Edizione 2016

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Edizione 2016
Ortisei - St. Ulrich
Un libro, una montagna – Incontri con l’autore
Edizione 2016
Un libro, Una Montagna - Incontri Con l’Autore
a cura di Gianna Schelotto
“Un libro, una montagna” conta ormai 6 anni e il ripresentarsi di questo appuntamento estate
dopo estate, rischia di rendere ripetitive e noiose le parole che di solito si scrivono sugli incontri e, più in generale, sugli orizzonti emotivi e culturali che la lettura spalanca davanti a noi.
Di fronte all’impegno di scrivere l’introduzione, tutto sembra già detto e per ciò stesso poco
attraente. Dove si possono trovare argomenti che permettano di tessere ancora una volta le
lodi delle buone letture senza risultare scontati e monotoni? Nei libri naturalmente!
Quest’anno ne ho trovato uno perfetto per ribadire in modo nuovo le antiche certezze.
In un delizioso volumetto pubblicato nel 2007, lo scrittore inglese Alan Bennet immagina che
la regina Elisabetta, (mai espressamente nominata), inseguendo i suoi amatissimi cani, finisca in un cortile davanti alle cucine di Buckingam Palace. In quel luogo nient’affatto regale è
parcheggiato, accanto ai bidoni della spazzatura, un furgone che fa da biblioteca itinerante.
Quando sale gli scalini del camper per scusarsi del baccano fatto dai cani, la regina si trova a
sorpresa di fronte al misterioso mondo dei libri.
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Sua Maestà non aveva mai avuto molto interesse per la lettura, leggeva naturalmente, ma col
dovuto distacco visto che il ruolo di sovrana richiede di mostrare interesse, non di provarlo.
Grazie a quel fortuito accidente però, i libri si rivelano oggetti tanto attraenti quanto insidiosi
e, suo malgrado, l’augusta signora cede alla fatale attrazione per la lettura. Questa “novità”
porta scompiglio tra i dignitari di corte, allarma i servizi di sicurezza, incuriosisce i sudditi.
Ma la sovrana lettrice non si lascia turbare, scopre giorno dopo giorno che un libro tira l’altro e
le giornate le sembrano troppo corte per assecondare la sua sregolata voglia di leggere.
Per conciliare il nuovo imperioso piacere con la rigidità dei doveri, inventa espedienti di ogni
tipo. Scopre, per esempio che, mentre viaggia sulla carrozza regale, può tenere il libro aperto
sotto il bordo del finestrino: questo le consente di leggere non vista, e di agitare comunque la
mano per salutare il pubblico disposto in due ali acclamanti.
Quando è costretta a scendere dalla carrozza per una seduta alla camera dei Lord nasconde
il libro sotto i cuscini ma al suo ritorno scopre con stupore che è scomparso. Uno dei valletti,
interrogato in proposito, spiega che gli addetti alla sicurezza, insospettiti da quello strano oggetto, lo hanno confiscato e forse, pensando che fosse un ordigno, lo hanno fatto brillare. A
quel punto, con regale impassibilità, la regina rassicura il valletto e gli spiega che in realtà “un
libro è un ordigno per infiammare l’immaginazione.”
Che leggere possa diventare per tanti versi un’esperienza esplosiva, noi di “Un libro, una montagna” lo abbiamo sempre saputo. Ed è per questo che, anche quest’anno, abbiamo seminato
di pacifici ordigni le quiete vacanze degli amanti della Val Gardena.
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Gianna Schelotto
Chi ama non sa
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Mercoledì, 3 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
"Un uomo guida nella notte: ha quasi quarant'anni, è in fuga e si sente braccato. Non è dove dovrebbe essere, a qualche decina di chilometri di distanza, nella sala parto di una clinica. Una donna
dà alla luce un bambino: è stata lasciata sola, ma sa di non potersi lamentare. Lei ha responsabilità
ancora più gravi." Comincia come un thriller dei sentimenti "Chi ama non sa", il primo romanzo di
Gianna Schelotto, brillante prova d'autore per una profonda conoscitrice delle relazioni umane. Un
bambino non cercato né desiderato arriva a sconvolgere la vita di Luca e Alice, due single immaturi
come li si sarebbe definiti un tempo, i quali però, anziché sposarsi e intraprendere un'esistenza
(forse) infelice, decidono di sperimentare un'altra via, un modo diverso di interpretare la famiglia.
La loro scelta, all'inizio, va a turbare tutti gli equilibri fra parenti, stanando un padre rimasto assente
per qualche decina d'anni, suscitando dubbi e sospetti in una zia, evocando fantasmi dalla memoria
di una madre. Ma l'amore non si distrugge, semplicemente muta forma. Una trama corale e movimentata, in cui l’autrice cesella le emozioni e accompagna i personaggi in un percorso di crescita:
ne nasce una storia illuminante sull'evoluzione dei legami familiari nella nostra epoca. Una storia
che racchiude in sé un messaggio prezioso: tutti possiamo imboccare nuove strade per la felicità.
Con l’autrice: Enrico Franco, Direttore del Corriere della sera del Trentino Alto Adige e Bologna.
Canzoni e musica a cura di Simona Bondanza e Alessandro Trebo.
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Andrea Vitali
Le mele di Kafka
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Venerdì, 5 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
Abramo Ferrascini, quello della ferramenta di Bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non
va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. Ha
tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate. Ma c’è un intoppo. Suo cognato, l’Eraldo, quello che vive a Lucerna, sta male. Quarantotto ore
gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di Abramo, Rosalba, vuole a tutti i
costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all’Eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio.
Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l’Eraldo muore entro
martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Un’occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d’identità
rinnovata all’ultimo minuto; prima tappa il passo del San Bernardino, poi giù dritti fino a Lucerna:
basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso.
Ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a Lucerna del grande scrittore praghese, Le mele di
Kafka mette in scena il meglio dei personaggi di Andrea Vitali. La loro voglia di vita, le loro piccinerie
e le loro grandi passioni giostrano sulla partitura di una storia che in fondo ci vuole dire che la letteratura e i libri, nella vita, contano molto, a volte più di quanto vorremmo.
Con l’autore: Guido Rispoli, magistrato.
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Carlo Cottarelli
Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia
e come si fa a liberarsene
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Lunedì, 8 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
Sono decenni che gli italiani lo sanno: il debito pubblico è un problema spaventosamente grande,
tanto che sembra troppo enorme per essere affrontato. Solo Carlo Cottarelli può riuscire a raccontare
in termini chiari e trasparenti come stanno davvero le cose, spiegando i concetti fondamentali senza
tecnicismi e utilizzando una miriade di esempi che nascono dalla sua esperienza di dirigente al Fondo monetario internazionale e di commissario per la Revisione della spesa. Dopo il successo conseguito con "La lista della spesa", Cottarelli torna quindi a illuminare i conti pubblici italiani, puntando
l'attenzione sul debito: come si forma? Perché è così difficile ridurlo? Come mai è così importante per
l'economia delle nazioni? Ci si può convivere, e in che modo? Cottarelli ha avuto esperienza diretta
di molte crisi generate dal debito pubblico, come quella italiana che portò alla caduta dell'ultimo
governo Berlusconi e quella greca degli ultimi anni, e può quindi illustrare rischi e opportunità delle
varie, possibili soluzioni del problema: da quella più combattiva (non ti pago!) a quella più ortodossa
(l'austerità), fino al cauto ottimismo di una possibile via di buon senso, fatta di credibilità, crescita
e attenzione al lungo periodo.
Con l’autore: Lorenzo Cuocolo, Professore di Diritto comparato Università Luigi Bocconi.
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Beppe Severgnini
Signori, si cambia. In viaggio sui treni della vita
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Mercoledì, 10 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
Il viaggio più affascinante è un viaggio antico, graduale, privato e sociale insieme: il viaggio in treno. I treni sono teatri, caffè, bazar. L’unico talk-show che non conosce crisi è quello che si replica
quotidianamente sulle rotaie. La confidenza genera libertà: ci ha messo insieme il caso, ci dividerà
una stazione. I treni aiutano a pensare. Tutti i grandi viaggi – dai pellegrinaggi cattolici al Grand Tour,
dalla prima partenza con gli amici al viaggio di nozze – sono, in fondo, una scoperta di se stessi: il
panorama che c’interessa sta dentro di noi. Il treno esenta da respons bilità, consente di restare
passivi senza sentirsi pigri. Possiamo lavorare e riposare. Possiamo parlare, quando siamo stanchi
di leggere. E sognare, quando siamo Possiamo parlare, quando siamo stanchi di leggere. E sognare,
quando siamo stanchi di parlare. L’autore ha un nome per tutto questo: la terapia dei binari. Dopo
il bestseller La vita è un viaggio Beppe Severgnini ci conduce attraverso gli USA dall’Atlantico al Pacifico (due volte, passando da nord e passando da sud); segue le rotaie da Mosca a Lisbona; taglia
l’Europa in verticale (da Berlino a Palermo) e l’Australia in orizzontale (da Sydney a Perth).
Canzoni e musica a cura di Simona Bondanza e Alessandro Trebo.
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Ferdinando Fasce
Comprare per credere.
La pubblicità in Italia dalla Belle Époque a oggi
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Martedì, 16 agosto 2016 - ore 17.30
Dalle riviste alla televisione, dalla radio allo smartphone-, ovunque pubblicità. Ma qual è la storia
della pubblicità in Italia? Che ruolo ha svolto dalla Belle Époque alla Prima guerra mondiale, negli
anni del fascismo e del "miracolo economico", e poi nella fase che dalla prima crisi petrolifera ci
ha portato sino a oggi? Il libro offre una sintetica e agile risposta a queste domande attraverso
l'analisi delle principali campagne pubblicitarie, dei loro autori, dei prodotti che ne sono derivati
e dell'impatto che hanno avuto sulla società. Sulla base di una ricca documentazione largamente
inedita, il volume esamina la traiettoria del fenomeno pubblicitario nell'arco del Novecento e rilegge
gli snodi centrali della storia d'Italia da una nuova prospettiva storiografica, che tiene conto dei
cambiamenti sociali, economici e culturali di maggior portata.
Con l’autore: Guido Rispoli, magistrato.
Canzoni e musica a cura di Simona Bondanza e Alessandro Trebo.
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Guido Tonelli
La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla
particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Venerdì, 19 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
Guido Tonelli, fisico di fama internazionale, in questo libro racconta col piglio dell’esploratore cosa
vuol dire affacciarsi oltre il limite estremo della conoscenza, cosa vuol dire fare la scoperta del secolo
il giorno del proprio compleanno, cosa vuol dire capire come tutto è cominciato e come forse andrà
a finire. In quel preciso momento, un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, si è
deciso il nostro destino. In un universo in cui materia e antimateria si equivalevano, e che quindi
avrebbe potuto, in ogni istante, tornare a essere pura energia, può essere bastata una leggerissima
preferenza del bosone di Higgs per la materia anziché per l’antimateria ed ecco che si è prodotto il
mondo che abbiamo sotto gli occhi. “Ecco qua il minuscolo difetto, la sottile imperfezione da cui è
nato tutto. Un’anomalia che dà origine a un universo che può evolvere per miliardi di anni.” Se tutto
nasce da lì, dobbiamo capire in ogni dettaglio quel momento cruciale, ricostruirlo fotogramma per
fotogramma, al rallentatore e da diverse angolature. È così che è stata catturata la “particella di Dio”.
Ed è per questo che si studia ancora, per capire di più su come tutto questo è nato e su come andrà a
finire la nostra storia: se nel freddo e nel buio o in una catastrofe cosmica, che ci darebbe il privilegio
di un’uscita di scena assai più spettacolare. Guido Tonelli è uno dei protagonisti di questa grande
avventura, una delle guide di questo esercito di visionari.
Con l’autore: Paolo Mazzucato, conduttore radiofonico per RAI Bolzano e autore di programmi radiofonici e televisivi.
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Ettore Frangipane
Garibaldi sullo Stelvio
Ortisei – Casa di Cultura „Luis Trenker“
Martedì, 23 agosto 2016 - ore 17.30
Ingresso libero
Nel giugno del 1859 Giuseppe Garibaldi con oltre novemila volontari raggiunse il passo dello Stelvio,
pronto ad invadere il Tirolo. Fu un momento di grande apprensione per i fedeli sudditi di Francesco
Giuseppe, ma la sua avanzata fu arrestata dall’armistizio di Villafranca. Si era combattuta la seconda
guerra d’indipendenza, in val Padana i franco-piemontesi avevano respinto gli austriaci fino nel Veneto, mentre Garibaldi con i suoi “cacciatori delle Alpi” aveva conquistato ai Savoia la fascia alpina
della Lombardia, risalendo infine lungo la Valtellina. Ma i troppi morti delle battaglie, pur vittoriose,
di San Martino e Solferino, avevano indotto Napoleone III, in disaccordo con Vittorio Emanuele II e
Cavour, a fermare le ostilità. E così anche Garibaldi s’era dovuto fermare, a un passo dalla val Venosta. Questi avvenimenti fanno da sfondo all’ultima opera letteraria del giornalista Ettore Frangipane:
“Garibaldi sullo Stelvio”. Si tratta di un romanzo storico che si conclude lassù, ma che per il resto è
ambientato nel Tirolo e soprattutto a Bolzano, nella fascia temporale che va dal 1852 al 1859, gli anni
in cui il protagonista del romanzo, lo studente Luis Brunner, completa i suoi studi nell’istituto dei
Padri Francescani di Bolzano, maturando la decisione di arruolarsi nella marina da guerra del Kaiser,
salvo poi partire volontario alla volta del confine per difendere la sua terra dai franco-piemontesi.
In effetti da Innsbruck, da Merano, dalla stessa Bolzano, giovanissimi studenti s’incamminarono incontro al nemico, per affiancarsi a Kaiserjäger e Schützen, mentre a Bolzano si vivevano settimane di
ansie, si completava la mobilitazione, si partiva per la guerra.
Letture di Mara Da Roit.
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INFORMAZIONI:
Associazione Turistica Ortisei / Val Gardena
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Tel. +39 0471 777600
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Colofone:
Foto: Archivio Val Gardena Marketing, Andreas Senoner, Simon Demetz; Michael Mussner.
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"I libri che ami sono come vecchi amici."
Gabrielle Zevin
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