Uncaria Tomentosa

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Uncaria Tomentosa
Uncaria Tomentosa
Famiglia | Rubiaceae.
Habitat | Continente sudamericano, in particolare foreste di Perù, Colombia e Brasile.
Parte usata | Corteccia e radice.
Principi attivi
Alcalodi penta ciclici Pteropodina, Isopteropodina, Mitrafillina, Isomitrafillina, Uncarina F, Speciofillina.
Glicosidi triterpenici Sono derivati dell’acido quinovico, dell’acido oleanico e ursolico. Hanno in
vivo attività antiinfiammatoria, in vitro proprietà antivirali (virus stomatite vescicolare, rhinovirus)
Polifenoli Procianidine, Epicatechine
Hanno attività antiinfiammatoria ed antiossidante e contribuiscono all’azione immunostimolante
Sitosteroli Beta sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo
Hanno moderata attività antiinfiammatoria
Alcaloidi ossindolici pentaciclici (isopteropodina, pteropodina, isomitrafillina, mitrafillina, rincofillina, isorincofillina); glicosidi dell’acido chinovico; polifenoli (procianidine e epicatechine); sitosteroli, mucillagini e minerali.
Proprietà
Sono stati fatti numerosi studi che dimostrano le proprietà dell’uncaria, anche se non sono ancora
chiari i meccanismi con cui agisce. Gli alcaloidi pentaciclici determinano attività immunostimolante
e immunomodulante con aumento della fagocitosi da parte dei macrofagi, i polifenoli hanno dimostrato, attività antinfiammatoria e contribuiscono all’attività immunostimolante. I glucosidi dell’acido
quinovico hanno attività antinfiammatoria in vivo e antivirale in vitro. I principi attivi dell’uncaria
sembrano in grado di contrastare l’azione della dna-polimerasi e della transcriptasi inversa implicati
nella replicazione virale. Previene la formazione di radicali liberi inibendo la trasformazione di sostanze promutageniche in mutageniche. Nel 1998 è stata dimostrata (sheng et all) per la prima volta
l’induzione di apoptosi (morte
cellulare programmata) e l’inibizione della proliferazione di cellule tumorali umane in due linee
cellulari leucemiche ed una linea
cellulare di linfoma b. Sono stati
identificati due chemiotipi di uncaria tomentosa: uno ad alcaloidi
ossindolici pentaciclici ad attività immunostimolante, un altro
a alcaloidi tetraciclici ad attività
sedativa del snc e ipotensiva, gli
alcaloidi tetraciclici si comportano come antagonisti degli alcaloidi pentaciclici.
Azione immunostimolante | L’uncaria potenzia l’attività delle cellule natural killer (NK) e dei
linfociti T citotossici, che sono cellule del sistema immunitario capaci di distruggere le cellule
diventate anormali come quelle tumorali, anche se tale effetto richiede, per manifestarsi appieno,
tempi da 2 a 3 giorni per le cellule NK e di circa 3 settimane per i linfociti T citotossici. Pertanto
l’Uncaria tomentosa ha come bersaglio principale le cellule ad azione citotossica, con un effetto
simile a quello di alcuni interferoni umani, capaci di potenziare l’attività dei linfociti T citotossici e
delle cellule natural killer (NK).
Siccome le cellule natural killer e i linfociti T citotossici sono responsabili in buona parte del riconoscimento e della distruzione delle cellule infettate da virus o degenerate per processi tumorali,
lo stimolo di tali cellule indotto dall’Uncaria tomentosa potrebbe avere importanti applicazioni nelle
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terapie antivirali e antitumorali.
Questi risultati sono stati confermati in uno studio clinico controllato fatto in un gruppo di 20 volontari sani, che ricevevano per bocca un estratto
secco titolato di uncaria per 8 settimane. Nei pazienti trattati con l’estratto rispetto a quelli che ricevevano il placebo vi era un evidente aumento
dell’indice di fagocitosi, cioè della capacità dei globuli bianchi di inglobare e distruggere batteri, virus e funghi, e dell’attività delle cellule natural
killer (NK).
Aumenta la
• chemiotassi
• frazione di fagocitosi
• indice di fagocitosi
• killing
• blastogenesi
• attività Natural Killer
Gruppo I
Gruppo II
Uncaria std
Placebo
Chemiotassi
basale
4 settimane
8 settimane
1.78 ± 0.59
2.48 ± 0.49**
2.73 ± 0.57**
1.86 ± 0.69
1.92 ± 0.54
1.79 ± 0.31
(mm di migrazione indotta)
PHI
basale
4 settimane
8 settimane
0.41 ± 0.11
0.62 ± 0.12*
0.71 ± 0.14**
0.47 ± 0.18
0.41 ± 0.13
0.48 ± 0.19
(micro-organismi fagocitati/totale PMN)
PHF
basale
4 settimane
8 settimane
0.21 ± 0.09
0.34 ± 0.09*
0.44 ± 0.08**
0.21 ± 0.05
0.23 ± 0.03
0.21 ± 0.08
(rapporto PMN fagocitanti/totale PMN)
Killing
basale
4 settimane
8 settimane
22.1 ± 11.2
37.1 ± 12.3*
4.1 ± 11.8**
26.4 ± 13.3
27.1 ± 11.4
24.6 ± 10.9
(% di micro-organismi morti)
Attività NK
basale
4 settimane
8 settimane
28.44 ± 10.11
40.24 ± 14.24*
43.23 ± 13.82**
27.65 ± 12.34
29.73 ± 14.62
26.18 ± 10.24
(% di 51Cr rilasciato dalle cellule target)
* p<0.05; **p<0.001
Cellule endoteliali in vitro producono fattori che stimolano la proliferazione dei linfociti quando messe a contatto con alcaloidi ossindolici pentaciclici.
Estratti di Uncaria tomentosa tit. in alcaloidi ossindolici stimolano la produzione di interleuchina 1 e 6 (IL-1, IL-6) in macrofagi alveolari di ratto. L’
effetto è dose dipendente. (Lemaire et al., J. Ethnopharmacology, 1999).
Attività protettiva nei confronti dell’infiammazione intestinale indotta da indometacina. (Sandoval et al., Gastroenterology, 1997).
Attività antiossidante in vitro
In epatociti di ratto, estratti di Uncaria prevengono la formazione di radicali liberi. (Desmachelier et al., Phytotherapy research, 1997)
È stata recentemente dimostrata, per la prima volta, l’induzione di apoptosi ed inibizione della proliferazione di cellule tumorali umane: due linee
cellulari leucemiche e una linea cellulare di linfoma cellule B (Sheng et al., Anticancer res., 1998).
Le ricerche in vitro tuttavia indicano che l’Uncaria tomentosa può inibire il CYP3A4.
In teoria l’Uncaria potrebbe prolungare l’emivita ed aumentare i livelli serici di farmaci metabolizzati dal CYP3A4.
Azione anti-infiammatoria | Gli studi su pazienti con malattie artro-reumatiche ed allergiche sono ancora troppo esigui dal punto di vista numerico, per cui le loro conclusioni, anche se positive, non sono ancora definitive. Nella zampa del ratto trattato con uncaria si è osservata una netta
diminuzione dell’infiammazione indotta da carragenina, con un contemporaneo aumento della capacità dei globuli bianchi di inglobare e distruggere
virus e batteri e dell’attività delle cellule natural killer (NK).
Indicazioni
Dolori dati da infiammazioni acute e croniche, osteoarticolari, muscolari, flogosi del cavo orale, gastrointestinale, nelle ulcere gastroduodenali,
malattie febbrili di origine infiammatoria e virale, allergie esogene ed endogene.

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