lez 02 fondamenti navigazione a vela
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lez 02 fondamenti navigazione a vela
Progetto aSCUOLAdiVELA ITT Marie Curie a.s. 2015-2016 FONDAMENTI SULLA CONDUZIONE DELLE IMBARCAZIONI A VELA I fondamenti sulla conduzione delle imbarcazioni a vela LA SICUREZZA LO SCAFO (nomenclatura) LE VELE IL TIMONE IL VENTO, SOPRA/SOTTOVENTO, ORZARE e POGGIARE, MURE A DRITTA, MURE A SINISTRA LE ANDATURE A VELA LA VIRATA L’ABBATTUTA IL BORDEGGIO I NODI LA ROSA DEI VENTI 1 LA SICUREZZA 2 Sicurezza è qualsiasi elemento utile a preservarci da eventi inattesi o prevedibili. Sarà bene rispettare queste regole: - non eseguire alcuna operazione senza aver bene in mente come eseguirla nel modo corretto - chiedere sempre all’istruttore se si hanno dei dubbi - non prendere iniziative senza comunicarlo all’istruttore e ai compagni - rispettare l’autorità del comandante o dell’istruttore. LO SCAFO (1di 2) 3 LO SCAFO (2 di 2) 4 LE VELE 5 IL TIMONE La barca si governa con il TIMONE, è formato da: -PALA -BARRA che può avere una prolunga snodabile, lo STICK. Il timone è incernierato allo SPECCHIO di POPPA (la parte dell’estrema poppa dell’imbarcazione) attraverso gli AGUGLIOTTI e le FEMMINELLE. 6 IL VENTO 7 Individuare la direzione del VENTO è fondamentale perché derivano tutte le decisioni che riguardano la conduzione della barca. Capire la direzione del vento all’inizio non è semplice, però: - un oggetto trattenuto per un punto e investito dal vento si dispone in filo al vento - le onde - le increspature sulla superficie dell’acqua (paparelle) - osservare come si posizionano le barche all’ancora o al gavitello. IMPARARE da dove viene il vento vuol dire IMPARARE ad andare in barca a VELA. Individuata la direzione del vento Lo spazio in cui navighiamo si divide in sopravvento e sottovento. VENTO SOPRAVVENTO SOTTOVENTO SOPRAVENTO è tutto ciò che per primo viene investito dal vento. SOTTOVENTO è tutto ciò che viene investito dal vento per secondo. Relativamente alla sola barca, abbiamo un BORDO sopravvento e un BORDO sottovento, rispetto all’asse longitudinale della barca stessa. 8 Rispetto alla direzione del vento e al sopravvento, una barca che abbia sufficiente ABBRIVIO: •ORZA (lato sopravento di un’imbarcazione) orzare avvicinare la prua alla direzione del vento •POGGIA (lato sottovento di un’imbarcazione) poggiare allontanare la prua dalla direzione del vento ORZA POGGIA •Per orzare porto la barra del timone sottovento (cioè dalla parte del boma) •Per poggiare porto la barra del timone sopravvento. 9 MURE A SINISTRA sx MURE A DRITTA 10 dx MURE è il lato da cui proviene il vento •Una barca ha MURE a DRITTA quando il suo lato sopravvento è quello di dritta (BOMA e VELE a sx) •Una barca ha MURE a SINISTRA quando il suo lato sopravvento è quello di sinistra (BOMA e VELE a dx). Quando una barca passa da un’andatura con MURE a DRITTA ad una con MURE a SINISTRA diciamo che CAMBIA MURE. Le mure ci servono anche per stabilire le PRECEDENZE in NAVIGAZIONE: una barca con MURE A DRITTA HA LA PRECEDENZA su una barca con MURE A SINISTRA. LE ANDATURE 11 Andature (l’angolo formato dall’asse longitudinale della barca e la direzione di provenienza del vento) Andature montanti o di bolina o al vento Bolina stretta Bolina larga (angolo morto) Traverso ___________________Traverso Andature portanti: Lasco Gran lasco (o giardinetto) Poppa (o fil di ruota) LA VIRATA in prua La virata in prua è un cambiamento di mure fatto passando per l’angolo morto. Da che andatura è più comodo partire per eseguire una virata? Dalla bolina, che è l’andatura più vicina all’angolo morto. Bolina/orzare per passare l’angolo morto e ritrovarsi sulle nuove mure. 12 Esempio di virata Immaginiamo di navigare di bolina seguendo una certa rotta con mure a sinistra e di voler raggiungere un punto sulla costa: dovremo scegliere una nuova rotta di bolina, ma con mure a dritta. La manovra che dovremo eseguire per cambiare mure da bolina a bolina è la virata in prua. 13 Virata in poppa o ABBATTUTA È possibile cambiare mure anche passando dall’andatura con il vento in poppa con andatura di gran lasco. 14 I NODI 15 gassa d’amante nodo parlato savoia mezzo collo permette di ottenere un anello non scorsoio Permette di avvolgere Permette di bloccare. Utilizzato in tantissime occasioni diverse. Utilizzato: - ormeggiare - giuntare cime - collegare scotte o drizze alle bugne delle vele. Utilizzato: - come nodo d’ormeggio - legare i parabordi alla battagliola. Se in tensione si stringe. Utilizzato: - all’estremità delle scotte, per impedire che si sfilino dai passacavi o dai bozzelli. Formato da una semplice volta del corrente attorno al dormiente, è praticamente la base di tutti gli altri nodi. Da solo non ha tenuta: è sempre necessario farne almeno due (come sulla figura) oppure combinarlo con altri passaggi di cima. LA ROSA DEI VENTI 16 Il VENTO è caratterizzato da due parametri: - intensità, che determina la velocità, si misura con l’anemometro, espressa in m/sec, km/h, nodi oppure utilizzando la scala Beaufort (vento forza tre, vento forza sette). - direzione, provenienza, indicata con i punti cardinali oppure, espressa in gradi rispetto al Nord geografico. I venti principali del Mediterraneo hanno nomi che derivano dalla direzione o dal luogo di provenienza, rispetto ad un punto centrale che coincide con l’isola di Malta, e il tutto è “riassunto” nella ROSA DEI VENTI 17 Consigli pratici Abbigliamento a cipolla ovvero a strati Cappellino (lana, pile o cotone); Guanti da vela (con mezze dita); Jeans; Maglione di lana e/o felpa; Giubbotto antivento ed imbottito; Scarpe da ginnastica (o da vela); Pantalone impermeabile da indossare sopra il jeans in caso di pioggia o di forte vento. Portatevi un ricambio di biancheria e/o di abiti in quanto potreste bagnarvi. 18 Allora ragazzi... PRONTI A SALPARE?? Buon vento