10.2 la ghiandola pineale

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10.2 la ghiandola pineale
e la prolattiva, vengono invece portati dal sangue, direttamente, a livello dei bersagli periferici.
Molti organi endocrini sono poi posti a diretto contatto con i loro bersagli periferici dove svolgono le loro azioni e molti altri sono invece direttamente controllati dal sistema nervoso viscerale
(autonomo). Il sistema simpatico stimola ghiandole come la porzione midollare del surrene e il
pancreas o cellule dell’apparato juxtaglomerulare, mentre il sistema parasimpatico attraverso il sistema nervoso enterico stimola le cellule che secernono ormoni gastrointestinali. Spesso il sistema
nervoso e il sistema endocrino cooperano nella regolazione di una variabile fisiologica. Ad esempio,
nelle emorragie, la riduzione della pressione arteriosa induce sia un aumento della secrezione di
ADH, renina e aldosterone, sia un aumento dell’attività nervosa simpatica; i due tipi di fattori che,
attraverso la ritenzione renale di acqua e ioni sodio, cooperano nel favorire il ripristino di valori
normali del volume sanguigno e della pressione arteriosa e inducono effetti diretti sul cuore e sul
muscolo liscio arteriolare.
10.2 LA GHIANDOLA PINEALE
La ghiandola pineale o l’epifisi, una protrusione dorsale del diencefalo, insieme alle formazioni abenulari e alla commessura posteriore, fa parte dell’epitalamo una porzione molto piccola di tessuto
nervoso che occupa la regione dorsale della volta del III ventricolo. La ghiandola è situata in profondità nel cervello sotto il corpo calloso, tra i due peduncoli cerebrali (Fig. 10.3).
La ghiandola secerne melatonina, un ormone coinvolto nella attuazione dei ritmi circadiani2 con
cui si svolgono molte funzioni dell’organismo, in particolare l’attività endocrina.
La ghiandola è circondata da un delicato involucro connettivale che è una dipendenza della pia
madre, dalla cui faccia profonda traggono origine esili setti che si anastomizzano all’interno dell’organo sotto forma di un trabecolato che, ponendosi in continuità con l’avventizia dei vasi sanguigni,
ne costituiscono il caratteristico stroma (Fig. 10.4). In prossimità del peduncolo epifisario, la struttura connettivale dello stroma si modifica per la presenza della glia di sostegno propria degli organi
nervosi.
Il parenchima della ghiandola è costituito da due tipi cellulari: le cellule principali, o pinealociti, e
le cellule neurogliali. Altri elementi cellulari, come macrofagi, fibroblasti e mastociti, possono essere
individuati nel connettivo lasso di derivazione piale.
❒ Le cellule principali o pinealociti hanno aspetto poligonale, sono provviste di un grosso nucleo
e di un citoplasma debolmente basofilo. I metodi d’impregnazione argentica mostrano uno o
Talamo
Ghiandola
pineale
Collicolo
superiore
Peduncolo
cerebrale
L’apparato endocrino
Nucleo rosso
304
Collicolo inferiore
Fig. 10.3 Epifisi. Rappresentazione schematica del tetto del terzo ventricolo e micrografia della ghiandola pineale, struttura endocrina che secerne l’ormone melatonina, regolatore dei ritmi circadiani con effetti secondari sulle funzioni riproduttive. Col. E&E, 5⫻.
2
Per ritmo circadiano si intende un ciclo che si compie all’incirca ogni 24 ore (dal latino circa, intorno, + dies, giorno), con
cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici. I ritmi circadiani sono regolati da fattori esterni (luce, temperatura,
ecc.) e da fattori interni (orologio biologico). Esempio di ritmo circadiano è il ciclo sonno-veglia.

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