Tony e la sua folle corsa

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Tony e la sua folle corsa
Tony e la sua folle corsa
Domenica 02 Giugno 2013 09:00
Rock, sentimento, il palcoscenico e il suo pubblico. Un ricordo di Little Tony che ha
segnato un’epoca con le sue canzoni e con il suo personaggio
di Elio Ippolito
Le grandi e belle auto sportive possedute e guidate da Little Tony hanno resistito più a lungo
del cuore generoso dell’Elvis Presley italiano che, non fermandosi quasi mai al box per i restauri
e le manutenzioni necessarie, ha cessato di battere il 27 maggio scorso nella clinica romana di
Villa Margherita dove era stato ricoverato tre mesi prima per un male incurabile che lo aveva
colpito alle ossa.
Solo una settimana prima, mentre ero a cena con i suoi colleghi Wilma Goich e Bruno
Filippini,
avevo saputo che era molto
malato ma niente di più, non sospettavamo che Tony , veloce come le sue belle auto sportive ,
stava andando verso un traguardo che non era una vittoria.
Antonio Ciacci ha rappresentato per tutti i giovani italiani ,dal 1960 fino ad oggi , un modello al
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quale ispirarsi
per la bravura, la professionalità e la simpatia innata che
“arrivava” dal suo accattivante e straordinario sorriso. La sua carriera è di quelle che rimangono
scritte nella musica leggera italiana. Dai suoi inizi nelle sale da ballo dei Castelli romani al suo
necessario trasferimento in Inghilterra dove ha trovato il modo di masticare le prime canzoni in
lingua inglese e avvicinarsi al mondo che conduceva ad Elvis Presley, il suo idolo americano
che tanto lo ispirava. Il suo ritorno in Italia lo ha portato
a parteci
pare tutte le più importanti manifestazioni e kermesse in voga , passando per i Cantagiri, i
Festival di Sanremo,le Canzonissime in televisione e le varie premiazioni a lui dedicate.
La sua strada, sempre percorsa senza sosta alcuna, lo portava sui set cinematografici e il suo
aspetto più che bello e la sua voce, oltre all’inimitabile ciuffo, erano una garanzia per far affluire
nelle sale tantissima gioventù che lo amava e tentava di imitarlo e anche gente, che pur non
amando il modello spesso naif e teatrale che rappresentava, riconosceva però la genuinità del
personaggio (a fianco foto Ansa).
Quando, poco più di un anno fa, suo fratello, il bravissimo chitarrista Enrico Ciacci, mi rilasciò
un’intervista a casa sua, gli feci presente quanto fosse forte il mio desiderio di poter incontrare
Tony
ed
avere qualche sua dichiarazione per la mia rubrica musicale. Avevo avuto modo di vederlo al
Cantagiro, a qualche sua serata musicale e più di una volta nei ristoranti intorno a
via
Veneto, mentre cenava
in compagnia di qualche bella ragazza. In quei periodi era facile parcheggiare la sua bella
Ferrari o Lamborghini o Bizzarrini accanto al ristorante e sotto i suoi occhi vigili.
Lo incrociai una volta mentre scendeva con la sua fuoriserie da Genzano verso Nemi e, causa
la strada stretta rallentammo entrambi, lo riconobbi e lo invidiai perché era effettivamente un
grosso personaggio che si godeva la vita alla stragrande. Noi ragazzi della mia generazione,
zona Don Bosco e Cinecittà,
non potevamo non far tifo per lui….era un “romano” che rappresentava molte cose
e condividevamo
i suoi successi che
erano un po’ anche i nostri.
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Enrico Ciacci , che da un po’ di tempo si esibiva in tournée con un suo gruppo e con il giovane
cantante Tommy che si richiamava
ad Elvis, mi promise di interessarsi per
l’intervista con Tony…..il tempo passava e c’era sempre un motivo diverso per non fissare
l’incontro. Pensai di lì a poco che Tony avesse un mare di impegni e che io dovessi rimanere in
lista d’attesa per parecchio… attesa più lunga di un aereo RyanAir
in pieno agosto. A ripensarci ora, non so se in quel periodo Tony iniziasse ad avere problemi di
salute.
Questa sua scomparsa, successiva a quella di Mario Zelinotti ( 1° febbraio) e Franco
Califano ( 30 marzo),
rappresenta il terzo birillo
“romano” abbattuto dalla ignobile sfera del bowling, il passatempo che tanto andava in voga nel
periodo d’oro di questi tre gioielli della canzone italiana. Un incontro a tre molto, molto in alto e
chissà se, nascosti dallo sguardo di noi vivi ,ci sarà una bella stretta di mano tra Tony e Mario
ed un DUETTO improvvisato sul tema di
“Cuore matto”...
.
Foto di apertura by Lock. Nella foto in bianco e nero con Little Tony ci sono Enrico
Ciacci
,
Mario Zelinotti
,
Ricky Gianco
,
Timi Yuro
e
Bruno Filippini.
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