04.12-BrochureEAA-qxp7:Layout 1

Transcript

04.12-BrochureEAA-qxp7:Layout 1
Test rapido per l’identificazione di pazienti a rischio sepsi
Principali riferimenti bibliografici
1 DIAGNOSTIC AND PROGNOSTIC IMPLICATIONS OF ENDOTOXEMIA IN CRITICAL ILLNESS:
RESULTS OF THE MEDIC STUDY. JC Marshall, D Foster, JL Vincent, DJ Cook, et al., JID 2004; 190: 527-34.
2 MEASUREMENT OF ENDOTOXIN ACTIVITY IN CRITICALLY ILL PATIENTS USING WHOLE BLOOD
NEUTROPHIL DEPENDENT CHEMILUMINESCENCE. Marshall JC, Walker PM, Foster DM, et al..
Critical Care 2002; 6 (4): 342-348.
3 A RAPID ASSAY OF ENDOTOXIN IN WHOLE BLOOD USING AUTOLOGOUS NEUTROPHIL
DEPENDENT CHEMILUMINESCENCE. Romaschin AD, Harris DM, Ribeiro MB et al., J Immunol.
Methods 1998; 212: 169-185.
4 LET THE CELLS SPEAK: NEUTROPHILS AS BIOLOGIC MARKERS OF THE INFLAMMATORY RESPONSE.
Romaschin AD, Foster DM, Walker PM, Marshall JC. Sepsis 1998; 2: 119-125.
5 LATEST ASSAY OPENS ANOTHER FRONTIER. Karen Titus, CAP Today, May 2003.
6 THE USE OF A RAPID ASSAY FOR ENDOTOXIN IN STRATIFYING CRITICALLY ILL PATIENTS AT RISK
FOR ADVERSE OUTCOMES. Derzko AN, Foster D, Romaschin AD, et al., AACC Abstract 2002.
7 ENDOTOXEMIA IS A MARKER OF ADVERSE OUTCOMES IN PATIENTS WITH GRAM POSITIVE AS
WELL AS WITHOUT CONFIRMED INFECTION ON ADMISSION TO THE INTENSIVE CARE UNIT.
Klein DJ, Foster D, Derzko AN, Marshall JC., American Thoracic Society, 100th International Conference,
Orlando, Florida, USA May 21-26, 2004 Abstract.
8 A NOVEL METHOD FOR THE RAPID DETECTION OF HUMAN ENDOTOXEMIA. Foster D, Derzko A,
Romaschin A. Clinical Laboratory International 2004; 28(2): 10-12.
9 MARKER OR MEDIATOR: CHANGES IN ENDOTOXIN ACTIVITY AS A PREDICTOR OF ADVERSE
OUTCOMES IN CRITICAL ILLNESS. Klein DJ, Derzko A, Foster D and Marshall JC. Toronto Critical Care
Medicine Symposium (abstract), Toronto, Ontario, October 21-23, 2004.
10 DAILY VARIATION IN ENDOTOXIN LEVELS IS ASSOCIATED WITH INCREASED ORGAN FAILURE IN
CRITICALLY ILL PATIENTS. David J. Klein, Anastasia Derzko, Debra Foster, Andrew J.E. Seely, Fabrice Brunet,
Alexander D. Romaschin, John C. Marshall. Shock, 2007.
11 EARLY MANAGEMENT OF ENDOTOXEMIA USING THE ENDOTOXIN ACTIVITY ASSAY AND POLYMYXIN
B-BASED HEMOPERFUSION. Novelli G, Ferretti G, Ruberto F et al., Contrib Nephrol Vol 167:91.
12 ENDOTOXIN ACTIVITY LEVEL AND SEPTIC SHOCK: A POSSIBLE ROLE FOR SPECIFIC ANTI-ENDOTOXIN
THERAPY Monti G, Bottiroli M, Pizzilli G et al., Contrib Nephrol Vol 167:102.
EAA 20-1
Confezione da 20 test
+ 1 Controllo qualità
18 mesi - Confezione chiusa
30 giorni - Confezione aperta
Rev. 2
Validità
04/2012
Descrizione
60510900
Codice kit
Test rapido per l’identificazione di pazienti a rischio sepsi
Permette di valutare
il rischio di insorgenza
di sepsi severa
Permette di escludere
la presenza di infezioni
da batteri Gram Negativi
Permette di impostare
terapie della sepsi basate
sulla neutralizzazione
delle endotossine
Prodotto da:
Distribuito da:
SPECTRAL DIAGNOSTICS, Inc.
ESTOR S.P.A.
Toronto, Ontario, Canada
Via Newton, 12 - 20016 Pero (MI) - Tel. 02.339416.1 - Fax 02.33912069
[email protected] • www.estor.it
Endotossina e sepsi
Interpretazione dei risultati
L’endotossina è il maggior costituente delle pareti cellulari dei batteri Gram Negativi
ed è il principale responsabile dell’insorgenza dello shock settico.
Elevati livelli di endotossinemia provocano spesso febbre,
variazioni nella conta dei globuli bianchi e, in alcuni casi, shock cardiocircolatorio.
EAA™ è un test rapido che permette di valutare, in meno di un’ora,
l’attività endotossinica su campioni di sangue intero.
Si tratta dell’unico diagnostico, ad oggi in commercio,
approvato per questo scopo dalla Food and Drug Administration degli USA.
Il test EAA™ permette di:
Il test dell’attività endotossinica prevede tre intervalli di endotossinemia:
Livello EA
Fig. 2. L’OR (Aumento del rischio) di sviluppare una sepsi
entro 24 h dal ricovero in ICU è proporzionale
al livello di endotossina.
1. Stratificare i pazienti in funzione del rischio di sviluppare una setticemia
nelle 24 ore successive.
2. Escludere, nel caso di livello EA<0,4, la presenza di infezioni da batteri G98.6% (95% C.I. 97.5/99.8)1.
Descrizione
0 – 0,39
Bassa attività endotossinica
0,40 – 0,59
Intermedia attività
endotossinica
Interpretazione
Basso rischio di sepsi
Esclusione di infezione GMedio rischio di sepsi
(OR = 2,0)
> 0,60
Alta attività endotossinica
Alto rischio di sepsi (OR = 3,0)
EAA™ è un test che permette di:
1. Valutare il rischio di insorgenza di sepsi severa.
Lo studio MEDIC ha dimostrato che il livello di endotossinemia (EA),
valutato al ricovero del paziente in ICU è proporzionale
alla prevalenza della sepsi (fig. 2) e ai principali indici di gravità (es. APACHE II).
2. Escludere la presenza di infezioni da batteri Gram Negativi.
Risultati inferiori a 0,40 (0 - 0,39) unità EA sostengono l’assenza di infezioni
da batteri Gram Negativi nei pazienti in ICU con sospetto di infezione.
3. Impostare eventuali terapie della sepsi basate
sulla neutralizzazione delle endotossine.
Descrizione e principi del test
Il principio di funzionamento del test EAA™ è schematizzato nella figura 1
e si basa sui seguenti passaggi:
• Se il campione di sangue su cui si esegue il test contiene endotossina, questa
reagisce con un anticorpo specifico anti-LPS che è il principale reagente del test.
Fig. 3. Il grafico mostra la relazione tra il valore
di attività endotossinica e la concentrazione di LPS [pg/ml]
in caso di un campione di sangue contaminato
con endotossine di Escherichia coli.
• La reazione LPS - Anticorpo stimola i neutrofili (presenti nel campione
di sangue analizzato) a produrre radicali dell’ossigeno.
Tale fenomeno è amplificato dalla presenza di Zymosan (secondo reagente del test).
• I radicali dell’ossigeno, reagendo con Luminol (ultimo reagente del test),
emettono luce di intensità proporzionale alla concentrazione dei radicali liberi,
ovvero alla concentrazione del complesso LPS-Anticorpo.
• La luce emessa è registrata da un luminometro e le Relative Light Units (RLS)
misurate vengono convertite, mediante un calcolo, in valori di Attività Endotossinica (EA)
che sono riportati come una frazione della attività totale possibile (da 0 a 1,0).
Fig. 1. Principio di funzionamento del test.
3. Impostare e monitorare eventuali terapie della sepsi
basate sulla neutralizzazione delle endotossine.
Sempre maggiori evidenze sostengono che la neutralizzazione delle endotossine
possa costituire un ottimo strumento terapeutico per il trattamento della sepsi.
Il test EAA™ si propone come valido strumento per impostare
le terapie antiendotossina e misurarne l’efficacia.
Il valore soglia di 0,6 suggerito da varie publicazioni è legato al fatto che
la curva di risposta di EAA a diversi dosaggi di LPS non è lineare e
che solo a valori EA>0,6 corrispondono le concentrazioni di LPS
che possono indurre lo shock settico (fig. 3).
Novelli et al. hanno mostrato (fig. 4) che il tasso di riduzione
percentuale di EA dipende dal valore iniziale di EA.
Fig. 4.
Dal punto di vista operativo è necessario raccogliere un campione di sangue
in provetta anticoagulante EDTA (minimo 2,0 ml di sangue).
Il campione raccolto va diviso nelle 3 provette descritte nella tabella di seguito.
Contenuto Provette
Provetta 1
(Controllo)
Sfera Luminol-Zymosan
Sfere Controllo inerte
*
Provetta 2
(Test)
Sfera Luminol-Zymosan
Sfere Anticorpo
Provetta 3
(Calibratore del Massimo)
Sfera Luminol-Zymosan
Sfere Anticorpo
Endotossina Esogena*
l’endotossina esogena viene aggiunta durante il test prima della fase di incubazione
Il risultato del test è un valore, detto attività endotossinica (EA), compreso tra 0 e 1,
che viene calcolato come rapporto dei valori di luminiscenza (RLS) delle tre provette
secondo la formula (P2 - P1) / (P3 - P1).
SHOCK SETTICO
REFRATTARIO
TEST
ENDOTOSSINA
SI
TERAPIA STANDARD +
NEUTRALIZZAZIONE
DELLE ENDOTOSSINE
NO
TERAPIA
STANDARD
EA > 0,6