piano triennale dell`offerta formativa as 2016/2017 - 2017

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piano triennale dell`offerta formativa as 2016/2017 - 2017
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. OLIVIERI ”
Via Confalonieri, 9 - 61122 PESARO
Tel. 0721/415741 – Fax 0721/417315
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019
INDICE
 LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA ................................................... 3
 LE FINALITÀ ..................................................................................... 20
 LE FONTI NORMATIVE .................................................................... 27
I.
PRIORITÁ STRATEGICHE ............................................................... 33
II.
PIANO DI MIGLIORAMENTO ........................................................... 35
III.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE,
EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA .................................................... 54
- POFFETTO SCUOLA DELL’INFANZIA “IL GLICINE” ............... 73
- POFFETTO SCUOLA PRIMARIA ................................................ 79
- SINTESI POF SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ............... 86
IV.
FABBISOGNO DI ORGANICO ......................................................... 92
V.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL
PERSONALE .................................................................................... 97
VI.
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE
MATERIALI ..................................................................................... 100
 PNSD (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE) ......................... 101
 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO .................... 116
2
PtOF
2016-2019
La comunicazione assertiva
Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e
negli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma
qualcuno.
Hugo Von Hofmannsthal
3
Partendo dall’incipit normativo che, nel DPR 275/1999 al Capo
II art. 3, espressamente sottolinea la necessità di considerare il
piano dell’offerta formativa, come : “ il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche
ed
esplicita
la
progettazione
curricolare,
extra-
curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia”, e considerando che la
L. 107/ 2015 non altera la struttura del decreto presidenziale
nei principi generali, si è scelto di tematizzare annualmente il
Ptof dell’Istituto Comprensivo “A Olivieri” per meglio customizzare la pianificazione delle decisioni generali alle reali
esigenze programmatiche. Difatti, davanti alla attuale richiesta
di una sempre maggiore complessificazione del proporsi
normativo – didattico e organizzativo, tale da rendere sempre
più caleidoscopico il mondo scolastico, occorre non solo
contestualizzare una progettazione coerente con le esigenze
del territorio, ma bisogna anche saper rispondere ad un
incalzante aggiornamento delle dinamiche comunicative. Non è
mai facile coniugare il piano dell’essere scuola – e la sua
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mission sempre rivolta al futuro - con il “dover essere” di una
vision che spesso inciampa negli snodi più critici della realtà.
Da sola, l’istituzione scolastica non rappresenta una sfera
pubblica democratica: spesso è piuttosto un ’autoreferenziale
fabbrica di credenziali, un centro di addestramento e un’
industria di discipline e titoli; ancora più insistentemente, oggi,
la scuola viene relegata a semplice tràdere di contenuti, ad una
governance epistemologica di cultura sedimentata e obsoleta,
di rapporti asimmetrici sempre meno prossemica alle moderne
richieste didattiche. Mitridatizzata a ricevere attacchi, ma non
sempre scafata alla critica come pressante poliorcetica
sociale, la istituzione scolastica difende le sue prerogative
precipue di organizzazione di apprendimenti con caparbietà e
tenacia
ammirevoli.
Contro
il
solipsismo
dilagante,
la
disperante scelta dei neet, e quella desolante di chi convive
con la sindrome di Hikikomori, la “insocievole socievolezza”
della scuola ancora presenta margini di risoluzione delle
problematiche sociali più sentite, ancora riesce a promuovere
un “ossimoro di civiltà” , un nucleo incandescente di cultura,
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in quanto trasforma un sistema complesso, composto da
diverse parti indipendenti, in interazioni di circolarità e
reciprocità (Grossen). E’ una realtà dialogante, l’agenzia
formativa per antonomasia, che continuamente media gli input
della sfera normativa socio-politico con la sussidiarietà
territoriale, e cerca di corroborare le richieste di una cultura
spendibile, fruibile e moderna con il banausico richiamo alle
necessità
economiche.
E
proprio
perché
lo
scopo
comunicativo non inerisce solo la matrice gnoseologica, ma
include l’elemento etico - morale, l’educazione all’apprendere
deve poter coniugare la valorizzazione del capitale umano e la
“elasticizzazione” volumetrica di tempi e spazi della vita
scolastica. L’innovazione, il cambiamento verso il miglioramento, secondo l’idea giapponese di Kaizen, passa attraverso
una rivoluzione pacifica dei termini del superamento delle
prassi metodologiche antiche: ”un panta rei” che in termini di
rendicontazione sociale si fortifica sulla permanenza del greto,
sulla sicurezza delle sponde, sulla portata delle acque,
continue, come continuamente itinerante è l’offerta di una
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scuola greto, sponda e portata di dinamiche nuove, metamorfiche. Last but not least, l’ istituzione scolastica è chiamata
ad esprimere la capacità di superare le spoglie di una didattica
passata per rigenerarsi in un proattivo progetto educativo e a
perseguire, come sfida inquietante dei nostri tempi, la
scommessa
di Pascal sull’ indefinibile bisogno di Infinito
pedagogico. Nati sumus ad congregationem hominus et ad
societatem
comunitatem
que
generis
humani
,
sosteneva
Cicerone, siamo nati con l'istinto dell'unione, dell'associazione
e delle comunanza propri del genere umano, e l’istituzione
scolastica, ad utrumque parata, è chiamata quasi obbligata al
ripristino di una sana attenzione a nuovi registri e a moderne
metodologie della comunicazione. Infatti, in primis, la scuola
deve poter recuperare l’antico ruolo di ”avamposto sociale”
(Vertecchi) che, fino a qualche lustro fa, le consentiva di
allertare i gangli sociali rispetto ai cambiamenti giovanili
repentini e pericolosi
di spaesamento e crisi, e deve poter
ritrovare e riproporre quel “ legis habet vigorem” educativo, che
nel passato dettava i modi dell’apprendimento, nei confronti di
7
una fascinazione del pressappochismo linguistico e del
modernismo
tout
court
imperanti.
Ma
soprattutto
deve
imparare a supportare le innovazioni didattico – pedagogiche
che, a fortiori,
sembrano “sbilanciare” il suo sistema
educativo, in modo che prima di assimilarle e accomodarle in
un’ organica e nuova strutturazione gnoseologica, diventi in
grado di impattare contro nuovi canoni comunicativi e riesca a
sostenere
la
trasversalità
di
competenze
non
ancora
sedimentate. In effetti, le competenze che la scuola ha bisogno
di curare di più, in questa nebulosa epocale, sono proprio
quelle etico - morali che sembrano sempre di più scomparire
dal vissuto adolescenziale. E proprio perché educare ai
sentimenti, all’empatia, alla costruzione di un sé piuttosto che
di un’ egoità, sta diventando un compito sociale onusto, l’
istruzione scolastica si ripropone in veste di baluardo in difesa
di
civiltà e cittadinanza, affinché gli studenti ripristinino
interazioni non basate su sterili argomentazioni e recuperino
comportamenti antichi “In quelle situazioni in cui le differenze
sono almeno in parte riconosciute prevale l’accoglienza. Ciò accade
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quando ognuno di noi riesce a ritrovare in sé, in una certa misura le
buone ragioni dell’altro (…) La genesi di un’ autoelevazione
immaginativa è la sola che può implicare la conquista del
riconoscimento e del valore del conflitto come proprietà costitutiva
delle relazioni sociali, pena il degrado nell’indifferenza”. Le
pregnanti
parole
di
Ugo
Morelli
inducono
a
riflettere
sull’importanza della giusta metodologia comunicativa che
garantisce il riconoscimento dell’ Altro e della sua storia, e
focalizza l’attenzione sull’ importanza centrale che occupa l’
educazione all’incontro, oggi più che in altre epoche storiche,
delegato in maniera precipua alla scuola. Abituati a vivere,
come sottolinea M. Aime, nello “sgabuzzino polveroso della
nostra provincia mentale”, troppo spesso ci limitiamo a
considerarci esseri socievoli di sguincio, ancora più spesso,
sostiene Ryszard Kapuscinski, ci muoviamo verso l’Altro solo
per dichiarargli guerra, per cum – fligere come cinici guerrieri “
l’un contro l’altro armati ”
di sterili antagonismi; oppure capaci
di atteggiamenti exopatici impropri e abreazioni ostative,
tenaci nel riproporre ad “ogni stormire di fronda” un’ anaffettività
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empatica che sfocia in una voluta e immotivata “disubbidienza
civile”. Come sosteneva Aristotele, nel suo testo “la Politica”,
siamo esseri socievoli per natura, lo siamo
più delle api e
siamo disposti perlopiù a comunicare tutto a tutti, poiché
spontanea è per noi esseri umani la capacità di comunicare,
pur se fra luci ed ombre, come sosteneva Plutarco. La
comunicazione, infatti, è un tema antico e moderno, perché
comunicare non significa solo esprimere in forma di relazione
sociale un’interazione tra persone che condividono idee e
pensieri, che si scambiano informazioni e mettono in comune
esperienze, non è nemmeno una scepsi semantica di strutture
linguistiche, come una certa prassi “trasformazionale” ci ha
partecipato,
stretta
nelle
maglie
tassonomiche
di
classificazioni jakobsiane: comunicare è una forma di rispetto.
In un’ accezione kantiana di rispetto, però, che vuol significare
riconoscimento di una personale adesione alla legge nella sua
purezza apriorica, in questa funzione semantica la scuola
racchiude in sé un ruolo onusto e complesso quello di istruire
l’”inedito” “ il respectum, la giusta distanza, vorrebbe soprattutto
10
poter esprimere il proprio punto di vista su di noi, come noi
facciamo nei suoi confronti. I punti di vista sono sempre mediati alla
inevitabile
reciprocità
e
dalla
approssimazione
l’elaborazione delle differenze”, nonché quello
che
esige
di insegnare il
flebile evitamento di sterili e inutili logomachie e iattanti
soprusi linguistici, di
ricercare piuttosto quella pragmatica
comunicativa che si esprime in
parte nel processo di
scismogenesi , così bene descritto da Bateson nel suo libro
Naven, e che trasforma il singolo in corpo e mente sociale.
“Quando definiamo la nostra disciplina nei termini delle reazioni di
un individuo alle reazioni di altri individui, è subito evidente che
dobbiamo tener conto che la relazione tra due individui è soggetta a
mutare di volta in volta anche senza l’intervento di qualche
perturbazione esterna”. In quanto “dimensione spaziale” della
società, l’istituzione scolastica esprime topologici risvolti di
umanità ai quali è bene prestare debita e consapevole
attenzione: infatti, come sostenevano gli autori di “Pragmatica
della comunicazione umana”, ciascun uomo dà senso alla sua
esistenza solo nella dinamica del gruppo, più o meno sodale,
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nel quale si trova, o con il quale sceglie di interagire. E questo
non già perché la dimensione solipsistica, anacoretica
non
rientri a pieno titolo in una pratica – l’antica apàtheia stoica umana,
ma
perché
il
parametro
più
“umanamente”
connaturato al nostro essere non è la solitudine, ma la
societas, l’ abitudine ad abitare la polis, come luogo di
communitas. Stare con gli altri, significa creare un’ etica
situazionale, evenemenziale, vuol dire ricercare, reificare
dinamiche relazionali che possano costituire la base per la
realizzazione della vera comunità. “Studiando l’ambiente è
pertanto possibile capire il modo in cui influenza il comportamento
non solo del singolo, ma addirittura di intere categorie di persone.
L’influenza dell’ambiente cresce esponenzialmente per intensità nel
passaggio dal singolo ai gruppi” questa considerazione di
Vittorino Andreoli definisce bene l’interlocuzione che vige tra
persone che vivono come monadi in un gruppo, e lo formano.
Per Kurt Levin, un gruppo non si riconosce dal fatto che un
numero più o meno sparuto di uomini occupino uno stesso
spazio fisico - che sia lo stesso aereo o uno stesso ambiente
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ristretto -, ma si identifica nella relazione creata dai membri
che lo delimitano. Interazione che rappresenta la pietra di
inciampo della poesia di de Andrade “Nel mezzo del
cammino”, intesa come una possibilità, un’opportunità, non un
ostacolo. La scuola assertiva comunica come una pietra nel
mezzo del cammino della vita di ognuno, come un evento
accade e come una vela la orienta, come un contenuto la
significa, perché la scuola non include, contiene tanto Prometeo e la sua generosa intelligenza,la sua sagace albagia quanto
Epimeteo con le sue dimenticanze e i suoi tempi distesi . “ La
comprensione ha solo due coordinate: quella di capire prima e
quella di capire dopo. Le due coordinate sono perfettamente
raffigurate da due fratelli inseparabili e opposti in tutto: Prometeo,
che vede prima, ed Epimeteo, che impara dopo” , sostiene Marco
Focchi ne “L’ inconscio in classe” , quasi a tentare di
giustificare che la competenza emotiva degli insegnati si
esercita soprattutto nelle dinamiche interattive significative e
forti nell’ambito del gruppo classe, si costruisce individuando
percorsi di miglioramento per la costruzione degli ambienti di
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apprendimento positivo condivisi, giorno dopo giorno, con
tutte le componenti sinergiche del mondo scolastico. L’idea
che sia necessario rifiutare un’omologazione nel grado e nella
qualità dell’apprendimento, stigmatizzare sterili posizionamenti
passivi
e
stereotipati
rispetto
al
sapere,
superare
la
convinzione che il raggiungimento della mera sufficienza
esistenziale possa consentire di graffiare i termini della
convivenza civile, è il nodo gordiano della scuola attiva.
Bruner riteneva, a ragione, che la scuola si sente e si vede,
parla, attraverso le parole e le azioni degli studenti che la
frequentano e che l’hanno frequentata: non potrà mai ritenersi
scevra da legami e responsabilità degli effetti –positivi e
negativi che siano - e non potrà mai essere considerata
culturalmente indipendente dal suo “prodotto”! Questo è il
ruolo di una scuola che merita di definirsi à la page e rispetto
alla necessità di anticipare i tempi della tecnologia sempre più
invadente la nostra epoca è un ruolo che va, in parte,
ripensato, ristrutturato e aggiornato,
alla luce di un’ ottica
comunicativa più efficiente. Infatti, partendo dall’assunto
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secondo il quale non si educa mai qualcosa,
ma si educa
sempre qualcuno, con peculiarità e aspettative proprie,
occorrerà ripensare l’ obiettivo specifico del traguardo
didattico. Per il raggiungimento di un tale fine, si dovrà essere
in grado di predisporre un quadro valutativo tale da consentire
sia l’ acquisizione di competenze trasversali sia lo sviluppo di
capacità e abilità pragmatiche che la gestione dinamica di
contenuti nuovi. Occorrerà far perno, sempre di più, sulla
certezza e la sacertà che i grandi cambiamenti metodologici
dell’ apprendimento dovranno risultare in sintonia con le
richieste della società moderna, ormai ricca di input e stimoli
legati allo spirito critico. E si dovrà evitare di operare con
vincoli docimologici di meri e
asettici indicatori numerici,
discrezionali e parziali, e scegliere di optare per una mission
statement (B. Bueb). Bisognerà “aggiornare” l’agire pedagogico per consentire al mondo della scuola di interagire e
captare “ le profonde irrequietezze che attraversano la società
attuale e che coinvolgono la gioventù in fase transazionale ”
(Marina D’Amato), così come sarà necessario innestare sulla
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progettazione contenutistica, spesso “calata” dall’alto e
impropriamente acquisita dai docenti, una più efficace scelta
formativa. Gli insegnanti, infatti, troppo spesso, non riescono
a conciliare i traguardi prescrittivi delle Indicazioni Nazionali,
16 novembre 2012, con gli obiettivi formativi e le reali richieste
pedagogiche della loro scuola. Ci dimentichiamo sovente,
infatti, che ogni uomo - a fortiori ogni bambino - deve essere
considerato in primis come un unico, singolo e specifico
intreccio
di
emozioni,
un
incomparabile,
irripetibile,
eccezionale gomitolo di relazioni intime che non sempre
riescono ad essere comunicate agli altri, ma che costituiscono
la complessa sfera della personale sensibilità. “Ognuno sta solo
sul cuore della terra” con il proprio, personale modo di essere
dell’ esserci quando, come sostiene Gadamer, entra – da – sé nel - mondo, e costruisce le sue “integrali emotive” (H.
Bergson) in ogni attimo esperienziale di vita diviso con gli
altri. La capacità etica di ciascuno, dunque, dovrebbe potersi
riorganizzare in un intorno sociale, in un noi complessivo
espressione di una volontà generale, una sorta di campo di
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Higgs storico in cui ogni singola particella si sentisse
chiamato a partecipare alla costituzione di una realtà
sostanziale: la scuola è questo campo quantistico covariante!
La libertà di ciascun membro di una classe
consta della
liquidità dei cosiddetti legami deboli: come appartenente ad un
gruppo dato, pur non sentendosi particolarmente prossemico
al compagno, ogni studente costruisce il suo “spazio” a
proposito delle relazioni che instaura con l’altro, definisce il
suo canale comunicativo a proposito delle informazioni, della
socialità e del supporto che riesce a acquisire o a fornire a chi
condivide il suo stesso percorso didattico. Fondamentale, in
questo assetto dei valori umani, è prendere coscienza che
“ogni cambiamento radicale nel nostro modo di comunicare cambia
la società stessa” (Shirky 2008). Cambia, pertanto, l’ impatto
sociale e l’utilizzo di alcuni strumenti tecnologici perché non
solo rende possibili “nuove esperienze”, ma
apporta
modifiche al modo di capire e di interpretare il mondo come
oggettività, e sotto tutte le relazioni possibili: gnoseologiche,
sociali, politiche “quando una nuova tecnologia compare,
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cominciano
ad
accadere
cose
precedentemente
impossibili
contemporaneamente, il cambiamento diventa una rivoluzione”.
Una la rivoluzione, è bene precisare, che la scuola interpreta e
sottolinea (Shirky e Pireddu), spesso anticipa e modifica in
modo significativo, e, “più un’istituzione conta sulle informazioni
come prodotto centrale, più grande e completo sarà questo
mutamento” ancora più spesso “paga” in termini di mancanza
di riconoscimento sociale. L’esautoramento degli insegnanti,
le decisioni didattiche che consistono nel fornire informazioni
da consumare in sempre meno “avvolgenti” mura scolastiche,
contribuiscono a produrre l’afrore di stantìo , decostruiscono
sistemi di apprendimento e ritardano gli slanci più innovativi:
quelli che tentano di essere propositivi e laboratoriali.
La nostra scuola ha scelto di puntare sulla comunicazione
assertiva, durante questo triennio, ha optato per la possibilità
di partire dagli input europei: competenze, didattiche nuove,
tecnologie al servizio di un miglioramento sensibile della curva
attentiva dei nostri studenti, ha voluto seguire gli antichi adagi
per parlare con registri linguistici nuovi, attenti a non
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vaporizzare quelle epitomi educative che costituiscono il
nostro patrimonio culturale. Nei progetti scelti, nei laboratori
attivati, nella pianificazione della digitalizzazione scolastica,
persino nel piano di formazione degli insegnanti: tutto quello
che la scuola sarà e offrirà ai suoi stakeholders, portatori di
interessi, parlerà di storie, racconterà di parole che possono
cambiare il mondo, che sono capaci di mantenere promesse:
parlerà di noi “hominem pagina nostra sapit”.
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LE FINALITA’
nel contesto normativo europeo
Le nuove Indicazioni confermano la validità dell’impianto educativo
e culturale della scuola di base italiana che si è venuto
consolidando nel corso di tanti anni, con le sue vocazioni di
accoglienza e di inclusione. Consapevoli che occorra ripensare a
fondo al modo di essere della scuola è necessario garantire, in uno
scenario mutato, anche dal punto di vista demografico, delle
competenze più solide ai nostri giovani a partire dalla padronanza
della lingua italiana, dalle capacità di argomentare e di risolvere
problemi, dall’incontro con il nostro patrimonio storico, artistico e
ambientale e dalle competenze digitali. In definitiva ciascun
cittadino italiano e quindi d’Europa deve disporre di un’ampia
gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un
mondo
in
rapido
mutamento
caratterizzato
dalla
forte
interconnessione dell’aspetto sociale con l’economico. L’Italia
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recepisce come obiettivo generale del processo formativo del
sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle competenze
chiave definite dal Parlamento Europeo con le Raccomandazioni
del 18 dicembre 2006. Il quadro di riferimento, dunque, delinea otto
competenze chiave:
1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare a imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze chiave sono considerate tutte importanti, perché
ciascuna di esse contribuisce a migliorare la società della
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conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono
correlate tra loro, ma è necessario sottolineare che aspetti
essenziali ad un ambito favoriscono la competenza in un altro. La
competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura,
della scrittura 4 e del calcolo e nelle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (ICT) sono fondamentali per l’apprendimento,
così come l’imparare ad imparare aiuta l’assimilazione. Il quadro di
riferimento tiene conto di diverse variabili: il pensiero critico, la
creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere i problemi, la
valutazione del rischio, l’assunzione di decisioni e la capacità di
gestione costruttiva dei sentimenti. Tutti questi fattori svolgono un
ruolo importante per le otto competenze chiave. La comunicazione
nella madrelingua È intesa come la capacità di esprimere e
interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma
sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire
adeguatamente, e in modo creativo, sul piano linguistico in un’intera
gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
vita domestica e tempo libero. La comunicazione nelle lingue
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straniere Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per
la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue
straniere
richiede
anche
abilità
quali
la
mediazione
e
la
comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo
varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e
tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e
culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. La
competenza matematica e competenze di base in scienze e
tecnologia È l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni
quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze
aritmetico- matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del
processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La
competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità
e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero
logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti
grafici, carte). La competenza in campo scientifico si riferisce alla
capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e
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delle metodologie possedute per spiegare il 5 mondo che ci
circonda, sapendo identificare le problematiche e traendo le
conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in
campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza
e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli
esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico
include la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività
umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun
cittadino. La competenza digitale La competenza digitale consiste
nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.
Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e
comunicazione (ICT): l’uso del computer per reperire, valutare,
conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché
per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
Imparare ad imparare È l’abilità di perseverare nell’apprendimento,
di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una
gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello
individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la
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consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri
bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di
sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace, oltre che
l’acquisizione,
l’elaborazione,
e
l’assimilazione
di
nuove
conoscenze ed abilità come anche la ricerca e l’uso delle
opportunità di orientamento. Il fatto di imparare ad imparare fa sì
che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in
precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare ed applicare
conoscenze ed abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul
lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la
fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa
acquisire tale competenza. Le competenze sociali e civiche
Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e
riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle
persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più
diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia
necessario. 6 La competenza civica dota le persone degli strumenti
per partecipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza dei
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concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno per una
partecipazione attiva e democratica. Il senso di iniziativa e l’
imprenditorialità Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono
la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò
rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi come
anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere
obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella
loro del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità
che si offrono ed è punto di partenza per le abilità e le conoscenze
più specifiche di cui hanno bisogno coloro vita quotidiana, nella
sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad
avere consapevolezza che avviano o contribuiscono ad un’attività
sociale.
26
Le fonti normative
La Costituzione della Repubblica italiana in particolare gli artt. 2.
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo”
3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” 5. “La
Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie
locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio
decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della
sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
“, 30. “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i
figli, anche se nati fuori del matrimonio”, 33. “L'arte e la scienza
sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le
norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli
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ordini e gradi. 34. “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore,
impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e
meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi. 9 7 . “Le pubbliche amministrazioni, in
coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano
l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. 7 I
pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in
modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità
dell'amministrazione. 117. “La potestà legislativa è esercitata dallo
Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei
vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali (…)”. 118. “Stato, Regioni, Città metropolitane,
Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini,
singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse
generale, sulla base del principio di sussidiarietà. 119. “Per
promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà
sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire
l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi
diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina
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risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di
determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.
Leggi costituzionali, ordinarie e delega
• L.C. 3/2001 Leggi ordinarie
• L. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e
successive modificazioni 15 e 80 / 2005; L. 69/2009; L. 163/ 2010.
• L. 20/1994“ Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo
della Corte dei conti”.
• L. 169/2008.
• L. 170/2010 sui DSA
• L.107/2015 Leggi delega
• 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008 Decreti del Presidente
della Repubblica
• D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia delle
autonomia delle istituzioni scolastiche”;
29
• D. M. 139/2007 “Regolamento in materia di norme sull’obbligo
scolastico”;
• D.P.R. 81/2009 “Norme per la riorganizzazione della rete
scolastica”;
•
D.P.R.89/2009
“Revisione
dell’assetto
ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia, e del primo ciclo
di istruzione”;
• D.P.R.122/2009 “Regolamento recante coordinamento delle
norme vigenti per la valutazione degli alunni”. Decreti legislativi
• 81/ 2008; 196/2003; 59/2004
• Indicazioni per il curricolo novembre 2012
• Nota MIURAOODGOS prot. 7734 del 26 novembre 2012
• D.M. 254/2012 pubbl. G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013;
• C. M. n. 22 MIURAOODGOS/4418 del 26 agosto 2013 Documenti
europei a cui si ispira il PTOF
30
• Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e
23 aprile 2008
• “Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione
sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles
18 gennaio 2010)
• Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009
“Istruzione, gioventù e cultura”)
• Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per
una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010
- recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020
In particolare, per l’inclusività rispetto alla nazionalità (Libro verde
su Istruzione e Migrazione aprile2008; Consiglio Unione Europea
Bruxelles 20 ottobre 2009 istruzione dei bambini provenienti da un
contesto migratorio.
Le vie italiane per l’integrazione e C.M. 2 dell’8 gennaio 2010)
• Conclusioni del Consiglio d’Europa, del 26 novembre 2012,
sull'istruzione e la formazione nella strategia Europa 2020
31
 L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti. (15G00122)
32
I.
PRIORITÁ STRATEGICHE
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “A.
Olivieri” Pesaro, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante
la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”;
Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio
atto di indirizzo.
Contesto socio-economico, culturale e formativo dell’istituto
Il contesto socioculturale delle famiglie di provenienza degli alunni è eterogeneo.
La partecipazione dei genitori alla vita della scuola è soddisfacente e la loro presenza è
qualificante e numerosa in ogni livello di gestione democratica. Gli alunni sono positivamente
motivati alle attività culturali, sociali, formative e sportive loro proposte.
Gli alunni stranieri, attualmente iscritti, rappresentano una ricchezza culturale ed
un’opportunità d'ampliamento della formazione e della crescita di ciascuno/a.
L’Istituto si avvale della collaborazione degli specialisti dell'ASUR per aiutare le famiglie e gli
alunni ad affrontare e risolvere eventuali situazioni di disagio affettivo ed economico.
TIPOLOGIA DEGLI ALLIEVI
L’Istituto comprensivo accoglie alunni dai 3 ai 14 anni.
CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA FORMATIVA
La caratteristica principale è costituita dalla particolare attenzione alla continuità educativa
tra i vari ordini di scuola realizzata attraverso azioni formative scaturite dall’analisi dei bisogni e
supportate dalle risorse disponibili.
EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo, già scuola media “A. Olivieri”, nasce il 1° settembre 2000 dal
dimensionamento delle seguenti scuole:
-
SCUOLA DELL’INFANZIA VIA SALANDRA
33
-
SCUOLA PRIMARIA LARGO BACCELLI
-
SCUOLA PRIMARIA VIA LAMARMORA
-
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - “A. OLIVIERI” VIA CONFALONIERI
-
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE EDA.
Esperienze di integrazione tra istituto e territorio
Costanti sono i rapporti e le attività sia con il quartiere sia con le scuole secondarie di
secondo grado verso le quali vengono orientati i ragazzi.
Attiva la collaborazione con le istituzioni religiose, civili, sociali, musicali e sportive operanti
nel quartiere e in ambito cittadino.
L’Istituto collabora con la biblioteca San Giovanni, in particolare con la “sezione ragazzi”, e
con la biblioteca del quartiere Pantano, che è ubicata nello stesso stabile della scuola secondaria
di primo grado.
Mantiene puntuali i rapporti con la Regione, la Provincia, il Comune, il Quartiere, l'ASUR e
garantisce, in collaborazione con il Comune, il servizio di trasporto, il servizio mensa per gli alunni
e l’assistenza di educatori qualificati.
Il Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione e la Formazione in Età Adulta, che utilizza
i locali di via Confalonieri pur dipendendo dal CPIA di Ancona, interagisce con il Ministero
dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, con il Ministero della Giustizia (scuola all’interno delle
strutture carcerarie), con gli Enti locali (Comune, Provincia, Regione), con le organizzazioni
economiche, sociali e culturali (Industria, Artigianato, Servizi, Sindacati e Associazioni) per
l’organizzazione e la gestione di corsi relativi all’Obbligo Formativo e alla Formazione Permanente.
Punto di riferimento fondamentale del CTP è il Comitato Locale, disciplinato dalle normative
vigenti sia nazionali che regionali.
Nello stesso territorio sono presenti altri Istituti Comprensivi.
34
II.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
La programmazione triennale è pensata per il potenziamento dei saperi e delle competenze
degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno
coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.
Contiene e illustra i punti essenziali, le priorità, i traguardi e gli obiettivi del nostro agire
educativo rendendo l’Istituzione scolastica stessa una comunità attiva, punto di riferimento
per il territorio e luogo di opportunità per gli studenti e le loro famiglie.
La nuova offerta formativa sarà integrata da iniziative di potenziamento, da attività
progettuali e laboratoriali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati sulla base
dei bisogni.
Il primo Obiettivo di processo evidenziato nel Rapporto di Autovalutazione è quello di
realizzare una progettazione didattica che valorizzi metodologie innovative volte al
coinvolgimento degli alunni e alla costruzione di percorsi formativi individualizzati efficaci
prestando particolare attenzione alla continuità educativa tra i vari ordini di scuola.
Il secondo obiettivo di processo intende sviluppare negli studenti competenze trasversali
volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e ogni forma di discriminazione
nell’ottica dell’inclusività.
Concorrono alla realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa tutti i docenti
dell’Istituzione scolastica nonché le famiglie e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio, tenendo conto anche delle proposte e dei pareri
formulati dagli studenti stessi.
Il PTOF contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al
personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliare e delle iniziative rivolte ai genitori
che incrementino la collaborazione scuola-famiglia.
Si riporta di seguito il Piano di Miglioramento redatto.
35
Piano di Miglioramento (PDM)
Indice
Sommario

1. Obiettivi di processo
o
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

o
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o
3.2 Tempi di attuazione delle attività
o
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
o
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
36
1. Obiettivi di processo
1.1
Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Priorità 1: Predisporre prove standardizzate per italiano e matematica per classi parallele di tutti i
plessi, sia per primaria che per secondaria, per l'intero a.s.
Traguardi: Migliorare i risultati delle prove INVALSI tra le varie classi dell’Istituto, anche in
parallelo e migliorare l’omogeneità dei risultati.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo: Programmazione periodica comune per
classi parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del
curricolo verticale.
Area di processo: Ambiente di apprendimento
Priorità 2: Aumentare ore sportello d'ascolto e progetti di educazione civica, cittadinanza,
conoscenza del sè.
Traguardi: Migliorare i rapporti scuola-famiglia nelle situazioni di disagio socio-economico e
culturale, incentivare comportamenti positivi tra pari.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo: Cercare risorse anche con enti privati per
aumentare ore sportello d’ascolto e progetti di ed. civica, cittadinanza, conoscenza di sé e
formazione.
1.2
Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo
elencati
1
2
Programmazione periodica
comune per classi parallele
per aree disciplinari; prove
standardizzate interne comuni;
programmazione del curricolo
verticale.
Aumentare ore di sportello
d’ascolto e progetti di
educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè
e formazione.
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
4
5
Prodotto:
valore che
identifica la
rilevanza
dell'intervento
20
3
5
15
37
1.3
Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione: Programmazione periodica comune per classi
parallele per aree disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo
verticale.
Risultati attesi: risultati comuni in uscita e confronto costruttivo tra i docenti delle classi. uguali
competenze in uscita nei vari ordini di scuola. uniformità nella scelta delle sezioni.
Indicatori di monitoraggio: prove standardizzate interne, prove invalsi.
Modalità di rilevazione: risultati delle prove interne in entrata, intermedie, in uscita
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Risultati attesi: migliorare la collaborazione scuola-famiglia; incentivare comportamenti positivi tra
alunni e riduzione dei conflitti; migliore conoscenza di sè ai fini di una migliore convivenza socioculturale.
Indicatori di monitoraggio: questionari scuola-famiglia. questionari alunni.
Modalità di rilevazione: incontri scuola-famiglia. colloqui con gli alunni, a piccoli gruppi o
individuali.
38
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Progetto ‘11° comandamento: non bullizzare’ (si fa riferimento al Progetto
presentato)
Effetti positivi a medio termine: Trasformazione dell’aggressività in sana competizione nella
messa in opera di attività creative
Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Consapevolezza del sé, autocontrollo e disciplina
Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo
dello studente (ossia l’insieme strutturato e integrato di saperi socio-comunicativi, teoretici,
metodologici, tecnici, autoriflessivi, il quale, a contatto con determinate
Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche
(cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da
svolgere sia per i docenti che per gli studenti
Effetti negativi a medio termine: non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni
al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi
Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard
docimologici tradizionali
39
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Effetti positivi a medio termine
Effetti negativi a medio termine:
Effetti positivi a lungo termine:
Effetti negativi a lungo termine
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo
dello studente (cioè l’insieme di saperi socio-comunicativi, teorici, metodologici, tecnici e
autoriflessivi, il quale, a contatto con determinate problematiche origina il saper agire in situazione)
Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche
(cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da
svolgere sia per i docenti che per gli studenti
Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni
al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi
Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard
docimologici tradizionali
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle ore dedicate alle attività di
laboratorio anche con il sussidio delle nuove tecnologie multimediali
40
Effetti positivi a medio termine: Accrescimento dell’autonomia personale e valorizzazione delle
competenze dei singoli alunni; Coinvolgimento di tutti gli studenti
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nella gestione di gruppi numerosi; Necessità di
reperire maggiori risorse professionali ed economiche
Effetti positivi a lungo termine: Realizzare l’apprendimento significativo attraverso l’elaborazione
di dati cognitivamente partecipati; Produzione di materiali multimediali condivisibili e riproducibili
Effetti negativi a lungo termine: Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed
economiche; Difficoltà organizzative nel mettere a regime le attività progettuali
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione
prevista:
Progetto
di
insegnamento
e
potenziamento
dell’Italiano
come
L2
(si fa riferimento al Progetto presentato)
Effetti positivi a medio termine: Conoscenza delle tradizioni e delle culture di popoli altri
Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Valorizzazione della diversità come ricchezza
Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: Aumentare il numero degli incontri per dipartimenti
Effetti positivi a medio termine: Creazione di gruppi di lavoro coesi e funzionali; Confronto tra
diverse strategie didattiche
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nel rispettare i tempi e i modi di apprendimento dei
singoli alunni, dovendosi adeguare alla programmazione comune
41
Effetti positivi a lungo termine: Risoluzione comune di problematiche inerenti il curricolo;
Creazione di percorsi comuni di insegnamento/apprendimento
Effetti negativi a lungo termine: Burnout dei docenti
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: ‘Costruiamoci una classe: la porta è aperta’ (si fa riferimento al Progetto
presentato)
Effetti positivi a medio termine: Implementazione di didattiche alternative quali cooperative
learning, per gruppi di livello, tutoring, didattica metacognitiva, problem solving, ecc.; Formazione
permanente del gruppo dei docenti.
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà di gestione e controllo dei gruppi aperti
Effetti positivi a lungo termine: Creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e stimolanti
Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: ‘Crescite NOTE-voli e TeatrAli’ (si fa riferimento ai Progetti presentati)
Effetti positivi a medio termine: Aumento delle capacità e dei tempi di attenzione; Aumento della
tolleranza alla frustrazione
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà di gestione e controllo dei gruppi di lavoro
Effetti positivi a lungo termine: Comprensione del rapporto tra pensieri ed emozioni;
Acquisizione della coscienza di sé e auto accettazione; Sviluppata consapevolezza, creatività e
progettualità
Effetti negativi a lungo termine: Rientrati
42
Obiettivo di processo: Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di
cittadinanza, conoscenza di sè e formazione.
Azione prevista: La mia scuola accogliente; ‘Agorà 2020: vivere la democrazia a scuola’ (si fa
riferimento al Progetto presentato)
Effetti positivi a medio termine: Promozione della vita scolastica come piacevole prolungamento
della attività mattutina; Vivere la scuola come luogo di incontro e confronto
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nell’avviare una fattiva collaborazione con gli altri enti
preposti
Effetti positivi a lungo termine: Percezione da parte del territorio di una scuola intesa come
punto di riferimento culturale, sociale ed educativo; Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica e di ogni forma di discriminazione
Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono
Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree
disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.
Azione prevista: Raccogliere informazioni per individuare il profilo di competenza complessivo
dello studente (l’insieme di saperi sociali, teorici, metodologici, tecnici e autoriflessivi che, a
contatto con certe problematiche, origina il SAPER AGIRE IN SITUAZIONE
Effetti positivi a medio termine: Lo studente conosce le proprie caratteristiche psichiche
(cognitive, intellettive, affettive, relazionali); Conoscenza delle procedure e controllo sul lavoro da
svolgere sia per i docenti che per gli studenti
Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Più elevata partecipazione cognitiva e motivazionale degli alunni
al lavoro; Personalizzazione e flessibilità degli interventi didattici ed educativi
Effetti negativi a lungo termine: Difficoltà nel definire le prestazioni secondo gli standard
docimologici tradizionali
43
Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree
disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.
Azione prevista: Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle ore dedicate alle attività di
laboratorio anche con il sussidio delle nuove tecnologie multimediali
Effetti positivi a medio termine: Accrescimento dell’autonomia personale e valorizzazione delle
competenze dei singoli alunni; Coinvolgimento di tutti gli studenti; Maggiore sensibilizzazione al
tema dell’inclusione
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nella gestione di gruppi numerosi; Necessità di
reperire maggiori risorse professionali ed economiche
Effetti positivi a lungo termine: Realizzare l’apprendimento significativo attraverso l’elaborazione
di dati cognitivamente partecipati; Produzione di materiali multimediali condivisibili e riproducibili
Effetti negativi a lungo termine: Necessità di reperire maggiori risorse professionali ed
economiche; Difficoltà organizzative nel mettere a regime le attività progettuali
Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree
disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.
Azione prevista: Progetto di insegnamento e potenziamento dell’Italiano come L2 (si fa
riferimento al Progetto presentato)
Effetti positivi a medio termine: Integrazione degli alunni stranieri di recente immigrazione e
delle loro famiglie
Effetti negativi a medio termine: Non se ne prevedono
Effetti positivi a lungo termine: Produzione di materiali e strumenti utili e riproponibili che restino
a disposizione dei docenti dell’Istituto
Effetti negativi a lungo termine: Non se ne prevedono
Obiettivo di processo: Programmazione periodica comune per classi parallele per aree
disciplinari; prove standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.
44
Azione prevista: Aumentare il numero degli incontri per dipartimenti
Effetti positivi a medio termine: Creazione di gruppi di lavoro coesi e funzionali; Confronto tra
diverse strategie didattiche
Effetti negativi a medio termine: Difficoltà nel rispettare i tempi e i modi di apprendimento dei
singoli alunni, dovendosi adeguare alla programmazione comune
Effetti positivi a lungo termine: Risoluzione comune di problematiche inerenti il curricolo;
Creazione di percorsi comuni di insegnamento/apprendimento
Effetti negativi a lungo termine: Burnout dei docenti
45
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
3.1
Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivi di processo:

Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove
standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.

Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza,
conoscenza di sè e formazione.
Le risorse umane interne che la scuola ha a disposizione per raggiungere gli obiettivi di processo
si identificano in tutti i docenti interessati al miglioramento dell’offerta formativa in termini di
funzioni strumentali: in particolare i docenti appartenenti al gruppo GLI e alla Gestione del
POF/PTOF, con incarico inerente sia i gangli autovalutativi sia valutativi sugli esiti delle prove
standardizzate.
Le risorse umane esterne necessarie ad attivare i processi in modo efficace saranno tratte sia dal
mondo delle attività lavorative di competenze precipue ad orientare l’attività laboratoriale, sia
esperte di didattiche cooperative a supporto, in modo integrativo o sostitutivo, della didattica
tradizionale. Le risorse esterne saranno invitate a realizzare una pianificazione comune con il
mondo della scuola anche al fine di sottoscrivere convenzioni culturali e reti territoriali con gli enti
che insistono sul territorio della scuola.
Le fonti finanziarie da cui la scuola intende attingere per coprire le spese necessarie saranno
costituite dalla copertura del FIS, per ciò che concerne la progettazione curvata sui bisogni degli
studenti e su proposta dei docenti interni. Le fonti finanziarie saranno accantonate anche dal
contributo volontario non vincolato da parte dei genitori e saranno preventivabili come donazioni
calcolate sulla memoria storica di alcuni benefattori abituali che la scuola è riuscita, nel corso del
tempo, a motivare. Inoltre si ricorrerà a forme di autofinanziamento, mediante la vendita di gadget,
mercatini di prodotti realizzati dagli alunni, raccolta in occasione di recite.
46
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Formatori
Impegno presunto
Fonte finanziaria
tutto l’anno con
avvicendamenti per tematiche
Consulenti
a supporto dei formatori con
maggior coinvolgimento negli
snodi tematici
Attrezzature
il più possibile quelle già
presenti all’interno della scuola
e acquisti preventivabili con
copertura FESR e su progetti
mensa già esistente nella
scuola, in parte nel tempo
prolungato, in parte con
supporto di enti esterni
convenzionati da alcuni anni
FIS (interni)
contributo volontario dei
genitori
aggregati di bilancio con fondi
su formazione
contributo volontario dei
genitori
aggregati di bilancio con fondi
su formazione
contributo volontario dei
genitori
economie di bilancio non
vincolate
Servizi
Altro
3.2
Tempi di attuazione delle attività
Obiettivi di processo:

Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove
standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.

Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza,
conoscenza di sè e formazione.
Ci riserviamo di aggiornare il Piano di Miglioramento ogni 3 mesi, con scansione tipo diagramma di
Gantt, con verifiche in itinere e sommative trimestrali, contenenti all’interno azioni scandite da step
organizzati con diagramma di Gantt, tali da assicurare che l’andamento della verifica si
accompagni costantemente al Piano di miglioramento.
47
3.3
Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di
processo
Obiettivi di processo:

Programmazione periodica comune per classi parallele per aree disciplinari; prove
standardizzate interne comuni; programmazione del curricolo verticale.

Aumentare ore di sportello d’ascolto e progetti di educazione civica, di cittadinanza,
conoscenza di sè e formazione.
Il responsabile del monitoraggio è il Dirigente Scolastico, affiancato da figure di sistema, che
raccoglie sia l’organizzazione temporale sia la distribuzione dei carichi sui vari docenti e
l’allineamento dei vari tempi di attuazione.
Verranno effettuati controlli incrociati sulle evoluzioni epistemologiche dei contenuti disciplinari e
un’attenta disanima degli atteggiamenti behavioristici degli studenti con atteggiamenti più
irriguardosi nei confronti del regolamento scolastico e della convivenza civile
In base alla Circolare 3/2015 sparisce il dato meramente quantitativo ma non per questo si eluderà
una valutazione numerica del processo posto in essere per il miglioramento. Docimologicamente
saranno acquisiti parametri valutativi tali da poter classificare con insufficiente – mediocre –
sufficiente – buono, i livelli di performance raggiunti step by step.
I dati saranno anche tabulati e comunicati, ridotti a grafici, anche a stakeholders esterni con
profilature di esemplificazione giustificante dei dati raccolti.
Data di
rilevazione
Inizio a.s.
Indicatori
Strumenti
Criticità
Prove di
verifica
standard in
ingresso
Aspetti
Saranno considerati, per il
docimologici 1° punto, critici o
classici
attenzionabili tutti i risultati
“non sufficienti” e per il 2°
punto il tutto è meno
definibile in termini di
rendicontazione iniziale
se non in riferimento ad
anni precedenti
Progressi
Modifiche
48
Ogni 3 mesi la verifica interesserà l’allineamento intorno a tematiche oggetto di condivisione
precedente. La scuola invita le famiglie, indipendentemente dal verificarsi di atti di goliardia
stigmatizzabile o di bullismo, a partecipare alla vita scolastica anche con appoggio educativo di
fatto, consistente ad esempio nella collaborazione alla gestione di assenze o ritardi non giustificati,
nella regolarità della frequenza scolastica, nella partecipazione alle attività scolastiche e di
miglioramento dell’offerta formativa, nella partecipazione agli sportelli di ascolto connessi agli
epifenomeni del disagio giovanile, dei contrasti familiari e generazionali, alla partecipazione a
convegni sulle tematiche principali delle criticità degli stadi evolutivi.
49
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1
Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito
riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei
traguardi previsti.
Priorità 1 - Predisporre prove standardizzate per italiano e matematica per classi parallele di tutti i
plessi, sia per primaria che per secondaria, per l'intero a.s.
Esiti degli studenti: Risultati nelle prove standardizzate
Traguardo della sezione 5 del RAV: Migliorare i risultati delle prove INVALSI tra le varie classi
dell’Istituto, anche in parallelo e migliorare l’omogeneità dei risultati.
Data rilevazione: 10/06/2016
Indicatori scelti: Analisi dei dati riguardanti gli esiti scolastici (1°quadrimestre e scrutinio finale) e
la Prova nazionale relativi agli anni scolastici 2015/16; 2016/17; 2017/18 che sarà confrontata con i
relativi dati di riferimento.
Risultati attesi: Omogeneità tra i dati d'Istituto. Somministrazione di almeno una prova strutturata
per classi parallele alla fine del I quadrimestre dell'A.S. 2015-16. Successivo utilizzo, nella didattica
quotidiana, di prove di verifica autentiche con relative rubriche di valutazione entro il triennio.
Risultati riscontrati:
Differenza:
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica:
Priorità 2 - Aumentare ore sportello d'ascolto e progetti di educazione civica, cittadinanza,
conoscenza del sè.
Esiti degli studenti: Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo della sezione 5 del RAV: Migliorare i rapporti scuola-famiglia nelle situazioni di
disagio socioeconomico e culturale ed incentivare comportamenti positivi tra i pari.
50
Data rilevazione: 30/04/2016
Indicatori scelti: Declinazione delle competenze chiave e di cittadinanza e dei relativi indicatori di
valutazione.
Risultati attesi: Redazione di un documento contenente l'indicazione delle competenze chiave e
di cittadinanza e dei relativi indicatori di valutazione.
Risultati riscontrati:
Differenza:
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica:
4.2
Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna: Riunioni dei Consigli di classe
Persone coinvolte: Docenti e Dirigente scolastico
Strumenti: Bacheca docenti
Considerazioni nate dalla condivisione:
Momenti di condivisione interna: Dipartimenti disciplinari
Persone coinvolte: Docenti e Dirigente scolastico
Strumenti: Bacheca docenti, sito Web dell'istituto
Considerazioni nate dalla condivisione:
Momenti di condivisione interna: Collegio docenti
Persone coinvolte: Dirigente scolastico, docenti, personale ATA
Strumenti: Piattaforma registri on-line, bacheca docenti, sito Web dell'Istituto
51
Considerazioni nate dalla condivisione
4.3
Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione
scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Diffusione di documenti
Docenti
Comunicazioni periodiche
Docenti
Comunicazioni contestuali
Docenti
Settembre/Novembre/Marzo
Docenti e personale ATA
Comunicazioni contestuali
Docenti
Comunicazioni contestuali
informatici nell'ambito del
Collegio docenti
Diffusione di documenti
informatici nell'ambito dei
Consigli di classe
Diffusione di documenti
informatici nell'ambito dei
dipartimenti disciplinari
Pubblicazione di
comunicazioni periodiche sul
sito Web della scuola
Pubblicazione di
comunicazioni periodiche sulla
Bacheca docenti dei registri
on-line
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Piattaforma Nuvola: Bacheca
Famiglie
Comunicazioni contestuali
Famiglie - alunni
Comunicazioni contestuali
Scuola; Bacheca classi
Sito Web della scuola
52
4.4
Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome
Ruolo
Scimone Anna
Dirigente Scolastico
Anniballi Pamela
Docente
Bartozzi Caterina
Docente
Massi Daniela
Docente
Falcioni Elena
Docente
Casciello Rachele
Docente
53
III.
PROGETTAZIONE
CURRICOLARE,
EXTRACURRICOLARE,
EDUCATIVA
E
ORGANIZZATIVA
FINALITA’ (MISSION) E PROGETTI DELL’ ISTITUTO
Il Profilo educativo, culturale e professionale rappresenta ciò che un ragazzo dovrebbe sapere e
fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di
istruzione (ovvero fine classe 3° media).
L’Istituto, tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni e della realtà socio-culturale in cui opera,
impegna nel modo migliore tutte le risorse di cui dispone per condurre l’alunno al raggiungimento
delle competenze, al fine di utilizzarle per:

esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente;

risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto,
quando occorre;

comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

maturare il senso del bello;

sviluppare il pensiero ipotetico e la creatività

prevenire la dispersione scolastica e il disagio
Le finalità sopraindicate si realizzano attraverso attività curricolari programmate e periodicamente
aggiornate, nonché mediante percorsi progettuali che coinvolgono gli alunni e tutti gli operatori
dell’intero Istituto.
PROGETTI D’ISTITUTO
aa.ss. 2015-2018
PROGETTO MUSICA
Educazione musicale
Guglielmo Ebreo da Pesaro e la danza del ‘400
Un musical per tutti
Musica in classe
Concorso di musica
Saggio musicale di fine anno
Concerto di Natale
Olimpiadi della danza
Diversamente uguali (femminicidio)
PROGETTO LABORATORI
Chat point
La biblioteca a scuola
Adotta l’autore
Progetto lettura “W i libri”
54
Scrittura creativa
Natura expo- laboratorio didattico fosforo
Vento e sole a scuola
Spider
Progetto per materia alternativa per alunni che non si avvolgono dell’IRC
Laboratorio alunni genitori
Teatro musical
Settimana verde
Settimana azzurra
Soggiorno educativo a Madrid
Gemellaggio Rovigno
Bowling
Velascuola
Judo/difesa personale
Hockey
Uno scolaro per amico
Orto biologico
Giornalino scolastico
Accoglienza-continuità-orientamento
Progetto integrazione
Progetto psicomotricità: “Mi muovo, gioco e mi diverto”
Progetto feste: “Festeggiamo… insieme”
Progetto informatica: “Divertiamoci con un click”
Il progetto di plesso: “Diversi ma… uguali”
Progetto sezione aperte: “ Hip,Hip…urrà!!”
Apri gli occhi
Il mercoledì della frutta
Il mercatino delle meraviglie
PROGETTO LINGUE
Be contemporary
Progetto madrelingua inglese
English theatre
Teatro in lingua francese
Portfolio europeo delle competenze
Progetto inglese: “ Play, Learn and grow together!”
PROGETTO MATEMATICA
Attività di recupero matematica
Educazione finanziaria
RISORSE INTERNE
a) UMANE
DIREZIONE
Dirigente Scolastico: Prof. Anna Scimone
Collaboratore Vicario: Prof. Daniela Massi
Secondo Collaboratore: Prof. Elena Falcioni
Terzo Collaboratore: Prof. Caterina Bartozzi
55
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Genitori: Belli Sania, Bolognesi Fabia (Presidente), Giuliani Simona, Belfiore Katie, Nicoletti
Jessica, Vagnini Alberto, Lo Coco Rosaria Elena, Cavicchi Simona.
Docenti: Camanzi Linda Gaetana, Massi Daniela, Garulli Simona, Morbidelli Milena, Gostoli
Gianfranco, Gasparini Arianna, Bartozzi Caterina, Ferri Simona.
A.T.A.: Tamanti Lorena, Biancu Bonaria.
GIUNTA ESECUTIVA:
-
Dirigente Scolastico: Prof. Anna Scimone
DSGA : Luciano Dormicchi
Genitori: Lo Coco Rosaria Elena
Genitori: Nicoletti Jessica
Docente: Camanzi Linda Gaetana
Ata: Tamanti Lorena
INFANZIA
7,5 posto comune
2,5 Sostegno
Collaboratori scolastici
3 + 1 LSU
Assistenti comunali per h.
2 (18 ore totali)
PRIMARIA
Docenti
28 posto comune
1 inglese
2 IRC
8,4 sostegno
Collaboratori scolastici
9
Assistenti comunali per h.
7 (79 ore totali)
SECONDARIA 1° GRADO
Lettere
9 docenti + 3h
Scienze matematiche
5 docenti + 9 h
Lingua inglese
2 docenti + 9h
Docenti
Lingua francese
Lingua spagnola
10h
1docente + 2h
Arte e Immagine
Musica
Ed. fisica
Tecnologia
1 docente + 12h
1 docente + 12h
1 docente + 12h
1 docente + 12h
Sostegno
158h
Religione
15h
Assistenti comunali per h.
Collaboratori scolastici
8 (92 ore totali)
7 +1 LSU
UFFICI DI SEGRETERIA
D.S.G.A.
1
Assistenti Amministrativi
6
56
b) MATERIALI
SCUOLA DELL’INFANZIA VIA SALANDRA:
La scuola dispone di:
- 4 aule ubicate nell’edificio scolastico di via Salandra
- 1 aula laboratorio (nel plesso Largo Baccelli)
- 1 ingresso - atrio
- 1 cucina
- un’aula insegnanti con telefono e computer
- locali di servizio
- servizi igienici
La scuola è circondata da ampi spazi ed ha inoltre uno spazio alberato esclusivo dotato di
attrezzature ludiche.
SCUOLA PRIMARIA LARGO BACCELLI:
L’edificio scolastico è costituito da:
- 1 piano seminterrato
- 1 piano terra
- 1 primo piano
Nel piano seminterrato, oltre ai locali adibiti a mensa ed a cucina, sono dislocati:
- 1 aula di ceramica dotata di forno
- 1 aula di informatica
- 1 aula di scienze, adibita anche ad aula multimediale (dotata di LIM)
- 1 laboratorio multifunzionale
Nel piano terra sono dislocati:
- 7 aule scolastiche
- 2 locali per personale ausiliario
- 1 aula strutturata per alunni diversamente abili
- 1 aula insegnanti con postazione multimediale
- 1 aula laboratorio scuola infanzia
Nel primo piano sono dislocati:
- 10 aule scolastiche (2 occupate dalle classi di scuola secondaria, tutte dotate di LIM)
- 1 aula per l’educazione musicale (dotata di LIM)
- 1 aula per sostegno / biblioteca
- area multimediale
57
Ogni piano è munito di atri spaziosi e di adeguati servizi igienici. L’edificio è dotato di ascensore.
Gli spazi esterni sono costituiti da un’area verde e da un ampio loggiato attraverso il quale si
accede alla palestra.
SCUOLA PRIMARIA VIA LAMARMORA:
L’edificio scolastico è costituito da tre piani:
Al piano terra ci sono:
- aula per accoglienza alunni
- aula per attività psicomotoria
- mensa (+ locale attiguo per la distribuzione dei pasti)
- laboratorio arti espressive
- laboratorio multimediale (dotato di LIM)
- aula informatica
- ripostiglio
Al primo piano sono presenti:
- 5 aule scolastiche
- 1 locale per personale ausiliario
- 1 ripostiglio
Al secondo piano si trovano:
- 5 aule scolastiche
- 1 locale per personale ausiliario
- 1 ripostiglio
La maggior parte delle aule è dotata di LIM.
Ogni piano è munito di atri ampi e luminosi e di adeguati servizi igienici a norma per gli alunni
diversamente abili. L’edificio è dotato di ascensore.
Gli spazi esterni sono costituiti da un’area verde e da un loggiato posto in vicinanza dell’ingresso
principale.
58
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “A. OLIVIERI”:
L’edificio scolastico (sottoposto recentemente a lavori di manutenzione) è costituito da:
- 1 piano seminterrato
- 1 piano rialzato
- 1 primo piano
- 1 secondo piano
Nel piano seminterrato sono dislocati:
- 1 aula mensa
- 1 aula di educazione artistica
- 1 aula di scienze
- 1 aula di musica
- 1 ampio atrio per attività varie
- 1 archivio
Nel piano rialzato sono dislocati:
- 1 atrio
- 4 aule scolastiche di cui una strutturata per alunni diversamente abili
- 1 aula insegnanti
- 1 palestra
- 1 locale riservato alla Presidenza
- 1 locale riservato ai Collaboratori del Dirigente Scolastico
- 3 locali Segreteria
- 1 locale per personale ausiliario
Nel primo piano sono dislocati:
- 1 atrio
- 11 aule scolastiche
- 1 aula per l’insegnamento di lingue straniere
- 1 aula attrezzata per alunni diversamente abili e biblioteca
- 1 aula magna attrezzata con elementi informatici, materiale audiovisivo e cineteca
Nel secondo piano sono dislocati:
- 3 aule scolastiche (di cui 1 adibita ad aula di musica)
- 2 aule di informatica
- 2 piccoli locali adibiti a ripostiglio
Ogni piano è munito di adeguati servizi igienici per alunni diversamente abili e per personale
scolastico.
Le aule, ampie e luminose, sono attrezzate ciascuna con un’unità multimediale e LIM.
59
La scuola è dotata inoltre di uno scivolo, di una scala di sicurezza e di un ascensore esterni.
Mensa
A richiesta dei genitori potrà essere attivato un servizio mensa.
Trasporti
Corse speciali riservate agli alunni della Scuola Olivieri.
Le sedi scolastiche sono facilmente raggiungibili da qualsiasi autobus di linea: fermate di Via
A.Costa - Via Solferino - Stazione - Via Lanza - Via Giolitti …
RISORSE ESTERNE
A) DISPONIBILITA' DI OPERATORI, ESPERTI E VOLONTARI SULLA BASE DI ACCORDI DI
PROGRAMMA, PROTOCOLLI DI INTESA, CONVENZIONI E CONTRATTI E OPPORTUNITA'
FORMATIVE OFFERTE DAL TERRITORIO.
L’Istituto Comprensivo si avvale della disponibilità di operatori, di esperti, di volontari sulla base di
accordi di programma, protocolli di intesa, convenzioni e contratti di prestazione d’opera
intellettuale; di assistenti per gli alunni diversamente abili e non autosufficienti, di assistenti sociali,
dell’équipe psico-socio-pedagogica, di docenti di lingue europee e di mediatori linguistici.
Intrattiene forme di collaborazione con il Comune di Pesaro, con la Provincia di Pesaro e Urbino,
con l’Università degli Studi di Urbino, con alcune società sportive, con cooperative e centri sociali,
con la parrocchia, con i servizi ASPES e A.M.I.
B) SISTEMI INFORMATIVI E DI COMUNICAZIONE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA
SCUOLA
La scuola è collegata in rete con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, con l’Ufficio
Scolastico Provinciale, con tutte le Scuole di ogni ordine e grado della provincia, con il Comune e
la Provincia di Pesaro-Urbino.
L’Istituto Comprensivo dispone di un sito internet ospitato sul server della provincia di PesaroUrbino. La sede di Via Confalonieri è dotata di una rete cablata in tutti i suoi locali.
Le sedi di Via Confalonieri, di Largo Baccelli e di Via Lamarmora usufruiscono di un collegamento
alla rete internet in fibra ottica.
Tutti gli ambienti dei vari plessi sono collegati con un servizio internet in fibra ottica con
l’adeguamento programmato della rete LAN/VLAN, in modo da ampliare la didattica digitale e l’uso
del registro elettronico.
60
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE E OPERATIVE PRATICATE NELL’ISTITUTO
1. Ripartizione allievi per classi secondo criteri prestabiliti.
2. Attivazione di gruppi costituiti da allievi di classi parallele.
3. Scelta di materie opzionali e realizzazione di percorsi mirati.
4. Esperienze di didattica laboratoriale.
5. Realizzazione di percorsi formativi curricolari, extracurricolari ed integrativi.
6. Integrazione culturale e recupero linguistico per stranieri.
7. Utilizzo di strumenti multimediali per favorire l’integrazione dell’alunno diversamente abile.
8. Attivazione del servizio mensa.
Il tempo scuola è conforme all'ordinamento vigente e risulta così articolato:
A – Scuola dell’infanzia
Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 16
B – Scuola primaria
Tempo pieno: dal lunedì al venerdì – dalle ore 8.20 alle ore 16.20. Mensa ore 12.20.
Classi a tempo normale: dal lunedì al venerdì - dalle ore 8.20 alle ore 13; sabato dalle 8.20
alle 12.
Le classi IB, II B, IIIB e IV B di via Lamarmora seguono il seguente orario: dal lunedì al
venerdì dalle ore 8 alle ore 13 con un rientro pomeridiano.
C – Scuola secondaria di primo grado
Tempo normale: 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 13.
Tempo prolungato: 36 ore settimanali, servizio mensa con rientro pomeridiano (martedì e giovedì
dalle 14,00 alle 16,00).
Dall’a.s. 2016/2017 si attiveranno i seguenti Laboratori Pomeridiani con frequenza obbligatoria:
 Linguistico
 Matematico-scientifico-tecnologico
 Musicale-coreutico
 Espressivo (Musical, cinema, sport)
 Umanistico
Nella domanda di iscrizione alla prima classe potranno essere indicate fino a due preferenze per la
scelta dei laboratori.
OGNI SEZIONE ATTIVERA’ UN SOLO LABORATORIO.
61
FUNZIONI STRUMENTALI
a.s. 2015 / 16
AREA
PROGETTUALE
COMPITI
DOCENTI
1.GESTIONE DEL
POF/PTOF
Gestione e coordinamento delle attività del
piano, raccolta dei monitoraggi dei progetti,
sintesi e valutazione delle attività del piano;
coordinamento di eventuali valutazioni
esterne
Istituto
BACCHIELLI
PATRIGNANI
2. PROGETTI E
RAPPORTI CON IL
TERRITORIO
Valutazione e realizzazione di progetti
formativi in collaborazione con enti ed
istituzioni esterni alla scuola.
Valutazione e realizzazione di progetti per
finanziamenti regionali ed europei.
Istituto
MONTUORO
BRUSA
Gestione dei laboratori e delle unità
multimediali,
controllo
materiale
informatico,
consulenza
ai
docenti,
rappresentazione grafica della tabulazione
dei risultati della valutazione dei progetti
nella scuola. Cura dei sussidi audiovisivi.
Sec. Olivieri
RICCI FRANCO
a) Orientamento scolastico degli alunni in
entrata ed uscita e raccordo con gli istituti
superiori.
Istituto
DI GIROLAMO
4. INTERVENTI E
SERVIZI PER
STUDENTI
b) Inclusione/integrazione e servizi per
alunni diversamente abili, DSA e BES.
Coordinamento del dipartimento e della
commissione handicap. Coordinamento
delle attività di integrazione degli alunni
stranieri nella scuola.
Istituto
CAVICCHIOLI
ORZA
5. QUALITA’ DELLA
SCUOLA
Aggiornamento dell’accreditamento e SGQ
3. UTILIZZO DELLE
NUOVE
TECNOLOGIE
Via Lamarmora
Largo Baccelli
GOSTOLI
Istituto
ANNIBALLI
62
ALTRI INCARICHI
a.s. 2015/2016
TIPOLOGIA
COMMISSIONI POF/PTOF
(Tutti i docenti
HANDICAP
lavorano come
FORMAZIONE CLASSI
commissione, se
PRIME
necessario, dopo
aver completato
le 40 ore)
INSERIMENTO ALUNNI
STRANIERI
COMITATO DI
VALUTAZIONE
DEGLI
INSEGNANTI
TUTOR
A.S.P.P.
RESPONSABILI
DI PLESSO
DOCENTI
Bartozzi, Massi, Falcioni, Bacchielli, Temperini,
Casciello, Bernucci, Ziosi
Tutti i docenti di sostegno + assistenti
Secondaria: Gasparini, Urbinati
Primaria: docenti delle classi quinte
Infanzia: docenti dell’ultimo anno
Montuoro, Fiorentini, Bartozzi, Mengarelli, Veneziano
NUCLEO DI
AUTOVALUTAZIONE
Anniballi, Casciello, Di Girolamo, Falcioni, Massi
ED. ALLA SALUTE
Bacchielli, Casciello, Falcioni
Docenti: Gostoli, Temperini, Casciello
Genitori: Giuliani, Cavicchi
Cavicchioli (Baiocchi), Urbinati (Buono), Orza
(Castellini), Biagini (Panici), Costanzo (Benedetti),
Prozzillo (Renzulli)
SICUREZZA
Massi, Casciello, Paci, Garulli, Siepi
VIGILANZA
Tutti i docenti sono responsabili della vigilanza dei
propri alunni
Visite istruzione e uscite Patrignani
didattiche
LAB SCIENZE
Cavalli, Di Mauro
LAB ARTISTICA
Cataudella
LAB MUSICA
Pacifico, Del Chierico
BIBLIOTECA
Urbinati
PALESTRE
Patrignani, De Mari
V. Salandra
L. Baccelli Primaria
V. Lamarmora
L.go Baccelli
Secondaria
Casciello
Paci - Garulli
Siepi
Ziosi - Gasparini
63
RESPONSABILI Lettere
DIPARTIMENTI Matematica
Lingue
Musica
Tecnologia
Scienze motorie
Arte e immagine
Handicap
Religione
Italiano sto.-geo.
(primaria)
Matematica
(primaria)
Urbinati
Bacchielli
Di Girolamo
Pacifico
Foschi
Patrignani
Di Paolo
Cavicchioli
Renili
Veneziano
SEGRETARIO
COLLEGIO
DOCENTI
Costanzo
Brusa
Siepi
Casciello
UNITARIO
SEC. 1° GRADO
PRIMARIA
INFANZIA
Cecilioni
GLI
Cavicchioli, Camanzi, Biagini, Orza, Crescentini, Botta, Casciello, Vigo, Brusa,
Italia (Comune), Mini (ASUR), Cecconi Marta (referente educatori), Pruscini
Francesca (genitore)
1° COLLABORATORE
Massi
2° COLLABORATORE
Falcioni
3° COLLABORATORE
Bartozzi
ELENCO COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
CLASSE
1^
2^
3^
1^
2^
3^
1^
2^
3^
1^
2^
3^
1^
2^
3^
SEZ.
A
A
A
B
B
B
C
C
C
D
D
D
E
E
E
PROFESSORI
Buono
Cavicchioli
Nocelli
Fiorentini
Urbinati
Angelotti
Ziosi
Di Mauro
Gasparini
De Giorgi
Mengarelli
Bacchielli
Brusa
Bartozzi
Massei
64
ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI – a.s. 2015/2016

SCUOLA DELL’INFANZIA DI VIA SALANDRA
SEZIONE A: GATTI – CASCIELLO
SEZIONE B: GIOMMI – RENZI
SEZIONE C: VAGNINI – GILI
SEZIONE D: FERRI – ONZA

SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA LARGO BACCELLI
ANNIBALLI PAMELA
1A
BERTULLI MIRELLA
3A-5A
BONOMI ANNARITA
2A
BOTTA TERESA
2B
BUFFA NADIA
5A
CARBONE FRANCESCA
2A
DEGRANDIS LAURA
5B
FALCIONI ELENA
1B-4B
GARULLI SIMONA
1A
GUGLIELMI ANNA MARIA
4B
MARTELLI DANILA
5A
MONTUORO MARIA ROSARIA
3A
PACI EMANUELA
3A-1B
PALAZZI SABRINA
1B-2B-5B
RENZULLI MARIA
2A-3A-5B
SAMPAOLO ROSY
4A
TEMPERINI TIZIANA
4A
VIGO MARIA
1B-5B
MACCHIAROLA MELANIA
tutte le classi
BELLI DAVIDE (sostegno)
4A
BIAGINI PAMELA (sostegno)
4B
CASTELLINI ANTONELLA (sostegno)
3A-4A
COSTANZO ANGELA ROSA (sostegno)
5B
DE MATTEIS SILVIA (sostegno)
4A-4B
ORZA MARILENA (sostegno)
4A
PANICI ERIKA (sostegno)
4B-5B
PROZZILLO GIOVANNA MARIA (sostegno)
2A-3A
65
PRIMARIA VIA LAMARMORA
BERNUCCI ANNA MARIA
2A-4A-2B-4B
BERTULLI MIRELLA
2A-3A-4A-2B-3B-4B
CECILIONI GABRIELLA
5A-5B
D'ANGELI ANTONELLA
1A-1B
FUCILI MARIA CRISTINA
2A-2B
GOSTOLI GIANFRANCO
1A-2A-1B
MOLLINELLI GRAZIA
3A-2B-3B
MORBIDELLI MILENA
1A-5A-1B-5B
PELLEGRINI LUCIA
3A-3B
SIEPI STEFANIA
4A-4B
SPERTI ALESSANDRA
2A-4A-2B-4B-5B
TARINI ELVIRA
3A-4A-4B
VENEZIANO ANTONELLA
5A-5B
MACCHIAROLA MELANIA
1A
PACCAPELO CRISTINA
2A-3A-4A-5A-1B-2B-3B-4B-5B
BELLI DAVIDE (sostegno)
2B
BENEDETTI CRISTINA (sostegno)
4A-1B
COSTANZO ANGELA ROSA (sostegno)
1B
66
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ANGELOTTI MIRIAM
2A-3A-3B
BACCHIELLI ELISABETTA
1D-2D-3D
BAIOCCHI DARIA (sostegno)
1C-3D
BARTOZZI CATERINA
2D-2E
BELCASTRO VANIA A.
1B-2B-3B
BELLOCA PAOLA
1C-2C-3C
BRUSA M. BARBARA
1D-1E
BUONO MANUELA
1A-2A-3A
CAMANZI LINDA G. (sostegno)
3B-3E
CATAUDELLA DANIELE
1A-2A-3A-1B-2B-3B-2E
CAVALLI MARINA
1E-2E-3E
CAVICCHIOLI MARIELLA (sostegno)
2A
DE GIORGI EVA (suppl.NICOLINI GIGLIOLA)
1D-2D
DE MARI PAOLA
1A-2A-3A-1C-2C-3C
DE NUCCI LEA (sostegno)
3C
DEL CHIERICO GILBERTO
1A-2A-3A-1C-2C-3C
DI GIROLAMO ROSALBA
1B-2B-3B-1E-2E-3E
DI MAURO ANGELA LUCIA
1C-2C-3C
DI PAOLO ESTERINA
1C-2C-3C-1D-2D-3D-1E-3E
DURANTE HENRY DOMENICO (sostegno)
2C-3D
FIORENTINI MARINA
1B-2B-3B
FOSCHI SILVIA
1B-2B-3B-1C-2C-3C-1D-2D-3D
GASPARINI ARIANNA
2C-3C-3D
MASSEI FABRIZIA
3E
MASSI DANIELA
1A-2A-3A-1E-2E-3E
MENGARELLI MARTA
1A-2A-3A-1D-2D-3D
MOSCATIELLO M. MADDALENA
1A-1B
NOCELLI ENEA
1A-2A-3A
PACIFICO RACHELE
1B-2B-3B-1D-2D-3D-1E-2E-3E
PASQUALI VERONICA (sostegno)
1E-potenziamento musicale interclasse
PATRIGNANI MARINA
1B-2B-3B-1D-2D-3D-1E-2E-3E
PIZZORNO CHIARA
1E-2E-3E
RENILI MICHELE
1A-2A-3A-1C-2C-3C-1D-2D-3D-1E-2E-3E
RICCI FRANCO (sostegno)
3B-2C-3C
RICCI RAFFAELLA (sostegno)
1E-2E
SABBATINI BARBARA (sostegno)
3C
SCAVOLINI MARIA STELLA (sostegno)
2A-2E
TOMASSONI ARIANNA
1A-2A-1B-2B-3B-1C-2C-3C-1D-2D-1E-2E-3E
TRIVILINO ANDREA (sostegno)
1E-3B-3C
UBALDINI EMANUELA
3A-3D
URBINATI STEFANIA
1B-2B
VIOLA RAFFAELLA
1A-3A-1B-2B-3B-1D-3D-1E-2E-3E
ZIOSI PAOLA
1C-2C
67
USCITE DIDATTICHE SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2015/16
Nel corso dell’anno scolastico, le sezioni sceglieranno di effettuare eventuali uscite durante la
mattinata, per attività in collaborazione con i Musei Civici, con il Teatro Rossini, le biblioteche
comunali, i servizi educativi ed altri enti operanti nel territorio.
VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015/16
SCUOLA LARGO BACCELLI
CLASSI
I A – I B (largo
Baccelli)
II A – II B – III A)
IV A
VA–VB
DESTINAZIONE
VILLA CAPRILE – PESARO
SENIGALLIA PROGETTO
PHOSFORO
CAMPO SCOUT – SANTA
COLOMBA - PESARO
FOSSOMBRONE – VISITA
ARCHEOLOGICA
PERIODO
5 FEBBRAIO
2016
maggio 2016
aprile/maggio
2016
aprile/maggio
2016
MEZZO
UTILZZATO
Scuolabus
treno
autobus di linea
Pullman
SCUOLA VIA LAMARMORA
CLASSI
DESTINAZIONE
PERIODO
IA – IB (Via La
Marmora)
IIA – IIB(Via
LaMarmora)
IIIA - IIIB
PARCO SAN BARTOLO
MAGGIO
MEZZO
UTILZZATO
Scuolabus
CANDELARA
MAGGIO 2016
Autobus
CATTOLICA MUSEO DELLA
REGINA
aprile 2016
Pullman
IV A - IV B
VA–VB
BOLOGNA – MUSEO EGIZIO
FEBBRAIO 2016
VISERBA DI RIMINI – ITALIA IN 19 maggio 2016
MINIATURA
treno
Pullman
Nel corso dell’anno scolastico, inoltre, le classi sceglieranno di effettuare eventuali uscite durante
la mattinata, per attività in collaborazione con i Musei Civici, con il Teatro Rossini, le biblioteche
comunali,i servizi educativi ed altri enti operanti nel territorio.
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VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
a.s. 2015/16
CLASSI
DESTINAZIONE
PERIODO
aprile/maggio
MEZZO UTILIZZATO
1A
Villa Ceccolini; Ass. Il Ponticello
bus di linea
1B
Sant’Ippolito – “Evolution Camp” aprile/maggio
Pullman
1C
Ravenna
aprile/maggio
Pullman
1D
Villa Ceccolini; Ass. Il Ponticello
aprile/maggio
bus di linea
1E
Ravenna
aprile/maggio
Pullman
2A
Forlì
aprile/maggio
Treno
2B
Cervia – le saline
Aprile o maggio
Pullman
2C
Cervia – le saline
aprile/ maggio
Pullman
2D
Cervia – le saline
Data da definire Pullman
2E
da definire
aprile/ maggio
Pullman
3°A
Milano – “EXPO”
ottobre
Pullman
3B
Milano – “EXPO
ottobre
Pullman
3C
Milano – “EXPO
ottobre
Pullman
3D
Milano – “EXPO
ottobre
Pullman
3E
Milano – “EXPO
ottobre
Pullman
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USCITE IN ORARIO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
a.s. 2015/16
CLASSI
DESTINAZIONE
1A
Libreria “Le foglie d’oro”
Osservatorio Valerio
Concerto teatro Rossini
1B
Libreria “Le foglie d’oro”
Concerto teatro Rossini
1C
COOP
Parco san Bartolo
Concerto teatro Rossini
1D
Concerto teatro Rossini
1E
Biblioteca Oliveriana
Biblioteca San Giovanni
Domus Romana
Concerto teatro Rossini
2A
Concerto teatro Rossini
Urbino
2B
Concerto teatro Rossini
2C
Concerto teatro Rossini
La scuola va a teatro
COOP
Parco Miralfiore (Ass.Il Ponticello)
2D
Concerto teatro Rossini
2E
Concerto teatro Rossini
3A
Concerto teatro Rossini
Torneo di Bowling
Montegridolfo: Museo della linea gotica
3B
Concerto teatro Rossini
Torneo di Bowling
3C
Concerto teatro Rossini
Torneo di Bowling
3D
Concerto teatro Rossini
Torneo di Bowling
Montegridolfo:Museo della linea gotica
3E
Concerto teatro Rossini
Torneo di Bowling
PERIODO
aprile/maggio
aprile/maggio
aprile/maggio
aprile/maggio
novembre
novembre
dicembre
aprile/maggio
aprile o maggio
aprile/ maggio
data da definire
aprile/ maggio
ottobre
ottobre
ottobre
ottobre
ottobre
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PIANO DELLE ATTIVITA’ TRIENNALE
SCUOLA PRIMARIA
ATTIVITA'
Progetti Coop
Biblioteca in classe
problem solving
Concerto Teatro Rossini
Educazione alla salute
educazione ambientale
Educazione alimentare
Educazione stradale
Saggi di Natale e di fine anno
protezione civile
Il Mercoledì della frutta
Gioco-sport in collaborazione col
CONI
Laboratorio di cucina
Laboratorio artistico
Laboratorio ceramica
Laboratorio scacchi
Attività a classi aperte
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
CLASSE
classi
prime
ATTIVITA'
Blog dell’Istituto sulla legalità
progetti Coop
Giochi matematici Pristem Bocconi
Teatro in lingua inglese
Concerto Teatro Rossini
Adotta l’autore
Olimpiadi della danza
Concerti: Natale e fine anno
educazione ambientale
protezione civile
Il Mercoledì della frutta
progetto in lingua francese
Classe in gioco
Concerto Teatro Rossini
Concerti: Natale e fine anno
Viaggio in bottiglia
Olimpiadi della danza
Giochi matematici
Teatro in lingua inglese
Classi in gioco
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Blog sulla legalità
Alimentazione
Giochi matematici
Teatro in lingua inglese
Educazione alla legalità, alla
conoscenza di se
Concerto Teatro Rossini
Concerti: Natale e fine anno
Orto scolastico
classi
progetti Coop
seconde
Madrelingua inglese
Circle - time
Educazione all’affettività
Alunno per un giorno
Olimpiadi della danza
Il Mercoledì della frutta
Gemellaggio con la scuola di
Rovigno (tempo prolungato)
orientamento
Alziamo la media
Certificazione Ket
Incontri di educazione sessuale
Storia della Croce Rossa
progetti Coop
Progetto bowling
Orientamento
Teatro in inglese
Concerti: Natale e fine anno
Campionati studenteschi di atletica
leggera.
Incontro con Comunità terapeutica
Blog legalità
classi
terze
concerto teatro Rossini
educazione alla salute
prevenzione delle dipendenze
Olimpiadi della danza
progetti laboratoriali di scienze
sulle energie alternative
Giochi matematici
corsi di difesa personale
Corsi pomeridiani di lingua inglese
per la certificazione europea
attività di giornalismo
Lo studente per un giorno
Scrittura creativa e grafologia
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73
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere
sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho,Monte Cinque, 1996
PREMESSA
La scuola come ambiente educativo e di apprendimento
Nella società contemporanea la scuola si configura come agenzia intenzionalmente educativa, affiancata in
questo suo compito a quella primaria della famiglia e di altri ambienti educativi di carattere sociale. La
scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione delle famiglie,
delle istituzioni e della società, è responsabile della qualità delle scelte educative, didattiche ed
organizzative e si impegna a garantirne l’adeguatezza ai bisogni formativi degli alunni, per il raggiungimento
delle finalità istituzionali. Alunni, famiglie, docenti e territorio rappresentano la struttura portante di un
sistema formativo fortemente integrato. Questo comporta un modo di procedere che impegna a formulare
l’attività formativa in rispondenza alla specificità dell’ambiente d’appartenenza, nel riconoscimento di
quelle che risultano essere esigenze di sviluppo degli alunni, d’intesa con le famiglie e nella migliore
utilizzazione delle risorse disponibili all’interno e sul territorio. Istituzioni, personale della scuola, genitori,
alunni sono protagonisti nell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, anche attraverso momenti di
confronto e di incontro fra tutte le componenti.
P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
E’ il documento che:
• esplicita le basi e gli indirizzi programmatori ed organizzativi per aree d’intervento dell’attività didattica
dei docenti e delle classi. La sua articolazione è il risultato di scelte didattiche che hanno un valore
pluriennale.
• risponde alle esigenze del territorio in cui sono inserite le scuole dell’ Istituto ed alle aspettative delle
famiglie in quanto approfondisce, nell'ambito della didattica delle discipline, trasversalmente, temi di
carattere culturale, ambientale, sociale con un linguaggio idoneo alle esigenze del bambino.
• valorizza la professionalità docente: la sua applicazione si fonda sull’autonomia culturale e professionale
degli insegnanti; essi formulano specifici percorsi formativi adattandone le linee guida alle differenziate
esigenze degli alunni, tenuto conto del contesto di riferimento.
• promuove lo sviluppo integrale della persona, articolando gli obiettivi formativi in relazione alla crescita
fisico-psichica, linguistico-espressiva, logico-critica, tecnologico-operativa, sociale dell’alunno.
FINALITA’ ISTITUZIONALI
Le Finalità Istituzionali dell’Istituto si ispirano agli art. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e alle Indicazioni
per il curricolo 2012, che sottolineano come la scuola dell’infanzia, luogo di apprendimento e di cura
educativa, rappresenti un luogo di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una
parte sostanziale della propria relazione con il mondo al fine di promuovere lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia e ella competenza.
I Principi fondamentali dichiarati nel Piano dell’Offerta Formativa di Istituto sono i seguenti:
 Uguaglianza e diversità (riconoscimento della differenza e uguaglianza delle opportunità)
74



Accoglienza ed integrazione (impegno a favorire l’accoglienza degli alunni di prima classe, degli
alunni stranieri e nomadi, degli alunni disabili)
Imparzialità e regolarità (vigilanza, continuità dei servizi e delle attività educative nel rispetto dei
principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali del
comparto scuola)
Libertà d’insegnamento ed aggiornamento del personale (interventi organici e regolari di
aggiornamento e formazione per tutto il personale scolastico).
FINALITA’ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
1. Consolidamento dell’identità
2. Conquista dell’autonomia
3. Sviluppo delle competenze
4. Educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile Consolidare
l’identità significa imparare:
• a stare bene;
• a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;
• a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile;
• a sperimentare ruoli diversi.
La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di:
• conoscere e gestire il proprio corpo;
• partecipare alle attività di diversi contesti;
• avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
• realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
• esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
• esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana;
• assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare le competenze significa
• riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, la curiosità;
• descrivere la propria esperienza, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi;
• promuovere la capacità di arricchire le esperienze e i saperi in campi diversi;
• sviluppare l’attitudine a fare domande.
METODOLOGIA EDUCATIVA E DIDATTICA
La scuola dell’infanzia, per realizzare le finalità e gli obiettivi di apprendimento che la caratterizzano,
predispone un ambiente di vita accogliente e una pratica educativa basata sull’articolazione di attività
differenziate e progressive, sia strutturate che libere.
Linee guida:
• valorizzazione del gioco (come risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni)
• esplorazione e ricerca
• mediazione didattica
• osservazione, progettazione e verifica
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GLI SPAZI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia IL GLICINE si trova in Via Salandra n. 22 Pesaro.
E’ costituita da quattro sezioni. L’edificio scolastico è composto da aule utilizzate per le attività didattiche
delle varie sezioni e da spazio biblioteca, ricreativo e audiovisivo, una cucina, un piccolo locale con
laboratorio multimediale; servizi igienici per i bambini e per il personale.
La scuola è circondata da un ampio giardino da poco ristrutturato, ha inoltre uno spazio alberato esclusivo
e pavimentato attrezzato con giochi, anfiteatro per drammatizzazioni.
L’edificio scolastico è stato rimesso a nuovo nell’estate 2008.
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Dal lunedì al venerdì
Entrata
8.00 - 9.00
1° uscita
11.45 - 12.00
2° uscita
13.00 - 13.30
3° uscita
15.30 - 16.00
Con richiesta documentata l’ingresso può essere anticipato alle 7.30.
TRASPORTO
Le famiglie che ne fanno richiesta possono usufruire del servizio Scuolabus.
GIORNATA TIPO
ORE 8.00 – accoglienza nella sezione della docente che prende servizio.
ORE 8.30 – divisione dei bambini già entrati nelle 4 sezioni di appartenenza.
ORE 9.00–10.00 – colazione ed attività di routine.
ORE 10.00-11.15 – svolgimento delle attività didattiche svolte con gruppi di età omogenea
ORE 11.30 - rientro nelle sezioni di appartenenza, uso servizi igienici.
ORE 12.00 – pranzo (Progetto mensa)
ORE 13.00-13.30 – uscita dei bambini che non usufruiscono del turno pomeridiano.
ORE 14.00-15.30 – attività ludico-didattiche nelle sezioni eterogenee.
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ORE 15.30-16.00 – uscita.
PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Progetto accoglienza: “E’ bello stare insieme”
Il primo significato della parola “accogliere”che è “ricevere ospitare qualcuno” sottintende, in un certo
senso, la necessità di predisporre l’ambiente per accogliere e presuppone di mettere in atto relazioni
pratiche che precedono e accompagnano l’inserimento nel nuovo ambiente sociale. Per essere “scuola
che accoglie”, l’accoglienza è e deve diventare, non solo nel mese di settembre, ma durante tutto
l’anno scolastico:
 Stile educativo
 Stile relazionale
 Incontro, ascolto, cura, rispetto
 Qualità, ricerca, sperimentazione
 Prassi consolidata
 Stile quotidiano.
Accoglienza su svariati livelli: con i bambini, con le famiglie, con gli insegnanti e gli operatori.
Una scuola che ha la cultura dell’accoglienza è una scuola nella quale si sta bene , dove i bambini
frequentano con gioia, gli insegnanti lavorano con piacere, le famiglie si affidano, in cui si creano legami
solidi.
Progetto lettura: “W i libri”
Il progetto di promozione alla lettura è formulato partendo dalla convinzione che essa rivesta una
fondamentale importanza nella formazione culturale dell’individuo.
L’attività di lettura nella scuola dell’infanzia ha l’obiettivo di promuovere la capacità dei bambini di
riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri, di stabilire rapporti con gli altri condividendone le
conoscenze.
La lettura con l’adulto, ad alta voce, instaura una relazione fatta di sguardi, suoni, di vicinanza e permette di
condividere emozioni e di relazionarsi meglio con se stessi e con gli altri.
Progetto psicomotricità: “Mi muovo, gioco e mi diverto”
Il bambino scopre il proprio corpo, impara a conoscere, a valutare, a risolvere problemi solo attraverso il
fare motorio, e di gioco favorendo il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”(Bernard
Aucouturier).Il progetto propone dei percorsi di apprendimento che, partendo dal movimento, permettono
di sviluppare tutte le diverse attività educativo - didattiche della scuola dell’infanzia stimolando e
potenziando le diverse aree e di sviluppo del bambino.
Progetto feste: “Festeggiamo… insieme”
Le feste e le ricorrenze, che si susseguono ogni anno nel calendario sono, per l’ambiente scuola, occasione
di scoperte e nuove conoscenze, con le quali i bambini hanno l’opportunità di vivere con consapevolezza
momenti ed avvenimenti della loro vita, di conoscere tradizioni e usanze della loro cultura.
77
Vivere quindi momenti di festa a scuola e con la scuola significa anche aprire la scuola al territorio,
condividere momenti di aggregazione e socializzazione che coinvolgono non solo le famiglie ma l’intera
comunità.
Progetto informatica: “Divertiamoci con un click”
Avvicinare gli alunni alle nuove tecnologie, sperimentando ludicamente il pc, acquisendo consapevolezza
nell’utilizzo dei software e dei programmi proposti, favorendo il passaggio del pensiero concreto a quello
simbolico,supportandone la maturazione delle capacità di attenzione, riflessione e analisi creativa.
Progetto inglese: “ Play, Learn and grow together!”
La prospettiva educativo-didattica di questo progetto non è tesa al
raggiungimento di una competenza
linguistica globale, ma sarà incentrata sulle abilità di ascolto, comprensione ed appropriazione dei
significati e si presenterà come opportunità per sensibilizzare i bambini ad un codice linguistico diverso da
quello materno e, più in generale, ad una cultura “altra”.
Il progetto di plesso: “Diversi ma… uguali”
Questo progetto nasce dal desiderio di avvicinare gradualmente i bambini e le bambine alla differenza, alla
novità, all’insolito, attraverso una molteplicità di stimoli ( esperienze, linguaggi, spazi, oggetti, libri, lingue,
suoni,relazioni); questo puo’ aprire alla curiosità , alla voglia di conoscere e sviluppare un atteggiamento di
apertura alla differenza , come fondamento della piu’ complessa capacità di cambiare prospettiva di
mettersi nei panni dell’altro. Elmer l’elefantino variopinto, ci accompagnerà durante tutto l’anno scolastico
per favorire i bambini a cogliere la bellezza della diversita’ come unicita’ di ciascuno di noi e risorsa da
condividere con gli altri attraverso relazioni autentiche.
Progetto sezione aperte: “ Hip,Hip…urrà!!”
Questo progetto nasce dal desiderio di garantire la continuità dei rapporti fra adulti , bambini e fra
coetanei, Evita i disagi affettivi causati da frequenti ed improvvisi cambiamenti, facilita i processi di
identificazione e consente di attuare progetti educativi mirati a favorire la predisposizione coerente di
spazi, ambienti e materiali.
Per evitare i rischi della sezione chiusa è indispensabile programmare anche occasioni di attività di
intersezione, che creano rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e fra i bambini consentendo una più
articolata fruizione degli spazi, dei materiali ludici, delle attrezzature e dei sussidi didattici.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere la collaborazione fra gli insegnanti e i
genitori in un clima di corresponsabilità, chiarezza della comunicazione e sostegno reciproco costante.
Finalità: - Approfondire la conoscenza degli alunni. - Informare la famiglia sull’andamento didattico, sul
comportamento del bambino e sulle iniziative e tematiche proposte dalla scuola. - Condividere le finalità
formative, ricercare un'intesa in caso di divergenza, mettere a punto strategie ed atteggiamenti educativi
comuni. Lo scambio di informazioni tra scuola e famiglia avviene attraverso: - Consigli di Intersezione assemblee generali e/o tematiche - incontri individuali, anche a richiesta Durante l’anno scolastico si
organizzano due momenti di festa insieme alle famiglie: la festa di Natale con le famiglie delle tre fasce di
età e la festa di fine anno rivolta solo alle famiglie dei bambini dei cinque anni.
78
Poffetto scuola primaria
Via Lamarmora
Largo Baccelli
a.s. 2015/2016
79
LA SCUOLA PRIMARIA E LA SUA SPECIFICITA'
Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione:
“Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. La sua
finalità è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali
di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.(…) La SCUOLA PRIMARIA mira all’acquisizione
degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la
frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive ,affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose e di acquisire i saper i irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli
alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le
premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e
responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo.
La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni
di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità
di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema di istruzione.(…) Una buona scuola primaria deve
promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo per tutti gli alunni.(…) Deve
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti; attuare interventi
adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; favorire
l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze; incoraggiare
l’apprendimento collaborativo; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di
“imparare ad apprendere”; realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e
allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.(…)”
Affinché avvenga il pieno sviluppo della persona è necessario sviluppare un curricolo che abbia come
riferimento le competenze chiave stabilite in sede europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006).
 COMPETENZE DEI LINGUAGGI
 COMPETENZE MATEMATICO-SCIENTIFICHE TECNOLOGICHE
 COMPETENZE STORICO- GEOGRAFICHE
COMPETENZE DEI LINGUAGGI

ITALIANO
ASCOLTARE: partecipare agli scambi comunicativi, utilizzando gli strumenti espressivi ed argomentativi
necessari a sostenere l’interazione comunicativa.
LEGGERE: leggere e comprendere testi scritti di vario genere.
SCRIVERE: produrre e rielaborare testi di vario tipo, in relazione a scopi diversi ; riflettere sul
funzionamento della lingua, utilizzando conoscenze e abilità grammaticali.

LINGUA INGLESE Comprendere semplici e brevi testi ascoltati o letti utilizzando la lingua in un contesto
comunicativo (listening, reading, speaking) ; scrivere parole e frasi usando lessico e strutture noti
(writing).
 MUSICA
Utilizzare il linguaggio musicale ai fini espressivi e comunicativi.
80

ARTE E IMMAGINE
Leggere, comprendere e verbalizzare immagini appartenenti al linguaggio figurato e al patrimonio
artistico-culturale; realizzare produzioni di vario tipo, utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi.

EDUCAZIONE FISICA
Acquisire gli schemi motori di base e utilizzarli correttamente in relazione allo spazio e al tempo, nel
rispetto di sé e degli altri.
COMPETENZE MATEMATICO – SCIENTIFICO -TECNOLOGICHE

MATEMATICA
IL NUMERO: utilizzare le procedure di calcolo aritmetico scritto e mentale con i numeri naturali e
decimali.
SPAZIO E FIGURE: confrontare ed analizzare figure geometriche, effettuare misurazioni di grandezze
comuni.
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI:rappresentare, utilizzare, ricavare informazioni, formulare giudizi e
prendere decisioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi.

SCIENZE
Sviluppare atteggiamenti di curiosità verso il mondo per cercare spiegazioni di quello che succede;
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

TECNOLOGIA
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate; progettare e realizzare semplici manufatti/oggetti.
COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE

STORIA
Conoscere, analizzare e descrivere fatti ed eventi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

GEOGRAFIA
Rendersi conto che gli elementi fisici e antropici sono legati da rapporti di connessione e/o
interdipendenza.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento di diritti e
doveri, nel rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, secondo i valori sanciti dalla Costituzione
81
SCUOLA PRIMARIA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Premessa “L’introduzione del Patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo
strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la
scuola, gli studenti e i genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità”.
“Il Patto vuole essere uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti
e i doveri che intercorrono tra l’Istituzione scolastica e le famiglie”.
I docenti, in coerenza con le linee essenziali del Piano dell’Offerta Formativa organizzano le loro azioni
educativo/didattiche secondo i principi sotto enunciati e si impegnano a rispettarli. Ai genitori chiedono
collaborazione ed un impegno formale finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di formazione
e crescita dell’alunno.
La scuola assume i seguenti impegni fondamentali:
1. Favorire la comunicazione e stimolare lo scambio reciproco attraverso:
· L’accordo fra insegnanti del modulo in ordine allo stile educativo ed alle linee di condotta da seguire
nei rapporti interpersonali;
· Il rapporto alunno/alunno e alunno/insegnante aperto al dialogo e alla collaborazione;
· Il rispetto e l’aiuto reciproci fondati sul concetto di solidarietà;
· La valorizzazione delle diversità e il rispetto delle differenze;
· La proposta di esperienze collettive o per piccoli gruppi;
· L’attribuzione di semplici incarichi temporanei al servizio della classe (per stimolare anche, in ciascun
alunno, il senso di responsabilità);
· L’educazione alla conoscenza e al rispetto delle norme e delle regole per interiorizzare comportamenti
sociali corretti;
· Il rispetto della normativa che regola la privacy.
2. Favorire l’autonomia personale ed organizzativa attraverso:
· La predisposizione di un ambiente ordinato e accogliente favorevole all’ascolto, all’attenzione e alla
concentrazione;
· Il rispetto degli stili e dei tempi di apprendimento degli alunni;
· Il rispetto delle linee di indirizzo del POF utilizzando strategie didattiche motivanti e coinvolgenti;
· La definizione di un percorso educativo - didattico che valorizzi le competenze e le acquisizioni,
potenziandole, e la programmazione di attività di recupero di eventuali difficoltà di apprendimento;
· La cura sistematica ed il rispetto del proprio e dell’altrui materiale, dell’arredo scolastico e degli spazi
individuali e collettivi;
· L’organizzazione dello zaino secondo l’orario suggerito dagli insegnanti del modulo;
· La responsabilizzazione nel far fronte agli impegni individuali e di gruppo;
82
· L’assegnazione di compiti a casa che favoriscano la riflessione sui contenuti trattati in classe ed
abituino allo studio individuale;
· L’educazione al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento adeguato
all’ambiente scolastico (grembiule, tuta, scarpe da palestra, per attività particolari...)
3. Favorire la consapevolezza del percorso didattico a breve ed a lungo termine attraverso:
· L’informazione quotidiana dell’attività da svolgere;
· Una metodologia di lavoro incentrata sulla discussione e sul confronto;
4. Garantire un atteggiamento di ascolto e di disponibilità al dialogo ed al confronto con i genitori.
5. Utilizzare sistematicamente le risorse del territorio.
6. Garantire la vigilanza degli alunni all’interno dell’orario scolastico.
I genitori si impegnano a:
1. Prendere parte nella costruzione delle proposte educative promosse dalla scuola attraverso:
· La condivisione di fondamentali valori, quali: la solidarietà, l’amicizia, il perdono, la collaborazione ed il
rispetto per l’altro;
· Un atteggiamento di lealtà, correttezza, rispetto, confronto e dialogo costruttivo verso la scuola.
2. Favorire l’autonomia personale attraverso:
· L’educazione al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento;
· L’abitudine graduale ad acquisire comportamenti quotidiani autonomi (vestirsi, allacciarsi le scarpe,
lavarsi le mani ....);
· La guida ad un corretto uso del tempo in relazione alle varie attività pomeridiane, evitando di gravare
il/la bambino/a di eccessivi impegni extrascolastici, valutando la sua reale possibilità di sostenerli;
· L’attenzione ai programmi televisivi che il/la bambino/a segue e ai tempi di utilizzo di Tv e computer.
3. Far rispettare le regole dell’organizzazione scolastica ed in particolare:
· L’orario d’ingresso e d’uscita della scuola, tenendo in considerazione che l’impegno scolastico è
prioritario rispetto ad altri (evitare le uscite anticipate);
· La comunicazione preventiva di assenze non dovute a motivi di salute, cercando di evitare, se
possibile, assenze non adeguatamente motivate;
· Il rientro a scuola dopo cinque o più giorni di assenza per malattia (sabato e domenica compresi)
muniti di certificato medico;
· L’impegno a farsi carico di informarsi sulle attività didattiche svolte durante il periodo di assenza, in
modo da poter seguire con regolarità il percorso didattico;
· Il controllo sistematico, insieme al bambino, degli zaini e del corredo scolastico secondo l’orario
stabilito, finalizzando tale pratica a stimolare in lui il senso di responsabilità e l’autonomia
organizzativa;
83
· L’interesse per le attività svolte a scuola, il rispetto del compito assegnato a casa ed il controllo di una
sua puntuale esecuzione.
· La partecipazione agli incontri collegiali e individuali richiesti dai docenti;
· La delega, tramite comunicazione scritta, a persone maggiorenni per il ritiro del bambino all’uscita di
scuola, qualora i genitori si trovassero nell’impossibilità di farlo personalmente; · La firma e la
riconsegna puntuale e sollecita di documenti scolastici e comunicazioni;
· La comunicazione agli insegnanti di eventuali problematiche (di salute, familiari, comportamentali,...)
che possano incidere sul percorso formativo del/la bambino/a sul suo star bene a scuola.
La Famiglia dichiara di conoscere il Regolamento e il P.O.F.dell’Istituto.
I NOSTRI PROGETTI
Progetto Fosforo - per promuovere la conoscenza dei vari ambienti naturali attraverso percorsi
laboratoriali che porteranno gli studenti a diretto contatto con la natura.
Spider - per promuovere il successo scolastico degli alunni con disturbi dell’apprendimento.
Orto biologico - per vivere direttamente a contatto con la nostra terra.
Adotta L’autore - per coltivare il piacere della lettura.
Portfolio europeo delle lingue - per la preparazione degli studenti agli esami di
certificazione in lingua inglese.
Musica in classe - per approfondire le conoscenze musicali con uno strumento e sviluppare
l’espressività nel canto.
Continuità - per favorire l’ingresso delle prime classi e introdurre le ultime classi nella scuola
secondaria di primo grado.
Recupero - per aiutare alunni con difficoltà di apprendimento.
Il mercoledì della frutta- per favorire l’ed. alimentare e una sana alimentazione.
Madrelingua inglese - per arricchire le competenze in L2.
Educazione finanziaria - primo approccio alle tematiche economiche e finanziarie.
Un Musical per tutti - per stimolare la sensibilità artistico-espressiva e favorire l’incontro e
84
l’integrazione di tutti gli alunni.
Lo scolaro per amico - per sensibilizzare gli alunni a percorsi di volontariato.
Guglielmo Ebreo da Pesaro e la danza del ‘400 - per favorire e promuovere la conoscenza degli aspetti
storici-geografici-culturali e musicali dell’Italia nel 1400.
Be contemporary – per realizzare un’esperienza educativa attraverso l’arte contemporanea.
Racconti Popolari dei paesi mediterranei – attività alternativa all’ora di religione.
Laboratorio alunni-genitori – per contribuire alla formazione integrale della persona grazie alla
partecipazione della componente genitoriale.
Biblioteca a scuola – per favorire la lettura in collaborazione con la Biblioteca
San Giovanni in Pesaro.
Il vento e il sole a scuola – per promuovere l’educazione alla cittadinanza, alle scienze e alle tecnologie.
Orientamento – per promuovere la formazione di una persona autonoma nei comportamenti e che sappia
compiere scelte consapevoli.
Il mercatino delle meraviglie – per progettare e realizzare semplici manufatti con materiali semplici e di
recupero.
85
ISTITUTO COMPRENSIVO
“A.OLIVIERI”
Scuola Secondaria di primo grado
P.O.F
SINTESI
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
86
FINALITA’ E PROGETTI DELL’ ISTITUTO
Il Profilo educativo, culturale e professionale rappresenta ciò che un ragazzo dovrebbe sapere e
fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di
istruzione (ovvero fine classe 3° media).
L’Istituto, tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni e della realtà socio-culturale in cui
opera, impegna nel modo migliore tutte le risorse di cui dispone per condurre l’alunno a utilizzare
le conoscenze e le abilità apprese per:








esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente;
risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto,
quando occorre;
comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
maturare il senso del bello;
sviluppare il pensiero ipotetico e la creatività;
prevenire la dispersione scolastica e il disagio.
Le finalità sopraindicate si realizzano attraverso attività curricolari programmate e periodicamente
aggiornate, nonché mediante percorsi progettuali che coinvolgono gli alunni e tutti gli operatori
dell’ Istituto.
DENOMINAZIONE PROGETTO
REFERENTE
ACCOGLIENZA - CONTINUITA' - ORIENTAMENTO
DI GIROLAMO
PORTFOLIO EUROPEO DELLE LINGUE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
DI GIROLAMO
UNO SCOLARO PER AMICO
BARTOZZI
CHAT POINT
CAVICCHIOLI
87
Gli allievi devono conoscere gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo e il percorso
per raggiungerli. A seconda delle attività proposte, il coinvolgimento verrà attuato con strategie
diversificate:





esperti
audiovisivi
conferenze
questionari
uscite
I genitori devono conoscere l’offerta formativa, esprimere pareri , fare proposte e collaborare
nelle attività.
Le informazioni verranno sempre notificate nel quaderno delle comunicazioni ed eventuali
chiarimenti saranno forniti dai docenti durante i consigli di classe e/o le ore di ricevimento, oppure
dal Dirigente Scolastico e dal personale di segreteria.
88
FINALITA’, PROGETTI E ATTIVITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La scuola secondaria dell’Istituto impiega tutte le risorse a disposizione per avvalorare i seguenti
tratti educativi:

-
Scuola collocata nel mondo:
Socializzare e curare i rapporti interpersonali;
Rispettare sé e gli altri;
Essere disponibili al cambiamento e all’innovazione nel rispetto delle diversità;
Aderire in modo consapevole ai valori condivisi, con atteggiamenti collaborativi;
Costruire un senso di legalità e sviluppare un’etica della responsabilità.

Scuola della motivazione e del significato:
- Acquisire e potenziare le attività operative di base e sviluppare le abilità specifiche di ogni
disciplina;
- Usare le fondamentali strutture linguistiche ed espressive anche attraverso strumenti tecnici;
- Favorire l’esplorazione e la scoperta per promuovere nuove conoscenze e soluzioni originali.

Scuola orientativa:
- Essere capaci di compiere scelte autonome, realistiche, adeguate;
- Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse per una corretta scelta degli studi
successivi;
- Sviluppare l’attitudine alla flessibilità;
- Prevenire il disagio e l’abbandono scolastico.
89
PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
DENOMINAZIONE PROGETTO
REFERENTE
TEATRO / MUSICAL
BRUSA – BARTOZZI
PER DAR VITA ALLE PROPRIE EMOZIONI IN PROSA E POESIA
GASPARINI – URBINATI
SETTIMANA VERDE
MASSI
SETTIMANA AZZURRA
PATRIGNANI
ENGLISH WEEK
MENGARELLI
SOGGIORNO EDUCATIVO A MADRID
TOMASSONI
CAMPIONATI STUDENTESCHI (GRUPPO SPORTIVO)
PATRIGNANI
VELASCUOLA (GRUPPO SPORTIVO)
PATRIGNANI
RUGBY
PATRIGNANI
JUDO / DIFESA PERSONALE
PATRIGNANI
BOWLING
HOCKEY
PATRIGNANI
PATRIGNANI
LEGALITA', DONNE, …
CAMANZI-PACIFICO
OLIMPIADI DELLA DANZA
PACIFICO
CONCERTO NATALE
DEL CHIERICO-PACIFICO
CONCORSI DI MUSICA
DEL CHIERICO
SAGGIO DI FINE ANNO
DEL CHIERICO-PACIFICO
90
91
IV.
FABBISOGNO DI ORGANICO
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni
“L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n.
2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA DELL’INFANZIA
Annualità
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2015-16: n.
Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
Posto di
sostegno / ore
7.5
2.5
Motivazione:
n.4 sezioni eterogenee
40 ore – lun/ven – 8.00/16.00
a.s. 2016-17: n.
8
3
n.4 sezioni eterogenee
40 ore – lun/ven – 8.00/16.00
La scuola prevede un aumento
volumetrico nel corso del 2016
per
adeguarsi
all’altissima
richiesta del bacino di utenza che
al momento include lunghe liste di
attesa per bambini di 3 anni
a.s. 2017-18: n.
10
4
n.5 sezioni eterogenee
40 ore – lun/ven – 8.00/16.00
La scuola conferma la previsione
dell’anno precedente, statuendo a
regime la quantità di utenza
inserita nella sezione in fieri
a.s. 2018-19: n.
10
4
n.5 sezioni eterogenee
40 ore – lun/ven – 8.00/16.00
Si presume che la 5° sezione sia
una
realtà
funzionale
e
stabilizzata
92
SCUOLA PRIMARIA
Annualità
Scuola
primaria
a.s. 2015-16: n.
a.s. 2016-17: n.
a.s. 2017-18: n.
a.s. 2018-19: n.
Fabbisogno per il triennio
Motivazione:
Posto
comune
Posto di
sostegno / ore
29
8.4 posti
n.14 classi TN – 27 ore
/ 185 ore
+ n. 5 classi TP – 40 ore
11 posti
n.14 classi TN – 27 ore
/ 242 ore
+ n. 5 classi TP – 40 ore
8 posti
n.14 classi TN – 27 ore
/ 176 ore
+ n. 5 classi TP – 40 ore
8 posti
n.15 classi TN – 27 ore
/ 176 ore
+ n. 5 classi TP – 40 ore
29
29
31
Si prevede, in questo anno, la
formazione di un corso intero che
negli anni precedenti risultava
mancante di una classe (III
primaria nell’a.s. 2015-16).
93
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe di
concorso
/sostegno
a.s.
2015-16
a.s.
2016-17
a.s.
2017-18
a.s.
2018-19
posto
/ ore
9 posti
+ 3 ore
posto
/ ore
10 posti
posto
/ ore
10 posti
posto
/ ore
10 posti
A059
Matem. e
Scienze
5 posti
+ 9 ore
6 posti
6 posti
6 posti
A245
Francese
10 ore
1 posto
1 posto
1 posto
A345
Inglese
2 posti
+ 9 ore
3 posti
3 posti
3 posti
A445
Spagnolo
1 posto
+ 2 ore
1 posto
1 posto
1 posto
A028
Arte
Imm.
2 posti
2 posti
2 posti
e
1 posto
+ 12 ore
A033
Tecnologia
1 posto
+ 12 ore
2 posti
2 posti
2 posti
A032
Musica
1 posto
+ 12 ore
2 posti
2 posti
2 posti
A030
Ed. Fisica
1 posto
+ 12 ore
2 posti
2 posti
2 posti
A043
Lettere
Motivazione:
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
La scuola ha attivato dei laboratori in
ottemperanza delle richieste della
L.107/2015 in merito alle opzioni
“scuola aperta di pomeriggio”
94
Sostegno
EH
158 ore
9 posti
130 ore
8 posti
193 ore
11 posti
171 ore
10 posti
L’organico
indicato
è
richiesto
considerando la storicità dell’Istituto
rispetto all’inclusività, considerando il
numero elevato degli alunni certificati,
considerando la criticità dei casi
frequentanti l’Istituto e il monte ore
frequentato
settima-nalmente
da
ciascun alunno, considerando la
numerosità delle classi con alta
percentuale di alunni stranieri e di
alunni forti disagi di tipo personale,
sociale, familiare e di alunni con DSA,
considerando
le
difficoltà
già
segnalate nelle relazioni di sintesi in
vari consigli di classe e in attesa di
una certificazione.
95
b. Posti per il potenziamento
Tipologia
n.
Motivazione:
docenti
POSTO COMUNE PRIMARIA
4
viene utilizzato per realizzare progetti porte aperte.
Grazie alla costituzione di una terza classe delle due
parallele si è potuto effettuare sia il recupero di alcuni
contenuti che il potenziamento di altri
A059
1
potenziamento matematico-scientifico-informatico
A0345
1
potenziamento linguistico
A032
1
potenziamento musicale
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
6
Collaboratore scolastico
17
Assistente tecnico e relativo profilo (solo
'==
scuole superiori)
Altro
96
V.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
È intenzione di questo Istituto promuovere la qualità della scuola in termini di innovazione e
cooperazione tra le diverse componenti, pertanto le attività formative si esplicheranno attraverso:

l’aggiornamento del personale sulle trasformazioni della scuola e la normativa che
interviene sul rapporto con la pubblica amministrazione

l’approfondimento di ogni materia utile all’acquisizione di nuovi strumenti della
professionalità docente

l’approfondimento degli aspetti metodologico-didattici e cognitivi comuni alle diverse
discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento

l’aggiornamento/miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione
con l’alunno, la classe, le famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con particolare
riferimento a specifiche criticità e all’handicap.

promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione

potenziare le competenze metodologiche didattiche inerenti la valutazione e con
riferimento alle specifiche aree disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi didattici
per competenze

migliorare le abilità e le conoscenze sulle nuove tecnologie

favorire lo scambio di competenze professionali
A tal fine si formulano le seguenti ipotesi di formazione indirizzate a docenti, Ata, genitori e
alunni per gli anni scolastici 2016/2019
Attività formativa
Primo soccorso
Utilizzo del
defibrillatore
Tablet e Ipad Basic
Formazione sull’uso
del CODING nella
didattica
Formazione per uso
di software open
source per la LIM
Personale
coinvolto
Ata/docenti
Priorità strategica
correlata
Sicurezza
Collaboratori
scolastici/doce
nti
Docenti/ ATa
sicurezza
Tutti i docenti
Tutti i docenti
Innovazione
tecnologica
Adesione al piano
nazionale di sviluppo
digitale
Soddisfare le
esigenze formative
derivanti
dall’introduzione nella
didattica di nuove
strumentazioni/
metodologie
Relatori
Tempi
Medici 118
Pesaro
Medici 118
Pesaro
Ottobre 2016
ASSODOLA
B
Da ind.+A.D.
100 ore da
stabilire
dicembre 2016
Marzo 2017
Da ind+A.D.
Aprile 2017
97
“Scuola, compiti e
altre catastrofi”
Come incoraggiare
nei figli la
motivazione,
l’impegno,
l’autonomia e il giusto
atteggiamento
mentale
“Quale scuola
scelgo dopo le
Medie?”
Come i genitori
possono essere
d’aiuto ai figli nella
scelta della scuola
superiore?
Educazione alla
legalità
Gestione elettronica
dei dati
E twinning
ERASMUS +
GIORNATE
PEDAGOGICHE
NAZIONALI Lingue
straniere
Aggiornamento e
formazione
sicurezza dlgs.81/08
Prevenzione delle
tossicodipendenze
Metodologia Flipped
classroom. Incontro
di formazione: “La
classe capovolta”
metodologia ed
efficacia di una
nuova strategia
didattica”
BES, Bisogni
Educativi Speciali:
indicazioni
operative per
promuovere
l’inclusione
scolastica
Classi 3.i
Genitori
Alleanza educativa tra
scuola e famiglia
Dott. Iacopo
Casadei
Psicologo del
lavoro
gennaio
2016/2017
2017/2018
2018/2019
Genitori
Alleanza educativa tra
scuola e famiglia
Dott. Iacopo
Casadei
Psicologo del
lavoro
gennaio
A.S.:2016/2017
2017/2018
2018/2019
Alunni
Percorsi di
cittadinanza
responsabile
Gestione e
innovazione
Polizia di
Stato
Marzo
2017/2018/201
9
On line e in
presenza
Innovazioni didattiche
Internazionalizzazione
INDIRE
LLP
LEND
Docenti e
personale
amministrativo
Docenti
docenti
docenti
Aggiormanento
didattico
Docenti e
personale Ata
sicurezza
Alunni e
genitori
(incontri
distinti)
salute
Nuove metodologie
Nuvola
Madisoft
A.S.:2016/2017
2017/2018
2018/2019
Responsabile
per la
sicurezza
Comunità
L’Imprevisto
Prof.
Maurizio
Maglioni
Centro Studi
ERICKSON
docenti
BES /DSA inclusione
docenti
Inclusione,
Online (a
pagamento)
Centro
98
integrazione e
cittadinanza globale/
Emergenza
alunni con
“BES”?
Insegnare nella
scuola inclusiva.
BES /DSA inclusione
Territoriale
per
l’inclusione
di Pesaro
Prof.ssa
Patrizia
Gaspari
docente di
Pedagogia
speciale
Ottobredicembre 2017
DOCENTI
INTERNI
A.S.:2016/2017
2017/2018
2018/2019
A.S.:2016/2017
2017/2018
2018/2019
A.S.2016/2017
Dibattito
epistemologico
sugli alunni con
“BES”:
l’importanza dello
sguardo
pedagogico”
…E ne INVALS..e la
pena!!!
DOCENTI /
STUDENTI
Mi capisci o
no?!!?!?
Docenti /
studenti
“- + - da +”
Docenti
/studenti
Insegnare per
accogliere e
riconoscere le
nuove
diversità nella
scuola inclusiva”
BES /DSA inclusione
“Special
educational needs,
didattica speciale e
pratiche inclusive”
Autoformazione
Corsi di formazione
/aggiornamento
proposti dal MIUR,
USR;USP; reti di
scuole, Istituti
scolastici,
Associazioni
AUTOVALUTAZIONE
/ MIGIORAMENTO
DIDATTICO
Ascolto/ conoscenza
del sé/rapporti tra
compagnigenitori/filgi
Incentivare
comportamenti positivi
tra pari
BES /DSA inclusione
docenti
esperto
esperto
Dott.ssa
Carmela De
Luca
Ph.D
Francesca
Salis
Prof.ssa a
contratto di
Didattica
speciale
A.S.:2016/2017
2017/2018
2018/2019
A.S.2016/2017
A.S 2016/2017
Focus group
docenti sul
PDM
Tutto l’A..S.
Docenti e
personale ata
Miur /Usr
99
VI.
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Infrastruttura/
Motivazione, in riferimento alle
attrezzatura
priorità strategiche del capo I e
Fonti di finanziamento
alla progettazione del capo III
pc portatili
favorire didattica digitale, sviluppare contributo
problem solving
tablet
famiglie
e
progetti PON – FSE - FESR
favorire didattica digitale, sviluppare contributo
problem solving
volontario
volontario
famiglie
progetti PON – FSE - FESR
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane
e strumentali con esso individuate e richieste.
100
e
PNSD
( Piano Nazionale Scuola Digitale)
I.C. “Annibale Olivieri” Scuola Secondaria di Primo grado
Inserito nel PTOF 2016-2019
101
Premessa
L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà formato
in modo specifico affinché possa (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015)
“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché
diffondere le politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul
territorio del Piano nazionale Scuola digitale”.
Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo
strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola; il
PNSD prevede un’azione dedicata, la #26.
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla
scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di
laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di
tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad
esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA:
favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli
studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,
anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso
momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del
territorio, per la realizzazione di una cultura digitale
condivisa.
102
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare
soluzioni
metodologiche
e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è
dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione
su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di
coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di
assistenza tecnica condotta da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione 28), in
qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, eletta con votazione
segreta durante la seduta del CdD del 4 dicembre 2015, la
sottoscritta Prof. Arianna Tomassoni presenta il proprio piano
di intervento così suddiviso in tre annualità:
103
AMBITO
FORMAZIONE INTERNA
PRIMA ANNUALITA’
104
Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle
esigenze di formazione.
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza.
Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per
l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo
docente.
Pubblicizzazione sul sito della scuola del PNSD con spazio dedicato al Piano
realizzato dalla scuola.
Formazione specifica per Animatore Digitale – partecipazione a comunità di
pratica.
Attivazione di un ambiente per web conferenze.
Formazione sull’ uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo
sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.
Formazione per l’uso di software open source per la Lim.
Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale
integrata.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle
lingue.
Formazione per la creazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr.
azione #10 del PNSD)
INTERVENTI
Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema:




sessione formativa per tutti i docenti
sessioni specifiche di approfondimento per docenti di nuova nomina
sessione formativa per personale ATA
sessione formativa utilizzo registro elettronico per docenti di nuova
nomina
 funzionalità base
Formazione Flipped Classroom (sessione sperimentale per gruppo
docenti interessati) – Per coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie
Educative (con relativa formazione in rete)
Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di digital storytelling,
test, web quiz.
Workshop aperti al territorio relativi a:
- Sicurezza e cyberbullisno
- Introduzione al Fab-Lab
- La scuola digitale project-based
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
105
SECONDA ANNUALITA’
Formazione avanzata per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica
digitale integrata.
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza.
Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree
tematiche per la condivisione del materiale prodotto.
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e
collaborativa.
Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio.
Introduzione alla stesura dell’ e-portfolio di ogni studente per la registrazione
delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle
certificazioni acquisite.(cfr. azione #9 del PNSD)
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del
PNSD)
Formazione utilizzo nuovo sito istituzionale di Istituto:
- Formazione tecnica per amministratori spazi web
- Formazione base redazione spazi web esistenti per componenti
commissione web.
Workshop per tutti i docenti inerenti:
- l’utilizzo di testi digitali
- l’adozione di metodologie didattiche innovative
- la creazione e validazione di object learning
- Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.
speciali
straniera.
Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni
Strumenti e metodologie per l’inclusione di studenti di origine
Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali
106
e dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device), ossia a
politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le
attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.
Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica
(uso del linguaggio Scratch nell’ambito delle attività connesse
all’Associazione
Dschola).
Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video,
utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
TERZA ANNUALITA’

Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità
(famiglie, associazioni, ecc.)

Creazione di reti e consorzi sul territorio a livello nazionale.

Sviluppo di ambienti di apprendimento on-line e progettazione di percorsi di
e- learning per favorire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long)
107

Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di
studenti, docenti, famiglie, comunità. Introduzione ai vari linguaggi mediali e
alla loro interazione sistemica per generare il cambiamento nella realtà
scolastica.

Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi
per gli anni successivi.
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
AMBITO
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
108
PRIMA ANNUALITA’
 Utilizzo di un spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la
diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft
Education).
 Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week
e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti
al territorio.
 Partecipazione al progetto Diderot 2015-2016 – Programmo anch’io
 Workshop aperti al territorio relativi a:
- Sicurezza e cyberbullisno
- Introduzione al Fab-Lab
 Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli
assistenti tecnici.
 Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni
relative al PNSD.
 Coordinamento e supporto delle Associazioni, Aziende di settore e rete di
stakeholders.
 Favorire un utilizzo consapevole delle dotazioni, attraverso l’acquisto di
soluzioni sicure e configurabili per ogni classe, associate a funzionalità per
la gestione degli accessi e con connessione a servizi aggiuntivi.
 Progettazione del nuovo sito istituzionale della scuola. Creazione di una
commissione web di Istituto.
109
SECONDA ANNUALITA’
 Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale
integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom, teal,
debate.
 Potenziamento del FABLAB: spazio aperto, per portare la Digital
Fabrication e la cultura Open Source in un luogo fisico, dove macchine,
idee, persone e approcci nuovi si possono mescolare liberamente.
 Apertura di laboratori territoriali permanenti come uno spazio tecnologico
condiviso dagli studenti, atto ad una didattica-gioco, per un percorso che
miri a riportare l’autostima e a contrastare la dispersione.
 Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività aperti in
orario extra-scolastico:
- Creazione di video-lab / radio-lab / immersive-lab
- Creazione di spazi didattici per la peer education
- Creazione di web-TV in streaming
 Digitalizzazione del laboratorio di tecnologia: stampante 3D, robotica
educativa, prototipazione rapida, realtà aumentata.
 Workshop per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanza digitale.
 Promozione di percorsi formativi in presenza e online per genitori.
110
 Implementazione di nuovi spazi cloud per la didattica.
 Implementazione del nuovo sito internet istituzionale della scuola.
 Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con gli
assistenti tecnici.
TERZA ANNUALITA’
 Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti e fundraising.
 Avviare progetti in crowdfunding.
 Potenziamento Fab-Lab e laboratori territoriali permanenti realizzati
in rete.
 con altre istituzioni scolastiche atti a offrire uno spazio gratuito
aperto al territorio in orario extrascolastico per approfondimento
competenze nuove tecnologie.
 Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete
per affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di
competenze in ambito ICT e Web.
111
 Mettere a disposizione di studenti, cittadini, organizzazioni
pubbliche e private servizi formativi e risorse didattiche gratuite in
modalità telematica (wbt, podcast, audio video, video e-book).
 Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale.
 Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più
innovative e condivisione delle esperienze.
 Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e
territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito
web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del
dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona.
 Workshop di introduzione ai vari linguaggi mediali e alla loro
interazione sistemica per generare il cambiamento nella realtà
scolastica: nuove modalità di educazione.
 Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e
con gli assistenti tecnici.
 Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche
attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti /
Associazioni / Università
AMBITO
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
PRIMA ANNUALITA’
112
 Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto
 Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale
integrazione / revisione
 Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie.
 Diffusione della didattica project-based
 Selezione e presentazione di:
- contenuti digitali di qualità, riuso e condivisione di contenuti didattici
- siti dedicati, App, Webware, Software e Cloud per la didattica.
- strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum e blog e
classi virtuali.
 Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica
tramite adesione a progetti specifici e peer-education.
 Sviluppo del pensiero computazionale.
 Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch)
 Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni.
 Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Progettazione di aule 3.0
113
SECONDA ANNUALITA’
 Stimolare e diffondere la didattica project-based.

 Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con
metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed
energeticamente).
 Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: webquest, flipped
classroom, teal, debate
INTERVENTI
 Potenziamento di Google apps for Education e Microsoft for Education.
 Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti
e/o selezionati a cura della comunità docenti.
 Introduzione alla robotica educativa.
 Orientamento alle carriere scientifiche in ambito STEAM (science,
technology, engineering, arts, and mathematics)
 Cittadinanza digitale.
 Costruire curricola verticali per l’acquisizione di competenze digitali,
soprattutto trasversali.
 Sviluppo di percorsi e-Safety tramite la peer-education.
 Autorevolezza e qualità dell’informazione, copyright e privacy.
 Costruzione di curricola digitali.
114
 Creazione di aule 3.0
TERZA ANNUALITA’
 Stimolare e diffondere la didattica project-based.
 Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica:
webquest, flipped classroom, teal, debate.
 Creazione di repositary disciplinari di video per la didattica auto-prodotti
e/o selezionati a cura della comunità docenti.
 Aggiornare il curricolo delle discipline professionalizzanti.
 Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch –
Scratch 4 Arduino), partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul
territorio.
 Educare al saper fare: making, creatività e manualità.
 Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.
 Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali
 scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.
 Creazione di aule 3.0.
115
116
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO
il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordinodelle disposizioni legislative vigenti”che attribuisce al
dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le
attività della scuola;
VISTO
l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico,
quale garante del successo formativo degli alunni,autonomi poteri di
direzione, di coordinamentoe di valorizzazione delle risorse
umane,per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio
della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e
innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto
all’apprendimento da parte degli alunni;
TENUTO CONTO
delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e
culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del
territori;
TENUTO CONTO
117
delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà
istituzionali, culturali,sociali ed economiche operanti nel territorio;
TENUTO CONTO
delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli
utentisiain occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti
scuola famiglia, riunioni organi collegiali ...), sia attraverso gli esiti la
valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola;
TENUTO CONTO
degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle
criticità indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) relativamente all’adozione di pratiche didattiche centrate ancora
troppo sulla lezione frontale e su modalità di apprendimento passivo
da parte degli alunni (ascolto della spiegazione, risposta a domande,
esposizione e restituzione nella verifica)–e delle piste di
miglioramento individuate (innovazione delle pratiche didattiche e
sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di
ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che
saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del
Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
VISTI
118
i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in
termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in
rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di
scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;
TENUTO CONTO
delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di
misurazione forniti dall’INVALSI; delle esigenze condivise di
innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati
allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali,
cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base,
disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più
positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che
pongono al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore,
ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento
strategico e metacognitivo;
CONSIDERATE
le criticità rilevate nei consigli di classe rispetto ai comportamenti di
alcuni alunni e ai risultati di apprendimento medio-bassi registrati
nelle classi;
CONSIDERATE
le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologicodidattica e per il miglioramento della qualità dei processi di
insegnamento e di apprendimento (“Curricolo verticale”, “Didattica
119
della matematica”, Didattica per competenze: skill for life”,
“Didattica orientativa”, Classe 2.0”, “I disturbi specifici dell’apprendimento. Recupero nelle aree di letto scrittura e logicomatematica”, “La LIM nella didattica”) e delle sollecitazioni continue
offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di classe e
collegio dei docenti nelle sue articolazioni) sia negli incontri
informali in ufficio e presso le sedi di servizio;
ATTESO CHE
l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di
riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione
didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012,che
orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la
valorizzazione di:
metodologie didattiche attive(operatività concreta e cognitiva),
individualizzate(semplificazione, riduzione, adeguamento dei
contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e
personalizzate(momenti laboratoriali diversificati che valorizzino
stili e modalità affettive e cognitive individuali);
modalità di apprendimento
esplorazione e scoperta;
per
problem
solving,
ricerca,
situazioni di apprendimento collaborativo(aiuto reciproco,
apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi
(modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento,
consapevolezza, autonomia di studio);
120
RITENUTO
di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni,
coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le
attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti
(dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare
modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo
formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi comuni e
talvolta speciali;
AL FINE
di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio
dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di
insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di
ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla
piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di
insegnamento, diritto allo studio-successo formativo);
Dirama il seguente atto di indirizzo
al Collegio dei docenti
orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei
processi educativi e didattici.
Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
121
A. Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente con
i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle
Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto
territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e
organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto
al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica
speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti
legate a cause diverse
(deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento
dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti
di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla
personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il
potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.
C. Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle
competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo
sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di
comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei
linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come
comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione
con le famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per
rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle
pratiche di classe
F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le
esercitazioni degli alunni e arrivare in classe organizzati. In questa fase è
indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali
necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la
sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche
da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione,
122
adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in
difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e
l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno
educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi
difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati
per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti.
G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di
apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in
situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni
educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di
autostima, di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di
appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito si
richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in
occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per
l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo,
problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione
metacognitiva su processi e strategie, tutoring , realizzazione progetto,
transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …).
H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa,
evitando il ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un
nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che confermi aspetti
positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con
esercizi assegnati mirati. Tale modalità valutativa è da privilegiare per
incoraggiare i nostri bambini e i nostri ragazzi a proseguire con sicurezza
e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di
avere altre opportunità.
In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri
diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in
difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là
della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES)
è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i
risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e
della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di
un intervento didattico è riconducibile
123
al suo valore aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e nella
partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento
educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che
lo caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si
impegna a casa, dà fastidio, è demotivato …. ecc.”).
I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e
di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente
l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento
collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della
conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme.
Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali,
esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali,
presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati….) sono significativi
della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Aule
spoglie con banchi schierati frontalmente di fronte alla cattedra, oltre a
essere tristi esprimono chiaramente la tipologia di lezioni che vi si
realizzano e lasciano immaginare le difficoltà nel mantenere l’attenzione
degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare
codici, modalità e situazioni di stimolo.
J. In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo (la posizione di
questa tematica nel documento presente non è casuale, ma si collega
fortemente alle riflessioni del punto precedente), posto che l’Ufficio attiva
regolarmente le procedure disciplinari previste nel regolamento e che le
stesse hanno comunque fini educativi, è necessario che i docenti che
rilevano tali comportamenti con una certa frequenza riflettano sulle
modalità di gestione delle relazioni di classe, per rivederle e sperimentare
nuovi approcci, anche con il supporto e i suggerimenti dei colleghi che
hanno sperimentato strategie educative efficaci per arginare le
problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che non sempre
il ricorso all’autorità sortisce gli effetti sperati che, al contrario, molto
spesso, si ottengono con l’autorevolezza (robustezza di metodi e
strategie), con l’entusiasmo professionale, con la passione per i bambini e
per i ragazzi e con il desiderio vivo di rimuovere a ogni costo quegli
ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle potenzialità individuali.
A questo proposito si rammenta a tutti la necessità di concordare linee
124
educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe
unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.
K. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare
le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far
leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere
modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e
nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
L. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le
azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e
accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il
nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento,
esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di
apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti,
documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa
direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in
particolare la LIM di cui le aule sono dotate.
Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti di ottobre. Copia dello stesso è consegnata ai coordinatori
dei consigli di classe impegnati nella contestualizzazione delle scelte del collegio dei docenti nei piani educativi e didattici
della classe.
125