2.2 La Costa do Estoril e l`entroterra
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2.2 La Costa do Estoril e l`entroterra
2.2 La Costa do Estoril e l’entroterra 2.2 La Costa do Estoril e l’entroterra Percorso automobilistico da Algés a Queluz di circa 180 km (carta a pag. 103) Questo itinerario, con comodi luoghi in cui sostare, descrive un percorso circolare, muovendo dapprima a ovest della capitale per farvi poi ritorno attraverso l’entroterra. Sulla Costa do Estoril, a ovest di Lisbona, tocca molte località balneari lungo l’estuario del Tago: Algés, Oeiras, Carcavelos, Estoril, Cascais (31 km). Da qui una deviazione di 15 km a/r verso l’interno conduce ad Alcabideche. Raggiunge poi Cabo Raso, Praia do Guincho e Cabo da Roca (24 km), punto estremo dell’Europa, sull’oceano. Più oltre lungo la costa è il paese di Azenhas do Mar (18 km). Tornando brevemente sui propri passi fino a Praia das Maças, ci si dirige nell’entroterra fino a Sintra (13 km), residenza estiva dei re portoghesi tra i boschi di quercia della Serra omonima. Da qui l’itinerario prosegue a nord-est (22 Km) per Mafra, centro dell’Estremadura famoso per l’importante convento barocco, e infine ripiega verso Queluz (42 km), a 15 km da Lisbona. Algés Sobborgo costiero della capitale (D2) ospita il centenario Acquário Vasco da Gama (visita a pagamento, ore 10-18) che presenta una cospicua fauna oceanica (con una sezione dedicata alle foche e ai leoni marini) e un museo. Nelle sue sale una vasta esposizione di conchiglie, animali marini e uccelli e la storia della passione per il mare del re Dom Carlos, ucciso in un attentato insieme al figlio nel 1908. Il forte da Cruz a Estoril 106 Oeiras Località balneare (D1; 49 m, ab. 147 146) alla foce del Tago. Meritano una visita la chiesa del 1774 e la fastosa villa del marchese di Pombal, residenza di campagna dell’uomo che ridisegnò l’assetto urbano di Lisbona dopo il terremoto del 1755. 18 km a sinistra, si incontrano il forte e la torre de São Julião da Barra (di Miguel de Arruda), di fine Seicento; di fronte, in mezzo al Tago, si erge la coeva torre de Bugio. La strada continua lungo il Tago e la baia di Cascais, attraversando località balneari, tra cui quella moderna di Carcavelos, fino a raggiungere Estoril. Estoril* È la più nota località turistica (D1) del comune di Cascais e dà il nome a questo tratto di costa. Conosciuta come la capitale della riviera del Tago, la cittadina ha un’aria distinta ed è circondata da alcuni campi da golf molto celebri. Distesa tra il mare e il monte Estoril (109 m), con moderni ed eleganti quartieri residenziali, ha il suo centro nel parco, sistemato a giardini con viali fiancheggiati da palme: in basso delimitano l’entrata due padiglioni semicircolari (caffè, locali di ritrovo, uffici turistici) e in alto chiude la prospettiva il moderno casinò. Durante la Seconda guerra mondiale, Ian Fleming risiedette qui per motivi di servizio, e dalle sue visite al casinò trasse ispirazione per il primo libro del celebre agente segreto James Bond: Casinò Royale. Oltre a mantenere la sua fama di raffinato centro della L’ampia spiaggia di Cascais mondanità, la città da qualche anno è anche sede di manifestazioni culturali (festival del cinema, concerti). Una breve passeggiata di meno di mezz’ora conduce, fiancheggiando la sabbia della praia de Tamariz, fino alla vicina Cascais. Cascais* Località turistica (D1; ab. 105 567), era in origine un insediamento di pescatori, con porto e, sul promontorio, un castello, ampliato nel xvi secolo. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1755, nel secolo seguente Cascais acquisì notorietà come centro balneare, frequentato in particolare dalla famiglia reale e dall’aristocrazia della capitale. Il successivo sviluppo del luogo fu rapido, con la costruzione di ville sul mare e l’espansione dell’abitato. Dal 1946 qui visse, dopo la proclamazione della Repubblica, l’ultimo re d’Italia Umberto II di Savoia. Oggi la città ha un centro storico pedonalizzato, costellato di locali turistici e negozi. Non lontano si trova il mercato del pesce, affollato soprattutto nel pomeriggio, all’ora del ritorno in porto dei pescherecci. Sul lungomare tre sono le spiagge principali: da ovest a est s’incontrano la praia da Ribeira, proprio davanti alle case del centro, la praia da Rainha e la più ampia e tranquilla praia da Conceição. La chiesa principale, Nossa Senhora da Assunçao (fine xvii sec.), conserva all’interno, abbellito con decorazioni in talha dourada e azulejos, tavole di primitivi portoghesi (xvii sec.). Ai piedi della fortezza si trova la rada della Marina de Cascais, porto turistico con ristoranti e bar. All’estremità sud-occidentale del Parque Marechal Carmona si trova il Museu biblioteca dos Condes de Castro Guimarães (visita guidata, ore 10-17, lun chiuso), con collezioni di scultura, ceramica e pittura e una ricca biblioteca storica. Sulla avenida da República s’incontrano invece il piccolo Museu do Mar, con oggetti e resti di naufragi, modelli di barche e navi e fossili, e la Casa das Historias. Si tratta di un edificio in stile modernista progettato da Eduardo Soto de Mura, che ospita più di 100 opere dell’artista contemporanea Paula Rego. Alcabideche Questa cittadina (D1), 7 km nell’entroterra, fa parte del comune di Cascais. Prima di entrare nell’abitato, si incontra la stele al poeta arabo Ibn-Mucane, nativo del luogo (x sec.), che per primo in Europa cantò i TOP 5 Spiagge atlantiche 1 Praia do Guincho La più meridionale e forse la più amata dai surfisti, che qui possono cavalcare onde spesso imponenti. 2 Praia das Maçãs La più ampia di questo tratto di costa, resa famosa da un gran numero di locali grandi e piccoli. 3 Praia Grande Anche se i suoi frangenti attirano i surfisti di tutt’Europa, la spiaggia è abbastanza riparata, e abbondano bar e ristoranti piacevoli ed economici. 4 Praia de Adraga Più selvaggia delle insenature vicine, offre poche tracce della civiltà ma uno scenario naturale straordinario. Attenzione alle correnti e alle onde. 5 Azenhas do Mar Ai piedi del piccolo paese, la spiaggia è molto piccola, ma al suo interno si trova una serie di pozze artificiali dove è possibile fare il bagno anche in caso di venti forti. 107