La castagna ha un profumo inconfondibile
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La castagna ha un profumo inconfondibile
di Filippo La Mantia, oste e cuoco dalla cucina del cuoco alla tua La castagna ha un profumo inconfondibile I l cereale che cresce sull’albero: una frase che racchiude tutto il significato del frutto del castagno. Nutrizionalmente parlando, infatti, la castagna è molto simile ai cereali e il suo svariato uso, fresco, secco e macinato, l’ha resa un elemento fondamentale nella cucina e nella pasticceria. Il mio primo incontro con la castagna lo ebbi da piccolo, per strada, attraverso il suo profumo riconoscibilissimo e confortevole, che racconta come inizia una stagione: l’autunno. “U castagnaru”, il venditore di castagne a Palermo, le tostava sul fornello in alluminio, alimentato a carbone, appena raccolte, dopo averle intagliate. Una volta arrostite le vendeva nel coppitello, per la gioia di tutti noi! Ditalini con fagioli e castagne Cuoci nella pentola a pressione fagioli e castagne (spellate), dopo averli messi a bagno 12 ore. Fai rosolare i fagioli prima e le castagne poi in un tegame con un trito di sedano, capperi, menta, origano, allungato con brodo vegetale, regola di sale e peperoncino. Cuoci i ditalini al dente, ripassali nel tegame, completa con canestrato o caciocavallo e del buon olio. la nutrizionista Penne con castagne e spinaci. Insalata d’autunno Fai un’insalatina di finocchi, arance, castagne fresche arrostite, succo di lime e mollica di pane tostato. Perfetta con un buon arrosto. Mousse di castagne Schiaccia le castagne arrostite insieme a granella di mandorle tostata, pomodorino secco e origano. Fai delle quenelle e provala sulla panella di ceci. Dolce antico siciliano Metti a bagno le castagne secche in acqua e marsala con un pizzico di cannella per una notte. Scolale e mettile sul fuoco in una casseruola ricoperte di latte, a metà cottura aggiungi il riso, l’uvetta, un pizzico di cannella, scorzetta di arancia grattugiata e un cucchiaio di miele di carrubo fin quando il riso è cotto al dente. Servilo tiepido, completando con granella di pistacchio tostata. Eventi speciali, ricette da copiare Vicepresidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare di Evelina Flachi Quanta energia in un cartoccio! Le castagne sono preziose e non così caloriche: contengono molti minerali e vitamine, acido folico e una buona quantità di fibre. Un prezioso rifornimento per affrontare l’inverno, specie se non si hanno chili di troppo e si fa regolare attività fisica. Arrosto, contengono 180 calorie per 100 grammi, secche circa 300 e bollite 120. 1. Minerali e vitamine: quali? Molto potassio e magnesio, benefici per contrastare la stanchezza. Ferro, zinco e rame, utili a chi soffre di anemia. Calcio, che favorisce il benessere delle ossa. Le vitamine del gruppo B utili per le difese organiche e la vitamina A, antiossidante, che contrasta i radicali liberi ed è protettiva per la pelle e la vista. 2. È un frutto o un cereale? È un frutto ricco di carboidrati complessi e sotto forma di farina di castagne può sostituire talvolta quelle dei cereali, con la particolarità che non contiene glutine, perciò può essere utile per la preparazione di pasta e dolci per celiaci. 3. Come abbinarle a tavola? Per il loro contenuto di amido (quelle poco cotte vanno evitate specie se si soffre di colite) e carboidrati possono sostituire patate e pane: meglio abbinarle a un secondo, come l’arrosto. I dolci con le castagne risultano spesso molto calorici, per togliersi lo sfizio conviene farli seguire a un pranzo a base di pesce grigliato e verdure. 4. Ci si può concedere il cartoccio di caldarroste? Sì, come ottimo snack (stagionale), prima della palestra o come merenda per i bambini. Basta non esagerare. Showcooking, sport e moda 12 ottobre 2014, Marco Simone Golf & Country Club (alle porte di Roma): in occasione del Jaguar Golf Trophy, importante evento golfistico, Filippo La Mantia (in foto con Nancy Brilli, Lavinia Biagiotti e Federica Gentile) ha cucinato “sul campo” ricette autunnali, come la pasta con il broccolo in tegame e le castagne fresche (www.golfmarcosimone.it). Stock Food / Olycom Gianmarco Chieregato cucina Gianmarco Chieregato cucina di Filippo La Mantia, oste e cuoco L a forma tonda della zucca, la sua spessa scorza, la polpa turgida e colorata, la quantità di semi, che sembrano quasi degli abitanti, mi hanno fatto sempre pensare al comfort della casa, del rifugio. Adoro la zucca, mi piace il suo profumo. Amo usarla nelle minestre, a cui dà un sapore, un colore e una consistenza straordinari o come ripieno delle arancine di riso: zucca cotta, caciocavallo, acciughe e buon olio. La purea, che cuoce a lungo ma è facile da fare, è un ottimo contorno e i semi non si buttano: si lasciano seccare, si infornano salati e si offrono come aperitivo, che a Palermo si chiama “scaccia”. Di zucca, infine, puoi fare scorta, si conserva a lungo e arreda: la cucina diventa ricca e accogliente. Il taglio della zucca Ha una buccia spessa quindi bisogna stare attenti a usare coltelli affilati. Se devo realizzare una zuppa, la taglio a pezzi, se la devo friggere, mi aiuto con l’affettatrice o un coltello affilato per tagliarla a fette un po’ sottili, se la utilizzo come ingrediente per una pasta o un cuscus, la riduco a cubetti, la faccio sbollentare per qualche minuto e poi la inforno. dalla cucina del cuoco alla tua La zucca, tonda e colorata, mi fa sentire a casa Purea di zucca, ottimo contorno per piatti sia di carne, sia di pesce. Sfiziosa, in agrodolce È abbastanza semplice: sbuccia la zucca, ripuliscila dai semi interni (senza buttarli), riducila a rettangoli dello spessore di circa 1 cm e friggili in padella fin quando non avranno raggiunto un colore piacevolmente tostato. Posizionali in un contenitore e aggiungi pinoli tostati, foglioline di menta, aceto e zucchero. Rimescola e servi la zucca in agrodolce tiepida. Purea, morbida e gustosa Cuoci la zucca a pezzi in un ampio tegame con del brodo vegetale, una patata, una costa di sedano e foglie di alloro, per circa un’ora. Frulla, e filtra: avrai una purea liscia e morbida. Fritta, nel panino Provala a fettine come farcia nel panino insieme a una fetta di caciocavallo, due acciughine sott’olio e qualche capperetto. Appuntamenti golosi la nutrizionista Vicepresidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare di Evelina Flachi Un tocco dolce, ma leggero. Che sazia! La sua polpa color giallo-arancio contiene betacarotene, precursore della vitamina A, antiossidante protettivo per l’organismo e utile in particolare a pelle e vista. Inoltre la zucca è ricchissima di acqua, che la rende facilmente digeribile, e di fibre, che favoriscono una regolare funzionalità intestinale. 1. Quali sono gli abbinamenti ideali? Spesso la si trova in ricette con ingredienti dal sapore deciso e piuttosto ricchi di grassi, come per esempio il gorgonzola o anche il latte, che la zucca, con la sua punta di dolce, contrasta felicemente. Questo tipo di abbinamento è consigliato anche dal punto di vista nutrizionale, perché i grassi e condimenti a cui si accompagna favoriscono l’assorbimento delle vitamine liposolubili e dei carotenoidi, mentre le fibre che la zucca contiene abbondanti ne riducono l’assorbimento. 2. E non pesa troppo sulla dieta? No, perché la zucca ha solo 18 calorie per etto e procura un senso di sazietà abbastanza significativo. 3. La buccia così dura la preserva? Nel terreno, secondo alcuni, la zucca sarebbe più protetta di altri ortaggi dagli agenti inquinanti. In cucina, cuocerla con la buccia in forno invece che lessare la polpa ne preserva il sapore più integro, ma il betacarotene resiste alla cottura in ogni caso. 4. Gnocchi di zucca: vanno bene per i celiaci? Sì, purché nell’impasto non si usi farina di grano, ma solo polpa di zucca ed eventualmente farina senza glutine o di riso. Spettacoli, show cooking, laboratori, degustazioni, parate storiche e tanto altro: Cremona festeggia il suo storico dolce natalizio per una settimana. Oltre a divertirsi, si scoprono inaspettate ricette. Per chi arriva da Milano, è persino in servizio il treno d’epoca a vapore! • Festa del torrone di Cremona, 15-23 novembre 2014, www. festadeltorronecremona.it/2014/ e [email protected]. 148 Olycom, Stock Food A Cremona, gran gala del torrone Gianmarco Chieregato cucina cucina di Filippo La Mantia, oste e cuoco C i sono argomenti così familiari che quando decidi di raccontarli non sai da dove iniziare. Concentrandomi, penso che la polpetta, ma lo penseranno milioni di persone, sia una di quelle tipologie di cibo che non finiresti mai di mangiare. Uno dei miei piccoli sogni è proprio quello di aprire una “polpetteria”. Se ne possono fare moltissime varietà, ma comincia da questa: mischia mollica di pane, uova, pepe, prezzemolo, caciocavallo o pecorino, a piacere un paio di alici sott’olio. Forma le polpettine con le mani leggermente bagnate, per non farle attaccare al palmo. Immergile in un buon brodo di carne o vegetale per 5 minuti e servi. È un piatto sano, economico e nutriente. Le “originali”: di manzo Trito di manzo, un uovo, pinoli tostati e uvetta nera ammollata nel passito di Pantelleria, polvere di pistacchio, un pizzico di cannella e una spolverata di canestrato. Forma le polpettine e friggile. L’interno deve restare rosato e l’esterno croccante. In umido: anche con la pasta Dopo aver leggermente fritto qualsiasi tipo di polpetta, dalla cucina del cuoco alla tua Polpette: non finiresti mai di mangiarle Spaghetti con polpette al pomodoro: un ottimo piatto unico. immergila in una salsa di pomodoro e basilico e cuoci a fiamma bassa per 20 minuti. Ottime il giorno dopo e per una pasta piatto unico. Al baccalà: buone nel panino Prendi del baccalà dissalato e lessalo. Sfilaccialo e mischialo con prezzemolo, uvetta, pinoli, formaggio, pangrattato e due uova sbattute. Forma delle polpette, infarinale e friggile. Provale nel pane, con fettine di limone e pomodoro condito. Per chi osa di più... Mescola un trito misto di maiale e vitello con uova, zucchero, farina o granella di mandorle tostate, una toma dolce, latte e pangrattato. Forma le polpette, passale nella farina e friggile. In un tegamino, prepara una crema pasticciera al cacao, sistemaci le polpette e servile tiepide. Il libro evento la nutrizionista Vicepresidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare di Evelina Flachi Tonde e sfiziose fanno magie Le polpette sono un magnifico jolly per accontentare tutti: onnivori, vegetariani, vegani. E per far mangiare ortaggi e legumi anche a chi non li gradisce. Ci abituano a nuovi sapori e sono, in ogni caso, un ottimo strumento per variare il menu. Se “confezionate” in maniera equilibrata e completa (carboidrati, proteine, verdure), possono fornire in un piatto solo tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno in un pasto. 1. Meglio fritte o al forno? Si può scegliere. In realtà la frittura ben fatta non è così pericolosa per la dieta: le polpette ben impanate col pangrattato vanno fritte in olio extravergine ben caldo, fanno subito la crosticina che le protegge dall’assorbimento dei grassi e poi vanno tolte prima che anneriscano. Si possono cuocere light anche in una padella antiaderente appena unta, oppure in umido, usando un brodo o un sugo con pochi grassi. 2. Altre precauzioni o trucchi? Non esagerare con sali e grassi nel mix degli ingredienti, utilizzare solo l’albume (che comunque fa da “collante”) nell’impasto invece dell’uovo intero se si hanno problemi di colesterolo, usare la farina di riso al posto del pangrattato o del pangrattato per celiaci. 3. Una polpetta light? La possiamo fare anche con i legumi, ma per rispettare la tradizione basta scegliere un mix di carne trita magra o di pollo, albume, verdure, un pizzico di parmigiano al posto del sale, un’erba aromatica, cottura al forno o in padella antiaderente. Dose: tre a testa. Dai crostini di bottarga alla crema di bufala di ricotta con miele: 85 ricette che incrociano l’arte italiana del gusto con la storia della Mozzarella di bufala campana Dop. Il libro festeggia i 10 anni di Obicà, il primo mozzarella bar aperto a Roma (ora sono 23, sparsi per il mondo). • Obicà. Mozzarella bar - Pizza e cucina, a cura di Silvio Ursini (Rizzoli, 38 euro). 128 Stock Food / Olycom Buon compleanno alla Bufala Dop Gianmarco Chieregato cucina di Filippo La Mantia, oste e cuoco dalla cucina del cuoco alla tua Il menu di stagione? Tanti ortaggi e amore Q ualche sera fa ero a cena da un amico e chef fantastico: Giancarlo Morelli. Mi porta, come entrée, un piatto composto solamente da verdure autunnali: broccolo, zucca, funghi, castagne cotti in maniera perfetta, conditi con olio fantastico. Ho avuto la percezione esatta di come la tecnica sana in cucina possa rendere felici i commensali: solamente ortaggi di stagione e amore per il proprio lavoro. Questo per dirvi che l’autunno deve portarci al mercato, dove troveremo tantissimi ortaggi. Da cuocere poi rispettando i diversi tempi di cottura, se occorre quindi separatamente per unirli solo nel finale del procedimento. Ecco due grandi piatti autunnali a base di ortaggi. Pasta coi broccoli alla siciliana Cuoci al dente un broccolo in acqua e zafferano leggermente salata e nel frattempo fai stufare in una padella un trito di castagne arrosto con uvetta, origano, succo di arancia, un pizzico di peperoncino, pinoli tostati e acciughe sott’olio, aggiungendo un goccio di olio buono e un cucchiaio di acqua di cottura del broccolo. Quando il broccolo è cotto aggiungilo nella Pasta con i broccoli, peperoncino e formaggio grattugiato. padella, mescola e lascia stufare per 20 minuti. Cuoci dei bucatini nell’acqua di cottura del broccolo, mantecali nel condimento e completa con una manciata di caciocavallo e di mollica tostata. Polletto, verdure e cuscus Rosola in un tegamino con un goccio di olio e un po’ di succo di limone un trito di sedano, capperi e olive, carote e patate a cubetti. Aggiungi polpa di pomodoro e cuoci per 10 minuti. Tosta le cosce in una padella a parte e poi uniscile al condimento, allunga con un cucchiaio di passito e cuoci per altri 20 minuti. Salta in padella della zucca affettata sottilissima con un goccio di olio e lasciala appassire per qualche minuto. Prepara il cuscus con semola integrale e un pizzico di cannella. Componi il piatto da portata con cuscus, coscette con le verdure e zucca. Appuntamenti golosi la nutrizionista Vicepresidente della Fondazione italiana per l’educazione alimentare di Evelina Flachi Anche se fa freddo, occhio alle calorie La temperatura scende e le vacanze sono un ricordo: ci rintaniamo in casa a mangiucchiare con gli amici per vincere freddo e stress e spesso si preparano ricette tipiche non troppo adatte a chi fa vita sedentaria. Ecco allora qualche consiglio per non esagerare e per mantenere una dieta equilibrata. 1. Qual è il rischio maggiore? L’assunzione di troppi grassi saturi e di calorie. Se ci concediamo i formaggi o carni grasse condite a pranzo, per cena mangiamo del pesce, ricco di grassi “buoni”. 2. Formaggi con le confetture: si può a fine pasto? Sarebbe meglio servirli come secondo piatto, preceduto o accompagnato da un piatto di verdure (per esempio una minestra). Le fibre contenute negli ortaggi modulano l’assorbimento di grassi saturi e zuccheri, con effetti benefici per l’organismo. 3. I secondi al forno sono più leggeri? Sì, se non si esagera con il condimento per la cottura. Del resto, si può anche evitare: basta foderare la teglia di carta antiaderente e adagiarvi il pesce o la carne (precedentemente marinati) e profumarli con limone o vino bianco e aromi vari. Nel caso del pollame, perché possa cuocere nel suo grasso, va bucherellata la pelle. Se non avete il forno, usate una teglia antiaderente sul fuoco, con lo spargifiamme, appoggiate la carne o il pesce su fettine di limone che la tengano sollevata dal fondo e cuocete con il coperchio, rosolando a fine cottura. Il meglio dell’enogastronomia lombarda trasforma Abbiategrasso (Milano) nella Capitale del Gusto, dal 28 al 30 novembre. Nel Quartiere fiera si va per l’esposizione e il ristorante di cucina lombarda, al Castello Visconteo per degustazioni e spettacoli, al Convento dell’Annunciata per la cultura, come la mostra-laboratorio Mangiarecongliocchi. • Abbiategusto, per orari e calendario eventi: www.abbiategusto.it. 142 Stock Food Lombardia: tre giorni di buon gusto