POF 15-16 - Liceo Scientifico Statale A. Righi
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POF 15-16 - Liceo Scientifico Statale A. Righi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015/2016 Indice 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 1.1. Breve storia del Liceo Righi 1.2. Le sedi 1.3. Ordinamento della scuola 1.4. Laboratori scientifici e biblioteca 2. GESTIONE DELLA SCUOLA 2.1. Il Dirigente Scolastico e gli organi collegiali 2.2. Le funzioni strumentali 2.3. I dipartimenti disciplinari 3. OBIETTIVI FORMATIVI 3.1. Gli obiettivi generali e trasversali 3.2. Gli obiettivi specifici 3.3. Gli obiettivi didattici 4. LE SCELTE DIDATTICHE 4.1. La programmazione didattica 4.2.Disturbi Specifici di Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali 4.3. Mobilità studentesca internzaionale individuale 4.4. Recupero in itinere 5. VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE 5.1. Verifica della programmazione didattica 5.2. Individuazione dei livelli di partenza delle classi e individuali 5.3. Definizione dei livelli minimi di sufficienza 5.4. Verifiche ed esercitazioni 6. LA VALUTAZIONE 6.1. Criteri comuni per la formulazione dei giudizi, la valutazione delle competenze e la rilevazione degli apprendimenti. 6.2. Certificazione delle competenze 6.3. Parametri di valutazione 6.4. Modalità di conduzione degli scrutini intermedi e finali. 7. SOSPENSIONE DI GIUDIZIO E CREDITI SCOLASTICI 7.1 Sospensione dello scrutinio 7.2. Esito negativo degli scrutini e degli esami 7.3. Credito scolastico 7.4. Credito formativo 7.5. Rapporti con le famiglie 8. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO 9. ELENCO DEGLI ALLEGATI 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 1.1. Breve storia del Liceo Righi Il Liceo scientifico “A. Righi” si trova nel centrale quartiere Ludovisi - Sallustiano ed occupa attualmente le due sedi di Via Campania 63 e di via Boncompagni 22. Proprio quest’ultima, costituita da uno dei tanti villini liberty che una volta caratterizzavano l’architettura dell’intera zona, è stata il nucleo originario della scuola. Qui, infatti, nel 1946, all’indomani del secondo conflitto mondiale, è sorto il Liceo che ebbe immediatamente una grande fortuna, tanto da dare origine a numerose altre filiazioni in varie zone di Roma, destinate poi a conseguire una loro autonomia, diventando, a loro volta, altrettanto rinomati istituti scolastici. Ancora oggi il Liceo “Righi” continua ad essere meta di un gran numero di giovani che lo scelgono per la tradizione di studi che esso rappresenta. La sua centralità e la presenza di una buona rete di trasporti pubblici che lo collegano con il resto della città (metro A e B stazione Termini- autobus) consentono agli studenti di affluire agevolmente da tutte le zone, anche quelle molto lontane, e persino da fuori Roma. 1.2. Le sedi Il Liceo Righi attualmente ha 50 classi distribuite in due sedi: – la sede centrale di Via Campania, 63 dove si trovano gli uffici della Presidenza e della Segreteria e il maggior numero di classi; – la sede di Via Boncompagni 22, dove ha sede la biblioteca della scuola e dove hanno luogo anche le attività sportive pomeridiane. La sede di via Campania è aperta in orario pomeridiano fino alle 17 per cinque pomeriggi a settimana, quella di via Boncompagni il lunedì e il giovedì. 1.3. Ordinamento della scuola Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore settimanali. Tutti gli studenti, del vecchio e del nuovo ordinamento, che desiderano una certificazione del livello acquisito in Inglese, Francese e Tedesco possono accedere, rispettivamente, agli esami del Trinity College e/o del Cambridge, del Delf e del Goethe Institute. Gli studenti interessati possono, inoltre, seguire esercitazioni, in orario extracurricolare, finalizzate al superamento degli esami. Per il Trinity College e gli esami Cambridge il liceo è sede di esame. Materia Lingua e Letteratura Italiana Lingua e cultura latina Lingua straniera (Inglese) Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica con informatica Fisica Scienze N.. (Biologia, Chimica, Scienze d. Terra) Disegno e Storia dell'Arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica e attività alternative Totale Primo biennio Secondo biennio 1 ° anno 2 ° anno 3 ° anno 4 ° anno 5 ° anno 4 3 3 3 5 2 2 2 2 1 27 4 3 3 3 5 2 2 2 2 1 27 4 3 3 2 3 4 3 3 2 2 1 30 4 3 3 2 3 4 3 3 2 2 1 30 4 3 3 2 3 4 3 3 2 2 1 30 N.B. E 'previsto l'insegnamento in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle Istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 1.4. Laboratori scientifici e biblioteca Gli studenti usufruiscono, come sostegno della didattica, dei laboratori di Fisica e Linguistico in entrambe le sedi, di Informatica, di Chimica e del Museo delle Scienze, di due aule di disegno e di una biblioteca di circa ottomila volumi, quest’ultima situata nella sede di via Boncompagni. 2. GESTIONE DELLA SCUOLA 2.1. Il Dirigente Scolastico e gli Organi Collegiali La gestione della scuola spetta al Dirigente Scolastico (coadiuvato da un collaboratore e da un docente fiduciario nella sede di via Boncompagni) e agli Organi Collegiali di Istituto: Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva, Collegio Docenti, Consigli di Classe. Degli Organi sopraddetti il Collegio Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, è composto dal personale docente della scuola; gli altri prevedono anche la partecipazione delle componenti genitori-studenti, attraverso i loro rappresentanti, e nel caso del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva anche del personale non docente. 2.2. Funzioni strumentali A partire dall’anno scolastico 1999-2000, la normativa dell’autonomia scolastica ha introdotto nel funzionamento dei singoli Istituti nuove figure elette dal Collegio Docenti, con cadenza annuale, incaricate di organizzare e gestire una serie di attività, strutture e processi, funzionali al conseguimento degli obiettivi fissati dal P.O.F.. Il loro compito è di agevolare la vita scolastica dei docenti e degli studenti coordinando e sviluppando attività che allargano le specificità dell’offerta formativa. Ogni funzione strumentale coordina la realizzazione di diversi progetti ognuno dei quali viene seguito da un singolo docente. POF 2015/16 Nell’anno scolastico 2015-16 i progetti si articolano secondo il seguente schema: Recupero One to one: recupero carenze in itinere Recupero estivo Potenziamento Apogeo scienze Docenti di sportello matematica per Esperienze pratiche di laboratorio per le classi quarte Arte, letteratura e musica tra '700 e '900 Approfondimento di tematiche letterarie artistiche e musicali per il triennio Extreme Energy Events Rivelazioni raggi cosmici Ingegneria ed economia Introduzione al mondo della sensorizzazione e diagnostica dei sistemi industriali LUISS Preferisco leggere: approfondimenti di letteratura Incontri con l'autore contemporanea Olimpiadi di matematica e Kangaroo Olimpiadi di fisica : Giochi di Anacleto Olimpiadi di informatica + gare a squadre Piano Lauree Scientifiche fisica Piano Lauree Scientifiche matematica Olimpiadi del patrimonio Si affrontano i temi legati al patrimonio artistico nell'ambito della I Guerra Mondiale Olimpiadi di Italiano Laboratorio virtuale di fisica Raccolta e catalogazione materiale multimediale Ricerca didattica scientifica Ricerca didattica letteraria Seminari e stages scientifici Risate ….in movimento Scienze motorie e (in)fisica Un anno stregato Premio Strega giovani Autocad 2D 3D Scuola aperta Cineforum Laboratorio teatrale prof. Jankowski High School Radio Canto Corale per la scuola superiore I visionari: luoghi di confine del teatro fantastico Gioco degli scacchi: la mossa del cavallo Orientamento in uscita Orientamento in entrata Lab scienze motorie met CLIL Centro culturale di Boncompagni Progetto Biblioteca Autogestito dagli studenti Web radio Teatro, coro, orchestra, costumi e oggetti di scenografia Alma Orienta e conferenze Contatti con scuole medie, incontri insegnanti studenti, ministage presso il liceo degli studenti in entrata. Open days al Righi Catalogazione e apertura al pubblico Rai Cinema Cineforum e laboratorio LUISS Quindici/19 concorso di cortometraggi per Autogestito dagli studenti ragazzi Educazione alla salute e alla legalità Donazione del sangue Organizzazione collaborazione ASL Educazione al senso del limite Gestione dell'aggressività Educare all'Europa Simulazioni ONU Stages e scambi New Generation EP Certificazioni linguistiche Rete Deure Il Liceo è capofila di una rete di scuole del Lazio per la cultura della dimensione europea dell’educazione Preparazione MUN e geopolitica Autogestito dagli studenti in collaborazione con Movimento Studentesco per l'Organizzazione Internazionale Progetto sportivo In orario pomeridiano: pallavolo, arrampicata, vela, bowling, tennis tavolo, badminton, partecipazione a GSS. Calcio, calciotto e calcio a cinque. Sito Funzionamento Coordinatori classe Commissione di progetto Coordinatori di dipartimento Commissione attuazione Decreti Delegati Commissione viaggi Relazioni con utenza Commissione orario Direttori laboratorio + museo scienze 2.3. Dipartimenti disciplinari I Dipartimenti Disciplinari sono costituiti da docenti della stessa disciplina e rappresentano, in base alla legge sull’autonomia scolastica, un’articolazione del Collegio dei Docenti e operano per organizzare la didattica, la definizione dei curricoli disciplinari, nonché le competenze che devono acquisire gli alunni. L’esperienza, iniziata nell’anno scolastico 2001-2002, è resa necessaria dall’esigenza degli insegnanti di confrontarsi per cercare di garantire l’uniformità delle scelte didattiche ed operative. I Dipartimenti sono i seguenti: - Lettere - Lingue straniere - Storia, filosofia, religione - Matematica e fisica - Scienze - Disegno e storia dell’arte - Educazione fisica. 3. OBIETTIVI FORMATIVI 3.1. Gli obiettivi generali e trasversali In conformità con le finalità e gli obiettivi istituzionali della scuola odierna, sempre più aperta alla prospettiva europea, e con i bisogni educativi della società contemporanea, il Liceo Righi ha ritenuto necessario adeguare i propri obiettivi generali ed educativi alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del proprio territorio. Considerare la scuola come parte integrante della società contemporanea, punto di incontro tra le diverse espressioni della cultura, luogo in cui i giovani, che sono i protagonisti dell’attività educativa, formano un proprio progetto di vita autonomo. Considerare la scuola come un vero laboratorio di ricerca, nel quale ogni componente possa esprimere le proprie competenze, professionalità, creatività, in una logica finalizzata a sostenere la motivazione, la capacità di scelta, l’autonomia di lavoro degli studenti. Potenziare lo sviluppo delle abilità trasversali degli studenti, dell’autostima e della conoscenza di sé e degli altri, anche mediante interventi di esperti esterni nell’ambito del progetto di Educazione alla salute. Promuovere l’acquisizione di saperi intesi non come percorsi separati, ma collegati tra loro in modo organico e coerente, in un’ottica di interdisciplinarità che favorisca la motivazione all’apprendimento e lo sviluppo di competenze stabili. Promuovere la conoscenza del contesto ambientale, culturale, sociale, economico e politico del mondo in cui viviamo, attraverso progetti e/o interventi didattici curricolari di tipo modulare e interculturale, che abbiano valenza formativa e informativa. Sostenere la didattica delle discipline dell’area scientifica potenziando nella programmazione l’attività di laboratorio e la realizzazione di iniziative curricolari ed extracurricolari che contribuiscano a connotare più efficacemente l’indirizzo di studi scelto. Sostenere ed integrare lo studio delle lingue straniere come strumento insostituibile di comunicazione con il mondo. Promuovere un’informazione efficace ed esauriente sulle strutture accademiche, sulle diverse realtà professionali e sulle possibilità del mercato del lavoro, attraverso rapporti programmati con il mondo universitario e stages organizzati presso enti e aziende che operano nell’ambito della ricerca. Garantire nelle prime classi la continuità didattica ed educativa con la scuola media inferiore per favorire l’inserimento nel nuovo corso di studi. 3.2 Gli obiettivi specifici “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1 del Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguisticostorico filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico; saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logicoformale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti; saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. 3.3 Gli Obiettivi Didattici L’attività didattica è orientata secondo le linee generali delle indicazioni nazionali. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”). A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: 1. Area metodologica Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 4. Area Storico-Umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. 4. LE SCELTE DIDATTICHE 4.1 La programmazione didattica Nei mesi di settembre/ottobre, nella fase di programmazione, i docenti, nelle riunioni di Dipartimento definiscono, sulla base del POF e tenendo conto di quanto già elaborato negli anni precedenti, le linee fondamentali della programmazione disciplinare, individuando, per classi parallele, obiettivi formativi, competenze abilità e conoscenze, strategie e modalità d’intervento, progettando anche prove comuni, strumenti di verifica e griglie di valutazione. Ogni Consiglio di classe individua anche gli obiettivi educativi trasversali, in linea con quelli indicati nel POF, al fine di favorire la motivazione allo studio e lo sviluppo delle competenze degli studenti. Nella prima metà del mese di ottobre, tale programmazione viene discussa e deliberata dai Consigli di classe, sulla base degli interessi e dei problemi specifici emersi durante il primo mese di scuola. L’attività di programmazione procede durante l’intero anno scolastico, in riunioni di Dipartimento dedicate alla verifica puntuale delle competenze, abilità e conoscenze e alle problematiche ritenute più urgenti riguardo le metodologie di insegnamento. Sulla base delle esigenze e degli interessi specifici della classe viene elaborata dall’intero Consiglio la scheda di programmazione didattica. Essa ha la funzione di individuare e fissare le linee di intervento comuni a tutte le discipline, in armonia con le scelte educative e didattiche della scuola. Ad essa, infine, vengono allegate le schede per la programmazione didattica disciplinare dei docenti delle diverse discipline. 4.2. Disturbi Specifici di Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali. La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA". La Legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo di garantire «l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere» L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. 4.3. Mobilità studentesca internazionale individuale All’interno del processo di internazionalizzazione la mobilità studentesca ha costituito un fenomeno strutturale in progressivo aumento. Nuovi programmi e proposte hanno fatto crescere il numero degli studenti italiani che effettuano esperienze di studio o formazione di pochi mesi o dell’intero anno scolastico all’estero sia in Europa sia in altri Paesi, ove frequentano scuole di varia tipologia con contenuti formativi molto diversi da quelli delle scuole italiane. Un corretto piano di apprendimento progettato dal Consiglio di classe – in linea con quanto previsto dall’autonomia scolastica e dalle Indicazioni Nazionali dei Licei, dalle Linee Guida degli Istituti Tecnici e Professionali e dagli Accordi sulla Istruzione e Formazione Professionale siglati in sede di Conferenza Stato - Regioni – deve essere basato sulla centralità dell’alunno e quindi tenere presente lo sviluppo di conoscenze disciplinari (in Italia e all’estero), ma anche e soprattutto lo sviluppo di nuove competenze, capacità trasversali e nuovi atteggiamenti. E' importante che venga definito un monitoraggio a distanza e vengano fissate scadenze per l’aggiornamento delle informazioni, per dare il senso della serietà di un impegno reciproco e per contribuire alla crescita dello studente attraverso l'assunzione della responsabilità individuale. Al rientro: primo semestre all’estero: lo studente, che rientra durante il mese di gennaio, rifrequenta normalmente le lezioni e recupererà in itinere le conoscenze del primo trimestre intero anno all’estero: lo studente, secondo legge promosso alla classe successiva, dovrà, entro la fine del trimestre del quinto anno, colmare le lacune dei contenuti delle discipline che non ha studiato durante la mobilità alfine di poter proficuamente sostenere gli Esami di Stato ( cfr in allegato obiettivi minimi quarte) 4.4. Recupero in itinere Le attività di recupero e sostegno rivolte agli alunni in difficoltà costituiscono un elemento importante per contrastare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo. Il nostro Liceo è da sempre particolarmente attento alle azioni da intraprendere per il recupero delle carenze manifestate dagli alunni soprattutto in matematica, fisica, latino ed inglese. Le scelte relative alle strategie di intervento sono state dettate dall’analisi dei risultati delle attività effettuate a classi aperte degli scorsi anni scolastici. Infatti: 1. Tale azione di recupero ha evitato l’interruzione della didattica curricolare con i conseguenti rallentamenti nello svolgimento dei programmi 2. L’elevato numero di alunni che presentano insufficienze più o meno gravi alla fine del trimestre da cui la convinzione che molte difficoltà incontrate dai nostri studenti nascano da scarsa motivazione e da un impegno discontinuo nello studio. 3. L’elevato numero di alunni con sospensione nel giudizio negli scrutini di giugno. Obiettivi 1. Lotta alla dispersione scolastica mediante azioni e percorsi finalizzati per recuperare gli studenti al successo scolastico e formativo (Dirett. Min. 19.12.2007, n. 113), attraverso l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze essenziali delle diverse discipline del curricolo. 2. Intervenire tempestivamente per favorire il superamento delle diverse difficoltà che ostacolano il successo scolastico; 3. Fare acquisire agli studenti senso di responsabilità e consapevolezza dei propri bisogni formativi; 4. Motivare gli studenti ad assumere un ruolo attivo nel processo di apprendimento a partire dal mese di ottobre e non solo dopo i risultati del primo trimestre. Risultati attesi 1. Diminuzione del numero di alunni che presentano un profitto insufficiente alla fine del trimestre e che necessitano di attività di recupero extracurricolari 2. Diminuzione del numero di alunni non promossi alla classe successiva e del numero di alunni con sospensione del giudizio negli scrutini di giugno. 5. VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE 5.1. Verifica della programmazione didattica La verifica della programmazione seguirà con attenzione il processo di apprendimento di ciascun alunno e sarà volta a stimolare negli alunni la consapevolezza del proprio percorso formativo. Sarà finalizzata all’accertamento di competenze, conoscenze ed abilità specifiche, per ciascuna disciplina, e trasversali, comuni ad ogni ambito. 5.2. Individuazione dei livelli di partenza delle classi e individuali Per le classi iniziali: • individuazione delle competenze, abilità e conoscenze di base, effettuata attraverso l’uso di uno o più strumenti di verifica: prove strutturate, questionari per l’accertamento del metodo di studio, esercitazioni scritte per l’accertamento dei prerequisiti disciplinari, colloqui individuali disciplinari, ecc. Per tutte le classi: • rilevazione delle abilità e delle conoscenze possedute a livello medio dalla classe, determinata sulla base di prove scelte dai singoli docenti. 5.3. Definizione dei livelli minimi di sufficienza I livelli minimi di sufficienza sono definiti per ciascuna area disciplinare nelle apposite riunioni d’inizio a.s. dei Dipartimenti. Benché specifici per ciascuna disciplina o per gruppi di discipline affini e graduati nell’arco di tempo di un quinquennio, essi tuttavia obbediscono a criteri comuni all’intero Istituto. Presuppongono: • un processo di maturazione graduale delle competenze, delle abilità e delle conoscenze dello studente; • l’utilizzazione di un linguaggio coerente e consapevole degli essenziali nessi logici; • alcuni fattori individuali, quali la costanza dell’interesse e della partecipazione attiva e propositiva in classe, la regolarità nello svolgimento dei compiti assegnati, il rispetto delle scadenze prefissate. 5.4 Verifiche ed esercitazioni La valutazione al termine dei due periodi in cui è diviso l’a.s. viene effettuata attraverso prove scritte e orali, in numero minimo fissato annualmente dal Collegio Docenti. Verifiche scritte (anche per materie soltanto orali in vista della terza prova dell’Esame di Stato): - Prove oggettive e mirate a valutare, oltre all’apprendimento dei contenuti di studio, determinate abilità e competenze (test con risposte aperte e chiuse). - Produzione di testi specifici (descrittivo, espositivo, argomentativo, narrativo, relazione, riassunto, commento, mappa, testi multimediali). - Lavori di gruppo. - Prove comuni per classi parallele. Verifiche orali: - Interrogazione. - Analisi orale di un testo, con o senza l’utilizzo di schemi elaborati personalmente, mappe concettuali, ecc. - Colloquio per valutare la padronanza complessiva della materia e la capacità di orientarsi in essa. - Esposizione dei risultati di lavori di gruppo. La valutazione, espressa secondo l’intera scala decimale, segue i parametri indicati nel successivo paragrafo. 6. LA VALUTAZIONE 6.1 Criteri comuni per la formulazione dei giudizi, la valutazione delle competenze e la rilevazione degli apprendimenti. Le disposizioni concernenti la valutazione degli alunni sono regolate dal DPR 122/09 tenendo conto anche dei “disturbi specifici di apprendimento” e dei “bisogni educativi speciali”. La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (art.2, comma 4, 3 periodo, DPR 249/98, n. 249). La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa. Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa. La valutazione si fonda su quattro elementi: 1. individuazione dei livelli di partenza individuali e di classe; 2. definizione dei livelli minimi di sufficienza; 3. individuazione di competenze, abilità e conoscenze; 4. verifica del raggiungimento degli obiettivi generali di apprendimento e di quelli specifici fissati nel P.O.F. 6.2. Certificazione delle competenze La riforma della secondaria superiore ha introdotto l’obbligo per i Consigli delle Classe seconde di compilare, al termine dello scrutinio finale, per tutti gli alunni che abbiano assolto l’obbligo di istruzione di 10 anni, la scheda di certificazione del livello raggiunto nelle competenze di base, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza. Il DPR 122/09 prevede che l’attribuzione di tali livelli sia coerente con la valutazione finale degli apprendimenti espressa in decimi. Tuttavia si ritiene importante sottolineare che tale coerenza non rappresenta un’automatica corrispondenza tra livelli di competenza e voti numerici. Infatti, l’acquisizione delle competenze si riferisce alla capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento agli ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale. Costituisce un obiettivo essenziale dell’azione educativa del nostro liceo che tali competenze risultino acquisite ad un livello quanto più alto possibile dal maggior numero possibile di alunni. 6.3 Parametri di valutazione Per le prove orali il Collegio dei Docenti ha elaborato una scheda di valutazione comune a tutti di Dipartimenti che viene modulata secondo i linguaggi specifici di ogni disciplina (vedi allegato 1). Le Griglie di valutazione delle prove scritte sono state elaborate dai singoli dipartimenti disciplinari e sono riportate di seguito in allegato. La comunicazione della valutazione delle singole prove ha una fondamentale valenza formativa. In particolare l’esito delle prove orali sarà comunicato subito dopo l’interrogazione e l’esito delle prove scritte e pratiche sarà comunicato tempestivamente e, comunque, prima dello svolgimento della prova successiva. Valutazione del Comportamento. Tiene conto del Regolamento interno e recepisce i seguenti: Decreto Legge: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, emanato dal Presidente della Repubblica su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28/08/2008, Legge 169 del 30/10/08 Circ 100 dell’11/12/08 D.M. 5 del 16/12709 DPR 122/09. Di conseguenza la valutazione del comportamento non è il semplice voto di condotta in quanto afferisce ai seguenti ambiti: rispetto delle regole ( area della cittadinanza) impegno nello studio (area dell’istruzione e della formazione) partecipazione al dialogo educativa( area pedagogica-relazionale) L’attribuzione del voto, proposto come da normativa dal docente con il maggior numero di ore di insegnamento nella classe, tiene conto dei criteri sottoriportati, ma non include alcun automatismo. L’assegnazione definitiva è di esclusiva competenza dell’intero Consiglio di classe che prima dell’attribuzione vaglierà con attenzione e scrupolo le situazioni di ogni singolo studente. 6.4 Modalità di conduzione degli scrutini intermedi e finali. In conformità alle norme vigenti sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno e' riferita a ciascun anno scolastico. A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. 7. DEBITI E CREDITI SCOLASTICI 7.1. Sospensione dello scrutinio A partire dall’anno scolastico 2007/08 nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale ai sensi del Decreto Ministeriale n. 80 del 3.10.2007. La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità e tempi delle relative verifiche. A conclusione dei suddetti interventi didattici, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello studente alla frequenza della classe successiva. Si vedano in particolare gli art. 5 e 6 del D.M. del 3/10/07 . 7.2. Esito negativo degli scrutini e degli esami Ai sensi dell’art. 16 comma 2 dell’O.M. n. 90 del 21.05.2001 “in caso di esito negativo degli scrutini e degli esami, all’Albo dell’Istituto l’indicazione dei voti è sostituita con il riferimento al risultato negativo riportato (non ammesso alla classe successiva, non qualificato, non licenziato)”. Per gli studenti non ammessi alla classe successiva il Dirigente Scolastico, invierà, dopo la conclusione dello scrutinio, un telegramma o un fonogramma alle famiglie con la comunicazione di tale esito. 7.3. Credito scolastico Il punteggio del credito scolastico viene attribuito a ciascuno studente dal Consiglio di classe secondo la Tabella A, di seguito riportata, sulla base della media dei voti conseguiti in tutte le discipline di studio. Agli studenti non ammessi alla classe successiva non viene attribuito alcun credito. Tabella in vigore dall’a.s. 2009-2010 (Decreto Ministeriale n° 99 del 16/12/2009) NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Allo studente che è stato promosso alla penultima o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il Consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. 7.4. Credito formativo Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame (DPR 323/1998 art. 12 cc. 1, 2). Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all' ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport a livello agonistico riconosciuto. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati (D.M. n. 49 del 24.2.2000). 7.5. Rapporti con le Famiglie Il Collegio Docenti del Liceo Righi all’inizio di ciascun anno scolastico adotta la scansione dell’anno in periodi al termine dei quali avviene lo scrutinio e l’assegnazione dei voti. Al fine di rendere più agevole e proficua la comunicazione periodica alle famiglie dei livelli di apprendimento degli studenti l’istituto ha adottato il registro elettronico: una volta consegnate le credenziali genitori potranno il proprio diritto/dovere di seguire il percorso scolastico e didattico del proprio figlio. I genitori potranno conferire con i docenti in orario antimeridiano, previa prenotazione on line sempre su registro elettronico, un’ora settimana dal 3 novembre fino al 9 maggio, con l’esclusione delle settimane di gennaio, nelle quale vengono effettuati gli scrutini del trimestre; in orario pomeridiano nel mese di marzo. Alla fine di gennaio sarà consegnata a tutti gli studenti la pagella del primo trimestre. A metà del secondo periodo sarà possibile visualizzare on line una comunicazione sinottica della situazione dello studente nella quale sono riportati, per ciascuna materia, i voti assegnati fino a quella data, nelle prove scritte, orali e pratiche e nelle prove di recupero delle insufficienze del primo trimestre. N.B. Il calendario dei ricevimenti e delle riunioni dei Consigli di classe aperti alla partecipazione dei genitori e degli studenti, viene annualmente affisso all’Albo e inserito nel sito del liceo. 8. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il Regolamento di Istituto è lo strumento fondamentale per definire le funzioni delle diverse componenti della Comunità scolastica e per agevolare i rapporti e il dialogo tra queste. Il Regolamento è stato formulato negli anni settanta in esecuzione dell’art. 6 del DPR n. 416 del 30/07/74 e aggiornato periodicamente per adeguare la vita dell’Istituto alle nuove esigenze non solo didattiche, ma anche amministrative e burocratiche che negli ultimi anni hanno investito il mondo della scuola. Esso si suddivide in quattro parti: 1) Vita della comunità scolastica 2) Funzionamento dell’Istituto 3) Disciplina 4) Disposizioni finali. Senza entrare nel merito di tutti i punti indicati, per la conoscenza specifica dei quali si rimanda direttamente ai vari articoli e alla Carta dei Servizi, è importante notare che il complesso delle norme si prefigge di assicurare un regolare e armonioso svolgimento di tutte le attività didattiche ed educative, attraverso la collaborazione di docenti, studenti e genitori. Infatti, solo un’equilibrata definizione dei diritti e dei doveri di ciascuna delle parti direttamente coinvolte, può garantire il rispetto dei principi di democrazia e di libertà pluralistica, che costituisce la peculiare finalità di una Scuola Pubblica. In tal senso vanno interpretate tutte le norme, anche quelle che regolano l’ordinario funzionamento dell’Istituto. Il regolamento è integrato da un regolamento specifico per la disciplina e da un regolamento dei Viaggi. 9. ELENCO DEGLI ALLEGATI All. 1 Griglia di valutazione delle prove orali All. 2 Griglia Italiano biennio All. 3 Griglia Italiano triennio All. 4 Griglia Latino traduzione All. 5 Griglia Latino traduzione e letteratura All. 6 Griglia Geostoria All. 7 Griglia Inglese All. 8: Griglia Storia All. 9: Griglia Filosofia All. 10: Griglia Matematica e Fisica All. 11: Griglia Scienze All. 12: Griglia DSA All. 13 Griglia Scienze Motorie All. 14: Griglia di valutazione del comportamento All. 15: Obiettivi minimi quarte