date voi stessi loro da mangiare

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date voi stessi loro da mangiare
Preghiera
“Venite e vedrete”
05 febbraio 2016
Comunità “Il Mandorlo”
DATE VOI STESSI LORO DA
MANGIARE
COME TI AMA DIO
Io vorrei saperti amare come Dio
che ti prende per mano ma ti lascia anche andare.
Vorrei saperti amare senza farti mai domande,
felice perché esisti e così io posso darti il meglio di me.
Con la forza del mare,
l'eternità dei giorni,
la gioia dei voli,
la pace della sera,
l'immensità del cielo:
come ti ama Dio.
Io vorrei saperti amare come ti ama Dio
che ti conosce e ti accetta come sei.
Tenerti fra le mani come voli nell'azzurro,
felice perché esisti e così io posso darti il meglio di me.
Io vorrei saperti amare come Dio
che ti fa migliore con l'amore che ti dona.
Seguirti fra la gente con la gioia che hai dentro,
felice perché esisti e così io posso darti il meglio di me.
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Dal Vangelo secondo Matteo (14,13-21)
Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo
deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle
città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per
loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli
dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada
nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che
vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo
altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo
aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci,
alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via
i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa
cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
TEMPO DI SILENZIO
P RIMO M OMENTO
OFFRIRE NOI STESSI
PER RIFLETTERE
“Voi stessi date loro da mangiare”. Sono parole impegnative che anche oggi il
Signore mi rivolge. Sempre più mi sta facendo capire che mi sta chiamando a
spendere la mia vita per questa nostra chiesa di Vicenza, nostra madre nella
fede, non per una mia serenità personale, ma per il bene dei fratelli e delle
sorelle che incontro, uscendo da me stessa e dai miei bisogni. Mi sta
chiamando a donare la mia vita come Cooperatrice ecclesiale diocesana
perché possa prendermi cura delle persone che vivono nella realtà pastorale
dove sono mandata. Questo brano mi suggerisce che essere discepola significa
offrire al Signore quei pani e pesci che Lui stesso mi ha donato; certo, sono
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molto pochi per sfamare una folla così numerosa, ma proprio quando mi
riconosco povera riesco a dire: “Signore, non ho molto, ma questo poco che
ho te lo dono perché tu possa trasformarlo in sovrabbondante ricchezza per
chi ne ha bisogno”. Dio non mi chiede di essere perfetta ma di dare da ciò che
ho e sono! Molte volte mi farebbe più comodo dire: “Congeda la folla perché
vada nei villaggi a comprarsi da mangiare”, ma non è questo che Gesù vuole;
desidera piuttosto che mi metta in gioco con responsabilità con ciò che ho,
anche se a me pare poco, e mi chiede di avere quello sguardo compassionevole
che mi fa accorgere dei bisogni degli altri, quello stesso sguardo che Lui ha
avuto per la folla. Mi piace il circolo che si crea tra i discepoli e Gesù: Lui li
invita a portargli ciò che hanno, benedice e spezza i pani e li ridona ai
discepoli perché possano darli alla folla. Solo affidando tutto ciò che abbiamo
nelle sue mani, riusciremo a rendere feconda la nostra vita!
TEMPO DI SILENZIO
SEI L’AMORE SENZA LIMITI
Sei l'amore senza limiti, sei la linfa che fa vivere,
tu che porti nella vita la tua realtà.
Sei l'amore senza limiti, e il tuo cielo lo spalanchi in me,
il tuo dono è grande come l'immensità.
Io e Te, io ti parlo e Tu sei l'infinito
Io e Te, un granello perso in questo mondo
Io e Te, io ti parlo e Tu sei nel mio cuore
io sono con te.
Sei l'amore senza limiti, che s'annulla in poche briciole,
poche gocce che trasformano tutti noi.
Sei l'amore senza limiti, che ha inventato come farci in te,
tutti uniti nella vita che dai a noi.
Sei l'amore senza limiti, tu che sei quell'acqua viva che
che scorrendo tutto il mondo disseterà.
Sei l'amore senza limiti, fa di noi torrenti liberi
della limpida sorgente che sei tu
3
S ECONDO M OMENTO
TU MI SERVI
PER RIFLETTERE
Signore, parli per ore e non ti accorgi che il tempo passa? Strano... è
realmente così o ci vuoi far capire qualcosa? Possiamo essere noi, siamo noi
quei discepoli che ti si avvicinano e ti fanno notare le necessità della folla.
Che sia anche questo “per caso”? Non penso… perché tu sei furbo! Mi sembra
infatti che dietro quel volontario silenzio ci sia un eloquente messaggio: “Tu
mi servi”. Io ti servo? Beh non certo per elencarti solamente i bisogni di chi
mi sta accanto, perché lo vedi da Te. Ma forse perché ci stai insegnando uno
stile di vita, uno stile diverso, non automatico né apparentemente fruttuoso.
“Mettici del tuo!” questo è quello che ci inviti a fare per vivere nella Tua
logica d’Amore. “Mettici del tuo e dallo a Me: ne uscirà un capolavoro!”. E
così fai sul serio. Ogni cosa che viviamo, ogni relazione, ogni sentimento che
sperimentiamo, tutto quello che ci appartiene se donato a Te diventa
benedizione, se passa tra le Tue mani diventa condivisione. Se trattenessi la
vita imploderebbe in se stessa e svanirebbe. “Cinque pani e due pesci” in
fondo non sono niente. C’è perfino la tentazione di pensare che non vale
neanche la pena di mettersi in gioco. Tu, invece, proprio in quei momenti ci
sussurri “Tu mi servi” e ci inviti a donare quel niente che abbiamo e che da
solo può ben poco. Solo Tu, Signore, puoi colmare nella sovrabbondanza ogni
nostro desiderio e bisogno che va oltre ogni umana capacità di soddisfarlo. Ti
serviamo così come siamo perché sei Tu che completi ciò che a noi manca!
TEMPO DI SILENZIO
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SERVIRE È REGNARE
Guardiamo a te che sei Maestro e Signore
chinato a terra stai ci mostri che l'amore
è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare
ci insegni che amare è servire.
Fa' che impariamo Signore da te
che è più grande chi più sa servire
chi si abbassa e chi si sa piegare
perché grande è soltanto l'amore.
E ti vediamo poi Maestro e Signore
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature
e cinto del grembiule che è il manto tuo regale
ci insegni che servire è regnare.
T ERZO M OMENTO
VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE
SALMO RESPONSORIALE - SALMO 22(21)
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.
Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato
né sdegnato l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
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I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
«Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore,
egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!».
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE E SALUTI
ECCO QUEL CHE ABBIAMO
Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai,
ecco i frutti della terra che Tu moltiplicherai.
Ecco queste mani puoi usarle se lo vuoi,
per dividere nel mondo il pane che Tu hai dato a noi.
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Solo una goccia hai messo fra mani mie
solo una goccia che tu ora chiedi a me.
Una goccia che in mano a Te, una pioggia diventerà
e la terra feconderà.
Le nostre gocce, pioggia tra le mani tue,
saranno linfa di una nuova civiltà.
E la terra preparerà la festa del pane che
ogni uomo condividerà.
Sulle strade il vento da lontano porterà
il profumo del frumento che tutti avvolgerà.
E sarà l’amore che il raccolto spartirà
e il miracolo del pane in terra si ripeterà.
CELEBRAZIONE
Le meraviglie da te compiute
voglio celebrare, o mio Signore,
voglio celebrare, o mio Signore.
Le meraviglie da te compiute
sono la tua mano tesa verso noi,
sono la tua mano tesa verso noi,
Trovo pace in te
che rispondi al mio cercare:
non nascondermi il tuo volto,
o Dio d'amore.
Trovo aiuto in te
che incoraggi la mia vita;
sei la roccia che garantisce,
garantisce sicurezza.
Come acqua che disseta
l'aridità del mio gridare,
come ombra nel deserto
sei tu, Signore, a tutti noi.
Grazie della tua presenza,
ti attendiamo al prossimo appuntamento
venerdì 18 marzo
ore 20.45
per continuare a camminare insieme. Se lo
desideri puoi tenere il libretto per pregare
personalmente…
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