The Dark Side Of The Moon
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The Dark Side Of The Moon
The Dark Side Of The Moon Collocazione Storica Genesi e struttura dell’Album Analisi della grafica dell’opera Analisi dei testi e delle musiche [email protected] Contesto Storico Pink Floyd Inghilterra - Sdoganamento dall’eredità di Syd Barrett - Abbandono totale della cultura psichedelica - Impegno politico e sociale - Ricerca di nuove sonorità - Lavoro di squadra - Presa di coscienza del sostanziale fallimento del movimento rivoluzionario dei 5 anni precedenti - Guerra Fredda e minaccia del nucleare - Lotta sociale - Conservatori al governo - Giugno 1970 Edward Heath (Conservatore) diventa Primo Ministro - 30 Gennaio 1972: Bloody Sunday. I paracadutisti britannici uccidono 14 dimostranti irlandesi disarmati, a Dublino viene rasa al suolo l’ambasciata britannica Durante il periodo di governo conservatore (che proseguirà poi con la Thatcher) la percentuale di persone che vive a ridosso della soglia di povertà passa da 1/10 a 1/4. Verso la fine degli anni 70 nasce il ‘Punk’ come ovvia valvola di sfogo. [email protected] Genesi dell’Album - Viene proposto per circa un anno dal vivo prima di essere registrato. - Molte parti vengono modificate più volte sia in base all’impatto che hanno sul pubblico, sia in base alla collocazione del disegno complessivo dell’opera. - Per la prima volta vengono inseriti cori femminili e strumenti a fiato come comprimari. - Vengono utilizzati frammenti di brani scritti in precedenza e riadattati per l’occasione, cercando di rispettare lo spirito della composizione originaria. - La sicurezza nell’esecuzione ottenuta nel periodo precedente alla pubblicazione orienta il gruppo verso una capillare ricerca delle sonorita’ e del riempimento di tutti gli spazi con ambienti, voci e dialoghi che completano il messaggio dell’opera. - L’uso dei Synth è rivoluzionario, non per tecnica esecutiva, ma per risultati sonori e musicali. [email protected] Struttura dell’Album The Dark Side of the Moon è un Concept Album: sviluppa un argomento, un tema, lungo tutta la durata dell’album. E’ una pratica tipica dei grandi gruppi degli anni 70, portata ai massimi livelli dai Pink Floyd, che dalla fine degli anni 60 alla fine degli anni 70 rifiutano di produrre singles (i famosi 3 minuti) in favore di brani strutturalmente piu’ complessi (fino a mezz’ora) e alla naturale evoluzione al Concept Album The Dark Side of the Moon si può dividere idealmente in due parti dalla durata pressoché uguale. La prima parte rappresenta la parabola della vita, inizia con il battito del cuore, segue un grido, rappresentazione della nascita ad una vita dolorosa, prosegue sviluppando il tema del tempo, della frenesia della vita, e termina con la massima espressione artistica della morte. La seconda parte è un’esposizione delle cose della vita che ci fanno perdere il rapporto con gli altri, l’inversione della scala dei valori. I toni sono accusatori, violenti, ed anticipano la direzione artistica dei successivi 10 anni (The Wall ed Animals si possono considerare come approfondimenti di Us and Them…) [email protected] Analisi della grafica Il lavoro grafico è stato eseguito dalla Hipgnosis di Storm Thorgerson, amico di vecchia data dei Pink Floyd. L’idea di base è semplice quanto geniale: un prisma che scompone la luce nello spettro visibile. In realtà vengono utilizzati soltanto sei colori, per motivi grafici. Il prisma si presta a numerose interpretazioni: la luce che vi entra potrebbe essere una rappresentazione della vita, i colori la varietà delle esperienze che la compongono, il triangolo è un simbolo esoterico che potrebbe rappresentare la fonte della vita (in molte religioni, tra cui anche il cattolicesimo, Dio viene spesso rappresentato con un triangolo). Il retro della copertina riporta il fascio di luce dentro il prisma che lo ricompone nella luce bianca. Il triangolo ricorda anche le piramidi (utilizzate nella grafica interna del disco), storici simboli di smisurata ambizione e pazzia. Inoltre è una rappresentazione del light show di cui già sono maestri. Il fronte e retro della copertina sono in pratica la sintesi della seconda parte del disco: l’alienazione. L’interno del disco ripropone il fascio di luce scomposta che si trasforma in diagramma cardiaco (il battito cardiaco sara’ presente per tutta la durata dell’album) e sintetizza la prima parte dell’opera: la vita. [email protected] Analisi dei Testi e delle Musiche [email protected] Speak To Me – Breathe L’album inizia con un battito cardiaco, Speak To Me, Parlami, rappresenta la fase dell’uomo precedente alla nascita, il battito cardiaco e’ quello della madre, e il nostro ‘uomo’ chiede di sapere cosa lo aspetta. L’inizio non e’ dei più incoraggianti, gli viene risposto: “I’ve been mad for fucking years…”, “I’ve always been mad, I know I’ve been mad, like the most of us…” ed altre frasi dello stesso genere. Vennero per l’occasione intervistate varie decine di persone su domande del tipo: “cosa ne pensi della morte?” e domande simili su vari temi: la pazzia, la violenza, ecc. Furono intervistati anche Paul McCartney e la moglie Linda, ma il loro contributo non fu giudicato rilevante e venne scartato. La voce che ride istericamente è di Roger ‘the Hat’ Manifold, un tecnico della EMI con un passato non proprio ‘convenzionale’ di pazzia ed emarginazione. Scorrono in sottofondo vari rumori, ticchettio di orologi, monete, aerei, un’anticipazione di quello che succederà all’uomo nel corso della propria vita. Un urlo separa la fase pre-natale dall’inizio della vita (Breathe) Un semplice II-V in D estremamente riflessivo, la modulazione della chitarra rende la linea molto fluida, la slide guitar aggiunge dolcezza e malinconia al tutto. Il bridge in Cmaj7-Bmin7-Fmaj7-G-D#9-Db9 contiene quasi tutti accordi ‘ricchi’ tipici della scrittura di Wright in una sequenza elegante, e la tensione-risoluzione di D#9-Db9-Em9 e’ struggente. Il testo non è incoraggiante, il tema dela brano è il respiro, che ci accompagna in tutti i momenti della vita adattandosi alle situazioni. Il coniglio si deve nascondere, avrà quindi un respiro affannato, veloce, con il cuore che gli spacca il petto... Già dall'inizio non viene dato scampo all'uomo, per quanto a lungo possa vivere, in alto volare (…) potrà soltanto pregustare quello che la vita invece gli negherà con disprezzo, anzi, tutti gli sforzi che può fare possono soltanto portarlo verso una precoce sepoltura [email protected] On The Run Brano strumentale tipico dello stile di pochi anni prima. Il pezzo è stato registrato con un VCS3, un sintetizzatore (quasi ingovernabile) che nelle mani dei Pink Floyd diventa addirittura uno strumento melodico. Si tratta di un pezzo sottovalutato dall’ascoltatore superficiale che tuttavia rivela una profondità di contenuti inaspettata. L’unico indizio scritto è il titolo, poi bisogna affidarsi alla propria mente. Il brano va ‘visto’ con gli occhi chiusi, arrivano subito le sensazioni che il brano vuole trasmettere: l'ansia, la corsa, la voglia di farcela a tutti i costi, l'indifferenza dell'ambiente circostante (aereoporto, tutti parlano, annunci...). Il finale non è certo incoraggiante... dopo l'esplosione passi smarriti e il fiato rotto dalla stanchezza. Una splendida parabola sull’ansia della vita moderna, rappresenta magistralmente lo stile ‘Visuale’ dei Pink Floyd completata dal ‘pessimismo cosmico’ che caratterizzerà da ora in avanti la discografia del gruppo. [email protected] Time Segnando i momenti che rendono una giornata triste Sciupi e perdi le ore in una strada fuorimano Gironzolando in una parte della tua città Aspettando che qualcuno o qualcosa ti mostri la via Time è una preziosa analisi sullo spreco % del tempo. Il testo è tristissimo e non lascia respiro all’ascoltatore, che a questo Stanco di stare al sole, di restare a casa a guardare la pioggia punto è già sopraffatto da un’analisi così $ Sei giovane e la vita è lunga, c'è tempo per ammazzare l'oggi E poi un giorno scopri che ti sei lasciato dietro dieci anni disillusa della realtà. Nessuno ti ha detto quando correre E tu hai perso il colpo di partenza Le due strofe (%) sono cantate da Gilmour con rabbia ed energia, mentre i due ritornelli ($) sono cantati da Wright con una inflessione decisamente più rassegnata, adattandosi perfettamente al testo. % $ E corri e corri per raggiungere il sole ma sta calando E girando intorno per rispuntare ancora dietro di te Il sole è lo stesso nella stessa via,ma tu sei invecchiato Col respiro più corto e di un giorno più vicino alla morte Ogni anno si fa più breve, sembra che non trovi mai il tempo Fra progetti senza valore, o mezza pagina di scarabocchi Ti abbandoni a una quieta disperazione alla maniera inglese Il tempo è andato, La canzone è finita, anche se pensavo di avere qualcos’altro da dire Anche il solo di chitarra segue questo schema: la prima parte è grintosa, rabbiosa, mentre nella seconda parte (Dmaj7-Amaj7…) si fa più malinconico, riprendendo lo stile della strofa cantata coadiuvato anche dai cori femminili che vocalizzano gli accordi del ritornello. Nel brano viene rappresentata un’attitudine ‘tipica’ dell’uomo di attribuire all’esterno le responsabilità di scelte prettamente individuali, che vengono sempre rimandati ad un domani indefinito. [email protected] Breathe Reprise Breathe Reprise e' forse l'unico 'angolo' di serenita' che rimane all'uomo (...) la casa, il camino che ti riscalda le ossa, il suono di una campana lontana che ti richiama alla spiritualita'... [email protected] The Great Gig In The Sky Parla della morte. Il brano è strumentale, eseguito magistralmente da Clare Torry. Solo due frasi vengono sussurrate all’inizio e a metà del brano, anch’esse in argomento. A Clare Torry viene soltanto dato questo indizio: “Parla della morte, fai un po’ quello che ti viene”. Quello che è venuto fuori è assolutamente incredibile: la prima parte rappresenta la rabbia, la seconda il dolore e la terza la rassegnazione, nell’ordine esatto in cui le tre sensazioni vengono percepite a causa della morte. la progressione e' abbastanza articolata, del resto Wright ha avuto sempre una sensibilita' particolare nella composizione (a partire dai primissimi esperimenti, es. paintbox, ma anche nel suo Wet Dream) ed e' molto legato a strutture 'trasversali' a volte sghembe nelle progressioni che scrive. Il Bm scende dolcemente con un'appoggiatura della V sulla tonica del F (e non e' un caso che abbia scelto la V sulla I, cioe' le due note piu' forti dell'accordo) nel frattempo il canto (del pianoforte) esegue una terza minore (F# - A). Una miscela di elementi ‘tristi’ seguita a breve dalla slide guitar che colora il II-V (Gm7-C) e crea un momento di malinconia in cui il vocalizzo Soul di Clare Torry si incastra in maniera perfetta. Si tratta di una delle forme artistiche più alte che riguardano il tema della morte. [email protected] Fine della prima parte Con The Great Gig In The Sky si chiude la prima parte dell’album: la vita intesa come esperienza temporale La seconda parte dell’album è dedicata alle cose che fanno perdere il rapporto con gli altri, l’inversione della ‘scala dei valori’, i versi si fanno piu' forti, accusatori, puntano il dito contro atteggiamenti tipici della societa' moderna, anticipando tematiche che verranno sviluppate negli anni successivi [email protected] Money Pesante invettiva contro il Denaro. I Pink Floyd devono fare i conti con la crescente popolarità e la gestione del patrimonio, decisamente più sostanzioso che in passato. Pur con diverse sfumature l’orientamento ‘politico’ dei Pink Floyd è tendenzialmente ‘ostile’ nei confronti del capitalismo. Waters è il più ‘radicale’ dei quattro, preferisce continuare a vivere in una casetta modesta, ma alla fine il problema di investire il denaro che ha messo da parte si ripropone pure a lui. La cosa genera in lui una forte lotta con se stesso e la consapevolezza che non si può ‘mediare’ facilmente tra due posizioni così diverse. Il brano inizia con dei rumori di monete e registratori di cassa ottenuti ritagliando degli spezzoni di nastro ed incollandoli ad anello, cosi’ da avere un ‘loop’ sul quale il basso inizia il famoso riff in 7/4. Il Sax di Dick Parry è inoltre un affondo al music business, interpretabile come: “Il sax è alla moda? Bene eccovi il Sax!”, appena preceduto da un attacco frontale al sistema capitalistico. Il testo è estremamente caustico, ironico, paradossale, è lo stile che caratterizzerà il Waters Songwriter da qui in avanti (… penso di avere bisogno di un Jet personale…) anticipando in maniera lucida e sorprendente la ridicola corsa al successo ed alla ostentazione degli anni 80… [email protected] Us And Them Scritta qualche anno prima per la colonna sonora di Zabriskie Point (M. Antonioni), come ‘The Violent Sequence’ era destinata a scene di lotta tra gli studenti e le forze di polizia. Scartata da Antonioni venne poi ripresa per Dark Side ed in un certo senso mantenne lo spirito originario. I quattro accordi della strofa (D, Bm/D, D-maj7, G/D) hanno un pedale di D che genera piacevole calma, in contrasto con il testo, particolarmente amaro. La chitarra arpeggia Dsus2, Esus2/D, D-maj7, G/D mantenendo il pedale di D. Nel ritornello diventa distorta e supporta il cantato in coro assieme alle vocalist. Us and Them parla di indifferenza, dei potenti che utilizzano i più deboli per raggiungere i propri scopi e non si interessano delle sorti di questi (… forward he cried… …the general sat…). Questi sentimenti verranno poi ripresi più volte in Animals (tutto l’album) The Wall (Bring the boys back home…) e in The Final Cut (praticamente tutto l’album) con particolare riferimento alla guerra (qualsiasi guerra…) Durante il solo di Sax varie voci in sottofondo parlano di violenze e di torti subiti, di emarginazione (Roger ‘The Hat’) e l’ultimo ritornello è un ulteriore attacco alla diffidenza-indifferenza del ‘Genere Umano’ (…Out of the way…) [email protected] Any Colour You Like E’ facile scambiarlo per un innocuo brano strumentale senza messaggi politici o sociali, Any Colour You Like cela il proprio spirito proprio dietro il titolo. La Wolkswagen aveva appena immesso nel mercato un nuovo modello di automobile e la pubblicità diceva che l’auto era disponibile ‘Any Colour You Like’ appunto. Con soltanto l’enunciazione dello spot i Pink Floyd riescono a sferrare un ulteriore attacco al consumismo, e al mercato che coccola il consumatore facendogli perfino scegliere il colore dell’automobile, giusto per non farsi mancare niente… [email protected] Brain Damage Brain Damage parla dell'assenza, tema ripreso poi in Wish you were here, qui intesa come assenza dalla propria mente, che ogni giorno consegna all'oblio sempre piu' persone (and every day the paperboy brings more...). L'uomo non ha più il controllo di se stesso, tuttavia gli rimane la consapevolezza della propria condizione (…there's someone in my head but it's not me…) e se la band di cui fai parte inizia a suonare brani diversi allora ci vedremo nel lato oscuro della luna, e' un richiamo esplicito a Barrett, che nell'ultimo periodo di permanenza nei Pink Floyd era 'assente' dalla propria mente, la band andava in un'altra direzione... L'augurio di rivedersi nel lato oscuro della luna è una resa incondizionata: una visione ‘Pirandelliana’ della realtà in cui la VERA libertà si ha soltanto con l’alienazione da se stessi, con la pazzia. La strofa scorre dolcemente con un delicato arpeggio di chitarra che accompagna testi malinconici ed evocativi, nel ritornello maggiore decisione a supporto della presa di coscienza (…I’ll see you on the Dark Side of the Moon…) Le immagini trasmesse durante le esecuzioni live e la risata di Roger ‘The Hat’ completano l’apologia della pazzia e forniscono un’ottima fonte da cui attingere nel futuro (The Fletcher Memorial Home… “The Final Cut”) Una piccola autocelebrazione è inoltre presente in Brain Damage, “Non so cosa dire, eccetto… …credo che sia meraviglioso… hahaha…”. I Pink Floyd sono già consapevoli della grandezza del lavoro fatto, ben prima del riscontro commerciale. [email protected] Eclipse Ovvia conclusione del discorso impostato in precedenza: tutto quello che viene elencato si trova sotto il sole ed è ‘In Tune’, ma il sole è eclissato dalla luna. Il battito cardiaco riappare e dona una chiave di lettura umana del messaggio There is no dark side of the moon really. Matter of fact it's all dark Gerry O’ Driscoll [email protected] Conclusioni Il messaggio lanciato da DarkSide può sembrare scorretto, esageratamente pessimista, bisogna però interpretarlo come una ‘parabola’ della vita, una rappresentazione artistica dai colori molto forti… Una espressione della desolazione della vita accompagnata da musiche invece incantevoli, senza tuttavia sforzarsi di dare una risposta o cercare una soluzione. Alla fine rimane rimangono due sensazioni inconciliabili tra loro: una di desolazione, appunto, ma una totalmente opposta di meraviglia… Questo irrisolvibile paradosso è appunto la vita… …the time is gone, the song is over, thought I'd something more to say… [email protected] http://www.syd-barrett.it/dsotm Questa dispensa sarà disponibile presso il sito internet indicato Fine [email protected]