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Annalisa Filippi
Hanno scritto di lei
Romano Perusini, Elena Fontana, Vera Maria Carminati, Luca
Beatrice, Alessandro Franceschini, Fiorenzo Degasperi,
Pietro Marsilli, Francesca Rizzo
Raffinata ed elegante è l’idea pittorica di Annalisa Filippi, giovane artista che ha studiato a Salisburgo con Giulio Paolini ed è stata selezionata al Bevilacqua La Masa
di Venezia.
Bello l’impianto scenico grafico con cui la Filippi si rapporta allo spazio.
Luca Beatrice
© 2011 farfallen.altervista.org
Nata a Trento nel 1976. Nel 2000 frequenta l’Accademia
Internazionale d’Arte di Salisburgo con Giulio Paolini ed
entra a far parte dell’Associazione degli Incisori Veneti. Allieva di Riccardo Guarneri ed Ennio Finzi nel 2001
si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di
Venezia. Nel 2007 frequenta il corso di perfezionamento in
incisione artistica presso KAUS di Urbino dove è allieva di Mario Guadagnino e Giovanni Turria. Dal 1995 espone
in mostre collettive e personali in Italia e all’estero e
premiata in molti concorsi. Vive e lavora a Trento.­­
[email protected]
www.annalisafilippi.it
nel segno
opere di
Annalisa Filippi
a cura di Francesca Rizzo
Inaugurazione
Giovedì 30 giugno
alle ore 19.30
ORARI ESPOSIZIONE
in copertina
T’ammireranno nuova stella,
165x130 cm,
tecnica mista su tela
La mostra NEL SEGNO s’inserisce nel programma culturale annuale promosso dal
ristorante La Colombara per dare spazio, voce e corpo alla giovane arte. Artisti esordienti impegnati nelle contemporanee frontiere artistiche, dalla
musica alla pittura, dal teatro alla poesia. Iniziative che dialogano con
l’antica storia della torre, significativo esempio di architettura medievale
e rinascimentale, recentemente restaurata.
dal 30.06.2011 al 11.09.2011
da mercoledì a domenica
dalle ore 17.30
visite guidate gratuite su prenotazione
presso La Colombara srl bar ristorante pizzeria
Via Chiesa 7/a, Lupia di Sandrigo, Vicenza. tel. 0444.750767
Nel segno...del
gioco!
L’arte di Annalisa Filippi nasce dal dinamismo, dalla danza, dal gioco dei bambini.
Nella grande tela Cornelia, girotondi di nuvole l’artista
ricorda i pomeriggi d’infanzia trascorsi con la nonna. È
un’arte vitale che parte dalla terra e anela al cielo:
basta osservare la gamma cromatica delle forme (rosso, arancione,
terra d’ombra bruciata) che via via vengono sottratte dal caos e
trasfigurate dal bianco:
un silenzioso vuoto che
si fa culla per accoglierle, al centro, e
farle vivere.
Come nasce una tela
Il gioco cominicia dalla preparazione della tela, grezza,
con la quale Annalisa crea subito un rapporto di complicità e di dominio allo stesso tempo: la grande superficie
a terra viene subito macchiata e poi stesa in verticale
dove al nero carbone viene affidato il compito di marcare le
linee forti dell’opera, velocemente, senza staccarsi dalla tela. Tornata sul pavimento l’opera è un groviglio di
segni, L’artista allora scruta “i volumi d’aria” e, come
Michelangelo in scultura, toglie materia per liberare la
forma più energica, il puro movimento.
In L’abito di piume la figura il corpo umano è rappresentato
in una nudità autentica, indifeso ed erotico ad un tempo.
La deformazione espressionistica ci porta alle conquiste di Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Munch, Schiele
e a quella libertà d’improvvisazione e di sperimentazione che nel 1940-‘50
muoveva lo stesso Pollock.
La tela (o il legno) diventa un’arena, il luogo della
lotta tra il limite fisico
del corpo e la leggerezza
immateriale dei sogni.
Francesca Rizzo
Cornelia, girotondi di nuvole,
227x120 cm,
tecnica mista su tela
L’abito di piume,
78x134 cm,
tecnica mista su tela