redazionale - AAA Associazione Acquariofili Abruzzese

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redazionale - AAA Associazione Acquariofili Abruzzese
REDAZIONALE
Caro socio, con il nuovo anno siamo entrati nel quindicesimo anno di vita
della nostra Associazione. Un anno di rinnovamenti molto importanti per il
nostro club. Primo tra tutti il rinnovo delle cariche direttive,
poi forse l'accoglienza da parte del Museo Ittico delle nostre riunioni sociali e
delle nostre conferenze e forse la tanto attesa mostra che sarebbe la
manifestazione ideale per festeggiare degnamente il terzo lustro di attività.
Inoltre come leggerai in un altra rubrica ci faremo promotori non solo della
rinascita della FIAAE come vero organismo federale, ma anche di una
eventuale assemblea "ri"costutente la oramai defunta Federazione.
Un anno ricco di intenti e speriamo anche di impegni.
Ci aspettano inoltre la gita all'Acquario di Napoli,
la gita allo Zoomark, la conferenza di Alessandro Mancini,
e tante altre occasioni per incrementare la passione per l'acquariofilia.
Ovviamente questi sono gli intenti del Direttivo uscente, ma ovviamente
spetterà al nuovo Direttivo la ratifica o la bocciatura delle attività previste.
E' proprio per questo che abbiamo deciso di anticipare di oltre un mese la
data delle elezioni per il rinnovo delle cariche.
I nuovi eletti avranno in questo modo piu' tempo per eventualmente
organizzare al meglio il programma previsto e per non perdere nessuno
degli appuntamenti appena elencati.
Ultima attività prevista, ma già in corso di realizzazione, un nuovo
tentativo di rilancio della nostra Associazione. Come oramai è consuetudine,
ci stiamo rivolgendo ai negozianti del settore per farci conoscere ad un
numero sempre maggiore di appassionati, sperando di trovare nuove leve in
grado di rivitalizzare il nostro club.
Pescara lì, 27 gennaio 1997
Lorenzo Marcucci
IN QUESTO NUMERO
Redazionale
La posta
Assemblea dei soci
Quote sociali
Mercatino
Gita a Napoli
Infusori
Ancora una "buona ricetta"
contro le alghe?
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Cerca parole
Acquario o fognario?
Pesci elettrici
In pigiama o in bozzolo
Al voto, al voto !
Rifondiamo la FIAAE
Dallo Zoocasa 97
Zoomark 97
Soluzione del cerca parole
Rendiconto 96
pag. 10
pag. 11
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pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 16
pag. 16
pag. 19
pag. 20
Bollettino A.A.A. n.33
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LA POSTA
AL CONTRARIO
Nel mio acquario di acqua fredda di
120 x 60 x 60 cm ospito 6 pesci
giapponesi testa-di-leone di 10 15 cm.
Ogni sera la metá si ritrova sulla
superficie pancia all’aria! Li nutro
poco con mangime in granuli di una
nota
marca
giapponese.
Le
caratteristiche dell’acqua sono le
seguenti: TH 27 gradi francesi, pH 7,5
temperatura superiore a 18 gradi.
Cosa posso fare? (Michel Stree)
Le vostre condizioni, sei giapponesi in
430 litri d’acqua, servano di esempio per
gli acquariofili. Passamo al vostro
problema. I problemi di equilibrio
idrostatico sono moneta corrente presso
certe varietá di pesci rossi. I pesci
interessati appartengono quasi
esclusivamente alla varietá a colonna
vertebrale modificata. Questi pesci
iperselezionati hanno una vescica
natatoria raccorciata. Ne risulta una
certa instabilitá. Quando i vostri pesci
ingeriscono dei granuli, questo sottile
equilibrio viene modificato ed il
contenuto dello stomaco diventa meno
denso; quindi i pesci fanno dei loop o
galleggiano per un po’ di tempo alla
superficie, su un fianco o con la pancia
all’aria. Per prevenire questo genere di
problemi é consigliabile alimentarli con
granuli piú densi. Esiste comunque
ugualmente la possibilitá di infezioni
batteriche croniche della vescica
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natatoria che possono provocare questo
genere di sintomi, ma il processo é in
genere irreversibile e porta alla morte.
da Aquarium magazine 125 ago/96
VACCINO CONTRO L’ICHTHYO
In un articolo pubblicato in Aquarium
Magazine con il titolo “Malattia dei
punti bianchi” Philippe Buchy e
Charles H.Eon parlano dello studio di
un vaccino contro l’ichthyo. Potete
indicarmi
quale
organismo,
istituzione o ricercatore lavora a
questo vaccino dal momento che
sono in prima persona interessato a
risolvere i problemi dovuti a questa
malattia ricorrente. (Marc Langouet)
La vaccinazione anti-puntini bianchi é
stata studiata per prima da scienziati
americani. Questo interesse deriva dal
fatto che la malattia risulta una minaccia
molto seria per gli allevamenti di pesci
gatto americani. Gli specialisti
dell’Universitá di Auburn in Alabama
hanno prodotto numerose pubblicazioni
sull’argomento. Ne troverete un
riassunto sulle attuali conoscenze
relative
all’argomento
in
una
interessante pubblicazione di “Office
International des Epizootie” intitolato
“Simposio sulla vaccinazione dei pesci”
(pagine 228-231). In ogni caso
l’apparizione continua di icthyo é
anormale. Generalmente é legata ad un
errore di allevamento o conduzione della
ASSEMBLEA DEI SOCI
Il prossimo appuntamento per tutti
i soci è stato fissato dal direttivo per
domenica 16 febbraio p.v., in
prima convocazione alle ore 9,00 ed in
seconda convocazione alle ore 10,00.
In quell'occasione si terranno le
votazione per il rinnovo degli organi
sociali che oramai sono in scadenza.
Il Direttivo uscente, eletto nel
1994, lascerà il posto al nuovo Direttivo
che resterà in carica fino allle soglie del
nuovo secolo (1999).
Se non puoi partecipare lascia la
tua delega, che trovi allegata al
presente bollettino ad un socio di tua
fiducia.
Non perdere l'occasione per
QUOTE SOCIALI 97
Si ricorda ai soci che non hanno ancora
provveduto al pagamento della quota
per l'anno 1997, che questo è l'ultimo
bollettino che riceveranno.
Inoltre chi non è in regola con il
pagamento non potrà né eleggere né
essere eletto nel nuovo direttivo.
Quindi se non lo hai ancora fatto,
affrettati a pagare la
Q U O TA S O C I A L E ' 9
che come sai è rimasta invariata a
7
L. 35.000.
GITA A NAPOLI
Sembra presto parlarne fin d'ora,
ma
appena
le
condizioni
metereologiche lo permetteranno
(probabilmente a primavera),
organizzeremo una gita all'Acquario
di Napoli.
Nell'occasione potremo usufruire di
un cicerone d'eccezione. Come
infatti ricorderete il dr.Valerio Zupo
ci ha invitato a visitare l'Acquario di
Napoli e si è offerto di guidarci
personalmente nella visita.
Non possiamo non approfittare di
tanta gentilezza e cortesia.
Quindi lascia la tua prenotazione
per la gita al segretario.
Una volta che avremo ricevuto tutte
le adesioni, potremo scegliere il
mezzo piu' idoneo per effettuare la
MERCATINO
Vendo demineralizzatore Combi 70017002 (doppio contenitore con resine
anioniche e cationiche) a lire 350.000
oppure lo scambio con acquario da circa
100 litri completo di tavolo supporto
Rivolgersi a
Adriano Bruno tel. 0871/370872
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I N F U S O R I
Il cibo piú piccolo che spesso porta ai pesci piú grandi!
di John Rundle
John Rundle rivela il valore alimentare di queste
c o l t u r e d i v i ta m i c r o s c o p i c a .
Posso garantire che quando
faccio una lezione sull’allevamento
dei pesci durante il quale ho
menzionato gli infusori alla fine ci
saranno domande del tipo: “Cosa
sono gli infusori?” “Perché ne ho
bisogno?” “Come posso ottenerli?”.
Ammetto che anche io ho
cercato di dare delle risposte a
queste domande quando ho iniziato
con le prime riproduzioni di pesci e
durante gli anni ho sperimentato
tutti i piú sorprendenti e strani
intrugli che avevo letto nei vari libri
e articoli - piú di uno dei quali
produceva un liquido maleodorante!
Ora ho trovato un sistema di
coltura di infusori che mi permetterá
di allevare perfino i piú piccoli
avannotti. Ma prima di vedere quale
metodo uso, cerchiamo di trovare
una
risposta
alle
domande
precedenti.
COSA SONO GLI INFUSORI ?
La definizione di infusori nel mio
dizionario biologico é:
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Bollettino A.A.A. n. 33
“un termine applicato nel passato a
microscopici organismi mantenuti
in infusione di sostanze organiche”.
Da questa definizione si capisce che
si tratta di una forma di vita molto
minuscola. Cosí minuscola che
occorre il microscopio per vederla
chiaramente
e
nei
singoli
componenti.
Sp e s s o h o m e s s o d e l l e g o c c e d i
acqua della mia coltura di infusori
sotto il mio microscopio ed ho
guardato queste minute creature
che nuotavano sotto le lenti.
Senza avere pretese di trasformare
l’articolo in una lettura specifica
biologica vi spiegheró cosa sono
questi animali.
Sono Protozoi, organismi animali
che sono costituiti da una sola
cellula. E’ come dire che tutte le loro
funzioni vitali sono contenute in
q u e s ta c e l l u l a , s i a a l i m e n ta z i o n e
che riproduzione che respirazione.
Ci sono vari gruppi di Protozoi e
ogni gruppo di individui contiene
molte specie. Uno di questi gruppi
sono i ciliati che formano la base
delle colture di infusori. Delle molte
specie di questo gruppo esiste un
comune denominatore che é il filo
comune che unisce i Ciliati.
PROTOZOI
1. Sono degli organismi animali
contenuti in una singola cellula
2. Sono delle specie acquatiche
che hanno misure da pochi
micron a 3 mm.
3. Un micron o micrometro é una
unitá standard per microscromi.
Un micron (1 microm) = un
millesimo di millimetro.
CILIATI
1. Sono la base delle colture di
infusori.
2. Sono facilmente identificabili
dalle cilia - perché tutti le
possiedono.
3. Esistono molte specie di ciliati
in acqua fredda.
4. La specie piú importante nelle
colture é il Paramecio, del quale
esistono diverse sottospecie, di
misura compresa tra 70 e 300
micrometri.
5. Non confondere i Rotiferi con i
Ciliati. Questi sono animali
pluricellulari
e
non
monocellulari. Hanno cilia solo
nella regione della testa.
Esistono oltre mille specie di
Tu t t e l e s p e c i e h a n n o a p p e n d i c i
filiformi o “cilia”, che coprono
c o m p l e ta m e n t e o pa r z i a l m e n t e l a
cellula. Le cilia si muovono con
movimento ondulatorio che é un
mezzo di propulsione e che inoltre
produce una corrente di acqua per
trasportare il cibo nella cellula.
I Ciliati hanno varie forme e
strutture, una di esse é il ben
conosciuto Paramecio. Viene
chiamato normalmente “animale
pantofola” a causa della sua forma
allungata ed é spesso menzionato
nella letteratura acquariologica
come una fonte di cibo per
minuscoli avannotti.
PERCHÉ NE HO BISOGNO ?
Un’altra domanda comune che
fanno gli allevatori principianti che
hanno allevato avannotti di Guppy o
di Platy senza usare infusori ed ora
forse vogliono allevare uno dei
p e s c i d e l l a f a m i g l i a Te t r a p e r l a
prima volta. In questo caso la parola
chiave é “dimensione”.
Gli avannotti di Guppy o di Platy
nascono di una lunghezza di circa 4
mm e catturano giá naupli di
artemia, microvermi e cibo in fiocchi
per avannotti. Nell’altro caso gli
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avannotti di Tetra dopo aver usato
come primo cibo il sacco vitellino e
dopo aver iniziato a nuotare
liberamente misurano solo 1,5 mm o
anche meno. Si puó immaginare
quindi la grandezza della bocca di
questi avannotti.
Sará di gran lunga estremamente
piú piccola dei naupli di artemia o di
altri cibi simili, mentre i piú piccoli
infusori sono della misura corretta
per nutrire questi avannotti. Inoltre il
termine dimensione puó essere
inteso anche nel contesto di
“numero di avannotti”.
U n a b u o n a n i d i a t a d i Te t r a é d i
media di 200 o piú avannotti. Perció
per allevare questa quantitá di
avannotti occorreranno molti infusori
(e di buona qualitá). Questo é il
motivo per cui ci occorrono.
COME POSSO OTTENERLI ?
Nei loro biotopi i nostri pesci
dovrebbero trovare cibo di questo
tipo come risorsa naturale.
Nel caso dei Tetra la stagione delle
piogge fará straripare i fiumi ed i
piccoli
ruscelli,
i
pesci
si
riprodurranno ed i detriti e le
erbacce lasceranno il posto ai
minuscoli animaletti che sono la vita
per gli avannotti che se ne cibano.
Come allevatori di pesci sostituiamo
le chiare e fresce acque della
pioggia e alleviamo le nostre colture
di infusori per sostituire il cibo.
Negli anni ho provato a produrre
molte volte questo cibo usando
consigli vari trovati nei libri e nelle
riviste.
Per esempio: paglia, patate, fieno,
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rape, lattuga, acqua sporca dei filtri,
latte liofilizzato, vari prodotti
commerciali.
Questa é solo una piccola parte
della lista di ingredienti che é
suggerita e usata per produrre
infusori. Qulcuno produrrá infusori,
qualche altro produrrá un liquido
maleodorante!
Sono sicuro che molti ci sono
passati. Per anni ho scelto un
metodo di coltura di infusori che mi
dará cibo buono per nutrire gli
avannotti dei pesci che allevo.
La base degli ingredienti é il latte in
polvere. Quando per la prima volta
ho usato il metodo che segue
utilizzando un contenitore di vetro di
35 x 20 x 20 cm. Ora invece uso un
piccolo contenitore di plastica di 18
x 12 x 12 cm.
Due di questi possono produrre tutti
gli infusori di cui ho bisogno.
Occorre mantenere la temperatura a
23/24ø C. Cosí si producono
infusori in meno di 4 giorni.
Al di sotto di questa temperatura i
tempi saranno piú lunghi, ma non si
deve scendere al di sotto di 20ø C. I
passi logici per allevare le colture
sono :
1) Immettere in uno dei contenitori
1,5 litri di acqua precedentemente
bollita.
2) Mettere un mezzo cucchiaio da té
di latte in polvere nell’acqua che in
questa fase si intorbiderá.
3) Tenendo l’acqua alla temperatura
suggerita tornerá chiara entro 4
giorni e si vedranno gli infusori
come una sottile polvere.
4) Iniziare a questo punto la
seconda coltura; in questo modo si
avrá
sempre
un
continuo
rifornimento. Basta aggiungere una
piccola quantitá della prima coltura.
5) La coltura si conserverá per circa
5 giorni a far tempo dal momento in
cui si scorgeranno i primi infusori,
ma naturalmente ció dipende dalla
quantitá che se ne userá per nutrire
gli avannotti.
6) E’ possibile mantenere la coltura
prodottta per periodi piú lunghi con
la semplice aggiunta di 1/4 di
cucchiaio da té di latte in polvere.
7) Non superare le dosi di latte in
polvere per queste quantitá di
acqua, altrimenti produrrete solo un
liquido puzzolente, non un maggior
quantitativo di cibo per gli avannotti!
QUALI PESCI RICHIEDONO GLI INFUSORI ?
Questa domanda potrebbe essere
un po’ ambigua perché la maggior
parte degli avannotti mangia gli
infusori. Penso che tu invece debba
tornare indietro alle dimensioni e
chiederti: “Gli infusori sono un cibo
valido oppure i naupli sarebbero
meglio come primo cibo ?”
Questa é una lista generica di pesci
divisa in base a quello che
INFUSORI
Te t r a , B a r b i , G u r a m i , D a n i o ,
Rasbore, Killi di piccola taglia
NAUPLI
Ciclidi in genere, Scalari, Guppy,
Platy, Killi grandi.
richiedono come primo alimento:
So che leggerai libri e articoli che ti
diranno di alimentare gli scalari
quando nuotano liberamente con
infusori come primo cibo. Ma io
sono altrettanto sicuro che loro
cattureranno Naupli e cresceranno
velocemente.
QUANDO DEVO NUTRIRLI
ED IN CHE QUANTITÁ ?
E’ un errore comune per gli
allevatori principianti alimentare gli
avannotti troppo presto, prima che
inizino a nuotare liberamente.
Invece vanno alimentati quando
avranno consumato la loro provvista
di cibo del sacco vitellino e
nuoteranno effettivamente.
NON SOMMINISTRARE ALCUNA
FORMA DI CIBO PRIMA DI
Q U E S T O S TA D I O I N Q U A N T O
INQUINERA’ SOLO LA VASCA.
QUANTO CIBO DEVO FORNIR LORO ?
Bene, nel corso degli anni ho
utilizzato un metodo che sembra
funzionare: avrai trovato l’equilibrio
giusto quando gli avannotti non
moriranno di fame, ma non
permetterai
un
eccessivo
inquinamento della vasca. I fattori
che regolano la quantitá di cibo
sono due:
(A) dimensione della vasca
(B) dimensioni della covata.
Un recipiente contenente 200 ml di
c o l t u r a d i i n f u s o r i s a r á c a pa c e d i
Bollettino A.A.A. n. 33
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nutrire una covata di, ritengo, circa
150 avannotti di Tetra in una vasca
di 48 x 24 x 36 cm.
Questi 200 ml saranno mangiati
dagli avannotti finché non avranno
raggiunto una taglia tale da potersi
alimentare con Naupli.
Puoi usare questi dati ed adattarli
alle dimensioni della vasca e della
covata di altri pesci.
Ricorda che gli avannotti non
devono andare alla ricerca del cibo,
ma devono stare in un liquido con
u n a p r e s e n z a ta l e d i i n f u s o r i c h e
pressoché nuotino nella loro bocca.
CONCLUSIONI
Ho usato questo metodo di coltura
di infusori per molto tempo e con un
buon successo. Questo mi ha
permesso di allevare delle grandi
covate di avannotti anche di alcuni
dei cosidetti pesci problematici. Con
questo spero di aver risposto a tutte
le
domande
su
q u e s t i A.A.A.
microscopici,
ma
molto
importanti soggetti - gli infusori.
PRO MEMORIA
1.
Prepara la tua coltura di
infusori
ben
prima
della
riproduzione dei tuoi pesci.
2.
R i c o r d a t i c h e p e r q u e s ta é
richiesta la conservazione a una
temperatura calda.
3.
Non tenerla in cucina o vicino
a cibi per alimentazione umana
4.
Se ha un odore sgradevole e
un pannicolo viscoso sulla
superficie hai ottenuto una
coltura batterica. Non va bene.
5.
Con una buona lente da
occhiali di forte gradazione puoi
vedere i minuscoli protozoi
6.
Con gli occhi nudi puoi vedere
del movimento ondulatorio in
questa formazione polverosa
7.
N o n a l i m e n ta r e g l i a v a n o t t i
prima che nuotino liberamente.
AQUARIST AND PONDKEEPER AUGUST 1995
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Bollettino A.A.A. n. 33
ANCORA UNA "BUONA RICETTA"
CONTRO LE ALGHE?
di Arend van Den Nieuwenhuizen
Circa 5 anni fa un agricoltore inglese
fece cadere accidentalmente una balla di
paglia nel suo laghetto invaso dalle alghe.
Poiché in quel momento era molto
occupato non le tolse e poi, avendola quasi
dimenticata, la lasció diversi giorni nel
laghetto.
Quando la tolse fu molto stupito dal notare
che quasi tutte le alghe erano scomparse.
Trovando la cosa molto interessante,
informo il IFRG (Istitute of Food Research)
della sua scoperta.
I ricercatori di questo istituto si
mostrarono interessati e dopo aver
esaminato il caso costatarono che la paglia
in decomposizione libera una sostanza che
uccide le alghe, che una balla era
sufficiengte per eliminare le alghe in 3.000
metri cubi di acqua di un laghetto e che la
paglia di orzo é piú efficace di quella di
grano.
Al suo tempo, il rapporto sulla “paglia
che elimina le alghe” fu accolto con molto
scetticismo dai numerosi acquariofili
disperati dal vedere i loro acquari invasi da
ogni tipo di alga.
Poi si sa che certe persone sono disposte
a tutto per sbarazzarsene, specie dopo
aver fatto numerosi tentativi senza aver
ottenuto risultati.
E cosí un acquariofilo tedesco decise di
sperimentare la ricetta della paglia. Prese
un sacchetto di plastica bucato, lo riempí a
metá con paglia di orzo e lo sospse in un
acquario di 30 litri per vedere quale fosse
l’effetto sulle piante acquatiche. In
quell’acquario si trovavano: Elodea, Riccia
fluitans e Vescicularia dubyana come
piante, e sei esemplari di Aplocheilus
lineatus come pesci test.
Giá dopo poche ore l’acqua aveva
una tinta giallastro torbdo. Dodici ore piú
tardi questo colore era scomparso, il giallo
si era trasformato in ambra. Una settimana
dopo l’inizio dell’esperimento le alghe
cominciarono a scomparire sui vetri e uno
spesso tappeto di alghe sul fondo si
arrotolava sul fondo.
Il sacchetto con la paglia allora restó
sospeso nell’acquario per diverse
settimane. Durante questo periodo, circa 5
- 10 litri di acqua furono cambiati da una a
due volte per settimana. Le alghe morte e
gli escrementi dei pesci furono aspirati in
occasione del cambio di acqua.
Nel giro di 4 settimane non c’erano
piú alghe in vasca e il saccetto con la
paglia per metá putrefatta fu tolta. Né le
piante né i pesci avevano subito il minimo
danno in seguito a questo trattamento
contro le alghe.
Degli studi sono stati fatti da un club
acquariofilo olandese. Diversi acquari sono
stati liberati dalle alghe con il metodo della
paglia.
Dei nuovi successi sono stati
segnalati di tanto in tanto. Ma nonostante
ció é difficile sapere quanta paglia occorre
in rapporto all’acqua. Su questo punto
Bollettino A.A.A. n. 33
Pag . 9
nessuno ha fornito dei dati precisi.
Un mio amico residente all’estero
aveva un problema di alghe invadenti sia il
decoro che la vegetazione. Tutti i tentativi di
sbarazzarsene erano stati vani.
Dopo aver sentito parlare del trattamento
con la paglia, tolse il sacchetto che
normalmente conteneva il carbone dal suo
filtro e rimpiazzó il carbone con della paglia
di orzo che si era procurato presso un
agricoltore.
Le maglie fini del sacchetto impedivano
anche ai pezzi di paglia piú piccoli di
intasare la pompa o di raggiungere la
vasca.
Mentre scrivo questo articolo
(gennaio 1996) l’esperienza si protrae da
circa otto mesi. Si tratta di un acquario di
400 litri. Procede a cambi d’acqua nelle
condizioni e proporzioni identichea quelle
giá descritte a proposito dell’altro caso su
citato. Le alghe cominciano a scoparire.
Dopo circa 4 settimane, avendo constatato
che la paglia era completamente imputridita
la rimpiazzó con una nuova carica. In
questo acquario vivono numerosi pesci
arcobaleno, che continuano a presentare
un comportamento del tutto normale,
mentre le alghe scompaiono sempre piú. Si
tratta di alghe pennello nere (appartententi
alle alghe rosse).
Se qualcuno dei nostri lettori ha
l’intenzione di tentare l’esperimento con la
paglia d’orzo come distruttrice di alghe,
saremmo ben lieti se volesse comunicarci
in seguito i risultati ottenuti.
E lo preghiamo soprattutto di volerci
indicare la quantitá (peso) della massa
della paglia in rapporto alla massa A.A.A.
d’acqua (litri). Delle informazioni
complementari sulla composizione
dell’acqua (pH, dGh, KH, eccetera)
Pag . 10
Bollettino A.A.A. n. 33
C E R C A PA R O L E
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OV A H
L AR E
CN I T
P P Y R
RUMO
I T E P
ONO L
ARMU
MSD S
DOOO
Cerca le parole di seguito elencate.
Le lettere non utilizzate daranno il nome
scientifico di un diffusissimo pulitore
divoratore di alghe (10 lettere)
ALTUM
CAGNETTO
DANIO
DIPNOI
DISCUS
ETROPLUS
GUPPY
INFUSORI
IONI
MURENA
NEON
OODINIUM
PETITELLA
RANE
SCALARE
TORDO
TINCA
UOVA
UNIO
(Per la soluzione vedere pagina 19)
ACQUARIO O FOGNARIO?
di Lorenzo Marcucci
Sembrerá strano, ma dopo ben 22
anni di acquariofilia ci sono ancora degli
“avvenimenti acquariologici” che mi
stupiscono, e non poco. Ecco l’ultimo in
ordine di tempo.
E’ possibile trasformare un
acquario in una fogna? Credevo di no,
ma mi sbagliavo.
C’era una volta un acquario che
funzionava benissimo. Poi é venuta
un’invasione di Guppy, una eccessiva
alimentazione e ...
Ma procediamo con ordine. In
casa di mio suocero é rimasto un
acquario che avevo fatto prendere alla
allora mia fidanzata e che per circa 12
anni ha continuato a sopravvivere senza
tante pretese.
Un cambio d’acqua ogni ... (beh!
non so di preciso, ma a volte anche ogni
sei o sette mesi) una pulitina al prefiltro
con la stessa frequenza e degli splendidi
Helostoma temminki che hanno
raggiunto la soglia dei 14 anni senza
problemi, un altrettanto splendido
esemplare di Hypostomus sp. che nel
corso degli anni ha raggiunto la taglia di
30 cm. un paio di Nannacara anomala e
delle piante che a scapito delle mancate
cure (mai una goccia di fertilizzante,
cambio lampade ogni ... lasciamo
perdere che é meglio) hanno
letteralmente infestato la vasca. Ad un
certo punto arriva la decisione di togliere
l'Hypostomus (oramai troppo grande per
quella vasca) e di immettere una
manciata di Guppy, giusto per dare un
po’ di movimento all’acquario, per la
veritá abbastanza statico.
(Erano i Guppy provenienti dall’acquario
non teconologico di cui abbiamo parlato
nel bollettino n.30, ricordate??).
Era solo l’inizio della catastrofe!!!
Il “ceppo” era buono e le femmine molto
prolifiche e quindi ben presto la vasca si
é riempita di piccoli “guppetti”. Mio
suocero -che non aveva mai avuto
avannotti- ha iniziato a somministrare
dosi esagerate di cibo a “quelle povere
bestioline” fin da quando stavano nel
nido parto. I continui inviti a ridurre
drasticamente la quantitá di cibo
somministrato non sono serviti a nulla,
nemmeno quando i pesciolini sono stati
liberati nella vasca (anzi qui i piccoli si
disperdevano per tutta la vasca e quindi
occorrevano dosi maggiori di cibo!).
Cosí sono passate alcune
settimane con continui e ripetuti parti e
con continue ed esagerate immissioni di
cibo. Il filtro non ha retto piú e cosí un
bel giorno (bello per modo di dire)
scopro il fognario. L’acqua era diventata
opaca, grigio scura ed era praticamente
impossibile vedere i pesci che distavano
oltre 5 cm dal vetro frontale. Sollevando
il coperchio sembrava di aver aperto un
pozzo nero, tale era il tanfo proveniente
Bollettino A.A.A. n. 33
Pag . 11
dall’acquario. Immediato l’intervento
tampone: un cambio massiccio di acqua
(oltre un terzo della capacitá totale della
vasca), l’immissione di carbone attivo
nel filtro e l’attivazione di una pietra
porosa collegata ad un areatore Rena
301 a tutta potenza.
Nei due giorni successivi ripeto il
cambio d’acqua, ma solo al terzo giorno
l’acquario riprende l’aspetto iniziale.
L’incidente ha prodotto relativamente
pochi danni: sono morti solo i 2
esemplari di Nannacara. Tutti gli altri
inquilini non ne hanno risentito
minimamente. Nemmeno i piú piccoli
avannotti.
Per questo consigliano i Guppy
anche ai principianti !!!
Scherzi
a
parte.
Questa
esperienza negativa puó senza dubbio
essere vista in un ottica positiva. Certo i
danni sono stati pochi perché in linea di
massima la vasca ospitava solo pesci
molto robusti, ma puó non essere
sempre cosí.
Quindi attenzione! Non cibate in
eccesso i pesci, il filtro non regge
carichi organici all’infinito. In ogni A.A.A.
PESCI
allungato. Con il suo debole campo
elettrico Gnathonemus petersi possiede
il “senso elettrico”. Il settimo senso,
poiché noi eravamo al sesto con la linea
laterale.
Quattro organi situati nel peduncolo
caudale emettono degli impulsi elettrici.
Dei punti sulla schiena e sulla testa sono
degli elettrorecettori. Servono da
passaggio di corrente elettrica, e le lore
cellule sensoriali percepiscono l’intensitá
del campo elettrico che circonda il
pesce. Con i loro messaggi il cervelletto,
eccezionalmente sviluppato, stabilisce
una “mappa” dell’ambiente elettrico del
pesce. I pesci-elefante percepiscono
tutte le modificazioni elettrice dovute ai
corpi presenti: rocce, vegetali, eccetera.
In particolare testano gli esseri viventi.
Compresi i pesci la cui attivitá muscolare
crea dei leggeri campi elettrici.
Alcuni pesci utilizzano l’elettricitá come
arma di caccia o di difesa. Ma diversi
gruppi di pesci sono conosciuti perché
sviluppano elettricitá di debole intensitá.
E’ il caso, per esempio dei Gymnotus
carapo o dei Gymnarhi, e soprattuto
presso una famiglia di pesci africani: i
Mormiridi. Se ne contano circa 200
specie. Tra esse gli acquariofili
conoscono bene Gnathonemus petersi,
il pesce elefante da simpatico naso Tratto da
Pag . 12
Bollettino A.A.A. n. 33
IN PIGIAMA O IN BOZZOLO
La notte, la maggior parte dei
nostri pesci dorme. Questo puó essere
verificato accidentalmente accendendo
brutalmente la luce nella stanza in cui si
trova l’acquario. “Accidentalmente”,
poiché é contrario alle buone abitudini di
acquariofilo onesto e responsabile ....
Ammettiamo che un chiaro di luna
-una piccolissima lampada- permetta un
minimo di osservazione. Cosa si vede,
quando si hanno degli occhi di gatto?
I pesci sono quasi immobili. La loro
respirazione ed i movimenti delle pinne
sono al rallentatore. Evidentemente non
gli é possibile chiudere gli occhi, visto
che non hanno le palpebre. Ma il loro
colore é spesso molto diverso in questi
momenti rispetto al resto della giornata.
E’ come se vestissero un pigiama per
dormire!
Molti si adagiano piú o meno su un
fianco. I Synodonti dormono sulla
schiena. Ció non ci sorprende visto che
vivono al contrario degli altri. I pesci
sanno trovarsi un posticino tranquillo tra
i buchi o gli anfratti.
Il caso piú curioso é quello di certi
Labridi e Scaridi (=pesci pappagallo).
Secernono un bozzolo che li riveste
durante il sonno. E’ necessario loro
almeno una mezz’oretta per produrlo e
altrettanto per lasciralo il mattino. Questo
bozzolo assicura loro un certo confort in
un luogo rugoso formato dai coralli, ma
soprattutto una protezione contro i
predatori.
Spesso il sonno é un’attivitá o
piuttosto una non attivitá di gruppo.
Qualche membro resta sveglio e
assicura una vera guardia contro i
predatori a difesa del banco che dorme.
Questo perché non tutti i pesci dormono
di notte. Alcuni hanno al contrario una
attivitá notturna.
E i nostri pesci sognano mentre
dormono? Per il momento il sogno chiamato anche “sonno paradossale”
perché il cervello é molto attivo durante
le fasi del sonno- non é stato messo in
evidenza nei pesci, animali a “sangue
freddo”.
A.A.A.
I nostri abitanti d’acquario non
sono come i gatti!
Bollettino A.A.A. n. 33
Pag . 13
AL VOTO, AL VOTO!!
di Luciano Di Tizio
L'appuntamento elettorale scatena
spesso invincibili appetiti e grandi corse per
accaparrarsi le poltrone piu' vantaggiose:
non devo essere io a raccontarvi quel che
accade in occsione della scelta di un
parlamentare, di un consigliere comunale, di
un consigliere di quartiere e persino per
eleggere l'amministratore del condominio!
Una grande corsa, non sempre
corretta, nella quale i partecipanti sono
pronti a persino a giurare che sono mossi
non già da sfrenata ambizione, ma da
spirito di servizio e buona volontà servono
davvero per assumere un incarico che non
da "gettoni di presenza" né onore, ma solo
fastidi e che richiede peraltro un certo
impegno. Quando si tratta di candidarsi,
allora, in tanti tra noi non alzano la mano
benché sappiano, in cuor loro, di poter
tanto offrire agli altri soci, in idee, lavoro e
impegno. Per darsi da fare non occorre far
parte del Direttivo: qualsiasi socio voglia
realizzare
qualcosa
può
farlo
tranquillamente.
Questo è vero! Ma la funzione di
guida e di indirizzo che ha il Direttivo da
qualcuno deve essere pur svolta.
Un po' di conti: dalla fondazione del
club -nel 1982- in avanti parecchie persone
hanno offerto il loro contribito: Marcello
Tagliamonte è stato Presidente e
VicePresidente, Amedeo Pardi ha ricoperto
quasi tutte le cariche del Direttivo e anche
quando ne è rimasto fuori ha attivamente
collaborato: due persone che sono ancora
nel Club e con loro -tra i soci ancora attivi- è
stato nel Direttivo pure Carlo Giampietro
Pag . 14
Bollettino A.A.A. n. 33
(altri Lisanti, Bevilacqua, Pantaleone, ....)
dopo aver prestato il loro servizio in favore
dei soci, ci hanno lasciato (chi perché ha
perso la passione per la strada, chi perché
preso da altri impegni o perché trasferito
altrove).
Tutti, però, di tanto in tanto si fanno vivi con
noi e qualcuno torna a iscriversi. Perché nel
Direttivo, con altri appassionati, cementa
amicizie e interessi comuni e alla fine ci si
sente un po' impegnati. In favore di tutti i
soci e, in ultima analisi, anche di se stessi.
Candidarsi allora, non è mostrarsi
ambiziosi, ma offire lavoro agli altri. Chi nel
Direttivo c'è o c'è stato lo sa. Ed è sempre
pronto a farsi da parte se altri soci vogliono
prenderne il posto. Prendente atto e datevi
da fare.
Il 16 febbraio -come leggete in altra
parte del nostro notiziario- si andrà al voto
per scegliere il Direttivo che guiderà
l'associazione per tre anni, dal 1997 al
1999.
S a r a n n o
probabilmente gli anni in cui troveremo -ci
sono fondate speranze- una sede definitiva
e piu' consona alla nostra attività, di quella
che da alcuni anni occupiamo.
Saranno gli anni del rilancio di un
Club che in verità di rilancio non avrebbe
bisogno (noi "funzioniamo" e ne siamo
orgogliosi), ma che può comunque
ulteriormente "crescere".
Saranno gli anni che ci porteranno al
2000. La voglia di essere protagonista, sia
pure nell'ambito di una piccola (per ora!)
associazione, dovrebbe indurre piu' di uno a
farsi avanti. O almeno questa è la nostra
RIFONDIAMO LA F.I.A.A.E. ?
Nel corso dell'ultima riunione dei soci il Presidente ha chiesto ed ottenuto
dall'Assemblea il mandato per rilanciare una rinascita della FIAAE.
Qui di seguito la lettera circolare spedita alle testate del nostro settore (con
preghiera di pubblicazione) e a tutte le associazioni (con preghiera di segnalarci il
loro punto di vista e la loro eventuale adesione alla proposta).
L'Associazione
Acquariofili
Abruzzese che fu tra le fondatrici
della Federazione Italiana delle
Associazioni
Acquariofile
ed
Erpetologiche e ne espresse il primo
Presidente, ma chhe ritenne di ritirare
la propria adesione nel momento in
cui la FIAAE si divse in due tronconi
PRENDE ATTO
del rinnovato dibattito in corso sulla
funzione e sugli scopi diuna
federazione tra i clubs acquariofli
italiani
e
condivide
alcune
considerazione già emerse.In rpimo
luogo la necessità di riunire le forze,
g i à i n s u ff i c i e n t i , p e r d a r e m a g g i o
preso alla battaglia che gliacquariofli
italiani voglione e dovono sostenere
in divesa del loro hobby, contro gli
attacchi da una parte di chi
demonizza l'acquarioflia ritenendola
i n g i u s ta m e n t e u n g r a v e a t t e n ta t o
all'ambiente, dall'altra di quelle
persone
che
praticano
un'
acquariofilia "di consumo", senza il
necessario e doveroso rispetto per gli
animali allevati e la natura in genere.
PRENDE ATTO
altresì della attuale situazione nella
quale accanto alla meritorai opera
divulgativa di due clubs tematici
nazionali (AIC e AIK) e di tante
organizzazioni regionali, continuano
a coesistere due organizzazioni
nazionali in vita solo grazie a poche
persone di grande buona volontà
PROPONE
di conseguenza di riunire le forze
attraverso
un
progetto
di
"rifondazione" fondato su tre punti:
1) azzeramento degli attuali direttivi
nazionali;
2) convocazione di una assemblea
unitaria aperta a tutti i clubs, tematici
e geografici;
3) predisposizione,
in
sede
assembleare di un programma di
rilancio ed elezione di un nuovo
direttivo unitario -non escludendoper una fase transitoria e limitata nel
tempo l'ipotesi della nomina pro
tempore di uno o piu' commissari.
L'Associazione Acquariofili Abruzzesi
SI DICHIARA DISPONIBILE
sin d'ora ad organizzare in Abruzzo
nei prossimi mesi, la auspicata
assemblea unitaria e attende
l'adesione alla sua proposta da parte
delle organizzazioni acquariofile A.A.A.
Bollettino A.A.A. n. 33
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ZOOCASA '97
Una piccola delegazione della
nostra associazione ha partecipato
anche questo anno alla manifestazione
romana Zoocasa, che ormai è giunta
alla sua terza edizione.
Come avvenuto già nel 96 anche
questa volta si è svolta in
contemporanea una mostra-concorso
di Discus. C'erano 50 vasche di circa 40
litri nelle quali esemplari di tutte le
razze, varietà e colori facevano bella
mostra, cercando di "accattivarsi" sia il
voto dei giudici ufficiali che quello della
giuria popolare che era invitata a votare
il pesce piu' bello, il piu' perfetto ed il
piu' simpatico tra quelli esposti. (Unica
pecca: erano esposti anche alcuni
esemplari non proprio adulti che forse
era meglio che gli organizzatori non
avessero accettato)
Ovviamente, non essendo la
manifestazione solo acquariologica,
erano presenti altri animali (leggi cani
gatti, rettili, roditori, pecore??? e
quant'altro gli espositori si sono
inventati di portare in mostra).
Certo gli stands dedicati ad
acquari e terrari erano diversi ed alcuni
di essi meritavano una visita specifica.
Degne di nota sono la mega vasca
marina esposta dalla Sera, alcune
vasche strane esposte da ditte locali
(come un trittico di vasche di circa
6/700 litri collegate tra loro e munite di
un unico grande filtro percolatore nelle
Pag . 16
Bollettino A.A.A. n. 33
quali una ditta laziale aveva ricreato tre
habitat tipici del Rio delle Amazzoni
preoccupandosi anche di esporre
cartelli contenti indicazioni tecniche su
questo fiume utili anche per i non
addetti).
Invece tra i pesci esposti,
meritano menzione alcuni esemplari di
razze di acqua dolce, alcuni discus che
non avevo mai visto (una specie tutta
bianca con una fascia nera sulla fronte
e sull'occhio) alcuni interessantissimi
mega-pulitori (della razza degli
Ancistrus??),
dei Cichlasoma
synspilum adulti, eccetera.
Nonostante
la
migliore
sistemazione
logistica
della
manifestazione personalmente lamento
una scarsa indicazione cartellonistica
che ci ha costretti a percorrere piu' di
una volta in lungo ed in largo
l'esposizione, ma nel complesso la gita
meritava di essere effettuata, e a fine
giornata siamo tornati a casa un po'
stanchi, ma certamente soddisfatti e ci
ZOOMARK 97
A proposito di manifestazioni, ti ricordo
che si avvicina l'appuntamento
biennale con lo Zoomark che
quest'anno si terrà dal 24 al 27 aprile
p.v.
Se vuoi puoi far parte anche tu della
delegazione dei soci che vi prenderà
parte. Se sei interessato contatta il
PICCOLE ASTUZIE
A.A.A.
Bollettino A.A.A. n. 33
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RASSEGNA STAMPA
dalla rivista:
aquarium dic/96
-------------------------------------Attenti al lupo! Leptobarbus hoevenii
-Tre ospiti un po' speciali: Schistura,
Cynoglossus, Microrasbora.
-Un acquario "Tanganica"
-Il mondo dell'acquario naturale
-Cambia l'ora cambiano le livree
-Cambio continuo di acqua
-marino: Pappagalli mangiacoralli
-terrario:Dinosauri in terrario (Basiliscus)
dalla rivista inglese:
Aquarist & Pondkeeper dic/96
---------------------------------Gourami scartati
-nostrano: Pesciolini del Nord America
-Festival 96 dell'acquariofilia Inglese
-Ritorno alle basi: Neon e Cardinali
-inserto:Bazar natalizio
-Mega acquisti marini
-Racconti di Natale
-Un monumento al cattivo gusto
-Racconti di lavoro
-Allevare Corydoras ed altri pesci gatto
-Negozi di pesci di Hong Kong
-Allevamento di Discus
dalla rivista:
Hobby Zoo dic/96
------------------------------------L'elenco completo di tutti gli espositori
di Zoomark '97
-Protagoniste sogliole e murene
-L'acquario di successo
-Profilo degli acquariofili inglesi
-Un acquario per amico
Pag . 18
Bollettino A.A.A. n. 33
dalla rivista :
Aquarium Oggi 4/96
-------------------------------------Riproduzione di Pterophyllum altum
-I pesci piú amati:Pseudotropheus zebra
-Apistogramma juruensis
-Riproduzione di Coridoras rari
-marino:Pterapogon kauderni
-marino:Chromis caerulea
-Mediterraneo ottimale (V)
-Trasporto di acqua e gas nelle piante
acquatiche
-Hottonia palustris
-Come si mantiene un bell'acquario
-Preparati di batteri in acquarioflia
-Interzoo in retrospettiva
-Internet: un nuovo biotopo per pesci
-Eilat:un paradiso per acquarioflili marini
dalla rivista americana:
Tropical Fish hobbyist: set/96
---------------------------------Lepisosteus oculatus
-Le prime importazioni ed allevamenti di
Discus selvatici
-Iniziare con l'acquario marino (I parte)
-marino: Pesci farfalla
-Alghe marine: amiche e nemiche (I parte)
-marino: Queste cose piene di branchie
-dolce: Allevare Melanochromis vermivorus
-Tetra Neon
-Squalo iridescente: Pangasius sutchi
-Allevare Ancistrus albini
-dolce: Hoplosternum pectorale
-Il bell'Aequidens metae
-I vegetali nella dieta dei pesci gatto
-I pesci accetta volano veramente?
dalla rivista inglese:
Aquarist & Pondkeeper nov/96
---------------------------------Pesciolini del Nord America
-Mollies messicani (II parte)
-Grande, coraggioso e stupendo
-Diamo uno sguardo al campionato
internazionale di Discus 1996
-Acquari ed accessori
-Contenuti e interesse
-Quale filtro e perché?
-Decori per acquario
-Manca qualcosa nel tuo acquario?
-Illustri Guppy
-Metti al sicuro i tuoi Testa di leone e
coccola i tuoi Panda
-Il mangiatore di alghe siamese ed i suoi simili
dalla rivista francese:
Aquarium magazine nov/96
------------------------------------Hyphessobrycon flammeus: la fiamma del
Brasile
-Lamprichthys tanganicanus: Il killi perlato del
Tanganica
-Aequidens rivulatus: Ti amo, non piú mio
-marino: I Macropharyngodon
-marino: Come nutrire gli avannotti?
-marino: I 3 grandi sistemi di acquario di barriera
-laghetto: Aprite i grandi occhi.
-mediterraneo: Invertebrati
-avventura: Acquacoltura in Guyana
dalla rivista :
HobbyZoo ott/96
------------------------------------E' tempo di passare alla lotta biologica
-Acqua pura acqua sana
-Freddo al punto giusto
-La natura come modello
-I pesci pagliaccio
dalla rivista:
aquarium nov/96
-------------------------------------piante: Bacopa monnieri
-Un ciclide per principianti: Cichlasoma
nigrofasciatum
-Caro vecchio Neon
-Un killi per cominciare: Cynolebias n.
-pH: un parametro chimico da domare
-Antagonisti biologici
-marino: Riproduzione di Chrysiptera p.
-Peperoncini acquatici (Tripterygion)
-nostrano: La bottatrice (Lota lota)
-Hirudo medicinalis
-Quattro salti nel terrario
SOLUZIONE
del
CERCA PAROLE
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(HYPOSTOMUS)
Bollettino A.A.A. n. 33
Pag . 19
Associazione Acquariofili Abruzzese
RENDICONTO 1996
ENTRATE
USCITE
Cassa inizio 97
1.046.940
Quote sociali 96
315.000
Quote sociali 97
630.000
Quote abbonamenti
rivista aquarium 896.000
Mostra mercato
105.000
Vendita standard
e racolta bollettini
70.000
--------------Totale
3.062.940
=========
Manifestazioni
440.000
Versamenti per
abbonamenti a
rivista aquarium
897.000
Spedizione bollettini
213.700
Tabellone
27.400
Affitto locale riunioni 214.275
Abbonamento riviste
straniere
510.100
Corrispondenza
12.600
Cartoleria
60.500
Contenitori riviste
130.400
--------------2.505.975
Cassa a fine 96
556.965
--------------Totale
3.062.940
========
Pescara lí, 05 gennaio 1997
Il segretario
Lorenzo Marcucci
Pag . 20
Bollettino A.A.A. n. 33
L'ACQUARIOFILO IN INVERNO
di Alex Stephenson
Per la maggior parte delle
creature razionali, l’inverno é un
periodo di riposo. Il programma
varia in base allo stile di vita, ma,
parlando genericamente, il periodo
tra primavera e l’inizio estate é un
periodo riproduttivo, mentre in tarda
e s ta t e - a u t u n n o s i pa s s a i l t e m p o
mettendo su peso.
L’inizio del profondo inverno,
che in Gran Bretagna puó iniziare
da un momento all’altro (se non é
giá iniziato) porta ad una notevole
riduzione dell’attivitá e porta molte
s p e c i e a d e n t r a r e i n u n o s ta t o d i
‘solo mantenimento’ in vita.
Perché dobbiamo essere diversi?
In un momento in cui tutto ció che
ha un atomo di senso é arrotolato in
un posto caldo, noi ci prepariamo a
celebrare!
Nel momento in cui stai leggendo
questo Natale ci sta piovendo
addosso.
L’INTERESSE RINNOVATO
Per gli entusiasti dei pesci tropicali,
le lunghe notti invernali possono far
scattare un interesse rinnovato
nell’acquario. Lo stesso vale per
coloro che allevano pesci di acqua
fredda e gli intenditori che
trasferiscono dal laghetto i loro
pesci in vasca. Forse stai pensando
ad espandere la tua collezione,
aggiungendo un altra vasca o
rimpiazzandone une con qualcosa di
piú ambizioso?
Se é cosí ricordati di non dire nulla
ai soci fino a che tu non abbia fatto
pulizia
e
selezionato
l’organizzazione attuale. Ho sempre
trovato
questa
una
saggia
decisione...
Avere una risposta favorevole puó
comportare un’assistenza piú lunga
seguita da un viaggio al luo locale
venditore di piante, ornamenti per
acquari, eccetera.
Puó darsi anche acquisto di uno o
due pesci. Inoltre ricordati di
comperare cose come i ricambi per
la pompa dell’aria e un termometro
decente. Nel momento in cui sei lí
non é una cattiva idea fare una lista
mentale di tutte le cose che ti
serviranno prossimamente, giusto
nel caso in cui qualcuno ti chieda
cosa vuoi per Natale!
Io trovo che avere una risposta
pronta a questa domanda puó
lasciare molte persone. Ugualmente
importante se non ancora di piú é
sapere ció che certamente non
vorresti per Natale. Il tempo passato
spiegando questo a tutti ti puó
evitare un sacco di problemi.
MANEGGIARE CON PRUDENZA
Lo so che é difficile da credere, ma
chi non possiede pesci ha molte
d i ff i c o l t á a r i c o n o s c e r e u n p e s c e
dall’altro.
P e r l o r o t u t t o c i ó c h e n u o ta é u n
pesce. Ció puó risultare in un Guppy
che nuota con un paio di Oscar o
qualcosa di simile. Quindi é
prudente preparare un acquario di
ricambio giusto per questi casi.
Se hai degli amici che hanno dei
pesci e non puoi comperare altro
quest’anno stai attento quando offri
ai tuoi amici ciclidofilidi di un certo
temperamento un Betta; lui ti dirá
grazie ma certo non intenderá
questo. Fai attenzione che alcune
persone possono essere molto
sensibili.
Generi vari ed accessori sono
generalmente graditi se hanno
un’applicazione pratica. Abbastanza
stranamente articoli novitá come
paolombari o navi affondate sono
accettabili.
Il ricevente si fará una risata e lo
metterá da parte per darlo a qualcun
altro il prossimo anno.
REGALI RISCHIOSI
Come regola generale é rischioso
comperare pesci come regali a
meno che tu non sia sicuro che
siano
accettati
e
sistemati
adeguatamente. Qualche volta amici
intimi presi dall’hobby conoscono
bene gli interessi l’uno dell’altro e
quindi in queste circostanze non ci
sono problemi. Ma se sei nel dubbio
chiedi. Gli intenditori di Goldfish
sono estemamente critici nei
confronti di ció che posseggono. Ció
che per te puó sembrare un pesce
di prima categoria puó essere, per
un intenditore, un esemplare di
valore nullo.
La stessa regola vale per tutti i
pesci quando offerti a degli esperti
in quella specie.
Se sei comunque determinato a
comperare pesci per qualcuno,
perché non te lo porti con te ?
L’elemento sorpresa andrá perso,
ma
l’acquisto
sará
molto
soddisfacente.
Tu puoi sempre comperare un aftershave
o
una
colonia
per
sorprenderlo quel giorno. Chissá
cosa potresti ricevere in cambio ?
Quelli che sono abbastanza fortunati
da praticare i loro hobby in strutture
esterne usate unicamente per lo
scopo,
vengono
in
genere
risparmiati dalla critica che sorge in
questo periodo dell’anno.
Lunghi periodi di osservazione mi
hanno portato a constatare che
queste aree sono raramente visitate
da uomini finché non torna la
temperatura
piú
calda.
Di
conseguenza nessuno ti avvisa circa
lo stato della tua casa dei pesci.
Qualsiasi sia la misura, e non
i m p o r ta q u a n t o s i a u m i l e , q u e s t e
riserve sosterranno non solo il
pesce, ma pure il custode dei pesci.
Pensa per un momento la
confusione che puó essere generata
da famiglia e amici durante questa
stagione favorevole.
Quando
le
cose
diventano
veramente frenetiche, richiudersi
nella casa dei pesci diventa l’unico
modo per ritrovare la propria
tranquillitá!
La casa del pesce non é proprio un
rifugio in tempi di stress. Giorni corti
e lunghe notti d’inverno riducono
molte attivitá, dando come risultato
pa r e c c h i e o r e s p e s e ‘ i n t o r n o a l l a
casa’. Ci saranno quindi momenti in
cui avrai la sensazione che la tua
p r e s e n z a n o n é r i c h i e s ta . I n q u e i
momenti, lavori urgenti riguardo
l’acquario devono essere fatti con
caso, se dovesse succedervi qualcosa di simile ... sapete come comportarvi.
Tratto da
Aquarist and Pondkeeper 10/1996
prudenza.
UN LAVORO PER APPASSIONATI DI STAGNI
Gli appassionati di stagni, sfortunatamente non hanno queste agevolazioni
(facilitá). Stare seduti come uno gnomo in giradino fissando uno stagno
che si é ghiacciato non é né soddisfacente né confortante. Se hai fatto la
tua manutenzione dello stagno nel tardo autunno, non c’é nulla da frare
per te eccetto lasciarlo da solo. Diversamente da noi, i pesci si riposano e
non dovrebbero essere disturbati. L’inverno per il proprietario dello stagno
é passato meglio revisionando l’equipaggiamento e faceno la
pianificazione per la prossima stagione. Perché non guradare alla
possibilitá di un altro stagno? Camminando nella neve pesantemente, fare
vari progetti ti terrá almeno caldo. Se non c’é neve, usa la pompa del
giardino per comporre un modello, poi marcalo con bastoni. Puoi cambiare
la forma tutte le volte che vuoi finch‚ la terra é soffice abbastanza per
scavare. Se pensi di
guadagnare l’approvazione della gestione ?????? possa essere un po’
scaltro, suggerisci un po’ di paesagistica e di sistemazione del giradino.
Fai apparire immagini di caldi pomeriggi estivi con un gin & tonic vicino
allo stagno. Essere d’accordo ti costerá, naturalmente, ma avresti
ridecorato la sala in ogni caso.
MITICA INATTIVITA’
L’idea che l’inverno sia un periodo inattivo per gli acquariofili non é vera.
Se se un hobbista da ‘acquario misto’ qualcosa cambierá, qualsiasi sia la
stagione. Amatori di rane, comunque possono trovarsi padroni di giongani
provenienti da precedenti depozisioni di uova e di adulti pronti per future
deposizioni. Questo spesso comporta cibi vivi come dafnie e larve di
moscerini che almomento sono difficili da trovare, quindi sono richieste
alternative. Cibi moderni congelati hanno sotto certi aspetti fatto culture di
vermi bianchi e simili non necessarie, ma molti hobbisti ancora
preferiscono crescere i propri. Tenere colture che impazziscono e scoprire
i posti dove non dovrebbero essere é un’arte. Ho trovato che permettere ai
micro-vermi di scalare le pareti dell’essiccatoio non aiuta il tuo caso
quando pensi ti serva piú spazione nell’acquario. In ogni caso, i mesi
invernali possono essere un periodo stremante per l’acquariofilo. Puó
esserti di aiuto dividere i tuoi problemi con altri sofferenti. Perché non
riunire nei tuoi locali il club di acquariofili per avviare una terapia di
gruppo???
Abbi un buon Natale.
tratto da
Aquarist & Pondkeeper 12/95
saranno ugualmente le benvenute.
tratto da:
Aquarama n.151 settembre 1996