la voce del corridoio - Istituto Comprensivo Foligno 4
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la voce del corridoio - Istituto Comprensivo Foligno 4
Anno 2-Numero 1 Dicembre 2012 LA VOCE DEL CORRIDOIO Giornalino d’informazione dell’I.C. “Gentile da Foligno” www.gentilefoligno.it PROGETTO COMENIUS “ EDIBLE FOREST GARDEN ” COMENIUS DAY: PARTENERS EUROPEI IN VISITA DEL NOSTRO ISTITUTO Il nostro Istituto sta partecipando al Progetto “ Edible forest nella nostra scuola, due alunne madrelingua hanno svolto la garden ” , un partenariato Comenius con scuole europee di preziosa funzione di interprete. Galles, Lettonia, Spagna, Ungheria, Portogallo, Polonia, Slo- Coordinati dal Prof. Muratore ogni insegnante ha plasmato un venia e Finlandia, che ha come obiettivo principale lo studio angelo in creta e realizzato un affresco su mattoni con l ’ aiuto dell ’ ambiente. Referente del progetto è l ’ i nsegnate Marisa dell ’ esperta d ’ arte dott. Raffaella Appodia. Nel pomeriggio, Ottaviani e collaborano tutte le maestre della Scuola Primaria il Comenius Day è proseguito in aula magna, dove, dopo i di Fiamenga, i docenti di strumento e di sostegno della Scuola saluti del DS Prof.ssa Giuseppa Zuccarini, i piccoli del nostro Secondaria di Primo Grado “ Gentile da Foligno ” . Ciascun Istituto hanno mostrato alcune attività esibendosi in una rapIstituto partner ha creato nel giardino della propria scuola presentazione di musico-danza-terapia ed entrando virtualun ” orto ” , ha partecipato alla stesura di un dizionario su mente in Polonia, hanno scoperto i loro piatti tradizionali ed piante autoctone e ha realizzato un ricettario con piatti tipici di inventato la storia “ Maga Kapusta ” cioè la “ Verza Magic i a s c u n p a e s e . ca ” .Successivamente alcuni alunni delle classi 3B, 3C, 3G, Partecipare ad un partenariato con scuole di diversi paesi, hanno mostrato alla Lim delle presentazioni in lingua inglese offre l ’ opportunità ad alunni ed insegnanti non solo di acqui- sull' Istituto, su Foligno e sulle principali città dell ’ U mbria. sire e migliorare le proprie conoscenze dell ’ argomento o La giornata si è conclusa con un affettuoso scambio di doni: della disciplina su cui si basa il partenariato, ma anche di sacchettini di lavanda ricamati a mano con cifra personalizzaaccrescere la propria capacità di di programmare, lavorare in ta e “ vinarelli ” , dipinti realizzati con diverse varietà di vino, gruppo, collaborare, utilizzare tecnologie dell ’ i nformazione , preparati nel “ Laboratorio creativo della Gentile ” ; gli ospiti migliorare la capacità di comunicare in altre lingue approfon- stranieri invece hanno consegnato diversi oggetti simbolo dendo nel contempo la conoscenza delle diverse culture stra- delle proprie nazioni, tanti dolci e caramelle per tutti! niere. Andando al sito h t t p : / / Bellissima esperienza.....sicuramente da ripetere! edibleforestgardens.blogs.sapo.pt/, si possono vedere alcune La referente del progetto Marisa Ottaviani attività & svolte dalle varie scuole. il team del sostegno Nei giorni 8 – 9 Novembre 2012, ventidue insegnanti delle scuole partners hanno visitato i plessi del nostro Istituto e la città di Foligno e dintorni. Alla Scuola secondaria, gli ospiti, guidati da alcuni alunni delle classi 3A e 3D hanno effettuato un tour dell ’ Istituto, nel corso del quale hanno potuto assistere ad alcune lezioni di inglese e matematica, visitare i laboratori di scienze, cucina, musica ed il fantastico “ orto ” di recente impianto con i suoi diversi vegetali invernali. Durante la visita dell'orto, è stato messo a dimora “ L'albero della Solidarietà ” ,un ulivo acquistato dagli alunni della classe1G con il ricavato di piccoli lavori domestici svolti in famiglia. Durante l'intera permanenza dei partners europei REDAZIONE E-mail:[email protected] Direttore responsabile Prof.ssa Giuseppa Zuccarini Caporedattore Prof.ssa Emilia Ricci I s t i t ut o C o m p r e n s i “ Ge nt i l e d a Fo l i g n Via Monte Soratte 0 6 0 3 4 F o l i g n o ( P Tel & Fax 0742 20819 v o o” 47 G ) PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI “ S COLPIRE IL TEMPO ” Incontri cinematografici con le scuole TOMBOY Interrogarsi sull ’ identità sessuale significa porsi delle domande sull ’ essere maschio o femmina. Questo è ciò che è accaduto alla protagonista del film che tratteremo: Tomboy. Laure è una ragazzina di 10 anni da poco trasferitasi in un nuovo quartiere di Parigi dove viene subito scambiata per un maschio. In questo caso, una qualunque ragazza avrebbe ribadito di essere una femmina, lei, invece, insicura e incerta della sua personalità, comincia a farsi chiamare “ Michael ” e così inizia la sua nuova vita da ragazzo. Fa amicizia con un gruppo di coetanei e con un ’ adolescente di nome Lisa che si innamora di “ Michael ” che comincia a ricambiare i suoi stessi sentimenti. La madre di Laure, una volta venuta a conoscenza della falsa identità di sua figlia, la costringe a scusarsi con tutte le persone che ha ingannato, la umilia davanti ai suoi nuovi amici, assestando così un pesante colpo al primo tentativo di Laure di trovare un ’ identità. Fortunatamente però Laure, anche se nega dentro di sé di essere una ragazza, per amore di sua madre, finge di accettare il volere della donna. Trova, però, comprensione in Lisa che, comprendendo il suo disagio, la perdona. Secondo noi questo film tratta un argomento interessante e coinvolgente, poiché nell ’ adolescenza capita frequentemente di avere crisi di identità e di non avere nessuno a cui chiedere aiuto o conferme. In questo caso i genitori di Laure non hanno avuto un comportamento adeguato nei confronti della figlia: il padre, perché cerca di cambiarla facendole fare “ cose ” da maschi, la madre, perché cerca in tutti i modi di renderla “ normale ” agli occhi degli altri per paura dei giudizi altrui. Bisognerebbe invece aiutare il proprio figlio a trovare la propria strada. Ci è piaciuto molto invece il comportamento di Lisa che, pur essendo innamorata di “ M ichael ” , riesce ad accettare Laure senza giudicarla. Maria Vittoria Polticchia,Maria Eva Franquillo,Cristina Gregori, Alessio Fattobene Aurora Gramiccia,Asia Esposito 2^C PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI “ S COLPIRE IL TEMPO ” Incontri cinematografici con le scuole TOMBOY Secondo il dizionario inglese Oxford, “ T omboy ” indica una bambina o ragazza che esibisce caratteristiche o comportamenti tipici di un maschio, inclusi i giochi ritenuti esclusivi dei maschi. Tomboy racconta la storia di Laure, una ragazzina che per essere accettata dagli altri bambini del quartiere finge di essere un maschio, prendendo il nome di “ Michael ” . In tutto ciò trova l ’ aiuto della sorella. Quando però “ Michael ” aggredisce un suo compagno di giochi per difendere la sorellina, la madre viene a sapere la verità. Arrabbiata per quello che ha fatto la figlia, la costringe a confessare a tutti la verità. Ma Laure non accetta l ’ imposizione della madre, si toglie il vestito da ragazzina che la donna l ’ ha obbligata a indossare e scappa nel parco. Quando però i suoi compagni la vedono, l’ a ggrediscono e iniziano a insultarla. La sola componente del gruppo che le rimane amica è Lisa perché quando Laure non si fa più vedere, Lisa va sotto il balcone di casa sua e con uno sguardo le fa capire che l ’ ha accettata per quello che è. Il film è incentrato sull ’ identità sessuale che si sviluppa nel periodo dell ’ adolescenza. Laure non vuole sottostare alle regole imposte dalla società degli adulti che hanno paura del giudizio degli altri e tendono ad emarginare tutti coloro che non vogliono uniformarsi. Le persone, secondo noi, devono essere accettate dalla società per quello che essi credono o si sentono di essere. Una società si dice “ civile ” solo quando i suoi cittadini accettano gli altri e li rispettano indipendentemente dalla loro sessualità, religione, ideologia politica, come recita pure l ’ articolo 3 della nostra Costituzione. Secondo noi il finale del film non è stato però molto emozionante perché è un finale aperto, mentre noi ci aspettavamo che Laure dopo alcuni anni crescesse accettando la propria identità, ma forse l ’ obiettivo del regista era proprio quello di farci riflettere su argomenti che ancora oggi suscitano “ fastidio ” e si cerca di rimuovere dalla propria mente. Marta Cocco,Alessandra Favetta,Federico Francolini, Renato Lucaj,Andrea Mancini,Francesca Scorzoni 2^C PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI “ S COLPIRE IL TEMPO ” Incontri cinematografici con le scuole HEART OF FIRE Uscito in Germania nel 2007 con il titolo originale “ Feuerher ” ( Cuore di fuoco ) e liberamente ispirato alla biografia della popstar Senait Mehari questo film è stato premiato dall ’ organizzazione internazionale Amnesty International, impegnata nella tutela e difesa dei diritti umani, come miglior lungometraggio sulla difesa dei diritti umani. Heart of fire narra la storia di Awet, una bambina cresciuta in un convento di suore che viene portata dal padre insieme alla sorella presso l ’ accampamento della GEBA ( movimento armato per la liberazione e l ’ indipendenza dell ’ Eritrea ) . Lì la bambina viene addestrata al combattimento. Inizialmente Awet prende la guerra come un gioco, ma, alla vista dei cadaveri nel fiume, si rende conto dei pericoli che corrono lei e i suoi compagni, così, grazie alla sua forza d ’ animo, riesce a fuggire insieme a sua sorella e ad un altro bambino soldato in Sudan. Awet è stata una delle tante bambine soldato impegnate nella trentennale guerra tra Etiopia ed Eritrea ( 1961-1991 ) che si è conclusa, sì, con l ’ indipendenza dell ’ Eritrea nel 1993, ma anche con quarantamila morti e mezzo milione di profughi. Il film affronta la dura realtà dei bambini soldato, tuttora impiegati nelle varie guerre che sconvolgono il continente africano e asiatico. Nonostante la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo del 1959, seguita poi dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dell ’ Infanzia del 1989 che sanciscono, la prima negli articoli 7,9,10 e la seconda negli articoli 31 e 38, il diritto al gioco, il divieto allo sfruttamento e ad impiegare i bambini nei conflitti e tendono al recupero fisico e psicologico del fanciullo vittima di ogni forma di sfruttamento, la realtà è ben lontana da tutto ciò e i diritti per molti bambini nel mondo rimangono solo sulla carta. Sappiamo tutti che in Africa o in Asia i bambini rimasti orfani o poveri vengono strappati alle famiglie o adescati nelle strade delle città indifferenti per essere impiegati nei conflitti. Per mandarli in battaglia è cosa ormai nota che vengono drogati per far loro perdere la percezione di quello che fanno o che può accadere loro. Chi di loro, inoltre, ritorna dalla guerra, non è più capace di vivere una vita degna perché rimane seriamente compromesso a livello fisico e soprattutto mentale ed ha bisogno di cure mediche e psicologiche. “ C uore di fuoco ” è un film toccante che ci ha aiutato a riflettere sugli orrori della guerra e sull ’ infanzia che non è per tutti i bambini del mondo l ’ età della spensieratezza. Matteo Moriconi,Lorenzo De Angeli,Ludovico Giacinti, Alessia Stoppaccioli,Mattia Antonini 2^C PERCORSI,PROGETTI,CONCORSI “ S COLPIRE IL TEMPO ” RASSEGNA CINEMATOGRAFICA C ’ EST DIMANCHE SUR LA ROUTE DU PARADIS C ’ est dimanche è ambientato in Francia e racconta la storia di un ragazzo nordafricano, Brahim, che un giorno viene espulso dalla scuola per il suo scarso rendimento. Una sera Brahim fa vedere al padre la comunicazione della scuola, ma il padre, che non sa leggere, crede che sia un diploma e il figlio, per paura di essere picchiato, glielo fa credere. La domenica l ’ uomo, orgoglioso del figlio, gli compra un abito elegante e poi insieme vanno al bar. Ma quando il padre fa leggere ad alta voce la lettera della scuola al barista scopre la verità. Brahim, impaurito e umiliato dalle risa degli avventori, scappa e va a casa della fidanzatina che, più matura di lui, gli consiglia di tornare in famiglia e chiedere scusa al padre. Brahim segue il consiglio; pensa di trovare il padre furibondo, ma in realtà l ’ uomo che ha compreso il disagio del figlio, lo accoglie con affetto e comprensione. Sur la route du paradis invece racconta la storia di una famiglia rom che vive di espedienti e cerca, anche ricorrendo al furto, di trovare i soldi necessari per raggiungere il capofamiglia in Inghilterra. Nella famiglia sono presenti due bambini che vorrebbero avere una vita come tutti i loro coetanei, ma vengono costretti dalla madre a chiedere l ’ elemosina agli angoli delle strade. Una sera i due fratellini, lasciati soli dalla madre, dopo l ’ irruzione dei gendarmi nel campo rom, vengono fermati dagli avventori di un fast food che chiamano gli assistenti sociali che li portano via. La madre da lontano assiste al fatto, ma per paura di essere arrestata, lascia che le portino via i figli. La tematica dei due cortometraggi è il rapporto genitori e figli: molto apprensivo e attento il primo padre, distante ed egoista la madre del secondo cortometraggio. Essere figli non è certo facile perché si cerca di non deludere i propri genitori in ambito scolastico ecc., ma anche essere genitori non lo è perché si hanno molte responsabilità ed è sempre più difficile educare i propri figli secondo determinati valori. Nella società odierna, purtroppo, alcuni valori sono stati ormai soppiantati da modelli di vita poco edificanti che ci vengono proposti dai mass media e che spingono i giovani d ’ oggi a credere che la vita vera sia quella che si vede in tv, nei reality. Di conseguenza anche l ’ educazione dei figli è cambiata e infatti i genitori rivelano una certa difficoltà nell ’ indirizzare le scelte dei figli che molte volte preferiscono come loro guida “ il gruppo ” . Ciò comporta un disorientamento nei giovani che spesso sono protagonisti di misfatti, aggressioni... La famiglia è il nucleo primario della società ed essa dovrebbe riprendersi il proprio ruolo, naturalmente supportata dalle altre agenzie educative preposte a tale compito. Alice Ansuini,Alessandro Cicio,Elia Piccardi, Alessia Favetta,Elena Giannico,Anna Brunetti 2^C L’INTERVISTA NETBOOK A SCUOLA La 1°D è una delle classi che ha aderito al pro- di in netta maggioranza, ma come la pensano getto Netbook. i professori? Il Net ci è stato consegnato alla fine di ottobre, Lo abbiamo chiesto ad alcuni di essi. alla presenza dei professori e dei nostri genitori, insieme ai quali abbiamo firmato un patto di cor- Professoressa Galassi ( docente di Lettere ) : E' uno strumento indispensabile alla didattica responsabilità. Questo strumento, infatti, richiede la nostra cura dei percorsi disciplinari in particolar modo per e il nostro impegno quotidiano nel rispetto di il percorso progettuale di geografia intitolato alcune importanti regole di utilizzo e, per questo "Giro d'Italia"; non solo, questo strumento rimotivo, oltre ad esserci utile nello studio, ci aiuta sulta utile anche per la rielaborazione dei cona diventare responsabili. Utilizziamo il Net sia in classe che a casa. cetti di storia attraverso le mappe mentali... Nella geometria usiamo il programma GeoGebra e poi con ActivInspire scattiamo alcune foto Profesoressa Angelella ( docente di Scienze al disegno geometrico e lo andiamo a commen- e Matematica ) : Per la mia disciplina il Net è uno strumento particolarmente utile per favori- tare. Possiamo inoltre creare tabelle, grafici, schemi e re l'apprendimento attivo della geometria atmappe concettuali, che utilizziamo per rielabora- traverso la sperimentazione diretta e personare i concetti di storia e geografia, e possiamo anche realizzare delle presentazioni animate per il progetto sulle regioni italiane. le delle figure. Professoressa Carloni ( docente di Inglese ) : Da un breve sondaggio di classe, è emerso che, Penso che sia molto motivante e che stimoli la a distanza di quasi due mesi dall'adozione del creatività. Net, l'89% di noi si dichiara "contento", il 7% "dubbioso" e il 4% "non contento". Gli alunni che preferiscono il Net sono quin- Insomma... “ l'avventura Netbook ” è appena cominciata, ma ha già incominciato a dare i suoi frutti. Alunni contenti Alunni dubbiosi Alunni non contenti 4% 89% 7% Miriam Governatori , Lucrezia Angelucci 1°D REPORTAGE L'ARMATA VERDE Una mattina ho guardato il cielo ho visto un sole splendido. Mi sono detto: “ è la giornata adatta! ” . A scuola mi aspettavano un gruppo di compagni e una manciata di prof. Dai loro sguardi ho capito che erano determinati quanto me. Siamo andati nell'aula Millennium, ci siamo bardati a dovere con cappelli , con camice a quadri e stivaloni di gomma ,abbiamo imbracciato le nostre armi : il rastrello, la vanghetta,il cuneo, e la carriola. Eravamo tutti pronti e modestamente anche belli. Siamo andati a vedere l'appezzamento di terra, che la nostra preside ci aveva fatto preparare. Già da lontano vedevamo quel rettangolo di terra scura, che sembrava un materassino morbido ed accogliente, più ci avvicinavamo più cresceva la nostra emozione: ERA IL NOSTO ORTO ora bisognava cominciare a combattere: la prima cosa che abbiamo fatto era la squadratura del terreno, poi abbiamo messo a dimora le piantine di insalata, quelle di verza, di cavolfiore e di cavolo nero, nonché la salvia e il rosmarino. Abbiamo seminato i semi degli spinaci, abbiamo interrato aglio,cipolla e porro, infine con un tocco artistico abbiamo riempito una aiuola di cavoli ornamentali di colore bianco, rosa e viola. Insieme ai miei compagni non sono mancate le risate e divertimento quindi in allegria la battaglia era terminata L'ORTOLANO della 3° D L ’ orto dell ’ IC “ Gentile da Foligno ” LE NOSTRE RIFLESSIONI L ’ ADOLESCENZA Quest'anno frequentiamo la classe terza e abbiamo iniziato a riflettere molto su di noi e sul nostro futuro. Abbiamo letto molto, ci siamo informati, ci siamo fatti molte domande ( ad alcune delle quali non siamo neanche riusciti a dare una risposta!!! ) e, alla fine, abbiamo elaborato i nostri pensieri riguardo il periodo che stiamo vivendo e le scelte importanti che "bussano alla porta". Eccone alcuni che sintetizzano i nostri stati d'animo. "L ’ ADOLESCENZA E ’ UN PERIODO MOLTO IMPORTANTE NELLA NOSTRA VITA: E ’ FONDAMENTALE AVERE UN BUON RAPPORTO CON LA PROPRIA FAMIGLIA, CHE PUO' DARTI UNA MANO NEL COMPIERE SCELTE IMPORTANTI. ANCHE GLI AMICI PERO ’ HANNO UN RUOLO IMPORTANTE: CON LORO SI PASSA LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO E CI SI CONFIDA…" "L ’ ADOLESCENZA E ’ UN PERIODO FANTASTICO. TUTTI TI DICONO: “ NON TI RICONOSCO PIU ’ , QUANTO SEI CRESCIUTO, ORA SI CHE SEI BELLO! ” . OGNI GIORNO HAI TALMENTE TANTA ENERGIA DENTRO DI TE CHE VORRESTI FARE IL “ GIRO DEL MONDO ” . E ’ BELLISSIMO E VORREI CHE NON FINISSE MAI!!!" "IN QUESTO PERIODO SI CRESCE, SI CAMBIA ASPETTO E SI COMINCIANO A CREARE DELLE IDEE PERSONALI! E ’ UN PERIODO DIFFICILE PERCHE ’ SI DEVONO PRENDERE DELLE DECISIONI IMPORTANTI. CI SONO ANCHE I LITIG CON I GENITORI, SI E ’ SPESSO IN DISACCORDO CON LORO E LE LORO OPINIONI." "A ME L ’ ADOLESCENZA NON PIACE MOLTO, PERCHE ’ DEVO CRESCERE ( E NON MI VA TANTO! ) E POI PERCHE ’ NON SI E ’ PIU ’ LIBERI DI FARE TANTE COSE CHE SI FACEVANO QUANDO SI ERA BAMBINI…" "L ’ ADOLESCENZA E ’ UN MOMENTO IN CUI NON SI VA D ’ ACCORDO CON I PROPRI GENITORI E SI VORREBBE SEMPRE STARE CON GLI AMICI! LA NOSTRA ALTEZZA INIZIA AD AUMENTARE E GLI ADULTI TE LO FANNO NOTARE CON TUA GRANDE SODDISFAZIONE!!! E ’ UN MOMENTO FANTASTICO E SPECIALE!" "E ’ UN PERIODO DIFFICILE DELLA NOSTRA VITA: TUTTO CI SEMBRA SBAGLIATO E NON ADATTO, I GENITORI CI SEMBRANO NOIOSI, NON CI PERMETTONO DI FARE NIENTE, MENTRE GLI AMICI CI SEMBRANO GLI UNICI DISPOSTI A CAPIRCI, AD ASCOLTARCI E AD AIUTARCI…" "E ’ ANCHE UN PERIODO DI AMORI, CHE VANNO E VENGONO, QUASI PER DISPETTO. E ’ UN MOMENTO UNICO, NEL QUALE CI SI SENTE GRANDI ANCHE NEL FARE PICCOLE COSE!!!" "E ’ UN PERIODO DELLA MIA VITA MOLTO SIGNIFICATIVO: E ’ BELLO PERCHE ’ PASSO MOLTO TEMPO CON I MIEI AMICI. PERO ’ CI SONO ANCHE DEGLI ASPETTI NEGATIVI, PERCHE ’ A VOLTE PROVO TRISTEZZA, PAURA E ANSIA. MI PONGO ANCHE MOLTE DOMANDE: COME SARO ’ DA GRANDE? CHE LAVORO FARO ’ ?" "CHE DIRE? QUESTA PAROLA MI SPAVENTA UN PO ’ , PERCHE ’ NON SO BENE COSA MI ASPETTA!!! IMMAGINO CHE ESSERE BAMBINI SIA PIU ’ FACILE: ORA ARRIVANO LE RESPONSABILITA ’ CHE DOVRANNO ESSERE AFFRONTATE!!! C ’ E ’ DI BELLO L ’ AMICIZIA E I PRIMI AMORI CHE TI FARANNO FELICE!" "L ’ ADOLESCENZA E ’ UN ’ ETA ’ IN CUI CAMBIA TUTTO, DALL ’ ASPETTO FISICO AL CARATTERE! L ’ ADOLESCENZA E ’ DIVENTARE PIU ’ GRANDI, ESSERE PIU ’ MATURI, SCHERZARE QUANDO SI DEVE SCHERZARE ED ESSERE SERI QUANDO E ’ IL MOMENTO DI ESSERLO!!!" Gli alunni della 3^C CULTURA E SOCIETA’ SCAMBIO EPISTOLARE All ’ inizio di novembre, alla classe 2°B è arrivata una lettera dalla scuola media di Impruneta ( Fi ) . Virginia, una ragazza di 12 anni, ci ha raccontato di lei e della sua classe. La nostra prof. ssa di lettere, la Tacchi Cecilia, non si è lasciata sfuggire l ’ occasione: dato che stiamo studiando proprio la lettera, come testo, in italiano, ha deciso di farci scrivere tante lettere di risposta, una ciascuno, che poi abbiamo “ messo insieme ” per rispondere a Virginia. Una volta tanto, abbiamo scritto una lettera “ vera ” , e non solo un ’ esercitazione, mettendo in pratica ciò che la prof. ci dice sempre “ Cercate di essere chiari: chi legge, non sa ciò che volete dire, e deve poter capire bene … e possibilmente non annoiarsi! ” . Stavolta davvero chi legge ha voglia di conoscerci. Ecco come ci siamo presentati: è venuta fuori l ’ immagine di una classe, dove in fondo … ci si vuole bene! 26 Novembre 2012 Cara Virginia, ci è piaciuta molto la tua lettera! Noi siamo la 2°B, una classe della scuola media “ G entile da Foligno ” . La nostra scuola è molto grande, ci sono otto sezioni, una palestra megagalattica e un giardino spaziosissimo. Siamo ventitré alunni, tredici femmine e dieci maschi. Incluso c ’ è Leonardo ( Leo ) che ha un anno in più di noi; Leo ha un “ problema ” che lo rende speciale. Infatti lui è il più simpaticone: fa le rime con i nostri nomi, dice barzellette divertentissime e battute spettacolari, la più bella è: ” Mica sto a pettinà le bambole!” oppure “ M a io so ’ una bomba! ” . La nostra classe è molto affiatata, ci conosciamo dall ’ anno scorso, ma è come se ci conoscessimo da moltissimo tempo. La nostra città non è molto grande. Foligno ha più o meno sessanta mila abitanti ed è composta da molte frazioni; alcuni di noi abitano a Maceratola, Fiamenga, Cave e Budino. Altri vivono a Spello e nelle sue vicinanze. Nella nostra classe ci sono anche tre ragazzi che sono di altre nazionalità: una è tedesca, un altro è albanese e l ’ ultimo è equadoreño. Nella nostra città non c ’ è la festa della vendemmia, come da voi, ma la Quintana! La Quintana è una manifestazione che si svolge due volte all ’ anno: una a giugno e l ’ altra a settembre. La Quintana è un torneo cavalleresco ed una manifestazione storica in costume. Generalmente, la sfida si tiene sabato sera ( a giugno ) , per poi fare la rivincita la domenica, con un ’ edizione pomeridiana ( a settembre ) . La giostra consiste nel compiere alcuni giri del vecchio stadio di Foligno nel minor tempo possibile, infilando tre volte un anello appeso a una statua e senza ricevere penalità. Il diametro dell ’ anello diminuisce progressivamente nei tre turni della gara. I fantini corrono vestiti da cavalieri seicenteschi e, prima della gara, si svolge una sfilata in sontuosi costumi storici, l ’ unica in Italia dedicata alla moda del XVII secolo. La denominazione di Quintana deriva dal nome della quinta via dell ’ accampamento dei soldati che anticamente, armati di lancia, si lanciavano contro un fantoccio cercando di infilare l ’ anello sospeso ad una sua mano. CULTURA E SOCIETA’ Risalgono quindi ad allora le origini del torneo, però la prima testimonianza documentata dello svolgimento della Quintana come torneo cavalleresco legato alla festa, risale al 1448. Nella nostra città ci sono molte chiese, la principale è San Feliciano. Inoltre ci sono diversi parchi, tra cui i “ Canapè ” e il Parco “ Hoffman ” . Adesso ritorniamo alla nostra classe: noi abbiamo trascorso insieme momenti bellissimi, ma quello più significativo è stato quando siamo andati al Parco Avventura. Quel giorno eravamo davvero molto agitati, era la nostra prima uscita e non sapevamo se il posto in cui dovevamo andare fosse divertente o noioso; appena arrivati, ci hanno spiegato e dato le diverse attrezzature e poi siamo partiti per un percorso sospeso tra gli alberi con carrucole, corde e tranelli molto divertenti. Se uno di noi cadeva, subito gli altri scoppiavano a ridere: per concludere, è stato davvero straordinario quel giorno e non ce lo dimenticheremo facilmente. In questi giorni, le professoresse ci hanno dato una comunicazione per la gita di tre giorni sulla neve, noi abbiamo accettato tutti, tranne uno. Ci hanno detto, visto che siamo una classe abbastanza vivace, che se ci comportiamo male si rischia di non andare in gita e quindi stiamo cercando di migliorare il nostro comportamento. Nella nostra scuola c ’ è lo strumento musicale, si può fare violino, pianoforte, flauto traverso e chitarra. Non tutti fanno strumento, nella nostra classe sono in quattro. Al pomeriggio si possono fare diverse attività e sport, alcuni di noi lo fanno. Leonardo, fa dei dolci molto buoni; con la sua insegnante fa anche delle rappresentazioni alla LIM, perché in ogni classe c ’ è una lavagna interattiva multimediale; anche nella tua scuola ci sono le LIM? Ti vogliamo raccontare un aneddoto molto carino che a noi ha fatto molto ridere: stavamo al laboratorio di arte e il nostro professore ci stava parlando di Giotto. Ci ha detto che, dopo aver fatto fare lo sfondo agli allievi, Giotto iniziava il capolavoro, così sentendo “ di Giotto ” , un nostro compagno ( non diciamo il nome, ma a questo punto puoi capirlo anche tu … nessuno di noi, tranne uno, avrebbe potuto avere un ’ idea così geniale! ) ha detto : ” Digiotto, digiannove, diventi! ” In quell ’ istante, noi siamo scoppiati a ridere così tanto che non smettevamo più! Non so se hai capito la battuta, ma noi sì, e te la volevamo raccontare, perché è stata proprio divertente. Ora ti dobbiamo lasciare, perché è quasi finita l ’ ora. Un saluto dal cuore verde d ’ Italia, la 2°B della Gentile da Foligno. PS. Ci puoi raccontare qualcosa della tua classe? CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? IL DODO Nella lettura del libro di narrativa “ L ’ ecologia spiegata ai ragazzi “ di Giuseppe Brillante,ho appreso che il Dodo è una delle 690 specie di animali conosciute estinte per colpa dell ’ uomo. Il Dodo era un uccello columbiforme che viveva nelle isole Mauritius ,non sapeva volare e nidificava a terra. L'antenato del Dodo o arrivò nelle isole Mauritius e ,pian piano,grazie al clima e alle condizioni che trovò sull'isola si trasformò in un uccello stazionario e legato all'ambiente:il Dodo. Si crede che il Dodo si sia estinto a causa della caccia dei portoghesi. Esso forniva carne a buon mercato e con le sue piume venivano fabbricati cuscini e coperte imb o t t i t e . La parola Dodo deriva dal portghese "Doudo"che significa sempliciotto perché era una preda facile per gli animali antagonisti introdotti dai portoghesi sull'isola Mauritius.Compare anche in film o cartoni animati come: “ Alice nel paese delle meraviglie ” ,nel programma “ L'albero azzurro ” nel personaggio di Dodò,ne “ L ’ e ra glaciale ” e in “ Phineas ” e “ Ferb ” . In inglese si usa un ’ espressione che ci fà capire che il Dodo è, prima di tutto, un uccello estinto e soprattutto che non è riuscito ad adattarsi alle nuove circostanze,questa espressione è:AS DEAD AS DODO,cioè morto e sepolto. Marta Velloni 2^D CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? ALCUNI TIPI DI SPORT Il termine Sport trae origine dal termine latino “ d eportare ” che ha anche tra i suoi significati quello di “ uscire fuori porta ” cioè uscire dalle mura cittadine per dedicarsi a pratiche sportive. Lo sport è l ’ insieme di quelle attività fisiche e mentali compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l ’ intero apparato psico-fisico umano e di intrattenere chi lo pratica o chi ne è spettatore. Lo sport può essere praticato singolarmente o in gruppo, senza fini competitivi oppure gareggiando contro altri sportivi. In quest ’ ultimo caso si parla di “ agonismo sportivo ” . L’ATLETICA Lo sport che pratico e vorrei presentare è l ’ atletica, che è nata con l ’ uomo. Procedendo direttamente da movimenti elementari, essa è basata esclusivamente sull ’ abilità e la potenza coordinata del corpo umano. Alla voce corrispondente dell ’ Enciclopedia dello Sport si legge: “ Insieme degli esercizi che deriva- no dalle attività fisiche elementari dell ’ uomo ( m arcia, corsa, salto, lancio, ecc…. ) atti a conferire al corpo umano efficienza ed armonia funzionali e praticati a scopo agonistico ” . L ’ atletica ha sempre avuto come unico scopo la vittoria sul diretto avversario. I greci dettero all ’ atletica una codificazione precisa e assegnarono agli atleti che partecipavano alle Olimpiadi una posizione di rilievo nella vita civile e religiosa. Ma quando Teodosio abolì, nel 374, le Olimpiadi, gli atleti diventarono attori professionisti e le discipline atletiche furono sostituite da combattimenti e gare ippiche. Nel Medioevo si ripresentarono attività come la lotta, il salto in lungo, in alto, con la pertica ed il lancio del giavellotto. Nel 1835 si sviluppò il podismo agonistico le cui gare si svolgevano su campi o strade. Nel 1860 si diffuse in tutto il paese britannico. Ebbe così inizio l ’ atletica moderna e la lunga e paziente attività dei pionieri per la creazione di regolamenti, tecniche, impianti, istruttori. I primi campionati italiani di atletica si svolsero nel 1898 a Milano che, però, compresero solo i 100 m e la maratona. Nel 1926 fu fondata la FEDERAZIONE ITALIANA DI SPORT ATLETICI ( FISA ) . Nel 1926 si trasforma in FEDERAZIONE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA ( FIDAL ) . Solo nel 1921 le donne furono ammesse alle gare. Attualmente, le manifestazioni fondamentali dell ’ atletica sono: i Giochi Olimpici, i campionati Mondiali ed Europei, le CoppeEuropa e del Mondo, i Giochi Panamericani e i Giochi del Commonwealth. LA CORSA La corsa per molti anni è stata l ’ unica prova atletica delle Olimpiadi dell ’ antichità, grazie alle sue caratteristiche di semplicità e naturalezza ma anche di sfida dell ’ uomo contro il tempo ed i suoi simili. CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? Ogni corsa ha in sé qualcosa di unico e di leggendario: la lotta dell ’ uomo contro il tempo, la fatica, il tentativo di sconfiggere le leggi della fisica correndo sempre più veloce….. La corsa è considerata la regina dello sport. Esistono due tipi di corsa:1 ) LA CORSA VELOCE, cioè in linea, a ostacoli e staffetta;2 ) LA CORSA DI RESISTENZA, cioè fondo, mezzofondo, maratona, cross… La corsa in linea può essere praticata all ’ aperto o al coperto ( indoor ) , di lunghezza limitata cioè fino ai 400m. La gara dei 100m si corre in linea retta; i 200m comprendono una curva e quindi i blocchi di partenza devono essere sfalsati per compensare lo svantaggio delle corsie esterne. L ’ atleta può essere squalificato nel caso in cui faccia due false partenze o invada un ’ altra corsia. La corsa ad ostacoli si corre in pista. In tutte le sue specialità la distanza tra gli ostacoli, tra questi e la linea di partenza e quella di arrivo è ben definita. Se durante la gara un ostacolo cade l ’ atleta non viene squalificato. La staffetta è una corsa a squadre composte da quattro atleti ( frazionisti ) ciascuna, ognuno dei quali corre una frazione del percorso reggendo il testimone. Se quest ’ ultimo cade la squadra viene squalificata oppure quando l ’ atleta invade un ’ altra corsia o non rispetta la zona di cambio. La cross o campestre ha come unica regola l’ u tilizzo della giusta scarpa a seconda delle categorie di appartenenza. Con l ’ eccezione della maratona e della campestre, tutte le gare di corsasi disputano sulla pista di atletica. Le gare di velocità vanno disputate in corsia, tranne la staffetta 4x400m, nella quale solo il primo giro deve essere eseguito in corsia. Le altre gare si disputano portandosi verso l ’ interno della pista ( a lla corda ) per compiere il percorso regolare più breve. La lunghezza della pista misura 400m alla corda. E ’ suddivisa in 6 o 8 corsie, generalmente è in tartan, che garantisce elasticità e aderenza. Francesca in azione Francesca Pacchia 2^F CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? LA PALLAVOLO La pallavolo o volley è uno sport ideato nel 1895 da William G. Morgan. Nel 1900 un insegnante di educazione fisica, A. T. Halstead,fu l ’ artefice della diffusione del seguente gioco negli Stati Uniti,scrisse il regolamento,infine chiamò la pallavolo “ volleyball ” . La pallavolo fu inserita tra gli sport olimpici nel 1957. E ’ giocata da due squadre con un pallone,su un campo diviso da una rete. L ’ area di gioco si divide in campo e zona libera. Il campo deve essere lungo 18 m e largo 9m,la zona libera invece deve essere larga fra i 3 e i 5m, ( linee di fondo ) e fra i 3 e gli 8 m ( linee di fondo ) . La rete ha diverse altezze sia per gli uomini sia per le donne,per i primi 2,43m,invece per le donne 2,24m. La palla solitamente è del colore dello stato in cui si gioca e deve essere fatta di cuoio soffice. Ogni squadra è formata da 6 giocatori e ha a disposizione 6 riserve,infatti il numero massimo di sostituzioni è 6. Lo scopo del gioco è quello di realizzare punti facendo cadere la palla nel campo avversario. La partita viene vinta dalla squadra che arriva prima a 25 punti. I modi per ottenere punti sono i seguenti: 1.facendo cadere la palla nel campo avversario,2.in caso di errore, 3.quando la palla finisce fuori dal campo( d a parte dell ’ avversario ) . Questo sistema di regole è stato introdotto nel 1998 e viene chiamato “ RALLY POINT SISTEM ” . Il campo è suddiviso in due zone ;la zona di attacco e la zona di difesa,divise a loro volta in tre parti che contengono tre giocatori di prima linea e tre di seconda linea. La squadra in possesso della palla viene chiamata squadra in battuta,l ’ altra squadra in ricezione in quanto riceve la palla. Durante la partita quando la squadra vince l ’ azione,i giocatori che la compongono girano in senso orario cambiando di posto . I FONDAMENTALI: I fondamentali della pallavolo sono le azioni più importanti che compie il giocatore. PALLEGGIO:è il passaggio della palla tra due o più giocatori. BAGHER:consiste nel respingere il pallone con la parte radiale delle braccia. SCHIACCIATA: è il colpo o lo schiaffo che si dà alla palla con una sola mano colpirla molto forte. MURO A TRE:è un ostacolo che viene formato dalle braccia di tre giocatori per arrestare la palla. SERVIZIO:è il colpo netto che mette in gioco la palla inviandola nel campo avversario. E ’ il CRONACA SCOLASTICA Che cosa avviene e che cosa si fa a scuola? solo modo di iniziare la partita. SMORZATA: è il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo. Queste sono tutte la informazioni da sapere sulla pallavolo. Questo sport secondo me è molto divertente e carino perché mette in gioco tutte le parti del corpo e soprattutto perché è un gioco di squadra. Azzurra Gallù 2^F IL TENNIS Il tennis è uno sport in cui si può giocare in 2 o in 4 giocatori in un campo rettangolare. Dal tennis sono derivati altri sport come il ping-pong,lo squash e la pelota. L ’ inglese Mr. Wingfield brevettò il tennis ma le regole non erano le stesse di oggi:il campo era lungo 18,2 m, era largo alla base 9,10 m e al centro soltanto 6,3 m. Piano,piano il centro si allungò, la rete si abbassò. Nel 1900 i giocatori indossavano calzoni alla caviglia e camicie con le maniche lunghe. REGOLAMENTO Gli incontri si suddividono in due partite ( s et ) ; un set è costituito da 6 o più giochi. Dal 1976 se i giocatori sono sul punteggio 6-6 si disputa un gioco decisivo per conseguire la vittoria del 7-6. L ’ ordine del punteggio 15-30-40 non è certo ma si pensa abbia radici medievali e francesi. I tiri principali sono:il dritto,il rovescio e la battuta o servizio. Per dritto si intende il colpo piazzato quando la palla viene colpita alla destra del giocatore dopo il rimbalzo ( s e si è destri ) .Per rovescio invece si intende il colpo piazzato quando la palla viene colpita alla sinistra ( sempre se si è destri ) .La battuta deve essere effettuata dal giocatore fermo oltre la linea di fondo del campo di gioco e se un giocatore tocca questa linea con un piede commette fallo di piede perdendo 1 punto. Giulia Pascucci 2^F LO SPORT GIORNATA PARALIMPICA Il giorno undici Ottobre 2012 noi alunni delle zio, ascoltare i suoni della palla per percepirne la classi 3°G e 3°E ci siamo recati ad Assisi, in direzione e fare goal nella rete avversaria. Piazza Santa Chiara, per l ’ occasione divisa in Verso metà mattinata è iniziata la partita di ba- settori, per assistere alla giornata paralimpica. sket, i cui partecipanti giocavano, come i tennisti, Poco dopo il nostro arrivo,ha avuto inizio la ma- su sedie a rotelle a ruote oblique. Il loro scopo era nifestazione con una scenetta in stile cinese rea- quello di mandare la palla all ’ interno di un canelizzata da tre ragazzi. Il corteo dei partecipanti, stro posto alla stessa altezza di quello regolare dopo aver sfilato davanti ai presenti, si è fermato ( 3 ,05m ) . al centro del campo e ha cantato l ’ Inno di Ma- C ’ era anche la zona destinata alle partite di ping meli. Dopo l ’ intervento di alcuni organizzatori pong e quella in cui si svolgeva il calcio a cinque della giornata, il cui messaggio è stato diffuso per i ragazzi down. Gli organizzatori hanno forma- anche attraverso il linguaggio mimico per i non to squadre miste costituite da ragazzi delle para- udenti, si è dato il via ai giochi. Inizialmente ci limpiadi e scolari, in modo tale che tutti collaboras- siamo recati verso una struttura verticale che sero insieme e si divertissero in compagnia. simulava l ’ arrampicata sportiva, inaugurata dal Dopo il tiro con l ’ arco, la giornata si è conclusa campione mondiale spagnolo Urko Carmona, con una rappresentazione di karatè da parte di che ha vinto quest ’ anno le Paralimpiadi in que- giovani ragazzi e con un ’ altra scenetta di saluto. sto sport con l ’ uso della sua unica gamba. An- Questa manifestazione è stata per noi un evento che noi ragazzi spettatori ci siamo cimentati in molto significativo perché noi ragazzi della 3°G questa attività sportiva, sicuramente divertente viviamo ogni giorno con un nostro compagno que- ma anche faticosa. Chi non si dilettava nell ’ sta esperienza di fattiva cooperazione e integra- arrampicata, si divertiva nel guardare la partita di zione. tennis svolta sul campo da basket che, per l ’ Abbiamo provato un senso di stima verso coloro occasione, presentava al centro una rete che in che, nonostante le difficoltà, affrontano le sfide seguito sarebbe stata utilizzata anche per altri sportive e la vita in generale con serenità e gioia, sport. I tennisti giocavano su delle sedie a rotelle manifestando una voglia di vivere che alcuni di noi e le regole da seguire erano le stesse del tennis “ g uardano con il cannocchiale ” ! tradizionale. Siamo tornati a casa più maturi perché, nel com- Davanti al campo da basket si trovava il campo plesso, questa esperienza ci ha donato un sacco da calcio per non vedenti, sul quale si poteva d ’ insegnamenti preziosi e ci ha permesso di giocare a gruppi di tre persone. Questo presen- guardare la vita con occhi diversi e con maggiore tava tre tappetini su cui si accucciavano i tre gio- fiducia nel futuro. catori, con occhi bendati, e una porta per squadra lunga quanto il fondo del campo. Per la partita, chiamata torball, veniva utilizzata una palla sonora e il gioco consisteva nello stare in silen- Luttazi Rachele e Muraca Marzia 3°G LABORATORIO CREATIVO Dal “Laboratori creativo” una panoramica dei capolavori natalizi realizzati a mano con tecnica mista da Ambra Bocci e Carla Tamburo con la collaborazione di Alessandro,Francesco,Gabriele e Leonardo. Decorazioni natalizie Ghirlande di stoffa Albero di Natale Le nostre ricette Il laboratorio di cucina della Gentile ha riacceso i fornelli! In 3C prosegue l'esperienza dello studio della geografia anche attraverso la realizzazione di ricette tipiche dei vari Paesi oggetto di studio. Protagonisti di questa attività sono Francesco e Leonardo, aiutati di volta in volta da alcuni compagni di classe. La presenza di alunni provenienti da diversi Paesi extraeuropei, sarà molto preziosa per reperire ricette tipiche delle zone di origine. Il progetto ha avuto inizio in concomitanza dello studio del continente americano con la produzione dei “ C HOCOLATE CHIP DROP COOKIES ” , dei croccanti biscotti arricchiti da gocce di cioccolato. Questa ricetta è stata proposta da Lucia, la cui mamma, americana doc, le ha insegnato a fare questi deliziosi biscottini e da lei realizzata con Francesco e Leonardo. Pare che questi dolcetti siano nati per caso intorno agli anni '30 dalle mani di Ruth Wakefield. La signora Ruth lavorava in un bed and breakfast, il “ Toll House Inn ” , nella città di Whitman in Massachusetts ed era solita preparare per i suoi clienti dei deliziosi biscotti al burro e cioccolato. Un giorno si accorse di aver esaurito il cioccolato in polvere che usava di solito e lo sostituì con del cioccolato ridotto in piccoli pezzi, che il Signor Nestlé, suo amico, le aveva regalato. Quando sfornò i biscotti notò che i pezzetti di cioccolato non si erano sciolti come voleva che accadesse, ma erano rimasti croccanti e ben visibili. Ruth decise di servire ugualmente i biscotti ai suoi clienti. Fu subito un grande successo, e la sua ricetta divenne presto famosa in tutta l ’ America Andrew Nestlé iniziò la produzione di gocce di cioccolato e ne rifornì a vita l'amica, in cambio del permesso di poter pubblicare la ricetta sulla confezione del suo cioccolato. Ancora oggi, i Cookies di Ruth sono una delle preparazioni americane più conosciute a mondo. Solo in America se ne mangiano 7 miliardi l'anno e la ricetta originale viene stampata sulle confezioni di Nestlé Toll House SemiSweet Chocolate chips. La ricetta è la seguente: Ingredienti: 2 tazza di burro 1 tazza di zucchero bianco 1 uovo 1/2 cucchiaino di vaniglia 1 bicchiere e 2 cucchiaioni di farina 1 cucchiaino di sale 1 cucchiaino di bicarbonato 1/2 tazza di gocce di cioccolato La preparazione è molto semplice. In una ciotola lavorare il burro freddo con una frusta fino a farlo diventare morbido. Aggiungere lo zucchero e mescolare accuratamente. Quindi incorporare l’uovo e tutti gli altri ingredienti e continuare a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Con l’aiuto di un cucchiaino, adagiare dei mucchietti di impasto, ben distanziati tra loro, su una teglia foderata con carta forno . Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti. Alla preparazione ha fatto seguito la degustazione dei biscottini in classe ed una presentazione multimediale alla LIM del lavoro svolto, illustrata da Lucia. Le insegnanti A. Bacchettoni & S. Mignola