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Edizione speciale de “Il Gettone” nº 87 di venerdì 13/04/2012 Spedizione in A.P. -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 Comma 1 DCB/CN - Reg. Tribunale di Cuneo nº425 del 9/6/1989 - Aut. 696/DC/DCI/CN del 31/10/00 Dir. Resp. Alberto Casella, Edizioni Agami via F.lli Ceirano 13 - 12100 Mad. dell’Olmo - Cuneo Tel. 0171412458 - E-mail [email protected] Marketing e vendite alla ricerca di nuovi appuntamenti pag. 4 PNL la comunicazione e le sue componenti pag. 9 Fotografia Il portfolio pag. 18 Veterinaria La pag. 20 displasia dell’anca Turismo Da Lhasa, Tibet a Katmandu in Nepal pag. 26 sul tetto del mondo Psicologia: Rapporto tra psiche e corpo e i p co A R TU A R TI speciale: pag. 23 12 0 0 0 0. MARKETING & VENDITE – COMUNICAZIONE & FORMAZIONE – SCIENZA & TECNOLOGIA L’ANGOLO DELLE NORMATIVE – FOTOGRAFIA – VETERINARIA – PSICOLOGIA – TURISMO SOMMARIO Marketing & Vendite Alla ricerca di nuovi appuntamenti Un numero sempre nuovo di idee… Cari Lettori nel numero di fine anno apriamo le pagine del GNEWS con una rubrica di marketing e vendite: il tema di questo numero affronta un importante argomento per molti commerciali e cioè il metodo per creare nuovi appuntamenti e quali tecniche comunicative utilizzare per coinvolgere il potenziale cliente. Programmazione Neuro Linguistica Una scienza che studia l’interpretazione della comunicazione e delle sue componenti Scienza & Tecnologia Soluzioni scientifiche ed innovative di illuminazione stradale con tecnologia italiana M vettata. STEsicu ra, bre G SbileY, sem plice, HTIN Come secondo argomento IVE LIG abbiamo voluto affronTIV INNOVA tare le basi della PNL, scienza che elabora strateS LUTIO gie comunicative eNmette in relazione le sue comE B P SO ponenti. la soluzione ca italiana: za tecnologi , affida innovativa gettare ttivo di pro aro obbie ta con il chi azienda na energie rinnovabili. net) è una alle Pla r ed tte co a Be energeti art Dimmy di Enlighten Dimmy. risparmio EB93 Sm 93 Smart breviazione ovative rivolte al soluzione Il sistema minato EB (EBP è l’ab inn una ne ta soluzioni tema deno rappresen l’illuminazio e realizzare sul mercato un sis per ale o a ott tiv rod ova o l’abitu inn Ha int nvolgend e sco , ale minante strad punto illu iciente e l de e vision amente eff fino ad alt olo rendend e servizi gar ero capace di bili. nsa oggi impe suo unico nel Dimmy è e installazion EB93 Smart r facilità di prodotto genere pe un è ilità, brevetto e l’affidab con con italiano propone di ale che internazion ta una serie tut risparmio efficacia mirate al due ni zio opera utilizzando o ran co, coope energeti il sori che microproces la potenza ed per gestire . telecontrollo Un'eccellen normative professionali Informazioni e normative per il settore Estetico Ringraziamo l’Ing. Desiderato e l’Ing. Cortinovis per l’intervista divulgativa che ci hanno rilasciato, riguardante la soluzioni per il risparmio enerMA pubbliche amministraziogetico nel settore SISTEdelle 9 ni e non solo. EB 3 Fotografia Il portfolio fotografico, il nuovo modo di comunicare immy mart dabbiamo In questosnumero voluto doverosamen- te dedicare uno spazio alla formazione professionale inerente alcune aree normative. Ringraziamo il maestro Luigi Angelica, fotografo professionista, che in questo numero spiega come la fotografia riesca attraverso il portfolio dell’autore a comunicare attraverso le immagini. s S.r.l. Via EBPsolution 20157 asserini, 68 Dante Chi a Milano P.Iv 55 119508301 La rubrica Veterinaria in questo numero affronta l’importanza della diagnosi precoce, in fase di accrescimento, della displasia dell’anca nel cane. La rubrica di Psicologia aiuta a decifrare noi stessi e gli altri nella vita quotidiana. GNEWS 1/12 den 19/1 EWS Gar Garden:GN ina 1 16:44 Pag Un ringraziamento all’amico Mario Conigliaro per il dettagliato reportage del suo viaggio dal Tibet al Nepal. Buona lettura. RA 0I 0E 0 . 0 1C2O P TU RA www.golmar.com TI DIREttorE: Rag. Mario Golè resp. marketing: Eugenio Violante [email protected] DIRETTORE editoriale: Pietro Giunta [email protected] GRAFICA PUBBLICITARIA: Luca Cimbari [email protected] Hanno collaborato per la parte redazionale: dott.ssa Diletta Francesca Rossi, dott. Stefano Mori, Elena Cozzi (Psicologa), Mario Conigliaro, Luigi Angelica, Ing. Giuseppe Cortinovis, Fabrizio Giacalone, Pietro Giunta Hanno collaborato per la parte fotografica: Eugenio Violante, Mario Conigliaro, Luigi Angelica, Luca Cimbari, Pietro Giunta Ringraziamo per la gentile collaborazione: la EBP solutions di Milano nelle persone dell’Ing. Luigi Desiderato e l’Ing. Giuseppe Cortinovis 12 17 18 20 Psicologia Rapporto tra psiche e corpo 23 PilotI Piloti: una grande speranza per la Formula 1 del futuro NI E STAGIO TUTTE haiLpiantato con cura. assero approfondire R E P O DIN ro che desider o un nuovo blog segnaliam musiche UN GIAicatRa agli appassionati ...e nelcolmsogno dio vidiluciune cologiarridinoi , Perl’arcolo gomento, ascoltare e a poter a sezione Edizione speciale de “Il Gettone” nº 87 di venerdì 13 aprile 2012 pagina è ded sica. della Mu Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art.Que 1,stoa Natura e ario immensi o dell avere spazi gioiosi e ess Non è nec arsi angoli comma 1, DCB/CN Aut. 696/DC/DCI/CN del 31/10/00 rse per cre tutte le stagioni, ndi gra riso in voglia i da vivere olar sion ttac pas e e ura spe Reg. Tribunale di Cuneo nº 425 del 9/6/1989 di fantasia, Nat basta un po’ armonia con la in rando i di vivere a e assapo Direttore responsabile: Alberto Casella ndosi con ess tata, ci offre amalgama trat se ben . Piccole Redazione: Piero Borello, Alberto Casella, Piermario Turina doni che, e le stagioni tire i ente in tutt sen a i generosam ars come ferm gradualmente la Edizioni Agami srl - Tel. 0171.412.458 emozioni, fiori e vedere stesso profumi dei nuova pianta che tu Reg. Trib. CN 4985/9206/10200 nascita di una grafica e impaginazione: Edizioni Agami, Cuneo STAMPA: Agam, Cuneo. 9 Veterinaria La displasia dell’anca Garden & Musica Un giardino per tutte le stagioni Pietro Giunta Direttore Editoriale 4 sommario EDITORIALE 3 merevol avvolto da innu umi inebrianti prof te felice ed aper mi risvegliai a finestra, le persiane dell quel sogno mi accorsi che ente realtà. efac è la mia stup are nell dove, oltr sono osserv di piante e fiori inedite, si pos agini iglie a 500 imm logate in fam Garden circ stagioni, cata eri’ e spunti per tutte le ‘Alb i’, no’ ipan ri dell’autun ‘Fiori’, ‘Tul come ‘I colo ni’, e altro. emozionali ttur ‘No ’ dino giar ‘Angoli del trovare ed si possono sica da Mu Nella sezione inediti, liberi attualmente i ascoltare bran li-discografici. oria a Musica, legami edit nel testo e nell te ed i sso spe no con le pian I brani han correlazione di luoghi una stretta quasi poetici cato con scenari brano Il Mer fiori, alcuni ano come nel i molto che si trasform precludono a scenar ere i Altr i. pro da tegg dei Fior e abitudini hi “Sulla , luog di sale attuali da che no: La stra , fino a come il bra c’è un uomo che sale che da sole stra di a da stra o. Sull poco, zurro del ciel toccare l’az sole muore, il paese tra sono di re”. Ma ci sale l’uomo mo a guarda asia in e noi… li stia viaggiare con la fant eta i per Pian sul bran he ndo anc ggia come in ‘Via paesi lontani ba’. Terra’ e ‘Cu Buon viaggio! Turismo Da Lhasa, Tibet a Katmandu in Nepal… sul tetto del mondo 24 25 26 Per la pubblicità Telefono 02/38103456 - Fax 02/38100014 - E-mail: [email protected] Redazione “aperta”… e in musica! Vivi un emozion I lettori possono inviare articoli e materiale fotografico (inediti) completi di delega per il trattaenioviolante.it www.eugdei mento dati personali legge 675/96. La redazione vaglierà le proposte ricevute, pubblicando quelle ritenute migliori con la firma dell’autore. Inviare a Gnews – Via Archimede Bellatalla – 56121 Ospedaletto (PI) TA VIAGGIANDO A TERRA SUL PIANET DOVE SEI NELLA FORES E-mail: [email protected] - TEL. 02/38103456 - FAX 02/38100014 Pubblicizza la tua Azienda su Gnews: • La vetrina dei tuoi affari • Spedito a 120.000 Aziende selezionate in ITALIA (settori INDUSTRIA - MEDICA - SPORT - ESTETICA - FOOD) • Non sottovalutare l’immagine della propria Azienda significa crescere! 4 MARKETING & VENDITE MARKETING & VENDITE Tutto per il suo sorriso Ovvero la difficile arte di conquistare il cliente. possa far qualcosa di nuovo per rendere il lavoro del venditore un’attività piacevole e gratificante come in fondo lo è sempre stata? Le aziende qualcosa hanno dovuto fare. Hanno cercato dei modi per aiutare i propri venditori. Hanno rispolverato il vecchio telemarketing, che una volta riusciva anche a vendere direttamente, ma che ora a malapena riesce ad ottenere appuntamenti... «Pronto. Buongiorno, sono Luisa della...» Sbam!... il telefono spesso viene A cura della Dr.ssa riagganciato dal cliente appena queDiletta Francesca Rossi sto si accorge che lo sta chiamando Consulente, Formatore e Coach un call center... e oggi il tipico rumore di fondo, permette al cliente di riuongiorno! sono Lella Car- conoscere che si tratta di una chiamaloni della Tizio e Caio Spa! ta commerciale ancor prima di aver Vorrei proporle uno stru- sentito la voce della povera Luisa... mento fantastico e utilissimo per la Accade che alla fine siamo tutti arcisua attività!» stufi di queste proposte telefoniche... «No grazie, non mi interessa. Sono già sia quando siamo a casa, e stiamo faa posto! Arrivederci!» cendo acrobazie per sbrigare tre fac«Ma come, non sa nemmeno di cosa si cende insieme e siamo costretti ad tratta! Posso passare nel pomeriggio a interromperne almeno due per libemostrarLe il nostro splendido turbopu- rare la mano che risponderà al telerificatore-sanificatore d’aria???» fono... sia quando stiamo lavorando, «No, grazie, le ho detto che non mi in- perché i tempi sono sempre più difteressa! e ora sono molto occupato. Per ficili e bisogna darsi da fare, e non ci favore, La ringrazio, ma ho da fare». sono proprio né il tempo né la voglia «Ma almeno lo veda! è un esempio sen- di stare ad ascoltare chi arriva all’imsazionale di nanotecnologia!» provviso a proporti qualsiasi cosa. E «No, non mi interessa! Grazie!» anche per quel che riguarda le tipi«Va beh, non sa cosa si perde, sarà per che forniture professionali, ormai voun’altra volta...» gliamo velocità ed autonomia, ci piaQuante e quanti “Lella Carloni” ci ce fare da soli e quindi internet semsono oggi in Italia?! Sempre di più... pre di più ci dà la sensazione di fare gente che fa una vita dura, che si im- più in fretta e meglio... batte quotidianamente in un muro Dunque il nostro secolo è destinato di porte in faccia, che resiste e va a vedere la morte della vendita porta avanti, ma che tante volte si scorag- a porta ed in generale degli appuntagia e cede... menti di vendita non richiesti? C’è crisi si dice... certo anche quello Pensiamo all’ultima volta che abbiaè vero... ma perché non fermarsi un mo ricevuto un bravo venditore e che attimo e provare a chiedersi se non si abbiamo comperato un buon prodot- «B to che forse inizialmente non avremmo immaginato di poter acquistare... Non ne siamo forse rimasti soddisfatti? Forse avremo fatto qualche resistenza nel momento in cui qualcuno ci ha chiesto un appuntamento, ma poi abbiamo gradito il tempo trascorso con il venditore ed anche il suo prodotto, al punto che siamo giunti ad acquistarlo. Pare quindi che lo scoglio che sta diventando sempre più difficile da superare sia quello di farsi ricevere, quello di entrare a casa di qualcuno, di ottenere la sua attenzione, la sua curiosità, il suo interesse... poi la gente più o meno acquista come sempre, con gli stessi meccanismi psicologici, solo con qualche adeguamento agli andamenti di mercato. Come superare quindi questo scoglio che per vari motivi ambientali diventa sempre più grande? Con la differenziazione? Sembra facile a dirsi, ma è necessario differenziarsi davvero e nella direzione giusta. Dobbiamo innanzitutto chiederci: perché le tecniche e gli strumenti attuali oggi non funzionano più? Il primo motivo è il sovrautilizzo della modalità. Al telefono, via posta, via mail, al citofono, tutti si presen- tano e vogliono presentarti la loro azienda e il loro prodotto... come potremmo sopravvivere se dessimo retta a tutti? Se dessimo spazio ad ogni richiesta, la nostra vita diventerebbe un inferno! Così abbiamo creato dei filtri di difesa e semplicemente ignoriamo, sfuggiamo, scappiamo! Il prima possibile e il meglio possibile. Il secondo motivo è la modalità in sé. Gli esseri umani amano se stessi, amano parlare di sé, pensare a sé, amano tutti i loro interessi, la loro storia, il loro mondo... Che effetto potrà mai far loro chi arriva all’improvviso e cerca di distoglierli dalle loro amate e personali occupazioni per portarli con la mente ad altro? Di certo un gran fastidio, soprattutto se questo ha poco tatto, ovvero se ci interrompe bruscamente e nei momenti più inopportuni. E allora cosa potrà mai fare il povero venditore per guadagnarsi gli agognati appuntamenti presso i suoi potenziali clienti? Noi per cosa interromperemmo le nostre amate occupazioni? Per qualcosa che ci faccia stupire, incuriosire, sorprendere, divertire, gioire! Perché in fondo di cosa abbiamo bisogno, in questo “duro tempo di crisi”?! Di un po’ di svago, di distrarci dalla dura realtà, di un po’ di leggerezza dove tutto intorno a noi è pesantezza! Tutto questo allora non trova la solita resistenza, ma provoca curiosità e disponibilità. “Sei un nuovo cliente? Hai vinto uno dei 3 seguenti premi (foto di caffettiera, asciugacapelli, frullatore), se vieni a trovarci in negozio entro il...” “Gratta qui e scopri se hai vinto...” “Gioca al gioco delle 4 carte sul sito tal dei tali e avrai una piacevole sorpresa...” “Rispondi a queste 3 domande e ricevi via mail il tuo profilo di personalità...” “Sul nostro sito valuta il tuo livello di intelligenza emotiva...” “Riceverà gratis la nostra speedyclean se riceve a casa un nostro incaricato...” “Ha vinto un servizio di pulizia gratis a casa sua... basta che lo prenoti entro 30 giorni” “Lei fa parte di un campione di persone alle quali regaliamo il nostro depuratore! Un incaricato verrà ad illustrarle come riceverlo...” “Ha vinto una settimana di vacanza gratuita! Noi ci facciamo pubblicità in questo modo... invece di pagare dell’inutile pubblicità... la miglior pubblicità sono i nostri clienti soddisfatti. Venga a ricevere l’omaggio nella nostra agenzia!” Dove la strategia commerciale è studiata, la pubblicità aziendale e le campagne promozionali sono già arrivate da tempo a queste formule. La maggior parte dei venditori è invece ancora molto lontana da questo tipo di approccio. Ma proprio i venditori hanno bisogno ora più che mai di adattare a queste logiche il loro approccio al cliente! Solo in questo modo potranno riuscire ad aumentare la loro capacità di ottenere appuntamenti, debbano 5 essi fissarli per un tempo successivo o immediato. Chiediamoci ora: di quali strumenti dispone un venditore per riuscire ad ottenere curiosità e disponibilità? Come può riuscire ad andare incontro al cliente e al suo bisogno di svago, distrazione, leggerezza, divertimento, sorpresa? Il tempo di richiesta di un appuntamento è un tempo molto breve! A maggior ragione bisogna che il venditore utilizzi strumenti emotivi che colpiscano velocemente l’interlocutore, prima che questo attivi la sua parte razionale e riesca a trovare tutta una serie di argomenti per mandar via il venditore a bocca asciutta. E cosa potrebbe mai incuriosire e stupire in una proposta di appuntamento? Andiamo con ordine: cosa bisogna evitare? Che io arrivi e parli di me, venditore, del mio prodotto fantastico e della mia azienda di successo, e ne abbiamo visto i motivi. Attenzione, questa cosa che pare una banalità, e che in qualsiasi discorso teorico viene accettata da qualsiasi venditore, nella pratica riscontra dei livelli di resistenza inimmaginabili da parte di chi vende. Nella mia attività professionale di coach e docente di tecniche di vendita, in ogni simulazione di vendita che si provi a fare in aula e in ogni richiesta di appuntamento sul campo si provi ad osservare, immancabilmente il venditore inizia in questo modo: «Salve! Sono Mario Perlina della Pinco Pallino s.r.l... Seguo questa zona e sto servendo le aziende del suo settore... sono passato per proporle una presentazione del mio prodotto X, studiato apposta per le aziende come la sua, che abbiamo venduto moltissimo ai suoi concorrenti... è un prodotto che fa questo, questo e quello... ultima tecnologia... vedrà, risolverà i suoi problemi tal dei tali etc...». E il cliente, nel frattempo, ha già fatto 2 o 3 tentativi per buttar fuori il venditore, o comunque ha il cervello concentra- 6 MARKETING & VENDITE to su come poter riuscire a liberarsi dell’intruso nel minor tempo possibile. Così per lo più il venditore esce di scena senza aver ottenuto ciò che desidera, demotivato e con la coda fra le gambe... e dà la colpa alla crisi. A questo punto, di solito faccio riflettere i venditori che addestro interpellandoli con questa storiella: “Ti ricordi quando eri piccolo (10-11 anni ) e ti piaceva quella ragazzina carina con i boccoli? Per ottenere da lei un bacio (beh, a quell’età spero tu non pensassi ad altro!!!) mica sei andato lì e le hai detto: Mi dai un bacio? Sai, le mie labbra sono morbidissime e la mia bocca profumatissima! E quando ti bacerò toccherai il cielo con un dito! 99 volte su cento non solo ti avrebbe detto che quello non era il momento giusto o che ci voleva pensare (proprio come il tuo amato cliente), ma probabilmente avresti preso un bello schiaffo (che è un po’ come la porta che ti chiude oggi in faccia il tuo cliente se ti compor- ti così). Magari la tua tattica era diversa... andavi lì e cercavi di parlare (magari di lei) delle cose che le piacciono e poi saltava fuori che amava la tal musica e l’indomani mattina tu ti presentavi a scuola con una bella cassettina della musica corrispondente con la dedica... poi magari la invitavi a prendere un gelato... e il bacio arrivava!”. Perché mai dovremmo pensare che sia diverso con il cliente? Dobbiamo ottenere il nostro sospirato appuntamento con il cliente e dobbiamo far sì che lui dedichi del tempo a noi invece che ad altro o ad altri! Un po’ di creatività e di personalizzazione è il minimo che si possa pretendere da chi desideri davvero un appuntamento!!! Di base, quindi, ci dobbiamo preparare! Chi è questo cliente che vado a visitare? Cosa so di lui per riuscire a trovare un argomento che lo colpisca o un modo per farlo sentire coccolato e speciale? Se voglio portare un dono a qualcuno che voglio conqui- MARKETING & VENDITE stare, devo sapere se preferisce i fiori, i cioccolatini o i CD... Mettiamo il caso che io riesca a sapere molto poco prima dell’incontro e che quindi debba riuscire ad improvvisare con qualcosa che vada velocemente a segno... come potrei fare? Ricordiamo il bisogno di giocare, di essere stupito, di leggerezza, di sorpresa del nostro interlocutore. Cosa potremmo dire alla nostra agognata fanciulla per conquistarla? ... magari non a 11 anni ma a 18, dopo aver sviluppato un po’ di competenza in merito... «Ciao... cosa stai facendo di bello?» «Ciao... ma tu chi sei???» «Uno che spera di vederti sorridere!» «Ma dai! dimmi cosa vuoi e chi sei!» «Dimmi cosa vuoi che io faccia per farti felice e lo farò! E il mio nome... sceglilo tu... basta che ti piaccia!» «Sei un po’ matto sai?... io comunque sono Sara. Stavo studiando storia e, se non voglio prendere un brutto voto domani, devo continuare a studiare, quindi dimmi un po’ che cosa vuoi e in fretta!» «Vorrei continuare a parlare con te... anche di storia se vuoi, ma meglio di altro... all’uscita dalla scuola ti offro un gelato... domani o dopo? cosa preferisci? Sono Marco e sono contento di averti finalmente parlato e di aver visto il tuo primo sorriso da vicino...» «Va beh, forse posso domani, ma non so...» «Ottimo! a domani allora! e buono studio!!! ma non esagerare, sono certo che sai già tutto! Ciao! Ci vediamo!» Il tutto dovrebbe essere condito da un aspetto curato e alla moda, da un profumo gradevole ma leggero, e soprattutto da un modo di muoversi e di parlare sicuro, e propositivo, coronato da uno sguardo deciso ma non invadente... Otterrei di certo il mio appuntamento e a quel punto dovrei giocarmi il tutto e per tutto in quella sede. Pensiamo ora ad un potenziale cliente: cosa di tutto ciò potrebbe valere anche per lui? Cosa potremmo dirgli per ottenere un appuntamento? «Buongiorno, sono fatti da voi tutti questi tipi di ravioli?» «Si, certo produzione propria, fatti a mano questa mattina!» «Caspita! non si trovano più artisti del genere in giro... senta ma questi che si chiamano “Casanova” ve li siete inventati voi???» «Ah si, provare per credere! sono testati personalmente... una garanzia!» «Senta allora non solo li devo provare, ma lei mi deve anche dare dei consigli! Avrei giusto bisogno di qualche dritta con una situazione disperata... Senta ma lei oltre ad essere un esperto di queste cose è anche il titolare dell’impresa?!» «Sì sono io il titolare, con mia madre e mia sorella che mi danno una mano nella preparazione delle paste... sa, se si vuol fare tutto fresco servono almeno 6 mani...» «Però, una tradizione di famiglia!... e leggo qui: “tutto prodotto in giornata!” ma come fate a garantire che sia tutto freschissimo? è una bella garanzia per il cliente!!!» «Alle 5 di mattina iniziamo qui dietro in laboratorio a preparare tutte le nostre paste fresche e i ravioli... li vendiamo in giornata con la garanzia di un prodotto freschissimo. Surgeliamo in serata quel che avanza così il cliente può acquistare quando vuole un prodotto comunque freschissimo da conservare per lungo tempo, ma a prezzi inferiori.» «Però che idea!!! Forte! Senta ora vedo che è impegnato ma in un momento di pausa o a fine lavoro vorrei farle un omaggio in cambio del segreto dei suoi ravioli “Casanova”... Le preparo davanti agli occhi e in un tempo velocissimo dei frullati e sorbetti squisiti che potrà sorseggiare e assaporare stando seduto a guardarmi! Si divertirà un sacco, garantisco! Lo dica anche a sua madre e a sua sorella, poverine, una volta tanto facciamo vedere loro che sono gli altri a lavorare e sono loro a riposarsi e ad essere servite... e poi a gente che si alza alle 4 di mattina serve proprio una pausa di piacere!» «Ah!... ma lei non vorrà mica vendermi qualcosa!? Noi siamo una realtà piccola... e non abbiamo bisogno di nulla!» «Io vorrei solo renderla un po’ più felice di come è adesso e vorrei iniziare facendo una cosa gustosa e simpatica per lei... poi si vedrà... diamine, anche con le donne, come lei mi insegna, noi facciamo di tutto per farle contente, ma poi sono loro che decidono! Allora vengo oggi alle 14.00 o alle 18.30? Quando troviamo anche la mamma e la sorella?» «Lei è proprio un dritto... dai, venga alle 14.30! proprio perché sono curioso...» «Ottimo! A dopo allora! E buon lavoro! Preparatevi per lo spettacolo e tenete uno spazio nello stomaco!» Anche qui, poi, ci dovremmo giocare in dimostrazione tutte le nostre carte, ma la vita è fatta così, di 7 successive conquiste, l’una successiva all’altra... Il nostro prodotto può essere stupefacente oltre ogni misura, la nostra azienda fra le più affidabili, ma se non conquistiamo il cliente e non riusciamo ad arrivare a lui, a nulla varrà tutto questo. Il venditore deve tenerlo presente sempre di più. Non guasterebbe quindi che ogni buon venditore iniziasse la giornata con lo spirito di chi va a conquistare donne, piuttosto che a piazzar prodotti. E più che corsi di vendita, si dovrebbero fare corsi di seduzione, perché in fondo di questo si tratta... Di ottenere l’attenzione di qualcuno che fino a quel momento non si era accorto della nostra esistenza. Qualche venditore si ostina ad obiettare che così non può funzionare e che non si può assolutamente fare perché non si sta creando interesse per il prodotto, e quindi poi la dimostrazione di vendita dello stesso non troverà terreno fertile. Ad essi rispondo che non posso farci niente se l’animo umano decide per lo più per motivi irrazionali e se una ragazza finisce per uscire con un ragazzo solo perché è riuscito a dirle qualcosa di carino ed originale correndo anche il rischio di risultare ridicolo pur di riuscire a strapparle un sorriso. Se poi finirà per baciarlo, non so, dipende da come si comporterà durante la serata, ma certo, essere usciti insieme è una premessa migliore alla cosa rispetto al non essere usciti affatto! COMUNICAZIONE & FORMAZIONE 9 PNL: una scienza che studia la comunicazione e le sue componenti A cura di FABRIZIO GIACALONE S ono molteplici le attività commerciali che oggi chiudono o sono in procinto di farlo. Molti incolpano soltanto la crisi, le tasse, le banche, la troppa concorrenza; spesso questi motivi sono parte della causa, ma non ne rappresentano la piena totalità. Solitamente le nostre forze per risolvere il problema sono spesso rivolte a ridurre i costi, a trovare un modo per pagare meno tasse, o per aumentare la marginalità. Un’attività commerciale si fonda, nella maggior parte dei casi, con l’obbiettivo di vendere beni e o servizi per i quali in cambio, riceviamo denaro. Ma se i beni sono gli stessi, perché un’attività vende più di un’altra? Ho provato a rivolgere questa domanda a diversi clienti e le risposte che ho ricevuto, mi hanno fatto capire come si cerchi sempre la causa della nostra insoddisfazione all’esterno, come se non fossimo artefici del nostro destino. Cito alcuni esempi: la posizione dell’attività commerciale, la tipologia di clientela, i ritardi nei pagamenti, l’apertura di una nuova attività vicina, i prezzi troppo bassi della grande distribuzione. In riferimento all’ultimo motivo, uno studio di settore afferma che, il prezzo non è mai il primo motivo per il quale il consumatore sceglie un prodotto piuttosto che un altro, è tra i primi dieci, ma mai tra i primi tre. Abbiamo ottimi prodotti, ad un buon prezzo, ma non riusciamo ad arrivare al successo, come possiamo allora in- durre un possibile compratore ad acquistare? Dobbiamo forse lavorare su un fattore chiave: noi stessi; il modo di porsi con gli altri, ovvero la nostra comunicazione, nel nostro caso, con i nostri clienti. Se vi chiedessi una definizione di comunicazione cosa rispondereste? A molti vien facile pensare all’interscambio di parole tra due o più individui. Ma non è così, la comunicazione ha una definizione molto più profonda, si può comunicare con le parole, ma non solo, con uno sguardo, a gesti, con il corpo, con un espressione del volto; tutti noi sappiamo comunicare ma non tutti sanno farsi capire. Esiste una “tecnica” nota con il nome di PNL, ovvero, Programmazione Neuro Linguistica, che studia l’interpretazione della comunicazione e delle sue componenti. Secondo la PNL la comunicazione si divide in tre componenti distinte e concatenante: lin- guaggio verbale, non verbale e paraverbale. La comunicazione verbale, è composta dalle parole che diciamo; quella paraverbale dal tono della voce, le pause, la cadenza, la velocità; mentre quella non verbale dal linguaggio del corpo: gambe, braccia, busto, e dal linguaggio del volto: occhi, bocca, naso, fronte. Quando qualcuno si espone invia un messaggio, il cui contenuto è composto da una serie di linguaggi. Se vi chiedessi quanto incide il linguaggio verbale sul contenuto, quanto incidono le nostre parole, nella comprensione del nostro interlocutore, verrebbe automatico a molti rispondere la maggior parte. Paradossale ma vero, le parole, quindi il linguaggio verbale che utilizziamo costituiscono il 7% della comunicazione, il linguaggio paraverbale il 38% e il linguaggio non verbale il 55%. 10 DISINFETTANTE AEROSOL PER AMBIENTI CONFINATI COMUNICAZIONE & FORMAZIONE Quando comunichiamo con un altro individuo prestiamo attenzione alle parole consciamente, e inconsciamente captiamo tutti gli altri linguaggi. Ma se dovessimo prestare attenzione anche agli altri linguaggi? Potremmo poter meglio comprendere il nostro interlocutore, possiamo captarne meglio lo stato emotivo, e con un po’ di esercizio potremmo anche svelare una possibile menzogna. La comunicazione non è quindi solo composta di parole, anzi queste ne occupano solo una piccola frazione, ma di emozioni, atteggiamenti, movimenti, sguardi. Analizziamo il riscontro con la quotidianità; il fulcro di ogni transazione è il cliente, il rapporto con lui, la fiducia che ha nei nostri confronti. Alcune persone sono più carismatiche di altre, più persuasive, queste riescono a creare con il loro interlocutore un buon “rapport”, che può esser definito, come l’empatia, considerata la base necessaria per creare buoni rapporti tra individui. Vi sarà sicuramente capitato di conoscere qualcuno che vi abbia ispirato fiducia fin da subito e di avere per esempio un vicino di casa o un conoscente che ormai incrociate da anni, ma che non vi ispira fiducia. Quando due esseri umani s’incontrano, entrano in gioco dei meccanismi di confronto e d’identificazione, l’uno nell’altro, sia a livello conscio che inconscio, che porteranno i due a creare un rapport positivo o meno. Spesso si crea un buon rapport quando due sconosciuti hanno linguaggio non verbale e paraverbale simile, assomigliandosi per esempio nella postura e nell’uso dell’esposizione orale: velocità, pause, melodia, volume, tono. Esiste una tecnica per poter creare un buon rapport anche con chi è molto diverso da noi: il ricalco; consiste molto semplicemente nell’emulazione degli atteggiamenti quali postura, respirazione, linguaggio paraverbale. Facendo ciò possiamo entrare meglio in sintonia con gli altri, che vedranno in noi uno specchio di loro stessi in quel preciso momento, e sarà più semplice fidarsi, vedendo in noi un buon interlocutore. Il ricalco non è interessato al contenuto ma alla forma, per esempio sbaglia chi pensa che, per creare rapport con una persona triste, è fondamentale saper tutto sui suoi problemi, facendogli domande, commentando poi le informazioni; è molto più utile rispecchiarlo, entrare nel suo stesso stato emotivo, finchè non sarà lui a confidarsi con noi. Immaginate un individuo (che chiameremo A) con postura chiusa, spalle basse, braccia incrociate, che parla con voce lenta, bassa, utilizzando molte pause; ora immaginiamo un venditore (che chiameremo B) che gesticola molto, ha una postura quasi aggressiva, rivolta a chi gli sta di fronte, parla a voce alta, molto velocemente, utilizzando pochissime pause. Difficilmente si creerà un buon rapport tra i due; questo non esclude tassativamente l’esito positivo di una possibile transazione, ma evidenzia come i due siano differenti; il soggetto A identificherà in B, un individuo invadente, frenetico, forse ansioso, estroverso; al contrario B identificherà in A un individuo calmo, chiuso, introverso, forse timido. I due soggetti hanno due schemi paraverbali e non verbali molto differenti tra loro, per entrare in empatia l’individuo A dovrebbe emulare B, o viceversa. Un altro elemento di sicuro interes- se nei rapporti umani è lo sguardo; uno sguardo può convincere, sedurre, esprimere fiducia, intimidire, mettere in imbarazzo, indisporre. Se ci pensiamo, ognuno di noi conosce almeno due tipologie di persone, quella che, quando parla ci guarda fissa negli occhi, e quella che, passa il 90% della conversazione a guardare altrove. Di solito chi non ci guarda negli occhi durante una conversazione, prova disagio, davanti ad un individuo che al contrario tende a fissare le persone con cui sta comunicando. Ognuno di noi, conosce anche persone che mentre parlano, toccano l’altro individuo, hanno bisogno di instaurare un rapporto fisico con l’altro, spesso queste persone tendono a guardare fisso il loro interlocutore, e se si trovano davanti qualcuno che non fa lo stesso, tenderanno ad aumentare la frequenza con cui toccano l’altra persona, quasi a volerne richiamare l’attenzione. Tutte queste sono espressioni del corpo, che compiamo a livello inconscio, senza rendercene conto, ma il risultato, il nostro giudizio dell’altro, viene trasmesso al nostro conscio. Spesso ci capita di conoscere qualcuno che non c’ispira fiducia, non ci piace, c’infastidisce, senza riuscire a darci una spiegazione plausibile, è una valutazione totalmente inconscia. Uno studio afferma che il 90% dei litigi deriva dall’incomprensione tra gli individui; capita che due persone che dialogano stanno dicendo la stessa cosa, non riescono a capirsi, e l’incomprensione diventa fonte di discussione. Credo che se ognuno di noi, nei momenti d’incomprensione con altri individui, al posto di pensare che l’altro non abbia capito, incolpasse se stesso del fatto che non si è spiegato bene, ci sarebbero meno litigi e più comprensioni. La vita in sé è una vendita, nella quale ognuno di noi cerca di vendersi agli altri nel migliore dei modi, non sprechiamola incolpando gli altri, ma sfruttiamola chiedendoci invece, cosa possiamo fare per migliorarla partendo proprio da noi stessi. G MULTIUSI SPRAY ® Presidio Medico Chirurgico Reg. Min. Sal. N° 13431 MEDICO ED ESTETICO Attivo contro Batteri Gram+ Gram(comprese Legionelle) Virus Funghi Test d’attività ed efficacia eseguiti secondo normative europee attualmente in vigore. Video Call Center 02 38103456 www.golmar.com [email protected] INDUSTRIA E TRASPORTI 12 SCIENZA & TECNOLOGIA SCIENZA & TECNOLOGIA 13 Soluzioni scientifiche e innovative di illuminazione stradale con tecnologia italiana Abbiamo intervistato l’ing. Luigi Desiderato ideatore del progetto EB 93 SMART DIMMY ed il resp. ing. Giuseppe Cortinovis che ci spiegano i vantaggi economici della loro soluzione alla riduzione dei costi per l’illuminazione stradale, ma non solo. Il loro obbiettivo era di realizzare soluzioni innovative rivolte al risparmio energetico ed alle energie rinnovabili. Sono riusciti dopo anni di studio a introdurre e brevettare un sistema denominato EB93 Smart Dimmy I l sistema EB93 Smart Dimmy rappresenta una soluzione innovativa per l’illuminazione stradale, modificando l’abituale visione del punto illuminante rendendolo altamente efficiente e capace di erogare servizi fino ad oggi non previsti. EB93 Smart Dimmy è particolarmente facile da installare e affidabile; è un prodotto italiano brevettato che propone con efficacia una serie di operazioni mirate al risparmio energetico. È un sistema integrato per il risparmio energetico, la telegestione ed i servizi a valore aggiunto negli impianti di illuminazione stradale e industriale. Il sistema accomuna: un risparmio energetico dal 20% ad oltre il 30% a parità di flusso luminoso con efficienza energetica del 93% e oltre; un aumento della durata media delle lampade; neutralizzazione delle sovratensioni di rete; gestione re- mota dei punti luce; regolazione del flusso luminoso su tutta la rete punto a punto; semplicità di installazione; abbattimento dei costi di manutenzione dell’impianto; impatto ambientale ridotto. Risparmio energetico dal 20% ad oltre il 30% a parità di flusso luminoso Consente di ottenere un risparmio energetico dal 20% ad oltre il 30% con lampade Sodio ad Alta Pressione (S.A.P.) fino a potenze nominali di 400 watt, ottimizzando l’utilizzo di energia attiva e abbattendo del tutto l’energia reattiva. Efficienza energetica del 93% Con questa soluzione, l’efficienza energetica complessiva raggiunge e supera il 93%, migliorando notevolmente quanto disponibile oggi in commercio. Il sistema inoltre riduce lo stress della lampada prolungandone così il ciclo vita. Inoltre, sfrutta la tecnologia di trasmissione dati attraverso “Power Line” completamente basata su analisi di segnale digitale, riducendo significativamente l’impatto di disturbi e attenuazioni, garantendo il controllo dell’impianto in tempo reale. Gestione remota e regolazione del flusso luminoso Consente di gestire l’impianto da remoto e personalizzare in modo capil- lare lo scenario luminoso: ogni punto luce può essere gestito singolarmente. Il sistema consente inoltre di monitorare e tracciare i parametri di funzionamento dell’impianto e di tenerne sotto controllo lo stato di efficienza e sicurezza per una corretta pianificazione degli interventi di manutenzione, eliminando costosi controlli sul campo. Consente inoltre di impostare giorno per giorno molteplici scenari luminosi, modificando gli orari di accensione e spegnimento delle singole lampade e regolandone il flusso luminoso dal 30% al 100% con granularità dell’1%. Semplicità di installazione È una soluzione completa e di facile installazione, si inserisce all’interno delle armature con lampade S.A.P. (Sodio Alta Pressione) senza alcuna modifica strutturale, sia in impianti monofase che trifase (il dispositivo EB93 Smart Dimmy è compatibile con tutte le armature attualmente in commercio e non necessita di modifiche strutturali agli impianti esistenti). INNOVATIVE LIGHTING SYSTEM Un'eccellenza tecnologica italiana: la soluzione innovativa, affidabile, semplice, sicura, brevettata. SISTEMA EB 93 smart dimmy Servizi a valore aggiunto Impatto ambientale ridotto Gli impianti dotati del sistema EB93 Smart Dimmy permettono di integrare servizi a valore aggiunto quali: controllo del traffico e dell’inquinamento, rilevamento di temperatura, gestione delle emergenze, informazione di pubblica utilità e connettività WiFi in perfetta integrazione con i progetti Smart City. EB 93 Smart Dimmy è in grado di eliminare completamente gli “assorbimenti” di energia reattiva, rappresentando questa un costo economico per il produttore/distributore di energia ed un costo ambientale per la società in termini di inquinamento e di riscaldamento globale che si ripercuotono in una riduzione delle TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e di immissioni inquinanti (CO2) nell’ambiente. All’interno del quadro di controllo verrà installato un concentratore che permetterà di interagire con ogni punto luce attraverso il sistema di telecontrollo il che rappresenta il cuore della struttura operativa sviluppato in partnership con iWELL, con il chiaro intento di unire caratteristiche come sicurezza, velocità e flessibilità. L’ing. Luigi Desiderato e l’ing. Giuseppe Cortinovis ci spiegano inoltre la PARTNERSHIP IWELL Advanced Business Partner IBM “EB Max IBM” software di sistema IBM Maximo IBM MAXIMO Asset Management è la piattaforma per la gestione degli asset che consente analisi dettaglia- 14 SCIENZA & TECNOLOGIA te degli stessi, delle relative condizioni e dei processi di lavoro connessi al fine di migliorarne la pianificazione ed il controllo. Asset è ogni risorsa aziendale: impianti, macchinari, mezzi, strumenti, ma anche persone. Maximo li considera e li gestisce nella loro collocazione logistico-funzionale all’interno dell’azienda. La piattaforma software IBM Maximo Asset Management (oltre 20.000 clienti nel mondo) è il cuore tecnologico di EB93 Smart Dimmy. Appositamente personalizzata da iWELL, come sistema di gestione al centro della soluzione EB Max, per garantire potenzialità applicative che vanno oltre il semplice risparmio energetico sull’illuminazione. Alcuni dati. IBM MAXIMO ottiene nella gestione delle attività di manutenzione: incremento efficienza della forza lavoro; 10-20%, incremento uso asset; 3-5%, riduzione fermi macchina; 5%, riduzione tipica spese per la manutenzione; 20% (valori medi sui primi 100 clienti utilizzatori di Maximo nella classifica Fortune 500). Raccolta dati Ogni concentratore invia al sistema centrale le informazioni riguardanti ogni punto luce ad esso collegato. Il sistema centrale IBM MAXIMO colleziona ed elabora queste informazioni e le restituisce in tempo reale in un pannello di controllo. Controllo Attraverso diagrammi e tabelle, visualizzazione in un’unica piattaforma dello stato dell’intero l’impianto fino al dettaglio del singolo punto luce: Potenza – verifica della potenza di ogni punto luce Funzionamento – segnalazione tramite il sistema delle lampade non funzionanti Manutenzione – controllo e monitoraggio del ciclo di vita delle lampade (conteggio delle ore di accensione e misura dell’effettiva energia luminosa irradiata ). sue funzionalità Tra cui: generazione di report, storico attività, gestione manutenzioni e ordini di lavoro, pianificazione della turnistica del personale di manutenzione tramite interfaccia grafica: Gestione Pianificazione e gestione dell’intero impianto da pannello di controllo centralizzato attraverso una mappatura fino al dettaglio del singolo punto luce: Potenza – controllo della potenza dei singoli pali per aree e zone e/o fasce orarie Funzionamento – organizzazione delle manutenzioni ordinarie e/o straordinarie basate su informazioni certe (es.: numero di lampade spente e loro geolocalizzazione) Manutenzione – programmazione delle manutenzioni ordinarie basate su dati rilevati che permettono di ottimizzare gli interventi, eliminando i costi di controlli sul campo. Il software IBM Maximo può inoltre essere sviluppato nelle Benefici tangibili Incremento utilizzazione risorse, diminuzione costi di manutenzione, riduzione del valore del magazzino, riduzione costi d’acquisto dei materiali, riduzione costi di gestione acquisti. Benefici “intangibili” Qualità, riduzione rischi, aderenza sicurezza & ambiente, normalizzazione metodi & practices, allineamento ruoli, processi ed organizzazione. N O R M AT I V E P R O F E S S I O N A L I Germo® HOSPITAL Germo® FARMACIA La nuova generazione di disinfettanti a difesa della salute. Il nostro guerriero armato di lancia e scudo, simboleggia il quotidiano impegno nella tutela della persona e degli ambienti. Oltre mezzo secolo di esperienza nel mondo della disinfezione. Una vasta gamma di prodotti capaci di garantire una disinfezione appropriata e una difesa dalle malattie. Il sistema dei principi attivi sinergici permette di combattere i germi resistenti ai disinfettanti tradizionali. I preparati vengono lungamente sperimentati contro i germi più aggressivi, sottoposti successivamente all’analisi dei più autorevoli Enti di controllo che rilasciano i brevetti opportuni a garantire la qualità. Il nostro Sistema Produttivo è ulteriormente garantito dalle Certificazioni ISO 9001: 2000 e ISO 13485. 17 LE AUTOCLAVI SONO TUTTE UGUALI? Informazioni normative per il Settore Estetico Molte estetiste ci hanno contattato per chiederci chiarimenti in merito alla normativa delle autoclavi, in questa newsletter vogliamo chiarire alcuni semplici concetti. L’Italia ha recepito una normativa europea (EN 13060) che ha definito in modo chiaro e preciso la classificazione dei carichi e le caratteristiche che deve avere un autoclave per poterli sterilizzare. In base ai carichi da sterilizzare la normativa ha di conseguenza definito le caratteristiche di ciascuna. Esistono tre differenti tipologie di autoclavi: AutoclAve di clAsse B Germo® GD e GDO In grado di sterilizzare materiali porosi (tessuti in genere), corpi cavi di tipo A (manipoli, turbine etc.) ed ovviamente da materiali termoplastici resistenti, materiali ferrosi, imbustati o liberi. Questa autoclave è praticamente obbligatoria per alcune categorie di operatori fra le quali podologi e tatuatori. AutoclAve di clAsse s Germo ® PRODUZIONI CONTO TERZI PMC Presidi Medici Chirurgici Dispositivi Medici In grado di sterilizzare corpi cavi di tipo B (cannule o strumenti con cavità grosse) oltre che termoplastici resistenti, materiali ferrosi liberi ed imbustati. Questa autoclave è indicata per quei centri estetici che intendono imbustare gli strumenti e mostrare alle proprie clienti professionalità e sensibilità verso il tema della sicurezza. AutoclAve di clAsse N In grado di sterilizzare strumenti ferrosi piani non imbustati. Questa autoclave è indicata per quei centri estetici che non intendono imbustare gli strumenti prima della sterilizzazione. Gli strumenti non imbustati sono destinati all’uso immediato. È opportuno affermare che ogni istituto estetico deve preventivamente fare una valutazione del tipo di autoclave di cui necessita, per poi procedere ad una corretta sterilizzazione degli strumenti. www.golmar.com Germo S.p.A. Via Giotto, 19 - 20032 Cormano (MI) - Italy Tel. +39 02 66301938 - Fax +39 02 66301939 www.germo.it [email protected] 18 fotografia fotografia IL PORTFOLIO FOTOGRAFICO A cura di LUIGI ANGELICA Fotografo Professionista N ella mia lunga attività fotografica, sono oltre quaranta anni che faccio fotografia, posso dire di aver percorso questa avventura su due binari. L’amatore carico di passione e il professionista attento alle esigenze del cliente. Come amatore mi ricordo benissimo quando negli anni settanta e in quelli successivi con altri appassionati della fotografia mi dedicavo alla “caccia fotografica”. Cacciare fotografie voleva dire scegliere le giornate adatte per godere della luce migliore e andare alla ricerca di personaggi, paesaggi, emozioni, che potevano capitare nel girovagare per feste, paesi e campagne. Si cercava lo scatto che potesse essere all’altezza di un concorso, di una mostra, che esprimesse quelle sensazioni provate nel “vedere” quel momento di quotidianità fugace o di essere discusso e accettato nelle serate di incontro al circolo fotografico . Non era facile e a volte la “caccia” non portava a nessuno scatto significativo. Le foto singole erano e lo sono ancora oggi, foto che nella loro singolarità devono esprimere, comunicare, ave- re una completezza di elementi che le rendono degne di essere godute. Sono passati molti anni e la fotografia si è evoluta non solo nella tecnologia ma anche nella conunicazione e rappresentazione. Si parla ancora di singole foto, ma la tendenza, nel mondo fotoamatoriale e non solo, è quella di impegnarsi a raccontare con una serie di immagini. Si parla spesso di portfolio fotografico che è diventato l’impegno e un punto d’arrivo per molti fotografi che mostrano la loro capacità espressiva-comunicativa con questo nuovo e più divulgato modo di comunicare. Alcuni termini come serie, sequenza, viaggio, reportage, racconto, stanno a significare un insieme di immagini su un certo argomento ma il termine portfolio è considerato un complesso coerente di immagini che funziona nel produrre nel lettore la consapevolezza di aver acquisito una conoscenza, non importa quale tipo di conoscenza se documentaria, concettuale, se estetica, se emozionale, se una certezza o se un enigma. Importante che funzioni. Quindi, un insieme omogeneo di immagini che dovrebbe nascere attorno ad un’idea centrale al punto che se scattiamo e poi mettiamo insieme un certo numero di foto, “legate” in qualche modo tra loro, abbiamo realizzato un “racconto fotografico” (una frase fatta con le fotografie, o portfolio per alcuni). In questa pratica espressiva, ciò che maggiormente attrae un fotografo, è la possibilità di mostrare la propria abilità in un particolare settore di ricerca e di approfondimento. Pur riconoscendo l’assoluta efficacia di idee tendenti ad esaltare l’espressione artistica e/o informativa nella singola immagine, è necessario spostare il nostro interesse sul fatto che più immagini fotografiche – collegate tra loro – possono meglio descrivere ed approfondire fatti, idee e sentimenti e così dar vita, nella forma di “sequenza”, ad una “stesura scritta”, ad una “letteratura” per immagini fotografiche. Forse perché un’immagine singola assomiglia ad una parola che ha un suo preciso significato, ma se collochiamo la parola in una frase adeguata, il suo significato si arricchisce e si completa. La frase fatta con le fotografie è l’opera che appunto chiamiamo “PORTFOLIO FOTOGRAFICO” come una frase costruita con parole ha un suo significato, altrettanto possiamo dire per il portfolio fotografico. Dedicarsi alla realizzazione di un portfolio potrebbe essere considerata una limitazione alla capacità espressiva ma se si considerano gli infiniti temi che si possono svolgere direi anzi che il “TEMA” libera il fotoamatore dall’inedia, dalla mancanza d’idee, dal fare il cacciatore d’immagini. Il tema ha bisogno di meno fortuna e più intenzionalità tecnica e artistica per essere svolto con risultati positivi. Dunque, per essere impegnati con la fotografia oggi, dovremo sì stare attenti al momento singolo, allo scatto fortunato, ma dedicarci maggiormente ad un’idea e raccontarla con le immagini, con un portfolio. Le immagini che seguono sono tratte da un portfolio dal titolo “Shock metropolitano”. L’autrice, Caterina Angelica, durante una sua permanenza a Mosca è rimasta affascinata dall’ambiente metropolitano e con queste immagini racconta non solo la vita pulsante nelle sta- zioni della metropolitana, ma riesce ad andare oltre e accattivare l’attenzione del fruitore di queste immagini trasportandolo al di là della realtà presente, facendolo interprete degli sguardi dei personaggi e lo immedesima nella cultura di un paese ancora in evoluzione. Le immagini sono state valorizzate in post produzione con la tecnica HDR per dare più forza e dinamicità al contenuto e andare oltre la rappresentazione del presente dell’attimo congelato. 19 20 VETERINARIA La Displasia dell’anca (HD) nel cane L’importanza della diagnosi precoce in fase di accrescimento A cura del dott. STEFANO MORI Veterinario L a displasia dell’anca (HD) è la patologia ortopedica non traumatica del periodo dell’accrescimento di più frequente riscontro nel cane; è caratterizzata da una mancanza di congruenza fra le superfici articolari della testa del femore e della cavità acetabolare che inevitabilmente conduce ad una degenerazione artrosica. La malattia può essere diagnosticata al suo esordio, quando si rende evidente la sola incongruenza articolare e la lassità capsulare, oppure quando i meccanismi patogenetici hanno già instaurato lesioni secondarie e degenerazione artrosica. Questa degenerazione non necessariamente si verifica nel cane adulto o anziano. Infatti si possono verificare situazioni gravi ed alterazioni invalidanti anche nel cucciolo. Questo denuncia come l’età non sia un fattore discriminante a priori e quindi come sia sbagliato pensare di poter far diagnosi di HD solo al raggiungimento della maturazione scheletrica. Ci sono soggetti che tollerano il dolore cronico e che non manifestano una sintomatologia marcata proprio perché, essendo un processo lento, il cane impara a convivere con il suo fastidio, modulando il livello di attività, spostando i carichi sulle zampe anteriori e riposando spesso. Al contrario, quando l’HD si manifesta monolaterale o in forma acuta con grave sublussazione, sebbene non accompagnata da processi osteoartrosici, la sintomatologia è ben evidente. È però un errore considerare un soggetto non sintomatico come esente dalla patologia. Le alterazioni biomeccaniche dovute a lassità articolare e/o a malformazione dell’acetabolo si instaurano precocemente già dal secondo mese d’età provocando incongruenza tra la testa del femore e l’acetabolo. La sublussazione della testa femorale determina quindi i i un attrito eccessivo dei capi articolari con erosione della cartilagine di rivestimento ed attivazione dei mediatori dell’infiammazione, sinovite ed osteoartrite sfocianti in dolore cronico e disturbi della deambulazione nel soggetto colpito. Poiché la displasia dell’anca è una malattia progressiva che si sviluppa durante la crescita scheletrica del cucciolo, la valutazione del1 2 8 la condizione articolare delle anche durante l’ac4 crescimento permette di 3 9 7 intercettare la malattia 5 nel suo sviluppo iniziale e di conoscere quindi in 6 anticipo se il cane sarà o meno displasico. Articolazione coxo-femorale: 1) Bordo craniolaterale dell’acetabolo; 2)Bordo craniale dell’acetabolo; 3) Testa del femore; 4) Fovea capitis; 5) Fossa acetabolare; 6) Bordo caudale dell’acetabolo; 7) Bordo dorsale dell’acetabolo; 8) Giunzione della testa e del collo delfemore; 9) Fossa trocanterica È quindi opportuno effettuare una diagnosi “preventiva” o precoce della displasia dell’anca nei cani in accrescimento, in età variabili in funzione dei metodi utilizzati e della gravità delle alterazioni articolari presenti. L’età alla quale effettuare la diagnosi precoce di HD non è stabilita, come per la valutazione ufficiale, ma è in relazione alla validità delle metodologie diagnostiche applicate, all’esperienza clinica, alla razza del cane ed al grado di displasia presente. Per quanto la diagnosi precoce possa essere effettuata in ogni momento dell’accrescimento, per sfruttare al massimo la sua potenzialità preventiva essa deve essere eseguita non appena i mezzi d’indagine e la maturazione scheletrica permettono una diagnosi attendibile. Sulla base dei dati disponibili in letteratura e della nostra esperienza personale l’età di 14 settimane nei cani di taglia media e grande e l’età di 18 settimane nei cani di taglia gigante sono risultate essere le età minime per una diagnosi precoce altamen- i i te attendibile. La valutazione precoce della HD, per essere attendibile, deve comprendere una scrupolosa visita ortopedica e uno studio radiografico statico e dinamico finalizzati ad individuare i segni prodromici della malattia raccogliendo più dati possibili e mettendoli in confronto tra di loro. La diagnosi precoce richiede una sedazione profonda del paziente o l’ausilio dell’anestesia generale al fine di poter valutare correttamente la lassità articolare e la sublussazione dell’anca senza le interferenze causate dalla reazione del paziente e dalla contrazione muscolare. Nell’esame ortopedico del paziente in anestesia, attraverso la palpazione delle anche, si valuta la lassità articolare, la sublussazione, l’integrità della cartilagine articolare e l’integrità del margine acetabolare dorsale; vengono valutati in particolare l’angolo di sublussazione (Segno di Barlow) e l’angolo di riduzione (Segno di Ortolani). Lo studio radiografico statico comprende diverse proiezioni ed è finalizzato a valutare oggettivamente la conformazione e la congruenza dei capi articolari, mentre lo studio radiografico dinamico è finalizzato ad evidenziare la lassità articolare: n proiezione ventro dorsale standard n proiezione a “rana” n proiezione DAR (DAR ovvero margine acetabolare dorsale) n proiezione ventro dorsale con distrazione per la valutazione della lassità articolare. La valutazione oggettiva della lassità articolare, indicativa dello sviluppo di degenerazione osteoartrosica, viene effettuata mediante la misurazione dell’indice di distrazione In cuccioli con ètà compresa tra i 3,5 e i 5 mesi in cui evidenziamo segno di Barlow e segno di Ortolani, una lieve inclinazione del DAR con margine conservato e una minima lassità articolare compresa tra 0,4 e 0,8 è indicato il trattamento di sinfisiodesi pubica giovanile (JPS). L’età è un dato importante che influenza l’esito della chirurgia. La finestra temporale indicata per il trattamento rimane tra le 12 e le 20 settimane d’età. VETERINARIA 21 Quando il cucciolo di età compresa tra i 5 e gli 8 mesi di vita presenta segno di Barlow e segno di Ortolani decisamente positivi con lieve risentimento della cartilagine articolare percepibile come un crepitio finemente granulare (fibrillazione della cartilagine articolare), un’inclinazione decisa del DAR con arrotondamento del margine, sublussazione delle teste femorali in assenza o con minimi segni di artrosi, è indicata la triplice osteotomia del bacino (TPO) o duplice osteotomia del bacino (DPO). Il principio fondamentale su cui si basano i trattamenti chirurgici profilattici della displasia dell’anca di tipo acetabolare è rappresentato dalla neutralizzazione delle forze tendenti a far lussare l’anca modificando l’inclinazione del bordo acetabolare dorsale. Questo effetto biomeccanico viene ottenuto dalla triplice/duplice osteotomia pelvica (TPO/DPO) e dalla sinfisiodesi pubica giovanile (JPS) . Le TPO/DPO consistono in osteotomie del bacino in grado di isolare il segmento acetabolare e di consentirne la rotazione assiale in modo da ridurre l’inclinazione del bordo acetabolare dorsale ed aumentare quindi la copertura della testa del femore da parte del tetto acetabolare. Numerosi studi dimostrano come questo tipo di intervento possa migliorare la condizione clinica e radiografica del paziente trattato rispetto a quella del paziente gestito non chirurgicamente. Dopo TPO/DPO i cani presentano un aumento della stabilità biomeccanica dell’articolazione coxofemorale e sviluppano meno artrosi rispetto ai cani trattati in maniera conservativa. Quando effettuata fuori indicazione non è però in grado di evitare la progressione dell’artrosi. Le TPO/DPO, sebbene produca ottimi risultati quando comparata al trattamento conservativo e quando utilizzata nei limiti delle indicazioni corrette, è una tecnica invasiva e non priva di potenziali complicazioni, che la rendono limitata a strutture veterinarie specialistiche. A sinistra: Le linee blu indicano le osteotomie per eseguire la TPO, quelle verdi le osteotomie necessarie per la DPO A destra: la linea blu indica dove viene bloccata la crescita del pube Le frecce indicano come ruota il bacino dopo gli interventi 22 VETERINARIA La JPS è una tecnica recente, assai meno invasiva della TPO/DPO, che nei tempi e nelle indicazioni adatte è in grado di migliorare la congruenza articolare attraverso una ventroflessione degli acetaboli, determinando quindi una maggior copertura acetabolare delle teste femorali. Valutata recentemente come trattamento in età precoce nei cuccioli displasici, si è dimostrata come un’opzione chirurgica in grado di correggere o limitare lo sviluppo della displasia dell’anca e quindi di prevenire i cambiamenti artrosici secondari. La riduzione dell’inclinazione del tetto acetabolare viene ottenuta attraverso un’ inibizione della crescita dei rami del pube che, associata alla normale crescita dei rami dell’ileo e quindi della parte dorsale degli acetaboli, determina una rotazione ventro-laterale di entrambi gli acetaboli. Pertanto, similmente alla TPO/DPO, la JPS produce una ventrorotazione acetabolare che determina una diminuzione delle forze di sublussazione all’interno dell’articolazione e quindi mira a ristabilire la congruenza articolare oltre che a diminuire o arrestare l’evoluzione artrosica. Nei soggetti in accrescimento che manifestano già degenerazione articolare e osteoartrosi invalidante l’unica opzione terapeutica in grado di ripristinare un’ottima funzionalità rimane la protesi totale d’anca. La protesi d’anca cementata è possibile applicarla nei soggetti che hanno più di 10 mesi d’età mentre la protesi d’anca non cementata è possibile applicarla anche nei soggetti in accrescimento non alterando il normale sviluppo scheletrico. Nella nostra casistica abbiamo soggetti che hanno applicato questo impianto già a 5 mesi d’età. Esistono inoltre interventi chirurgici palliativi, mirati a diminuire e togliere il dolore nelle articolazioni coxofemerali in cui l’instaurarsi di un processo degenerativo ha determinato manifestazioni algiche. Questi interventi sono: dartoplastica, miectomia del pettineo, osteotomia della testa femorale. La dartroplastica è una tecnica che si basa sull’innesto di tessuto osseo a livello di capsula articolare in prossimità del margine acetabolare dorsale. Lo scopo è quello di creare un robusto ponte di tessuto osseo in grado di stabilizzare dorsalmente la testa femorale sublussata e impedire che le continue sollecitazioni meccaniche sulla capsula articolare determinino dolore e progressiva erosione del margine i i i i acetabolare dorsale. Questa tecnica, applicabile entro i 12-13 mesi di età (meglio 8-10), è indicata nei soggetti che presentano un lieve riempimento acetabolare e lieve artrosi e quindi non più trattabili con TPO/DPO. La miectomia del pettineo. Il dolore cronico associato alla displasia generalmente è accompagnato da contrattura e dolorabilità dei muscoli prossimali dell’arto posteriore: la palpazione del muscolo pettineo evoca pressoché costantemente reazione algica. La contrattura del pettineo causa sublussazione della testa del femore con conseguente stiramento della capsula articolare coxofemorale e stimolazione dei ricettori nervosi ivi ubicati. La recisione (miotonia) o la asportazione (miectomia) di tale muscolo è stata proposta come intervento per ridurre il dolore indotto dalla sublussazione della testa del femore in soggetti con coxartrosi. Tale procedura chirurgica è stata successivamente ampliata introducendo la tenotomia del muscolo ileopsoas e la neurectomia della porzione ventrale della capsula articolare (PIN tecnique). Queste tecniche si possono eseguire a qualsiasi età. L’osteotomia della testa femorale (FHO) è un intervento che si propone di eliminare il contatto diretto tra le superfici ossee della testa femorale e dell’acetabolo. L’osteotomia della testa del femore è un opzione chirurgica valida in pazienti affetti da grave coxartrosi, ovvero soggetti non più idonei all’esecuzione di interventi ricostruttivi.. L’intervento di FHO determina generalmente una notevole riduzione della sintomatologia algica e la maggior parte dei pazienti ritorna ad una attività fisica soddisfacente. La prognosi è più favorevole nei soggetti magri e attivi che non presentano altre patologie ortopediche. Il vantaggio della FHO è rappresentato dal risparmio in termini economici e dal fatto che può essere eseguita a qualsiasi età. PSICOLOGIA 23 Rapporto tra psiche e corpo A cura di Elena Cozzi Psicologa [email protected] D: Dottoressa le scrivo perché ormai da qualche mese soffro di dolori allo stomaco e dopo diversi accertamenti da più specialisti sembra che non ci siano cause organiche, ma che si tratti di un sintomo psicosomatico. Lei cosa ne pensa? Luisella ’77 R: Cara Luisella, quando inizio un percorso psicoterapeutico con un paziente che porta un sintomo fisico, anch’io richiedo sempre prima qualsiasi accertamento di tipo organico. Esclusa la causa organica possiamo parlare di sintomo psicosomatico. Quest’ultimo non è altro che la manifestazione fisica di un disagio di origine psicologica. Questi sintomi possono presentarsi sia nei bambini che negli adulti, ma per ciascuno hanno significati differenti. Quando si vuole sfuggire ad una particolare situazione che comporta una lezione importante per la nostra evoluzione, la malattia può obbligarci ad affrontarla. Per pri- ma cosa è utile ricostruire la storia del re il cambiamento e provare ad atdisturbo, risalendo per quanto possi- traversarlo. Perciò servono: flessibibile, alla comparsa dei primi sintomi. lità, tenacia, virtù fondamentale per Dopodiché possiamo vedere la sim- correre la maratona della vita e avebologia del corpo e, in particolare, di re passioni e perseguirle. La tenacia ciascun organo. Lo stomaco è l’orga- non è ostinazione, ma capacità di gono deputato alla digestione, perciò vernarsi nel cambiamento, di manterappresenta la nostra capacità di ac- nere la rotta pur nel mutare delle dicettazione. Il dolore allo stomaco po- rezioni. E’ una virtù che ci permette trebbe risultare da un senso di ingiu- di reggere persino i contraccolpi del stizia o di ribellione per una situazio- dolore. E, Filippo, dare un senso al ne che per te è inaccettabile. Questa dolore, attraversare i momenti bui emozione resta come un peso sullo e guardare con lucidità e tenerezza stomaco, perché non ti senti ricono- le nostre ferite è la sfida più grande: sciuta. È importante, dopo aver preso non impossibile, ma difficile. Ognucoscienza dell’atteggiamento menta- no ha ferite interiori e limiti e con le responsabile, liberare l’emozione questi bisogna venire a patti. Ma in legata a quell’atteggiamento e, tro- ciascuno vi sono altrettante risorse vata la chiave di lettura dell’origine e potenzialità da scovare e coltivare del malessere prendere una decisio- per raggiungere la meta dell’autoreane concreta che porterà al ristabilir- lizzazione e della pace con se stessi e si dell’armonia e del benessere. Spes- andare oltre carenze e ferite. Siamo so per fare questi passaggi è richiesto “in parte” artefici del nostro percorl’aiuto di un esperto, ma se riesci av- so, siamo esseri proattivi, capaci, se valendoti solo delle tue risorse, tanto lo desideriamo, di meglio per te! influire sul nostro ambiente e non esD: Dottoressa sono sere spettatori passidistrutto, non ho più vi dei giorni che ci voglia di vivere, sono scorrono tra le dita. stato lasciato e tradito Perciò, forza Filipe ora mi sento solo. po! Fai appello alle Cosa posso fare? tue risorse e trova Filippo ’67 anche solo un mo R: Caro Filippo, la vita è una ma- tivo per non sprecaratona, che non è necessario fare in re la tua vita. Contitempi da record, né lottando contro nua a correre e non altri o contro il tempo. L’importan- fermarti! te è arrivare fino alla fine, attraversare alti e bassi, mantenere il ritmo La Psicologa e dare un senso al proprio percorso. risponde alle Dare senso vuol dire vivere in pro- domande fondità con mente e cuore, insieme. dei lettori Per vivere in pienezza è utile dare di Gnews spazio e dignità al flusso interiore ed mediante il sito: essere aperti al suo mutare: accoglie- www.elenacozzi.it 24 P I L OT I GARDEN & MUSICA 25 PILOTI: una grande speranza per la F1 del futuro I A cura del dr. Livio Cavalloni n tutto il mondo i piloti italiani si sono fatti conoscere con le loro mirabolanti imprese motoristiche. Chi non ricorda il mitico Nuvolari, re del volante, capace delle prime derapate in curva, con le quattro ruote! Oltre ad Alberto Ascari, Enzo Ferrari, Riccardo Patrese, Alex Zanardi e a tanti altri, non possiamo dimenticare la fertile terra Brianzola, vero vivaio di talenti indimenticati come Vittorio Brambilla vero uomo della pioggia perché nessuno lo batteva sul bagnato. Oggi finalmente un ragazzino Brianzolo fenomenale si sta mettendo in mostra nel campionato Italiano Kart, si chiama Riccardino Massa è giovanissimo (solo 10 anni) ma ha già vinto tanto!!! Certo non sottovalutiamo che i cromosomi di famiglia hanno trasmesso caratteri di assoluto prestigio, non passa inosservato che gli zii Pierluigi e Giuseppe rivaleggiavano nel 1979-1984 in Formula 3 con Michele Alboreto, Piercarlo Ghinzani Alessandro Nannini o che un altro zio di Riccardo è stato meccanico personale del super Arturo Merzario anch’esso brianzolo di nascita. L’eccellente Riccardino Massa che ha, anche nel nome e nel cognome, un vero programma, inizia a correre a 5 anni riportando vittorie su vittorie, in giro per l’Italia, passando a categorie e teams sempre più prestigiosi ( è passato dalla categoria Easy Kart alla categoria Rotax con il concessionario Lewis Hamilton, blasonata squadra del panorama cadetto Kart). La categoria con cui primeggia in questo momento Riccardino, utilizza Go-Kart che raggiungono con estrema accelerazione i 130 Km/h e che sono equipaggiati con motori Austriaci ”Rotax” a due tempi estremamen- UN GIARDINO PER TUTTE LE STAGIONI te performanti. A mio modesto avviso ci sono tutti gli ingredienti per colmare un vuoto italiano nel mondo delle corse Internazionali automobilistiche. Non possiamo adesso immaginare gli sviluppi, ma Riccardino ha tutte le carte in regola per sfondare nel mondo a quattro ruote. Certo quasi tutti i piloti professionisti hanno iniziato nell’era moderna con i Kart, ma pochi sono cresciuti alla velocità di Riccardino che ormai non sa dove conservare le coppe e i vari premi acquisiti in questi pochi anni di carriera. Naturalmente un ringraziamento particolare va al padre Gianclaudio che ha compreso dai primi momenti questo talento, sembra infatti che i primi riflessi di tale stella si siano manifestati al mare quando il piccolo Riccardino aveva tre anni, contento di guidare una auto elettrica su pista, le auto in questione erano dotate di doppio pedale, un pedale vicino per i bambini e uno più lontano per la guida degli adulti, straordinariamente, in modo naturale, Riccardino arrivando con fatica al pedale lontano per adulti, si è impadronito della pista doppiando gli altri compagni. Quest’anno Riccardino ha debuttato Questo pagina è dedicata agli appassionati della Natura e della Musica. Non è necessario avere spazi immensi o grandi risorse per crearsi angoli gioiosi e spettacolari da vivere in tutte le stagioni, basta un po’ di fantasia, passione e voglia di vivere in armonia con la Natura amalgamandosi con essa e assaporando i doni che, se ben trattata, ci offre generosamente in tutte le stagioni. Piccole emozioni, come fermarsi a sentire i profumi dei fiori e vedere gradualmente la nascita di una nuova pianta che tu stesso nella categoria 60 mini Kart campionato regionale di cinque regioni facendo sempre piazzamenti nei primi tre posti riuscendo ad arrivare al terzo posto assoluto nel campionato. Poi è riuscito ad essere selezionato e partecipare con il Team Energy per la corsa di categoria più importante dell’anno nel settore Kart, il Trofeo delle Industrie piazzandosi ai primi posti su ventotto partecipanti. Per il 2013 Riccardino è stato chiamato dalla “FDK Racing Team” del gruppo Praga come pilota ufficiale. Certo questa piccola star brugherese ha ancora tanto cammino da fare, non dimentichiamo che ogni carriera di grande spessore presenta tante spine e tanti sacrifici, ma se il percorso è bagnato da tanta passione, come appare, buon sangue non mente!!! www.eugenioviolante.it ...e nel sogno vidi un giardino, colmo di luci e colori avvolto da innumerevoli inebrianti profumi mi risvegliai felice ed aperte le persiane della finestra, mi accorsi che quel sogno è la mia stupefacente realtà. hai piantato con cura. Per coloro che desiderassero approfondire l’argomento, segnaliamo un nuovo blog dove, oltre a poter ascoltare musiche inedite, si possono osservare nella sezione Garden circa 500 immagini di piante e fiori per tutte le stagioni, catalogate in famiglie ‘Fiori’, ‘Tulipani’, ‘Alberi’ e spunti emozionali come ‘I colori dell’autunno’ ‘Angoli del giardino’ ‘Notturni’, e altro. Nella sezione Musica si possono trovare ed ascoltare brani inediti, liberi attualmente da legami editoriali-discografici. I brani hanno spesso nel testo e nella Musica, una stretta correlazione con le piante ed i fiori, alcuni con scenari quasi poetici di luoghi che si trasformano come nel brano Il Mercato dei Fiori. Altri precludono a scenari molto attuali di luoghi e abitudini da proteggere come il brano: La strada che sale, “Sulla strada di sole c’è un uomo che sale, fino a toccare l’azzurro del cielo. Sulla strada che sale l’uomo di sole muore, il paese tra poco, e noi… li stiamo a guardare”. Ma ci sono anche brani per viaggiare con la fantasia in paesi lontani come in ‘Viaggiando sul Pianeta Terra’ e ‘Cuba’. Buon viaggio! Vivi un emozione in musica! VIAGGIANDO SUL PIANETA TERRA DOVE SEI NELLA FORESTA 26 TURISMO TURISMO Da lhasa, tibet, a Katmandu In nepal Sul tetto del mondo L’INVASIONE CINESE A cura di MARIO CONIGLIARO IL TIBET, il tetto del mondo o in cinese Xizang, la casa del tesoro occidentale, ha da sempre esercitato un fascino unico e misterioso sul viaggiatore occidentale. Sino a metà degli anni 80, da quando il Tibet si è aperto al turismo, solo pochi fortunati avevano potuto ammirare da vicino tutte le segrete meraviglie di questa terra incastonata in mezzo alle montagne e regno incontrastato del buddhismo che proprio qui si è sviluppato a suoi massimi livelli. Sicuramente questa parte isolata del mondo, da sempre terra di conquista, non smette mai di stupire, seppur in forme sempre diverse, chi vi soggiorni anche per breve tempo e per i motivi più diversi e a lui più congeniali. Chi per la religione, il buddhismo, chi per sport, le vette piu alte del mondo sono qui, o chi come adesso stanno facendo decine di migliaia di cinesi e occidentali, solo per turismo… Adesso che le maglie della repressione cinese si sono allargate, nuovi fenomeni aspettano questa regione, che mantiene comunque una forte attrazione per ogni viaggiatore che desideri visitare un luogo davvero indimenticabile. Con una superficie che è pari a due volte quella della Francia, il TIBET, conta ancora oggi una popolazione in- Con l’avvento del comunismo la CINA decide, il 7 ottobre 1950, di invadere il TIBET, e invia 30.000 soldati che muovono verso LHASA. La resistenza di 4000 soldati tibetani male equipaggiati, non riesce a frenare l’avanzata cinese, e il paese, malgrado le pressioni internazionali che condannano l’invasione, cade nelle mani dell’ingombrante vicino che, nella prima fase dell’occupazione, annette a sé tutta l’area. La tensione sale fino al 20 marzo 1959 quando la rivolta prende campo fra i tibetani, che in tre giorni vengono però massacrati in più di 15.000. I cinesi si impossessano quindi di tutti i valichi e il paese cade in una forte repressione marxista, con rastrellamenti, incarcerazioni di massa di tutte le fasce sociali tibetane e con il divieto di fornire cibo ai monaci degli oltre 6000 monasteri del paese, che vengono dati alle fiamme insieme a quasi tutto il patrimonio culturale e religioso tibetano. Nel 1966 la rivoluzione culturale cinese portata avanti da MAO, completa l’opera e, alla sua morte avvenuta nel 1976, il bilancio è pesante: 6500 monasteri distrutti, 1.200.000 morti e 100.000 tibetani nei campi di lavoro, quasi tutto il Tibet annesso alla Cina. Dopo i primi anni ‘80, il nuovo presidente DENG, decide di dare alcune concessioni alla libertà religiosa, al divieto di pellegrinaggio e alle restrizioni al turismo. Nel 1986 i primi viaggiatori entrano nel paese, dando vita a quello che ormai è un consolidato flusso turistico destinato ad aumentare in maniera vertiginosa, complici le Olimpiadi di PECHINO 2008. feriore ai 3 milioni. Sono infatti i tibetani che vivono nelle provincie vicine come il Sichuan, il Gansù e lo Yuannan ad essere più numerosi di quelli rimasti in patria. Il TIBET è situato su un altopiano desertico ad oltre 4000 metri di quota con numerosi valichi che superano i 5000 metri In estate da giugno a settembre le giornate sono calde e soleggiate con un clima secco e le notti possono essere anche molto fredde. Per entrare nella regione gli stranieri ufficialmente hanno a disposizione due itinerari che sono: dal NEPAL via KATMANDU o dallo stato dello QINGHAI VIA GOLDMUD O XINING il capoluogo. La strada che collega Lhasa a Katmandu, lunga 920 km è denominata FRIENDSHIP HIGHWAY, la strada dell’amicizia, e si snoda sulle pendici dell’altopiano toccando passi anche di 5200 metri nei dintorni della cittadina di Gyantse. C’è inoltre la possibilità di fare tappa al campo base del monte EVEREST a 5350 mt, punto più alto da raggiungere senza adeguata attrezzatura. La soluzione migliore è quella di noleggiare un fuoristrada con autista da KATMANDU a LHASA o viceversa, ed in cinque giorni si potrà intraprendere un viaggio che risulterà davvero indimenticabile. Si può decidere di affrontare invece il tragitto verso il 27 TIBET da Xining capitale dello XINGHAI e volare quindi a PECHINO con AEROFLOT RUSSIAN AIRLINES che ha su BEIJING voli giornalieri. www.aeroflot.org | 700/800 euro. Con la SOUTHERN CHINA AIRLINES si può, in coincidenza, proseguire per XINING in due ore (70/80 euro). XINING è l’unica metropoli del QINGHAI nonché il capuologo di provincia e l’impressione che si ha appena LA FERROVIA PIU’ ALTA DEL MONDO Faraonico progetto voluto dalle autorità cinesi, per collegare la città di GOLMUD, dove terminava la ferrovia già esistente, al centro di LHASA, la ferrovia si snoda sulle incontaminate valli Himalayane, costituendo di fatto la ferrovia più alta e costosa mai realizzata. Nel 2001 il governo cinese, ha infatti svelato i progetti per la sua ciclopica impresa: una linea ferroviaria da 2,4 miliardi di dollari lunga 1118 km per collegare la città di Goldmud a Lhasa, in Tibet. Lo scopo del progetto, che tutti hanno definito pazzesco, non è molto chiaro, se non per i quadri cinesi che, nelle loro intenzioni, vorrebbero cercare di eliminare il profondo isolamento in cui è sempre stata immersa la regione che di fatto è sempre stata quella più remota del paese. Più dell’impatto dell’opera stessa sull’ambiente, un’ecosistema comunque fra i più delicati, quello culturale sarà l’impatto piu fragoroso nei confronti di questa popolazione e di questa parte della terra che da sempre ha cercato di vivere una propria indipendenza, ma che mai vi è riuscita appieno e che con quest’opera vede, viste le forti pressioni cinesi, sfumare le poche speranze residue. 28 TURISMO arrivati in questo grosso centro, non è quella di una città di frontiera che uno si immagina, ma una moderna capitale seppur semisconosciuta ai più. L’ odierna Xining serve da tappa al turista che intende raggiungere il Tibet, o via terra, cosa quasi impossibile con il bus, o acquistando per via aerea o, soltanto adesso, con la ferrovia più alta del modo che è entrata in funzione nel luglio 2006, faraonico progetto voluto dalle autorità cinesi, per collegare la città di GOLMUD, dove terminava la ferrovia già esistente, al centro di LHASA. Nel 2001 il governo cinese ha svelato i progetti per la sua ciclopica impresa: una linea ferroviaria da 2,4 miliardi di dollari lunga 1118 km per collegare Goldmud a Lhasa in Tibet. Naturalmente per accedere al TIBET, è necessario superare tre ostacoli di tipo burocratico: il rilascio di un visto per entrare in CINA, comunemente rilasciato dalle autorità cinesi in Italia, 16 euro per 30 giorni. AMBASCIATA CINESE DI ROMA tel 06.8848186, il permesso del TTB Tibet Tourism Bureau per entrare in Tibet, e di un permesso speciale per visitare particolari regioni del Tibet, ALIEN TRAVEL PERMIT, di solito rilascia- TURISMO 29 to dal PSB, che consente di visitare una delle zone ufficialmente chiuse. Se per il primo i tempi sono 10/15 giorni, per il TTB, che va acquistato sul posto, la cosa può risultare più complicata. Per quello del PSB, di solito le pratiche vengono svolte dall’agenzia a cui ci si rivolge per gli spostamenti interni. Oppure l’ufficio di SHIGATSE, strana- CUCINA TIPICA L’alimento base della cucina tibetana è la TSAMPA, una specie di impasto di farina d’orzo tostato e burro di yak, da queste parti l’alimento più diffuso, amalgamati con acqua, tè o birra. Altro alimento molto comune è il MOMO, uno gnocchetto di pasta simile a un raviolo farcito con carne e verdure, cotto al vapore o fritto, in entrambi i casi nulla di eccezionale anche se molto apprezzato e di gran lunga la cosa migliore che si può assaggiare in Tibet. Un’altra pietanza è la THUGPA, una zuppa di tagliolini con carne o verdura che si trova in diverse varianti. Probabilmente il tè tibetano, non vi rimarrà nella memoria come una prelibatezza, anche se sono circa quaranta le tazze che i nomadi riescono a bere in un giorno. Questo intruglio di burro di yak, sale, latte, bicarbonato, foglie di tè e acqua calda, è di sicuro l’alimento più consumato in questa zona, ma anche il più difficile da apprezzare perfino dal turista più intraprendente e gastronomicamente spericolato. Provare per credere. IL FOETOR TIBETICUS mente rilascia ai turisti indipendenti, permessi in poco tempo al costo di 50 yuan. Una volta giunti a XINING, ci si può rivolgere all’ufficio locale del TTB che è situato dentro il vecchio HOTEL XINING nella stanza 2009, dove due solerti impiegati cinesi in una mattina provvederanno ad espletare le pratiche, costringendovi pure all’acquisto del PASSAGGIO aereo 3 notti presso una struttura convenzionata di LHASA, il BANAK SHOL, che vi sistemerà in una camerata economica, ma che non siete obbligati ad accettare. Tutta la pratica sarà espletata al costo di circa 150 euro a testa. Una volta giunti a LHASA non rimane che visitare tutte le bellezze di questa città che, malgrado il forte impatto cinese, conserva meraviglie come il PALAZZO IMPERIALE-POTALA, l’antica dimora nella quale dal 1700 in poi si sono succeduti tutti i Dalai Lama, la massima autorità del BUDDHISMO TIBETANO (apertura 9.30-15 100 yuan) oppure IL JOKHANG, l’edificio sacro più venerato del Tibet ed anche il più antico, finito di costruire nel 647 d.C. da sempre meta di pellegrinaggio da tutto il mondo (apertura 8 -12 interno, fino alle 20 esterno, 70 yuan) che merita una visita approfondita per capire appieno il vero spirito che avvolge tutta la regione del TIBET. Foetor tibeticus: «un composto di burro di yak, incensi vari, puzzini umani; un insieme metafisico-pastoriale che una volta sentito non si dimentica più». Questo diceva FOSCO MARAINI del tibet durante uno dei suoi viaggi fatti nella regione a metà degli anni cinquanta. Ed è questo che a distanza di 50 anni si sente ancora nei bagni tibetani, localizzabili anche a distanze di oltre trenta metri. L’esperienza, di per sé educativa, ci fa apprezzare ancor di più i nostri livelli igienici, anche quelli pur bassi riscontrati in alcuni bagni nostrani. Nato a Firenze il 15 novembre 1912, etnologo, antropologo, orientalista, viaggiatore, alpinista e fotografo, Fosco Maraini è rappresentante di quella specie rara di etnologi-narratori capaci di immergersi incondizionatamente nei più diversi universi culturali, sociali e umani, insegnando ad essere cittadini del mondo. Laureatosi in Scienze naturali, Maraini affronta nel 1937 la sua prima spedizione in Tibet. Nel 1948, viaggiatore instancabile, tornerà nella regione riassumendo tutte le sue esperienze nel libro SEGRETO TIBET uscito nel 1951. PER AFFRONTARE IL VIAGGIO FINO A KATMANDU, ci si può rivolgere alle numerose agenzie private della città che organizzano il trasferimento in fuoristrada (500600 euro a macchina per quattro persone) e con la scelta dell’itinerario a discrezione , ma tenete conto un minimo di 4/5 giorni per toccare KAMPALA PASS-YAMDROK 30 TURISMO LAKE, GYANTSE, SHEKAR, CAMPO BASE EVEREST E ZHAMGU alla frontiera del NEPAL, dove finirà il trasporto, visto che le auto CINESI hanno difficoltà ad entrare in Nepal.. Una cosa da ricordare è di arrivare prima delle 17,30 per riuscire a valicare la frontiera nepalese in tempo per non rimanere a pernottare a Zhamgu che non offre molte sistemazioni al viaggiatore indipendente. Da qui bisognerà cercare un trasporto che dal confine porti a KATMANDU, 80 KM (2 ORE), passando per una delle strade più panoramiche e dove, scendendo di quota, vengono convogliate buona parte delle nevi in scioglimento dell’Everest, si crea una vegetazione rigogliosa e una miriade di cascate piccole e grandi. Da non perdere.. TEMPO DI ESECUZIONE 15 GIORNI SPESA PREVISTA 3500 EURO GLI YAK Gli yak selvatici sono ormai ridotti a 150.000 esemplari a causa della caccia indiscriminata e la sempre maggior richiesta della loro carne. Mangiarne non è considerato sacrilegio nella cultura tibetana, anche se è vietato cacciare e uccidere capi selvatici. Nonostante la loro imponente mole, raggiungono infatti i mille chili, gli yak hanno un passo sicuro e veloce anche sui ripidi pendii tibetani, trasportando carichi anche di 100 kg. La caratteristica più sorprendente degli yak è la loro capacità di resistere ad altitudini elevate, possedendo infatti il triplo di globuli rossi di una mucca, ed essendo ammantati di un folto pelo protettivo, riescono a superare egregiamente temperature che scendono anche a -40 in inverno. Dagli yak i tibetani ricavano latte per il formaggio, oltre al burro utilizzato per il famoso tè tibetano e per alimentare le lampade dei monasteri. Il pelo inoltre è tessuto per confezionare stoffe per tende e corde, mentre il soffice contropelo interno viene filato per ottenere un caldo tipo di feltro, il CHARA, utilizzato per borse e coperte. Nella tradizione nomade nulla viene gettato dell’animale, persino lo sterco viene raccolto e messo ad essiccare in barre presso quasi tutte le case e utilizzato come combustibile per cucinare e riscaldarsi nei lunghi inverni himalayani. ...e con internet, comodo e veloce, effettua il tuo acquisto on-line: www.agriforesteria.com