dalle banlieue della francia agli ospedali in afghanistan
Transcript
dalle banlieue della francia agli ospedali in afghanistan
6/5/2016 MONDO Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan | Q CODE Magazine MULTIMEDIA IDEE CULTURA MEMORIA BLOG CHI SIAMO QCT SOCIAL Search #CLIQTAKEOVER Q CODE Magazine > Cultura > Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan DALLE BANLIEUE DELLA FRANCIA AGLI OSPEDALI IN AFGHANISTAN 05/05/2016 244 VIEWS http://www.qcodemag.it/2016/05/05/dallebanlieuedellafranciaagliospedaliinafghanistan/ 1/5 6/5/2016 Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan | Q CODE Magazine AL FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI, PRIMA DELLA PROIEZIONE DEL FILM “QU’ALLAH BÉNISSE LA FRANCE !”, CECILIA STRADA HA ANNUNCIATO CHE Questo sitoUN utilizza fa uso di cookie per facilitare la tua navigazione. Puoi decidere di accettarli o rifiutarli. EMERGENCY DEDICHERÀ SUO CENTRO MATERNITÀ IN AFGHANISTAN A VALERIA SOLESIN, VITTIMA DELL’ATTENTATO AL BATACLAN di Paolo Riva Accetto Info MATITA Ci sono la violenza, la droga e tutto il disagio delle periferie francesi. Ma ci sono anche la musica, l’amore e la speranza. Nel film, “Qu’Allah bénisse la France!” (Che Allah benedica la Francia), presentato in anteprima nazionale al Festival dei Diritti Umani di Milano ieri sera, l’affermato rapper francocongolese Abd al Malik racconta la vita dei giovani di un quartiere periferico di Strasburgo e, in particolare, la sua parabola positiva. La pellicola è un adattamento per il grande schermo dell’autobiografia del regista che, infatti, firma anche la sceneggiatura di quello che è il suo esordio. “È un’opera prima e si vede”, ha spiegato prima della proiezione Vanessa Tonnini, curatrice del programma cinematografico del festival. “Ne ha tutta l’ingenuità e, al tempo stesso, l’energia”. A fornirgliela contribuiscono il coinvolgimento di numerosi attori non protagonist e la colonna sonora, rigorosamente rap. La musica però non è l’unico tema. Ci sono anche la mancanza di opportunità per i giovani, il crimine e la violenza, anche se volutamente mai resa esplicita. E POI C’È LA RELIGIONE. QUELLA CHE SEGNA LA DIFFERENZA PIÙ MARCATA CON “L’HAINE”, L’ODIO DI KASSOVITZ, AL QUALE “QU’ALLAH BÉNISSE LA FRANCE!”, USCITO QUASI VENT’ANNI DOPO, VIENE SPESSO PARAGONATO, ANCHE PER L’USO DEL BIANCO E NERO. Il protagonista, infatti, nato e cresciuto in una famiglia cristiana del Congo Brazzaville, si converte all’Islam, lasciando il suo vecchio nome Régis FayetteMikano e prendendo il nuovo e attuale, Abd al Malik. Durante il film, insieme a un amico arabo, gira per la sua zona cercando di indottrinare gli altri giovani, si fa intervistare da un giornalista (che subito dopo scriverà un pezzaccio definendo il quartiere una “bomba sociale”), discute con il fratello, anche lui convertito, se sia giusto vestirsi in maniera tradizionale oppure “occidentale”, ricevendo una risposta che rimane una delle migliori battute del film: “Perché, Maometto aveva forse le Nike Air Max?!?”. COLLET TIVE http://www.qcodemag.it/2016/05/05/dallebanlieuedellafranciaagliospedaliinafghanistan/ 2/5 6/5/2016 Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan | Q CODE Magazine May Allah bless France / Qu'Allah bénisse la France ! (2014) - Trailer (Engli... T WEETS Nel frattempo, però, il gruppo con cui il futuro rapper cerca di sfondare perde i pezzi. Uno dei componenti finisce in carcere per un crimine commesso parecchio tempo prima, mentre un altro decide di lasciare perché ora considera la musica haram, impura, non in linea con la rigida interpretazione dell’Islam che ha abbracciato. ABD AL MALIK, INVECE, FA UNA SCELTA DIVERSA E, ANCHE GRAZIE ALLE OTTIME PERFORMANCE SCOLASTICHE CHE LO PORTANO DA UN LICEO DI SOLI STUDENTI BIANCHI A UNA PRESTIGIOSA UNIVERSITÀ, OTTIENE IL SUCCESSO TANTO SEGUITO. Non solo. Riesce anche a conquistare il cuore di una giovane marocchina vicina di casa con la quale, per tutto il film, intesse lunghi e profondi dialoghi sulla religione, sulle differenze e le discriminazioni, sulla cittadinanza, sulla Francia e sull’Occidente. Agli organizzatori del FESTIVAL, quindi, deve essere sembrato logico invitare, prima di una pellicola che affronta certi temi un’ospite come Cecilia Strada. La presidente di Emergency, infatti, ha annunciato che l’organizzazione ha deciso di dedicare una delle sue strutture a Valeria Solesin, giovane italiana rimasta vittima dell’attentato di Daesh al Bataclan di Parigi. http://www.qcodemag.it/2016/05/05/dallebanlieuedellafranciaagliospedaliinafghanistan/ 3/5 6/5/2016 Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan | Q CODE Magazine “Insieme alla famiglia, abbiamo scelto un centro di maternità in Afghanistan perché è un simbolo dei diritti che costruiamo coi nostri interventi e perché ci lavorano moltissime donne, cui Valeria aveva dedicato alcuni dei suoi lavori”, ha spiegato. “Dopo gli ultimi attentati, si è reagito in molti modi: si è creato un noi e un loro, si è enfatizzato su difesa e repressione, si sono colpevolizzati i pacifisti, si è costruito un nemico in casa. Questo è il nostro modo di reagire: opporre alla violenza i diritti, che riteniamo l’unico vero antidoto a funzionare”. Tweet di @QcodeM QcodeMag @QcodeM Provate a pensare di dover girare un film sulla democrazia e i diritti civili in Turchia. Provate a immaginare di... fb.me/2o3cddJx4 CHI È PAOLO RIVA 5h Giornalista e addetto stampa. Mi occupo di sociale, migrazioni ed esteri. E mi piace molto farlo. Sono volontario dell'associazione Senegol. Amo Londra e Roma. Su Twitter sono @paolorivaz Tutti gli articoli di Paolo Riva → PRECEDENTE NOW FESTIVAL SUCCESSIVO PROTEST MUSIC LIVE SET QcodeMag @QcodeM Settantadue studenti liceali e universitari provenienti da sei diverse città della Turchia e le difficoltà di... fb.me/2VxbOlszb 5h QcodeMag ha ritwittato Clara Capelli @clariscap Dossier#TTIP by @QcodeM qcodemag.it/2016/05/06/dos… @Sbilanciamoci @Sbilinfo @DiEM25_IT @StopTTIP_Italia 8h Nuit Debout La Francia in piazza. Ma sarà un nuovo maggio? 0 7/ 0 4 / 2 0 1 6 La set timana, in musica Incorpora Visualizza su Twitter 02/04/2016 05/04/2016 sosteneteci. come? cliccate qui! http://www.qcodemag.it/2016/05/05/dallebanlieuedellafranciaagliospedaliinafghanistan/ 4/5 6/5/2016 CHI SIAMO Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan | Q CODE Magazine Search Q Code è un progetto collettivo che predilige la forma del giornalismo narrativo, del reportage e della multimedialità. Il fine ultimo di Q Code è diventare un mensile nativo per tablet. La linea editoriale: diritti, geopolitica, cultura. http://www.qcodemag.it/2016/05/05/dallebanlieuedellafranciaagliospedaliinafghanistan/ 5/5