Alimentatore da 20 Amperes

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Alimentatore da 20 Amperes
iZØ PTJ Dino &
E_Mail :
iKØ RKS “franz “
[email protected] oppure [email protected]
Web : www.ariroma.it ( auto costruzioni )
L’alimentatore di Dino iZØPTJ
L’amico Dino di Morena ( RM ) è un simpatico meccanico con l’hobby della radio ed è ben
felice di aver coronato il suo sogno di essere diventato anche lui un Old Man .
Siccome era spinto dalla necessità di diporre di un alimentatore da circa 20 A , ci siamo
attivati allora per costruirlo , occupandomi io della parte elettrica regolatrice e lui del monmontaggio meccanico col fissaggio del trasformatore e degli altri particolari ( boccole , strumenti ecc . ) .
E’ noto come lo stadio più importante di un alimentatore tradizionale è il regolatore : come
da disegno generale , il traformatore di tensione adatta il normale valore di rete ( 220 V ~ )
ad un valore idoneo per essere applicato allo stadio regolatore che in uscita ci fornirà il valore corretto per le nostre apparecchiature .
Secondo la Legge di Ohm , la potenza viene espressa dai volt x gli ampère in circuito ed un’altra caratteristica di questo componente è quella
che i Volt A nei due lati ( primario secondario ) sono uguali per definizione .
Capita così che desiderando 20 A
con 13,8 V si debba disporre di 276
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Va sul secondario e per questo il trasformatore deve essere da circa 300 ,
ma si sceglie sempre qualcosa più
grande per compensare perdite e problemi di calore con l’uso prolungato
( 350-400 ) .
Segue un ponte raddrizzatore adeguato , il dispositivo che rende la nostra alternata in continua ed i condensatori di carica che daranno il livellamento finale per la tensione da applicare al nostro regolatore .
Come ultimo atto ci serviremo di due robusti morsetti rosso / nero e non è male mettere
un piccolo diodo led ( rosso ) in parallelo ai morsetti con una resistenza da 2,2 K / 0,25 W
per segnalare il corretto funzionamento di tutto l’alimentatore .
Per completare , si possono montare dei strumenti per volt ed ampère ricordando che gli
stessi possono essere aumentati nel valore se insufficienti mediante degli shunt secondo
il principio dei vecchi tester analogici come il mio vecchio ICE 680 R .
Conoscendo la resistenza interna del nostro amperometro o voltmetro , possiamo aggiungerne una uguale o quasi in serie / parallelo per fare in modo che la portata sia doppia o
proporzionale : c’è un piccolo programma in rete che si chiama Radioutilitario e tra le tante
calcola il valore occorrente per questo caso , noto ovviamente quanto prima .
Lo strumento ad indice , a differenza di quello digitale che mostra il valore istantaneo con
un numero , dispone di un ago e di una scala graduata che viene fissata ad un valore massimo o portata ; tutti i valori intermedi ( tra lo zero ed il max ) saranno proporzionali in modo
che con buona approssimazione risaliamo al valore misurabile .
Tutto
il regolatore è
stato montato su un generoso dissipatore che
ospita
i
transistor
2N3055 e LM 7812 in
funzione di prepilota per
i suddetti ( schema elet-
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trico ) , lasciando il trasformatore ed il raddrizzatore nel fondo della scatola
dell’alimentatore .
La tensione livellata ai capi dei condensatori
elettrolitici d’entrata attraversa i 4 transistor e
viene applicata ai morsetti di prelievo , mentre
il quinto 2N3055 funziona da pilota agli stessi .
Il 7812 invece funziona da zavorra per la tensione ricercata ( 13,8 V ) , facendo condurre
proporzionalmente tutti i finali e per mezzo del trimmer questo valore può essere aggiustato , usando anche con un potenziometro sul frontalino generale se si desidera un alimentatore variabile da laboratorio .
Se si dispone di tensioni secondarie di trasformatore maggiori di 18 v occorre allora mettere una protezione all’uscita ( si trovano girando in Internet ) per evitare seri danni ai propri apparati , specie con picchi di assorbimento istantanei elevati , ma nel nostro caso ci si è
serviti di un normale fusibile da 20 A direttamente nel secondario del trasformatore .
Fatto il lavoro elettronico , Dino allora ha riassemblato il tutto in una scatola metallica ( foto ) operando con vera maestria ed ha dato alla mia costruzione elettronica una veste meccanica molto accattivante ( come da foto ) .
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Concludendo allora , gli odierni
switching sono delle vere meraviglie tecnologiche in fatto di
ottimizzazione e di correnti
rese ( come di dimensioni) e si
trovano facilmente in commercio , seppure cari però .
Ciò nonostante , con un po’ di
pazienza , si può auto costruire ancora qualcosa di vecchia
tecnologia ( regolazione serie )
e mostrarsi soddisfatti anche
perché possiamo non preoccuparci più di tanto se restiamo a piedi con la radio spenta .
’73 e sempre QRV x tutti de Dino & Franz !
Bibliografia :
•
Il programma > Radio Utilitario
( google , Yahoo o simili ) - Ari Scandiano
•
Sito di I2VIU – Vittorio Crapella per lo schema suggerito ed usato .
Prova alimentatore su banco
Costruzione Dissipatore
Il prodotto finito …..
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