Messenger ritorna su PC,ViVino, la nuova App che vi
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Messenger ritorna su PC,ViVino, la nuova App che vi
Sony Xperia: il proiettore per interagire con pareti e superfici Berlino, 8 settembre 2016 – Sony Xperia Projector è il nome di un prototipo di un proiettore con Android con interagisce il quale si premendo direttamente proiettata. I sull’immagine proiettori di questo tipo sono sempre stati lo stereotipo di una tecnologia futuristica, presente solo nei film di fantascienza. Sony però ha presentato, durante la fiera internazionale della tecnologia di Berlino IFA 2016, un prototipo di un proiettore touch-enabled. In verità una prima versione di questo dispositivo era stata già presentata al Mobile World Congress alcuni mesi prima, ma il modello presente a Berlino è apparso subito più efficente e fluido. Nonostante si tratti ancora di un prototipo, la cui commercializzazione non è certa, il Sony Xperia Projector ha sorpreso e incuriosito il pubblico. Grazie al suo proiettore a tiro ultra corto e al sistema operativo Android sarà possibile proiettare applicazioni e videogiochi su superfici orizzontali o pareti verticali, e si potrà interagire con essi toccando direttamente le immagini proiettate grazie ai sensori che permettono di operare come se si stesse utilizzando un comune touch screen (come si può vedere nel video posto subito sotto l’articolo). Il dispositivo riconosce anche comandi vocali, funziona con tutte le app presenti nel Play Store di Google e permette di effettuare tutte le operazioni che svolgiamo quotidianamente con il nostro smartphone: come guardare video, giocare ai videogame, navigare in internet e così via. Si tratta di un’ottima idea e ci auguriamo che l’azienda giapponese continui a lavorarci su, per ottenere una versione commercializzabile nel mercato. di Emanuele Bazzichi Nel futuro avremo contatto ‘smart’ lenti a Mountain View, 3 settembre 2016 – Alcune tra le più grandi multinazionali del settore informatico (Google, Samsung e Sony) stanno da tempo lavorando allo sviluppo di lenti a contatto smart. L’obbiettivo è quello di realizzare dispositivi che facciano ben altro, oltre a correggere i comuni difetti della vista di chi le indossa. Ad esempio, le lenti brevettate da Google, in collaborazione con Novartis, prevedono un sensore, inserito all’interno di uno degli strati, per la misurazione in tempo reale del livello di zuccheri nel sangue. Funzione che sarà molto utile per coloro affetti da diabete. Samsung ha invece depositato un brevetto per lenti a contatto che, a dispetto dello spessore minimo, avrebbero display, fotocamera, antenna per connettività wireless e sensori di movimento per il battito della palpebra. Le immagini proiettate dalle lenti potrabbero poi essere visualizzate su un dispositivo accoppiato, ad esempio uno schermo, uno smartphone, o un tablet. Samsung proseguirebbe così sulla scia della “realtà virtuale immersiva“, che si può gia sperimentare con i grandi visori dedicati Samsung Gear e Oculus Rift, da indossare sugli occhi. Sony, che non vuole perdere terreno rispetto alla concorrenza, ha richiesto negli Stati Uniti un brevetto chiamato “Contact Lens and Storage Medium“. Rispetto alle lenti dei concorrenti, i dispositivi Sony permetterebbero di scattare addirittura foto, girare video e salvare il tutto all’interno di una micromemoria presente direttamente nella lente. Le foto potrenno così essere scattate anche attraverso un semplice battito di ciglia, e sarebbero anche di qualità molto elevata. Come le altre, anche queste saranno in grado di interagire con dispositivi esterni come smartphone e tablet, ai quali potremo inviare molto velocemente tutti i file presenti in memoria. Ovviamente stiamo parlando di brevetti; passerà molto tempo prima di vedere dei prototipi funzionanti, ma sappiamo già verso cosa punteranno i colossi della tecnologia. Nel futuro ci potrebbero essere anche ulteriori impieghi, come ad esempio la visualizzazione di informazioni e dati aggiuntivi all’interno del campo visivo, che troverebbero impiego in campo militare, costituendo un pezzo importante dell’equipaggiamento del soldato del futuro. Inoltre, lenti a contatto in grando di fare foto e video, all’insaputa delle persone, potrebbero creare un serio problema per quanto concerne la tutela privacy; trattandosi di dispositivi praticamente invisibili. di Emanuele Bazzichi Samsung presenta Galaxy Note 7 il nuovo Suwon, 18 agosto 2016 – Samsung ha finalmente presentato il nuovo Galaxy Note 7. Il nuovo modello ha un look raffinato, è realizzato con materiali di prestigio ed ha un esclusivo design a bordi simmetrici. È dotato di scocca resistente all’acqua, funzioni di sicurezza avanzate con autenticazione biometrica (la nuova funzione di scansione dell’iride) e funzioni di intrattenimento coinvolgenti. Il telefono, per le sue caratteristiche, è la soluzione perfetta sia per la vita privata, sia per quella professionale. La vita scorre più veloce che mai, per questo motivo Samsung ha creato Galaxy Note 7: affinché l’utente possa svolgere le proprie attività quotidiane più facilmente, ovunque, e in qualunque momento.” La nuova S Pen del Note 7 è molto più di un semplice strumento di scrittura: è la via per fare tutto in maniera efficiente e precisa. L’utente può dare vita alle proprie idee nel momento esatto in cui avverte l’ispirazione, semplicemente appuntando le informazioni utili sul display in stand by con la S Pen. Con la funzione Selezione Intelligente S Pen consente inoltre di creare GIF e condividerle con facilità. E’ possibile zoomare lo schermo o convertire contenuti nella lingua desiderata con un semplice movimento. La nuova “penna” riproduce in modo efficace la facilità d’uso e la precisione di una vera penna. Grazie al design con una punta di 0,7 mm, migliorie in fatto di sensibilità alla pressione, assicura un’esperienza d’uso molto realistica. Anche S Pen è resistente all’acqua, consentendo all’utente di annotare pensieri senza interruzioni, anche sott’acqua. i propri Samsung ha prestato particolare attenzione alle misure di sicurezza: oltre alla scansione delle impronte digitali, il telefono è dotato della nuova tecnologia di riconoscimento dell’iride, un sistema di autenticazione biometrica estremamente sicuro, utilizzabile per sbloccare la schermata home e per accedere in totale sicurezza ai propri contenuti. Dotato di schermo QHD Super AMOLED da 5.7 pollici, lo smartphone è predisposto per lo streaming video HD, grazie a colori più brillanti e a un nero più intenso, offre infatti un’esperienza cinematografica senza precedenti. Inoltre, abbinando Galaxy Note7 al nuovo Gear VR (occhiali per la realtà virtuale) si può vivere un’esperienza ancora più immersiva ed estremamente coinvolgente. L’incredibile schermo Super AMOLED e il potente processore di Galaxy Note7, uniti ad un catalogo sempre più ampio di app, foto, giochi e molto altro, pongono l’utente sempre più al centro dell’azione. Galaxy Note 7 è inoltre compatibile con l’ innovativa videocamera Gear 360. Estremamente sottile e leggero, con l’esclusiva curvatura dual-edge gli dona l’aspetto prezioso tipico della serie Galaxy. L’esperienza d’uso semplificata e raffinata, associata all’interfaccia utente grafica, consente quindi un’interazione continua tra l’utente e il device. Il dispositivo vanta la stessa fotocamera avanzata lanciata con l’S7 e l’S7 edge. La tecnologia Dual Pixel, l’ampia apertura e l’auto focus veloce funzionano insieme per scattare foto brillanti, nitide anche in condizioni di scarsa luminosità. Oltre alla memoria interna da 64GB, il cellulare offre una memoria espandibile fino a 256GB. È inoltre dotato di batteria da 3.500 mAh, e una porta micro-USB. Galaxy Note 7 sarà disponibile a partire dal 2 Settembre nei colori Blue Coral, Silver Titanium e Black Onyx al prezzo consigliato di 879 euro. Infine, tutti coloro che lo prenoteranno presso i punti vendita aderenti e lo registreranno su Samsung People, riceveranno il nuovo Gear VR, per provare l’esperienza della realtà virtuale. di Emanuele Bazzichi Rio 2016: le prime olimpiadi ad alto contenuto tecnologico Rio de Janeiro, 6 agosto 2016 – Come risaputo la tecnologia trova oggi un ruolo sempre più importante anche nello sport. Essa infatti trova applicazione per prevenire infortuni, migliorare le prestazioni degli atleti e migliorare le tecniche di allenamento. In questo articolo faremo una rapida carrellata delle nuove tecnologie usate dagli atleti di queste Olimpiadi di Rio de Janeiro, in allenamento o in gara. Pugilato Il software iBoxer, realizzato in collaborazione con l’Università Hallam di Sheffield, è a disposizione degli atleti del Regno Unito. Il sistema di analisi delle prestazioni, prendendo in esame i dati dei propri boxeur e degli avversari, analizza i punti di forza e debolezza per raffinare le tattiche ottimali per ogni incontro. Ciclismo Nel ciclismo c’è sempre meno bisogno di concentrarsi sugli aspetti meccanici dei mezzi, perché le biciclette sono ottimizzate al punto da essere diventate efficienti al 99%. Oggi si cerca il miglioramento per ottenere prestazioni da record. Su questa strada, il team USA si è avvalso degli occhiali per realtà aumentata della Solos, sviluppato in collaborazione con il Cloud IBM. I ciclisti in pista sono stati sottoposti a test per raccogliere dati sulla potenza, la velocità e persino sulle pedalate. I ciclisti potevano tenere sotto controllo il percorso senza distrazioni, in quanto i dati venivano trasmessi direttamente sulle lenti. Questi Feedback in tempo reale sono serviti per aggiustare la strategia di allenamento. Ad esempio, nella simulazione di una gara individuale a cronometro, il ciclista ha la possibilità di vedere se il giro che sta compiendo sia migliore di quello dei suoi avversari, in base alla posizione e al tempo visualizzato (comprensivo di step intermedi). L’atleta valuterà così se compiere sforzi ulteriori o se destinarli al giro successivo. Potrà così ottimizzare lo sforzo fisico, riducendolo nei momenti in cui non sarà necessario sprecare energie e viceversa. Questo tipo di tecnologia però non potrà essere utilizzata in gara, ma solo in allenamento. Giochi di squadra Il Team Germania di Vela, nel 2011, ha stretto una partnership con SAP (azienda che si occupa di software aziendali) nel tenativo di interrompere il rovinoso declino delle prestazioni in questa disciplina. Il sistema consentirà agli atleti di imparare più velocemente attraverso allenamenti mirati basati su modelli virtuali, simulazioni di venti e correnti, ecc. In questo modo gli atleti verranno preparati alle condizioni più avverse. Inoltre, in previsione delle Olimpiadi di Rio, sono state eseguite 3,000 misurazioni per costruire una serie di modelli di corrente sui quali allenarsi. Paraolimpiadi La BAE Systems, solitamente dedita all’industria aerospaziale, ha collaborato con la Federazione Sportiva del Regno Unito per consentire agli atleti su sedia a rotelle di accrescere la propria velocità del 20% lavorando sull‘aerodinamica. Autodesk, che si occupa di software di progettazione, ha lavorato con la campionessa di paraciclismo Denise Schindler, per creare la protesi di una gamba (stampata in 3D usando materiale policarbonato), capace di migliorare la potenza. Il risultato è stata una protesi ultraleggera, incredibilmente aerodinamica e altamente performante. di Emanuele Bazzichi La sonda Juno raggiunge Giove Cape Canaveral, 7 luglio 2016 – Juno è una missione della NASA con lo scopo di studiare il ppianeta Giove, attraverso una sonda che si manterra in orbita attorno al pianeta. La sonda è stata lanciata il 5 agosto 2011 a bordo di un razzo Atlas da Cape Canaveral, in Florida. Il 5 luglio 2016 è arrivata a destinazione ed è previsto che concluda la sua missione nel febbraio 2018. La sonda è letteralmente un “super sensore” volante, data la quantità di dispositivi di cui è fornita. Essa avrà infatti il compito di trasmettere agli scienziati i dati relativi all’emissione termica, l’atmosfera e il campo magnetico di Giove, oltre ovviamente alle foto della sua superficie. Oltre a questo set di strumenti scientifici all’avanguardia, la sonda porta con sé anche una placca dedicata a Galileo Galilei. Questa è una copia in alluminio dell’originale manoscritto in cui Galileo ha descritto per la prima volta le quattro lune di Giove. Oltre a questo porta anche tre “omini” della LEGO, che rappresentano Galileo, Giove e sua moglie Giunone (Juno). Secondo la leggenda infatti Giunone, dal Monte Olimpo, riuscì a guardare attraverso le nubi e capire la vera natura di suo marito; da qui il nome della sonda (Juno) che spera di riuscire a fare lo stesso con il grande gigante gassoso del Sistema Solare. I tre “omini” sono stati costruiti in alluminio, invece della solita plastica dei LEGO, per permettere loro di resistere alle alte temperature nella fase di lancio dalla Terra (razzo con i motori accesi). Juno è alimentata tramite pannelli solari. Questa scelta è stata resa possibile dal significativo miglioramento negli ultimi decenni della tecnologia delle celle solari, aumentandone l’efficienza e riducendo così le dimensioni dei pannelli necessari all’alimentazione della sonda. Infine, su Juno sono presenti anche due strumenti studiati e realizzati in Italia: si tratta dello spettrometro ad immagine infrarosso e lo strumento per la misurazione della gravità. Adesso non dobbiamo far altro che spettacolari immagini di Giove… attendere le prime Continuate a seguirci. di Emanuele Bazzichi Le 10 tecnologie che stanno per cambiare il mondo Davos, 3 luglio 2016 – Gli esperti del World Economic Forum hanno stilato una classifica, pubblicata in uno speciale del mensile Scientific American, sulle 10 tecnologie che cambieranno il mondo e i nostri stili di vita nei prossimi anni. Nano-tecnologie: Entro il 2020 saranno 30 miliardi i dispositivi connessi in rete e in grado di ‘parlarsi’. La vera svolta arriverà però con l’avvento dei nano-device, che potranno circolare nel corpo umano o essere incorporati nei materiali da costruzione; queste nuove micro-macchine potranno rivoluzionare molti settori, dalla medicina all’architettura, dall’agricoltura alla produzione di farmaci. Nuove batterie: Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione delle energie rinnovabili è la loro imprevedibilità (soprattutto per quanto riguarda il solare, il microeolico e il microidroelettrico) che non sempre permette una corrispondenza tra domanda e offerta; i recenti progressi nelle tecnologie di accumulo dell’energie elettrica offriranno presto una soluzione, grazie ad una nuova generazione di batterie che si adatteranno alle piccole reti elettriche. La tecnologia Blockchain: Si tratta di un nuovo registro elettronico mondiale, sul quale si baseranno l’intera rete di pagamenti con la moneta elettronica Bitcoin. Solo ora sta emergendo l’incredibile impatto che potrà avere nel cambiare i mercati e la loro gestione. Materiali in 2D: Il più famoso è il grafene, formato da un solo strato di atomi di carbonio, ma oltre a questo se ne stanno sviluppando altri. I costi di produzione sempre più bassi permetteranno applicazioni in vari settori: dai filtri per l’acqua alle tecnologie indossabili. Auto senza pilota: La loro diffusione aumenterà gradualmente, di pari passo con i progressi nelle tecnologie per la sicurezza e con l’introduzione delle norme che ne regolano la circolazione su strada. Ridurranno gli incidenti e lo smog, risultando particolarmente utili per le popolazioni del mondo occidentale in progressivo invecchiamento. Organi su chip: Le riproduzioni in miniatura degli organi umani su microchip permetteranno di accelerare lo studio delle malattie e lo sviluppo di nuovi farmaci. Celle solari in perovskite: Rispetto alle tradizionali celle in silicio sono più facili da produrre (quindi meno costose), possono essere usate in ogni condizione e mantengono meglio la loro efficienza nel corso degli anni. Intelligenza artificiale: Si sta facendo strada una nuova generazione di assistenti virtuali per smartphone e tablet, pronti ai nostri comandi vocali per organizzarci l’agenda, controllare lo stato di salute o prenotarci il ristorante. Optogenetica: La tecnica che usa gli impulsi di luce per telecomandare i neuroni permetterà di aprire una finestra sul cervello, aprendo la strada a nuove terapie. Batteri come ‘fabbriche’: I nuovi sistemi di bioingegneria consentiranno di trasformare i batteri in vere e proprie fabbriche per produrre sostanze chimiche, farmaci e biocombustibili, in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. di Emanuele Bazzichi Fonte: ANSA Barilla introduce la pasta fatta con stampanti 3D Parma, 16 maggio 2016 – A Cibus 2016 (il salone internazionale dell’alimentazione) che quest’anno si è tenuto a Parma, Barilla ha svelato un prototipo, realizzato con la collaborazione con l’olandese TNO (organizzazione olandese che si occupa di ricerca scientifica applicata), per stampare in 3D la pasta. Ad oggi sono sufficenti 2 minuti per “stampare” una forma di pasta industriale, impastando acqua e semola di grano duro. Ma non finisce qui perché gli ingrendienti (contenuti in apposite cartucce), in questo nuovo e particolarissimo modo di produrre la pasta, possono essere personalizzati nella tipologia e nelle dosi, in funzione del tipo di dieta che si segue. Inoltre l’innovativa tecnologia 3D Printing, presentata ufficialmente a Expo 2015, non solo consente di stampare forme di pasta classiche come spaghetti e rigatoni, ma potenzialmente infiniti nuovi formati. In particolare a Cibus, Barilla ha presentato 3 nuove forme, selezionate tra oltre 400 idee lanciate in una gara su Thingarage, startup specializzata nel design 3D. Secondo gli specialisti del settore, nel prossimo triennio, la stampa in 3D verrà applicata in molteplici settori: dalla medicina al food, all’industria meccanica, alla ceramica, eccetera. Dalle analisi di mercato, infatti, risulta che le vendite di stampanti 3D hanno registrato un incremento di oltre il 50% a metà 2015. Questo grazie al forte abbassamento dei prezzi (ad oggi circa 2000 dollari a fronte dei 10mila del 2014), che ha a sua volta generato un aumento della domanda sia tra i consumatori, che nel mondo del business. In un futuro non troppo lontano la stampa 3D potrebbe essere applicata ad esempio sia nell’auto-produzione familiare, con la pasta fai-da-te (innovazione che rivoluzionerebbe totalmente questo segmento del mercato alimentare), sia nella ristorazione profesionale. Nelle abitazioni le stampanti 3D printing per pasta potranno essere compatte e versatili, mentre nelle aziende e nei ristoranti saranno più grandi e veloci, proprio come avviene attualmente con le comuni stampanti per foto e documenti. Insomma, entro breve tempo mangiare un buon piatto di pasta non sarà più la stessa cosa… anche se sarà sempre un grande piacere. Continuate a seguirci. di Emanuele Bazzichi Messenger ritorna su PC Washington, 14 aprile 2016 – Vi ricordate Windows Live Messenger (comunemente chiamato MSN), il diffusissimo programma di messaggistica istantenea di Microsoft? Il programma venne tolto dal mercato nel 2012 successivamente all’acquisto, da parte di Microsoft, di un altro programma funzionante su PC: Skype. Windows Live Messenger era superato a causa di vari processi tecnologici, collegati tra loro, che si erano verificati contemporaneamente: 1. La diffusione di massa di Facebook, che da sempre ha avuto una propria chat. 2. La diffusione del concorrente Skype. 3. La diffusione, nel settore del mobile, degli smartphone. 4. La creazione e diffusione dell’app dedicata Facebook Messenger dal 2011 in poi. Applicazione che sostanzialmente permetteva le stesse funzioni del Messenger di Microsoft, ma in più era perfettamente integrata con gli account Facebook, ed era utilizzabile su smartphone. Ma come sappiamo il mercato dell’ ICT (le tecnologie applicate all’informazione e alla comunicazione) è in continua evoluzione e ci riserva sempre delle sorprese. Negli ultimi anni, infatti, è stato lo stesso Personal Computer a diventare sempre più… smart. Tant’è che il più recente sistema operativo di Microsoft: Windows 10, è installabile contemporanemente su PC desktop, laptop, smartphone e tablet, ed è compatibile ed integrabile con le applicazioni scaricabili dallo Windows Store dedicato. Così, recentemente, gli utenti di PC e tablet, dotati di Windows 10, hanno la possibilità di scaricare gratuitamente l’app ufficiale di Facebook Messenger. Il programma per ora è in versione beta: ovvero è già stato testato, è funzionante, ma verrà modificato successivamente alle segnalazioni degli utenti che lo proveranno. Il primo nucleo di funzioni introdotto in Messenger per Windows 10 sono quelle classiche disponibili già sul Messenger per IOS e Android e comprende: la possibilità di gestire le notifiche (attivazione, disattivazione, visualizzazione anteprime, selezione del suono di notifica, ecc), la possibilità di inviare foto e video, la conferma di lettura dei messaggi inviati. Non mancano, inoltre, la funzioni per la creazione di gruppi, l’inoltro dei contenuti ricevuti ad altri contatti e la ricerca rapida di contatti e gruppi. Messenger (beta) per Windows 10 non risulta indicizzato nel Windows Store; per individuarlo e scaricarlo potete seguire il link diretto collegandosi a questo indirizzo, o aspettare l’apposito banner pubblicitario nel Windows Store. Sicuramente questa nuova versione del noto programma di messaggistica ci riserverà ancora altre sorprese. Continuate a seguirci. di Emanuele Bazzichi ViVino, la nuova App che vi dirà tutto sul vino San Francisco, 17 marzo 2016 – Quante volte vi è capitato di acquistare un vino al supermercato, ma poi non rimanerne pienamente soddisfatti al momento della sulla tavola? La cosa può diventare addirittura imbarazzante se il vino deve essere offerto a degli ospiti, o essere regalato. Ebbene, Vivino è una nuova App che può risolvere questo problema. Infatti, è sufficente scattare una foto all’etichetta di un qualsiasi vino per scoprirne il prezzo medio, il voto dato dalla community di Vivino (formata da oltre 4 milioni utenti), recensioni, addirittura consigli sugli abbinamenti più indicati con il cibo e anche un breve storico sulle varie annate di produzione. L’app fornisce tutte queste informazioni in pochi secondi, con possibilità di segnalare i vini più buoni e quelli meno buoni. Si può anche condividere la propria esperienza e ricevere consigli personalizzati su vini particolari. Inoltre è possibile scoprire dove comprare i vini più votati nei rivenditori a voi più vicini. E’ sufficente scattare una foto e l’app riconosce e salva subito i vini in memoria. Se un vino non è presente nel database, basta effettuare una segnalazione e verrà caricato nei giorni successivi. Potete aggiungere i vini ai “Preferiti” per assicurarvi ottime esperienze future e sapere dove acquistare i vini con la funzione “Nei dintorni”. Si possono ottenere anche suggerimenti personalizzati sulla base dei vostri gusti, condividere tutto questo con gli amici di Facebook, Twitter e Gmail e conoscere le loro esperienze enogastronomiche. E’ possibile anche effettuare la scansione offline: la foto verrà comunque conservata in memoria e caricata appena ci si connette. Così come si può inserire un potenziale d’invecchiamento, per sapere dopo quanto tempo il vino avrà raggiunto il suo stato ottimale per essere degustato. Vivino è disponibile gratuitamente nei vostri store digitali, mentre la versione premium, con funzioni potenziate, è disponibile al prezzo di 4,49 € mensili. Un saluto e continuate a seguirci. di Emanuele Bazzichi La nuova frontiera della rete veloce in Italia si chiama WiMAX Bruxelles, 11 dicembre 2015 – Nonostante la crescente importanza di internet come motore di sviluppo economico del paese, ancora molte zone d’Italia non sono adeguatamente raggiunte dalla rete ADSL. Ormai in tutti i paesi sviluppati, che vogliono continuare ad essere competitivi nel mondo globalizzato, si stanno realizzando reti a banda larga per permettere la fruizione di servizi internet sempre più complessi e veloci. Purtroppo il nostro paese, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione Europea, ha il triste primato del minor numero di famiglie connesse a Internet attraverso rete fissa, tra i paesi dell’Unione Europea Europa (50per cento a fronte di una media europea del 70). Inoltre i costi degli abbonamenti sono nettamente più alti (dall’80 al 110 per cento in più rispetto alla media europea). E’ in questo contesto che stanno avendo un buon successo le connessioni internet senza fili da mobile, da satellite o… WiMAX. Oggi vi parlerò brevemente proprio di queste ultime. Le reti WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) permettono la trasmissione di dati in banda larga, in una vasta area geografica, tramite antenne collegate alla dorsale telefonica. Il WiMAX può servire per diversi scopi: può essere utilizzato come ponte di trasmissione dati tra due diversi segmenti di una Rete, per l’accesso senza fili a Internet in banda larga o per l’accesso da mobile. In questo modo coniuga in un’unica tecnologia la banda larga tipica delle reti fisse, alla possibilità di connettersi ad internet senza fili, tipica invece delle reti mobili e wi-fi. Il punto di forza di questa tecnologia sono i bassi costi di esercizio, dato che i dati viaggiano nell’etere, senza bisogno di infrastrutture cablate, come nel caso dell’ADSL tradizionale. L’unico svantaggio invece è la maggior vulnerabilità agli eventi atmosferici dato che il servizio funziona grazie ad antenne esterne. Insomma, tenete gli occhi aperti su questo genere di offerte se vi interessa risparmiare ed avere, allo stesso tempo, un servizio efficiente. Un saluto e continuate a seguirci, di Emanuele Bazzichi Fonti e approfondimenti: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/25/banda-larga-i talia-poca-lenta-e-piu-cara-deuropa/2158603/ http://www.fastweb.it/internet/cos-e-il-wimax/