Jenson Button: `Ci divertiremo` - Home Page
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Sport venerdì 25 marzo 2011 laRegioneTicino 32 Automobilismo/Domenica con il Gran Premio d’Australia scatta il Mondiale di F1 con tante novità Jenson Button: ‘Ci divertiremo’ L’iridato del 2009 parla delle difficoltà della McLaren, delle gomme e di come bisognerà affrontare le gare dirò di più: quest’anno è importante fare un buon tempo al sabato, ma poi devi essere davvero consistente con queste coperture e l’insieme della monoposto. Chi arriverà sul podio domenica potrà dire di avere un vantaggio e di avere fatto un buon lavoro». Sarà dura però fare il tempo in prova con pneumatici che reggono più o meno un solo giro! «Almeno saremo tutti nella stessa condizione. Ci divertiremo e chi guarderà le qualifiche assisterà ad uno spettacolo appassionante. Ne sono convinto. Resto della mia idea però sul valore della corsa, partire davanti potrà essere un po’ meno decisivo». Molti dicono che quest’anno il volante abbia troppi bottoni. Complicato? «Dobbiamo imparare a convivere con questa novità, però è vero, sono davvero tanti i bottoni! Questa è la direzione che la Formula 1 vuole prendere, sempre più tecnologia, insomma è così». di Paolo Spalluto La scheda KEYSTONE La stagione 2011 della Formula Uno apre i battenti con l’Australia dopo la dolorosa rinuncia in Bahrain. Le rivolte in corso nel paese hanno tolto tranquillità agli organizzatori e a tutto il Circus. Si parte con la consapevolezza che sono molti i cambiamenti in atto. Di queste novità abbiamo voluto discutere con Jenson Button, pilota della McLaren assieme a Lewis Hamilton. L’inglese, che nel 2009 aveva vinto il Mondiale con la fenomenale Brawn GP, resta uno dei piloti con cui è ancora possibile parlare con semplicità. Sereno e calmo, assai preciso e serio nel suo lavoro. In tutti i team in cui è stato ha sempre lasciato un ricordo positivo. Briatore invece lo definì “un paracarro come pilota”; lui non rispose mai alla provocazione, semplicemente vinse il titolo! Lo abbiamo intervistato in un momento non facile per la McLaren, che almeno in fase di test ha denotato alcuni ritardi e problemi progettuali. Guai che stanno richiedendo uno sforzo importante per trovare delle soluzioni. C’è una vecchia regola in F1: la macchina “deve nascere bene”, altrimenti diventa una rincorsa in caso negativo. L’augurio è che per Woking non sia così ovviamente, ma il lavoro da fare sembra molto e duro. A Button chiediamo subito cosa pensa delle prove. «I giri fatti non sono stati molti nel complesso, ma il progresso è stato evidente, anche se le nuove gomme sono una questione tutta da affrontare. Per ora siamo più lenti di Ferrari e Red Bull, ma già negli ultimi test con meno benzina ho notato dei miglioramenti. Non siamo partiti benissimo, ma la macchina prosegue il suo sviluppo e si ve- Jenson Button atteso protagonista dono già dei risultati. Siamo un po’ sotto pressione perché dobbiamo recuperare, ma vedo il team molto motivato nel cercare nuove soluzioni e non solo per l’affidabilità generale. Sono fiducioso». Siete almeno il terzo team? «Non posso affermarlo, a parte le prime due squadre di cui ti ho detto prima, sono troppi i tempi diversi nelle varie prove sin qui sostenute. Essere già terzi ad inizio campionato sarebbe un ottimo inizio. anche per- ché segnare punti “pesanti” da subito è un vantaggio che ti porti appresso per tutta la stagione (proprio Jenson nel 2009 ebbe una sequenza formidabile con la Brawn vincendo subito in Australia e continuando dopo, ndr)». Le gomme Pirelli come vanno? Si parla di un grande e rapido degrado. «Sono state pensate e volute dalla FIA per questo, per rendere, dicono, più divertente la F1. Chi quest’anno avrà molto “effetto suolo” avrà con ogni probabilità anche un consumo più rapido delle coperture. Si rovinano molto negli angoli saltando sui cordoli, devi essere molto pulito nello stile di guida (ed è una caratteristica di Button, ndr). Ne soffriremo comunque tutti, ne sono sicuro. Vedrai nei sorpassi, quando saremo dietro ad un concorrente e per forzare dovremo andare al limite. Se ne vedranno delle belle! Dovremo abituarci». Non sarebbe meglio allora avere una mescola unica? «No, non credo. Ogni pilota preferisce poter avere differenti mescole, ma direi anche che bisognerà adeguarsi nello stile di guida sapendo di trovare almeno una mescola che soddisfi». Chi è il favorito per Melbourne? «Non ho nomi particolari, certo Red Bull e Ferrari mi sembrano messe bene. Tutti durante i test cerchiamo di capire chi sia il migliore, ma poi alla fine lo sapremo solo durante le qualifiche in Australia. Anzi ti Jenson Button è nato nel gennaio 1980 e dopo le serie minori nel 2000 ha esordito in F1 con la Williams, nel 2001 e 2002 ha corso con la Renault, per poi andare (2003/2008) alla Bar poi diventata Honda quando il costruttore nipponico comperò il team. Ha poi avuto la felice intuizione, quando la Honda si ritirò dalle competizioni, di credere nel progetto di Ross Brawn che ha fondato la Brawn GP e proprio nel 2009 ha vinto il titolo mondiale piloti. L’anno scorso è approdato alla McLaren portando in dote il numero 1 sulla argentea monoposto di Woking. In carriera ha corso 189 GP, ne ha vinti 9, è salito sul podio 31 volte ed ha conquistato 541 punti mondiali, 7 le pole position e 3 giri più veloci. Tennis/Per la prima volta la Fed Cup fa tappa in Ticino La Svizzera serve per la promozione Il 16 e 17 aprile sui campi del TC Lido le elvetiche affrontano la Svezia di Moreno Invernizzi Luglio 2005, a Losanna la Svizzera perde 4-1 dall’Australia. Per la “Nazionale” femminile è il capolinea dell’avventura nel Gruppo 1 mondiale. Due anni fa, contro il medesimo avversario perde lo spareggio e si ritrova retrocessa nella fascia Europa/Africa. Sfumata la possibilità di risalire un gradino nelle gerarchie un anno fa, per le rossocrociate ora è il momento di riprovarci. La campagna mondiale di Patty Schnyder e Timea Bacszinsky (salvo infortuni o sorprese dell’ultim’ora saranno loro due le punte di diamante della selezione capitanata da Christiane Jolissaint) avrà il suo campo base sui campi in terra battuta del Tennis Club Lido Lugano: qui la Svizzera il 16 e 17 aprile contenderà alla Svezia un posto nel Gruppo 2 mondiale. «Considerando che gran parte dei tornei di inizio stagione si disputa sulla terra battuta, la scelta di giocare questo spareggio sui campi del TC Lido è l’ideale – sottolinea Chri- stiane Jolissaint –. Una soluzione che pure le giocatrici hanno salutato con entusiasmo». Rimasto orfano del Challenger, il TC Lido si è dato da fare per trovare un’alternativa. E ne hanno trovata una decisamente accattivante: è la prima volta in assoluto che la Fed Cup tocca il Ticino. «Vinto il torneo di Erat in febbraio (contro Gran Bretagna, Danimarca e Olanda e per la prima volta con l’accoppiata Schnyder-Bacszinsky assieme, ndr) si trattava di trovare la sede ideale per lo spareggio. Cosa non facile in questo periodo dell’anno – illustra Daniel Monnin, responsabile in seno a Swiss Tennis dell’organizzazione di Coppa Davis e Fed Cup –. Cadute le opzioni di Neuchâtel, Kreuzlingen e Macolin, in lizza restavano Chiasso e Lugano. In riva al Ceresio tuttavia il Challenger era ancora d’attualità. Quando questo “ostacolo” è venuto meno, grazie all’intraprendenza dei responsabili del club e alla Città, segnatamente con il Dicastero sport, l’opzione Lugano è diventata realtà». La prima a serbare un buon ricordo del Ticino è la stes- Sci/Ai Campionati svizzeri sa Christiane Jolissaint: «Ad Agno, storia del 1974, avevo vinto il titolo nazionale U14. Nel 1988 ho fatto la tripletta (singolare, doppio e doppio misto) ai campionati svizzeri ad Ascona. In più, con l’olandese Marcella Mescher, ho vinto il Ladies Open sui campi di Lugano nel 1983 e nel 1984». Quei campi che, si spera, possano ora servire alla Svizzera quale trampolino per rientrare nella zona mondiale di Fed Cup. «Sulla carta siamo superiori alle svedesi. Le abbiamo già incontrate e battute (2-1) sul “duro” a Budapest nel 2008. Speriamo di confermare con i fatti questa superiorità: per questo abbiamo pure bisogno del caloroso sostegno del pubblico, che contiamo sia numeroso». La prevendita è già in corso. Il biglietto per le partite di sabato (due singolari, dalle 12) costa 31.– franchi (giovani 16.–), per la domenica (due singolari e il doppio, dalle 11) 41.– (21.–). Il pass per i due giorni 56.– (36.–/26.– per i nati nel 1995 e dopo). Gli interessati possono scrivere a [email protected] (telefono +41 32.344.07.42). Patty Schnyder, la numero 1 delle elvetiche Tennis/Cast di notevole spessore per il secondo ITF Futures 10’000 Cuche, discesa d’oro Diversi ‘bombardieri’ atterrano a Taverne Didier Cuche si è fatto trovare pronto all’appuntamento con l’oro nella discesa valida per il titolo svizzero. Ieri a St. Moritz il vallesano ha colto il suo nono alloro nazionale, il terzo nella disciplina regina, dopo quelli del 1998 e del 2006. Cuche, 36 anni, ha staccato di oltre mezzo secondo il 27enne grigionese Marc Berthod. Bronzo a pari merito per Patrick Küng e Thomas Singer. Al femminile ieri si è gareggiato per il titolo in SuperCombinata, prova vinta da Marianne Abderhalden, che ha costruito il successo nella discesa. Alle sue spalle, nell’ordine, hanno chiuso Denise Feierabend e Wendy Holdener. Classifiche Discesa maschile: 1. Cuche (Les Bugnenets) 1’31”68; 2. Berthod (St. Moritz) a 0”51; 3. Küng (Obstalden) e Singer (Parpan) a 0”57; 5. Feuz (Schangnau) e Lüönd (Schwyz) a 0”59. Super-Combinata maschile: 1. Abderhalden (Krinau) 2’22”70; 2. Feierabend (Engelberg) a 0”74; 3. Holdener (Unteriberg) a 1”21; 4. Rothmund (Azmoos) a 2”49; 5. Thürler (Bellegarde) a 2”63; 6. Flury (Davos) a 2”76. Oggi: super-G maschile e femminile Per il secondo anno di vita, gli organizzatori del torneo ITF Futures 10’000 di Taverne hanno voluto fare le cose in grande stile. Tanto che saranno addirittura 48 i giocatori che da domani a lunedì cercheranno spazio nel tabellone principale. «Abbiamo deciso di allargare il tabellone delle qualificazioni per rispondere alla forte richiesta, ma nemmeno così ci è stato possibile ammettere tutti i candidati, né nel tabellone principale, né in quello delle qualificazioni», esordisce con orgoglio il “patron” del torneo Riccardo Margaroli. Tant’è vero che per ora nemmeno il vincitore della passata edizione, l’italiano Luca Vanni, per ora ha ricevuto luce verde: «Le wild card sono già tutte state assegnate e per il momento Vanni deve restare in stand-by.». Sono ben 13 le presenze ros- socrociate nelle qualificazioni, fra cui quella di Riccardo Maiga. «Che spero possa raggiungere Federico Valsangiacomo e Luca Margaroli, entrambi beneficiari di una wild card per il tabellone principale. Valsangiacomo insegue quel punto conquistato e poi perso sul circuito: ottenerlo qui sarebbe una grande cosa. Per Luca (figlio di Riccardo Margaroli, ndr) l’obiettivo è di confermare il successo in entrata di un anno fa». Gli svizzeri ammessi di diritto al tabellone principale saranno in totale 5. Un bel numero, che non avrà tuttavia vita facile, confrontati con una concorrenza che si preannuncia tecnicamente ben dotata: «Grazie anche all’impegno del nostro sponsor principale, la Montanstahl, siamo riusciti a radunare un parterre di tutto rispetto; non si di- mentichi che l’ITF Futures 10’000 di Taverne è il quinto torneo per importanza su suolo elvetico». Il cast si compone di giocatori con un ranking compreso tra la 362ª (il lettone Karlis Lejneks, classe 1988) e la 600ª posizione delle gerarchie. Fra loro ci sono diversi “bombardieri” del servizio, come i francesi Paterne Mamata, Rudy Coco e Albano Olivetti. Da tenere d’occhio pure il tedesco Dominik Schulz (classe 1992), potenziale astro nascente del tennis internazionale. Da domani a lunedì sui campi della Scuola tennis si giocheranno le qualificazioni. Da martedì, spazio al tabellone principale (partite dalle 10, sessioni serali dalle 18). Sabato semifinali e finale di doppio, domenica dalle 11 finale del torneo singolare. Info al sito M.I. www.scuolatennis.ch. Entrata libera.