POF 15-16 - Liceo Scientifico Statale A. Righi

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POF 15-16 - Liceo Scientifico Statale A. Righi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2015/2016
Indice
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
1.1. Breve storia del Liceo Righi
1.2. Le sedi
1.3. Ordinamento della scuola
1.4. Laboratori scientifici e biblioteca
2. GESTIONE DELLA SCUOLA
2.1. Il Dirigente Scolastico e gli organi collegiali
2.2. Le funzioni strumentali
2.3. I dipartimenti disciplinari
3. OBIETTIVI FORMATIVI
3.1. Gli obiettivi generali e trasversali
3.2. Gli obiettivi specifici
3.3. Gli obiettivi didattici
4. LE SCELTE DIDATTICHE
4.1. La programmazione didattica
4.2.Disturbi Specifici di Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali
4.3. Mobilità studentesca internzaionale individuale
4.4. Recupero in itinere
5. VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE
5.1. Verifica della programmazione didattica
5.2. Individuazione dei livelli di partenza delle classi e individuali
5.3. Definizione dei livelli minimi di sufficienza
5.4. Verifiche ed esercitazioni
6. LA VALUTAZIONE
6.1. Criteri comuni per la formulazione dei giudizi, la valutazione
delle competenze e la rilevazione degli apprendimenti.
6.2. Certificazione delle competenze
6.3. Parametri di valutazione
6.4. Modalità di conduzione degli scrutini intermedi e finali.
7. SOSPENSIONE DI GIUDIZIO E CREDITI SCOLASTICI
7.1 Sospensione dello scrutinio
7.2. Esito negativo degli scrutini e degli esami
7.3. Credito scolastico
7.4. Credito formativo
7.5. Rapporti con le famiglie
8. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
9. ELENCO DEGLI ALLEGATI
1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
1.1. Breve storia del Liceo Righi
Il Liceo scientifico “A. Righi” si trova nel centrale quartiere Ludovisi - Sallustiano ed
occupa attualmente le due sedi di Via Campania 63 e di via Boncompagni 22. Proprio
quest’ultima, costituita da uno dei tanti villini liberty che una volta caratterizzavano
l’architettura dell’intera zona, è stata il nucleo originario della scuola. Qui, infatti, nel
1946, all’indomani del secondo conflitto mondiale, è sorto il Liceo che ebbe
immediatamente una grande fortuna, tanto da dare origine a numerose altre filiazioni
in varie zone di Roma, destinate poi a conseguire una loro autonomia, diventando, a
loro volta, altrettanto rinomati istituti scolastici. Ancora oggi il Liceo “Righi”
continua ad essere meta di un gran numero di giovani che lo scelgono per la
tradizione di studi che esso rappresenta. La sua centralità e la presenza di una buona
rete di trasporti pubblici che lo collegano con il resto della città (metro A e B stazione Termini- autobus) consentono agli studenti di affluire agevolmente da tutte
le zone, anche quelle molto lontane, e persino da fuori Roma.
1.2. Le sedi
Il Liceo Righi attualmente ha 50 classi distribuite in due sedi:
– la sede centrale di Via Campania, 63 dove si trovano gli uffici della Presidenza e
della Segreteria e il maggior numero di classi;
– la sede di Via Boncompagni 22, dove ha sede la biblioteca della scuola e dove
hanno luogo anche le attività sportive pomeridiane.
La sede di via Campania è aperta in orario pomeridiano fino alle 17 per cinque
pomeriggi a settimana, quella di via Boncompagni il lunedì e il giovedì.
1.3. Ordinamento della scuola
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura
scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei
metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente
ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze
necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza
dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale. L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti
gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore settimanali, e di
990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore settimanali.
Tutti gli studenti, del vecchio e del nuovo ordinamento, che desiderano una
certificazione del livello acquisito in Inglese, Francese e Tedesco possono accedere,
rispettivamente, agli esami del Trinity College e/o del Cambridge, del Delf e del
Goethe Institute. Gli studenti interessati possono, inoltre, seguire esercitazioni, in
orario extracurricolare, finalizzate al superamento degli esami. Per il Trinity College
e gli esami Cambridge il liceo è sede di esame.
Materia
Lingua e Letteratura Italiana
Lingua e cultura latina
Lingua straniera (Inglese)
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica con informatica
Fisica
Scienze N.. (Biologia, Chimica, Scienze d. Terra)
Disegno e Storia dell'Arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica e attività alternative
Totale
Primo biennio
Secondo biennio
1 ° anno
2 ° anno
3 ° anno
4 ° anno
5 ° anno
4
3
3
3
5
2
2
2
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1
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N.B. E 'previsto l'insegnamento in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle
attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle Istituzioni
scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
1.4. Laboratori scientifici e biblioteca
Gli studenti usufruiscono, come sostegno della didattica, dei laboratori di Fisica e
Linguistico in entrambe le sedi, di Informatica, di Chimica e del Museo delle
Scienze, di due aule di disegno e di una biblioteca di circa ottomila volumi,
quest’ultima situata nella sede di via Boncompagni.
2. GESTIONE DELLA SCUOLA
2.1. Il Dirigente Scolastico e gli Organi Collegiali
La gestione della scuola spetta al Dirigente Scolastico (coadiuvato da un
collaboratore e da un docente fiduciario nella sede di via Boncompagni) e agli
Organi Collegiali di Istituto: Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva, Collegio
Docenti, Consigli di Classe.
Degli Organi sopraddetti il Collegio Docenti, presieduto dal Dirigente Scolastico, è
composto dal personale docente della scuola; gli altri prevedono anche la
partecipazione delle componenti genitori-studenti, attraverso i loro rappresentanti, e
nel caso del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva anche del personale non
docente.
2.2. Funzioni strumentali
A partire dall’anno scolastico 1999-2000, la normativa dell’autonomia scolastica ha
introdotto nel funzionamento dei singoli Istituti nuove figure elette dal Collegio
Docenti, con cadenza annuale, incaricate di organizzare e gestire una serie di attività,
strutture e processi, funzionali al conseguimento degli obiettivi fissati dal P.O.F.. Il
loro compito è di agevolare la vita scolastica dei docenti e degli studenti coordinando
e sviluppando attività che allargano le specificità dell’offerta formativa. Ogni
funzione strumentale coordina la realizzazione di diversi progetti ognuno dei quali
viene seguito da un singolo docente.
POF 2015/16
Nell’anno scolastico 2015-16 i progetti si articolano secondo il seguente schema:
Recupero
One to one: recupero carenze in itinere
Recupero estivo
Potenziamento
Apogeo scienze
Docenti di
sportello
matematica
per
Esperienze pratiche di laboratorio
per le classi quarte
Arte, letteratura e musica tra '700 e '900
Approfondimento di tematiche
letterarie artistiche e musicali per
il triennio
Extreme Energy Events
Rivelazioni raggi cosmici
Ingegneria ed economia
Introduzione al mondo della
sensorizzazione e diagnostica dei
sistemi industriali LUISS
Preferisco leggere: approfondimenti di letteratura Incontri con l'autore
contemporanea
Olimpiadi di matematica e Kangaroo
Olimpiadi di fisica : Giochi di Anacleto
Olimpiadi di informatica + gare a squadre
Piano Lauree Scientifiche fisica
Piano Lauree Scientifiche matematica
Olimpiadi del patrimonio
Si affrontano i temi legati al
patrimonio artistico nell'ambito
della I Guerra Mondiale
Olimpiadi di Italiano
Laboratorio virtuale di fisica
Raccolta
e
catalogazione
materiale multimediale
Ricerca didattica scientifica
Ricerca didattica letteraria
Seminari e stages scientifici
Risate ….in movimento
Scienze motorie e (in)fisica
Un anno stregato
Premio Strega giovani
Autocad 2D 3D
Scuola aperta
Cineforum
Laboratorio teatrale prof. Jankowski
High School Radio
Canto Corale per la scuola superiore
I visionari: luoghi di confine del teatro fantastico
Gioco degli scacchi: la mossa del cavallo
Orientamento in uscita
Orientamento in entrata
Lab scienze motorie met CLIL
Centro culturale di Boncompagni
Progetto Biblioteca
Autogestito dagli studenti
Web radio
Teatro, coro, orchestra, costumi e
oggetti di scenografia
Alma Orienta e conferenze
Contatti con scuole medie,
incontri
insegnanti
studenti,
ministage presso il liceo degli
studenti in entrata. Open days al
Righi
Catalogazione e apertura al
pubblico
Rai Cinema
Cineforum e laboratorio LUISS
Quindici/19 concorso di cortometraggi per Autogestito dagli studenti
ragazzi
Educazione alla salute e alla legalità
Donazione del sangue
Organizzazione collaborazione ASL
Educazione al senso del limite
Gestione dell'aggressività
Educare all'Europa
Simulazioni ONU
Stages e scambi
New Generation EP
Certificazioni linguistiche
Rete Deure
Il Liceo è capofila di una rete di
scuole del Lazio per la cultura
della
dimensione
europea
dell’educazione
Preparazione MUN e geopolitica
Autogestito dagli studenti in
collaborazione con Movimento
Studentesco per l'Organizzazione
Internazionale
Progetto sportivo
In orario pomeridiano: pallavolo,
arrampicata, vela, bowling, tennis
tavolo, badminton, partecipazione
a GSS. Calcio, calciotto e calcio a
cinque.
Sito
Funzionamento
Coordinatori classe
Commissione di progetto
Coordinatori di dipartimento
Commissione attuazione Decreti Delegati
Commissione viaggi
Relazioni con utenza
Commissione orario
Direttori laboratorio + museo scienze
2.3. Dipartimenti disciplinari
I Dipartimenti Disciplinari sono costituiti da docenti della stessa disciplina e
rappresentano, in base alla legge sull’autonomia scolastica, un’articolazione del
Collegio dei Docenti e operano per organizzare la didattica, la definizione dei
curricoli disciplinari, nonché le competenze che devono acquisire gli alunni.
L’esperienza, iniziata nell’anno scolastico 2001-2002, è resa necessaria dall’esigenza
degli insegnanti di confrontarsi per cercare di garantire l’uniformità delle scelte
didattiche ed operative.
I Dipartimenti sono i seguenti:
- Lettere
- Lingue straniere
- Storia, filosofia, religione
- Matematica e fisica
- Scienze
- Disegno e storia dell’arte
- Educazione fisica.
3. OBIETTIVI FORMATIVI
3.1. Gli obiettivi generali e trasversali
In conformità con le finalità e gli obiettivi istituzionali della scuola odierna, sempre
più aperta alla prospettiva europea, e con i bisogni educativi della società
contemporanea, il Liceo Righi ha ritenuto necessario adeguare i propri obiettivi
generali ed educativi alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del
proprio territorio.
 Considerare la scuola come parte integrante della società contemporanea, punto
di incontro tra le diverse espressioni della cultura, luogo in cui i giovani, che
sono i protagonisti dell’attività educativa, formano un proprio progetto di vita
autonomo.
 Considerare la scuola come un vero laboratorio di ricerca, nel quale ogni
componente possa esprimere le proprie competenze, professionalità, creatività,
in una logica finalizzata a sostenere la motivazione, la capacità di scelta,
l’autonomia di lavoro degli studenti.
 Potenziare lo sviluppo delle abilità trasversali degli studenti, dell’autostima e
della conoscenza di sé e degli altri, anche mediante interventi di esperti esterni
nell’ambito del progetto di Educazione alla salute.
 Promuovere l’acquisizione di saperi intesi non come percorsi separati, ma
collegati tra loro in modo organico e coerente, in un’ottica di interdisciplinarità
che favorisca la motivazione all’apprendimento e lo sviluppo di competenze
stabili.
 Promuovere la conoscenza del contesto ambientale, culturale, sociale,
economico e politico del mondo in cui viviamo, attraverso progetti e/o
interventi didattici curricolari di tipo modulare e interculturale, che abbiano
valenza formativa e informativa.
 Sostenere la didattica delle discipline dell’area scientifica potenziando nella
programmazione l’attività di laboratorio e la realizzazione di iniziative
curricolari ed extracurricolari che contribuiscano a connotare più efficacemente
l’indirizzo di studi scelto.
 Sostenere ed integrare lo studio delle lingue straniere come strumento
insostituibile di comunicazione con il mondo.
 Promuovere un’informazione efficace ed esauriente sulle strutture
accademiche, sulle diverse realtà professionali e sulle possibilità del mercato
del lavoro, attraverso rapporti programmati con il mondo universitario e stages
organizzati presso enti e aziende che operano nell’ambito della ricerca.
 Garantire nelle prime classi la continuità didattica ed educativa con la scuola
media inferiore per favorire l’inserimento nel nuovo corso di studi.
3.2 Gli obiettivi specifici
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura
scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei
metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente
ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze
necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza
dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica
laboratoriale” (art. 8 comma 1 del Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25
giugno2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:
 aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguisticostorico filosofico e scientifico;
 comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in
dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica
e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
 saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
 comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi
della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logicoformale;
usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
 saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la
modellizzazione e la risoluzione di problemi;
 aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze
fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche
attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi
specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;
 essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e
tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza
dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative
ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
 saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita
quotidiana.
3.3 Gli Obiettivi Didattici
L’attività didattica è orientata secondo le linee generali delle indicazioni nazionali.
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per
una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento
razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al
proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2
del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei…”).
A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:
1. Area metodologica
 Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di
condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace
i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di
potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
 Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti
disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi
raggiunti.
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle
singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
 Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
 Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e
a individuare possibili soluzioni.
 Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse
forme di comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
 Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la
scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a
quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico,
anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei
diversi contesti e scopi comunicativi;
 saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le
implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in
rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
 curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
 Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e
competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento.
 Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana
e altre lingue moderne e antiche.
 Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per
studiare, fare ricerca, comunicare.
4. Area Storico-Umanistica
 Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche,
giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e
all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere
cittadini.
 Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai
personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e
internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.
 Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi
regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione
spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche,
sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della
geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.
 Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria,
artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle
opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli
strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
 Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico,
architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale
risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della
tutela e della conservazione.
 Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle
invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
 Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi,
compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.
 Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei
paesi di cui si studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
 Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare
le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti
fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della
realtà.
 Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le
procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo
delle scienze applicate.
 Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici
nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza
metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei
processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
4. LE SCELTE DIDATTICHE
4.1 La programmazione didattica
Nei mesi di settembre/ottobre, nella fase di programmazione, i docenti, nelle riunioni
di Dipartimento definiscono, sulla base del POF e tenendo conto di quanto già
elaborato negli anni precedenti, le linee fondamentali della programmazione
disciplinare, individuando, per classi parallele, obiettivi formativi, competenze abilità
e conoscenze, strategie e modalità d’intervento, progettando anche prove comuni,
strumenti di verifica e griglie di valutazione.
Ogni Consiglio di classe individua anche gli obiettivi educativi trasversali, in linea
con quelli indicati nel POF, al fine di favorire la motivazione allo studio e lo sviluppo
delle competenze degli studenti.
Nella prima metà del mese di ottobre, tale programmazione viene discussa e
deliberata dai Consigli di classe, sulla base degli interessi e dei problemi specifici
emersi durante il primo mese di scuola. L’attività di programmazione procede
durante l’intero anno scolastico, in riunioni di Dipartimento dedicate alla verifica
puntuale delle competenze, abilità e conoscenze e alle problematiche ritenute più
urgenti riguardo le metodologie di insegnamento.
Sulla base delle esigenze e degli interessi specifici della classe viene elaborata
dall’intero Consiglio la scheda di programmazione didattica. Essa ha la funzione di
individuare e fissare le linee di intervento comuni a tutte le discipline, in armonia con
le scelte educative e didattiche della scuola.
Ad essa, infine, vengono allegate le schede per la programmazione didattica
disciplinare dei docenti delle diverse discipline.
4.2. Disturbi Specifici di Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali.
La Legge 8 ottobre 2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e
la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati "DSA".
La Legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo di garantire
«l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento
alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere»
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia
dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato:
“L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano
una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i
quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge
53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività
e durata delle modificazioni.
4.3. Mobilità studentesca internazionale individuale
All’interno del processo di internazionalizzazione la mobilità studentesca ha
costituito un fenomeno strutturale in progressivo aumento. Nuovi programmi e
proposte hanno fatto crescere il numero degli studenti italiani che effettuano
esperienze di studio o formazione di pochi mesi o dell’intero anno scolastico
all’estero sia in Europa sia in altri Paesi, ove frequentano scuole di varia tipologia con
contenuti formativi molto diversi da quelli delle scuole italiane.
Un corretto piano di apprendimento progettato dal Consiglio di classe – in linea con
quanto previsto dall’autonomia scolastica e dalle Indicazioni Nazionali dei Licei,
dalle Linee Guida degli Istituti Tecnici e Professionali e dagli Accordi sulla
Istruzione e Formazione Professionale siglati in sede di Conferenza Stato - Regioni
– deve essere basato sulla centralità dell’alunno e quindi tenere presente lo sviluppo
di conoscenze disciplinari (in Italia e all’estero), ma anche e soprattutto lo sviluppo
di nuove competenze, capacità trasversali e nuovi atteggiamenti.
E' importante che venga definito un monitoraggio a distanza e vengano fissate
scadenze per l’aggiornamento delle informazioni, per dare il senso della serietà di un
impegno reciproco e per contribuire alla crescita dello studente attraverso
l'assunzione della responsabilità individuale.
Al rientro:
primo semestre all’estero: lo studente, che rientra durante il mese di gennaio,
rifrequenta normalmente le lezioni e recupererà in itinere le conoscenze del primo
trimestre
intero anno all’estero: lo studente, secondo legge promosso alla classe successiva,
dovrà, entro la fine del trimestre del quinto anno, colmare le lacune dei contenuti
delle discipline che non ha studiato durante la mobilità alfine di poter proficuamente
sostenere gli Esami di Stato ( cfr in allegato obiettivi minimi quarte)
4.4. Recupero in itinere
Le attività di recupero e sostegno rivolte agli alunni in difficoltà costituiscono un
elemento importante per contrastare la dispersione scolastica e favorire il successo
formativo. Il nostro Liceo è da sempre particolarmente attento alle azioni da
intraprendere per il recupero delle carenze manifestate dagli alunni soprattutto in
matematica, fisica, latino ed inglese.
Le scelte relative alle strategie di intervento sono state dettate dall’analisi dei risultati
delle attività effettuate a classi aperte degli scorsi anni scolastici. Infatti:
1. Tale azione di recupero ha evitato l’interruzione della didattica curricolare con i
conseguenti rallentamenti nello svolgimento dei programmi
2. L’elevato numero di alunni che presentano insufficienze più o meno gravi alla
fine del trimestre da cui la convinzione che molte difficoltà incontrate dai nostri
studenti nascano da scarsa motivazione e da un impegno discontinuo nello studio.
3. L’elevato numero di alunni con sospensione nel giudizio negli scrutini di
giugno.
Obiettivi
1. Lotta alla dispersione scolastica mediante azioni e percorsi finalizzati per
recuperare gli studenti al successo scolastico e formativo (Dirett. Min. 19.12.2007,
n. 113), attraverso l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze essenziali
delle diverse discipline del curricolo.
2. Intervenire tempestivamente per favorire il superamento delle diverse difficoltà
che ostacolano il successo scolastico;
3. Fare acquisire agli studenti senso di responsabilità e consapevolezza dei propri
bisogni formativi;
4. Motivare gli studenti ad assumere un ruolo attivo nel processo di apprendimento
a partire dal mese di ottobre e non solo dopo i risultati del primo trimestre.
Risultati attesi
1. Diminuzione del numero di alunni che presentano un profitto insufficiente alla
fine del trimestre e che necessitano di attività di recupero extracurricolari
2. Diminuzione del numero di alunni non promossi alla classe successiva e del
numero di alunni con sospensione del giudizio negli scrutini di giugno.
5. VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE
5.1. Verifica della programmazione didattica
La verifica della programmazione seguirà con attenzione il processo di
apprendimento di ciascun alunno e sarà volta a stimolare negli alunni la
consapevolezza del proprio percorso formativo. Sarà finalizzata all’accertamento di
competenze, conoscenze ed abilità specifiche, per ciascuna disciplina, e trasversali,
comuni ad ogni ambito.
5.2. Individuazione dei livelli di partenza delle classi e individuali
Per le classi iniziali:
• individuazione delle competenze, abilità e conoscenze di base, effettuata attraverso
l’uso di uno o più strumenti di verifica: prove strutturate, questionari per
l’accertamento del metodo di studio, esercitazioni scritte per l’accertamento dei
prerequisiti disciplinari, colloqui individuali disciplinari, ecc.
Per tutte le classi:
• rilevazione delle abilità e delle conoscenze possedute a livello medio dalla classe,
determinata sulla base di prove scelte dai singoli docenti.
5.3. Definizione dei livelli minimi di sufficienza
I livelli minimi di sufficienza sono definiti per ciascuna area disciplinare nelle
apposite riunioni d’inizio a.s. dei Dipartimenti. Benché specifici per ciascuna
disciplina o per gruppi di discipline affini e graduati nell’arco di tempo di un
quinquennio, essi tuttavia obbediscono a criteri comuni all’intero Istituto.
Presuppongono:
• un processo di maturazione graduale delle competenze, delle abilità e delle
conoscenze dello studente;
• l’utilizzazione di un linguaggio coerente e consapevole degli essenziali nessi logici;
• alcuni fattori individuali, quali la costanza dell’interesse e della partecipazione
attiva e propositiva in classe, la regolarità nello svolgimento dei compiti assegnati, il
rispetto delle scadenze prefissate.
5.4 Verifiche ed esercitazioni
La valutazione al termine dei due periodi in cui è diviso l’a.s. viene effettuata
attraverso prove scritte e orali, in numero minimo fissato annualmente dal Collegio
Docenti.
Verifiche scritte (anche per materie soltanto orali in vista della terza prova dell’Esame di Stato):
- Prove oggettive e mirate a valutare, oltre all’apprendimento dei contenuti di studio,
determinate abilità e competenze (test con risposte aperte e chiuse).
- Produzione di testi specifici (descrittivo, espositivo, argomentativo, narrativo,
relazione, riassunto, commento, mappa, testi multimediali).
- Lavori di gruppo.
- Prove comuni per classi parallele.
Verifiche orali:
- Interrogazione.
- Analisi orale di un testo, con o senza l’utilizzo di schemi elaborati personalmente,
mappe concettuali, ecc.
- Colloquio per valutare la padronanza complessiva della materia e la capacità di
orientarsi in essa.
- Esposizione dei risultati di lavori di gruppo.
La valutazione, espressa secondo l’intera scala decimale, segue i parametri indicati
nel successivo paragrafo.
6. LA VALUTAZIONE
6.1 Criteri comuni per la formulazione dei giudizi, la valutazione delle competenze e
la rilevazione degli apprendimenti.
Le disposizioni concernenti la valutazione degli alunni sono regolate dal DPR 122/09
tenendo conto anche dei “disturbi specifici di apprendimento” e dei “bisogni
educativi speciali”.
La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione
docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva (art.2, comma 4, 3 periodo, DPR 249/98, n. 249). La
valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua
finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze
di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al
miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono
essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta
formativa. Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della
libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano
dell'offerta formativa.
La valutazione si fonda su quattro elementi:
1. individuazione dei livelli di partenza individuali e di classe;
2. definizione dei livelli minimi di sufficienza;
3. individuazione di competenze, abilità e conoscenze;
4. verifica del raggiungimento degli obiettivi generali di apprendimento e di quelli
specifici fissati nel P.O.F.
6.2. Certificazione delle competenze
La riforma della secondaria superiore ha introdotto l’obbligo per i Consigli delle
Classe seconde di compilare, al termine dello scrutinio finale, per tutti gli alunni che
abbiano assolto l’obbligo di istruzione di 10 anni, la scheda di certificazione del
livello raggiunto nelle competenze di base, con riferimento alle competenze chiave
di cittadinanza.
Il DPR 122/09 prevede che l’attribuzione di tali livelli sia coerente con la valutazione
finale degli apprendimenti espressa in decimi. Tuttavia si ritiene importante
sottolineare che tale coerenza non rappresenta un’automatica corrispondenza tra
livelli di competenza e voti numerici. Infatti, l’acquisizione delle competenze si
riferisce alla capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e
sociali in contesti reali, con riferimento agli ambiti disciplinari che caratterizzano
ciascun asse culturale.
Costituisce un obiettivo essenziale dell’azione educativa del nostro liceo che tali
competenze risultino acquisite ad un livello quanto più alto possibile dal maggior
numero possibile di alunni.
6.3 Parametri di valutazione
Per le prove orali il Collegio dei Docenti ha elaborato una scheda di valutazione
comune a tutti di Dipartimenti che viene modulata secondo i linguaggi specifici di
ogni disciplina (vedi allegato 1).
Le Griglie di valutazione delle prove scritte sono state elaborate dai singoli
dipartimenti disciplinari e sono riportate di seguito in allegato.
La comunicazione della valutazione delle singole prove ha una fondamentale valenza
formativa. In particolare l’esito delle prove orali sarà comunicato subito dopo
l’interrogazione e l’esito delle prove scritte e pratiche sarà comunicato
tempestivamente e, comunque, prima dello svolgimento della prova successiva.
Valutazione del Comportamento.
Tiene conto del Regolamento interno e recepisce i seguenti:
Decreto Legge: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, emanato
dal Presidente della Repubblica su proposta della Presidenza del Consiglio dei
Ministri del 28/08/2008, Legge 169 del 30/10/08 Circ 100 dell’11/12/08 D.M. 5 del
16/12709 DPR 122/09.
Di conseguenza la valutazione del comportamento non è il semplice voto di condotta
in quanto afferisce ai seguenti ambiti:
 rispetto delle regole ( area della cittadinanza)
 impegno nello studio (area dell’istruzione e della formazione)
 partecipazione al dialogo educativa( area pedagogica-relazionale)
L’attribuzione del voto, proposto come da normativa dal docente con il maggior
numero di ore di insegnamento nella classe, tiene conto dei criteri sottoriportati, ma
non include alcun automatismo. L’assegnazione definitiva è di esclusiva competenza
dell’intero Consiglio di classe che prima dell’attribuzione vaglierà con attenzione e
scrupolo le situazioni di ogni singolo studente.
6.4 Modalità di conduzione degli scrutini intermedi e finali.
In conformità alle norme vigenti sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in
sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei
decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno e' riferita
a ciascun anno scolastico.
A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola
secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso
quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali,
analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al
suddetto limite. Tale deroga e' prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all'esame finale di ciclo.
7. DEBITI E CREDITI SCOLASTICI
7.1. Sospensione dello scrutinio
A partire dall’anno scolastico 2007/08 nei confronti degli studenti per i quali, al
termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in
una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non
promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio
finale ai sensi del Decreto Ministeriale n. 80 del 3.10.2007. La scuola comunica
subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe,
indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle
singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle
discipline nelle quali lo studente non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente
vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi,
che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le
modalità e tempi delle relative verifiche. A conclusione dei suddetti interventi
didattici, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede
alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in
caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello studente alla frequenza della
classe successiva. Si vedano in particolare gli art. 5 e 6 del D.M. del 3/10/07 .
7.2. Esito negativo degli scrutini e degli esami
Ai sensi dell’art. 16 comma 2 dell’O.M. n. 90 del 21.05.2001 “in caso di esito
negativo degli scrutini e degli esami, all’Albo dell’Istituto l’indicazione dei voti è
sostituita con il riferimento al risultato negativo riportato (non ammesso alla classe
successiva, non qualificato, non licenziato)”. Per gli studenti non ammessi alla classe
successiva il Dirigente Scolastico, invierà, dopo la conclusione dello scrutinio, un
telegramma o un fonogramma alle famiglie con la comunicazione di tale esito.
7.3. Credito scolastico
Il punteggio del credito scolastico viene attribuito a ciascuno studente dal Consiglio
di classe secondo la Tabella A, di seguito riportata, sulla base della media dei voti
conseguiti in tutte le discipline di studio. Agli studenti non ammessi alla classe
successiva non viene attribuito alcun credito.
Tabella in vigore dall’a.s. 2009-2010
(Decreto Ministeriale n° 99 del 16/12/2009)
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di
oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve
tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza
scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Allo studente che
è stato promosso alla penultima o all'ultima classe del corso di studi con un debito
formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di
oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo
riscontrato, il Consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno
scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di
oscillazione cui appartiene tale punteggio.
7.4. Credito formativo
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata,
dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame
di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti
tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro
concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni,
rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame (DPR 323/1998 art.
12 cc. 1, 2).
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al
di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla
formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli
relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione
professionale, al lavoro, all' ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla
cooperazione, allo sport a livello agonistico riconosciuto.
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di
indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di
assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione
agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati
(D.M. n. 49 del 24.2.2000).
7.5. Rapporti con le Famiglie
Il Collegio Docenti del Liceo Righi all’inizio di ciascun anno scolastico adotta la
scansione dell’anno in periodi al termine dei quali avviene lo scrutinio e
l’assegnazione dei voti.
Al fine di rendere più agevole e proficua la comunicazione periodica alle famiglie dei
livelli di apprendimento degli studenti l’istituto ha adottato il registro elettronico:
una volta consegnate le credenziali genitori potranno il proprio diritto/dovere di
seguire il percorso scolastico e didattico del proprio figlio.
I genitori potranno conferire con i docenti
 in orario antimeridiano, previa prenotazione on line sempre su registro
elettronico, un’ora settimana dal 3 novembre fino al 9 maggio, con l’esclusione
delle settimane di gennaio, nelle quale vengono effettuati gli scrutini del
trimestre;
 in orario pomeridiano nel mese di marzo.
Alla fine di gennaio sarà consegnata a tutti gli studenti la pagella del primo trimestre.
A metà del secondo periodo sarà possibile visualizzare on line una comunicazione
sinottica della situazione dello studente nella quale sono riportati, per ciascuna
materia, i voti assegnati fino a quella data, nelle prove scritte, orali e pratiche e nelle
prove di recupero delle insufficienze del primo trimestre.
N.B. Il calendario dei ricevimenti e delle riunioni dei Consigli di classe aperti alla partecipazione
dei genitori e degli studenti, viene annualmente affisso all’Albo e inserito nel sito del liceo.
8. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Il Regolamento di Istituto è lo strumento fondamentale per definire le funzioni delle
diverse componenti della Comunità scolastica e per agevolare i rapporti e il dialogo
tra queste. Il Regolamento è stato formulato negli anni settanta in esecuzione dell’art.
6 del DPR n. 416 del 30/07/74 e aggiornato periodicamente per adeguare la vita
dell’Istituto alle nuove esigenze non solo didattiche, ma anche amministrative e
burocratiche che negli ultimi anni hanno investito il mondo della scuola.
Esso si suddivide in quattro parti:
1) Vita della comunità scolastica
2) Funzionamento dell’Istituto
3) Disciplina
4) Disposizioni finali.
Senza entrare nel merito di tutti i punti indicati, per la conoscenza specifica dei quali
si rimanda direttamente ai vari articoli e alla Carta dei Servizi, è importante notare
che il complesso delle norme si prefigge di assicurare un regolare e armonioso
svolgimento di tutte le attività didattiche ed educative, attraverso la collaborazione di
docenti, studenti e genitori. Infatti, solo un’equilibrata definizione dei diritti e dei
doveri di ciascuna delle parti direttamente coinvolte, può garantire il rispetto dei
principi di democrazia e di libertà pluralistica, che costituisce la peculiare finalità di
una Scuola Pubblica. In tal senso vanno interpretate tutte le norme, anche quelle che
regolano l’ordinario funzionamento dell’Istituto.
Il regolamento è integrato da un regolamento specifico per la disciplina e da un
regolamento dei Viaggi.
9. ELENCO DEGLI ALLEGATI
All. 1 Griglia di valutazione delle prove orali
All. 2 Griglia Italiano biennio
All. 3 Griglia Italiano triennio
All. 4 Griglia Latino traduzione
All. 5 Griglia Latino traduzione e letteratura
All. 6 Griglia Geostoria
All. 7 Griglia Inglese
All. 8: Griglia Storia
All. 9: Griglia Filosofia
All. 10: Griglia Matematica e Fisica
All. 11: Griglia Scienze
All. 12: Griglia DSA
All. 13 Griglia Scienze Motorie
All. 14: Griglia di valutazione del comportamento
All. 15: Obiettivi minimi quarte