Dialoghi con l`esistente

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Dialoghi con l`esistente
Dialoghi con l’esistente
“Working on the existing” is paradigmatic
for the discipline: the already existing
constructions are the place where space
has to be thought around the subject,
where new gestures need to “find home”.
maggio 2012
a cura di Michela Bassanelli
1 Non intervenire sull’esistente
ignorare l’involucro, collocare elementi d’arredo e predisporre infrastrutture tecniche
CASA MIRALLES-TAGLIABUE
Enric Miralles, Benedetta Tagliabue
Barcellona, Spagna 1995
Alcuni campioni di materiali
1 Continuità dello spazio
La nostra decisione fondamentale è stata di lasciare
lo spazio come lo avevamo
trovato - un’unica navata che
si sviluppa intorno al cortile
centrale - e di dedicarci innanzitutto al rifacimento dei pavimenti.
2 Collocare elementi d’arredo
Tavoli, porte, mobili sono la
parte più progettata della
casa. Dei tavoli il più grande
e importante è il tavolo “Inestable” che accoglie chi entra
nel vestibolo della casa.
3 Rapporto con le tracce
Abbiamo accettato quello che
la casa offriva a mano a mano
che si procedeva con i lavori:
grandi frammenti di archi gotici con capitelli, pitture murarie
settecentesche, marmorini,
graffiti, piastrelle fatte a mano.
4 Creare spazi senza
nascondere l’esistente
Conservare la continuità dello
spazio significava anche dedicare speciale attenzione nel
porre i nuovi muri divisori.
PALAIS DE TOKYO
Lacaton & Vassal
Parigi, Francia 2001
1 Installazione
L’intervento non segue le regole di una trasformazione/
mutazione dell’esistente . Installazione significa occupare
uno spazio, una nuova superficie considerata come luogo
da abitare: è un nuovo punto
di partenza.
Piano 0 Ateliers e Stoccaggio
Piano 1A Non utilizzato
Piano 1B Accesso eventuale alla piazza
Piano 2 Entrata, Libreria, Esposizione,
Grande galleria, Ristorante, Hall,
Amministrazione
Piano 3A Hall
Piano 3B Amministrazione
2 Comprendere l’esistente
Si trattava di utilizzare l’esistente, di carpire il massimo
dalle qualità estetiche dell’edificio. La struttura dell’edificio, anzichè essere riutilizzata
come semplice contenitore, è
colta e interpretata nelle sue
valenze spaziali, anche in
rapporto all’illuminazione naturale degli interni.
3 Predisporre infrastrutture
tecniche
Gli interventi di adeguamento
alle normative vigenti riguardano gli impianti, la sicurezza
e l’accessibilità al pubblico
dell’edificio sono stati attuati
senza danneggiare o modificare la struttura originaria.
3 Spazio poroso
Grande libertà negli spazi,
lasciati liberi di fluire senza
chiusure o barriere di qualsiasi tipo.
ANTICO MATTATOIO LEGAZPI
Franco e Van Teslaar
Madrid, Spagna 2006
1 Rispetto per l’esistente
I progettisti hanno lavorato
sul tema della ristrutturazione
come rispetto per la rovina,
potenziandone i valori senza
quasi intervenire e limitandosi
alla messa in sicurezza della
struttura.
2 Nuovo e vecchio
Abbiamo usato un mondo di
materiali industriali carichi di
densità e in grado di stabilire
una comunicazione aperta
con il vecchio, l’antico, conferendo ad entrambi il massimo
livello di espressività.
3 Materiali
Si impiegano materiali dal
contesto industriale possibilmente senza ulteriore
lavorazione e in dimensioni
­
standard. Un grande portone
in acciaio, nel muro perimetrale esterno del complesso
del mattatoio, apre ai visitatori il percorso attraverso una
rampa in acciaio leggermente
inclinata che tramite una porta
scorrevole in acciaio immette
nel foyer dove domina un ampio bancone in lastre di lamiera d’acciaio.
OFICINAS HUB
CH+QS architects
Madrid, Spagna 2011
2 Vestire l’esistente
ri-scrivere la superficie, il colore, la tessitura , la decorazione, la luce
CAFE’ UNA
Lacaton & Vassal
Vienna, Austria 2001
1 Riscrivere la superficie
In origine ex scuderie imperiali sono state reinterpretate
con l’uso di nuovi materiali
e decorazioni che ne hanno
modificato l’atmosfera.
2 Colore e Luce
3 Materiale
Azulejos prodotti a Instanbul
che evocano la storia dell’architettura orientale.
LIVRARIA ALMEDINA
Aires Mateus
Lisboa, Portogallo, 1999
OKI-NI
6A Architects
London, UK 2001
1 Vassoio
La proposta di inserire un vassoio all’interno dell’esistente
crea una nuova spazialità.
L’interno in precedenza irregolare e tortuoso trova un
nuovo equilibrio e una nuova
regolarità.
2 Parete attrezzata
La struttura di quercia russa
controlla e definisce l’area
del pavimento e, ripresa sulle pareti, presenta e mostra
la gamma dei vestiti e degli
accessori. Gli interstizi che si
creano tra le pareti e la zoccolatura ospitano servizi sussidiari come il magazzino e i
camerini.
3 Costruire nell’esistente
ri-organizzare lo spazio, inserire (una costruzione) senza nascondere (ciò che c’era)
Red Bull Music Academy
Langarita-Navarro
Matadero, Madrid
ABITAZIONE E ATELIER A SENT
Furrer & Roche
Sent, Svizzera 2002
1 interno nell’interno
Il progetto prevede la costruzione di un volume a tre piani
in cui si trovano due atelier e i
bagni completamente autonomo rispetto all’esistente.
1 Abitazione-atelier
2 Soppalco
3 Soletta massiccia
4 Livello di ingresso
5 Vuoto, atelier scultura
6 Laboratorio, magazzino
2 Spazio Introverso
Le finestre della nuova architettura non offrono una vista
diretta, ma mostrano molteplici scorci del muro esterno
dell’edificio antico.
3 Materiali: tra presente e
passato
Un artista e un architetto hanno ideato la struttura in legno
allestita su pilastri in acciaio
e setti in cemento armato nel
volume antico.
CASA AZEITAO
Aires Mateus
Setubal, Portogallo 2003
1 Collocare nuovi volumi
L’idea progettuale consiste
nell’inserimento di nuovi volumi all’interno dell’edificio esistente di cui viene mantenuto
il perimetro esterno: muri, tetto e aperture.
2 Pareti attrezzate
Il piano terra è lasciato completamente libero. Tutto attorno al perimetro esterno si colloca la fascia dei servizi che
contiene anche le scale per
accedere ai volumi superiori.
3 Luci e ombre
I nuovi volumi contengono le
zone private - camera, bagno
e studio - e sembrano sospesi in un equilibrio precario. La
disposizione di queste scatole
, articolate dalla luce, modula
lo spazio interno principale
della casa: la sala.
School of American Ballet
Diller e Scofidio
New York, 2010
4 Lavorare sul confine dell’esistente
progettare il margine interno-esterno, creare dei diaframmi
HEXENHAUS
Alison and Peter Smithson
Hessen, Germania 1986-2002
1 Costruire verso l’esterno
plan of ground fl oor ‘as found’, 1985
Gli architetti trasformano la
casa originale costituita da
un singolo blocco in un volume articolato con l’aggiunta di
nuovi piccoli spazi.
axel’s porch and riverside window added, 1986
2 Tra interno ed esterno
Alison e Peter realizzano una
veranda sul lato sud-ovest
della casa. Un nuovo corpo
che si innesta sull’esistente
ma che si distingue da esso
per materiali, colori e forma.
“Il disegno di questa veranda è nato dall’osservazione
attenta di un uomo e del suo
gatto. La veranda può essere letta come esempio di un
metodo che con un piccolo
cambiamento fisico- una stratificazione d’aria in un tessuto
esistente- può sottilmente modulare il rapport tra persone e
luogo.” (PS)
STOREFRONT FOR ART AND ARCHITECTURE
Steven Holl e Vito Acconci
New York, 1992-1993
5 Costruire l’esistente
sulle tracce dell’esistente, ri-scrivere la memoria, re-interpretare ciò che c’era...
Licanten Public Library
Emilio Marin + Murua
Chile, 2009
UPPER LAWN-SOLAR PAVILION
Alison and Peter Smithson
Tisbury, Wiltshire 1962
1 Interpretare e integrare le
rovine
Alison e Peter interpretano e
integrano le rovine attraverso
un attento processo di misurazione.
2 Vecchio e nuovo
Il camino che si trovava su
una delle due pareti esterne
del vecchio edificio diviene
il fulcro della nuova composizione, trasformando il vecchio pavimento interno in una
straordinaria terrazza a cielo
aperto direttamente a contatto
con il padiglione.
3 La costruzione
Tutta la casa si presenta come
una grande gabbia calata intorno al vecchio camino: una
finestra dalle ampie specchiature media il rapporto tra il
nuovo volume e l’esistente.
4 Materiali
Tutta la struttura del padiglione è in legno e vetro, per evidenziare il loro modo di lavorare per contrasti, il solaio in
legno del primo livello è sostenuto da una trave in cemento
armato che a sua volta poggia
su due pilastri quadrati.
THE HEDMARK CATHEDRAL MUSEUM
Sverre Fehn
Hamar-Norway 1967-1979
1 Percorso nello spazio
Il progetto si basa sull’inserimento di un elemento che va
a definire e strutturare il percorso all’interno dell’edificio
che si dipana tra le rovine della fortezza medievale, spiegandone e rivelando la storia.
2 nuovo e antico
L’elemento centrale è realizzato in cemento grezzo che
ben si unisce con la pietra
originaria. Il tetto è stato ricostruito in legno. Al ponte
sono annesse enormi scatole
galleggianti di cemento che
ospitano i preziosi reperti archeologici del museo.
3 l’interno nell’interno
Il museo si snoda come un
lungo percorso tra terrazze e
rampe, luoghi aperti e piccoli
ambienti chiusi, tra spazi per
sostare e zone espositive, tra
le memorie visibili o solo evocate della storia locale.