Andrea Allegro, dietro la classe del Grand Hotel Trento la

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Andrea Allegro, dietro la classe del Grand Hotel Trento la
Andrea Allegro, dietro la classe del Grand Hotel Trento la sua
direzione
Solo se la bellezza è al servizio della praticità l’ospite si sente a proprio
agio. Il sorriso è la premessa necessaria per una buona accoglienza,
l’insieme dei dettagli a fare la differenza.
di Antonella Iozzo
Trento – Andrea Allegro, direttore del
Grand Hotel Trento, la dedizione è la
chiave di volta di una direzione attenta,
professionale, coniugata al futuro ma
foriera di tradizione. Punti forza della
sua filosofia direzionale meticolosa cura
per il dettaglio, ospitalità e una perfetta
sinergia con lo staff.
Biglietto da visita del Grand Hotel
Trento
Ospitalità, confort, benessere una lunga
tradizione di famiglia che ci
contraddistingue. Dopo una parentesi
gestionale affidata alla catena Boscolo Hotel, nel 2007 la struttura torna nelle mani della
Famiglia Frizzera e sotto la regia di Francesco Stefenelli proseguiamo il mestiere della
qualità.
Feeling tra il Grand Hotel e la città di Trento
È sempre stato un simbolo per la città, un luogo di rappresentanza istituzionale, una
certezza per la clientela più esigente, un’alta espressione di accoglienza e professionalità
di cui i cittadini ne sono fieri.
La vita culturale del Grand Hotel
Abbiamo sempre cercato di essere uno spazio culturale per la città, organizzando molti
eventi come mostre d’arte contemporanea, soprattutto di artisti trentini, oltre che
interagire, soprattutto in passato, con altre realtà come la Galleria Civica.
Quali sono le linee guida della sua direzione?
Investire sulla struttura in modo continuativo con lavori di manutenzione approfonditi.
Lavorare molto con il personale sul lato umano: il sorriso è la premessa necessaria per
una buona accoglienza. Cura per i dettagli
Il dettaglio che fa la differenza?
È l’insieme dei dettagli a fare la differenza.
Punto d’incontro tra confort e senso estetico?
La fruibilità. Solo se la bellezza è al servizio della praticità l’ospite si sente a proprio agio.
Il cliente tipo del Grand Hotel?
Siamo un albergo congressuale quindi la maggior parte della nostra clientela è originata
dalla prenotazione di congressi, quindi direi uomini d’affari, anche se la fascia turistica è
in aumento. Il Muse ha contribuito molto, abbiamo, infatti, notato un incremento del
flusso turistico soprattutto nel week end proprie per le visite organizzate al museo.
Tra i vostri ospiti molti nomi importanti. Vi è stata qualche richiesta particolare?
Si, abbiamo ospitato molte personalità politiche da Ciampi a Napolitano, da Letta alla
Boldrini, molti Premi Nobel e molti personaggi dello spettacolo come Bob Dylan. In
questo caso per esempio, c’e stata una richiesta di anonimato. In linea generale direi che
la richiesta che accomuna i nostri ospiti è: massima riservatezza.
La sua maggiore soddisfazione come direttore del Grand Hotel Trento?
È data da ogni cliente che lascia l’hotel soddisfatto , la miglior gratificazione per un
direttore
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(13/03/2014)
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