La `gita` a Spa di Jenson Button
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La `gita` a Spa di Jenson Button
Sport mercoledì 5 settembre 2012 laRegioneTicino 28 Automobilismo/Domenica ha dato un saggio delle sue grandi qualità di pilota dominando la corsa belga La ‘gita’ a Spa di Jenson Button ‘È una vittoria speciale. Adesso c’è Monza per confermarmi. Lotterò sino alla fine per il titolo mondiale’ McLaren possiamo pure vincere il campionato costruttori. Motivo in più per dare il massimo ogni volta. E, guardando a quanto è capitato in Belgio, tutto può ancora succedere. Sono ancora lontano da Fernando Alonso, ma davvero le sorprese sono dietro l’angolo». Mi sembra di poter dire che il nuovo set e disegno dell’ala posteriore domenica ti siano stati di grande aiuto o sbaglio? Lo porterai a Monza domani? «È vero, hai ragione. Sono anche stato fortunato perché dopo la pioggia di venerdì abbiamo optato per due setting diversi il sabato, che lavorassero a livello di carico con pesi differenti. Lewis è andato meno bene proprio per questa ragione. Una cosa è certa, le informazioni che abbiamo raccolto (Jenson riusciva a girare oltre mezzo secondo più veloce di tutti a Spa, ndr) ci saranno utilissime anche a Monza». Vedendo l’incidente provocato da Grosjean, pensi che sia utile pensare a una copertura o protezione per l’area del volto e delle mani dei piloti? «Se non sbaglio la Fia ci sta già lavorando, ovviamente la sicurezza totale non esisterà mai. Il rischio fa parte delle corse, ma lo stesso si può migliorare questo punto della monoposto». Vincere a Spa è davvero così speciale? «Sì e lo dico con il cuore. Questa è una di quelle piste che sogni da bambino. È un mito di cui senti sempre parlare. Nel 2000 con la Williams mi ero qualificato terzo, ma poi in gara non andò bene. Già allora mi ero detto che un giorno avrei vinto. Un podio importante anche per la mia carriera, confesso di sentire qualcosa © Riproduzione riservata di diverso». Quando vince il britannico Jenson Button, tutti sono contenti. È un pilota di qualità, solare e sereno. Piace e convince. Complimenti per la vittoria di domenica a Spa. «Beh, è stata davvero una bella gara. Alla curva 1 ho visto dietro di me il casino successo, non ho subito capito tutto essendo concentrato sulla corsa. Ho dedotto però che non fosse successo nulla di grave visto che non era uscita la Safety Car, poi è andato tutto bene. Lo ammetto, sono anche riuscito a guardare il panorama attorno al circuito tanto mi sentivo bene! (ride di gusto, ndr). Una gara perfetta niente da dire, anche il feeling con la macchina è stato incredibile. E poi quante bandiere inglesi!». Strategia coraggiosa quella di un solo pitstop. «Abbiamo visto lontano, il mio team dice che sono un bravo ragazzo con le gomme (ride ancora, ndr) e tutto ha funzionato, anche su questo punto devo dire che il feeling con le coperture non mi è mai mancato. Per tutta la prova dal box mi dicevano che ogni cosa era ok anche a livello di tempi. In realtà non sai mai cosa può capitare con gli pneumatici, ma, ripeto, stavolta tutto è filato liscio». Per te adesso cambia l’approccio alle gare del Mondiale? «È una domanda che mi fanno spesso. Aiuterò Lewis? Cercherò il successo personale? Noi siamo piloti inseriti in squadre al top, quindi per definizione e per piacere siamo chiamati a fare una sola cosa, vincere o almeno fare il possibile per riuscirci. Fino a quando matematicamente sarò in lizza per il titolo ci proverò. Non dimentichiamo che come KEYSTONE di Paolo Spalluto Meritatissima la doccia di bollicine Unihockey/Test precampionato Asmus e Gianola firmano il Sosto Il Ticino ha vinto a Yverdon il torneo ‘Challenge des Bains’ Per i trecento concorrenti che hanno disputato sabato a Olivone la nona prova del Trofeo miglior orientista Asti, organizzata dalla società luganese dell’Asco, la pioggia battente non ha costituito il problema maggiore. La cartina di gara in scala 1:4000 con la quale si sono lanciati sui percorsi realizzati da Jonathan Besomi e Giovanni Carbonetti, era stampata su carta speciale, idrorepellente, resistente anche agli acquazzoni improvvisi. L’impaccio maggiore si è avuto in un fazzoletto di bosco sui bordi del fiume Brenno, ai piedi del Sosto, dove erano sistemate le lanterne della fase iniziale dei tracciati. L’alternanza fra tratti veloci nei prati e tratti ravvicinati nei nuclei di case ha reso intrigante la gara, conclusasi nella piazza principale del villaggio bleniese, dove hanno tagliato idealmente per primi il traguardo Federica Gianola e Manuel Asmus, entrambi della società luganese Gold Savosa. La Gianola ha prevalso di 1’36’’ sulla mendrisiense Nuria Gysin e di 1’39’’ sulla leader del Trofeo miglior orientista, Caia Maddalena. Asmus ha regolato il compagno di società Sebastian Inderst, Il torneo Challenge des Bains di Yverdon costituiva il primo vero banco di prova in vista dell’imminente inizio del campionato per il Ticino Unihockey, che non ha deluso. Una serie di prestazioni in crescendo ha portato la squadra di Gianluca Prato a issarsi in vetta al gruppo di qualificazione, accedendo direttamente alla finale. La prima squadra con cui ha incrociato i bastoni è stata il Lucerna (1ª Lega), obbligato a piegarsi al gioco dei ticinesi che si sono imposti 5-1. La seconda partita è stata vinta 3-0 sul Corcelles-Cormondrèche (2ª Lega), con un’eccellente prestazione difensiva. L’ultimo incontro di qualificazione, il più temuto, si è concluso 6-3 in favore dei rossoblù sul Langenthal (Lnb). Nel tardo pomeriggio di domenica si è disputata la finale con l’Eggiwil (terzo classificato la scorsa stagione rego- distanziato di 55” e Stefano Castelli (Asco), staccato di 1’45’’. Nelle categorie giovanili i nomi di riferimento per le singole classi di età sono rimasti perlopiù quelli dei vincitori delle gare primaverili. Tranne che negli H12, fra i quali si è imposto Giovanni Rizzi (Asco), alla sua prima vittoria di categoria, dove ha lasciato i dominatori abituali Teo Chittaro (Aget Lugano) a 32” e, soprattutto, Manuele Ren (Asco) a 54”. Il successo più chiaro è stato quello di Sofia Besomi (Asco), che nelle D14 ha staccato di 1’40’’ Nora Caprari (Gov Vallemaggia) e di 2’22’’ Elena Pezzati (Scom Mendrisio), ragazze abitualmente sul podio delle gare nazionali. La categoria under 20 dal tracciato più lungo e impegnativo è quella degli H18, dove Tobia Pezzati (Scom) si è affermato con amplissimo margine, ben 5’, sul pur veloce Feliciano Pawlowski (O-92 Piano di Magadino). Nel settore femminile, sul percorso delle sedicenni, spicca il vantaggio di oltre 4’ di Noa Bolis (O-92) su Jael Arnet (Aget). Nelle categorie subalterne degli Attivi si segnala il rientro alle gare e il ritorno al successo di Enea Ghielmini (Gold) fra gli HAM; una vittoria di misura, con Benedetto Castelli (Asco) a 39” e Sandro Guggiari (Aget) a 57”. Fra i seniores, prima vittoria per Silvio Vicari (C.O. Utoe Bellinzona) negli H50, dove ha preceduto il compagno di società e leader di categoria Olivier Minotti di 21”. Questa sera, possibilità di rivincita per tutti nella gara sprint di Maggia-Moghegno, ultima della serie del Trofeo Sprint Cup. Partenze dalle 18 alle 19.45, con iscrizione sul posto, al Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno. L.N. Vincitori di categoria a Olivone: H10: Tommaso Besomi (Asco); H12: Giovanni Rizzi (Asco); H14: Oreste Garbani (Gov); H16: Nicola Banfi (Gold); H18: Tobia Pezzati (Scom); H40: Tiziano Boiani (O-92); H50: Silvio Vicari (Utoe); H60: Giorgio Bernasconi (Scom); HAK: Simone Ceschi (Utoe); HB: Mauro Borri (Aget); HAM: Enea Ghielmini (Gold); HAL: Manuel Asmus; D10: Anna Banfi (Gold); D12: Asia Zanella (O-92); D14: Sofia Besomi (Asco); D16: Lea Balmelli (Gold); D18: Noa Bolis (O-92); D40: Marzia Beltraminelli (Asco); D50: Silvia Zemp Campana (Asco); DAL: Federica Gianola (Gold); DAK: Barbara Giuganino (Asco); DB: Cuki Vassalli (Asco); Open corto: Laura e Mauro Grossi (O-92). TI-PRESS/PUTZU Orientamento/Questa sera ultima gara sprint a Maggia-Moghegno lare in Lnb) che è stato battuto 5-3 al termine di una finale giocata a ritmo elevato. Per concludere al meglio, lo straniero Joakim Larsson (foto) è stato premiato quale Top Scorer del torneo (11 punti). Da segnalare inoltre l’impiego di alcuni giovani: il portiere Adrian Pedretti, i difensori Nathan Ceresa e Nicola Brocca e il giovanissimo attaccante Jason Pagnamenta, che hanno fornito buone prestazioni. Alla ‘Go and Run’ successi per Marco Maffongelli e Jeannette Bragagnolo di Nicola Margni La grande partecipazione riscontrata nelle prove mini ha lanciato al meglio la 14ª edizione della corsa podistica Bellinzona go and run che ha attirato oltre duecento concorrenti all’ombra dei castelli. Le principali vie e piazze del centro storico cittadino hanno fatto da contorno a una competizione popolare che per molti appassionati di podismo è diventata una tappa fissa nel ricco calendario cantonale. Una volta all’anno la Turrita ospita i primattori indigeni che, accanto a moltissimi amatori, costituiscono l’ideale miscela per una bella serata all’insegna dello sport in generale e della corsa più in particolare. Quest’anno i migliori tempi sul selettivo trac- ciato di 8,1 km sono stati ottenuti dal giovane della Vigor Ligornetto Marco Maffongelli e dall’esperta fondista della Sab Bellinzona Jeannette Bragagnolo. Entrambi hanno subito assunto il comando delle operazioni e con grande abilità, hanno poi gestito al meglio un importante margine di vantaggio, andato irrobustendosi con il passare dei chilometri. La netta supremazia dei vincitori assoluti ha costretto gli inseguitori a giocarsi i rimanenti posti che maggiormente contano, in una prova che ha pure esaltato le qualità di alcuni appassionati italiani. Fra gli uomini il secondo posto è arriso al già nazionale svizzero di corsa in salita della Vigor Silvano Turati (1˚ M40), seguito dai lombardi Giordano Montanari (2˚ M20) ed Emanuele Neve (3˚ M20). In campo femminile dietro la W35 bellinzonese (prima anche in Coppa Ticino) si sono invece classificate Jennifer Moresi (Gab, 1ª W), Alessandra Rodoni (Sfgb, 2ª W) e Patrizia Pagnoncelli (1ª W45). L’agonismo non è mancato nemmeno alle spalle dei vincitori, con i concorrenti impegnati a migliorare il tempo della precedente edizione o magari a vincere la sfida con parenti, amici e conoscenti. Il tutto all’insegna della passione per la corsa a piedi che tornerà a contagiare la capitale nel 2013 con la 15ª edizione di una manifestazione che si è ritagliata il suo spazio anche a nord e a sud dei confini cantonali. Classifiche M20: 1. Marco Maffongelli (Vig, 26’46), 2. Giordano Montanari (I, 27’07), 3. Emanuele Neve (I, 27’48). M40: 1. Silvano Turati (Vig, 27’06), 2. Jonathan Stampanoni (Usc, 28’05), 3. Massimo Maggioni (Usa, 28’50). M50: 1. Marco Arnese (I, 28’57), 2. Olimpio Rivera (Sfgb, 30’07), 3. Claudio Pellegri (I, 30’09). M60: 1. Luigi Puggioni (I, 32’46), 2. Gianni Crivelli (Vig, 33’47), 3. Mario Maffongelli (Sfgs, 34’00). M70: 1. Remo Fransioli (Gpl, 24’46), 2. Luigi Invernizzi (Spl, 25’43), 3. Otto Kuster (CH, 25’57). U20: 1. Luca Scesa (I, 31’16), 2. Pietro Minotti (Utoe, 32’27). W: 1. Jennifer Moresi (Gab, 31’25), 2. Alessandra Rodoni (Sfgb, 32’44), 3. Clarissa Gaggini (Vig, 37’32). W35: 1. Jeannette Bragagnolo (Sab) 29’55, 2. Laura Moretti (CH, 38’31), 3. Sandra Ongaro (Afk, 40’44). W45: 1. Patrizia Pagnoncelli (Rcb, 32’49), 2. Cristina Grassi (I, 34’41), 3. Daniela Berti-Riggi (Spc, 36’45). W55: 1. Maria Soldini (Usc, 23’51), 2. Elisabeth Peter (Rcb, 27’17), 3. Lucia Firinu © Riproduzione riservata (I, 27’18).