Intervista ad Andrea Roncato, Presidente Festival “Tulipani
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Intervista ad Andrea Roncato, Presidente Festival “Tulipani
Intervista ad Andrea Roncato, Presidente Festival “Tulipani di seta nera: un Sorriso Diverso” Di Rossella Capetti Buongiorno, Lei è Presidente della manifestazione sin dal suo esordio, come è cresciuto il Festival in questi anni? Credo sia cresciuto sia dal punto di vista culturale che tecnico: da un lato perché nel corso degli anni abbiamo ampliato il concetto di diversità, includendo, oltre alla disabilità, tutti gli altri aspetti che possono in qualche modo differenziare una persona dall'altra come, ad esempio, il colore della pelle, la condizione economica, la religione; dall’altro perché è evidente che, nel tempo, il livello artistico e la partecipazione sono decisamente aumentati, offrendo prodotti di qualità sempre maggiore. Cosa significa per Lei, un attore comico molto attivo nell’ambito della solidarietà, un “sorriso diverso”? “Sorriso Diverso” è un nome che ho voluto aggiungere io al titolo perché credo sia fondamentale accogliere la diversità con apertura e vivacità, prestando attenzione all’unicità della persona e al suo valore affinché le differenze possano appianarsi e diventare normalità. Sarà questo il criterio con cui valuterà i cortometraggi? Sì direi che i corti dovranno sicuramente regalarmi un sorriso, ma nel senso che dovranno mostrarmi l’altra faccia della medaglia della diversità, quella che solitamente non vediamo, e cioè la possibilità di farcela, di rialzarsi da una caduta o di superare una sofferenza. I Festival spesso sono accompagnati da iniziative mondane, in questo caso invece non se ne sente parlare, come mai? Lo scopo del Festival è quello di approfondire il tema della diversità e fare cinema, non ci interessa la mondanità. Vogliamo dare risalto ai giovani che studiano e si impegnano, che hanno voglia di fare e non amano le scorciatoie. In un tempo in cui sembra non ci sia più spazio per il merito, noi cerchiamo invece di valorizzare chi fa un buon lavoro, anche partendo da piccole cose. Molti personaggi famosi hanno partecipato al Festival negli anni passati e anche in questa edizione avremo diversi ospiti importanti come Pupi Avati, Paolo Genovese o Milena Vukotic, ma per noi la loro presenza è fondamentale in quanto professionisti che possono offrire il loro contributo tecnico, senza perdere di vista gli aspetti sociali. Quest’anno avete aggiunto i videoclip, ci sarà spazio per altre forme artistiche in futuro? Sicuramente ci sarà spazio per altre forme cinematografiche, anche perché il mondo si sta evolvendo e le possibilità si ampliano e si moltiplicano; il web sta già dando vita a nuovi format e non escludo che anche la televisione possa rinnovarsi ed offrire una programmazione diversa, più snella ed immediata.