Kill Bill Vol. 1 - Scuola di Musical
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Kill Bill Vol. 1 - Scuola di Musical
Kill Bill Vol. 1 Scritto da Jacopo Siccardi Il film racconta la storia di Black Mamba (Uma Thurman), un’assassina addestrata che trama vendetta nei confronti delle ‘vipere mortali’, quattro killer, e del loro capo, Bill, colpevoli di avere ucciso suo marito, i parenti di quest’ ultimo e la sua bambina nel giorno del matrimonio. Per la verità i cinque hanno cercato di uccidere la stessa Black Mamba e il fantomatico Bill, figura misteriosa che dovrà attendere il secondo volume per avere un volto, le ha piantato un proiettile in testa. Miracolosamente la protagonista non muore, ma cade in coma per quattro anni, periodo che trascorre in ospedale visto che la polizia non era stata in grado di identificare amici o parenti. Svegliatasi di soprassalto la donna mette in ordine i mille frammenti dei suoi ricordi e dopo una fuga piuttosto rocambolesca dal centro medico comincia a pianificare la sua vendetta. Black Mamba si dirige ad Okinawa per contattare Hattoi Hanzo, un costruttore di spade, a cui chiede di forgiale una katana per poter intraprendere il suo viaggio di vendetta. Egli infatti è stato il forgiatore della spada di Bill. L’assassina intanto ha già individuato la prima vittima della sua lista. Si tratta di O-Ren Ishii, la regina del crimine di Tokyo. Le origini di O-Ren sono anch’esse contornate di sangue e violenza. Quando era ancora una bambina i suoi genitori sono stati uccisi da un gangster. La piccola però si era in fretta vendicata uccidendo a sua volta il gangster e in quel momento è iniziata la sua carriera da assassina. All’età di vent’anni era già una delle migliori killer al mondo, ora è la signora della malavita di Tokyo, ha il controllo totale sui boss ed è protetta da lottatori armati di spade e altre armi micidiali, gli 88 folli. Balck Mamba dopo aver ricevuto la spada da Hanzo sifida apertamente O-Ren e massacra da sola il piccolo esercito della criminale, uccidendo tutte le sue guardie del corpo a colpi di katana e arrivando ad uccidere la stessa O-Ren. Sophie Fatal, migliore amica, avvocato e luogotenente di O-Ren invece viene brutalmente torturata e mutilata da Black Mamba per ottenere tutte le informazioni utili a risalire alle attuali posizioni delle vipere mortali. Ottenuto ciò che le serve l’assassina abbandona la sua vittima davanti ad un ospedale. Tocca ora alla seconda della lista, Vernita Green. Quest’ultima non è più un’assassina, ha messo su famiglia e vive a Pasadena, in California. Anche in questo caso Black Mamba non pianifica troppo e affronta l’avversaria direttamente a casa sua, suonando il campanello della porta principale. Lo scontro che segue è interrotto dal rientro a casa della bambina di Vernita. La madre manda la piccola nella sua stanza e le ordina di rimanerci, fatto questo offre a Balck Mamba del caffè e le due cominciano a discutere sul dove e quando terminare il combattimento. Durante la conversazione però la Green cerca di sparare a tradimento all’antagonista che con una reazione fulminea la colpisce con il suo coltello da lancio. Vernita muore sul colpo. Recuperato il coltello e voltatasi, la killer vede che la bambina di quattro anni è 1/2 Kill Bill Vol. 1 Scritto da Jacopo Siccardi dietro di lei e che ha chiaramente visto tutto. Così prima di uscire di casa le dice che se vorrà vendicarsi, lei l’aspetterà. Commento Il film di per sé non inventa nulla, nonostante questo è un piccolo capolavoro grazie ad alcuni colpi di genio e trovate interessanti, soprattutto dal punto di vista registico che con un uso attento e mirato di canzoni e colonna sonora, un utilizzo dinamico del bianco e nero e l’inserimento di un anime come sequenza cronologica rendono il tutto ritmato e comprensibile. Il film nasconde diverse insidie, prima di tutto la trama: come spesso accade nelle opere di Tarantino non è riportata con ordine cronologico, ma viene presentata mediante un continuo uso di flash back, anche se la divisione in capitoli la rende perfettamente comprensibile allo spettatore. Un altro scoglio che il regista ha brillantemente superato è il massacro delle guardie del corpo di O-Ren da parte di Balck Mamba che dura quasi quindici minuti, un’eternità dal punto di vista cinematografico che con un montaggio ordinario risulterebbe non solo noiosa, ma addirittura insopportabile. La messa in campo di numerose telecamere, i giochi di luci e il montaggio movimentato ma perfettamente comprensibile rendono il combattimento avvincente. La recitazione non è il punto di forza dell’ opera. Con questo non è mia intenzione dire che sia mediocre, niente affatto, semplicemente la sceneggiatura stessa non offre occasioni agli attori per esibirsi in lunghi monologhi o scene in cui il dialogo la faccia da padrone, poiché è l’azione l’elemento principale. Le sottili emozioni dei personaggi devono aspettare il secondo volume per emergere pienamente, mentre in questa parte della storia sono un po’ appiattite, forse anche per la necessità di presentare allo spettatore una gran quantità di caratteri in rapida successione. Nonostante ciò Uma Thurman è l’attrice giusta per questo genere di film: grazie alla sua figura esile ed aggraziata in contrasto con i lineamenti duri del viso (spesso privo di trucco) il suo personaggio emerge con tutta la sua fragilità mista a determinazione incrollabile, rendendo gli atti di spietata crudeltà da killer professionista agghiaccianti ma nel contempo chiaramente necessari, spesso indispensabili anche all’occhio del pubblico, per il conseguimento del suo obiettivo, la vendetta. Titolo: Kill Bill 1 Anno: 2003 Nazione: USA Regia: Quentin Tarantino Interpreti: Uma Thurman, Lucy Liu, Vivica A. Fox, Daryl Hanna, Michael Madsen 2/2