FiloDiretto Gennaio - Filodiretto Blog
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Gennaio 2011 In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni N°10 FILO DIRETTO - ANNO II - N. 10/2011 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio POPULISMO E POLITICA Di Luigi Gullo T rascorso un anno viene voglia di fare un resoconto e trarre un primo bilancio dei mesi trascorsi, provando a raffrontare una istantanea scattata a Monreale 12 mesi fa con una di oggi. Un’analisi difficile che potrebbe tradursi in un mero sguardo superficiale che non tenga conto dei processi politici, economici e sociali avviati o in atto e che potrebbero portare risultati solo negli anni a venire. Mi limito quindi a segnalare un dato inoppugnabile: è rimasto immutato lo stato di degrado urbano e di scarso decoro che la città offre innanzitutto ai suoi concittadini, a testimonianza di un immobilismo, se non di un decadimento, civico e culturale. Nonostante i ripetuti comunicati e proclami di soluzioni definitive, le buche per le strade, i cumuli di immondizia, le discariche abusive, le carcasse di automobili, distribuite in tutto il territorio del paese, oltre a determinare gravi problemi igienico-sanitari per i cittadini, arrecano un grave nocumento culturale. Stanno conducendo i nostri giovani a ritenere normale vivere in un territorio sporco, disordinato e inquinato. Gli adulti cominciano a non indignarsi più e d’altronde la stessa situazione la si riscontra a Palermo e segue a pag. 12 viene rappresentata dai tg in gran parte del meridione d’Italia. ALL ’ INTERNO Intervista all’ex sindaco di Monreale Toti Gullo pag 2 Dissesto idrogeologico: anche Monreale è a rischio frane pag 4 A M I A N T O ! I l g r a n d e a f fa r e d i C o s a n o s t r a ? pag 7 Monreale non è un paese per giovani S i p u ò fa r e ? A . A . A . A f f i data r i c e rc a n s i pag 8 The English Centre Via A. Antonio Veneziano, 95, Monreale (PA) Tel.: 091 6407717 Cell.:3347669476 Email: [email protected] email : [email protected] pag 9 Per la Vostra pubblicità su Filo Diretto scrivete a [email protected] o contattateci al numero 347 6531973 blog: filodirettoblog.wordpress.com Politica Anno II - n.10 Abbiamo ristrutturato i servizi amministrativi e rivoluzionato il metodo di lavoro degli uffici Intervista all’ex sindaco di Monreale Toti Gullo: voglio ancora dare un contributo al paese Le tasse venivano pagate su base volontaria, è stato causato un grave danno erariale A circa diciotto mesi dalla conclusione del suo mandato, intervisto l’ex sindaco di Monreale Toti Gullo. La discussione si apre sui principali risultati conseguiti dalla sua amministrazione. La mia amministrazione ha avviato un percorso di risanamento economico. Gli uffici economici e finanziari sono stati rivoluzionati e messi in condizione di operare per ripristinare la normalità amministrativa del comune. A Monreale le tasse si pagavano su base volontaria. La tariffazione dell’acqua era ferma al 2001. Con il pagamento dell’Ici su terreni e fabbricati e della Tarsu abbiamo recuperato milioni di euro, sia con riferimento alla tassazione corrente che a quella relativa agli anni passati, lasciando invariate le aliquote e le tassazioni applicate dalla precedente amministrazione. Abbiamo invece subito un Toti Gullo, medico di grave danno famiglia, è stato sindaco erariale per i di Monreale dal 2004 al reati fiscali an2009 dati in prescrizione. Ma voglio sottolineare che ciò che è cambiato è il metodo di lavoro. Grazie ad encomiabili funzionari del comune abbiamo partecipato e siamo riusciti a vincere le gare d’appalto per attingere ai fondi europei, in competizione con gli altri comuni, potendo avviare varie opere, ancora in fase di realizzazione e che saranno da altri inaugurate. A cominciare dal museo virtuale del Guglielmo, per il quale abbiamo presentato un progetto culturalmente eccezionale su come deve essere inteso il percorso museale a Monreale e che vede la creazione di una Fondazione costituita da tre enti, Comune, Soprintendenza ai Beni Culturali e Curia. Verranno integrati Autoscuola “Li Greci” Piazza Vittorio Emanuele, 33 90046 Monreale (PA) tel. 091 6408135 2 quindi i beni comunali con quelli regionali e quelli della Chiesa ricreando il complesso monumentale originario. Ho lavorato per le scuole eliminando il doppio turno per la scuola di Pioppo con la costruzione di una nuova struttura che attendeva da trent’anni. Così come ho trovato i finanziamenti per la scuola materna di Aquino e per quella di San Castrenze. Anche la strada di spartiviolo e la prima parte di quella di San Martino sono state finanziate con fondi extracomunali sulla base di un progetto presentato dalla mia amministrazione. Ed allora come spiega la bocciatura ricevuta dagli elettori monrealesi alle ultime amministrative? I partiti si sono riuniti in coalizioni molto forti, e poi probabilmente non ho saputo comunicare ciò che ho fatto sia in termini di ristrutturazione della macchina comunale che sulla lotta all’evasione fiscale. Molti cittadini erano convinti che la mia amministrazione avesse aggiunto nuove tasse, tanto era disabituata o disinformata. Ma si era solo trattato di tasse evase da tempo. Il comune ha subito un pesante danno economico per avere perso la causa avviata dalla ditta assegnataria della gestione del parcheggio dopo che Lei ne ha sospeso la convenzione. Non c’è stato un danno economico perché la multa viene pagata con gli incassi del parcheggio, e tra alcuni anni, una volta terminato il pagamento della multa, gli introiti rimarranno al comune. Non ho condiviso l’appalto perché la ditta avrebbe dovuto percepire per 30 anni tutti gli introiti del parcheggio mentre il comune avrebbe ricevuto un minimo guadagno solo dopo molti anni. Ma non approvavo all’interno della convenzione il vincolo di non potere costruire altri parcheggi nel territorio monrealese che invece sono necessari per servire i residenti dell’altra zona del paese. Qual è la Sua posizione sulla tanto discussa gestione della ristrutturazione della scuola Pietro Novelli e come si sarebbe comportato? Una situazione emergenziale permette ad una amministrazione di accelerare i tempi di intervento, mentre finora i lavori non Questa inadempienza ha responsabilità sono cominciati. Sarebbe inoltre necessario politiche? attingere a finanziamenti esterni, cosa non Non so se vi sono responsabilità ammini- particolarmente difficile, data la presenza o strative o noncuranza, noi abbiamo ristruttu- vicinanza di politici di livello nazionale. rato i servizi amministrativi rendendoli più efficienti. In ogni caso, la politica ha sempre Il Suo contributo politico al paese è da le sue responsabilità. considerarsi terminato? Io amo la politica, faccio politica dall’età di Cosa non ha funzionato nel legame con sei anni, già al seguito di mio padre. Seguo la sinistra? ancora da vicino le vicende che interessano I DS sono usciti dalla coalizione prima della il paese. Sia la mia precedente professione di fine della mia legislatura, ancora adesso mi ufficiale sanitario che la recente esperienza chiedo il perché, dato che non vi sono state di amministratore comunale mi hanno inoltre divergenze di principio né forti contrasti su permesso di approfondire molte problematiscelte politiche. che del vasto ed eterogeneo territorio monrealese, per cui penso di potere dare ancora In cosa si distingue l’azione dell’attuale un forte contributo al paese. governo dalla Sua amministrazione? Luigi Gullo Preferisco non entrare nel merito, [email protected] vo però che non c’è un grande impegno nel continuare nell’opera di ristrutturazione degli uffici, né la volontà e la capacità di inserimento nel mercato dei finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Durante il mio mandato abbiamo accelerato e completato lo studio del Piano Regolatore che abbiamo inviato al Genio Civile per l’esame. Invece la nuova amministrazione al suo insediamento l’ha ritirato ed ancora non è stato ripresentato. Mi chiedo perché sia stato rallentato l’iter. email : [email protected] Gennaio 2011 Filo Diretto … con le frazioni Tutto ha un inizio ed una fine: il fiume Sant’Elia I n quest’articolo, uscito nel Foglio informativo Pioppese SUMMACCO del Comitato Pioppo Comune nel mese di Novembre, senza perderci eccessivamente in improbabili cronologie di documenti ufficiali che poco sarebbero interessati ai lettori, abbiamo voluto condividere una “impressione”, la nostra, ovvero che il territorio sia stato un po’ dimenticato negli anni nonostante la sua bellezza e la sua storia. Monreale fino a poco più di cento anni fa si presentava come un giardino meraviglioso, meta di storici e viaggiatori che non si fermavano certo solo al duomo, nonostante i collegamenti non fossero quelli odierni, ma al contrario visitavano i giardini e ne apprezzavano i prodotti e ne celebravano le acque. Oggi insieme ai giardini e alle acque dimentichiamo volentieri anche chi siamo e da dove veniamo e come se non bastasse, continuiamo a sfruttare il territorio senza pensare alla sua salvaguardia e a chi lo abiterà dopo di noi. La mancata costruzione del Collettore fognario di Pioppo raccontata di seguito è emblematica di quanto capita nel territorio che un tempo fu definito positivamente la corona di Palermo. Il collettore è una delle tante storie di risultati amministrativi poco apprezzabili che ciascun cittadino monrealese, senza fare grossi sforzi di fantasia, potrà facilmente ritrovare pensando alla gestione della città. “ La campagna della valle dell’Oreto le cui acque sarebbero tutte volte ad irrigare i campi se non vi fossero 15 mulini ... è la più amena e deliziosa... piantata a vigne, ad ulivi, ad aranci ... un fiorito e ridente giardino, i Colli sono pieni di alberi e di viti, i giardini di Monreale sono folti d’alberi e ricchi di frutta; molto diffusi nelle falde e nelle colline il sommacco, il ficodindia, la vite…”. Sono parole di uno storico e naturalista del tardo ottocento. Ma lasciamo stare le parole dei viaggiatori, forse ancora più incisivi potrebbero essere i ricordi dei nostri nonni o di noi stessi che in quei posti ci siamo cresciuti: U vaddruni, all’aria, o mulino…(si trovano a Pioppo) Il problema è ca semo troppo “ ‘nchiffarati” e certe cose “ ‘ni scuiddamo”. Il territorio, la natura invece non possono dimenticare e, infatti, i danni che hanno subito ne sono una testimonianza evidente. La valle dell’Oreto è stata dichiarata da anni sito d’importanza comunitaria, lo sanno anche i muri ma ciononostante Provincia e Regione risultano essere assenti. Il Comune per parte sua attende ordini anziché alzare la voce, però parlano di risanamento dell’Oreto e di museo a cielo aperto … Esatto, Parlano! Anche le carte parlano e di notizie ce ne sono per tutti i gusti. Da un rapporto dell’ARPA (agenzia regionale per la protezione ambientale) di qualche hanno fa, è emerso che nel tratto di Meccini l’acqua e i sedimenti sono seriamente, per non dire irrimediabilmente, compromessi. I cittadini di via esterna S. Elia più volte hanno sollecitato interventi da parte del comune e in estate non vedono l’ora che arrivi l’inverno per non farsi mangiare dalle zanzare a causa di quello che arriva da Pioppo. I lavori per il collettore fognario, leggendo la sintesi del piano d’ambito (l’elenco delle opere da realizzare), sarebbero dovuti cominciare entro il dicembre 2008. Il progetto è pronto, il finanziamento anche. Eppure le guerre di spartizione politiche non hanno consentito fino ad oggi la realizzazione di un’opera che contribuirebbe a recuperare la valle che descriveva lo storico sopra citato. Per non farsi mancare nulla, gli utenti di Pioppo hanno pagato per più di 10 anni (adesso non più) il canone di depurazione senza usufruire del servizio e senza che il Comune si preoccupasse di mettere da parte i soldi così per come dispone la legge. Insomma parlando del collettore fognario di Pioppo e delle questioni a esso relative si rischia di finire personaggi all’interno di una farsa tipica siciliana, o meglio Monrealese (senza offesa per i Monrealesi): “u stamo facenno...” “U ficimu!” “E’ docu!!” “Ma chi fa un nu viri?” “Buttana ra miseria, SU FUTTERO!” Stefano Lo Coco IN BREVE L ’associazione “Oratorio D. Bruno Di Bella” di Villaciambra propone per l’anno sociale 2010/2011 una nuova Campagna di Raccolta dei tappi di plastica in favore del Progetto “Villaggio dei Ragazzi di Ciocanari” in collaborazione con “Le Missioni del Movimento Ecclesiale Carmelitano”. Coniugando l’obiettivo di creare una mentalità attenta agli altri, con quello di sviluppare la cultura del riciclaggio per salvaguardare l’ambiente, si può dare un piccolo contributo per sostenere un progetto coordinato dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco di Livorno. Con queste stesse modalità sono stati realizzati altri progetti: pozzi in Somalia, pozzi e cisterne in Vietnam, scuola materna ed elementare in Libano, strutture di un seminario nel Burkina Faso. Informazioni utili per chi vorrà contribuire: I sacchetti dei tappi si possono consegnare presso i locali dell’Oratorio in via Altofonte 64 (Parrocchia Maria SS. del Rosario) Villaciambra. Oppure, telefonando ai numeri 091 430222, cell. 348 2210449, un operatore vi contatterà per il ritiro. I tappi che devono essere raccolti sono quelli variopinti e colorati, di Polietilene (PE), delle bottiglie di bibite, mentre il materiale delle bottiglie è Polietilene tereflatato (PET) e il processo di riciclaggio è diverso. Piera Autovino [email protected] ENOTECA Su tutti i marchi effettuiamo tagliandi certificati senza perdere la garanzia presso la casa madre Via Pietro Novelli 184 - Monreale 091 6404218 blog: filodirettoblog.wordpress.com Per la Vostra pubblicità su Filo Diretto scrivete a [email protected] o contattateci al numero 347 6531973 PIZZERIA-POLLERIA DA ASPORTO Servizio TAXI Tel : 091 9820694 Cell : 328 0882950 Via Salita Garibaldi 18-Monreale 3 Anno II - n.10 Territorio Dissesto idrogeologico: anche Monreale è a rischio frane! L’uomo pone la giusta attenzione al fenomeno naturale, attuando le corrette normative di tutela ambientale? Quali i provvedimenti e le risoluzioni? Negli ultimi anni è il territorio stesso a chiedere aiuto all’ uomo e lo manifesta con i numerosi episodi di caduta massi e di deviazione del percorso naturale delle correnti d’acqua. Vorremmo capire meglio quali siano le responsabilità, a chi imputarle, e soprattutto quali le misure preventive da adottare per la salvaguardia ed il recupero di un territorio che soffre. In questa indagine, ci siamo avvalsi della collaborazione tecnico-informativa del Sig. Santino Pellerito in qualità di geologo e componente della commissione edilizia comunale. I l dissesto idrogeologico è un fenomeno naturale di dinamicità della crosta terrestre, che può essere aggravata dall’opera poco accorta dell’uomo, il quale potrebbe, più o meno consapevolmente, tralasciare di porre la giusta attenzione, in materia di sicurezza e fattibilità di realizzazione delle costruzioni edilizie. A tal proposito chiediamo al geologo S.Pellerito come vengono calcolati tecnicamente gli indici di fattibilità edilizia.- “E’ necessario specificare la differenza tra la pericolosità di una porzione di suolo e il rischio ad essa collegato. Un fattore di pericolosità geologica diviene un fattore di rischio quando viene compromessa la vita dell’uomo e dei suoi connessi; abitazioni, esercizi pubblici, terreni, agricolture.” dichiara S. Pellerito. -Nella valutazione dell’idoneità di un determinato territorio, si adotta infatti un indice analitico, ricavato da tre fattori: rischio = pericolosità x vulnerabilità x esposizione. La pericolosità esprime la probabilità che un fenomeno di una certa intensità si verifichi in un dato intervallo di tempo. La vulnerabilità ci fa capire in che misura un bene può essere colpito da un evento, pertanto si prende in esame la struttura naturale del territorio in questione, e se ne valuta la coesione molecolare, il livello di dinamicità, la compattezza e la resistenza alle intemperie. Infine, l’espo- 4 sizione si riferisce al grado di danno che può subire un bene colpito da un evento. Tale valutazione viene fatta in funzione del valore del bene, che non può essere assoluto, ma è sottoposto a delle variabili: traffico stradale più o meno consistente, densità abitativa, tipologia di costruzioni edili, singoli o a complessi, valore agricolo del terreno.“Tutti questi parametri sono inseriti nel PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) approvato dalla Regione Sicilia con decreto del 04\7\ 2000. IL PAI è uno strumento mediante il quale il territorio siciliano è suddiviso in relazione alle pericolosità geologiche esistenti e che costituisce variante determinativa su tutti gli strumenti urbanistici comunali. Questo strumento viene utilizzato in seno agli oggetti e rappresenta una guida utile alla verifica degli impatti generati dalle nuove opere.” continua Pellerito. -A questo punto ci chiediamo quale sia lo stato naturale del territorio di Monreale, calcolato secondo suddetti criteri, e come mai non sia stato valutato anzitempo, il fattore di rischio impattato in alcune zone franate. Oltretutto è lecito chiedersi come vengano adattati questi applicativi di tipo probabilistico\strutturale sul piano regolatore comunale di Monreale, la cui stesura risale agli anni 80 e che per ovvie ragioni, tiene conto di differenti criteri di idoneità edilizia, oltre che dover far conto di un diverso aspetto edilizio e morfologico del territorio. Ci sembra di ricordare che proprio nel 2009 in seguito a numerosi episodi di frane, caduta massi e crolli stradali come quello avvenuto in via Linea Ferrata, sia il sindaco che il vice-sindaco dell’attuale amministrazione, avessero dichiarato di impegnarsi nella convocazione urgente di una commissione, per la verifica di situazioni a rischio, nonché l’intervento della Protezione Civile. Tale provvedimento, sarebbe stato finalizzato non solo alla verifica del tessuto geologico, ma Immagine tratta da Monrealenews.it anche a redigere misure di messe in sicurezza di tutto il territorio comunale, valutando con la massima urgenza l’attuazione di opere di consolidamento e di canalizzazione delle acque. Ci chiediamo inoltre come si stia lavorando per contrastare, oltre che con le misure preventive di tutela ambientale, le concause aggravanti del dissesto idrogeologico, individuate negli abusi edilizi, varianti illeciti ai piani regolatori generali, mancata assunzione di responsabilità dei progettisti in caso di danno a cose e\o persone.“Anzitutto bisogna dire che l’attuale amministrazione dagli inizi del 2010 ha inserito, tra i componenti della commissione edilizia, la figura del geologo. Questo innovativo quanto delicato incarico, che a tutt’oggi è rivestito da me medesimo, è finalizzato a rendere le scelte urbanistiche compatibili con la salvaguardia del territorio. In effetti non è di semplice gestione il lavoro svolto con sistemi moderni, da applicare su un piano regolatore che risulta non allineato all’attuale situazione generale. Proprio per questo, in attesa del nuovo piano regolatore comunale che risulta essere in realizzazione e in approvazione presso gli organi competenti, la commissione comunale si avvale di uno studio geologico approfondito, adeguandosi alla circolare 2222\46 che indica le modalità di redazione degli studi geologici a supporto della pianificazione urbanistica.” Spiega ancora Pellerito. “All’interno di tali studi viene redatto email : [email protected] Gennaio 2011 un elaborato relativo all’individuazione, sull’ intero territorio comunale, delle pericolosità e dei rischi geologici di alcune aree, indicate come aree a fattore R1, R2, R3, R4, dove R sta per -rischio-.” “Posso affermare che i progetti presentati al comune sono supportati da una relazione geologica di pre-fattibilità in grado per l’appunto di verificare preventivamente la fattibilità di un’opera e dell’impatto ambientale che la stessa riveste. Infatti la commissione edilizia comunale ha deciso di subordinare la concessione di tutti gli interventi che ricadono in zone pericolose,che passano al vaglio del genio civile, il quale rilascia il parere anche sotto l’aspetto morfologico fornendo una maggiore specificità. Il mio personale impegno è quello di sottoporre all’amministrazione comunale tutti i progetti indistintamente, non solo quelli individuati in zone R3 o R4, in modo da valutare progetti già sottoposti a istruttoria presso l’ ufficio competente, e che siano pertanto muniti di autorizzazione.” replica ancora Pellerito. -Sappiamo che la caduta massi e la pericolosità delle frane purtroppo non costituiscono le uniche minacce ambientali, ma ad ag- Territorio gravare la situazione contribuiscono anche il rischio di esondazione e di incendi, con conseguente disboscamento ed indebolimento del sistema roccioso. Quest’ultima problematica spesso accresciuta dal dolo da parte dell’uomo, per ragioni le più svariate e discutibili. Ci chiediamo anche in questo caso quali siano i provvedimenti precauzionali e di risoluzione, sia dal punto di vista tecnico che da quello organizzativo delegato all’amministrazione.“Dobbiamo subito specificare che a differenza del rischio frana, il rischio di esondazione è più facile da prevedere e quindi da combattere e risolvere. Infatti tutto dipende dall’utilizzo di mezzi idraulici adeguati in grado di monitorare l’innalzamento del livello d’acqua. A tal proposito si può fare un appello all’amministrazione comunale, affinché venga potenziata su tutto il territorio la strumentazione di monitoraggio idropluviometrico, che garantirebbe un continuo controllo dello stato di piena dei bacini, indispensabili per lo stato d’allerta anticipato in caso di esondazione. Nel nostro ambito territoriale per esempio sarebbe importanti installarli nel bacino Oreto, nell’alveo di S. Martino e nel bacino Belice destro, lungo i quali vi sono parecchi insediamenti abitativi”. conclude Pellerito “Per quanto riguarda il piano degli incendi, c’è una legge regionale che prevede che il comune debba delimitare e cartografare il percorso colpito dagli incendi. Secondo tale legge per 10 anni le zone colpite non possono essere occupate. Oltretutto tali piani servirebbero per evitare ulteriori danni causati dal disboscamento e per valutare le dimensioni di ripristino boschivo”. -Mi piace concludere questa breve inchiestsull’ambiente, riportando una citazione tratta da un saggio scritto da B. De Marchi dal titolo “il Rischio Ambientale”-: “La povertà, la mancanza di risorse economiche, culturali e sociali si traducono in vulnerabilità territoriale, facendo aumentare il rischio e amplificando il danno, con conseguente ulteriore impoverimento delle popolazioni, in un circolo vizioso che pare difficile da spezzare senza che vi sia un ripensamento globale degli attuali modelli di sviluppo.” Maria Rita Carrà [email protected] ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE C arissimi concittadini La Famiglia numerosa in particolare vive uno stato di disagio e di profonda crisi economica. Concausa, la povertà indotta proprio dallo Stato. La deliberazione di Giunta che ha previsto l’aumento del 40 % sulle tariffe dell’acqua graverà ancora di più sull’esiguo bilancio familiare di una famiglia numerosa, quelle a rischio povertà come gli stessi dati Istat dimostrano (il 41% delle famiglie numerose è a rischio povertà). I figli non sono un bene di lusso ma una risorsa che appartiene all’intera comunità da tutelare e da difendere e con tutti i mezzi e, in un ‘’inverno demografico’’ come quello attuale ogni risorsa rivolta alla salvaguardia della famiglia con figli è rivolta al mantenimento della ns. stessa società. Nel ns. Comune risiedono 311 famiglie con 4 e più figli che più di altri soggetti subiscono la grave crisi e, adesso sono costrette a pagare, ancora di più, l’acqua più cara di altre categorie di cittadini. I nuclei familiari numerosi che, usano virtuosamente l’acqua utilizzando gli elettrodomestici sempre a pieno carico e fanno della sobrietà e del risparmio un vero stile di vita, risultano invece fortemente penalizzati, blog: filodirettoblog.wordpress.com nonostante il consumo pro capite risulti grandemente inferiore ad altri utenti. Una famiglia numerosa ‘’virtuosa’’ sopporta un esborso economico maggiorato del 30/40 % (quaranta per cento) rispetto all’utente singolo. E’ evidente che, se al posto di un solo contatore la famiglia numerosa ne avesse installati 5, 6 o 7 (in base al numero dei componenti) pagherebbe l’acqua tutta a tariffa agevolata, come il single. L’attuale struttura tariffaria, peraltro, alimenta da una parte gli sprechi (120 mc di acqua annui assegnati al un solo utente sono più del doppio del fabbisogno medio previsto dagli studi di settore (150 litri al giorno per abitante) consentendo a moltissimi utenti di utilizzare l’acqua per scopi non strettamente legati alla persona e dall’altra parte penalizza, con tariffe inique, proprio chi non spreca questa preziosa risorsa: la famiglia numerosa. L’acqua è un elemento indispensabile per la vita dell’uomo. Le tariffe adottate dal ns. Comune dovrebbero tenere conto che: 1) I cittadini sono tutti eguali (Costituzione art. 3) ed hanno diritto quantomeno di pagare l’acqua allo stesso modo 2) L’art. 1.3 della delibera del CIPE n. 52 del 4 aprile 2001 prevede l’eliminazione del minimo di consumo dell’acqua fornita dagli acquedotti e a partire dal 30 giugno 2005 è stata abolita la fatturazione dei minimi di consumo. ‘’ Ogni utente dovrà pagare in base all’effettivo consumo indicato sul contatore’’. 3) Il consumo previsto per la tariffa agevolata sia pro-capite come già adottato in altri Comuni italiani 4) Lo Stato tutela la famiglia, con particolare riguardo alla famiglia numerosa (Costituzione, art. 31) 5) la Legge 36 impone l’ausilio alle utenze disagiate, tenendo conto degli scaglioni di reddito. Si richiede necessaria l’attuazione immediata di politiche di prezzo e di riclassificazione delle utenze sociali: - non basate sul singolo contatore ma sulle reali dimensioni del nucleo familiare; - l’eliminazione del minimo di consumo; - fasce tariffarie agevolate in funzione del reddito per aiutare i nuclei familiari più bisognosi. Pietro Quartuccio 5 Anno II - n.10 Lettere Filo diretto … con il lettore Negli ultimi mesi questa rubrica è stata protagonista di una vivace querelle dialettica animata da alcuni esponenti politici monrealesi. Invito i nostri rappresentanti a continuare ad utilizzare questo spazio per inviare brevi comunicati sulle loro proposte, analisi, critiche, su come loro intendono fare politica a Monreale. Saremo lieti di fare conoscere le loro idee e di pubblicizzare il loro impegno per la città. Inviare e-mail al seguente indirizzo: [email protected] Comunicato degli studenti del liceo classico e scientifico Emanuele Basile di Monreale “Anche monreale protesta”,uno striscione davanti l’ingresso dell’istituto Emanuele Basile, che racchiude in sé l’importanza del percorso di protesta attuato dagli studenti monrealesi. A parere di molti, doveva essere aggiunta una parola a quella frase: ”finalmente”. Finalmente, perché era da troppo tempo che nei giovani del paese non si verificava una così forte voglia di opporsi, una presa di coscienza così unitaria, spesso coinvolti dal torpore che da tempo avvolge i cittadini di Monreale. Lo dimostrano i numeri, la stragrande maggioranza di noi studenti dell’E.le Basile, durante le giornate di protesta,scendevamo in massa a gridare il nostro dissenso, insieme a migliaia di giovani coetanei per le strade di Palermo,contro la riforma Gelmini, contro il governo Berlusconi, contro il sistema dei baroni. Per strada si riusciva a respirare un’aria diversa che sapeva di rabbia, di resistenza, di ribellione e perfino negli occhi di ogni studente si poteva intravedere il desiderio di cambiare realmente le cose. Cinquantamila studenti palermitani dal grido unanime, per una scuola migliore ed accessibile a tutti, per una università non privatizzata, contro i tagli alla ricerca, alle borse di studio e alle scuole pubbliche, contro il nostro governo, la nostra Italia, che giorno dopo giorno va assomigliando sempre più ad un cimitero di ideologie; si, perché un popolo senza idee è facilmente gestibile. L’istituto classico e scientifico monrealese a tutto ciò ha dimostrato di non volerci stare. Siamo arrivati ad occuparla la nostra scuola, a riappropriarci dei nostri spazi, tenendola nel migliore dei modi, creando iniziative, laboratori formativi, veri e propri corsi di recupero tenuti da noi studenti. La dimostrazione reale che non basta l’antico panem et circenses per tenere a bada il popolo studentesco. Perché siamo stanchi di subire questo governo di pseudo-dittatura, stufi di una mancanza d’ascolto che perdura ormai da troppo tempo, impauriti dinanzi alla previsione di un futuro traballante, insofferenti allo stato di subordinazione. Attraverso le occupazioni del comune di Palermo, delle ferrovie, delle autostrade, dell’aeroporto Falcone-Borsellino, del porto, di ogni strada del capoluogo, noi studenti abbiamo espresso il nostro rifiuto nei confronti del ddl Gelmini, la nostra indignazione nei confronti della mozione di fiducia del premier italiano, arrivando perfino agli scontri di giorno 22 dicembre di fronte alla sede della regione, dove nel tentativo di una occupazione simbolica, abbiamo ricevuto vergognose cariche da parte delle forze dell’ordine. Decisi a non terminare qui il nostro cammino, noi studenti italiani continueremo a far sentire la voce della protesta per riappropriarci del diritto sacrosanto di poter vivere la vita e non di subirla. Convinti del percorso che ormai da tempo abbiamo intrapreso, anche noi studenti monrealesi continueremo “finalmente” a manifestare il nostro dissenso, nel tentativo di cambiare realmente questo sistema, che opprime noi, rendendoci schiavi del futuro precariato, sempre accompagnati dallo slogan che ha caratterizzato la mobilitazione di ogni scuola palermitana nei confronti delle nostre rappresentanze al governo: “Que se vayan todos, Resistencia”. (“che se ne vadano tutti, Resistenza”) Lettera ricevuta dal consigliere comunale Rino Scalici G entile Direttore, le scrivo per replicare al consigliere provinciale nonché vice segretario provinciale del PD Zuccaro, il quale intervenendo in difesa dell’on. Russo, nel n° 9 di Filodiretto mi ha accusato di qualunquismo, ponendomi a paladino dell’on. Caputo e delle sue presunte “malefatte” amministrative degli ultimi anni. Non è il mio compito spiegare le questioni, poste dal consigliere Zuccaro e che riguardano il vicesindaco Caputo, che credo abbia capacità, competenza e argomenti per poterlo fare da solo, per altro non sono mai stato un suo sfegatato supporter. Proprio su ciò, invito il consigliere Zuccaro a rileggere meglio la mia lettera (Filodiretto n° 8), non estrapolando, artatamente, aggettivi dalle frasi complete da me scritte, troverà delle sorprese. Troverà, altresì, che non c’era alcun intento giustificazionista dell’operato politico dell’on. Caputo nei suoi anni di amministrazione locale e regionale, ma solo la difesa della onestà intellettuale mia e dei consiglieri di maggioranza, dall’attacco ingiustificato e scriteriato dell’on. Russo, cercando di spiegare in maniera quanto più analitica e comprensibile possibile l’operato dell’amministazione (vicesindaco Caputo compreso) sulla vicenda specifica della delibera sulla ristrutturazio- 6 ne della scuola “ P. Novelli”, di cui ero a conoscenza e che ritenevo ingiusto fosse derubricata a torbida questione di potere. Ho tentato infine di offrire un contributo, alla discussione sulla politica monrealese circa le divisioni manichee (caputismo e anticaputismo) che hanno paralizzato il paese negli ultimi anni e che rischiano di farlo anche in futuro. Il mio tentativo era quello di scuotere la classe politica monrealese, superando gli steccati della rigida contrapposizione ideologica al fine di poter lavorare fianco a fianco per migliorare il paese e realizzare le opere che servono. Ma la risposta del consigliere Zuccaro è stata più eloquente di qualsiasi altra discussione. Verosimilmente impettito dalla recente nomina, il consigliere Zuccaro, ha sentito la necessità di marcare delle differenze, a mio avviso fuori luogo. Per dirla con Hegel, in verità, non ho mai detto che questa è “la notte in cui tutte le vacche sono nere”, sò bene che esistono differenze di responsabilità e di ruoli, ma il mio era un invito alle forze responsabili del paese (Tonino Russo lo è sicuramente) a dividersi su tutto, ma non sulla realizzazione di opere che servono al paese. L’accusa di qualunquismo infine la rimando al mittente; capisco che questo è un ner- vo scoperto della sinistra, tanto che lo scrittore Saviano lo ritiene un argomento meritevole di attenzione (direi a ragion veduta, visto il successo nazionale di Beppe Grillo e dei suoi adepti che erodono proprio elettorato di sinistra). Capisco, altresì, le difficoltà anche a livello locale, dove é difficile superare il qualunquismo di molti elettori monrealesi del PD, che trovano difficoltà a comprendere come sia possibile, che un assessore del proprio partito, stia attaccato alla poltrona per mesi, dilaniando il partito d’appartenenza, passato all’opposizione, delegittimando e “bruciando” politicamente esponenti di spessore coerenti con la posizione presa e come questo stesso personaggio possa diventare di li a poco un alto dirigente di partito. Sarà difficile, inoltre, fare comprendere allo stesso elettore, che ha sempre creduto nei nobili valori della sinistra, come si possa fare parte di un governo come quello regionale, presieduto per altro dal candidato avverso a quello per il quale si è votato. Auguri e buona fortuna consigliere e vicesegretario provinciale Zuccaro. Io, per quanto mi riguarda la scelta l’ho fatta, ho scelto il mio paese, ho scelto Monreale. Rino Scalici ( Per Monreale) email : [email protected] Società Gennaio 2011 AMIANTO!Il grande affare di Cosa nostra in Sicilia? La Sicilia è tra le poche regioni che devono ancora finire di censire le aree a rischio A distanza di 15 anni dal varo, il Piano regionale amianto rimane incompleto e, pertanto, inapplicato I rifiuti tossici, sin dai primi anni ’70, venivano scaricati da alcune famiglie mafiose, su un’area di proprietà della Fincantieri, in un sito dove dovevano sorgere 204 case popolari per gli operai della società di costruzioni navali. Dovevano! Nel 2003 il cantiere viene bloccato due volte dalla magistratura: la prima volta perché viene scoperto che la ditta appaltatrice, anziché bonificare l’area dalle montagne di amianto, prende le stesse sostanze nocive e le sotterra nel cantiere. La seconda sospensione avviene, invece, dopo il ritrovamento nell’area di parecchie ossa umane che fanno pensare a un cimitero della mafia. Solo nel 2009, si legge in qualche relazione, l’area è stata bonificata. Eternit e amianto, oggi come ieri, nella Conca d’oro, vengono abbandonati in cave fuori legge, in discariche abusive, all’aria aperta o in mare e nel centro città. Dalle indagini dirette dal procuratore della repubblica di Palermo, Francesco Messineo, è chiaro che ad avere il monopolio dei veleni sono le cosche di Cosa nostra, in associazione con la ‘ndrangheta. L’AMIANTO, chiamato anche asbesto, è stato largamente usato nell’edilizia e ancora oggi è presente nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro e negli edifici pubblici, in forma compatta e friabile: nelle coperture delle abitazioni/capannoni/ scuole, nei forni, nelle caldaie, nelle guarnizioni per impianti frenanti e isolanti per frizioni, nella cantieristica navale, sotto forma di lastre ondulate, lastre piane, serbatoi per acqua, tubazioni per acqua, per fogna, per telefonia, per condutture elettriche, per stufe a legna, nelle canne quadrangolari per caminetti, pannellature, camini, pavimenti vinilici, vernici, mastici, sigillanti, stucchi, adesivi, rivestimenti a spruzzo e rivestimenti isolanti di tubazioni e caldaie, funi, corde, tessuti, cartoni, carte e prodotti affini. Ovviamente i materiali friabili sono molto più pericolosi di quelli ben compatti ed agglomerati in quanto facilmente degradabili ed esposti ad usura ed erosione. Occorre fare molta attenzione nel maneggiare prodotti realizzati con amianto a blog: filodirettoblog.wordpress.com matrice friabile poiché anche una minima rottura provoca la fuoriuscita di micro-polveri in amianto nell’aria. I prodotti contenenti amianto sono circa 3000. LA BONIFICA. I metodi di bonifica sono: Rimozione: eliminazione di ogni potenziale fonte di esposizione. Richiede costi più elevati e tempi di realizzazione più lunghi. Incapsulamento: trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti al fine di creare una pellicola di protezione. I costi e i tempi dell’intervento risultano più contenuti. Confinamento: installazione di una barriera a tenuta, resistente anche agli urti, che separi l’amianto dalle aree occupate dall’edificio. I costi sono contenuti. I COSTI DELLO SMALTIMENTO sono altissimi e pesano totalmente sulle tasche dei cittadini: facendo una media nazionale, smaltire l’amianto costa circa 10 euro a metro quadro e pochi cittadini pensano di smaltire adeguatamente il pericolosissimo materiale preferendo rifugiarsi nella più “economica” ma dannosa soluzione fai-da-te, qualche volta anche tagliando e spezzettando il materiale in casa e sui balconi per poterlo mimetizzare tra il materiale di risulta nelle ristrutturazioni, per poi conferirlo in pericolosissime discariche abusive non lontane da casa. In altre regioni, provincie e comuni, lo smontaggio e il trasporto dei prodotti contenenti amianto sono totalmente gratuiti, lasciando ai cittadini l’onere della sostituzione proprio per evitare l’abbandono sul territorio, non avendo la possibilità di pagare le ditte autorizzate. LE CONSEGUENZE PER LA SALUTE. L’amianto in stato di degrado (lesioni sulle superfici, rottura di materiali composti con amianto ecc.) libera nell’aria delle micro-polveri dannose per l’uomo e gli animali. In particolare bastano tempi di esposizione anche brevi affinché tali polveri inalate si depositino nella parete interna del torace o nello strato più esterno dei polmoni provocando così l’asbestosi, il cancro ai polmoni ed il mesotelioma pleurico. L’effetto cancerogeno provocato dall’amianto viene amplificato maggiormente nei fumatori o più in generale in chi è esposto ad agenti inquinanti (gas di scarico, fumi industriali, esalazioni derivate dal catrame ecc...). Da quando si respirano le polveri di amianto a quando insorge la malattia, possono trascorrere anche 30 anni. La Sicilia si trova al primo posto al Sud come morti per amianto che sono a quota 521, e casi di malattia continuano a crescere di anno in anno: dal 1998 ad oggi si conta una media annua di 70 nuovi casi. (E. Parisi Legambiente Sicilia) LE LEGGI. Con la legge 257/1992 si è di fatto abolita la diffusione dell’amianto e di tutti i suoi composti visti gli effetti nefasti sulla salute dell’uomo. Subito dopo la messa al bando dell’amianto seguirono una serie di decreti e leggi su tale argomento: • legge 257/1992 per la tutela ed il sostegno di tutti quei lavoratori che hanno utilizzato l’amianto per la produzione di manufatti e prodotti derivati; • legge 271/1993 che emana disposizioni urgenti per tutti quei lavoratori che lavorano (o hanno lavorato) in industrie ed aziende dedite alla lavorazione dell’amianto; • decreto 20/1999 contenente tutte quelle normative e metodiche per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Il Piano regionale amianto è previsto dal decreto 27/95 del presidente della Regione, ma ad oggi non esistono dati, neppure parziali e per quanto riguarda la Sicilia, non è stata effettuata una mappatura, comune per comune, provincia per provincia, dei materiali esistenti in AmiantoCemento. Eppure il ministero dell’Ambiente aveva chiesto di iniziare questo lavoro nel lontano 2003, sborsando cifre considerevoli che ad oggi ammontano a svariati milioni di euro tra finanziamenti per il censimento e per la bonifica. E A MONREALE? Abbiamo letto sui giornali: Salvino Caputo lancia l’allarme: “A Monreale è emergenza amianto”. Il vicesindaco di Monreale e presidente della Società Ato Pa2 ha chiesto alla Regione Siciliana un finanziamento di 300 mila euro per effettuare le operazioni di bonifica. A MONREALE LE AREE A RISCHIO SONO STATE CENSITE? C’E’ UN PROGETTO DI BONIFICA? Sappiamo che molte discariche abusive vengono continuamente segnalate dai cittadini. Cercheremo di saperne di più! Intanto ecco nella foto uno dei tanti esempi del “rischio cancro” che TUTTI corriamo! Piera Autovino [email protected] 7 Anno II - n.10 Servizi e Territorio E’ preferibile avere a che fare con un elettorato sempre più ignorante, con un popolo che non sia in grado di pensare ad un futuro migliore ma che viva nell’affanno, nell’emergenza del presente. Una popolazione cosciente dei propri diritti vota basandosi su progetti politici ben definiti e programmatici di un futuro, avrà molta più voglia di partecipare ma anche di controllare e di amministrare la “cosa pubblica” e questo nella cricca autoreferenziale della politica è inaccettabile. Come può rinunciare ad avere il monopolio delle soluzioni, dei seggi, delle poltrone e della funzione salvifica di cui si sente portatrice? Meglio un popolo superficiale, che si addormenta davanti al Grande Fratello, a Chuck Norris, alle telenovelas, a Miss Italia, che organizzi feste da ballo, sfilate di moda, presepi viventi, pensando che ci sia, al governo, quella “personalità provvidenziale” (Chiesa cattolica docet) che risolverà tutto in tempi record. A farne le spese sono quei cittadini che sono costretti a “cercare” sempre più in là, ma anche coloro che dopo aver compiuto mille sforzi per costruire un’alternativa, una via d’uscita, vedono privarsi degli spazi e di ciò che sono riusciti a creare e che hanno messo a disposizione della collettività. E ancora chi, per continuare ad esprimersi, deve accettare compromessi, censure, revisioni di progetti e programmi! Monreale “Non è un Paese per giovani”, riflette amaramente Tommaso Gullo, giovane trentenne, Presidente della neonata Associazione “Link” . SPAZI AI GIOVANI Vogliamo RICREARE, insieme ai ragazzi, linfa nuova che svegli il paese dal torpore culturale in cui vive “ “Monreale è un dormitorio”, i ragazzi vivono il disagio di dover spostarsi a Palermo per passare un po’ di tempo, piacevolmente, facendo cultura. I piccoli locali … che esistono hanno grandi difficoltà ad andare avanti anche per l’ostruzionismo della gente intorno che non li apprezza. E allora si chiude ai giovani invece di aprire nuovi spazi. Il nostro sembra un Paese dove gli anziani possono usufruire di locali assegnati dal Comune senza possibilità di condivisione, di scambio, di apertura, e i giovani stanno per strada! La nostra associazione ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento proprio per chi ha voglia di fare cultura; vuole essere un punto di incontro e di scambio. Abbiamo preparato un programma per l’intero anno 2011. Prevediamo di organizzare almeno un grande evento al mese che sia allettante per i giovani dai 18 anni in su. All’interno della nostra associazione operano esperti in un gran numero di discipline artistiche e non: musica, teatro, pittura, cinema, giornalismo. Siamo aperti a nuove forme artistiche e a nuove proposte provenienti dal territorio. Il nostro è “un gruppo” che lavora e si impegna per stare bene insieme e per stare bene anche nel nostro Paese richiamando giovani che possano venire da fuori. Crediamo nell’integrazione con gli anziani, con le donne, con i bambini, in un paese dove la separazione di genere e di età è facilmente percepibile. Pubblicizzeremo le nostre iniziative anche e soprattutto attraverso “Internet”, ma possiamo anticipare che stiamo lavorando per l’inaugurazione che avverrà al Savoia il 22 gennaio 2011 con musica dal vivo. La nostra programmazione annuale prevede 8 iniziative a tutto campo: • Progetto Berengario: book crossing (scambio di libri) • Scambio di oggetti con data base on line • Punto multimediale • Notte del racconto “Vivae Voces” (gli anziani raccontano la storia ai bambini e ai giovani) • Valorizzazione di vecchi mestieri • Rassegne Artifici (affronteremo un tema sociale nelle diverse forme d’arte, cinema, musica, pittura …), tre rassegne di tre week end all’anno • Giornata mondiale dell’ambiente, 5 giugno • Festival della filosofia, in collaborazione con docenti universitari che parleranno di filosofia in modo facilmente comprensibile, “domestico” • Ritratti (due manifestazioni all’anno su personaggi monrealesi illustri) • Concorsi su cortometraggi (ad ottobre, con premi per i primi classificati) • Progetti per le scuole per sensibilizzare contro il pregiudizio e sulla dichiarazione dei diritti dei minori (anno 2011) • Spazi aperti a 360°per i gruppi musicali che vorranno farsi conoscere • Belli di notte: “guerrilla gardening” (abbel- lire, di notte, a sorpresa, spazi verdi abbandonati) Tutto questo sarà possibile grazie alla competenza, alla responsabilità, alla partecipazione e all’entusiasmo dei componenti l’associazione. Io da presidente spero di essere un buon coordinatore, mi piace ascoltare gli altri, imparare da loro e sapere che c’è sempre qualcuno che sa fare meglio di me!” La giunta Di Matteo/Caputo si sta occupando della costituzione della consulta giovanile comunale, di cui è stato approvato il regolamento. Chiedo un parere a Tommaso che negli anni precedenti aveva lavorato alla statuto della prima, voluta dall’allora sindaco S. Caputo. “Tutto è rimasto nei cassetti di qualcuno, non sappiamo di chi e a che cosa sia servito”. Chiederò comunque di aderire a questo secondo esperimento. L’idea di partecipare alla vita del paese è attraente ma non vorrei che fosse la solita “mano alla facciata”, così come è avvenuto per la consulta delle Associazioni: lo Statuto è pronto da mesi ma non è stato ancora discusso e approvato dal consiglio comunale!” Voglio pensare che lavoreremo perché i progetti dei nostri giovani siano apprezzati e possano realizzarsi, il nostro paese ha bisogno di riconoscere le qualità dei nostri figli che sono una risorsa per il futuro! Piera Autovino [email protected] Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia (Enrico Berlinguer) email : [email protected] Gennaio 2011 Servizi e Territorio Non più come semplici spettatori! “ C O N T RO CA M P O ” S I R I N N OVA … A Avevo già incontrato Giuseppe Trentacoste, presidente dell’Associazione culturale, in occasione dell’intervista rilasciata per Filo Diretto nel numero di dicembre 2009. Le attività dell’Associazione si erano svolte, tra alterne vicende, nel Salone Millunzi del Collegio di Maria. Ma i locali sono risultati non idonei, apparentemente, per problemi di agibilità. Il problema dei locali è una piaga, perché le iniziative culturali possano avere una sede riconosciuta e stabile nel nostro Paese! Ma Controcampo trova un’alternativa: i locali della Madonna dell’Orto, utilizzati per delle rassegne cinematografiche precedenti, vengono totalmente resi disponibili, compreso l’Orto intorno ai locali della Chiesa, un piccolo polmone verde in un territorio, quello monrealese, in via di cementificazione totale! Il progetto culturale dell’Associazione può riprendere ed ampliarsi. Il Presidente, presenta il nuovo direttivo, il nuovo logo e le proposte per il nuovo anno: Pino Trentacoste presidente, Loredana Intravaia, Francesca Intravaia, Salvatore Buccola, Mariella Mocci, Giulia Salerno, Corrado Ventimiglia. Il progetto per il nuovo anno si aprirà con l’organizzazione di concerti Gospel da parte di gruppi valdesi, Canti gregoriani e canti na- SI PUO’ FARE? A.A.A. AFFIDATARI CERCANSI Da qualche mese è partita la campagna informativa e di sensibilizzazione sull’Affido familiare a Monreale “ L’affido familiare, diversamente dall’adozione, è l’accoglienza temporanea di un bambino nella propria casa. E’ un intervento di sostegno e tutela del minore che appartiene ad una famiglia in difficoltà e che attualmente non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative.” La campagna è promossa dall’Associazione “La Casa del Sorriso” in collaborazione con l’ASP 6 (Consultorio familiare di Monreale) e l’Area Promozione Sociale e Territoriale di Monreale. Il Sindaco di Monreale dalle pagine on line di monrealenews.it comunica, addirittura, che sarà possibile aiutare finanziariamente le famiglie affidatarie, casse comunali permettendo! Mi ero occupata di questo tema nel numero di giugno 2009 e mi chiedevo come mai l’argomento fosse quasi sconosciuto ai monrealesi. Abbiamo visto numerosi manifesti sui muri del paese pubblicizzare il progetto “Si Può Filo diretto nostro fare” i cui sono: [email protected] 1. Favorireobiettivi una cultura e una pratica della solifilodirettoblog.wordpress.com darietà verso i minori in difficoltà. Redazione 2.Informare capillarmente e correttamente Direttore Editoriale Luigi Gullo sull’affido familiare. 3.Suscitare la concreta disponibilità di famiDirettore Responsabile Alex Corlazzoli glie per le diverse tipologie di affido 4.Avviare e sostenere chi intraprende l’espeRedattrici Piera Autovino, Maria Rita Carrà rienza dell’affido. Barbara La Barbera Il punto 3, dopo la promozione culturale e l’inVignettista Antonino Carlotta formazione capillare, sembrerebbe il punto di arrivo, ma il punto 4, se dovesse realizzarsi la Impaginazione e Grafica Domenico Garlisi, Rosolino Bucceri disponibilità a Monreale, come spero, deve essere, a mio avviso, adeguatamente gestito da design e logo Rosanna Romano un gruppo di lavoro disponibile e competente. Non posso pensare che nel nostro paese non Fotografie Luciano Busicchia, Piera Autovino ci siano famiglie, coppie e single disponibili ad Hanno Collaborato accogliere minori e adolescenti a tempo parziaValentina Lucchesi, Stefano Lo Coco blog: filodirettoblog.wordpress.com talizi realizzati con la collaborazione del coro diocesano! Il Progetto prevede poi • la ripresa delle proiezioni, • la realizzazione di un Orto didattico, • la creazione di percorsi enogastronomici e naturalistici sul territorio siciliano, • il coinvolgimento degli ultimi cestai per il progetto ”La fabbrica della Memoria”, • la proiezione di cortometraggi o film per la giornata della memoria (27 gennaio). Si riprende con entusiasmo rinnovato e con la speranza di poter realizzare “con libertà” i progetti culturali programmati! Piera Autovino [email protected] le (anche solo per poche ore al giorno) o in forma residenziale (qualche mese o anno), senza paura o egoismi, mantenendo un sano rapporto con la famiglia di origine! Scrivevo a giugno del 2009: Gli affidatari sono persone comuni, non sono eroi, sono persone che decidono di uscire dal proprio guscio familiare, dalle proprie certezze, per aprirsi agli altri, senza presunzione, ascoltando l’altro in un’ottica di scambio e di crescita reciproca. Ma penso anche che sia molto importante il sostegno e la collaborazione da parte dei Servizi istituzionali coinvolti che devono fornire, tra l’altro, personale professionalmente qualificato che possa selezionare, formare, sostenere e accompagnare chi volesse fare una esperienza di affidamento, per la crescita sociale e culturale dei nostri bambini e della nostra comunità. Numeri utili: Servizio Sociale Comune di Monreale: Assistente sociale: Dott.ssa A.M. La Corte 091 6564303 Via Venero 117 e-mail: [email protected] Associazione ONLUS La Casa del Sorriso: Psicologa: Dott.ssa A. Scarpello 091 6466470-00 Assistente Sociale: Dott.ssa M. Nuccio ASP 6 Consultorio Familiare: Psicologo: Dott. L. Iervolino. Assistente Sociale: Dott.ssa G. Ingrassia 091 6402767 Piera Autovino [email protected] 9 Anno II - n.10 Non è un gioco Quali altri problemi st aranno affront ando... ...Capman e Dimatt? Di quali vie o piazze si tratta? Verifica la tua memoria fotografica attraverso le soluzioni a pag. 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 MISSION IMPOSSIBLE 10 email : [email protected] Gennaio 2011 Annunci Nani assassini La rubrica degli annunci, uno spazio creato per i lettori e dai lettori. Per il tuo annuncio scrivici su [email protected] Vendesi Camper Pilote 470, 5 posti, mansardato, 2500 aspirato diesel. Imo contattaci al numero matricolato nel 1989. 82 mila chilome347/6531973. tri circa € 7000 trattabili. Tel. Piera 320 16 11 655 Regalo tavolo da disegno per architetto Vendesi Scanner piano Mustek 1200 con sgabello e accessori in buone condi- UB plus. Non necessita di alimentaziozioni Tel. 091 6402730 ne. Poco usato. Prezzo 20€. Chiamare Vendesi liberty 150, ottime condizioni, al 3398228654. Michele 2 anni di vita, 4000 km, € 2200 trattabili. tel 347 8242005 Vuoi dare un tocco particolare alla tua casa o al tuo negozio? 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L’unico animale benestante che ha definito sé stesso intelligente e portatore di anima spirituale divina, in soli 50 anni è stato in grado di accaparrarsi la quasi totalità delle riserve di aria, acqua e suolo; ha pericolosamente alterato il sistema che regola il clima della terra, ha stravolto, saccheggiato, distrutto gli elementi che costituiscono la pietra angolare di un delicatissimo equilibrio risultato di 4 miliardi di anni di vita. L’Uomo moderno, inventore del progresso tecnologico, Deus ex machina pagano risolutore di ogni difficoltà, ha abdicato. Consegnerà alle proprie prossime generazioni le macerie di un luogo meraviglioso reso asfittico, irrespirabile, invivibile. La rozza, perversa, disumana politica dei G7, G8 o G20 ha deciso che per mantenere l’eccellente tenore di vita di pochi sia necessario ipotecare l’esistenza dei propri figli. Il Sapiens contemporaneo, mercificato e ridotto a mero consumatore per sorreggere l’indice di un PIL disegnato appositamente per sostenere un mercato delle merci che non tiene conto dello sfruttamento delle risorse non rinnovabili, giace passivo ed inerte all’interno della propria auto in quotidiane code stradali. Il nano è scivolato giù, ai piedi dei giganti e brancola nel buio; l’esecuzione capitale figliale è sotto gli occhi di tutti ma ciò che ciascuno fa è barricarsi all’interno di una statica immagine mentale di negazione della realtà. L.C. Funghi Ripieni Ingredienti per 4 persone: 8 grossi champignon, ½ mazzetto di prezzemolo, 3 cipolle bianche, 3 piccoli spicchi d’aglio, 150 gr. prosciutto cotto, 75gr. pan grattato, 1 uovo, 2 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiai di olio d’oliva, sale, pepe e formaggio q.b. Preparazione : pulite i funghi, mettendo da parte i gambi che taglierete a piccoli pezzi; in una casseruola versate prezzemolo, aglio, cipolla, prosciutto, pan grattato, uovo, limone, olio, sale, pepe ,formaggio e i gambi dei funghi a pezzettini, ed impastate fino a quando il composto non risulterà omogeneo. Prendete una teglia e disponete i funghi all’interno e riempite con l’impasto, metteteli in forno per almeno 20 minuti a 200 °C, una volta cotti adagiate i funghi su un piatto da portata e servite freddi. Buon appetito!!! blog: filodirettoblog.wordpress.com 11 Anno II - n.10 Edtoriale e Territorio POPULISMO E POLITICA Continua da pag. 1 E’ ovunque così, allora tutto ciò è normale. Le responsabilità sono diverse: l’amministrazione comunale ha sempre rivendicato la sua estraneità al problema rifiuti poiché riguarderebbe solamente l’ATO, come se la presidenza di questo ente non fosse diretta espressione della nostra amministrazione e quindi della sua politica di gestione dei rifiuti; una buona dose di colpa va attribuita al comportamento incivile di alcuni, forse tanti, nostri concittadini, che spogliano il concetto di libertà dai doveri e dagli obblighi che esso contempla. E’ un problema innanzitutto culturale e dunque la politica diviene nuovamente responsabile nel momento in cui rimane assente e non diventa protagonista di un progetto virtuoso di rinnovamento culturale che abbia come obiettivo quello di contribuire a creare una coscienza comune di rispetto per il territorio e di recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile e dell’educazione alla cittadinanza. Tale rinnovamento deve avvenire anche imponendo con coraggio e determinazione il rispetto delle regole, laddove esse vengono violate con facilità e indifferenza. Non è civile un paese, e non sono serie e credibili le sue istituzioni, se chiunque può deliberatamente insozzare e deturpare il territorio. Se, in spregio alle normative municipali, viene concesso ai venditori ambulanti di sostare per strada deliberatamente e in maniera prolungata, ai negozianti di inondare i marciapiedi con la loro mercanzia, ai cittadini di lasciare la macchina in doppia fila, ai furbetti di effettuare piccoli o grandi abusi edilizi, allora la politica diviene responsabile. Beninteso, la politica tutta, senza distinzioni di colore. Sembra una costante. Quasi sempre governi e forze dell’opposizione cedono ad un impulso populista, che talvolta travalica nel clientelismo. E’ difficile definire la linea di demarcazione tra le due tendenze. Manca la Politica ossia la volontà, coraggiosa, di assumere posizioni chiare, determinate, a costo di scontrarsi contro gruppi economicamente o elettoralmente rilevanti di commercianti, di imprenditori, di cittadini. Abbiamo abbondanza di politici disposti, anzi speranzosi, di rappresentare gli interessi di corporazioni, piccole o grandi, anche a scapito della collettività e abbiamo invece penuria e necessità di politici con la schiena dritta, possibilmente dotati di un trascorso, non necessariamente di carattere politico, che sia da esempio ed in grado di instillare fiducia ai cittadini riguardo al futuro del nostro paese e di dare entusiasmo alle voci che vogliono spendersi per dare e ripristinare la bellezza occultata a questa nostra città. Luigi Gullo [email protected] Chi l’ha visto? Di Alex Corlazzoli Chi l’ha visto? Non stiamo parlando di una persona scomparsa di Monreale ma del sito dell’amministrazione: www.comune.monreale.cres.it . Chi lo usa? Chi utilizza la teledemocrazia del portale della città? Chi sa che vi sono dei forum sul sito? Quante volte avete utilizzato le mail degli assessori e del sindaco o avete scoperto una manifestazione grazie ad un clic? La gestione della rete civica della città è forse uno dei simboli del modo di fare politica. Sembra che il tempo si sia fermato guardando la rete civica della nostra amministrazione. Tutto, o quasi, fermo al 2004. Si perché se cliccate su “convegni e mostre”per conoscere quale esposizione è allestita in questo mese o quali sono stati gli ultimi convegni fatti in città scoprirete che le iniziative non mancano ma dovrete fare un salto indietro nel tempo. Il sito vi informa del programma “Monrealeestate 2004” , del convegno sulla solidarietà fatto all’arcivescovado il 9 dicembre di sette anni fa e di un seminario sull’occupazione giovanile sempre datato 2004. A onor del vero c’è anche un comunicato stampa del 2006 in merito alla mostra evento di Luisa Del Campana. Se invece siete cittadini interessati a sapere cosa dicono i giornali sulla vostra città potete accedere al link rassegna stampa e scoprire che negli ultimi sette giorni non si è scritto nulla di Mon- reale. Può capitare. E nell’ultimo mese? Nessun elemento disponibile. A questo punto viene il dubbio che da qualche tempo nessuno aggiorni il sito perché basta sfogliare il “Giornale di Sicilia” per scoprire che della nostra città si parla eccome. I nostri politici non mancano di farsi immortalare dagli scatti fotografici. Ma la ciliegina sulla torta è la teledemocrazia. Eh sì, l’amministrazione ha giustamente pensato, poiché è difficile coinvolgere i cittadini, di attivare la democrazia via telematica. Come? Forum, sondaggi, pareri consultivi. Di tutto e di più. Una vera e propria partecipazione dal basso in grado di creare una rete tra i cittadini. Siamo andati a vedere come funziona. Ci siamo registrati nei forum. Risultato? Quelli che risultano attivati sono tre: uno denominato “greco” con zero discussioni e zero partecipanti. Uno sulle frazioni e un altro sullo sport. Temi interessanti a cui hanno partecipato solo due cittadini. Il primo per esporre un proprio problema: “Abito da poco a San Martino delle Scale, C.da Rinazzo; dopo poche settimane dal mio trasferimento sono iniziati i lavori per la rete fognaria ma con mio grande stupore si non fermati molto prima del previsto, come mai? Se fossero arrivati dove previsto, ovvero, davanti la tratt. “da Giacomino, sarebbero stati praticamente sotto casa mia. Vorrei ricevere informazioni in merito, inoltre vorrei sapere se in futuro è prevista anche la realizzazione della rete per il metano”. E poi un altro per chiedere informazioni sulla tangenziale di Pioppo: “Si parla che è stata vinta la gara per la realizzazione della scuola media a Pioppo con relativa circonvallazione. Sapete qualcosa nei dettagli?”. In compenso va detto che sono ben descritti giunta e consiglio comunale con tanto di fotografia del primo cittadino. In questo caso l’aggiornamento è stato fatto. Sarebbe il caso, magari, di mettere le mail in internet così da poter almeno contattare i nostri amministratori. Se poi qualcuno si ricorda visto che siamo nel 2011 si potrebbe fare un aggiornamento almeno al…2005! Soluzioni di “non è un gioco” a pag. 9 1. Alle falde del Castellaccio; 2. Chiasso Di Bella; 3. Sotto il ponte della Palermo-Sciacca direzione Montagnola; 4. Sotto il ponte della Palermo-Sciacca direzione Giacalone; 5, 9 e 10. Via Venero (posteggio Fondo Ferreri); 6 e7. VIa Realcelsi 8. Via Calatafimi. 12 email : [email protected]