Sekret, 2012, 2K- Poliuretano, sabbia, moduli MDF

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Sekret, 2012, 2K- Poliuretano, sabbia, moduli MDF
JÁCHYM FLEIG
è uno scultore tedesco, nato nel 1970 a Villingen-Schwenningen.
Nelle sue opere si estende il concetto tradizionale di scultura con ciò che può essere deliberatamente legato
al suo rispettivo ambientale. L’integrazione tra la scultura e l'ambiente circostante dà al suo lavoro il carattere
di un'installazione temporanea, circondato dalle condizioni esterne che lo sottopongono a continui
cambiamenti. Le opere fanno parte di un processo di intervento dinamico, in cui le sculture si confrontano e si
connettono con l'ambiente e viceversa. Le strutture apparentemente organiche delle sue opere sembrano
essere in uno stato di proliferazione e crescita, una qualità contraddetta dal materiale rigido di cui sono fatte
nella maggior parte dei casi: cemento, calcestruzzo e gesso, ma anche materiali ‘portanti’ come MDF,
cartone e pannelli isolanti.
Questi materiali sono di solito integrati nel tessuto complessivo dell'edificio, ed è stato sottolineato come le
strutture esistenti forniscano a Fleig potenzialmente una base su cui “attraccare” e con cui interagire: con il
suo processo plastico invade e occupa temporaneamente uno spazio, che sembrerà come infestato da
escrescenze e intrusioni organiche in grado di interrompere in modo inquietante la "normalità" che di solito è
data per scontato in uno spazio socio-urbano sicuro e definito. Fleig scandaglia le cose e letteralmente
occupa gli edifici con opere che sembrano vivere, come invasi da corpi parassitari che agiscono sulle
architetture di accoglienza, sulle colonne, sui muri e sulle finestre, come funghi o nidi di vespe.
La sua strategia scultorea consiste nell’intervenire su muri, pavimenti, soffitti e mobili con i materiali stessi di cui
sono composti. Questo uso non convenzionale di materiali dà luogo a forme sorprendenti che possono
evocare una forte risposta emotiva. Crea strutture amorfe o biomorfiche che sembrano distendersi e
proliferare in maniera incontrollata. Opere apparentemente brulicanti di vita, la cui visione familiare diventa
strana ed alienante e dove le strutture gerarchiche vengono sostituite da incastri di grovigli rizomatici.
Ciò che emerge è un’ambivalenza tra organico e costruttivo; biomorfo e architettonico; pesante e leggero;
solido e fragile; crescita e decadenza; ordine e caos. Una delle qualità principali della scultura concettuale di
Jachym Fleig risiede in queste interazioni, dove la permanenza appare minacciata dalla circolazione degli
stati effimeri. Così, un po’ come intrusi e un po’ come occupanti, le opere di Fleig manifestano la propria
ragion d'essere.
http://www.jachymfleig.net/
Sekret, 2012, 2K‐ Poliuretano, sabbia, moduli MDF, 55 x 160 x 58 cm Parabiose/Parabiosis, 2013. 2k‐ Poliuretano, moduli MDF , 230 x 80 x 75 cm Fish with broken dreams, Doppelaggregat Beton, Gips 240 x 98 x 120cm Depot 2 K – Polyurethan, Schwerlastregale 280x320x370cm Kunstraum Düsseldorf Ausstellung: 3x5 2010 Verbund 2‐K Polyurethan, Industrie – Rollwagen 282cmx168cmx188cm Cover (pod sukni/ under the skirt) 2012 plaster, cargurrated paper boxes Diameter 900cm