casa - maker di meraviglie
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Tra gli oggetti sullo scaffale USM, il pupazzo Toy disegnato da Antonio Marras, per una mostra-asta a favore di Telethon ideata da Limosani e il mock-up della sua installazione Acts per Viktor&Rolf ispirata a Magritte. A muro, opere di Estuardo Maldonado. | Ritratto Felice Limosani nel suo studio fiorentino (pag. acc. in alto). | Arte o gioco? Una carrellata di personaggi inventati da Limosani per vari brand (in basso). MAKER di meraviglie Nel suggestivo pensatoio di Felice Limosani, creatore di storie hi-tech. Per scoprire nuovi progetti e il back stage di successi e ricette di Francesca Santambrogio intervista Valentina Raggi foto Martin Müller L a sua storia narra che una giornalista gli disse: «Non ho capito esattamente cosa fa, ma complimenti perché lo fa benissimo». Con un azzardo, viene da dire che Felice Limosani produce Meraviglia. Dai capolavori dell’arte animati con proiezioni video ai gadget che resuscitano la nostra dimensione infantile, regalandoci un istante di pausa dal mondo ma facendoci immergere, al contempo e per contrappunto, in profonde riflessioni sul mondo. «Sono un digital storyteller, creo narrazioni utilizzando mouse e tastiera come attrezzi. Il mio lavoro è artigianalità, la cui etimologia fonde proprio arte e manualità», dice. Foggiano, per 20 anni è stato dj, poi nel boom della new economy si è inventato gli MMS, ha creato una start-up e ha proposto l’idea a Nokia. Da lì, la svolta. Lavori per i maggiori brand e istituzioni, da Adidas al museo del Louvre, da Coca-Cola all’UNESCO. «Mia madre era sarta e io in qualche modo faccio “sartoria digitale”, creo comunicazione su misura per i mecenati utilizzando i nuovi media». Per Expo 2015 cura Cibus in fabula, una collettiva di graffiti artist che creano murales sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, accanto a un video che ne narra la storia. «Una performance ibrida tra digitale e manuale che coinvolge i visitatori tramite una App». Le opere saranno portate poi in mostra in giro per il mondo. A Firenze, invece, tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio firma Magnificent, una straordinaria fiaba-installazione sulla Bellezza che anima le grandiose opere rinascimentali del museo, dall’Uomo vitruviano di Leonardo al David di Donatello, con la voce narrante di Andrea Bocelli. Tutto ciò lo racconta ospitandoci nel suo “pensatoio” (uno studio è poco segue ›› PEOPLE | 112 | GRAZIACASA | MAGGIO2015 | Il pensatoio “Felice” Sul tappeto di Emilio Pucci, tavolo disegnato da Limosani in Corian® e acciaio, sedie Aluminium Chair (Vitra), lampada Arco (Flos). Tra gli oggetti sullo scaffale USM, il pupazzo Toy disegnato da Antonio Marras, per una mostra-asta a favore di Telethon ideata da Limosani e il mock-up della sua installazione Acts per Viktor&Rolf ispirata a Magritte. A muro, opere di Estuardo Maldonado. | Ritratto Felice Limosani nel suo studio fiorentino (pag. acc. in alto). | Arte o gioco? Una carrellata di personaggi inventati da Limosani per vari brand (in basso). Maker di meraviglie Nel suggestivo pensatoio di Felice Limosani, creatore di storie hi-tech. Per scoprire nuovi progetti e il back stage di successi e ricette di Francesca Santambrogio intervista Valentina Raggi foto Martin Müller L a sua storia narra che una giornalista gli disse: «Non ho capito esattamente cosa fa, ma complimenti perché lo fa benissimo». Con un azzardo, viene da dire che Felice Limosani produce Meraviglia. Dai capolavori dell’arte animati con proiezioni video ai gadget che resuscitano la nostra dimensione infantile, regalandoci un istante di pausa dal mondo ma facendoci immergere, al contempo e per contrappunto, in profonde riflessioni sul mondo. «Sono un digital storyteller, creo narrazioni utilizzando mouse e tastiera come attrezzi. Il mio lavoro è artigianalità, la cui etimologia fonde proprio arte e manualità», dice. Foggiano, per 20 anni è stato dj, poi nel boom della new economy si è inventato gli MMS, ha creato una start-up e ha proposto l’idea a Nokia. Da lì, la svolta. Lavori per i maggiori brand e istituzioni, da Adidas al museo del Louvre, da Coca-Cola all’UNESCO. «Mia madre era sarta e io in qualche modo faccio “sartoria digitale”, creo comunicazione su misura per i mecenati utilizzando i nuovi media». Per Expo 2015 cura Cibus in fabula, una collettiva di graffiti artist che creano murales sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, accanto a un video che ne narra la storia. «Una performance ibrida tra digitale e manuale che coinvolge i visitatori tramite una App». Le opere saranno portate poi in mostra in giro per il mondo. A Firenze, invece, tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio firma Magnificent, una straordinaria fiaba-installazione sulla Bellezza che anima le grandiose opere rinascimentali del museo, dall’Uomo vitruviano di Leonardo al David di Donatello, con la voce narrante di Andrea Bocelli. Tutto ciò lo racconta ospitandoci nel suo “pensatoio” (uno studio è poco segue ›› 114 | GRAZIACASA | MAGGIO2015 PEOPLE | MAKER DI MERAVIGLIE Arte architettonica Sospeso è un’architettura liquida creata da Limosani per il lifestyle store White Gallery di Roma nel 2011 (foto sopra): la scritta White, in lettere di plexiglass, era legata da 36 metri di nylon e illuminata da neon. Cibus in fabula (sotto) è la performance curata dal creativo a Expo 2015. Sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, 13 graffiti artist si succedono nel realizzare un “wall” ispirato al cibo, mentre alcuni video narrano il concept dell’installazione (nell’immagine Communicating Vessels, l’opera ispirata all’agricoltura di Agostino Iacurci). Magnificent (in basso) è, invece, un racconto sulla bellezza umana di ogni tempo: tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze alcune proiezioni animano i capolavori del Rinascimento, con la voce narrante di Andrea Bocelli (fino a fine ottobre). Luce&poesia Final Touch (nelle foto a lato) è la video installazione con oggetti tridimensionali in movimento, simili a vetro soffiato, che creano giochi di colori e trasparenze. La colonna sonora è realizzata con i canti di oltre 100 insetti su cui la London Sinfonietta ha eseguito uno spartito alla Royal Festival Hall di Londra. L’opera è stata presentata alla Fondazione Mies van der Rohe di Barcellona, poi alla Sketch Gallery di Londra e approda nel nuovo ristorante Oste e Cuoco di Filippo La Mantia a Milano. Con Luci e Ombre (nelle foto sopra), per il Gruppo 24 Ore nel 2012, proietta nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze giochi luminosi con il video mapping in 3D e con un raggio laser collega il campanile di Giotto, la Basilica di Santa Croce, la torre di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere. più in là), in un palazzo nobile accanto al Duomo di Firenze con una vista sorprendente. Che si fa meraviglia una volta saliti sul terrazzo, che domina la città dal centro alle colline, in un tracciato che va dritto al cuore. «Sono molto sensibile all’atmosfera, alle vibrazioni di un luogo. Faccio come i cani, per i quali un posto non vale l’altro per fermarsi. E dieci anni fa ho scelto questo». Il layout è quello di un appartamento. Una scatola bianca che gioca con presenze ipercromatiche. Gli scaffali di USM, la lampada Arco, le Aluminium chair degli Eames, icone in colori neutri, risaltano a contrasto con un grande tappeto di Emilio Pucci, un esercito di prodotti che portano la sua firma, quadri fatti a UniPosca, foto d’autore… tutti in toni accesi. A donare un’anima “office” al luogo sono i tavoli, tanti e ovunque: «Sono la mia passione», confessa il creativo, che ne ha disegnato uno, come suoi sono i particolari termosifoni a terra. E c’è anche una cucina: «Qui sono banditi microonde e panini. Le riunioni più importanti le faccio davanti a una pasta. I piatti sono un attrezzo del mestiere del dj oltre che del cuoco», aggiunge ricordando una performance che fece con lo chef Filippo La Mantia tra musica e menu. E poi ci regala la sua ricetta dei “Fusilli alla vecchio Felix”: capperi di Pantelleria, pomodori ciliegino, peperone giallo, prezzemolo, basilico, aglio, limone e peperoncino. In conclusione, cosa fai Limosani? «Design thinking. Ossia estetica pragmatica, fantasia e concretezza. Ho la testa per aria ma i piedi piantati più che per terra, nel cemento». ●● 114 | GRAZIACASA | MAGGIO2015 PEOPLE | Maker di meraviglie Arte architettonica Sospeso è un’architettura liquida creata da Limosani per il lifestyle store White Gallery di Roma nel 2011 (foto sopra): la scritta White, in lettere di plexiglass, era legata da 36 metri di nylon e illuminata da neon. Cibus in fabula (sotto) è la performance curata dal creativo a Expo 2015. Sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, 13 graffiti artist si succedono nel realizzare un “wall” ispirato al cibo, mentre alcuni video narrano il concept dell’installazione (nell’immagine Communicating Vessels, l’opera ispirata all’agricoltura di Agostino Iacurci). Magnificent (in basso) è, invece, un racconto sulla bellezza umana di ogni tempo: tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze alcune proiezioni animano i capolavori del Rinascimento, con la voce narrante di Andrea Bocelli (fino a fine ottobre). Luce&poesia Final Touch (nelle foto a lato) è la video installazione con oggetti tridimensionali in movimento, simili a vetro soffiato, che creano giochi di colori e trasparenze. La colonna sonora è realizzata con i canti di oltre 100 insetti su cui la London Sinfonietta ha eseguito uno spartito alla Royal Festival Hall di Londra. L’opera è stata presentata alla Fondazione Mies van der Rohe di Barcellona, poi alla Sketch Gallery di Londra e approda nel nuovo ristorante Oste e Cuoco di Filippo La Mantia a Milano. Con Luci e Ombre (nelle foto sopra), per il Gruppo 24 Ore nel 2012, proietta nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze giochi luminosi con il video mapping in 3D e con un raggio laser collega il campanile di Giotto, la Basilica di Santa Croce, la torre di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere. più in là), in un palazzo nobile accanto al Duomo di Firenze con una vista sorprendente. Che si fa meraviglia una volta saliti sul terrazzo, che domina la città dal centro alle colline, in un tracciato che va dritto al cuore. «Sono molto sensibile all’atmosfera, alle vibrazioni di un luogo. Faccio come i cani, per i quali un posto non vale l’altro per fermarsi. E dieci anni fa ho scelto questo». Il layout è quello di un appartamento. Una scatola bianca che gioca con presenze ipercromatiche. Gli scaffali di USM, la lampada Arco, le Aluminium chair degli Eames, icone in colori neutri, risaltano a contrasto con un grande tappeto di Emilio Pucci, un esercito di prodotti che portano la sua firma, quadri fatti a UniPosca, foto d’autore… tutti in toni accesi. A donare un’anima “office” al luogo sono i tavoli, tanti e ovunque: «Sono la mia passione», confessa il creativo, che ne ha disegnato uno, come suoi sono i particolari termosifoni a terra. E c’è anche una cucina: «Qui sono banditi microonde e panini. Le riunioni più importanti le faccio davanti a una pasta. I piatti sono un attrezzo del mestiere del dj oltre che del cuoco», aggiunge ricordando una performance che fece con lo chef Filippo La Mantia tra musica e menu. E poi ci regala la sua ricetta dei “Fusilli alla vecchio Felix”: capperi di Pantelleria, pomodori ciliegino, peperone giallo, prezzemolo, basilico, aglio, limone e peperoncino. In conclusione, cosa fai Limosani? «Design thinking. Ossia estetica pragmatica, fantasia e concretezza. Ho la testa per aria ma i piedi piantati più che per terra, nel cemento». ll