Eldo, la Scavolini Spar Pesaro arriva al

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Eldo, la Scavolini Spar Pesaro arriva al
Eldo, la Scavolini Spar Pesaro arriva al Palamaggiò col vento in poppa. Tempo di rivincite
Scritto da Piermario Tronco
Venerdì 07 Novembre 2008 16:56
Myers e compagni euforici dopo la schiacciante vittoria di domenica
CASERTA – Si sapeva che la prima parte del calendario della Eldo, avrebbe visto susseguirsi partite
difficilissime contro avversarie quotate. La prossima si chiama ScavoSpar Pesaro, e aldilà dei ricordi gloriosi di un
passato comune da provinciali di lusso, la squadra di coach Sacripanti arriva al PalaMaggiò con il pieno di
entusiasmo, dopo la brillante vittoria contro la Virtus, sepolta sotto un +34 da archivio storico.
LA BATTAGLIA CON PESARO
Dimenticato quindi l’inizio balbettante, Pesaro sembra aver trovato la quadratura del cerchio, recuperando
attori come Myers, Van Rossom e Zukauskas, impalpabili nelle prime tre uscite e decisivi invece contro Bologna.
Fa riflettere soprattutto la prestazione del belga Van Rossom, che si è tolto il peso della concorrenza con Stanic, e
ha prodotto una prestazione molto interessante sia a livello individuale che di squadra.
LE NOTE PEGGIORI
Le note peggiori delle prime giornate in casa Scavolini sono venute soprattutto dalla coppia di registi Stanic-Van
Rossom, e la conseguenza è stata una squadra balbettante, senza idee in attacco, e retta solo dal talento dei vari
Hicks e Akindele.
Contro la Eldo, Van Rossom è chiamato alla conferma, ed avrà di fronte un altro play sotto osservazione, Jamar
Butler. La Eldo soffre infatti di analoghi problemi, viste le caratteristiche di Butler che non aggredisce il canestro, e
permette alle difese avversarie di concentrarsi su Diaz e Foster, con le conseguenze che abbiamo visto a Treviso o
contro Cantù.
Diaz se la dovrà vedere con Curry, ed è un duello ad alti livelli tra due dei giocatori più quotati di questo
campionato. A livello individuale Guillermo è più incisivo, ma Curry ha dimostrato di essere ben integrato in una
squadra già molto equilibrata in attacco, dove le responsabilità sono equamente divise tra i cinque in campo.
IL PANAMENSE HICKS
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Il panamense Hicks è certamente il giocatore chiave della squadra di Sacripanti, ed il suo rendimento è
impressionante per costanza e concretezza. Foster sarà chiamato a riscattare la prova pallida contro Treviso, e
magari ripetere l’exploit difensivo che l’ha visto protagonista contro Hawkins.
Sotto canestro finora Pesaro è partita con l’ex Rieti Hurd e l’esperto Shaw, con il nigeriano Akindele che
parte dalla panchina. La scelta di Sacripanti intende preservare l’esplosivo 2,14 da eventuali problemi di falli,
ma il suo inizio di campionato è finora molto positivo. L’ingresso in campo di Akindele di solito sposta gli
equilibri, e la sua presenza nelle due aree è devastante. Ma l’utilizzo medio di Akindele è di circa 20 minuti,
perché contro squadre spesso più piccole ed agili, il rovescio della medaglia è doversi adattare in difesa.
GLI UOMINI
Hurd ha invece caratteristiche fisiche abbastanza simili a quelle di Ron Slay, che vorrà dimostrare ad una piazza
che non lo rimpiange molto, di essere il classico ex terribile.
Sia con Shaw che con Akindele, Pesaro ha in campo un pivot puro, e bisognerà capire se sarà la Eldo ad
adeguarsi, dando più spazio a Frosini, o la ScavoSpar a provare più spesso quintetti agili, magari giocando con
Zukauskas e Hurd sotto le plance.
Ma probabilmente la chiave del match sarà in regia; sia Caserta che Pesaro hanno uomini capaci di colpire
dall’arco, e la capacità di muovere le difese per trovare scarichi efficaci può essere l’ago della bilancia di
un match che sulla carta è equilibratissimo. E’ vero che la ScavoSpar ha un uomo come Akindele che sembra
praticamente immarcabile per i nostri lunghi, ma il nigeriano dovrà a sua volta difendere contro lunghi molto più
agili e questi miss match hanno sempre il loro rovescio della medaglia.
LE STATISTICHE
Le statistiche di squadra ci dicono che Pesaro tira meglio da due, e si affida meno al tiro dall’arco rispetto alla
Eldo, che tra l’altro subisce più falli e va più spesso in lunetta. Pesaro di contro prende più rimbalzi e sforna
più assist, ma le statistiche generali lasciano il tempo che trovano.
Alla fine, le vittorie sono spesso frutto della voglia e dell’agonismo prima ancora che della tecnica, ed il
PalaMaggiò vorrà come al solito fare la sua parte, perché è tra le mura amiche che la Eldo dovrà costruirsi la
salvezza.
Sotto i riflettori vedremo ancora una volta due squadre in cerca di risposte e conferme, e le domande in sospeso
sono tante. Pesaro dovrà dimostrare che la vittoria di domenica non è un episodio, e Van Rossom ha preso
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Scritto da Piermario Tronco
Venerdì 07 Novembre 2008 16:56
davvero le redini del gioco in mano.
PUNTIAMO SU SLAY
Caserta ha i suoi rookies sotto osservazione, ma oltre a Butler e Foster, sono l’organizzazione del gioco in
attacco e l’aggressività difensiva a mancare in certi frangenti. Gli ingredienti per una partita spettacolare ci
sono tutti, ed i possibili protagonisti sono davvero tanti.
Se dovessimo sceglierlo noi, punteremmo il dito su Ron Slay, che contro la sua ex squadra proverà a mandare un
messaggio a vecchi e nuovi compagni, ripartendo idealmente dal tap-in vincente contro Milano che ha regalato
finora l’unica vittoria bianconera in questa stagione.
3/3