PDF

Transcript

PDF
Mensile di informazione - anno II numero IX giugno 2009 - € 2,00
La combinazione
vincente
MERCATI
Distribuzione moderna:
quali cambiamenti
aspettarsi?
MORETTI
COELSANUS
Una nuova
il gusto
idea
del prodotto
di rappresentanza fresco conservato
sottolio
CASH & CARRY
Corigliano d'Otranto:
un cash nel cuore
del Salento
Editoriale
Vendite flash sui primi due mesi del 2009
ei primi due mesi del 2009 è diminuito il volume degli acquisti effettuati
dagli italiani nella grande distribuzione organizzata. Secondo quanto
emerge da "Vendite Flash", il bollettino del Centro Studi di Unioncamere,
l'aumento del fatturato, pari al 3,3 per cento su base annua, è riconducibile
unicamente alla dinamica dei prezzi, mentre i volumi di vendita appaiono in
flessione dello 0,2 per cento. Questo andamento interessa in particolare gli
esercizi di più vecchio insediamento, la cui perdita di volumi, pari al 2,6 per cento
su base annua, è bilanciata dalla variazione positiva registrata nelle nuove aperture,
che aumentano del 2,4 per cento.
Prosegue nel primo trimestre del 2009 la fase di graduale rientro dei costi
della pesa per i prodotti del "largo consumo confezionato", il cui aumento del
3,5 per cento è inferiore rispetto al 3,6 per cento del periodo precedente. In
particolare registrano rallentamenti i prezzi dei prodotti alimentari, mentre
aumenta il costo di bevande, prodotti surgelati
Benedetta Maffia
e prodotti per la cura degli animali. Il 30% delle
famiglie italiane ad inizio anno ha dichiarato
di voler risparmiare riducendo i consumi per
automobili, abbigliamento, turismo e tempo
libero. Una quota inferiore, il 10,6%, ha invece
manifestato la volontà di aumentare i propri
acquisti. Sono questi alcuni dei dati contenuti
nel rapporto "Unioncamere 2009?, presentato
a Roma nell'ambito della settima giornata
dell'Economia.
Secondo il rapporto il contenimento delle
spese interesserà meno il Nord-Ovest ed
il Mezzogiorno, dove lo prevedono
rispettivamente il 28,8 ed il 29,6 per
cento delle famiglie. Più attenti alle
spese, invece, nel Nord-Est e nel
Centro, dove le famiglie votate al
risparmio sono il 30,1 e il 31,7 per cento. Le famiglie hanno però modificato i
loro comportamenti di acquisto.
Tra l'inizio del 2008 e i primi mesi del 2009, il 21,6 % acquista più frequentemente
che in passato presso supermercati, ipermercati e centri commerciali, ed un
14,9% si rivolge preferibilmente agli hard discount. Il Rapporto di Unioncamere
intende raccontare l'economia reale dal punto di osservazione delle Camere di
Commercio e, quest'anno in particolare, si concentra sui comportamenti che
le imprese italiane stanno adottando per fronteggiare la crisi e per tornare
competitive sui mercati internazionali, presentando dati inediti sulle prospettive
occupazionali del paese, sugli scenari di crescita a livello regionale e provinciale,
sui redditi delle famiglie e sul rilancio degli investimenti infrastrutturali.
Adesso non mi resta che inviare a tutti Voi, cari lettori, un saluto affettuoso
da parte mia e di tutto lo staff di redazione. Buona lettura.
3
Sommario
Finestra sui mercati
6
7
8
9
10
11
Distribuzione moderna: quali cambiamenti aspettarsi?
Le città dove è più conveniente fare la spesa
Salvare l'agricoltura potrà produrre benefici per tutti
Privatizzazioni all'italiana
Influenza suina: è vera pandemia o una grande fesseria?
Il popolo dei migranti e il compito della cittadinanza planetaria
Marketing & fornitori
12 Coelsanus: il gusto del prodotto fresco conservato sottolio
14 La famiglia Senzio: tre supermercati e una lunga storia con Migro
15 L'idea nuova di rappresentanza degli agenti Moretti
8
Cash and Carry
16 Corigliano d'Otranto: un cash nel cuore del Salento
Lavoro e carriere
18
19
20
21
Lavoro occasionale accessorio
Perchè nessuno sa come fare per avere una memoria prodigiosa?
La novità tra i requisiti di validità del marchio
Aumento di capitale per la Deltoro Holding
Diritto e Fisco
11
23 Beni di libera importazione/esportazione al seguito del viaggiatore
Area prodotti
24 Buste di plastica: pensionamento rinviato
25 Le vendite a domicilio via per battere la crisi
Life style
26
27
28
29
Dolphin Touch MP3 e Radio FM sott'acqua
Arrivano i nuovi modelli di eBook, l’ultima frontiera del libro.
Guerra al microscopio, virus che mangiano batteri
Il viagra a quattro anni dal lancio
24
29
5
Finestra sui mercati
Distribuzione moderna: quali
cambiamenti aspettarsi?
Michela Caiapic
a distribuzione moderna
continua ad aumentare il suo
peso nel mercato distributivo
italiano, sia in termini di numerica di punti
vendita che d'incidenza sul fatturato
complessivo del comparto grocery. Ma come
dovrà evolvere per sostenere le sfide del
mercato? A questa domanda cerca di
rispondere la società di consulenza
Eurogroup Consulting attraverso un'analisi
del panorama distributivo dei paesi europei
più evoluti.
Analisi da cui emerge che Gran Bretagna
e Francia, rispettivamente il primo e
il secondo maggior mercato grocery
dell'Europa a 27, con un valore
nell'ordine di 157,4 e 157,1 miliardi di
euro, pur con modelli di business
differenti, rappresentano dei benchmark
per quanto riguarda la produttività degli
spazi di vendita, nettamente più elevata
rispetto alla media europea di 7.113
euro/mq nel caso della Gran Bretanga
(qui è addirittura di 12.133 euro/mq)
e leggermente più alta in Francia (7.287
euro/mq) contro i 5.805 euro/mq
dell'Italia. Regno Unito e Francia sono
anche i due paesi con retalier di maggior
taglia e con quote di mercato consolidate
(con tassi modesti di crescita). L'Italia è al
quarto posto in Europa con un mercato
grocery da 120,1 miliardi di euro (alle spalle
della Germania con 133 miliardi e davanti
alla Spagna con
71,9 miliardi).
Rispetto a
Francia e Gran
Bretagna, che
h a n n o
sviluppato
soprattutto le
grandi superfici
(gli ipermercati
veicolano
nell'ordine il 35
e il 53% delle
v e n d i t e
grocery, quota
che sale al 65 e
a l l ' 8 8 %
considerando
anche
i
supermercati),
l'Italia sembra ancora dover sfruttare il
potenziale di vendita degli ipermercati, che
hanno una quota di mercato del 25%, che
sale al 64% se sommata a quella dei super.
"Le due priorità dei prossimi anni per la
gdo italiana", sostiene Francesca Benini,
partner di Eurogroup Consulting, "sono a
nostro avviso l'aumento della produttività
dei punti vendita, anche attraverso la
rivisitazione del mix dei format distributivi,
e la riduzione della frammentazione del
mercato italiano, attraverso processi di
acquisizione e fusione con insegne minori".
I primi tre retailer italiani controllano
soltanto il 23% del mercato contro il 61%
dei primi tre tedeschi, il 60% in Gran
Bretagna, il 53% in Spagna e il 43&% in
Francia. In considerazione di tutto ciò,
Eurogroup Consulting vede due possibili
Francesca Benini
direttrici di sviluppo per la gdo italiana: il
Sud, dove comunque la possibilità
d'espansione è limitata, oppure l'estero,
attraverso un processo complesso e lungo.
"In Italia", prosegue Benino, " la
stagnazione dei mercati dei beni di consumo
è dovuta a un'intrinseca condizione della
nostra economia, che si distingue per
specificità socio-demografiche.
L'invecchiamento della popolazione porta,
infatti, a preferire formati di prossimità, ad
aumentare la spesa in beni e servizi per la
salute e a richiedere servizi finanziari e di
comunicazione semplificati. La
frammentazione della famiglia e
l'incremento del tasso di partecipazione
al lavoro delle donne riducono il tempo
disponibile e alimentano differenti
bisogni emotivi. La forte presenza di
popolazione straniera spinge a
prediligere i formati discount e la crisi
economico-finanziaria attuale ad
accentuare l'attrattiva della formula
convenienza e in generale delle
soluzioni multicanale". Questi
importanti cambiamenti a livello sociodemografico dovrebbero suggerire alle
imprese del largo consumo italiano, secondo
Eurogroup Consulting, la creazione di
partnership tra industria e distribuzione al
fine di promuovere un sistema d'offerta
integrato: prodotto più servizio, che risponda
alle nuove esigenze.
Eurogroup Consulting
È una società italiana di consulenza di
direzione e organizzativa la cui missione
è supportare le aziende private e
pubbliche a migliorare i loro risultati
nella prospettiva del mercato unico
europeo. Fa parte di Eurogroup
Consulting Alliance Sa, entità che
accoglie 11 società di consulenza
direzionale attive in dieci paesi europei
(Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Austria,
Belgio, Germania), che può contare sul
supporto di più di 750 professionisti e
che sviluppa un giro d'affari complessivo
di circa 130 milioni di euro. In Italia,
Eurogroup Consulting opera con uffici
a Roma, Milano e Napoli.
6
Finestra sui mercati
da sinistra particolari di : Alessandria, Rimini e Napoli
Le città dove è più conveniente fare la spesa
Francesco Dente
a città più conveniente d'Italia? conto dell'Istat, i prezzi al consumo). Una rileva il Sole 24 Ore è la città più conveniente
Napoli. Il capoluogo partenopeo, ricerca, dunque, effettuata con tutti i crismi. per le offerte. Se si prendono in
per una volta, ribalta le classifiche Ultimo passo i dati rilevati sono stati considerazione, infatti, i "prezzi minimi"
che lo vedono ultimo nelle graduatorie sulle incrociati con quelli sui consumi pro capite rilevati dall'Osservatorio, il capoluogo
ricerche socio-economiche e balza diritto al fine di calcolare la spesa media annua di pugliese risulta quello in cui il portafogli si
al primo posto. È la città in cui è più un nucleo familiare. Ed ecco i risultati. A alleggerisce meno: costo annuo 1.820 euro.
vantaggioso vivere sulle 57 prese in esame Rimini il costo del paniere è di 4.127 euro. Se si fa riferimento, invece, ai "prezzi massimi"
dal quotidiano economico Sole 24 Ore che I napoletani, invece, possono cavarsela con (prodotti alimentari di lusso cioè) Milano è
ha effettuato un'indagine sui centri del 3.040 euro. Ben 1.200 euro di differenza. al primo posto con un conto "salato" di
Belpaese in cui si spende di più per acquistare Uno scarto nient'affatto trascurabile. E le 6.600 euro. Alessandria, la provincia in cui
i beni alimentari di prima necessità. Ultima, città in cui operano i cash and carry Migro si trova Tortona, altra città Migro, è a metà
invece, risulta Rimini. La capitale del o, comunque, più vicine ai centri Migro? Bari classifica (27° posto su 57) con 3.580 euro
divertimento estivo è, dunque, anche la (in provincia ci sono le sedi della Ingross all'anno. L'inchiesta del quotidiano
capitale del caro vita. Un primato che Levante di Molfetta, Modugno e Terlizzi), economico non prende, invece, in
condivide con altre città
considerazione Massafra (Ta),
emiliane: ben sei, infatti,
Lecce, Frosinone e Livorno.
occupano posizioni di vertice
Per quest'ultima si può
fra i 15 comuni italiani in cui
provare a fare riferimento ai
Posizione
Località
Valore medio
costa di più fare la spesa
dati di Pisa. La città della Torre
1
Rimini
4.127
alimentare. Ma vediamo come
è al 32° posto con una spesa
2
Ferrara
4.056
è impostata la ricerca del
media annua di 3.551.
3
Aosta
3.870
principale giornale economico.
Se scendiamo nel dettaglio
È stato innanzitutto definito
dei singoli prodotti emerge
4
Treviso
3.853
un paniere di 20 beni: dal pane
che a Rimini per un chilo di
5
Bolzano
3.840
allo yogurt, dal latte alla pasta
caffè tostato bisogna sborsare
6
Venezia
3.833
di semola di grano duro, dallo
in un anno da un minimo di
7
Forli - Cesena
3.750
zucchero al parmigiano
102 euro a un massimo di 148
reggiano. Gli alimenti,
euro mentre a Bari da 41 a
8
Vercelli
3.749
insomma, che non mancano
123 euro. Dati che secondo
9
Piacenza
3.747
nelle dispense e nei frigoriferi
Luigi Mastrobuono, Garante
10
Genova
3.746
italiani. In seguito sono stati
per la sorveglianza dei prezzi,
individuati i prezzi minimi,
sono una conferma che "la
18
Torino
3.648
medi e massimi del mese di
variabile dei prezzi è una
27
Alessandria
3.580
marzo 2009. Come?
ricchezza e non un limite".
31
Ancona
3.553
A t t r av e r s o i l p o r t a l e
Mister prezzi, intervistato dal
32
Pisa
3.551
dell'Osservatorio prezzi e
Sole, osserva che questo è un
tariffe del Ministero guidato
bene perché consente al
54
Bari
3.060
da Claudio Scajola, il dicastero
consumatore di scegliere.
57
Napoli
3.043
cioè dello Sviluppo economico
Insomma, taglia corto
Elaborazione Il Sole 24 Ore su fonte dell'Osservatorio prezzi e tariffe del
(il Ministero, a sua volta, fa
M a s t ro b u o n o, s a re b b e
ministero dello Sviluppo economico. Il valore in euro medio indicato nella
ricorso ai prezzi rilevati dagli
preoccupante il contrario: se
tabella si riferisce ai consumi (totali e per singolo prodotto) di una famiglia
uffici comunali di statistica che
i prezzi cioè fossero uguali
media in un anno
rilevano mensilmente, per
dappertutto.
La classica del caro vita
7
Finestra sui mercati
Salvare l'agricoltura potrà produrre
benefici per tutti
Canio Trione
l simbolo più genuino della nostra
terra, il legame più certo con il
nostro passato, il veicolo più
grande della nostra cultura, la fonte più
affidabile di lavoro e di esportazioni, la madre
della dieta mediterranea, l'agricoltura,
proprio in questi mesi sta collassando. La
Grande Crisi ha tagliato i prezzi dei prodotti
alimentari portandoli molto al di sotto della
sostenibilità economica.
Questo produrrà tre effetti: i grandi
produttori, quelli meno onesti, che fanno
grande uso di pesticidi reggeranno l'impatto;
si ricorrerà sempre più massicciamente ad
importazioni da paesi dove il lavoro nei
campi assomiglia al lavoro forzato; i
p i c c o l i s s i m i p ro d u t t o r i s a r a n n o
periferializzati e ridotti alla povertà. Il tutto
senza che il consumatore benefici di questa
riduzione dei prezzi e senza che l'indotto
(basti pensare alla ristorazione, all'universo
dei piccoli rivenditori e alla Grande
distribuzione) ne ricavi benefici.
Il rilancio dell'agricoltura comporta quello
della dieta mediterranea, della intera filiera
dei piccoli negozi e ristoranti che veicolano
queste preziosità.
I milioni di ettolitri di vino invenduto per
via del blocco delle esportazioni, il crollo
del prezzo dell'olio extravergine che si può
vendere solo se assomiglia a quello dell'acqua
minerale, la immensa massa di grano ferma
nei silos con valutazioni al di sotto della
metà di quella dell'anno scorso, i prezzi
all'ingrosso della carne, del latte, molto al
di sotto di ogni decenza, sono emblemi di
un collasso che porterà con sé la salute
pubblica e milioni di posti di lavoro. I prezzi
delle ciliegie sono ampiamente al di sotto
del costo della sola raccolta e già si trema
per il prezzo dell'uva da tavola. Eppure
basterebbe autorizzare la distillazione
agevolata del vino per scopo energetico cioè utilizzare il vino per fare bioetanolo
da sostituire alla benzina - senza limitazioni
quantitative per fermare il collasso non solo
a livello locale e nazionale ma anche
mediterraneo.
Questa proposta è un'interpretazione
del nuovo meridionalismo e sarebbe un
segnale tangibile a favore dell'ambiente e
della occupazione; senza costi per lo Stato
e con un aumento dei redditi e del gettito.
Questa nuova strada "ambientalista" allo
sviluppo è stata scelta in modo non perfetto
ma pomposo da Obama e anche da
tantissimi altri grandi leader che stanno
costruendo la propria fortuna proprio con
questi simboli ambientalisti; per noi
meridionali si tratta di una via
8
immediatamente praticabile e sicuramente
vincente. Le associazioni di agricoltori o di
consumatori o i partiti non immaginano
neanche che si possa così semplicemente
avviare a soluzione il problema e quindi
rimangono ancorati alle loro piccole cose
divenendo così, inconsapevolmente, correi
di un delitto economico e sociale.
Una sola parola sull'Europa: essa è
totalmente assente; la UE è nata con la
politica agricola; è stata impotente l'anno
scorso quando i prezzi schizzavano verso
l'alto; ha ucciso la politica di sostegno
dell'agricoltore preferendo salvare le
associazioni agricole parassitarie ed inutili;
ed oggi non profferisce una parola su di un
tema di così capitale importanza.
Oltre ad essere ostaggio della propria
divisione interna, essa oggi è vittima della
Grande Crisi bancaria nel senso che dedica
tutte le risorse culturali e finanziarie proprie
e degli Stati membri al salvataggio dei ricchi
e dei ricchissimi.
Quindi l'Europa sarà la grande assente
di questo grande dramma economico
aprendo una nuova grande frattura tra
cittadini e ideale europeo.
L'opinione pubblica e l'attenzione di
coloro che sarebbero direttamente
beneficiati da questa nuova idea di
meridionalismo sono altrove: i media si
specializzano sui problemi matrimoniali del
premier, sulle ipotesi istituzionaliste indefinite
quanto vuote e pericolose come il
federalismo, sulle veline in lista, sulla Bari in
serie A, sullo scudetto dell'Inter, sulla Fiat
che va alla conquista di America e Germania,
sulle demenziali facce dei candidati che
occhieggiano dai manifesti elettorali e sulle
altre amenità di questo genere che ci
condannano all'arretratezza.
Finestra sui mercati
Privatizzazioni all'italiana
Mariano Leone
trano paese il nostro. Abbiamo
enunciazioni di liberismo
contraddette da comportamenti
di fatto. Si passa nello spazio di pochi giorni
da proclamazioni di liberismo a
comportamenti statalisti senza il minimo
rossore. Viene fuori dai comportamenti la
voglia di fondo di rafforzare monopoli e
oligopoli. Ci si proclama favorevoli al libero
mercato attingendo contemporaneamente
a piene mani alle concessioni governative
nei settori strategici della nazione
(autostrade, comunicazioni, energia).
Nel settore banche ed assicurazioni viene
di fatto consolidato un regime di cartello
concentrando tutte le sfere decisionali in
pochi nomi e sempre gli stessi.
Perché succede in Italia quello che
non viene consentito negli altri paesi
a capitalismo avanzato? Perché il nostro
capitalismo è un capitalismo da congrega.
Costituito da una dozzina di famiglie che si
ripartiscono la borsa, tutto il mondo
bancario ed assicurativo, le risorse
fondamentali del paese ed ora anche
l'indirizzo politico predominante. Dovrebbe
essere interesse di tutti ed in particolare
del quarto capitalismo, quel capitalismo
costituito da imprenditori che si misurano
quotidianamente con la concorrenza ed il
mercato, modificare questo sistema. Ma non
si vedono segnali, anzi le maggiori
organizzazioni di categoria degli imprenditori
veri sono gestite ai vertici da rappresentanti
del capitalismo da congrega. Il dilemma è
se considerare l'imprenditoria del quarto
capitalismo e i cittadini al centro del mercato
o continuare a favorire solo la grande
impresa da congrega. Manca una visione di
coincidenza di interessi tra consumatori e
imprenditori veri contro gli interessi del
capitalismo da congrega e della loro
concezione stagnante dell'economia. La
verifica di quanto enunciato è nelle scelte
governative che mi appresto ad elencare.
Le chiamano ancora privatizzazioni per far
almeno sopravvivere il lessico originario.
ALITALIA
Una esperienza tutta da analizzare. Di
fatto una privatizzazione all'italiana nella
quale l'unica cosa chiara è stato il salvataggio
di AIR ONE (azienda privata) che non aveva
niente da spartire con l'Alitalia e con la
bufala della compagnia di bandiera. Il tutto
con i soldi dei contribuenti.
CLASS ACTION
Lo strumento di difesa dei consumatori
e dei piccoli imprenditori, caratteristico dei
sistemi a capitalismo avanzato è stato di
fatto accantonato. Molto probabilmente in
attesa dell'ennesima operazione di maquillage
che ne depotenzi l'efficacia.
ASSICURAZIONI
Ritorna il sistema dell'agente
monomandatario. Quando andremo a
stipulare le polizze continueremo ad avere
come interlocutore un agente che non avrà
nessun interesse a proporre i contratti più
favorevoli che offre il mercato, perché
costretto a vendere solo e solamente le
polizze decise dalla propria compagnia.
RECESSO
La possibilità di cambiare compagnia
assicurativa senza gravami contrattuali
tornerà ad essere di fatto impraticabile.
PORTABILITA' DEI MUTUI
Cambiare banca e tipologia dei mutui
tornerà ad essere di fatto impraticabile.
Una sentenza del Tar del Lazio che non
abbiamo visionato nelle motivazioni
potrebbe inficiare la già scarsa efficacia del
ruolo dell'Antitrust.
FINCANTIERI, POSTE E ZECCA
Il Dpef 2009- 2013 aveva preannunciato
9
la vendita . Speriamo che approfittando
della crisi attuale non vengano vendute per
quattro soldi ai soliti quattro.
IMMOBILI PUBBLICI
Fra previsioni di vendita completamente
errate e una gestione che grida vendetta,
l'amministrazione pubblica si è privata delle
proprie risorse immobiliari senza vantaggi
per la spesa pubblica. Anche l'ultimo
programma di vendite risolto con un incasso
del 65 per cento inferiore a quello previsto
ha costretto con la legge n. 14 del 27
Febbraio 2009 a liquidare l'operazione e
ritrasferire gli immobili invenduti (valore
2,5 miliardi di euro) agli Enti previdenziali.
Pazienza diremmo. Non si è venduto e
restituiamo l'invenduto.
Ci piacerebbe sapere,
però, quanto ci è
costato il giochino.
Quanto è costata
la sovrastruttura
finanziaria per
realizzare le
cartolarizzazioni.
Quanto è costato
il funzionamento
delle due società SCIP 1 e SCIP 2. Quanto
è costato il valore aggiuntivo di interessi sui
titoli emessi delle due SCIP rispetto
all'interesse (inferiore) per normali titoli di
credito pubblico. Concludendo ci piacerebbe
sapere quanto ci è costata tutta questa
ginnastica finanziaria rispetto ad una normale
banale vendita degli immobili con tempi
normali ed incassi normali a prezzo di
mercato. Infine ci piacerebbe sapere chi ci
ha guadagnato da questa ultima vicenda e
se ancora una volta viene applicato il
principio di socializzare le perdite e di
privatizzare i profitti in nome delle
privatizzazioni.
Finestra sui mercati
Influenza suina:
è vera pandemia o una
grande fesseria?
Francesco Dente
lla fine, come sempre, ci ha Nonostante, questo è forse l'aspetto
rimesso il povero maiale. meno comprensibile, le autorità sanitarie
E con lui, purtroppo, anche mondiali, europee e nazionali si fossero
chi vende o trasforma la sua preziosa da subito preoccupate di rassicurare i
carne. Per molti, e per la stampa in consumatori sulla bontà della carne suina
particolare, il maiale è passato infatti e, soprattutto, sulla assoluta mancanza
come il responsabile dell'influenza che di relazione con l'epidemia diffusasi in
si è sviluppata in
Messico.
Messico. Per farsi Perché si chiama così
Ma non si poteva far
un'idea basta dare L'influenza viene detta nulla per evitare di far
un'occhiata ai titoli
pagare il conto
apparsi sui giornali nei "suina" non perché ci sia dell'influenza a chi non ne
g i o r n i i n c u i è pericolo a mangiare ha colpa, e cioè allevatori
scoppiata l'epidemia. carne di maiale ma e aziende del settore? Sì,
La fretta di dare il
sarebbe stato sufficiente
nome a uno dei virus perché il ceppo virale un piccolo accorgimento:
c h e c i c l i c a m e n t e responsabile dei casi chiamare l'influenza con
allunga l'ombra sulla
suo nome scientifico,
accertati è lo stesso ilquello
salute
della
del virus A/H1N1.
p o p o l a z i o n e , h a dell'influenza che ogni L'idea era stata caldeggiata
giocato ancora una anno si verifica nei maiali. a n c h e d a l l ' U n i o n e
vo l t a u n b r u t t o
europea
per
scherzo e ha messo a
scongiurare il calo di
rischio i conti di un
vendite di carni di
importante settore economico. Secondo
maiale.
una consultazione on line effettuata dalla
Ma l'Organizzazione mondiale della
Coldiretti nel periodo immediatamente sanità (Oms) è stata contraria. Secondo
successivo allo scoppio dell'influenza un Keiji Fukuda, vicedirettore generale
italiano su dieci aveva rinunciato a dell'Oms, era opportuno che l'influenza
portare la carne di maiale in tavola per suina continuasse a chiamarsi così per
e f f e t t o d i u n a p s i c o s i c h e , "non creare confusione". Ma, vien da
opportunamente, l'associazione guidata chiedersi, la confusione non è stata creata
da Marini ha definito "ingiustificata". invece chiamandola "suina"?
Parla l'esperto Gianni Rezza, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità
Ma quanto è "mortale" questo virus? "A questo proposito va fatta una distinzione fra Stati
Uniti e Messico - chiarisce l'esperto - Mentre i casi negli Usa sembrano essere stati tutti
lievi, come una banale influenza, l'effettiva letalità dei focolai in Messico va ancora stabilita
perchè le informazioni sono ancora preliminari. Si dice anche che su 800 casi di infezione
ci siano stati 60 decessi, di cui però solo 20 confermati. Se il tasso di letalità fosse effettivamente
di 60 su 800 sarebbe alto, ma se fosse di 20 su 800 la valutazione sarebbe diversa e meno
allarmante. Se poi si scoprisse che ci sono stati altri casi di infezione per ora non registrati
e il numero di morti rimanesse lo stesso la preoccupazione per la letalità del virus scenderebbe
decisamente". "L'unica cosa che si può dire oggi è che è presto per pronunciarsi con certezza
sul tasso di letalità dell'infezione e che bisogna essere molto cauti prima di trarre conclusioni
dai dati finora a disposizione".
10
Finestra sui mercati
Il popolo dei migranti e il compito
della cittadinanza planetaria
Angela Poli
nfuria in Italia in questi mesi la
polemica sul popolo dei barconi.
Il presidente della Repubblica
lancia parole di monito contro le crescenti
tendenze xenofobe, la chiesa si coalizza
contro le misure in tema di immigrazione
clandestina contenute nei pacchetti
"sicurezza" varati dal governo e gli italiani
sembrano idealmente concordare con i
valori propugnati dalla più alta carica dello
Stato ma, nella realtà, restano intrappolati
dalla paura atavica che nasce dalla sensazione
di sentirsi invasi da barbari senza documenti,
senza dimora, senza "arte né parte" come
Non si può negare né fermare questo corso,
basta guardare i volti che circolano nelle
nostre strade, nei supermercati, che
occupano i banchi di scuola, che affollano
gli autobus. Si stima che nel 2020 il 15%
della nostra popolazione sarà costituito da
immigrati regolari e già città come Genova
lanciano un grido d'allarme volto a frenare
le espulsioni facili in periodo di crisi, poiché
senza il prezioso contributo occupazionale
degli emigranti crollerebbe il sistema
produttivo della città. Cavalcare la paura e
l'emozione non si è mai rivelata una strada
conveniente. Buona parte del sistema
dice il nostro Presidente del Consiglio.
Tuttavia, non si tratta di scegliere se l'Italia
vuole o non vuole essere un paese
multietnico, se, un popolo che ha avuto nei
secoli forti flussi migratori soprattutto verso
paesi come Svizzera,Germania,Belgio,Stati
Uniti,Venezuela,Argentina, vuole o non vuole
accogliere nei suoi confini sogni e speranze
di chi cerca un destino migliore e fugge la
miseria senza sbocchi della terra alla quale
appartiene. Il processo di trasformazione
dell'Europa, e dell'Italia quindi, procede già
da molti anni nella direzione di una società
multietnica, multireligiosa e multiculturale.
produttivo italiano si regge sul lavoro del
popolo dei migranti e inoltre, le schiere di
badanti e colf rappresentano una risorsa
indispensabile oramai per le famiglie italiane.
La società multietnica si profila come
un processo in atto e come un compito da
perseguire per noi e per le generazioni che
verranno. Sono due le questioni: come
regolare i flussi continui di clandestini e
quale politica di integrazione adottare nei
confronti di coloro che regolarmente vivono
e lavorano in Italia e coloro che sono la
"Generazione 2", nati e cresciuti in questo
paese da genitori stranieri. Primo,non è
11
certo sparando sui disperati né respingendoli
all'inferno nel nome di una sicurezza che è
surrogata alla paura che si fa politica
dell'immigrazione; un clandestino rigettato
dallo Stato diventa, come ha segnalato di
recente Roberto Saviano, una facile preda
della Mafia e soprattutto, una "non-persona",
una violazione del principio di universalità
dei diritti umani che caratterizzano la nostra
civiltà. Allora, come afferma il sociologo
Edgar Morin, bisogna "civilizzare la civiltà".
E' necessario affrontare l'emergenza senza
facili e grette chiusure ma con il coraggio
del pensiero policentrico. Il lavoro della
politica comincia con lo smontare la paura
e continua con la gestione degli ingressi con
gli strumenti del dialogo con i paesi di
origine, con l'inserimento sul territorio e
infine, conducendo, a livello europeo, una
strategia comune.
Le politiche di integrazione degli stranieri
poi, cominciano dal nostro sistema di
istruzione, dentro le nostre scuole, nelle
quali si costruisce un nuovo tipo di
cittadinanza, la cittadinanza planetaria che
è responsabilità ecologica, cooperazione,
identità e senso di appartenenza terrestre
in quanto abitanti del pianeta con le sue
asimmetrie spaventose. Tre i principi chiave
del nuovo ethos e della nuova politica
mondiale: rispetto dei diritti umani, esercizio
di solidarietà, laicità come tolleranza, dialogo
e valorizzazione delle differenze. Cittadini
del mondo si diventa, attraverso un processo
formativo che è già in atto e che mira a
creare nella società "lo spazio dell'incontro"
nutrito dalle culture del mondo.
Si profila così una società "aperta" e
plurale dove la diversità è valore e il conflitto
si scompone generando confronto,
intercultura,ricchezza. E'questo un impegno
educativo e anche politico al quale non ci
si può sottrarre. Tornare al passato, alla
chiusura dello stato-nazione bismarckiano,
sarebbe folle, quanto negare la Storia. Dal
1989 la Storia si è mondializzata con un
cambiamento radicale, antropologico e
culturale:ognuno di noi resta se stesso
incontrando l'altro, in un territorio dai
confini porosi,dove,come spiega il filosofo
ebreo Lévinas,il volto dell'altro ci compete
essendo egli alterità inviolabile e traccia
dell'infinito.
Marketing & Fornitori
Coelsanus: il gusto del prodotto fresco
conservato sottolio
Michele de Sanctis
n un mercato difficile, come
quello dei sottoli e sottaceti,
con prodotti che non sono
oggetto di facili differenziazioni da parte
dell'industria di marca, le aziende devono
giocoforza percorrere la via della
innovazione/differenziazione di prodotto. È
la strada che ha intrapreso Coelsanus,
l'azienda della provincia di Vicenza
specializzata nella produzione di conserve
vegetali.
"La differenza per noi è
costituita dalla lavorazione dal
fresco - spiega il dott.
Stefano Caloni
d i r e t t o r e
commerciale della
Coelsanus realizzare i vasi
con verdura
stagionale
piuttosto che
partendo da
semilavorati, è il nostro valore aggiunto e
comporta una capacità di gestione complessa
nell'organizzazione di tutte le fasi della
produzione che non tutte le aziende
possiedono".
Attualmente Coelsanus si colloca tra le
maggiori aziende del settore, con una
produzione annuale di oltre 40 milioni di
vasi e latte. L'area totale occupata degli
stabilimenti è di 50.000 mq di cui la metà
coperti.
Cosa vogliono dire questi dati?
"I volumi sono un segnale che il prodotto
viene accettato e riconosciuto, la lavorazione
dal fresco è un plus che offriamo al
consumatore che purtroppo spesso non
riesce a percepire nei prodotti sottolio tutte
le qualità organolettiche".
Quanto incide la scelta delle
materie prime?
"Il piacere del gusto parte dalla ricerca
dei migliori ingredienti. Per questo la
lavorazione è legata ai fornitori. La Coelsanus
ha accordi con aziende agricole locali e
esportatori che da aprile, con i carciofi,
iniziano la raccolta di vegetali. Al
ricevimento delle verdure viene
eseguita la verifica del
rispetto dei criteri
imposti. Ogni fase
operativa è quindi
assoggettata a
severe norme di
autocontrollo, la
cui finalità è la
garanzia della
sicurezza igienica
e qualitativa del
prodotto finito".
Dalla
produzione
alla
commercializzazione, cosa succede
sui mercati?
In alto alcuni prodotti Coelsanus, in basso veduta aerea dello stabilimento di Sossano
12
Marketing & Fornitori
"Su larga scala è un mercato complesso che spazia su tanti settori
merceologici. Quello italiano è un mercato maturo, poco dinamico.
In ogni regione ci sono due o tre aziende che operano da leader,
riuscire ad affacciarsi su un palcoscenico nazionale è difficile. Noi
ci siamo riusciti, anche grazie alle produzioni di marca privata, che
vale il 30-35% del nostro fatturato, mentre i primi prezzi solo il
15%".
E nella distribuzione?
"La concentrazione della distribuzione ha paradossalmente
favorito nel nostro settore le aziende minori perché adesso per
loro non è più così difficile affacciarsi alla grande distribuzione e
entrare nelle grandi catene, i localismi ci sono e continueranno,
non è un settore in cui la
tecnologia di trasformazione
impedisce a altri concorrenti
di avvicinarsi".
Nel quadro da lei
descritto
come
distinguersi?
"Il nostro mercato è
prevalentemente in italia, la
Fatturato: 55 milioni di euro quota sull' estero si aggira
al 5-7%. Così abbiamo
Numero di addetti: 130 intorno
introdotto molte novità
Stabilimento: Sossano partendo da produzioni locali.
In questo momento abbiamo
cinque linee produttive: tre
per il retail e due di catering. Anche se la linea più riconosciuta è
quella degli arrosti, vantiamo referenze particolari, ad esempio con
ortaggi in aceto di mele per occupare anche le nicchie di mercato
in cui è più difficile che entri il private label".
Qual è il rappor to con la Ingross Levante?
"C'è un rapporto che dura da sempre. Abbiamo seguito lo
sviluppo dei Cash and Carry e realizziamo i prodotti a marchio
Migro, un motivo in più per essere sicuri di offrire ai clienti proposte
di qualità".
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
"A breve non c'è nulla .Ma c'è voglia di fare un prodotto diverso,
il come lanciarlo lo stiamo studiando. Le idee ci sono e stiamo in
fase di definizione, stiamo cercando uno sblocco alternativo a questo
mercato".
Il nome della Coelsanus deriva dal termine latino rilevato
dallo stemma araldico del Comune di Sossano, sede
dell'azienda nata nel 1956 in provincia di Vicenza, il cui
significato etimologico è "cielo sano, pulito".
Sossano (Santuario della Madonna dell' Olmo)
13
Marketing & Fornitori
La famiglia Senzio: tre supermercati e
una lunga storia con Migro
Marco Fiorentino
a soli 29 anni ma sembra già un
veterano. Giuseppe Senzio
Savino gestisce un supermarket in
P.zza Albanese 27 a Trani e nel sentirlo
parlare, traspare quell'entusiasmo che l'ha
sempre contraddistinto in questi anni di
attività. Alle sue spalle un genitore che ha
voluto investire sui figli.
Michele Senzio Savino dopo aver
gestito per più di 30anni una macelleria di
sua proprietà decise di creare un futuro
per i figli investendo nell'apertura di un
supermercato in Corso Vittorio Emanuele
sempre in quel di Trani.
Tutto questo risale al 1994 e in questi
15 anni altri due punti vendita sono stati
attribuiti ai due figli Nicola e Giuseppe.
Proprio Giuseppe ci spiega il perché di
questo passaggio da un'attività basata
esclusivamente sulla vendita di carne ad una
realtà più varia come quella di un
supermercato. "Mio padre temeva che il
settore della carne potesse essere troppo
di nicchia e che quindi nel tempo io e mio
fratello avremmo potuto riscontrare qualche
problema.
Quindi la scelta ricadde sull'apertura di
un supermarket." La scelta fu ottima e i
due ragazzi partirono con molto entusiasmo
in virtù del fatto che i primi tempi c'era
poca concorrenza. "Poi col tempo,
aumentando i supermercati si è notato un
leggerissimo calo ma a dir il vero risento
più della crisi attuale che della concorrenza".
Altro discorso, invece, per quanto riguarda
gli ipermercati. "La gente tende a spostarsi
in questi grandi centri soprattutto il fine
settimana, quindi è stato inevitabile un calo
tempo. Noi puntiamo molto su macelleria
e salumeria offrendo quella qualità che di
regola dovrebbe essere la ninfa vitale di una
buona vendita poichè se il prodotto è
scadente, lo consumi oggi ma non domani"
Nonostante la famiglia Senzio Savino abbia
queste attività ben avviate e un proprio giro
di clientela consolidata è ovvio che debba
prestare sempre attenzione al risparmio e
la scoperta del Cash di Terlizzi è stato un
toccasana. "Siamo vostri clienti da 12 o 13
anni. Avete degli ottimi prezzi e non
possiamo che essere soddisfatti di tutto
ciò. E' inevitabile venirvi a trovare più volte
alla settimana."
Durante la
piacevole
conversazione
con Giuseppe
Senzio Savino si
parla della difficile
situazione che
colpisce i giovani
oggi. "La difficoltà
nella ricerca del
lavoro dipende
ovviamente da
questa crisi.
Bisogna adattarsi
La famiglia Senzio nel proprio punto vendita a Trani
e questo vale
delle vendite al sabato." Ma come ben anche per ragazzi laureati". Non mancano
sappiamo, i clienti dell'ipermercato sono ovviamente i progetti per il futuro, infatti,
alla ricerca delle offerte e con i tempi che la famiglia Senzio Savino ha in cantiere due
corrono c'è proprio una ricerca spasmodica idee. O concentrare i tre punti vendita in
del risparmio a tutti i costi. "Per quanto ci un'unica grossa attività oppure aprire un
riguarda, l'offerta non deve servire ad attirare negozio di prodotti freschi e freschissimi.
gente perché a noi non interessa il cliente Vista l'intraprendenza e l'entusiasmo che
occasionale.
contraddistingue questo giovane ragazzo di
La nostra tendenza è sempre stata quella 29 anni, non abbiamo dubbi che almeno
di mantenere i costi bassi e costanti nel uno di questi due progetti andrà in porto.
14
Marketing & Fornitori
L'idea nuova di rappresentanza degli
agenti Moretti
Michele de Sanctis
oi non vendiamo un prodotto
ma una idea". Ci tiene a far
presente questa priorità
Michele Moretti, titolare della
omonima agenzia plurimandataria, che
rappresenta una decina di aziende, tra
le quali tra le quali Bayernland,
Sangemini, Icat Food, Conserve Italia
e F.Lli Polli. Cosa vuol dire? Ce lo spiega
suo figlio Antonello, la quinta
generazione della famiglia di
intermediari commerciali baresi:
"Significa sviluppare idee innovative e
vincenti per le aziende che si
rappresentano partendo non dal
tentativo di spuntare il migliore prezzo
ma puntando alla migliore resa dello
stesso".
Questo odierno è un punto di arrivo
che ha radici profonde, come ci spiega
Michele Moretti: "Abbiamo tracce di nostri
famigliari che nel 1860 erano mercanti di
frutta e legumi. Mio padre era commerciante,
faceva il grossista di bevande a Bari. Ho
cominciato nella sua azienda nel 1970 e dal
1982 con la Fiuggi ho fatto il primo passo
innovativo passando all'attività di agente".
In quale momento l'agenzia ha fatto
il salto di qualità?
"Quando è entrato mio figlio Antonello
nel 2000. Allora abbiamo aperto l'ufficio,
che oggi è ben strutturato con al suo
interno quattro impiegati, e ci sono
anche quattro collaboratori
che ci permettono di coprire
per le nostre aziende tutta la
Puglia. L'ultimo arrivato è
l'altro mio figlio Luigi che si
è appena laureato in economia
e commercio e ora entrerà
anche lui in agenzia".
Qual è il suo rapporto
con i canali distributivi?
"Copriamo tutti i canali e
in questo modo riusciamo
meglio ad affrontare il
mercato e le promozioni tra
i vari canali. La nostra offerta
ci consente di dare ai nostri
clienti un assortimento
profondo che va dall'industria
di trasformazione al dettaglio
specializzato".
E c o n l a I n g ro s s
Levante?
"Consideri che il sig. Ilarione Amato è
stato nel 1984 il mio primo cliente visitato
fuori da Bari. I rapporti sono proseguiti da
allora e abbiamo accompagnato la crescita
dell'azienda che oggi ci permette, tramite
i Cash, di far avvicinare una clientela più
vasta a prodotti tipici di altre zone".
Mentre la tendenza delle multinazionali
e di alcune aziende è quella di dotarsi di
account al loro interno, la famiglia Moretti
Michele e Antonello Moretti
15
scommette ancora sulla agenzia perchè,
come spiega Antonello: "solo le agenzie
permettono di portare alle aziende le
competenze e le conoscenze acquisite
dai punti vendita dei vari canali.
L'esperienza nel nostro lavoro è
fondamentale. La conoscenza delle
politiche delle aziende clienti e fornitrici
permettono a un soggetto terzo di
creare una migliore sinergia che
consente di soddisfare entrambe".
Quali insegnamenti ha tratto
da suo padre?
"Rispetto, onestà, sincerità. Poi ho
avuto la fortuna di avere aziende che
hanno creduto in me e mi hanno dato
fiducia. Io poi ho ottimizzato questa
opportunità per sviluppare idee innovative,
ormai lavoro da 13 anni, conosco benissimo
le aziende e i prodotti che rappresento, i
tempi della logistica, e tutti gli ingranaggi.
Questa conoscenza è un valore aggiunto
nella vendita dei prodotti, soprattutto nei
canali tecnici e con gli utilizzatori diretti".
Mi può fare un esempio di una
innovazione che ha apportato?
"Per la Bayernland ho realizzato un
catalogo completo che riassume la nostra
proposta che va dalla cagliata alla birra.
Il nostro concetto è quello di una azienda
totale. Ecco perché poi siamo andati nei
punti vendita e abbiamo portato i nostri
prodotti e la realizzazione finale. In questo
modo il cliente si è reso conto
direttamente della resa
ottimale che solo la scelta di
alcune marche gli può
garantire".
Allora cosa volete
realizzare ancora in
futuro?
"Puntiamo a continuare su
questa strada. Il nostro
obiettivo è essere completi
per il fuori casa nella
ristorazione collettiva e
commerciale e rappresentare
il Puglia l'assortimento di
marca, da Gd a utilizzatore
finale. In questo modo vengon
fuori opportunità e le idee di
marketing nei punti vendita.
È il nostro pacchetto di
offerte che fa la differenza".
Cash & Carry
Corigliano
d'Otranto: un
cash nel cuore
del Salento
econdo la fotografia scattata
dalla Doxa, fra le mete preferite
quest'anno la regione più
gettonata è la Puglia, con il 13,5 per cento
delle scelte e il Salento costituisce, per la
bellezza delle sue spiagge, la principale
attrazione estiva della nostra regione.
Ma il tacco d'Italia non è solo terra di
mare ma anche di splendidi paesaggi, buona
cucina e accoglienti strutture recettive che
operano tutto l'anno.
Tra i 97 comuni c'è una fitta rete di attività
commerciali che dai paesi in estate si sposta
alle vicine marine. Quel piccolo dettaglio
che non invecchia, che resiste alla violenta
irruzione degli ipermercati e che si mette
al servizio della popolazione e del turismo.
Per questo motivo l'insediamento del Cash
and Carry Migro è stato subito salutato con
interesse dai commercianti salentini.
La Ingross levante aveva già prima del
2000, anno dell'apertura, scoperto la zona
come strategica.
Tuttavia per fornire il migliore servizio
ai propri clienti ha aspettato l'individuazione
della giusta location prima di dare il via alle
attività.
Il Cash sorge, infatti, a Corigliano
Giovani dipendenti crescono:
Salvatore Rizzo
Dalla falegnameria al Cash. Salvatore Rizzo ha scelto di cambiare
lavoro pochi mesi fa. "Dopo il diploma ho cominciato a collaborare
con l'attività di mio padre nel mio paese, Surano vicino Maglie,
poi ho inviato la domanda di lavoro ed è arrivata la chiamata
della Ingross così ho intrapreso il lavoro al Bliz di Corigliano
d'Otranto", spiega Salvatore.
Poi com'è stato il passaggio al Cash?
"Dopo tre mesi mi hanno chiesto di cambiare ma le strutture
sono adiacenti e per me non ci sono stati problemi, anche con
i miei nuovi colleghi mi sono trovato subito bene e ora sono
impiegato alla fatturazione".
Qual è il tuo rapporto con i clienti?
"Ottimo, i salentini sono molto cordiali e anche se a volte si
possono creare delle code alle casse noi cerchiamo di smaltirle
velocemente e loro sono collaborativi. Posso complessivamente
dire di trovarmi moto bene in questa azienda".
16
Cash & Carry
d'Otranto sulla statale 16 a metà strada tra
Lecce e Maglie ed è equidistante con la
costa adriatica e quella ionica.
A pochi chilometri c'è Melpignano che
ha fatto del marchio della "Notte della
Taranta" un richiamo ormai internazionale,
meta di migliaia di turisti. C'è Calimera,
Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci,
Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Martano,
tutti comuni della Grecia salentina
conquistati dalla convenienza del Cash Migro.
Si è trattato del quinto Cash della famiglia
Migro che si è imposto subito all'attenzione
degli operatori commerciali, per la sua ampia
superficie 6.500 mq, per il vasto assortimento
con oltre 18.000 referenze e per la cortesia
dei suoi 25 addetti. L'azienda ha realizzato
così anche posti di lavoro per il territorio
che ha risposto con un'offerta ampia che è
stata subito integrata negli organici.
All'interno del Cash c'è spazio anche per
i prodotti freschi collocati nell'apposita cella
che completano l'offerta garantendo i clienti
che con un solo spostamento possono
ottenere il massimo dell'offer ta.
Con la stagione estiva in particolare si
rafforza l'impegno della Migro per non far
mancare merce ai clienti che cercano
maggiori quantità di prodotti per soddisfare
le esigenti richieste dei turisti.
Migro una realtà italiana: la parola ai clienti
Quella della mia
famiglia è una attività
tramandata di padre
in figlio, ormai da tre
generazioni. Credo
di essere stato uno
dei primi clienti del
Cash di Frosinone e
in questi anni ho
instaurato un buon
rapporto con tutti i
dipendenti e
continuo a fare qui
rifornimento per i
prezzi vantaggiosi e
Dante Magnante
la vasta offerta
Gestisco un bar in
una frazione di
Tortona e vengo a
rifornirmi al Cash. È
comodo perché
molto vicino e quindi
ci torno spessissimo.
In qualche caso
qualche articolo può
non essere presente
ma in generale
l'assortimento è
molto vario e i
prezzi convenienti,
cosa che aiuta in
questo periodo in
cui i clienti stanno
facendo qualche
Giampiero Mignone
rinuncia
17
Ho scelto il Cash di
Tortona da un anno,
me lo ha indicato
una mia amica e ora
anche io mi trovo
molto
bene.
P u r t ro p p o n o n
riesco a venirci
quanto vorrei ma
devo dire che
quando faccio spesa
trovo sempre buoni
prezzi e un ottimo
assortimento.
Acquisto con
piacere anche i
prodotti a marchio
Migro, soprattutto
zucchero
e
pomodori pelati.
Silvia Torlai
Lavoro e carriere
Lavoro occasionale accessorio
Domenico Pastoressa
ra il 1976 e
Francesco Guccini,
poeta indignato e
illuminato cantava ne
l'Avvelenata: "Ma s'io avessi
previsto tutto questo, dati causa
e pretesto, le attuali
conclusioni…". Certo che una
sfera di cristallo avrebbe davvero
fatto comodo. Forse l'onda
anomala della crisi violenta e
spaventosa non sarebbe stata
così inattesa. Forse! Forse la
faccia torva e crudele della
recessione non avrebbe fatto
così paura. Forse! Ma tant'è. O
forse tanto è stato.
Gli analisti del Centro Studi
di Confindustria vedono un
lento ma progressivo
miglioramento.
L'andamento dell'economia
lascia trapelare timidi segni,
"germogli di ripresa" ma poiché
i "germogli" intravisti dal centro
Studi non sbocceranno così in
fretta nel mondo del lavoro,
dove l'occupazione registra
con ritardo i cambi di marcia
rilevati negli altri settori, bisogna
prestare attenzione e, quindi,
attingere da norme in materia
di lavoro allo stato operanti e,
per fortuna in continua positiva
evoluzione.
I n d i v i d u a re f o r m e d i
collaborazione
che
salvaguardano i lavoratori nel
rispetto delle oggettive
esigenze dei datori di lavoro.
Forme di lavoro flessibile sempre
più utilizzate e sempre più a
"misura di mercato".
E indubbiamente, in questo
lavoro di ricerca, un grosso aiuto
ci viene fornito dal Ministero
del Lavoro che con l'interpello
n.37/2009 fornisce chiarimenti
in materia di "LAVORO
ACCESORIO".
Una puntuale disciplina
evolutiva del lavoro occasionale
accessorio nasce dalla duplice
esigenza di attrarre da un lato,
nell'alveo della legalità alcune
attività cosi dette lavorative
marginali e dall'altro di estendere
le opportunità lavorative a favore
di soggetti a rischio di
esclusione sociale.
La legge Biagi introduce il
lavoro occasionale di tipo
accessorio, limitandone l'utilizzo
con riferimento solo ad alcune
categorie: soggetti a rischio di
pensionati.
Il
lavoro accessorio
disciplinato dal dlgs n. 276/2003
modificato da ultimo dalla L.
33/2009, ha finalmente
modificato e ampliato il proprio
campo di applicazione e
semplificato l'utilizzo.
Lo chiarisce il Ministero del
esclusione sociale o comunque
non ancora entrati nel mondo
del lavoro come giovani e
studenti, e percettori di
ammortizzatori sociali o in
procinto di uscirne, vedi i
Lavoro con l'interpello n. 37/
2009 che analizza l'impatto della
recente normativa in materia.
Limitamente all'anno 2009, in
via sperimentale, in tutti i settori
produttivi e nel limite massimo
Le attività lavorative di natura
occasionale
- Lavori domestici;
- Giardinaggio,manutenzione e pulizia di parchi,strade,monumenti
ed edifici;
- Insegnamento privato;
- Manifestazioni sportive,caritatevoli,emergenza,solidarietà e
culturali;
- Periodi di vacanza (estive-natalizie-pasquali) esclusivamente da
parte di giovani di età inferiore ai 25 anni, iscritti a un regolare
ciclo di studi presso un istituto scolastico di ogni ordine e grado,
o presso una Università (compatibilmente con gli impegni
scolastici);
- Attività agricole stagionali svolte da giovani di cui al punto
precedente e pensionati, ovvero effettuate a favore di imprese
agricole con un volume d'affari annuo inferiore a € 7.000,00;
- Imprese familiari in attività di commercio,turismo e servizi;
- Consegna porta a porta;
- Vendita in forma ambulante di stampa quotidiana e periodica.
Queste attività possono essere svolte a favore anche di più
beneficiari, ma con compensi, riferiti ad ogni singolo committente,
non superiori a € 5.000,00/anno (solo per le imprese familiari
l'importo delle prestazioni per lavoro accessorio è elevato ad €
10.000,00 per ciascun anno fiscale).
18
di € 3.000,00 per anno solare
da percettori di prestazioni
integrative del salario o con
sostegno del reddito.
Per ricorrere al lavoro
accessorio, i committenti (datori
di lavoro) acquistano presso
rivendite autorizzate dal
ministero uno o più carnet di
buoni (così detti voucher)
destinati a compensare il
lavoratore. Questi, consegna i
buoni ricevuti presso un
concessionario individuato dal
Ministero del Lavoro e riscuote
da questi il proprio compenso.
Il concessionario quindi
provvede a pagare le spettanze
al lavoratore che presenta i
buoni; registrare i dati anagrafici
e il codice fiscale del lavoratore;
versare i contributi alle sedi
INPS ed INAIL competenti.
Tale compenso è esente da
qualsiasi imposizione fiscale e
non incide sullo stato di
disoccupazione o inoccupazione
del prestatore di lavoro
accessorio.
Una formula, quindi, quella
d e l l av o ro o c c a s i o n a l e
accessorio che esclude qualsiasi
sospetto di lavoro irregolare.
Una formula indubbiamente da
utilizzare per tutte quelle
prestazioni definite appunto
"accessorie", che non sono
riconducibili a contratti di lavoro
in quanto svolte in modo
saltuario.
Una formula da utilizzare
affinché il "sommerso", che
caratterizza talune prestazioni
lavorative,
emerga
paradossalmente non solo a
tutela di alcuni lavoratori, che
altrimenti opererebbero pur di
sopravvivere senza alcuna tutela
assicurativa e previdenziale, ma
anche a tutela di quei datori di
lavoro che, per contenere
spropositati costi di gestione,
occupano lavoratori "a nero"
esponendosi ad enormi sanzioni
e a provvedimenti di
sospensione delle attività.
Lavoro e carriere
Come fare per avere una memoria
prodigiosa?
Matteo Salvo
n realtà avere una buona memoria
è solo una questione di metodo.
Infatti a scuola tra le materie che tutti
noi abbiamo studiato come italiano , matematica
e storia sono stati pochissimi i privilegiati a
ricevere lezioni anche sul metodo di
apprendimento.
Sembra che imparare sia un settore dove
ciascuno di noi cresca autodidatta. Ciascuno fa
del proprio meglio ma cosa succede se il tempo
e lo sforzo impiegati non sono proporzionati ai
risultati?
Succede che si vive una sensazione di
frustrazione e anziché andare avanti ci viene
voglia di smettere, gettare la spugna e questo a
scapito dei risultati.
Quanti hanno iniziato a studiare una nuova
lingua straniera e poi hanno abbandonato perchè
non ricordavano quello che studiavano? E questo
è solo un esempio.
Al giorno d'oggi imparare velocemente è
qualcosa che è indispensabile se si vuole essere
competitivi. La legge di selezione naturale già lo
ha insegnato: gli esseri più veloci ad imparare e
a sviluppare nuove abilità sono quelli che
sopravvivono.
Ma come possiamo fare per sviluppare una
memoria prodigiosa?
Ecco qui un paio di indicazioni molto veloci
per migliorarla:
- Pensare per immagini. La maggior parte
della nostra memoria è visiva. Quando siamo
bambini non sappiamo ancora leggere e scrivere
ma impariamo a conoscere il mondo attraverso
le immagini. Se dovessimo imparare un capitolo
di storia ad esempio possiamo immaginare di
vedere i paesaggi, di andare noi personalmente
a firmare alleanze o armistizi immaginando
sempre le situazioni attraverso i 5 sensi.
- Creare associazioni di immagini in modo
paradossale. In questo modo andremo a
coinvolgere l'aspetto emotivo e creativo. Se ad
esempio dovessimo immaginare una zanzara la
potremmo immaginare grande come un elefante
e se dovessimo immaginare un elefante lo
potremmo immaginare delle dimensioni di un
uccellino da tenere sul palmo della mano. Un
elefante delle dimensioni reali è assolutamente
normale e come tale non susciterà alcuna
emozione. E' quello che non ci aspettiamo che
più ci colpisce e che più ci ricorderemo. Tutto
quello che è normalità porta all'appiattimento
delle emozioni e di conseguenza del ricordo.
- Creare associazioni di immagini in modo
dinamico.Tutto quello che si muove colpisce di
più la nostra mente ed è il motivo per il quale
le pubblicità su internet sono sempre più in
movimento: catturano di più l'attenzione. Allo
stesso modo una cosa più è ferma e meno si
nota. Basta pensare ad un animale che si sta
apprestando a fare un agguato alla sua prossima
preda; cerca di stare immobile il più possibile.
Per ricordare questo concetto basta ricordare
l'acronimo P.A.V. che sta per Paradosso Azione
e Vivido (ovvero immaginare con i 5 sensi).
Matteo Salvo dal 2000 insegna tecniche
di memoria e metodologie di studio
anche all'estero sia in lingua inglese che
in lingua spagnola. Ha fondato e dirige la
scuola mindperformance, con sede a
Torino, specializzata in strategie di
a p p re n d i m e n t o e f f i c a c e e n e l
miglioramento e nello sviluppo delle
risorse umane. È autore del bestseller
"Il segreto di una memoria prodigiosa"
edito da Gribaudo (oltre 30.000 copie
vendute). Matteo Salvo sarà a Bari in
autunno per tenere un corso in cui
spiegherà ai partecipanti come sfruttare
al meglio le potenzialità della propria
mente. Per iscrizioni visita il sito
www.matteosalvo.com
Verifica le straordinarie potenzialità della tua memoria.
Mettiti alla prova facendo il test all'indirizzo
www.matteosalvo.com/testmigroinforma
19
Lavoro e carriere
Il clone cinese
della Toyota Aygo
la BYD F0
La novità tra i requisiti di validità del marchio
avv. Guido Amodio
no dei principali requisiti di
validità di un marchio, è senza
dubbio rappresentato dalla
"novità".
Potrebbe sembrare un'affermazione
banale: in effetti lo è, ma solo in apparenza.
È ovvio infatti che un marchio, che deve
contraddistinguere un'azienda, un singolo
prodotto o un ser vizio, deve
necessariamente contenere in sé quel "quid"
in grado di differenziarlo rispetto ad un
segno distintivo che contraddistingue
un'azienda, un prodotto o un servizio altrui,
deve cioè essere "nuovo".
Ma che cos'è il "nuovo" ? Nell'ambito
della proprietà industriale in generale e dei
marchi in particolare, che assolvono la
peculiare "funzione distintiva", il "nuovo" è
il "diverso", è ciò che non può e non deve
confondersi con un altro segno distintivo.
L'art. 7 del Codice della Proprietà
Industriale ("Oggetto della registrazione")
che detta i parametri dei segni suscettibili
di registrazione , si conclude con
un'affermazione sibillina: "Possono costituire
oggetto di registrazione come marchio
d'impresa tutti i segni … purché siano atti
a distinguere i prodotti o i servizi di
un'impresa da quelli di altre imprese".
Ed il successivo art. 12 ("Novità") elenca
tutte le ipotesi in cui un marchio non può
essere considerato come "nuovo": la casistica
è molto ampia per cui mi soffermerò solo
su alcune fattispecie che in questa sede
ritengo meritevoli di attenzione .
Il caso più semplice è senza dubbio
questo: un marchio identico ad un altro già
registrato da terzi, per prodotti o servizi
identici. È opportuno precisare che il
soggetto che intende depositare una
domanda di marchio, deve scegliere una o
più "classi" di prodotti e/o di servizi nelle
quali intende proteggere il suo segno.
Con l'Accordo sulla classificazione
internazionale dei prodotti e dei servizi
firmato a Nizza il 15/06/1957 (attualmente
si fa riferimento alla nona edizione pubblicata
dall'Organizzazione Mondiale della Proprietà
Industriale (OMPI) nel giugno 2006, entrata
in vigore il 1° gennaio 2007) sono state
individuate 34 classi di "prodotti" ed 11 di
"servizi", per complessive 45 classi, che
racchiudono l'intero panorama di prodotti
o servizi nei quali il marchio può essere
A sinistra il noto iphone della
Apple seguito dal suo clone cinese
il Cect I9
tutelato: nell'ambito di ciascuna classe, sono
inclusi prodotti analoghi (ad es. nella classe
25 sono compresi gli "articoli di
abbigliamento, scarpe, cappelleria", mentre
nella classe 29 "carne, pesce, pollame e
selvaggina; estratti di carne; frutta e ortaggi
conservati, congelati, essiccati e cotti;
gelatine, marmellate, composte; uova, latte
e prodotti derivati dal latte, oli e grassi
commestibili").
Detto ciò, ritengo che non ci possano
20
essere dubbi che un marchio identico ad
un altro già registrato nella stessa classe
merceologica, non possieda il necessario
requisito della "novità" e pertanto sia
destinato, in ipotesi di reazione del titolare
del segno precedentemente registrato, ad
essere annullato. Ma non appena si aggiunge
a tale ipotesi così lineare una piccola
variabile, incominciano a sorgere i primi
problemi. La lett. e) dello stesso art. 12
aggiunge al concetto di "identità" quello di
"similitudine" ("non sono nuovi … i segni
che alla data di deposito della domanda …
siano identici o simili ad un marchio già da
altri registrato …"). Quando allora un
marchio è simile ad un altro ? Anche in
questo caso, la risposta potrebbe essere
ovvia: quando è confondibile. Ma poiché il
concetto di confondibilità è "soggettivo" (a
differenza di quello di "identità" che è
"oggettivo") le cose si complicano ed è
necessario ricorrere alla casistica
giurisprudenziale per tentare di dare una
risposta quanto più possibile attendibile.
Esaminando alcune recenti pronunce dei
Tribunali, si scopre infatti che non sussiste
pericolo di confusione fra il marchio "Novi"
usato per contraddistinguere cioccolato ed
il marchio "Caffè Nori" usato per
contraddistinguere caffè (Trib. Roma), che
il marchio "Aquazur" della società Lancaster
non costituisce contraffazione del marchio
"Acquazzurra di Telesforo" (Trib. Milano),
mentre al contrario il marchio "Feirè" è
confondibile con il marchio registrato
anteriore "Ferrè" (Trib.Torino) ed il Marchio
"Koll a Rat" (colla topicida) è confondibile
con il precedente segno registrato "KolRat" utilizzato per un identico prodotto
(Trib. Torino).
Lavoro e carriere
Deltoro Holding
aumenta il capitale
Eugenio Benetazzo
eltoro Holding nasce dalla
volontà e determinazione di una
ristretta compagine di piccoli
investitori e risparmiatori del Nord Italia
desiderosi di creare un proprio fondo di
gestione di capitale di rischio dalle dimensioni
e costi contenuti. Il promotore dell'iniziativa
nonché attuale Presidente del Consiglio di
Amministrazione è Eugenio Benetazzo
(www.eugeniobenetazzo.com), saggista
economico ed operatore di borsa
indipendente molto conosciuto in Italia,
autore del recente best seller Banca Rotta
edito da Sperling & Kupfer.
Nella fattispecie Deltoro Holding si
configura in una Società per Azioni italiana
avente per oggetto sociale la compravendita
di beni immobili e strumenti finanziari
esclusivamente in nome e per conto proprio,
con divieto espresso di raccolta di risparmio
pubblico. La Società per Azioni è stata
costituita attraverso l'incorporazione di un
capitale sociale interamente versato di euro
1.000.000, suddiviso in un milione di azioni
dal valore unitario di un euro ciascuna. Ogni
investitore è azionista
con una quota di
possesso pari alla quota
di capitale sottoscritto.
La società nasce dalla
piena convinzione degli
azionisti di come oggi il
sistema del risparmio
gestito italiano sia
profondamente
inefficiente e pilotato
soprattutto da politiche
commerciali e gestionali
ampiamente in conflitto
di interesse con gli stessi
investitori.
Nell'azionariato sono presenti numerosi mentre la restante (i vari satelliti) è suddivisa
professionisti del mondo finanziario, dalle in allocazioni di capitale con diverse tipologie
competenze fra loro complementari: questo di rischio ed il più possibile scorrelate una
ha consentito di poter creare un ristretto dall'altra.
club di investitori privati fra
La società si è
di loro tutti azionisti con un La società nasce dalla s t r u t t u r a t a p e r l e
obiettivo in comune.
piena convinzione degli c o m u n i c a z i o n i e
Deltoro Holding S.p.A. è azionisti di come oggi il l'interazione mediatica tra
un vanto del microcapitalismo sistema del risparmio tutti gli azionisti con un
italiano di nuova generazione:
gestito italiano sia sistema di board
è la prima società di capitali
messaging che consente
in Italia che nasce con l'intento p r o f o n d a m e n t e di poter esprimere e
di identificarsi come un'arca inefficiente e pilotato rendere conoscibili a tutti
di Noè finanziaria, volta a soprattutto da politiche gli azionisti le singole
proteggere e tutelare gli commerciali e gestionali opinioni, osservazioni e
interessi e conferimenti dei ampiamente in conflitto proposte avanzate da ogni
suoi azionisti dall'attuale crisi di interesse con gli stessi azionista nell'interesse
finanziaria del pianeta.
della collettività sociale.
investitori.
La massa critica di capitale
Il 30 Aprile 2009
di rischio costituita dai
l'Assemblea degli
versamenti dei singoli azionisti
Azionisti ha deliberato
è gestita mediante una strategia di "core u n
aumento di capitale
satellite": la parte principale del patrimonio sociale per nuove 1.500.000 azioni ordinarie
sociale (il core) è investita in contenitori a del valore nominale di euro 1,00 per
capitale protetto e rendimento garantito, l'acquisizione di una centrale fotovoltaica
già operante con il
gestore di rete nel Sud
Italia e per la
costituzione di un
microfondo di private
equity che investirà nella
piccole e medie imprese
artigiane del Nord Italia
con partecipazioni di
capitale a maggioranza
assoluta.
Per
informazioni sul piano
industriale è possibile
scrivere via email a:
c o n t a t t o @
deltoroholding.com
21
22
Diritto e fisco
Come viaggiare all'estero in libertà con
beni al seguito
Bartolo Di Pierro
avvicinarsi della stagione estiva
ha come conseguenza un
aumento dei viaggi all'estero per
motivi turistici e di studio. Pertanto è bene
essere aggiornati sulle norme che
consentono l'importazione di beni, al seguito,
in esenzione doganale.
Con la pubblicazione del Decreto del
06 marzo 2009 n. 32 pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale no. 81 del 07 aprile sono
state rese note le norme che regolano
l'importazione di beni al seguito e/o nel
proprio bagaglio personale.
Da e verso paesi extra comunitari
I viaggiatori che entrano nel territorio
italiano provenienti da Paesi extra Unione
Europea possono, liberamente e senza
alcuna formalità, importare al seguito oltre
a biglietti banca e titoli al portatore per un
ed accise sull'intero valore del bene
acquistato all'estero ed importato..
Ovviamente nei suddetti limiti non deve
essere considerato il valore del bagaglio
personale precedentemente esportato, né
il valore dei medicinali per le sue necessità
e cure personali. Comunque è opportuno
che, specie in caso di viaggi verso Paesi
Extra U.E., gli effetti personali di valore
(quali ad esempio, apparecchiature
fotografiche, videocamere, personal
computers, orologi) portati al seguito
abbiano la relativa documentazione di
acquisto (ricevuta d'acquisto o certificato
di garanzia) che dimostri, in caso di controllo
al momento del rientro, il loro precedente
regolare acquisto in Italia. In mancanza di
tali documenti è consigliabile presentare
nell' ufficio doganale di partenza, una
caso di alcol o bevande alcoliche con
gradazione non superiore a 22%; oppure
vino ( max 4 litri) o birra ( max 16 litri).
Da e verso paesi comunitari
Per i cittadini dell' Unione Europea è
previsto il libero scambio e la libera
circolazione di persone, merci e capitali
nell'ambito degli Stati membri dell'Unione.
Pertanto i viaggiatori che si spostano da
uno all'altro Paese della comunità possono
portare con loro i beni acquistati in
qualunque esercizio commerciale senza
alcuna limitazione o formalità.
Fanno eccezione le seguenti categorie
di prodotti:
- Tabacco: Sigarette (max 800 pezzi);
oppure sigaretti -da max. 3 gr. cadauno (400 pezzi); oppure sigari (max 200 pezzi);
oppure tabacco da fumo ( max 1 kg.);
Il Duty-free shop è un negozio
al dettaglio che non applica le
imposte locali e/o statali sulle
merci in vendita. Questo genere
di negozi si trova all'interno degli
aeroporti. Il primo Duty free
venne aperto all'aeroporto di
Shannon in Irlanda nel 1947.
importo non superiore ad Euro 10.000
(diecimila) o suo controvalore, anche beni
mobili vari ed oggetti di consumo, acquistati
durante il soggiorno all'estero, purchè il
loro valore non sia superiore ad:
- Euro 300,00 se entrano in Italia a
m e z z o re t e fe rrov i a r i a
o re t e
stradale/autostradale;
- Euro 430,00 in caso di arrivo via mare
o via aereo;
- Euro 150,00 in casi di viaggiatori di età
inferiore ad anni 15, indipendentemente dal
mezzo di trasporto utilizzato.
Ovviamente detti limiti sono per persona.
E' necessario fare attenzione al fatto che se
il valore del singolo bene dovesse superare
la soglia di franchigia di cui sopra il viaggiatore
sarà tenuto a pagare i diritti doganali, Iva
dichiarazione di possesso da esibire al rientro
in Italia. Detta dichiarazione, per prudenza,
è bene effettuarla anche all'Ufficio doganale
del Paese visitato, al fine di non trovare
ostacoli burocratici nella fasi di rimpatrio.
Oltre i beni nei limiti dei valori
summenzionati è possibile - ma solo per i
viaggiatori di età superiore a 17 anni importare anche le seguenti altre merci:
- Tabacco: Sigarette (max 200 pezzi);
oppure sigaretti - da max. 3 gr. cadauno ( 50 pezzi); oppure sigari(max 50 pezzi);
oppure tabacco da fumo ( max 250 gr.);
- Alcol e bevande alcoliche: 1 litro in
caso di alcol o bevande alcoliche con
gradazione superiore a 22% o alcol etilico
non denaturato con titolo alcolometrico
pari o superiore a 80%; oppure 2 litri in
23
- Alcol e bevande alcoliche: 10 litri in
caso di alcol o bevande alcoliche con
gradazione superiore a 22%; oppure 20 litri
in caso di alcol o bevande alcoliche con
gradazione non superiore a 22%; oppure
vino ( max 90 litri di cui 60 litri di vino
spumante) o birra ( max 110 litri).
Superate tali quantità i prodotti si
considerano acquistati per scopi commerciali
e quindi la loro circolazione sarà soggetta
ai previsti documenti amministrativi di
accompagnamento. Per le sigarette
provenienti da Slovacchia, Lettonia, Lituania,
Estonia, Ungheria, Polonia, Bulgaria e
Romania è previsto un periodo transitorio
durante il quale si applicano le restrizioni
quantitative previste per le importazioni da
Paesi Extra U.E., ossia max 200 sigarette).
Area prodotti
Buste di plastica:
pensionamento
rinviato
Marco Fiorentino
an Francisco, Hong Kong e
Melbourne le hanno vietate. In
Italia l'ultimatum è previsto per
il 1 gennaio 2010. Ma sarà effettivamente
questa la data della condanna a morte per
crimine ecologico delle buste di plastica
non biodegradabili?
Nell'articolo 1 comma 1129, 1130 e 1131
della Finanziaria 2007 si stabiliva che a
partire dallo stesso anno
sarebbe stato avviato un
"programma sperimentale
di riduzione della
commercializzazione di
sacchi da asporto" fino ad
a rr i v a re a l l a t o t a l e
eliminazione prevista
appunto per il primo
giorno del 2010.
Oggi possiamo
tranquillamente dire che
il "killer ambientale" non
ha affatto i giorni contati,
infatti, pare che non siano
mai stati emanati decreti
per sanzionare chi non
avrebbe rispettato il
divieto e pare che il programma sopracitato
non sia mai stato messo in atto. Dunque,
salvo ripensamenti, non succederà nulla.
In Europa solo Francia e Gran Bretagna
hanno annunciato (ma non ancora attuato)
lo stop alla spesa plasticata, e solo pochi
altri paesi hanno optato per il disincentivo
economico che pure sembra efficace (anche
in Italia fu imposta una sovrattassa di cento
lire nel 1989: ma fu abolita silenziosamente
cinque anni dopo, benché avesse ridotto il
consumo del 34%). Ma perché le buste di
plastica devono andare in pensione? La
Finanziaria parla di riduzione delle emissioni
di anidride carbonica in atmosfera, di
rafforzamento della protezione ambientale
e di sostegno alle filiere
agro-industriali nel
campo dei biomateriali,
si parla inoltre anche di
un contributo al
raggiungimento degli
obiettivi fissati dal
Protocollo di Kyoto e di
messa in regola rispetto
alla diretta EN13432
della Comunità Europea.
Da quando è esplosa
la
moda
degli
i p e r m e rc a t i , s i a m o
arrivati a consumare due
miliardi di sacchetti al
mese, 400 a testa in un
anno, un quarto di quelli
che si producono in tutta Europa.
Se li stendessimo per terra come in un
patchwork, ogni anno potremmo ricoprirci
per intero la Valle d'Aosta. Per fabbricarli
consumiamo petrolio come 160 mila
automobili, il traffico di una città. Meno di
tre su dieci vengono riciclati. Per smaltire
il resto pompiamo in atmosfera 200 mila
tonnellate di anidride carbonica.
Quali alternative agli attuali sacchetti?
Basta mezzo chilo di mais e un chilo di olio
di girasole per produrre cento eco-shopper.
La soluzione al problema è stata individuata
quindi nell'utilizzo di prodotti agricoli
biodegradabili realizzati tramite la
coltivazione di 200 mila ettari di terreno a
granoturco e girasole che andrebbero a
ridurre l'attuale gap tra il costo di un
sacchetto ecologico, circa 8 centesimi, e
uno in plastica tradizionale, circa cinque.
Fra i possibili materiali agricoli che
potrebbero sostituire la plastica ci sarebbe
anche il pomodoro, alimento simbolo
dell'economia nazionale prodotto in 65
milioni di quintali l'anno: i polisaccaridi
estratti dagli scarti dell'ortaggio una volta
purificati potrebbero diventare eco-shopper.
A Seattle sarà un referendum a decidere
della sopravvivenza dei sacchetti killer. E se
si facesse in Italia? "Nell'urna forse
prevarrebbe il no.
Ma il giorno dopo, in negozio, tutti
vorrebbero la sportina di plastica": parla
l'avvocato difensore dello shopper, il
direttore generale della Federazione gommaplastica di Confindustria, Angelo Bonsignori.
È sulla nostra ambigua coscienza che punterà
la controffensiva dei produttori, titolari di
un business da 500 milioni di euro l'anno
che nessuno vorrebbe veder emigrare verso
le nuove "eco-raffinerie" di bioplastica.
I pro e i contro dell'abolizione dei sacchetti di plastica
- L'Italia produce 300 mila tonnellate di sacchetti l'equivalente
di 430 mila tonnellate di petrolio;
- 200 mila tonnellate di CO2 emesse in atmosfera solo dal
nostro Paese per i sacchetti;
- 2 milioni di tonnellate di plastica finiscono tra i rifiuti e i
tempi di degrado delle buste di plastica tra i 10 e 20 anni.
* dati diffusi da Legambiente
24
- Per coltivare il mais necessario alla realizzazione di
bioshopper serve troppa acqua: 250 litri d'acqua per un chilo
di mais;
- Occorre coltivare circa 900mila ettari a mais impiegando
così l'acqua necessaria a 750 milioni di persone;
- Le biobuste costeranno otto centesimi cadauna, per un
giro relativo al mercato interno italiano pari a 240 miliardi
di euro.
*dati diffusi dal dipartimento agroalimentare del Cnr
Area prodotti
Le vendite a domicilio via per battere la crisi
Francesco Dente
boom di vendite a domicilio. Nel 2008 il fatturato delle
aziende che effettuano la vendita diretta di servizi e
soprattutto di prodotti, anche alimentari, ha continuato
a migliorare registrando rispetto all'anno precedente un più 4,6%.
Secondo Avedisco, l'Associazione vendite dirette servizio
consumatori, nel 2008 il settore si è attestato su un fatturato di
1 miliardo e 390 milioni contro 1 miliardo e 329 milioni del 2007.
Ben 62 milioni di euro in più che stanno a dimostrare le potenzialità
di crescita di questa forma distributiva. Dal report diffuso
dall'associazione risulta che l'alimentare/nutrizionale è, dopo il
settore cosmesi e accessori moda (+ 12,9%), quello che ha
raggranellato i maggiori successi di vendita. Il settore food ha
chiuso il 2008, infatti, con un più 7%. Seguito dai prodotti casa/beni
durevoli (+3,25%), casa/beni di consumo (+0,4%) e tessili che,
invece, mette insieme solo un più 0,04%. In particolare, il fatturato
delle vendite a domicilio di beni alimentari è passato da 212.650
euro nel 2007 a 227.555 nel 2008 segnando, dunque, un incremento
di quasi 15mila euro. Colpisce, inoltre, il trend positivo che
riguarda la crescita degli addetti alle vendite dirette. Sempre
secondo l'Avedisco, nel complesso, gli incaricati che hanno puntato
su questo ambito professionale hanno registrato un balzo in
avanti di quasi il 10%. A fine 2008 erano 22.146 in più. Attualmente
sono in totale 244.621. "La vendita diretta - commenta Luca
Pozzoli, presidente di Avedisco - si dimostra un'interessante
alternativa professionale. Un settore dove contano la voglia di
fare, la serietà, la professionalità e, soprattutto, dove la meritocrazia
viene riconosciuta e non solamente sbandierata: è un sistema
che dà possibilità a chiunque, anche in questo momento di
particolari difficoltà per il mondo del lavoro".
Ferrero è il marchio
con la migliore
reputazione al mondo
La Ferrero, industria dolciaria di Alba, nel
cuneese, figura al primo posto nella classifica
mondiale delle aziende che beneficiano della
migliore reputazione generale presso il
pubblico. Lo rileva uno studio condotto dal
Reputation Institute di New York . La Ferrero
ha battutto grandi marchi come Ikea e
Johnson&Johnson salendo dal quarto posto
al top della classifica. L'industria di Alba ha
ottenuto un indice di gradimento pari a 85,17
su 100, oltre un punto in più rispetto alla
svedese Ikea che si è fermata a 84 punti.
Mentre il marchio dedicato alla cura dei bebè
è terza con 83 punti. ''Tale riconoscimento
riempie l'azienda di orgoglio - si legge in una
nota del Gruppo - è uno straordinario tributo
a tutti i collaboratori di Ferrero che
quotidianamente garantiscono ai consumatori
prodotti della più alta bontà, freschezza e
qualità''.
25
Life style
Dolphin Touch: MP3 e Radio sott'acqua
uotare in piscina da oggi può da 4GB può contenere circa 1000 canzoni
La scocca impermeabile integra, in questa
essere meno noioso con il più e la batteria assicura fino ad otto ore versione, sia i tasti luminosi, facilmente
avanzato dei lettori MP3 consecutive di musica prima di scaricarsi utilizzabili, sia un display grafico che rende
impermeabili di NU: il Dolphin Touch
l'utilizzo del lettore ancora più semplice
Oltre ad essere un lettore di file digitali
e pratico. Dal design compatto ed
(MP3 e WMA), il Dolphin Touch è una
elegante, Dolphin Touch, offre una totale
Radio FM ed è, come ogni modello
libertà di movimento grazie al fermaglio
Dolphin, assolutamente impermeabile.
di gomma in dotazione, che rende
È quindi possibile ascoltare la propria
possibile agganciarlo molto facilmente
musica o canale radio preferito mentre
agli occhialini da piscina. In questo modo
si praticano tutti i tipi di sport, compresi
è possibile ascoltare la propria musica
quelli acquatici: ad esempio il surf, il
preferita senza trascurare il rendimento
nuoto, il kayak, e lo snorkeling. Si tratta
della propria performance atletica. Il
di un gadget indispensabile per chi ama Il lettore subacqueo Dolphin Touch è venduto a 119 € Dolphin Touch è conforme alle norme
questo genere di sport, ma perfetto
internazionali IPX7 di impermeabilità e
anche per rilassarsi sotto la doccia, o facendo completamente. Per inserire la musica e garantisce l'immersione fin ad un metro
un bel bagno caldo, o anche da utilizzare in per ricaricare la batteria integrata, è sott'acqua. In dotazione anche dei normali
spiaggia senza alcuna preoccupazione. Si sufficiente collegarlo ad un PC attraverso auricolari non subacquei che lo rendono
tratta di una Radio FM e di un lettore MP3 il cavo USB2.0 in dotazione. Le novità del perfetto anche per un utilizzo più consueto,
ultra leggero (25g) e di dimensioni davvero Dolphine Touch non si fermano alle lontano da fonti d'acqua.
ridotte (66.4x21x21mm). La sua memoria funzionalità.
www.tecnologiecreative.it
Skobbler, il navigatore GPS gratuito
anche per Nokia e BlackBerry
kobbler, l'ennesimo software per
la navigazione GPS disponibile
per telefoni Nokia, Sony Ericsson,
Samsung, LG e BlackBerry. Per adesso il
programma è ancora in versione Beta e
quindi, cosa interessante, è gratuito.
E’ possibile registrarsi online e
scaricare nel proprio
telefono il software
necessario, davvero
leggero; le mappe, in 2D
e fornite da Navteq, si scaricheranno
di volta in volta per cui…occhio
alla connessione a Internet con il
cellulare.
Tra i servizi presenti troviamo:
HRS (Hotel Reservation Service), per le
prenotazioni di hotel; SIXT Rental Car
Serivece, per noleggiare
un’automobile e My
Location, punti di interesse
che l’utente può salvare
online e trasmettere al
dispositivo mobile.
La destinazione, almeno nella
ve r s i o n e 1 . 4 . 2 b e t a p e r
BlackBerry 9000 Bold provata,
è inseribile direttamente, è
possibile cercare
tra
gli
indirizzi dei
contatti
della rubrica,
qualora questi
26
abbiano un
indirizzo nella
scheda, si può
attingere dalle
destinazioni
recenti oppure
impostare una
base.
A quanto si
intuisce dal Blog
di Skobbler, in
tedesco, è in fase
di realizzazione
una versione del
programma per
iPhone.
www.blogosfere.it
Life style
Arrivano i nuovi modelli di eBook,
l’ultima frontiera del libro
e è passato di tempo
dall’invenzione della stampa,
grazie all’ingegno di Gutenberg,
e al giorno d’oggi tutti, o quasi, sappiamo
cos’è un eBook. Per chi ancora non lo
conoscesse, si tratta di un libro in formato
elettronico, o meglio digitale. Il
termine deriva dalla
contrazione delle parole
inglesi ‘electronic’ e ‘book’ e
viene utilizzato sia per indicare
la conversione in digitale di una
qualsiasi pubblicazione analogica,
che il dispositivo con cui il libro
può essere letto. Un’espressione più
che una semplice parola, che sta
diventando sempre più comune tra i
giovanissimi perché l’eBook non è
semplicemente un libro elettronico:
tradurlo così sarebbe riduttivo, dato che
questo piccolo dispositivo può fruire e
riprodurre informazioni che vanno ben oltre
quelle testuali.
Samsung si rivolge al pubblico degli eBook
reader con Papyrus, il suo lettore di libri
elettronici, presentato nel corso dell’evento
European Forum di Vienna. Grande quanto
un foglio A5, con prestazioni al top, possiede
una memoria interna da 512 MB. Sarà
lanciato nel mercato coreano a partire da
giugno per poi approdare negli altri paesi.
Tra le nuove società che si affacciano sul
mercato degli e-Book c’è l’ucraina
PocketBook che debutta
con due
modelli: il 360°,
con un
display
ampio, e il
301, con
u n o
schermo più
grande. Entrambi i
dispositivi sono muniti
di accelerometro, in
modo da ruotare la pagina insieme all’intero
dispositivo.
Google ha annunciato che fornirà i
500.000 libri del suo archivio nel formato
compatibile per il lettore eBook reader di
casa Sony.
Dal 2004 il famoso motore di ricerca si
occupa di digitalizzare i libri, compresi quelli
in uso nelle maggiori università internazionali.
Il modello in questione da possibilità di
leggere, in tutta comodità, anche in giornate
molto soleggiate. Lo storage è assicurato
dal supporto di memorie SD, al cui interno
possono essere salvati e riprodotti anche
file in formato MP3 ed AAC. Fujitsu presenta
FLEPia, il primo e-book reader con
schermo a colori. Il dispositivo è
dotato di touchscreen da 8 pollici
con risoluzione di 1024 x 768
pixel in grado di riprodurre
260.000 colori grazie alla
tecnologia “color e-paper”.
FLEPia dispone di uno slot
per schede di memoria SD
da cui attinge gli eBook da
riprodurre e può collegarsi
ad internet tramite WiFi o
Bluetooth, per visualizzare
pagine web, blog o riviste
on line a colori. Il sistema
operativo adottato è Windows CE, mentre
la batteria interna garantisce fino a 40 ore
di autonomia. In vendita dal 20 aprile prima
in Giappone, successivamente sul mercato
internazionale.
www.stile.it
La scrivania pc raffreddata ad acqua
processore di un PC viene
normalmente raffreddato per
mezzo di una ventola
ma, da tempo, è diffusa tra gli
appassionati, la pratica di utilizzare
l'acqua al posto dell'aria; i requisiti
essenziali per fare uso di questo
sistema sono una vaschetta, dei tubi,
un radiatore ed un dispositivo
metallico (waterblock), necessario
allo scambio di calore tra il liquido
e la CPU. Niente di cui stupirsi
quindi, per la realizzazione dei ragazzi
di Popular Mechanics, che hanno
costruito un PC dotato proprio di
raffreddamento ad acqua, se non
fosse che il la componentistica è
stata integrata in una scrivania. Piano di
lavoro in plexiglass per vedere tutte le parti
del computer, LED a profusione e
verosimilmente anche del colorante
fluorescente per l'acqua, il tutto racchiuso
in una struttura in alluminio, sono tra le
27
caratteristiche di questa realizzazione. Per
il resto, vale a dire l'hardware, è stata
utilizzata componentistica di livello
decisamente elevato, dal momento
che sono presenti due hard disk
VelociRaptor da 300 GB l'uno, una
scheda video GeForce GTX280, un
lettore Blu-Ray, 4 GB di RAM DDR3
ed un processore Core 2 Quad di
Intel a 3 GHz. Il PC non è al
momento in vendita e non è
nemmeno dato di sapere quella che
è stata la spesa per realizzarlo, a cui
però occorre anche aggiungere
molta pazienza, oltre alle conoscenze
necessarie per il dimensionamento
e l'implementazione dell'impianto
a liquido.
www.blogosfere.it
Life style
Guerra al microscopio,
virus che mangiano batteri
a parola virus evoca immagini
negative; la si associa a epidemie,
malattie, ai blocchi inseriti apposta
nei software e a quantaltro di catastrofico
esista. Adesso questi organismi vengono in
parte nobilitati per la possibile capacità di
indebolire i batteri da loro infettati per
ridurre la resistenza agli antibiotici.
E' infatti questa la prospettiva diversa
dell'impiego dei cosiddetti fagi che giunge
dalla Boston University of Massachussets.
Fino ad ora il loro utilizzo era legato alla
capacità di far scoppiare il batterio, una volta
penetrati in esso, evento che però ha fatto
sviluppare velocemente resistenza da parte
del germe stesso. Agli scienziati è giunta una
mano dall'ingegneria genetica che ha fatto
produrre virus che rendono più fragile il
batterio e perciò più aggredibile
dall'antibiotico.
Esempio, Escherichia Coli che, infettato
dal virus modificato, è più sensibile
all'Ofloxacina (farmaco antinfettivo).
L'uso dei fagi non è nuovo alla scienza:
usati da circa 80 anni nell'Est europeo per
combattere le infezioni, in Occidente sono
stati abbandonati negli anni '40 con la
scoperta degli antibiotici. Sono stati
riscoperti quando nel 2006 la FDA (Food
and Drug Administration) ha approvato un
batteriofago in spray nell'industria alimentare
per proteggere i cibi precotti e in scatola
dal Listeria Monocytegenes.
Questo germe è responsabile della
Listeriosi, una rara, ma anche fatale infezione
per coloro che hanno basse difese
immunitarie e per le donne in gravidanza.
Potrebbe rivelarsi un utile sistema per
combattere il terribile Mycobacterium
tubercolosis, ormai resistente a molti
antibiotici, che sta riaffiorando
prepotentemente in questi ultimi anni. Ma
la strada è stretta ed incerta. Le case
farmaceutiche non nutrono molto interesse
per i virus in terapia perché non possono
essere brevettati in quanto organismi viventi
anche se questo potrebbe comunque essere
un ostacolo superabile, ingegnandosi a
trovare un sistema brevettuale.
Resta comunque il problema più
importante della scarsa maneggevolezza di
questi microscopici esseri viventi: i batteri
potrebbero sviluppare resistenza ad essi e
potrebbero mutare, prerogativa sostanziale
dei virus che li rende tanto complessi agli
occhi e alle sperimentazioni degli scienziati.
www.benessere.com
Memoria: i grassi
l’aiutano a funzionare
l meccanismo della memoria è la chiara dimostrazione
di come il nostro sistema mentale sia organizzato in
forme straordinarie e affascinanti. Una recente scoperta
dimostra che in noi esiste un importante equilibrio fra il corpo e
la mente in grado di farci funzionare meravigliosamente bene, a
patto che sappiamo sfruttarne i principi. Spesso infatti ci priviamo
dei cibi che contengono grassi, volendo perseguire diete varie, non
tenendo in considerazione che invece sono proprio i grassi che
svolgono una funzione fondamentale nel far funzionare la nostra
memoria. E’ proprio questa la scoperta di uno studio condotto da
Daniele Piomelli presso l’Università della California in collaborazione
con l’Università “La Sapienza”. L’acido oleico, contenuto nell’olio
d’oliva, è in grado di attivare l’amigdala, ossia la nostra area cerebrale
che svolge un ruolo determinante nel farci ricordare le emozioni.
Per i nostri antenati più lontani nel tempo infatti ricordare la
posizione e il contesto di un cibo ricco di grassi era di fondamentale
importanza.
www.tantasalute.it
28
Life style
Il viagra a quattro anni dal lancio
i r c a
200.000
uomini
utilizzano Viagra
(Sildenafil Citrato)
in Italia con un
consumo medio di
una pillola a
settimana. L'età media dei consumatori è
54 anni. Nel mondo si possono contare
oltre 875 milioni di pillole consumate per
120 milioni di prescrizioni effettuate con
600.000 medici coinvolti.
Efficacia nella cura delle disfunzioni
erettili
Il Viagra funziona; nei trials clinici realizzati
in tutto il mondo 3.000 uomini hanno preso
Viagra e l'82% di essi ha riportato significativi
miglioramenti dell'erezione rispetto al 24%
di coloro che sono stati trattati con placebo.
In un recente studio aperto presentato al
9th World Meeting on Impotence Research
(Australia 2000) realizzato su un campione
di più di 2.600 uomini, che avevano
inizialmente risposto in maniera positiva a
Viagra, il 96% ha continuato ad ottenere
risultati soddisfacenti anche dopo 2/3 anni
di cura
Pericolosità e sicurezza
Viagra è un farmaco dispensabile solo su
prescrizione medica e deve sempre essere
assunto secondo le
modalità previste dal
foglietto illustrativo.
E'controindicato
per pazienti in cura
con qualunque tipo
di nitrato, una
molecola usata per
curare l'angina
pectoris. Associare il
Viagra con i nitrati può
comportare una significativa
riduzione della pressione
sanguigna con serie conseguenze. E'
inoltre controindicato in presenza di una
rara malattia degli occhi, la retinite
pigmentosa.
Come tutti i farmaci, può avere degli
effetti collaterali quali mal di testa, rossore
al viso e dispepsia. Nel 3% dei pazienti ha
provocato visione blu, annebbiamento della
Benessere a suon di bracciate
Nuoto: che passione! Questo sport sempre più diffuso tra grandi e piccini
costituisce una delle discipline più complete nel panorama delle attività
fisiche ed è consigliato fin dai primi anni di vita. Anzi, speciali istruttori
sono in grado di avvicinare all'acqua perfino i neonati dai tre mesi in su,
lasciando che i primi contatti con l’acqua avvengono tra le braccia
amichevoli di mamma e papà. Si prosegue con il galleggiamento, il nuoto
vero e proprio e, se piace, anche I'agonismo. I vantaggi sono: salute
sicurezza, benessere, armonia, forza e carattere. Del resto lo stesso corpo
umano risulta costituito in larga percentuale di acqua ed è dotato di una
buona capacità di galleggiamento. Una volta acquisita tale abilità, è possibile
imparare a nuotare purché lo si faccia con metodo, sotto la guida di
maestri in possesso di cognizioni sicure. Per tutti comunque, maestri ed
allievi, agonisti o no, Ia parola magica consiste in "acquaticità" che significa
saper stare in acqua in modo naturale e confortevole, galleggiando in
superficie e scendendo sotto acqua. Imparando a respirare correttamente
con naso e bocca con ritmi diversi a seconda degli stili praticati. Lo sviluppo
del potenziale acquatico al massimo grado, rende l'uomo simile ai delfini,
il cui stile viene riprodotto anche nelle piscine. L'acquaticità, dunque, è
una formula che svela la magia del nuoto all’uomo e rende facile apprendere
le tecniche basilari: dallo stile libero a rana, passando per dorso e delfino.
Oltre all'aspetto del corpo plasmato armoniosamente dall'attività sportiva
in acqua il nuoto è in grado di amplificare la potenza respiratoria poiché
insegna a ritmare inspirazione ed espirazione. La sua completezza fa del
nuoto uno degli sport preferiti dai genitori per i propri figli
www.conselvenuoto.it
29
vista o ipersensibilità alla luce.
Questi effetti collaterali sono
generalmente di grado da lieve a moderato
e spariscono in breve tempo. Gli effetti
collaterali in genere non
inducono i pazienti ad
interrompere
il
trattamento. Per quanto
riguarda il rischio di
attacchi di cuore per gli
uomini che assumono
Viagra per la disfunzione
erettile, risultati di studi
hanno dimostrato che non
sembra esistere un incremento
di rispetto alla popolazione che
non assume il farmaco, anche se
l'azienda produttrice afferma che, come
per ogni trattamento per la disfunzione
erettile, lo stato cardiovascolare del paziente
dovrebbe essere valutato con attenzione
prima di iniziare la cura e che dovrebbe
essere prescritto con cautela a pazienti che
hanno avuto recenti e seri disturbi
cardiovascolari, ictus e grave ipotensione.
www.benessere.com
Recensioni
Evasori: chi, come, quanto
Un sogno
accarezzato
da tanti.
Comprare
un'auto di
g r a n d i
dimensioni,
spaziosa,
ve l o c e , d i
classe. Magari
addirittura
appariscente.
N e l l a
provincia di
Perugia il sogno si è materializzato 30.480
volte. È questo il numero di vetture di grossa
cilindrata, cioè con il motore di oltre 2000
centimetri cubi, in circolazione. La cifra
sembra l'indice del benessere. Sembra. In
realtà pochi, in provincia di Perugia,
potrebbero permettersi un acquisto di
questo tipo visto che solo 2271 contribuenti
dichiarano al fisco un reddito superiore a
100 mila euro. E invece per ogni abitante
che guadagna bene ci sono 13,4 auto potenti.
Se le dichiarazioni fossero veritiere, Perugia
sarebbe quindi il paradiso terrestre per un
gruppo di fortunati: anche riconoscendo
che i titolari di redditi bassi a volte si svenano
per la passione dei motori e considerando
che alcuni guadagni sono esclusi per legge
dalle dichiarazioni, i benestanti avrebbero
comunque in dotazione personale un
consistente parco macchine. E che macchine!
In alcuni paesi della provincia, poi, le persone
più abbienti hanno un intero garage di ampie
dimensioni a propria disposizione: a Norcia
a ciascuno dei quattro contribuenti con più
di 100 mila euro di reddito corrispondono
in media maxi auto scelte fra le più lussuose.
Proprio così: 68,5 ciascuno. A Gualdo
Cattaneo le cose vanno... purtroppo meno
bene: "solo" 45 vetture di grandi dimensioni
per un contribuente con maggiori guadagni.
E nella patria della ceramica, nell'area di
Deruta, bisogna accontentarsi di 18,31.
Possibile? I dubbi ci sono. L'incrocio dei dati
delle dichiarazioni dei redditi nelle mani del
ministero dell'economia con quelli
dell'Automobile club suggerisce un'ipotesi:
e se per caso fossero di più i contribuenti
con il portafoglio più pieno? È in base a
questa domanda che scattano nel 2007 le
ricerche per scoprire chi si nasconde al
fisco ma non sulle strade. Inutile dire che
l'ipotesi di partenza è una certezza: i perugini
che occultano il reddito effettivo abbondano.
Basta andare a rintracciarli. E si ingrossa la
lista degli evasori fiscali pizzicati.
Evasori di Roberto Ippolito - Bompiani Editore
The Secret - Il Segreto
THE SECRET, dopo il successo straordinario
ottenuto negli Stati Uniti (è stato distribuito
nel tardo novembre e istantaneamente è
diventato il numero uno delle vendite in
tutte le librerie del Paese), è arrivato in
Italia il 25 ottobre 2007. La prima stampa
è esaurita dopo soli 3 giorni portando il
libro primo della sua categorie in numerose
classifiche italiane.
"E' stato tramandato attraverso i secoli,
desiderato ardentemente, nascosto, rubato
e comprato per somme ingenti di denaro.
Questo antichissimo Segreto era noto ad
alcuni dei più grandi personaggi della storia:
Platone, Galileo, Beethoven, Edison, Carnegie,
Einstein, e ad altri inventori, teologi, scienziati
e filosofi. Ora il Segreto sta per essere
rivelato al mondo."
Frammenti di un Grande Segreto sono stati
trovati nel corso dei secoli nelle tradizioni
orali, in letteratura, nelle religioni e nelle
filosofie. Per la prima volta tutti i tasselli del
Segreto compaiono insieme in un'incredibile
rivelazione che trasformerà la vita di tutti
coloro che ne faranno l'esperienza.
..."Chiunque tu sia e
ovunque tu ti trovi, il
segreto può darti tutto
quello che vuoi"...
THE SECRET raccoglie la
saggezza dei maestri del
mondo moderno, uomini e
donne che l'hanno usato
per procurarsi ricchezza,
salute e felicità. Leggendo
il libro ci viene spiegato
dagli autori come un
approccio diverso verso la
realtà ci permette di uscire
dalle costrizione di
30
situazioni di forte disagio, come ottenere
benessere, superare gli ostacoli e raggiungere
ciò che molti ritengono impossibile.
Comincerete a capire il potere nascosto e
ancora inutilizzato che si trova dentro di
voi, e questa rivelazione
potrà colmare di gioia
ogni aspetto della vostra
esistenza.
"Se imparerai il segreto
apprenderai ciò che puoi
avere, ciò che puoi essere
e potrai fare tutto quello
che vuoi. Apprenderai chi
veramente
sei.
Apprenderai la magnifica
verità di ciò che ti aspetta
nella tua vita."
The secret di Rhonda Byrne
- Macro Edizioni
Lettere
la Città
s.r.l.
Via Carlo Alberto,23 - 70056 Molfetta (Ba)
Direttore Responsabile:
Benedetta Maffia
Redazione e fotografie:
Michele De Sanctis
Grafica e impaginazione:
Nicola Lorizzo
Hanno collaborato:
Guido Amodio
Eugenio Benetazzo
Michela Caiapic
Francesco Dente
Bartolo Di Pierro
Marco Fiorentino
Mariano Leone
Domenico Pastoressa
Domenico Pesce
Angela Poli
Matteo Salvo
Canio Trione
Stampa:
Incentive Promomedia s.r.l. - Bari
REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI
TRANI N° 8/08 DEL 29/07/08
ISCRIZIONE AL R.O.C. 11645
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Tutti i diritti di riproduzione, adattamento totale
o parziale con qualsiasi mezzo, nonchè i diritti
di traduzione sono riservati per tutti i paesi.
Ogni riproduzione, totale o parziale, sotto
qualsiasi forma, anche a uso interno o didattico,
se non espressamente autorizzata dall'Editore,
è vietata a norma di legge.
L'Editore non si assume alcuna responsabilità
per l'utilizzo dei marchi o slogan usati dagli
inserzionisti e per eventuali errori presenti nella
pubblicazione; testi e foto sono puramente
indicativi.
L'Editore garantisce la massima riservatezza dei
dati forniti e la possibilità di richiedere
gratuitamente la rettifica o la cancellazione
scrivendo a:
la Città s.r.l., Via Carlo Alberto, 23 - 70056
Molfetta (Ba).
Invitiamo tutti i gentili lettori di Migro Informa
a scriverci: via Carlo Alberto 23, 70056
Molfetta (Ba)
E-mail: [email protected]
www.lacittaoggi.it
Tel./Fax 080 33 82 112
Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che
desiderano collaborare nel rispetto dell'articolo 21
della costituzione che cosi recita: " tutti hanno diritto
di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione", non
costituendo pertanto tale collaborazione gratuita
alcun rapporto di lavoro dipendente o di
collaborazione autonoma.
Gentile redazione,
sono il gestore di un bar di
Livorno e sono un vostro lettore
ormai da qualche mese .
Nell'ultimo numero ho trovato
interessante l'articolo sulle
abitudini di consumo degli italiani
e per mia fortuna ho il piacere
di smentire i dati raccolti dalla
Cda, i miei clienti non rinunciano
al caffé e vi dirò, io non rinuncio
a fare rifornimento dal vostro
Cash. Saluti
Osvaldo Leonardini
Sig. Leonardini,
la ringrazio per la duplice
attenzione che ha nei nostri
confronti: perché sceglie il nostro
giornale e il Cash and Carry Migro.
Come del resto sono felice per
l'andamento della sua attività. È
vero, spesso nelle pagine di "Finestra
sui mercati" riportiamo le analisi
di grandi istituti di ricerca, aiutano
a inquadrare i problemi ma
sappiamo benissimo che non sono
del tutto esaustive delle migliaia di
realtà presenti nel nostro bel paese.
Credo che le attività che si stanno
salvando da questa difficile
31
situazione siano le più sane. Quelle
che hanno investito nella qualità.
Continui così.
È dura resistere, cari redattori.
In televisione parlano di crisi, i
clienti lamentano la crisi ma poi
vanno in vacanza mentre noi
anche i giorni festivi siamo qui
Per le tue lettere
a Migro informa scrivi a:
[email protected]
oppure
redazione Migro informa
casella postale 151
70056 - Molfetta (Ba)
nei nostro punto
vendita a lavorare.
Sul vostro giornale offrite segnali
confortanti ma anche buone
idee. Quella di ampliare al
servizio a domicilio, ad esempio
era una cosa che volevo fare da
tempo. Ho letto che la tendenza
del mercato di prossimità è
questa e quindi cerco di
attrezzarmi per l'estate
nell'offrire questo servizio ai
miei clienti, soprattutto per
andare incontro a coloro che
restano soli a casa. Secondo voi
sto andando nella giusta
direzione?
Luciana Barbiero
Il dettaglio rappresenta la spina
dorsale del commercio nell'Italia
dei comuni. I servizi di prossimità,
come avrà avuto modo di leggere,
sono la nuova sfida per tenere il
passo con gli ipermercati. La sua
scelta oltre che essere in linea con
questa tendenza, è confermata
anche dal progressivo
invecchiamento della popolazione
italiana. Inoltre c'è un altro fattore
che è imbattibile: la cortesia e
il rapporto umano che nella
vendita è importante almeno
quanto la convenienza dei prezzi.
Immagino che se le cose vanno
bene nel suo punto vendita sia
anche perché ha saputo instaurare
un clima di fiducia con i suoi clienti.
Se sarà in grado di offrirgli un
servizio in più, non potrà che
esserene ripagata. Buon lavoro
A presto Domenico Pesce
Agli abbonati sono riservate numerose promozioni nei Cash and Carry Migro
Molfetta (Ba)
Terlizzi (Ba)
Massafra (Ta)
Corigliano d'Otranto (Le) Frosinone (Fr)
Collesalvetti (Li)
Tortona (Al)
Via Pansini Legnami, lotto B7/S
Tel. 080 33 50 888
Fax 080 33 50 555
[email protected]
S.S. 7 Appia Km 636
Tel. 099 880 46 22
Fax 099 880 81 70
[email protected]
Via Milano, 22
Tel. 0586 97 29 02
Fax 0586 96 35 52
[email protected]
Via Mariotto, 51
Tel. 080 351 56 65
Fax 080 351 46 55
[email protected]
S.S. 16 Maglie-Lecce Km 975,300
Tel. 0836 66 05 16
Fax 0836 66 09 28
[email protected]
S.S. 211 Tortona - Novi Ligure Km 11
Tel. 0131 86 05 61
Fax 0131 87 29 05
[email protected]
Modugno (Ba)
S.S. 96 Km 118,400
Tel. - Fax 080 532 22 22
[email protected]
Via Le Lame,5 Zona Asi
Tel. 0775 88 00 02
Fax 0775 29 25 66
[email protected]