez de la Frontera.
Domenica, 18 Aprile - Sepang - Malesia Campionato Mondiale GP 125, 250,
500
Partenza del
Aaron Slight
7
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
217
162
157
126
115
95
85
58
55
44
Classifica Supersport dopo 4 gare:
1° Stephane Chambon
Suzuki
2° Jorg Teuchert
Yamaha
3° Piergiorgio Bontempi
Yamaha
4° Ian MacPherson
Kawasaki
5° William Costes
Honda
6° Wilco Zeelzmberg
Yamaha
7° Christian Kellner
Yamaha
8° James Toseland
Honda
9° Jamie Whitham
Yamaha
10°Cristiano MiglioratiSuzuki P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
24
57
54
48
41
35
33
33
30
25
Classifica GP 125cc dopo 5 gare:
1° Masao Azuma
Honda
2° Emilio Alzamora
Honda
3° Roberto Locatelli
Aprilia
4° Arnaud Vincent
Aprilia
5° Gianluigi Scalvini
Aprilia
6° Simone Sanna
Honda
7° Lucio Cecchinello
Honda
8° Noboru Ueda
Honda
9° Marco Melandri
Honda
10°Kazuto Sakata
Honda
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
97
78
61
50
42
38
37
35
30
30
Classifica GP 250cc dopo 5 gare:
1° Tohru Ukawa
Honda
2° Shinya Nakano
Yamaha
3° Valentino Rossi
Aprilia
4° Loris Capirossi
Honda
5° Franco Battaini
Aprilia
6° Ralf Waldmann
Aprilia
7° Stefano Perugini
Honda
8° Jeremy McWilliams
Aprilia
9° Marcellino Lucchi
Aprilia
9° Jason Vincent
Honda
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
101
72
70
57
46
43
39
36
29
29
Classifica GP 500cc dopo 5 gare:
1° Alex Crivillè
Honda
2° Kenny Roberts Jr
Suzuki
3° Carlos Checa
Yamaha
3° Manuel Gibernau
Honda
5° Tadayuki Okada
Honda
6° Max Biaggi
Yamaha
7° John Kocinski
Honda
8° Norifumi Abe
Yamaha
9° Juan Borja
Honda
10°Michael Doohan
Honda
Renzo Bendotti
Dino Tufarolo è nato a Saronno (VA).
Pittore autodidatta, opera nell’ambito del figurativo moderno.
E’ presente nel settore artistico dal 1980. Ha al suo attivo circa duecento esposizioni tra nazionali ed estere, tenute a: Saronno (VA),
Atessa (CH), Chieti, Pescara, Roma, Ravenna, Firenze, Milano,
Ferrara, Bari, Bergamo, Tarquinia, Padova, Foggia, Montecarlo,
Marsiglia, Nizza, Amsterdam, Madrid, Parigi, Vienna, Istambul,
Cannes, Los Angeles, La Valletta, Las Vegas, Seul, Barcellona,
Monaco, New York, Zurigo, Atene, Cipro, Creta, Hong Kong, San
Paolo, Tokio e nella Repubblica di San Marino. Ha partecipato alle
maggiori Fiere ed esposizioni collettive in Italia e all’estero. Ha
ottenuto premi e riconoscimenti di rilievo, e tra i più recenti: Premio
Europa, Premio Cultura, Premio Oxford, Premio Olympus, Premio
David di Michelangelo, Paladino del Tricolore, Oscar dell’Arte,
Premio per la Pace, titolo di Maestro dell’Arte; fa inoltre parte di 14
Accademie artistiche nazionali ed estere.
Recensito da molti critici d’arte, tra i più noti: V.Guidi,
M.Valsecchi, G.C.Argan, M.Monteverdi, V.Abrami, V.Sgarbi,
J.P.Jouvet, M.Scrignoli, M.Domini, S.Perdicaro, B.Tassoni,
R.Picariello, G.Tuti, R.Boccaccini, C.Baker, T.Sasson, C.Braun,
M.West.
Figura ed è inserito nei principali Cataloghi d’Arte Contemporanea.
Bibliografia essenziale: Il Tempo, Il Messaggero, Abruzzo Oggi, Il
Quadrato, Times, La Prealpina, Elite, Il Comanducci, Arte
Mondadori, Il Nuovo, Corriere della Sera, Master Magazine.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia,
Canada, Francia, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Argentina,
Germania, Australia, Usa, Principato di Monaco e nella Repubblica
di San Marino.
Dino Tufarolo lavora in Honda Italia dal 1988, e attualmente presta
la sua opera nel reparto Verniciatura.
Villa S. Maria
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
P.ti
104
64
56
56
48
47
38
37
36
33
…Ci sono anch’io
Ho bussato sul tardi quando in famiglia aleggiava già aria
di sonnolenza. Alla mamma (Chizuru) qualche segnale l’avevo lanciato ma lei non prestava troppa attenzione e se la
prendeva con comodo. Papà (Yasuo) invece si prodigava
per accontetare la mia sorellina (Hinano), che negli ultimi
tempi, forse proprio a causa della mia presenza, era più
irrequieta del solito. Persino la nonna (Mitsu) arrivata per
l’occasione dal Giappone, continuava tranquillamente le
sue faccende. A dire il vero, ero impaziente di presentarmi
ed incominciai a bussare tanto insistentemente da riuscire
finalmente a richiamare l’attenzione di tutti. Così in un
batter d’occhio ci ritrovammo nel vicino ospedale dove
venni presto alla luce. L’orologio sulla parete mostrava le
ore 22:50. Il calendario segnava Domenica, 2 Maggio
1999 e la televisione mandava ancora immagini sulla beatificazione di Padre Pio. Sul mio estratto di nascita si
legge: Yanagida Takuro Luca nato a Lanciano il 2 Maggio
1999. Certo Takuro Luca è un abbinamento insolito ma di
facile interpretazione. Due lingue insieme che racchiudono
il legame tra la mia origine e la mia nascita. Sbocciando
all’avventura della vita, una nuova finestra sul mondo è
stata aperta: è la mia.
Leonardo Di Nucci
Un lembo roccioso piatto e sottile,
che esce dalla profondità
della terra come una enorme
lama, sembra proteggere ma
anche minacciare le case
che si sono ammucchiate ai
suoi piedi nel corso dei
secoli, formando il nucleo
storico di Villa S. Maria.
Paese di 1500 abitanti, a
360 metri di altitudine nella
media valle del fiume
Sangro, è notissimo per
aver dato i natali a
Francesco Caracciolo,
Santo Patrono dei cuochi.
Villa S. Maria è infatti
conosciuta nel mondo
proprio come la “Patria dei
Cuochi” o come “Università
della Cucina”.
CONOSCIAMO IL GIAPPONESE
Gentili lettori, a partire da questo numero è intenzione della redazione di “In Honda” avvicinarsi al
Giappone, visto che siamo una azienda nipponica e viviamo quotidianamente con colleghi di tale nazionalità.
Naturalmente contiamo sulla collaborazione di tutti e per adesso possiamo proporvi solo la traduzione dall’italiano al giapponese di alcune parole di uso corrente, per iniziare a familiarizzare con questa cultura tanto
diversa dalla nostra quanto affascinante.
• Buon giorno………..
• Buona sera……...….
• Buona notte………..
• Salve……………….
• Arrivederci…………
• Grazie………………
• Piacere di conoscerla.
• Io sono Marcello……
= Ohayou-gozaimasu
= Kon-ban-wa
= Oyasumi-nasai
= Kon-nichi-wa
= Dewa mata
= Arigatou- gozaimasu
= Hajime-mashite
= Watashi-wa-Marcello-desu
“in…Honda” per informazioni e collaborazioni:
Marcello Vinciguerra
• Come stai?………….
• Non lo so……………
• Ho fame……………..
• Buon appetito……….
• Buona digestione..….
• Sono sazio…………..
• Mi piace…………….
• Amico mio………….
= Ogenki-desuka?
= Wakarimasen
= Onaka-suita
= Itadaki-masu
= Gochisou-sama
= Onaka-ippai
= Suki-desu
= Watashi-no-tomodachi
Ufficio Amministrazione del Personale.
Tel. 0872.899312 - Fax 0872.899400
Pubblicazione stampata su carta riciclata
Classifica Superbike dopo 5 gare:
1° Carl Fogarty
Ducati
2° Colin Edwards
Honda
3° Troy Corser
Ducati
4° Akira Yanagawa
Kawasaki
5° Aaron Slight
Honda
6° Noriyuki Haga
Yamaha
7° Pierfrancesco Chili
Suzuki
8° Gregorio Lavilla
Kawasaki
9° Katsuaki Fujiwara
Suzuki
10°Doriano Romboni
Ducati