"LA PRINCIPESSA PRUNELLA"
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"LA PRINCIPESSA PRUNELLA"
Dal progetto: "LIBRI:ALI CHE INSEGNANO A VOLARE" Laboratorio di "animazione alla lettura" "LA PRINCIPESSA PRUNELLA" “Se contribuiremo a creare il piacere della lettura nei bambini, offriremo loro una chiave per essere più liberi, attraverso la fantasia, il senso critico, l’immaginazione e la conoscenza...” E' con questa convinzione che Imma ed io abbiamo elaborato il percorso di tale laboratorio, rivolto a bimbi di I e II classe. Abbiamo scelto “La Principessa Prunella” di Margaret Atwood per le chiare illustrazioni e l'adeguata lunghezza del testo. Inoltre, la storia narrata pensavamo che sarebbe senz'altro piaciuta ai bambini e a noi offriva la possibilità di proporre diverse attività di “animazione alla lettura”... ...la Principessa Prunella vive in un palazzo di pietra paglierina insieme ai genitori Primiero e Priscilla, ai tre gatti persiani Pazienza, Prudenza e Perserveranza e al pointer Pollice. Peccato che la Principessa sia pigra, prepotente e presuntuosa, tanto che, un giorno, una vecchietta la punisce gettando un incantesimo sul suo naso e facendolo diventare rosso e polposo come una prugna. Ma basta qualche “buona azione” perchè tutti a palazzo possano finalmente iniziare a essere felici e contenti... ****************** I INCONTRO GIOCO: “Metti in fila” Tenendo ben presente il legame tra lettura e divertimento, ma al fine di accrescere la capacità d'ascolto, di sviluppare la percezione temporale e di favorire l'osservazione delle immagini, abbiamo letto il testo mostrando ai bambini le pagine illustrate. Abbiamo poi distribuito loro le fotocopie delle illustrazioni e li abbiamo invitati a uscire dal gruppo e a mettersi in fila secondo la successione temporale della storia. ****************** II INCONTRO GIOCO: “Il trenino” Considerando fondamentale la cooperazione dei bambini nelle attività del laboratorio, abbiamo proposto di ricordare le principali vicende della storia coinvolgendo l'intero gruppo. Abbiamo quindi distribuito a caso tanti cartoncini quanti erano i bambini, ognuno con una frase della storia. I bambini hanno letto ad uno ad uno a voce alta la propria frase, poi sono andati ad occupare in una fila – trenino – il posto che corrispondeva alla propria. Alla fine, quando il trenino si era formato, sono state rilette tutte le frasi e ne abbiamo insieme controllato il corretto ordine. ****************** III INCONTRO GIOCO: “Il puzzle” Volendo potenziare nei bambini la capacità di cogliere “i particolari dal tutto”, abbiamo loro richiesto di confrontarsi sulle descrizioni dei principali personaggi nei relativi ambienti. In seguito, a coppie, abbiamo proposto di ricavare personaggi e ambienti della storia dalla composizione di puzzles. IV INCONTRO GIOCO: “Giochiamo con le parole” Ritenendo particolarmente importante per i bambini di questa età l'avvio all'arricchimento del lessico personale, abbiamo innanzitutto utilizzato la storia, tutta giocata sulla lettera P in cui il testo si snoda attraverso un succedersi di vocaboli con questa iniziale. Successivamente abbiamo proposto un gioco nel quale, dopo aver scelto una lettera, abbiamo fatto “gareggiare” i bambini in piccoli gruppi per trovare il maggior numero di vocaboli con quella iniziale. ****************** V INCONTRO GIOCO: “Libro-teatro” Cercando di far cogliere il legame fra storie scritte e storie rappresentate, bensì di aiutare nel superamento della timidezza e di stimolare lo sviluppo della fantasia, abbiamo proposto la “messa in scena” della storia letta. L'assegnazione dei ruoli è avvenuta attraverso il sorteggio, mentre insieme ai bambini abbiamo deciso con quali elementi avremo potuto caratterizzare i personaggi. VI INCONTRO GIOCO: “Facciamo un po' gli attori” Ritenendo il divertimento nell'interpretazione dei ruoli lo scopo principale di questa attività e non avendo i bambini a disposizione il testo imparato a memoria, abbiamo coordinato e collegato i vari momenti della storia con interventi risolutori ogni volta che se n' è presentata la necessità. ****************** A conclusione di questo laboratorio, Imma ed io speriamo di essere così riuscite a “trasformare la lettura in qualcosa di comunitario” e di aver suscitato nei bambini un interesse maggiore verso i libri. Orianna