Rassegna 17 Maggio 2012

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Rassegna 17 Maggio 2012
Rassegna Stampa
17 Maggio 2012
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LA RICORRENZA
Contro
l'omofobia,
è
l'ora
della
festa
«Un
arcobaleno per i diritti civili»
Il programma: dalle targhe alle bandiere rainbow emiliano: «Piena
affermazione degli omosessuali»
16/05/2012 – (Fonte: www.corrieredelmezzogiorno.it)
BARI - Sollecitate dalle associazioni, le istituzioni pugliesi si muovono per la giornata
internazionale contro l’omofobia che si celebra giovedì 17 maggio in tutto il mondo. La
Regione annuncia attraverso le assessore Silvia Godelli e Maria Campese, la sua
partecipazione alle iniziative organizzate dalla Rete antiviolenza a Bari e ad Andria. Il
Comune del capoluogo fa sua l’iniziativa di scoprire una targa in ricordo degli omosessuali
vittime nei campi di sterminio nazista. E intanto fa sventolare dal palazzo municipale una
bandiera rainbow, simbolo della lotta alla discriminazione di gay e lesbiche.
LA BANDIERA - Dopo una serie di incontri nei giorni appena trascorsi, giovedì si terrà il
maggior numero di iniziative pubbliche. Alle 19, l’apposizione della targa nella sala Murat,
che sarà scoperta dall’assessore al Marketing territoriale, Gianluca Paparesta. Vi sarà
inciso il noto aforisma di Bertold Brecht «Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E
fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché
mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi
erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero
comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare».
Alla cerimonia interverranno Franco Grillini, leader storico del movimento omosessuale
italiano, l’assessore alle Politiche educative accoglienza e Pace Fabio Losito, i
rappresentanti delle associazioni promotrici e delle istituzioni locali. «L’articolo 3 della
nostra Costituzione sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale – dice il sindaco
Michele Emiliano -. Nello spirito del dettato costituzionale abbiamo istituito il registro
delle unioni civili. Rinnovo oggi la disponibilità dell’amministrazione comunale a compiere
ulteriori passi in avanti nell’ottica della piena affermazione dei diritti degli omosessuali».
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IL BACIO IN STRADA - Dopo lo scoprimento della targa, alle 20, le associazioni
(Arcilesbica mediterranea, Un desiderio in comune, Ke Bari, Kasamatta Casamassima,
Cime di queer, Link e Partifriendly) si sono date appuntamento in piazza Ferrarese per il
flash mob con bacio in piazza. Si chiama Kiss crossing. È già stato sperimentato con
successo l’anno scorso. Una piccola provocazione che mira a stimolare l’opinione pubblica,
a far conoscere (e non far temere) la differenza. Si chiude con i concerti: alle 21 e 30, alla
Ciclatera, quello delle Faraualla, alle 22 e 30, al Glamorama, quello di Eleonora Magnifico.
A questi appuntamenti parteciperà l’assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli.
«L’omofobia - ha dichiarato - è una ripugnante manifestazione di inciviltà e di arretratezza
culturale»
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Comuni immobili sui diritti civili e nella lotta alle
discriminazioni
La fotografia emerga da un’indagine della Regione: sono 18 i Comuni che
hanno attivato un registro per coppie di fatto. Mentre in 4 territori su 5 manca
qualsiasi iniziativa di tutela diritti civili gay
17/05/2012 – (Fonte: http://iltirreno.gelocal.it)
Sono 18 i comuni toscani che ad oggi hanno istituito un registro per le coppie di fatto in cui
anche le coppie omosessuali possano iscriversi: 11 in provincia di Siena, 3 a Livorno, 2 a
Firenze, 1 a Pisa e Pistoia. Mentre in 203 comuni toscani non sono mai state organizzate
iniziative in materia di tutela di diritti lgbti, né di tipo culturale, né formative o tantomeno
normative. Sono alcuni dei dei dati diffusi all’indomani della giornata internazionale
contro l’omofobia dall’Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni
determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, organismo creato dalla
Regione nel 2009. L’indagine è stata realizzata analizzando le politiche in materia di lotta
alle discriminazioni anti lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali) di 267
comuni sui 287 totali che compongono il territorio toscano. Alla presentazione della
ricerca, avvenuta stamani a Firenze, hanno preso parte, oltre ad esponenti della Regione,
l’avvocatessa Saveria Ricci dell’Associazione “Avvocatura per i diritti Lgbti” che ha
contribuito alla realizzazione dell’indagine, e Lara Burberi, presidente del consiglio
comunale di Calenzano, in rappresentanza dell’Associazione nazionale comuni italiani
(Anci).
Dei 267 Comuni presi in esame, 3 su 4 (in totale 197) hanno dichiarato di avere un
assessorato o consigliere con delega alle pari opportunità, una commissione comunale o
una commissione di comprensorio. Di questi però soltanto la metà (99) ha istituito un
organismo con specifica attribuzione di competenze in materia di tutela dei diritti delle
persone lgbti.
La percentuale di Comuni con organismi che si occupano di diritti lgbti aumenta con
l’aumentare della dimensione del Comune stesso: si va dal 45% di quelli con meno di 5mila
abitanti, al 58% di quelli tra 5mila e 20mila fino al 79% di quelli con più di 20mila. Nel
dettaglio, risulta poi che nel 41% dei Comuni della provincia di Massa Carrara non esistano
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organismi dedicati alla difesa dei diritti lgbti. Al 40% è il dato raccolto in provincia di
Livorno, mentre al 31% quelli di Pisa e Lucca. La più “virtuosa” è Prato (0%), seguita da
Firenze (6%) e Grosseto (13%). Quanto alla conoscenza di casi di discriminazione avvenuti
nel proprio territorio (mobbing o aggressioni fisiche e verbali) è risultato molto basso il
numero di Comuni (29, pari all’11% di quelli intervistati) che hanno risposto
affermativamente. Alta infine, risulta la volontà dei Comuni di organizzare corsi di
formazione anti-discriminazione lgbti rivolti a operatori socio-sanitari e ad agenti di
polizia municipale, con una percentuale che sfiora il 90%, e la disponibilità a promuovere
iniziative sui diritti di queste categorie di persone, manifestata da quasi tre Comuni su
quattro.
Luca Burberi dell’Anci ha proposto di «dedicare la festa della Toscana di quest’anno», in
programma il 30 novembre ed organizzata dal Consiglio regionale, «alla lotta contro le
discriminazioni di genere e in particolare quelle contro le persone lgbti».
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Avviamento
al
lavoro,
solo
quattro
regioni
impegnate in Italia
"Circoscritte" le attività di inclusione lavorativa rivolte ai rom: nel 2011
72,60% di un campione di rom romani escluso dal mercato del lavoro. Dato
vicino alla media europea i
17/05/2012 – (Fonte: www.redattoresociale.it)
ROMA – ''Nonostante i finanziamenti e gli impegni presi in ambito internazionale, in Italia
le attività inerenti l’inclusione lavorativa rivolte ai rom restano circoscritte all’iniziativa
spontanea di alcune regioni italiane e non rientrano in alcun piano sistematico nazionale''.
Nel rapporto ''Lavoro sporco. Il comune di Roma, i rom e le borse lavoro'', presentato
questo pomeriggio presso la sala Funzione Pubblica della Cgil di Roma, l’associazione 21
luglio fa un quadro delle attività svolte sul territorio italiano riguardanti l’inserimento
lavorativo dei rom. Ad oggi, il lavoro resta una delle questioni urgenti da affrontare. Dal
Rapporto conclusivo dell’indagine sulla condizione di rom, sinti e camminanti in Italia del
2011, spiega la ricerca, emerge come il 72,60% del campione di rom romani preso in
considerazione dal censimento realizzato dalla Croce Rossa Italiana sia escluso dal mercato
del lavoro. Uno dato poco distante dalla media europea inquadrata dall’Eurostat, che vede
il tasso di disoccupazione delle comunità rom europee al 70%.
Secondo la ricerca, ad oggi sono soltanto quattro le regioni italiane impegnate in percorsi
di accompagnamento al lavoro: la Toscana, la Lombardia, le Marche e la Puglia. In
Toscana, il Consiglio Regionale ha chiesto di predisporre un piano che aiuti a superare le
attuali condizioni di pericolo e degrado in cui versano donne e uomini rom soggiornanti sul
territorio toscano. La Lombardia è stata protagonista della creazione del progetto “Valore
Lavoro”, che ha come destinatari principali soprattutto giovani e donne rom e sinti. Nelle
Marche, invece, la regione ha sostenuto il progetto di Falconara Marittima, in provincia di
Ancona, promuovendo l’autoimprenditorialità della Società Cooperativa “Lavorinas a.r.l”
formata da persone rom. In Puglia, sono due i progetti rivolti alle comunità rom: il primo,
che si è concluso nel marzo del 2011, ha visto la Regione partecipare attraverso un
cofinanziamento regionale e comunitario di 37 mila euro. Un altro progetto, sottoscritto
con l’Opera Nomadi Nazionale siglato nel 2008, riguarda il finanziamento di un
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programma mirato alla realizzazione di interventi formativi per l’inserimento lavorativo
dei rom presenti sul territorio.
A livello comunale l’associazione segnala il progetto
condotto dal Comune di Padova che, in collaborazione con l’Opera Nomadi locale, lavora
alla creazione di un laboratorio occupazionale per persone svantaggiate che mira a
realizzare percorsi d’inserimento lavorativo e aiutare nella ricerca di un’occupazione. “Ad
oggi – conclude l’associazione – appare limitato lo sforzo che i governi territoriali stanno
profondendo nell’affrontare la questione e nel tradurre le risorse finanziarie stanziate dalle
organizzazioni internazionali in atti concreti”.
Rom, Cancellieri: "Stiamo lavorando per risolvere
la questione dell'apolidia"
Il ministro: "C’è un gruppo di lavoro che sta lavorando intensamente per
trovare
una
soluzione
giuridica
che
consenta
loro
di
avere
un
riconoscimento”
17/05/2012 – (Fonte: www.redattoresociale.it)
ROMA – “Sulla questione dell’apolidia di fatto stiamo lavorando con molta
determinazione”. È quanto ha assicurato il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri,
durante l’audizione in Commissione Diritti umani al Senato tenutasi questo pomeriggio
parlando della situazione in Italia rispetto ai rom, sinti e camminanti. “Sono
determinatissima a risolvere questa questione - ha aggiunto - C’è un gruppo di lavoro che
sta lavorando intensamente per trovare una soluzione giuridica che consenta loro di avere
un riconoscimento”. Il ministro, ha ricordato che il Piano nazionale adottato dal governo lo
scorso febbraio e inviato alla Commissione europea, prevede una “cabina di regia
permanente su rom, sinti e camminanti”. Quattro i tavoli attivati sui temi dell’abitazione,
dell’istruzione, del lavoro e della salute. “Al mio dicastero è stato affidato il coordinamento
di un gruppo di lavoro al fine di superare il problema della cosiddetta apolidia di fatto – ha
spiegato il ministro -, promuovendo interventi sugli Stati di ipotetica appartenenza degli
apolidi”.
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Pedonalizzazione, a Bologna sit-in e sciopero della
fame dei disabili
Protesta contro la chiusura delle strade principali del centro storico. Sabato
19 in piazza un sit-in delle associazioni, mentre Giovanna Guerriero
(presidente di “Noi insieme a Scherazad”) annuncia uno sciopero della fame a
oltranza
17/05/2012 – (Fonte: www.redattoresociale.it)
BOLOGNA – Disabili in sit-in contro i T-days, e c’è già chi è pronto allo sciopero della
fame. Cominciano con un lungo sit-in piazza Maggiore a Bologna sabato prossimo dalle 11
alle 15, ma c’è già chi, come Giovanna Guerriero, presidente dell’associazione “Noi insieme
a Scherazad” è pronta a fare lo sciopero della fame se l’assessore comunale alla Mobilità,
Andrea Colombo, non cambia il suo piano per la pedonalità “a favore dell’handicap”.
L’iniziativa, che è “la prima di una lunga serie”, spiega la stessa Guerrieri, ha gà ottenuto
l’adesione di una quindicina di associazioni (tra cui Anglat, Aniep, Anfass, Pozzo delle idee,
Orsa e Bologna senza barriere) molte delle quali siedono nella Consulta per il superamento
dell’handicap del comune di Bologna.
Ma Guerrieri non ha intenzione di fermarsi qui e annuncia lo sciopero della fame,
“considerata la quasi nulla disponibilità della Giunta comunale all’avvio di soluzioni
alternative efficaci per disabili, permanenti e momentanei, e anziani”. A Colombo, la
presidente di “Noi insieme a Scherazad” ricorda oggi che la circolare 1030 dell’89 del
ministero dei Lavori pubblici, considera “il mezzo di trasporto del disabile come
un’estensione del proprio essere individuo libero”. È “come una protesi per esprimere la
propria dignità”, aggiunge. Senza contare che “anche l’articolo 6 della Costituzione dice che
la mobilità è un diritto”. Vietare l’utilizzo del proprio mezzo a un disabile “significa
costringere molti concittadini alla emarginazione e a una realtà iniqua”. Il problema,
seguita Guerrieri, “non è il piano della pedonalità, sul quale noi non siamo contrari, ma la
chiusura della T (ovvero le tre strade centrali di Bologna) a tutti i mezzi, compresi quelli
per i disabili, i taxi e i bus”. Ecco perché, “pur a malincuore, sono pronta a gesti eclatanti”,
chiosa.
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EVENTI
Prossime iniziative della redazione del Dossier
Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
Roma, 30 maggio 2012, ore 10.30
Auditorium di via Rieti 13 (piazza Fiume), presentazione del Rapporto Italiani
nel Mondo 2012 della Fondazione
Migrantes
programma allegato
Venezia, 8 giugno 2012, ore 10.30
Università Ca’ Foscari, Aula Magna Ca’ Dolfin, Sestiere Dorsoduro 3825/E
“Gli studenti esteri in Italia e in Europa”, convegno di European Migration
Network Italia
È in corso una indagine on-line aperta agli studenti non comunitari:
www.irpps.cnr.it
È prevista la distribuzione del V Rapporto EMN, Immigrazione: normativa, strutture,
competenze
Genova, 25-29 giugno 2012
Scuola estiva di sociologia delle Migrazioni prenotazioni presso Centro Studi Medì:
www.csmedi.com
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Roma, 4 luglio 2012, ore 10.30
Sala Monte dei Paschi di Siena, Via Minghetti 30/A presentazione del volume Asia-Italia.
Scenari migratori pubblicato dal Fondo Europeo per l’Integrazione e curato dai redattori
del
Dossier Caritas/Migrantes
A ogni partecipante verrà distribuita una copia della pubblicazione
Presentata
Per informazioni: Centro Studi e Ricerche Idos, tel. 06.66514345 int. 1 o 2
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COLORS
ANTEGNATE (BG)
Centro Incontri e Cultura “ E. Cavagnari”
Sabato 19 maggio ore 08:330-12:30
Incontri, riflessioni, immagini, testimonianze sulla nuova Italia
Dalla presentazione dell’iniziativa:
L’anno scorso (convegno “Immigrazione e criminalità” Antegnate 22 gennaio
2011) abbiamo “informato” su come stessero realmente le cose di fronte alla paura
maggiore : la criminalità indotta dalle presenze straniere portando dati che dimostravano
come i tassi relativi fossero identici per nativi e per stranieri. Lo abbiamo fatto con la
precisa volontà di fornire dati oggettivi su cui costruire le nostre opinioni e di conseguenza
agire nel concreto.
Quest’anno ci troviamo tutti insieme per comprendere quanto questi cambiamenti siano radicati
nella società italiana.
Parliamo di ragazzi/e nati qui o venuti qui da giovani. Parliamo di “seconde
generazioni” . Parliamo di una realtà non più semplicemente assimilabile al
concetto di straniero. Parliamo di chi vive qui, vuole vivere qui. E’ qui !
Ma non verrà fatto con “esperti”. Questo sfaccettato e colorato mondo ci verrà raccontato,
descritto, cantato,filmato, documentato perfino ballato da chi è protagonista di questo
aspetto del cambiamento. Saranno principalmente i ragazzi/e di prima e seconda
generazione (ma ha senso definire questa differenza ?) che lo faranno. E’ un modo nuovo
di conoscere , di capire, di contaminarsi .
Associazione Culturale Antegnate democratica
Liceo Don Milani (Romano di Lombardia)
ENAIP (Romano di Lombardia)
I.T.C. G. Oberdan (Treviglio)
Agenzia per l’Integraziono (Bergamo)
CIT ( Centro Integrazione Treviglio)
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