Annual Report 2005 italiano

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Annual Report 2005 italiano
MONNALISA
®
Bilancio 2005
Per qualsiasi commento o richiesta di chiarimento relativa al
bilancio è possibile contattare l’azienda all’indirizzo e-mail
[email protected]
Si ringraziano tutti coloro che in modo diretto hanno realizzato
questo bilancio: Piero Arcangioli, Daniele Pasqui e tutto lo staff
amministrativo, Sara Tommasiello
Infine, un grazie anche a coloro che più o meno direttamente
hanno fornito importanti contributi per la realizzazione del
presente bilancio: lo staff commerciale, il comitato etico e Irene
Cacioli
Per l’ottimizzazione grafica
e l’impaginazione si ringrazia:
Chiara Massaini
Si ringrazia inoltre:
SCS Azioninnova
Lettera aperta di Piero e Barbara Iacomoni Indice
Indice
pag. 5
1. INTRODUZIONE AL BILANCIO 1.1
Nota metodologica
1.2
La storia
1.3
Struttura del gruppo 1.4
Assetto societario 1.5
Corporate Governance 1.6
Struttura produttiva 1.7
Assetto organizzativo 1.8
Mission e Vision 1.9
La strategia di responsabilità sociale 1.10
Definizione e coinvolgimento degli stakeholder 6
7
9
10
10
11
11
12
13
13
15
2. RELAZIONE SULLA GESTIONE 18
3. PROSPETTI DI BILANCIO 28
4. NOTA INTEGRATIVA 37
5. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 60
6. PERFORMANCE SOCIALE 6.1
Dipendenti 6.1.1
Consistenza del personale: area, genere, inquadramento 6.1.2
Tipologia contrattuale 6.1.3
Retribuzione e produttività 6.1.4
Valorizzazione ed incentivazione 6.1.5
Orario di lavoro e flessibilità lavorativa 6.1.6
Pratiche disciplinari e contenzioso 6.1.7
Salute e sicurezza 6.1.8
Informazione e coinvolgimento dei dipendenti 6.1.9
Capitalle umano 6.1.10 Capitale strutturale 6.2
Clienti 6.2.1
La distribuzione 6.2.2
Lo stakeholder cliente 6.2.3
Resi, reclami e...servizio 6.2.4
E-commerce 6.2.5
Comunicazione 6.2.6
Indagine sul “made in” 6.2.7
Capitale relazionale 6.2.8
La “voce” dello stakeholder 6.3
Fornitori 6.3.1
Tipologia e localizzazione geografica 6.3.2
La relazione commerciale 6.3.3
Selezione e valutazione dei fornitori 6.3.4
Esito focus group e piano di miglioramento 6.4
Soci, azionisti e comunità finanziaria 6.4.1
Patrimonio netto 6.4.2
Rapporti con gli istituti finanziari 6.4.3
Autovalutazione e rating 6.5
Comunità locale
6.5.1
Monnalisa ed il territorio 62
62
63
64
65
66
68
70
70
71
72
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88
89
91
91
92
94
95
95
97
98
99
Indice
6.5.2
6.5.3
6.5.4
6.5.5
Scuola ed istruzione Partecipazione ad iniziative e progetti sulla responsabilità sociale di impresa Iniziative umanitarie Iniziative di promozione sportiva 99
100
100
101
7. PERFORMANCE AMBIENTALE 7.1
Politiche e strategie ambientali 7.2
Indicatori di performance ambientale 7.2.1
Carburante 7.2.2
Acqua 7.2.3
Energia 7.2.3.1 Energia elettrica 7.2.3.2 Gas per riscaldamento 7.2.4
Materie prime 7.2.4.1 Imballaggi in carta e cartone 7.2.4.2 Imballaggi in plastica 7.2.4.3 Tessuti 7.2.4.4 Carta 7.2.4.5 Toner, cartucce e nastri per stampanti 102
103
103
103
104
105
105
105
106
106
106
106
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8. GLOSSARIO 111
Lettera aperta di Piero e Barbara Iacomoni
(...) May your hands always be busy,
May your feet always be swift,
May you have a strong foundation
When the winds of changes shift. (...)*
Tratto da “Forever Young” di Bob Dylan
Il bilancio di quest’anno è finalizzato ad una completa rappresentazione della realtà aziendale, frutto della redazione ed approvazione contestuale del Bilancio di esercizio e della rendicontazione
socio-ambientale, proposti non solo in un unico documento, ma integrati e dialoganti.
Questo consentirà di esprimere quanto ci siamo dati da fare e quanto abbiamo cercato di
essere pronti alle sfide del mercato, chiarendo nel contempo anche i valori ed i principi che ci ispirano
e si fanno realtà nelle strategie aziendali.
Vogliamo che le nostre fondamenta siano solide per la Monnalisa di oggi e per quella che
sarà domani: solo questo ci rende cittadini del mercato e della società a pieno titolo.
Una prospettiva rassicurante, ma al tempo stesso sfidante, perché non si tratta di un bene
acquisito per sempre ma di una ricerca continua della legittimità ad operare, in quanto soggetti responsabili e sostenibili.
Piero e Barbara Iacomoni
*Possano le tue mani essere sempre indaffarate
Possano i tuoi piedi essere sempre veloci
Possa tu avere fondamenta solide
Quando il vento dei cambiamenti soffierà.
(libera traduzione)
Introduzione al Bilancio
Il Bilancio dell’esercizio 2005 presenta alcune sostanziali novità rispetto alle edizioni degli anni precedenti,
sia dal punto di vista metodologico che contenutistico. In particolare, occorre mettere in rilievo quattro
aspetti:
1
2
3
4
L’integrazione fra i Bilanci
Le fonti del Bilancio economico e del Bilancio Sociale
Gli obiettivi di miglioramento per il Bilancio
Le risorse immateriali
Introduzione al Bilancio
1.1 Nota metodologica
1. L’integrazione fra i Bilanci
Il presente Bilancio è realizzato con l’intento di riuscire ad offrire agli stakeholder una visione completa
della Monnalisa. Per questa ragione è stato pensato e realizzato come vera e propria integrazione fra
il bilancio civilistico-fiscale in forma CEE e la rendicontazione socio-ambientale che caratterizzava,
fino allo scorso esercizio, il Bilancio Sociale. L’unione di questi due tipi di documenti non ha significato
inserire gli indicatori dell’uno nella forma dell’altro, ma è stato il frutto di un vero processo di integrazione
che vuole partire da due considerazioni iniziali, fondamentali per la vita dell’impresa:
le performance economiche dipendono direttamente dall’attenzione posta verso i temi della
responsabilità sociale.
non sarebbe possibile raggiungere determinate performance socio-ambientali senza una serie di
scelte economiche oculate e responsabili.
Tutto ciò non può restare una dichiarazione di intenti. Deve necessariamente concretizzarsi nelle politiche
e nelle strategie, oltre a dover essere comunicato in modo organico, ovvero attraverso un messaggio
unico e completo a tutti i pubblici di riferimento, affinché ciascuno, da un lato, ne recepisca gli aspetti
di proprio maggior interesse, dall’altro riesca a valutare le attività aziendali nella loro interezza.
Questo relazionare a 360° in merito alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale della Monnalisa
assume la valenza di un esperimento, visto che a livello internazionale sono ancora poche le imprese
che utilizzano questo modello.
La realizzazione di questo documento ha previsto due fasi:
1. sono stati raccolti i dati tradizionalmente inseriti nel bilancio d’esercizio, oltre che quelli inerenti le
performance sociali ed ambientali.
2. sia in nota integrativa che nella relazione sulla gestione sono stati cercati e trovati momenti in
cui i risultati economici hanno avuto stretta correlazione con le performance sociali o ambientali
(in tal caso si è deciso di mettere in risalto questa commistione tramite apposito flag)
Nello specifico il Bilancio si presenta composto da queste parti:
Introduzione, dove oltre a definire la metodologia seguita per realizzare il presente documento
(nota metodologica), viene anche delineato il profilo della Monnalisa (storia e struttura dell’azienda,
assetto societario, governance, struttura produttiva, assetto organizzativo, mission e vision, strategia
di responsabilità sociale, definizione e coinvolgimento degli stakeholder).
Relazione sulla gestione, in cui è inserita l’analisi economico-finanziaria ed il prospetto di calcolo
e ripartizione del valore aggiunto
Prospetti di bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico
Nota integrativa, contenente alcuni rimandi alla relazione sociale
Relazione del collegio sindacale
Performance Sociale: articolata per stakeholder
Performance Ambientale: composta dalle politiche e dagli indicatori ambientali.
2. Le fonti del Bilancio economico e del Bilancio Sociale
Il Bilancio d’esercizio è realizzato tenendo conto delle norme contenute nel libro V del Codice Civile,
così come modificato alla luce del D.Lgs n.6/2003, che recepisce la Direttiva CEE sui bilanci.
Nella parte relativa agli indicatori sociali, Monnalisa fa invece riferimento ai principi di rendicontazione
del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale e del GRI (Global Reporting Initiative). Inoltre il Bilancio presente
recepisce gli indicatori previsti dalla SA8000, la cui certificazione Monnalisa ha ottenuto nel 2002.
Il coinvolgimento degli stakeholder si è invece basato sullo standard AA1000.
Introduzione al Bilancio
3. Gli obiettivi di miglioramento per il Bilancio
Il sistema di responsabilità sociale, di cui il bilancio è un’espressione, sposa la logica del miglioramento
continuo; prevede pertanto, annualmente, la definizione di un piano di attività da implementare e
l’assunzione di una serie di impegni da portare a termine nell’anno seguente.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi contenuti nel piano di miglioramento del 2005 è riportato in
specifiche tabelle, collocate nei vari capitoli del bilancio in base all’ambito di appartenenza.
Per quel che riguarda, invece, lo strumento “Bilancio”, nello scorso esercizio Monnalisa si era data
alcuni obiettivi, il cui grado di raggiungimento è riassunto nella tabella seguente.
Tab. 1.1 - Obiettivi e risultati Bilancio 2005
Obiettivi per il presente Bilancio
Risultati raggiunti
prevedere una traduzione in lingua inglese del bilancio
è stata redatta una traduzione in inglese del bilancio,
disponibile in formato elettronico sul sito aziendale
inserire nel bilancio la voce dello stakeholder “cliente”
in data 8 maggio 2006 è stato tenuto un focus group
con un campione significativo di clienti italiani, e
contestualmente è stato sottoposto ad un’altrettanto
significativa selezione di clienti esteri un questionario sulla
relazione cliente-Monnalisa. L’esito di entrambi è riportato
nel presente documento
elaborare un questionario per i dipendenti su chiarezza
ed utilità dello strumento bilancio
è stato elaborato e sottoposto a tutti i dipendenti un
questionario di valutazione sul bilancio sociale 2004
(si veda il box sotto riportato)
Questionario interno sul bilancio sociale 2004
Metodologia adottata
E’ stato sottoposto a tutti i dipendenti un questionario nominativo articolato in 13 domande (12
chiuse ed una aperta) volte a valutare il grado di chiarezza, completezza, utilità e comprensibilità
del documento.
Risultati
Ha risposto il 71% dei dipendenti, che ha – nella maggioranza – considerato il bilancio sociale
2004 comprensibile, interessante, chiaro ed utile. Sono state proposte alcune aree di miglioramento
come la traduzione di tutti i termini in inglese, l’introduzione di un glossario con la spiegazione del
linguaggio tecnico e degli acronimi, l’approfondimento degli aspetti ambientali e la più estesa
spiegazione discorsiva dei risultati espressi mediante grafici e tabelle.
Gli spunti di miglioramento ed i suggerimenti emersi sono stati già recepiti dal presente bilancio.
Per il prossimo esercizio, Monnalisa intende:
- inserire nel bilancio la voce dello stakeholder “comunità locale”
- approfondire le tematiche della conciliazione dei tempi di vita
- inserire sul sito web uno strumento per rilevare suggerimenti e valutazioni sul bilancio,
esteso non solo ai dipendenti ma a tutti gli stakeholder
4. Le risorse immateriali
Con questo documento Monnalisa intende anche iniziare a rendicontare in merito ad alcuni
indicatori cosiddetti “intangibili”, ovvero riferiti “a risorse non monetarie, identificabili, senza sostanza
fisica, possedute per la produzione o la fornitura di beni o servizi, per la cessione ad altri o per motivi
amministrativi” (definizione dell’International Accounting Standard Committee del 1998).
Per una valutazione del Capitale Intangibile è necessario considerarlo come l’insieme di:
- capitale relazionale
- capitale umano
- capitale strutturale
In questa fase di avvio della trattazione dell’argomento, Monnalisa ha optato per affrontare il capitale
relazionale, con particolare riferimento ai clienti, ed il capitale umano e strutturale, con riferimento ai
dipendenti.
Tav. 1.1 - Gli intangibili in Monnalisa
Valori, cultura,
identità, know how
Persone
Capitale Relazionale
Trasparenza e responsabilità
Monnalisa SpA
Sistema Informativo
Affidabilità, adeguatezza,
diffusione, immediatezza
Introduzione al Bilancio
Questi due aspetti sono stati inseriti nella rendicontazione presente e trattati rispettivamente al termine
del capitolo sui clienti e di quello sui dipendenti.
Vista l’importanza e la rilevanza della valutazione di queste risorse in ottica di competitività globale,
Monnalisa ritiene necessario ampliare questa trattazione già a partire dal prossimo esercizio 2006.
Stakeholder
Capitale Strutturale
Brand Monnalisa
Organizzazione
Struttura produttiva
1.2 La storia
1968
L’attività si espande con la
produzione del coordinato e
l’invenzione del total look da
bambino
L’azienda passa da ditta individuale
a srl, si delinea la struttura stellare
del gruppo Monnalisa
Concentrazione del prodotto sul
target bambina
Introduzione del sistema di
responsabilità sociale
Inaugurazione del
negozio monomarca
in Via del Corso a Firenze
Introduzione Linea Paesaggino
Integrazione Sistema qualità
e responsabilità sociale,
con prima visita ispettiva integrata
da parte dell’ente certificatore
Monnalisa finalista
all’Oscar di Bilancio nella categoria
piccole e medie imprese
1970
1978
1980-90
1991
1998
1999
Nasce “Monnalisa di Piero
Iacomoni”, specializzata in
abbigliamento bambino (1-15
anni), fascia alta di mercato
Barbara Bertocci, moglie di Piero
Iacomoni, entra nell’azienda in
qualità di stilista
Passaggio da srl a spa. Viene
creata la showroom – mediante
ristrutturazione di un immobile
settecentesco – dove accogliere
i clienti, soprattutto stranieri
Certificazione ISO 9001
2001
2002
2003
2004
2005
Certificazione SA8000 del sistema di
responsabilità sociale e pubblicazione
del primo bilancio sociale. Passaggio
ISO 9001 all’edizione 2000 della
Norma (Vision 2000)
Prima sfilata a Pitti Bimbo.
Monnalisa vince il primo
premio agli European Fashion Awards
nella categoria “Party”
Introduzione al Bilancio
Oscar di Bilancio
Monnalisa è arrivata tra i finalisti nella categoria “Piccole e
medie imprese” del Premio Oscar di Bilancio 2005, la cui
cerimonia di premiazione si è tenuta a Milano, a Palazzo
Mezzanotte, il 2 dicembre 2005. Questa la motivazione:
“Il bilancio risulta chiaro, essenziale e completo; è
integrato da grafici esplicativi e da un prospetto per
la determinazione e ripartizione del valore aggiunto.
Dal bilancio sociale emergono forte identità e
personalizzazione, nonché reale senso di appartenenza
e sincera volontà di autorappresentazione. Elementi,
questi, percepibili anche dal formato innovativo e
dalla grafica semplice e schietta che contribuiscono a
costituire l’intrinseca portata comunicativa e divulgativa
del documento”.
1.3 Struttura del gruppo
10
Il gruppo è strutturato con a monte la Jafin, la finanziaria che gestisce i fabbisogni finanziari infragruppo.
A latere, la PJ, l’azienda che detiene gli immobili del gruppo ed i marchi, per i quali cura le royalty
nel mondo. La Cut si occupa della realizzazione del prototipo e dello studio dello stesso, in termini di
vestibilità ed ottimizzazione progettuale. Alla Penta Service viene delegata la fase progettuale relativa
al piazzamento ed allo sviluppo taglie e la prima fase del processo produttivo relativa al taglio; da
quest’anno l’azienda si occupa anche di controllo qualitativo tessuti. La Monnalisa & Co., in qualità
di factory outlet, si occupa infine di vendere le rimanenze di prodotto finito di Monnalisa: si tratta
dell’unico outlet esistente e dell’unico luogo dove possono essere trovate le rimanenze aziendali, a
dimostrazione dell’attenzione posta sulla tutela del marchio.
Tav. 1.2 - Struttura del gruppo
JAFIN
Polo finanziario del gruppo
P.J.
Immobiliare del gruppo,
gestisce i marchi nel mondo
CUT
MONNALISA
Realizza i prototipi
delle varie collezioni
Produce e vende
Coordinati Monnalisa
MONNALISA & CO.
Factory outlet
PENTA SERVICE
Sviluppa il prototipo fino al
taglio industriale elettronico;
Si occupa del controllo
qualitativo dei tessuti
1.4 Assetto societario
Il capitale sociale di Monnalisa S.p.A. è pari a € 2.064.000 ed è detenuto per il 51% dalla famiglia
Iacomoni e per il 49% dalla holding del gruppo, la Jafin S.p.A. Nel corso del 2005 è stato sottoscritto
interamente l’aumento di capitale deliberato nel 1999. Una parte della sottoscrizione, pari a
€ 618.000, è stata effettuata nello scorso esercizio mediante utilizzo della riserva accesa dal 2000
1.5 Corporate Governance
La Corporate governance è l’insieme di regole e processi finalizzati ad assicurare il giusto equilibrio
fra assetti proprietari, gestione e controllo dell’azienda. E’ evidente perciò che essa ha un ruolo ed un
peso differente a seconda della situazione dell’azienda in termini di ciclo di vita, numero di azionisti,
dimensione e complessità, atteggiamento nei confronti del futuro.
Introduzione al Bilancio
contestualmente alla stipula di un contratto di prestito partecipativo. Il mutuo in oggetto prevede infatti
il reintegro degli interessi da parte della ditta e delle quote di capitale da parte degli azionisti, con un
piano di ammortamento personalizzato. Al termine dei dieci anni di durata del mutuo, la distribuzione
del capitale tra i soci manterrà le percentuali odierne.
Monnalisa SpA è un’azienda abbastanza matura con più di venti anni di vita, ancora nella fase
della prima generazione. Gli azionisti sono due persone fisiche ed una giuridica: di fatto la famiglia
proprietaria. Con il 2005, l’azienda rientra in tutti e tre i parametri previsti a livello europeo ai fini della
definizione di media impresa, vale a dire:
- numero di addetti da 50 a 250
- volume di affari non superiore a 50 milioni di euro
- totale delle attività non superiore a 43 milioni di euro.
Tav. 1.3 - Rappresentazione governance Monnalisa
Amministratore Unico
Collegio sindacale
[Piero Iacomoni]
Controllo interno della società con funzioni
di vigilanza sull’amministrazione
MONNALISA
Governance
Assemblea dei soci
Amministrazione ordinaria e straordinaria
(dal punto di vista patrimoniale,
economico e finanziario) allo scopo di
conseguire l’oggetto sociale; redazione
del bilancio
[famiglia proprietaria]
Nomina/revoca amministratori e sindaci;
approvazione bilancio; determinazione
compensi amministratore e sindaci
L’imprenditore-fondatore è l’unico azionista, anche se di fatto i figli ed il coniuge possiedono azioni
della società. Il consiglio di amministrazione è sostituito da un amministratore unico.
Il modello delineato ha carattere di stabilità e sostenibilità della realtà aziendale:
- la difficoltà di vendita delle azioni detenute contribuisce ad essere più partecipi delle decisioni
aziendali
- la presenza di pochi azionisti, facenti parte tutti della famiglia diretta del fondatore, riduce
la possibilità di conflitti dal momento che il bagaglio valoriale sia di vita che di azienda è in
comune
- i componenti della famiglia proprietaria lavorano in azienda: questo consente loro di
comprendere maggiormente i problemi aziendali e di essere predisposti positivamente verso le
proposte di risoluzione degli stessi.
Nell’ottica di affrontare il passaggio generazionale, l’azienda ha istituito - seppur senza formalismi - un
comitato di direzione, al quale partecipa l’amministratore e le direzioni aziendali di produzione ed
amministrazione, indipendenti sia dall’azionariato che dalla famiglia proprietaria.
1.6 Struttura produttiva
Monnalisa lavora in programmato, articolando la produzione in due collezioni all’anno, che vengono
presentate alla clientela tramite rappresentanti. In base alle proiezioni sull’esito della campagna vendita,
l’azienda anticipa gli acquisti per poi procedere sul venduto alla programmazione della produzione.
Allo scopo di soddisfare sempre le richieste della clientela, Monnalisa ha adottato una struttura
produttiva estremamente flessibile, tale da controllare efficacemente i punti critici dell’organizzazione.
11
Introduzione al Bilancio
Tutte le fasi di trasformazione della materia prima in prodotto finito sono esternalizzate presso piccoli
laboratori localizzati soprattutto nell’Italia centrale. Restano invece interne le fasi di creazione ed
ideazione della collezione, la preparazione dei prototipi, l’industrializzazione del progetto stilistico, il
supporto ed il controllo della rete commerciale esterna, gli acquisti delle materie prime, la gestione e
il controllo del flusso logistico di produzione esterno, il controllo qualità dei capi finiti, il loro stoccaggio,
la spedizione e le attività post vendita.
Il controllo tessuti ed il taglio sono delegati alla Penta Service Srl, azienda del gruppo, che avvalendosi di
strumentazioni ad alta tecnologia garantisce l’ottima qualità della lavorazione chiave per le successive fasi.
Il tagliato arriva poi, unitamente agli accessori, ai laboratori di confezione, ricamo, stampa, tintura per
subire le successive fasi di lavorazione. Infine, il prodotto finito torna in Monnalisa dove viene ubicato
ed immagazzinato per il cliente.
Il ciclo circolare di produzione viene pilotato e monitorato dalle unità produttive interne, che ne seguono
il percorso, ne assicurano la necessaria alimentazione e ne garantiscono il buon fine.
Con la stessa impostazione organizzativa vengono gestite le attività di acquisto di prodotti finiti sia
dall’estero che dall’Italia, dal momento che la creazione e la fase progettuale sono comunque opera
di Monnalisa. Varia nel processo produttivo la fase di acquisto delle materie prime, alla quale provvede
lo stesso fornitore di commercializzati, e la tempistica delle fasi progettuali che diviene molto più
stringente in quanto soggetta alle deadline produttive e di consegna merce del fornitore.
1.7 Assetto organizzativo
La struttura organizzativa di Monnalisa S.p.A. è di tipo gerarchico-funzionale articolata nelle macro
aree: amministrazione, stile, commerciale, produzione, ced.
Tav. 1.4 - Organigramma
Qualità e
Responsabilità
Sociale
Direzione
Generale
12
Direzione Stile
Direzione
Vendite&Mktg
Direzione
Produzione
Finanza &
Controllo
Stile
Reception
Acquisti tessuto
Amministrazione
Stampe e ricami
Vendite Italia
Acquisti accessori
Banche
Distinte base
Vendite estero
Logistica
Fornitori
Prototipi
Riassortimenti
Programmazione
Fatturazione
Progettazione
E-commerce
e corner
Controllo
produzione
Magazzino
prodotti finiti
Controllo
qualità
CED
Hardware e
protezione sw
Magazzino
materie prime
Essendo la rappresentazione dell’organigramma per funzione, alla stessa mansione possono essere
dedicate una o più persone.
MISSION - cosa facciamo e per chi?
appiamo creare valori e valore nel tempo....
- con un prodotto di qualità, moda e forte identità per i nostri clienti e consumatori
- con un servizio flessibile, affidabile e personalizzato al nostro cliente
- con un ambiente di lavoro dinamico e sfidante per i nostri collaboratori
- con una relazione proficua e continua con i nostri fornitori
- con una realtà aziendale sostenibile e duratura per il territorio.
In tutto questo testimoniamo ed esplicitiamo ciò in cui crediamo, la nostra cultura, i nostri valori.
Introduzione al Bilancio
1.8 Mission e vision
VISION - in quale direzione vogliamo andare?
Vogliamo eccellere in innovazione, creatività e praticità d’uso...
per conquistare nuovi mercati
Vogliamo stimolare all’interno una managerialità diffusa...
per affrontare con successo le sfide della piccola media impresa familiare
Vogliamo espanderci nel mondo a livello produttivo e commerciale, avendo sempre a cuore i nostri
valori...
per diffondere una cultura della responsabilità sociale
1.9 La strategia di responsabilità sociale
L’approccio alla Corporate Social Responsibility (CSR) ha avuto inizio nel 2001 con l’implementazione
del sistema di responsabilità sociale e con la sua certificazione secondo i requisiti della Norma SA8000
nel maggio 2002. Con il raggiungimento ed il consolidamento degli obiettivi economici e patrimoniali,
Monnalisa ha maturato la propria logica di massimizzazione delle performance per ampliare l’ambito
di valutazione dell’azienda anche al contesto sociale, in rapporto ai clienti, ai fornitori, ai collaboratori. I
valori etici individuali di rispetto, fiducia, onestà, apertura al nuovo si sono integrati nei valori imprenditoriali
e nello stile di leadership aziendale volto alla valorizzazione delle risorse umane, all’innovazione, al
perseguimento dell’economicità, all’orientamento al mercato ed agli stakeholder.
Si può ottenere valore aggiunto e vantaggio competitivo scegliendo di produrre con partner
socialmente responsabili, garantendo un ambiente di lavoro trasparente, così come la logica del
profitto può diventare, “profittevolmente”, logica della sostenibilità, intendendo con essa un profitto
duraturo nel tempo e che non contrasti con le dinamiche sociali ed ambientali, in cui l’azienda è
collocata. In questo senso, SA8000 ha rappresentato uno degli strumenti adottati da Monnalisa per
rendere il proprio impegno e la propria filosofia concreti.
Tav. 1.5 - Percorso CSR Monnalisa
2001
Introduzione sistema di gestione della responsabilità sociale
Pubblicazione della politica di RSI a fumetti
2002
Certificazione SA8000
Monnalisa eletta tra le 20 Best Practice di CSR a livello europeo
2003
Primo coinvolgimento degli stakeholder
Monnalisa finalista al Sodalitas Social Award
2004
Focus group façon
Integrazione sistema qualità e sistema RSI
Monnalisa finalista all’Oscar di bilancio
nella categoria Pmi
2005
13
Introduzione al Bilancio
Nel corso del 2005, Monnalisa è stata sottoposta a due visite ispettive dell’ente certificatore, un riesame
della direzione e due audit interni.
Tab. 1.2 - Indicatori di sistema di gestione SA8000
Nr di RAC* maggiori emerse da visita ispettiva ente
certificatore
Prima visita: 0
Seconda visita: 0
Nr di RAC minori emerse da visita ispettiva ente
certificatore
Prima visita: 0
Seconda visita: 2
Nr di RAC emesse da Monnalisa
12
Nr di RAP** emesse da Monnalisa
11
Rapporto tra RAC/RAP risolte e RAC/RAP emesse
91%
Nr di obiettivi piano di miglioramento 2005
17
Rapporto tra obiettivi raggiunti sul totale obiettivi 2005
88%
*RAC= richiesta di azione correttiva; viene emessa quando viene rilevata una non conformità rispetto alla Norma di certificazione allo scopo di individuarne
ed eliminarne le cause
**RAP= richiesta di azione preventiva; è una azione di miglioramento volta ad eliminare le cause di future possibili non conformità
14
Tab. 1.3 - Piano di miglioramento 2006
Obiettivo 2006
Impegno
Promuovere azioni a favore del gioco e della cultura Sfilata alla Pergola - insieme a orchestra di bambini di
nell’infanzia
Verona
Valorizzare le risorse umane
Completare la valutazione dei dipendenti da parte della
direzione
Analizzare il clima interno
Analizzare ed interpretare le risposte al questionario di
indagine di clima
Formare uno spirito di squadra
Elaborare un codice etico
Introduzione al Bilancio
Quanto emerso nel corso dei riesami della direzione ha consentito a Monnalisa di predisporre il piano
di miglioramento per il 2006, che si riporta di seguito.
Migliorare l’ergonomia degli uffici magazzino materia Chiudere l’area di solo ufficio; acquistare magazzino
prima
verticale per stoccaggio merci
Migliorare l’ergonomia degli uffici magazzino disponibile
Chiudere l’area di solo ufficio per i riassortimenti
Informare i dipendenti
Distribuire nuova procedura per le potenziali gestanti,
modificare procedura assunzioni con adempimenti 626
Formare i dipendenti
Potenziare con nuovo materiale l’area di rete dedicata
ai dipendenti; creare una mail di news aziendali per
informare su quello che accade in azienda
Formare i dipendenti
Corsi ad hoc per specifiche funzioni
Monitorare gli straordinari
Analisi preventiva e consuntiva del ricorso allo straordinario
per reparto
Sistema premiante 2005
Valutare esito
Sistema premiante 2006
Verificare quale sistema applicare per il 2006
Verifiche ispettive a fornitori
Raccogliere materiale su normativa del lavoro all’estero
Verifiche ispettive a fornitori
Richiedere ai fornitori esteri strategici di certificarsi SA8000
Bilancio Sociale
Mettere in atto i suggerimenti richiesti dai dipendenti per
migliorare il bilancio sociale
1.10 Definizione e coinvolgimento degli stakeholder
Lo stakeholder è un “portatore di interesse, ogni gruppo o individuo che può influenzare o essere
influenzato dal raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione” (Freeman). In ambito di responsabilità
sociale questo generico interesse dello stakeholder non può essere scisso dall’esigenza di accountability
dell’interlocutore, cioè l’esigenza ed il diritto di informazione su cosa l’azienda fa e come.
Ciò che accomuna gli stakeholder è l’oggetto di interesse, l’azienda, ma non sempre le aspettative nei
suoi confronti sono comuni e condivise; si tratta perciò per l’azienda di:
- confermare, mediante il proprio comportamento e la rendicontazione dello stesso, il mandato
fiduciario ricevuto a vario titolo dagli stakeholder interni ed esterni
- mediare le attese espresse e tacite dei vari portatori di interesse, considerando in prima istanza
e super partes l’interesse dell’interlocutore autonomo “azienda”; in esso trovano comune
giustificazione e soluzione gli interessi di tutte le parti, incluse quelle potenziali e future.
15
Introduzione al Bilancio
Tav. 1.6 - Mappa degli stakeholder
Associazioni di categoria
Ambiente
Concorrenti
Façonisti
Aziende collegate
Sindacati
Lavoro autonomo
Dipendenti
Azionisti
Azienda
Consumatori
Agenti
Fornitori
Pubblica
Amministrazione
Clienti
Enti locali
Banche
Comunità locale e scuole
La rendicontazione mediante il bilancio di esercizio, unito alla relazione sociale, rappresenta pertanto
una forma completa di informativa che consente di soddisfare il diritto di informazione di tutti gli
stakeholder, garantendo nel contempo la possibilità di verificare con documenti soggetti ad obbligo
di legge la veridicità ed affidabilità dei dati riportati.
Tav. 1.7 - Relazione tra responsabilità e rendicontazione
16
Ad ulteriore garanzia del merito fiduciario aziendale ed assolvendo al ruolo principe della rendicontazione
sociale, il bilancio di Monnalisa raccoglie e riporta la “voce” dei vari stakeholder coinvolti direttamente
o indirettamente nell’attività aziendale. Si tratta di andare oltre una semplice definizione dei propri
portatori di interesse, per consentire loro di esprimersi davvero sulle attività ed i risultati dell’azienda; un
riconoscimento della loro presenza attiva ed un tentativo di identificare comuni aree valoriali per poter
individuare spazi di dialogo e di miglioramento del sistema azienda.
Questo processo di coinvolgimento è stato per Monnalisa continuo e progressivo, con il preciso scopo
di impostare un dialogo costruttivo ed incrementale con gli stakeholder, traendo dalla comunicazione
biunivoca utili suggerimenti critici di miglioramento. Dal dialogo è infatti possibile evincere come le
aspettative e gli interessi degli stakeholder possano entrare nel processo decisionale di Monnalisa e
come l’azienda, a sua volta, impatti, con la propria attività, sulla percezione dello stakeholder.
Le modalità di coinvolgimento variano in base allo stakeholder ed alle finalità del coinvolgimento, nel
presente bilancio sono riportate le seguenti:
Stakeholder
Metodologia
Attori coinvolti
Oggetto di indagine
Clienti italiani
Focus Group
Campione significativo di 7 Valore del Brand, origine dei
clienti italiani
prodotti, relazione clienteazienda
Clienti esteri
Questionario
Campione significativo di 9 Valore del Brand, origine dei
clienti esteri
prodotti, relazione clienteazienda
Dipendenti
Questionario anonimo
Tutti i dipendenti
Analisi di clima
Dipendenti
Questionario nominativo
Tutti i dipendenti
Valutazione del bilancio
sociale 2004
Clienti esteri ed italiani
Intervista telefonica
Campione significativo di
clienti italiani ed esteri
Valore del Made in Italy
Introduzione al Bilancio
Tab. 1.4 – Coinvolgimento degli stakeholder nel bilancio 2005
17
18
Relazione sulla gestione
2.1.1 Contesto
“L’industria del tessile-abbigliamento è unica, ricca di vitalità, innovativa e leader mondiale nelle
fasce di mercato a maggior valore aggiunto. Il principale asset competitivo del tessile-abbigliamento
italiano - che sviluppa un fatturato annuo superiore ai 42 miliardi di euro - è la continua tensione verso
l’innovazione, la costante offerta di prodotti originali, altamente distintivi, in grado di comprendere,
soddisfare ed anticipare le esigenze ed i desiderata dei consumatori di tutto il mondo (...).
Il tessile-abbigliamento Made in Italy è inoltre uno dei settori maggiormente export oriented del
panorama manifatturiero: oltre il 62% del fatturato complessivo viene infatti generato grazie alle
esportazioni. Nonostante le difficoltà dell’ultimo triennio, l’attivo commerciale complessivo garantito
dal TA (circa 12 mld di euro), rappresenta il 31% di quello complessivo dell’industria manifatturiera e
compensa in larga misura il deficit commerciale nazionale dei settori agricolo ed energetico.”
(Fonte Sistema Moda Italia, La filiera Tessile Abbigliamento Moda, Settembre 2005)
Relazione sulla gestione
2.1 Andamento della gestione
2.1.2 Posizionamento
La nicchia di mercato abbigliamento bambino nella quale si colloca Monnalisa è costituita da cinque
aziende, i cui prodotti possono essere considerati confrontabili in termini di proposta, immagine, qualità
e prezzo. La nicchia fattura nel complesso circa € 100.000.000 (dati da bilanci depositati al 31/12/04).
Presumendo, per ciascuna delle aziende, una costanza dei trend economici nel 2005, Monnalisa
realizza il 18% del fatturato considerato, tale percentuale può essere perciò interpretata come la
quota aziendale del micro-mercato delineato.
2.1.3 La situazione della società
Andamento generale dell’attività
Monnalisa ha registrato un ulteriore miglioramento delle proprie perfomance economico-finanziarie
nel corso dell’esercizio appena concluso.
Graf. 2.1 - Trend economico triennio 2003-2005
Cresce il fatturato del 6% rispetto al 2004, con un contestuale aumento dei margini economici; in
particolare, l’utile netto ha subito un incremento del 28%.
L’attività del 2005 ha visto l’azienda concentrata su tre principali fronti strategici:
- il prodotto
- i processi interni
- la penetrazione commerciale.
E’ stata introdotta la nuova linea Paesaggino, in licenza dal marchio dell’adulto Paesaggio Urbano,
caratterizzata da una immagine forte e modaiola, che si colloca su una nicchia di mercato più alta
rispetto a quella di Monnalisa, sia in termini di prezzo che di consumatore finale.
Sono stati rivisti alcuni processi interni, in particolare le fasi di stoccaggio delle materie prime e di
19
Relazione sulla gestione
imballo dei prodotti finiti. Il magazzino materie prime è stato spostato in un nuovo edificio attiguo alla
sede dell’azienda, allo scopo di rendere più agevole la collocazione e movimentazione delle merci; a
questo ha fatto seguito l’acquisto di un macchinario di stoccaggio verticale delle materie prime, che
entrerà in funzione nel primo semestre 2006.
Le novità relative al processo di imballo attengono la sua informatizzazione; è stato introdotto un
bar code sulle scatole imballate, mediante il quale è possibile controllare elettronicamente i capi
inscatolati. La fase finale del processo di spedizione risulta perciò agevolata in termini di tempi e di
qualità, venendo ridotte al minimo le possibilità di errore e potendo risalire all’esatto contenuto di
qualsiasi scatola spedita o in spedizione.
Sul fronte commerciale, Monnalisa ha intrapreso un progetto di rivisitazione complessiva sia del
processo interno che delle strategie di penetrazione esterna. Il reparto commerciale è stato arricchito
di specifiche professionalità ed è stata avviata una nuova articolazione delle attività in modo da
privilegiare e valorizzare gli aspetti strategici rispetto a quelli operativi, focalizzandosi sugli obiettivi più
che sulle mansioni assegnate a ciascuno.
Per quanto attiene la penetrazione commerciale, ai successi dei corner aperti a Kuwait City, Dubai,
Rijad e Jeddah, ha fatto seguito l’inaugurazione di un nuovo shop in shop a Kyoto, presso Daimaru
Dept. Stores, e a Parigi, presso le Galeries Lafayettes.
Resta prioritario, in termini strategici per il futuro, il mercato americano, per il quale Monnalisa ha redatto
uno specifico progetto, avviato già nel 2005 con un nuovo importatore negli Stati Uniti, più in linea con
le attese di espansione aziendale in quel mercato.
Situazione economica, patrimoniale e finanziaria
Ai fini dell’analisi economica, finanziaria e patrimoniale - che segue - si è fatto riferimento alla
riclassificazione di Stato Patrimoniale e Conto Economico contenuta nel documento del Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti, a titolo “Il Sistema delle informazioni aziendali alla luce di Basilea
2 e del nuovo diritto societario”; ad esso si rimanda per la verifica di corrispondenza tra riclassificazione
e Bilancio in forma Cee.
Tab. 2.1 - Stato Patrimoniale Finanziario
20
Anno 2003
€
Anno 2004
%
Anno 2005
%
€
€
%
ATTIVO
ATTIVO FISSO
1.915.943
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
16,93%
1.741.700
14,77%
1.706.815
302.838
271.958
216.676
1.423.342
1.379.650
1.408.967
Costo storico
3.736.357
3.924.327
4.135.340
Fondi di ammortamento
2.313.015
2.544.677
2.726.373
189.763
90.092
81.172
Immobilizzazioni finanziarie
ATTIVO CIRCOLANTE
9.399.282
Magazzino
3.713.089
3.848.771
3.952.809
Liquidità differite
3.894.754
5.022.118
6.982.394
Liquidità immediate
1.791.439
1.183.053
861.651
CAPITALE INVESTITO
83,07%
10.053.942
85,23%
11.796.854
12,64%
87,36%
11.315.225
100%
11.795.642
100%
13.503.669
100%
3.686.147
32,58%
4.099.661
34,76%
4.979.086
36,87%
MEZZI PROPRI E PASSIVITA’
MEZZI PROPRI
Capitale sociale
1.032.000
1.032.000
2.064.000
Riserve
2.654.147
3.067.661
2.915.086
PASSIVITA’ CONSOLIDATE
1.403.568
12,40%
1.833.297
15,54%
1.880.669
Finanziarie
849.161
1.218.283
1.325.964
Non finanziarie
554.407
615.014
554.705
PASSIVITA’ CORRENTI
6.225.510
Finanziarie
Non finanziarie
CAPITALE DI FINANZIAMENTO
55,02%
5.862.684
49,70%
6.643.914
763.211
594.709
404.048
5.462.299
5.267.975
6.239.866
11.315.225
100%
11.795.642
100%
13.503.669
13,93%
49,20%
100%
Lo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario è strumentale alla comprensione della
composizione degli impieghi e delle fonti ed alla costruzione degli indicatori di equilibrio finanziario, di
breve e lungo termine.
Anno 2003
Anno 2004
%
€
Anno 2005
%
€
%
€
IMPIEGHI
CAPITALE INVESTITO OPERATIVO
9.385.159
10.469.701
- Passività operative
6.016.555
5.882.715
12.198.492
CAPITALE INVESTITO OPERATIVO NETTO
3.368.604
63,58%
4.586.986
77,58%
5.407.964
85,91%
IMPIEGHI EXTRA OPERATIVI
1.929.915
36,42%
1.325.667
22,42%
887.134
14,09%
CAPITALE INVESTITO NETTO
5.298.519
100,00%
5.912.653
100,00%
6.295.098
100,00%
MEZZI PROPRI
3.686.147
69,57%
4.099.661
69,34%
4.565.086
72,52%
DEBITI FINANZIARI
1.612.372
30,43%
1.812.992
30,66%
1.730.012
27,48%
CAPITALE DI FINANZIAMENTO
5.298.519
100,00%
5.912.653
100,00%
6.295.098
100,00%
6.790.528
Relazione sulla gestione
Tab. 2.2 - Stato Patrimoniale per aree funzionali
FONTI
Lo stato patrimoniale riclassificato per aree gestionali è invece funzionale alla comprensione del
fabbisogno di finanziamento e della dinamica della struttura finanziaria, consentendo la correlazione
delle categorie impieghi e fonti, che confrontata con i margini economici corrispondenti permette di
costruire specifici indicatori di redditività.
Tab. 2.3 - Conto economico riclassificato
Anno 2003
Ricavi delle vendite
Anno 2004
%
€
Anno 2005
%
€
%
€
15.519.792
15.491.029
Altri ricavi
173.157
221.588
202.658
Variazione rimanenze
166.049
394.284
-108.617
VALORE DELLA PRODUZIONE
15.858.998
Costi esterni
Consumo materie prime, sussidiarie di consumo
100,00%
16.106.901
17.035.642
100%
17.129.683
13.313.069
13.742.328
14.316.763
4.574.378
5.300.842
5.480.611
21
100,00%
e merci
Altri costi operativi esterni
8.738.691
VALORE AGGIUNTO
2.545.929
Costi del personale
1.057.854
MARGINE OPERATIVO LORDO
Ammortamenti e svalutazioni
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti e svalutazioni
RISULTATO OPERATIVO
1.488.075
8.441.486
16,05%
2.364.573
8.836.152
14,68%
1.307.446
9,38%
1.057.127
2.812.920
16,42%
1.519.177
6,56%
1.293.743
311.827
312.233
317.682
303.462
299.707
303.936
8.365
12.526
7,55%
13.746
1.176.248
7,42%
744.894
4,62%
976.061
5,70%
RISULTATO DELL’AREA EXTRA CARATTERISTICA
91.577
0,58%
29.134
0,18%
78.729
0,46%
Proventi extra caratteristici
91.577
29.134
78.729
0
0
0
Oneri extra caratteristici
RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA
RISULTATO DELL’AREA STRAORDINARIA
Proventi straordinari
1.267.825
7,99%
774.028
4,81%
1.054.790
6,16%
-294.144
-1,85%
48.039
0,30%
-151.127
-0,88%
16.697
72.065
31.359
Oneri straordinari
310.841
24.026
182.486
RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA
973.681
6,14%
822.067
5,10%
903.663
5,28%
FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE
372.701
2,35%
200.511
1,24%
183.473
1,07%
Oneri finanziari
372.701
RISULTATO LORDO
600.980
3,79%
621.556
Imposte sul reddito
345.091
2,18%
327.191
RISULTATO NETTO
255.889
1,61%
294.365
200.511
183.473
3,86%
720.190
4,20%
344.436
1,83%
375.754
2,19%
Relazione sulla gestione
Le aree gestionali del conto economico riclassificato sono articolate distinguendo tra gestione
produttiva ordinaria (operativa ed extra-caratteristica), gestione straordinaria e gestione finanziaria.
2.1.4 La situazione economica
Tab. 2.4 - Indici economici di redditività
Indice
Formula
2003
2004
2005
ROI
Reddito operativo/capitale
investito operativo netto
34,92%
16,24%
18,05%
ROE
Reddito netto/mezzi propri
6,94%
7,15%
7,55%
ROS
Reddito operativo/ricavi dalle vendite
7,58%
4,81%
5,73%
Costo medio mezzi di terzi
Oneri finanziari/debiti finanziari
23,12%
11,06%
10,61%
Tutti gli indici di natura economica segnano una dinamica positiva rispetto all’anno precedente.
L’azienda dimostra una buona redditività, intesa come attitudine a generare in modo durevole reddito
che remuneri adeguatamente il capitale investito.
Atteso che i mezzi apportati dagli azionisti hanno diritto ad una remunerazione che paghi il costo
opportunità ed il rischio specifico e sistematico dell’azienda, dal confronto fra ROI (18,05%) e costo
medio dei mezzi di terzi (10,61%), si può evincere che nel corso del 2005 l’azienda ha creato valore
per l’azionista, risultando per esso un investimento redditizio.
2.1.5 La situazione patrimoniale
22
Tab. 2.5 - Indici patrimoniali di solidità
Indice
Formula
Indice di
indebitamento
Passività consolidate e correnti/capitale di
finanziamento
Indice di autonomia Mezzi propri/capitale di finanziamento
finanziaria
Quoziente primario Mezzi propri/attivo fisso
di struttura
2003
2004
2005
67,42%
65,24%
63,13%
32,58%
34,76%
36,87%
1,92
2,35
2,92
La solidità di Monnalisa, quindi la sua capacità di far fronte ad eventi che potrebbero stressare la
struttura finanziaria, dipende dalla correlazione esistente tra investimenti e capitali e dal grado di
indebitamento nei confronti di terzi.
Graf. 2.2 - Confronto fra patrimonio netto ed attivo fisso
Relazione sulla gestione
A sostenere una unità di investimento di Monnalisa, ci sono quasi tre unità di mezzi propri.
Graf. 2.3 - Composizione mezzi di terzi
Anche la composizione delle fonti di finanziamento è positiva, indicando una articolazione tra più
interlocutori ed un maggior ricorso a mezzi di terzi non onerosi.
2.1.6 La situazione finanziaria
Tab. 2.6 - Indici finanziari di liquidità
Indice
Formula
2003
2004
2005
Quoziente di disponibilità
Attivo circolante/passività correnti
1,51
1,71
1,78
Quoziente di tesoreria
Liquidità immediate e differite/passività correnti
0,91
1,06
1,18
Margine di tesoreria (€)
Liquidità immediate e differite - passività correnti
-539.317
342.487
1.200.131
La liquidità rappresenta la capacità dell’azienda di far fronte agli impegni assunti (passività correnti)con
le attività correnti. Non solo Monnalisa ha una ottima liquidità, ma questa si è andata sviluppando negli
ultimi tre anni, migliorandone sensibilmente gli indici.
23
Relazione sulla gestione
2.1.7 Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
Il prospetto di determinazione del valore aggiunto prodotto, che si riporta di seguito, è tratto dalle linee
guida del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale ed è finalizzato ad evidenziare il valore aggiunto creato
ai fini della sua distribuzione ai vari interlocutori aziendali.
Il valore aggiunto misura infatti la ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio, rispetto agli interlocutori
destinatari della sua distribuzione. Il prospetto riclassifica il conto economico dell’esercizio, considerando,
da una parte i proventi dalla vendita dei prodotti, e dall’altra, i costi sostenuti per l’acquisto di beni e
servizi.
A quanto ottenuto da tale differenza si somma algebricamente il risultato della gestione straordinaria
e gli ammortamenti (se si vuole pervenire ad un valore aggiunto globale netto), sebbene essi
rappresentino una sorta di remunerazione dell’entità azienda, che con essi reintegra il capitale investito
nei fattori produttivi.
Tab. 2.7 - Prospetto di determinazione del valore aggiunto
31/12/2004
31/12/2005
A
Valore della produzione
16.106.901
17.129.683
1
Ricavi delle vendite e delle prestazioni rettifiche di ricavo
15.491.029
17.035.642
2
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti in corso di lavorazione,semilavorati e finiti (merci)
394.284
-108.617
3
Variazione lavori in corso su ordinazione
4
Altri ricavi e proventi
221.588
202.658
16.106.901
17.129.683
Ricavi della produzione tipica
5
Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia)
B
Costi intermedi di produzione
7.743.944
8.519.537
6
Consumi di materie prime
4.001.724
4.124.850
24
Consumi di materie sussidiarie
Consumi di materie di consumo
Costi di acquisto di merci
1.034.371
1.564.758
7
Costi per servizi
1.766.812
2.117.935
8
Costi per godimento di beni di terzi
595.038
779.434
9
Accantonamento per rischi
12.526
13.746
10
Variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
263.433
-209.333
11
Oneri diversi di gestione
70.040
128.148
8.362.957
8.610.957
48.039
-151.127
+/- saldo componenti straordinari
48.039
-151.127
Ricavi straordinari
72.065
31.358
Costi straordinari
-24.026
-182.486
8.410.996
8.459.018
299.707
303.935
8.111.289
8.155.083
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO
C
Componenti accessori e straordinari
12
+/- saldo gestione accessoria
Ricavi accessori
Costi accessori
13
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
Ammortamenti della gestione
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
La distribuzione del valore aggiunto rappresenta quanta parte della ricchezza prodotta dall’azienda
vada agli stakeholder che hanno contribuito in vario modo a generarla; dipende perciò direttamente
dalla mappa degli interlocutori aziendali e dal grado di coinvolgimento degli stessi nell’attività.
31/12/2004
A
B
C
D
E
Remunerazione del personale
1.363.301
Personale dipendente
16,81%
31/12/2005
1.578.886
1.363.301
1.578.886
a) remunerazioni dirette e premio
941.253
1.090.355
b) remunerazioni indirette
366.193
428.822
c) rimborsi spese e spese sicurezza
10.602
15.023
d) spese mensa
13.787
16.622
e) formazione
31.466
28.064
Remunerazione lavoro autonomo
135.550
1,67%
82.932
Cooperativa di servizi
23.703
0
Liberi professionisti
111.847
82.932
Remunerazione dell’indotto: aziende collegate
917.134
Cut snc: prototipi
202.554
196.928
Penta Service Srl: sviluppi e piazzamenti
714.580
730.229
11,31%
46,54%
927.157
Remunerazione dell’indotto: aziende façoniste
3.774.726
Costi per ricamo, stampa, cucito, stiro, tintura
3.774.726
Remunerazione dell’indotto: agenti e rappresentanti
1.082.562
a)remunerazioni dirette
1.033.500
1.090.770
49.062
47.829
b)remunerazioni indirette
F
%
3.528.236
%
19,36%
1,02%
11,37%
43,26%
25
3.528.236
13,35%
4,49%
1.138.599
Remunerazione della Pubblica Amministrazione
364.280
385.388
Imposte dirette
327.191
344.436
Imposte indirette
37.089
40.952
13,96%
4,73%
Sovvenzioni in c/esercizio
G
H
I
L
Remunerazione del capitale di credito
171.377
Oneri per capitali a breve termine
127.150
47.523
Oneri per capitali a lungo termine
44.227
57.221
Remunerazione del capitale di rischio
0
Dividendi
0
2,11%
0,00%
104.744
0
1,28%
0,00%
0
Remunerazione dell’azienda
294.365
Variazione riserve
294.365
Liberalità esterne
7.995
0,10%
33.387
0,41%
8.111.289
100,00%
8.155.083
100,00%
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
3,63%
375.754
Relazione sulla gestione
Tab. 2.8 – Distribuzione del valore aggiunto
4,61%
375.754
Relazione sulla gestione
Seppur in diminuzione rispetto allo scorso anno, l’indotto - rappresentato dalle aziende façoniste continua a ricevere la quota più alta di destinazione del valore aggiunto.
Cresce invece la percentuale di ripartizione spettante ai dipendenti, a causa soprattutto dell’aumento
nell’organico.
Resta concreta la politica di mancata distribuzione degli utili, a dimostrazione di una governance
di impegno e fiducia rispetto agli sviluppi futuri dell’azienda, dei quali vengono poste le basi, nel
contempo, mediante l’accantonamento degli utili prodotti.
Tav. 2.1 - Mappa degli stakeholder e distribuzione del valore aggiunto 2005
€ 3.528.236
€ 927.157
€ 375.754
€ 1.578.886
Associazioni di categoria
€ 82.932
Ambiente
Concorrenti
Façonisti
Aziende collegate
Sindacati
Lavoro autonomo
Clienti
Azionisti
Azienda
Consumatori
Agenti
Fornitori
€ 1.138.599
Dipendenti
Enti locali
Banche
Pubblica
Amministrazione
Comunità locale e scuole
€ 385.388
Dividendi € 0
€ 104.744
€ 33.387
Tab. 2.9 - Destinazione Valore Aggiunto nel triennio 2003-2005
2003
2004
2005
13,29%
16,81%
19,36%
Aziende collegate
8,53%
11,31%
11,37%
Aziende façoniste
49,93%
46,54%
43,26%
Lavoro autonomo
2,89%
1,67%
1,02%
Azienda
3,09%
3,63%
4,61%
Liberalità esterne
0,03%
0,10%
0,41%
14,61%
13,35%
13,96%
4,57%
4,49%
4,73%
0
0
0
3,40%
2,11%
1,28%
26
Personale
Agenti
Pubblica Amministrazione
Capitale di rischio
Capitale di credito
2.2 Ricerca e sviluppo
Ai sensi dell’articolo 2428 comma 2 numero 1, si dà atto che le uniche attività aziendali ascrivibili a
ricerca e sviluppo sono quelle connesse all’ideazione e progettazione delle collezioni.
Coerentemente, ai fini Irap, si è fatto ricorso alla deduzione, prevista dall’art.1, comma 347, L. 311/04,
del costo del personale addetto alla ricerca: complessivamente per gli addetti all’ufficio stile e
parzialmente per gli addetti al reparto progettazione, in proporzione sul monte ore dedicate ad attività
di ricerca e sviluppo.
2.3 Investimenti
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti nelle seguenti aree:
Acquisizioni dell’esercizio
Impianti e macchinari
140.521
Attrezzature industriali e commerciali
4.585
Altri beni
154.776
2.4 Rapporti infragruppo
Relazione sulla gestione
Immobilizzazioni
Nel corso dell’esercizio sono proseguiti i consueti rapporti instaurati nei passati esercizi con imprese
controllate, collegate, controllanti e consorelle. Tali rapporti, che non comprendono operazioni atipiche
e/o inusuali, sono regolati da normali condizioni di mercato.
2.5 Azioni proprie
La società non possiede né in modo diretto o indiretto azioni proprie o della società controllante.
2.6 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
La campagna invernale 2006 che si è da poco conclusa ha registrato risultati positivi per l’azienda,
confermando le aspettative elaborate a budget.
2.7 Evoluzione della gestione
Il 2006 vedrà proseguire le strategie avviate nel 2005 che sulla base di quanto emerso sino ad oggi
appaiono efficaci ed efficienti per affrontare le tante sfide che il mercato dell’abbigliamento sembra
prospettare.
27
2.8 Documento programmatico sulla sicurezza
Ai sensi dell’allegato B, punto 26, del D. Lgs. n. 196/2006 recante il Codice in materia di protezione dei dati
personali, gli amministratorI danno atto che la società si è adeguata alle misure in materia di protezione
dei dati personali, alla luce delle disposizioni introdotte dal D. Lgs. n. 196/2006 secondo i termini e
le modalità ivi indicate. In particolare, si segnala che il Documento Programmatico sulla sicurezza,
depositato presso la sede sociale e liberamente consultabile, è stato redatto in data 03/03/05.
2.9 Sedi secondarie
La società, oltre che presso la sede sociale, svolge la propria attività in:
Arezzo, Via Madame Curie n.7/9 - Arezzo, Loc. Ponte alla Nave n.8 - Firenze, Via del Corso n.66/R.
2.10 Destinazione del Risultato di esercizio
Si propone all’assemblea di destinare così il risultato di esercizio:
Utile di esercizio al 31/12/05
Euro
375.754
5% a riserva legale
all’organo amministrativo
Euro
Euro
18.788
35.696
Al nuovo esercizio
Euro
321.270
Vi ringraziamo per la fiducia accordataci e Vi invitiamo ad approvare il bilancio così come presentato.
L’Amministratore Unico
Piero Iacomoni
28
Prospetti di Bilancio
MONNALISA S.P.A.
Prospetti di Bilancio
Reg. Imp. 01163300518
Rea 87271
Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR)
Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati
Bilancio al 31/12/2005
29
30
Prospetti di Bilancio
31
Prospetti di Bilancio
32
Prospetti di Bilancio
33
Prospetti di Bilancio
34
Prospetti di Bilancio
35
Prospetti di Bilancio
Prospetti di Bilancio
36
L’Amministratore Unico
Piero Iacomoni
MONNALISA S.P.A.
Nota integrativa
Reg. Imp. 01163300518
Rea 87271
Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR)
Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati
Bilancio al 31/12/2005
Criteri di formazione
La presente Nota Integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 2427 del Codice civile, costituisce, ai sensi e
per gli effetti dell’articolo 2423, parte integrante del presente Bilancio.
Gli schemi e le tabelle impiegati espongono informazioni atte ad esprimere in modo adeguato la
situazione della società, senza che si sia reso necessario indicare informazioni complementari.
Si precisa altresì che:
non sono stati effettuati raggruppamenti di voci né dello stato patrimoniale né del conto
economico;
vi è perfetta comparabilità fra le poste del bilancio dell’esercizio in esame e quelle dell’esercizio
precedente;
ai sensi dell’art. 2424, non sono riscontrabili elementi dell’attivo o del passivo tali da ricadere sotto
più voci dello schema.
Rispetto agli anni precedenti, la presente Nota integrativa riporta alcuni riferimenti e rimandi ai contenuti
della Performance Sociale (capitolo 6 del presente documento), a significare l’integrazione tra gli aspetti
economico-patrimoniali descritti nel Bilancio e gli indicatori rappresentativi della realtà aziendale nei
confronti dei vari stakeholder. Tali riferimenti verranno evidenziati mediante il simbolo “ ”.
Criteri di valutazione
I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31/12/2005 non si discostano da quelli utilizzati
per la formazione dei bilanci dei precedenti esercizi, in particolare nelle valutazioni e nella continuità
dei medesimi principi, fatte salve le variazioni derivanti dall’applicazione dei nuovi principi introdotti
dalla vigente legislazione.
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza,
nella prospettiva della continuazione dell’attività, tenendo conto della funzione economica
dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato, senza effettuare deroghe ai criteri di valutazione
previsti dalla vigente legislazione, interpretati ed integrati, ove necessario, dai principi contabili
deliberati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e ragionieri e, in difetto, da quelli emanati
dall’International Standards Board.
In particolare ci si è attenuti ai principi di redazione di cui all’art.2423-bis del Codice Civile, finalizzati ad
una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e del
risultato economico dell’esercizio.
L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi
componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che
dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati.
In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato
contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello
in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti).
La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai
37
Nota integrativa
fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi.
La valutazione effettuata tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del
passivo considerato esprime, da una parte, il principio della prevalenza della sostanza sulla forma
- peraltro obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul
bilancio -, dall’altra, consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica
sottostante gli aspetti formali.
Di seguito, si riportano i criteri di valutazione adottati per singola posta.
Immobilizzazioni
Immateriali
Sono iscritte al costo storico di acquisizione, integrato dagli eventuali oneri accessori, ed esposte al
netto degli ammortamenti effettuati a quote costanti secondo piani di ammortamento individuati in
rapporto alla residua possibilità di utilizzazione e imputati direttamente alle singole voci.
In dettaglio:
i costi di impianto e di ampliamento, iscritti con il consenso del Collegio sindacale, sono stati
ammortizzati con metodo diretto sulla base del principio della residua possibilità di utilizzazione,
stimata in cinque anni;
i costi per utilizzazione di opere dell’ingegno, nello specifico costi per software, sono stati
ammortizzati in un periodo di cinque anni, in considerazione della loro validità pluriennale;
i costi di acquisizione, registrazione e tutela dei marchi sono stati ammortizzati direttamente in
conto, sulla base della loro utilità futura, determinata in un periodo di dieci anni;
la voce “avviamento”, conseguente all’acquisto di un negozio di abbigliamento in Via del Corso
a Firenze, è stata iscritta nell’attivo con il consenso del Collegio sindacale per un importo pari al
costo sostenuto ed ammortizzato in un periodo di 10 esercizi, corrispondente alle aspettative di
utilità economica apportata dal complesso aziendale acquisito a titolo oneroso, in linea con
quanto previsto dal Principio Contabile n.24. Tale durata è da ritenersi specificamente correlata
al fattore “immagine” ed alle caratteristiche del settore;
le migliorie su beni di terzi sono state ammortizzate sulla base della residua possibilità di utilizzo dei
beni stessi in forza del titolo di possesso.
38
Materiali
Sono iscritte al costo di acquisto, tenendo conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per il loro
utilizzo, rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento.
Non esistono immobilizzazioni risultanti da costruzioni in economia.
Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate sulla base di aliquote
costanti coerenti con l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del
criterio della residua possibilità di utilizzazione e nel rispetto dell’effettivo utilizzo del bene.
L’ammortamento attuato risulta coincidente con l’applicazione dei coefficienti massimi di ammortamento
stabiliti dal D.M. 31.12.88, da ritenersi rappresentativi del periodo di normale deperimento dei beni in
relazione allo specifico settore di attività.
Le aliquote applicate, non modificate rispetto all’esercizio precedente e ridotte alla metà nell’esercizio
di entrata in funzione del bene, sono le seguenti:
Categoria
%
Fabbricati destinati all’industria
3%
Macchinari, operatori, impianti
12,5%
Mobili e macchine ordinarie ufficio
12%
Macchine d’ufficio elettromeccanografiche ed elettroniche
20%
Automezzi da trasporto
20%
Autovetture
25%
Non sono state effettuate rivalutazioni di alcun tipo.
I costi di manutenzione e riparazione sono stati imputati al conto economico nell’esercizio nel quale
sono stati sostenuti, se ritenuti di natura ordinaria, ovvero capitalizzati sui cespiti cui si riferiscono, se
Finanziarie
Nota integrativa
ritenuti incrementativi della vita utile del bene ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di
utilizzazione degli stessi. Non essendosene verificati i presupposti non sono state effettuate svalutazioni
delle immobilizzazioni, sia materiali che immateriali, da imputarsi alla loro ridotta attitudine a determinare
i futuri risultati economici o alla loro prevedibile vita utile o al loro valore di mercato.
Le partecipazioni sono state iscritte al valore corrispondente a quello di acquisto e/o di sottoscrizione
nel rispetto del principio del minore tra il costo ed il valore di mercato. I crediti immobilizzati sono iscritti
al presunto valore di realizzo.
Operazioni di locazione finanziaria (leasing)
Le operazioni di locazione finanziaria sono rappresentate in bilancio secondo il metodo patrimoniale,
contabilizzando a conto economico i canoni corrisposti secondo il rigoroso principio di competenza e
capitalizzando il cespite al momento del riscatto.
In apposita sezione della nota integrativa sono fornite le informazioni complementari relative alla
rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria secondo il metodo finanziario.
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni di lease back.
Crediti
Sono esposti prudenzialmente secondo il loro presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore
nominale è ottenuto mediante fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione le condizioni
economiche generali e di settore.
Debiti
Sono rilevati al valore nominale, modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione, ritenuto
rappresentativo del valore di estinzione.
Ratei e risconti
Sono stati determinati secondo criterio di rigorosa competenza economica, con proporzionale
ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi sugli esercizi medesimi.
Rimanenze di magazzino
I criteri di valutazione adottati, invariati rispetto all’esercizio precedente, sono i seguenti:
le materie prime, sussidiarie, accessorie e di consumo sono state iscritte sulla base del costo
di acquisto, integrato degli oneri accessori e valorizzate secondo il metodo LIFO. Il valore così
attribuito a tali categorie è aderente ai relativi costi correnti ed al costo di sostituzione alla data di
chiusura dell’esercizio;
i prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti sono valutati al minore tra il costo di
produzione ed il presunto valore di realizzo. Il costo di produzione è stato determinato includendo
tutti i costi direttamente imputabili ai prodotti, avendo riguardo alla fase raggiunta nello stato di
avanzamento del processo produttivo.
Non è stato stanziato alcun Fondo Svalutazione trattandosi di beni perlopiù riferibili alla stagione corrente
o iscritti sulla base di un valore di presunto realizzo.
Fondi per rischi ed oneri
Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura
dell’esercizio non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione
di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla
costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.
Fondo TFR
Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di
lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.
39
Nota integrativa
Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di
chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere
ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data.
Imposte sul reddito e fiscalità differita
Le imposte, accantonate secondo il principio di competenza, rappresentano:
accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l’esercizio, determinate secondo le
aliquote e le norme vigenti;
l’ammontare delle imposte differite o anticipate in relazione a differenze temporanee sorte o
annullate nell’esercizio.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi per vendite dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che
normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni.
I ricavi di natura finanziaria vengono riconosciuti in base alla competenza temporale.
I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono determinati in base al periodo di esecuzione e maturazione.
I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono stabiliti al cambio corrente alla
data nella quale la relativa operazione è compiuta.
I resi di prodotti finiti vengono contabilizzati nell’esercizio in cui la merce viene restituita dal cliente.
Criteri di conversione dei valori espressi in valuta
40
I crediti e i debiti espressi originariamente in valuta diversa dall’euro, iscritti in base ai cambi in vigore
alla data in cui sono sorti, sono stati allineati ai cambi correnti alla chiusura del bilancio, sulla base
delle rilevazioni effettuate dalla stampa specializzata.
In particolare :
le attività e passività che non costituiscono immobilizzazioni nonché i crediti finanziari immobilizzati
sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio.
Gli utili e le perdite che derivano dalla conversione dei crediti e dei debiti sono rispettivamente
accreditati e addebitati al Conto Economico alla voce 17 bis “Utili e perdite su cambi”.
L’eventuale utile netto, derivante dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta,
concorre alla formazione del risultato d’esercizio e, in sede di approvazione del bilancio e conseguente
destinazione del risultato, è da iscriversi , per la parte non assorbita dalla eventuale perdita d’esercizio,
in apposita riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.
Le immobilizzazioni in valuta sono iscritte al tasso di cambio vigente al momento del loro acquisto
o a quello inferiore alla data di chiusura dell’esercizio, solo se le variazioni negative hanno
determinato una perdita durevole di valore delle immobilizzazioni stesse.
Non si segnalano effetti significativi delle variazioni dei cambi valutari tra la chiusura dell’esercizio e la
data di formazione del bilancio.
Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi
I rischi relativi a garanzie concesse per debiti altrui sono stati indicati per un importo pari all’ammontare
delle garanzie prestate; tra queste la fidejussione per € 211.747 a favore della Penta Service srl, oltre ad
ipoteche per complessive € 2.065.828 gravanti sull’immobile di proprietà sociale a garanzia dei mutui
in essere. Gli impegni sono stati indicati nei conti d’ordine al valore nominale, desunto dalla relativa
documentazione.
Le immobilizzazioni materiali acquisite con contratti di locazione finanziaria, evidenziate per € 1.123.291,
sono state iscritte al valore desunto dalla documentazione esistente.
Rientra nei conti d’ordine, come sistema improprio dei rischi, anche il portafoglio anticipato presso gli
istituti bancari per € 100.504.
Dati sull’occupazione
L’organico medio aziendale, ripartito per categoria, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le
seguenti variazioni:
31/12/2005
31/12/2004
1
1
Impiegati
37
34
3
Operai
14
13
1
52
48
4
Dirigenti
Variazioni
Altri
Nota integrativa
Organico
Nel corso del 2005, si sono avute 17 assunzioni (4 impiegati e 13 operai), 13 dimissioni (2 impiegati
e 11 operai) ed un passaggio interno da operaio ad impiegato. Il turnover netto rispetto al 2004 è
stato positivo di quattro unità. Il 77% delle dimissioni ed il 50% delle assunzioni hanno riguardato l’area
magazzino spedizioni che nei mesi estivi ed invernali necessita di personale a tempo determinato per
far fronte ai picchi di lavoro stagionale. E’ da sottolineare che il 70% delle persone interessate da questi
contratti a termine non varia di stagione in stagione ormai da alcuni anni: Monnalisa ha inteso infatti
creare un rapporto di fiducia con lo scopo di limitare il senso di precarietà del rapporto di lavoro e
garantire nel contempo un adeguato livello di esperienza e specializzazione del personale coinvolto.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell’industria tessile abbigliamento 28
maggio 2004, scaduto al 31/12/05 per quanto attiene la parte economica, il cui rinnovo è previsto per
il corrente mese di aprile.
Attività
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
414.000
414.000
Il saldo rappresenta la quota residua dei versamenti dovuti dagli azionisti per effetto della sottoscrizione
effettuata nel corso dell’esercizio così perfezionando la delibera assembleare di aumento del capitale
sociale assunta il 20/12/99.
B) IMMOBILIZZAZIONI
I. Immobilizzazioni immateriali
Descrizione costi
Impianto e ampliamento
Valore
31/12/2004
Incrementi
esercizio
2.700
Decrementi
esercizio
Amm.to
esercizio
Valore
31/12/2005
1.350
1.350
Ricerca, sviluppo e pubblicità
Diritti brevetti industriali
41.119
2.618
15.904
27.833
Concessioni, licenze, marchi
32.401
5.345
5.614
32.132
127.400
18.200
109.200
68.338
22.177
46.161
63.245
216.676
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre
Arrotondamento
271.958
7.963
41
Nota integrativa
Il costo storico all’inizio dell’anno era così composto:
Descrizione costi
Costo storico Fondo amm.to
Impianto ampliamento
Rivalutazioni
Svalutazioni
Valore netto
10.101
7.401
2.700
241.236
200.117
41.119
44.484
12.083
32.401
182.000
54.600
127.400
162.742
94.404
68.338
640.563
368.605
271.958
Ricerca, sviluppo e pubblicità
Diritti brevetti industriali
Concessioni, licenze, marchi
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre
Arrotondamento
Spostamenti da una ad altra voce
Nel bilancio al 31/12/2005 non sono state effettuate riclassificazioni delle immobilizzazioni immateriali
diverse da quelle effettuate in precedenza.
Rivalutazioni e svalutazioni effettuate nel corso dell’anno
Non essendosene verificati i presupposti, non sono state effettuate svalutazioni per le immobilizzazioni
immateriali di durata indeterminata.
La composizione della voce costi di impianto e ampliamento è la seguente :
42
Costi di impianto e ampliamento
Descrizione costi
Valore
31/12/2004
Costituzione
Incremento
esercizio
Decremento
esercizio
Ammortamento
esercizio
Valore
31/12/2005
2.701
1.350
1.351
2.701
1.350
1.351
Trasformazione
Fusione
Aumento capitale sociale
Altre variazioni atto costitutivo
I costi iscritti sono ragionevolmente correlati ad una utilità protratta in più esercizi, e sono ammortizzati
sistematicamente in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione.
Rivalutazioni immobilizzazioni immateriali alla fine dell’esercizio
Ai sensi dell’articolo 10 legge n. 72/1983, si attesta che non sono state effettuate rivalutazioni monetarie
e deroghe ai criteri di valutazione civilistica su nessuna delle immobilizzazioni immateriali iscritte nel
bilancio della società al 31/12/2005, né sono stati imputati oneri finanziari ai conti iscritti all’attivo.
II. Immobilizzazioni materiali
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
1.408.967
1.379.650
29.317
Descrizione
Importo
Costo storico
1.365.469
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica
Ammortamenti esercizi precedenti
Nota integrativa
Terreni e fabbricati
(646.388)
Svalutazione esercizi precedenti
Saldo al 31/12/2004
719.081
Acquisizione dell’esercizio
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica dell’esercizio
Svalutazione dell’esercizio
Cessioni dell’esercizio
Giroconti positivi (riclassificazione)
Giroconti negativi (riclassificazione)
Interessi capitalizzati nell’esercizio
Ammortamenti dell’esercizio
(40.951)
Saldo al 31/12/2005
678.130
MONNALISA
43
®
Impianti e macchinari
Descrizione
Costo storico
Importo
849.072
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica
Ammortamenti esercizi precedenti
(682.314)
Svalutazione esercizi precedenti
Saldo al 31/12/2004
166.758
Acquisizione dell’esercizio
140.521
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica dell’esercizio
Svalutazione dell’esercizio
Cessioni dell’esercizio
(8.236)
Giroconti positivi (riclassificazione)
Giroconti negativi (riclassificazione)
Interessi capitalizzati nell’esercizio
Ammortamenti dell’esercizio
(48.797)
Saldo al 31/12/2005
250.246
Nota integrativa
Attrezzature industriali e commerciali
Descrizione
Importo
Costo storico
57.196
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica
Ammortamenti esercizi precedenti
(55.294)
Svalutazione esercizi precedenti
Saldo al 31/12/2004
1.902
Acquisizione dell’esercizio
4.585
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica dell’esercizio
Svalutazione dell’esercizio
Cessioni dell’esercizio
Giroconti positivi (riclassificazione)
Giroconti negativi (riclassificazione)
Interessi capitalizzati nell’esercizio
Ammortamenti dell’esercizio
(2.678)
Saldo al 31/12/2005
3.809
Altri beni
Tale posta è costituita da: mobili ed arredi, macchine ordinarie di ufficio, automezzi e centro
elaborazione dati.
44
Descrizione
Costo storico
Importo
1.593.595
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica
Ammortamenti esercizi precedenti
(1.101.686)
Svalutazione esercizi precedenti
Saldo al 31/12/2004
491.909
Acquisizione dell’esercizio
156.776
Rivalutazione monetaria
Rivalutazione economica dell’esercizio
Svalutazione dell’esercizio
Cessioni dell’esercizio
(23.638)
Giroconti positivi (riclassificazione)
Giroconti negativi (riclassificazione)
Interessi capitalizzati nell’esercizio
Ammortamenti dell’esercizio
Saldo al 31/12/2005
(148.265)
476.782
Totale rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali alla fine dell’esercizio
Ai sensi dell’articolo 10 legge n.72/1983, si attesta che non sono state effettuate rivalutazioni monetarie
e deroghe ai criteri di valutazione civilistica di nessuna delle immobilizzazioni materiali iscritte nel
bilancio della società al 31/12/2005.
Come già evidenziato nelle premesse della presente nota integrativa, le immobilizzazioni materiali non
Nota integrativa
sono state rivalutate in base a leggi speciali, generali o di settore e non si è proceduto a rivalutazioni
discrezionali o volontarie, né sono stati imputati oneri finanziari ai conti iscritti all’attivo.
Contributi in conto capitale
Nel corso dell’esercizio la società non ha ricevuto contributi in conto capitale che comportino restrizioni
e vincoli al libero uso dei cespiti.
III. Immobilizzazioni finanziarie
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
29.526
142.888
(113.362)
Partecipazioni
Descrizione
31/12/2004
Incremento
Decremento
31/12/2005
Imprese controllate
Imprese collegate
6.611
376
6.235
Imprese controllanti
Altre imprese
15.791
15.791
Arrotondamento
22.402
376
La variazione intervenuta è conseguente alla compensazione effettuata tra la partecipazione con la
società Arcata ed il relativo finanziamento dei soci.
In base all’art. 2427-bis C.C. si forniscono le seguenti informazioni relative alle partecipazioni
detenute.
Imprese collegate:
ARCATA LDA con sede in Madeira (Portogallo): € 6.235
Altre imprese:
CONAI ex art.38 D. Lgs 22/1997: € 23
BIMBO ITALIA SRL con sede in Arezzo: € 15.258
Polo Universitario Aretino con sede in Arezzo: € 510.
Le ultime due partecipazioni testimoniano il legame forte tra Monnalisa ed il territorio al quale appartiene.
La società Bimbo Italia Srl è infatti costituita da un insieme di imprese locali del settore abbigliamento
bambino finalizzato alla promozione ed internazionalizzazione dei prodotti e delle aziende. Il Polo
Universitario Aretino è invece un consorzio volto a favorire l’insediamento di facoltà e corsi di laurea ad
Arezzo e provincia.
Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione e su nessuna di esse
esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d’opzione o
altri privilegi.
Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell’esercizio aumenti di capitale a pagamento
o gratuito.
Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con le società partecipate.
22.026
45
Nota integrativa
Crediti
Descrizione
31/12/2004
Incremento
Decremento
31/12/2005
Imprese controllate
Imprese collegate
Imprese controllanti
Altri
120.486
7.500
120.486
7.500
120.486
7.500
120.486
7.500
Arrotondamento
La variazione è conseguente :
all’ utilizzo del conto Crediti v/erario per anticipi del TFR dovuto alla L.140 del 1997 ;
alla estinzione, per sopraggiunta scadenza, della polizza connessa all’accantonamento di fine
mandato dell’organo amministrativo;
alla stipula di una nuova polizza con scadenza prevista il 21/11/2020 e comportante un
accantonamento annuale di € 7.500.
Si attesta infine che nel bilancio non sono iscritte immobilizzazioni finanziarie per un valore superiore al
loro fair value.
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I. Rimanenze
46
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
3.944.656
3.843.940
100.716
I criteri di valutazione adottati sono invariati rispetto all’esercizio precedente e motivati nella prima parte
della presente Nota integrativa.
I valori sono perfettamente corrispondenti a quelli di realizzo tenuto conto che si riferiscono a beni
utilizzati nella stagione corrente.
II. Crediti
Il saldo di € 6.453.691 è così suddiviso secondo le scadenze.
Descrizione
Verso clienti
Entro12 mesi
Oltre12 mesi
Oltre 5 anni
Totale
5.564.530
5.564.530
708.927
708.927
Verso imprese controllate
Verso imprese collegate
Verso controllanti
Per crediti tributari
Per imposte anticipate
Verso altri
1.945
6.208
8.153
120.435
51.646
172.081
6.395.837
57.854
6.453.691
Arrotondamento
I crediti verso i clienti sono stati iscritti secondo il loro presumibile valore di realizzazione, corrispondente
alla differenza tra valore nominale e quanto accantonato al fondo svalutazione crediti.
Nota integrativa
Ai fini della determinazione di questo si evidenzia che:
le perdite certe derivanti da procedure concorsuali, transazioni stragiudiziali e prescrizioni sono
state contabilizzate a conto economico (voce B14) al netto del preesistente fondo svalutazione
crediti totalmente utilizzato;
l’ulteriore perdita che si presume di subire è stata stimata sulla base dell’esperienza e di ogni altro
elemento utile, stanziando a conto economico un idoneo accantonamento.
Il fondo svalutazione crediti ha subito le seguenti movimentazioni:
F.do svalutazione ex art. 2426 Codice civile
Importo
Saldo al 31/12/2004
12.528
Utilizzo nell’esercizio
12.528
Accantonamento esercizio
13.746
Saldo al 31/12/2005
13.746
Si precisa che i crediti in valuta extra-Euro sono stati valutati al tasso di cambio a pronti alla data di
chiusura dell’esercizio ai sensi dell’articolo 2426, comma 1, 8-bis.
I crediti tributari sono rappresentati dal credito IVA per € 377.641 e da acconti imposte per € 330.179.
I crediti verso altri sono così costituiti:
Descrizione
Importo
Anticipi v/fornitori di servizi
130.761
Crediti per costi Anticipati
38.970
Note credito da Ricevere
2.350
47
Le imposte anticipate, pari ad € 8.153, si riferiscono a componenti negativi di reddito aventi una
deducibilità fiscale limitata e parzialmente differita (spese di rappresentanza/avviamento).
Di seguito, la ripartizione dei crediti per area geografica:
V / clienti
Italia
V / Controllate
V / collegate
V / controllanti
V / altri
4.801.328
Europa
172.081
Totale
4.973.409
629.685
629.685
Resto d’Europa
45.203
45.203
Resto del Mondo
88.314
88.314
Totale
5.564.530
172.081
5.736.611
Non sono state poste in essere operazioni che prevedano l’obbligo di retrocessione a termine.
III. Attività finanziarie
Non risultano attività finanziarie di natura corrente.
IV. Disponibilità liquide
Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura
dell’esercizio.
Descrizione
Depositi bancari e postali
31/12/2005
31/12/2004
857.608
Assegni
Denaro e altri valori in cassa
1.177.813
4.966
4.043
274
861.651
1.183.053
Arrotondamento
Nota integrativa
D) RATEI E RISCONTI
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
174.502
Variazioni
208.940
Descrizione
(34.438)
Importo
Canoni Leasing
146.061
Canoni Manutenzioni
6.619
Assicurazioni
9.514
Abbonamenti e riviste
265
Licenze e royalties
12.043
174.502
Misurano proventi e oneri la cui
competenza è anticipata o posticipata
rispetto alla manifestazione numeraria
e/o documentale; prescindono dalla
data di pagamento o riscossione dei
relativi proventi e oneri, comuni a due
o più esercizi e ripartibili in ragione del
tempo.
Anche per tali poste, i criteri adottati
nella valutazione e nella conversione
dei valori espressi in moneta estera
sono riportati nella prima parte della
presente nota integrativa.
Non sussistono, al 31/12/2005, ratei
e risconti aventi durata superiore a
cinque anni. La composizione della
voce è così dettagliata.
Passività
A) PATRIMONIO NETTO
Descrizione
Capitale
31/12/2004
Incrementi
Decrementi
31/12/2005
1.032.000
1.032.000
2.064.000
123.893
14.718
138.611
502.165
117.637
Riserva da sovrapprezzo azioni
48
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserve per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve
Riserva straordinaria
Versamenti in conto capitale
617.999
1.803
Versamenti conto copertura perdita
Fondo contributi in conto capitale art. 55 T.U.
Riserva per amm.ti anticipati art. 67 T.U.
Fondi riserve in sospensione di imposta
Riserve da conferimenti agevolati
Riserve di cui all’art. 15 d.l. 429/1982
Fondi plusvalenze (legge 168/1982)
Riserva fondi previdenziali integrativi
ex d.lgs n.124/1993
Riserva non distribuibile ex art. 2426
Riserva per conversione / arrotondamento in Euro
13) Fondo EX L.R. 28/1977
2
2
51.576
14) Riserva non distribuibile per diff.cambi
51.576
1.694
1.694
Altre
Arrotondamento
Utili (perdite) portati a nuovo
Utile (perdita) dell’esercizio
2.095.660
249.988
294.365
375.754
294.365
2.345.648
375.754
4.099.661
1.791.791
912.366
4.979.086
Capitale
sociale
All’inizio dell’esercizio precedente
Riserva
legale
1.032.000
Destinazione del risultato dell’esercizio
Riserva…
Risultato
d’esercizio
111.099
2.287.159
255.889
12.794
218.786
-255.889
Totale
3.686.147
Nota integrativa
Nella tabella che segue si dettagliano i movimenti nel patrimonio netto:
- attribuzione dividendi
- altre destinazioni
Altre variazioni
143.457
…
1
Alla chiusura dell’esercizio precedente
1.032.000
Destinazione del risultato dell’esercizio
123.893
2.649.403
294.365
14.718
251.682
-294.365
4.099.661
- attribuzione dividendi
- altre destinazioni
Altre variazioni
1.032.000
-500.362
…
-2
Risultato dell’esercizio corrente
375.754
Alla chiusura dell’esercizio corrente
2.064.000
138.611
2.400.721
375.754
4.979.086
L’incremento del capitale sociale è conseguente alla sottoscrizione effettuata nel corso dell’esercizio
ed alla imputazione dei versamenti in conto capitale fino ad allora effettuati. Le poste del patrimonio
netto sono così distinte secondo l’origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuta
utilizzazione nei tre mesi precedenti:
Natura / Descrizione
Capitale
Importo
2.064.000
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
Quota
disponibile
Utilizzazioni eff.
Utilizzazioni eff.
Nei 3 es. prec. Per Nei 3 es. prec. Per
copert. Perdite
altre ragioni
B
A, B, C
Riserve di rivalutazione
Riserva legale
Possibilità
utilizzo (*)
A, B
138.611
Riserve statutarie
B
A, B
Riserva per azioni proprie in
portafoglio
Altre riserve
Utili (perdite) portati a nuovo
Totale
55.073
A, B, C
55.073
2.345.648
A, B, C
2.345.648
2.400.721
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
2.400.721
* A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci.
Il capitale sociale, pari ad € 2.064.000, interamente sottoscritto alla chiusura dell’esercizio, risulta essere
stato versato per € 1.650.000. Il credito conseguente nei confronti degli azionisti è pari a € 414.000.
Il capitale sociale è composto da 400.000 azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 5,16.
In conformità con quanto disposto dal principio contabile n. 28 sul Patrimonio netto, si attesta che non
sussistono riserve di rivalutazione né riserve statutarie, né è prevista la distribuzione di alcun dividendo.
Nel patrimonio netto sono presenti:
riserve o altri fondi, costituite da Fondo ex L.R. 28/77 per € 51.576, che in caso di distribuzione
concorrono a formare il reddito imponibile della società;
riserve o altri fondi, utili ex s.n.c. per € 128, che in caso di distribuzione non concorrono a formare
il reddito imponibile dei soci indipendentemente dal periodo di formazione.
49
Nota integrativa
E’ da sottolineare che la scelta storica aziendale di non distribuire gli utili prodotti è confermata anche
in questo esercizio: un chiaro segno di impegno responsabile verso una sostenibilità aziendale duratura
e nel contempo una testimonianza di fiducia da parte dell’azionariato nei confronti delle potenzialità
dell’azienda.
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
Descrizione
31/12/2004
Per trattamento di quiescenza
Incrementi
Decrementi
31/12/2005
275.984
46.369
135.214
187.139
275.984
46.369
135.214
187.139
Per imposte, anche differite
Altri
Arrotondamento
Tale posta è costituita da:
€ 7.500, quale accantonamento per la cessazione del rapporto di collaborazione dell’attuale
amministratore;
€ 10.827, come Fondo Risoluzione Rapporti Agenti;
€ 2.228, quale fondo pensionistico integrativo a favore dei dipendenti stipulato con Previmoda;
€ 166.584, quale accantonamento indennità supplettiva clientela.
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
50
Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società al 31/12/2005 verso i dipendenti in
forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti.
La variazione rispetto allo scorso esercizio è così composta:
Variazioni
31/12/2004
TFR, movimenti del periodo
Incrementi
328.648
80.413
Decrementi
31/12/2005
45.795
363.266
Il contratto di lavoro prevede che i lavoratori con anzianità di servizio di almeno 8 anni possano chiedere
al datore di lavoro un’anticipazione non superiore al 70% del trattamento cui avrebbero diritto in caso
di cessazione del rapporto alla data richiesta. La richiesta è subordinata alla necessità del dipendente
di far fronte ad importanti spese sanitarie, acquisto di prima casa per sé o per i figli, spese connesse al
congedo di maternità o per formazione.
In Monnalisa a prescindere dalla rispondenza ai requisiti di cui sopra, il trattamento di fine rapporto
viene anticipato a tutti coloro che ne facciano richiesta.
D) DEBITI
Saldo al 31/12/2005
7.974.178
Saldo al 31/12/2004
7.091.349
Variazioni
882.829
Descrizione
Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
Oltre 5 anni
Totale
Obbligazioni
Obbligazioni convertibili
Nota integrativa
I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così articolata:
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso banche
404.048
1.325.964
1.730.012
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti verso fornitori
345.417
345.417
4.421.992
4.421.992
446.167
446.167
88.768
88.768
Debiti costituiti da titoli di credito
Debiti verso imprese controllate
Debiti verso imprese collegate
Debiti verso controllanti
Debiti tributari
Debiti verso istituti di previdenza
Altri debiti
937.522
4.300
941.822
6.643.914
1.330.264
7.974.178
Arrotondamento
In dettaglio:
i “Debiti v/ banche” sono comprensivi dei mutui passivi ed esprimono l’effettivo debito per capitale,
interessi ed oneri accessori maturati. Nel corso dell’anno, è stato acceso un finanziamento
chirografario con l’istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi € 400.000;
la voce “Acconti” comprende i versamenti ricevuti per forniture di prodotti non ancora effettuate;
i “Debiti v/fornitori” derivano esclusivamente da transazioni di natura commerciale; sono iscritti al
netto degli sconti commerciali, mentre quelli “cassa” sono rilevati al momento del pagamento;
i “Debiti tributari” sono complessivamente pari ad € 446.167, accolgono solo passività per
imposte certe e determinate; in particolare, debiti per IRES, per € 227.588 e debiti per IRAP, per
€ 101.839, entrambi al lordo degli acconti versati. Non esistono variazioni significative nella
consistenza della voce “Debiti Tributari”;
gli “Altri debiti” sono rappresentati per la maggior parte da debiti verso agenti per provvigioni da
maturare e da debiti verso il personale dipendente, regolarmente saldati nell’arco del 2006.
51
Come già rilevato, non sussistono operazioni che prevedano l’obbligo di retrocessione a termine,
né sussistono debiti verso soci per finanziamenti da ripartire secondo le scadenze e la clausola di
postergazione contrattuale.
La ripartizione dei Debiti al 31.12.2005 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente.
Debiti per Area
Geografica
Italia
Europa
Resto d’Europa
Resto del mondo
Totale
V / fornitori
4.251.442
V /Controllate
V / Collegate
V / Controllanti
V / Altri
941.822
Totale
5.193.264
39.850
39.850
7.701
7.701
122.999
122.999
4.421.992
941.822
L’unico debito assistito da garanzia ipotecaria sui beni della società è rappresentato da quello nei
confronti dell’istituto Unicredit, pari a residuo in conto capitale di € 234.907.
5.363.814
Nota integrativa
E) RATEI E RISCONTI
Non risultano partite di collegamento dell’esercizio da conteggiarsi col criterio della competenza
temporale.
Conti d’ordine
Descrizione
31/12/2005
31/12/2004
Variazioni
Sistema improprio dei beni altrui presso di noi
1.123.291
1.300.367
(177.076)
Sistema improprio degli impegni
2.277.575
6.427.575
(4.150.000)
100.504
850.966
(750.462)
3.501.370
8.578.908
(5.077.538)
Sistema improprio dei rischi
Raccordo tra norme civili e fiscali
Per la loro imputazione si rimanda a quanto esposto nella prima parte della presente nota integrativa.
Conto economico
A) Valore della produzione
Descrizione
Ricavi vendite e prestazioni
Variazioni rimanenze prodotti
31/12/2005
31/12/2004
Variazioni
17.035.642
15.491.029
1.544.613
(108.617)
394.284
(502.901)
202.658
221.588
(18.930)
17.129.683
16.106.901
1.022.782
Variazioni lavori in corso su ordinazione
52
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni
Altri ricavi e proventi
L’importo dei ricavi, esposto al netto di eventuali sconti, abbuoni e premi ai sensi dell’art. 2425-bis C.C.,
comprende gli importi provenienti dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi rientranti nella
gestione tipica della società, assolvendo le prescrizioni contenute nell’art. 2427 del C.C.
Sulla base del principio contabile N. 12 del CNDC e dei CNR, nella voce altri ricavi e proventi, sono stati
indicati i proventi relativi alla gestione accessoria non rientranti nell’attività caratteristica tra i quali:
locazioni attive di immobili;
locazioni attive per affitto d’azienda;
indennizzi assicurativi;
risarcimenti danni da corrieri e fornitori;
plusvalenze rientranti nella ordinaria alienazione di beni.
In apposita sottovoce del gruppo A5), sono indicati distintamente i contributi in conto esercizio maturati
secondo il criterio della competenza.
Ricavi per categoria di attività
Categoria
Vendite merci
Vendite prodotti
31/12/2005
31/12/2004
Variazioni
75.504
29.756
45.748
16.960.138
15.461.273
1.498.865
31.477
28.498
2.979
113.219
76.878
36.341
57.962
116.212
(58.250)
17.238.300
15.712.617
1.525.683
Vendite accessori
Prestazioni di servizi
Fitti attivi
Provvigioni attive
Altre
Area
Vendite
Prestazioni
Totale
Italia
11.282.951
11.282.951
Estero
5.955.349
5.955.349
17.238.300
17.238.300
Nota integrativa
Ricavi per area geografica
B) Costi della produzione
Descrizione
31/12/2005
31/12/2004
Variazioni
Materie prime, sussidiarie e merci
5.689.944
5.037.409
652.535
Servizi
7.845.481
7.849.335
(3.854)
779.434
472.728
306.706
1.085.755
941.253
144.502
344.034
291.340
52.694
80.413
69.440
10.973
Trattamento quiescenza e simili
1.450
1.283
167
Altri costi del personale
7.525
4.130
3.395
63.245
68.045
(4.800)
240.691
231.662
9.029
13.746
12.526
1.220
(209.333)
263.433
(472.766)
211.237
119.423
91.814
16.153.622
15.362.007
791.615
Godimento di beni di terzi
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di fine rapporto
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
Svalutazioni crediti attivo circolante
Variazione rimanenze materie prime
Accantonamento per rischi
Altri accantonamenti
Oneri diversi di gestione
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi
Sono strettamente correlati a quanto esposto nella relazione sulla gestione e all’andamento del punto
A (valore della produzione) del conto economico.
In tale voce sono stati iscritti i costi necessari alla produzione dei beni oggetto dell’attività ordinaria
dell’impresa.
Secondo il Documento Interpretativo N. I1, alla voce B7 (costi per servizi) sono stati imputati i costi per
servizi bancari non aventi natura finanziaria.
Inoltre tale voce accoglie l’accantonamento indennità agenti (Firr e Indennità Suppletiva Clientela) e
quello per la cessazione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
Rientrano nei costi per servizi:
costi per façon (cucito, stiro, ricamo, stampa), pari a € 3.528.236
costi per agenti e rappresentanti, per € 1.138.599
costi per aziende collegate (prototipi, taglio, sviluppi, controllo tessuti), per € 927.157.
In pratica, Monnalisa, non realizzando internamente la propria produzione e vendendo la collezione
mediante agenti plurimandatari, riversa nell’indotto una ricchezza totale di € 5.593.992.
All’interno dei costi per servizi, sono classificati anche i costi per pubblicità, nell’ambito dei quali vengono
registrate anche le operazioni di sostegno ad iniziative sportive (€ 72.666), che rivolgendosi perlopiù al
territorio locale testimoniano la presenza fattiva dell’azienda a favore del mondo giovanile.
53
Nota integrativa
Costi per il personale
La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente, comprensiva dei costi per passaggio
di categoria, scatti di contingenza, ferie non godute e accantonamenti di legge.
Altri costi a favore del personale, non propriamente inerenti, sono stati imputati alle voci B6 e B7 in base
alla loro natura strettamente economica.
Voce
54
Conto
Importo
B6
Indumenti da lavoro per il personale
B7
Rimborso spese dipendenti
337
B7
Spese L.626- sicurezza sul lavoro
B7
Rimborso km dipendenti
B7
Spese mensa dipendenti
16.622
B7
Corsi di aggiornamento
19.314
10.237
4.349
100
Ammortamenti svalutazioni
Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e del suo sfruttamento
nella fase produttiva. Alla voce B10d) sono state iscritte le svalutazioni dei crediti commerciali, iscritti
nell’attivo circolante.
Oneri diversi di gestione
Tale voce comprende tutti i costi della gestione caratteristica non iscrivibili nelle altre voci dell’aggregato
b) del conto economico e i costi delle gestioni accessorie che non abbiano natura di costi straordinari,
nonché tutti i costi di natura tributaria, diversi dalle imposte dirette, in dettaglio:
Imposte e tasse tributarie (ICI-TARSU-CCIAA)
Spese amministrative varie
Abbonamenti a giornali e riviste
Perdite su crediti non coperte da specifico fondo
Minusvalenze ordinarie per alienazioni
Erogazioni liberali.
La spesa per abbonamenti a giornali e riviste corrisponde a € 8.750, assimilabile a costi sostenuti per
la formazione continua del dipendente, trattandosi di libri, riviste e quotidiani specialistici (logistica,
finanza, amministrazione, controllo).
Le erogazioni liberali sono pari a € 33.387, per il 70% si tratta di contributi destinati ad iniziative umanitarie
per la tutela dei bambini.
Descrizione
Da partecipazione
31/12/2005
31/12/2004
Variazioni
62.500
62.500
Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
29
(29)
Nota integrativa
C) Proventi e oneri finanziari
Da titoli iscritti nell’attivo circolante
Proventi diversi dai precedenti
16.229
29.105
(12.876)
(Interessi e altri oneri finanziari)
(160.021)
(198.911)
38.890
(23.452)
(1.600)
(21.852)
(104.744)
(171.377)
66.633
Utili (perdite) su cambi
Proventi da partecipazioni
Descrizione
Controllate
Collegate
Proventi da partecipazioni
Altre
62.500
62.500
Trattasi dei dividendi percepiti dalla società Arcata SA, Madeira, che usufruiscono del regime fiscale di
cui all’art 89 TUIR.
Altri proventi finanziari
55
Descrizione
Controllanti Controllate
Collegate
Altre
Totale
Interessi su obbligazioni
Interessi su titoli
Interessi bancari e postali
1.480
1.480
14.748
14.748
1
1
16.229
16.229
Interessi su finanziamenti
Interessi su crediti commerciali
Altri proventi
Arrotondamento
Interessi e altri oneri finanziari
Descrizione
Controllanti Controllate
Collegate
Altre
Totale
Interessi su obbligazioni
Interessi bancari
4.144
4.144
2
2
Interessi medio credito
57.222
57.222
Sconti o oneri finanziari
96.705
96.705
1.948
1.948
160.021
160.021
Interessi fornitori
Interessi su finanziamenti
Ammortamento disaggio di emissione obbligazioni
Altri oneri su operazioni finanziarie
Accantonamento al fondo rischi su cambi
Arrotondamento
Nota integrativa
Utile e perdite su cambi
In ossequio al riformato articolo 2425 C.C., sia le differenze di cambio attive sia le differenze di cambio
passive, derivanti dalla valutazione al cambio di fine esercizio trovano iscrizione nella voce C17bis del
conto economico. Non si segnalano effetti significativi delle variazioni dei cambi valutari, verificatisi tra
la chiusura dell’esercizio e la data di formazione del bilancio.
Dell’ammontare complessivo degli utili netti risultanti del conto economico, la componente valutativa
non realizzata è pari alla risultante di utili per € 1.997 e perdite per € 4.133.
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
Non sono state effettuate né rivalutazioni né svalutazioni di attività finanziarie.
E) Proventi e oneri straordinari
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
(151.127)
48.039
(199.166)
Descrizione
31/12/2005
Plusvalenze da alienazioni
31/12/2004
Plusvalenze da alienazioni
Sopravvenienze Attive
31.359 Sopravvenienze Attive
Varie
69.470
Varie
Totale proventi
56
Anno precedente
2.595
31.359 Totale proventi
Minusvalenze
Minusvalenze
Imposte esercizi
Imposte esercizi
Sopravvenienze Passive
72.065
(33.806) Sopravvenienze passive
Resi di esercizi precedenti
(24.026)
(148.680)
Varie
Varie
Totale oneri
(182.486) Totale oneri
(24.026)
(151.127)
48.039
La voce comprende le insussistenze e sopravvenienze attive e/o passive relative di crediti e debiti.
L’incremento degli oneri straordinari, rispetto all’esercizio precedente, è dovuto alla imputazione, in tale
voce, dei resi merce relativi ad esercizi precedenti e, come tali, aventi natura straordinaria.
Imposte sul reddito d’esercizio
Imposte
Saldo al 31/12/2005
Saldo al 31/12/2004
Variazioni
Imposte correnti:
347.758
329.427
18.331
IRES
240.889
227.588
13.301
IRAP
106.869
101.839
5.030
Imposte differite (anticipate)
(3.322)
(2.236)
(1.086)
IRES
(2.943)
(1.981)
(962)
IRAP
(379)
(255)
(124)
344.436
327.191
17.245
Imposte sostitutive
Ai sensi del punto 14) dell’art. 2427 del Codice Civile si evidenziano di seguito le informazioni richieste
sulla fiscalità differita e anticipata.
Fiscalità differita/anticipata
Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto sussiste la ragionevole certezza dell’esistenza, negli esercizi
futuri di un reddito imponibile non inferiore all’ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.
Rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti:
Imposte anticipate:
esercizio 31/12/2005
esercizio 31/12/2004
Ammontare
Effetto fiscale
Ammontare
Effetto fiscale
delle differenze
aliquota
delle differenze
aliquota
temporanee
37,25%
temporanee
37,25%
Nota integrativa
Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e
anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.
Svalutazioni per perdite durevoli di immobilizzazioni
materiali
Svalutazioni per perdite durevoli di Immobilizzazioni
immateriali
Spese di Rappresentanza
5.652
2.105
Avviamento
8.099
3.017
13.751
5.122
6.003
2.236
6.003
2.236
Totale imposte anticipate
Imposte differite:
Ammortamenti anticipati
Ammortamenti eccedenti
Svalutazioni di crediti
...
Totale imposte differite
Imposte differite (anticipate) nette
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali
dell’esercizio
57
Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali
dell’esercizio precedente
Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte (anticipate) e differite:
Perdite fiscali riportabili a nuovo
...
Netto
5.122
2.236
Ires
4.538
1.981
Irap
584
255
Operazioni di locazione finanziaria (leasing)
La società ha in essere n. 3 contratti di locazione finanziaria, per i quali, ai sensi del n. 22 dell’articolo
2427, si forniscono le seguenti informazioni:
1) contratto di leasing n. IC/00660548 LOCAT S.p.A. del 05/08/2002
Durata del contratto di leasing: anni 8
Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE
Costo del bene: € 795.285,00
Maxicanone pagato: € 97.434,20
Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 553.227,00
Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 28.567,00
Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 759.497,00
Ammortamenti virtuali del periodo: € 23.859,00.
2) contratto di leasing n. 807393 INTESA LEASING S.p.A. del 22/12/2003
Durata del contratto di leasing: anni 8
Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE
Costo del bene: € 600.000,00
Maxicanone pagato: € 60.000,00
Nota integrativa
Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 442.894,00
Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 16.863,00
Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 555.000,00
Ammortamenti virtuali del periodo: € 18.000,00.
3) contratto di leasing n. E8934A del 12/10/2005
Durata del contratto di leasing: mesi 30
Bene utilizzato: MACCHINARIO
Costo del bene: € 8.500,00
Maxicanone pagato il 04/11/2005: € 1.700,00
Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 6.577,00
Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 11,00
Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 7.650,00
Ammortamenti virtuali del periodo: € 850,00.
Conformemente alle indicazioni fornite dal documento OIC 1 - I PRINCIPALI EFFETTI DELLA RIFORMA DEL
DIRITTO SOCIETARIO SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO, nella tabella seguente sono fornite le
informazioni sugli effetti che si sarebbero prodotti sul Patrimonio Netto e sul Conto Economico rilevando
le operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario rispetto al criterio cosiddetto patrimoniale
dell’addebito al Conto Economico dei canoni corrisposti.
Attività
a) Contratti in corso
Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente, al netto degli ammortamenti complessivi
pari a Euro 38.929 alla fine dell’esercizio precedente
+ Beni acquisiti in leasing finanziario nel corso dell’esercizio
1.356.356
8.500
- Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell’esercizio
- Quote di ammortamento di competenza dell’esercizio
58
42.709
+ / - Rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario
Beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio al netto degli ammortamenti complessivi pari a o 81.638
1.322.147
b) Beni riscattati
Maggior valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto
al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio
c) Passività
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente (di cui scadenti nell’esercizio
successivo E 124.648 scadenti da 1 a 5 anni E 557.301 e E 426.878 scadenti oltre i 5 anni)
+ Debiti impliciti sorti nell’esercizio
- Riduzioni per rimborso delle quote capitale
1.108.827
8.500
126.576
- Riduzioni per riscatti nel corso dell’esercizio
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio (di cui scadenti nell’esercizio
successivo Euro 133.016 scadenti da 1 a 5 anni Euro 586.238 e Euro 271.496 scadenti oltre i 5 anni)
990.751
d) Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (a+b-c)
331.396
e) Effetto netto fiscale
123.445
f) Effetto sul Patrimonio Netto alla fine dell’esercizio (d-e)
207.951
L’effetto sul Conto Economico può essere così rappresentato
Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario
188.791
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
-45.441
Rilevazione di
- quote di ammortamento
- su contratti in essere
42.709
- su beni riscattati
- rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario
Effetto sul risultato prima delle imposte
100.641
Rilevazione dell’effetto fiscale
-37.489
Effetto sul risultato d’esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario
63.152
Nota integrativa
Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati
Per la copertura del rischio di variazione del tasso di interesse e di cambio, la società utilizza
principalmente contratti del tipo Interest rate swap e domestic currency swap.
Tutte le operazioni sono effettuate con primaria controparte bancaria e non si segnalano rischi di
controparte.
La società non detiene strumenti derivati con finalità speculative. Questa politica dimostra ulteriormente
la tensione aziendale alla sostenibilità, intesa come insieme di azioni volte alla preservazione del futuro
aziendale. In questo senso, lo strumento derivato è impiegato per solo scopo “assicurativo”, non
distraendo energie e risorse dall’attività caratteristica aziendale.
Ai sensi dell’art 2427 – bis ,comma 1, punto 1) del Codice Civile sono indicate nella tabella seguente
le informazioni relative agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalla società con finalità di
copertura:
Data Contratto
Scadenza
Tipo operazione
Importo
NPV EUR
24.10.2005
26.10.2013
Formula Inflazione Swap
€ 2.750.000
-312.847
02.02.2004
04.02.2006
IRS Direz. Euribor Trim
€ 2.800.000
87
Altre informazioni
La società
non è soggetta alla normativa di cui all’art.2497 e segg. C.C.;
non ha posto in essere operazioni con obbligo di retrocessione né operazioni di finanziamento
con la cessione temporanea di beni;
non ha emesso strumenti finanziari.
Si evidenziano infine i compensi complessivi spettanti agli amministratori e ai membri del Collegio
sindacale.
Qualifica
59
Compenso
Amministratori
240.000
Collegio sindacale
27.075
Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta
in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico
dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
L’Amministratore Unico
Piero Iacomoni
Relazione del Collegio Sindacale
Reg. Imp. 01163300518
Rea 87271
MONNALISA S.P.A.
VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR)
Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati
Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di controllo contabile
Signori Azionisti della MONNALISA S.P.A.
PARTE PRIMA
Relazione ai sensi dell’art. 2409-ter, primo comma, lettera c) del Codice Civile
1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della società MONNALISA S.P.A. chiuso
al 31/12/2005. La responsabilità della redazione del bilancio compete all’organo amministrativo
della società MONNALISA S.P.A, mentre è nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso
sul bilancio e basato sulla revisione contabile.
60
2. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi per la revisione contabile. In conformità ai
predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario
per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso,
attendibile.
Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi
probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione
dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime
effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per
l’espressione del nostro giudizio professionale.
Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi
secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in precedenza.
3. A nostro giudizio, il sopramenzionato bilancio nel suo complesso è redatto con chiarezza e
rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico
della società MONNALISA S.P.A. per l’esercizio chiuso al 31/12/2005, in conformità alle norme che
disciplinano il bilancio d’esercizio.
PARTE SECONDA
Relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile
1. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2005 la nostra attività è stata ispirata allle Norme
di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori
Commercialisti e dei Ragionieri.
2. In particolare:
Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione.
Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci e possiamo ragionevolmente assicurare che le
azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestatamente
imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio sociale.
Mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni e dall’esame della
documentazione trasmessaci, abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo
e contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, e
a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire.
3. Nel corso dell’esercizio, nel rispetto delle previsioni statutarie, siamo stati periodicamente informati
dall’amministratore sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione.
Possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo
statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse
Relazione del Collegio Sindacale
o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio sociale.
4. Il Collegio Sindacale non ha riscontrato operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle effettuate
con parti correlate o infragruppo.
5. Nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’articolo 2408
Codice Civile, non sono pervenuti esposti né ha rilasciato pareri ai sensi di legge.
6. Abbiamo esaminato il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2005, e riteniamo che esso rappresenti in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della Vostra
Società ai sensi dell’articolo 2409-ter del Codice Civile.
7. L’ amministratore, nella redazione del bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dall’art.
2423, quarto comma, del Codice Civile.
8. Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d’esercizio positivo di E 375.754 e si riassume nei seguenti
valori:
Attività
Euro
13.503.669
Passività
Euro
8.524.583
- Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio)
Euro
4.603.332
- Utile (perdita) dell’esercizio
Euro
375.754
Conti, impegni, rischi e altri conti d’ordine
Euro
3.501.370
Valore della produzione (ricavi non finanziari)
Euro
17.129.683
Costi della produzione (costi non finanziari)
Euro
16.153.622
Differenza
Euro
976.061
Proventi e oneri finanziari
Euro
(104.744)
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Euro
Proventi e oneri straordinari
Euro
(151.127)
Risultato prima delle imposte
Euro
720.190
Imposte sul reddito
Euro
344.436
Utile (Perdita) dell’esercizio
Euro
375.754
Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:
9. Ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, punto 5, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso
all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di costi di impianto e ampliamento per o 1.350.
10. Ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, punto 6, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso
all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di un avviamento per o 109.200.
11. Il Collegio dà atto che l’amministratore non ha effettuato alcuna rivalutazione di beni di impresa.
12. Dall’attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o di
menzione nella presente relazione.
13. Relativamente al presente bilancio, il Collegio esprime il proprio apprezzamento per l’integrazione
effettuata tra gli aspetti economici e quelli socio-ambientali, che consente una rappresentazione
ancor più completa e chiara dei fatti espressi in bilancio.
14. Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio
di esercizio al 31/12/2005, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione
presentata dal Consiglio di Amministrazione per la destinazione del risultato dell’esercizio.
Il Collegio Sindacale
Presidente Collegio Sindacale
Sindaco effettivo
Sindaco effettivo
PIERO ROSADINI
LEONARDO MISESTI
GABRIELE NARDI
Arezzo, lì 5 Aprile 2006
61
62
Performance Sociale
Dipendenti
6.1.1 Consistenza del personale: area, genere, inquadramento
Tab. 6.1.1 - Consistenza personale per inquadramento, anni ’03-’05
2003
Dirigenti
2004
2005
1
1
1
Impiegati
33
34
37
Operai
11
13
14
TOTALE
45
48
52
Performance Sociale: Dipendenti
Il presente capitolo analizza il personale in termini di anagrafica (descrizione dello stakeholder), capitale
umano (valore aggiunto prodotto dalle persone) e capitale strutturale (strumenti di lavoro).
L’organico di Monnalisa è cresciuto rispetto allo scorso esercizio di 4 unità: l’incremento è dovuto
solo parzialmente al picco stagionale di fine anno per le spedizioni ed ha natura più definitiva di
potenziamento di specifiche aree aziendali.
Graf. 6.1.1 - Andamento consistenza personale per inquadramento, anni ’03-’05
63
Tab. 6.1.2 - Numero addetti per area, anni ’03-’05
AREE
2003
2004
2005
Amministrazione, finanza e controllo; Ced
5
6
7
Commerciale
9
9
10
Magazzino
5
8
10
Produzione
17
15
15
9
10
10
45
48
52
Progettazione, stile
TOTALE
Performance Sociale: Dipendenti
Graf. 6.1.2 - Suddivisione personale per area
Il 52% dei dipendenti è costituito
da donne, soprattutto nelle aree
progettuali, amministrative e commerciali; l’età media dei dipendenti
è di 37 anni.
Non ci sono dipendenti minorenni,
coerentemente con la politica
aziendale di reclutamento.
Tab. 6.1.3 – Consistenza personale per età e genere
Personale femminile
Personale maschile
Età
Dir
Imp
Op
Tot
Dir
Imp
Op
Tot
<18
0
0
0
0
0
0
0
0
18-30
0
4
2
6
0
2
1
3
31-40
0
14
1
15
0
8
4
12
41-50
0
3
2
5
0
5
3
8
51-60
0
1
0
1
1
0
1
2
Oltre
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
0
22
5
27
1
15
9
25
64
Graf. 6.1.3 - Distribuzione donne e uomini per funzione
6.1.2 Tipologia contrattuale
Nonostante il ricorso a tipologie contrattuali a termine e malgrado la complessiva crescita dell’organico,
la percentuale di contratti a tempo indeterminato rispetto allo scorso esercizio è cresciuta di 12 punti
percentuali, grazie:
Performance Sociale: Dipendenti
all’assunzione di 3 persone con contratto a tempo indeterminato,
al rinnovo a tempo indeterminato di tutti i contratti di formazione e lavoro,
al rinnovo a tempo indeterminato di due contratti a termine scadenti nell’anno.
Graf .6.1.4 - Suddivisione personale per tipologia contrattuale
La situazione al 31/12/05 è la seguente:
41 contratti a tempo indeterminato
11 contratti a tempo determinato (di cui 8
stagionali di durata inferiore ai 5 mesi)
6.1.3 Retribuzione e produttività
Il costo del lavoro è stato di € 1.510.202, di cui € 1.085.755 di retribuzioni. L’incremento di costo rispetto
al 2004 è stato del 16% circa, causato dall’incremento del numero di dipendenti, dall’aumento delle
retribuzioni per il rinnovo del CCNL e da incrementi retributivi ad personam.
Tab. 6.1.4 – Retribuzioni dirette ed indirette anni ’03-‘05
65
Retribuzioni
Oneri sociali
TFR
Totale
2003
763.174
225.071
58.560
1.046.805
2004
941.253
291.340
69.440
1.302.033
2005
1.085.755
344.034
80.413
1.510.202
Tab. 6.1.5 – Costo del lavoro e retribuzione media anni ’03-‘05
Costo lavoro /dipendente
Retribuzione media/dipendente
2003
23.262,33
16.959,42
2004
27.125,68
19.609,43
2005
29.042,34
20.879,90
La retribuzione media pro capite è cresciuta del 6% rispetto all’anno precedente con un incremento
del 7% in termini di spesa aziendale per dipendente.
La crescita della struttura è stata più che proporzionale rispetto alla crescita del fatturato e ciò si è
ripercosso seppur minimamente sul valore del fatturato pro capite, diminuito del 2,3% rispetto allo
scorso anno, e sull’incidenza del costo del lavoro sul fatturato, sebbene limitatamente ad un aumento
di 0,79 punti percentuali.
Tab. 6.1.6 – Indici di produttività del lavoro anni ’03-‘05
Fatturato lordo procapite
Incidenza costo del lavoro su fatturato
2003
2004
2005
352.422
335.560
329.416
6,60%
8,08%
8,20%
Performance Sociale: Dipendenti
Nel corso del 2005, il CCNL di riferimento (industria tessile e abbigliamento) ha stabilito due scatti contrattuali a gennaio ed agosto, portando la paga contrattuale ad aumentare mediamente del 4,3%.
Tab. 6.1.7 - Paga base contrattuale anni ’04-‘05
Inquadramento (operai e impiegati)
CCNL applicato nel 2004
CCNL applicato nel 2005
3°
1.150
1.201
4°
1.199
1.253
5°
1.273
1.328
6° e 7°
1.414
1.473
La contrattazione interna di secondo livello non è presente in azienda, non aderendo alcun dipendente
al sindacato; ciò nonostante sussistono comunque meccanismi retributivi addizionali derivanti da
accordi ad personam e da scelte aziendali circa la gestione delle risorse umane.
Tab. 6.1.8 - Differenza tra paga base contrattuale e retribuzione aziendale per livello
Inquadramento
(operai e impiegati)
66
Nr. Persone
U
D
Paga base
CCNL
Media Monnalisa
Scostamento
medio
3° livello
12
10
2
1.201
1.202
0
4° livello
15
4
11
1.253
1.284
30,74
5° livello
13
2
11
1.328
1.514
186
6° e 7° livello
11
8
3
1.473
2.392
919
Nonostante i livelli contrattuali vadano dal 1° all’8°, in Monnalisa non sussistono contratti al di sotto del 3°,
quest’ultimo è associato soprattutto al contratto a termine (dei dodici dipendenti al 3° livello, nove sono
con contratto a tempo determinato).
Tab. 6.1.9 - Confronto retribuzione media per genere
Inquadramento
Livello
Nr. uomini
Retribuzione media
Nr. donne
Retribuzione media
Differenza %
Impiegati
6° e 7°
8
2.465
3
2.198
-10,83%
Impiegati
5°
2
1.647
11
1.490
-9,53%
Impiegati
4°
2
1.329
8
1.292
-2,78%
Impiegati
3°
3
1.206
0
-
-
Operai
4°
2
1.253
3
1.253
0
Operai
3°
7
1.201
2
1.201
0
La presenza femminile ai livelli più alti è esigua, ed anche dal punto di vista retributivo esiste una differenza
abbastanza rilevante rispetto alle retribuzioni maschili a parità di livello. E’ da considerare però anche la
preferenza da parte delle dipendenti donne nei confronti di orari di lavoro part time, che non sempre si
conciliano con i ruoli di responsabilità tipici dei livelli contrattuali più alti. Del totale dipendenti al 5° livello,
6 sono part time e tutte donne.
6.1.4 Valorizzazione ed incentivazione
Per quanto attiene le voci mobili della retribuzione, anche per il 2005, Monnalisa ha stanziato un fondo
Tab. 6.1.10 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area sistema premiante
Obiettivo 2005
Azione
Esito
Sistema premiante 2004
Verifica risultati raggiunti, erogazione Erogato soltanto parzialmente per mancato
premio
raggiungimento obiettivi
Sistema premiante 2005
Valutare il vecchio sistema e proporlo Il sistema è stato rivisto
emendato per il 2005
Nel corso dei primi mesi del 2006, tale sistema di incentivazione è stato soggetto ad una notevole
trasformazione per renderlo più semplice ed aderente alla realtà aziendale, basandosi sulla variazione
in termini percentuali della crescita del fatturato lordo e del reddito ante imposte anno su anno.
La corresponsione del premio avverrà a bilancio depositato, a giugno 2006.
Performance Sociale: Dipendenti
da destinare ad incentivo aziendale, che verrà erogato nel 2006, anche se di competenza del 2005.
Tab. 6.1.11 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area valutazione personale
Obiettivo 2005
Rendere esplicito il
metodo di valutazione dei
dipendenti
Azione
Esito
Formalizzare il giudizio/valutazione
del personale per iscritto a ciascun
dipendente annualmente
E’ stato elaborato un questionario, i dipendenti lo
hanno compilato, è iniziata la valutazione della
direzione
Già nello scorso anno aveva preso avvio un processo di valutazione del personale, più volte sollecitato alla
direzione dagli stessi dipendenti. E’ stato distribuito a tutti i dipendenti un questionario di autovalutazione
basato sulle capacità e competenze manifestate dall’individuo nelle aree:
gestionale: senso di responsabilità, energia espressa, lavoro in team
relazionale: fiducia, rapporti con gli altri, collaborazione
intellettuale: qualità del lavoro, intraprendenza, apprendimento, miglioramenti
operativa: rispetto delle scadenze, proposte espresse, gestione del tempo
emotiva: gestione delle emozioni, gestione dello stress e dei carichi di lavoro
competenze: adeguatezza formazione, autonomia, esperienza, mansione, aspettative.
All’autovalutazione, è seguita la valutazione da parte della direzione che ha teso anche ad evidenziare
eventuali aree di disallineamento tra “auto” ed “etero” stima del collaboratore, vale a dire la stima che
si nutre nei confronti di se stessi e quella percepita dagli altri.
La conclusione di questo processo è avvenuta nel 2006, ad aprile, con la consegna a ciascun dipendente
di una lettera della direzione contenente la valutazione, le aree di miglioramento ed eventuali processi
di crescita immediati o futuri (scatti di livello, passaggi di inquadramento, aumenti di stipendio, corsi
specifici di formazione, cambio di ruolo con crescita orizzontale, etc.).
Nel corso del 2005, si sono comunque già concretizzate le iniziative di sviluppo e crescita riportate nella
seguente tabella.
Tab. 6.1.12 - Iniziative di crescita del personale
Numero
Tipologia
7
Aumento di stipendio
1
Concessione part time
3
Passaggio di livello
2
Trasformazione da CFL a tempo indeterminato
3
Trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato
2
Rinnovo contratto a termine
1
Passaggio di categoria
67
Performance Sociale: Dipendenti
6.1.5 Orario di lavoro e flessibilità lavorativa
L’orario di lavoro (da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 17,30 con un’ora di pausa pranzo) è flessibile, con
possibilità di compensazione durante la giornata delle proprie assenze entro la mezz’ora.
Undici dipendenti hanno contratto di lavoro con orario part time, che equivale al 26,8% della forza
lavoro con contratto a tempo indeterminato ed al 21,1% del totale dei dipendenti; ben superiore
quindi alla percentuale dell’8% stabilita dal CCNL. Nove part time e cinque dipendenti full time hanno
orario personalizzato, per un totale in azienda di 15 orari personalizzati, in termini di orari di entratauscita nell’arco della giornata e di rientri settimanali.
Il part time viene concesso anche temporaneamente per consentire al dipendente di sopperire ad
eventuali esigenze personali o familiari improvvise e comunque limitate nel tempo.
Tab. 6.1.13 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area orario di lavoro
Obiettivo 2005
Orario di lavoro
Azione
Esito
Studiare un orario diverso per il
periodo estivo
Per il magazzino prodotti finiti per motivi di caldo
eccessivo nella stagione estiva
Le ore di straordinario rispetto al 2004 sono diminuite, seppure limitatamente.
Tab. 6.1.14 - Ore di straordinario effettuate
Totale
2003
2004
2005
2.682,10
3.188,00
3.133,00
Tab. 6.1.15 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area straordinari
68
Obiettivo 2005
Ridurre straordinari
Azione
Esito
Studiare meglio i picchi di lavoro ed i Da controllo rispetto allo scorso anno mese per
carichi all’interno degli uffici, valutare mese e per settore, gli straordinari sono diminuiti
carico-risorse
Graf. 6.1.5 - Andamento straordinari nel triennio
Il massimo picco del 2005 è stato inferiore a quello del 2004; i minimi 2005 sono sempre stati inferiori e
perciò più positivi rispetto sia a quelli del 2004 che del 2003; le performance 2005 sono state peggiori
rispetto agli anni precedenti soltanto nei mesi di febbraio, giugno e luglio, risentendo fortemente
dell’aumento dei volumi gestiti dal magazzino prodotti finiti, senza un’adeguata programmazione delle
risorse umane necessarie.
Media mensile ore di straordinario
2003
2004
2005
223,50
265,66
261,08
br
e
m
br
e
di
ce
em
to
br
e
no
v
ot
br
e
m
to
tte
se
ag
os
lug
lio
gi
ug
no
ag
gi
o
m
ap
rile
ar
zo
m
ge
nn
ai
o
fe
bb
ra
io
Graf. 6.1.6 - Andamento straordinari anno 2005 per area
Performance Sociale: Dipendenti
Tab. 6.1.16 - Straordinari medi per mese anni ’03-’05
Dal punto di vista dell’articolazione degli straordinari all’interno dei vari uffici, si confermano i picchi
relativi al “commerciale”, ascrivibili soprattutto alle fiere di settore alle quali l’ufficio commerciale è
chiamato a partecipare, e quelli del magazzino prodotti finiti già trattati in precedenza. Assumono
un andamento scostante e nuovo gli straordinari nell’area progettazione-stile, causati dalle scadenze
stringenti imposte dai fornitori di commercializzati esteri sulle tempistiche di lavoro interne.
Graf. 6.1.7 - Ore di lavoro anno 2005
Il numero medio di giorni di ferie/permessi utilizzati dagli operai è inferiore a quello degli impiegati;
questo dato risente della presenza, nella categoria operai, dei lavoratori stagionali in magazzino
prodotti finiti, che lavorando soltanto per due periodi annui di quattro mesi ciascuno, cercano di non
usufruire delle ferie.
Le ferie ed i permessi maturati e non utilizzati vengono comunque contrattualmente monetizzati alla
scadenza del contratto.
69
Performance Sociale: Dipendenti
Tab. 6.1.17 - Ore e giorni di assenza per causale ed inquadramento
Ferie
Permessi
Malattia
Maternità/allattamento
Infortunio
Imp/dirigenti
5.508
442
2.129
48
0
GG medi/dip
17,25
1,49
7,19
Non significativo
Non significativo
Operai
1.023
74
208
0
192
9,13
0,66
1,86
Non significativo
Non significativo
GG medi/dip
Con l’intento di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tutti i dipendenti di Monnalisa
hanno diritto ad usufruire di un servizio mensa esterno presso ristorante convenzionato. Rispetto allo
scorso esercizio si è registrato un aumento del 21,8% nel numero medio di pasti consumati.
Tab. 6.1.18 - Dati mensa esterna anno 2005
Costo
Eur 16.621,50
Numero pasti consumati
4.443
Numero medio pasti consumati nel mese per dipendente
7,12
NEW!!!!
Conformemente a quanto contenuto nel piano di miglioramento 2005, Monnalisa ha istituito, in
aggiunta a quanto previsto dalla normativa sul lavoro e contrattuale, un congedo retribuito di tre
giorni per il neo-padre alla nascita o all’atto dell’adozione-affidamento del figlio.
70
Tab. 6.1.19 - Esito piano di miglioramento 2005 – Area conciliazione
Obiettivo 2005
Azione
Esito
Conciliazione tempi di vita Studiare l’ipotesi di concedere 3 gg retribuiti Da sett.’05 approvato emendamento
e famiglia
extra di assenza al lavoratore che diventa al contratto di lavoro, già applicato 1
padre
volta
6.1.6 Pratiche disciplinari e contenzioso
Monnalisa non applica pratiche disciplinari, se non quelle stabilite e previste dal CCNL. Nel 2005 non
è stata avviata alcuna pratica disciplinare; non ci sono contenziosi aperti con i dipendenti in forza, né
passati.
6.1.7 Salute e sicurezza
Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, nel 2005 si sono avuti due casi di infortunio,
non gravi sia in termini di lesione che di prognosi. Per entrambi si è trattato di eventi accidentali imputabili
ai normali rischi connessi allo svolgimento delle attività in magazzino spedizioni.
Tab. 6.1.20 – Infortuni anni ’03-‘05
Nr infortuni
Tipologia
Prognosi
2003
0
-
-
2004
0
-
-
2005
2
Ferita alla mano
Stiramento tendine
8 gg
28 gg
Obiettivo 2005
Azione
Esito
Continuare il miglioramento del Verifica caldaia, microclima, chiudere Gli interventi sono stati effettuati ma non
microclima nel nuovo stabile soppalco
sono stati completamente efficaci per
preso in affitto
l’area uffici che andrà chiusa
6.1.8 Informazione e coinvolgimento dei dipendenti
Il coinvolgimento del personale si concretizza in:
incontri del comitato etico: gruppo di lavoro costituito dalla direzione generale, dalla direzione
di produzione, dal responsabile del sistema di responsabilità sociale e dai rappresentanti dei
lavoratori
riunioni autonome del personale
assemblee plenarie in cui la direzione comunica alla totalità dei dipendenti.
Performance Sociale: Dipendenti
Tab. 6.1.21 – Esito piano di miglioramento 2005 – Area salute e sicurezza
Tab. 6.1.22 - Esito piano di miglioramento 2005 – Area flessibilità
Obiettivo 2005
Azione
Disciplinare meglio la flessibilità
dell’orario di lavoro
Esito
Studiare regole condivise relativamente Emesso regolamento condiviso
alla flessibilità dell’orario di lavoro
Nel corso del 2005 si sono tenute due riunioni plenarie; la prima - ad aprile - per distribuire e condividere
il nuovo CCNL, le istruzioni sulla privacy, le nuove regole sulla flessibilità e l’esito del sistema premiante,
la seconda - a luglio - per spiegare e consegnare il bilancio sociale 2004 a tutti i dipendenti.
71
Tab. 6.1.23 - Riunioni comitato etico 2005
Mese
Si è parlato di….
Febbraio
Osservazioni e richieste su salute e sicurezza, sistema premiante, erogazioni liberali
Febbraio
Definizione regole sulla flessibilità - orario di lavoro
Maggio
Riesame del sistema di responsabilità sociale, esito audit interno, consuntivazione piano
miglioramento 2004 ed approvazione edizione 2005, esito verifica ispettiva ente certificatore
Giugno
Condivisione bozza questionario di autovalutazione delle performance, proposta di codice
etico
Luglio
Approvazione questionario di autovalutazione e processo di valutazione del personale
Settembre
Chiusura RAC ente certificatore ed esito piano di miglioramento contenuto nel bilancio sociale
2004
Ottobre
Codice etico, formazione, sistema premiante, valutazione dipendenti
Tab. 6.1.24 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area dialogo con i dipendenti
Obiettivo 2005
Riunioni mensili con i
rappresentanti dei lavoratori
Azione
Esito
Ampliare ambito di indagine delle riunioni Obiettivo raggiunto
mensili con dati sull’andamento aziendale
Rispetto a quanto contenuto nello scorso bilancio sociale, l’unica azione richiesta dai dipendenti
ed oggetto di ultimazione da parte della direzione aziendale è la valutazione del personale; questa
è stata portata a termine nel 2006, nelle modalità già evidenziate al paragrafo “valorizzazione ed
incentivazione” del presente bilancio.
Performance Sociale: Dipendenti
Tab. 6.1.25 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area comunicazione interna
Obiettivo 2005
Rendere patrimonio
comune la conoscenza
Azione
Esito
Sviluppare un’area intranet in cui condividere il Creata area nella rete interna con tutti i
“sapere” (procedure, istruzioni, slide, dispense, documenti relativi a sistemi qualità-etico
modulistica, report convegni/corsi)
e per i dipendenti (ccnl, etc)
6.1.9 Capitale umano
Il capitale umano, il più prezioso tra gli intangibili, è formato dalle conoscenze, abilità, talenti dei
dipendenti di un’azienda, che ne rappresentano perciò il motore della crescita.
Ai fini della sua valorizzazione, si procederà delineando alcuni indicatori significativi relativi a: turnover,
scolarità, reclutamento e formazione dei dipendenti, riportando inoltre l’esito di una indagine di clima
elaborata internamente; la motivazione risulta infatti essere il “carburante” delle energie espresse ed
esprimibili dal dipendente.
Questo dovrebbe consentire di descrivere induttivamente la bontà del legame tra il personale e
l’azienda, e la creazione di valore che da questa relazione deriva.
Turnover ed anzianità
Tab. 6.1.26 – Turnover personale
TURNOVER
2004
Dirigenti
72
Assunzioni
Dimissioni
31/12/05
1
0
0
1
Impiegati
34
4
2
37*
Operai
13
13
11
14*
Totale
48
17
13
52
*la somma algebrica della riga impiegati (saldo 2004, assunzioni e dimissioni 2005) è 36, ma nel totale
è confluito anche un passaggio interno di categoria da operaio a impiegato, che ha portato il saldo
2005 a 37. Analogamente, in senso inverso per la riga operai.
Il turnover del personale, vale a dire il saldo tra assunzioni e dimissioni avute nell’anno, è positivo di
quattro unità. Per quanto attiene le motivazioni delle dimissioni:
una è stata determinata dallo scadere di un contratto di lavoro della durata di sei mesi,
una dal passaggio del dipendente ad un’altra azienda del gruppo Monnalisa,
le altre 11 sono state relative allo scadere dei contratti stagionali accesi per coprire i picchi
lavorativi in magazzino.
Tab. 6.1.27 – Suddivisione personale per anzianità ed inquadramento
Anzianità in anni
DIR
IMP
OP
TOT
0-5
0
14
14
28
6-10
0
12
0
12
11-15
1
8
0
9
16-25
0
1
0
1
Oltre 25
0
2
0
2
Totale
1
37
14
52
Considerando un’anzianità media di 6,57 anni (valutabile positivamente vista la bassa età media
dei lavoratori) ed un turnover piuttosto ridotto, è possibile affermare che i lavoratori di Monnalisa sono
Performance Sociale: Dipendenti
fidelizzati all’azienda, condividendone i valori.
Questo trova conferma anche nell’indagine di clima (area lavoro) riportata nelle pagine seguenti,
dalla quale emerge un forte “orgoglio” di ruolo-mansione, testimoniato dalla descrizione del proprio
lavoro, perlopiù, come non monotono, interessante, creativo, fonte di realizzazione ed autostima, con
adeguati spazi di autonomia.
Scolarità e reclutamento
Cresce rispetto allo scorso anno il livello di istruzione aziendale, con più quattro punti percentuali di
organico laureato e più due punti percentuali di diplomati scuola superiore.
Due dei tre nuovi assunti nel 2005 sono laureati ed il terzo è diplomato di scuola superiore con esperienza
equiparabile a preparazione universitaria: una espressa politica di introdurre in azienda competenze,
con o senza esperienza, che offrano le prerogative per un positivo sviluppo professionale personale
ed aziendale.
Graf. 6.1.8 - Scolarità dipendenti
73
Se si attribuisce un punteggio (da 1 a 4 in ordine crescente di scolarità) al titolo di studio posseduto da
ciascun dipendente, è possibile delineare, mediante una media aritmetica, il tasso medio di scolarità
aziendale, che è pari a 2,98. Questo letto in percentuale rispetto al massimo di 4, corrispondente alla
totalità di dipendenti laureati, equivale al 75%.
La ricerca di nuovo personale avviene mediante:
agenzia specializzata in recruitment accreditata dal Ministero del lavoro,
inserzione sui giornali locali,
valutazione dei curricula che pervengono in azienda per posta o e-mail,
esito positivo di tirocinio in azienda, nel caso di studenti o lavoratori al primo impiego.
Tutti i curricula che arrivano in azienda vengono inseriti in un data base ad esclusivo uso interno per
agevolare la ricerca delle professionalità richieste, quando necessario.
Tab. 6.1.28 - Curricula, colloqui, assunzioni - anno 2005
Curricula pervenuti
Colloqui
Assunzioni
2003
150
35
13
2004
169
50
3
2005
213
45
4
I colloqui sostenuti hanno consentito di attivare stage in ambito aziendale per il completamento degli
studi (diploma, laurea, master) di 11 studenti.
Formazione
In linea con lo scopo di fidelizzare e valorizzare i propri dipendenti, l’attività formativa di Monnalisa
da sempre è rivolta alla loro totalità, con l’intento di uniformare il grado di preparazione aziendale
Performance Sociale: Dipendenti
relativamente a tematiche trasversali come salute e sicurezza, competenze linguistiche ed utilizzo di
Office.
La formazione di livello più alto e specifico viene incanalata da parte della direzione sia in termini di
argomenti da sviluppare che di utenti da interessare, intendendo utilizzare questo strumento come
leva motivazionale e di crescita sia dell’individuo che della struttura aziendale nel complesso.
Tab. 6.1.29 – Dati sulla formazione professionale
Indicatore
2004
2005
48
52
2.379
1.744
N° ore di formazione interna con docenti interni
892
1.160
N° ore di formazione interna con docenti esterni
1.271
324
216
260
49,56
33,53
N° dipendenti coinvolti in attività formative
N° ore complessive di formazione
N° ore di formazione esterna
N° medio ore di formazione/dipendente
74
Rispetto allo scorso anno le ore di formazione sono diminuite in valore assoluto di 635 ore, mentre il
numero medio di ore di formazione a dipendente è passato da 49,56 a 33,53.
Le ore di formazione esterna sono cresciute del 20%, ed analogamente le ore di formazione interna con
docenti interni (+30%), per le quali si è trattato perlopiù di training on the job per nuovo personale.
Ai fini della formazione su salute e sicurezza, sia all’atto dell’assunzione che come intervento di refresh
periodico, sono stati utilizzati strumenti di autoistruzione mediante utilizzo di CD rom.
E’ inoltre disponibile in azienda materiale da poter consultare per il proprio aggiornamento professionale:
nel 2005 Monnalisa ha speso 8.749 eur, il doppio rispetto allo scorso esercizio, per l’acquisto di riviste,
libri e giornali specialistici (su tematiche economiche, fiscali, gestionali).
Tab. 6.1.30 – Esito piano di miglioramento 2005 – Area formazione
Obiettivo 2005
Corsi di formazione
Azione
Esito
Corsi di lingua (inglese e spagnolo), corsi Corso di spagnolo, inglese principianti,
esterni per dipendenti che ne facciano intermedio e conversazione, corso su posta
richiesta
elettronica
Indagine di clima
Metodologia
E’ stato sottoposto a tutti i dipendenti in forma anonima un questionario composto da venti domande
a risposta chiusa volte ad indagare la percezione del dipendente rispetto alle tre macroaree:
1) lavoro, come varietà di compiti eseguiti, grado di autonomia concesso in termini di tempi e priorità
di lavoro, creatività richiesta, livello di realizzazione delle proprie aspettative, senso di autostima,
interesse e passione verso il proprio lavoro
2) azienda, come fiducia in essa riposta e da essa ricevuta, libertà di espressione concessa, equità
garantita, grado di coinvolgimento, attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro
3) relazioni trasversali e gerarchiche, come trasparenza fra colleghi, percezione di divisione nella
struttura organizzativa, rispetto, collaborazione fra colleghi.
Risultati
Hanno risposto all’indagine il 76% dei dipendenti, che nel complesso hanno dato una visione piuttosto
omogenea circa gli aspetti azienda e relazioni, con una maggiore, e peraltro giustificata, varietà di
risposte relativamente alla percezione del proprio lavoro.
monotonia compiti
autonomia tempi e priorità
lavoro creativo
realizzazione percepita
autostima
lavoro interessante
0
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Performance Sociale: Dipendenti
Graf. 6.1.9 - Indagine di clima: lavoro
80%
Emerge dall’indagine: attaccamento diffuso all’azienda, soddisfazione relativamente al proprio ruolo/
mansione che si ritiene creativo, alto livello di autostima, buona autonomia nella gestione del tempo
e delle proprie attività, apprezzamento relativamente alla politica aziendale di conciliazione dei tempi
di vita e lavoro.
Graf. 6.1.10 - Indagine di clima: azienda
fiducia dall’azienda
libertà di espressione
garanzia di equità
coinvolgimento
conciliazione tempi di vita
fiducia nell’azienda
0
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Gli aspetti più negativi dell’indagine risultano essere: una non diffusa percezione di equità nella gestione
delle persone da parte dell’azienda, una relativa sfiducia nelle politiche aziendali ed una mancanza di
trasparenza nelle relazioni trasversali.
Graf. 6.1.11 - Indagine di clima: relazioni trasversali e gerarchiche
trasparenza tra colleghi
rispetto
0
10%
20%
30%
40%
50%
divisione nella struttura
collaborazione colleghi
60%
70%
80%
75
Performance Sociale: Dipendenti
Nel complesso, è possibile evincere che la comunicazione ed il flusso informativo risultano essere gli
aspetti più critici della gestione aziendale, in grado di inficiare i progetti e le politiche non tanto per la
qualità delle stesse, quanto per la loro distorta percezione.
Allo scopo di risolvere questa asimmetria informativa, Monnalisa intende:
sviluppare un’area di rete in cui inserire le news aziendali ed i “memorabilia”, quanto di meglio è
successo in azienda e perciò è da ricordare
estendere il sistema di controllo strategico aziendale (Balanced Scorecard) a tutte le aree aziendali,
con la creazione di un cruscotto specifico
esplicitare la valutazione del personale e le aree di miglioramento suggerite a ciascun
collaboratore
intensificare le riunioni del comitato etico.
Un ulteriore contributo verrà dalla preparazione di un codice etico, iniziativa richiesta dagli stessi
dipendenti ed ancora non intrapresa.
Tab. 6.1.31 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area codice di condotta
Obiettivo 2005
Azione
Esito
Elaborare insieme ai dipendenti Esplicitare il nostro modello di comportamento come azienda, Ancora in corso
un codice di condotta
come direzione e come dipendenti
6.1.10 Capitale strutturale
Con capitale strutturale si intende l’insieme dei processi, del know how aziendale e di tutto ciò il cui
valore per l’impresa è superiore al mero valore materiale. È un prodotto del capitale umano, frutto
dell’operare di tutte le risorse umane dell’impresa.
76
Sistema informativo
In quanto delineato sinora, gioca un ruolo essenziale il sistema informativo, preposto ad elaborare e
diffondere informazioni in grado di supportare i processi decisionali. Il sistema dialoga con l’interno e
con l’esterno dell’azienda, riveste perciò il duplice ruolo di:
facilitare i processi di raccolta, elaborazione e trasferimento dell’informazione
contribuire alla diffusione di una cultura aziendale credibile, nella misura in cui le informazioni sono
attendibili, disponibili e sufficienti
agevolare il consenso esterno nei confronti dell’identità aziendale mediante la trasparenza del
flusso informativo.
Gli indicatori che seguono possono contribuire a delineare il valore del capitale strutturale rappresentato
dal sistema informativo in Monnalisa.
Tab. 6.1.32 – Indicatori sistema informativo
Nr. di computer presenti in azienda
78
Rapporto tra nr. computer e nr. dipendenti
1,5
% di computer connessi ad internet
100%
% di dipendenti aventi indirizzo di posta elettronica 90,38%
Nr. di sw utilizzati in azienda
30
Categorie di interlocutori esterni con i quali l’azienda Rappresentanti, banche, clienti, dipendenti, fornitore di taglio e sviluppi,
dialoga telematicamente*
azienda controllo tessuti, spedizionieri, software house esterna
*Home e remote banking; acquisizione ordini sia con software apposito durante la campagna vendita sia con sistema e-commerce
B2B; gestione presenze e buste paga; scambio dati progettuali (CAD), trasferimento consumi, dati telematici relativi a ricezione e controllo
materie prime; posta elettronica; accesso a varie banche dati online; invio informazioni agli spedizionieri; aggiornamento software
gestionale ERP.
Ne emerge una realtà in cui l’utilizzo del PC è abituale, la presenza degli strumenti di Internet e posta
elettronica è capillare, l’impiego di numerosi software testimonia l’apertura aziendale verso continue
implementazioni di innovazioni di processo. In questo contesto, trova espressione il talento creativo dei
dipendenti esplicitato nell’implementazione dei programmi gestionali e contabili utilizzati in azienda.
Monnalisa si avvale di due applicativi su piattaforma AS400: uno per l’area gestionale e l’altro per
Tab. 6.1.33 – Implementazione sistemi informativi
Nr. Personalizzazioni sw richieste dai dipendenti anno 2005
23
Rapporto tra personalizzazioni implementate e richieste nell’anno
57%
Performance Sociale: Dipendenti
l’area contabile. Al momento dell’acquisto, entrambi risultavano ancora piuttosto “giovani” e di fatto
sono cresciuti insieme a Monnalisa ed alle sue esigenze incrementali di nuovi processi e procedure.
Queste ultime sono espressione diretta dei suggerimenti degli “addetti ai lavori”, cioè di coloro che
in azienda si occupano della specifica attività, processo o procedura e vengono poi filtrati da un
comitato di direzione, coordinato dal responsabile Ced, che valuta l’effettiva utilità di modifiche e
personalizzazioni, analizza costi e benefici relativi, elabora le modalità di attuazione.
Pertanto le proposte di implementazione sw e l’analisi della loro attuazione avvengono internamente
all’azienda, mentre la concreta realizzazione è di competenza della sw house esterna.
Subiscono lo stesso iter anche tutte quelle attività informatizzate autonomamente dagli utilizzatori
(mediante query, fogli di calcolo, database) per rispondere a proprie esigenze conoscitive od
operative. Questo consente, da una parte, di controllare tali sistemi in modo da eliminare eventuali
errori, dall’altra, di condividere le informazioni in modo da far sedimentare il “talento creativo” personale
trasformandolo in know how aziendale.
Controllo di gestione
L’efficacia degli intangibili risiede nella loro interazione e sinergia, ciò si riflette in uno stile di governo
di impresa in grado di conciliare obiettivi non sempre di per sé coesi: operatività e strategia, aspetti
quantitativi e qualitativi, presente e futuro, valori etici ed imprenditoriali. In questo contesto la conduzione
ed il controllo degli aspetti economici della gestione deve essere in grado di percepire ed approfondire
i rapporti di causa-effetto tra comportamenti, accadimenti aziendali e risultati.
A questo scopo, Monnalisa adotta come strumento di controllo strategico della gestione la Balanced
Scorecard, che rappresenta un concreto tentativo di stabilire rapporti di causa effetto tra risultati e
driver delle performance, integrando gli aspetti intangibili con le misure economico-finanziarie.
Si tratta di uno strumento di indirizzo, misurazione e valutazione delle prestazioni, che in un unico “cruscotto”
consente di rappresentare l’azienda non solo in termini di performance economico-finanziaria, ma
anche nelle prospettive: clienti, processi interni, apprendimento e crescita. La “premessa” di questo
sistema di controllo strategico è il collegamento tra obiettivi strategici a lungo termine ed obiettivi
operativi di breve termine, individuando i rapporti di causa-effetto tra i driver di performance.
Tav. 6.1.1 – Mappa strategica di Monnalisa
PROSPETTIVA
ECONOMICA
E FINANZIARIA
MANTENERE COSTANTE
IL MARGINE OPERATIVO
CONTROLLO DEI COSTI
CONTROLLO CONTROLLO
DEI COSTI
DEI COSTI
VARIABILI
FISSI
MANTENERE
IL FATTURATO
PROSPETTIVA
CLIENTI
SODDISFAZIONE CLIENTE
SERVIZIO OFFERTO
PROSPETTIVA
PROCESSI
PROSPETTIVA RISORSE
E ORGANIZZAZIONE
MONITORARE LA
SITUAZIONE FINANZIARIA
CLIENTI
STYLING E
REALIZZAZIONE
PROTOTIPI
ALTA QUALITA’ DEL PRODOTTO
“PRODOTTO GIUSTO”
ACQUISTI
CAMPIONARIO
COPERTURA DEL
FABBISOGNO
COMMERCIALE
PRODUZIONE E
CONTROLLO
QUALITA’
IMMAGINE AZIENDALE
MAGAZZINO
GESTIONE
POST
VENDITA
PIENO UTILIZZO
DEI SISTEMI INFORMATIVI
La mappa strategica riportata è, in sintesi, la rappresentazione grafica di tutte le determinanti della
creazione di valore per l’azienda e le loro relazioni causa effetto. Con essa la missione dell’azienda è
stata tradotta in obiettivi e misure, collegati tra loro da relazioni causa effetto, per ciascuno dei quattro
profili individuati.
77
78
Performance Sociale
Clienti
La distribuzione di Monnalisa avviene tramite agenti plurimandatari, trading companies e buying office;
alcuni clienti vengono gestiti direttamente dall’ufficio commerciale interno nell’ambito delle fiere di
settore o presso la showroom aziendale.
Tav. 6.2.1 - Distribuzione prodotto Monnalisa nel mondo
*
*
*
*
Performance Sociale: Clienti
6.2.1 La distribuzione
*
*
6.2.2 Lo stakeholder cliente
La clientela di Monnalisa è costituita da circa 650 punti vendita (department store di alto livello e
boutique specializzate) situati in tutto il mondo.
I clienti esteri rappresentano circa il 35% del fatturato aziendale e sono situati perlopiù in Europa, Europa
dell’Est e Americhe. In termini di fatturato risulta molto importante anche l’area del Medio Oriente.
Graf. 6.2.2 - Distribuzione clienti esteri
Americhe
12,58%
Estremo Oriente
1,84%
5,21
Medio Oriente
Oceania
0,61%
68,40%
Europa
11,35%
Europa dell’Est
Ad una complessiva crescita di fatturato rispetto allo scorso esercizio ha corrisposto una parziale
variazione nella distribuzione del fatturato tra le varie aree nel mondo: diminuisce la percentuale di
fatturato realizzata in Europa, mentre cresce quella dell’Europa dell’Est e dell’America, in linea con le
politiche aziendali di espansione in quei territori.
In Italia la clientela è piuttosto diffusa, con picchi di fatturato in Campania, Lombardia, Piemonte e
Lazio.
Graf. 6.2.3 - Distribuzione clienti Italia
Nord
33,22%
Sud
35,83%
Centro 30,96%
79
Performance Sociale: Clienti
La dimensione media di acquisto dei clienti Monnalisa è al di sotto dei 15.000 euro a stagione, sia
per l’estero che per l’Italia. Clienti più grandi, con acquisto superiore a 25.000 euro, sono presenti
soprattutto all’estero.
Tab. 6.2.1 - Clienti per classe di fatturato
Classe di fatturato in eur % clienti sul totale clienti % clienti sul totale clienti esteri % clienti sul totale clienti Italia
< 5.000
34,72%
44,07%
29,23%
5.000-15.000
52,25%
40,43%
59,18%
15.000-25.000
8,54%
7,60%
9,09%
25.000-50.000
3,37%
6,08%
1,78%
> 50.000
1,12%
1,82%
0,71%
Graf. 6.2.4 - Distribuzione clienti per classe di fatturato
0,71%
1,82%
1,12%
1,78%
6,08%
3,37%
9,09%
7,60%
8,54%
80
40,43%
29,23%
34,72%
59,18%
52,25%
44,07%
Il turnover clienti è stato di natura opposta nelle due collezioni, la primavera estate (la seconda in
ordine cronologico nell’anno) ha visto concretizzarsi una politica di razionalizzazione della distribuzione
con una gestione più attenta del posizionamento all’interno del canale del trade. In termini di capi
l’operazione non ha avuto conseguenze, consentendo comunque un incremento netto, rispetto alla
precedente stagione corrispondente, delle vendite estive (+8,48%).
Tab. 6.2.2 - Turnover clienti per stagione
Stagione primavera-estate
Delta vendite (capi)
Clienti consolidati
Turnover netto clienti
Italia
5,85%
447
-19
Estero
13,53%
226
5
Totale generale
8,48%
673
-14
Stagione autunno-inverno
Delta vendite (capi)
Clienti consolidati
Turnover netto clienti
Italia
0,07%
427
9
Estero
-6,17%
242
1
Totale generale
-2,21%
669
10
Performance Sociale: Clienti
Graf. 6.2.5 - Andamento clienti per collezione in termini di capi rispetto alla precedente stagione corrispondente
6.2.3 Resi, reclami e...servizio
La forma di reclamo maggiormente adottata dal cliente consiste nella restituzione di merce invenduta
per motivi qualitativi o di immagine.
Tab. 6.2.3 - Resi per stagione
% resi su capi spediti
Di cui resi commerciali
Stagione autunno-inverno
4,06%
65,75%
Stagione primavera-estate
3,48%
67,78%
Spesso il reso non rappresenta un reclamo ma una forma di servizio aggiuntivo offerto da Monnalisa
al cliente, che può restituire all’azienda la merce caratterizzata da lenta vendita ottenendone altra
in sostituzione. In tal caso la causale di reso è di natura “commerciale”, a sottolineare la valenza di
servizio che essa sottintende.
Tab. 6.2.4 - Rapporto tra capi riassortiti e capi resi per motivi commerciali per stagione
Stagione primavera estate
2,82
Stagione autunno inverno
3,31
Come evidenziato dalla tabella, a fronte di un capo reso per motivi commerciali ne sono stati riassortiti
in media 2,82 nella stagione estiva e 3,31 in quella invernale.
6.2.4 E-commerce
Monnalisa ha implementato un servizio e-commerce per i propri clienti abilitati; si tratta di un sistema
Business to Business, rivolto sia agli agenti/rappresentanti che ai clienti dettaglianti. Mediante l’accesso
ad Internet l’utente può prenotare e/o acquistare i capi di riassortimento della stagione in corso e
di quelle pregresse, sia ricercando uno specifico prodotto che cercando una soluzione alle proprie
esigenze in termini di linea, tema di appartenenza, tipologia di prodotto, fascia taglia e colore.
Dal 2005, il servizio si è arricchito di una nuova utility: la possibilità da parte del cliente di verificare
in modo autonomo lo stato di avanzamento del proprio ordine in tempo reale, valutando i capi in
lavorazione, pronti ed in spedizione.
81
Performance Sociale: Clienti
I seguenti indicatori testimoniano il successo crescente del servizio e-commerce di Monnalisa.
Tab. 6.2.5 - Utilizzo e-commerce
2004
2005
Delta 2004-2005
Capi ordinati autonomamente da utenti esterni
600
6.915
+1053%
Nr ordini autonomi da utenti esterni
53
500
+843%
Gli ordini di riassortimento formulati autonomamente dal cliente mediante e-commerce sono circa il
42% del totale degli ordini di riassortimento, in termini di capi ordinati tale rapporto sale al 56%.
6.2.5 Comunicazione
Nel corso del 2005, il sito web, www.monnalisa-spa.com, è stato ottimizzato in termini di navigazione;
questo il motivo per cui ad una crescita degli accessi è corrisposta una diminuzione nel numero di
pagine visitate: se prima per visitare una linea, l’utente doveva aprire 3 o 4 pagine, adesso ne deve
aprire soltanto una.
Tab. 6.2.6 - Numero di accessi al sito web
82
2003
2004
2005
Media accessi mensili
3.776
5.111
5.366
Media pagine visitate mensilmente
26.773
40.305
36.919
7
7,8
6,8
Media pagine visitate dall’utente in ogni accesso
6.2.6 Indagine sul “made in”
Nel corso del 2005, Monnalisa ha tenuto un focus group con i propri façonisti, i cui esiti sono stati
riportati nello scorso bilancio sociale. In tale sede, è emersa una diffusa preoccupazione tra i subfornitori
relativamente alla scelta effettuata da Monnalisa, già dal 2004, di indirizzare parte della propria
produzione in Cina o comunque all’estero. Pur riconoscendo in questo una necessità avvertita da molte
aziende nel settore moda, i façonisti si sono fatti portavoce di una richiesta di tutela e valorizzazione del
made in Italy, tanto più per un prodotto, quale quello di Monnalisa, caratterizzato da un alto contenuto
stilistico e qualitativo.
A seguito di quanto emerso nel corso del focus group, Monnalisa ha voluto interrogarsi sul valore del
“made in” contenuto nel proprio prodotto e soprattutto percepito dal cliente; a tale scopo è stata
condotta una indagine sull’importanza del “made in Italy” relativamente al prodotto di abbigliamento
in generale e nello specifico di Monnalisa.
Metodologia
L’indagine si è svolta mediante la diffusione di un breve questionario (8 domande a risposta chiusa)
ad un campione significativo di clienti (75 italiani e 26 esteri). Le risposte sono state raccolte mediante
intervista telefonica, pertanto hanno aderito il 100% dei clienti contattati e l’immediatezza del colloquio
telefonico ha consentito di raccogliere ulteriori opinioni e posizioni sull’argomento, al di là dei vincoli
imposti dalle domande a risposta chiusa.
Risultati
Emerge in generale una diffusa preferenza per il prodotto di abbigliamento “made in Italy”, che si
conferma anche relativamente alle merci Monnalisa, seppur - contrariamente alle aspettative - con
percentuali più rilevanti nel caso della clientela italiana rispetto a quella estera. E’ probabile che su
tale considerazione da parte dei clienti italiani abbia inciso anche l’acceso dibattito dell’ultimo anno
a livello nazionale su queste tematiche.
In astratto, senza considerare il prodotto Monnalisa, preferisce il “made in Italy”?
Performance Sociale: Clienti
Graf. 6.2.6 - Abbigliamento e Made in Italy
Graf. 6.2.7 - Prodotto Monnalisa e Made in Italy
Nel caso del prodotto Monnalisa, Le interessa la provenienza dei capi?
83
Le percentuali variano, nel caso dell’estero, se si considera la provenienza del capo di abbigliamento
a parità di immagine e prezzo: soltanto il 66% degli intervistati esteri ritiene che la provenienza di un
capo di abbigliamento abbia importanza a parità di immagine e prezzo. Spostando l’attenzione dal
cliente al consumatore finale, seppur con il filtro di giudizio del dettagliante, i risultati sono i seguenti:
Graf. 6.2.8 - Consumatore finale e provenienza dei prodotti
Secondo Lei, il consumatore finale, a prescindere dal marchio, attribuisce valore
al luogo di provenienza dei prodotti?
Performance Sociale: Clienti
I suggerimenti espressi dai clienti mediante le note libere da inserire in calce al questionario hanno
offerto numerosi spunti di riflessione, che si riportano testualmente:
“Il prodotto Monnalisa viene percepito come in grado di suscitare un’emozione e viene
considerato positivamente per il contenuto di immagine e di qualità, a questo è associato il
buon livello di servizio che l’azienda riesce a garantire mediante l’affidabilità delle consegne
anticipate”
“La variabile prezzo è molto importante, non soltanto in relazione alla provenienza, ma rispetto
agli altri prodotti offerti dal dettagliante: in pratica, Monnalisa deve garantire sotto tutti i punti di
vista (immagine, qualità e prezzo) di restare sulla stessa fascia competitiva dei maggiori brand di
riferimento, senza scendere a livelli più bassi che rischierebbero di svilirne il prodotto”
I clienti esteri, in particolare, ritengono importante “conoscere la provenienza di un prodotto,
andando oltre la semplice descrizione di prodotto importato e ritengono particolarmente
rilevante questo aspetto in considerazione delle condizioni di lavoro che spesso sono largamente
disattese in alcuni paesi a forte esportazione di prodotti di abbigliamento”.
Ad oggi nell’UE non esistono norme che impongano l’obbligo di apporre ai prodotti di abbigliamento
un’etichetta con l’indicazione dell’origine. Di fatto però il consumatore ha diritto ad essere informato
sulle caratteristiche dei beni disponibili sul mercato. Monnalisa ha perciò scelto la trasparenza
“volontariamente”, indicando comunque anche per i prodotti destinati all’Europa il paese di
provenienza.
Inoltre, a fronte di quanto emerso nel sondaggio e a seguito di quanto riportato nel piano di miglioramento
dello scorso anno, Monnalisa ha deciso di potenziare la comunicazione che accompagna il prodotto,
per diffondere quanto effettivamente l’azienda già compie in termini di controllo della propria filiera
produttiva (sia in Italia che all’estero), a garanzia della tutela delle condizioni di lavoro di tutte le
persone coinvolte nel processo produttivo. Dopo circa quattro anni dalla certificazione del sistema di
responsabilità sociale secondo la Norma SA8000, Monnalisa ha preparato una “etichetta etica” che,
accompagnando il capo di abbigliamento dall’azienda al consumatore finale, racconta brevemente
l’impegno aziendale sul fronte etico.
84
A partire dalle collezioni 2006, i capi Monnalisa avranno anche l’etichetta che segue:
Tab. 6.2.7 - Esito piano di miglioramento 2005 – area etichettatura prodotto
Obiettivo 2005
Etichetta etica
Azione
Esito
Elaborare un’etichetta che informi il consumatore finale Elaborata ed inserita sui prodotti a
della responsabilità sociale che Monnalisa intende partire dalla collezione P/E 2006
rispettare anche nella produzione dei propri capi di
abbigliamento
6.2.7 Capitale relazionale
Il capitale relazionale è costituito da tutte le relazioni che Monnalisa è riuscita ad instaurare con il
mercato, delle quali sono parte integrante e preponderante le relazioni con i clienti.
Non potendo valorizzare in modo diretto il peso di questo capitale, si è fatto ricorso all’utilizzo di alcuni
Tab. 6.2.8 - Indicatori capitale relazionale: solidità competitiva
% personale marketing/commerciale sul totale dipendenti azienda
19%
% personale ricerca e sviluppo sul totale dipendenti azienda
19%
Copertura Paesi Europei
60%
Nr di paesi in cui è registrato il marchio Monnalisa
48
Nr di visitatori allo stand Pitti (media gen-lug)
1.014
Di cui Italia
Performance Sociale: Clienti
indicatori, la bontà dei quali contribuisce a definire in modo induttivo la valorizzazione degli intangibili
oggetto della relazione con il cliente. Gli indicatori sono stati articolati in tre aree tematiche:
1) solidità competitiva che rappresenta la concretezza di quanto l’azienda ha costruito sino ad oggi
sul mercato
2) crescita, come trend attuale dell’azienda
3) capacità di creare valore, costituita da quelle performance aziendali in grado di offrire, tramite la
soddisfazione del cliente, garanzia di continuità della crescita anche nel futuro.
606
Di cui estero 408
Monnalisa investe nei due settori chiave della ricerca stilistica e del marketing, affinché i due mondi
della creatività e della relazione con il mercato possano dialogare efficacemente, influenzandosi a
vicenda.
La presenza di Monnalisa è capillare nel mondo e garantita da un forte presidio della tutela del
marchio, registrato ovunque sia possibile.
L’azienda suscita interesse continuo nel cliente e nei potenziali clienti che ne seguono l’offerta mediante
le fiere di settore, tra queste la più prestigiosa, Pitti, segnala una presenza importante di visitatori, sia
italiani che esteri.
85
Tab. 6.2.9 - Indicatori capitale relazionale: crescita
Delta fatturato 2004-2005
+6,34%
Turnover clienti in termini di capi acquistati
+ 2,2%
% clienti consolidati sul totale clienti
74%
% capi ordinati da clienti consolidati su totale ordinato
83%
Il rapporto tra Monnalisa ed i propri clienti è duraturo e consolidato nel tempo, grazie all’offerta di un
prodotto di immagine con una chiara identità ed un buon rapporto qualità-prezzo.
Tab. 6.2.10 - Indicatori capitale relazionale: capacità di creare valore
Numero medio di spedizioni per ordine
2,45
Numero di ordini evasi almeno al 98%
65,3%
Riassortimenti/resi commerciali (in capi)
3,06
Le prestazioni aziendali in termini di servizio, seppur costantemente migliorabili, pongono basi sicure per
la capacità di creare valore anche nel futuro.
In ultimo, il capitale relazionale può essere valutato in termini di reputazione di cui il marchio e l’azienda
godono sul mercato. Per valutare questo aspetto, Monnalisa ha realizzato un’indagine che mediante
un indicatore mutuato dall’analisi di bilancio consenta di valutare la portata e la ricaduta in termini
economici della comunicazione aziendale.
Tab. 6.2.11 - Indice di contribuzione interna alla pubblicità
Rapporto tra spesa in pubblicità su riviste e valorizzazione della pubblicità
complessivamente realizzata sia a pagamento che come redazionale gratuito
21,38%
In pratica, a fronte di 100 euro di pubblicità, 21 euro sono stati sostenuti dall’azienda, mentre gli altri 79
sono risultati a carico del sistema pubblicitario, frutto della percezione positiva dell’azienda all’esterno.
Performance Sociale: Clienti
6.2.8 La voce dello stakeholder
Proseguendo nel coinvolgimento progressivo dei vari stakeholder, dando loro “voce” all’interno del
bilancio, Monnalisa ha concentrato quest’anno il proprio interesse sui clienti.
La tecnica di coinvolgimento è stata il “focus group” per un campione di clienti italiani ed il questionario
per un campione di clienti esteri. In entrambi i casi, il lavoro è stato affidato alla società di consulenza
SCS Azioninnova, allo scopo di garantire l’oggettività e la trasparenza del processo.
Al questionario rivolto ad un campione di clienti esteri, hanno risposto 9 clienti,
situati in: Hong Kong, Singapore, Regno Unito, Svizzera, Quatar, Emirati Arabi, Irlanda,
Francia, Germania. Il focus group dedicato ad un campione di clienti italiani si è
tenuto ad Arezzo il giorno 8 maggio 2006; sono intervenuti 7 punti vendita toscani
ed umbri, tra i quali i due monomarca di Firenze ed Arezzo. Di seguito, si riporta
quanto emerso, come rendicontato dalla società di consulenza.
Italia
Estero
Punti di forza
86
- ampio campionario all’interno di ogni
collezione, con un proprio stile, riconoscibile,
un“made in Monnalisa” che i clienti finali
apprezzano e riconoscono come aspetto
caratterizzante
- alta vestibilità del prodotto, dovuta ad una
modellistica che si adatta alla corporatura
della maggioranza delle bambine
- consegne sempre effettuate nei tempi
previsti, tenendo conto anche dei coordinati
- puntualità nella sostituzione e nel ritiro dei
capi difettosi
- interfaccia credibile e serio a cui potersi
rivolgere direttamente per ogni eventualità
- comunicazione, capacità, conoscenza,
professionalità delle risorse Monnalisa
- attività dedicate ai bambini
- buon rapporto qualità-prezzo
- gli abiti sono facili da vendere grazie al
design, che è unico nel suo genere
- collezioni alla moda di buona qualità
- gli ordini arrivano in tempo
- rilevante disponibilità di magazzino per i
riassortimenti
- collezione compatta e focalizzata
Punti di debolezza
- assenza di un settore della collezione che
vesta il bambino maschio
- assenza di una linea che tenga maggiormente
conto della quotidianità e che riesca a
rispondere all’esigenza di vestirsi bene, firmato
Monnalisa, anche a scuola o in altri contesti
dove non viene richiesta una particolare
eleganza
- talvolta le collezioni sono “zoppe”, nel senso
che mancano alcuni pezzi che le renderebbero
complete
- sarebbe necessario porre più attenzione su
quei capi che sono stati venduti maggiormente,
in modo che i negozi non si trovino sforniti di
fronte alle continue richieste dei consumatori
- sarebbe opportuno che si pensasse a ricarichi
più appropriati, ritenendo quelli attuali troppo
bassi per poter rientrare adeguatamente delle
varie ed alte spese sostenute per l’esercizio
commerciale
- modelli e motivi talvolta ripetitivi nella stessa
stagione
- i cataloghi sono da modernizzare e
rinnovare
- è da aumentare la qualità dei prodotti
“made in China”
- i pantaloni hanno rapporto qualità prezzo
inadeguato
- mancano abiti da cerimonia dai 12 anni in su
- vi sarebbe la necessità di aprire uno
showroom a Milano
- la data di invio delle merci spesso è ritardata
rispetto alle necessità del negozio
- non sempre sono sufficienti 2 sole collezioni
durante l’anno
Provenienza dei capi
I clienti assumono due tipologie di posizioni:
Se Monnalisa delocalizzasse, due sarebbero le
- alcuni ritengono che non sia particolarmente reazioni rilevate:
importante da dove il capo provenga
1. L’aspetto fondamentale riguarda la qualità
dei prodotti, che non deve diminuire se la
produzione non fosse più esclusivamente
italiana. Sarebbe inoltre importante che
Monnalisa tutelasse che la qualità dei prodotti
fosse accompagnata da una garanzia di non
sfruttamento dei lavoratori esteri.
2. Oltre a questo viene anche però rilevato che
la delocalizzazione completa non sarebbe
accettabile poiché Monnalisa è riconosciuta
come un venditore di prodotti “Made in Italy”.
Performance Sociale: Clienti
- altri affermano che, partendo dal presupposto
che spesso il cliente finale si interessa della
provenienza del capo e chiede al negoziante
spiegazioni in merito, è importante che Monnalisa
mantenga una qualità comunque alta.
La valutazione della provenienza muta inoltre in
relazione alla tipologia di clientela finale:
- se ad acquistare sono stranieri, la loro
attenzione verso la provenienza riportata in
etichetta cresce considerevolmente
- all’interno della clientela italiana, l’attenzione
verso questo aspetto varia a seconda della
zona geografica in cui si trova il negozio.
Risulta comunque importante che Monnalisa sia
trasparente verso i clienti, espliciti direttamente la
provenienza e dia la possibilità ai negozianti di
fornire informazioni complete ed esaustive alla
clientela finale.
Tale atteggiamento deve essere seguito anche
nella definizione del prezzo, che, seppure fattore
non unicamente discriminante nella scelta del
consumatore finale di Monnalisa, deve comunque
essere adeguato alla qualità presentata.
Comunicazione
La valutazione è positiva, anche comparata con Vi sono alcune criticità, Monnalisa dovrebbe:
le altre aziende del settore abbigliamento.
- essere maggiormente presente sulla stampa
internazionale
- far sì che i cataloghi siano presenti quando
viene fatto l’ordine
- fornire informazioni aggiuntive rispetto alla
comunicazione ufficiale
- focalizzare l’attenzione su una comunicazione più moderna e diretta ai clienti
- migliorare sulla pubblicità.
Impegno etico
La valutazione dell’impegno “sociale” di Monnalisa
risente di una duplicità di posizioni:
- alcuni ritengono che al consumatore finale
non interessi sapere che Monnalisa ha la
certificazione SA8000 o che si sta dotando
di strumenti di responsabilità sociale. Si tratta
di una clientela alto spendente, con poco
tempo a disposizione, che apprezza la qualità
dei prodotti e che li compra soltanto per
questa ragione
-altri, invece, sostengono che sarebbe
opportuno che Monnalisa comunicasse
meglio questo suo impegno, nell’ottica di
fornire informazioni aggiuntive alla clientela
finale, che così realizzerebbe la sua scelta
d’acquisto in maniera consapevole.
I clienti esteri contattati non sono a conoscenza
della certificazione SA8000 conseguita da
Monnalisa (soltanto 1 dichiara di averlo appreso).
Per quel che riguarda una valutazione di questo
impegno, i clienti sostengono che, per quanto sia
“una buona cosa”, il loro continuare a rapportarsi
con l’azienda dipende da altri fattori, che non
hanno direttamente a che vedere con la CSR.
A fronte di quanto emerso e proposto dai clienti italiani ed esteri, Monnalisa ha stabilito alcuni impegni
volti a migliorare la propria relazione con il cliente:
1) Migliorare il livello qualitativo dei prodotti importati
2) Aumentare l’investimento in comunicazione, migliorandone l’efficacia
3) Promuovere l’utilizzo dell’e-commerce a fini informativi, per conoscere lo stato avanzamento
ordine
4) Migliorare l’assortimento, quantitativo e qualitativo, delle merci a fini di riassortimento.
87
88
Performance Sociale
Fornitori
I fornitori di Monnalisa sono articolati in base al prodotto/servizio offerto: tessuto, accessori, façon (taglio,
cucito, stiro, ricamo, stampa, etc), commercializzati, servizi (trasporti, pulizie, vigilanza, rappresentanza,
consulenza, etc). I fornitori aventi diretto impatto sul prodotto realizzato da Monnalisa sono quelli di
tessuto, accessori, façon, commercializzati.
Tab. 6.3.1 - Numero di fornitori per tipologia (anagrafico; consolidato)
Tipologia di fornitore
Nr. di fornitori in anagrafico
di cui Nr. Fornitori consolidati
Tessuti
480
27
Accessori
179
52
Façon
219
35
Commercializzati
95
7
Performance Sociale: Fornitori
6.3.1 Tipologia e localizzazione geografica
Con fornitore consolidato si intende il fornitore dal quale sono stati effettuati acquisti almeno in due delle
ultime quattro collezioni; mentre il fornitore in anagrafico è quello dal quale si è acquistato almeno una
volta in tutta la storia aziendale. Se invece si considerano i fornitori dai quali sono stati fatti acquisti in
tutte e quattro le ultime collezioni, la situazione risulta come segue:
Tab. 6.3.2 - Numero di fornitori per tipologia (consolidato; continuo)
Tipologia di fornitore
Nr. Fornitori consolidati
(2 su 4 stagioni)
Nr. Fornitori continui
(4 su 4 stagioni)
Continui/consolidati in %
Tessuti
27
8
29,63%
Accessori
52
21
40,38%
Façon
35
26
74,29%
Commercializzati
7
0
0
121
55
45,45%
Totale
La continuità di rapporto è più alta nelle lavorazioni, con una fetta di laboratori più altalenanti dedicati
soprattutto alle fasi accessorie (come tintura, ricamo, stampa) che per motivi puramente stilistici non
sempre sono presenti nelle collezioni.
E’ apparentemente meno continuativo il rapporto con i fornitori di accessori e specialmente di tessuto,
essendo spesso presente nel fornitore una sorta di specializzazione in articoli invernali o estivi. Di fatto
però, se si considera il volume delle forniture rispetto all’acquistato totale, con tre fornitori continui viene
realizzato il 41% dell’approvvigionamento a valore di tessuto ed accessori.
La mancanca di fornitori continui per la categoria ”commercializzati” è da ricondursi alla strategia
soltanto recente di realizzazione di specifici prodotti finiti all’estero.
Per i façonisti, la distribuzione del lavoro è piuttosto omogenea; considerando i fornitori di cucito,
soltanto sei laboratori hanno un carico di lavoro superiore al 7% dell’intero acquistato; con essi si
realizza il 50,7% dell’intera spesa per lavorazione (cucito e stiro). I restanti laboratori (circa 21) hanno un
acquisto medio del 2,35% del totale acquistato.
Se si considerano invece i fornitori di fasi accessorie (stampe, ricami, lavaggi), l’acquisto è maggiormente
concentrato, con il 64% dell’intero acquistato realizzato con soli tre laboratori.
Tab. 6.3.3 - Dislocazione geografica dei fornitori per tipologia di prodotto
Tessuti
Accessori
Façon
Commercializzati
Toscana
41,38%
29,72%
56,80%
14,40%
Lombardia
37,94%
27,03%
0
0
Emilia Romagna
12,06%
24,32%
0
0
0
2,71%
37,80%
0
Resto d’Italia
1,73%
2,71%
2,70%
7,10%
Estero
6,89%
13,51%
2,70%
78,50%
Umbria
89
Performance Sociale: Fornitori
Graf. 6.3.1 - Andamento fornitori per dislocazione geografica
Rimane pressoché invariata la proporzione tra fornitori italiani ed esteri per le categorie façon e tessuti,
mentre cresce la percentuale di fornitori esteri negli accessori e nei commercializzati.
Se si considerano i volumi di acquisto, la situazione risulta come segue:
Graf. 6.3.2 - Distribuzione dei volumi di acquisto (materie prime, façon e commercializzati)
90
Alla distribuzione dei volumi di acquisto dell’azienda nel mondo, corrisponde – in una immaginaria
bilancia commerciale – l’articolazione del fatturato aziendale tra estero ed Italia:
Graf. 6.3.3 – Distribuzione fatturato Monnalisa
Ne consegue che nonostante Monnalisa esporti e quindi crei valore in tutto il mondo, il sistema territoriale
locale risulta privilegiato ai fini della distribuzione della ricchezza in tal modo creata.
Graf. 6.3.4 - Bilancia commerciale
2.000.000
4.000.000
6.000.000
8.000.000 10.000.000 12.000.000 14.000.000
Il rapporto commerciale con il fornitore è caratterizzato da continuità della relazione e da affidabilità
del cliente Monnalisa, che rispetta sempre le condizioni contrattuali ed in particolare quelle relative ai
pagamenti. Il 100% dei fornitori è pagato entro i termini contrattuali, fatta eccezione per i casi in cui
occorranno situazioni di contestazione relativamente alla merce acquistata o alle consegne della stessa.
Tab. 6.3.4 - Condizioni di pagamento contrattuali per tipologia di fornitore consolidato
Condizioni di pagamento da contratto
Tipologia di fornitore (consolidati e continui)
30 gg
60 gg
90 gg
120 gg
Tessuti
0
2
7
18
Accessori
3
12
18
19
Façon
2
33
0
0
Commercializzati
0
6
0
1
Performance Sociale: Fornitori
6.3.2 La relazione commerciale
La condizione contrattuale di maggior utilizzo è “60 gg” nel caso di acquisto di servizi per lavorazioni e
“120 gg” per le materie prime. La durata media dei debiti Monnalisa di 136 gg non risulta confrontabile
con tale dato essendo frutto di una ponderazione sul valore dell’acquistato che considera tutte le
forniture e non solo quelle relative al processo produttivo.
6.3.3 Selezione e valutazione dei fornitori
La scelta dei fornitori avviene sulla base di più aspetti:
qualità del prodotto/servizio
immagine e contenuto moda
livello di servizio
prezzo
contributi allo sviluppo del prodotto
stabilità
trend delle prestazioni.
Ciascuno di essi avrà maggiore o minore importanza a seconda dell’oggetto della fornitura: nel caso
del façonista sarà perciò essenziale la qualità-prezzo della lavorazione, mentre per il fornitore di tessuto
sarà prioritario il contributo alla sperimentazione stilistica. Nel corso del tempo, il fornitore è soggetto a
periodiche valutazioni sia sul fronte qualitativo che su quello di responsabilità sociale.
91
La prima valutazione sugli standard qualitativi del fornitore avviene mediante ordine di campionario
per le materie prime e mediante la prova di realizzazione di un prodotto per i commercializzati e façon
(valutazione diretta). In seguito la valutazione avviene ogni stagione a consuntivo, considerando le non
conformità che il controllo qualitativo ha individuato nelle forniture, distinguendole in critiche (generano
seconde scelte) e non critiche (possono essere rimosse), e ponderandole sul totale dell’acquistato. Per
quanto attiene gli accessori, la valutazione avviene sempre a consuntivo per stagione ed è frutto di un
giudizio sul servizio e gli standard qualitativi espressi dal fornitore nel corso della stagione.
Tab. 6.3.5 - Valutazione fornitori stagione estiva tessuti, façon e commercializzati
Insuff
Suff.
2003
1
2004
2005
Tessuti
Façon
Buono
Buono
Ottimo
Insuff.
Suff.
Ottimo
3
3
29
0
1
2
18
2
2
2
16
0
1
5
28
3
4
5
18
0
0
6
24
Tab. 6.3.6 - Valutazione fornitori stagione invernale tessuti, façon e commercializzati
Insuff
Suff.
2003
0
2004
2005
Tessuti
Façon
Buono
Buono
Ottimo
Insuff.
Suff.
Ottimo
3
2
33
0
1
6
18
0
3
3
13
2
4
1
32
1
13
11
8
0
0
7
36
Performance Sociale: Fornitori
Gli indici di entrambe le stagioni 2005 testimoniano un parco fornitori allineato su alti standard qualitativi.
Alle valutazioni di natura qualitativa si associano quelle derivanti dal sistema SA8000;
in ottemperanza ai requisiti della Norma,
Tab. 6.3.7 - Audit esterni presso fornitori - anno 2005
Monnalisa ha informato e sensibilizzato la
propria catena di fornitura e subfornitura
Nr. visite a fornitori effettuate
22
ai principi di responsabilità sociale e
periodicamente effettua visite ispettive
di cui in Italia
15
presso i fornitori per evidenziare la presenza
di eventuali non conformità, nell’ottica di
di cui all’estero
7
un processo di miglioramento continuo.
Tab. 6.3.8 - Esito piano di miglioramento anno 2005 - Area controllo fornitori esteri
Obiettivo 2005
Controllo fornitori esteri
Azione
Esito
Personalizzare le check list per i paesi extra
Europa in base alla loro criticità; raccogliere
informazioni da ONG locali; migliorare il
livello di accuratezza delle visite ispettive
E’ stato raccolto materiale legislativo relativo
al paese di maggior importazione (Cina) ed
in base ad esso sono state riviste le check
list di verifica ispettiva, utilizzate già nel corso
delle verifiche effettuate nel 2005
6.3.4 Esito focus group e piano di miglioramento
In occasione dello scorso bilancio sociale, è stato condotto un focus group con i façonisti di Monnalisa
con lo scopo di inserire nella rendicontazione la loro “voce” ed il loro punto di vista sulla relazione con
Monnalisa.
92
Tab. 6.3.9 - Esito piano di miglioramento anno 2005 - Area façonisti
Obiettivo 2005
Façonisti
Azione
Esito
Organizzare un focus group con i façonisti Il focus group è stato realizzato e l’esito
da inserire nel bilancio sociale 2004
inserito nello scorso bilancio sociale.
A quanto è emerso dal coinvolgimento dello stakeholder ha fatto eco l’insieme di impegni assunti
dall’azienda che si riportano di seguito in forma di tabella, con la descrizione degli esiti ad oggi.
Tab. 6.3.10 - Esito impegni da focus group façonisti
Richiesta di azione da
parte dei façonisti
Impegno della Direzione
Esito
Continuare a credere
nel Made in Italy come
garanzia di qualità verso
il consumatore
Analizzare il valore del
Made in Italy sul prodotto
Monnalisa e valutare il peso
ad esso attribuito da parte
del cliente dettagliante e del
consumatore finale
E’ stata condotta una intervista
mediante questionario ad un campione
significativo di clienti sia italiani che
esteri per valutare il ruolo del made in
Italy sul prodotto Monnalisa (vedi esito
nel capitolo “Clienti” della relazione
sociale)
Garantire una produzione
tale da consentire di
lavorare non solo con
picchi stagionali ma su
tutto l’arco dell’anno
Verificare l’alimentazione dei
laboratori e la frequenza e
durata dei periodi con meno
carico di lavoro
E’ stata condotta un’analisi sulla
durata della pausa di lavoro tra una
stagione e l’altra, nello specifico tra fine
consegna primavera estate 2005 ed
inizio commesse autunno inverno 2005.
Ne è emerso che la durata media di
tale pausa è stata di 4 giorni, con un
minimo di -20 giorni (le due stagioni si
sono sovrapposte) ed un massimo di
33 giorni. Nel complesso 9 laboratori
su 17 (cucito e stiro) hanno avuto una
sovrapposizione delle due collezioni.
Prevedere per i façonisti
puntuali nelle consegne e
con indice di qualità ottimo
un incremento dei capi
affidati nella collezione
seguente, nei limiti della
capacità di gestire le
tipologie di prodotto
allocabili
E’ stata effettuata un’analisi sul numero
capi commissionati ai façonisti,
cercando una correlazione tra
commesse e indici di qualità. Questo
legame non è però riscontrabile né
può essere implementato per le future
collezioni per due ordini di motivi:
1-i livelli qualitativi dei façonisti sono
piuttosto allineati, grazie ad un rapporto
di lunga data con l’azienda che ha
portato nel tempo ad eliminare quei
fornitori non adatti a Monnalisa.
2-il numero di capi confezionati
è diminuito nel tempo e ad oggi
Monnalisa ha preferito redistribuire
il carico di lavoro esistente, tra i vari
façonisti, mantenendo rapporti ormai
decennali.
Accrescere il numero di
incontri con i sub-fornitori
Prevedere un incontro
per condividere il bilancio
sociale e gli impegni presi
dalla direzione
Non è stato organizzato un incontro, ma
il bilancio sociale è stato inviato a tutti i
façonisti
Mettere attenzione nel
fornire materie prime da
assemblare di qualità
Migliorare le attività di
controllo delle materie prime
L’attività di controllo delle materie
prime è stata affidata ad un nuovo
fornitore, che avendo un rapporto
preferenziale con Monnalisa può
garantire accuratezza e tempestività
nell’esecuzione del servizio
Valutare la possibilità di
Formare il façonista sulla
pagare “al minuto” e non natura del rapporto di
“a capo”
subfornitura e sulla sua
diversità rispetto al rapporto
di lavoro dipendente
Da completare nel 2006
Chiarire il ruolo di SA8000
nella delocalizzazione
della produzione
all’estero
Da completare nel 2006
Informare il façonista sui
requisiti previsti dalla norma
in materia di controllo dei
fornitori e su quanto attuato
da Monnalisa nei confronti
dei fornitori esteri
Tra le varie iniziative intraprese a seguito degli impegni assunti da Monnalisa nello scorso bilancio
sociale, è da segnalare il caso dell’azienda Penta Service, consorella di Monnalisa. Si tratta dell’unico
fornitore di taglio di Monnalisa e quest’ultima ha rappresentato da sempre per esso la fonte di circa
l’80% del fatturato.
E’ evidente la rischiosità e precarietà di un’azienda monocliente, tanto più in un settore ad oggi così in
trasformazione come quello del tessile-abbigliamento ed in una fase di crescita delle importazioni di
prodotti finiti da parte del cliente principale.
Con l’intento di supportare il fornitore in questo specifico aspetto di fragilità, Monnalisa ha agito su due
fronti: la competitività e la diversificazione, collaborando con Penta Service per l’implementazione e
certificazione di un sistema qualità e per l’introduzione di un nuovo servizio tra quelli offerti dall’azienda al
mercato, il controllo qualitativo dei tessuti. Entrambe le iniziative contribuiranno a rendere il fornitore più
competitivo ed autonomo sul mercato, svincolandosi parzialmente dalla “dipendenza” da Monnalisa
e perciò sopperendo alla parziale erosione di fatturato derivante dalla maggiore importazione di
prodotti commercializzati da parte di Monnalisa.
Nel corso del 2005, Penta Service ha infatti trovato e mantenuto nuovi clienti ed ha assorbito tutto il
carico di lavoro di Monnalisa per la fase di controllo tessuto oltre a quella di taglio già svolta anche nel
passato.
Performance Sociale: Fornitori
Fornire incentivi ai
façonisti più affidabili
93
94
Performance Sociale
Soci, azionisti e comunità finanziaria
A seguito della delibera di aumento del capitale sociale da € 1.032.000 a € 2.064.000 del 20/12/99, ed
in virtù della completa sottoscrizione di tale aumento da parte dei soci, il capitale sociale di Monnalisa
è ad oggi costituito da 400.000 azioni ordinarie del valore nominale di € 5,16, detenute per il 51%
dalla famiglia Iacomoni e per il 49% dalla finanziaria del gruppo, la Jafin SpA.
Tab. 6.4.1 - Distribuzione azioni fra soci
Azionista
Numero azioni
Quota
Famiglia Iacomoni
204.000
51%
Jafin SpA
196.000
49%
Nel corso del 2005, la “Riserva per versamento soci in conto capitale” è stata girata per € 618.000 a
capitale sociale; la riserva era stata costituita mediante accantonamenti corrispondenti alla quota di
capitale rimborsata nel corso degli anni dai soci a fronte del prestito partecipativo acceso nel 2000;
al 31/12/05 il saldo di tale riserva ammontava a € 1.802, che con i futuri accantonamenti andrà - nei
prossimi esercizi - a completare il versamento del capitale sociale sottoscritto.
La scelta di questa forma di finanziamento, assieme a quella di portare annualmente a nuovo gli
utili prodotti dalla gestione, testimonia la concretezza e la credibilità degli azionisti nell’investire nello
sviluppo aziendale non distraendo da esso nessuna risorsa.
L’utile dell’esercizio da riportare a nuovo è € 375.754, che si somma ad ulteriori € 2.345.648 prodotti negli
anni precedenti; nel complesso il patrimonio netto (€ 4.979.086) risulta composto come di seguito:
Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria
6.4.1 Patrimonio netto
Graf. 6.4.1 - Composizione patrimonio netto
95
Considerando la nicchia di appartenenza di Monnalisa, composta da quattro competitor di riferimento,
risulta che il capitale sociale è in media di circa € 710.000 (dati da bilanci depositati al 31/12/04); per
questo parametro, Monnalisa, con un capitale sociale superiore di € 900.000 rispetto al competitor
con capitale sociale più alto, è diventata un benchmark.
6.4.2 Rapporti con gli istituti finanziari
Monnalisa intrattiene rapporti con tutti i principali istituti di credito italiani:
Tab. 6.4.2 - Istituti di credito
Istituto di credito
Tipologia di attività svolta
Unicredit
Mutui, leasing, copertura cambi e tassi, smobilizzi, gestione incassi e
pagamenti, finanziamenti chirografari
Banca Etruria
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti
Banca Intesa BCI
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, leasing
Cassa di Risparmio di Firenze
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti
Credito Cooperativo di Anghiari
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti
Banca di Roma
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti
Banca Toscana
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, mutui
Monte dei Paschi di Siena
Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti chirografari
Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria
Cinque degli otto istituti di riferimento hanno origine locale, a dimostrare il forte radicamento territoriale
di Monnalisa anche nella scelta dei partner finanziari.
Graf. 6.4.2 - Articolazione indebitamento annuale per durata
Continua a diminuire l’indebitamento aziendale nei confronti del sistema bancario, all’interno del quale
cresce la percentuale a medio-lungo termine (con accensione nel corso dell’anno di un finanziamento
chirografario); diminuisce la durata dell’esposizione bancaria: Monnalisa non utilizza l’apertura di credito
in c/c né sconfina sul fido di c/c, se non incidentalmente e per pochi giorni nel caso di insoluti da parte
dei clienti; l’autofinanziamento avviene perlopiù mediante presentazione del portafoglio salvo buon
fine, del quale talvolta viene richiesto lo smobilizzo un mese prima della scadenza.
Fatta 100 la complessiva linea di credito accordata a Monnalisa dall’insieme degli istituti bancari,
l’utilizzo in termini percentuali è stato nel corso del 2005 mediamente del 15% contro il 28% dello
scorso anno, con minimi del 7% e massimi del 23%.
96
Tab. 6.4.3 - Utilizzo affidamenti per mese
Mese
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SETT
OTT
NOV
DIC
2004
31%
28%
31%
31%
24%
16%
16%
35%
33%
32%
37%
23%
2205
17%
17%
7%
14%
13%
23%
15%
10%
12%
7%
21%
22%
Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria
6.4.3 Autovalutazione e rating
In vista dell’entrata in vigore di Basilea 2, che prevede una stretta correlazione tra il patrimonio di
vigilanza delle banche ed il grado di rischio sopportato in relazione al cliente, Monnalisa ha intrapreso
nel corso del 2005 un progetto di preparazione all’evoluzione del rapporto tra banca e impresa.
Scopo
Confrontare la valutazione esterna delle banche nei confronti di Monnalisa con quella interna
dell’azienda
Motivare l’eventuale scostamento tra i due giudizi
Elaborare strategie atte a colmare tale gap o a migliorare il rating
Metodologia
E’ stato richiesto a tutti gli istituti finanziari il rating di Monnalisa
E’ stata elaborata un’autovalutazione di natura quantitativa dell’azienda
L’autovalutazione è stata confrontata con i rating bancari
Risultati
Cinque delle otto banche hanno risposto alla richiesta di Monnalisa di conoscere il proprio rating, uno
degli istituti che non lo ha fornito non è tenuto all’elaborazione di rating interni e perciò non era in grado
di produrlo.
Le scale ed i range dei rating sono diversi, variando da istituto a istituto; a prescindere comunque
dall’impiego di una scala numerica o alfanumerica, il giudizio su Monnalisa corrisponde per tutti gli
istituti a “molto buono”, che significa - in “lessico bancario” - una probabilità di default tra 0,06% e
0,10%. Con probabilità di default si intende la probabilità che un’azienda entri in stato di insolvenza
nell’arco di un determinato lasso di tempo a partire dall’affidamento (generalmente 12 mesi).
97
Il giudizio da parte del sistema bancario è in linea con quanto emerso dall’autovalutazione aziendale,
per la quale si riportano di seguito alcuni degli indici elaborati.
Analogamente a quanto espresso nella Relazione sulla gestione, ai fini dell’elaborazione degli indici si è
fatto riferimento alle riclassificazioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico riportate nel documento
della commissione nazionale “Finanza ed economia degli intermediari finanziari” del CNDC (Consiglio
Nazionale Dottori Commercialisti), a titolo “Il sistema delle informazioni aziendali alla luce di Basilea 2 e
del nuovo diritto societario”.
Tab. 6.4.4 - Autovalutazione
Area
Indice
Formula
2003
2004
2005
Solidità
Quoziente primario di
struttura
Mezzi propri/attivo fisso
1,92
2,35
2,92
Equilibrio
finanziario
Indice di autonomia
finanziaria
Mezzi propri/capitale di
finanziamento
32,58%
34,76%
36,87%
Equilibrio
finanziario
Incidenza oneri finanziari Oneri finanziari/ricavi
sulle vendite
vendite
2,40%
1,29%
1,08%
Liquidità
Quoziente di
disponibilità
Attivo circolante/passività
correnti
1,51
1,71
1,78
Redditività
ROI
Reddito operativo/capitale
investito operativo netto
34,92%
16,24%
18,05%
Monnalisa è quindi una realtà solida, ben capitalizzata, liquida e con una scarsa incidenza degli oneri
finanziari perlopiù derivanti dall’indebitamento a medio-lungo termine. Anche la redditività è buona
ed in crescita
98
Performance Sociale
Comunità locale
Monnalisa è una realtà presente e radicata sul territorio aretino, sia direttamente - come azienda – che
attraverso il proprio fondatore, Piero Iacomoni.
Questo è percepibile nell’appartenenza agli organismi di categoria (Associazione Industriali,
Confartigianato, Istituzione dei distretti industriali di Arezzo), ma ancor più nella fattiva partecipazione ai
progetti ed iniziative da essi promossi o patrocinati.
La logica che da sempre pervade Monnalisa è la positività della contrapposizione, come espressione
di punti di vista diversi e come opportunità di dialogo e perciò foriera di soluzioni e visioni più organiche
e complete della realtà. Da questo i vari connubi:
artigianato e industria: Monnalisa appartiene ad entrambi i mondi, pur iscritta all’Associazione
Industriali, ricopre, nella figura del proprio titolare, importanti ruoli in ambito artigiano
università e mondo del lavoro: tirocini in azienda per giovani studenti si accompagnano ad
interventi e testimonianze nel mondo accademico da parte del management aziendale ed a
progetti strategici ed operativi sviluppati di concerto tra azienda ed università
logica di marchio e di distretto: nonostante Monnalisa sia un brand affermato nel mondo
dell’abbigliamento bambino, conduce attivamente le proprie attività di penetrazione commerciale
in nuovi mercati assieme ad altre aziende consorziate del settore, sposando una filosofia di distretto
più che di visione personalistica della realtà.
Performance Sociale: Comunità locale
6.5.1 Monnalisa ed il territorio
6.5.2 Scuola ed istruzione
Da sempre Monnalisa promuove un legame forte con il mondo della formazione di qualsiasi livello,
con l’intento di offrire ai giovani studenti un luogo privilegiato di sperimentazione di quanto appreso
sui libri, per poter trarre utili stimoli per la propria crescita umana ed intellettuale. Il tirocinio rappresenta
una forma di verifica sul campo di quanto studiato, ma anche di introduzione al mondo del lavoro per
coloro che, inoccupati o disabili, non hanno ancora avuto l’occasione di misurarsi con esso.
Al tempo stesso, lo stage è occasione di crescita anche per l’azienda, che ha l’opportunità di rileggere
con gli occhi freschi dell’inesperienza le proprie procedure ed i propri comportamenti, scoprendo
interpretazioni diverse e nuove soluzioni.
Tab. 6.5.1 - Stage attivati nel 2005
Ente promotore
Nr. allievi
Durata
Ambito del tirocinio
Centro per l’impiego
(area disabili)
1
3 mesi
Commerciale
Università Bologna,
facoltà ingegneria
1
3 mesi
Produzione
Università Arezzo,
facoltà di economia
1
2 mesi
Commerciale
Centro competenze
Valdarno
1
2 mesi
Commerciale
Centro competenze
Valdarno
1
2 mesi
Controllo di gestione
Istituto Fossombroni
2
2 settimane
Amministrazione
Università Arezzo,
facoltà di economia
1
2 mesi
Commerciale
Università di Arezzo,
facoltà di lingue
1
1 mese
Commerciale
Associazione Industriali
2
2 mesi
Progettazione
99
Performance Sociale: Comunità locale
100
Uno degli stage riportati si è poi trasformato in un contratto di lavoro a tempo determinato per la
gestione ed il coordinamento di uno specifico progetto aziendale in ambito commerciale.
Si colloca sempre a sostegno della formazione, l’adesione – in qualità di socio - al Polo Universitario
Aretino: un consorzio, frutto della collaborazione tra l’Università degli studi di Siena e le istituzione
pubbliche e private aretine, volto a favorire l’insediamento di facoltà e corsi di laurea ad Arezzo e
provincia, finanziando nel contempo iniziative di studio e ricerca coerenti con le esigenze culturali,
formative ed operative del territorio.
Nello stesso ambito, si inseriscono le tante docenze e testimonianze tenute da Monnalisa in ambito
accademico su marketing, controllo di gestione e responsabilità sociale.
6.5.3 Partecipazione ad iniziative e progetti sulla responsabilità sociale di impresa
Monnalisa ha partecipato anche nel corso del 2005 ad una serie di progetti nell’ambito della
responsbilità sociale di impresa, fra questi si elencano di seguito i più importanti:
1) CON.TE., progetto - sviluppato in partenariato con altre imprese toscane - volto a realizzare un
percorso integrato di pratiche a supporto della conciliazione tra vita familiare e lavorativa tramite
l’introduzione e l’applicazione di strumenti tecnologici e procedure organizzative innovative
2) Ricerca sulla RSI, promossa da Ucodep e Regione Toscana sulle aziende toscane certificate SA8000
o in via di certificazione, nell’ambito del progetto “Made in the World” della Commissione Europea.
La ricerca si è basata su un questionario conoscitivo ed una intervista libera al management
aziendale ed ai responsabili SA8000 dei lavoratori e della direzione
3) Partecipazione e contributo alla sponsorizzazine del Fabrica Ethica Social Media Festival, realizzato
a Scandicci (FI) nel marzo 2005. Si è trattato di una manifestazione dedicata alle imprese con
buone pratiche raccontate mediante film, foto e immagini per descrivere esperienze profit e non
nel campo della responsabilità sociale di impresa
4) Partecipazione al tavolo di lavoro TAGS - Transnational Actions Against Stereotypes, volto alla
elaborazione, in ambito multistakeholder, di una serie di “Linee Guida” per il superamento degli
stereotipi e pregiudizi di genere.
Con l’intento di contribuire ad una capillare diffusione di una cultura della responsabilità sociale di
impresa e nel rispetto della trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder, Monnalisa ha attivato
un indirizzo mail [email protected] che funge da Cassetta delle Idee per l’esterno, dove
possono raccogliersi critiche, suggerimenti, idee e richieste di informazione. A tale casella di posta
pervengono automaticamente anche le form compilate dagli utenti che scaricano il bilancio sociale
dal sito web.
Nel corso del 2005 si sono avuti 151 contatti (+82% rispetto allo scorso anno), sia dall’Italia che
dall’estero:
Tab. 6.5.2 - Contatti dal web
Nr contatti via e-mail
Richiesta
Bilancio Sociale
Richiesta Report
visite ispettive SA8000
Richiesta informazioni
su RSI o altro
Richiesta supporto
per tesi di laurea
100
9
34
8
6.5.4 Iniziative umanitarie
Le erogazioni liberali del 2005 ammontano a € 33.387, destinate a:
organizzazioni umanitarie mondiali e nazionali, per € 1.346
iniziative sociali di natura locale, per € 10.062
specifici progetti umanitari, per € 21.979.
Di seguito l’articolazione delle erogazioni in base all’area di specializzazione delle onlus/ONG
destinatarie.
Performance Sociale: Comunità locale
Graf. 6.5.1 - Erogazioni liberali per area di intervento
Tra i progetti di maggior rilievo si segnalano:
1) contributo, pari a € 21.979,50, alla fondazione “Aiutiamoli a vivere”, realizzato tramite il versamento
dell’equivalente degli incassi registrati il 1° maggio 2005 presso il negozio Monnalisa ad Arezzo.
L’associazione si dedica all’aiuto dei bambini in condizioini disagiate situati in Bielorussia.
2) sostegno dello stage per giovani musicisti e danzatori al 15° Festival Internazionale di teatro
musicale per ragazzi, tenutosi a Cortona (AR). Si è trattato di una iniziativa dedicata a 120 giovani
musicisti ed attori (7-14 anni) provenienti da tutta Europa, che in dieci giorni hanno dato vita ad
un’opera teatrale, sotto la direzione artistica di Marco Papeschi e la partecipazione di Jovanotti.
3) contributo per la ricerca intrapresa dall’Università di Firenze e Ospedale Meyer di Firenze su
“Sostanze xenobiotiche presenti nel latte materno”
Tab. 6.5.3 - Esito piano di miglioramento 2005, area iniziative benefiche
Obiettivo 2005
Adesione ad iniziative
benefiche nel mondo
dell’infanzia
Azione
- contributo acquisto respiratore per il reparto di neonatologia dell’ospedale di Arezzo
- organizzazione cena di beneficenza per bambini Chernobyl
- devolvere una giornata di incassi del negozio di Arezzo per i bambini di Chernobyl
- aderire al progetto Festival di tutti i colori (Fabrica Ethica Social Media Festival)
- sponsorizzare la ricerca Meyer sul latte materno
- progetto musica e teatro per bambini con Jovanotti
E’ proseguita anche quest’anno l’iniziativa dei dipendenti, appoggiata dalla proprietà, di raccolta di
offerte per una missione nel Burkina Faso; l’idea si è concretizzata con una sorta di lotteria natalizia
interna i cui proventi sono stati inviati alle popolazioni della missione per proseguire nell’acquisto di
mezzi per il lavoro dei campi.
6.5.5 Iniziative di promozione sportiva
Monnalisa supporta:
la Polisportiva Savinese, affiliata alla F.I.P.A.V., per la partecipazione della squadra maschile di
pallavolo al campionato nazionale di serie C
il baseball Club Arezzo.
Nel corso del 2005, Monnalisa ha sostenuto, assieme alla Walt Disney, il trofeo softball e baseball di
Topolino.
101
102
Performance ambientale
Performance ambientale
7.1 Politiche e strategie ambientali
Monnalisa, per le sue caratteristiche di prodotto e di processo produttivo, non impatta in maniera
pesante sull’ambiente circostante, tuttavia si riconoscono ambiti e possibilità di miglioramento delle
performance ambientali nelle aree seguenti:
utilizzo della carta per la diffusione ed archiviazione documenti
consapevolezza dei dipendenti circa le politiche ambientali
garanzia di eco-compatibilità dei prodotti finiti importati dall’estero.
A tale scopo, Monnalisa intende:
avviare un progetto pilota di analisi delle problematiche legislative e gestionali connesse
all’eventuale fatturazione elettronica, Italia ed estero, destinata alla diffusione ed archiviazione
della documentazione fiscale
formare e sensibilizzare i propri dipendenti circa le politiche ambientali di Monnalisa e sull’impatto
ambientale dei propri comportamenti, interni ed esterni all’azienda
analizzare chimicamente a campione i prodotti finiti importati per verificarne l’eco-compatibilità
(quest’ultimo aspetto è stato sollecitato dai dipendenti stessi mediante il questionario di valutazione
del bilancio sociale 2004).
7.2 Indicatori di performance ambientale
7.2.1 Carburante
Nonostante nel corso del 2005, il consumo totale di carburante sia aumentato rispetto all’esercizio
precedente, l’utilizzo del gasolio è diminuito del 23,12%, compensato da un aumento nell’acquisto di
Blue Diesel (il 20,61%), meno inquinante del gasolio tradizionale.
103
Tab. 7.1 - Consumi di carburante nel triennio ’03-’05
Litri 2003
Litri 2004
Litri 2005
Delta lt
Delta %
Gasolio
13.861
8.546
6.570
-1.975
-23,12%
BluDiesel
2.167
11.518
13.891
+2.373
+20,60%
840
422
540
+118
+27,96%
Super senza PB
Graf. 7.1 e 7.2 - Consumi di carburante per tipologia anni ’04-’05
CONSUMO 2004
Super senza PB
2,06%
CONSUMO 2005
Super senza PB
2,57%
Gasolio
41,72%
BluDiesel
56,22%
Gasolio
31,29%
BluDiesel
66,14%
Il carburante utilizzato per il trasporto dei semilavorati e dei prodotti finiti dai façonisti al magazzino è
sempre la parte più consistente dei consumi complessivi di carburante dell’azienda. Monnalisa infatti si
avvale di un autista interno per la distribuzione delle materie prime ai façonisti e per la raccolta presso
di essi dei prodotti finiti confezionati o dei semilavorati da completare presso altri laboratori. Questo
consente da una parte di accorciare i tempi di lavorazione (lead time) e dall’altra di ottimizzare gli
spostamenti con un evidente vantaggio economico ed un minore impatto ambientale.
Performance ambientale
Tab. 7.2 - Consumi carburante per trasporto semilavorati e prodotti finiti anno 2005
(litri)
Super senza pb
Gasolio
Blu Diesel
Totale
Trasporto
semilavorati
115,44
2.307,24
10.352,12
12.774,80
Trasporto
totale
540,04
6.570,53
13.891,34
21.001,92
% semilavorati
sul totale
21,38%
35,11%
74,52%
60,83%
Il trasporto di semilavorati e di prodotti finiti da parte dei furgoni di Monnalisa dai façonisti al magazzino
o viceversa, è infatti suddiviso in 3 zone: Valdichiana, Valtiberina, Valdarno. I viaggi sono organizzati per
zona, cercando di ottimizzare i ritiri e le consegne lungo il percorso. Ad ogni viaggio viene compilata
una scheda giornaliera chiamata “itinerario del giorno”, con la data, il nome e l’indirizzo del fornitore,
specificando le motivazioni della trasferta, con il preciso intento di razionalizzare gli spostamenti.
Trasporti: Per quanto attiene le trasferte, si rileva che per un 64% si viaggia in aereo e per il
33% in treno. Le occasioni di impiego dei mezzi di trasporto da parte dei dipendenti sono poi
rappresentate dai movimenti per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa, il tragitto per
arrivare alla mensa o altrove durante la pausa pranzo.
104
7.2.2 Acqua
L’azienda non utilizza l’acqua per il processo produttivo ma esclusivamente per consumi interni. Il
consumo totale è diminuito di 140 metri cubi, nonostante sia cresciuto il numero dei dipendenti.
Tab.7.3 - Consumi di acqua anni ’03-’05
mc
mc/dipendente
2003
1.637
36,4
2004
1.225
25,5
2005
1.085
20,9
Graf. 7.3 - Andamento consumi di acqua anni ’03-’05
7.2.3.1 Energia elettrica
Tab. 7.4 - Consumi di energia elettrica anni ’03-‘05
Kw/h
per dipendente
per mese
per dipendente/mese
2003
141.781
3.150,7
11.815,1
262,6
2004
150.953
3.144,9
12.579,4
262,1
2005
180.227
3.465,9
15.018,9
288,8
Performance ambientale
7.2.3 Energia
Graf. 7.4 – Consumo elettrico mensile anno 2005
Il consumo totale di energia elettrica è
aumentato rispetto al 2004 di 29.274
Kw/ora, in misura più che proporzionale
rispetto alla crescita dell’organico, tanto
che il consumo annuale per dipendente
è aumentato del 10,2%.
La metratura totale di Monnalisa S.p.A. è
di 2.329 m2, la superficie in vetro arriva
approssimativamente a 410 m2. In sintesi
e con approssimazione, ad ogni superficie
di 5,68 mq, corrisponde un’area finestrata
di 1 mq.
105
7.2.3.2 Gas per riscaldamento
Tab. 7.5 - Consumi di gas anni ’03-’05
Mc totali
Mc per m2
Mc per dipendente
2003
25.585
10,99
568,6
2004
27.566
11,84
574,3
2005
28.481
12,23
547,7
I 28.481 metri cubi di gas per riscaldamento consumati, 915 in più dell’anno precedente, sono
attribuibili ad inverni sempre più lunghi e temperature sempre meno in linea con quelli che dovrebbero
essere gli standard stagionali.
metri cubi
Graf. 7.5 – Consumi di gas per riscaldamento anni ’03-’05
Performance ambientale
7.2.4 Materie prime
7.2.4.1 Imballaggi in carta e cartone
E’ aumentato l’utilizzo di cartone per imballaggi, ma la media per capo prodotto è rimasta coerente con
l’anno precedente; in linea con la politica già intrapresa nello scorso esercizio di offrire un packaging
più accurato sia al cliente dettagliante che al rappresentante per la vendita del campionario.
Tab. 7.6 - Consumo di scatole anni ’03-’05
scatole
scatole per capi prodotti
2003
17.350
0,033
2004
24.560
0,052
2005
30.733
0,050
Il cartone utilizzato da Monnalisa S.p.A. per l’imballaggio o dai fornitori per l’imballo di merci e materie
prime è soggetto a riciclo: in uno specifico contenitore situato accanto allo stabile vengono depositati
tutti i cartoni utilizzati in azienda. Il contenitore viene svuotato da una ditta specializzata in riciclaggio
ogni 20/30 giorni.
La carta ed il cartone vengono selezionati, pressati ed imballati per essere inviati alle industrie cartarie
per la produzione di carta riciclata. Mentre la carta sporca viene distrutta termicamente assieme alla
parte secca dei rifiuti indifferenziati non più recuperabili. Il calore sviluppato dal forno durante questa
fase serve per alimentare uno speciale impianto di produzione dell’elettricità, che viene immessa nella
rete del gestore nazionale. (Fonte: Aisa Spa Arezzo).
106
7.2.4.2 Imballaggi in plastica
Monnalisa utilizza anche imballaggi ed accessori in plastica, si tratta di:
copriabiti, buste per pantaloni, buste per maglieria;
grucce appendiabiti.
Nel 2005 l’acquisto di questi materiali è stato di 12.476,38 Kg pari ai quantitativi di merce riportati nella
seguente tabella.
Tab. 7.7 – Acquisti di buste e grucce, anno 2005
Materiale
Quantità (nr pezzi)
Buste
735.000
Grucce
435.000
Le buste utilizzate per distribuire materie prime ed accessori ai façonisti sono composte da materiale
completamente riciclato; sul totale si tratta del 4,4% dell’acquistato. Le altre buste sono costituite da
polietilene a bassa densità (LDPE), materiale ecologico, non tossico e riciclabile sia per la produzione
di altro materiale in polietilene che per la combustione e quindi la produzione di energia.
Le grucce sono in resina plastica (polistirolo), trattato senza sostanze chimiche o altri solventi, ma
soltanto con pigmenti vegetali a base acquosa. Anche questi materiali sono riciclabili; il fornitore stesso
al momento della vendita garantisce di riprendere il materiale inutilizzato per provvedere al riciclo nei
propri impianti.
7.2.4.3 Tessuti
Il totale dei metri quadri di tessuto acquistati durante tutto l’anno è diminuito, da 521.185 a 410.447, a
seguito della percentuale crescente di prodotti finiti acquistati come commercializzati.
Sul totale dell’acquistato, è diminuita la quota di tessuti naturali rispetto al totale acquistato, mentre
è rimasto pressoché invariato il volume dei sintetici, per i quali si è preferito quest’anno specificare la
Sono sintetici i tessuti costituiti da fibre derivate da sostanze organiche di sintesi che vengono
polimerizzate ottenendo lunghe catene molecolari (macromolecole) filabili sottoforma di filo continuo
o di fiocco (Acrilica, Modacrilica, Poliammidica, Poliestere, Polipropilenica, Poliuretanica).
Sono artificiali quei tessuti che si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diverse (la stessa che
costituisce le fibre vegetali), opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e in seguito filata sotto
forma di fibra tessile in filo continuo oppure in fiocco (Modal, Acetato, Cupro, Lyocell, Viscosa ...).
Sono naturali le fibre tratte da materiali esistenti in natura e utilizzate mediante lavorazioni meccaniche,
senza modificarne la struttura. Possono essere di origine vegetale (cotone, canapa, juta, ramiè, sisal,
cocco, ginestra, ibisco), animale (lana, angora, alpaca, cachemire, cammello, mohair, lama,
vicuna, ecc.) o minerale (amianto, vetro tessile, fili metallici).
Performance ambientale
quota di tessuti artificiali, trattandosi di fatto di materiali ascrivibili a quelli naturali quanto a origine.
I tessuti utilizzati da parte di Monnalisa S.p.A. per la produzione sono costituiti al 64% da tessuti naturali,
e se si considerano anche i tessuti artificiali come virtualmente naturali, la percentuale sale al 75%.
Tab. 7.8 – Acquisto tessuti per composizione e stagione
mq acquistati stagione estiva mq acquistati stagione invernale Tot. mq acquistati per composizione
Sintetici
59.409
43.001
102.410
Naturali
140.215
126.256
266.471
Artificiali
24.526
17.070
41.596
Totali
224.150
186.327
410.477
Graf. 7.6 - Acquisto tessuti per composizione
80
107
70
60
50
40
30
20
10
0
Tab. 7.9 – Acquisto tessuti per composizione, stagione estiva
Acquisto mq tessuti
Mq ogni capo prodotto
Sintetici
59.409
0,19
Naturali
140.215
0,45
Artificiali
24.526
0,07
Tab. 7.10 – Acquisto tessuti per composizione, stagione invernale
Acquisto mq tessuti
Mq ogni capo prodotto
Sintetici
43.001
0,14
Naturali
126.256
0,42
Artificiali
17.070
0,06
Performance ambientale
Per ogni capo prodotto, vengono in media consumati 0,16 mq di tessuto sintetico, 0,43 mq di tessuto
in fibra naturale e 0,065 mq in fibra artificiale.
Per quanto attiene i prodotti commercializzati, l’offerta in campionario prevedeva la seguente
articolazione tra materiali:
Graf. 7.7 - Composizione modelli commercializzati
Primavera/Estate
Autunno/Inverno
La proporzione, sia per i prodotti commercializzati che per quelli confezionati, è confermata dalle
caratteristiche di lavaggio dei capi prodotti da Monnalisa.
Tab. 7.11 - Tipologia di lavaggio modelli per stagione
Estivo
Invernale
Lavaggio a mano o lavatrice 30°
96,33%
93,84%
Lavaggio a secco
3,67%
6,16%
La percentuale è sul totale dei modelli creati per ciascuna collezione.
108
La possibilità di lavare a mano o in lavatrice a basse temperature comporta una eco-compatibilità del
prodotto anche dopo l’acquisto.
Gli scarti di tessuto vengono trattati dall’azienda che si occupa del taglio, la Penta Service. Questi
vengono raccolti in contenitori svuotati tutti i giorni dall’AISA, con la quale è in vigore un contratto di
smaltimento. Con gli scarti tessili si rigenera la fibra, utilizzata poi per produrre materassini cardati o
cardati agugliate per imbottiture da materasso e arredamento, oppure per produrre feltri resinati da
impiegare come insonorizzanti per l’industria automobilistica.
(Fonte: Aisa SpA Arezzo)
Anche le tinture, seppur non impiegate direttamente da Monnalisa, vengono trattate in modo attento.
Gli scarichi delle acque utilizzate dalle tintorie per colorare i tessuti vengono raccolti in barili, che
vengono svuotati regolarmente. L’azienda che colora i tessuti per Monnalisa S.p.A. ha un registro dove
ogni 10/20 giorni viene aggiornata l’informazione sullo smaltimento delle acque.
7.2.4.4 Carta
Tab. 7.12 - Acquisto risme di carta anni ’03-’05
Risme
per dipendente
2003
576
12,8
2004
725
15,1
2005
590
11,3
Nonostante l’incremento dell’organico e dei volumi di lavoro, l’utilizzo di risme di carta A4 è diminuito:
si è fatto uso della scorta dell’anno precedente
si è riciclata la carta ad uso interno
è stato impostato un sistema di archiviazione elettronica dei documenti per l’ufficio commerciale,
area a più alto consumo e produzione di documentazione.
Performance ambientale
Tab. 7.13 - Acquisto carta a modulo continuo ed in formato 31,5x11’’
Moduli continui
Carta 37,5x11”
2003
60.000
0
2004
120.000
120.000
2005
0
0
Non è stata acquistata nell’anno carta in formato 37,5x11” né a modulo continuo, risultando sufficiente
la scorta accumulata nell’anno precedente.
La carta non più utilizzabile viene riciclata allo stesso modo del cartone, mediante raccolta
differenziata.
7.2.4.5 Toner, cartucce e nastri per stampanti
Nel corso del 2005, rispetto allo scorso esercizio è cresciuto il ricorso alla rigenerazione di cartucce
e nastri, mentre è diminuita la percentuale di toner rigenerati sul totale dei toner acquistati; non tutti
i toner infatti possono essere rigenerati, nello specifico quelli delle fotocopiatrici e di una specifica
stampante a colori, della quale in azienda sono presenti quattro esemplari.
Tab. 7.14 – Acquisto toner, cartucce, nastri (nuovi e rigenerati) anni ’04-‘05
Toner
Cartucce
Nastri
2004
2005
2004
2005
2004
2005
Totale acquisto
62
112
50
23
77
66
Di cui rigenerati
23
26
20
19
35
31
37%
23%
40%
83%
45%
47%
% Rigenerati
Graf. 7.8 – Acquisto toner, cartucce, nastri (nuovi e rigenerati) anni ‘04-’05
Toner
Cartucce
Nastri
La rigenerazione consente il riciclo del contenitore in plastica dei supporti per le stampanti, e poiché
quest’ultimo rappresenta un rifiuto speciale non assimilabile ai rifiuti urbani (D. legge 22/97), il fornitore
del servizio di rigenerazione si occupa anche dello smaltimento degli eventuali supporti esausti e di
quelli non rigenerabili.
109
110
Glossario
AS400
Il sistema AS/400 (Application
System/400) è un minicomputer
sviluppato dall’IBM per usi
prevalentemente aziendali come
supporto del sistema informativo
gestionale.
Basilea 2
E’ il cosiddetto nuovo accordo
di Basilea, che definisce, a livello
internazionale, i requisiti patrimoniali
delle banche in relazione ai rischi
derivanti dai crediti concessi e
introduce nuove e più sofisticate
metodologie di valutazione delle
imprese che intendano accedere
al credito. Secondo Basilea II
le banche dei paesi aderenti
dovranno classificare i propri clienti
in base alla loro rischiosità, con
procedure di rating. Dovranno,
quindi, accantonare delle quote
di capitale definite in base al livello
di rischio dei rapporti di credito
accordati per tutelarsi dai rischi
assunti.
Benchmark
È un termine utilizzato per definire un
indice rappresentativo, una misura
o un parametro di riferimento di un
mercato o di un suo comparto, in
base al quale un’azienda valuta le
proprie prestazioni relativamente a
prodotti, servizi e processi aziendali.
CSR
La Corporate Social Responsibility
o responsabilità sociale di impresa
indica l’orientamento strategico
delle imprese alla responsabilità
sociale.
Deadline
Scadenza, termine, è la data
entro la quale un’operazione
deve essere terminata.
E-commerce
(commercio elettronico),
consiste nella compravendita,
nel marketing e nella fornitura
di prodotti o servizi attraverso
internet.
Focus group
Strumento di ricerca qualitativa,
in cui un gruppo di persone
è interrogato riguardo ad un
atteggiamento personale nei
confronti di un argomento. Le
domande sono fatte in un gruppo
interattivo, in cui i partecipanti
sono liberi di comunicare con altri
membri del gruppo.
GBS
Il Gruppo di studio per la
statuizione dei principi di
redazione del Bilancio Sociale
nasce nel 1998 per offrire
una guida sulle finalità e sulle
procedure di formazione del
bilancio sociale.
GRI
La Global Reporting Initiative è
un’istituzione indipendente il cui
obiettivo è sviluppare e diffondere
l’applicabilità di linee guida
per la rendicontazione sociale,
ambientale ed economica.
Know how
Concetto che si collega al
termine saper fare e rimanda alle
competenze che si applicano
nello svolgimento dei vari compiti
lavorativi e che si basano
sull’esperienza.
ISO 9001
Norma non cogente sviluppata
dall’ISO (Organizzazione
Internazionale per le
Standardizzazioni), che propone
un sistema di gestione per la
qualità, pensato per tenere sotto
controllo i processi aziendali
indirizzandoli alla soddisfazione
del cliente.
Glossario
AA1000
E’ uno standard di processo per
la rendicontazione di tipo sociale
che rivolge particolare attenzione
al dialogo/confronto con gli
stakeholder.
Mission
E’ l’esplicitazione delle finalità
aziendali che motivano l’essere
e il divenire dell’impresa. E’ lo
scopo ultimo dell’organizzazione,
la giustificazione stessa della sua
esistenza, e al tempo stesso ciò
che la contraddistingue da tutte
le altre.
SA8000
Standard internazionale di
certificazione redatto dal CEPAA
(Council of Economical Priorities
Accreditation Agency) volto ad
assicurare il rispetto di una serie
di diritti umani fondamentali
nello svolgimento delle attività
produttive. SA8000 esplicita
quali sono le procedure e gli
standard che ogni impresa deve
rispettare nelle seguenti otto aree:
lavoro infantile, lavoro forzato,
salute e sicurezza dei lavoratori,
libertà di associazione e diritto
alla contrattazione collettiva,
discriminazione, procedure
disciplinari, orario di lavoro,
retribuzione.
Vision
Indica la proiezione di uno
scenario futuro che rispecchia gli
ideali, i valori e le aspirazioni di
chi fissa gli obiettivi ed incentiva
all’azione.
MONNALISA
®
111
Finito di stampare nel Giugno 2006
Grafica, impaginazione e gestione editoriale a cura di Webdesign.it - Ar

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