Capitolato Speciale d`Appalto

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Capitolato Speciale d`Appalto
DI MII ZZO
COMUNE
PROGRAMMA
COSTRUTTIVO
REALIZZMIONE
1OABITMIONI
"COOPERATIVA
EDILIZIA
LAFILCASA"
-l
- societàcooperativa
DITTA : LAFILCASA
edilizia
CAPITOI-ATO
SPECIALEDI APPALTOPERLAVORISTRADALI
IL TECNICO
AUTORIZZMIONI
]plpFogettí
t
vrn ADDoLoRATA
43- slosz MrLAzzo(ME)- rEL eFAXoeoe?l3?ot
Il
3
euAL'À, pRovENrE.o ;TNHilo'o*
DErMATERTALT
Art. 5 - Acceftazione,
quaritàedimpiegodeimateriari
I materiali e i componenti devono corrisponderealle prescrizioni del capitolato
specialeed esseredella migliore qualità:
possono esseremessi in opera solamente dopo l'accettazione
del diiettore dei lavori; in caso di con-testazioni,si
procederàai sensidell'art.137 del regolamenton. 55411999.
L'accettazionedei materiali e dei componenti e definitiva solo dopo
la loro posa in opera. Iì direttore dei lavori può
rifiutare in qualunque tempo i materiali e i componenti deperiti
d'opo ta ìntroduzione in cantiere, o che per qualsiasi
causa non fossero conformi alle caratteristichetecniche risultanti
dai documenti allegati al contratto; in questo ultimo
caso l'appaltatoredeve rimuoverli dal cantieree sostituirli con altri
a sue spese.
ove I'appaltatorenon effettrii la rimozione nel termine prescritto
dal direttore dei lavori, la stazione appaltante può
prowedervi direttamente a spese dell'appaltatore, cariìo
del quale resta anche quaisìasionere o danno che possa
.a
derivarghper efletto della rimozion" eseguit" d'ufficio.
Anche dopo I'accettazionee la posa in opera dei materiali dei
e
componenti da parte dell'appaltatore,restano fermi i
diritti e i poteri delia stazioneappaltantein sededi collaudo.
L'appaltatore che nel proprio interesse o di sua iniziativa abbia
impiegato materiali o componenti di caratteristiche
superiori a quelle prescritte nei documenti contrattuali, o eseguito
una lavorazione più accurata, non ha diritto ad
aumentodei prezzi e la contabilità e redatta come se i materiali
le caratteristichestabilite.
Nel caso sia stato autorizzato per ragioni di necessitào convenienza
"i"rr"ro
da parte del direttore dei lavori I'impiego di
rnateriali o componenti aventi qualche carenza nelle dimensioni,
nella consistenzao nella qualiti\ owero sia stata
autonzzafa una lavor'ioge di minor pregio, viene applicata
una adeguata riduzione del prezzo in sede di
contablltzzazione,sempreche I'opera sia aicettabile senzapiegiudizio
e salve le determinazionidefinitive dell,organodi
collaudo.
Gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie,
ovvero specificamenteprevisti dal capitolato
specialed'appalto, sono disposti dalla direzione dei lavori o dal'organo
di co[audo, imputando la spesaa carico delle
sonìme a disposizione accantonate a taie titolo nel quadro *"orró*i"o. per
le stesseprorre la direzione dei lavori
prowede al prelievo del relativo campione ed alla redazione
di apposito verbale di prelievo; la certificazione effettuata
dal laboratorio prove materialiriporta espressoriferimento a tale
veibJe
La direzione dei lavori o I'organo di collaudo possono disporre
ulteriori prove ed analisi ancorchénon prescritte dal
capitolatospecialed'appaltoma ritenute n""esi-ie per stabitire
I'idoneitiaèi *u,.riai o J"i.on-'pon"nri. Le relarive
spesesonoposte a carico dell'appaltatore.
Art. 6 - Prol"vista dei materiali
Se gli atti contrattuali non contengono specificaindicazione,I'appaltatore
è tibero di scegliereil luogo da cui prelevarei
materiali necessari alla realiz'n"ione del lavoro, purché essi
abbiano le caratteristicheprescrifte dai documenti tecnici
allegati al contrafto Le eventuali modifiche di taìe scelta non comportano
diritto d riànoscimento di maggiori oneri,
né all'incrementodei prezzi pattuiti.
Nel prezzo dei materiali sono compresi tutti gli oneri derivanti
all'appaltatore dalla loro fornitura a pie d,opera,
compresaogni spesa per eventuali aperture di cave, estrazioni,
trasporto da qualsiasidistanza e con qualsiasi mezzo,
occupazionitemporaneee ripristino dei luoghi.
A richiestadella stazione appaltante,I'appaltatoredeve dimostrare
di avere adempiutoalle prescrizioni della legge sulle
espropriazioniper causa di pubblica utilita, nel caso in cui per
contratto le espropriazionisiano state poste a suo canco,
e di aver pagato le indennitàper le occupazionitemporaneeo per i
danni arrecati.
Art.7 - sostituzionedei ruoghidi provenienzadei materiali
previsti in contratto
Qualora gli atti contrattuali prwedano il luogo di provenienzadei materiali,
'-------' il direttore dei lavori può prescriverneuno
diverso,per ragioni di necessità
o convenien-à
Nel caso di cui al comma l, se il cambiamentoimDorta
una differenza in più o in meno del quinto del prezzo
contrattuale del materiale, si fa luogo alla determinazionedel
nuovo prezzo ai sensi degli articoli 136 e 137 det
regolamenton. 554/L999.
Qualora i luoghi di provenienzadei materiali siano indicati negli atti contrattuali, l'appaltatorenon può
cambiarli senza
l'autorizzazionescritta del direttore dei lavori, che riporti I'espiessa
approvazionedel responsabitedel procedimento In
tal caso si applica l'art. 40 dei presentecapitolato.
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a
:
i
ArL 8 - Norme di riferimento per loaccettazionedei materiali
i rrareriali e le forniture da impiegare nella reaiizzaàonedelle opere devono rispondere alle prescrizioni contrattuali ed
:r particolarealle indicazioni dei progetto esecutivo, e possedere[e caratteristichestabilite dalle leggi e dai regolamenti
e norrneIINI vigenti in materia, anche se non espressamenterichiamate nel presente capitolato specialed'appalto. In
sssenzadi nuove ed aggiornate norrne, il direttore dei lavori potrà riferirsi alle norme ritirate o sostitutive. In generalesi
anplicanole prescrizioni degli artt. 39, 40 e 41 del presentecapitolato speciale d'appalto. Salvo diversa indicazione, i
materiali e le fomiture proverranno da quelle località che I'appaltatore riterrà di sua convenienza, purché, ad
insindacabilegiudizio della direzione lavori, ne sia riconosciuta I'idoneità e la rispondenzaai requisiti prescritti dagli
accordicontrattuali.
L'appaltatoree obbligato a prestarsi,in qualsiasimomento, ad eseguireo a far eseguirepresso il laboratorio di cantiere,
pressogli stabilimentidi produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove scritte dal presentecapitolato speciale
d'appalto o dalla direzione dei lavori, sui materiali impiegati o da impiegarsi,nonché sui manufatti, sia prefabbricati che
realizzatiin opera e sulle forniture in generale.Il prelievo dei campioni, da eseguire secondole norme regolamentaried
LNI vigenti, verrà effettuato in contraddittorio con I'impresa sulla basedella redazionedi verbaledi prelievo.
Art. 9 - Ghiaia, pietrisco e sabbia
9.1 Requisitiper I'accettaiione
Gli inertì, naturali o di frantumazione, devono esserecostituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze
organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni nocive all'indurimento del conglomerato o alla
conservazionedelle armature.
La ghiaia o il pietrisco devono avere dimensioni massimecommisurate alle caratteristichegeometrichedella carpenteria
del getto ed all'ingombro delle armature, devono esserelavati con acqua dolce qualora ciò sia necessarioper eliminare
materienocive.
La ghiaia deve esserebene assortita, formata da elementi resistenti e non gelivi, scevra da sostÍtnzeestranee,da parti
friabifi o terrose, o comunque dannose.
Il pietrisco deve provenire dalla frantumazione di roccia compatta, non gessosane geliva, non deve contenereimpurità
né materie polverulenti, deve esserecostituito da elementi, le cui dimensioni soddisfino alle condizioni sopra indicate
per la ghiaia.
9.2 Norme per gli aggregofi per confezione di calcestruzzi
UNI 8520-1 - Definizione, classifcazione e caratteristiche.
trf{I 8520-2 - ReEtisti.
UNI 8520-7 - Determinqzione del passante qllo staccio 0,075 UNI 2332.
Ilì{I 8520-E- Determinqzione del contetrutodi grumi di argilla e particelle.friabili.
UNI 8520-13 - Determinazione della massa vohrmica e dell'assorbimenîo degli aggregati fni.
UNI 8520-16 - Determinazione della massa volumica e dell'assorbimetttodegli aggregati gyossi - metodi della pesata
idrostatica e del cilindro.
UNI 8520-17 - Determinazione della resisteraa a compressionedegli aggregati pyossi.
U|[I 8520-20 - Determinazione della sensibilità al gelo e disgelo degli aggregati grossi.
UNI 8520-2f - Confronto in calcestruzzo con aggregati di caratteristiche note.
UNI 8520-22 - Determinazione della poteruiale reattività degli aggregati in presenza di alcali.
Per gli aggregatileggeri si rimanda alla Ul\|I 1549 (articolata in I2 pqrti).
Per le prove per le proprietà termiche e chimiche sugli aggregatisirimanda alle:
Ul{I f,N 1367-2- Prota al solfato di magnesio.
UNI EN 1367-4 - Determinazione del ritiro per essiccamenloe
UNI EN 1744-l - Analisi chimica.
9.3 Sabbia
La sabbiaper malte dovrà esserepriva di sostanzeorganiche, terrose o argillose, solfati ed avere dimensionemassima
dei grani di 2 mm per murature in genere, di I mm per gli intonaci e murature di paramentoo in pietra da taglio. La
sabbianaturale o artificiale deve risultare bene assortita in grossezzae costituita di grani resistenti, non provenienti da
roccia decompostao gessosa.Essa deve esserescricchiolantealla înano, non lasciaretraccia di sporco, non contenere
materie organiche, melmose o comunque dannose,dev'esserelavata con acqua dolce, qualora cio sia necessario,per
eliminarematerie nocive.
Tabella 9.1 -Penature normali
Sabbia
Trattenuto dal
setaccio0.075 LTNI2332
Passanteal
Setaccio2IJNI2332
cementizi devono corrispondere alle caratteristiche
i. ,abuie da impiegarsi nel confezionamento dei conglomerati
stabilitedal R.D. 16 novembre 1939' n 229'
1-.ni-riometriche
massima del 10% di materiale trattenuto sul crivello 7'1' si
l:.e sabbieper conglomerati è ammessauna percentuale
a secondache si tratti di sabbiaper conglomerati cementizi o di
l. :a f \I 2334 o sul setaccio2, si veda UNI 2332-1,
a 0'05 mm'
úituminosi; in ogni caso non si devonoavere dimensioni inferiori
*"gìo..."ti
Fil;.;
per
decantazionein acqua inferiore
perdita
una
devonopresentare
le sabbiepossonoesserenaturali o di frantumazione,
lr;
state preventivamentelavate afondo con acqua dolce'
l. appaltatorenon puo impiegaresabbiedi mare che non siano
delle cave di provenienzadel materiale per
le
carattèristiche
preliminare
in via
l.: direzione dei lavori pttrl
"""..t"re
e di frantumazione,prelevando dei campioni da
ieodersi conto deli'uniformità della roccia, dei sistemi di coltivazione
nei riguardi dell'impiego. Il prelevamentodi campioni potrà
trìiroporre alle prove necessarieper caratterizzarela roccia
emessoin seguitoad esamifatti eseguireda
Gs)ereomessoquandole caratteristichedel materiale risultano da-certificato
i risultati di tali indagini siano ritenute idonee dalla
r.nministrazionipubbliche, a seguito di sopralluoghi nelle cave ed
.
direzionedei lavori.
rl -----^-r^ -..)
dai cumuli sul luogo di impiego, diversamentepuò
Iì prelevamentodei campioni di sabbia normalmente deve awenire
di prelevamentonon deve.alterarele caratteristiche
arvenire du mezÀdi trÀporto ed eccezionalmentedai sili. La fase
e perdita di materiale fine' I metodi
gràrrlotetrica
del materialeed in particolare la variazione della sua composizion"
di prova riguardanoI'analisi granulometrica e il peso specificoreale'
II
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3
Art.l$-Acquaperconfezionamentomalteecalcestruzzi
solfati e cloruri) in percentuali
L,acqua per gli impasti deve essere dolce, limpida, priva di sali (particolarmente
dannose,di materieterrosee non essereaggressiva
,^^,^n+^ o
^ ,,cn potrà
nnrrà essere
cs
trattata con speqaii
L,acqua, a discrezionedella direzione dói hvori, in base al tipo di intervento uso
componenti d'impasto'
additivi per evitareI'irsorgere di reazioni chimico-fisiche al contatto con altri
ART. 11
- Additivi per impasticementizi
ll.1Generalità
fluidificanti; aeranti; ritardanú; acceleranti;
Gli additivi per impasti cementizi si intendono classificati come segue:
fluidrficanti-aeranti;huidificanti-ritardanti; fluidificanti-acceleranti;antigelo-superfluidificanti'
^^--- t,-a^-a^-:^-^ di
.{;
per le modalità di controllo ed accettazioneil direttore dei lavori poirà far àseguire prove o accettare I'attestazione
conformità aile norme vigenti.
11.2Calcestruao
tutte le prescrizionidi cui al D'M' 9 gennaio
I conglomeraticementiziper strutture in cemento armato devono rispettare
additivi dowà essere subordinato
1996 e relative circolÀ esplicative. in particolare I'impiego di eventuali
all'accertamerrtodell'assenzadi ogni pericolo di aggressività'
Gli additivi devono possederele seguenticaratteristiche:
- essereopportunamentedosati rispetto alla massadel cemento
- no.,
componenti dannosi a1ladurabilità del calcestruzzo
"onienere
- provocare
la corrosionedei feni d'armatura
_!r^r^.^-:-^-j^-^
.{-r. stabilità
- interagire sul ritiro o sull'espansionedel calcestruzzo,in tal caso si dowà procedere alla determinazionedella "+.hilir.
dimensionale.
I 1.2.1 Addttiwacceleranti
(ovvero come indicato dal fornitore) sul peso
11dosaggio degli additivi accelerantidowà esserecontenuto tra 0,5 e 2oA
possono essereincrementaú fino al 4Yo' Per
del cemento, in caso di prodotti che non contengono cloruri. Tali valori
diluito'
evitare concentrazionideiprodotto prima dell'uso'esso dovrà essereopportunarnente
mediante:
prima
dell'impiego,
.
La direzionedei lavori si riserva di verificare la loro azione
9 gennaio 1996 e
- l,esecuzionedi prove dì resistenzameccanicadel calcestruzzo,".ondo É no.t. previste dal D'Mnorme I-JNIvigenti
, _:
resistenzaalla
- deternunazionedei tempi di inizio e fine presa del calcestruzzo additivato mediante la misura della
penetrazione,da eseguirecon riferimento alla norma UNI 7123'
In generaleper quanto non specificato si rimanda alla normaUl\[I EN 934-2
I 1.2.2 Addtivi rítardanti
al fine di ritardame I'indurimento'
Gti additivi ritardanti sono da utilizzarsi per il trasporto del calcestruzzo in betoniera
mediante-:
- -La direzionedei lavori si riserva di verificare la loro azioneprima dell'impiego,
gennaio 1996 e notTne
- l,esecuzionedi prove di resistenzameccanica del calcestruzzo se"ottdo previste dal D'M 9
I-INI
resistenza alla
- determinazionedei tempi di inizio e fine presa del calcestmzzo additivato mediante la misura della
:
I
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cementizi devono corrispondere alle caratteristiche
L. sabbie da impiegarsi nel confezionamento dei conglomerati
dal RD. 16 novembre 1939'n 229'
l':nùlometrichestabilite
det 10% di materiale trattenuto sul crivello 7'1' si
f : .e sabbieper conglomerati è ammessauna percentualemassima
che si tratti di sabbiaper conglomerati cementizi o di
t.::a L\I Z3l4 o sul setaccio2, si veda UNI 2332-1, a seconda
inferiori a 0'05 mm'
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per decantazionein acqua inferiore
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di coltivazione e di frantumazione,prelevando
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potrà
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nei riguardi dell'impiego. Il prelevamento
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daiertificato emessoin seguitoad esamifatti eseguireda
risultano
materiale
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ed i risultati di tali indagini siano ritenute idonee dalla
r,trninistrazioni pubbliche, a seguito di sopralluoghi nelie cave
direzionedei lavori.
dai cumuli sul luogo di impiego, diversamentepuò
tì prelevamentodei campioni di sabbia normalmente deve alvenire
di prelevamentonon deve.alterarele caratteristiche
arvenire du mezÀdi trasporto ed eccezionalmentedai sili. La fase
e perdita di materiale fine' I metodi
gràrrlornetrica
del materialeed in particéare la variazione della sua composizion"
di prova riguardanol'analisi granulometrica e il peso specificoreale'
Art.l0-Acquaperconfezionamentomalteecalcestruzzi
(particolarmente solfati e cloruri) in percefiuali
L'acqua per gli impasti deve essere dolce, limpida, priva di sali
dannose,di materieterrosee non essereaggressiva
. 1 -o uso potrà esseretrattata con speclall
L,acqua, a discrezionedella direzione dei lavori, in base al tipo di intervento
componenti d'impasto'
additM per evitareI'insorgere di reazioni chimico-fisicheal contatto con altri
ART. 11
- Additivi per impasticementizi
ll.l Generalità
fluidificanti; aeranti, ritardanú; acceleranti;
Gli additivi per impasti cementizi si intendono classificati come segue:
fluidificanti-aeranti;fluidificanti-ritardanti; fluidificanti-acceleranti,antigelo-superfluidificanti'
^^--^ ,,-a^-+^ -i^^^ Ai
di
per le modalità di controllo ed accettazione il direttore dei lavori poirà far eseguire prove o accettare I'attestazione
conformitàalle normevigenti.
11.2Calcestruao
tutte le prescrizionidi cui al D'M' 9 gennaio
I conglomeraticementiziper strutture in cemento armato devono rispettare
additivi dowà essere subordinato
1996 e relative circolari espiicative, in particolare l'impiego di eventuali
all'accertamerrtodell'asserzadi ogni pericolo di aggressività'
Gti additivi devonopossederele seguenticaratteristiche:
- essereoppoffunamentedosati rispetto alla massadel cemento
- non conrenerecomponenti dannosi alia durabilità del calcestruzzo
- provocarela corrosionedei feni d'armatura
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della stabilità
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- interagire sul ritiro o sull,espansionedel calcestruzzo,in tal caso si dowà procedere alla determinazione
dimensionale.
| 1.2.I Addtnwacceleranti
(ovvero come indicato dal fornitore) sul peso
Ii dosaggiodegli additivi accelerantidowà esserecontenuto tra 0,5 e 2o/o
possono essereincrementati fino al 4o/o'Per
del cemento, in caso di prodotti che non contengono cloruri. Tali valori
diluito'
def prodotto prima dell'uso.essodovrà essereopportunamente
evitareconcentrazioni
mediante:
prima
dell'impiego,
.
La direzionedei lavori si riserva di verificare la loro azione
9 gennaio 1996 e
- l,esecuzionedr prove di resistenzameccanicadel calcestruzzo,""ondo É no*. previste dal D'M'
normeINI vigenti
, _-:
resistenzaalla
- deterrrunazionedei tempi di inizio e fine presa del calcestruzzo additivato mediante la misura della
penetrazione,da eseguirecon riferimento alla norma UNI 7123'
in generaleper quanto non specificato si rimanda alla normaUNI EN 934'2.
11.2.2 Additivíritardanti
in betoniera al fine di ritardame I'indurimento'
Gli additivi ritardanti sono da utilizzarsi per il trasporto del calcestruzzo
mediante.:
- -,
La direzionedei lavori si riserva di verificare la loro azioneprima delt'impiego,
dal D'M 9 gennaio 1996 e norrne
previste
t""ondo
- l,esecuzionedi prove di resistenzameccanica del calcestruzzo
LINI
resistenza alla
- determinazionedei tempi di inizio e fine presa del calcestnrzzo additivato mediante la misura della
6
renetrazione,da eseguirecon riferimento alla norma UNI 7123.
Le prove di resistenzaa compressionedi regola devono essere eseguite dopo la stagionaturadi 28 giorni, la presenza
:e:l'additivonon devecomportarediminuzionedella resistenzadel calcestruzzo.
li generaleper quanto non specificatosi rimandaalla Ul\[I EN 934-2.
..i3
Addtiviantigelo
Gli additivi antigelo sono da utilizzarsi nel caso di getto di calcestruzzo effettuato in periodo freddo, previa
zt:tonzzazionedella direzionedei lavori.
Ii dosaggiodegli additivi antigelo dowà esserecontenuto tra 0,5 e 2o/o(owero come indicato dal fornitore) sul peso del
cemento che dowà essere del tipo ad alta resistenza e in dosagglo superiore rispetto alla norma- Per evitare
concentrazionidel prodotto prima dell'uso, essodowà essereoppoffunarnentemiscelatoal fine di favorire la solubilità a
lasse temperature.
In generaleper quanto non specificatosi rimandaalle seguenúnorme UNI 7109, [t][I 7l2A e UNI 7123.
La direzionedei lavori si riserva di verificarela loro azione prima e dopo I'impiego, mediante:
- 1'esecuzionedi prove di resistenzarneccanicadel calcestmzzo secondo previste dal D.M. 9 gennaio 1996.
Le prove di resistenzaa compressionedi regola devono essere eseguite dopo la stagionaturadi 28 giorni, la presenur
dell'additivo non deve comportare diminuzionedella resistenzadel calcestruzzo.
I 1.2.4 Addinvifluidificanfi e superfluídrfcanti
Gli additivi fluidificanti sono da utiiizzarsi per aumentare la fluidità degJi impasti, mantenendocostante il rapporto
acqua./cemento
e la resistenzadel calcestruzzo,previa autonzzaàone della direzionedei lavori.
il dosaggio degli additivi fluidificanti dovrà esserecontenuto tra 0,2 e 0,30/o(owero come indicato dal fornitore) sul
peso del cemento. Gli additivi superfluidificanti vengono aggiunti in quantità superiori al 2% rispetto al peso del
cemento.
In generaleper quanto non specificatosi rimandaalla norma tlNI EN 934-2.
La direzione dei lavori si riserva di verificare la loro e-ione prima e dopo I'impiego, con riferimento alle norma - tlNI
8020 e UNI 7122 e al D.M. 9 sennaio1996.
I 1.2.5 Additiviaeranfi
Gli additivi aeranti sono da utilizzslsi per migliorare la resistenza del calcestruzzo'ai cicli di gelo e disgelo, previa
auforizzaz\onedella direzione dei lavori. La quantità dell'aerante deve esserecompresatra 0,005 e0,05o/o(olvero come
indicato dal fornitore) sul peso del cemento.
La direzione dei lavori si riserva di verificare la loro ezione prima e dopo l'impiego, con riferimento alle norme: UNI
6395,UNI7087, Ul{I 7122e alD.M. 9 gennaio1996.
Le prove di resistenzaa compressionedi regola devono essere eseguite dopo la stagionaturadel calcestruzzo e non
primadi28 giomi.
11.2.6 Agentiespansivi
Gli agenti espansivi sono da utilizzarsi per aumentareil volume del calcestruzzosia in fase plastica che indurito, previa
autorizzazionedella direzione dei lavori. La quantità dell'aerante deve essere compresa tra 7 e 107o (owero come
indicato dal fornitore) sul peso del cemento.
In generaleper quanto non specificatosi rimandaalle seguentinoÍne: UNI 8146, UNI 8147, UNI 8143, UNI 8149,
UNITT23.
La direzione dei lavori si riserva di verificare la loro azione prima e dopo I'impiego con riferimento al D.M. 9 gennaio
1996.
Le prove di resistenza a compressionedi regola devono essere eseguite dopo la stagionaturadel calcestnszo e non
prima di 28 grorni.
11.2.7 Metodidi prova
In generaleper quanto non specificatosi rimandaalle seguentinorne: UNI 7110, UNI 7112, IINI 71f4, UM 7115,
UNI7116, UNI 7117,UNI 7118,UNI EN 934,I]NI 10765.
Art. l2- Malte e calcestruzzi
12.1 Molte tradizionali
L'acqua per gli impasti deve essere timpida, priva di sostanze organiche o grassi, non deve essere aggressiva né
conteneresolfati o cloruri in oercentualedannosa.
La sabbiada impiegare per il confezionamentodelle malte deve esserepriva di sostarzeorganiche,terrose o argillose.
Le calci aeree,le pozzolaneed i legarti idraulicidevono possederele caratteristiche
tecnicheed i requisiti previsti dalle
vigentinonne(R.D. l6 novembre1939,n. 223Ae R.D. n. 2231;legge26 maggio1965,n.595,D.M. l4gennaio 1966,
D.M. 3 grugno1968,D.M. 3 agosto1972).
L'impiego di, malte premiscelatee pronte per I'uso è consentito purche ogni fomitura sia accompagnatada una
t't,
1
J:chrarazionedel fomitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi
,.):alora il tipo di malta non rientri tra quelli appressoindicati, il fomitore dowà certificate con prove ufficiali anche le
:::a:teristichedi resistenzadeilamalta stessa.
Lc modalità per la determinazionedella resistenzaa compressionedelle malte sono riportate nel D.M. 3 giugno i968
ccsi come modificatodal D.M. 13 settembre1993.
I rpi di malta e le loro classi sono definite in rapporto alla composizionein volume secondola seguentetabelia:
ebella 1 l. - Classee tioi di malta
Classe
M4
\{4
M4
\t3
\n2
M1
Tipo di
malta
Cemento
Idraulica
Pozzolanica
Bastarda
Bastarda
Cementizia
Cementizia
M.20 novembre
Composizione
Calce aerea
Calce
idraulica
I
J
2
I
9
5
I
t
'J
I
A
I
I
Calceidrata.sabbia
Calceidraulica- sabbia
Calce eminentementeidraulica sabbia
l: 3,5
l:4.5
1:3
1.4
t.J
l:4
Cemento,sabbia
Porzolana
)
I
di misceladelle malte (A
Tabella12.2
Tipo di malta
Rapporti in volume
Calceidrata,cemento,sabbia
Sabbia
2:I.8
2'.1.9
l:3
1.4
Quantità per I m" di malta (kg)
t42-1.300
I 10-I .300
270-1.300
200-1.300
330-1.300
250-1.300
125-150-1.300
110-130-1.300
400-1.300
300-1.300
Alla malta cementiziasi può aggiungereuna piccola quantitàdi calce aereacon funzione plastificante.
12.2 Malte speciali
Le malte specialia base cementizia(espansive,autoportanti,antiritiro, ecc.) composteda cementiad alta resistenz4
inerti, silice, additivi, da impiegarsi nei ripristini di elementi strutturali in c.a., impermeabilizzazioni,iniezioni annate,
devono possederele caratteristicheindicate nel progetto esecutivo, in caso di applicazionedi prodotti equivalenti gli
stessidevono essereaccettati ed autorizzati dalla direzionedei lavori.
Per le malte cementizie espansivepremiscelateper ancoraggisi rimanda alle prescrizionidelle seguentinorme:
UNI 8993 (Definizione e classtficazione) - UNI 8994 (Contollo dell'idoneità) - tfNI 8995 @eterminazione della
massavolumica della malta fresca) - UNI 8996 @eterminazionedell'esparcione libera in fase plastica) - UNI 8997
(L{alte saperfluide. Determinazione della consistenza mediante cabaletta) - UNI 8998 @eterminqzione della Enntità
d'acqua d' impasto esndata).
Per i prodotti e sistemi per la protezione e la riparazionedelle struthrre di calcestruzzosi rinvia alla IIIII EN 12190.
12.3Calcestruai
La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenzadell'impasto, devono essere adeguati
alla particolare destinazionedel getto, ed al procedimentodi posa in opera del conglomerato.
Il quantitativo d'acqua deve essereil minimo necessarioa consentire una buona lavorabilità del conglomerato tenendo
conto anchedell'acqua contenutanegli inerti.
Partendodagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento,e pertanto il dosaggrodel cemento,dowà esserescelto in
relazionealla resistenzarichiestaper il congJomerato.
L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte a garantire la
costanzadel proporzionamentoprevisto in sededi progdtto.
ART. 13
- Cementoe calce
l3.l Cementi
I 3.I .l
Fornítura
I sacchi debbono essere in perfetto stato di conservazione;se I'imballaggio fosse comunquemanomessoo il prodotto
avariato,la merce può essererifiutata.
8
ie : leganti sono forniti alla rinfusa, la provenienza e la qualità degli stessi devono esseredichiarate con documenti di
!:icmpagnamento della merce. La quattà potrà essereaccertatamediantepreiievo di campioni e loro analisi.
: : 2 Marchiodì conformità
Lattestato di conformità autoizza ii produttore ad apporre il marchio di conformita sulfimballaggio e sulla
locumentazionedi accompagnamentorelativa al cemento certificato. Il marchio di conformità e costituito dal simbolo
dell'organismoabilitato seguito da:
"t nome del produttore e della fabbrica ed eventualmentedel loro marchio o dei marchi di identificazione;
ól ultime due cifre dell'anno nel quale e stato apposto il marchio di conformità;
c/ numerodeU'attestatodi conformità;
d) descrizionedel cemento;
el estremidel decreto.
Ogni altra dicitura è preventivamentesottoposta all'approvazionedell'organismoabilitato.
abella 13.1. - Requisiti meccanici e fis ci dei ceEenti {D,IVL
999, lL Jl
Resistenzr rlla comoressione fN/m m')
Cl,asse
Resistenza lniziale
Res irtenr-a no rm alizzaf a
Tqiorni
28 eiorni
2 qromi
>16
JZ
>10
>10
ì, 5
4.25
4.25R
>20
?5
Mm
>60
<10
<62.5
>45
5?5
>10
Erpmriorrc
<5?5
> 42,5
>20
5?5R
>32,5
Tempo inizio
p1e3È
min
ulsltr clumicl der cementr(D.M. l2 luetro 1999.n.
Tabella
ProprietÀ
Perdrta al fuoco
Residuoinsolubile
Prova secondo
Tipo di cemento
EN 196-2
EN i96-2
CEMI-CEMIU
CEMI-CEMM
cEMrr (2)
EN 196-2
S 5.Qo/o
< 5.0%
1t(
32,5R
47.5
42,5R
CEMi
Solfaú come (SO3)
Rcquisiti
Clrrse di rcristenz-a
Tutte le classi
Tutte le classr
CEMIV
CEMV
s 3,50h
< 4,jyo
5)5
52.5R
CEM III (3
Tutti i tipi (4)
CEMTV
Tutte le classi
Tutte le classi
Tutte le classi
Cloruri
< 0.t0%
EN 196-21
Po:zolanicita
EN 196-5
Esito positivo della orova
l) I requisiti sonoespressicome perc€ntualein massa
2) Questa indicazione comprende i cementi tipo CEM IVA e CEM IyB, ivi compresi i cernenti Portland compositi contenenti solo m altro
componenteprincipale, per esernpio II/A-S o IIIB-V, salvo il tipo CEM Itrts-T che può contenerefino al 4,5%odi SO3, per hrtte le classi di resistenza
3) I1 cernentotrpo CEM IIVC può contenere 6no al 4,5% di SO3.
4) Il cemento tipo CEM III può contenere più dello 0,100o/odi cloruri ma in tal caso si doltà dichiarare il conterìuto effettivo in cloruri.
Iabella13.3.- Valon limite dei cementifD.M. 12 luslio 1999-n. 31
PmprietÀ
1?S
Lirnite inferiore di resisienza
G.t/r.rm1
2 clorru
7 p3omi
14,0
28 ciomi
30.0
Tempo di inizio presa - Lirrute urferiore (min)
Stabilita (mm) - Limrte suoeriore
8.0
8.0
t 8.0
18.0
42,5R
28.0
30.0
45
40.0
40.0
50,0
50,0
{t5
40
l1
Tipo I
TipoII (1)
Tipo IV
Tioo V
Tipo IIUA
Tioo III/B
Tipo IiVC
Contenuto di SO3 (%)
Limrte superiore
Valori limite
Classe di rerirtenza
a)5
42.5R
32.5R
Contenuto di clonri (%) - Limite suoeriore (2)
Pozzolanicita
(l) Il cementotipo IIE può contenerefino a\ 5%odi SO3 per tutte le ciassi di resistenz-a
,<
40
45
5.0
0
Positiva a 15 giom-t
(2) Il cemento
più dello0,11%di cioruri,ma in tal casodeveesseredichiaratoil contenutoreale
tipo III può contenere
di cloruri.
I3.1 3 Calci
Le calci impiegate devono avere ie caratteristicheed irequisiti prescritti dal R.D. i6 novembre 1939, n. 2231,
(aggiornatoalla G.U. 29 agosto2000) recantenorne per I'accettazionedelie calci.
,t
t
Art. 14- Laterizi
It.l Requisiti
altre impurità; avere
I iarerizi di qualsiasitipo, forma e dimensione debbono nella massaesserescevri da sassolinie da
colpo di martello,
al
dare,
uniforme;
ta:ce lisce e spigoli ,"got.l; presentarealla frattura (non vetrosa) grana fine ed
e non sfiorire
sfaldarsi
non
rapidità;
g.rono chiaro; assorbire u"quu p", immersione; asciugarsi all'aria cón sufficiente
adeguata agli
resistenza
avere
fuoco;
al
r:no l,influenzadegli agenii atmosferici e di soluzioù saline; non screpolarsi
rrbra ai quali devono essereassoggettati,in relazione all'uso'
I 1.2 Accetts{ione e prove
per accertarese i materiali laterizi abbiano i requisiti prescritti, oltre alfesame accurato della superficie e della massa
a prove fisiche e
iîterna ed alle prove di percussioneper riconoscére la sonorità del materiale, debbono esseresottoposti
,-himiche
Le prove debbonoessereeseguitein uno dei laboratori uffciali indicati dalle norme vigenti.
Le prove fisiche sono que[e Ji compressione,flessione,urto, gelività, imbibimento e permeabilità"
alcalini.
Le prorrechimichesonà quellenecessarieper determinareil contenuto in sali solubili totali ed in solfati
i procedimenti
seguendo
materiali.
dei
completa
ln casi speciali pro .rr"i. prescritta una analisi chimica piu o meno
analiticipiù accreditati.
per ac€rtare il
I laterizi da usarsi in opere a conrano con acque contenenti soluzioni saline sono analizzatl
aggressività.
la
teme
di
cui
si
comportamentodi essiin presenzadi liquidi
In generalisi farà riferimento alle norme IINI applicabili.
Art. 15- Manufatti di pietre naturali o ricostruite
I 5.1 Requisiti d' atcettazione
I prodotti devono risponderea quanto segue:
origine dal bacino di
aj appartenerealla dènominazionecommerciale e/o petrografica indicata nel progetto oppure avere
ed essereesenti da
riferimento
di
campioni
ad
eventuali
conformi
essere
nonché
estrazioneo zona geograficarichiesta
crepe,discontinuità,ecc. che riducono la resistenzao la funzione;
riferimento; avere le
b) averelavorazione superficialee/o finiture indicate nel progetto e/o rispondere'ai campioni di
dimensioninominali concordatee le relative tolleranze;
percentuale);
cJ delle seguenticaratteristicheil fornitore dichiarerài valori medi (ed i valoú minimi e/o la dispersione
- massavolumicarealeed apparente,misuratasecondola norma UNr 9724, parte 2'
- coefficientedi imbibizionedella massaseccainiziale, misurato secondola norma UNI 9724, parte 2'
- resistenzaa compressione,
misuratasecondola normaUNI 9724' parte 3'
- resistenzaa flessione,misuratasecondola norma UNI 9724, parte 5'
- resistenzaall'abrasione,misuratasecondole disposizioni del R.D. 16 novernbre 1939,* 2234;
per murature,
d) per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d\-rso (strutturale
progetto'
di
prescrizioni
alle
ed
presente
capitolato
del
articoli
appositi
pavimentazìoni,coperture,ecc.) si rinvia agli
39 del presente
I valori dichiarati sararìnoaccettati dalla direzione dei lavori anche in base ai criteri generali dell'art
capitolatospecialed' appalto.
15.2Manufotti da Instre
prodotti:
I manufatti da lastre devono esserericavati da lastre di spessorenon superiore a 8 cm; si hannoi seguenti
a) lastre refilate;
àl listelli;
c/ modul marno - modulgranito.
15.3Manufofti in spessore
si hanno i seguentt
I manufatti in spessoredevono essere ricavati da blocchi o lastre di spessoresuperiore a 8 cm;
prodotti
a) masselli;
ó/ binderi;
c/ cordoni.
15.4Manufotti a spacco e sfaldo
Tra i manufatti a spaccosi indicano;
a/ cubetti di porfido;
ó) smolleri;
c) lastredi ardesia;
d) lastre di quarzite;
10
ri bgre di serpentino;
fi ise dibeola.
di arenaria.
d be
E5 Manufani stadali
lr I'accenazionedei manufatti stradali si rimanda alle prescrizioni delle seguentinorme:
lF-l 2'13 - Manufotti lapidei stradali. Bocchette di scarico, di pietra.
gll 2?l{ - Manufatti lapidei stradali. Ris,olti di pietra, per ingt'essicarrai.
llfl 2?15 - Manufatti lapidei stradali. Guide dí risvolto, di pietra, per ingressi carrai.
f\-I 2716 - Manufatti lapidei stradali. Scivolo di pietra, per ingressi carrai.
t.l-I 2717 - Manufatti lapidei strddalL Guide di pietra.
tfl 271E - Manufatti lapidei stradalL Masselli di pietra, per pavimentqzione.
tl-I 2712 - Manufatti lapidei strqdali. Cordoni di piena.
Pa quanto non espressamente
indicato si rinvia alle prescrizionidella UNI 9724 (varie parti).
Ií.6 Prove di accettazione
Pa le prove da eseguirepresso i laboratori ufficiali autorizzati si rimanda alle prescrizionidel RD. 16 novembre 1939,
:. 2232 (|iorme per l'accettazionedelle pietre naturali da costruzione), al RD. 16 novembre1939, n . 2234, (Norme per
rccettazionedei materiali per pavimentazione),e alle norme UNI vigenti.
i campioni delle piare naturali da sottoporre alle prove da prelevarsi dalle fomiture esistenti in cantiere, debbono
:resentare caratteristichefisiche, chimiche e meccanicheconformi a quanto prescritto nei contratti, in relazione al tipo
:ella pietra ed alf impiego che di essadeve farsi nella costruzione.
Art. lG- Prodotti per pavimentazione
16.I Generalità
Si definiscono prodotti per pavimentazionequelli utilizzati per realizzare 1o strato di rivesúmentodell'intero sistemadi
pavimentazione.
Per la realizzaaonedel sistemadi pavimentazionesi rinvia all'articolo sull'esecuzionedelle pavimentazioni.
I prodotti vengono di seguito considerati al momento della fornitura; il direttore dei lavori, ai fini della loro
accettazione,può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di
conformità della fornitura alle prescrizioni secondole normeI-INI vigenti.
16.2Prodotti di calcestruao per pavintentazioni
I prodotti di calcestruzzoper pavimentazioni, a secondadel tipo di prodotto, devono rispondere alle prescrizioni del
Drogeftoe di quelledel presentecapitolatospecialed'appalto.
:6 2 I Mattonelledi cemento
\fattonelle di cemento con o senzacolorazione e superficielevigata; mattonelle di cementocon o senzacolorazione con
superficie striata o con impronta; marmette e mattonelle a mosaico di cemento e di detriti di pietra con superficie
levigata.
I prodotti sopracitati devono rispondere alle prescrizioni del R.D. 2234 del 16 novembre 1939 per quanto riguarda le
caratteristichedi resistenzaall'urto, resistenzaalla flessionee coefficiente di usura al tribomaro ed alle prescrizioni del
progetto. L'accettaeionedeve awenire secondol'art. 39 avendoil R.D. sopracitatoqualeriferimento.
Normedi riferimento:UNI 2621.UNI 2624.LNI2625. UNI2626. UNI 2627.UNI2628. UNI2629.
16.2.2 Massellidi calcestruzzo
Masselli di calcestruzzo per pavimentazioni sarannodefiniti e classificati in base alla loro forma, dimensioni, colore e
resistenzacaratteristica; per la terminologia delle parti componenti il massello e delle geometrie di posa ottenibili si
nnvia alla documentazione tecnica. Essi devono rispondere alie prescrizioni del progetto in mancanza do
completamentodevono risponderea quanto segu€:
a) essereesenti da difetti visibili e di forma quali protuberanze, bave, incavi che superino le tolleranze dimensionali
ammesse.Sulle dimensioni nominali è ammessala tolleranza di 3 mm per un singolo elemento e 2 mm quale media
delle misure sul campioneprelevato;
b) le facce di usura e di appoggio devono essereparalleletra loro con tolleranza * 15o per il singolo masselloe + l0o/o
sullemedie;
c/ la massavolumica deve scostarsida quella nominale (dichiarata dal fabbricante) non più del 15oA per il singolo
masselloe non più del 10% per le medie;
d/ il coef6cientedi trasmissionemeccanicanon deveessereminore di quello dichiaratodal fabbricante;
e/ il coefficiente di aderenza delle facce laterali deve essereil valore nominale con tolleranza+ 5oA per 1 singolo
elementoe * 3oAper le medie;
,f la resistenzaconvenzionalealla compressionedeveesseremaggiore di 50 N/mm' per il singoloelementoe maggiore
t"tr'a
1l
ó ú0 S mn' per la media;
g
lerrcn ó accettazionesono quelli riportati all'art 5
;odom sariurno forniti su appositi pallets opporfunamente legati ed eventualmenteprotetti dall'azione di sostanze
f hdio informativo indicher4 oltre al nome del fornitore, almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la
tnrrpntezione, sicurezzae posa.
\r:rE dr nferimento.
I fl 90,6!l - Masselli di calcestruzzoper paimentazioni. Terminologia e classificazione.
| \t 906!2 - Masselli di calcestruzzoper pavimentazioni. ltúetodo di prova e di calcolo.
I \l 90óS3 - Masselli di calcestruzzoper pavimentazioni. Limiti di accettazione.
Io,J hodotti in pietre natursli
I rrcJotti di pietre naturali o ricostruite per pavimentazionisi intendono definìti come segue:
ciementolapideo naturale: elementocostituito integralmenteda materiaii lapideo (senzaaggiuntadi leganti);
Èiementolapideo ricostituito (conglomerato): eiemento costituito da frammenti lapidei naturali legati con cemento o
lastra riflata elemento con le dimensioni fissate in funzione del luogo d'impiego, solitamente con una dimensione
:ugiore di 60 cm e spessoredi regolanon minore di 2 cm;
marmetta elemento con le dimensioni fissate dal produttore ed indipendenti dal luogo di pos4 solitamente con
::rnensioni
minori di 60 cm e con spessoredi regola minoredi 2 cm;
marmettacalibrata: elementolavorato meccanicirmenteper mantenere1ospessoreentro le tolleranze dichiarate,
nìarmettarettificata: elemento lavorato meccanicamenteper marìtenerela lunghezza eJolarStezza entro le tolleranze
:rchiarate.
i'cr gli altri tenruni specifici dovrlti alle lavorazioni, finiture, ecc., si rimanda alla norma UNI 9379.
.r, I prodotti di cui sopra devono rispondere alle prescrizioni del progetto (dimensioni, tolleranze, aspetto, ecc.) ed a
Juantoprescritto nell'articolo prodotti di pietre nafurali o ricostruite.
in mancanzadi tolleranze su disegni di progetto si intende che le lastre grezze contengonola dimensionenominale; le
astrefinite, marmette, ecc. hanno tolleranza I mm sulla largltez'a e lunghezza e 2 mm sullo spessore(per prodotti da
incollarele tolleranze predette sarannoridotte);
.irlelastreediquadreld
l i i m a r m o o d i a l t r e p i e t r e d e v o n o i n o l t r e r i s p o n d e rR
. Dl . n . 2 2 3 4 d e l 1 6 n o v e m b r e 1 9 3 9 p e r
ea
quantoattieneil coefficiente di usura ai tribometro in mm;
- r le forniture ala/eniì.nnosu pallets ed i prodotti sarannoopportunamentelegati ed eventualmenteprotetti dall'azionedi
sostanze
sporcanti.
Il foglio informativo indicherà almeno le caratteristichedi cui sopra e le istruzioni per la movimentazione,sicurezza e
posa.
16.4Mattonelle di asfalto
a.) Devono rispondere alle prescrizioni del R.D. 16 novembre 1939, n. 2234 per quanto riguarda le caratteristiche di
resistenza
all'urto.
- 4 Nim (0,a0 kg/m minimo);
- resistenzaalla flessione: 3 N/mm' (30 kg/cm' minimo);
- coefficientedi usura al tribometro: l5 m/m massimoper I km di percorsoò/ Devonoinoltre rispondere alle seguentiprescrizioni sui bitumi:
c) Per i criten di accettazione si fa riferimento all'art. 39; in caso di contestazionesi fa riferimento alle norme CNR e
LINI eventualmenteapplicabili.
I prodotti saranno forniti su apposite pallets ed eventualmenteprotetti da azioni degradantidowte ad agenti meccanici,
chimici ed altri nelle fasi di trasporto, deposito e manipolazione in genere prima della posa. Il foglio informativo
indicheràalmeno le caratteristichedi cui sopra oltre alle istruzioni per la posa.
16.5Conglomerati bituminosi per pavimentazioni esterne
I conglomeratibituminosi per pavimentazioniesternedevono risponderealle caratteristicheseguenti:
- contenutodi leeante
7o, misuratosecondo
- percentualedei vuoti
%0,misurata secondo
- massaper unità di volume in kg/m'
misurato secondo
- deformabiiitàa carico costante
misurato
secondo
,
16.6Prove di accettuzione
a
t2
Ò cseguire p€r accertare la qualita dei materiali da pavimentazione in lastre o piastrelle sono quelle di
ù rottura- per urto, alla rottura per flessione,alla usura per attrito radente,all'usuraper getto di sabbia;la
!úiita e, per le mattonelled'asfalto o di altra materia cementataa caldo, anchequellad'impronta
d\rto, flessionee impronta, vengono eseguitesu quattro provini, ritenendovalore definitivo la media dei tre
;ii onogenei tra i quattro
ó usurasi eseguesudueprovini i cui risultativengonomediati.
di gelirità si effettuasu tre provini e ciascunodi essideveresistereal geloperchéil materialesia considerato
dòbono essereesesuitein uno dei laboratori ufficiali autonzzati
Art. 17- Prodotti per rivestimentiinterni ed esterni
fuaistiche
ddl'esecuzionedegli intonaci devono essererimossele parti di muratura di supportopoco aderenti. L'intonaco
&rra presentarescarsaaderenzaal supporto, peli, inegolarità negli allineamentie negli spigoli, ecc., in tal caso, a
del direttore dei lavori, devono esseredemoliti e rifatti dall'appaltatore.
nJ Moú
ngidi
ft 1 i
Lasrredi pietranaturale
k lc lastre di pietra nafuralevalgono le indicazioni del progetto esecutivo circa le caratteristichepiù sigrrificative e le
hpra.doni da apportare. Sono comunque da prevederegli opportuni incavi, fori, ecc. per il fissaggio alla parete e gli
6úuali trattamenti di protezionedagli agenti atmosfericied altro.
l:: I
Lastredi calcestruzzo
?cr le lastre di calcestruzzovalgono le prescrizioni generalidate nell'articolo su prodotti di calcestruzzocon in aggiunta
b caraneristiche di resistenza agli agenti atmosferici (gelo/disgelo) ed agli elementi aggressivi trasportati dall'acqua
îrl1\ana e dall'aria.
Per gli elementi piccoli e medi fino a 1,2 m come dimensione massima si debbono re,zhzzareopportuni punti di
fissaggioed aggarcio Per gli elementigrandi (pannelliprefabbricati)valgono p:' quanto applicabili e./o in via
orientativa
le prescrizioni
di calcestruzzo.
dell'articolosullestruttureprefabbricate
17.3Prodottifluidi o in pasta
i7.3.1 Intonaci
Gli intonaci sono rivestimenti realizzati con malta per intonaci costituita da un legante (calce-cemento-gesso)da un
Lnerte(sabbia,polvere o granuli di marmo, ecc.) ed eventualmenteda pigmenti o terre coloranti, additivi e rinforzanti.
Gli intonaci devono possederele caratteristicheindicate nel progetto esecutivo e le caratteristicheseguenti:
- capacitàdi riempimentodelle cavità ed eguagliamentodelle superfici;
- proprietà ignifughe;
- impermeabilitàall'acquae/o funzione di barriera all'acqua;
- effetto estetico superficialein relazione u meza di posa usati,
- adesioneal supporto.
Per i prodotti forniti premiscelatie richiesta la rispondenzaa nonne LINI; per gli altri prodotti valgono i valori dichiarati
dal fomitore ed accettati dalla direzione dei lavori.
17.3.2 Prodottivernicianti
I prodotti verniciantì sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un legante(naturaleo sintetico), da una carica
e da un pigmento o terra colorante che, passandoallo stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare
sullasuperficie.
Si distinguonoin:
- tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;
- impregnanti,se non formano pellicola e penetranonelle porosità del supporto;
- pitture,se formanopellicolaed hannoun colore proprio;
- vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;
- rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessoreelevato o molto elevato (da 1 a 5 mm circa), hanno colore
proprio e disegno superficialepiù o meno accentuato.
I prodotti vernicianti devono possederevalori adeguati delle seguenti caratteristichein funzione delle prestazioni loro
richieste:
- dare colore in manierastabilealla superficie trattafa
- averefu nzione impermeabilizzante;
- esseretraspiranti al vapore d'acqua;
- impedireil passaggiodeiraggi LfV;
- ridune il passaggiodella CO2,
IJ
reazionee/o resistenzaal fuoco:
passivantedel ferro;
dle azioruchimiche degli agenti aggressivi(climatici, inquinanti);
dlus.rra
. rceqzrlone sarannoquelli prescritti nel progefto esecutivo o in mancanzaquelii dichiarati dai fabbricanteed
ddla direaone dei lavori
Art. 18- Sigillanti e adesivi
t s r intendono i prodotti utllizzati per riempire in forma continua e durevole i giunti tra elementi edilizi (in
nel serramenti,nelle pareti esterne, nelle partizioni interne, ecc.) con funzione di tenuta all'aria, all'acqu4
I quanîo specificato nel progetto esecutivo, o negli articoli relativi alla destinazione d'uso. si intendono
aJleseguenticaratteristiche
rtà chimicacon il supporto al quale sono destinati;
forza deformazione(allungamento) compatibile con le deformazioni elastichedel zupporto al quale sono
ai cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego, cioe con decadimentodelle caratteristiche
ed elasticheche non pregiudichino la suafunzionalità;
alle azioni chimico-fisichedi agenti aggressivipresenti nell'atmosferao nell'ambientedi destinazione.
rddisfacimento delle prescrizioni predefte si intende comprovato quando il prodotto risponde al progetto o alle
lffl 9610 - Milizia. Sigtllanti siliconici monocomponentiper giunti. Requisiti e prove,
lftl 9611 - Milizia. Sigtllanti siliconici monocomponentiper giunfi. Confeziorumento,
hro rnancanzasi fa riferimento ai valori dichiaratidal produttore ed accettati dalla direzionedei lavori
l|2.4desivi
adesiii si intendono i prodotti utrlizzatí per ancorareun prodotto ad uno attiguo, in forma perrnanente,resistendo
sollecitazionimeccaniche,chimiche,ecc. dolute all'ambienteed alla destinazioned'uso
tmc inclusi nel presente articolo gli adesivi usati in opere di rivestimenti.di pavimenti e pareti o per altri usi e per
Jrtrsi supporti.
3mo esclusigli adesiviusati durantela produzione di prodotti o componenti.
Ge a quanto specificato nel progetto esecutivo, o negli articoli relativi alla destinazioned'uso, si intendono forniti
qondenti alle seguenticaratteristiche:
- compatibilitàchimica con il supporto al quale essisono destinati;
- óuabilità ar cicli termoigrometrici prevedibili nelle condizioni di impiego (cioè con un decadimento delle
caneristiche meccanicheche non pregiudichinola loro funzionalità);
- durabilità alle azioni chimico-fisiche dorute ad agenti aggressivi Dresenti nell'atmosfera o nell'ambiente di
&.rnazione;
- caratteristichemeccanicheadeguatealle sollecitazionipreviste durante I'uso.
Art. 19- Acciaio per cementoarmato
I 9.I Requisiti pincipali
\on si devono porre in opera armature ossidate,corrose, recanti difetti superficiali, che ne riducano la resistenzao
ncoperteda sostanzeche possanoridurne sensibilmenteI'adererza al conglomerato.
19.2Acciai ín barre tonde lisce
Le barredi acciaiotonde liscedevonopossederele proprietàindicatenel successivoprospefto.
Tabella22.1.- Barre di acciaiotonde lisce
di acciaio
Tensionecaratteristicadi snervamento..
. . ........l,e N/mmz
Tensionecaratteristicadi rottura....
la N/mmz
.l,llungamento
..... ....LSy"
Piegamentoa 180osu mandrino avente diametro D
Si devonousarebarre di diametrocomDresotra 5 e 30 mm
t
FeB22k
> 215
> 335
FeB32k
> 315
>_490
>24
20
>23
3A
I
,
I
td aderenzamigliotata
)bn
la oarticolarità di forma atta ad
s à b a d a d e r e n z a - i g l i o . a t u s i d i f f e r e n z i a n o d a l l e b a ndal
e l i sdiametro
c e p e r O della barra tonda equiPesante,
al conglomeratJ cementizio e sono caraletuzate
Èaa
srapan a1$5 kgJó rn3'
ìa densìtàa"ir
che
fimtesi
""C*ro
e ad adqretlamigliorata devono avere diametro:
t i o s l0 mm per acciaioFe B 38 k;
1996
,+^onpnificarn
el nrrnto 2
.iO<2ómrnp"ra".,aioFeB44k,salvoquantospecificatoalpunto2'7'7delD'M'9gennalo
vafytg-a9
tl-l Coratteisliche meccaniche e tecnologiche
tiche indicate nel seguenteprospetto,
possederele.carattens-^-r^
ur barre ad aderenzamigliorata devono
ai ;"
^.,onrninrticetnal nunto 2.2.8 delD.M. 9
DMe
det
22-8
arpunto
q.-r"indicat-o
""1JrH:"#;,,:"r:1"i,"i"*"a"
f,ffit1till*:Í,"J"fr?,frfi,"Jh"
la provetta a 90",
aria" al Parziale
si,"':,ry:{" -t-TT:1Y"
o e raddrizzamento
;'111:t?ÎJ,"ru*"n
::3 #":uff3ffu"in
ffi:';."i:im*'fu'*";:g,,'#iilil"lJ::::"***""n:*:ddamen'Îo
laratteristiche meccanich
abella
deglt acclat
FeB38k
>375
dr sneryamento
enstone
cnslone
sticadi rottura
rto
fino a 12 mm
f*N/mm
%
oraurcr
Piegamentoa 180 su mandrmo aveme
D
oltre12 mm
finoa 18 mm
Per
nriq
a d { derenza
avd rti O (*) oltre 18 mm
I
fino a 25 mm
Piegamentoe raddnzzamentosu mandrino
avente diametro D
oltre 25 mm
fino a 30 mm
> 450
>_14
FeB44k
> 430
> 540
\
-
Iî
tL
4Q
5 V.)
6A
8a
8a
na
r0@
12a
bBlt" tonda liscia equipesante'
'r I1dram o @
qtí;?"tt"
llimitil
dr cui al
lq taii li tr
dellatet
campioni
di produzione e si riferiraruaoagli stessi
;ntementedefiniti saralno controllati nello stabilimento
g geruraio1996)'
(allegato n 4' punto 1'1 del D M
r-Oi qr"in.-ione
di riferimento ed ft 1l singolo valore
ìi
Oi in"*"r".".,6rappresentail singoto ;;
""f?*-**inufó
li rottura.
19.5Pro di aderenzs
di ader.enzasecondo il
superare con esito positivo le prove
fili trafilati ad aderenza migliorata devono
[-e barre
nell'allegato stesso
1996;
gennaio
9
n"fr;ufi*àuto o del DM'
n-tesr> conformement"
metodo
stabilimento'
"^fi]j1f';r"uirro
cantiere o in
cate le modalità di controllo del profilo da esegurrsiin
sonopul
'f
'f
ensione
ensi
o/ro,zX
Jtk
N/mm2
%
D
> 390
>440
>8
2a
digrnglg
180osu mandrinP-qJg$g
2'2'3'?' del D M' 9 gennaio1996'
aderenzavale quanto precisato al punto
|9.7
Le reti
uaratteri
di accíaio eletîr osaldati
risponderealle
o compresotra 5 e 12 mm e devono
icci devono avere fili elementan di diametro
riportate nel seguenteProspetto:
15
t abella22.4- Caratteristiche meccaniche di reti e tralicci di acciaio elettrosaldati
,':nsionefi, owero/10,2;L
N/mmz
I ensionecaratteristicaf4
ì:pporto dei diametridei fiii dell'ordito
> 390
>440
> 0,60
A"ú,/A*
\ilungamentoA1e
>8
Yo
ibpporto faTtp
> l,l0
i a tensione di rottura, quetla di snervamento e I'allungamento devono essere determinati con prova di trazione su
,rmpionechecomprendaalmenouno dei nodi saldati.
li trattamentotermico di cui al punto 2.2.1 del D.M. 9 gennaio 1996, non si applica per la determinazione delle
:roprietà meccanichedi reti e tralicci di acciaìo elettrosaldato.
l)ovrà inoltre essere controllata ia resistenza al distacco offerta dalla saldatura del nodo, determinata forzando con
:doneodispositivoil filo trasversalenella direzionedi quello maggiore posto in trazione.
l.,adistanzaassialetra i fili elementarinon deve superilre35 cm.
Tabella22.5.- Pesodelle reti elettrosaldate
Diametr
o
a
mm
4i
5
o
7
8
9
l0
tt
ft
t2
Peso
barra
kg/m
0,099
o 154
A 111
0,302
o ?44
0,499
0,6r7
0,746
0,888
Pesoin una direzione
Ks,/m2
Interasse tondini in mm
50
I,98
3,08
4,44
6,04
7,89
9,98
t2,30
14,90
17,80
'75
I,J Z
2,05
2,96
40t
5,26
6,60
8,18
9,84
11,80
100
naa
1,54
J))
3,02
4,99
6,ll
7,46
8,88
t25
1s0
200
250
300
350
07q
0,66
1,03
1,48
2,01
2,63
3,30
4,09
4,92.
5,88
o49
0,77
1,11
1 , 5I
rq7
01q
0,33
0,51
0,75
l,0l
1 , 3I
1,65
2,04
2,46
2,94
0,28
O,M
0,63
0,86
t.l3
1,43
r,76
r aa
L,zJ
1,78
)4)
? 1(
400
4q?
597
7,10
2,!9
0,62
0,89
1,21
1,58
1,98
3,08
1d\
4,44
2,96
't s?
Tabella 22.6.- Sezioni delle reti elettrosaldate
Diametr
Cm" per metro
Sezione
o
barra
Barre portanti
a
Cm2
200
150
100
125
75
50
mm
)<)
0,84
1,01
1,26
1,68
I
0,t26
., R''
r06
o la6
îqì
0,98
1 , 3I
5
1. i'l
565
l,4l
2,30
1,88
2,83
0,283
6
7
8
9
10
12
0,385
a,502
il
h{l
0,785
0,947
1.130
7,69 5 , 1 3
10,05 6,70
12,70 8,45
1 57 0
10 , 5 0
18,90 12,60
22.60 15 . 1 0
't
R5
5,02
6,35
7,85
9,47
I1.30
3,00
4,00
5 ,l 0
6,30
7,60
9.10
2,56
1A?
3 15
t <t
+,zJ
3,18
3,92
4,74
565
<),
o,J I
7.53
? 1?
2,54
Barre trasvenali
1,54
2,01
300
oÀ)
0,65
0,94
1,28
1,67
)\4
1
3,14
't 7s
2,61
3 , 15
3.76
250
0,50
07s
I,tJ
A<1
'l)
350
0,36
0,56
0,81
1,t0
t,43
l,8l
))4
2,71
J..L)
19.8Sulilature
Gli acciai saldabilisarannooggetto di appositamarchiaturadepositata secondo quantoindicato nel punto 2.2.9 del D.M.
9 gennaio 1996, che I differenziadagli acciai non saldabili.
Sono proibite le giunzioni mediante saldaturain opera o fuori opera" nonché il fissaggiodelle gabbiedi armatura tramite
punti ài satdaturaper tutti i tipi di acciaio per i quali il produttore non abbia garantito la saldabilitàall'atto del deposito
di cui al punto2.2.9 suddetto.
Per tali acciai I'analisi chimica effettuata su colata e I'eventuale analisì chimica di controllo effettuata sul prodotto finito
devono inoltre soddisfarele limitazioni sotto riportate.
tl
t6
bella22.7- Requisiti acct:ttazroneanalisi chimiche
o/o
Massimo contenuto di elementi chimici in
Elementi
I
Analisi di colata
Analisi su prodotto
Carbonio
Fosforo
Zolfo
Azoto
Carbonioequivalente
0,22
0.050
0.050
0,012
0.50
0,24
0.055
C
5
0.05s
N
0.013
c""
o5?
C"nsaràeffettuatoconla seguenteformula:
calcolodelcarbonioequivalente
('e=
+ Mf/6 + (Cr+ 14q + V)/5 + (Ni + cu)/l5
in percentuale.
r cui i simbolichimicìdenotanoil contenutodeglielementistessiespresso
t9.9 Deroga aIIe limitazioni dintensíonali
1996, non si applicano
i_eiimitazloni riguardanti i massimi diametri ammessidi cui al punto 2.2.3 del D.M. 9 gennaio
armato di particolari
cementizio
conglomerato
in
rile armature ad aderenza migliorata destinate a strutture
;rratteristichee dimostrateesigenzecostruttive.
del Ministero dei
L'impiego di taii armature di maggior diametro deve essere altonzzato dal Servizio tecnico centrale
pubblici.
lavori
dei
avori pubblici, sentito il Consiglio superiore
19.10Norme di iferimento
per cementoarmato strutturale '
tll g926 - Fiti di acciaio destinoti alla fabbricazione di reti e trqlicci elettrosaldali
L NI 892? - Retie tralicci eleflrosaldati di acciaio per cemento armAlo strulturale
t\I 9120 - Disegni tecnici. Disegni di costruzione e d' ingegneria civile. Distinta deiferri '
t NI 10622 - Bqrre e vergella (rototù di acciaio d'armatura per cementoarmqto, ziicati a calùt'
, CNR UNI 10020 - Prova di aderenzasu barre di acciaio ad adererua miglior.ata'
,
nervate 8500' Condizioni
tì{I ENV 10080 - Accictio per cemento qrmqto. Armature per cemento cirmato saldabili
'
rccnichedi fornitura per barre, rotoli e reti saldate.
e raddrizzamento'
, L.l{I ISO tbOeS- Bàrre di acciaio per l'armatura del calcestntzzo.Prota di piegamento
delle armature del
simbolica
civile.
Rappreientazione
, UNI ISO 3766 Disegni di cistruzioni e d'ingegneria
calcestruzzo.
delle reti saldote.
LNI ISO l{l}g7 - Accioio per cqlcestruzzoarmato. Determinazione della resisteraadei nodi
Art. 2G- Acciaio Per strutture
20.l Generalità
quali, ar punti zuccessivi'
Le presenti norrne prevedono I'impiego degli acciai denominati Fe 360, Fe 430, Fe 510 dei
vengonoprecisatele caratteristiche.
con adeguata
ti,npi.go di tipi di acciaio diversi da quelli previsti prrrchevenga garantita alla costruzione,
t .i"r""iir"
noffne'
presenti
dalle
documentazioneteorica e sperimentale,una sicurezzanon minore di quella prevista
per l,accertamentodelle caratteristichemeccanicheindicate nel seguìto, il prelievo dei saggi, la posizione nel pe'zo da
prova saranno rispondenti alle
cui essi devono essere prelevati, la preparazione delle provette e le modalità di
prescrizionidelle norme.
e delle provette per prove
L|NI EN ISO 377 - Acciaio e prodotti di acciaio - Preliet,o e preparazione dei saggi
meccaniche.
LINI 552 - Prot,e meccanichedei materiali metallici. Simboli, denominazioni e defniriottiambiente).
uNI EN 10002-1 - Moteriali metallici. Prova di trazione.Metodo di prova (a temperatura
Condizioni tecniche di
strutturali.
per
impieghi
prodotti
legati
non
acciai
di
o
caldo
laminati
UNI EN 10025
.fornitura.
ivi compresi i profilati
Le presenti no11nenon riguardano gli elementi di lamiera grecata ed i profilati formati a freddo,
per essi, i criteri e le
cavi saldati non sottopoli a succàssivedeformazioni o irattamenti termici; valgono, tuttavi4
si possono adottare i
essi
Per
modalità di controllo riportati nell'allegato 8, relativamentealle lamiere o nastri d'origine.
teoriche e risultati
ipotesi
su
metodi di calcolo indicati nella norma cNR 10022-g4, oppure altrí metodi fondati
chiaramentecomprovatl.
sperimentali
potranno inoltre essere impiégati materiaii e prodotti conformi ad una norma armonizz.atao ad un benestaretecruco
-\
17t
-.ropeo così come definiti nella direttivaSg/lA6lCEE, owero conformi a specifichenazionalidei paesi della comunità
'.jiopea, qualora dette specifiche garantiscano un livello di sicurezza equivalente e tale da soddisfare i requisiti
. .senziali della direttiva 89l106lCEE. Tale equivalenza deve risultare acc€rtata dal Ministero dei lavori pubblici"
':rvizio tecnico centraie,sentito il Consiglio superioredei lavori pubblici"
-'rt.2 A c ciaio I ami n ato
ili acciai di uso generalelaminati a caldo, in profilati, barre, larghi piatti, lamiere e profilati cavi (anche tubi saldaú
:'ovenienti da nastro laminato a caldo), devono appartenerea uno dei seguentitipi: Fe 360, Fe 430, Fe 510, aventi le
.rratteristiche
meccaniche
indicateal punto 2.1.1 del D.M. 9 gennaio 1996.
, iìr acciai destinati alle strutture saldate devono anchecorrispondere alle prescrizioni del punto 2.3 del D.M. 9 gennaio
j96
) tl.3 Caratteristiche meccaniche
I raiori di f, e f, indicatinei prospetti l-tl e 2-Iì sono da intendersi come valori caratteristici.con frattile di ordine 0.05
'.edasiallegato8 del D.M. 9 gennaio1996).
10.4Controlli sui prodotti laminati
I controlli sui laminativerranno eseguiti secondole prescrizionidi cui all'allegato8 del D.M. 9 gennaio 1996.
!0.5 Acciaio per getti
Perl'esecuzionedi parti in getti delle opere di cui alle presenti istruzioni si devono impiegaregetti di acciaio Fe G 400,
FeG 450,Fe G 520 UNI 3158.
Quandotali acciai debbanoesseresaldati, devono sottostarealle stesselimitazioni di composizionechimica previste per
gli acciai laminati di resistenzasimilare (vedi punto 2.3.1 del D.M. 9 gennaio 1996).
20.6Acciaio per strutture saldate
:0.6.1 Composizione
chimicae grado di ossidazionedegliacciai
4cciaio tipo Fe 360 ed Fe 430
Gli acciai da saldarecon elettrodi rivestiti, oltre a soddisfarele condizioni indicate dl punto 2.1 del D.M. 9 gennaio
1996, devono avere composizione chimica contenuta entro i limiti raccomandati dalla UNI 5132 per le varie classi di
qualitàdegli elettrodiimpiegati.
Sopraindicati limiti di analisi, devono essere di tipo semicalmato o calmato, salvo che vengano impiegati ele$rodi
rivestiti corrispondentialla classedi qualità 4 della UII|I 5132.
Gli acciai destinati ad essere saldati con procedimenti che comportano una forte penetrazionedella zona fusa nel
metallo base devono esseredi tipo semicalmatoo calmato e debbono avere composizionechimica, riferita al prodotto
finito (e non alla colata),rispondentealle seguentilimitazioni.
Grado B
Grado C
GradoD
c < 0,240
P < 0,055%
c s0.22%
c s0,22%
P < 0.050%
s 5 0.055%
s 5 0,50%
P < 0.045Yo
s < 0.045%
Acciai tipo Fe 510
Gli acciai devono esseredi tipo calmato o semicalmato;è vietato l'impiego di acciaio effervescente.L'analisi effettuata
sul prodotto finito deverisultare.
Grado B
Grado C
c <0.2604
C 50.24Y"
GradoD
cs0,22%
MnSI.6%
MnS1,6%
MnS1.6%
si s 0.60% P < 0,050%s < 0.050%
si < 0,60% P < 0.050%s < 0.050%
si < 0.60% P 10,050%s < 0.045%
Qualora il tenore di C risulti inferiore o uguale, per i tre gradi B, C, D, rispettivamentea 0,24o/o,0;220 e 0,20%o
potranno accettarsitenori di Mn superiori a 1,60/oma comunquenon superiori a 1,7%o.
20.6.2 Fragilítà alle bassetemperature
La temperatura minima alla quale I'acciaio di una struttura saldatapuò essereufilizzato senzapericolo di rottura fragile,
in assenzadi dati più precisi, deve esserestimata sulla base della temperatura T úla quale per detto acciaio può essere
garantitauna resilienzaKZ, secondoEN 10045/1',di 27 J.
La temperatura Z deve risultare minore o uguale a queliaminima di servizio per elementiimportanti di strutture saldate
soggetti a trazione con tensioneprossimaa quella limite aventi spessorimaggiori di 25 mm e forme tali da produrre
sensibiliconcentrazionilocali di sforzi, saldaturedi testa o d'angolo non soggette a controllo, o accentuatedeformazioni
plastichedi formatura. A parità di altre condizioni, via via che diminuisce lo spessore,la temperatura I potrà innalzarsi
18
, iiudizio del progettista fino ad una temperatura di circa 30"C maggiore di quella minima di servizio per spessori
::il ordinedi l0 millimetri
-, aumentopuo aver luogo anche per spessorifino a 25 mm via via che I'importanzadell'elementostrutturale decresce
:he le altrecondiziorusi attenuano.
:1.7 Saldafure
I Procedimenti
di saldarure
P:ssonoessereimpiegatii seguentiprocedimenti:
saldaturamanualead arco con elettrodi rivestiti,
'aldaturaautomaticaad arco sommerso;
saldaturaautomaticao semiautomaticasotto gas protettore (COz o sue miscele);
altro procedimento di saldatura la cui attitudine a garantire una saldatura pienamente efficiente deve essere
::eviamentèverificata mediantele prove indicate al successivopunlo 2.4.2 del D.M. 9 gennaio 1996.
I'er la saidaturamanuale ad arco devono essereimpiegati elettrodi omologati secondo UNI 5132 adatti al materiale
: ase:
per gli acciaiFe 360 ed Fe 430 devono essereimpiegati elettrodi del tipo E 44 di classidi qualità 2, 3 o 4: per spessori
naggiori di 30 mm o temperaturadi eserciziominore di OoCsarannoammessisolo elettrodi di classe4 B;
per I'acciaioFe 510 devono essereimpiegati elettrodi del tipo E 52 dt classi di qualità 3 B o 4 B; per spessorimaggiori
jr 20 mm o temperaturedi eserciziominori di OoCsarannoammessisolo elettrodi di classe4 B.
I'er gli altri procedimenti di saldatura si devono impiegare i fili, i flussi (o i gas) e la tecnica esecutivausati per le prove
rreliminari(di qualifica) di cui al punto seguente.
:A 7.2 Provepreliminari di qualifco deiprocedimenfidi saldatura
l.'impiegodi elettrodiomologatisecondoUNI5132 esimeda ogni prova di qualificadel procedimento.
l'er l'impiegodegli altri procedimenti di saldaturaoccorre eseguireprove preliminari di qualifica intesead accertare:
I'attitudinead eseguirei principali tipi di giunto previsti nella strutfura ottenendo giunti corretti sia per aspetto esterno
;he per assenzadi sensibiiidifetti interni, da accertarecon prove non distruttive o con prove di rottura sul giunto;
-la resistenzaa trazione su giunti testa a testa, medianteprovette trasversali al giunto, resistenzache deve risultare non
rnferiorea quella del materialebase;
- la capacità di deformazione del giunto, mediante provette di piegamento che devono potersi piegare a 180o su
mandrinocon diametro pari a 3 volte lo spessoreper I'acciaioFe 360 ed Fe 430 e a 4 volte lo spessoreper t'acciaioFe
r l0;
- la resilienzasu provette intagliate a V, secondola norma UNI EN 10045-1, ricavatetrasversalmenteal giunto saldato,
resilienzache verrà verificata a + 20oC se ia struttura deve essereimpiegata a temperaturamaggioreo uguale a 0oC, o a
OoCnei caso di temperature minori; nel caso di saldaturaad elettrogas o elettroscoriatale verifica verrà eseguitaanche
nella zona del materiale base adiacente alla zona fusa dove maggiore è I'alterazionemetallurgica per I'alto apporto
termico.
I provini per le prove di trazione, di piegamento,di resilienzaed eventualmenteper altre prove meccaniche,se ritenute
necessarie,
verranno ricavati da saggi testa a testa saldati; saranno scelti allo scopo gli spessoripiu significativi della
struttura.
20.7.3 Classidellesaldature
Pergiunti testa a test4 o a croce o a T, a completapenetrazione,si distinguono due classidi giunti.
I'rima classe.Comprende i giunti effettuati con elettrodi di qualità 3 o 4 secondo[Jl[I 5132 o con gli altri procedimenti
qualificatidi saldatura indicati al punto 24.1 del D.M. 9 gennaio 1996, e realizzaticon accurataeliminazione di ogru
difetto al vertice prima di effettuare la ripresao la secondasaldatura.
Tali giunti debbono inoltre soddisfare ovunque I'esameradiografico con i risultati richiesti per il raggruppamento B
dellanormaUNI 7278
L'aspettodella saldaturadovrà essereragionevolmenteregolare e non presentarebruschi disawiamenti col metallo base
specienei casi di sollecitazionea fatica.
,\econdsc/asse Comprende i giunti effettuati con elettrodi di qualità 2, 3 o 4 secondo Ulr[I 5132 o con gli altri
procedimentiqualificati di saldatura indicati al punto 2.4 | del D.M. 9 gennaio 1996 e realizzati egualmente con
eliminazionedei difetti al vertice prima di effettuarela ripresa o la secondasaldatura.
Tali giunti devono inoltre soddisfare I'esameradiografico con i risultati richiesti per il raggruppamentoF della UI\[I
7278
L,'aspettodella saldatura dovrà essere ragionevolmenteregolare e non presentarebruschi disawiamenti coì materiale
base.
Per entrambe le classi I'estensione dei controlli radiografici o eventualmente ultrasonori deve essere stabilita dal
direttore dei iavori, sentito eventuaknenteil progettista, in relazione alia importarza delle giunzioni e alle precauzioni
presedalla ditta esecutrice,alla posizione di esecuzionedelle saldature e secondoche siano state eseguite in ofificinao
al montaggio.
P e r i g i u n t i a c r o c e o a T , a c o m p l e t a p e n e t r a z i o n e n e l c a s o d i s p e s s o r i l > 3 0 mlm
' e,s a m e r a d i o g r a f i c o o c o n u i t r a s u o n i
a,
l9
: ' ad accertaregli eventuali difetti intemi verrà integrato con opportuno esamemagnetoscopicosui lembi esterni delle
, jature al fine di rilevare la presenzao meno di cricche da strappo.
...:caso di giunto a croce sollecitato normalmenteaila lamiera compresa fra le due saldature,dowà esserepreviamente
.-ertato, mediante ultrasuoni, che detta lamiera nella zona interessata dal giunto sia esente da sfogliature o
: :regazioni accentuate.
:runti con cordoni d'angolo, effettuati con elettrodi aventi caratteristiche di qualità 2,3 o 4 Uf'{I 5132 o con gli altri
.'cedimentiindicati al punto 2.4.I del D.M. 9 gennaio 1996, devono essere considerati come appartenenti ad una
'ica classecuatîeitz,zatada una ragionevole assenzadi difetti interni e da assenzadi incrinature interne o di cricche da
'rppo sui lembi dei cordoni. I1 loro controllo verrà di regola effettuato mediante sistemi magrretici;la sua estensione
:rrà stabilita dal direttore dei iavori, sentito eventualmenteil progettista e in base ai fattori esecutivi giri precisati per
altri giunti
4 Bulloni
.,rlloni normali, conformi per le caratteristichedimensionalialle seguentinorrne:
\I 5727 - Viti a testa esagonalecon gambo parzialmentefilettato. Filettotura metrica ISO a passo grosso. Categoria
'norma ritirqta).
\I 5592 - Dqdi esagonali normali. Filettaturq metrica ISO a passo grosso e a pcaso.ftne. Categoria C.
\I 5591 - Dadi esagonali alti (per impieghi speciali). Filettatura metrica ISO a passo grosso. Categoria C (norma
::ratd.
quelli ad alta resistenza"conformi alle caratteristiche di cui al prospetto tabella 24.2., devono appartenere alle
. ttoindicate classi dalle sesuenti nonne U]\|I EN 20898-2 e UM EN 20898-7, associate nel modo indicato nel
.truenteprospetto.
Tabella
24.1- Classidibulloni
Ad alta resistenza
Normali
4.6
Vite
Dado
I
5.6
5
ó,8
6
10.9
10
8.8
8
)rt.8Bulloni per giunzioni ad attrito
i oulloni per giunzioni ad attrito devono essereconformi alle prescrizioni del seguenteprospetto.
Tabella 24.2. - Bulloni
iunzioni
u
ad attrito
Riferimento
Elementc
Materiale
Viri
8.8 - 10.9 secondoUNI EN 20898/l
uNI 5712
UNI EN 3740/4^
8 - l0 secondo
UNI5713
Dadi
Acciaio C 50 UNI 7845 temprato e rinvenuto HRC
32 40
Acciaio C 50 UNI 7845 temprato e rinvenuto HRC
Piastrine
32+40
Rosette
UNI5714
uNI 571s
UNI57T6
I
I
- E 1 Chiodi
t'cr i chiodi da ribadire a caldo si devono impiegare gli acciai previsti dalla norma UNI 7356.
t
A R T .21
I
t
t
I
i
- Prodotti per assorbimentoacustico
)1.1 Definizioni
. definisconomateriali assorbentiacustici (o materiali fonoassorbenti) quelli atti a dissiparein forma sensibileI'energia
' 'nora incidentesulla loro superficiee, di conseguenza.,
a ridurre I'energiasonora riflessa.
) I .2 Classìficaione dei materialí
. -,noda considerareassorbentiacustici tutti i materialiporosi a struttura fibrosa o alveolareaperta A parità di struttura
rlbrosao aiveolare)la proprietàfonoassorbente
dipendedalla spessore.
i materialifonoassorbentisi classificanosecondolo schemadi seguito riportato.
.r \lateriali fibrosi:
r minerali(fibra di amianto, fibra di vetro, fibra di roccia);
- r vegetali(fibra di legno o cellulosa,truciolari);
" materialìcellulari;
,minerali:
calcestruzzileggeri (a basedi pozzolane, perlite, vermiculite, argilla espansa);
iaterizi alveolari;
't
t t
20
,'dotti a basedi tufo;
.;rrtetici:
,'[uretanoa celieaperte(elastico-rigido);
.' 'lipropilenea celleaperte.
' I Caratteistiche costruttive
: rutti i materiali fonoassorbentiforniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometrichepredeterminate,si devono
tr ararele seguenticaratteristichefondamentali:
,unghezza-larghezza:
valgono le tolleranze stabilite nelle norme UN| oppure specificate negii altri documenti
'gettuali;
rrì assenzadelle prime due valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazionetecnica ed accettate
: 'ila direzionedei lavori;
,pessore:valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti progettuali; in
,,\rnza delle prime due valgono quelle dichiarate dal produttore nelia sua documentazionetecnica ed accettate dalla
' :czionedei lavori;
massaareica:deve essereentro i limiti prescritti nella norma IJNI o negli altri documentiprogettuali, in assenzadelle
"rme due valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazionetecnica ed accettatedalla direzione tecnica,
coefficientedi assoóimento acustico: misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalla norma UNI ISO
t5{ (UNI EN 20354), deve rispondere ai valori prescritti nel progetto o in assenzaa quelli dichiarati dal produttore ed
r,cettatidalla direzionedei lavori.
\,rrannoinoltre da dichiarare,in relazionealle prescrizionidi progetto, le seguenticaratteristiche:
resistivitàal flusso d'aria (misurate secondoISO/DIS 9053);
reazionee/o comportamentoal fuoco,
irrmtidi emissionedi sostanzenocive per la salute;
compatibilitàchimico-fisica con altri materiali.
i prodotti vengono valutati al momento della fornitura; la direzione dei lavori ai fini della loro accettazione può
:':ocedereai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedereun attestato di conformità della stessa
rlleprescrizionisoprariportate.
l:r cÍrsodi contestazionei metodi di campionamentoe di prova delle caratteristichedi cui sopra sono quelli stabiliti dalle
'rrrffo€ {-Jì{I ed in mancarza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica (primariamente norme
''rternazionali
o estere).
I 1.4Materiali fonoassorbenti che assumono la forma ilefinitiva in opera
I'cr i materiali fonoassorbenti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse
:rrratteristicheriferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La direzione dei lavori deve inoltre
,rrrivarecontrolli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo ove necessario a carotaggi,
.czionamenti,ecc. significativi dello strato eseguito.
l:ntrambe le categorie di materiali fonoassorbenti devono rispondere ad una o più delle caratteristiche di idoneità
.rll'impiego,in relazionealla loro destinazioned'uso (pareti, coperture, contro soffittature,pavimenti, ecc.).
21
Capitolo3
MODALITA DI ESECUZIONE DELLE OPERE IN GEMRALE
Lrt.22- Osservanzadi leggie normetecniche
cq'cuzionedei lavori in appalto nel suo complesso è regolata dal presentecapitolato specialed'appalto e per guanto
r. rn contrasto con esso o in esso non previsto e/o speci{icato, valgono le norme, le disposizioni ed i regolamenti
20 marzo 1865, n. 2248 - Legge wi lavori pubblici (All. F);
U. 27 settembre 1957, n. L236 - Chiusini da impiegare nei lqvori stradali:
a lf. 5 maggio 1966, n. 2136 - Istruzioni sull'impiego delle tubaziotti in acciaio soldate nella cosfntzione degli
1| U I aprile 1968, n. 1404 - Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservarsi nella edificazionefuori
*l perimetro dei centri abitat| dí cui all'arL 19 della Legge 6 agosto 1967, n 765;
D.ìf. 23 febbraio l97l - Norme tecnicheper gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali comtoglianti
-lutdi e gas conferrovie ed altre linee di trqsporto;
( -ì1. 7 gennaio 1974, n. 11633 - Istruzioni per la progettazione delle.fogrwture e degli impianti di trattamento delle acque di
r",iuto:
lrgge 2 febbraio 1974, n.64 - Prowedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche,
(-!f.2
dicembre 1978, n. 102 - Disciplina igienica concernente le materie plastiche, gomme per fiùazioni ed
rcessori desîinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare;
D.ìf. 24 novembre 1984 - Norme di sicurezza anfincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accxmulo e
izttlrzzazionedel gas naturale con densità non wperiore a 0,8;
D.ìf. 12 dicembre L985 - Norme tecnicherelative alle tubazioni;
C-\f . 20 marzo 1986, n. 2'7291- D.M. I2 dicembre 1985.Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni.
C-AIAS 18 giugno 1986, n. 43 - Applicazione di strati superficiali per l'irruvidimento e l'impermeabilizzaziorredelle
rt; i mentazioni str adali ;
D.ìf. 11 marzo 1988 - Norme tecniche rigvardanti le indagtni sui teneni e sulle rocce, ld stqbilita' dei pendii nalurali
t ielle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'eseatzione e il collaudo delle opere di
*,stegnodelle tene e delle opere di fondazione;
C-ìf. 4 maggio 1988, n. ll - Decreto del Ministro dell'Interno del 5 febbraio 1988, n. 53, c<tncernenle:"Norme di
ccurezzaqntincendi per impianti stradali di disn'ibuzione di carburanti liquidi per autotrazione, di tipo self-senice a
yedeterminazionee prepagamentopubblicalo nellq G.U. n. 52 del 03/03/1989.Chiarimenti";
lrgge 5 maruo 1990, n. 4é - Norme per Ia sicurezzadegli impionti;
D.!f. 4 maggio 1990 - Aggiornamento delle norme tecnicheper Ia progettazione, la esecazioneed il collaudo dei ponti
e,úali:
C-lt. 25 febbraio 1991, n. 34233 - Legge 2febbraio 1974, n. 64 - Art. l, D.M. 4 maggto 1990.Istntzioni relative alla
srmafiva tecnica dei ponti stradali;
C.lf. 2f giugno 1991, n. L9 - Distanze di sicarezzaper impicmti di distribuzione stradqli di g.p.l. per autotrazione.
,Jkarimenti;
Lrgge 28 giugno 1991, n. 208 - Interventi per la realuzazionedi itinerari ciclabili e pedornli nelle areeurbane;
D.Lgs.30 aprile 1992, n.2E5 - Nuovo codice della strada;
D.P.R 16 dicembre L992, n. 495 - Regolamentodi esecttzionee di attuazionedel rutovo codice della sfrads
lrgge 5 gennaio 1994, n. 36 - Disposizioni in materia di risorse idriche;
lrgge 1l febbraio 1994, n. lA9 - Legge quadro in materiq di lavori pubblici;
Clf.9 giugno 1995, n. 2595 - Barriere strodali di sicarezza.D.M. ISfebbraio 1992, n. 223:
D.ìf. 9 gennaio 1996 - Norme tecnicheper il calcolo, l'esecuzioneed il collaudo delle strutture in cementoarmato,
rymale e precompresso e per Ie strutture metalliche;
D.P.C.M.4 marzo 1996 - Disposizioni in materia di risorse idriche;
Clt. 16 maggio 1996, n. 2357 - Fornitura e posa in opera di beni inerenti la sicurezzadella circolazione stradale;
D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493 - Attuazíone della direttivq 92/58/CEE concenrcnte le prescrizioni miime per la
cgnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro;
D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494 - Attuazione dellq direttiva 92/57/CEE concernenlele prescrizioni minime di sicurqzzae
i saluleds attuqre nei cantieri temporanei o mobili,
D.ìf. 8 gennaio 1997, n. 99 - Regolamento sui criteri e sal melodo in bqseai quali vahtlqre le perdite deglî acqued<>tti
t delleJognature;
C.\1. 24 gennaio 1998, n. 105ruPP - Nola esplicafiva al D.M. I gennaio 1997, n. 99, recqnle: Regolamenlo sui crileri
: sul metodoin baseai quali valutqre le perdite degli acquedotli e delle fognature;
D.ìf. 3 giugno 1993 : (Jheriore oggio^o*"nto dette îstruziani tecniche per la progeîfazione, l'omolttgazione e
:mptegodelle barriere stradali di sicurezzqe delle prescrizioni lecniche per le prove ai finÌ dell'omologazione;
a
22
U- l- giugno 1998, n.3652 - Circolaren. 2357 del 16 maggto 1996 e sttccessivi
aggiornamenti.Cerîifcazione di
,tmrta'deiprodotti relatiti alla segnaletica stradole verticale, complementaree per i passaggra livello:
2 settembre 1998, n. 2l - Norme in materia di lwori pubblici ed urbanistica. Proroghe dei termini di cui alle
regronali24 luglio 1997, n. 25 e 3 novembre 1994, n. 43;
?.( .ì1. 3 marzo 1999 - Ra:ionale .sisÍemazione
nel sotto.suolodegli impianti tecnologtci;
11 maggio 1999, n. 152 - Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinomento e recepimentodella direttiva
:'! CEE concernenteil trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 9|/676/CEE relativa alla protezione
acquedall'inquinamentoprovocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;
ll giugno 1999. Integrazioni e modrficaziorzial decreto minisferiale 3 giugno 1998, recante: "Aggionntnento
rstruzionitecnicheper la progettazione, l'omologazionee l'impiego delle barriere stradali di siatrezza;
.gs. 29 ottobre 1999, n. 49A- Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambienlali, a
dell'articolo I della Legge I ottobre 1997, n. 352;
U. 30 novembre 1999, n. 557 - Regolamento recdnte noftne per la definiziorre delle caratteristiche tecniche delle
cttlabili:
lf. ó dicembre 1999, n. 7938. Sicurezza della circolazione nelle gallerie stradalì con particolare riferimenlo ai
:olt chetrasportanomateriali pericolosi ;
iR. 2l dicembre 1999, n. 554 - Regolomentodi attuazione della Legge II febbraio 1991, n 109 legge quadrut in
di lavori pubblici, e successivemodificazioni;
6 aprile 2O00. Integrazione e aggiornamento della circolqre 15 ottobre 1996 di indiúduazione degli
all'esecuzione di prove d'impatto in scala reale su barriere stradali di sicurezza;
lf. 19 aprile 2000, n. 145 - Regolamenlo recqnte il capitalato generale d'appalto dei lovori pubblici, qi sensi
'arttcolo
3, commo 5, della Legge lI febbraio 1994, n. 109, e ntccessive moùfcazioni;
tl luglio 2000. Integrazione e rettifca del disciplinare tecnico sulle modalito di determirnzione dei livelli di
dellepellicole retroriflettenti impiegate per la costruzione dei segnali stradali;
tiva 24 ottobre 2A00. Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della slrada in
;rn di_segnaleticae criteri per I'installazione e la mqnuteruione:
-ìt. 7 maggio 2001, n. 161/318/10 - Norme tecniche per Ia fabbricazione di tubi destinoti alla co,struzionedi
t-aTotteper l'acqua - D.M. I2 dicembre 1985- Chiarimenti;
2l maggio 2001, n. 13/2001 - Appalti per opereprotettive di sicurezza stradale (barriere stradali di sicurezza)
.lf. 5 giugno 2001 - Sicurezzanelle gallerie stradali;
-lf. E giugno 2001, n. 3698 - Circolare wlle linee guida per la redazione dei piani urbani della sicurezzastradale;
-!f. E giugno 2001, n. 3699 - Circolore sulle linee guida per Ia redazione dei piani urbani della sicarezzqstadale;
l-ìf. 2 agosto 2001 - Proroga dei termini previsti dall'articolo 3 dal D.M. lI giugno 1999 inerente le barriere di
z-are:ze stradale;
DJf. 5 novembre 2001 - Normefunzional.i e geometricheper la costruzione delle strade.
lrgge 2l dicembre 2001, n. 443 - Delega al Governo in maÍeria di infrastrutÍtre ed insediamentiproduttivi strategici
cJ alrri intet-ventiper il rilancio delle attività produttive;
D.L- 20 giugno 2002, n. 121 - Disposizioni urgenti per garantire la sicurezzqnella circolazione stradale;
C-ìf. 4 luglio 2002, n; 1173 - Comunicazione dell'antenuta omologazione di tre bcrrrierestradali di sicurezze per la
t'zsseH4, destinazione"spartitraffco" ei sensidell'art. 9 del decreto ministeriale 18febbraio 1992, n. 223;
D-lt. 10 luglio 2002 - Disciplinare tecnico relativo ogli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada,
it _adottareper il segnalamentotemporaneo;
lrgge 1 agosto2002, n. 166 - Disposizioni in materia di infrafrutlure e trasporti;
LR 2 agosto 2002, n. 7 - Norme in materia di opere pubbliche. Disciplina degli appalti di lavori puhblici, di
írnitura, di servizi e nei settori esclus;
Grc.Ass. 24 ottobre 2002, prot. n. 1402 - Legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 - Norme in maleia di opere pubbliche.
-;sciplina degli appalti e nei settori esclusi.Prime diretti'te di qttuazione;
Circ.Ass. 31 ottobre 2002, n. 15. Z.R. 2 agoslo 2002, n. 7 - Norme in maleria di opere pubbliche. Disciplina degli
epalti di lavori pubblici, di fornitura, di sen,izi e nei setlori esclui. Innovazioni e profili ordinornentali;
Circ.Ass. 2l marzo 2003, n. ll08 - Linee guida e di indirizzo per I'attuazione nella Regione Sicilia del D.P.R. 462i01,
:.€nte per oggetto "Regolamento di sempltfcazione del procedimento per la demlncia d'itutallazioni e dispositivi di
-otezione contro Ie scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti eleltrici e di impianti eleltrici
*-ricolosi";
D.\t. E maggio 2003, n. 203 - Norme affinche' gli uffci pubblici e le societa' a prevalente capilale pubblico coprano il
':bbtsogno annuale di marufatti e beni con unq quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misra non
.:.îerroreal 30% del fabbisogno medesimo;
LR f 9 maggio 2003, n. 7 - Modifche ed integrazioni alla L.R. 2 agosto 2002, n. 7. Disposiziotti in materia di acqtrc
r)nerraneeed in materia urbanistica;
D.P.R 3 luglio 2003, n.222 - Regolamento sui contenuti minimi dei piani di siatrezza nei cantieri temporanei o
-tbili, in attuazionedell'articolo 31, comma I, della legge I I
febbraio 1991,n. 109;
t
23
i rrc.Ass. 1 ottobre 2003, n. 13 - Legge regionale 2 agosto 2002, n. 7 - Norme in materia di opere pubbliche'
\, tl)lrna degli appatti di lwori pintnri, dí fornitura, di semizi e nei settori eschtsi. Innovazioni e profili
' .irtnmentali.Modijìche ed integrazioni della legge regionale 19 maggio 2003, n. 7.;
rr l.gs. 22 gennaio 2004, n. Só- Uoai\cazioni alla disciplina degli appalti di lovori pubblici concententi i beni
',iturali:
n l-gs. 22 gennaio 2004, n. 42 - Codice dei beni culturali e del paesaggro,ai sensidell'articrtlo I0 della legge 6 luglio
' t t ) ) n, . l 3 '
l) \1. 12 marzo 2004, n. 123 - Schemi di polizza tipo per le garanziefdeiussorie e le coperhre assictffativepreviste
,:lt articoli 17 e 30 della legge ll febbràio 1994, n. 109, e successivemodtfcqzioni, e dal regolantento generale di
, itttt:ione emanato con deiréto del Presidente della Repubblica 2l dicembre 1999, n. 551, in mqteriq di lavori
:t,\hlici.
lr Ì1. 1 aprile 2004 - Linee guido per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale
Art. 21- Programma esecutivodei lavori
r Írrro_
giorni dalla data del veóale di consegrra,ai sensideli'art. 45, comma l0 del regolamenton'ii'1999, e comunque
dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte
:r;czionelavori un p.ogfat*u
"seóutivo lavorativa.
':rprenditoriaJie alla propri a or ganzzaztone
rìe programmadowà èrr"r" óoer"nte con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essereapprovato dalla direzione
:c: laì'ori, medianteapposizionedi un visto, entro cinque giorni dalla data di ricevimento. Trascorso il predetto termine
.t:rza che la direzione dei lavori si sia pronunciata"il programma si intenderà accettato, fatte salve palesi illogicità o
rircazionierroneepalesementeincompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.
Lrt.24- Oneri a carico dell'appaltatore.Impianto del cantiere,
ordine dei lavori
) 1 I Impianto del cantiere
: rppalfatore dowà prowedere alf impianto del cantiere non oltre il termine di 15 (quindici) giomi dalla data del
. erbaledi consegnadei lavori.
)1.2 Vigilanxa del cantiere
\rno a carico dell'appaltatoregli oneri per la vigilanza e guardia del cantiere, nel rispetto dei prowedimenti antimafia,
,ra diurna che notturna e la cuslodia di tutti i materiali,impianti s lnszzí d'opera esistentinello stesso(siano essi di pero di altreditte), nonchedelle opereeseguiteo in corso di esecuzione'
:inenzadell'appaltatore,
dell'amministrazione,
\i sensidel1'art.22dellalegge 13 settembre1982,n. 646, \a custodiadei cantieriinstallatiperlareali'zazionediopere
;'ubblichedeve essereaffidata a personeprolviste della qualifica di guardia particolaregiurata.
in casodi inosservanzasi inconèrà nelle sanzionipreviste dal comma 2 del citato art 22 dellalegge n. 64611982.
tale vigilanza si intende estesa anche al periodo intercorrente tra I'ultimazione ed il collaudo prorwisorio, salvo
, anticipataconsegnadelle opere all'amministrazioneappaltantee per le sole opere consegnate.
iono altresì a carico dell'appaltatore gli oneri per la vigilanza e guardia del cantiere nei periodi di sospansionedei
arori. purché non eccedentìun quarto della durata complessivaprevista per I'esecuzionedei lavori stessi"e comunque
:-randonon superinosei mesi complessivi.
i,ermo restandoI'obbligo della vigilanza nei periodi eccedenti i termini fissati in precedenz4 ne velranno nconosqutr t
:raggiori oneri sempreche l'appaltatorenon richiedaed ottenga di esseresciolto dal contratto.
)a.3 Capkaldi di livellazione
I niraménteagli occorrenti disegnidi progetto,in sededi consegnasaràfornito all'appaltatoreI'elencodei capisaldidi
riellazione a cui si dovrà riferire nella esecuzionedei lavori. La verifica di tali capisaldi dowà essereeffetfuata con
:tlnpestività,in modo che non oltre sette giomi dalla consegna possano esseresegnalatealla direzione dei lavori
:..entualidifformitàriscontrate.
l. appaharore sarà responsabile della conseryezionedi capisaldi, che non potrà rimuovere senza preventiva
ji:ùnZZAZ
lOne.
)1 1 Locali per uffici e per le maestranze
i :.-. a ca:r;o deil'appuirutor.gli oneri per la fornitura di locali uso ufficio (in muraturao prefabbricati)idoneamente
' :::,:::e icrrurr dei r.^'iri n.."isari alla permanerìza
ed al lavoro di ufficio della direzionedei iavori. Tale ufficio deve
csse ajecuaiamenreprotetto da dispoiitivi di allarmee antiintrusione,climatizzatononchedotato di strumenti(fax,
r'otocoprarrìce,
.o*putè.. soft*are,..".;. I locali sarannorealizzatinelcantiereo in luogo prossimo,stabilitoo accettato
24
r,rlladirezione dei lavori, la quale disponà anche il numero degli stessi e le atltezzaturedi dotazione. Sarannoinoltre
l'rneamenteallacciatialle normali utenze (luce, acqua,fognatura, telefono).
\\)no a carico dell'appaltatoregli oneri per la fornitura di locali e strufture di sen'izio per gli operai, quali tettoie'
,;overi, spogliatoi pràfaUb;catio meno, e Ia fornitura di servizi igienico-sanitari in numero adeguato;le speseper gli
,ìiacciamentiprowiiori, e relativi contributi e diritti, dei servizi di acqua"elettricità, gas, telefono e fognature necessari
,cr ii funzionamentodel cantiere e I'esecuzione dei lavori, nonché le spesedi utenza e consumo relative ai predetti
'crvizi.
)1.5Attreuiture di pronto soccorso
rirno a carico dell'appaltatoregli oneri per l'approntamento di locali adatti ed attrezÀ per pronto soccorsoed infermeriarorati di tutti i medicinali, gli appareichi e- gli accessori normalmente occorrenti, con particolare riguardo a quelli
',ccessari
nei casidi infortunio.
|1.6 Ordine dell'esecuzionedei lavori
;:r linea generaleI'appaltatore avrà facoltà di svilupparei lavori nel modo a lui piu convenienteper darli perfettamente
,ompiutinel termine contrattuale purché, a giudizio della direzione dei lavori, cio non riescapregiudizie-volealla buona
,,ur.itu d"ll" opere ed agli interesii dell'amministrazioneappaltante. Questa si riserva ad ogni modo il diritto di stabilire
.r precederzao il differimento di un determinato tipo di lavoro, o I'esecuzioneentro un congruo termine perentorio,
.e1za che I'appaltatore possa rìfiutarsi o richiedere particolari compensi. In questo caso la disposizione
.:eil' amministrazionecostituirìr variante al programma dei lavori.
)1.7 Fornitura di notizie statistiche sull'andamento dei lavori
ir'roo i carico dell'appaltatore gli oneri per la fornitura dí notizie statistiche sull'andamento dei lavori, per periodi
successivoalla consegnadegli stessi,comedi seguito:
:..:ndicinali,
a deconeredal sabatoimmediatamente
r numero degli operai impiegati, distinti nelle varie categorie, per ciascungiorno della quindicina, con le relative ore
.i OratiVe;
^ seneredi lavoro eseguitonella quindicinadi giomi in cui non si è lavoratoe causerelative.
)ene notizie devono ierueni.e aila direzione dei lavori non oltre il mercoledì immediatamentesuccessivoal termine
:eilaquurdicina,stabilendosiuna penale,per ogni giorno di ritardo, di euro 25,82.
)1.8 Cartelli
S-.noa carico dell'appaltatoregli oneri per la fomitura di cartelli indicatori.e la relativa installazione,nel sito o nei siti
:,;rcari dalla direzione dei lavori, entro 5 giorni dalla data di consegna dei lavori. i cartelloni, delle dimensioni minime
indelebili le diciture riportate, con le eventualimodifiche ed integrazioni
:. mr 1,00 x 2,00 recherannoimpresseu
:ecessarie
per adattarloai casi specifici. "ólo.i
\eÌìo spazioper aggiornamentodei dati, devono essereindicate le sospensionie le intemrzioni intervenute nei lavori, le
::.a:ivemotivazioni,le preúsioni di ripresaed i nuovi tempi.
i:;rio i cartelli che le armature di soitegno devono essereeseguiti con materiali di adeguataresistenzameccanicaagli
i;e:lri atmosfericie di decorosoaspettoe mantenutiin ottimo stato fino al collaudodei lavori.
?e; la mancanzao il cattivo stato del prescritto numero di cartelli indicatori, sarà applicataall'appaltatore una penale di
(-----)
dal giorno della
.-iw. _
(___J
Sarà inoltré applicata una penale giornaliera di euro
,,.nrrr,utu iood.-piilu
fino a quello dèil'apposizione o riparazione del cartello mancanteo deteriorato. L importo
:ei;epenalisaràaddebitatosul certifcato di pagamentoin acconto, successivoalf inadempienza.
)1.9 Onei per pratiche amnúnistrative
i.:.r a cancn rlelì'anDaha1gre
gli oneri per le pratichepressoamministrazionied enti per permessi,licenze,concessioni,
p., op"r" di presiaio,o"òupaziónitemporaneedi suoli pubblicio privati, aperturadi cave di prestito,uso
:,,:cr;.zzazioni
: Ciscariche,intem.rzioni prowisorie di pubblici servizi, attraversamenti, cautelamenti,trasporti speciali nonche le
':est ad esserelative per tasse,diritti, indennità,canoni,cauzioni, ecc.
.:, litètto rimane ad esclusivo carico dell'appaltatore ogni eventuale multa o contrawenzione nonché il risarcimento
:tril elentualidanni.
infortuni
A.rt.25- Sicurezzacantieri.Prevenzione
.
i
:
)i.l .\'orme vigenti
richiamate, devono essereosseryatele disposizioni delle
\:l'esecuzione dei lavori, anche se non espressamente
;+r-ien:i norrne
D.P.R :- tprile 1955,n. 547 - Normeper la prevenzìonedegli infortuni sul lavoro.
D-P.R sennaio 1956, n. 164 - Normeper prevenzionedegli iffirlwù sul Im'oro
DIg. 15 rsosro 1991. n. 27'/ - Auiaziòne delle diretÍit,e n. 80ill07iCEE, n.82/605/CEE, n. 83/477/C.EE'n.
t.-:-r-ift:r
n Eg612CEE,inmateriadiprotezionedeilcroraloricorttr"orrischidenvqntidaesposizioneadagentt
:han. f.sct e brclogtci durante il la,oro, a norrna dell'arl. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212
,
T
:
25
t,g. 19 settembre 1994, n. 626 - Anuazionedelle direttive 89/391/cEE,89ió54icEE, 89,'65s/cEE,89/656icEE,
jts,Cnn, \0/270/CEE, g0/3g4/CEE e 90/679/CEE riguardmtti il miglioramento della siarezza e della saltte dei
' tDatori sul luogo di lcn oro .
lt-g. 14 agosto 1996, n. 493 - Attuazione della direttit,a 92/58/CEE concernente Ie prescrizioni minime per la
itnletica di sicurezzae/o di salute sul luogo di lavoro.
r.Lg. 14 agosto 1996, n. 494- Attuazione della direttiva 72/57/CEE concernerúele prescrizioni minime di siqtrezza e
tuluteda attuare nei cantteri temporanei o mobili.
qtfiMzione
i) t-g. 19 novembre 1999, n. 525 - Modirtche ed integrazioni al D.Lgs. 14 agosto 1996,n- 491, recante
cantieri
rrci
osservare
dn
di
salute
e
. ;ia direttiva L2/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza
otporaneio mobili.
I eqge7 novembre 2000, n. 327 - Valutazionedei costi del lworo e della sicarezzanelle gare di appaltor' É.n S lugfio 2003, n. Z2Z - Regolamento stti contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o
"',biti, in attuazionedell'art. 31,comma I, della legge I I febbraio 1994, n. 109
generaledevono essererispettate le prescrizioni del piano di sicurezza e di coordinamento, del piano operativo e le
Jicazioruimpartite dal coordinatore per l'esecuzionedei lavori elo del direttore dei lavori) ;.2 Accorgimenti anti nfortu nístici e viabilitù
eppaltatoiedowà sottrarre alla viabilità il minor spaeio possibile ed adottare i prowedimenti necessaria rendere
:uro il transitodi veicoli e pedoni, nonché l'attività delle maestranze.
,:-ni tutti gli obblighi e le responsabilitàin materia di prevenzione degli infortuni, l'appaltatore risponde della solidità
srabilità delle armature di sostegno degli scavi ed è tenuto a rinnovare o rinforzare quelle parti deile opere
:tw-isionali che risultassero deboli. L'efficienza delle armature dovrà essereverificata giornalmente-Per entrare ed
.:ire dalla fossa, si devono utilizzare apposite scale a pioli solidamente disposte, facendosi assoluto divieto di
:.:ltzzar
e gli sbatacchi.
prive
:ppaitatóredovrà contornare, a suo esclusivocarico, tutti gli scavi mediante robusti parapetti, formati con tavole
: ihiodi sporgenti e di scheggiature,da mantenereidoneamente verniciate, owero con sbarramentidi altro tipo che
:3ianîiscano un'adeguata pr-ùezio.re. In vicinanza delle tranvie, le barriere devono essere tenute a distanza
':qolamentare,
e comunquenon inferiore a 80 cm dalle relativesedi.
:.-corrispondenzadei pùnti di passaggio dei veicoli ed degli accessi alle proprietà private, si costruiranno sugli scavi
.:iidi ponti prowisori muniti ai .oUusti parapetti e - quando siano destinati al solo passaggio di pedoni di cafelli
-:rolamentari di divieto di transito per i veicoii, còlocati alle due estremità. La costruzione, il noleggio e il
:,stàcnnentodi tali passaggiprolwisori d"ll. loro pertinenzesarannocompensati'congli appositiprezà d'elenco'
"
-'i.J Drsposinvidi protexione
:':r i dispositividi protezionesi rimandaalle seguentinorrne:
t \l E\ 310- Indumenti di protezione. Requisiti generali.
L \I f \ 3ll- Drspositivi di protezione individuale contro le cadute dnll'alto. Diryosirivi di discesa.
t \-I E\ 352-1 - Protetîori auricolari. Requisiti di sicurezzae prove. CuÍfie.
guidaÍo
t \-I f\ 35J-l - Dispositivi di protezionà individuale contro le cadute dalt'atto. Dispositivi anticaduta di tipo
-. wn hneadi ancoraggio rigrda.
f.lI E\ 353-2 - Oispisitiui2i protezione individuale contro le cadute dall'aho. Dispositivi anticadutq di tipo guidato
:. wn linea di ancoraggioflessibile.
Lll E\ 354 - Di.lpositivi di protezíone individuale contro le cadute dall'alto. Cordini
t \I f\ 355 - Diqpositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. Assorbitori di energta.
t lI f N 35E - Dlsposttrvi iidividuali per il posizionamento sul lanoro e la prevercione delle cadule dall'aho' Sislemi
; las:ionamenlo s.tl lqvoro.
t \l f \ 360- Dsposit|i di protezione individuale contro le codule datl'alto. Dispositivi anticadata di tipo retrallile.
t \I f\ 3ól - Diqpositivi dt protezione individuale contro le cadute dall'alto. Imbracature per il corpo.
t-\-I El 362- Dtspositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. Connettori.
t'\-I ff 363- Dtspositivi dt protezione individuale contro le cadule dall'alto. Sistemidi arresto caduta.
t \I f\ 361- Diipostttvi di protezíone indit,iduale contro le cadute doll'alto. Metodi di prova
per
t \l E\ 365 - Disponfivi ii protezione individuale contro le cadute dsll'alto. Requisiti generali per Ie istntzioni
ure e la mercalurQ.
t \-I f\ 361 - Indumenti di protezione. Protezione contro il calore e le famme. Metodo di prova: Determínazione
r-i: resrnrsstone di calore mediqnte esposizionea una fiamma.
4,
'È
I
I
I
zo
Lrt.26- Demolizioni
;t, I Inten,enti preliminai
.rppaltatore
prima dell'inizo delle demolizionideve assicurarsidell'intem-rzionedegli approwigionamentiidrici, gas,
.rt'ci di fognature; dell'accertamento e successivaeiiminazione di elementi in amianto in conformità alle prescrizioni
r D.M. 6 settembre1994 recante <Normative e metodologie tecniche di applicazionedell'art. 6, comma 3, e dell'art.
dell'ímpiegodell'amianto>.
comma2, dellaLegge 27 marzo 1992,n.257, relativaalla cessazione
,, tìni pratici, i materiali contenentiamianto presentinegli edifici possono esseredivisi in tre grandi categorie:
' nraterialiche rivestono superfici applicati a spruzzoo a cazzlrcla,
:ivestimentiisolantidi tubi e caldaie;
una miscellaneadi altri materiali comprendente,in particolare, pannelli ad alta densità (cemento-amianto),pannelli a
,,sa densità(cartoni) e prodotti tessili. I materiali in cemento-amianto,soprattutto sotto forma di lastre di copertura"
rroquellimaggiormentedifirsi.
:r'.) Idoneità delle opereproyvisionali
!- opere prowisionali, in legno o in ferro, devono essere allestite sulla base di giustificati calcoli di resistenza;esse
'f ',ono essereconservatein efficienzaper I'interaduratadel lavoro.
'::ma di reimpiegareelementi di ponteggi di qualsiasitipo si deve prowedere alla loro revisione per eliminare quelli
,:.ritenutipiù idonei
particolaieper gli elementi metaliici devono essere sonoposti a controllo della resistenzameccanicae deila
':sen'azionealla ruggine degli elementisoggettiad usura come ad esempio:giunti, spinotti, bulloni, lastre,cerniere,
per I'esecuzionedei lavori e/o il direttoredei lavori potrà ordinareI'esecuzionedi prove per verificarela
.-J.rrdinatore
.i:.Sl€oZa
degli elementi strutturali pror.wisionaliimpiegati dall'appaltatore.
)n.3 Ordine delle demolizioni
:rori di demolizione,come stabilito dall'art. 72 del DP.R. 7 gennaio 1956 n. 164, devono procederecon cautelae
. -: ordine dall'alto verso il basso, owero secondole indicazioni del piano operativo di sicurezzae devono essere
. idotri in maniera da non pregiudicare la stabilita delle strutture portanti o di collegamento e di quelle di eventuali
::rtrci adiacenti,ricorrendo,ove occolra, al loro preventivopuntellamento.
.t successione
dei lavori, quandosi tratti di importantied estesedemolizioni,deve risultareda appositoprogramma il
...aledeve esserefirmato dall'appaltatore,dal coordinatoreper l'esecuzione'deilavori e dal direttoredei lavori e deve
'.:er€î€nutoa disposizionedegli Ispettori del lavoro.
)r,.1Allontanamento e /o deposito delle materíe di risulta
, inarerialedi risulta ritenuto inutilizzabile dal direttore dei lavori per la formazione di rilevati o rinterri, deve essere
,:rnranaîodal cantiere per essereportato a rifiuto presso pubblica discaricadel comunein cui si eseguonoi lavori o
,,r:a discarica autonzzata o\.vero su aree preventivamente acquisite dal comune ed autorizzate dal comune;
:,ersamenteI'appaltatorepotràtrasportareasuespeseilmaterialedirisultapressopropriearee,
:naterialeprovenientedagli scavi che dovrà essereriutilizzato dovrà esseredepositatoentro I'ambito del cantiere,o
.,:,ìearee precedentemente
indicate olvero in zone tali da non costituire intralcio al movimento di uomini e mezzt
:-rantel'esecuzione
dei lavori
) r: 5 hopietà dei maferiali da demoliione a scavo
. narenali provenientida scavi o demoliziorurestanoin proprietà della stazioneappaltante;quando,a giudizio della
t::ezionedei lavori, possanoesserereimpiegati,I'appaltatoredeve trasportarlie regolarmenteaccatastarliper categorie
* luoshi stabilitidalla direzionestessa.essendodi ciò compensatocongli appositiprezzidi elenco,
,.,ralorain particolarei detli maîerialipossanoessereusati nei lavori oggetto del presentecapitolato,l'appaltatoreawà
.rbLigodi acceftarli;in tal caso I'errà ad essi attribuito un prezzo pari al 50% del corrispondenteprezzo dell'elenco
,nrraìtuale.i relatiri importi devono esserededotti dall'importo netto dei lavori, restando a carico dell'appaltatorele
cernita,lavaggio,ecc.
:'!-sedi trasporto,accatastamento,
A R T.27
- Scavi e sbancamentiin generale
)'.1 Ricogniione
'
:;prllatore pnma di esezuiregli scavi o gli sbancamenti previsti deve verificare la presenzadi eventuali scavi
:':r,-:ienti. :ubaziorudi acqua-gas e fognature,cavi elettrici e telefonici, cavità sotterranee,ecc., eventualmentenon
i :::: c e:rìneaÍìenîeindicari)negli elaboratiprogettualiesecutivi,in modo da potere impiegarei mezn idonei per
.\e--r::f,neCeilarc.ri in appalto
ftssatacon paletti di ferro o legno, infissi
, ia:Lte:ei;iesseredelimrtaroda recinzionein rete metallica(o in ---)
:cl tereno o rn p[ntr in calcestruzzo
I
27
'.2
l4abilità neí canfiert
,rrantei lavori deveessereassicuratanei cantierila viabilitàdelie personee dei veicoli
' rampedi accessoal fondo degli scavi di splateamentoo di sbancamentodevono avere una carreggiatasolid4 atta a
\rstere al transito dei mezzi di trasporto di cui e previsto I'impiego, ed una pendenzaadeguata alla possibilità dei
'c:rzistessi.
: larghezzadelle rampe deve esseretale da consentireun fi-anco di almeno 70 crq oltre la sagoma di ingombro del
.icolo. Qualora nei tratti lunghi il franco sia limitato ad un solo lato, devono essererealiz'ate piazzuole o nicchie di
'iri-lioad intervallinon superiori a 20,00 m lungo I'altro lato.
riottoli e le scale con gradini ricavati nel teneno o nella roccia devono essere prowisti di parapetto nei tratti
''rspicientiil ruoto quandoil dislivello
superii 2,00 m.
t alzatedei gradini ricavati in terreno friabile devono esseresostenute,ove occorra" con tavole e paletti robusti.
t,ic vie di accessoed ai punti pericolosi non proteggibili devono essereapposte segnalazionioppoftune e devono essere
r itrttèt€le precauzioninecessarieper evitare la cadutadi gravi dal terreno a monte dei posti di lavoro.
)'.3 Splateamentoe sbancamento
'.cr
lavori di splateamentoo sbancamentoeseguiti senzal'impiego di escavatorimeccanici,le pareti delle fronti di
rrracco,secondole prescriziorudell'art. 12 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164, devono avere un'inclinazioneo un
.icciatotali, in relazionealla naturadel terreno, da impedirefranamenti.Quando la paretedel fronte di attaccosr.rpera
iltezTadi i,50 m è vietato il sistemadi scavo rnanualeper scalzamentoalla base e conseguentefranamentodella
iieÎe.
.''andoper la particolarenatura del terreno o per causadi piogge, di infiltrazione,di gelo o disgelo,o per altri motivi,
rno da temere&ane o scoscendimenti,
del terreno.
si deve prowedere all'armaturao al consolidamento
lavori di scavo eseguiti con mezzi meccanicideve esserevietata la presenzadegli operai nel campo di azione
"::
:.. escavatore
e sul ciglio del fronte di attacco.
rosto di manowa dell'addettoall'escavatore,quandoquesto non sia munito di cabinametallica,deve essereprotetto
': solido nparo. Ai lavoratori deve esserefatto esplicitodivieto di awicinarsi alla basedella paretedi attacco e, in
-3nto necessario
in relazioneall'altezzadello scavoo alle condizioni di accessibilitàdel ciglio della plateasuperiore,la
' :,a superiore di pencolo deve esserealmeno delìmitata mediante
opportune segnalazionispostabili col proseguire
..,ùscavo.
)- 1 Scavoa sezioneobbligata: poui, scavi e cunicolí
'':..'r
scavodi pozzi e di trincee profondi più di 1,50 rq quando la consistenzadel teneno non dia sufficientegaranÀt
: slarilila. anchein relazionealla pendenzadelle pareti,secondole prescrizionidell'art. 13 del D.P.R 7 gennaio1956,
. . si deveprolvedere,man mano che procedelo scavo,all'applicazionedellenecessarie
arrnaturedi sostegno.
,: '.a,.'oledi rivestimento delle pareti devono sporgeredai bordi degli scavi almeno 30 cm rispetto al livello del terreno
::adale
scavodei curucoli,salvo che sr tratti di roccia che non presentipericolo di distacchi,devono predisporsiidonee
".io
!-a:ure per eritare franamenti della volta e delle pareti. Dette amature devono essereapplicateman mano che
---tede il lavoro di avanzamento;la loro rimozionepuò essereeffettuatain relazioneal progrediredel rivestimentoin
--:arura
:.rnee a-rmaturee precauzioni devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinarza dei relativi scaú vi
rgro edificio manufatti,le cui fondazionipossanoesserescoperteo indebolitedagli scavi.
\:,ì'nfssione di pali di fondazionedevono essereadottate misure e precauzioniper evitare che gli scuotimenti del
:::eno producanolesionio danrualle operevicine,con pericolo per i lavoratori.
'.::
lavori in pozzrdi fondazioneprofondi oltre 3,00 m deve esseredisposto,a protezionedegli operaiaddettiallo scavo
:: :,j!'asponazione
del materialescavato,un robustoimpalcatocon aperturaper il passaggiodellabenna.
-'-.-f Scavi in presenza d'acqua Prosciugamento
' :riensonoscar"isubacqueiquelli eseguiti a profondità maggiore di 20 cm softo un livello costantedeterminatoda
*;ue sorqivenelle cavità di fondazione,sia dopo un parzialeprosciugamentocon pompe,sia dopo la predisposizione
: canairdi drenaggio
.t .'appaltaiore.in caso di acque sorgive o filtrazioni,non potessefar defluire I'acquanaturalmente,è in facoltà della
-:.7:one dei lavori
di ordinare,secondoi casi e quando1o riterrà opportuno,l'esecuzione
degli scavi subacquei.oppure
xosclugamento.
-'.oiurne
di scavo eseguito in acqua,sino ad una profondità non maggioredi 20 cm dal suo livello costante.verrà
:r,-:"' consicieratocome scavo in presenza d'acqua, ma non come scavo subacqueo.Quando la direzione dei lavori
r::=sse il mantenimentodegli scaviin asciutto,sia duranteI'escavazione,
sia durantel'esecuzionedelle muratwe o di
r::. ot€re di fondazrone, gli esaurimenti relatir.r saranno eseguiti in economia, e I'appaltatore, se richiesto, awà
-:èò'iicc
d: for:ure le macchine e gli operai necessari.
I rsesu dr prosciugamentodel fondo adottati dall'appaltatoredevono essereacceftatidalla direzione dei lavori,
'fecralmente
duranteI'esecuzionedi strutturein muraturao in c.a. al fine di prevenireil dilavamentodellemalte.
'
,.
t
t
'
,,'
t
,
.1,ó
'o
Impiego di esplosiví
''rr di esplosiviper I'esecuzionedi scavie vietato
''
Depositodi mateiali in prossimità degli scat'i
.rcraro,secondole prescrizionidell'art. 14 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 1ó4, costituiredepositidi materialipressoil
lro degli scavi, soprattutto se privi delle necessarie armature, in quanto il materiale accumulalo puo esercitare
:ssionitali da provocarefrane.
,,tlorata.lidepositi sialo necessariper le condizioni del lavoro, si deve prowedere alle necessariepuntellature.
'8
Presenzadi gosnegli scavi
D'P'R. 7
;andosi .r.guono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere,come stabilisceI'art. 15 del
gas
o vapori
adottateìdonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenzadi
rnaio 1956,n. 164, devono
"ri"."
vicinanza
di
,sici, asfissianti,infiammabili o esplosM, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla
gas,
di
che
,rrriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione,metanodotti e conduthrre
.'ssono
dar luogo ad infiltrazionedi sostanzepericolose.
iandosia accertatao sia da temere la presenzadi gas tossici, asfissiantio I'irrespirabilitàdell'uia ambientee non sia
,sibileassicurareun'efficiente aerazioneed una completa bonifica, i lavoratori devono essereprowisti di apparecchi
,piratori,ed esseremuniti di cintura di sicurezzacon Ùretellepassantisotto le ascellecollegatea funi di salvataggio,le
..1i devono esseretenute ail'esternodal personaleaddetto alla sorveglianza.Questo deve mantenersiin continuo
,,ìecamento
con gli operai all'internoed esserein grado di sollevareprontamenteall'esternoil lavoratorecolpito dai
la
,s Éossonoesseràadòperatele maschererespiratoÀe,in luogo di autorespiratori,solo quando,accertatela natura e
assicurata
sia
e
sempreché
sicurezza
garanÀa
di
oftano
esse
aùssìanti,
o
nocivi
rcentrrione dei gas o vapori
-.rlìcacee cOntinua
aerazione.
.an,jo è stata accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi, deve prowedersi alla bonifica dell'ambiente
.::iante idonea ventilazione;deve inoltre vietarsi, anche dopo la bonifica, se siano da temere emanazionidi gas
..::colosi,I'uso di apparecchia fiamma, di corpi incandescentie di apparecchicomunquesuscettibilidi provocare
r:uneo surriscaldamentiatti ad incendiareil gas.
,:r casisopraprevisti i lavoratori devono operarein abbinamentonell'esecuzionedei lavori
)'.9 Dir,íetiper l'appaltatore dopo I'eseculione deglí scavi
::paltatoredopol'esecuzionedegli scavinon può ini"i"t" I'esecuzionedelle'opere,prima th9 la direzionedei lavori
,::ia yerificato la rispondenza gàometrica degli scavi o sbancamenti alle prescrizioni del progetto esecutivo e
verifica geologicae geotecnicadel terreno di fondazione.
eientualesuccessiva
)'.10 Sístemazionedi strade, accessie ipistino passaggi
.-.no a carico dell'appaltatore gli oneri per la sisteÀLion" delle strade e dei collegamenti esterni ed interni' la
,rìiocazione,
di ponticelli,andatoie,rampe,scalettedi adeguataportanzae sicurezza
se necessario,
:,ima di dare inizio ai lavori di sistemazione,
varianfi, allargamentied attraversamentidi stradeesistenti,I'impresa è
tnuta ad informarsi se eventualmentenelle zone nelle quali ricadono i lavori stessi esistonocavi sotterranei(telefonici,
elettrici) o condutture(acquedotti,gasdotti, iognature).In casoaffermativoI'impresadovrà comunicareagli
cÌegrafici,
:n:iproprietaridi dette opere iEnàl, ielecom., PT., comuni, consorzi, società,ecc.) la data prezumibiledell'esecuzione
:ei lavori nelle zone interessate, chiedendo altresì tutti quei dati (ubicazione, profondita, ecc.) necessarial fine di
:rezuiretutti i lavori con quellecauteleopportuneper evitaredanni alle operesu accennate.
l maggoronere al qualei'impresa dovrà iottostare per I'esecuzionedei lavori in dette condizionisi intendecompresoe
con i prezzidi elenco.
.)mpensato
le cauteleusate,si dovesseromanifestaredanni ai cavi o alle condotte,I'impresadovrà procederea
nonostante
.,ua]ora,
:arneimmediato awiso mediante telegrammasia agli enti proprietari delle strade che agJi enti proprietari delle opere
;rnneggiate
olrreché,naturalmente,alla direzionedei lavori.
c.rmanestabilito che nei confronti dei proprietari delle opere danneggiatel'unica responsabilerimane I'impresa,
e la direzionedei lavori da qualsiasivertenza,siaessacivile che penale'
esrando
del tutto estraneaI'amministrazione
gli oneri relativi a spostamentitemporaneie/o definitividi cavi o condotte
iannocomunquecanco all'amministrazione
necessari
:le si rendessero
-.
) 1I Smncchiamento dell' area
i..r.-ra carico dell'appaltatoregli oneri per lo smacchiamentogeneraledella zona interessatadai lavori, ivì incluso il
di eventualiceppaie.
:iriio dr aiben.siepie I'estirpazione
)'l).lllontanamento delle acque superficiali o di infiltrazione
concorrentinei cavi e
i--:i..a ca:'l;. Cellappaltator"gii on.ri per I'esaurim.ntod"U. acque superfrcialio di in-filtrazione
'ese.-uzone
dr oFere prorrisiònali per lo scolo e la deviazionepreventivadi essedalle sedi stradalio dal cantiere,in
renerale
29
;.1ProprieÍà degli oggeni rttrovati
degli oggetti di
,iazione appaltante,salvi i diritti che spettano allo Stato a termini di legge, si riserva la proprietà
frammenti'
relativi
i
,re e di quelli che interessanola scienz4 Ia storia, I'arte o I'archeologia o I'etnologi4 compresi
stessi'
lavori
dei
nella.sede
si nnvengano nei fondi occupati per I'esecuzionedei lavori e per i rispettivi cantieri e
per
loro
la
incontrate
le
spese
,rpaltatore dowa pertanto consegnarli alla stazione appaltante,-che gli rimborserà
ed
I'incolumità
assicurarne
di
fine
al
.rservarionee per le speciali op"rlioni che fossero state espressamenteordinate
'rligenterecupero.
notizia al direttore dei
..rloral,appaltatore,nelìa esecuzionedei lavori, scopra ruderi monumentali, deve darne subito
stesso'
del
direttore
pennesso
preventivo
ii
,rì e non pro demolirli né alterar[ in qualsiasimodo senza
di sepolcri, tombe'
lrpaltatore deve denunciare immediatamente alle forze di pubblica tic,r.""tu il rinvenimento
cose, consacrate o
di
rinvenimento
il
nonche
antiche,
pratiche
funerarie
l.rveri e scheletri umani, ancorché attinenti
dei culto o formino
:.o, che formino o abbiano formato oggetto di culto religioso o siano destinate all'esercizio
direttore dei lavori. che
.{etto della pietà verso i defunti. L'appaliatore dowà altresì darne immediata comunicazioneal
danneggiamenti
:rà ordinare adeguate azioni per una temporanea e migliore conservazione, segnalandoeventuali
eutoritàgiudiziaria.
Art. 28- Scavi delle trincee, coordinamento altimetrico e rispetto
dellelivelletteperlaposainoperadelletubazioni
t l Generalità
raccordate da 9urv9
: scavi per la posa in opera delle tubazioni devono esserecostituiti da tratte rettilinee (livellette)
,rrìora fosseronecessariedeviazioni,si utilizzerannoi pezn specialidi correnteproduzioneo. loro combinazionidelle
,ccifiche tubazioni. L'andamento serpeggiante,sia nei senso altimetrico sia planimetrico, dovrà essere quanto più
,ssibile
evitato.
di posa in opera in
degli scavi dovrà essere tale da garantire la migliore esecuzione delle operazioni
t larg3rezza
,,,poJo a[a proiondità, alla narura dei terreni, ai diametri delle tubazioni ed ai tipi di giunti da esegutre'
bocchetteo nicchie allo
;orrispondenzadelle giunzioni dei tubi e dei pezzi speciali devono praticarsi, entro lo scavo,
.,po di facilitarei'operazione di montaggio.
delle quote
:rpalratore ha t'obUtigo di effettuaiel prima dell'ìnizio dei lavori, il controllo ed il coordinamento
collegarsi'
rrmetrichedelle fognatuie esistentialle quili la canalizzazioneda costruire dówà eventualmente
,-alora, per qualunque motivo, si rendesseronecessariemodifiche alle quote altimetriche.di posa delle condotte o ai
dei lavori'
.,.rrdi fondo, p.i*u d"['"r"cuzione dei relativi lavori, sarànecessarial'autonzzazionedella direzione
di fondo e delle
pendenza
della
,,
non
autorizzate
di inosservanzaa quanto prescritto e per le eventuali variazioni
"aso
eseguite che' a
opere
alle
quelle
modifiche
tutte
apportare
.-.realtimetriche,l,appaltatoredowà, a propria cura e spese,
in
appalto.
opere
delle
la
funzionalità
garantire
per
necessarié
. .;dzio della direzione dei lavori, si rendessero
.,,.)nsono anmesse contropendénzeo livellette in piano:
errori d'esecuzionedella livelletta che. a giudizio
"uàntuuli
^sindacabiledella direaone dei lavori o del collaudatore, siano giudicati accettabili in quanto non pregiudicano la
.nzionalitàdelle opere, non darannoluogo all'applicazionedi oneri a carico dell'appaltatore'
dovessero
di livelletta, i gtudirio insindacabiledella direzione dei lavori o del collaudatore,
.iualorainvece detti
"r.,-o.l
capitolato'
presente
:egiudicarela funzionalità delle opere, si applicherannole penalipreviste dal
della condotta devono
c radici degli aiberi in corrisponden"a aàia trincea nella zona interessata all'attraversamento
''sÈreacctrfatarîente
eliminale,
li.2 Intederenze con edifici
operare in modo da non ridurre la
.,uandogli scavi si ,*iu'pflno lungo strade affiancate da edifici esistenti, si dowa
attento esame delle loro
rpacità portante dett'imironta d-elte fonaazioni. Gli scavi devono essere preceduti da
che lo
,ndazioni,integrato da sondaggi,tesi ad accertarnenatura" consistenzae profondit4 quando si possapresumere
dowà
I'appaltatore
:a'o della trincea risulti peió-loro p", la stabilità dei fabbricati. Verificandosi tale situazione,
qondizioni
che
peggiori
nelle
ip"r., ad eseguirei calcoli di verifica della stabilità
. reriormenteprocedere, u ru.
che
"
permanenti.
",,..
o
prowisorie
presidio,
, possanodeterminare durante i lavori .d a progJtture ie eventuali opere di
sulti opportuno r ealizzare.
presidio alle quali - restando ferma
e prestazionirelative all'esecuzionedei sondaggie ùla realizzazronedelle opere di
dalla direzione dei lavori,
---1
esclusivala responsabilitàdell'appaltatore- ,i ,iu duto corso secondo modalità consentite
prezzi
d'elenco'
:i:erìnocaricoalla stazioneappaltantee veffannoremunerateu
,.,ualora.lungo le strade sulle quali si devono realizzarele opére, qualche fabbricato presenti lesioni o, in rapporto al
redigernelo stato di
ij,-. sîalo. r-nducaa prevedernaIa formazionein seguito ai iavori,^saràobbligo dell'appaltatore
fotografrcae
..>;siÍenzain contraddittoriocon le proprietàinteressate,corredandolodi un'adeguatadocumentazione
rs.ailando.all'occorrenza.idoneespie.
-t
tt
30
't Attraversamentidi mtnufatti
casosi debbanoattraversaredei manufatti, deve assolutamenteevitarsi di murare le rubaziorunegli stessi,in quanto
potrebbeprovocareia rottura dei tubi agli incastn in dipendenzadegli inevitabili anche lievi assestamentidelle
.zioni e del manufatto. Bisogna invece prowedere alla crearione di un certo spazo fra muratura e tubo fasciando
.st'ultimopertutto lo spessoredel manufattocon cartoneondulato o cementoplasrico
ogni modo è semprebuona norma installareun giunto immediatamentea monte ed uno imnlediatamentea valle del
rìtLìdi tubazioneche attraversala parete del manufatto;eventualicedimentisararìnocosi assorbitidall'elasticitàdei
.ntipiu prossimi.
,1 Interferenze con servizi pubblici sottetanei
na delfinizio dei lavori di scavo, sulla scorta dei disegni di progetto e/o mediante sopralluoghi con gli incaricati
.:li uffici competenti, si devono determinare con esattezza i punti dove la canalizzazioneinterferisce con servizi
.b,licisottenanei(condutture per acqua e gas, cavi eleftrici, telefonici e simiii, nonchémanufatti in genere).
i caso di intersezione,i servizi interessatidevono esseremessi a giorno ed assicuratisolo alla preselutl di incaricati
rli uffici competenti.In ogni caso, appenavenga scoperto un condotto non in precedenzasegnalato,appartenentead
sen'izio pubblico sotterraneo, o si verifichi un danno allo stesso durante i lavori, I'appaltatore dowà aqzertire
:nediatamente
l'uffi cio competente.
.eruizi intersecati devono essere messi a giorno mediante accurato scavo a mano, fino alla quota di posa della
:ializzazione,assicuratimediante un solido sistemadi puntellamento nella fossa e - se si tratta di acquedotti - protetti
celo nella stagioneinvernale, prima di avviare i lavori generali di escavazionecon mezzi meccanici
, mrsure di protezione adottate devono assicurarestabilmentel'esercizio dei servizi intersecati. Qualora ciò non sia
ssibile,su disposizionedella direzione dei lavori, sentiti gli uffici competenti, si prowederà a deviare dalla fossa i
::'Lzistessi.
.::a-,ìno
a carico della stazione appaltanteesclusivamentele speseoccorrenti per quegli spostamentidei pubblici servizi
.' a eiudizio della direzione dei lavori, risultino strettamente indispensabili. Tutti gli oneri che I'impresa dowà
ìienere per le maggiori difi6coltà, derivanti ai lavori a causa dei servizi stessi, si intendono già remunerati dai prezÀ
,:ririi dall'elenco
per l'esecuzionedegli scavi.
.'i 5 Inlerfereng,econ corsi d'acqua
.:talrarore dowà prowedere con diligenza,a sue cure e spese,salvo casi specialistabiliti di volta in volta dalla
-::ione dei lavori, ad assicurarela continuitàdei corsi d'acquaintersecatio interferenticon i lavori. A tal fine devono,
e il caso, essererealizzati idonei canali, da mantenereconvenientementespurgati, lungo i quali far defluire le acque
-.: ai lue-rgo
di smaltimento,evitandoin tal modo l'allagamentodegli scavi.
'. r.1appenarealizzatele
opere, l'appaltatoredovrà, semprea sue cure e spese,prowedere con tutta sollecitudinea
::::r are I'originarioletto del corso d'acqua, eliminandoi canali prowisori e ponendo in pristino stato il teneno
':ressatodaslistessi.
:::aharore dovrà curare che, per effetto delle operedi convogliamentoe smaltimentodelle acque,non derivino danni
,::rzi. in osni caso egli è tenuto a sollevarela stazioneappaltanteda ogni spesaper compensiche dovesseroessere
:;ali e liti chedovessero
insorgere.
).16 Realizzazionedellafossa
.':.
.4ccorgimentt
. .îtresa dorrà eseguirelo scavocon mezziidonei,avendola massimacura di.
:srenare scmpolosamente
le quote di progefto esecutivoindicatenei profili longitudinali;
::ledire con ogni r\ezzo il franamento delle pareti sia per evitare incidenti al personale,sia per non avere modifiche
i : sezionedi scavoe danneggiamentialla tubazioneeventualmenteposata;
*:ninare, sia all'interno dello scavo sia negli immediati dintorni, eventuali radici il cui successivosviluppo potrebbe
r:resgiare le condotte;
t:ow'e,lere nel modo migliore, alla raccolta e allontanamentodelle acque meteoriche,nonché di quelle di falda e
incontrate;
"::!r'e eventualmente
-;umulare il materiale di scavo ad una distanzatale da consentire il libero movimento del personalee delle tubazioni
rie eritare il pericolo di caduta di tale materiale ed in particolare di pietre sui manufatti già posati, avendoperò anche
.---aCi non ostacolareI'eventualetraffico di superficie.
3:;ranrel'aperturadi trincee in teneni eterogenei,collinari o montagnosi dowà premunirsi da eventuali smottamenti o
.::3.:renii medianteopportune operedi sostegnoe di ancoraggio.
w s ha n:ìorivodi ritenere che lbcqua di falda eventualmentepresentenello scavo possadeterminareuna instabllita del
'=erc di posa e dei manufatti in muratura, occorre consolidare il teneno circostante con opere di drenaggio che
È$ano s.-ruoil livello dello scavo, in modo da evitare, in definitiva, che I'acqua di falda possa provocare spostamenti
= :::a:enale di rinterro che circonda il tubo. La larghezza dello scavo dovrà esseresufficiente per permettere una
*-{i.sìaz:LrnecLrrretradel fondo ed un agevolecollegamentodei diversi elementidella tubazione.
JI
essere armate in modo compano, senza lacune, con arrnatura orizzontale o verticale,
,r"rlttffJtí#i'';Í:""
zata mediante tecniche corrette rispettando le indicazioni specifiche della direzione dei lavori e le norme
brturustiche.A giudizio deila direzione dei lavori, potrà essere evitata unicamenteI'armatura di fosse poco
,nde,purché rcuuit. in suoli naturali compatti ed all'esternodi strade che rimangono aperteal traffrco
;entuali tavoie di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 cm sopra la
fcie stradale(art 13 del D.P.R. n. 16411956).Se le armature dello scavo o i bicchieri e le diramazioni dei condotti
:ono in modo tale da ostacoiare i lavori, si deve prowedere ad ailargare localmente lo spazio di lavoro. In
:olare, fino alla profondita di 4,00 m, si adotterà di norma I'armatura con tavole orizzontali aventi lunghezza
ra di 4,00 m e spessoreminimo di 5 cm, purché il terreno sia sufficientementereslstente.
razi cavi tra l'armaturae le pareti dello scavo devono essereriempiti con materiali granulari fini (sabbia-ghiaietto),
ssicurareun appoggioineccepibile.
.role verranno fissate in gruppi di 3-4 con traverse verticali e compresse mediante sbatacchitrasversali contro Ie
r dello scavo. Con fosse piu profonde di 4,00 m e comunque con terreni poco stabili, verrà adottata di norma
]rura verticale,con tavole o palancoleconficcatead almeno30 cm sotto il fondo dellafossa,collegateda traverse
rntali e compressemediante sbatacchitrasversali contro le pareti dello scavo. Owero, a giudizio della direzione
,r.ori,verrà adottatoun sistemamisto, con armatura orizzontale nella parte superiore e verticale nella parte inferiore
:secuzionedegli scaviin trincea, l'appaltatore- senzache cio possacostituire diritto a specialecompenso dovrà
marsi, riguardo alla lunghezza delle tratte da scavare, alle prescrizioni che fossero impartite dal direttore dei
-. pure senzaspeciale
- bensì con semplicecorresponsionedei prezzro dellemaggiorazioniche I'elenco
"oÀp.nro
rsce in funzione delle varie profondità - l'appaltatore dowà spingere gli scavi occorrenti alla fondazione dei
,àni fino a teneno stabile. La suola della fossa deve essere realizzataconformementealla pendenzadi progetto,
to cura di ripristinare I'originaria portanza del terreno smosso, mediante adeguato costipamento. Se il condotto
: posaro direitamentesulla suola e rincalzato, dowà prestarsi atterzione che la suola non abbia una compattezza
rore a queiladel rincalzo.
..ri fondo della fossa affiora suolo di tipo legante, dolrà essere temporaneamentedifeso dall'imbibizione, che
rcherebbe rammollimento. Lo strato protettivo dovrà essere allontanato immediatamenteprima di costruire la
lzz^zl6ng
: Aggottamenti
.analizzaziorrtsaranno costruite mantenendo il piano di posa costantemente all'asciutto. Pertanto, in caso di
ssione e successivoristagno nella fossa di scavo di acque superficiali o sorgive, owero nel caso in cui la suola
fossa si trovi ad r,rnuquota inferiore al livello della falda freatica, si dovrà prowedere alle necessarieopere di
della falda.
fiarnentoo abbassamento
uttavia precisatoche, poiche gli scavi devono di norma essereeseguiti da valle verso monte, per consentirelo
:imento a deflussonaturale delle acque entrate nella fossa, quando tale smaltimento, data la natura del suolo, sia
.bile senza ristagni, I'appaltatore non avrà diritto ad alcun particolare compenso per aggottamenti. Parimenti,
,do I'appaltatorenon assuma i prowedimenti atti ad evitare il recapito di acque superficiali nelle fosse di scavo'
cttamentoin casodi ristagno saràa totale suo carico.
osa in opera di condotte in presenzad'acqua di falda richiede che si proceda, nel tratto interessatodal lavoro,
del livello al di sotto del fondo dello scavostessocon un sistemadi drenaggio.
rbassamento
:do la canalizzazíonesia interessata da forti oscillazioni del livello freatico, i lavori devono di norma essere
:entratinella stagione in cui ia falda freatica che attraversa la fossa ha il livello minimo, eccettuati diversi ordini
:i delladirezionedei lavori.
stema delle opere di aggottamento o di abbassamentoartificiale della falda freatica dowà essere scelto
ippaltatore in funzione dell" caratteristiche di permeabilitàdel suolo e del livello della falda fieatica, mettendo a
rsizione i mezzi occorrenti Tuttavia la direzione dei lavori potrà prescrivere il numero delle pompe, le
reristichedimensionali,la lccalità d'impianto, I'inizio e la cessazionedel funzionamento.L'impresae obbligata a
reraremotori e pompe di buon rendimento, nonché ad assumeretutti i prowedimenti atti a mantenerlotale per tutta
.ratadell'impiego.
I a carico dell'impresa,oltre alle necessarieanalisi delle caratteristiche di permeabiiitàde1suolo e prospeaom per
minare il livello della falda freatica - da effettuare prima dell'inizio dei lavori le impalcarure di sostegno e le
e di riparo dei meccanismi,le prestazioni ed i materiali occorrenti all'impianto, esercizio,smontaggio da un punto
relative
cabine. Si
le
e
ro dei lavori - dei meccanismistessi, nonché le linee di adduzionedi energia elettrica
pos4
e lo
la
il
noleggio,
pompe
rdono pure già remunerati con i compensi stabiliti dall'elencoper i noli delle
allo
scarico,
pompe
fino
dalle
dell'acquaaspirata
rbero úei tubi d'aspirazionee di quelli necessariall'allontanamento
rmiti tuttavia d'un percorso totale di 30,00 m. Tali compensisarannocommisuratialle ore di effettivo lavoro, con
.zione delle intemrzioni, qualunque ne sia la causa; essi si intendono invariabili, anche per prestazioniin ore
'rrne e festive
;aso in cui fossenecessarioun funzionamentocontinuodegli impianti di aggottamento,I'impresa a richiestadella
:rone dei lavori e senza alcun particolare compensooltre quelli stabiliti dail'elencoprezzt dovrà procedere
)z
di abbreviareal massimoi tempi
,ecuzionedelle opere con due turni giornalieri e con squadreraflorzate, alio scopo
degli imPianti.
,,rzionamento
e maggiore spesa conseguenti all'anesto degli
;resa sara inoltre tenuta responsabile di ogni eventuale danno
.rntidi aggottamento,nonché éel rallentamentodei lavori per detto motivo
con l'acqua pompata particelle di terr4 per
rrti i lavori di aggottamento, si deve prestareattenzione a non asportafe
I'impresa dowa prorvedere' a sue cure e
comprometter"ia resiste-a del suólo In ogni caso, a lavori ultimati,
pompate'
,., alla pulizia dei condotti ut\lizzati per lo smaltimentodelle acque
I'appaltatore dowà ricorrere a sistemi di impermeabilizzaziorte
]so di necessitàr
I
1
Materiali di risulta
materiaii scavati che. a giudizio della
ra che cio dia diritto a pretendere maggiorazioni sui prezzi d'e1enco,i
t .rione
costituenti.-le.massicciatestradali' le
quelli
dei lavori, possano essere riutilizzati, ed in rnodà particolare
t
I
distinti in base alla loro natura, se è il caso
I che erboseed il terreno di coltivo, devono esseredepositatì in cumuli
prima di approfondire le
i materiali d'interesse
ruendo gli scavi a strati successivi,in modo da poter asportare tutti
fine di
una tempestiva intesa con l'autoritÈr stradale competente, al
iuni.oiu.., ì,appaltatore dowà realizzare
.:rrificarele modalità ed i luoghi più idonei per l'accatastamento dei materìali da riutilizzare per il successivo
-istinodellamassicciatastradale.
a lato della foss4 semprechesia
rrorma,i materialiscavatiche risultino idoneiper il rinterro devono esseredepositati
ronibile la superficie necessaria,in modo tale da n o n o s t a c o l a r e o r e n d e r e p e r i c o l o s i i l t r a f f i c o s t r a d a l e e l ' a t t i v i t à
ic maesÎranze.
all'angolo di scarpa nafurale' In
rnatenalescavato dovrà essere accumulato con un'inclinazione corrispondente
-.rcraìedevono essere adottati tutti gli accorgimenti atti a impedire I'allagamento degli scavi da parte delle acque
che, comunque, nel caso avesse a
:.rrficiali, gli scoscendimenti dei materiali ed ogni altro eventuale danno,
-:ticarsi,dovrà essereriparatoa cute e spesedell'appaltatore'
di risulta, si deve mantenerelibera una
r ìo spigolo superiore della fossa ed it piede dàila scarpata del materiale
materiali.
dei
sciasufficiente,come corsia dell'escavatoree per il trasporto
ai
. ceposito dei materiali di risulta, si deve prestare attenzione a non coprire gli idranti, i-.pozzetti d'ispezione
manufatti simili'
rdoni dei servizi pubblici sotterranei, i pozzeltiper le acque di pioggia stradali e
i tronchi degli alberi devono essere
stradali,
ad
alberature
:: casoin cui i cumuli dei materiali di risulta siano adiacènti
'retticon tavoledi legno.
devono
. norrna,i materiali occorrenti per la canaluzazioneed i materiali da riutiliazare per la massicciatastradale
cura di
avendo
rinterro,
per
il
icie acaatastatisul lato della fossa opposto a quello in cui vengono realuzati i cumuti
-!:lrenere
libera una striscia sufficienteper il trasporto dei materiali lungo la fossa'
mezzi di trasporto direttamente
:naterialidi risulta esuberantie quelli non adatii al rinterro devono esserecaricati sui
intermedio..
Qualor4 in particolare
deposito
rcliescavatorio dagti operai addetti allo scavoe mandati a discarica senza
idonei al reimpiego
materiali
i
fossa'
alla
l'u"r,rrnulo dei materiali di scavo accanto
.. stradestrette, no., ,iu i*ibilr
o comunque
prescritto
interrr'edio,
deposito
un
:ivono esseredirettamente caricati sui mezzi di trasporto e portati ad
già
ultimati'
canatizzaàone
di
, iett&todalla direzione dei lavori, owefo al rinterro àei tronchi
,6 5 Tipologiedi scavi
le seguentitipologie:
I baseagli elementigeometrici degli scavi normalmenteutllizzatr, si potranno presentare
tubo di PVC' in quanto víene
un
esempio,
: Trincea stretta. E la migliore*sistemazionenella quale collocare,-,ad
circostante in funzione della
aL
teneno
esso
ii
putt"
riuscendo a trasÀeftere
: 'rggerito dal canco ,ourirt-t",
,.rbrmazioneper schiacciamentoalla quale il manufatto è sottoposto,
trincea stretta. Per questo
, I,rincealarga 1lcanco sul tubo e sempremaggiore di queflo relativo alla sistemazionein
,,,tivo,in fasedi progettazione,si consigliadi paiire, per questionidi sicurezza'da questaipotesi.
'ferrapieno
zul livello naturale del teneno' L'assenza di fianchi'
(posizione positiva). La sommità J.i'tuuoiporg"
normalmente la possibilità di impiegare
;.che naturali, neìlo scavo ed il relativo cedimento del tenenó, impediscono
.:estometodonel casodi cariclupesanti'
a quello naturale del terreno' A
: Terrapieno(posizione negativa). La tubazione è sistemata ad un livelio inferiore
sistematg
::,rrivodi una frizione piuttosto modestain atto ftu iifnut"tiute di riempimento
"-t:i1p^i:f^ "i:,1*Î
quelli della posrzioneposltlva' ma ln ogil
.rruralidello scavo, il tubo può sopportare canchi leggermente superiori a.
larga'
..rsoinferiori a quelli sopportabili nelle sistemazionia tríncea stretta e trlncea
+ 0,40 ' D) m.
(D
a
inferiore
non
essere
dowà
t.inc"u
àèllu
a larghezzadeifondo
Art. 29- Letto di posaper tubazioni
lq.1Appoggio su suoli naturali
dellafossa-purchéquestoabbiadensità
.. tuppótto p"o essere realizzatodallo stessosuolo naturale affiorante sul fondo
di riporto.
,imenopan a quelladel supportoin sabbiao ghiaia-sabbia
il
suolo ha natura non legante.con granulometriamassima
quando
preferibilmente
.hesta soluziónesarà adottata
l
33
.rlrOrea 20 mm. Con tubi rigidi, sarà ammessol'appoggio diretto anche su suoli costituiti da ghiaia gross4 purché la
, Lnsionenon superi la metà dello spessoredella parete del condotto'
estema dei condotti' in
*uperficie di pàsa sul fondo della fossa sarà accuratamentepresagomata secondo la forma
all'angolo di supporto, evitando
.. ,io tale che questi appoggino esattamenteper I'intera rup".fi"i"
"orrispondente
,'",ggi in punti singolari o lungo linee.
. 11i"!*r"." altresì prescritto iirincalzo della conduttura, sopra la sella d'appoggio sagomat4 con materiale non legante
almeno pari a quella del suolo naturale sottostante' In
.ìrpatoa strati, ilmodo tale da fargli acquisir. u.ru
"o*p"itezza
.\t0 modo di regola dowà essereaumentatol'angolo
-sut di supporto'fondo delia fossa pian4 ossia non presagomatae rincalzata con
elternativa,la conduttura potrà essereposata
rrcrialenon legante costipato come nel caso precedente'
,,nematerialJ per il rincalzo si possono usare sabbia e ghiaietto naturale fortemente sabbioso (percentuale di
pietrischetto con
r:.tria>l5oó) con granulometria massi.na pari a 20 mrq owero sabbia di frantumazione e
massimapari a 11 mm.
; urulometria
tubi
,il caso dì tubi con piede, l'angolo del supporto è prefissato dalla forma del piede. Di norma peraltro questi
zullo
e
di
resistenza
classe
sulla
prescrizioni
particolari
senza
magro,
rrrnno posati su uno strato di calcestruzzo
i{\sore, previa interposizione di malta cementizialiquida.
.'t 2 Appoggio su mateinle di iPorto
,,:icasoin cui sul fondo della fossa affrorino suoli inadatti per I'appoggio diretto (fortemente leganti o a granulometria
,ppogrossa), 1a suola deve essere approfondita per introdurre uno strato di supporto artificiale' costituito da terra
!i.rttao calcestruzzo.
> l5%) con
,,rnemateriali di riporto sono adatti sabbia naturale, ghiaia fortemente sabbiosa (parte sabbiosa
spessore
dello
pari
a
1/5
massima
..:rensione
con
dimensione
pietrischetto
massima20 mrn sabbia di frantumazione e
del
condotto.
inferiore
generatrice
della
,rimodello strato di supportoin corrispondenza
+
D Con suoli
,,r:i suoli di compattezzamedia e sufficiente,rno,pÀror" minimo del supportop* 1 199 mm l/10
questo
quando
...irocompattr(per esempiorocciosi), per contrastareconcentrazionidi carico sul fondo del condotto,
+
deve
si
owero
D,
L Jrametrosuperiore a sbo *n\ lo ípéssore minimo del supporto deve esserepari a 100 mm 1/5
: tvedereun supportoin calcestruzzo.
iv 3 Appoggio su calcestruzf,o
pendenza
, ,rruto àirupporto dei tubi rigidi dovrir essererealizzatoin calcestruzzoquando il fondo della fossa ha forte
e possibileil àilavamentodellasabbia per effetto drenanteo il sottofondo è roccioso'
a 50 mm + 1/10 D
,,spessore
del supporto in calcestruzzolungo la generatriceinferiore.deitubi senzapiede saràpari
quale velranno
sulla
calcestruzzo,
in
piana
una
soletta
r mn! con un minimo di 100 mm. Inizialm"nt"-ri realizzerà.
in calcestruzzo
il.
supporto
Oppure
appoggio.
di
angolo
previsto
r,rremÀti
i tubi, completandopoi il supporto fino al
questo verrà
e
tubo
del
estema
zuperficie
alla
cònisponde.tie
,rrrà realizzato intógralmente, con una sagoma
calcestruzzo
piana
in
una
soletta
arealizzare
limiterà
piede
ci
si
tubi
con
i
posato su malia fresca. Per
rrrcgssrVsr1€rìte
precedente'
caso
del
quello
a
:{ìnuno spessoreminimo uguale
si
i,,lri condotti flessibili, quJoru per ragioni costruitive sia necessariauna soletta in calcestruzzo,tra condotto e soletta
+
1/10
rrun
100
pari
a
mirumo
:1e prevedereuno strato intermedioin sabbiae ghiaiettocostipabile,con uno spessore
lì rnmm.
,r ognicaso,fino alf indurimento del calcestruzzo,la fossadeve esseretenuta libera da acquedi falda'
]9.4Camicia in calcestruzzo
ìr:particolaricondizioru statiche, la direzione dei lavori potrà prescrivere un'incamiciaturadel condotto in calcestruzzo
,ernplice
o armato, parziale o totale, suddivisamediantegiunti trasversali
,.el caso di incamiciatura in calcestruzzo di tubi flessibili, occorre fare attenzione che la camicia costituisca I'unica
,{iutturaportante, senza ia collaborazione del tubo. Pertanto 1o spessoreminimo deve essereaumentato in fi'rnzione
,1clle
esigenzestatiche.
.-cllezone rocciose, quando non fosse possibilerenderetiscio il fondo deilo scavo o laddovela natura dei terreni lo
poste in opera con
rndesse
opportuno, ed in ogru caso su disposizionedella direzionedei lavoú le tubazionisaranno
minima di D/10 +
dell'altezza
minuta)
ìnrerposizionedi apposito l"etto di sabbia(o di materialearido a granulometria
,rcrn(essendo
D il diametrodel tubo in cm) estesoa tutta la lxghezza del cavo.
cementizio
,.rualora
fosse prescritta la posa su massettodelle tubazioni, lo stessosarà realizzatocon conglomerato
,:agro,in sezionenon inferiori a quelleriportatenella seguentetabella.
labella35.1.- Tubazioni interrate - Dimensioniminime del massettodi
Diametro esternodel tubo
Parametri
15
20
Jî
It.ZZA
Lzaplatea(h)
zzariniianco (ÉI)
".ezza
.{uhei
rhezzamassetto(
8
t0
40
8
1A
l l
45
8
18
50
l0
25
55
10
27
65
10
30
70
t2
36
75
l2
40
80
12
46
95
T4
14
l4
5 5 63 68
1 0 5 1 1 5 r30
16
78
i40
,rîìormaUNI 751? indica le diverse modatità di posa, i coefficienti di posa K da adottare in funzioni dell'angolo
:ppoggio,dei grado di costipamento del rinfianco e del tipo di trincea. Il carico di rottura in trincea Qr risulterà dal
--Kx
. ,,lottodel carico di rottura pàr schiacciamentoQ (ottenuto in laboratorio) per il coefficiente di posaK Qr
Q.
Art. 3G Modalità esecutiveper la posain opera di tubazioni
i 1 Controlloe pulízia dei ubi
'.,ma procedere
alla loro posa in opera, i tubi devono esserecontrollati uno ad uno per scoprire eventuali difetti o
di
',rni Le code,i bicchieri,le guarnizionidevonoessereintegre.
..,rnadi essereposto in opéra ciascun tubo, giunto elo pezzo speciaie dovrà essereaccuratamentecontrollato per
r,,prireeventualirotture dovute a precedenti ed errate manipolazioni(trasporto, scarico, sfilamento),pulito dalletracce
:, nrggineo di qualunquealtro materiale estraneo.
,,relliche dovesserorisultare danneggiati in modo tale da compromettere la qualità o la funzionalità dell'opera devono
.'serescartatie sostituiti. Nel caso in cui il danneggiamentoabbia interessatosoltanto I'eventualerivestimento, si dowà
','rvedereal suo ripristino.
r.'veesserelubrificata l'estremità maschio per tutta la circonferenza,soDrattutto nella zona dell' estremitàarrotondata'
Ìubnficante
dovrà esserecompatibilecon la qualitàdellagomma.
, :' Nicchiein coràspondenza
deigiunfi
ionofondo deve essere sagomato ed avere delle nicchie per I'alloggiamento delle giunzioni dei bicchien, in
r:rspondenza
dei grunti, onde evitare che la tubazione resti poggiata sui giunti stessi.
c ;rcchiedevono esserecostruite dopo avere ultimato 1o scavo a fondo livellato e devono averela profondità minima
-J.:rcnsabile
per consentireI'operazionedi montaggioed incassodei giunto.
i Connnuitàdelpiano di posa
si devono
irano di posa dovràrgaranti;e un'assoluta continuità d'appoggio e, nei tratti in cui si temano assestamenti,
o se
trinceq
della
fondo
del
speciali
r.:,,r.!are
part colari prowedimenti quali: impiego di giunti adeguati; trattamenti
e
tra
tubo
di
contatto
la
continuità
óaso
quest'ultimo
rccrr€ss€,appoggi discontinui stabili, quali selle o mensole. In
rlie saràassicuratadalf intemosizione di materialeidoneo.
;, i 4 Protezione
catodicadellenbazionimetalliche
\r:l casospecifico di tubazioni metalliche, devono essereinserite, ai fini della protezione catodica,in corrispondenza
ltr puntid'appoggio,membraneisolanti.
:':l 5 Tubidanneggiaridurantela posa in opera
I rubi che nell'opérazione di posa avessero subito danneggiamenti devono essere riparati così da ripristinarne Ia
.,rmpleta
integritàr,owero sarannodefinitivamentescartati e'sostituiti.
rcllbperazioÀedi posa dovrà evitarsi che nelfinterno delle condotte penetrino detriti o corpi estranei di qualunque
rtura e chevenga comunquedanneggiatala loro superficie interna
!.\ralora,durantó le operazioni di accostamentodei tubì, penetrassedella terra o altri materiali estraneitra le superfici
::lntali o nei giunti, si dowà prowedere a sfilare I'ultimo tubo per effettuare le necessariepulizie ed a posarlo
lilr.lvamente
dopo aver ripristinato ia suola.
;,,1.6 Pianodi posa
:'i:r la corretta esecuzione delle livellette di posa, la direzione dei lavori si riserva di prescrivere I'uso di
,rì'apparecchiatura
a raggio laser, corredata di indicatori di pendenza,di dispositivo elettronico di autolivellamento, di
g,ostamento
della direaone destra/sinistra,di inclinazione laterale, di spia batteriq munita di livello a bolle d'aria e
contro I'inversionedellapolarità.
:ì!otetta
:Ìie si rendessenecessariocostituire il letto di posa o impiegare per il primo rinterro materiali diversi da quelli
;':ovenientidallo scavo, dovrà accertarsi la possibile insorgenza di fenomeni corrosivi adottando appropriate
:.,ntromisure.
:a posa della condotta, sul fondo piano della fossa, è possibile solo mediante introduzione a strati e accurato
-'-stipamento
del materiaiedi rincalzo.
i.;tcondottasi poserà su un letto di sabbiadi spessore(0,i0 + D/10) m e, comunquemaggioredi l5 crq e dilarghezza
ill3ntolo scavo.
i rupportodeve essereeseguitocon l'angolominimo corrispondenteai calcolo statico.
;
i'r.rtubi rigidi senzapiede,l'angolodi appoggiodeve esseredi regoia90o, essopuò essererealizzatomedianteaccurato
: .,,'calzoeiompattaz-ioneu *uno o con attièzzi leggeri. Angoli di appoggio superiori(120") possonoessererealizan
I
modo intensivo e si assicurache la densita
rubi rigidi solo se gli interstizi del supporto vengono costipati a strati in
di appoggio inferiori a 90o possono
nateriale nell'ambito del supporto sia maggìoreii quella sotto il tubo. Angoli
:
IOO mn; I'angolo di appoggio non può
rigidi aventi diametro
:re realizzatipre\,.lo cont;;itó ,t"ti"o;
"oi"tuUi
xunqueessereinferiorea 60o.
di appoggio di 180", tealizzato mediante
i tubi flessibili, di regola il calcolo statico è basato su un angolo
:rpattazioneintensivadeimatenale di supporto fino all'altezzadelle imposte
iilf*"
ffi;#;ì"
tali danon
saranno
esecutive
del suppórtoe le modalità
;rotertivo';$erno,it materiale
r':neggiareil rivestimento
acquifera sotterranea"si dowà
si trova immerso pernanentemente o temporaneamente nella falda
il lpporto
riportato
da materiale
net siitemadi drenaggio.
..H#Ji'"otd#;;i^;;"';;;;;rt*ri
i costituito
"
in quantopossibile,
sconsigliano,
si
tubazione.
alla
continuo
un supporto
.'..fril:# ffffi:"iloda
dacosrituire
-
gettate
^ ^^:L:l
-
imili.
cementoo slmrh.
di
iJi costituiti da
del fondo dellatrincea'In pratica il
esserecostituitoprima dellacompleta stabllizzaàone
i:;,:"il};r":fiT;i,,j
.
r: ^A -n * ^ + ^ - i o l o . i m n i impiegato
materialep o a t n
mm. I1
,,i,,1;;'il;;;
;;;'""rtituito da ghiaiao da pietriscocon diametromassimodi 20
irà essereaccuratamentecompatto in modo da ottenerei'indice Proctor prescntto
, i 7 Modalità di Posain oPera
eliminando ogni asperitàche possa
; posain opera dei tubi sarà effettuata sul fondo della trincea spianato e iivellato,
.r:rrreggiare
tubi e rivestimenti.
in senso contrario alla direzione del
lubi si poserannoprocedendo da valle verso monte e con i bicchieri disposti
tSSO.
-: nessuncaso si dovrà regolarizzarcla posizione dei tubi nella trincea utilizzando pietre o mattoni ed altri appogg
:;\ù0ntinUi.
\iìssuntratto di tubazionedowà esseredisposto in orizzontale'
dei tubi'
,,.:r[e operazionidi posa in opera, si devono osservarele raccomandazionied istruzioni del fornitore
spessoredi alrneno
detlo
in
sabbia
posa
lubiverranno calati nello scavo solamentedopo aver controllato che il letto di
giunti'
dei
,om sia perfettamentepiano e che siano state eseguitele nicchie per 1'alloggiamento
Art. 31 - Rinterro delletubazioni
tl'l Generalità
-r rinterro
:-r^-^ ^^
-;-^ -^'.,,n pl6gsderà in alcun caso al
controllata la cÒrrettaposlaol re della canalizzaztone
stata è^nîr^
sia a+a+a
non .i.
se prima
si
idonei mezzi'
,icdianteesamicondotti con funi, traguardi, tabelle di mira apparecchidi livetlazione, o con altri
{1.2Esecuzionedel inteno
tubo e costipato a mano per formare
:i rnaterialegià usato per la costituzione del letto di posaverrà sistemato.attorno al
verificare che non rimangano zone
nel
cura
la
massima
lrati successividi 20-30 cm fino alla mezzeia del tubo, avendo
e compatto Durante tale operazioni
ìu.te sotto il tubo e che il rinfianco tra tubo .'par.t" dello scavo sia continuo
scavo. La compattazionedowà
rÈffannorecuperatele eventualiimpalcature poste per il contenimento delle pareti dello
mezzi meccanici
*eguirsipreferibilmentecon vibratori a piastra regoìabilidi poten'a media o con altri
riempite
essere.accuratamente
necessario'
se
devono,
dei
bicàhieri
I'alloggío
per
it nicchie precedentementescavate
i
bicchieri
vuoti
sotto
spazi
írn lo stessomateriale costituente il letto di posa, in modo da eliminare eventualmente
nessi,quindi si procederàa riempire la trincea con il materialedi risulta.
detla tubazione fino al
apportando, in un primo tempo, il materiale su entrambi i lati
ii rinfiancodovrà essere
costipandolo a mano
pala
e
di
una
"*"gulà
I'aiuto
con
tubo
il
,oito
;rrno diametraledella *.rru1, quindì, spingendoil materiale
riempimento
L'ulteriore
il
tubo).
dameggiare
a
non
attenti
.r con idonei compattatori leggeri meccanici (stando bene
10.cm e dai
a
superiore
diametro
con
elementi
degli
depurato
rrràeffettuato con il materiale proveniente dallo scavo,
al di sopra
cm
20
dello-scavo,fino a
ir:rmmentivegetali ed animali Iì rinfianco detle tubazioni .à I ptl*o tiempimento
di l'9
minimo
secco
peso in volg|e
superiore del tubo, devono essere effettuati con sabbia avente un
Jcll,estremità
5%'
al
di limo e limitato al l}oa,il massimocontenuto di argilla e limitato
;;i;ll;rt*"'"o.,i"nuto
occupatadal tubo fino
zona
della
fuo;
di
at
laterali,
fasce
sulle
esclusivamente
la compattazionedovrà essereeffettuata
con la prova
determinante
valore ottimo
r,Jottenereche la densitàrelativa dei materiale di rinterro raggiunga il 90% del
ir Proctormodificata.
essereeliminati' almeno per
tilr inerti con diametro superiore a2 crr.,presenti in quantità superiore ú'30o , devono
sono da scartare' I1
ghiacciate,
; aliquotaeccedentetale limite. Le terre difficilmente óomprimibiìi: torbose, argillose,
ed eventrìalmente
compattati
essere
:O cm che devono
:rempimentova eseguito per strati successividi spessorepà;
"
risultante deve
Proctor
di
L'indice
tubo)aagnatiper lo spessoredi 1,00 m (misurato datla generatrice superiore del
xseresuperiorea quello previsto dal progettista.
lnfineverrà lasciatouno spaziolibero per I'ultimo strato di terreno vegetale
li rinterro deve awenire sàcondo1epràscrizioni della norma UNI EN 1295-1 che distingue:
della condotta (rigrda' semi rigida o
z_onadi rinterro. Tale zona deve essere eseguita secondo le caratteristiche
ilcssibile),i carichi esterni e la tipologia dei teneni attraversati;
,,
.
,
E
36
f
;
ronadi rinterro accurato,costituita:
per le
, da letto di posa e rinfianco fino a 10 cm almeno al di sopra della generatrice superiore dell'accoppiamento
,rdotteflessibili;
'letto di posa e la based'appoggio fino al diametro orizzontaleper le condotte rigide;
, qeneralele condizioni di posa debbonotenere conto delle seguenti condizioni:
rnantenimento
della condotta al riparo dal gelo;
Irtraversamentoad alta sicurezza(passaggidi ferrovie, autostrade,ecc.);
regolamentilocali relativi alla viabilità.
con le condizioni di
esecuzionedella base d'appoggio e del reinteno sarà effettuata con materiali compatibili
lavori.
dei
,,stipamento
necessariee previa accettazionedella direzione
soggette a traffico
;r ricopertura minima deila condotta per qualsiasi materiale deve risultare di 80-100 cm in zone
quelle
soprastabilite,
a
inferiori
rinterro
del
altezze
pesante.
Per
a
trafiico
rqgeroe di almeno 150 cm in zone soggette
dei carichi,
ripartizione
e
protezione
di
rigido
diaframma
di
un
riempimentodowà essereeseguito con interposizioneterreni di
dei
caratteristiche
delle
conto
tenendo
e
calcolato
in"oe.ent"
materiale
rllocato sullo strato superiorJd"l
rrsa,dello scavo e della resistenzameccanicadel tubo impiegato'
,* I tubi in ghisa sferoidale potranno ammettersi delie altezze minime inferiori, previa adeguata verifica e parere
'evorevoledella direzionedei lavori.
le
.c ò previsto il riutilizzo del materiale di scavo, questo saràprivato di tutti quegli elementi suscettibilidi danneggiare
tutte
da
leggeri
strumenti
con
tealuzato
.,rndotte.euando e previsto il costipamentodella based'appoggio, questo sarà
r duele parti della condottq al fine di non p.o,ro.are deviazionidel piano e del livello della condotta'
in funzione della
i'cr il ricoprimento, la scelta degli strumenti di costipamento,a vibiazione o costipanti, saràrealizzata
previo parere
dell'estradosso,
sopra
al
di
reinteno
di
;rralitàdel terreno, dei dispositivi di palancolaggioà AeU'attezza
r.rvorevole
della direzionedei lavori e del progettista.
10006 e rispettare le
,i materialedi reinterro dowà appart"n"i" ui gruppi Al A2 e A3 della classificazioneCNR UNI
rretodologie
di calcolodellenorme ATV 127 ed UNI7517.
se è il caso, il ricorso
RrÌstacomunque facoltà della direzione dei lavori, eseguitii necessari accertamenti,prescrivere,
rJ altro materialedi riporto.
liberata (a mano) dagli
lì nnfianco ed il ricoprimento debbono essere rea\zzati con terra vagliata a maglia grossa o
rlcmentipiù grossolaniche possono danneggiarela tubazione'
ammessi in
\el caso di tubi installati in t.in"ea ia pr-o-fonditàminima del rinterro sarà 1,2 x DN (mm)' non saranno
mm'
di
350
tlcuncaso reinterri inferiori alla metà del diametro esternodel tubo" con minimo assoluto
la zuperficie
\ei caso fosse necessadoun rinterro minore si dovrà realizzare un rinfianco in calcestruzzo e' sopra
condotta'
della
progettista
dal
determinate
*rerna del tubo, un getto di cemento armato le cui caratteristichesaranno
trincea'
l)urantele operaziori di rinterro e di costipamentobisognaevitare che carichi pesantitransitino sulla
It.3 Rínrcrrt in sinazíoni particolai
delle massicciatee
l)opoun convenientepe;oao di assestamentoI'impresaprowederà alla sistemazioneed al ripristino
Jcllesowastanti pavimentazionipreesistenti
quando ne risultasse la
I nnterri e le massicciateripristinate devono esserecostantementecontrollate dall'impresache,
fino al conseguimento
e
cio
adatto,
recessità,dowà procederea sua cura e spesealla ricarica degli stessi con materiale
deicollaudo.
per lo strato superiore e
Scgli scavi fossero awenuti in teneno coltivo, il rinteno dowà essereeffettuato utilizzando,
pr le successivericariche,terra di coltura.
di ogni conseguerìza
i.irpr"ru, anche quando avesserispettato le norme del presentepunto, rimarrà unica responsabile
rllaviabilità ed alla sicurezza.
riempimenti nei casì di
l.a stazione appaltante si riserva la facoltà di prowedere direttamente alla ricarica dei
In tale evenienza
:nadempienza
àé['i*pr"tu agli eventuali ordini di servizio, emessi in merito dalla direzione dei lavori.
tuttele spesesarannoaddebitateall'impresaappaltatrice.
ll.4 Raccomandazioni per la compattazione
appropribte possono far
t onsideratoche una eccessivacompattazione o una compattazione con apparecchiaturenon
per ottenere
raccomandazioni
le
seguenti
rispettate
essere
posa,
debbono
Jcformareil tubo o fado sollevare dàl rctto di
rlmassimovalore pratico della densitàrdel materiale'
idoneo' Durante la
l.a compattazione può essere eseguita usando un compattatore ad impulsi o altro sistema
della seziorìedel tubo'
;.mpattazione del nnterro sarà cura dell'appaltatoree del direttore dei lavori controllare la forma
primi tubi. controlli periodici
I controlli della deflessionedei tubi si eseguirannoquando siano stati posati e ricoperti i
rr effettuerannodurante lo svolgimentodei lavori.
primariq per
{luandoe possibile, occorre eJeguiresul posto, la misuradella densità del materiale compattatodella zona
verificarneI'accordo con le assunzioniprogettuali esecutive.
.r.tTerreni a grana grossolanacon 5% di fini
saràposato in strati da 0'15
, massimadensitàsi otterrà con la compattazione,la saturazionee la vibrazione, il rinterro
del terreno. Non e consigliato I'uso
l0 m Si dowà evitare it galieggiamento della tubazione durante la saturazione
- gettod,acqua in quanto pii..U"U""
il dilavamentodel terreno di supporto laterale del tubo'
"o*portare
di materiale attorno al tubo' in
, posadel rinterro al di sopra del tubo dovrà evitarsi mentre viene saturatalazona
Intoquestacondizionecaricherebbeil tubo prima che inizi ia reazione di assestamento'
leneni a granagrossolanacon 5-12% di frrrr
5 ed il 12 % si dowà eseguiremediante
1compattazionedei terreni che presentanouna quantità di fini compresatra il
..trpamento
o satwazionee vibrazione.
l enenia granagrossolanacon > lzoh ói frrtl
compattanomeglio per costipazione
,,nenia granagrossolanache presentanouna quantità di fini maggiore del 12o/osi
.'.;canica
in strati da 0, 10 a 0, 15 m.
e il ricoprimento dei primi tratti dì
hrettoredei lavori deve effettuare il controllo di deflessionedopo I'installazione
.,r L'appaltatorepotrà proseguire i lavori soltanto dopo tale controllo.
vietato perche detti terreni non
rnfiancocon terreni, quali quelli di natura organic4 torbosi, melmosi, argillosi, ecc., è
direzione dei lavori' in via
dalla
, r,ocostipabilia causa del loro alto contenuto d'acqua; esso potrà
"ont"ntito
"rr"."
spessori
maggiori
,.,cziona1e
solo se sarannoprescrittespecialimodalitàdi posao
dellestrade
Art. 32 - Sovrastrutturastradale.Caratteristichegeometriche
:) l Termínologta relativa aIIa sovrastruttura
nferimentoalle istruzioni del C.N.R. b.u. n. 169/1994 si riportano le seguentidefinizioni'
. i I Premessa
essenzialmentein
r partidel corpo stradalepiù direttamenteinteressatedai carichi mobili, si possonodistinguere
lrTastruttura e pavimentazione;
"ìttofondo.
: 2 Sovrastrutrura
'. !).1 Defnizione
di materiali e di
rn tale termine si indica la parte del corpo stradale costituita da un insieme di strati sowapposti,
e di trasmetterlee distribuirle,
,rrssoridiversi, aventi Ia funzione di sopportare complessivamentele azioni del traffico
,ìrirortunamente
attenuate,al terreno d'appoggio (sottofondo) o ad altre idonee strutture'
\eilasowastrutturanormalmentesono prèsentie si distinguonoi seguenti strati:
<ratosuperficiale;
*ratodi base;
rtratodi fondazione
quali: strato drenante' strato
t - ^^---^-r^-^ ^f-^+; o^'aao^'i ^renri nerti
lr sovrastrutturapuo anche comprendere strati accessori aventi particolari funzioni'
strato antigelo ed eventuali strati di geotessile'
*;trcapillare,
le sovrastrutturenormalmente si consideranodi tre tipi;
ilessibile;
ngìda;
xmirigida.
': l ).2 Stratidella sovrastruttura
ti ! 2.2.lStrato
superfciale
sowastrutture flessibili esso viene
:') stratosuperficiale è lo strato immediatamentesottostanteal piano viabiie. Nelle
r,Jdivisoin due strati:
;qatodi usura;
rratodi collegamento.
'. . ).2.2Strato di base
di fondazione'
i !: sîrato di base è Io strato intermedio tra lo strato superfrciale e lo strato
ll I 22.3Strato di fondazione
i;. strato di fondazione e lo strato della parte inferiore della sovrastruttura
:Eí'i!ofondo).
a contatto con il terreno di aPPoggto
38
).2.4Stratiaccessori
:rato anticapillare
destinato
ì strato di materialedi moderato spessoreinterposto fra 1o strato di fondazione ed il terreno di sottofondo,
acquifera'
falda
da
proveniente
di
acqua
capillare
:rrerrompere,
negli strati della sovrastruttura, l'eventuale risalita
,:ratoantigelo
aventela funzione
,) strato di opportuno materiale,steso al di sotto dello strato di fondazione in adeguatospessore,
.:rpedireche la profondità di penetrazionedel gelo raggiungaun sottofondo gelivo.
llrato drenante
alla
i;r str&to di materiale poroso impermeabile, posto a conveniente altezza nella sowastruttur4 per prowedere
drenante'
dispositivo
o
altro
rrltaed allo smaltimentodi acquedi falda o di infiltrazione verso le cunette laterali
Tipi di sovrastrutture
1
i I Sovrastruttnra
flessibile
,, dizione tradizionale, si indica come flessibile una sovrastruttura formata da strati superficiali ed eventualmentedi
,.., costituiti da misceledi aggregatilapidei con leganti idrocarburici e da strati di fondazionenon legati'
. lc sovrastrutturepiù modJle,-lo strato superficialeè frequentementecostituito da due strati: uno strato dì usura ed
. slrato di collegamento:
, ''lratodi usura
caratteristiche di
rto disposto ad immediato contatto con le ruote dei veicoli, destinato ad assicurareadeguate
,",laritàre condizioni di buona aderenzadei veicoli alla superficie di rotolamento, a resistere prevalentementealle
gli strati inferiori dalle infiltrazioni delle acque superficiali'
,1i tangenzialidi abrasione,nonchéa proteggere
-di
, rccente è stato introdotto l'implego
strati di usura porosi drenanti e fonoassorbenti; in tal caso
'lcrmeabiiizzazioneè realizzatasotto lo strato.
rtratodi collegamento.
portanti e ad assicurarne
.rto,spessochiamato<bindep, sottostante al precedente,destinato ad integrarne le funzioni
pregiato, e quindi più
meno
materiaie
, ,.,liaborazionecon gli strati inferiori; normalmente esso e costituito da
. 'romicodel sowastante.
costituiú da materiali lapideì non
:i,cntranonella oategoriadelle solrastruthre flessibili, solrastrutture dj strade secondariecon strati.superficiaìi
sup€rficiale
.;, ' rledi macadam) con sowaPPosto un evenhlale trattamento
.Î 2
Sovrastrutnra
rigida
da una
'r dizionetradizionale, si indica come rigida una sovrastrutlura formata da uno strato superfrcialecostituito
calcestruzzo
in
lastra
La
fondazione.
di
più
strati
i,:rit in calcestruzzodi cemento armato o non armato, e da uno o
*':;!rnrma
in sè anchela funzione dello strato di base.
o
. rlrato di fondazione puo esserecostituito da miscele di aggregati non legati, owero legati con leganti idraulici
.::q-arburicie suddivisoin più strati di materiali differenziati.
i ,. hi le funzioni portanti sono svolte dalla lastra in calcestn-rzzo,la funzione precipua dello strato di fondazione e
quella di evitate che
,r.*ii.rdi assicurarealla lastra un piano di appoggio di uniforme portanza e deformabilita' nonché
della lastra creando
lesioni
le
giunti
o
+.r.entualeparte fine del terreno di sottofóndo ísalga in superficie attraverso i
a svolgere
chiamato
puo
essere
infine
e. r.uoti e rendendo disuniformi Ie condizioni di ap-pogglodella lastra. Esso
e. irss113
funzionedrenante.
'\
semirigida
3 Sovrastruttura
,: Liizionetradizionale, si indica come semirigida una sovrastruttura formata da strati superficialicostituiti da miscele
strati
é?.j!.con leganti idrocarburici, strati di base costituiti da miscele trattate con leganti idraulici, ed eventualmente
;, í.indazione
traîtati anch'essicon leganti idraulici o non legati.
-otir sowastrutturedi questo tipo,ìei casi più frequenti in ltali4 gli strati di base sono due: uno strato sottostante
.I:.lio con leganti idraulici ed uno sovrastante con leganti bituminosi, onde evitare il riprodursi in superficie della
,ii,ùirîzionedi ritiro e igrotermica, dello strato di basecementatosottostante.
t J Sovrastruîtura
rigida polifunztonale
,r:
sowastrutture rigide autostradali, viene indicata una
Qu€stotermine, recent;mente entrato in uso per alcune
strratodi
,,,.::lsrrutturacostituita da una lastra portante in calcèstruzzodi cemento ad armaturacontinua. con sowastante
di
strato
;,*rn in conglomerato bituminoso poroso drenante, antisdrucciolevole e fonoassorbente, uno
misto
in
il
sottofondo
rar*+rmeabilizzazione
posto al di sopra della iastra, un primo strato di fondazione a contatto con
non legato eà ,tt s"condo it.uto di fondazionesowapposto al precedente,in misto cementato'
s xe,rlare
2
*
?
t
t
T
?
"7
a
39
I
Sottofondo
14.1 Defnízione
:ireno costituente il fondo di uno scavo o la parte superiore di un rilevato, avente caratteristicheatte a costituire
..;,oggio alla sowastruttura. Tale deve considerarsiil teffeno fino ad una profondità alla quale le azioni verticali dei
,:rchimobili sianoapprezzabilied influentisulla stabilitàdelfinsieme(di solito dell'ordinedi 30-80 cm).
: 1.2 Sottofondomigliorato
o stabílizzato
,rtofondoche per insufficiente portanza e/o per notevole sensibilità all'azione dell'acquae del gelo, viene migliorato o
..ibilizzatocon appositi interventi, owero sostituito per una certa profondità. Il sottofondo viene detto migliorato
..,lndoviene integrato con materiale arido (correzione granulometrica) o quando viene trattato con modesti quantitativi
iegantetali da modificare, anchetemporaneamente,le sole proprietà fisiche della terra (quali il contenuto naturale di
.,tua,la plasticità,la costipabilità,il CBR).
:niglioramento,in alcuni casi può essereottenuto medianteopere di drenaggio, owero con I'ausilio di geosintetici,
'ottofondo viene detto stabilizzato quando il legante e in quantità tale da conferire alla terra una resisterìzadurevole,
','lrezzabilemediante prove di trazione e flessione proprie dei materiali solidi. Il legante impiegato è normalmente di
'.' idraulicoo idrocarburico.
.I5
Trattamenti
i 5.1 Trattamento superfcíale
:.rttamento che nella viabilità secondaria sostituisce, talvolta, nelle sowastrutture flessibili, lo sfrato superficiale.
: :rattamento è ottenuto spargendo in oper4 in una o più riprese, prima il legante idrocarburico e quindi I'aggregato
.rlideo di particolare pezzatura.
:.rletrattamento può essereusato anche nella viabilità principale aJ di sopra dello strato di usura nelle sovrastrutfure
'',xibili o della lastra in calcestruzzo nelle sowastrutture rigide, per assicurare f impermeabilità (trattamento
lir']rficiale di sigillo) o per migliorare I'aderenza,nel qual caso viene denominato anche trattamento superficiale di
:r:nidimento.
. 5.2 Trattamentodi ancoraggio
::ilicoia di legante idrocarburico (detta anche mano d'attacco) spruzzata sulla superficie di uno strato della
'. .rastrutturaper promuovere l'adesionedi uno strato sowastante.
' i 5.3
Trattamentodi impregnanone
:.;rttamentoconsistentenello spandereuna idonea quantità di legante idrocarburico allo stato liquido su uno strato di
,riiazioneo su un terreno di sottofondo a granulometria essenzialmentechiusa. Il legante penetra entro lo strato per
.uillarità,per una profondità limitata nell'ordine del centimetro.
) i.5.4 Trattamento
di penetazione
linttamentoconsistentenello spandereuna idonea quantità di legante (idrocarburico o idraulico) allo stato liquido su
.rl strato costituito da una misceladi inerti ad elevatapercentualedi vuoti.
::eqantedeve poter penetrareentro lo strato per gravità, per profondità nell'ordine di alcuni centimetri.
:: 1.6 Tipi particolari di pavimentazionio di strati
. I 6.1 Pavimentazione
ad elementidisconfinui
r,,noper lo più costituite da elementi di pietra, di forma e di dimensioni diverse. Attualmente il loro impiego e
::evalentementelimitato alla manutenzione di antiche pavimentazioni di aree urbane monumentali ed al transito
.rrlonale.
:rpipiù comuni sono: i ciottolati, costituiti da ciottoli di forma tondeggiante,i lastricati, costituiti da elementi di forma
,*allelepipedq i selciaticostituiti da elementipiù piccoli di forma approssimativamentecubica o tronco-piramidale.
. i.6.2 Pavimentazione
autobloccanri
di blocchettiprefabbncatidi calcestruzzo,
dettaanchedi massellidÌ calcestruzzo
' rostituita da elementi prefabbricati di calcestruzzocementizio, di forma e di colori diversi, allettati in uno strato di
'irbia e spessomuniti di risalti e scanalaturealla periferia di ciascun elemento, onde migliorare il mutuo collegamento
"rli elementifra di loro.
,rictipo di pavimentazione,prevalentemente
destinataad essereusata in zone pedonalied in zone sottopostea ìraffico
:rcero, può essereusata anche in zone soggette a carichi molti rilevanti, sottoposte a trafiico lento, quali piazzaJidt
u,<ta,di stoccaggio merci ecc, nel qual caso devono essereprevisti, al di sotto dello strato di allettamentoin sabbi4 uno
1ù stratiportanti di adeguatospessore.
I
R
,.i
40
r' l- i
.rnentazioneo sftaro tn macadam
uno strato superficiale'di baseo di
:rnaidesueta,talora ancorain uso nellaviabilità secondaria'per costituire
40/70 mm) rullati a secco o in
owero
pezza[)rai+OISO
consistentein elementi di pietrisco di grossa
o vibrante,ed intasatadurantela
rcqua(macadamall'acqua)con rullo .o*p."r.orà da i60 o 180 kN, statico
litici fra
,n pietrischettoo graruglia di pezzatura piu piccola, onde ottenere, per mutuo incastro degli elementi
r:atodi adeguatastabilitàe portanza.
ffattamento di
con pietrischetto o graniglia, puo e-ssereassoggettatoad un
:r pietrisco,prima della ,ut*-ion"
(macadam
cemento
e
,rc con legante idrocarburico (macadam bitumato) o én u* malta liquida di sabbia
legante'
, ln tal caso all'azionedi mutuo incastro viene ad aggiungersiI'azione coesivadei
,:.tt.stcciata
e rinzeppatl a mano con
:i)ndazionecostituito da massi irregolari di pietra (scapoli) accostati sul sottofondo
:retramee quindi rullato con rullo compressorepesante
:Ì un tipo di itruttura molto comune nel passatoed ormai completamenteabbandonata'
..rcil termine viene talora adoperato p.ì indi"*" genericamenteuno strato di fondazione o di base; ad evitare
- ooportunoche tale denominazionevenga abbandonata'
;,tí.ficadone delle straile e citei compositivi-della piattaforma
n. 28511992 e suoi aggtornamentl
,,uentea quanto previsto all'art. 2 del <Codice della strado> (D'Lgs
tecniche e funzionali, nei seguenti
costruttlve,
i le strade sono classificate,riguardo alle loro caratteristiche
'ttade(extraurbaneed urbane)
r :,:extraurbaneprincipali
!:r ertraurbanesecondarie
::c urbanedi scorrimento
rrcurbanedi quartiere
,'. locali(extraurbaneed urbane)
tamenticostitutivi dello spazio stradale
degli spazi stradali
.r i novembre2001 tenuto conto dell,art. 3 del codice della strada, riporta le denominazioni
..'uentisignificati(figura 39.1):
di
O:lltlTl^1i^îij,elli: dispositivi
ostacolo(segnaletica.verticale,
,ir\A. partedellastrada,tbóra da qualsiasi
marciapiede,
longitudinali
,ì, compresatra il margine della carreggiata e il piu vicino tra i seguenti elementi
rilevati
nei
scarpata
della
superiore
rrfico,arginello, ciglio interno della cunàtta, ciglio
-il't,lo"*.r,.
ed e sostituit4 in talune
che ha funzione di franco lateraledestro.E di norma pavimentata
1c di sezione,dalla corsiadi emergenza:
rnna
in sinistro>,che è la parte pavimentatadel margine interno
;HlilTl;il1"0""il"Sr'*
ffi;;;;.u;'r"Jrri*"n
daunao piu corsiedi
o deiveicoli;essaè composta
oti"t*J1,"1^^-.:^:--:^-(segnaletica
strisce*di margine
da rrrrqvv
.{r e
delimltatasc
ed se uer'rurcro
cu
pavimentata
"^*T;,,.],-oo".,ir,
c pavrursrrrdrd
^
r"f i ^ar;
atti di acquisizioneo
stradale qualJrisulta .fdagli
,rl\E STNALE:
limite della proprietà
àonfin" e costituito dal ciglio esterno O:t,t:tti9
! {rtto approvato; in *-"*ou,'it
iT:JPofi:tlu"'r"ó.,"
,.l,lla€ooee
eSpfOpfiO
di psnroorio
I[aSCe ,i
dalle
flqt::-::}i::T::"*è in trincea'
sela strada
dellascarpata
seiastradae in rilevatoo dalcilio superiore
idonea a
orizzontale' di latghezza
:\ parte longitudina.le della strada, normalmente delimita-tada segnaletica
.':r,relltransitodi una sola fila di veicoli. Si distinguein:
,..,rdi marcia:
fu"..,t" pu* A.Uu caneggiatl destinataalla normale P.frlorrenza.t'::T,"::::
di veicoli;
"orri.
,,,r riseryata:corsiadi marcii destinataalla circolazioneesclusivadi una c) di alcunecategorie
determinater:T".:,":^lÌllJ.litil
ad effetfuarrc
,i
ai veicoli
.*r specializzata.
corsiadestinata
"t" 'n-ourru
"..tgono
velocità(corsiadi
basse
perla sostao chepresentino
sgsslslezion",
":ilt"T,[tffi:*rl]'àJ"""ru-ons,
scamento)o altro;
al transito dei veicoli di
,aù di ernergenza.corsia, adiacente alla carreggiata, destinataalle soste di emergenz4
'rl ed, eccezionalmente,al movimento dei pedoni
41
SÍRADA DI sERVIZIO
SIRAOA PRINCIPAI.E
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cornponcntl lc tpo.io itsqdd€
(D.M. 5 novembre 200 I )
) ,, .l - Elementicostitutivi dello spazio stradole
a
o comunque
',slTIVODI RITENUTA:Elementotendentead evitarela fuoriuscitadei veicolidallapiattaforma
piattaforma'
alla
esterno
margine
del
o
,rleconseguerz"
ou*or".'È1on*nu,o alfinternodello spartitraffico
confine stradale'E parte della
i.\ DI pEMINENZA: striscia di terreno compresatra la carreggiatapiù estemae il
strada
della
parti
di
altre
per
larealizzazione
*lr stradalee può essereultlizzatasolo
esistono vincoli' da parte del
i.\ DI RISPETTO: stnscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale
depositi e simili' Per la
srrio del teneno, alla realizzanone di scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni,
::'.avederegli articoli 26,27 e 28 del D.P.R. t- 49511992'
questamediante striscia di
t\ DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacentealla carreggiata, separatada
manovra'
di
corsia
la
relativa
::cdiscontinuae comprendentela fila degli stalli di sosta e
desúnata ai
: lAplEDE: parte della strada, esterna alla carregg1at4 ialzata o altrimenti delimitata e protett4
,lNE INTERNO: parte della piattaforma che separacarreggiatepercorse m sensoopposto'
,:lllE LATERALE: parte della piattaforma che separacalreggiate percorse nello stessosenso
sede cigli, cunette'
;l\E ESTERNO. parte della sede stradale, estema alla piattaforma, nella quale trovano
ecc')'
sostegni'
parapetti
ritenuta,
di
.1.marciapiedie gli elementi di sicurezzao di arredo (disposiiivi
regolamentatao non dei veicoli'
I1EGGIO:areao infrastruttura posta fuori della carreggiata,destinataalla sosta
'l
\FORMA: parte della sedestradaleche comprendei seguentielementi:
*., piu caneggiatecomplanari,di cui la corsia costituisceil modulo fondamentale;
.*nchinein destrae in sinistra;
wgini (eventuali)intemo e laterale (comprensivi delle banchine);
o di fermata dei mezzi
. ',irsieriservate,le corsie specializ'41e,le fasce di sosta laterale e le pi:zzole di sosta
r (seesistenti)
A1
l
cntraneilapianaformail margineestemo.
i-rta ll.t - Spazida assegnarein piattaforma alle categoriedi tralfico (D.M. 5 novembre2001)
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: STRADALE: superficiecompresaentro i conflni stradali.
i IILAN!1ARIA. parte longitudrnaledella strada,opportunamentedelimitata, riservataalla circolazionedei tram e
riiflTRAI'FICO. parte non carrabile del margine intemo o laterale, destinata alla separazionefisica di correnti
..,irri,Comprendeinche lo spaziodestinatoal funzionamento(deformazione permanente)dei dispositivi di ritenuta.
1\DADI SERWZIO: strada afrancata ad una stradaprincipale (tipo A, B e D), aventela funzione di consentirela
ed il raggruppÍrmentodegli accessidalle proprietà laterali alla strada principale e viceversa,nonché il movimento
r::ì3nowedei veicoli non ammessisulla stradaprincipalestessa
I \DAEXTRAURBANA.
stradaestemaai centri abitati
,\DAURBANA: stradainterna ad un centro abitato
rrrzi stradali associati alle diverse categorie di traffico sono individuati nella tabeila 39 l, relativa alla piattaforma
arte.
.l'uratteistiche geometriche e di *afJico delle sezioni
,'*ni tipo di strada si possono pertanto avere diversi tipi di sezione, in relazione all'ambito territoriale e all'uterza
j,nensioni della piattaforma stradaledevono esseremant€nute invariate lungo tutto il tracciato della strada" sia in
r naturale,
siain sedeartificiale(galleria,softopasso,ponte,viadotto ecc.)
.rlrlle 3.4.a del D.M. 5 novembie2001 riporta, per ogni tipo di stradae per le eventualistradedi servizioassociate,
'.*rposizionepossibile della carreggiata,i limiti dell'intervallo di velocità di progefto, le dimensionida assegna{eai
eJ;elementimodulari ed i flussi màssimi smaltibili in relazione ai livelli di servizio indicati. Vengono altresì fornite
indicazionisulla regolazione di funzioni di traffico specifiche.
,rroal propositole seguentiprecisaztoru.
Numerodellecorsteper sensodi marcia
'r"'1
'i
j
:
+-t
i
I jìpende dalla quantità e quaiita dei movimenti richiesti Il valore indicato non tiene conto di eventualicorsie
I ite Soluziorucon più di quattro corsie di marciaper ogni direzione,su unica carreggiata,richiedonoI'adozionedi
| ìci accoreimentinon trattati dal presentetesto.
dellecorsie
Larghezza
I
|.,,gíezzadelle corsieè intesacome la distanzatra gli assidelle strisceche le delimitano;le dimensioniindicatenon
di traffico numerate 7,8,9,10 e 11 della tabella 3 2.c del D.M. 5
1:rlano le corsie impegnate dalle categorie
l rrbre2001, per le quali si fissauna larghezzaminimadi 1,50 m.
| ,fsrenservate armeza pubblici, o ud uro promiscuocon i mezzi privati, sono da ubicarevicino ai marciapiedi;
I rtradea più caneggiateessevanno collocate sulle carreggiatelaterali.
' Larghezzadel margineinternoe del marginelaterale
|
del margine e intesa come distanza tra gli assi delle strisce che delimitano due carreggiate,appartenenti
I rrghezza.
rrada
pnncipale
(margineinterno) o a una stradaprincipaleed una di servizio (marginelaterale).
I
:
f. t Larghezzadel marciapiede
I ughezzi del marciapiedeva considerataal netto sia di strisce erbose o di alberature che di dispositivi di ritenuta.
possono, comunque,trovare collocazionealcuni
Ititgh"uu non puo, essereinferiore a 1,50 m. Sul marciapiede
di soccorso, idranti, pali e supporti per
colonnine
di
chiamata
.rr
quali
semafonci,
impegno,
di
modesto
centralini
|
pubblicitari(questiultimi daubicare,
per
cartelloni
eventualmente
per
nonché,
la
verticale,
e
Jegnalética
|,,,nazione
.rrque,
in
longirudinale
senso
alla
strada)
f
cabine telefoniche,
| ,r.-u di occuplioni di suolo pubblico locaJtzzatee impegnative (edicole di giomali,
2,00
m.
a
}.. nettiecc ) la larghezzamirumadel passaggiopedonaledowà comunqueesserenon inferiore
:I
della sosta
Regolazrone
I
;oceindica
indica se
se la sosta
sosta è rconsentita,o meno, sullapiattaformao in appositi spaziseparaticonnessiopportunamente
l ;oce
degli stalli in sensolongitudinaleo trasversalerispettola via.
i stradaprincipale,
disposizionedesli
orincioale.con disoosizione
Lilli devono esseredelimitati con segnaleticaorizzontale,la profondità della fascia stradaleda loro occupataè di
, m per la sosta in longitudinale,di q,SOm. per la sostainclinata a 45o e di 5,00 m. per quellaperpendicolareal
r,,dèlla carreggiata.La lNghezza del singolo stallo e di 2,00 m (eccezionalmentedi 1,80 m.) per la sosta
rudinale,
con una lunghezzaoccupatadi 5,00 m.; e di 2,30 m. per la sostatrasversale
:,entualicorsie di manovra a servizio delle fasce di sosta devono avere una larg)'tezza,misurata tra gli assi delle
'r chele delimitano,rispettivamentepari a 3,50 m per la sostalongitudinalee.6,00 m per la sostaperpendicolareal
;,,dellacarreggiata,con valori intermediper la sostainclinata.
|rnensioniindicate sono da intendersi come spazi minimi, liberi da qualsiasi ostacolo, occorrenti per la sicurezza
manovre
.:,
Regolaàone dei mezzipubblici
rrrnatava comunque orgaruzzata all'estemo della caneggiata.
i'
Elementi marginali e di arredo della sedestradale.
i' I Margine lnterno.
: dellapiattaforma che separacorsie percorsein sensoopposto.
,:rsodi strade con carreggiate separite distanziatenon piu di 12 rn, all'intemo del margine devono esserecollocati
ivi di ritenuta invalicabili
-.rnchine
in sinistra, oltre il iimite interno della carreggiata,devono esserepavimentate,avere la medesimapendenza
rrarreggiata
stessae le larghezzeindicatenellatabella3.4.a.del D.M. 5 novembre2001.
=,uu,órnpr"ru fra le due-banchine suddette (spartitraffico) deve esseremantenuta a verde nel caso di margine di
'rrza > 4,00 m; potrà esseremantenutaa verde pure nel casodi margini dilarghezza inferiore.
da
Errtitraffico (parte non canabile del margine) deve essereinterrotto, in linea di massimaogni due chilometri ,
'rnapavimentataatta a consentirelo scambiodi carreggiata(varco).
,,chivarchi nello spartitraffico devono essereprevisti in prossimità degli imbocchi deile gallerie, delle testate di
,tlre ponti di notevole lunghezza.
:vrispondenzadei varchi non deve interrompersr la continuità dei dispositivi di ritenuta" da realizzarsi anche di
inferiore rispetto a quella corrente (vedi D.M l8 febbraio 1992, n. 223.), n modo tale da esserefacilmente
in caso di necessità
lre di assicurare lo smaltimento delle acque lo spartitrafiìco nei tratti in curva deve assumereun'oppoltuna
,rrnazioneed esseredotato di appositi apprestamenti.
srstem^7ionesullo spartitramcà OeUeììepi anabbagliantie dei dispositivi di ritenut4 occorre verificare che essi,
;urvesinistrorse,non costituiscanoostacolo alla visibilità lungo la corsia piu interna
t:
lì
I
t
È
a
ti:
t
...:
'44
\largrnelaterale
leìlapiattaformache separala carreggiataprincipaleda quella di servizio.Ha le carattenstichedi cui al paragrafo
:ntÈ
.jella sede stradale, esterna alla piattaforma, neila quale trovano sede cigli, cunette, arg:neili, marciapiedi e gli
nti di sicurezza
o di arredo(dispositividi ritenuta,parapetti,sostegni,ecc.)
r Cigli e anette.
devono essere raccordate con gli eiementi marginali contigui dello spazio stradale (scarpate, cunette,
"rnchine
,,rpiedi
ecc.)medianteelementidi raccordo che possonoesserecostituiti, a secondadelle situazioni,da arginelli,o
',ii raccordo(cigli), destinatiad accogliereeventualidispositividi ritenuta o elementidi arredo.In taluni casi detti
di raccordopossonoanchemancare.Le dimensionidi tali elementisono precisatenelleFigg. 39.14.a/blcld.
dovrà avereuna altezzarisoetto la banchinadi 5 + 10 cm: sarà raccordatoalla scarpatamedianteun arco le
lrgentisianodi lunghezzanon inferiore a 0.50 m.
sezionein trincea, la fascia di raccordo fra banchinae cunetta va opportunamentetrattata in modo da assicurarne
ilità ed evitame I'erosione;se pavimentata,la sua pendenzatrasversalepotrà essereugualea quella della
Ove per la cunetta sia adottata la conformazionedei tipo di cui alla figura 39 14 b (non necessitantedi
rrtivodi ritenuta),tale elementodi raccordoscomparee la cunettapuo essereaccostatadirettamentealla banchina.
.rsoin cui la sede stradalerisulti sostenutada un muro, I'elementomarginaie saràprogeftato in analogiacon quanto
ll0 perla sezionestradalesu opere di scavalcamento.
'i
Marciapiedi.
quantoindicato,va precisatoche per le stradeurbane di classeD-E-F, lalarghezzadei marciapiediva comunque
,lrnatain baseai flussi pedonaliprevisti.
tlradecon velocità di progetto (limite superiore)maggioredi 70 km/h, il marciapiediva protetto da dispositividi
,n, sistematicome in Fig. 39.3. e 39.4. Qualora la velocita prevista sia inferiore al valore sopra indicato, la
,'rone
potrà essereomessa,ma in questo casoil marciapiedidovra esseredelimitatoda un ciglio sagomato,come in
ìe5 e 39.9. L'ente proprietario della strada valuterà l'opportunit4 in relazione alle condizioni viarie e ambientali
di dotareil ciglio del marciapiededi idoneeprotezioniper la salvaguardiadei pedoni e per impedireil sormonto
'ocoli
' marciapiedi
ed i passaggipedonali che si affaccianosu caneggiate sottostantidevono esseremuniti di rete di
.'rr)ne
altaalmeno2.00 m
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auM(Nn o€t M eGf.i tsltrîro
I o , ,..ro.'
c)
l*lla 39.3 . - Dimensioni minime elementi di fig. 39.14. (D.M. 5 novembre 2001)
strisciadi delimitazione
46
bordo carre
Pendenzatrasversale
carreggiatarr rettifilo
ln curva
trasversalebanchina
ciglio o arginelloin rilevato
tutte
> 0 , 3 0m
tutte
2,50
> ) \o/^
=lc
A-B-C-D
E.F
raccordo
cislio in scavo
pendenzatrasversale
ove prevlsto
ove previsto
tutte
> 0,75m
> 0.50m
1 . 0M
come q
40h
vrvvs
cunena
rotondrtàcunetta
banchina
tutte
tutte
> 0 , 8 0m
vedifies 39 14
Vedi tabella 3.4a del
D.M. 5 novembre2001
rrpiende
dallo spazroncluesto pe,ril firnzionamentod-l dGposrtd di ;te"";
.1 7.6 Ptazzole
ù sosra
'r stradedi tipo B, C e F extraurbanedevono esseredotate piazzole
di
per la sostaubicateall'esternodella banchina.
'rtte pia?7oie devono avere dimensioni non inferiori qu"ile
u
indicate nella figura 39.15. Esse devono essere
"danziatel'una dall'altrain manieraopportuna ai fini della ,i.ur"zzu della circolazione,ad intervalli di circa 1.000 m
'ngoclascunodei due sensidi marcia.Tali piazzoleè consigliabileche siano previste
ancheper le stradedi tipo A, con
.-xgneTza
complessivanon inferiorea 65 m e con eventualediversaarticolazione
;eRr,r$tE
J
fiuaiF I
co€sr^ >
I vr.n,.rure
I veahsns
s.00m.
25.C0m.
20.fb m.
' , g3 9 .l 5
I t 7.7 Disposittvidi ritenutaed altri elementidi arredo
funzionale
r Presentenorna non dà specifiche indicazioni circa le barriere stradali di sicurezza in quanto
la progettazione,
'vnologazione
e l'impiego delle stessee disciplinatodal D.M. 18 febbraio 1992, n.223 e suciessivemodificazionied
ecqrazioni.
:)5 Alcune indicazioni sulla geometria rlell'asse
stradale
. i / Pendenze
trasversalidella piattaformanei rettifrli
: pendenzatrasversalein_rettifilo nasce dall'esigenzadr allontanamento dell'acqua superficiale.
A secondadel tipo di
t:rdasi debbono adottare le sistemazionidi cui alla fizura 39.i6.
47,
sIRAffi'IIPO
FIATIAFORTIA
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. 3 g1 6 .
'lrpendentemente
dal tipo di strada, la pendenzamrnimadeile falde delia caneggi
at4 ic, deve essere der2,5 % (cI:
'15) valori
inferiori sararuloimpiegati, con gli accorgimentiindicati
nel cap 5 2.4 delD.M 5 novembre2001, solo
': trattidi transizionetra elementi di
Éacciato larattenàatida opposte fende-e trasversali.
i ' Pendenze
trasversolidellapíattaformain
funrione del raggrodelle curvecircolan e della velocità
'lurvala carreggiata
e inclinata verso I'interno.La pendenzàtrasversalee la stessa
su tutta la lunghezzadell,arcodi
':,;hto.
I pendenza
massimavale 7o/o(q:0,07) per le stradetipo A (urbane
ed extraurbane),tipo B, c, F ertraurbanee strade
r c r v i z i o e x t r a u r b a n e ; v5a. oi e/ o p e r l e s t r a d e d i
t i p o D e 3 , 5 Y o p e r l e s t r a d e d ti i p o E e d F u r b a n e , n o n c h é p e r l e s t r a d e
,r'rriziodelleautostradeurbanee delle stradedi
scommento.
rJleriala pendenzatrasversaleminima puo essereridotta
al I yo.
iJ
Elemenridelproflo altimerrico
irofilo altimetrico è costituito da tratti a pendenzacostante(livellette)
collegati da raccordi verticali convessie
.,rcavi,
r pendenze
massimeadottabili, previste dal D.M. 5 novembre2001, per
i divprsi tipi di stradasono indìcatenella
t'rllaseguente
di strada
'*ostrada
rtl lurbana
Ambito urbano
Ambito extraurbano
6%
<o/
J /O
B
6%
è*rpale
-.rqrurbana
C
10/
t /o
slrrdaria
Èina
lina dl
D
6%
E
8%
F
rc%
nimento
ij!?lr
.i,,
t0
a'ldettivalori della pendenzamassimapossono
essereaumentati di un'unit4 qualor4 da una verifica da effettuare di
":r in volt4 risulti che lo sviluppo della livelletta sia tale da non penalizzne eccessivamente
la circolazionein termini
, .Juzionedelle velocità e della qualità
del deflusso.
'r
luanto riguarda le strade di servizio è consigliabiie mantenerependenze longitudinali uguali
a quelle della strada
ta'rpalecorrispondente.
& stradedi tipo 4 B e D e opporfuno, per
contenerele emissioni d.i sostanzeinquinanti e d.i fumi, non supeiare in
*+'na la pendenzadel 4Yo, e ancor meno nel caso di lunghe gallerie
in relazione ai volumi ed alla composizione del
rr*ro previsto.
!1
î
1
i
i
48
'. JJ - Conglomeratibituminosi a caldo tradizionali
con e senzariciclato per strato ,di base
i (ìeneralità
lulomeratibituminosia caldo tradizionali sono miscele,dosatea peso o a volume, costituiteda aggregati
i lapidei di
impiego,bitumesemisolido,additivi ed eventualeconglomeratoriciclato.
"
) l[ateiali costituenti e loro qualificaione
, Legante
'.'qantedeve essere costituito da bitume semisolido (tal quale) ed eventualmente da quello proveniente
provet
dal
rlomeratoriciclato additivato con ACF (attivanti chimici funzionali).
reonda della temperaturamedia della zona di impiego il bitume deve esseredel tipo 50/70 oppure 80/l 00 con le
,.rlteristiche
indicatenellaseguentetabella,con preferenzaper il 50/70 per le temperaturepiu elevate.
rhella40.1.
3itume
JJ.2.1.1
Normativa
unità di misura
'aetrazione
a 25"C
E N 1 4 2 6C
, N R8 . U .n . 2 4 t 1 9 7 1
omm
E N 1 4 2 7C
. N RB . U .n . 3 5 / 1 9 7 3
nîodi rotfura(Fraass)
C N R B . U .n . 4 3 1 1 9 7 4
.,irbilita
in Tricloroetilene
CNR B.U.n. 48/1975
%
PrEN 13072-2
'.-osità
Pa.s
dinamica
a 160'C.v =10s
ì ì 2 l l l I V a l o r i d o o o R T F O TEN 12607-1
, ialrlità
rutrazioneresiduaa 25"C
,-rr:meotodel punto di
;rnmollimento
CNR B U. n. 5411977
E N 1 4 2 6C
, N RB . U .n . 2 4 1 7 1
EN 1427,CNR B.U.n. 35/73
t/o
Y"
tipo 50170
50-70
46-56
<-8
>99
tlpo80/100
80-100
4044
s-8
>99
< 0,3
<0,2
< 0,5
>50
s9
< 0,5
>50
<9
lirridell'accettazione,
prima dell'inizio dei lavori, I'impresa è tenuta a predisponela qualificazionedel
de prodotto
i:r;ttecertificèZione
attestantei requisiti indicati.Tale certificazionesarà rilasciatadal produttoreo da un
I
n laboratorio
.t, rale.
ldditivi sono prodotti naturali o artificiali che, aggiunti agli aggregati o al bitume, consentonodi
li migliorare
mi
le
'r*lzioni dei conglomeratibituminosi.
" ,rttivantid'adesione, sostanze tensioattive che favoriscono I'adesione bitume-aggregato, sono additir
Jditivi utilizzati
* rnigliorarela durabilità all'acqua delle miscelebituminose.
' ',ro dosaggio,da specificareobbligatoriamentenello studio della miscela, potrà variare
a secondadelle
le condizioni
co
di
'1'tgo, della natura degli aggregatie delle caratteristichedel prodotto.
rltrvantedi adesione scelto deve presentare caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se
] sottoposto
so1
a
erpcratura
elevata(180 'C) per lunghi periodi (15 giorni).
:rrmissione
delle sostanze tensioattive nel bitume deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali
ili da
di garantire
'r.tttodosaggtoe la loro perfettadispersionenel legantebituminoso
: lreserìzaed il dosaggio degli attivanti d'adesione nel bitume vengono verificati mediante la prova di separazione
s
: rnrtograficasu strato sottile (prova colorimetrica).
+ rttivanti chimici funzionali (ACF) impiegati per rigenerare le caràtteristiche del bitume invecchiato
) mntenuto
cor
nel
r {iomeratobituminoso da riciclare devono averele caratteristichechimico-fisiche riportate nella seguente
nte tabella
tÍ
' li,saggiovaria in funzione della percentuale di conglomerato riciclato e delle caratteristichedel bitume
bitun in esso
.':ictlUtO-
t presenzadegli ACF nel bitume potrà essereaccertata mediante la prova di separazionecromatograficr
rafica su strato
'-':le(provacolorimetrica)
AttirrantiChimiciFunziona
arametro
tetslJ.a
a25125'C
**1odi infiammabilita
v.a
+;rsitàdinamica
a 160"C.v =10s
*ióilità in tricloroetilene
&11€rodi neutralizzazione
stenuto di
.'*lenutodi azoto
Normativa
A S T MD . 1 2 9 8
ASTM D - 92
sNV671908/74
ASTMD .2042
r P2 1 3
ASTM D - 95
ASTMD - 3228
Unità di misura
Pas
7o in oeso
mq/KOH/g
7o in volume
7o in peso
Valore
0,900- 0,950
200
0 , 0 3- 0 , 0 5
99.5
1,S.2,5
0 , 8- 1 , 0
49
I
.4ggregan
:egaro
e.rossodeveesserecostituito da elementiottenuti dalia frantumazionedi rocce lapidee,da elementinaturali
t
:gianrì, da elementinaturali tondeggiantifrantumati,da elementi naturali a spigoli vivi Tali elementipotranno
l : di provenienzao natura petrograficadiversapurchè,per ogni tipologia, risultino soddisfattii requisitiindicati
'ezuenritabelleal variaredel tipo di strada.
I
I
I
I
Iì
:
lla 40.3 - Aggregato grosso.Autostrade ed extraurbane principali
icnutoal crivello llNI n. 5
lndicatoridi qualità
StratoDavimentazione
Unità di misura
Normativa
%
C N R B . U .n . 3 4 / 1 9 7 3
%
C N R B . U .n . 1 0 9 / 1 9 8 5
arametro
Devalumida(*
di frantumato
max
Base
<25
<20
Binder
s25
<20
>90
30
<30
<5
Usura
<20
<15
100
20
<30
0
<1
<20
>90
mm
40
C N RB . U .n . 2 3 1 1 9 7 1
o/
'.ibilitàal
/o
C N R B . U .n . 8 0 / 1 9 8 0
<30
.ìlramento
192
%
C N R B . U .n . 1 3 8 / 9
<5
%
l1
allo0.075
C N RB . U .n . 7 5 / 1 9 8 0
r' appiatbmento
%
C N RB . U .n . 9 5 1 1 9 8 4
s25
r r:ì,tta
< 1,5
%
<1.5
C N R B . U .n . 6 5 / 1 9 7 8
o/
>42
/o
C N RB . U .n . 1 4 0 / 1 9 9 2
.:nodei due valori dei coeff. Los Angelese Micro Deval Umida può risuttaremaggiore fino a due punti)rispettoal
r. rndicato,
purchéla loro somma risultiinferioreo ugualeallasommadei valorilimiteindicati
%
rill 40.4 - Aggregato grosso. E>rtraurbanesecondariee urbane di scorrimento
riienutoal crivelio I-INI n. 5
.: lrtori di oualità
Stratooavimentazione
Unità di misura
Normativa
C N R B . U .n . 3 4 / 1 9 7 3
%
o/
/o
C N RB . U .n . 1 0 9 / 1 9 8 5
%
mm
CNR B.U.n. 2311971
%
C N R B . U .n . 8 0 / 1 9 8 0
%
C N R B . U .n . 1 3 8 / ' 1 9 9 2
%
C N RB . U .n . 7 5 / 1 9 8 0
%
C N R B . U .n . 9 5 / 1 9 8 4
o/
/o
C N RB . U .n . 6 5 / 1 9 7 8
%
| C N RB . U n. . 1 4 0 / 1 9 9 2
Parametro
r,:Deval Umida (r
di frantumato
'instonemax
al gelo
lÍamento
x:anteallo0.0075
rj
r{a
Base
Binder
<30
<25
>70
40
<30
<25
>80
30
<30
s5
SJU
<5
<1
<l
<30
<1,5
Usura
<20
s15
100
20
<30
n
<1
<30
< 1.5
>40
.é
' i.rno
dei duevaloridei coeff.LosAngelese MicroDevalUmidapuò risultaremaggiore(finoa due punti)rispettoal
o uquale
allasommadeivalorilimiteindicati.
ourchéla lorosommansulbinferiore
"*rrndicato.
e*lla40.5 - Aggregato grosso. Stradeurbane di quartieree locali
'riirinutoal crivello UNI n. 5
lndicatoridi qualità
Stratopavimentazione
Usura
s25
<20
:' Deval Umida {r
100
i*rrtfa%
20
JU
40
t"r'flglone max
mm
CNRB.U.n. 23hs71
<30
%
<30
C N R B . U .n . 8 0 / 1 9 8 0
al
<30
o/
0
<5
C N RB . U .n . 1 3 8 / 1 9 9 2
<5
<2
<2
B
.
U
.
n
.
7
5
/
1
9
8
0
%
allo 0.
CNR
<2
<30
%
<35
e appiattimento
CNR B.U.n. 95/1984
:uila
< 1,5
%
<1.5
C N R B . U .n . 6 5 / 1 9 7 8
>40
li
%
I C N RB . U .n . 1 4 0 / 1 9 9 2
-.Jnodei due valoridei coeff.LosAngelese MicroDevalUmidapuò risuttare
al I
maggiore(finoa duepunti)rispetto
r*" ndicato,
I
o uguale
allasommadeivalorilimiteindicati.
purchela lorosommarisultiinferiore
a
Normativa
Unità di misura
C N RB . U .n . 3 4 / 1 9 7 3
%
o/
/o
C N R B . U .n . 1 0 9 / 1 9 8 5
Base
Binder
s40
<35
>60
<40
<35
>70
r porfinc4
ica o
*+a'strato di usura la miscela finale degli aggregatideve contenere una frazione grossa di natura basaltica
,:.{'LA}43,pari alrnenoú.30% del totale.
tificiali (argilla
'rircrnativaall'uso del basalto o del porfido si possono utilizzare inerti porosi naturali (vulcanici) o artific
(cLA
(C[
superficiale
>so)di
rugosità
ecc.)
ad
elevata
loppe,
d'altoforno,
a+n-;lresistenteo materiali similari, scorie
argilia espansa
lrj;tiira 5115mnL in percentualiin peso compreseftatJ20%oed il 30% del totale, ad eccezionedell'argi
50
J ,'\'eesseredipezzatura5/10 mm, con percentualedi impiegoin volume compresatrall 25o/oed il 35% degli inerti
* ,mpongonola miscela.
:regatofino deveesserecostituito da elementinaturalie di franturnazione
.rndadel tipo di strada, gli aggregatifini per conglomeratibituminosi a caldo tradizionaiidevono possederele
:cristiche
riassuntenellesezuentitabelle
i a4 0 . 6to fino. Autostradeed extraurbane
rnteal crivello [.INI n 5
Indicatoridi
Parametro
.íalentein sabbia
e Plasticità
**e liquído
",ante
allo0.075
di franfumato
tità
c N R - U N |1 0 0 1 4
c N R - U N t1 0 0 1 4
C N R B . U .n . 7 5 / 1 9 8 0
C N R B . U .n . 1 0 9 / 1 9 8 5
. r i l a4 0 . 7fino. Extraurbane secondariee urbanedi scorrimento
.irnte al crivello IINI n 5
Indicatori rIi qualitÀ
Parametro
rrvalentein Sabbia
'r e Plasticità
:'1e_Liquido
,runte allo0.075
c N R - U N I1 0 0 1 4
c N R - U N t1 0 0 1 4
, "rrrtita
di frantumato
.t l|r J0.8 -
fino. Strade urbane di
'sùflt€ a.l
crivello IINI n. 5
Indicatoridi
Parametro
'uvilentein Sabbia
*ice Plasticita
Strato oavimentazione
C N RB . U n. . 2 7 1 1 9 7 2
CNR-UNI10014
*rle Liquido
tr*anteallo0.075
;*ntrtàdi frantumato
c N R8 . U . 1 0 9 / 1 9 8 5
'.1rggregatifini utilizzati negli strati di usura il trattenuto al setaccio 2 mm non deve superareI 10 % qualora gli stessi
! \cnganoda rocce aventiun valore di CLA> 42.
i:lller,frazionepassanteal setaccio0,075 mm deve soddisfarei requisitiindicatinella seguentetabella.
túrdla40.9 *lcatori di oualità
to fino. Tufte le strade
Strato pavimentazione
Parametro
a*sante
allo 0. 18
;*santeallo 0.075
,*,!
C N R B . U .n . 1 3 8 / 1 9 9 2
B . U .n . 2 3 1 1 9 7 1
c N R - U N1I 0 0 1 4
*r)ù
#teningPower
r*oorto filler/bifume = 1
C N R B . U .n . 1
r iìni dell'accettazione,prima dell'inizo dei lavori, I'impresa è tenuta a predisporre la qualificazionedegli aggegati
ri''rte certificilzione attestante i requisiti prescritti. Tale certificazione deve essere rilasciata da un laboratorio
{irrle.
! conglomeratoriciclato deve intendersi il conglomeratobituminoso preesistenteproveniente daila frantumazione in
t*:tuiodi lastre o blocchi di conglomerato demolito con sistemitradizionali, oppure dalla fresaturain situ eseguitacon
***c macchine(preferibilmente a freddo)
r pcrcentuaiiin peso di materiale riciclato riferite al totale della miscela deg[ inerti, devono esserecompresenei limiti
I €Suitospecificati:
;rnglomeratoper strato di base
< 300
;,nglomeratoper strato di collegamento < 25o/o
.i{ìglomeratoper tappeto di usura
< 20%
h la basepuo essereutilizzato conglomerato riciclato di qualsiasiprovenienza, per il binder materialeproveniente da
*t' hrstratidi collegamentoed usura,per il tappetomaterialeprovenientesolo da questostrato.
31
percentuale
di conglomeratoriciclato da impiegareva obbligatoriamentedichiararanello studio preliminare
prelir
della
iela cheI'impresaè tenutaa presentarealla direzionedei lavori prima dell'inizio dei lavori.
:.1 Miscele
rnisceladegli aggregati di primo impiego e del conglomerato da riciclare, da adottarsi per i diversi strati, deve avere
, ùomposizionegranulometricacontenuta nei fusi riportati nella seguentetabella.
percentualedi legante totale (compreso il bitume presente nel conglomerato da riciclare), riferita al peso degli
. regati,deveesserecompresanei limiti indicatinella stessatabella.
irclla49 tO Serie crivrr llie setacci
rNl
,veilo
,ìvello
,vellO
40
30
25
ilvello
1E
IJ
;rvello
10
5
,!eilo
4Ìaccto
dlaCCtO
rliì CCIO
1
0.4
0 't8
rlaCCtO
Base
Binder
Usura
B
A
100
8 0- 1 0 0
't00
70-95
4 5- 7 0
35-60
25-50
20-35
6-20
25-38
1 0- 2 0
4-14
4-8
5- 15
4-8
a
100
9 0- 1 0 0
70-90
65-85
55-75
35-55
40-55
100
70-90
40-60
25-38
25-38
1 1- 2 0
8- 15
6- 10
100
45-65
28-45
13- 25
I - 15
6 - 10
A- rq
6-10
4 , 0- 5 , 0
4 , 5- 5 , 5
4 . 8- 5 . 8
5,0-6,0
5 , 2- 6 , 2
tI tappeti
tappellol
di usura
usurallil nlso
fusoA e da
impiegare
per spesson
per
da tmplegare
spessori
superioria 4 cm,
supenon
per spessori
cm,il fuso
fusoB per
spessori
3-4 cm,
dr 3-4
cm il fuso C
rpessoriinferiori
spessori
inferiori a 3 cm.
cm.
Jrbrtume
' qtrantità
di bitume nuovo di effettivo impiego deve esseredeterrninatamediantelo studio dellamiscelacon metodo
:irnetrico.In via transitoria si potrà utlhzzare,in alternativa,il metodo Marshall.
' arafteristiche
richiesteper lo strato di base,il bindered il tappetodi usura sono riponate nelleseguentitabelle.
r ' c i l a4 0 .11 .
ODOVOLTIMETRICO
Strato oavimentazione
n,iizionidi prova
Unità
misura
r : , g o l odi rotazione
' i rrcitàdi rotazione
di Base
Usura
Binder
I t<o -f n n')
Rotazioni/mi
n
kPa
" !:\SlOneverticale
30
600
netrodel
fnm
150
'.:ultqtirichiesti
rtia l0 rotazioni
%
l0-14
l0-14
rua 100 rotazioni l*
%
J-)
3-5
' : i l t l a 180rotazioni
>2
>2
%
1.:!sterìzaa trazioneindirettaa25"C (++
N/mm'
tflìciente di trazioneindiretta2a 25 "C (*+
N/mm'
Jrtadi resistenzaa trazioneindirettaa 25'C dopo %
<25
<25
,'r,rrni
{r0rru
di immersionein acoua
a densitàottenuta con 100 rotazioni della pressagiratoria viene indicata nel seguito con D6
Suprovini confezionati con 100 rotazioni della oressaeiratoria
il
j i i
10-14
i i (
AA
c * i l a4 0 . 1 2' , I ODOMARSIIALL
di prova
'ifamentq
,r{tqti richiesti
txlt;,
:ioni
>2
0.6-0.9
>50
<25
Strato oavimentazione
Unità di misura
75 colpi x faccia
.rtîlciente di trazrone indiretta
CTI = 12 DRt/Dc
- irmensionein mm della
sgdone trasversale de1provino
, -,lciìrrmazronea rottura
. ' :rslstcnza a trazione indiretta
I Base
I Binder
I Uzura
5)
" r ità
i Marshall
:dezzaMarshall
' t r e s i d u(i*
.hita di StabilitàMarshall dopo t5
1n
ri di immersionein acoua
.rstenzaa trazlone rndrrettaa 25
KN
8
kN/mm
%
>?s
o/
/o
<25
^1
a-
N/mm'
I
10
iÌ
3--4 5
4-6
<25
3-6
<25
0,7-l
hciente di trazione indiretta a N/mm'
C
l-a clensrtàMarshall viene indicata lel segulto con
>74
' .l.l
Accettazione
delle miscele
'rpresaè tenutaa presentareaila direzionedei lavori, con congmo
anticipo rispetto all'inizio dellelavorazionie per
'rrn cantieredi produzione, la composizionedelle miscele cùe
intende adottare, ciascunacomposizioneproposta
J esserecorredatada una completa documentazionedegli studi
effettuati.
! voltaaccettatoda parte della direzionedei lavori la composizione
della miscelapropostq I'impresadeveattenervisi
rosamente.
r curya granulometricasono ammessiscostamentidelle singole percentuali
dell' aggregatogrosso di * 5 p". lo
'r di basee di * 3 per
gli strati di binder ed usura; sono arnmessiscostamentidell' aggregatofino (passante
a1
'rlloIINI n. 5) contenutiin + 2; scostamenti
del passanteal setaccioIINI 0,075 mm contenutiin * i,5.
Ì; percentuale
di bitume e tolleratouno scostamentodi + 0.25
' .1.2
Confezionamento
delle miscele
'rnglomeratodeve essereconfezionatomediante impianti
fissi automatizzati, di idonee carattenstiche,mantenuti
rre perfettamentefunzionanti in ogni loro parte.
'rprantodeve comunque
garantire uniformità di produzione ed esserein grado di realizzarele miscelerispondenti
a
,ir:indicatenello studio presentatoai fini dell'accettazione.
:r impianto deve assicurare il riscaldamento del bitume
alla temperatura richiesta ed a viscosità uniforme fino al
;:cntodellamiscelaeione,
oltre al perfetto dosaggiosia del bitumeche dell'additivo.
'1.3
Prepararionedellesuperfci di stesa
:'r della realizz471so"dello strato di conglomerato bituminoso
è necessario preparare la superficie di stesa, allo
''r di garantireun'adeguataadesioneall'interfacciamedianteI'applicazion", ioo dosaggi
opporr,rni,di emulsioni
runoseaventi le caratteristiche progettuali. A seconda che lo strato
di supporto tia in rnisto granulare oppure in
r:lomeratobituminoso, la lavorazione corrispondente prenderà il nome rispettivamente
di manJdi ancoraggio e di
"r d'attacco.
rnanodi ancoraggio si intende un'emulsionebituminosa a rottura lenta
e a bassaviscosità,applicatasopra uno strato
:rrstogranulare prima della realizzaÀonedi uno strato in
conglomerato bituminoro. s"oià di tale lavorazione e
:;trdi riempire i vuoti dello strato non legato, irrigidendone la parte
superficiale, fornendo al contempouna migliore
ione p€r I'ancoraggio del successivostrato in conglomeratobituminoso.
irlcriale da impiegare a tale fine è rappresentatoda un'emulsione bituminosa
cationica, le cui carafteristichesono
ttatenellaseguentetabellaapplicatacon un dosaggiodi bitume residuo
almeno pai a 1,0 kglm2.
40.13.
Indicatoredi
,d!lla
r{enuto
*{enutodi bifume+flussante
*sita
a20 "C
a5
bituminoso
azonea 25 oC
{r:j draammollimento
B . U .n . 1 0 1 / 1 9 8 4
C N R B . U .n . 1 0 0 / 1 9 8 4
CNR B.U n. 100/198.{
B.Un
. .1 0 2 / 1
B.U.n. 12411
C N R B . U .n . 2 4 / 1 9 7 1
C N RB . U n
. .3 5 / 1 9 7 3
rnanod'attacco si intende un'emulsione bituminosa a rottura media
oppure rapida (in funzione delle condizioni di
applicatasopra una superficiedi conglomerato bituminoso prima dàlla realzzaztonedi un nuovo
strato, ui"nt"
"tu),
='rpodi evitare possibili scorrimenti relativi aumentandoI'adesionè
all'interfaccia.
'rrafteristicheed il dosaggio del materiale da impiegare variano a secondache I'applicazione
riguardi la costruzione
-"r nuovasovrastrutturaoppure un intervento di manutenzione.
53
-rso di nuo\e costruzioni,il materialeda impiegaree rappresentatoda un'emulsionebituminosacationica(aI 60 %
.:e al 65 9t di legante),le cui caratteristichesono riportate nella seguentetabella, dosatain modo che il bitume
.,0 risulti pan a 0 30 ky'm'?.
i r r l l a4 0 . 1 4 .
l n d i c a t o r ed i
rí1ta
lenutod i
%
,renuto
di bifume+flussante
-.ianle % )
rsitaLEnolera20 "C
rrùttq
trrnenta
a
bituminoso
r(r azionea 25 "C
, 1 0di rammollimento
Unita di misura
Normativa
CNR B.U.n. 99/1984
o/o
C N R B . U .n . 1 0 1 / 1 9 8 4
%
C N RB . U .n . 1 0 0 / 1 9 8 4
C N RB . U .n . 1 0 0 / 1 9 8 4
"/.
OE
C N RB . U .n . 1 0 2 / 1 9 8 4
.
C N R B . U .n . 1 2 4 1 1 9 8 8
C N RB . U .n . 2 4 1 1 9 7 1
C N RB . U .n . 3 5 / 1 9 7 3
Catronica60%
Positiva
40t2
Cationica65%
positìva
35!2
65r2
dmm
14
5-10
<8
14
15-20
< 100
>40
< 100
>40
<8
rtrrail nuovo strato venga Íealizzato sopra una pavimentazioneesistentedeve utilizzarsi una emulsionebituminosa
j,tìcataavente le caratteristicheriportate nella seguentetabella, dosata in modo che il bitume residuo risulti pari a
kd,n'.
',,rdella stesadella mano d'attacco I'impresadovrà rimuoveretutte le impurità presentie prowederealla sigillatura
,cntualizone Dorosee/o fessuratemedianteI'impieeo di una malta bituminosasieillante.
11a.10.15.
Indrcatore
.uttà
. lenUlO cll
ok
nutodi bih:me+nussante
..:,ante
-- ostà
a20 "C
gmentazione
a
r'!e
Residuo brtuminoso
azionea 25'C
, i 0 di rammollimento
:rr:tI
Normativa
CNR B.U.n. 99/1984
C N RB . U .n . 1 0 1 / 1 9 8 4
CNR B.U. n. 100/'1984
C N R B . U .n . 1 0 0 / 1 9 8 4
C N R B . U .n . 1 0 2 / 1 9 8 4
CNR B.U. n. 12411988
Unitadi misura
Modificata70%
Positiva
%
%
30r1
70r1
0
%
>24
<5
CNRB.U.n. 2411971
dmm
CNR B.U. n. 35/1973
oh
.E
50-70
>65
caso di stesa di conglomerato bituminoso su pavimentazione precedentenientefresata, è ammessoI'utilizzo di
.isìonibituminose cationiche e modificate maggiormente diluite (fino ad un massimo del 55 o/odi bitume residuo) a
liz.ioneche gli indicatori di qualità (valutati sul bitume residuo) e le prestazioni richieste rispettino gJi stessivalori
:tatirispeftivamentenellatabella40.10 e nellatabella40.11.
:inìdell'accettazionedel leganteper mani d'attacco, prima dell'inizio dei lavori, I'impresaè tenuta a predisporrela
rirlìcazionedel prodotto tramite certificazione attestante i requisiti indicati ed a produne copia dello studio
,:iruionaleeseguitocon il metodoASTRA (metodologiariportatain allegatoB) rilasciatodal produttore.
I t.l Posain operadelle miscele
; i\)sa ir opera dei conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perletto stato di
rcnzae dotate di automatismidi autolivellamento
, ,rhrofinitrici devono comunque lasciareuno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti,fessurazioni
rcnteda difetti dovuti a segregazionedegli elementi litoidi piu grossi.
,r stesasi deve porre la massimacura alla formazione dei giunti longitudinali, preferibilmenteottenuti mediante
:'estivoaffiancamentodi una strisciataalla precedente.
li,ra ciò non sia possibile il bordo de[1astriscia gSàrealizzata deve essere sDalmato con emulsione bituminosa
,nica per assicurarela saldaturadella striscia successiva.
. bordorisulterà danneggiatoo anotondato si deve procedereal taglio verticale con idonea atlrezzaf.xa.
r ,nti trasversaliderivanti dalle intemrzioni giornaliere devono essererealizzati sempre previo taglio ed asportazione
'l parteterminale di ezzerarnento.
' i)\rapposizione dei giunti longitudinali tra i vari strati deve essere prograntmata e realizzatain maniera che essi
,, :rnofra di loro sfalsati di almeno20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fascedella corsia di marcia
':.rimenteinteressatadalle ruote dei veicoli pesanti.
; :rrnperafuradel conglomerato bituminoso all'atto della stesa, controllata immediatamentedietro la finitrice, deve
tue in ogni momentonon inferiorea 140" C.
':csadei conglomerati deve esseresospesaquando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la
'!'rrariuscitadel lavoro.
5-1
t
:i-atreventualmenlecompromessidevono essere immediatamenterimossr e successivamente
ricostruiti a spese
Ìpfesa
,rmpattazionedei conglomerati deve iniziare appena stesi dalla vibrofinitrice e condotta a tennlne senza
JZIOru
iensamenro
deveessererealizzatoprefenbilmentecon rulli gommati.
:tL strati di base e di binder possono essereutilizzati ancherulli con ruote metallichenbranti e/o combinati, di
r peso e caratteristichetecnologicheavanzatein modo da assicurareil raggiungrmentodelle massimedensità
rnili
.rmpattazionedowà awenire garantendouniforme addensamentoin ogni punto, in modo da evitare fessurazioni e
rmentinello strato appenasteso.
-:rperficie
degli strati deve presentarsi,dopo la compattazione,priva di irregolarità ed ondulazioni.Un' asta rettilinea
r 4 m posta in quaiunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderir,,runiformemente;puo
:c tolleratouno scostamentomassimodi 5 mm.
nrscelabituminosa dello strato di base verrà stesa dopo che sia stata accertata daila direzionedei lavori ia
rdenzadellafondazioneai requisitidi quota, sagoma,densitàe portanzaindicati in progetto.
.r della stesadel conglomeratobituminoso su strati di fondazionein misto cementatodeve essererimossa"per
rtirneI'ancoraggio,ia sabbiaeventualmentenon trattenutadall'emulsionestesaprecedentemente
a protezionedel
'cementatostesso.Nel caso di stesain doppio strato essidevonoesseresovrappostinel più brevetempo possibile.
,ra la secondastesanon sia realizzataentro le 24 ore successive,tra i due strati deve essereinterpostauna mano di
.o di emulsionebituminosain ragionedi 0,3 kgim'?di bitumeresiduo.
rscelabituminosadel binder e del tappeto di usura verrà stesasul piano finito dello strato sottostante,
dopo che sia
rccertatadaila direzionedei lavori la rispondenzadi quest'ultimoai requisiti di quota, sagoma,densitàe portanza
rtrrn progetto.
('ontrolli
Generalita
rrolli si differenzianoin funzione del tipo di strada.
:;trollodellaqualità dei conglomeratibituminosie della loro posa in opera deve essereeffettuatomedianteprove di
::rtoriosui materiali costituenti,sulla miscela"sulle carote estrattedalla pavimentazionee con prove in situ.
prelievodeve esserecostituito da due campioni; un campioneviene utilizzato per i controlli pressoun laboratorio
..rle.,l'altro resta a disposizioneper eventualiaccertamentie/o verifiche tecniche successive.
,rrateriali
costituenti devono essereverificate le caratteristichedi accettabilità.
; Autostrade
ed extaurbaneprincipali
.onglomeratobituminoso prelevato dalla vibrofinitrice si valutano le caratteristiche meccanichedefinite mediante
. rtuniparametri (modulo elastico, modulo complessoE, angolo di fase Q, ecc.). I valori di tali grandezzedevono
c determinatisu provini confezionati in laboratorio con pressagiratori4 fino al raggiungimentodella densità pari a
.rnusurata
su caroteprelevatein situ.
: pavimentazionefinita, il controllo deve eseguirsimediante indagine sul bacino di deflessioneo con la stima delle
::lcristichemeccanichedei diversi strati costituenti la sovrastruttura.
.rpacitàportante della pavimentazionepuo essere determinata con il deflettometro Benkelmann(CNR B.U. n.
:i)92)o con sistemi analoghidi tipo dinamico (Falling Weight Deflectometer, Curviametre,ecc.) .
àccettazionedella sowastruttura deve verificarsi che i valori di deflessionemizurati devono essereuguali o minori
'r:iliammessinel calcolo di progettoin relazionealla vita utile previstaper la pavimentazione.
:edia dei risultati sui tronchi omogenei (di lunghezza massima di I km) deve essere confrontata con iI valore
,:\ioin progetto.
arsuredi deflessionezuperion d,20% del valore ammissibilein progetto la pavimentazionedeve esseredemolita e
{íuita o, se I'andamento plano-altimetrico lo consente, adeguatamente nnforzata con un nuovo strato in
r,,rm€r&to
bituminoso.
irssore dello strato viene determinato,per ogni tratto omogeneodi stes4 facendo la media dellemisure(quattro per
. ;arota) rilevate dalle carote estrafte dalla pavimentazione,scartando i valori con spessorein eccesso,rispetto a
,.rdi progetto,di oltre il 5%.
,:*se misurepossono essereeffettuatein continuo con apparecchiaturegeoradar.
=r*sitàin situ, nel 95% dei prelievi, deve esserenon inferiore al 98o/o,del valore DG (owero Dlrf) risultante'dallo
" rJellamiscela.Le misure di densitàvengono effettuate su carote prelevate dalla stesaoppureeseguitecon sistemi
' .!:struttivi,quali nucleo densimetri o simili, individuati dalla DL in accordo con l'impresa, prima dell'inizio dei
tappetodi usura il Coefficientedi AderenzaTrasversale
(CAT) misuratocon I'apparecchiatura
SCRM (CNR
t 14711992)
la
di attrito
deve risultaresuperioreo ugualea 0,60. In alternativasi puo determinare resistenza
Pendulum Number)
-r3 ioo lo Scc Tester (cliR Bu
n 105i19S5) che deve fornire valon di BPN @ritish
ug:;al a ó0
-- :î 11.
B.U. n. g411983, o mediante apparecchìature a
::-e Ji sa-.brarHS). determinata secondo la metodologia CNR
i
r Jontinuc.deveesseresuperioreo ugualea 0,4 mm
180'glorno
-:sure,Jr CAT e HS devono essereeffettuatein un periodo di tempo compresotra il l5o ed il
eventualmente'
possono'
misurati
valori
I
m'
10
rterrura al traffico, per ogni corsia,con un "passo di misura" di
elocaluzate'
occasionali
di
disomogeneità
conto
per
m
t;ere
50
: mediatrognr
è la
"tini texture mete/' il valore da assumerecome riferimento
-.ranto riguard. r" ^rrrr.-ài HS eseguite .on it
50
cm'
di
distanziate in sensotraversale
r dei quattro valori ottenuti misurando quattro strisciate longitudinali,
':ribilmente
ubicatenelle zonepiu battute dalleruote'
rispettivamente a 0,40 e 0,25 mm si deve
iasi in cui il valore medio di cAT o di HS sia inferiore o uguale
ìn nuovo tappeto' ln alternativa si può
:cdere all,asportazione completa con fresa dello strato e alla itesa di
il valore deficitario al disopra della soglia di
.cdereall,effettuazione di trattamenti di imrvidimento per portare
,ruabilità.
i.lrdla40.16- Autostrade ed extraurbaneprincipali
STRATO
TIPO DI
,e,Binder,Usura
CAMPIONE
Bitume
,,,.BnrGr,
Usura
Aggregatogrosso lmpianto
.e,Binder,Usura
Aggregatofino
lmpianto
,,.oS'nOer,
Usur"
Filler
lmpianto
,;e,Binder,Usura
Conglomerato
sfuso
Carotex spesson
Carote x densita
in srtu
Pavimentazione
Mbrofiniùice
Rinder ljsura
,:.c,Binder,Usura
'.e,Binder,
Usura
FREQUENZAPROVE
UBICAZIONE
PRELIEVO
Cistema
Pavimentazlone
Pavimentazione
SettimanaleoPPure
osni2.500m'di stesa
SefimanaleoPPure
ooni2.500 m' di stesa
SettimanaleoPPure
ooni2.500m'di stesa
SettimanaleoPPure
ooni 2.500 m' di stesa
GiornalieraoPPure
ooni5.000m'di stesa
o stesa
ofrni5oom aiTascia
Pavimentazione Ogni 100 m di fasciastesa
di fasciadi stesa
Pavimentaztone Pavimentazione Ogni 10 m
di stesa
Pavimentazione Pavimentazione Ogni 10 m di fascia
".'J-
: -ì Extraurbanesecondariee urbanedi scorrimento
ìa quantità di
ri, la
la granulometria degli aggregati'
r misceladebbono essere determinate. la percentuale di bitume,
glrator
giratoria.
pressa
la
mediante
ìirnted,adesionee debbonoessereinoltre controllatele caratteristichedi idoneità
prova di rottura
sottoposti a prova
essere
devono
giratoria"
"pressa
,roviniconfezionati mediante l'apparecchiatura
.:Ìetrale
a 25 'C (Brasiliana).
abilità e rigsdezza
peso di volum.g@N'!' stabilità
rrìlncanza
della pressagr.íto.ia devono essereeffettuateprove Marshall:
ì giorni di
dopo
lopo 15
di
stabilità
perdità
.,R B.U. n.4011973).,percentuale
dei ruoti residui(cNR s.u n..3911973),
Cl
C
N
R B.U. n.
r(Prova Brasiliana
.{rsione in acqua (CNR B.U. n 121i1987); resistÈruaalla trazione indiretta
r t99l)
r
.sticacon
Prove a
controllata la deformabilitàrviscoplastica
lir strato di usura e per quello di collegamento, deve essere
mentre
oc
r'l(daN+s)
cm'?l(dal
25
e40
deve esserecompresotra
,) costante(cNRB.U. n. l0ó/1985) Il parametioJl a 10
;'a40 oC deveesserecompresotra 14 x 106 e 26 x 106 cm'?/(daN's)'
onglomerato e la
del conglor
, :,, la stesala direzione J"i tuuol preleverà delle carote per il controllo delle caratteristiche
E
c
lulo complesso
modulo
il
ed
residui
il peso di volume, la percentuaiedei vuoti
" :icadegii spessori,Oeterminando
' rna prEN 12697-26, annessoD).
con lo Skid Tester secondo la
intf,r. misurata l'aderenza (resistenzadi attrito radente)
i i tappeto di usura
""ii
r ' : , . i C N R B . Un. 1 0 5 / 8 5 .
b:rtta40.17- Extraurbane secondariee urbane di scorrimento
STRATO
" emGlusura
-BinAer;Gur;
"
FREOUENZAPROVE
SettimanaleoPPure
Ooni 2.500 m'di stesa
SettimanaleoPPure
Oqni2.500m'di stesa
56
Ernder.
Usura
r Binder,Usura
.':.Binder,
.ld
:er,Usura
e,Binder.Usura
'e,Binder,
la
Binder
Settrmanaleoppure
Oqni2.500m'di stesa
Settimanaleoppure
lmpianto
Filler
Oqni2.500 m3 di stesa
Giomalieraoppure
Conglomerato
Vibrofinrtrice
sfuso
ooni5.000m'di stesa
Conglomerato
Giomalieraoppure
Vibrofinitrice
sfuso
oqni10.000m'di stesa
Conglomerato
Giomalieraoppure
Vibrofinitrice
sfuso
oqni10.000m' di stesa
Carotex spessori Pavimentazione Ogni 200 m di fasciadi stesa
Carote x densta Pavimentazione Ogni 1.000 m di fasciadi stesa
in situ
Carotex modulo Pavimentazione Ogni 1.000 m di fasciadi stesa
Aggregatofino
lmpianto
Pavimentazione Pavimentazione Ogni 100 m di fasciadi stesa
r.,ia
1 Stradeurbanedi quartieree locali
ir misceladeve esseredeterminatala percentualedi bitume, la granulometria degli aggfegati,la quantità di attivante
icsione;devonoinoltre esserecontrollatele caratteristiche
di idoneitàmediantela pressagiratoria.
','vini confezionatimediantela pressagiratoria devono esseresottoposti a prova di rothrra diametralea 25 "C
isiliana).
:rincanzadella pressagiratoria debbonoessereeffettuateprove Nfarshall:peso di volume @M), stabilitàe rigidezza
'.1{
iretta (Prova
B.U. n. 4011973),percentualedei vuoti residui (CNR B U. n. 3911973),resistenzaalla trazioneindir
riliana- CNR B.U. n. 134/1991).
ela
del conglomerato
conglon
;,,rla stesala direzionedei lavori preleveràdelle caroteper il controllo delle caratteristiche
':ìcadegli spessori.
: facendo la
.r carote debbono esseredeterminatiil peso di volume, la percentualedei luoti residui e 1o spessore
jradellemisure (quattro per ogni carota) scartandoi valori con spessorein eccesso,rispettoa quello di lprogetto, di
tlI5oA.
ester secondo
rl tappetodi usura dowà inoltre esseremisuratal'aderenza(resistenzadi attnto radente)conlo Skid Tes
; ' r r mC
aN R B . U . n . 1 0 5 / 1 9 8 5 .
' ella40.18 - Stradeurbanedi quartieree locali
STRATO
TIPO DI
CAMPIONE
, Binder,
, Binder,Usura
Binder,Usura
, Usura
, Binder,
ata
tr4, Binder. Usufa
1la
-a;ta
UBICAZIONE
PRELIEVO
FREQUENZAPROVE
Settimanaleoppure
oqni2-500m'di stesa
Seftimanaleoppure
Aggregatogrosso lmpianto
oslri?,10q 4: llqegq
Seftimanaleoppure
lmpianto
Aggregatofino
oqni2.500m'di stesa
Settimanaleoppure
lmpianto
Filler
oqni 2.500 m" di stesa
Giomalieraoppure
Conglomerato
Mbrofinitrice
ooni 5.000 m'di stesa
sfuso
Giornalieraoppure
Conglomerato
Vibrofinitrice
ooni 10.000m' di stesa
sfuso
Carotex soessorl Pavimentazione Ogni 200 m di fasciadi stesa
Carote x densfta Pavimentazione Ogni 1.000 m di fasciadi stesa
in sÍtu
Pavimentazione Pavimentazione Ogni 200 m di fasciadi stesa
Bitume
Cisterna
)l
Art. 34- Misti cementatiper strati fondazionee di base
I Generalità
I
I sto cemenraroper sîrato fondazionee per strato di basedovrà esserecostituito da una misceladi aggregatilapidei
impiego (misto granulare),trattata con un leganteidraulico (cemento) e acqua in impianto centralizzato.
I imo
stratidovranno avere spessorenon inferiore a 10 cm e non superiorea 20 cm.
*
a
l: Marcrtaficosfituentie loro qualificatione
! Aggregati
iggregati sono gii elementi lapidei miscelando i quali si ottiene il misto granulare che costituiscela base del misto
entato.Essi risultano composti dalf insieme degli aggregati grossi (trattenuti al crivello UNI n. 5) e dagli aggregati
igregato grosso dowà essere costituito da elementi ottenuti dalla frantumazione di rocce lapidee, da elementi
.àtilonaóggianti, da elementi naturali tondeggianti frantumati, da elementi naturali a spigoli vivi. Tali elementì
.*o
di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipoiogia, risultino soddisfatti i requisiti
"rr...
:ati neilaseguentetabella.
4l I - Aggregatogrosso
Il - rlla
-Jnetro
Normativa
Unità di misura
Valore
\neeles
rntitàdr frantumato
ìlenslonemax
cNR34/73
%
%
mm
%
530
>30
40
%
<l
%
<l
cNR23171
cNR 80/80
cNR75180
srbilitàal gelo
,sante
al setaccio0.075
s30
fltcnuto di:
ccereagenticon alcali del cemento
iigregato fino dovrà essere costituito da elementi naturali o di frantumazigne .che possiedanole carattenstlche
.iuntenella sezuentetabella.
,:lla47.2.,uneúo
fine
in sabbia
,,rrvalente
rnrteliouido
r:rceolastico
Normativa
Unità di mrsura
Valore
cNR27t72
%
>30:S60
<25
%
CNR-UNIIOOI4
CNR-L'NI1OO14 %
NP
trtgnuto di:
.c€ tenere.alterateo scistose
tce desadabili o solfatiche
r'cereaÈenticon alcahdel cemento
cNR 104/84
cNR 104/84
%
%
<I
<l
cNR 104/84
%
It
ta a predisporre la
atorio ufficiale.
) Cemento
.fannoessereimpiegati i seguentitipi di cemento, elencatinella norma UNI ENV 197-l:
I @ortland);
lf (Portland composito);
Itt (d'altoforno);
fV (pozzolanico);
V (composito).
accettazione,
lt
,,nentiutiltati
dovranno rispondere ai requisiti previsti dalla legge n. 595/1965. Ai fini della loro
.r dell'inizio dei lavori, dowanno esserecontrollati e certificati come previsto dal D.P.R. 13 settem
n b r e 1 9 9 3 ,n . 2 4 6
:. D M. 12 luglio 1993,n. 314.
58
.-.luaper il confezionamentodovrà essereesenteda impurità dannose,oli, acidi, alcali, materiaorganica,frazioni
,-argillosee qualsiasialtra sostanzanociva. In caso di dubbio sulla sua qualità I'acqr.raandràtestata secondo la
lra LNI-EN 1008.
I Aggtunte
irnmesso,
pre!'ia autorizzazionedella direzionedei lavori, I'aggiuntadi ceneri volanti conformi alla norma LINI EN
, siaad integrazionedell'aggregatofine sia in sostituzionedel cemento.
luantitàin peso delle ceneri da aggiungere,in sostiruzionedel cemento, per ottenere pari caratteristichemeccaniche,
,rà esserestabilita con opportune prove di laboratorio, nella fase di studio delle miscele e comunque non potrà
il 409,i,del peso di cemento.
!,..crare
{
-i
Miscele
i
i, mrsceladi aggregati (misto granulare) per il confezionamento del misto cementato dovrà avere dimensioni non
.10mm ed una composizionegranulometricacontenutanel fuso riportato nella seguentetabella.
t, rriori a
i'ella 41 3
rccnvelh e setacciUNI
Autostrade e shade
extraurbane
nrincinali
Extratubane secondane ed
Urbane di scorrimento
Urbane d quafiere
extraurbale e urbane locali
(%)
Passante
rr cLlo
40
100
r ello
30
elìo
rr cllo
cllo
,:rcllo
25
80 - 100
72-90
l5
53-70
l0
5
40 55
65- 100
45-78
35-68
28-40
23-53
fi.l!CtO
2
1!.lcclo
0.4
dJcclo
018
l8-30
8- 18
6-14
14-40
6 -23
2-15
.:JCCIO
0.075
5-10
00
.'irìtenutodi cemento, delle eventuali ceneri volanti in sosútuzionedel cemento stesso,ed il contenuto
ntenutod'acqua della
raela, dowanno essere espressicome percentualein peso rispetto al totalp'degli aggregati
il misto
i costituenti
costitl
di base,
*:rrulare
ri percentuali dovranno esserestabilite in base ad uno studio della miscela, effettuato in unLlaboratorio
ufiiciale,
labora
*.,;ndoquanto previsto dalla norma CNR B.U. n. 2911972.In particolare la misceleadottatedovranno
dovranr possederei
',;rlsitiriportati nella seguentetabella.
'gtlla
41.4
'{$nefo
Normativa
Valore
ione a 7
i-;rstenzaa trazione indiretta a 7gg (Prova Brasiliana)
cNR 29l1972
cNR 97l1984
Rr> 0.25 N/mm'
ii-:15t0[l20 ít
5<&S4.5N/rnm'
+ particolaricasi e facoltà della direzione dei lavori accettarevalori di resistenzaa compressionefino a 7 5 Nimm2 .
+ ';asoin cui il misto cementatodebbaessereimpiegatoin zone ir cui sussistail rischio di degradoper gelo-disgelo,è
*.,itadelladirezionedei lavori richiedereche la miscelarispondaai requisiti della norma SN 640 59a.
tl | ,4rcettazjonedelle miscele
,,::presa
è tenuta a comunicare alla direzione dei lavori, con congruo anticipo rispetto all'inizio delle lavorazioni, la
'i:ilosizionedelle miscele che intende adottare.
=r volta accettato da pade della direzione dei lavori la composizione delle miscele, f impresadeve rigorosamente
tr+.c*rsi
ad essa.
*-i curva granulometrica sono ammessivariazioni delle singole percentuali di +5 punti per l'aggregatogfosso e di +2
r+?;perI'aggregatofino.
1 i{ni casonon devono esseresuperatii limiti del fuso.
t ì percentualedi cemento nelle miscele è ammessauna variazionedi + 0.5%
59
I
tt
)
I Confezionamentodelle miscele
mantenuti
,to cementatodovrà essereconfezionatomedianteimpiantifissi automatizzati,di idoneecaratteristiche,
:,reperfettamentefunzionantiin ogni loro parte e dovrà comunquegarantire uniformità di produzione.
; Preparazionedelle superfici di stesa
,iisceladovrà esserestesasul piano finito dello strato precedentedopo che sia stataaccertatadalla direzione dei
r la rispondenzadi quest'ultimoai requisiti di quota, sagomae compattezza prescritti.Prima della stesa dovra
'rcarsiche il piano di posa sia sufficientementeumido e, se necessario,prolvedere alla sua bagnafuraevitando la
''lzionedi superficifangose.
t Posa in opera delle miscele
.resadovrà essereeseguitaimpiegando macchine finitrici vibranti. Il tempo massimotra I'introduzione dell'acqua
' misceladel misto cementatoe f inizio della compattazionenon dowà superare i 60 minuti.
perazionidi compattazionedello strato dowanno esseretealizzate preferibilmente con apparecchiaturee sequenze
'le a produne il grado di addensamentoe le prestazionirichieste. La stesa della miscelanon dowà di norma essere
.rritacon temperatureambienteinferiori a OoCe mai sotto la pioggia.
:aso ir cui le condizioni climatiche (temperatur4 soleggiamento,ventilazione) comportino una elevata velocità di
i:r)razione,è necessarioprowedere ad una adeguataprotezionedelle miscele sia duranteil trasportoche durante la
'rìpo lntercorTentetra la stesa di due strisce affiancate non deve superare di norma le due ore per garantire Ia
',nuitàdellastruttura.
,colari accorgimenti dowanno adottarsi nella formazione dei giunti longitudinali che andrannoprotetti con fogli di
.-trlene
o materialesimilare.
.rntodi ripresadovrà essereottenuto terminandola stesadello strato a ridosso di una tavolae togliendola tavola al
':cntodella ripresa della stesa.Se non si fa uso della tavola si deve, prima della ripresadella stesa,prowedere a
verticale.
.rreI'ultima parte dello stratoprecedente,in modo che si ottengauna parete perfettamente
, Jevonoessereeseguiti altri giunti all'lnfuori di quelli di ripresa.
," Ilrotezionesuperficiale dello strato finito
,io dopo il compietamentodelle opere di costipamentoe di finitura dello strato, dowà essereapplicato un velo
:r:rtivodi emulsionebituminosa acida al 55% n ragione di l-2 daN/m2 (in relazione al tempo ed alla intensità del
',rcodi cantierecui potràveniresottoposto)e successivo
spargimentodi sabbia.
rrrrpodi m31g1azignsprotetta non dovrà essereinferiore a 72 ore, durante le quali il misto cementatodovrà essere
Ìdttodal gelo.
,,rnsitodi cantiere potrà essereammessosullo strato a partire dal terzo giorno dopo quello in cui e stata effettuata la
,.i e limitatamente ai mezzi gommati. Aperture anticipate saranno consentite solo se autoflzzatedalla direzione dei
t,t Controlli
it I
Generalità
' ,',ntrollodella qualità dei misti cementati e della loro posa in opera, dowà. essereeffettuato con alcune prove di
*. ratorio sui materiali costituenti, sulla miscela prelevata allo stato fresco al momento della stesa e sulle carote
;.*te dalla pavimentazione,nonchècon prove in situ.
;r*lievo del misto cementato fresco awerrà in contraddittorio al momento della stesa. Sui campioni saranno
'tuati, presso un laboratorio ufficiale, i controlli della percentuale di cemento e della distribuzionegranulometrica
,, rggregato. I valori misurati in sede di controllo dowanno essere conformi a quelli previsti in progetto. Per la
,'li.nìinazionedel contenuto di cemento si farà riferimento alla norrna UNI 6395.
, ipessoredello strato realizzatodeve essere misurato, per ogni tratto omogeneo di stesa,facendo la media delle
',,',-1s(quattro per ogni carota) rilevate sulle carote estratte dalla pavimentazione, scartandoi valori con spessorein
' i-,so,rispetto a quello di progetto, di oltre il 5%.
r jensità in situ, a compattazioneultimata, dowa risultare non ideriore al 9'lo6 delle prove AASTITO modìfcato
',li B.U.
n. 69/1978), nel9EYodellemisure effeffuate.
r lensitàin situ sarà determinatamediante normali procedimenti a volumometro, c,onI'accorgimentodi eliminare dal
;.,ltr, sià del peso che del volume, gli elementidi dimensionesuperiore a25 mm, che potrmo esserecalcolati con
..i ilisura diretta consistentenella separazionemediantevagliatura degli elementi di pezzaturamaggiore di 2! mm e
: loro sistemazionenel cavo di prelievo prima di effettuarela misura con volumometro.
"
I lnsura della portanza dowà accertare che le prestazionidello strato finito soddisfino le richieste degli elaborati di
+ *tltO.
! :r\)menro della costruzione degli strati di pavimentazionesovrastanti, la media dei valori di portanza del misto
.' ::rrarosu ciascuntronco omogeneo,non dovrà essereinferiorea quella previstain progetto.
;
.t
I
:
60
I
rioredel modulo di deformazione(CNR B.U. n. 14611992),al primo ciclo di carico e nell'intervallocompresotra
-ù.2: \fPa. in un tempocompresofta3-12 ore dallacompattazione,non dowà mai essereinferiorea 150 MPa.
,loraverusserorilevativalori inferiori, la frequenzadei rilevamentidovrà essereincrementatasecondole indicazioni
' direzionedei lavori e I'impresa,a suacura e spese,dovràdemoliree ricostruire gli stratiinteressati.
,Liperficie
firuta dellafondazionenon dovrà scostarsidallasagomadi progetto di oltre 1 cm, verificatoa mezzo di un
lo di -1.00-{,50m di lunghezzae dispostosecondodue direzioniortogonali.
';equeua del controllosaràquellaordinatadalla direzionedei
lavori.
) Autostradee stradeextraurbanepnncipali
,r strato firuto sarannoeffethrati i controlli delle densitàin situ e della portanza.
rrusuradella porîanza dowà accertare che le prestazionidello strato finito soddisfino le richieste degli elaborati di
.tetto.
tlla 41 5 - Autostrade ed extraurbaneprincipali. Controllo dei materiali e veri-ficaprestazionale
Trpo dr campione
Ubicazione prelievo
rÌcqato grosso
knpianto
':rgatofiro
lmpianto
rcnI0
, rnte
ìùcementatofresco
lc pel s
,r furito (densità rn situ)
:ir fuu19(porlutt-;
I
lmoianto
lmoianto
Lmpianto
Vrbrofinitrrce
Pavrmentazione
Strato finito
Strato hmto o
Pavimentazione
Frequerza prove
A discrezione della direzione dei lavori oppwe
oqni 2.500 mr di stesa
Settimanale o]:pure
ocrri 2.500 mr di stesa
Iniziale
biziale
Inrziale
Gomaliera oppue
oqni 5.000 m'di stesa
Oqru i00 m di fascia di stesa
Gornaliera opprue
oeni 5.000 mt di stesa
Osni 100m di fasciastesa
Extraurbane secondarie ed urbane di scorrimento
riiernativaalle misure di portanza, è ammessoil controllo basato sulla resistenzaa compressionee sulla resistenzaa
:oneindiretta del materiale prelevato all'atto della stesa.La resistenza a compressionedi ciascun prelievo dowà
ì:tcottenuta come media dei valori di 4 provini, confezionatie portati a rottura secondoquanto riportato neila norma
't B.U. 29l1972. La resistenz.aa traàone indiretta di ciascunprelievo dowà essereottenuta come media dei valori di
.,,rvini,confezionati secondoquanto riportato nella norma CNR B.U. n. 2911972e portati a rofiura secondola norma
'.1{B.U.n.9'7/1984.
i,oridi resistenza,per ciascuntratto omogeneo,dovrannoessereconformi a quanto indicatonel progetto esecutivo.
*frella
41.6. Extraurbane secondariee urbane di scorrimento. Controllo dei materiali e verifica prestazionale
ipo di campione
SO
1f
*jítgato fino
Ubicazione prelievo
Irnpianto
Impianto
Orgri 2.500 m'di stesa
lmpianto
kriziale
[niziale
Iniziale
(íonEu€ra
!.rlto
LnDlanto
1i:l uÌte
lmDlanló
:J
c€menIÀIo
Vibrofirurice
rcmentato ùesco (r)
Vibrofimtnce
r€f sDesson
' lruto (densita ur sihr)
r1C
' t-rrrito(portanza) (r)
Freque.rza prove
Pavimertazione
Stratofiruto
Strato finito o
Pavimentazione
.nuoìlo sul misto cementatofresco può sostitr:irequello sullo strato fimto.
A discrezione della direzione dei lavori
oppurc
ogni 2.500mr di stesa
oppure
omi 5.000 m'di stesa
Giornaliera oppure
orrri 5.000 m'di stesa
Omr l00m di fascia di stesa
Giornaliera opprue
oqni 5.000 m'di stesa
Ogni 100 m di fascia stesa
a
bl
t
:
t
i
chquarnereextraurbane
Ur'Ddne
e urbanelocali
srratofinito saràeffettuatoil controllo della densitàin situ.
riìa41 7. Stradeurbanedi quartieree locali. Controllo dei materialie verifica prestazìonale
Iipo dr campione
i 2.500 m'di stesa
i 2.500m'di stesa
5.000m'di stesa
iito cementatofresco
l00m di fasciadi stesa
Giomaliera opprue
osu 5.000 m'dL stesa
rto fimto (densita in sihl)
Art. 35 - l\Iisti granulari per strati di fondazione
! Generalità
almente coÍetta
rsto granularedowà esserecostituito da una rnisceladi aggregatilapidei di pnmo impiego,eventuall
proprietà fisico:rrnteI'aggrunta o la sottrazione di determinatefrazroni granulometriche per migliorarnele pr
.raniche.
fondazione e di
..rsolrastruttura stradaleil nusto granularedolra essereimpiegato per la costruzionedi strati di fc
) irlateiali
I Aggregatt
formano il misto
rggregatigrossi (trattenuti al crivello LINI n. 5) e gli aggregati fini sono gli'elementi lapidei che fo
lulare.
tuito da elementi
lrgregatogrosso ia generale deve avere dimensioni non superiori a 7l mm e deve esserecostitui
nuti dalla franfumazione di rocce di cava massive o di origine alluvionale, da elementi naturalii a spigoli vivi o
'rondati.Tali elementi possono essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per
:r ,ogni tìpologia,
-ltinosoddisfatti i requisiti indicati nelle tabelle seguenti.
rtr,clla
43.1. Aggregato grosso.Autostrade ed extraurbane principali
.:rcatori
di qualità
,îúnetfo
l{ormativa
.i
cNR 34173
,roDevalumida
cNR 109/85
.,lntitàdi frantumato
cNR 23171
CNIR80/80
lcnslone max
.rsibilità
al selol
Unità
misura
%
%
%
mm
%
Strato oavimentazione
Base
di Fondazione
<30
160
63
<20
' llateriale non idoneo salvo studi particolari
rlrlla 43.2. Aggregato grosso.Extraurbane secondariee urbane di scorrimento
.',a
',.rmetro
ll,{ormativa
I
''
t-t
rt'rr consideratesoggetteal gelo
,,
lUnità
I misura
dl lFondazione
I
ro
ta
UÉ
rrtlte di frantumato
cn5lonema\
,:L'ilitaal qeiol
cNR 80i80
'r'rlla{3.3. Aggregatogrosso.Strade urbane di quartiere e locali
,catoridi qualità
Strato navimentazione
'JmeIro
unità
mlsara
di
cNR 34173
.ro Deval Umida
'rntità di frantumato
:rcnslone
max
,srbilitàal eelo3
:':gregatofino deve essere costituito da elementi naturali o di frantumazione che possiedano le caratteristiche
'{nte nelleseguentitabelle.
ri,clla43.4.Aggregato fine. Autostrade ed extraurbane principali
Passanteal crivello UNI n. 5
iaton dt qualità
tmetro
Normafiva
Unità
misura
Strato oavimentazione
Base
di Fondazione
:nalenten sabbia
cNP.27l72
%
:rcePlasticità
CNR-IINI1OO14%
;rteI
CNR-IINI IOO14 %
''anteallo 0.075
cNR 75180
%
\{aterialenon idoneo salvostudi
lari
ìs0
NP
s2s
<Ò
(*)
*
I'rlla43.5.Aggregatofine. Extraurbane secondariee urbane di scorrimento
Passanteal crivello llNI n. 5
Indicatori di
À,JmetrO
:rvalente
in Sabbia
,tcPlasticità
';:teLiquido
'.;anteallo 0,075
Unità
misura
di
cNR-tINi 10014
CNR-LINI 10014
43.6.Aggregato fine. Strade urbane di quartiere e locali
.' ntetro
Passanteal crivello IINI n. 5
Indicatori di ua[tà
Unilà
mtsura
di
-,r;valente
in sabbia
CNR-TINI1OOI4
CNR-LINI IOOI4
.rnte allo 0.075
:u dell'accettazione,prima dell'inizio dei lavori, f impresa è tenuta a predispone la qualifcazione degli aggregati
ie certificazioneattestantei requisiti prescritti. Tale certificazionedeve essererilasciatada un laboratorio ufficialé.
'
lvtisceìe
nrscela di ag$egati da adottarsi per la realizzazione del misto granulare deve avere una composizione
.iometricacontenutanei fusi riportati nella seguentetabellatratta dalla norrna CNR 23171.
6i
llla 2.r
Senecnvelli e setacci
UNI
Cnvello7l
Crivello30
Crivello15
Cnvellol0
Crivello5
Setaccio2
Setaccio
0,42
Setaccio
0,075
Miscelapassante:
% totale in peso
QmaxTl mm
Miscela passante:
oó totale rr peso
O max 30 mm
100
70+ 100
50+80
30+70
23+55
15+40
8+25
2+15
100
100
7 0+ 1 0 0
50+85
3 5 65
25+50
15+30
5+15
limensionemassimadell'aggregatonon deve in ogni caso superue la metà dello spessoredello strato di misto
lriare ed il rapporto tra il passanteal setaccio LINI 0.075 mm ed il passanteal setaccioUNI 0.4 mm deve essere
l o r ea 2 l 3 .
fice di portanza CBR (CNR-I-INI 10009) dopo quattro giorni di imbibizione in acqua (eseguito sul materiale
lnte al crivello UM 25 mm) non deve essere minore del valore assunto per il calcolo della pavimentazioneed in
caso non minore di 30. E inoltre richiesto che tale condizione sia verificata per un intervallo di t2% rispetto
niditàrottimaledi costipamento.
r,lulo resiliente(iV{R)della miscelaimpiegata deve essereuguale a quello progettuale della pavimentazione (norma
r{ToT294).
dulo di deformazione(lvId) dello strato deve essereuguale a quello progettuale della pavimentazione(CNR B.U.
ot1992).
ldulo dr reazione (k) dello strato deve essere uguale a quello progettuale della pavimentazione(CNR B.U. n
)83)
trsi componenti e, in particolare le sabbie, debbono esseredel tutto privi di materie organiche,solubili, alterabili e
ih
I
ilccettazione del misto granulare
|resa e tenuta a comunicare alla direzione dei lavori, con congruo anticipo rispetto all'inizio delle lavorazioni, la
|osizione dei misti granulari che intende adottare. Per ogni provenienza del materiale,ciascunamiscela proposta
tesserecorredata da una documentazionedello studio di composizione effettuato, che deve comprenderei risultati
I prove sperimentali, effettuate presso un laboratorio ufficiale. Lo studio di laboratorio deve comprendere la
fninazionedellacurva di costioamentocon enersiaAASHO modificata(CNR 6911978).
:
l\olta accettato da parte della direzione dei lavori lo studio delle miscele, I'impresa deverigorosamenteattenersi ad
'onfezionamento
del misto granulare
deve indicare, per iscritto, le fonti di approwigionamento, le aree ed i metodi di stoccaggio (con i
imenti che intende adottare per la protezione dei materiali dalle acque di ruscellamento e da possibili
amenti), il tipo di lavorazione che intende adottare, il tipo e la consistenza dell'atlrezzaturadi cantiere che verrà
:lata.
;
V\tsa ín opera del místo granulare
|teriale va steso in strati di spessorefinito non superiore a25 cm e non inferiore a 10 cm e deve presentarsi,dopo
lamento, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L'eventuale
fnta di acqua, per raggiungere I'umidità prescritta in funzione della densit4 è da effetfuarsi mediante dispositivi
l atori. La stesava effettuata con finitrice o con graderappositamenteequipaggiato
icriale pronto per il costipamentodeve presentarein ogru punto la prescritta granulometria.
frrpamento di ciascuno strato deve essere eseguito sino ad ottenere una densità in situ non inferiore al 98% della
f ,r massimafornita dalla prova AASHO modificata.
frtuale aggiunta di acqua, per raggiungere I'umidità prescritta in funzione della densità,e da effettu4rsi con un
$itivo di spruzzatori.
ft'sto proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni
frrtali (pioggia, neve, gelo) sianotali da danneggiarela qualità dello strato stabilizzato.
f,:andosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromessodovrà essererirnosso e
irtuito a cura e spesedell'impresa.
fcnale pronto per il costipamentodovrà presentarein ogni punto la prescrittagranulometria.
a
64
t
cosîipamentoe la rifinituradowanno impiegarsi rulli vibrantio vibranti gommati,tutti semoventi.
neitadei rulli e le modalitàdi costioamentoper osd cantiere.verranno accertatedalladireaonedei lavori con una
.r sperimentale.
usandole miscelemessea punto per quelcantiere.
'*ipamento di ogni strato dovrà essereeseguito sino ad ottenere una densità in situ non inferiore al 95Yo della
'ità massimaformta dalla prova AASHTO modificata(CNR B.U . n. 6911978)con esclusionedella sostituzione
relementitrattenutial crivello 25 (AASHTO T 180-57metodoD).
lso contrario I'impresa,a sua cura e spese,dowà adottaretutti i prowedimenti atti a1raggiungimento del valore
.;ritto.non esclusala rimozioneed il rifacimentodello strato.
,iiperficiefinita non dowà scostarsidalla sagomadi progettodi oltre I cm, controllatoa mezzodi un regolo di 4,00m di lunghezzae dispostosecondodue direzioni ortogonali. Lo spessoredowà esserequelloprescritto, con una
.'ranzain più o in meno del 57o purche questa differenzasi presenti solo saltuariamente.In caso contrario I'impresa,
;r cura e spese,dowà prowedere al raggtungimentodello spessoreprescritto
dowà essereapplicata
casoin cui non sia possibileeseguireimmediatamentelarealizzazione
della pavimentazione,
rnanodi emulsione,saturatacon graniglia, a protezionedella superficie superiore dello strato di pavimentazione.
r,Controlli
,rntrollodella qualità dei misti granulari e della loro posa in opera deve essere effeffuato con alcune prove di
'ratorio sui materiali costituenti. sul materiale prelevato in situ al momento della stesa,oltre che con prove sullo
io finito. L'ubicazionedei prelievi e la frequenzadelleprovesono indicati nella seguentetabella
,irrlla43.8. Controllo dei
Tipo di
to hno
r:la
{na
i., t-rruto(densita in
lmto
riali
verifi
Ubicazione prelievo
Impianto
lmpianto
Strato fnito
Strato frnito
Strato finito
Strato hnito o Pavimentazione
Ie
Frequenzaprove
Iniziale. poi secondoD L.
lniziale. ooi secondoD L
Giomaliera oootue oqni 1.000 m' di stesa
Oqlri 20m o oqi 5 m
Gornaliera oonure osri 1.ù10 m'di stesa
Oqú 1.00Om' m di fasciastesa
i Matenali
.aratteristichedi accettazionedei materiafi dowanno essereverificate prima dell'inizio dei lavori, ogni qualvolta
rino i luoghi di provenienzadei materiali.
) Miscele
' rranulometria del misto granulare va verificata giornalmente, prelevando
il materiale in situ già miscelato, subito
.J avere effettuato il costipamento.Rispetto alla qualificazionedelle forniture, nella curva granulometnca sono
,'ir:ssi
variazioni delle singole percentualidi *5 punti per I'aggregato grosso e di +2 punti per i'aggregato fino. In
i casonon devonoesseresuperatii limiti del fuso assegnato.
=;uivalentein sabbiadell'aggregato fino va verificato aimenoogni tre giorni lavorativi
' I Cosfipamento
.,mpattazione
dei prelievi, non deve essereinferioreal 98Yodel valore
ultimatala densitàdel seccoin situ, nel 9502à
':r'crimento(ysmax misurato in laboratorio sulla misceladi progetto e dichiarato prima dell'inizio dei lavori. Le
)
nrredeila densità sono effethrate secondola norma (CNk 22172\ Per valori di densitàinferiori a quello previsto
t applicatauna detrazioneper tutto il tratto omogeneoa cui il valore si riferisce
".10% dell'importo dello strato, per densitàin situ compresetra 95 e98o/o del valoredi riferimento;
'; J0 oAdell'importo dello strato, per densitàin situ compresetra 93 e 95 Yo del valore di riferimento.
.lfionto tra le misure di densità in situ ed i valori ottenuti in laboratorio puo essereeffettuatodirettamente quando la
;:,.lometriadella miscelain oDeraè priva di elementitrattenuti al crivello LlNI 25 mm.
I Portanza
; ::lrsurÍì.
della portanza deve acc€rtare che le prestazion dello strato finito soddisfino le richieste degli elaborati di
;i1to e siano conformi a quanto dichiarato prima delf inizio dei lavori nelia documentazionepresentatadall'impresa.
:jomento della costruzione degli strati di pavimentazionesovrastanti, la media dei valori di portarza del misto
.::.ilaresu ciascuntronco omogeneo non dovrà essereinferiore a quella prevista in progetto.
',
Sagoma
orperficifinìte devono risultare perfettamentepiane,con scostamenti rispetto ai piani di progetto non superiori a l0
;ontrollati amezzo di un regolo di 4 m di lunghezzae disposto secondo due direzioni ortogonali.
,rntìca delle quote di progetto dovrà eseguirsicon procedimento topografico, prevedendoin senso longitudinale un
::lzramentomassimodei punti di misura non superiorea20 m nei tratti a curvaturacostantee non superiorea 5 m
65
'.ìtti a curvaturavariabile,di variazione della pendenzatrasversale.Nelle stessesezionidei controlli longitudinali di
.r dovrà verificarsila sagomatrasversale,prevedendoalmeno due misure per ogni parte a destra ed a sinistra
issestradale
iìessoremedio dovrà esserequello prescritto, con una tolleranzain più o in meno del 57o purchetale differenzasi
,:ntisolo saltuariamente.
Art.36 - Pavimentazioniin calcestruzzocon giunti a piastrenon armate
: Generalità
ravimentazioniin calcestruzzo a piastre non armate sono costituite da un insieme di piastre, prive di amatura
'rurale,tra cui la compartecipazioneè realizzataattraverso un sistema di giunti longitudinali e trasversali. I giunti
,dntonodi controllare le deformazioni del calcestruzzolimitando le soliecitazioni di origine meccanicatermica ed
rnetrica.
I Vateiali costituenti e loro quafficasone
! Aggregati
Gli aggregati sono componenti del calcestruzzo costituiti da elementi lapidei integri o frantumati, naturali o
ciali, aventi forma e dimensioni consone alla confezionedel calcestruzzo.Essi risultano composti dall'insieme
, aggregatigrossi(trattenutial setaccioda 4 mm (IINI 2332)e degli aggregatifini.
iilì aggregatidevono possederele caratteristichefondamentalied aggiuntiveindicatenei prospetti1 e 2 della norma
8520-97parte2uper la categoriaA.
a
l'articolareattenzionedowà essererivolta alla valutazionede1nschio da vizio occulto di reazioneatcali-aggregato
'c del quale,fatto salvo I'esito positivo delle prove previstedalla norrna Lrl.II 8520 (parti 4 e 22), si dowanno
:ue ulteriorimisurepreventivequali ad esempio:
-la sceltadi cementia bassocontenuto di alcali({JNI EN 19612l);
utilizzodiidonei quantitatividi aggiunte.
I)urantela lavorazione la Direzione dei lavori verificherà la continuità della corrispondenzadelle caratteristichedel
rnale ai valori oftenuti neila fase di qualifica. Qualora si verifichino discrepanze sigrrificative,la Direzione dei
ripotrà rifiutareil materialelapideo.
l-'aggregatogrosso deve esserecostituito da elementiottenuti dalla frantumazionedi rocce lapidee,da elementi
:rh tondeggiantifrantumatir,da elementinaturaLia spigolivivi.
Pertutte le pezzatureimpiegatesono inoltre validele seguentiprescrizioni:
-coefficiente
di forma > 0,15(tiM 8520/18);
assorbimento
di umidità degli aggregarill o/o({.n{I 8520/16).
!{gregatofino deve esserecostituito da elementi naturali e di frantumazionee dowà avere una composizione
:ulometrica
compresanel fuso riportato in tabella44.1.
abella44.1.Serie setacci
UNI2332
izione granulometrrca
Passante(%)
100
9 0- 1 0 0
65-90
4 5- 7 5
8
2
22-46
0.5
7
0.25
0.t25
î<
u-)
.\i fini dell'accettazione, prima dell'inizio dei lavori, I'Impresa è tenuta a predispone la qualificazione degli
rgati tramite certificazione attestante i requisiti prescritti. Tale certificazione deve essere rilasciata da un
,ratorioUfficiale.
Acqua
l.'acquad'impastodeverispettarele prescrizionidellanormaUM-EN 1008.
I
Additivi
(ili additivi sono prodotti che, aggiunti al calcestruzzoin piccole quantitàrin massarispetto al cemento,inducono le
cstemodifichedelleproprietàdel calcestruzzo.
:rrnulosi intendefrantumatoquandopresenlamenodelZQ%di superficiearrotondata.
,,.
66
rili additivi devono rispettarele prescrizioru delle LrNI 7101-7120 ed LINI EN 93412,non devono contenere
rnzedannosein quantitàtali da pregiudicarela durabilitàdel calcestruzzoo da causarecorrosionedellearmature.
l. impiego di additivi è consentitoprevia la verifica del loro dosaggio e delie prestazionidelle miscele,allo stato
.o e aLlostatoindurito
richiesti negli elaboratidi progetto.Essi dowanno
ii farà uso di additivi aerantiladdove questi sianoespressamente
e aggiunti al caicestruzzonel mescolatore in soluzionecon l'acqua di impasto, con un sistemameccanicoche
.rnta di aggiungereI'additivo in quantità vanabili di non più del 5oA della quantitàindicata nello studio delia
ciae che assicurila suauniformedistribuzionenel1amassadel calcestruzzoduranteil penododi miscelazione.
J Aggrunte
l-e aggiunte sono materiali inorganici finemente macinati che possono essere aggiunti al calcestn)zzo per
::tìcarnele carafteristicheo ottenernedi speciali.
i.'irrpiego nelle miscele di aggiunte è consentito purche in quantità tali da non pregiudicare la durabilità del
,,'struzzoo da causarecorrosionealle armature.
l.e ceneri volanti impiegate dovranno essereconformi alla norrna UNI EN 450. Quando I'aggiunta awenga in
:luzionedel cementola percentualedi ceneri non dowà superareil20o^ del peso totaleceneripiù cemento.
l.e prestazionidei calcestruzziconfezionati con I'aggiuntadi ceneri volanti o a.ltreaggiuntedi tipo II (secondola
:na{lNI 9858),sia allo statofrescoche indurito, vannoverificatenel corso della fasedi qualificadellemiscele5 Prodottif lmogeni
i prodotti filmogenisono applicatisulla superficiedel calcestruzzoper ridurre la perditad'acquaper evaporazione
:rreil primo periododi indurimentoed evenfualmente
durantela successivamafurazionedel caicestruzzo.
i.e caratteristichedei prodotti filmogeni dovranno essereconformi a quanto indicato nella norma LINI 8656 (úpo 1
:)
La costanza della composizione del prodotto filmogeno dev'essere verificata al momento
rpprorvigionamento.
Qualora sia prevista la realizzazionedi uno strato superficialein conglomerato bituminoso,il prodotto deve
lue fotodegradabileper non costituire impedimentoall'adesionedella mano d'attacco Se questa qualità non è
'Lirata,la maturazionedella lastra in calcestruzzodovrà essereaffidata a sistemitradizionaliquali stuoie mantenute
ic o fogli di polietileneappoggiatisulla superficiedella lastra per un tempo dipendentedalle condizioniciimatiche
ìnunquenon inferiore a 72 ore.
4 Armature
ùrmature impiegate per la pavimentazione comprendono le barre di . trasferimento che assicurano la
lartecipazion.t.iZ piuit." adiacenti,le barre di legaturatra i giunti e le reti elenrosaldate
:r le armature andrannoposte in opera secondo quanto riportato nei disegni esecutividi progetto; dovranno essere
:cgatedispositividi posizionamentoe distanziamento,approvati dalla Direzione dei lavori, che ne impediscanolo
,tamentonel corso delleoperazionidi getto, costipamentoe finirura.
.i.l Barre di trasferimento.
':arredi trasferimento dowanno essere costituite da barre tonde lisce di acciaio della classeFeB22k, controllate in
;ìimento, rispondenti ai requisiti prescritti dalla normativa vigente (D.M. 9 gennaio 1996 e successivi
omamenti).Dovranno esserelisce, perfettamente rettilinee, esenti da sbavature, deformazioni o imrvidimenti che
,.rnopregiudicare il loro perfetto scorrimento. Le barre dovranno essere trattate con vernici anticorrosione ed
'ediatamenteprima della loro posa in opera, rivestite da una pellicola di materialelubrificante, secondo le
;azionidi progetto.
:;pucci per le barre di trasferimento, usati nei giunti di dilatazione, saranno metallici o di altro materiale rigido
,rvato dalla Direzione dei lavori ed awanno una lunghezzache ricopra la barra da 50 a 75 cm. Awanno sezione
,crsaletale da adattarsiperfettamenteal diametro delle barre ed a prevenire I'infiltrazione d'acqua.
'' ) Barredi \egarura
,arre di legatura dei giunti dovranno essere costituite da barre di acciaio ad adereruamigliorata, controllate in
:imento e dowanno rispondere ai requisiti ed alle tolleranze dimensionali fissate dalla normativa vigente (D M 9
,:lio 1996).
3 Retedi acciaioelettrosaldata
"ete di acciaio elettrosaldatadowà essere costituita da fili elementari del diametro e con distanza assiale tra i fili
rti nel progetto, controllata in stabilimento e rispondente ai requisiti ed alle tolleranze dimensionali fissats dalla
"..itivavigente(D.M. 9 gennaio1996).
' I Materialedi riempimento
per giunti di dilatazione
'-,rnpimento
dei giunti di dilatazione dowà essereeffettuato con tavolette prefabbricatedi materiale compressibile
rdentealleprescrizionicontenutenelle normaASTM D1752 Tipo II.
o/
i" oletle dorranno avere sufficienterigidezzada poter essereinstallatein corrispondenzadei giunti pnma
dellaposa
'eradel calcestruzzo
ed esserepredisposteper il passaggro
delle barre di traferimento,dove richiestodal progettà
-
,\larenahper la srgrllanradeigiunn
]ienali per la sieillaturadei giunti dovranno avere caratteristicheelasticheed adesiveidonee per il
riempimento
mte di giunti e fessurePotrannoessereimpiegatiprodotti colati a freddo o prodotti preformati
-'dotti colati a freddo dowanno essere misceiati secondo le proporzioni indicatè daila Ditta produttrice
entro
elatorio distnbutonautomaticiapprovati dallaDirezionedei lavori I prodotti preformatidowanno
essereconformi
\orma ASTIID2628
rsticiusati nel caso di sigillaturenecessarieper errori o incidenti di costruzione,sotto il controllo
continuo della
zronedei lavori e dopo autorizzazìonespecifica,potranno essere del tipo da colare a freddo e dowanno
avere
isiti rispondentialla norma SS-S-200.I sigillantidowanno essereapprovati dalla Direzione
dei lavori e presentare
re carattenstichedi resilienzae resistenzaall'invecchiamentoper effetto degli agenti atmosferici.
All;atto della
'ostadel tipo di sigillanteda impiegaredowanno
esserefornite le sezuentinotizie tecniche:
.rtteristiche
fi sichedel prodotto;
dalitàdi preparazione
del materiale;
Calitadi preparazione
del giunto prima della sigillatura;
dalitae limiti d'impiegodel prodotto (temperafure,umidità,ecc.);
ieranzaneilaproporzionedei sigillantia più componenti.
S lv{iscele
''lassedi resistenzadel calcestruzzoe definitadallaresistenzacaratteristicaa compresslone
rrusuratasu cubi dr 150
jr lato
@1) o cilindri di diametro 150 mm e altezza300 mm (fi.). Saranno utilizzati calcestruzziappartenentialle
.i indicatein Tabella44.2
Tabella 44 2
llasse
li resistenza
:
ck
Lr
N/mm21
îtl/mm2)
:25130
:30137
:3s145
:40150
:4s155
z5
]0
l0
l5
10
+5
,t
t<
IJ
i0
t5
:tmessoI'impiegodi calcestruzziaventeresistenzacaratteristicasuperiorea quelleindicate
nellaTabella44.2.
rl confezionamentoe la maturazione dei provini, e per la determinazione deila resistenza
meccanicadel calcestruzzo
::iariferimentoalleNorme LNI 6126, 6127,6130,6132,6133,6135,
alle prescrizionidelD.M. 9 gennaio1996 e
'cssiviaggiornamenti,
nonchéalle prescrizionidellepresentiNorme Tecniche.
lvorabilita degli impasti deve esserevalutata attraversomisure di consistenzadel calcestmzzofresco per
cui sarà
r'egato
il metodo dell'abbassamento
al cono (LINI 9418) n valore ottimale della consistenza
da manteneredurantela
!:ttzionedel calcestruzzoverrir scelto in funzione della metodologia di stesa impiegatq
dopo aver eseguito,se
tr\sario,una strisciatadi prova. Nel caso di stesamanualeil calcestruzzodovrà uu"..
un uúburrurn"ntoal cono
rpresotra 25 e 50 mm.
I'saggio,il tipo e la classedi cementoda utilizzare,sarannostabiliti nella fasedi qualificazionedelle miscele.
In osni
', il dosaggiodi cementonon potrà mai scendereal di sotto dei 300 kglm3
;'ortimento granulometrico delle miscele dowà essere realizzato impiegando almeno tre classi granulometriche
::le, di cui almenouna sabbia.La curva granulometricadelì'aggregatocombinato
saràprogettatae messaa punto
; tasedi quaiifica delle miscele e dowà garantire il raggiungiÀento d"ll" prestazioni richie"ste
sia allo stato fresco
;ndurito.La curva sceltaper ciascunamisceladovrà esserecomunicataprima dell'inizio
dei getti alla Direzionedei
'r cheprowederà a verificame la costanza.
:imensione
massimadell'aggregatodovrà essereindicatanegli elaborati di progetto, nel rispetto delle indìcazioni
iareal punto 5.4 dellaLINI 9958 e delle disposizionidi legge.
rrporto acqua-cemento(a/c) delle miscele sarà stabilito in modo da garantire il raggiungimento
della resistenza
rnica e di tutte le altre prestazioni richieste alle miscelesia allo stato fresco che indùrito. tn ogni caso
il rapporto
'rn dowà superareil valore di 0.50. Nella determinazionedel rapporto a,/coccorre consideraregli
aggregaùneila
':zionedi saturazionea superficieasciutta.Pertantobisogneràtenàie conto dell'umidità
degli aggregatìal momento
mpasto' sia che essa sia in eccesso o in difetto rispetto alla condizione su menzionuta,L base ai valori
di
.limento
determinati,in fasedi qualificazione,secondola Norma LINI 8520 parti 13"e 16'.
|rE gli elaboratiprogettuali richiedanoI'impiego di un additivo aerante,dowà essereinoltre garantito
il volume
r-:c di microbolle d'aria aggiunta specificatoin Tabella 443. Le microbolle dowanno essere
uniformemente
r ''u:tenellamiscela
68
rlrtlla.f-1.3
Diametromassimo
(mm)
dell'asereeato
Aria
Aeeiunta l7;)
)L
4
Ió
5
8
o
.'isaggiodi additivo aerante necessarioper ottenere nel calcestruzzola giusta percentualedi microbolle d'aria
untaed il valorecomplessivofinale del contenutod'aria,saràdeterminatodurantela fasedi qualificadelle miscele.
1.1 . Accettazione
dellemiscele
La composizionedella miscela (acqua, cemento,aggregati,additivi ed aggiunte)deve esserestabilitain modo da
.iisfare le specifiche prestazionali richieste, e di minimizzare i fenomeni di segregazioneed essudazione del
cstruzzofresco.
I tale scopo I'Impresa è tenuta a far eseguireuno studio della composizione del calcestruzzo(mix design). Tale
lro si articolerà in due fasi e comprenderà una fase di qualifica delle rruscelein laboratorio ed una di messaa punto
rmpiantodi produzione.
-2
Qualifca delle miscele in laboratorio
L'lmpresa, presenteràalla direzione dei lavori 1o studio di composizione del congiomerato cementizio sulla base
' richiestecontenutenegli elaborati progettuali.
Tale studio sarà eseguitopressoun LaboratorioUfficiale conterrài
irti delle prove fisiche e di resistenzameccanicarealizzatesu ciascunamisceladi cui sia previsto f impiego.
Perognunadellemisceleproposteper f impiegodowà essereindicato armeno:
.rl proporzionamento
analiticodi un metro cubo di calcestruzzo:
tipo, classee dosaggiodi cemento;
-la quantitàd'acquautilizzata;
-il rapportoa/c (con aggegati in condizionis.s.a.);
-la granulometriaed il dosaggiodi ciascunafrazionedegli aggregati;
i risultati delle prove di qualifica degli aggregatiutilizzati;
-tipo e dosaggiodegli eventualiadditivi ed aggiunte,
in caso di impiego di additivo aerante,il contenuto percentualedi aria inclusanell'impasto fresco;
classidi esposizioneambientaleper le quali la miscelaè durabile;
' la massavolumica del calcestruzzofresco;
- la lavorabilitàdellemiscele;
-le resistenze
meccanichealle scadenzeprescritte.
Potrà inoltre essereprevista la preparazione di provini per la determinnzione di qualsiasialtra caratteristica del
fstruzzorichiestadagli elaborati progettuali.
'j
Qualifca dellemisceleall'impianto
i.a Direzione dei lavori autorizzerà I'inizio dei getti solamentedopo I'approvazionedella documentazionerelativa
studi di qualifica delle miscele in laboratorio ed all'effettuazione, presso I'impianto di produzione, in
lraddittoriocon l'Impresa, di impasti di prova per la qualificazionedella produzione di ciascuntipo e classedi
{:struZZO.
l.aqualificasi intenderàpositivamentesuperataquando.
il valore della resistenzamedia a compressionea 28 giorni (RJ, misurata su almeno 4 prelievi (la resistenzadi
.irn prelievo e la media delle resistenze a compressionedi due o più provini) effettuati nell'intero arco di una
:.itadi produzionerisulti:
R * > 1 , 1 5R " k
,:rloreminimo di ogni singolo prelievo t &. - 1 (N/rnmz);
\
'aloredellaconsistenza
sia conforme alla classedichiarata;
rpportoa/c determinatosecondole modalità previstenella norma UNI 6393, non superidi 0 04 quellodichiarato
: Liualifica
dellemiscelein laboratorio:
'rlcre della massavolumica del calcestruzzofresco sia superiore al 97Yo di quello ottenuto nella qualifica deile
clcin laboratorio.
i approvazionedelle miscele da parte della Direzione dei lavori non libera in alcun modo l'Impresa dallg sue
nsabrlitàin base alle norme vigenti. La qualifica delle miscele dowà essereripetuta, con le medesimemodalità,
iualvolta verrannoa modificarsi sensibilmente
le caratteristichefisico-chimichedei costituentidel calcestruzzoo
Jaiita di confezionamento.
ó9'
.
'
4 Confezonamento
dellemiscele
ìli impiantidevonoavereuna adeguatacapacitàdi stocca-egio
dei materiali (cementi.aggregati,aggiunte,additivi)
previsto
programma
dei lavori
.rrantirela continuitàdellaproduzionesecondoil
\taterialidi tipo diverso devono esseremovimentatie stoccati in modo da ev'itaremiscelazioni,contamlnazloruo
ioramento Non è consentitoii mescolamentodi cementi diversi per tipo, classedi resistenzao provenienza. Il
.ntoe le aggluntedovrannoessereadeguatamente
protetti dall'umidità atmosfericae dalleimpurita
,)urantelo stoccaggiodegli aggregati occorre evitare che si verifichi una segregazioneall'intemo di ciascuna
inegranuiometrica.
Lili additivi devono esseretrasportati e consewatiin modo da evitare che la loro qualità venga compromessada
i chinucio fisici
i dispositividi dosaggiodel cemento, dell'acquae degli additivi dovranno esseredi tipo individuale.Le bilance per
addizionale).
.aturadegliaggregatipossonoesseredi tipo cumulativo(peso del1evarie pezzaturecon successione
i)ovrannoesserepredisposteapparecchiafureo procedure di controllo tali da consentire,per ogni ìmpasto, il
ollo dell'umiditadegli aggregatie quindi I'aggiuntadellacorretta quantità d'acqua.
,i dosaggloelTertivodegli aggregati,dell'acqua,del cementoe delle aggiunte dovr2ressererealtzzatocon precisione
'0, quellodegliadditivicon precisionedel 5%.
e bilance dovranno essere revisionate almeno una volta ogni due mesi, tarate all'inizio del lavoro e
rssivamente
almenouna volta all'anno.La loro orecisionedovrà esserepari almenoquellariportatanella prospefto
ia normaLll 9858
' iii impasri dovramo essereconfezionati in mescolatorimeccanici aventi capacitàtale da conteneretutti gI
lienti dellaDesalasenzadebordare.
: tempo- e la velocità di miscelazionedovrannoesseretali da produrre una miscelaomogenea.Per quanto non
tìcato.rale la normatlNI 7163.
I 'e sr aggiungono all'impasto additivi in quantità inferiore a 2 g|rg di cemento, questi devono essere
i::riivamentedispersiin una parte dell'acqua di impasto.Quando a causa del breve penodo di attività degli additivi
i ecessarioaggiungerliin cantiere, il calcestruzzodeve già essere stato miscelatoin modo omogeneo pnma
i,iCirirazioneA] termine deil'additivazione il calcestruzzodeve essere rimiscelatofino a che I'additivo risulti
'leiamentedispersonellamassadi calcestruzzoed inizi ad esplicarela sua azione.
-
: Traspor:,,tie!!emiscele
, rraspxrriodei calcestruzzidall'impianto di betonaggioal luogo di impiego, ed il suo scarico, dovrà essere
i:rlc-rcoo mezzi idonei al fine di evitare la possibilitàdi segregazionedei singoli componentie comunquetali da
: ogrupossibrlita
di deterioramentodel calcestruzzomedesimo.
. ;:umeroder mezzi di trasporto utilizzati dowir esseretale da non provocare arrestidella produzione.
.. lernpc dr tra:pono non dovràrsuperaredi regola i 45 minuti. Qualora, in relazioneall'ubicazionedell'impianto,
:r'rnpoiia mas.sioredi 45 minuti, ma non superi le 2 h, il calcestuzzo potrà ancora essereutilizzato per la stesa
:e ia ccnsrstenza
con la prova Vèbè (LIM 9419)non superii 10 s.
al momentodello scarico,determinata
, ricesruzz per i quali, dal momento del confezionamentoal momento dello scariconel caricatore di alimentazione
: ::acciÌrrÉa casxforme scorrevoli siano trascorsi più di 2 ore, non potranno esseremessiin opera e pertanto dowà
::.e rmped:ro io s"-arico Per I'accertamento del tempo trascorso la Direzione dei lavori potrà controllare il
-rrnto dr traspf,no
-6ru cacco ù cacestruzzo dovrà essereaccompagnatoda un documento di trasporto nrl quale sarannoindicati.
-iumcÍo dr scrie.
jenor:rrs.axr 3ell' impianto di betonaggio:
: d^r' e ic cre d.icarico, di arrivo in cantieree di inizio/fine scarico;
- :j,eotrF.crzior ddl' autobetoniera;
rrnr dC càcr:re.
:e:rxrErtr.d{t ed rndirizzo del cantiere:
aJr:ctr itntl J, calcesrruzzofomito;
:k'o6rEr
o aiarchio dell'organismo di certificazione,se previsto;
.:cireérCSr*cnza
.: :{-sr: é €!*trrzooe ambientale;
r Ciry $ Ctn{S*Cnr::
s coèa càc ldrddcbi la ricena uttluzata per il confezionamento:
rrp(Ffira ddl'aggfegato;
'1 &xint
i $pa. b drcrt q ù coaenuto di cemento;
: r€ArfO rC
i ncàc*e i fs:c'oeh dell'lmpresa dowdr esibiredetti documenti agli incaricatidella Direzione dei lavori.
idorE documentazione in basealla quale sia possibileindividuareil punto della strutturacui
+'ere dosri t.sc
;-a cué
é -iúrfiî
tús dcrmaro
dÉcorrr da qu.anJo tuni i componenti del calcestruzzo sono all'intemo del mescolatore in rotazrone
iU
'" ) - 6 Posain operadellemiscele
:' : - 6 Ì Stesa
delcalcestntzzo
. a posa in opera del calcestruzzopotrà awenire manualmenteali'interno delle casseformelaterali o impiegandouna
:lacchinaa casseforrne
scorrevoli.
\e al momentodella posa in opera l'abbassamento
al cono supereràquello prescritropiu di 5 cm la Direzionedei lavori
.,ùtràrifiutarela consegnaed ordinarela sospensione
dellaposa in opera.
;ó2 7.6.2Posain operamanuale
i.a distribuzione del calcestruzzo sul sottofondo precedentementeumidificato sarà effettuata in modo continuo tra 2
;trccessivigiunti trasversali, impiegando tecniche adeguate a prevenirne la segregazione Lo scarico e la distribuzione
tel materiale awelrà utilizzando dispositivi approvati dalla Direzione dei lavori. Non sarà permesso camminare
ril'interno del getto con celzature sporche di terreno o altro materiale inquinante. Il getto sarà effettuato per quanto
rossibile in corrispondenza dei giunti di dilatazione e contrazione, senza alterarne I'assemblaggio;a tale scopo lo
.carico, da benna, tramoggia, o altro sistema di trasporto, dowà awenire esartamentein corrispondenzadell'asse
:entraledel giunto.
i.a compattazionesarà effettuata peÍ mez;n di vibratori inseriti nel calcestruzzo, aon particolare attenzione alle zone
:,rossimealle casseformelaterali, al bordo delle piastre realuzate in precedenzaed ai giunti. I vibratori non dowanno
'enirea contattocon il sottofondo, Ie casseformeo con le amature predisposteper igiunti. Essi inoltre non dovranno
:ssereiasciatiper più di 20 secondiconsecutiviin una stessaposizione,o usati per distribuireil calcestruzzo.Nel caso
:ir cui una parte di materiale vada a terminare sulla superficie di una piastra finit4 si dovrà prowedere alla sua
nrmediatarimozione con mezzi approvati dalla Direzione dei lavori.
í6.2.7.7Posain operaconmacchinoa casseforme
scorrevoli
,ì caìcestruzzoverrà distribuito, regolato, vibrato, compattato e livellato, mediante una macchina di stesaa casseforme
'iorrevoli, il cui tipo ed i cui equipaggiamenti (in particolare per quanto riguarda i dispositivi di vibrazione e
. rtmpattazione)sarannosottoposti all'approvazione della Direzione dei lavori.
:'articolareattenzione dovrà essere posta nell'esecuzionedelle parti della lastra in prossimità dei dispositivi di
ncoraggio o dei blocchi terminali. Eventualmente in tali zone, previa autorizzazione della Direzione dei lavori,
Impresapotrà eseguirela stesa della lastra con alimentazionedel calcestruzzotramite autobetonierae addensamento
rrediantevibratori e finitura manuale.In questo caso dovrà essererealizzato fra la parte di lastra posta in opera con la
:racchiradi stesae quella reabzzataa mano, un giunto di costruzioneper il quale non è previstal'adozionedi ulteriori
:rmaturerispetto a quelle previste nei disegni di progetto riguardanti i dispositivi di ancoraggioo i blocchi terminali.
,,27.7| Casseforme
e casseformelaterali per il getto del calcestruzzo saranno di tipo metallico ed awanno un'altezza pari a quella della
.'"rvimentazione,
Saranno fornite in parti di lunghezzanon inferiore a 3,00 m, prowiste di appositi dispositivi che ne
.'crmettanoil perfetto ancoraggio ed evitino quaisiasimovimento relativo delle parti adiacenti.La loro conformazione
:.1il loro assemblaggioin opera dovrà garantirne I'indeformabilità nel corso delle operazioni di geno, compattazione e
':nituradella pavimentazione.
La predisposizionedelie casseformedowà awenire con sufifrciente
anticiporispetto alle
'perazionidi getto per assicurarnela continuità.
'' 2.7.7.2
Macchinaa casseforme
scorrevoli
;r macchinaa casseformescorrevoli dowà esserein grado di effettuare la posa in opera, la vibrazione e la finitura della
'nimentazione come previsto
dagli elaborati progettuali. Dowà esseretale da costruire una striscia di pavimentazione
::largltezza
pari a quelladi progetto, senzaspostamentio instabilitàdi qualsiasitipo.
;t'-2.7,7.3
Preparazione
delpiano di posa
;rposain opera del calcestruzzosarà eseguitacon ogni cura e regola d'arte, dopo aver preparato accuratamenteil piano
;: posa, averne verificato le quote e le pendenzee dopo aver posizionato le armature metalliche per una lunghezza
.:lTrciente
a garantirela regolarità della stesa.
'rr la
medesimalunghezza, secondo le indicazioni progettuali, dowà esserepredisposto preventivamenteil drenaggio
lgitudinale,con i reiativi scarichitrasversali.
::mediatamente
prima della stesasarà effettuata una unudificazione del piano di posa, senzaportarlo a saturazione,per
',rtareuna rapidaperdita
di umidità del calcestruzzo.
piano di posa dowà essereinoltre protetto in modo da evitare la formazione o ia presenzadi ghiaccio al momento
'ilaposadel calcestruzzo.
71
' : - - J Posatn operadell'armaturametallica
e barre di trasferimento e quelle di cucitura saranno poste in opera in corrispondenza dei giunti, alla quota e con
.nierasse prescritti nei disegni di progetto. Saranno adeguatamente fissate e mantenute nel loro allineamento
:rzzontalee venicale medianteopportuni dispositivi"a perdere"approvati dailaDirezionedei lavori
.r massimarolleranza arnmessaneli'allineamento,orizzontale e verticale, delle bane di trasferimento, è di 20 ntm per
+-r metro di lunghezzadellabarra.
e barre di trasferimento, il cappuccio metallico ed i sostegni che costituiscono I'arrnatura in corrispondenzadei giunti
.: dilatazione. dorranno formare un insieme rigido preassemblato,pronto per essereposto in opera. Immediatamente
rma della loro posa in opera le barre di trasferimento saranno rivestite di materiale lubrificante per prevenire 1o
rrluppodi aderenzacon il calcestruzzo.
.)uandola sresadel calcestruzzoviene effettuata con una macchina a casseformescorrevoli le barre di trasferimento e
,,relledi cucitura saranrìoposte in opera" nei giunti longitudinali, incollandole con una resina epossidic4 all'interno di
,lpositi fon ncavari nel calcestruzzoindurito. Il foro awà un diametro da3 a 6 mm superiorea quello della barra e sarà
:cavatoperpendicolarmenteai bordo verticale della lastra, utilizzando preferibilmente una tecnica a sola rotazione. Le
rrre poste in opera non dowanno interferire con quelle in corrispondenza dei giunti trasversali.
'/ ;.7.7aLtmttanont
alia stesadelcalcestntzzo
, e operazionidi stesa del calcestruzzosono possibiii io ogn periodo dell'anno. Quando la temperaturadell'aria è
rferiore a - 5"C valgono le disposizionie prescrizionidella norma UNI 8981 parte 4". In oglu caso i getti saranno
,')spesiquandola temperaturadell'aria, misuratain una zona posta all'ombra, scenderàal di sotto dei 4"C, e non potrà
:,sereripresase la temperatura,salendo,non raggiungeràalmeno i2"C.La posa in operadel calcestnrzzodovrà essere
.Jspesa
nel casoche la temperaturadell'impastoscendaal di sotto di +10"C.
a nevee il gfuaccio,se presenti,dovrarno essererimossi,dalle armaturee dal sottofondo.per evitareil congelamento
'rìe operazionedovrebbeessereeseguitaimmediatamente
prima del getto. L'operazionedi riscaldamentodell'acqua o
:csli aesreeati è permess4 fino ad una temperaturamassima di 65"C. Il riscaldamentodovrà essereuniforme e
liranno essereevitati pericolosisurriscaldamenti
del materiale.
)urantele operazionidi getto la temperaturadell'impastonon dovrà superarei 35oC.Nel caso in cui la temperatura
redia giornaliera dell'aria supen i 30'C la superficie finita della pavimentazionedovrà esseremantenuta umida
'mulizzandoacqua,fino all'applicazionedei prodotti di protezione.In particolarela protezionedall'azionedel vento si
cndenecessaria
per tassidi evaporazione'superioria I kg/m2 h.
\c. nonostantele misure adottate, si manifesta il fenomeno della fessurazione da ritiro plastico, le operazioni di getto
"rfanno immediatamentearrestate.
.' 2.7.7.6
Ftnirurasuperfciale
\i termine delle operazioni di stesa la lastra deve essere livellata affinche le sezioni trasversali sialo conformi alle
'iescrizionidi progetto e le quote siano tali che, portate a termine le operazioni di finitura, la superficie della
,.rvimentazione
sia all'altezzaprevista in progetto. Non è ammessaI'aggiunta di acqua per facilitare le operazioni di
':mtufa
. e operazionidi finitura devono essereeffettuate con un'apposita macchina e dovranno condurre ad una consolidazione
'itrmaledella pavimentazione,ed all'ottenimentodi una superficiedi tessiturauniforme.Deve essereevitata l'eccessiva
'crrnanerÌza
della macchinain un punto.
\el corso del primo passaggiodella macchina finitrice una certa quantità di calcestruzzodeve esseresempre presente
:avantialla sua guida anteriore. Durante l'operazione di finitura la guida avanzerà,poggiando sempresulle casseforme
.rterali,nella direzione della stesa,con un movimento combinato longitudinale e trasversale.Se necessariol'operazione
;irà ripetuta fino ad ottenere una superficieuniforme, avente la pendenzaassegnatae senzaareedall'aspetto poroso.
a finitura manuale della pavimentazionenon è ammessase non in caso di rottura dell'apparecchiaturameccanica e
"rlo per il calcestruzzo oramai già posto in opera. La finitura manuale è altresì ammessa,a seguito dell'autorizzazione
lcllaDirezione dei lavori, in areein cui I'impiego della finitrice meccanicae particolarmentedifficile o impossibíle.
'i,2.7.7.7
Provadi stesa
. c operazioni si stesa potranno essereiniziate solo a seguito óella realizzazione di una prova di lavorazione in vera
:randezza.Tale prova awà per obiettivo la verifica del funzionamento delle attÍezzaturedi posa in opdra e di tutte Ie
ritretecniche che I'lmpresa intenda adottare per il completamento della piastra secondole prescrizioni degli elaborati di
.'rogetto. In caso di esito positivo della prova il tratto realizzato sarà integrato nell'infrastruttura, altrimenti verrà
rcmolito.
;6.3Stagionatura e proteTione della lastra
Pcril calcolodel tassodi evaporazione,
in frrnzionedell'umiditàrelativa,dellatemperahrae dellavelocitàdel vento,si puo fare
r.rrimento
alleLineeGuidasul calcestruzzo
struthualeredattedal ServizioTecnicoCentraledelMinisteroLL.PP..
a,,t
II
I
l'rr
li12
I
I
I
e protezioneadottati e la loro duratadowanno esseretali da garantirela prescrittaresistenzadei
| ':iodrdr stagìonatura
-rstruzzo
e
la
sua
durabilità
La stagionaturaprotetta inizieràsubito dopo il terminedelle operazionidi finitura e non
|
ra
per
essere
interrorta
periodi
superiori a mezz'ora. Durante il periodo di stagionaturaprotetta sarà necessario
I
Ie
getti
superfici
dei
ad
una
umidità relativa superioreaI 95%oevitandonel contempoche essi subiscanourti,
|,rrenere
f :azioni e sollecitazionidi ogni genere. Per la protezione deila pavimentazionepotranno essereimpiegati prodotti
I rogeniche impediscano1'evaporazionedell'acquadalla superficiedella lastra.Potrannoaltresìessereusati, stuoie o
|:[ éi polietilene
| 'pplicazionedei prodotti filmogeni sulla superficie del calcestruzzo sarà eseguita, ricorrendo alf impiego di
I idonea attrezzatvra,in condizioni dr altezza e di pressionepredeterminate durante la stesa di prova. In particolari
f:rdizioni climatiche (vento e soleggiamento) e di traffico (elevata frequenza di passaggio deì mezzi pesanti nella
trsia adiacenteal cantiere) l'applicazione del prodotto stagionantepotrà essererealizzata con sistemi manuali anche
l,ìu ,onu tra la macchinaa casseformescorrevoli el'attrezzatura mobile di spruzzaggiodel prodotto fiimogeno.
|'i caso si adottino stuoie si dovrà prowedere a mantenerleumide. Se durante il penodo di maturazione,fissato in
f'reno tre giorni, il film protettivo spruzzato sull'intera superficie di calcestruzzóverrà per una qualsiasiragione
Cio vale soprattuttonelle prìme
I'Impresadovrà rinnovare a sue speseil trattamentonella zona interessata.
i:rneggiato,
i,'di maturazioneed in condizioniventilate.In ogni caso I'Impresadowà teneredisponibiliin cantieremezziidonei ad
f'rcurarela protezionecontro la pioggia di una superficiepari a quellagettata durantedue ore di lavoro.
f.rantele pnme 72 ore di maturazione protetta il calcestruzzodowà esseremantenutoad una temperaturasuperiore ai
I C mentreper la prima settimanada1getto sarànecessarioevitarneil congelamento.Il conglomeratoeventualmente
I rneggiatodall'azionedel gelo saràrimosso e sostituitoa cura e spesedell'Impresa
I Esecuzionedei giuntí o degli ancoraggi
unti sarannorealizzatiperpendicolarmentealla superfrciedella pavimentazionesecondole indicazoru dei disegnìdi
getto E ammessauna tolleranzadi 12 mm sulla loro posizione,La linearitàdei giunti dovrà essereimmediatamente
riìcatacon un'asta rettilinea lunga 3m. deviazioni superiori a 6mm saranno corrette prima dell'indurimento del
iestruzzo.
rrevedela formazionedi:
runtitrasversalie longitudinalidi costruzione;
runtitrasversalidi contrazione;
'rntiîrasversalidi dilatazione
rlternativaai giunti di dilatazione,in relazionea quanto previsto in progetto, potrannoesserereaiizzatidispositil'i di
oraggioo blocchi terminali in corrispondenzadei viadotti ed all'inizio ed alla fine della pavimentazione
t I Giunridí cosffuzione
.:iuntitrasversalidi arresto di cantiere verranno eseguiti alla fine di ogni giornata di lavoro e nel caso di una
'rruzioneper tempi superiori a quelli di inizio presa del calcestruzzo.Si dowanno consideraretali, intem:aoni di
rro di durata suoeriorea 30 minuti. Le intemrzioni giomaliere saranno previste in corrispondenzadi un giunto di
itrazione
o dilatazione.
rrntidi costruzione,longitudinalie trasversali,verrannorealizzatigettandocontro una cassaforma,liscia o sagomata.
o di iegatura.
lrevistodal progetto tale cassaformadowà consentireil passaggiodelle armaturedi compartecipazione
t 2 Giuntitrasversalidi conftazíone
'Lrntitrasversalidi contrazionesararuìocollocati nelle posizionied alla distanzariportatenei disegnidi progetto. Essi
.urnorealizzatiformando un'incisione sulla superficiedel calcestnJzzoancoraplastico o realizzandoun taglio con
: segadopo che il calcestruzzoabbiaraggiuntouna resistenzasufficienteed awannoun'ampiezzadi aimeno3 mm.
rndo il giunto è realizzafosui calcestruzzoplastico gli spigoli debbono esserelisciati e finiti con uno strumento
tito Se inveceil giunto e segatoessoandràripulito ed eventualmente
rifinito per riprendereeventualischeggiature.
;i
Giunfi îrasversal.idí dilatazione
.runti trasversali di dilatazione, in alternativa agli ancoraggir saranno della tipologta prescritta dagli elaborati di
lctto. Essipotrannoessereimpiegati:
.rtransizione
tra la pavimentazionea piastracontinuae altri tipi di pavimentazione:
. approccioed alla uscitada opere d'arte.
; J.l Giuntidi transizione
tra pavimentazioni.
rntitrasversa.li
di dilatazione,disposti ortogonalmenteall'assestradale,sarannoottenuti inserendonel getto apposite
,lettedi materiale defonnabile.Le tavolette dowanno avereun'altezzaugualea quelladella lastrain calcestruzzoe
.pessoreprevisto in progetto. La posa in opera delle tavolette dovrà esserepreiiminareal getto e con tutti gli
,rsimentie la cura necessariperchè il giunto risulti rettilineo,regolare e della larghezzastabilita I bordi delle iastre
:ìquesarannocollegatiattra\erso i giunti trasversalidi dilatazionecon barre di trasferimentodi diametro,lunghezza
'rterasse
indicatiin progetto
t)
ii dowanno impiegare i necessaridispositM per assicuraree mantenere I'esatta posizione dei tondini durante il getto,
ancoraggiodi una estremità ad una delle lastre ed il libero scorrimento dell'altra estremitànelia lastra contigua, senza
rossibilitàdi spostamentiin sensoverticale.
.rt4.3.l.I Gunti in corrispondenza
di opered'arte
giunti in corrispondenzadi opere d'arte dowanno esserereahzzatiin corrispondenzadel passaggiofra pavimentazione
:on piastraad armaturacontinua e pavimentazione su ponte o viadotto o sottovia altro
|erranno realizzaticome da apposito disegno di progetto, prowedendo con adeguati accorgimentia lasciare scoperti i
:crri d'armaturain corrispondenzaal bordo dei giunto.
l'articolareattenzionedeve porsi per garantire la costanzadella luce libera fra le facce contigue della lastra e la soletta
.iell'operad'arte.
ll dispositivodi giunto saràquello previsto in progetto.Terminatala posa di quest'ultimo,si prowederà con un getto di
'uturlraccordo a regolarizzarele superfici di passaggio.
;(t4.4 Dispositividi ancoraggioe blocchi terminali
ii procederà,prima dell'inizio delle operazioni di posa in opera delia lastra in calcestruzzo,alla effeftuazionedegli
'cavi a sezione obbligata" con demolizione degli strati sottostanti necessan per la reahzzaàone degli ancoraggi.
|erranno quindi posizionati i ferri d'armatura e si procederà infine al getto del calcestruzzofino alla quota indicata neì
irsegnidi progetto curando la predisposizionedei ferri d'attesa e la sagomaturadella superficiedel getto, in modo da
';rvorirela trasrnissionedegli sforzi di taglio in corrispondenzadi detta superficie di ripresa.
il calcestruzzosarèr1o stessodella lastra e sarà gettato a mano secondo le sagomee le dimensioniindicate nei disegni di
rrogetto.Al momento della posa in opera dell'armaturacorente e di quella di rinforzo della lastra,si prowederà alla
,rstemazione
dei ferri di collegamento fra ancoraggi e lastra e quindi alla successivaposa in opera del calcestruzzo che
rrà effettuatanegli spessoriindicati nei disegnidi progetto.
: Èni di armaturadegli ancoraggi sararno dello stessotipo di quelli adoperati per la lastra ad armaturaconúnua.
:a4 5 Sigillanradergiunfi
l.a sigilÌaturadei giunti dovrà awenire immediatamentedopo il termine del periodo di stagionaturaprotetta, e prima
ic'll'aperturaal traffico dellapavimentazione.
..a temperaturadowà essere superiore ai 4"C al momento dell'installazione dei prodotti preformati, ed ai 10'C per i
.'rodotti colati. Al momento dell'installazionei giunti devono essere asciutti e perlettamentepufiti (devono essere
"rrnossitutti i residui dei prodotti di protezione, ad esempio tramite sabbiatrlra, e quindi il giunto va pulito con aria
ompressa).Prima delf installazione del materiale di sigillo i giunti dowanno essere ispezionati dalla Direzione dei
.rvoriche ne verificherà lalargltezza, l'altezz4la linearità e la pulizia.
i6.5Autoiuauone per la transitabilità della lastra
'iulla lastrain calcestruzzoad armatura continua non potrà circolare alcun veicolo prima che siano trascorse almeno 72
,re dall'esecuzionedei getti salvo diversa indicazione del progetto con verifica delle resistenze raggiunte dal
..rlcestruzzoal momento dell'apertura. Tale verifica sarà effettuata su provini confezionati con calcestruzzoprelevato al
':rr)mento
dellastesae maturati all'aperto in condizioni analoghea quelle della lastra
:'lmpresa dovrà predisporregli opportuni accorgimentiper evitare che autoveicoli dr qualsiasitipo possano anche
rrcidentalmentetransitare sulla lastra prima del termine sopraindicato e comunque dowà prowedere alla riparazione
ici danniarrecatida veicoli che non abbiano rispettato i segnalidi divieto.
'apertura
:
al traffico non potrà awenire prima che le prove di controllo sulla pavimentazionefinita abbiano dimostrato
' raggiungimento
delle resistenzepreviste in progetto.
íd.6Controlli
controllo della qualità dei materiali impiegati per la costruzione della pavimentazionein calcestruzzoe della loro posa
:ì ùpera,deve essereeffettuato mediante prove di laboratorio sui materiali costituenti, sulla miscelasia allo stato fresco
re indurito,sulle carote estrattedalla pavimentazionee con prove in siru.
ubicazione
dei prelievi,e la frequenzadelle prove sono indicati nella tabella44.4
rhella 44 4 - lastra in calcestruzzoad armatura continua
ÌPODI
,1N,{PIONE
Inizrale quhdi osni l2 mesi
J$I!.qaIO
i 5 0 0 0m ' d i s t e s a
1;lcsiiuzo ftesco
-A
Calcestruzo Iadurito
Carotep€r resistenze
Cartrere
Pavrmentazione
Larote Per sp€sson
Pavimentazione
Pa\4frìentazione
Pavimentazione
Pavimentazione
Pavimentazione
Panmentazione.
Panmentazione
Pavimentazione
Pavimentazione
Giornaliera
Giomaliera oppwe
opni 1000 m2 di stesa
Cnomaliera oppure
oem 1000 m2 di stesa
Ocni 100 m di stesa
Misura tn continuo
con base di mrsura
di 2Om
Osd 10 m di fascia dr stesa
Ogru I 0 m di fascia di stesa
366.1 Stalità dei materiali
Itrima dell'impiego l'Impresa dowà presentarealla Direzione dei lavori i certificati attestanti le caratteristichedi tutti i
Inaterialiimpiegati.
Ogni prelievo dei materiali impiegati (acqua, cemento, aggregati, aggiunte, additivi) deve essere costituito da due
;ampioni; un campione viene utilizzato per i controlli presso un Laboratorio Ufhciale, I'altro resta a disposizione per
cventualiaccertamentie/o verifiche tecniche successive.
\e[ corso della lavorazione va controllata la distribuzione granulometrica di tutte le pezzafi)re di aggregati lapidei
lttlizzate. Nella curva granulometrica di ciascuna pezzatvra sono ammesse differenze delie singole percentuali di
rassante
di:
| 5 per I'aggregatogrosso;
:3 per I'aggregatofino;
nspettoai valori consideratinellafasedi qualificadellemiscele.
i6 6 2 Controlhsul calcestruzzo
fresco
lcontrolli sarannoeffettuati sul calcestruzzoprelevato all'atto della messa in opera (LINI 6126). Il prelievo delle
niscele allo stato fresco sarà effetfuato, su incarico della Direzione dei lavori, da un Laboratorio Ufficiale che
lrowederà all'esecuzione
delleprove nei tempi e nei modi previsti dalle norme tecnicheadottate
[:atte salve le tolleranze specificate nel seguito, le caratteristiche delle miscele allo stato fresco dovranno essere
conformi alie specifichedi progetto ed ai valori di riferimento fissati nelle fase di qualifica In caso di non conformità la
l)irezionedei lavori potrà ordinare I'arresto del cantieree la riqualifica delle miscele.La verifica della composizione
,Jelcalcestruzzoè effettuata controllando la distribuzione granulometrica dell'aggr€gato, il contenuto di cemento ed il
rapporto a/c secondo la modalità previste nella norma UNI 6393. Nella curva granulometricadell'aggregato combinato
sonoammessedifferenze delie singole percentualidi passantedi:
. 5 per l'aggregatogrosso;
: 3 per I'aggregatofino;
rispettoalla curva di progetto. Per il contenuto di cemento e di acqua sono anìmessetolleranze rispettivamentedel 3Yoe
d e i1 0 %
Se e prescritto l'impiego di additivo aerante, sarà determinata la percentuale di aria inclus4 secondo le modalità
prer"iste
nellanormaLINI 6395,
Dovrà inoltre essereeffettuato il controllo della consistenzadel calcestruzzo fresco.
i6 6 3 ControÌlisul calcestntzzo
induito
Sonopreviste,in aggiuntaalle prove di resistenzaa compressionerelative al controllo di accettazione(D.M. 9 gennaio
ì996), prove di resistenzaa flessioneGfNI 6133) su provini confezionatiprelevandoil calcestruzzofresco all'atto della
posain opera ([INI 6126) e prove di resistenzaa compressionesu carote estratte dalla pavimentaeione.
ll numero ed il tipo dei provini da confezionareper i controlli di accettazione sarà specificato dalla Direzione dei lavori
\econdole prescrizionidel D.M. 9 gennaio 1996
Sr effettuerannogiornalmente almeno 2 prelievi per la misura della resistenza a flessione; le dimensioni dei provini
sarannoquelle specificate nella norma UNI 6130. I prelievi, ciascuno di 2 provini, saranno rappresentatividell'intera
liornata di lavoro.
ta Direzionedei lavori preciseràdi volta in volta, in funzione del metodo di stesae compattazioneadottato, e delle
condizioniambientaliin cui si effettuano i getti:
rl metododi compattazionedegli stessi,
-le condizionidi maturazione;
ed osni altro elementoche, secondole citate normeI-INI, debbavenire scelto al momentodell'esecuzione
delle prove.
l)erpo 3 giorni di maturazione sarà effettuata la prova di flessione, sui provini ottenuti dal primo prelievo. I risultati
.ilienuti. in relazione ai dati forruti nelia relazione di qualifica delle miscele, serviranno a verificare I'efÉcacia dei
irs:emtdi stagionaturae protezioneadottati. In tal senso la Direzione Lavori potrà ordixare il proiungamentodella
s:aSionatura
protefta.
/)
,)opo 28 giorni di maturazione sarà effettuata la nrova di flessione
sui provini ottenuti dal secondo prelievo. Sarà
'erificata su base statisticala congruenza tra i valori di
resistenza a flessione cosi misurati e quelli di riferimento
rttenutiin fase di qualifica delle miscele.
il controllo delia qualitàdel calcestruzzoin opera saràeseguito
sulla lastrafinita, a prescinderedall'esito dei controlli di
rccettazione,e delle altre prove effettuate sul calcestruzzJprelevato
alla messain ópera. venà determinatala classe di
:esistenzadel calcestruzzo in sito e, in base alle relazioni
sperimentali stabilite nella fase di quatifica delle miscele, la
'uaresistenzaa flessione.
i'er I'esecuzionedei controlli e previsto il prelievo di carote dalla pavimentazione
firuta e la loro rottura a 2g giorni dal
itlto.
il prelievo dei campioni e la loro conservazione,dowà awenire
secondo quanto pre\4sto dalla norma uNI 6131 e sarà
'llettuatoda Laboratori
Ufficiali.
;66.4 Capacitàportante
sulla pavimentazionefinita, il controllo della capacità portante
si eseguemediante indagine sul bacino di deflessione o
' on la stima delle caratteristichemeccanichedei diversi itrati costituentl
h sowastrunura.
ia capacità portante della pavimentazione puo essere
determinata con prove dinamiche tipo FWD, o con sistemi
rnaloghi Per I'accettazione della sovrastruttura deve verificarsi
che i valoridi deflessionemisurati devono essereuguali
' minori di quelli ammessi.nelcalcolo di progetto in
relazionealla vita utile prevista per la pavimentazione.
''a media dei risultati sui tronchi omogenei (di lunghezza
massima di f km) déue essereconfrontata con il valore
'revisto in progefto Per misure
di deflessionesuperiori al 20o/odel valore ammissibilein progetto, la pavimentazione
icveesseredemolitae rifatta a spesedeli,Impresa.
;46.5 Spessore
0 spessoredella pavimentazionedeve esseredeterminato,per
ogni tratto omogeneodi stesa,facendo la media delle
t"ri-i""n", J;;;ì
valori con spessorein
'ccesso,
nspetto a quello di progetto, di oltre il 5%.
'rrà possibile in alternativa misurare
lo spessore con apparecchiature automatiche i cui rilevamenti siano
stati
'recedentemente
tarati utilizzando le carote estrafie.
'",6.6
Regolarità
controllodellaregolarità_riguarderà
siail profilotrasversale
chequellolongitudinale.
: pt:lJo trasversaie
e quellotrasversale
suia*o controllati,
p", i"rtodi;
;A;i;;gido di 5 m di lunghe,zn,entro24
'redallastesadelcalcestruzzo.
:rcaso di inegolarità comprese tra i 6 ed i 13 mm è richiesta
la loro eliminazionemediantemolafura" se superano i 13
'rrnla pavimentazione,
per il tratto interessatodall'inegolaritàsaràdemolitae ricostruitaa spese
dell,Impresa.
longitudinale
effettuatomediante
i-otràinoltreessere
la rirevazione
del profilo
,,::*:?l:j"j:1,:t*T1-9_1,Li:ut"
ìngitudinaledella pavimentazione,secondo la
norma ASTM E950 ed il successivocalcolo dell,indice IRI_ Le
lparecchiature utilizzate dovranno essere di classe I e dovranno effettuare il rilievo
con un intervallo di
.lmptonamento
inferiorea 30 cm.
I mrsure del profilo longitudinale interesserannoalmeno
una corsia e dovranno essere eseguite in un periodo di
rmpresotra 30 ed il 90" giomo dall'aperturaal traffico.L'indice
IRI è calcolatoimpiegandoI'algoritmo riportato dalla
'rrmaASTM 81926
i tratti rilevati dowanno essere costruiti dei profili di regolarità
(riportando i valori di IRI in funzione della
rsizione)utilizzando una base di riferimento della lunghezza
di 2a m. In questi profili il valore dell'IRI non dowa
.seresupenorea3mm/m.
67
Aderenza
,'rr tì
il tappeto di usura il Coefficiente di Aderenza-Trasversale(CAT)
misurato con I'apparecchiaturaSCRIM (CNR
'
tl. n
n. 1147/92)
47/92\
d
e v e rrisultare
iq,llq.o
csuperiore
rrna.in.o o
n , ,uguale
-,.1^
^ n <^ r- ^tz^-r deve
a
0.60.In alternativa
si puo determinare
la r"titt.*u li"uirilo;":;ni]
'n lo SkidTester(cNR B U. n. 105/85)chedeve
fomire
valori
di
BpN
(Britishpendulum
Number)maggiorio uguali
'r0
olrrrtv
loglttlg
s'lt.ezza
di sabbia(tIS), determinatasecondola metodologiaCNR B.U. n. 941g3,
o medianteapparecchiature
a rilievo
,ntrnuo
deveessere
superiore
o ugualea 0.4 mm
] misuredi CAT e HS devono essereeffettuatein un periodo
di tempo compresotra il 15" ed il 90o giorno
rli'aperturaal traffico, per ogni corsia,con un "passodi rnisura"
di r0 m I valori misuratipossono,eventualmente,
'cremediatiogni 50 m per tenerecontodi disomogeneità
occasionalielocalizzate.
quanto riguarda le misure di HS eseguite con il "mini
texture meter" il valore da assumerecome riferimento e l a
dia dei quattro valori ottenuti misurando quattro strisciate
longitudinali, distanziate in senso traversale di 50 cm,
,rferibilmente
ubicatenellezone più battute dalleruote
i casr rn cui il valore medio di CAT o di HS sia inferiore
o uguale rispettivamentea 0.40 e 0.25 mm si deve
completacon fresa
dello
- - ^ - - stratoe alla stesidi
u r un
u r r rnuovo
ruvvv ù
strato.
r r 4 r u . lIn
ll d
Lcrilauva
alrernativa
\ :;::1:iliît:Y::""
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procedere
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sil ppuò
5
ro(
,
.
,,
..
.I dnetluaTrone
dr trattamenti
di imrvidimento per portareil valore deficitarioal disopradellasogliadi accettabilità
,ta
t
76
Art.37 Pavimentazioniin calcestruzzoad armatura continua
I Generalità
pavimentazioniin calcestruzzo ad armafura continua sono costituite da una piastra continua di calcestruzzo,
rrristadi un'armatura,anch'essasenzasoluzionedi continuità, cui e affidato il compito di guidarela formazionedi
sistemadi fessureuniformementedistribuite, rawicinate e di piccola ampiezza.
la loro esecuzione
si applicherannole disposizionidi cui atl'articolo precedentecon le seguentidifferenze.
I l Matertafi costituenti e loro qualificazione
i,
l. 1 Aggregah
liggregatofino deve essere costituito da elementi naturalì e di frantumazione e dowà avere una composizione
lnulometricacompresanel fuso riportato in tabella45 I
Tabella45.1
Com
ulometrica a
Seriesetacci
t-]-l.ll2332
Passante(%)
ó
t00
90 - 100
65-90
45 7 5
22-46
A
2
05
0.25
0 125
7
1{
0-5
Modulo dr lnezza.2.7 < MF < 3.5
. I Armature
[-e armatureLrnpiegateper la lastra in calcestruzzoad armatura continua comprendonole barre dell'armatura
rnre e di rinforzo. longitudinalee trasversale,le bane dí trasferimentoche assicuranola compartecipazionetra 2
'treadiacenti,le bane di iegaturatra i giunti e le reti elettrosaidate.
'.2.1
Barre dell'armatltra corrente e di rinforzo.
I ferri dell'armatura corrente, longitudinale e trasversaie, awanno i diametn, gli interassi e le lunghezze indicate nei
rru di proeetto Sarannocostituiti da barre di acciaio ad aderenzamiglioratadella classeFe B 44k, controllati in
riimento,e dor'rannorispondereai requisitied alle tolleranzedimensionalifissatedal D.M 9 eennaio1996
Le arrnaturesarannofornite in opera dallo stabilimentopre-assemblatein pannellicon dimensionilongitudinalie
'crsahanch'esseindicatein progetto e comunquetali da permefternela movimentazioneautomatizzatanel treno di
I con posrzlonamento
nel cassoneftoe sovrapposizioniperfettamenteparalleledella lunghezzaindicatain progetto
eno lù cm) [n corrispondenzadelle sowapposizionisi dowà prowedere ad una idonea legaturadei ferri o in
:lalivaallaloro sa.ldarura
La quola dr progetto dell'armatura longitudinale e trasversale corrente sarà garantita a pie d'opera
::senblaegìodei pannellicitati su tralicci di armatura in posizione, numero, dimensioni e a.ltrecaratteristiche
. : : e n e ip r o s e t Ì o
_I
8a,,e i: i,as.[enmento
' ,j:a'metro.il distanziamentola lunghezzae la posizionedelle barre di trasferimentosarannoquelli indicati negli
:3ilr Pfùgelto Dorramo esserecostituite da barre tonde lisce di acciaio della classeFeB22tu controllate in
rÈîlur. ossfildenri ai requisiti prescritti dal D.M 9 gennaio 1996 Dovranno essereiisce, perfettamenterettilinee,
Ji sba"a!u;-e.delormazioni o imrvidimenti che possano pregiudicareil loro perfetto scorrimentó.Le barre
:: .!' 6s€re lianate con vernici anticorrosioneed immediatamentepnma della loro posa in opera,rivestiteda una
.--.a
i na:enae lubriircante.secondole indicazionidi progetto.
:él;u;.-: ler le baire di trasferimento,usati nei giunti di dilatazione,sarannometallici o di altro materialerigido
'a:,- Cf;.a D:rezione dei lavori ed avrannouna lunghezzache ricopra la barra da 50 a 75 cm Avraruro òezione
::sa-eiaie ja acaiiarsiperiettamenteal diametrodellebane ed a prevenirel'infiltrazioned'acqua.
. -r 3---a::
.i-q:l:i..:
: :3:;t :: ,ega:uradei srunti, avranno i diametri, gli interassi e le lunghezzeindicate nei disegni di progetto.
--::"rrl::-::e c3
ia:íe Ji acciaio ad aderenzamigliorata,controllatein stabilimentoe dowanno nspondereai
..: :; a:.t :--..e:aueiimensionalitìssatedalD.M. 9 sennaio1996
77
" 2.2.4 Retedi acciaio elettrosaldata.
Dovrà essere costituita da fili elementari del diametro e con distanza assiale tra i fili indicati nel progetto,
ontrollata in stabilimento e rispondente ai requisiti ed alle tolleranze dimensionali fissate dalla normativa vigente
D.M 9 gennaio1996)
'
per giunri di dilatazione
2.2.5 Materialedí riempimento
Il riempimento dei giunti di dilatazione dovrà essere effettuato con tavolette prefabbricate di materiale
ompressibilerispondentealle prescrizioni contenute nelle norma ASTM D17 52 Tipo II.
Le tavolette dowanno avère sufficientengidezza da poter essereinstallate in corrispondenzadei giunti prima della
rosa in opera del calcestruzzo ed essere predisposte per il passaggio delle bane di traferimento, dove richiesto dal
rìrogetto.
Saivo diversa indicazione, le tavolette dowanno avere dimensioni (altezza e spessore)coincidenti con quelle del
:ìunto indicate negli elaborati di progetto. Qualora sia richiesto I'impiego di più tavolette per un singolo giunto, esse
iowanno essereadeguatamentecollegate.
:1.2.3 Materialiper la sigillaturadei giunti
Si tratta di materiali aventi caratteristiche elastiche ed adesive impiegati come riempimento sigillante per giunti e
'rssure.Potranno essereimpiegati prodotti colati a freddo o prodotti preformati
I prodotti colati a freddo dovranno esseremiscelati secondo le proporzioni indicate dalla Ditta produttrice entro
riscelatorio distributori automatici approvati dalla Direzione dei lavori. I prodotti preformati dowanno essereconformi
illanormaASTM D2628.
I mastici usati nel caso di sigillature necessarieper errori o incidenti di costruzione, sotto il controllo continuo della
rrrezionedei lavori e dopo autonzzazione specifca, potranno essere del tipo da colare a freddo e dovranno avere
:cquisitirispondentialla norma SS-S-200.I sigillanti dovranno essereapprovati dalla Direzionedei lavori e presentare
,uone caratteristiche di resiiienza e resistenza alf invecchiamento per effetto degli agenti atmosferici. All'atto della
rropostadel tipo di sigiilanteda impiegare dovranno esserefornite le seguenti notizie tecniche:
- caratteristichefisiche del prodotto;
- modalitàdi preparazionedel materiale;
- modalitàdi preparazionedel giunto prima della sigillatura;
- modattà e limiti d'impiegodel prodotto (temperature,umidità, ecc.),
- tolleranzanella proporzionedei sigillantia più componenti,
-
2 4 Miscele
Il calcestruzzodeve possederele proprietà richieste (calcestruzzoa prestazionegarantita).
misuratasu cubi di
La classedi resistenzadel calcestruzzoe definita dalla resistenzacaratteristicaa compressione
50 mm di lato (\s) o cilindri di diametro 150 mm e altezza300 mm (f1).
Sarannoutllazati calcestruzziappartenentialle ciassi indicate nella tabella 45.2.
Tabella 45.2.- Classedi resistenzacalcestruzzi
rck
Classe
di resistenza
Q'l/mm2)
40
c40l50
45
c4sl55
&r
(N/mm2)
50
55
ilam.esso tLrnpiegodi calcestruzziaventeresistenzacaratteristicasuperiorea quelleindicatenellatabella45.2.
La resistenzameccanica del calcestruz,zodovrà soddisfare le prescrizioni di progetto riguardanti la resistenza a
:ìcssionee la resistenza a trazione indiretta ln mancanza di esplicite indicazioni, saranno rispettate le prescrizioni
.ndicate
nellatabella45.3.
Tabella 45.3. - Resistenzameccanicacalcestruzzi
a3gg
Resistenza
(N/mn2)
meccanica
((1)
Compressione
Flessione
Trazioneindretta
140
> 4.5
>?5.<45
a28 gg
Q'l/mm2)
>50
>î5.<55
dei provini, e per la determinazione della resistenzameccanica del
e la maturazione
Per il confezionamento
6126, 6127, 6130, 6132, 6133,6135, alle prescrizionidel D.M. 9
norme
tINl
:lcestruzzo
si farà riferimentoalle
presenti
normetecniche.
,','rrnaio
prescrizioni
delle
1996,nonchealle
18
I a lavorabilità degli impasti è valutata aftraverso misure di consistenzadel calcestruzzofresco. per la misura
della
onsistenzasarannoimpiegati il metodo dell'abbassamentoal cono (LINI 9418) e la prova Vébé
GINI 94i9)
II valore ottimale della consistenzada manteneredurante la produzione del calcestruzzo verrà scelto in
funzione
:ellecaratteristiche
dell'apparecchiatura
di stesaimpiegata,dopo aver eseguito,se necessario,
una strisciatadi prova.
dosaggio,il tipo e ú chsse di cemento da uìili""are, ,".u*o stabititi nella fase di qualificazionedelle miscele.
In
.11
'gnicasoil dosaggiodi cementonon potrà mai scendere
al di sotto dei 375 kd*,.
L'assortimento granulometrico
--::--^-:*-'-*
delle miscele dowà essere
wrrwr w LvQrwL.w
realizzato impiegando
urrPrsócrruu
almeno quattro
curlrcltu
quótLtu
classi
class
:
..
"diverse, di cui almeno una sabbia.La curva granulometrica dell'aggregato combinato sarà progettata e
l'ranulometnche
fxessaa punto nella fase di qualifica delle miscele e dowà garantire il raggiungimento delle prestazionirichieste sia allo
fresco che indurito. La curva scelta per ciascunamiscela dowà essere comunicata prima dell'inizio dei getti
alla
i'rato
dei lavori che prowederà a verificarnela costanza.
f:)rrezlone
t,,Lu.dimensione massima dell'aggregato dowà essere indicata negli elaborati di progetto, nel nspetto delle
nportateal punto 5.4 dellaL|NI 9858 e delledisposizionidi legge.
{rdrcazroru
Il rapport.oacqua-cemento(a/c) delle miscele sarà staùilito in modo da garantire il raggiunglmento della
resistenza
i
reccarucae.di tutte le altre prestazioni richieste alle miscele sia allo stato fresco che indurilo
in og,u caso il rapporto
f
f-r'cnon dowà superareil valore di 0.45.
Ì Nella determinazionedel rapporto a./coccorre consideraregli aggregatineila condizionedi saturazione
a superficie
F'!crutta P:.tTlo bisognerà tenere conto dell'umidità degli aggregati al momento dell'impasto,sia che essa sia in
F;ces-so
o In dltetto rispetto alla condizione su menzionata,in base ai valori di assorbimentodeterminati,in fase
dì
!;ualificazione,
secondola norma LINI 3520 parti 13"e 16".
1
n-,^r^,^
-i:
r r
Qualora, gli elaborati progettuali richiedano I'impiego di un additivo aerante, dovrà essere inoltre garantito il
ciume minimo di microbolle d'aria aggiunta specificato nella tabella 45.4.. Le microbolle
dovranno essere
niformementedistribuite nella miscela
Tabefla45,4.- Volume minimo di microbolled'aria
Diametromassimo
Aria
dell'aggregato
Aggrunta(%)
(mm)
3l
a
A
lf)
8
Cì
Il dosaggio di additivo aerante necessarioper ottenere nel calcestruzzo la giusta percentualedi microbolle
d'aria
='rgiu-nta
ed il valore complessivofinale del contenuto d'aria, sarà determinato durànte la fase di qualifica delle miscele.
I1 ritiro idraulico del calcestnr"zzo,determinato secondo le norme UNI 7086 e LiNI 6555, dowà
essereinferiore a
It3 %ocon riferimento ad una stagionatura (al 50% di umidità relativa e 20 *
2") del calcestnzzo di 2g eiorni dal
rnfezionamento
Anche in zone in cui la temperatura non scendeabitualmenteal di sotto di 0 oC verranno richieste
dalla Direzione
':r lavori delle prove di resistenza al gelo
da eseguire sugli spezzoni di travetti degli impasti di prova o su provini
rrndricianaloghi a quelli utilizzati per la prova brasiliana. I piovini non dowanno pr"r"nì*"
alcun degrado quando
ritopostiallaprova eseguitacon le modalitàdi cui allaLINI 70g7.
'
2.4.1 Accettarionedelle miscele
La composizionedella miscela(acqua, cemento,aggregati,additivi ed aggiunte)deve esserestabilita
in modo da
'Jdisfare le specifiche prestazionali richieste,
e di minimizzare i fenomàÀ oi s"gregazione ed essudazione del
.!icestruzzo
fresco.
A tale scopo l'Impresa è tenuta a far eseguireuno studio della composizionedel calcestruzzo(mix
design). Tale
:rdiosi articolerà in due fasi e comprenderàuna fase di qualifica delle miscele in laboratorio
ed una di messa-a punto
.:ii'impianto
di produzione.
)5
'
Posain operadelle miseele
).5.1 Stesadel calcestruzzo
La posa in opera del calcestruzzo awerrà impiegandouna macchina a casseformescorrevoli.
Se al momento della
'ra in opera I'abbassamentoal cono
supereràquello prescritto più di 5 cm la Direzione dei lavori potrà rifiutare la
rrsegna
ed ordinarela sospensione
della posain opera.
Ii calcestruzzo verrà distribuito, regolato, vibrato, compattato e livellato, mediante una
macchina di stesa a
:-ieforme scorrevoli, il cui tipo ed i cui equipaggiamenti(in
iarticolare per quanto riguarda i dispositiq di vibrazione
,rnpattazrone)
sarannosottopostiall'approvazionedellaDirezionedei lavori.
;:ircolareattenzione dowà essere posta nell'esecuzionedelle parti della lastra
in prossimità dei dispositivi di
o dei blocchi terminali. Eventualmentein tali zone, previa autor\zzaztonedella Direzione àei lavori,
"')ragqlo
79
:Ìtpresapotrà eseguire la stesa della lastra con alimentazionedel calcestruzzotramite autobetonierae addensamento
Ldiantevibratori e finitura manuale.In questo caso dovrà essererealizzato fra la parte di lastra posta in opera con la
rcchinadi stesae quella realizzataa mano, un giunto di costruzione per ii quale non e previstaI'adozione di ulteriori
naturerispetto a quelle previste nei disegni di progetto riguardanti i dispositivi di ancoraggioo i blocchi terminali.
J.5.2 Macchinaa casseforme
scorrevoli
La macchinaa casseforrnescorrevoli dowà esserein grado di effettuare la posa in opera, la vibrazione e la finitura
'ila pavimentazionecome previsto dagli elaborati di progetto. Dowà essere di peso e potenza tali da costruire una
'isciadi pavimentazionedi larghezzapari a quella di progetto, senzaspostamentio instabilitàdi qualsiasitipo.
'
2.5.3Preparazione
delpiano di posa
La posa in opera del calcestruzzosarà eseguita con ogni cura e regola d'arte, dopo aver preparatoaccuratamenteil
rno di posa, averne verificato le quote e le pendenze e dopo aver posizionato le armature metalliche per una
nghezzasufficientea garantire la regolarità della stesa.
Per la medesimalunghezza, secondole indicazioni previste nel progetto, dovrà esserepredispostopreventivamente
Jrenaggio
longitudinale,con i relativi scarichitrasversaii.
Irnmediatamenteprima della stesasarà effettuata una umidificazione del piano di posa, senzaportarlo a saturazione,
tr evitareuna rapidaperdita di umidità del calcestruzzo.
Il piano dr posa dovrà essereinoltre protetto in modo da evitare la formazione o la presenzadi ghiaccio al momento
posadel calcestruzzo
"lla
'
) 5.4 Posain operadell'armaturametallica
L'armatura metallica corrente e di rinforzo sarà posta in opera nelle posizioni e con i diametriindicati nei disegni di
:ogetto.La posizionedei supportirispettola geometriatrasversaledellacaneggiata,saràdefirutanel progetto.
La contrruità deli'armaturacorrente,longitudinalee trasversale,saràassicuratamedianteadeguatesovrapposizioni
tllalunghezzaindicatain progefto (almeno70 cm.), perfettamenteparalleletra loro.
In corrispondenzadi dette sovrapposizionidella magliale barre longitudinalie trasversalidovrannoesserelegati fra
ioro o saldati Se previsti dal progetto potrà esserechiestol'inserimentodi dispositivispecialiper I'assorbimentodel
:moredi rotolamentoe lo smaltimentodelle acque di pioggianei pannellidi armatura.
Le barre di trasferimento e quelle di cucitura sarannoposte in opera in corrispondenzadei giunti, alla quota e con
irìterasseprescritti nei disegni di progetto. Saranno adeguatamente fissate e mantenute nel loro allineamento
ri;zontalee verticale mediante opportuni dispositivi "a perdere" approvati.dalla Direzione dei lavori. La massima
'ileranzaammessanell'allineamento, orizzontaie e verticale, delle barre di trasferimento, è di 20 mm per ogni metro di
t ghezzadellabarra.
Le barre di trasferimento, il cappuccio metallico ed i sostegni che costituiscono I'armatura in corrispondenza dei
;'unti di dilatazione, dovranno formare un insieme rigido preassemblato,pronto per essere posto in opera.
:lmediatamenteprima della loro posa in opera le bane di trasferimento saranno rivestite di materiale lubrificante per
.revenire
1osviluppodi aderenzacon il calcestruzzo.
Le bane di trasferimento e quelle di cucitura sarannoposte in opera, nei giunti longitudinali, incollandole con una
sina epossidica,all'interno di appositi fori ricavati nel calcestmzzo indurito. Il foro awà un diametro da 3 a 6 mm
,:ìReriorea quello della barra e sarà ricavato perpendicolarmente al bordo verticale della lastr4 utilizzando
.'referibilmenteuna tecnica a sola rotazione. Le barre poste in opera non dowanno interferire con quelle in
onispondenzadei giunti trasversali.
'?.5.5
Limitazionialla stesadel calcestruzzo
Le operazioni di stesa del calcestruzzosono possibili in ogni periodo dell'anno. Quando la temperatura dell'aria è
:icriorea + 5oC valgono le disposizionie prescrizionidella noÍna {-INI 8981 pute 4a. In ogni caso igetti saranno
.,spesiquandola temperaturadell'aria,misurata in una zona posta all'ombra, scenderàal di sotto dei 4"C, e non potrà
''screripresase la temperatura,salendo,non raggiungeràalmenoi2"C.La posa in operadel calcestruzzodovrà essere
.'spesanel casoche la temperaturadell'impastoscendaa[ di sotto di +10"C.
La neve e il ghiaccio, se presenti, dovranno essererimossi, dalle armature e dal sottofondo: per evitare il con':.anento tale operazionedovrebbeessereeseguitaimmediatamenteprima del getto. L'operazionedi riscaldamento
rri acquao degli aggregati è permessa,fino ad una temperaturamassimadi 65"C. Il riscaldamentodovrà essere
-:,:cFme
e dovrannoessereevitatipericolosisurriscaldamenti
del materiale.
Durante le operazioni di getto la temperatura dell'impastonon dovrà superarei 35 oC. Nel caso in cui la
flteralura media giornalieradell'aria superi i 30 "C la superficiefinita della pavimentazionedovrà essereniantenuta
-:-:s nebuitzzandoacqua, fino all'applicazionedei prodotti di protezione.In particolarela protezionedall'azione del
-:. 1 rendenecessariaper tassidi evaporazionea
superioria I kg/m2 h.
S:. ron..stanteie misure adottate,si manifestail fenomeno delia fessurazioneda ritiro plastico,le operazioni di
'= .. :!:-r:
.:ci tassc ú gsaptrazione. rn fi.rnzionedell'umidità relativa, della temperahra e della velocità del vento, si può fare
jg-!ì'-,n e-< -::ret C'.lJ,a sul csicesu-uzzostrutturale redatte dal Sen'izio Tecnico Centrale del Mrnistero LL.PP..
80
rÈttosarannoimmediatamentearrestate.
:' 2.5.6 Finiturasuperfciale
Al termine delle operazioni di stesala lastra deve esserelivellata affinche le sezioni trasversalisiano conformi alle
rrescrizioni di progetto e le quote siano tali che, portate a termine le operazioni di finitura, la superficie delia
lavimentazionesia all'aitezza prevista in progetto. Non è arnmessaI'aggiunta di acqua per facilitare le operazioni di
tinitura.
Le operazioni di finitura devono essere effeftuate con un'apposita macchina e dovranno condurre ad una
:onsolidazioneottimale della pavimentazione, ed all'ottenimento di una superficie di tessitura uniforme. Deve essere
.:vitatal'eccessivapermanenza
della macchinain un punto.
Ne1 corso del pnmo passaggio della macchina finitrice una certa quantità di calcestruzzodeve essere sempre
lesente davanti alla sua guida anteriore.Durante l'operazionedi finitura la guida avanzera"poggiando sempre sulle
:asseforme
laterali, nella direzionedella stesa,con un movimento combinato longitudinalee trasversale.Se necessario
.'perazione sarà ripetuta fino ad ottenere una zuperficie uniforme, avente la pendenza assegnatae senza aree
:ril'aspettoporoso.
La finirura manualedella pavimentazionenon è ammessase non in caso di rottura dell'apparecchiaturameccanicae
.,:lo per il calcestruzzooramai già posto in opera. La finitura manuale è altresì ammess4 a seguitodell'autorizzazione
jeUaDirezione dei lavori, in aree in cui I'impiego della finitrice meccanicae particolarmentedifficile o impossibile.
:-.2.5.7 Prova di stesa
Le operazioni si stesapotranno essereiniziate solo a seguito della realizzazione di una prova di lavorazione in vera
sandezza.Tale prova awà per obiettivo la verifica de1funzionamento delle attrezzllaJîedi posa in opera e di tutte le
rltre tecnicheche I'lmpresa intenda adottare per il completamento della piastra secondo le prescrizionidegli elaborati di
rrogetto. ln caso di esito positivo della prova il tratto realizzato sarà integrato nell'infrastruttura, altrimenti verrà
.lemolito.
i].2.6
Stagionaturaeprotezionedella lasfta
I metodi di stagionatura e protezione adottati e la loro durata dovranno essere tali da garantire la prescritta
:esistenza
del calcestruzzoe la sua durabilità.
Durante il periodo di stagionatura protetta sarà necessariomantenere le superfici dei getti ad una umidità relativa
'uperiore al 95o/oevitando nel contempo che essi subiscanourti, vibrazioni e sollecitazioni di ogni genere. Durante il
ireriodo della stagionatura protefta potranno essere impiegati prodotti filmogeni che impediscano I'evaporazione
Jell'acquadalla superficiedella lastra. Potranno altresì essereusati, stuoie o fogii di polietilene.
L'applicazione dei prodotti filmogeni sulla superficie del calcestruzzo sarà.eseguita nell'immediatavicinanza della
rracchiraa casseformescorrevoli, ricorrendo alf impiego di un'idonea attrezz;aturasemovente,in condizioni ói altezza
c di pressionepredeterminatedurante ia stesadi prova. In particolari condizioni ciimatiche (vento e soleggiamento)e di
traffico (elevata frequenzadi passaggiodei mezzi pesanti nella corsia adiacente al cantiere) I'applicazione del prodotto
'tagionantepotrà essere realizzata con sistemi manuali anche nella zona tra la macchina a casseforme scorrevoli e
i'atîrezzahJra
mobile di spruzzaggiodel prodotto filmogeno.
Nel caso si adottino stuoie si dowà prowedere a mantenerleumide. Se durante il periodo di maturazione, fissato in
rimeno tre giorni, il film protettivo spruzzato sull'intera superficie di calcestruzzo verrà per una qualsiasi ragione
Janneggiato,I'Impresa dowà rinnovÍr€ a sue speseil trattamento nella zona interessata.Cio vale soprattutto nelle prime
oredi maturazioneed in condizioni ventilate.
in ogni caso I'Impresa dovrà tenere disponibili in cantiereme"i idonei ad assicurarela protezionecontro la pioggia
,ii una superficiepari a quella gettata durante due ore di lavoro.
t7.3Esecuzione dei giunti o degli ancoraggi
La macchina di stesa realizzeràla lastra in calcestruzzoad armatura continua in un unico nastro senza soluzione di
.:ontinuità,dilarghezza, spessoree con le quote previste in progetto. Si prevede la formazionedi:
- giunti trasversalidi costruzione,in corrispondenzadelleripresedi lavoro giornaliere;
- giunti trasversali di dilatazione, in corrispondenzadelle sezioni di passaggiotra due diversitipi di pavimentazione
ic di opered'arte.
:
ln alternativa ai giunti di dilatazione, in relazione a quanto previsto in progetto, potranno essere realizzati
;.lrspositividi ancoraggio o blocchr terminali in corrispondenza dei viadotti ed all'inizio ed alla .fine della
i:.,rvimentazione.
Giuntitrasversali
di costruzione
í,- SI
I giunti di arrestodi cantiereverrannoeseguiti alla fine di ogni giornata di lavoro e nel casodi una interruzioneper
i
,','nrpisuperioria quelli di inizio presadel caicestruzzo.Nella stagionecalda si dovrannoconsiderare
tali, intemrzioni di
,, rvorodi duratasuperiorea 30 minuti.
I
I,,,
I
I
E
8r
?
i
il siunto trasversaledi costruzioneverrà realizzato disponendo una cassaformaliscia trasversalmentealla direzione
ia ', uuuír,*"nto della macchina.Tale cassaformadowà consentire il passaggio delle armature sia correnti longitudinali
i':a di rinforzo.
la
L'armatura di rinforzo della zona terminale sarà quella indicata nel progetto e dowà essereposta in opera dopo
i
l",rliziadellasuperficiedi appoggiodella lastra.
awà caratteristiche analoghe al materiale posto in opera con la macchina a
il calcestruzzo di .ié*pi*"nto
!
Lursafo.*u scorrevoli. sarà trasportato con I'ausilio di autobetoniera e la sua compattazioneawenà mediante vibratori
I
manuale.
f'finitura
1
Giunti trasversalidi dilatazione
7t.l.Z
di
t giunti trasversali di dilatazione, in alternativa agli ancoraggi, saranno della tipologia prescritta dagli elaborati
i
hrogetto.Essi potrannoessereimpiegati:
- uttutransìzionetra la pavimentazionea piastra continua e altri tipi di pavimentazione;
,
- all'approccioed alla uscitada opere d'arte.
;
t
:
i;i S.l Giunndi tansizionetrapavimentazionigetto
I giunti trasversali di dilatazione, disposti ortogonalmente all'asse stradale, saranno ottenuti inserendo nel
i
in
lastra
quella
della
a
uguale
un'altezza
avere
dovranno
Le
tavolette
deformabile.
irpporii" tavolette di materiale
progetto.
in
previsto
1o
spessore
Lalcestruzzo
e
,
fa posa in opera delll avolette dowà essere preliminare al getto e con tutti gli accorgimenti e la cura necessarl
regolaree della lalghezzastabilita.Gli spigolidei giunti dowannoessereperfettamente
ierche ii giuntorisulti rettilineo,
$rofilati.
trasferimento
i t Uoraidellelastrecontiguesarannocollegatiattraversoi giunti trasversalidi dilatazioneconbarredi
Ì
+
f-è bane di trasfèrimentosarannoposizionate secondo i disegni di progetto con tolleranza di 20 mm.
1.3.4
Giunti in corrispondenzadi opere d'arte.
I giunti in corrispondenza di opere d'arte
dovranno essere realizzati in corrispondenza del passaggio fia
azione con piaitra ad armaturacontinua e pavimentazionesu ponte o Viadotto o sottovia altro.
Verranno realtzzati come da apposito disegno di progetto, prowedendo con adeguati accorgimenti a lasciare
operti i ferri d'armatura in corrispondenzaal bordo del giunto.
la
Particolare attenzione deve pòrsi per garantire la costanza della luce libera fra le facce contigue della lastra e
solettadell'onerad' arte.
posa di quest'ultimo,si prowederà con un
Si procederà,prima dell-'iniziodelle operazioni di posa in opera della lastra in calcestruzzo,alla effettuazione degli
i
i:eavi a sezione'otbfigutu, con demoliziÀne degli strati sottostanti necessari per la realizzazionedegli ancoraggi'
quota indicata nei
Èr'.r.u*o quindi posizionati i ferri d'armatura e si procederà infine al getto del calcestruzzofino alla
getto,
in modo da
del
superficie
della
e
la
sagomatura
ferri
d'attesa
dei
predisposizione
i.tisegnidi irogetto curando la
Srivorirelairasmissione degli sforzi di taglio in corrispondenzadi detta superficie di ripresa.
.
Il calcestruzzo sarà lo stesso della lastra e sarà gettato a mano secondo le sagome e le dimensioni indicate nei
si
:iirsegnidi progetto. Al momento della posa in opera dell'armatura corente e di quella di rinforzo della lastra'
del
posa
in
opera
ir,ro,i,ederà'alli sistemazionedei ferri di collegamento fra ancoraggi e lastra e quindi alla successiva
i..lcestruzzo che saràeffettuatanegli spessoriindicati nei disegni di progetto.
I i.- di armatura degli ancoraggiiaranno dello stessotipo di quelli adoperati per la lastra ad armaturacontinua.
;
:.ì7.4Auturtaazione per la transitabilità della lastru
almeno
Sutlulastra in calcestruzzoad armatura continua non potrà circolare alcun veicolo prima che siano trascorse
,
dal
raggiunte
resistenze
delle
verifica
progetto
con
:.1 ore dall'esecuzionedei getti salvo diversa indicazióne del
al
prelevato
calcestruzzo
con
provini
confezionati
effettuati
su
i. elcestruzzoal momento dell;apertura.Tale verifica sarà
lastra
quelle
della
a
analoghe
in
condizioni
irnomentodella stesae maturatiall'aperto
'
qualsiasitipo possano anche
L'I*pr"ra dovrà predisporre gù opportuni
^jrima accorgimenti per evitare che autoveicoli di
prowedere alla riparazione
dowà
e
comunque
sopraindicato
t".*in"
del
la-stra
,.rccidentalmente
transitare sulla
'iici
divieto.
di
i
segnali
rispettato
non
abbiano
che
dami arrecatida veicoli
82
i7.5 Controlli
Il controllo della qualità dei materiali impiegati per la costruzione della lastra ad armatura continua e della loro posa
:n opera, deve essereeffettuato mediante prove di laboratorio sui materiali costituenti, sulla miscela sia allo stato fresco
;he indurito,sullecaroteestrattedalla pavimentazionee con prove in siru.
Ogni prelievo dei materiali impiegati deve essere costituito da due campioni; un campione viene utilizzato per i
controlli pressoun Laboratorio Ufficiale , I'altro resta a disposizione per eventuali accertamentie/o verifche tecniche
iuccessive.Il prelievo delle miscele ailo stato fresco sarà effettuato, su incarico della Direzione dei lavori, da un
l,aboratorio Ufficiale che prowederà all'esecuzione delle prove nei tempi e nei modi previsti dalle norme tecniche
.rdottate.
L'ubicazionedei prelievi e la frequenzasono indicatinella tabella45.5.
fabella 45.5.- Controllo dei materiali e verifica prestazionale
TIPODI
CAMPIONE
lIBICAZIONE
PRELIEVO
Imoimto
FREQTJENZAPROVE
Iniziale quindi oqni I2 mesr
Iniziale
Iniziale
Agglegato
lmpranto
lmpianto
hnoianto
Impianto
Calcestruzzofresco
Cantiere
Settimanaie oppure
oqri 4000 m'di stesa
Giomaliera
Calcestmzzolndr.rrto
Cantiere
Giornaliera
Carotep€r resistenze
Pavimentaaone
Larote p€r spesson
Pavimentazrone
l'allmentazlone
Pavimentazione
Gornaliera oppure
oqoi 30Om di stesa
Gomaliera oppwe
omi 300m di stesa
ogni l00m dr stesa
Pal'imentazione
Paumentazione
i)avrmentaztone
Pavimentazione
Pavimentazrone
Cemento
:'a\.llngnlazlone
REQ[_rISÌTIRTCHIESTI
Iniziale
Misura in continuo
con base di misura
di 20m
Ocni 10 m di fascia di stesa
Ogni 10 m di fascia di stesa
Composizione
Contenuto d'aría
Consistenza
Resistenze meccarriche dr
nrooeîlo
Resisterze meccaniche di
ffoqeno
Spessori di progetto
Bacino di deflessione uguale
o minore di quello aflìmesso
ln Drogetto
IRI< 3 mm./m
:-i 1 Qualiràdei
materiali
Le prove di qualificazione degli aggegati per I'accertamento dei requisiti richiesti dalle presenti Norme Tecniche,
r annoripetuteogni qualvolta varierà la loro origine ed in ogni caso con una frequenzanon inferiore a 6 mesi.
Per tutte Ie frazioni granulometriche di aggregati lapidei utúizzate, vanno controllati i valori si assorbimento di
:midità, e la distribuzion€ granulometrica. Nella curva granulometrica di ciascunafrazione sono arlmesse differenze
Jclìesingolepercentualidi passantedi:
* 5 per I'aggegato grosso;
* 3 per I'aggregato fino;
:rspettoai valori considerati nella fase di qualifica delle miscele . Differenze superiori comportano I'arresto dei lavori e
,o studio di una nuova composizione per la misceladegli aggregati.
Sul solo aggregato fino si effettua il controllo dell'equivalente in sabbia,mentre sull'aggregatogrosso si effettua la
leterminazionedella perdita di massa per urto e rotolamento (Los Angeles). I valori ottenuti devono essereconformi
iile prescrizionidelle presenti norrne tecniche. Tutte le prove sugli aggregati,ivi incluso il loro campionamento,vanno
seguite secondoquanto previsto dalla norma UNI 8520.
L'Impresa fornirà alla Direzione dei lavori il certificato ICITE di ogni tipo e classe di cemento utilizzato, per
:rascunafornitura impiegata. Deve inoltre esseremisurata la temperatura del cemento impiegato che non deve superare
50"c.
83
i7.5.2 Qualiràdel calcestruzzo
i7.5.2I Connollodellemisceleallo statofresco.
I controlli sono effeffuati sul calcestruzzofresco prelevato all'atto della messain opera (LINI 6126). Fatte salve le
iolleranze specificate nel seguito, le caratteristiche delle miscele allo stato fresco dovranno essere conformi alle
prescrizionidellg presenti norme tecniche.
La verifica della composizione del calcestruzzo è effettuata controllando la curva granulometricadell'aggregato, il
iontenuto di cemento ed il rapporto a/c secondo la modalità previste nella norma LINI 6393. Nella curva granulometrica
dell'aggregatocombinato sono ammessedifferenze delle singole percentuali di passantedi:
* 5 per l'aggregatogrosso;
+ 3 per l'aggregato fino;
rispetto alla curva di progetto. Per il contenuto di cemento e di acqua sono ammessedifferenzerispettivamentedel 3o4 e
del 10%. Se è prescritto I'impiego di additivo aerante, sarà determinata la percentuale di aria inclusa, secondo Ie
modalità previste nella norma IINI 6395. La misura della consistenza del calcestruzzo dowà essereeffettuata con i
metodiprevistiin progetto.
i7.5.2.2 Controllodellemisceleallo statoindurito.
Sono previste, oltre alle prove di resistenzameccanica a compressionerelative al controllo di accettazione (D.M.
) 1196e successiviaggiornamenti), prove di resistenzaa flessione ({.lNI 6133) ed a trazione indiretta (IJNI 6135) su
provini confezionati prelevando il calcestruzzofresco all'atto della messain opera (LINI 6126). I1 numero ed il tipo dei
provini da confezionare per i controlli di accettazionesarà specificato dalla Direzione dei lavori secondole prescrizioni
delD.M. 9 gennaio 1996. Si effettuerannogiornalmentealmeno 2 prelievi per la misuradella resistenzaa compressione
e 3 prelievi sia per la misura della resistenza a flessione che per la misura della resistenzaa trazione indiretta; le
dimensionidei provini saranno quelle specificate nella norrna LIM 6130. I prelievi, ciascuno di 3 provini, saranno
ripartiti regolarmentenel corso della giornata di lavoro. La Direzione dei lavori preciseràdi volta in volta, in funzione,
dell'attrezzaturavibrante della macchinadi stesaimpiegata e della temperatura media giornalieranella stagione in cui si
effettuanoi getti:
- il metodo di compattazionedei getti;
- la temperaturadi maturazione;
edogni altro elemento che, secondole citate norme {.INI, debba venire scelto al momento delle prove.
Dopo 3 giorni di maturazione sarannoeffettuate le prove di resistenzameccanicaa compressione,a flessione, ed a
'ottenuti dowanno essere conformi alle
rrazione indiretta sui provini ottenuti dal primo prelievo. I valori medi
prescrizioni delle seguenti Norme Tecniche con una tolleranza del 10%. In caso di non conformità saranno
rmmediatamenteprovati i provini ottenuti dal secondo prelievo. Se, una volta alwiato il cantiere, la non conformità
pennaneper due giorni consecutivi la produzione e la messa in opera del calcestruzzo sarà.fermata. L'impianto di
confezionamentodel calcestruzzonon verrà rimesso in funzione se non dopo un controllo completo delle macchine, dei
tlosatoridegli aggregati e dei cemento,e dopo che si saràpresa ogni misura per rimediarealle insufficienzeconstatate.
Sui provini ottenuti dal terzo prelievo si effettueranno le misure resistenzameccanicaa trazione per flessione, ed a
rrazioneindiretta dopo 28 giorni di maturazione. I risultati ottenuti sarrlnno impiegati per individuare una relazione
per il calcestruzzoposto in opera, tra la resistenzaa trazione per flessione,e quella a trazione indiretta.
sperimentale,
Tutte le prove di resistenzameccanicasarÍìnnoeffettuate presso un Laboratorio Ufficiale.
.;7.5.2.3Conrrollisulla lastrafnita.
I1 controllo della qualità del calcestruzzo in opera sarà eseguito sulla lastra finita, a prescinderedall'esito dei
controlli di accettazione, e delle altre prove effettuate sul calcestruzzo prelevato alla messain opera. Tale controllo
riguarderàla resistenza caratteristica,la resistenzaa flessione, e quella a trazione indiretta, secondo quanto richiesto
daglielaboratidi progetto.
Per I'esecuzionedei controlli e previsto il prelievo di carote dalla pavimentazionefinita e la loro rottura a 28 giorni
Jal getto. I1 prelievo delle carote, da eseguire in contraddittorio, la loro conservazione(IINI 6131) e le prove di
resistenzameccanica sui provini da esse ricavati dowanno essere eseguite, esclusivamentepresso Laboratori Ufficiali.
Ogni carota dovrà essereidentificata con data, ora e punto di prelievo. Bisognerà porre la massimacura nell'evitare la
presenzadi porzioni di bane di armatura nelle carote. Il diametro delle carote dovrà esseresuperiore a 100 mm
{preferibilmente150mm) e comunquemaggiore di 4 volte la dimensionemassimaeffettiva dell'aggregatoimpiegato' La
resistenzaa compressione viene determinata su prelievi di 2 carote. La preparazionedei provini (taglio, rettifica,
cappaggio)e la loro rottura è eseguitasecondo la norma UNI 6132. La loro altezzadovrà esserecompresatra I e 2 volte
rl diametrodellacarota (preferibilmente1,2 volte).
Per passare dalla resistenza a compressione misurata sui campioni cilindrici (R'iù, alla resistenza cubica a
compressione(R*) del calcestruzzoin opera, si utilizzerà la seguenterelazione:
R*:ar
oz úr Ror
84
D:2.5 per caroteprelevate orizzontalmente
D = 2.3 per caroteprelevate verticalmente
,I
:,
= 1.0+ r.rr.O'o,
ol'
(solo in caso di presenza, all'interno della carota, di barre di
armaturaortogonaliall'assedella carotastessa)
(per tenereconto del disturbo arrecatodal prelievo)
t j= 1.20
Or
o
diametro della barra
lunghezza del campione prima del cappaggio
n '.
diametro della carota
altezzadella carota
d
piir vicrnadellacarota
distanzadell'assedellabarradall'estrernità
t:
quellachedà il valorepiù elevato
nel calcolosolamente
Nel casoin cui sianopresentipiù barredi armatura,andràconsiderata
ielprodotto(O. d).
Per la determinaeionedella resistenza caratteristica si procederà in analogia a quanto previsto dall'allegato 2 al
)M 9eennaio1996.
Qualora la resistenzameccanica determinata sulle carote estratte dalla pavimentazionenon sia conforme a quanto
,revisto negli elaborati di progetto, sui tratti relativi ai prelievi non conforrni verrà applicata una penale pari all'80%
icll'importodellalastra.
t' 5.2.4 Capacità
portante
Sulla pavimentazione finita, il controllo della capacità portante si esegue mediante indagine sul bacino di
.ieflessione
o con la stima delle caratteristichemeccanichedei diversi strati costituenti la sowastruftura.
La capacità portante della pavimentazione può esseredeterminata con prove dinamichetipo FWD, o con sistemi
:naloghi.
Per l'accettazione della sowastruttura deve verificarsi che i valori di deflessionemisurati devono essere uguali o
,ninoridi quelli ammessinel calcolo di progetto in relazionealla vita utile prevista per la pavimentazione.La media dei
'rsultatisui tronchi omogenei (di lunghezzamassimadi I krn) deve essereconfrontata con il valore previsto in progetto.
Per risultati superiori fino al l0oA alla pavimentazione(tutti gli strati) potrà essereapplicatauna detrazione del 10%
.lel prezzo, per risultati superiori compresi tra \l l0o/o e il l5o/o potrà essere.applicatauna penale del 20o/oper tutto il
rrattoomogeneo.Per misure di deflessionesuperiori al 20% del valore ammissibilein progetto Ia pavimentazionedowà
cssere
demolitae ricostruitaa spesedell'Impresa.
Se lo strato risulta già sanzionato per carenze dowte agli strati inferiori la detrazione verró applicata solo per
l'eventualedifferenza,estesaagli strati sowastanti.
ii525 Spessore
Lo spessoredella pavimentazione viene determinato, per ogni tratto omogeneo di stes4 facendo la media delle
lisure (quattro per ogni carota) rilevate dalle carote estratte dalla pavimentazione, scartandoi valori con spessorein
rispettoa quello di progetto, di oltre il 5%.
cccesso,
Sarà possibile in alternativa misurare 1o spessorecon apparecchiature automatiche i cui rilevamenti siano stati
precedentemente
tarati utilizzando le carote estratte.
Per spessorimedi inferiori a quelli di progetto potrà essere applicata applicata, per tutto il tratto omogeneo, una
Jetrazione del 2,5o/o del prezzo di elenco, per ogni mm di materiale mancante. Per carenze superiori al 20% dello
\pessoredi progetto la pavimentazionedovrà esseredemolitae ricostruita a spesedell'Impresa.
;'5.2.ó Regolarità
Il controllo della regolarità riguarderà sia il profilo trasversaleche quello longitudinale
11profilo trasversaleè controllato, ogni 3,00 n\ per mezzo di un regolo rigido di 3,00 m di lunghezza,entro 24 ore
Jalla stesadel calcestruzzo.Iî caso di dislivelli superiori a 5 mm e richiesta I'eliminazionedel dislivello mediante
nrolarura Se dopo le correzioni perrnangono dislivelli trasversali superiori a 10 mm potrà essere richiesta [a
.lemolizione
delle parti della lastraaffetteda tali dislivellied il loro rifacimentoa cura ed a spesedell'Impresa.
Il controllo della regolarità del profilo longitudinale è effettuato mediante la rilevazione del profilo della
secondola norma ASTM E950 ed il successivocalcolo dell'indice IRI. Le apparecchiatureutilizzate
rar-imenrazione
Jcvrannoesseredi classe 1 e dovranno effettuare il rilievo con un intervallo di campionamentoinferiore a 30 cm. Le
,nrsuredel profrlo longitudinaleinteresseranno
almenouna corsia e dowanno essereeseguitein un periodo di compreso
:ra l" ed il 90o giorno dall'aperturaal traffico. L'indice IRI è calcolato impiegandoI'algoritmo riportato dalla norma
\ST\f E 1926. Per i tratti rilevati dovranno esserecostruiti dei profili di regolarità (riportando i valori di IRI in funzione
Jellaposizione)utilizzando una base di riferimento della lunghezza di 20 m. In questi profili il valore dell'IRI non
.i,.rràesseresuperiorea I mm/m.
85
t7.5.2.7Aderenza
Per il tappeto di usura il Coefficiente di Aderenza Trasversale(CAT) misurato con l'apparecchiaturaSCRIM (CNR
147192)deve risultare superioreo uguale a 0.60 In alternativa si puo determinare la resisterzadi attrito radente con lo
SkidTester(CNR B.U. n. 105/1985)che deve fornire valori di BPN (British PendulumNumber) maggiori o uguali a
l0
L'altezza di sabbia (HS), determinata secondo la metodologia CNR B.U. n. 9411983,o medianreapparecchiaturea
rilievocontinuo',deve esseresuperioreo uguale a 0.4 mm.
Le misure di CAT e HS devono essere effettuate in un periodo di tempo compreso tra il 15o ed il 90o giorno
dall'aperturaal traffico, per ogni corsia, con un "passo di misura" di 10 m. I valori misurati possono, eventualmente,
esseremediati ogni 50 m per tenere conto di disomogeneitàoccasionali elocahzzate.
Per quanto riguarda le misure di HS eseguite con il "mini texture meter" il valore da assumerecome riferimento è la
rnediadei quattro valori ottenuti misurando quattro strisciate longitudinali, distanziate in sensotraversale di 50 cm,
rreferibilmenteubicate nelle zone più battute dalle ruote.
Nei casi in cui il valore medio di CAT o di HS sia inferiore o uguale rispettivamente a 0.40 e 0.25 mm si deve
lrocedereall'asportazionecompleta con fresa dello strato e alla stesadi un nuovo strato. In alternativasi può procedere
'rll'effettuazionedi trattamenti di imrvidimento per portare il valore deficitario al disopra della sogliadi accettabilità.
Art. 38 - Opered'arte
t tl.1 Caditoíe stradali
i5.1.
/
Generalità
Si intendono i dispositivi che hanno la funzione di raccolta delle acque defluenti nelle cunette stradali o ai bordi di
,uperficiescolanti opportunamentesagomate.
Le caditoie devono esserecostituite da un pozzetto di raccolta interrato, generalmenteprefabbricato,dotate di un
irspositivodi coronamento, formato da un telaio che sostiene un elemento mobile, detto griglia o coperchio, che
'onsenteall'acqua di defluire nel pozzetto di raccolta per poi essereconvogliata alla condotta di fognatura.
La presa dell'acqua awiene a mez;ro di una bocca superiore, orizzontale o verticale, i cui principali tlpl sono: a
,uiglia;a boccadi lupo; a griglia e bocca di lupo; a fessura.
Un idoneo dispositivo posto tra la griglia di raccolta e la fognatura devb impedire il diffondersi degli odori verso
:'estemo(caditoiasifonata).
Le caditoie potranno essere disposte secondo le prescrizioni del punto 5 della UNI EN 124 - Disposititi di
.oron7mentoe di chíusarq per zone di circolazione. Principi di costruzione, prove di tipo, mqrcatura e controllo
.walità- che classificai dispositivi di chiusura e di coronomamentonei seguentigruppi in baseal luogo di impiego:
- Gruppo I (classeA 15) per zone usateesclusivamente
da ciclisti e pedoni
- Gruppo2 (classeB 125) per marciapiedi,zone pedonali,areedi sostae parcheggimultipiano
- Gruppo 3 (classe C 250), per banchine canabili e cunette e parcheggi peÍ automezzipesanti,che estendono
si
al
,:rassimo
per 50 cm nellacorsiadi circolazionee fino a 20 cm sul marciapiede,a partire dal bordo
- Gruppo 4 (classeD 400), per strade provinciali e statali e aree di parcheggio per tutti i tipi di veicoli
- Gruppo 5 (classeE 600), per aree soggetti a transito di veicoli pesanti
- Gruppo 6 (classeF 900) per aree soggetti a transito di veicoli particolarmente pesanti.
:t 1.2 Pozzetfiper la raccoltadelleacquestradali
I pozzettt per la raccolta delle acque stradali potranno essere costituiti da pezzi speciali intercambiabili,
'rcfabbricatiin conglomerato cementizio armato vibrato
ad elevato dosaggio di cemento e pareti di spessore non
orea 4 cm, o\î/ero confezionato in cantiere, con caditoia conforme alle prescrizioni della norma UNI EN 124.
Potranno essere realizzati mediante associazione dei pezà idonei: pozzetti con o senzz sifone e con raccolta dei
.rnghiattuata mediante appositi cestelli tronco-conici in acciaio zincato muniti di manico, owero con elementi di fondo
stallatisotto lo scarico. La dimensioneinterna del pozzetto dovrà esseremaggiore o uguale a 45 x 45 cm e di 45 x 60
:rrperipozzetti sifonati;il tubo di scaricodeve averediametrointerno minimo 150 mm
I pozzetti devono essereforniti perfettamente lisci e stagionati, privi di cavillature, fenditure, scheggiature o altri
tètti,I'eventualeprodotto impermeabilizzantedeve essereapplicato nella quantità indicata dalla direzione dei lavori.
I pozzetti stradali prefabbricatiin calcestruzzo armato sararìnoposti in opera su sottofondo in calcestruzzo dosato a
'r kq di cemento tipo 325 pe. m3 d'impasto, la superficiesuperiore del sottofondo dowà essere perfettamente
':zzontaleed a quota idonea a garantire l'esatta
collocazionealtimetrica del manufatto rispetto alla pavimentazione
: adale
Pnmadella posa dell'elementoinferiore, si spalmeràil sottofondo con cementoliquido, e, qualorala posa a\venga
bagrato.
"rttofondoindurito, questodowà essereconvenientemente
'.!,:,i ie\rufe
meter flÀlDM - TRRL),}IMMS,
ecc
86
I giunti di collegamento dei singoli elementi prefabbricati devono essere perfettamente sigillati con malta
;ementizia.
Nella posa dell'elementocontenente ia luce di scarico, si awà cura di angolare esattamenteI'assedi questa rispetto
'illafognatura stradale,in modo che il condotto di collegamentopossa inserirsi in quest'ultimasenzacurve o deviazioni.
Per consentirela compensazionedi eventuali differenze altimetriche, I'elemento di copertura dowà essereposato su
inelii di conguagliodello spessoreoccorrente.
Se I'immissione awiene dai cordolo del marciapiede, si awà cura di disporre la maggiore delle mensole porta
iecchiello parallela alla bocchetta, così da guidare I'acqua. Poiche lo scarico del manufatto è a manicotto, qualora
venganoimpiegati, per il collegamento alia fognatura, tubi a bicchiere, tra il bicchiere del primo tubo a valle e il
:nanicottodel pozzetto dowà essereinserito un pezzo liscio di raccordo.
i8 1.3 Materiali
Il punto 6.1.1 della norma UNI EN 124 prevedeper la fabbricazionedei dispositividi chiusurae di coronamento,
esclusole griglie,I'impiegodei seguentimateriali:
i) ghisa a gra.fitelamellare
2) glusa a grafite sferoidale
3) getti in acciaio
4) acciaiolaminato
5) uno dei materiali ai punti precedenti abbinati con calcestruzzo
6) calcestruzzoarmato.
L'eventuale uso di acciaio laminato sarà ammessoprevia adeguata protezione contro la corrosione; il tipo di
rrotezionerichiesta contro ia corrosione dovrà esserestabilito previo accordo fra direzionedei lavori e appaltatore.
La citata norma UNI EN 124 prevede per la fabbricazionedelle griglie i seguentimateriali:
1) ghisa a grafite lamellare
2) ghisa a grafite sferoidale
3) getti in acciaio.
Il riempimento dei coperchi potrà essere realizzato in calcestruzzo o in altro materiale adeguato, solo previo
.onsensodelladirezionedei iavori.
I materiali di costruzionedevono essereconformi alle norme di cui al punto 6.2 della UNI EN 124.
Nel caso di coperchio realízzatoin calcestruzzoarmato: per le classi da B 125 a F 900, il calcestruzzodowà avere
rnaresistenzaa compressione
a 28 giorni, secondole norme DIN 4231, pari ad almeno45 N/mm2,nel caso di provetta
:rrbicacon 150 mm di spigolo,e pari a 40 Nimm'znel caso di provetta cilindrica di 150 mm di diametro e 300 mm dr
ltezza; per la classeA l5 Ia resistenzaa compressionedel calcestruzzonon deve essereinferiorea 20 N/mm2.
Ii copriferro in calcestruzzodell'armatura del coperchio dovrà avere uno spessoredi almeno 2 cm su tutti i lati,
i:ccettuatii coperchi che hannoil fondo in lastra di acciaio, getti d'acciaio, ghisa a grafite lamellareo sferoidale.
Il calcestruzzo di riempimento del coperchio dowà essere additivato con materiali indurenti per garantire una
rJeguataresistenzaall' abrasione.
;\ 1.4 Marcatura
Secondo il punto 9 della UNI EN 124, tutti i coperchi, griglie e telai devono portare una marcatura leggibile e
jurevolee visibiledopo la posain opera, indicante:
- la norma LINI
- la classeo le classicorrispondenti
- il nome do la sigladel produttore
- marchiodell'eventualeente di certificazione
- eventualeindicazioniprevistidalla lett. e) del citato punto 9 della uNr EN 124
- eventualeindicazioniprevistidalla lett. f) del citato punto 9 della tINr EN 124.
r 1.i
Caratteisnche costnrtttye
I dispositir.r di chiusura e di coronamento devono essere esenti da difetti che possano comprometterne I'uso
I dispositirrdi chiusuradei pozzetli possonoessereprevisticon o senzaapeÉuredi aerazione.
Nel caso in cui i dispositivi di chiusura sono con aperture d'aerazione, la superficie minima d'aerazione dowà
'sereconformeai valori del prospettoII del punto 7 Z dellauNl EN 124.
^ ! 5 I Aperruredi aerazone
Le apenured'aerazionedei dispositivi di chiusuradevonoaveredimensionisecondoil tipo di classedi impiego.
' : 5 2 Dimensione
di passaggio
La dimensionedi passaggiodei dispositividi chiusuradelle cameretted'ispezionedeve esseredi almeno 60 cnr" per
'nsentireil libero passaggiodi personedotati idoneo
di
equipaggiamento.
87
:r | 5.j Profonditàdi incasto
I dispositividi chiusurae di coronamentodelle classiD 400, E 600 e F 900, aventidimensionedi passaggiominore
' uguale a 650 mm, devono avere una profondità d'incastro di almeno 50 mm; tale prescrizionenon e richiesta per i
.irspositiviii cui coperchio o griglia è adeguatamentefissato, per mezzo di un chiavistello, per preveniregli spostamenti
ioruti al tramco veicolare.
;11.5.4 Sedi
La superficiedi appoggio dei coperchi e delle griglie dowà essereliscia e sagomatain modo tale da consentire una
perfettaaderenzaed evitare che si verifichino spostamentie rotazioni, ed emissionedi rumore; a tal fine, la direzione
lei lavori si riserva di prescrivereI'impiego di idonei supporti elastici per prevenire tali inconvenienti.
it. l. 5.5 Protezione
spigoli
Gli spigoli e le superfici di contatto fra telaio e coperchio dei dispositivi di chiusurain calcestruzzoarnato di classe
ia A 15 a D 400 devono essere protetti con idonea guamizione in ghisa o in acciaio dello spessoreprevisto dal
prospettoIII dellaUNI EN 124.
La protezione degli spigoli e delle superfici di contatto fra telaro e coperchio dei dispositivi di chiusura delle classi
JaE 600 a F 900 deve essereconforme alle prescrizioni progettuali.
13.1.5.6Fessure
Le fessure,per le classi da A 15 a B 125, devono essereconformi alle prescrizioni del prospetto IV della UNI EN
124,e al prospettoV dellacitatanorma per le classida C 250 a F 900.
iSI.5.7 Cestellie secchiscorifcatori
Gli eventuali cesti di raccolta del fango devono essererealizzati in lamiera di acciaio nncata, con fondo pieno e
larete forata, tra loro uniti mediante chiodatura, saldatura,piegatura degli orli o flangiatura.Essi appoggerannosu due
mensoledisegualiricavate in uno dei pezzi speciali.Devono esseredi facile sollevamentoe alloggiati su appositi risalti
írcavatinellepareti dei pozzetti.
Nel casodi riempimentodel cestellodowà essereassicuratoil deflussodell'acquae I'aerazione.
rS1 J8 Statodellasuperfcie
La superficie superiore delle griglie e dei coperchi delle classi da D 400 a F 900 dowà esserepiana con tolleranza
.lelt'1%
Le superfici superiori in ghisa o in acciaio dei dispositivi di chiusura devóno essereconformate in modo da risultare
rronsdrucciolevolie libere da acquesuperficiali.
ìt 1.J.9 Só/occaggoe rimoàonedei coperchi
Dorrà essereprevistoun idoneo dispositivoche assicurilo sbloccaggioe l'aperturadei coperchi.
r,ir -{ 10Dtsposirivi
di chiusurae di coronamento
I pezzi di copertura dei pozzetti saranno costiruiti da un telaio nel quale troverarìno alloggiamentole griglie, per i
lczzetti da cunetta,ed i coperchi,per quelli da marciapiede.
Nei caso sia prevista I'installazione dei cesti per il fango, potrà essere prescritto che la griglia sia munita di una
li'amog_eia
per la guida dell'acqua.
Pnma della posa in opera, la superficiedi appoggio dei dispositivi di chiusura e di coronamentodovrà essere
c.rnvenientemente
pulita . tugnuta;verrà quindi stesoun letto di malta a 500 kg di cementotipo 425 per m3 di impasto,
;..prail qualesaràinfine appoggiatoil telaio.
La superfrcie superiore del dispositivo dovrà trovarsi, a posa awenuta, al perfetto piano della pavimentazione
s::rda]e
Lo spessore della malta che si rendesse a tale fine necessario non dowà tuttavia eccedere i 3 cm; qualora
.rcorress€ro spessorimaggion, dovrà prowedersi in alternativa, a giudizio della direzione dei lavori, o all'esecuzionedi
-:: sonile eetto di conglomerato cementizio a 4 q di cemento tipo 425 per mt d'impasto. confezionato con inerti di
jt nea eí?nulometria ed opportunamentearmato, owero all'impiego di anelli di appoggio in conglomerato cementizio
r:;:io pretàbbricato Non potranno in nessuncaso essereinseriti sotto il quadro, a secco o immersi nel letto di malta"
l.ere. Èammenti.scheggeo cocci.
Q;a"ora. rn sezuito ad assestamentisotto carico, dovesse essereaggiustata la posizione del quadro, questo dowà
s-.<e rirno>sce i resti di malta indurita sarannoasportati. Si procederà quindi alla stesuradel nuovo strato di malta, in
Íe;ajenze incircato.adottando, se è ii caso, anelli d'appoggio.
I J:slr-;ruri di chiusura e di coronamento potranno esseresottoposti a traffico non prima che siano trascorse 24 ore
icío iasa .\ grudizio della direzionedei lavori, per garantirela corretta coilocazionealtimetrica,devono essere
"lr
r-!-.]:c.i3lrarrnaiure cii sostegno.da collocarsi all'interno delle camerettee da recuperarsia presaawenuta.
Pa ;c:lssrtire la compensazionedi eventuali differenze altimetriche, I'eiementodi copertura dowà essereposato su
rr* dl cc:.i';ac.liodello soessoreoccorrente.
88
:l. 2 Cameretted'ispaione
. : 1 L.l::e:one
ed in generale in
Le canrerenedi ispezione devono essere localizzati come previsto dal progetto esecutivo
essere disposti
devono
particolare
,rispondenza dei punti di l,ariazione di direzione e/o cambiamenti di penderza: in
.:,*o l'assedellarete a distanzanon superiorea 20-50 m'
. --:
costnttive
Caraftensttche
In presenzadi fald4
I pozzetti d'ispezione devono essere muniti di innesti elastici ed a perfetta tenuta idraulicapozzetti'
pareti
dei
dalle
d'acqua
infiltrazioni
eventuali
per
evitare
:r\.ono esserepreseprecauzioni
non inferiori a 1,00 m.
I pozzettr potranno avere sézione orizzontale circolare o rettangolare, con diametro o lati
di 0,6 m'
maggiore
)evono esseredotati di chiusino d'accessogeneralmenterealuzato in ghisa, avente diametro
\.r.3 Dispositivi
di chiusurae dí coronamento
prescritto dalla norma
I dispositivi di chiusura e coronamento (chiusini e gnglie) devono essere conformi a quanto
r'\T EN 124.
coperchio e non dowà
Il marchio del fabbricante dovrà occupare una superficie non superiore al 2o/odi quella del
rportarescnttedi tipo pubblicitano.
finito'
La superficiedei dispositivo di chiusura deve essereposizionata a quota del piano stradale
(chiusini ventilati).
d'aerazione
fori
di
prowisti
di
chiusini
dótati
essere
potranno
bianche
fognàture
pozzettidelle
r
^\ 2 3.1 Gradinid'accesso
rispetto al camino
Il pozzetto dowà essere dotato di gradini di discesae risalita collocati in posizione.centrale
jaccesso La scaladovrà esserealla marinara con gradini aventi interasse di 30-32 cm, realizzati in ghisa grigiE ferro,
trattati con prodotti
rcciaioinossidabile,acciaio galvantzzatoo alluminió. Taii elementi devono essereopportunamente
essereopporÎunamente
rnticorrosioneper prolungarne la durata. In particolare le parti annegatenella muratura devono
mm'
35
almeno
di
profondità
per
una
materiale,
il
di
tipo
secondo
;,rotettecon idòneo rivesti-mento,
DIN 19555 ed avere
Nel caso di utilizzo di pioli (o canna semplice) questi devono essere conformi alle norme
jiametro minimo di 20 mm e la sezione dovrà esseieóalcolata in modo che il piolo possaresistere ad un carico pari a
del piede deve avere
lre volte ii peso di un uomo e dell'eventuale carico trasportato. La superficie dì appoggio
,'uatteristicheantiscivolo.
seguenti norme: tipo
Al posto dei pioti potranno utilizzarsi staffe (o cannadoppia) che devonó essereconformi alle
.:orto,DfN tzllB,tipo medio,DIN 1211A;tipo lungo,DIN 1212'
a 3240 N'
In tutti i casi i graàini devono essereprovatiper un carico concentrato di estremitànon inferiore
il cui dislivello
intermedi'
ripiani
opportuni
mediante
Nel caso di pozzetti profondi la discesa deue esseresuddivisa
lon deve superarei 4 m.
| 8.3 Pouetti prefabb ricati
I pozzetti potranno esseredi tipo prefabbricato in c.a., PRFV, ghisa,PVC, PEad, ecc.
per le tulazigni'
Ii pozzetto prefabbricato deuà esse.e costituito da un elemento di base prowisto di innesti
"n
di anelli o riquadri
I'inserimento
con
trlementodi sommità a forma tronco-conica o tronco-piramidale che ospiti in alto,
che colleghino la base alla
ldetti raggiungi-quota), il chiusino; da una serie di elementi intermedi, di varia altezza,
sommità.
plastici ed elastici ad
Le giunzioni con le parti prefabbricate devono essereadeguatamentesigillate, con materiali
per l'assenzadi
prestazioni
particolari
richieste
non
quando
rono
alto potére impermeabitizz*t". Solo eccezionalmente,
potrà essere
cameretta),
della
riempimento
(in
di
caso
interne
inlde freatiche e la preserua di brevi sovrapressioni
asportare
si
devono
giunto,
del
interno
lato
sul
caso,
in
ogni
cemento;
di
malta
rrnmessaI'impermeabilizzazione con
*irca2 cm di malta, da sostituire con mastici specialiresistentialla corrosione'
Per i manufattiprefabbricati in calcestruzzo si farà riferimento alla norma DIN 4034.
.i8.4 Pouetti reuliuati in opera
o armato'
I pozzetti realizzatiin opera potranno esserein muratura di maftoni o in calcestruzzosemplice
Le pareti devono
tubi.
dei
il
taglio
Le pareti dei muri devono essereortogonali all'assedelle tubazioni per evitare
la
dispersione delle
prevenire
di
fine
al
cssereopponunameme impermeabilizzate, secondo le prescrizioni progettuali,
,aquaa"fluanel sottosuolo
- 3 r: :--^^.^ :
kg per m" ch lmpasto per
Il conglomeratocementizio dovrà essereconfezionatocon cemento R 325 dosato a 200
nel tenore di
:l fondo e a 300 tg p"."*tpo i 11ruriperimetrali;per le solette si impiegheràinvececementotipo R:425
idrofughi.
additivi
ì00 kg per m'. tn iJ caso saràoppoft;no impiegarenel confezionamento
dovrà essere
La superficie interna del pozzetto se in calcestruzzo, in presenza di acque fortemente aggressive,
aggressive,si
rtinita con intonaci speciali o rivestita con mattonelle di gres cèramico; in presenzadi acquemediamente
e confezionandolocon cemento
lorra omettereil rivestimentoprotettivo rendendoil calcèstruzzoimpermeabilee liscio
89
.esistenteai solfati. Tutti gli angoli e gli spigoli interni del pozzetto devono esserearrotondati.
Ipozzeltirealizzzti in murature o in calcestruzzo semplicedevono avere uno spessoreminimo di 20 crq ameno di
Ì m di profonditàe di 30 cm per profonditàsuperiori.
L'eventualesolena in c.a. di copertura, con aperturad'accesso, dovrà avere uno spessoreminimo di 20 cm ed
;n'armaturaminima con l0 O 8 mm/m e3 @'7 mm/m, e opportunamente rinforzata in corrispondenzadegli elementi di
:accordotra chiusinoe cameretta.
tt.5 Collegamento del poTletto alla rete
L'attacco della rete al pozzetto dovrà essere realizzatoin modo da evitare sollecitazioni di taglio, ma consentendo
*entuaii spostamentirelativi tra la tubazione e il manufatto; a tal fine devono essereimpiegati appositi pezzi speciali,
ron superficie esternaruvida, di forma cilindrica, oppure a bicchiere o incastro, entro cui verrà infilato il condotto con
ì interposizione di un anello in gomma per la sigillatura elastica. A tal fine i due condotti di collegamento della
caaalizzazioneal manufatto, in entrata e in uscita, devono avere lunghezze adeguate per consentire i movimenti anche
Jelledue articolazioniformate dai giunti a monte e a valle del pozzetto.
.18.6Tubuzioni, canalette, cunette e cunicolí
Per agevolare lo smaltimento delle acque piovane ed impedire infiltrazioni dannose all'interno del corpo stradale, e
nrevist4 ove necessario,la sistemazionee la costnrzione di collettori di scolo, canalette,cunettee cunicoli.
i8.6.I
Tubazioni
i8.6.1.1Tubazioniin c. a. v.
Dowanno esserein conglomerato cementizio vibrato e centrifugato a pressionecostante,ben stagionato, ed avere le
ieguenticaratteristiche:R* > 25 MPa;
- spessoreuniforme rapportato al diametro della tubazione;
- sezioneperfettamentecircolare e superfici interne lisce e prive di irregolarità;
- sagomaturadelle testate a maschio e femmina per costituire giunto di tenuta che dowà esseresigillato in opera
conmalta di cemento.
Dovranno essereposti in opera su platea in conglomerato cementizio, eventualmenterinfiancati; il conglomerato
perla platea ed i rinfianchi sarà del tipo di fondazione aventeR p > 25 MPa.
Tia tubazionee platea dovrà essereinterposto uno strato di malta dosata a 4'00 kg/m3di cemento.
38.6.1.2Tubazioni
in P.V.C.rigido
La tubazione sarà costituita da tubi in policloruro di vinile non plastificato per fognature, con giunti a bicchiere
sigillatia collante o con guarnizioni di tenuta a doppio anello asimmetrico in gomma, dei tipi SN2 SDR 51, SN4 SDR
1l e SN8 SDR 34, secondola normaI-INI 1401-1.
tnP.EA D.
La tubazione saràcostituita da tubazioni in polietilenead alta densità per acqua potabile realizeatísecondo la norma
L\] EN 12201,
tnP.R.F.L'.
La tubazione saràcostituita da tubazioni in profili vetroresina per fogrrature a spessorecostante realizzatí secondo la
normaLNI 9032 e 9033, con giunti a bicchiere o a manicotto sigillati con guarnizioni di tenuta elastomerica;
Verranno interrate in un cavo di dimensioni previste in progetto sul cui fondo saràpredispostodel materiale fino di
qualoraprevisto in progetto verrà rinfrancatocon conglomeratodel tipo di fondazionecon R s )25 MPa.
riiertamento.
Su ogru singolo tubo dovrà essereimpresso, in modo evidente, leggibile ed indelebile,il nominativo del produttore,
r;drametroesterno,I'indicazionedel tipo e la pressionedi esercizio.
[-a direzione dei lavori potrà prelevare campioni di tubi ed inviarli ad un laboratorio specializzato per essere
rrriloposri alle prove prescritte dalle norme di unificazione, qualora i rísultati non fossero rispondenti a dette norme
:nsresadowà prolvedere,a suacura e spese,alla sostituzionedei materialinon acceftati.
ì' 1 .' -: P1r36'tn e chtusini
i s-.2:eni e chrusinidovranno esserein conglomerato cementizio armato e vibrato, ben stagionato,ed avere le seguenti
;a:3nenstiche
R- > ìC \lPa.
. lirleiura rn rete eleftrosaldatain fili di acciaio del diametroe maglia adeguati;
. srssoie delleparetidei pozzetti non inferiore a 6,5 cm;
:{.c:spcslaone per I'innestodi tubazioni.
l;ì':i:s:rr: a\ranno chiusurabattentata e sarannoposti su pozzettie/o canalette,ancorati agli stessi.
90
, chiusini dowanno essereconformi alle norme IINI - EN 124 @ispositivi di coronamento e di chiusura dei pozeetti
,tradali. Principidi costruzione,prove e marcature).
Sui pozzetti per i quali sia previsto I'eventualeaccessodi persone per lavori di manutenzioneo similari, il passo
j'uomo non dovrà essereinferiorea 600 mm.
i'utti i coperchi, gdgJie e telai devono portare una marcaturaleggibile e durevole, indicante: la norma di riferimento; la
:ìassecorrispondente;
la siglae/o nome del fabbricante.
.atipologia e le dimensionisono quelleindicatenegli elaboratidi progetto esecutivo.
Art.39 - Opere di sistemazionea verde
t9.l Generalità
l-e scarpate in rilevato o in scavo ed in genere tutte le aree destinate a verde dowanno essererivestite con manto
,egetaie appena ultimata la loro sistemazione superficiale, adottando specie carattenzzate da un potente apparato
;adicalee idoneo a formare una stabile copertura vegetale.
Iiventuafi erosioni, solcature, buche o altre imperfezioni dowanno essere riprese mn idoneo tefreno agrario,
:iprofilandole superficisecondole pendenzedi progetto; dowà esserecurata in modo particolare la conservazioneed
.'r,entualmente
la sistemazionedelle banchinedei rilevati.
Iutte le superfici dowanno presentarsiperfettamenteregolari, eliminando ancheeventualitracce di pedonamento
:9.1.1 Carico,trasportoe accatastamento
dellepiante
i.e piante, provenienti dai vivai o dalla campagna, dowanno essere caricate ordinatamente sui meza da trasporto,
lisponendovicino le piante della stessa specie e dimensioni. Dowà evitarsi I'essiccamentodurante il trasporto
rtilizzandoveicoli idonei
t.'appaltatoredovrà comunicare alla direzione dei lavori la data di consegnadelle piante in cantiereai fini della loro
rerifica ed accettazione.
ln cantierele piante dovranno essereaccatastateper un tempo massimo di ... ., giornilore avendo cura di evitare
'sssisazisng
ed il suniscaldamento,compensandole perditedi umidità verifcatesi duranteil trasporto.
i9.2 Fornitura e sistemazione di terreno vegetale nelle aiuole
:ì terreno vegetale dowà avere caratteristiche fisiche e chimiche atte a garanfire un sicuro attecchimentoe sviluppo di
:olture erbacee,arbustiveo arboree.
;l terreno dovrà risultare di reazione neutra, sufficientementedotato di sostanza organica e di elementi nutritivi, di
nedio impasto, privo di pietre, ciottoli, detriti, radici, erbe infestanti che possano ostacolarne la lavorazione
rgronomica.
ì)ovràprovenire da scotico di terreno a destinazioneagraria.
i)ualora il prelievo venga fatto da terreni non coltivati, la profondità di prelevamento dowà esserelimitata allo strato
.sploratodalleradici dellespecieerbaceepresentied in ogni caso non dowà superarei 50 cm.
l.'impresaprima di effettuare il prelevamento e la fornitura della terra di coltivo, dowà darne awiso alla direzione dei
rvori, affinche possano venire prelevati, in contraddittorio, i campioni da inviare ad laboratorio ufficiale, per Ie analisi
'ii idoneitàdel materialesecondoi metodi ed i parametri normalizzatidi analisi del suolo.
,i terreno dowà essereposto in opera in strati uniformi, ben sminuzzato, spianato e configurato in superficie secondo le
rdicazrorudi progetn-rali.
t9.3Albei
't J I
Generalità
iiì alben dowanno avere la parte aereaa portamento e forma regolare, simile agli esemplaricresciuti spontaneamente,
I svtluppo robusto, non filato e che non dimostri una crescita troppo rapida per eccessivadensità di coltivazione in
ivaio,in terrenotroppo inigato o concimato.
e piarte dovranno esseretrapiantate un numero di volte sufficienti secondo le buone regole vivaistiche con I'ultima
r;orazionealle radici, risalentea non più di tre anni secondola seguentetabella.
Irbella 55.3.- Modalità di lavorazione
finoa circonferenza
12-15cm
fino a circonferenza2O-25
cm
finoa circonferenza
30-35cm
almeno I trapianto
almeno 2 trapianti
almeno 3 trapianti
I
'Ì
:1
9l
fino ad altezzadi 2,00-2,50m
almeno I trapianto e circonfererza
proporzionata all'akezza
fino ad altezzadi2,50-4,00 m
almeno 1 trapianto e circonferenza
prop orzi o nata all'altezza
fino ad altezzadi 2,50-4,00m
almeno 2 trapianti e circonferenza
prop orzio nata all' altezza
fino ad altezza di 5,00-6,00 m
almeno 3 trapianti e circonferenza
prop orzi onat a all' altezza
Sempreverdi
l.'apparatoradicale, che dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari sane, dovrà essereracchiuso in
contenitore(vaso, cassq mastello) con relativa terra di coltura o in zolla rivestita (paglia, plan plast,juta, rete metallic4
fìtocella).
39.3.2 Spostamento
di piante
Le piante da spostare, se non sono indicate nei documenti dell'appalto, dowanno preventivamenteessere marcate sul
posto.
Se non possono essere subito ripiantate, esse dovranno essere collocate in depositi prowisoriamente allestiti per
assicurarela loro protezione contro le awersità atmosferichee in genere contro tutti i possibili agenti di deterioramento.
Tab. 55. 4 . - Elenco delle piante dn spostare
I Esemplare
Varietà o cultivar
Qualora non sia prevista a carico dell'impresa la garar:ziadi attecchimento, per le piante spostateandranno adottate le
seguentiprescrizioni.
- modalitàdi estrazione(preparazionedell'apparatoradicale,confezionein zolle, ecc.),
- condizioni di trasporto (eventualeobbligo di uso di particolari mezzi meccanici, ecc.);
- località e modalità di accantonamento;
- modalitàper la messaa dimora (concimazioni,tutori, piantagioni,ecc.);
- modalitàdi manutenzione(frequenzae dosedelleinigazioni, utilizzazionedi antitraspiranti,ecc.).
L'impresaha l'oneredella manutenzionedelle piantemessea deposito.
Quando lo spostamento delle piante presenta il rischio di una cattiva ripresa dopo il trasferimento, I'impresa dowà
interromperele operazioni di spostamento e informarne il direttore dei lavon, affinche si possanoprendere i necessari
accorgimenti.
Trascorsequarantotto ore dal recepimento dell'awiso di intem-rzioneal direttore dei lavori, gli spostamenti potranno
essereripresi.
39.3.3 Protezionedellepiante esistenfida conservare
Nelle aree non interessate dai lavori di pulizia del teneno le piante da conservare dowanno essere protetti con i
dispositivipredispostia cura dell'impresa prima delfinizio di altri lavori. Questi dispositivi consisterannoin recinzioni
e in corsetti di protezione. Salvo diverse motivate prescrizioni ed approvate dalla direzione dei lavori, le recinzioni
dowanno seguirela proiezione al suolo dei rami esterni, ed esserealte almeno 1,30 m. I corsetti dovranno esserepieni,
distaccatidal tronco ed alti almeno2,00 m.
Le piante da conservare dowanno essere indicate in specifica planimetria o dovranno esseremarcate preventiyamente
sulposto.
Le protezioni dowanno esseremantenute in buono stato durante tutta la durata dei lavori, come indicato nella seguente
tabella:
Tabella55.5.- Modalità di protezionedelle piante
Modalità particolari di protezione
39.4Acquaper innaffiamento
L'acquaper innaffiamento
dellepiantenon dovrà conteneresostanzeinquinantie sali nocivi oltre i limiti di tolleranza
di fitotossicità relativa.
L'appaltatore a richiestadella direzione dei iavori dovrà fornire le necessarieanalisi sulla qualità dell'acqua
39.5Pulizia del piano viabile
Il piano viabiie e la segnaleticastradale orizzontale, al termine di ogni operazione d'impianto o manutentoria, dowà
risultare assolutamentesgombro di rifiuti; la terra eventualmentepresentedowà essereasportatamediante spazzolatura
e, ove occorra, con getti d'acqua.
39.6 Munutenzio ne colturali fi no all' esecuzionedel colluudo
Sino a quandonon sia intervenuto con esito favorevole il collaudo definitivo dei lavori, l'impresa dowà effettuare a sua
curae spese:
- la manutenzionedegli impianti a verde curando in particolare lo sfalcio di tutte le superfici del corpo autostradale e
suepertinenze,seminateo rivestite da vegetazione spontanea,ogni qualvolta I'erba abbia raggiuntol'altezza media di 35
cm-:
- I'annaffiamentodi tutte le piante, rivestimenti di scarpate,ecc.;
- ii ripristinodelleconched'inigazione qualora necessario,
- poîarura,
- concimazione,
- falciature, diserbi e sarchiature,
- sistemazione
delleparti danneggiateper erosionedowte a non colretta esecúzione.
La direzionedei lavori potrà prescrivereall'impresadi effettuare lo sfalcio in dette aree anchea tratti discontinui e senza
chequestopossacostituiremotivo di richiestadi indennizziparticolari da parte dell'impresastessa.
L'erba sfalciatadovrà prontamenteessereraccolta da parte delf impresa e trasportata fuori dalle pertinenze autostradali
entro 24 ore dallo sfalcio.
La raccolta e I'allontanamentodell'erba dovra-nnoessereeseguiti con la massima cura, evitando la sua dispersione sul
piano viabile, anche se questo non risulta ancora pavimentato e pertanto ogni automezzo dovrà avere il carico ben
sistematoe munito di reti di protezione.
Art. 40 - Impianto di pubblica illuminazione
40.1 Finalità delle prescrtzioni tecníche
Neglì articoli seguenti sono specificate ie modalità e le caratteristichetecniche secondo le quali I'Appaltatore e
impegnatoad eseguirele opere e a condurre i lavori, in aggiunta o a maggior precisazionedi quelle già indicate negli
articoli del capitoliprecedenti.
40.2 Consegna- Tracciamenti - Ordine di esecuzíonedei lavoi
Dopo la consegnadei lavori, di cui sarà redatto appositoverbale sottoscritto dalle parti, I'Appaltatoredowà eseguirea
propne spese,secondo le norme che saranno impartite dalla Direzione Lavori, i tracciamentinecessariper la posa dei
conduttori,dei pali, degli apparecchidi illuminazionee delle apparecchiatureoggetto dell'appalto.
L'Appaltatore sarà tenuto a coreggere ed a rifare a proprie spese quanto, in seguito ad alterazioni od arbitrarie
variazionidi tracciato,la DirezioneLavori ritenesseinaccettabile.
In merito all'ordine di esecuzionedei lavori I'Appaltatore dowà attenersi alle prescrizioni della Direzione Lavori senza
che per cio possapretenderecompensi straordinari, sollevare eccezioni od invocare tali prescrizioni a scarico di propne
responsabilita
\on porrà richiedereindennizzio compensi neppureper le eventualiparziali sospensioniche, per ragioni tecniche od
.rrqanizzative.
s.livenisseroordinate.
93
40.3 Mateiali
e provviste
I matenali che I'Appaltatore impiegherà nei lavori oggetto deli'appalto dovranno presentarecaratteristiche conformi a
quanto stabilitoaaità teggi e ai regolamentiufiicialivigenti in materia o, in mancanzadi tali leggi e regolamenti,dalle
'Norme"
di uno degli EntiNormatori di un paesedella Comunità Europea, dei ComitatoElettrotecnicoItaliano (CEI) e
dal presenteCapitoiato;in ogni caso essidovranno esseredella migliore qualità esistentein commercio. L'Appaltatore
potrà prowedeie all'approwigionamento dei materiali da fornitori di propria convenienza,salvo eventuali diverse
prescrizioni indicate neì Capiiotato o dalla Direzione Lavori, purche i materiali stessi corrispondano ai requisiti
richiesti.
L'Appaltatore notificheràpero in tempo utile la provenienzadei materiali stessialla DirezioneLavori, la quale awà la
facoità di escluderele provenienzeche non ritenessedi proprio gradimento. Tutti i materiali dovranno, in ogni caso,
esseresottoposti,prima dei loro impiego, all'esame della Direzione Lavori, affrncheessi siano riconosciuti idonei e
come previsto all'articolo 15 del Capitolato Generale d'Appalto approvato con Decreto del
dichiarati
"ò""ttubili,
n" 145.
LL.PP.
19104/2000
Ministero dei
Ii personale della Direzione Lavori è autorizzato ad effeftuare in qualsiasi momento gli opportuni accertamenti, visite,
ispezioni, prove e controlli.
Sà la Direzione Lavori, a proprio esclusivogiudizio, rifiuterà il consensoper I'impiego di qualche partita di materiale
già approwigionata dall'Appàltuto.e, quest'ultimo dowà allontanare subito dal cantierela partita scartata e prowedere
a1la sua sostituzione con altra di gradimento della Direzione Lavori, nei piu breve tempo possibile e senzt avanzare
pretese e compensi od indennizzi. La Direzione Lavori prowederà direttamente,a spese dell'Appaltatore, alla
nmozione di tali partitequaloralo stessonon vi abbiaproweduto in tempo utile.
L'accettazione dèi materiali da parte della Direzione lavori non esonera I'Appaltatore dalle responsabilitàche gli
competono per la buona riuscita degli impianti
40-4 - Norme per Ia misurazionc e Ia contabílíuazione dei lavoi
Tutte le opere compresenell'appalto sarannocompensatea misura. In nessuncaso e per nessunmotivo la Direzione
Lavori tollereràper le singole operedimensionio portateinferiori a quelle prescrittee, qualorase ne riscontrassero,esse
sarannomotivo di rifacimento.In via subordinata,a proprio giudizio, la Direzione Lavori potrà accettareIe opere stesse,
detraendoil relativo importo dalla liquidazionefinale.
40.5 - Cavidotti - Pouetti - Blocchi difondazioni- Pali di sostegno
a) Cavidotti
Nell'esecuzionedei cavidotti sarannotenute le caratteristichedimensionali e costruttive,nonchei percorsi,indicati ner
disegnidi progetto.Sarannoinoltre rispettatele seguentiprescrizioni:
- iitaglio del tappetinobituminoso e dell'eventualesottofondo in agglomeratodovrà awenire mediante I'impiego di
un taglùsfalto *unito di martello idraulico con vanghetta.Il taglio awa una profonditàminima di 25 cm e gli spazi del
mantó stradalenon tagliato non dovranno superarein lunghezza il 5oo del taglio effeffuato con la vanghetta idraulica;
- esecuzionedello scavoin trincea,con le dimensioniindicate nel disegno;
- fornitura e posa5nel numero stabilito dal disegno, di tubazioni rigide in materiale plastico corrugato a sezione
circolare,con diametroesternodi 110 mm, per il passaggiodei cavi di energia;
- la posa delle tubazioni in plastica dei diametro estemo di 110 mm verrà eseguitamediante I'impiego di selle di
supportoin materialeplastico a uno od a due impronteper tubi del diametro di 110 mm. Detti elementi sarannoposati
ad un'interdisîanzamassimadi 1,5 rq alfine di garantireil sollevamentodei tubi dal fondo dello scavo ed assicurarein
tal modo il completoconglobamentodella stessanel cassonettodi calcestruzzo;
- formazione di cassonetto in calcestruzzo dosato a 250 kg di cemento tipo 325 per meffo cubo di impasto' a
protezionedelle tubazioni in plastica;il calcestruzzosaràsuperiormentelisciato in modo che venga impedito il ristagno
d'acqua;
- il riempimento dello scavo dowà effettuarsicon materiali di risulta o con ghiaia naturalevagliata, sulla base delle
indicazioni fornite dai tecnici comunali.Particolarecura dovrà porsi nell'operazionedi costipamentoda effettuarsicon
mezzi meccanici;I'operazionedi riempimento dovrà awenire dopo almeno 6 ore dai termine dei getto di cplcestruzzo;
trasportoalla discaricadel materialeeccedente.
Durante la fase di scavo dei cavidotti, dei blocchi, óeipozz,etti,ecc. dovranno essereapprontatitutti i ripari necessari
per evitare incidenti ed infortuni a persone,animali o cose per effetto di scavi aperti non protettiDurante le ore notturnela segnalaiionedi scavoapertoo di presenzadi cumulo di materialidi risulta o altro materiale
sul sedime stradale,dowà eisere di tipo luminoso a fiamma od a sorgente elettrica,tale da evidenziare il pericolo
esistenreper il transito pedonale e véicolare. Nessunagiustificazione potrà essereaddotta dali'Appaltatore per lo
sDesnimentodi dette luci di seenalazionedurantela notte anche se causatoda precipitazionimeteoriche.Tutti i ripari
94
{cavalletti,transenne,ecc.) dowanno riportare il nome della Ditta appaltatricedei lavori, il suo indirizzo e numero
ielefonico. I,'inadempienza delle prescrizioni sopra indicate puo determinaresia la sospensionedei lavori, sia Ia
iisoluzione del contratto qualora I'Appaltatore risulti recidivo per fatti analoghi già accaduti nel presente appalto od
bnchein appalti precedenti.Sia per la sospensionedei lavori
p", la risoluzionedel contrattovale quanto indicato
'gll'art.11 dei presenteCapitolato.
"ir"
ll reinterro di tutti gli scavi per cavidotti e pozzetli dopo l'esecuzione dei getti e implicitamente compensaracon ii
Prezzodell'opera.Nessuncompensopotrà essererichiestoper i sondaggidaiseguire prima dell'inizio àegli scavi per
I'accertamentodell'esattaubicazionedei servizi nel sottosuolo.
:
b) Pozzetti prefabbricati con chiusino in ghisa
l'{ell'esecuzionedei pozzetti saranno manteiute le caratteristichedimensionali e costruttive, nonche
l'ubicazione,indicatenei disegni allegati. Sarannoinoltre rispettatele seguentiprescrizioni:
- esecuzionedello scavocon misure adeguatealle dimensionidel pozzeno;
- formazione di sottofondo perdente in misto granulomrtico;
- posain operadel pozzettoprefabbricatoin cls vibrato,
:- conglobamentodelle tubazioni in plastica interessatedal pozzetto e sigillaturecon malta di cementodegli spazi fra
pozzettoe tubo;
- fornitura e posa di chiusino in ghisa, completo di telaio, per
traffico incontrollato,luce netta40 x 40cm, peso ca. 60
;kg,con scritta"Illuminazione pubblica" sul coperchio:
- riempimentodel vano residuocon materialedi risuitao con ghiaia
naturalecostipati;trasporto
,alladiscaricadel materialeeccedente.
c) Blocchi di fondazionedei pali
Nell'esecuzionedei blocchi di fondazioneper il sostegnodei pali sararìnomantenutele caratteristiched.imensionalie
costruttiveindicatenel disegnoallegato.
:Saranno
inoltre rispettatele seguentiprescrizioni:
- esecuzionedella scavocon misure adeguatealle
dimensionidel blocco,
- formazionedel blocco in calcestruzzodosatoa 250
kg di cementotipo 325 per metro cubo di impasto;
- esecuzionedella nicchiaper I'incastra del palo,
con I'impiego di cassaforma;
- fornitura e posa, entro il blocco in calcestruzzo,di
spezzonedi tubazionein plastica del diametro esternodi 50 mm
peril passaggio
dei cavi,
- riempimentoeventualedello scavo con materialedi risulta
o con ghiaia naturaleaccuratamente
costipata;trasporto
alla discaricadel materialeeccedente;
- sistemazione
del cordolo in pietra eventualmenterimosso.
L'evenfualerimozione dei cordoli del marciapiedeè compresonell'esecuzionedello scavodel blocco. Per tutte le opere
elencatenel presentearticolo è previsto dall'appalto il ripristino del suolo pubblico
Il dimensionamentomaggiore dei blocchi di fondazionerispetto alle misure indicate in progetto non darà luogo a
nessunulteriore comDenso.
,d) Pali di sostegno(lampioni classici)
,I pali per illuminazionepubblica devono essereconformi alle norme uNI- I 56I .
.E' previsto I'impiego di lampioni classici in ghisa/acciaiorcalizzati in fusione di ghisa EN-GJL-200, sosrenutida un
:animainternain acciaio di qualità almenopari a quello Fe 360 grado B o migliore zincato a caldoa
norma CE.
Tutte le caratteristichedimensionali ed i particolari costruttivi sono indicati nel disegno allegato "particolari".
I pali sono predispostiper alloggiaregruppi superioredi lanterne
Nei pali dowanno esserepraticatenumero due aperfuredelle seguentidimensioni:
- un foro ad asoladella dimensione 132x 38 mm, per il passaggio
dei conduttori;
- una finestrella d'ispeziones delle dimensioni ZOOx 75
mÀ; tale finestrella dowà essereposizionatacon I'asse
onzzontaleparallelo al piano verticale passanteper I'asselongitudinaledel braccio o dell'apparecchiodi.illuminazione
a cima-palo e collocata dalla parte, opposta al senso di transito del traffrco veicolare, con il bordo inferiore ad almeno
600 mm al di sopra dei livello del suolo. La chiusuradella finestrella d'ispezionedovrà awenire medianteun portello
realizzalgin lamiera zincataa filo palo con bloccaggiomediantechiave triangolareoppure,solo nel casosussistànodiftìcolta di collocazionedella morsettierae previo benestaredei Direttore dei Lavor| con portello in rilievo,.adatto al
c0ntenimentodi detta morsettiera,semprecon bloccaggiomediantechiavetriangolare.
lì portello deve comunqueesseremontato in modo da soddisfareil grado minimo di protezioneinterna IP 33 secondo
\orma CEI 70-1. La finestrella d'ispezione dovrà consentire['accessoall'alloggiamento elettrico che dovrà essere
'rnunitodi un dispositivodi fissaggio(guida metallica)destinato
a sostenerela morsettieradi connessionein classeII.
\ell'rpc'resr che non venga adottata la finestrella d'ispezione e quindi venga realizzzto rur giunto nel pozzetto interessatoquesta
prescrízione rleve
e:se;eannuliala
FF
-t
i l
U\
a
i'er la protezionedi tutte le parti in acciaio (pali, portello, guida d'attacco, braccio e codoli) è richiestala zincatura a
.:aldosecondo
la Norma CEI 7-6 (1963)
!l percorsodei cavi nei blocchi e nell'asola inferiore dei pali sino alla morsenieradi connessione,
dowà essereprotetto
iramiteuno o più tubi in PVC flessibile serie pesantediametro 50 mrn, posato all'afto della collocazionedei pali stessi
entro i fori predispostinei blocchi di fondazione medesimi, come da disegni "particolari". Per il sostegno deg[
rpparecchidi iliuminazione su mensola od a cima-palo dovranno essere impiegati bracci in acciaio o mdoii zincati a
':a[dosecondoNorma IINI-EN 4014ed aventi le caratteristichedimensionali indicate nei diseeno "oarticolari".
10.6 Linee
L'Appaltatoredovrà prowedere alla fornitura ed alla posa in opera dei cavi relativi al circuito di alimentazionedi
energia.
Sonoprevisticavi per energiaelettrica identificati dalle-seguentisigle di designazione:
- cavi unipolaricon guainacon sezionesino a 16 mm':
cavo1 x aFG(O)R-0,6/1kV
- dispersorein corda di rame della sezionedi 35 mmz:
L'impianto elettrico è classificato di Io categoria e tutti i cavi saranno rispondenti alla Norma CEI 64-8 e 64-i e varianti
e dowanno disporre di certificazione IMQ od equivalente. Nelle tavole allegate sono riportati schematicamente,ma
nellarealedisposizioneplanimetrica"il percorso,la sezioneed il numero dei conduttori.
l-'Appaltatore dowà attenersi scrupolosamentea quanto indicato nei disegni, salvo eventuali diverse prescrizioni delia
DirezioneLavori.
Iutte le linee dorsali d'alimentazione, per posa sia aerea che interrato, saranno costituite da quattro cavi unipolari
u-zuali.Nella tratta di allaccio al quadro elettrico, sarannoimpiegati otto cavi unipolari uguali . I cavi per la derivazione
agli apparecchidi illuminazionesarannobipolari, con sezionedi 2,5 mm2.
I cavi multipolariawanno le guaine isolanti interne coloratein modo da individuare la faserelativa.Per i cavi unipolari
la distinzionedelle fasi e del neutro dowà apparireesternamentesulla guaina protettiva.E' consentivaI'apposizionedi
iasceftedistintive ogni tre metri in nastro adesivo, colorate in modo diverso (marrone fase R - bianco fase 5 - verde fase
T - blu chiaroneutro).
La forniturae la posain operadel nastro adesivodi distinzionesi intendono compensatecon il prezzo.
I cavi infilati entro pali o tubi metallici sarannoulteriormente protetti da guainà isolante. Nella formulazione del prezzo
è statotenutoconto,tra I'altro, anchedegli oneri dovuti all'uso dei mezit d'opera e delle attrezzature.
40.7 Cassette- Giunzioni - Dertvazìoni - Guaine isolanti 6
La derivazioneagli apparecchidi illuminazione, in cavo bipolare della sezionedi 2,5 mm2,saràeffettuatacon I'impiego
di cassettadi connessionein classeII collocata nell'alloggiamentoprevisto,con transitonella medesimadei cavi unipari
di dorsale.La salitaall'asola dei cavi unipolari saràriservataunicamentealla fase interessataed al neutro escludendole
restantidue fasi; per tratti di dorsali rilevanti dowà essereprevisto altresì un sezionamentodelf intera linea facendo
transitarele tre fasi ed il neutro in una cassettadi connessionecollocato nell'asoladi un palo.
Per le giunzioni o derivazioni su cavo unipolare, con posa in cavidotto, è previsto I'impiego di resina colata. Le
giunzioni sarannoposateesclusivamentenei pozzetti in muratura o prefabbricati.
Comedetto, tutti i conduttori infilati entro i pali sarannoulteriormente protetti, agli effetti del doppio isolamento, da una
guainaisolantedi diametroadeguato;tale guaina dowà avererigidità dielettrica.- 10 kV/mm.
10.8 Fornitura e posa degli apparecchi di illuminazione .
Tutti gli apparecchidi illuminazione devono avereil grado di protezioneinterno minimo:
-apparecchiper illuminazione:
- lanterne a sezione quadrata realizzate in lamiera di acciaio a nonna I-INI 5866 con box in policarbonato antiurto
îfasparente;
- Ottica DOT-LLIX simmetrica o asimmetrica" in alternativa ottica tipo AG;
vano ottico : IP 66
vano alimentazione: IP44
GIi apparecchidowanno altresì essere realizzati in Classe II di isolamento ed essererispondentialf insieme delle
\orma CEI peftantoi componentidegli apparecchidi illuminazione dowanno esserecablati a curadel costruttoredegli
Ja e'cluderese non e preusta la frnestella d'ispezione
,t
1
vo
stessi, i quali pertanto dowanno essere forniti e dotati completi di lampade ed ausiliari elettrici rifusati. Defti
;omponenti dowanno essereconformi alle Norme CEI di riferimento.
Gli apparecchidi illuminazione destinati a contenerelampade a vapori di sodio ad alta pressionedowanno essere
cablati con i componenti principali (lampade, alimentatori ed accenditori) della stessacasa costruttricein modo da
qarantirela compatibilità tra i medesimi, i portalampadasaranno in porcellana 827 oE40 con marchio
IMe.
I riflettori per gli apparecchidi illuminazione destinatia contenerelampade a vapori di sodio (S.A.P.) devono essere
conformati in modo da evitare che le radiazioni riflesse si concentrino sul bruciatóre della lampada in quantità tale da
pregiudicarnela durata o il funzionamento.
-f
ali apparecchidevono essereprovati secondole prescrizioni della Norm a CEI 34-24 e si riterranno conformi quando la
differenzatra le due tensioni di lampada (in aria libera ed alf interno dell'apparecchio) è inferiore a:
- 5 V per le lampadeda 150 W e 100 W bulbo ellissoidale
o cilindrica diffondente
Sugli apparecchidi illuminazione dowanno essereindicati in modo chiaro e indelebile, ed in posizione che siano
visibili durantela manutenzione,la marcaturadellaNorma CE ed i marchi I M
Q ed E.N.E.C..
10.9 Forniturt e posa del contenitore del gruppo di misura e del complesso di accensione e protezione
L'Appaltatore prowederà alla fornitura e posa presso il punto di consegna indicato dal progetto di un contenitore in
resinapoliestererinforzatacon fibre di vetro del formato approssimativodi:
lughezza'10-75cm, altezzada terra 140-150cm, profondità 30-40 cm con grado di protezioneinterna minimo Ip 54
icEI70-1).
Talecontenitoredovrà esserediviso verticalmentein due vani con aperfure separatedi cui una destinataa contenereil
gruppodi misurainstallatadall'Ente Distributore,la relativa serraturadi chiusuradowà essereinstallataprevio accordi
con gli organismiterritoriali competentidall'Ente medesimo.Il contenitore dovrà appoggiaresu apposito zoccolo in
c.l.s prefabbricatoo realizzatoin opera che consentaI'ingresso dei cavi sia del nistìiUutóre dell'energiaeleftrica che
dell'impiantoin oggetto. Sono altresìa cura dell'Appaltatorele opere di scavo e murarie per I'ingressonel contenitore
deicavi dell'EnteDistributore.
ll secondovano dowà mntenere le apparecchiaturedi comando, di sezionamento,e di protezionecosì come definite
nelio schemaunifilare indicato nel disegno "particolari". L'apertura di tale vano dowà esseremunita di apposita
serraturaconcordatacon il Committente ove e ubicato I'impianto.
It quadro elettrico ivi contenuto dowà essere realizzato con isolamento in Classe II come il resto dell'impianto
di
rlluminazione
l-e apparecchiatureelettriche dowanno essere conformi alle corrispondenti Norme CEI; in particolare i teleruttori
dowanno averele caratteristichesecondola Norma cEI l7-3 fascicolo 252.
L'Appaltatore dowà altresì prowedere alla fomitura, posa e collegamento di un intemrttore crepuscolarefotoelettrico
adatto all'installazioneesterna in posizione idonea e protetta da eventi accidentali o vandìlici con le seg'enti
caratteristiche:
Classedi Isolamentotr, grado IP 54, vaiore di intervento l0 + 2 Lux, carico massimoalimentarie5A.
Gli organi di protezione dovranno essere dimensionati in modo da garantire la protelone contro i cortocircuiti
dell'interoimpiantosecondoNorme CEI 64-8 fascicolo 1000 ed Gugno/l987 capitolo !'I sezioni I e 3
Il tipo di contenitore,le apparecchiatureivi contenuteed il relativo quadro dovranno comunqueavere la preventiva
lpprovazionedel Direttore dei Lavori
10.10 Impianfo di Tena - Dispercort
l.'impianto non prevede,come già detto, la messao tena degli apparecchidi illuminazionea delle altre parti metalliche,
rn quantotutto il sistemasarà'realizzatocon doppio isolamento(Classett).
Qualor4 perparticolari esigenze,venissero
rmpiegati apparecchidi illuminazione sprowisti di isolamento in Classe tt, oppure sia necessario realizzare la
protezionedelle strutture contro i fuimini occorre realizzareI'impianto di terra
apparecchidi illuminazione sarannocollegati ad una messaa terra di sezioneadeguata,comunquenon inferiore ai
i{ìli
f l6 mm', i conduttoridi terra e di protezioneavrannoguainadi colore giallo-verde. ,*-no di úpo H07 V.
!l a linea dorsalesaràcollegataal DispersoreUnico medianteconduttoreisolato, della sezioneminima di l6 mm2di tipo
itl07 V-R, protettocon tubazionenei tratti discendenti.
-- Í -'- -'
i ienendoconto che il dispersore
saràunico, sia per la protezionecontro i fulmini wche
protezione
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contatti
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essodovràrisponderealle prescrizionidelleNorme CEi 8l-1/l 994,64-Sll987e 1l-g/1999.
il dispersorisarannodei tipo a picchetto,posatientro appositi pozzettidi ispezionedi tipo carreggiabile;tutti i dispersori
!,lovrannoesserecollegati fra di loro.
I
Capitolo4
NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI
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t'
9l
Art.41 - Scavi
4l, 1 Scavi di sbancamento
Perscavi di sbancamentoo sterri andanti s'intendonoquelli occorrenti per io spianamentoo sistemazionedel terreno
su
cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di tenapieni per [a formazione di cortili, giardini, scantinati, piani di
appoggioper platee di fondazione,vespai, rampe incassateo trincee stradali,ecc., e in generaletutti quelli eseguiti a
sezioneaperta su vasta superficie.
11.2Scavi diÍondozÍone o in trinces
Perscavidi fondazionein generalesi intendono quelli incassatied a sezioneristrettaper la posadi conduthue in genere,
manufatti sotto il piano di campagna,fossi e cunette.
Qualunquesia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione dovranno essereeseguitifino alla profondità di
progettoo a quella dispostadalla direzionedei lavori. All'appaltatore non verrannopagatii volumi di scavoderivanti
da
maggiori sezioni rispetto a quelle progettuali, soprattutto se dipendenti da inidonea sbadacchiafurao armatura dello
scavostesso.
L'appaltatoredovrà eseguirele opere di fondazioneo posarele condotte dopo l'accettazionedel scavi da parte della
direzionedei lavori.
Perq|ano riguarda la posa delle condotte, in particolareper quelle fognarie, I'appaltatoredovrà"prima delt'inizio dei
lavori, effettuareil controllo ed il coordinamentodelle quote altimetriche delle
esistentialie quali la tubazione
"óndott* tavori planimetria
da.collocaredowà collegarsi Pertantol'impresa saràtenutaa presentarealla direzione
dei
la
e profilo
del terreno con le quote dei ricettori finali, di eventuali interferenze con altri manufatti, di capisaidi planimetrici e di
quota aggiuntivi di infittimento o spostati rispetti a quelli di progetto che fossero insuffrcienti o potessero essere
danneggiatidalle macchine operatrici durante l'esecuzionedei lavori. Il prezzo dello scavo comprenderà l'onere
dell'allargamentoper la formazione delle nicchie laterali e sul fondo, in corrispondenzadei giunti per I'accurata
ispezionedelle giunzioni stessein fase di prova di tenuta.
Gli scavi dowanno, quando occorra, esseresolidamentepunteliati e sbadacchiaticon robustearmature, in modo da
impedireogni smottamentodi materieduranteI'esecuzione
tanto degli scavi che della posadi condotte.
L'appaltatoree responsabiledei danni ai lavori, alle persone,alle proprietà pubbliche e private che potesseroaccadere
per la mancanzao insufftcienza di tali puntellamenti e sbadacchiaiure,alie quali egÍi d"o" prowedere di propria
iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni riconosciute necéssarie, senza rifiutarsi con nessun pretesto di
ottemperarealle prescrizioniche al riguardo gli venisseroimpartite dalla direzionedei lavori.
41.3 Oneri aggiunti per gli scavi
Oltre
per gli obblighi particolari emergenti dal presentearticolo, con i prezzi d'elenco per gli scavi in genere
-che
I'appaltatore
si deve ritenerecompensatoper i seguentialtri eventualioneri:
- per taglio di piante, estirpazionedi ceppaie,radici,
ecc.;
- per il taglio e lo scavo con qualsiasimezzodelle materie
sia asciutteche bagnate,di qualsiasiconsistenzaed anche in
presenzad'acqua;
- per paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico
a rinterro o a rifiuto, entro i limiti previsti in elenco prezzt,
sistemazione
delle materiedi rifiuto, depositoprowisorio e successivaripresa;
- per la regolazione delle scarpateo pareti, per lo spianamento
del fondò, per la formazione di gradoni, attorno e sopra
le condotte di acqua o altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondole sagomedefinitive di progetto
esecutivo;
- per puntellature, sbadacchiatureed armature di qualsiasi
importanza e genere secondotutte le prescrizioni contenute
nel presentecapitolato specialed'appalto, compresi le composizioni, scomposizioni,estrazioni ed allontanamento,
nonchésfridi, deterioramenti,perdite parziali o totali del legnameo dei feni;
- per impalcature, ponti e costruzioni prowisorie, occorrenti
sia per il trasporto delle materie di scavo sia per la
iormazionedi rilevati, per passaggi,attraversamenti,ecc.,
- per ogni altra spesanecessariaper I'esecuzionecompleta
degli scavi.
11.4lltisurazione degli scavi
La misurazionedegli scavi verrà effeffuatanei seguentimodi:
- iÌ volume degli scavi di sbancamentoverrà determinato
col metodo delle sezionì ragguagliate,in baseai rilevamenti
eseguitiin contraddittoriocon I'appaltatore,prima e dopo i relativi lavori;
- gli scavi di fondazione saranno computati per un volume
uguale a quello risultante dal prodotto della base di
:lndazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di sbancamento,owero del terrenonaturale,quando detto
scavodi sbancamentonon viene effettuato.
\l volume così calcolato si applicherannoi vari prezzifissati nell'elenco per tali scavi; vale a dire che essi saranno
t
,
98
t
lalutati semprecome eseguiti a pareti verticali, ritenendosi già compreso e compensatocol prezzo unitario di elenco
ognlmagglorescavo.
I'uttavia per gli scavi di fondazione da eseguire con impiego di casseri, paratie o simili strutture, sarà incluso nel
volumedi scavoper fondazione anche lo spazio o@upato dalle strutture stesse.
lprezzi di elenco, relativi agii scavi di fondazione, sono applicabili unicamente e rispettivamente ai volumi di scavo
compresifra piani orizzontali consecutivi, stabiliti per diverse profondità" nello stessoelenco deiptezzi.
Pertantola valutazione dello scavo risulterà definita, per ciascuna zona, dal volume ricadente nella zona stessa e
dall'applicazionead esso del relativo prezzo di elenco.
41.5 Disfacimenti e ipristini di massicciate e pavimentazioni stratlali
I disfacimentied i ripristini delle massicciate e delle pavimentazioni sarannovalutati a metro quadrato, assumendoper
la misura di tali lavori un larghezza pari a quella convenzionalmentestabilita per gli scavi, maggiorata di cm 30.
Verranno dedotte le superfici corrispondenti a rotaie, bocchette, chiusini, soglie e quant'altro occupi una parte della
superficie pavimentata.
Gli scavi in cassonettoper il ripristino delle massicciate verranno valutati separatamentea metro cubo, considerando
unalarghezzadi scavo pari a quella convenzionale sopra stabìlita e la profondità effettiva del cassonettoordinato dalla
direzionedei lavori.
Art.42 - Rilevati,rinterri e vespai
a
12.1.1 Rilevati(l)
II volume dei rilevati e dei rinterri sarà determinatocon il metodo delle sezioni ragguagliate,in base a rilevamenti
eseguiticomeper gli scavi di sbancamento.
L'areadelle sezioni in rilevato o a riempimento verrà computatarispetto a-lpiano di campagnasenzatenere conto né
dello scavodi scoticamento,per una profondità media di 20 cm; né dell'occorrentematerialedi riempimento; ne dei
cedimentisubiti dal terreno stesso per effefto del costipamento meccanico o per naturale assestamento;ne della
riduzionedi volume che il materialeriportato subirà,rispettoal volume che occupavanel sito di scavooppure allo stato
sciolto,a seguitodel compattamentomeccanico.
Qualoral'impresasuperassele sagomefissatedalla direzionedei lavori, il maggiorerilevato non verrà contabilizzato,e
I'impresa,seordinato dalla direzione lavori, rimuoverà,a sua cura e spese,i volumi di terra riportati o depositatiin più,
prowedendo nel contempo a quanto necessarioper evitare menomazioni àlla stabilità dei rilevati accettati dalla
direzionedei lavori.
lprezzirelativi ai rilevati saranno applicati anche per la lormazione degli arginelli in terra.
L'onere della riduzione dei materiali provenienti da scavi di sbancamentoo di fondazionein roccia o da scavi in
galleri4 onde ottenere la pezzatura prevista per il loro reimpiego a rilevato, è compreso e compensato con i relativi
prezzidello scavodi sbancamento,allo scavodi fondazionein roccia da mina ed allo scavoin galleria.
Qualoraf impresa,per ragioni di propria convenienza,non ritenesse oppoffuno procederealla riduzione di tali materiali,
previo ordine scritto della direzione dei lavori, potrà portare a rifiuto i materiali rocciosi e sostituirli con un uguale
volumedi materialiprovenienti da cave di prestito appartenential gruppo A1 (classificaC.N.R. - U.N.I. 10006)i quali
ultimi, pero,verrannocontabilizzaticome materiali provenientidagli scavi.
Pertantonellaformazionedei rilevati compensatia metro cubo, sono compresii seguentioneri:
- lo scoticamento(fino a 20 cm dal piano di campagna),la compattazionedel piano di posa,il taglio e la rimozione di
alberi,cespuglie ceppaie,il prelievo e il trasportodei materiali occorrentida qualsiasidistanzae con qualunquemezzo,
Ia compattazionemeccanicatale da garantire il raggiungimento delle specifiche riportate negli artt. "Movimenti di
terre",le bagnature,i necessaridiscarichi,la sistemazionedelle scarpatee il loro rivestimentocon terrenovegetaledello
spessore
di 30 cm, la profilatura dei cigli e quanto altro occorre per mnsegnareil lavoro a regolad'arte.
(l) ANAS, Capítolatospecialed'appalto,Roma 1993,
12.1.2 Rilevati con materiali provenienti da cave dí prestito (l)
ll volume V di materiali provenienti da cava di prestito sarà dedotto convenzionalmente in base al seguente conteggio:
)
:
a
V=V,-V,-^\.x0,20*V.u
clove:
V,: volume totale dei rilevati e dei riempimenti (compresi quelli occonenti per il piano di posa dei rilevati e delle
trincee)per I'intera lunghezzadel lotto o tratto di strada;
V,: volume degli scaviìi sbancamento,di fondazioneed in galleria, per le quantitàritenuteutilizzabili dalla direzione
,lei lavon per il reimpiego in rilevato o in riempimento;
\ areadellasistemazionedei piani di posa dei rilevati;
\',u volume dei materiali (pietrame,misti granulari,detriti di cava, sabbia,ecc.) utilizzati per altri lavori come detto al
puntoC), 1ocapoverso.
.
a.
a
99
Soltanto al volume V così ricavato sarà appiicato rl prezzo relativo alla fornitura di materiali idonei da cave di prestito
perla formazionedei rilevati.
Qualora I'impresa, per la formazione dei rilevati, ritenga di sua convenienza portare a rifiuto materiali provenienti dagli
scavidelia sedestradale,e riconosciutiidonei dalla direzionedei lavori, sostituendolicon materialiprovenientida cave
di prestito, per il volume corrispondentea questi ultimi non verrà applicato il prezzo relativo alla fornitura di materiali
provenientida cave di prestito per la formazione dei rilevati.
d'appalto,
speciale
Roma1993.
ti) ANAS,Capitolato
12.1.3 Rinterri
I rinteni di cavi a sezioneristretta sarannovalutati a metro cubo per il loro volume effettivo misurato in opera. Nei
prezzídí elencosono previstitutti gli oneri per il trasportodei terreni da qualsiasidistanzae per gii eventualiindennizzi
a cavedi prestito
J2.14 Preparazionedeipiani di posa dei rilevati
La preparazionedel piano di posa dei rilevati, compresiit taglio e I'asportazionedi piante,arbusti,bassobosco, ceppai
e vegetazionein genere, I'asportazione del terreno vegetale per uno spessorenon inferiore a 30 cm (da computare nel
calcolodei volumi), il riempimentocon idonei materiali dei vuoti lasciati dalle parti asportate,ecc.,saràcompensataper
ogni metro quadratodi superfrciepreparata.
J2.1.5 Riempimento
conmistogranulare
Il riempimentocon misto granularea ridosso delle muratureper drenaggi,vespai, ecc., saràvalutatoa metro cubo per il
suovolume effettivo misuratoin opera.
12 1.6 Vespai
Nei prezzidei vespaiè compresoogni onereper la fornitura di materiali e posa in operacome prescrittonelle norme sui
modidi esecuzione.
La valutazione sarà effettuata al metro cubo di materiali in opera.
Art. 43 - Demolizioni, dismissioni e rimozioni
43.1 Demolizione di elemenrtstrutturali in conglomerato cenrcntiúo armafo e non armato
La demolizione di elementi struttr-rraliin conglomerato cementizio armato e non armato e il trasporto a rifiuto del
materialedi risulta saràcompensatoa metro cubo di struttura demolita.
43.2 Nmozioni di opere ìnfeno do ghisa, ecc.
La rimozione di chiusini, grigtie, cancelli, ecc. ed il relativo trasporto a rifiuto pcr il materiale inutilizzabile o il deposito
in areemessea disposizionedalla P.A per il materialeutilizzabile, saràcompensataa peso.
Art. 44
- Murature, calcestruzzi, solai, impermeabilizzazion, rivestimenti ecc.
44.7Murature
Tutte le murature in genere,con spessoresuperiorea 15 cm, saranno misurate geometricamentein base al volume
realizzato,con le misure presesul vivo dei muri, esclusicioe gli intonaci.
Saràfatta deduzionedi tutti i luoti con superficiesuperiorea 0,50 m'.
44.2 Calcestruzzí
I calcestruzziper fondazioni e le strutture costituite da getto in opera sarannoin genere pagati a metro cubo e mizurati in
opera in base alle dimensioni previste dal progetto esecutivo, esclusaquindi ogni eccedenz4ancorché inevitabile,
dipendentedalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzionedei lavori.
Nei prezzi del conglomeratosono inoltre compresi tutti gli oneri derivanti dalla formazionedi palchi prowisori dí
servizio,dall'innalzamentodei materiali, qualunque sia I'altezza alla quale I'opera di cemento armato dovrà essere
eseguita,nonché per il getto e la vibratura
L'armatura ad aderenzamigliorata verrà compensataa parte.
,
Ò
14.3 Casseformi
Le casseformee le relative armaturedi sostegno,se non compresenei prezzi di elenco dei conglomeratocementizio,
sarannocomputatiseDaratamente
con i relativi prezzi di elenco.
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100
44.4 Acciaio per armature e retí elettrosaldate
44.4.1 Diametri
Le barre di acciaio ad aderenzamigliorata, per armature di opere di cemento armato di qualsiasi tipo, nonché la rete
elettrosaidat4 opportunamentesagomate e collocate in opera secondo le quantità del progetto esecutivo delle strutture
in c.a., saràvalutato secondoil peso effettivo; nel prezzo oltre alla lavorazione e lo sfrido è compresol'onere della
legaturadei singoli elementie la posa in operadell'armaturastessa.
44 4.2 Tolleranze
Nei calcoli statici si adottano di norma le sezioni nominali. Le sezioni effettive non devono risultare inferiori al 98% di
quelle nominali.
Qualora le sezioni effettive risultassero inferiori a tale limite, nei calcoli statici si adofierannole sezioni effettive. Per
barre ad aderenza
migliorata non è comunqueammessosuperarele tolleranzeprevistedal D.M. 9 gennaio1996.
Art. 45 - Impianti elettrici
45.1 Quadri elettrici relativi alle centrali, tubi protettiví, eccI quadri elettrici relativi alle centrali, i tubi protettivi, le linee elettriche di alimentazionee di comando delle
le linee di terra ed i collegamentiequipotenzialisono valutati nel prezzodi ogni apparecchiaturaa piè
apparecchiature,
d'operaalimentataelettricamente.
a
tr
I
45.2 Canaliusztoni e cavi
- I tubi di protezione,le canaletteportacavi,i condotti sbarre, il piatto di ferro zincato per le reti di terr4 saranno
valutati al metro linearemisurandoI'effettivo sviluppolinearein opera.
Sono compresele incidenzeper gli sfridi e per i mezzi specialiper gli spostamenti,raccordi,supporti,staffe, mensolee
morsettidi sostegnoed il relativo fissaggioa paretecon tasselli ad espansione.
- I cavi multipolari o unipolari di MT e di BT sarannovalutati al metro lineare misurandoI'effettivosviluppo lineare in
opera,aggiungendoI m per ogni quadro al qualeessisono attestati.
Nei cavi unipoiari o multipolari di MT e di BT sono compreseIe incidenzeper gli sfridi, i capi corda ed i marca cavi,
esclusii terminali dei cavi di MT.
- I terminali dei cavi a MT saranno valutati a numero. Nel prezzo dei cavi di MT sono compresi tutti i materiali
occorrentiper l'esecuzionedei terminali stessi.
- I cavi unipolari isolati saranno valutati al metro lineare misurando I'effettivo sviluppo in opera, aggiungendo 30 cm
per
ogni scatolao cassettadi derivazione e 20 cm per ogni scatola da frutto.
'Sono-"orpr.se
le incidenze per gli sfridi, morsetti volanti fino alla sezione di 6 mm2,morsetti fissi oltre tale sezione.
- Le scatole, le cassette di derivazione ed i box telefonici, saranno valutati a numero secondo le rispettive
caratteristiche,
tipologia e dirnensione.
Nelle scatole di derivazione stagne sono compresi tutti gli accessori quali passacavl, pareti chiuse, pareti a cono,
guarnizionidi tenuta"in quelle dei box telefonici sono compresele morsettiere.
45.3 Apporecchiature in generale e quadi elettrici
Le apparecchiaturein generale sarannovalutate a numero secondo le rispettive caratteristiche,tipologie e portata entro i
campi prestabiliti.
completae funzionante.
Sono compresitutti gli accessoriper un'apparecchiatura
I quadri elettrici sarannovalutati a numero secondole rispettive caratteristiche e tipologie in funzione di:
- superficiefrontale della carpenteriae relativo grado di protezione (IP);
- numero e caratteristichedegli intem-rttori, contattori, fusibili, ecc.
Nei quadri la carpenteriacomprenderàle cerniere, le maniglie, le serrature,i pannelli traforaú per contenere le
apparecchiature,
le etichette,ecc.
Glì intemrttori automatici magnetotermici o differenziaii, i sezionatori ed i contattori da quadro, saranno distinti
secondole rispettive caratteristichee tipologie quali:
a) il numerodei poli;
ó/ la tensionenominale.
y' la conentenominale;
d) il poteredi intem:zione simmetrico;
e) il tipo di montaggio (contatti anteriori, contatti posteriori, asportabili o sezionabiii su canello); comprenderanno
I'incidenzadei materiali occorrenti per il cablaggioe la connessionealle sbarredel quadro e quanto occorre per dare
I'intemrttore fu nzionante.
I corpi illuminanti saranno valutati a numero secondo le rispefiive caratteristiche,tipologie e potenzialità. Sono
compresele lampade,i portalampadee tutti gli accessoriper un'apparecchiaturacompletae funzionante.
I ftutti elettrici di qualsiasitipo sarannovalutati a numero di frutto montato. Sono esclusele scatole,le placche e gli
,
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t
r01
t
sccessori
di fissaggioche sarannovalutati a numero.
15.4Opere di assistenzaagli impianti
Le operee gli oneri di assistenzadi tutti gli impianti compensanoe comprendonole seguentiprestazioni:
-scarico dagli automezzí, collocazionein loco e sistemazionein mage"ins di tutti i materiali pertinenti agli impianti;
- aperturae chiusura di tracce, predisposizione e formazione di fori ed asole su murature e strutture di calcestruzzo
armato,
- muraturadi scatole,cassette,sportelli, controtelai di bocchette, serrandee griglie;
- fissaggiodi apparecchiature
in genereai relativi basamentie supporti;
- formazione di basamenti di calcestruzzo o muratura e, ove richiesto, la interposizione di strato isolante, baggioli,
ancoraggidi fondazionee nicchie;
- manovalanza e mezzi d'opera in aiuto ai montatori per la movimentazione inerente alla posa in opera di quei materiali
cheper il loro pesoe/o volume esigonotali prestazioni;
- i matenalidi consumoed i mezzíd'operaoccorenti per le prestazionidi cui sopra;
- il trasportoalla discaricadei materiali di risulta delle lavorazioni;
- scavi e rinterri relativi a tubazioni o apparecchiatureposte interrate;
- ponteggidi sen'izio interni ed esterni,
- le operee gli oneri di assistenzaagli impianti dowanno esserecalcolati in ore lavoro sulla basedella categoriadella
rnanodopera
impiegatae della quantitàdi materiali necessarie riferiti a ciascungruppo di lavoro.
Art. 46 - Tubazionie pezzispeciali
a
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46.1 Posa in opera di tubazioni
La fornitura e posa in opera di tubazioni saranno valutati a metro lineare a seguito di misurazione effettuata in
contraddittorio sull'asse delle tubazioni posate, senzatenere conto delle parti sowapposte, detraendola lunghez-a dei
rrani innestatiin pozzetti o camerette.
46,2 Peui specioli per tubazioni
I pezzi speciali per la posa in opera di tubazioni (flange, flange di riduzione, riduzioni, curve, gomiti, manicotti,
riduzioni,tazzs,lxppi di chiusura,piaui di chiusura,ecc.)sarannocompensatia numeto.
46.3 Valvole, saracinesche
Le valvole e le saracineschevarie sarannovalutate a numero secondole rispettive caratteristichee dimensioni
Nel prezzo sono compresi i materiali di tenuta.
46.4Letti di sabbia
I letti di sabbiadelle tubazioni interrati sarannopagati a metro cubo.
Art.47 -Pozzetli prefabbricati e caditoie
4 7.1 Pouetti prefabbncofi
I pozzetti prefabbricati saranno pagati ad elemento componente (elemento di base, elemento di sopralzo, piolo in
acciaio rivestito, soletta di copertur4 raggiungi quot4 chiusino, ecc.) fornito e posto in opera, rcmpresa la sigillatura
deglielementiassemblaticon idoneo materiale.
4 7.2 Caditoíe prefah bric ate
Le caditoie prefabbricate saranno pagate ad elemento componente (elemento di base, anello di prolunga, anello
d'appoggio, cestello in acciaio zincato, chiusino in ghisa sferoidale, ecc.) fornito e posto in opera, compresa la
sigillaturadegli elementi assemblaticon idoneo materiale.
Art. 48 - Pavimentazionivarie
4S.l Caneggiata
48.I -I Compattazionemeccanica dei rilevqti
La compattazione meccanica dei rilevati sarà valutata a metro cubo, quale compenso in aggiunta a quello per la
formazionedei rilevati.
I
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48.1.2 Massicciqtq
La ghiaia,i[ pietrisco ed in generaletuttl i materiali per massicciatestradali si valuterannoa metro cubo, coi prezzi di
elencorelativi.
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t
I
a
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\ormalmenre la mrsuraCcrra effeîtuarsiprima della posain opera; il pietrisco o la ghiaia verrannodepositatiin cumuli
regolari e Cr rolume rl piu possibile uguale lungo la strada,oppure in catastedi forma geometrica;la misurazionea
sceltadelia drrezioneder lavori verrà fatta o con cannemetriche, oppure col mezzo di una cassaparallelepipedasenza
iondo chear:a ie dimensicnidi 1,00m x 1,00 m x 0,50 m.
{ll'ano ciellamrsr:razionesarà in facoltà della direzione dei lavori di dividere i cumuli in tante serie, ognuna di un
Jetermina:crÌu!:ì€rc.e dr sceglierein ciascunaserieil cumulo da misurarecome campione.
Il volume dei ,-umulo misurato sarà applicato a tutti quelli della corrispondente serie e se I'impresa awà mancato
all'obbligo delia uguaglianza dei cumuli dowà sottostare al danno che per ata/entura le potesse derivare da tale
applicazione
Tune le sptse dr misurazione, comprese quelle della fornitura e trasporto della cass4 e quelle per lo spandimento dei
marenali.sarannoa caricodell'impresae compensatecoi prezzi di tariffa della ghiaia e del pietrisco.
(}.ranrosopravale ancheper i rimanenti materiali di massicciat4 ghiaia e pietriscodi piccole dimensioni che potessero
occorrereper le banchinedi marciapi edi, ptazzali ed altro, e per il sabbione a consolidamentodella massicciata,nonché
rr le cilindrarure, bitumature, quando la fornitura non sia compresa nei prezzi di questi lavori, e per qualsiasi altro
KOpO
Potrà ancheesseredispostala misura in opera con convenientinorme e prescrizioni.
18.1.3 Impietramentoo ossatura
L'impietramentoper softofondodi massicciataverrà valutato a metro quadratodella relativa superficiee, con i prezzi di
elencostabilitia secondadelle diverse altezzeda dare al sottofondo,I'impresas'intendecompensatadi tutti gli oneri ed
obblighi necessari.
La misuraed il pagamentopossonoriferirsi a volume misurato in opera o in cataste.
a
I
48.2 Cilindratura di massicciata e sottofondi
Il lavoro di cilindraturadi massicciatecon compressorea trazione meccanicasaràpagato in ragione di metro cubo di
pietriscocilindrato,qualunquesia la larghezzadella strisciada cilindrare.
Con i prezzidi elencorelativi a ciascunodei tipi di cilindrature s'intenderàcompensataogni spesaper noli, trasportodei
compressoria pie d'operaall'inizio del lavoro e per ritomare poi in rimessa,sia per ricovero durantela notte che nei
periodi di sosta.
Nel prezzo stessoè compresoil consumo dei combustibili e lubrificanti per I'eserciziodei rulli; lo spandimentoe la
configurazionedei materialidi massicciata,la fornitura e l'impiego dell'acquaper la caldaiae per l'innafftamento,dove
occorre, del pietrisco durante la rullatura, la fornitura e lo spandimento dei rlateriali di saturazioneo di aggregazione,
ove occorrono, ogni spesa per il personale addetto alle macchine, la necessariamanovalanza occolTente durante il
iavoro, nonchédi tuao quanto altro potrà occorrere per compiere il lavoro secondole prescrizioni.
La cilindratura di sottofondo, qualora venga ordinata, sarà pagata in ragione di metri cubi di sottofondo in oper4 col
prezzo di elenco, nel quale sono compresi tutti gli oneri principali ed eventuali di cui sopra (oppure a superficie
cilindratacnlprezzo di elenco).
Le cilindrature possonoesserepreviste'anche a tonnellata-chilometro,e con prestazioniin economi4 per lavori in
economia,o per esecuzionidi pavimentazioni,applicazionidi manti superficiali,ecc. per i quali non sia compresonel
prezzol'oneredelle cilindrature,nei quali casi si stabilirannole necessarieprescrizioni,modo di misura e prezzo.
48.3 Fondazioni e pavimentazioni in conglomerato cementizio; fondazioni in terta stabiliuata
La valutazione per le fondazioni e pavimentazioni in conglomerato cementizio e fondazioni in terra stabilizzata sarà
valutata a metro cubo di opera finita. Íl prezzo a metro cubo della fondazione e pavimentazionein calcestruzzo
comprendetutti gli oneri per:
- studio granulometricodella miscela;
- la fornitura e stesadi un centimetro di sabbiaquale letto di posa del calcestruzzo,e dello strato di cartone catramato
isolante;
- la fomitura degli inerti delle qualità e quantitàprescrittedal capitolato,nonchéla fornituradel legantee dell'acqua;
- il nolo del macchinariooccorrenteper la confezione,il trasporto e posain operadel calcestruzzo;
- la vibrazionee stagionaturadel calcestruzzo,
- la formazionee sigillaturadei giunti;
- tutta la mano d'operaoccorrente per i lavori suindicati, ed ogni altra spesaed onere per il getto della lastra, ivi
compresoquello del getto in due strati, se ordinato.
Lo spessoresarà valutato in base a quello prescritto con îolleranza non superioreai 5 mm purché le differenze si
presentino saltuariamentee non come regola costante. In questo caso non si tenà conto delle eccedenzè, mentre si
I.
I
dedurranno[e deficienzeriscontrate.
Per armaturadel calcestruzzovenà fornita e posta in opera una rete d'acciaio a maglie che verrà valutata a parte,
secondoil peso unitario prescritto e determinato in precedenzaa mezzo di pesaturadiretta.
Anche per le fondazioni in terra stabllizzata valgono tutte le nonne di valutazione sopra descritte. Si precisa ad ogni
modo che il prezzocomprende.
- gli oneri derivanti dalle prove preliminari necessarieper 1o studio deila miscela nonchéda quelle richieste durante
r03
l'esecuzione
del lavoro;
- la eventualefornitura di terre e sabbieidoneealla formazione della miscela secondoquantoprescrittoo richiesto dalla
direzionedei lavori;
- il macchinario e la mano d'operanecessarie quanto altro occorra come precedentementedescrino.
48.4 Trattamenti protettivi delle pavimentaioni - manfi di conglomerofo - pavinrentazioni di cemento
I trattamentisuperficiali,le penetrazioni,i manti di conglomerato,Ie pavimentazionicementiziee in generequalunque
tipo di pavimentazionedi qualsiasispessore,veffarno di norma misurati in ragionedi superficie,intendendositassativi
gli spessori prescritti e nel relativo prezzo unitario sarà compreso ogni magistero e fornitura per completare con le
nrodalitàe le norme indicate.Per i conglomerati,ove I'elenco dei prezzi lo prescriva,la valutazionesaràfatta a volume.
Qualora i quantitativi di legante o di materiale di aggregazionestabiliti variassero,owero, nel caso di manti a tappsto o
a conglomeratia masseaperteo chiuseda misurarsia superficie,si modificasserogli spessori,si farà luogo alle relative
detrazionianalogamentea come su espresso.I cordoli laterali (bordi), se ordinati, sarannovalutati a parte.
L'amministrazionesi riserva comunque di rifrutare emulsioni aventi più dell'l% di percentualedi bitume in meno
rispetto a quella prescritta. Qualora ia partita venisse egualmente accettata, verranno effettuate negli stati di
avanzamentodetrazioni come segue: per percentuali tra l'1 ed il 3% il 10o del prezzo di emulsione per ogni kg di
emulsione impiegata; per percentuali maggiori del 3 sino al 5o/oil 25% del prezzo dell'emulsione per ogni kg di
emulsioneimpiegata.
48.5 Soprastrutture stabilizzate
Le soprastrutfurein terra stabilizzata,in terra stabilizzata con cemento, in terra stabllizzatacon legante bituminoso, in
pozzolanastabilizzata con calce idrata, verranno valutate a metro quadrato di piano viabile completamentesistemato.
I
-:
48.6 Conglomerafi b itu mi no si
I conglomeratibituminosi posti in operaprevia spandituradell'emulsione bituminos4 stesadel materialee successivo
costipamentomedianterullatura,sarannovalutati per ogni metro quadratoe per ogni cm di spessorefinito.
I
Art. 49 - Acciottolati, selciati,Iastricatiopavimentazioniin cemento,di porfido
Gli acciottolati,i selciati, i lastricatie le pavimentazioniin cubetti saramo pagatia metro quadratodi superficiepiana o
curva.
Saràpagatala loro superficie collocata,limitata cioe dal vivo dei muri o dai contorni, esclusaquindi ogni incassatura
anchese necessariae prescrittadalla direzionedei lavori.
Nei prezzi relativi e semprecompresoil ietto di sabbiao di malta, ogni compensoper riduzione,tagli e sfridi di lastre,
pietre o ciottoli, per maggiori difficoltà di costruzionedovuta ad angoli rientranti e sporgenti,per la preparazione,
battitura e regolarizzazione del suolo; per la stuccatura o profilatura dei giunti con malta di cemento o bitumatura
secondoie prescrizionidella direzionedei lavori e per qualunquealtra operanecessaria.
Se l'acciottolato,selciato, lastricatoo pavimentazionein cubetti dovesseroposare sopra sottofondodi sabbia,malta,
macadam cilindrato o calcestruzzo, questo verrà valutato a parte w prezzi di elenco relativi a questi vari sottofondi e
sostegniin muratura di calcestruzzo.
Art. 5G Pavimentazionidi marciapiedi
Le pavimentazionidi marciapiedisarannocompensatea metro quadratodi superficierealizzata.
Art. 51- Segnaletica orirzsal^L
Il pagamentodelle segnalazioniorizzontali saràcompensatoa metro linearedi vemice effettivamenteposataper strisce
biancheo gialle della larghezzadi 12 cm o 15 cm.
La misurazionesarà effettuata a metro quadrato di superficie effettiva per linee aventi larghezzasuperiore a 15 cm.
Per gli attraversamenti pedonali, per le zebrature e le isole spartitraffrco in vernice, si misurerà la superficie
effettivamente verniciata, valutando a metro quadrato le strisce di larghezza superiore a 15 cm ed a metro lineare le
eventualistrisceperimetrali da 15 cm.
Per le scritte, la superficie sarirragguagliata a metro quadrato considerandoil r.uoto per pieno ma calcolando I'area del
rettangoio che inscrive ogni singoia lettera che compone la scritta.
Per le freccee la parte di asta rettilinea o curya verrà calcolata a metro lineare se formata da strisciadi l2ll5 cm, a
metro quadratose formata da striscia superiore a 15 cm, la parte della punta triangolare verrà computata con 1l prezzo a
metro quadratodi superficie effettiva eseguita.
J
104
t
Art.52- Lavori in metallo. Ringhiere
52.I. I
Ringhiere e cancellate con ornati
Le ringhiere e cancellate di feno con ornati
o con disegni particolarmente
complessi saranno valutate a corpo
52.1.2 Ringhieree cancellatesemplici
Le ringhiere e cancellate, con profilati di feno scatolari o pieni e con disegni sempiici e lineari, saranno valutate a peso.
52.1.3 Lavoi Ìn metallo
Le ringhiere e cancellate costituite da elementi uguaii e ripetuti in lunghezza sararno valutate a peso per metro lineare,
sulla base dei tabellari dei ferri e dei profilati che ne riportano il peso per metro lineare.
Art. 53- Noleggi
:
i
Le macchinee gli attreza dati a noleggio debbonoesserein perfetto stato di servibilità e prowisti di tutti gli accessori
necessariper il loro regolarefunzionamento.
Sono a caricoesclusivodell'appaltatorela manutenzionedegli attrezÀ e delle macchine.
Il prezzo comprendegli oneri relativi alla mano d'oper4 al combustibile, ai lubrificanti, ai materiali di consumo,
all'energia elettrica e a tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine.
I prezzi di noleggio di meccanismiin genere,si intendonocorrisposti per tutto il tempo duranteil quale i meccanismi
rimangono a pie d'opera a disposizionedell'amministrazione,e cìoè anche per le ore in cui i meccanismistessi non
funzionano,applicandosiil prezzo stabilito per meccanismiin funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività di
lavoro; quello relativo a meccanismiin riposo in ogni altra condizione di cose, ancheper tutto il tempo impiegato per
scaldareper portarea regime i meccanismi.
Nel prezzodel noleggio sono compresie compensatigli oneri e tutte le speseper if trasportoa piè d'opera,montaggio,
smontaggioed allontanamentodei detti meccanismi.
Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo venà corrisposto soitanto per le ore di effettivo lavoro, rimanendo
esclusoogni compensoper qualsiasialtra causao perditempo.
,drt. 54- Trasporti
Con i prezzi dei trasporti s'intende compensataanche la spesa per i materiali di consumo, la mano d'opera del
conducente,e ogni altra spesaoccorrente.
I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere fomiti in pieno stato di efficienza e corrispondere alle
prescritte caratteristiche.
La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a secondadei casi, a volume o a peso, con riferimento alla distanza.
Art. 5l- Prati, seminagionie piantagioni
55.1 Buche efossi per la messau dimora di piante
Le buche e i fossi per la messaa dimora di piante sarannocompensatia metro cubo, ivi compresoil trasportoa rifiuto
del materialedi risulta
55-2 Tene e terricci
La tena da coltivo per il riempimento delle buche o dei fossi sarà pagata a metro cubo definitivamentesistemato a
dimora.
55.3 Conetti,pi e concimi
I correttivi di sabbia, argilla, ecc. per la normalizzazione fisica dei terreni saranno compensati a metro cubo
definitamenestesoe distribuito.
55,4Annalfiamento
L'annaffìamento delle superfici erbose saràpagataa metro quadrato di superficie fattata.
L'annafframentodelle siepi saràcompensatoa metro lineare di siepe,bordura o filare annaffiato
L'annaffiamentodelle alberatureisolate saràcompensatoa numero per ogni pianta annafiìata.
55.5 Ruschiaturu
La raschiaturasarà pagataa metro quadratodi superficietrattata.
55.6 Rasatura
La rasaturadi tappeti erbosi sarà pagataa metro quadratodi superhcietraftata.
55.7Scerbatura
a
1
105
t
La scerbafurasarà pagata a metro quadrato di superficie trattata.
55.8Seminagíoni e piantagioni
Le seminagionisulle scarpate dei rilevati sarannovalutate a superficie per la proiezione orizzontale delle scarpate
stesse,mentrele piantagioni saranno valutate a numero di piantine aftecchite.
Nei relativi prezzi, oltre la fornitura dei semi e delle piantine, è compresa la preparazione del terreno ed ogni onere
per la piantagione.
necessario
Nelle viminate e pure compreso ogni onere e garanzia per I'attecchimento La valutazione viene fatta per metro
quadrato.
55.9hatí
I prati sarannovalutati secondo la superfrcie effettiva ovvero secondo eventuali diverse specificazioni dell'elenco
prezzi.
55.10Atbei e piante erbacee
Gli alberi e le piante erbacee saranno compensatia numero secondo ia specie impiantata, compreso il primo
annafframento,esecuzionedella sconcatura,potatura,ecc..
55.11 PaIi tutori
I pali tutori saranno pagati a numero per ogni palo definitivamente conficcato in opera ivi comprese Ie legature
necessarie.
prowisorie e definitive.
55.12Potature e innesti
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La potaturadi siepi o bordure sarà pagaia a metro lineare.
La potaturadi siepi con forme particolari saràpagataa num€ro