valutazione ituc - tuac sul vertice g20 di los cabos

Transcript

valutazione ituc - tuac sul vertice g20 di los cabos
1 Premessa
2
Introduzione
alla
Dichiarazione dei Capi di
Stato
del
G20
(#1-9),
sezione prima sul sostegno
alla stabilità economica e
alla ripresa economica (#1019), Allegati e sezioni
conclusive (# 81-85)
3 Occupazione e Protezione
sociale (#20 - 25)
4 Commercio (#26 -31) e
Rafforzamento
dell'architettura finanziaria
internazionale (#32 - 35)
5 Riformare il settore
finanziario e promuovere
l'inclusione finanziaria (# 36
- 54)
6 Migliorare la sicurezza
alimentare e contrastare la
volatilità dei prezzi delle
materie prime (#55 – 62) ed
affrontare le sfide dello
sviluppo (# 63 - 68)
7 Promuovere la prosperità
di lungo periodo attraverso
una crescita verde ed
inclusiva (# 69 – 76) ed
intensificare la lotta contro
la corruzione (#77 - 80)
8
Allegato:
valutazione
sindacale
dei
risultati
operativi
della
terza
conferenza dei ministri del
lavoro e dell'occupazione
del G20 di Guadalajara, 17 –
18 maggio 2012
9 Sommario e sezione prima
(paragrafi # 1 - 7)
10 I Creare occupazione di
qualità e lavoro dignitoso (#8 17)
11II.Promuovere
l'occupazione giovanile (# 1820)
12 III crescita verde
inclusiva (# 21-25)
13 IV La via da seguire
ed
VALUTAZIONE ITUC - TUAC
VERTICE G20 DI LOS CABOS
SUL
18 – 19 GIUGNO 2012
Premessa
1. I Capi di Stato e di Governo del G20 si sono riuniti a Los Cabos in un
contesto di crescente crisi economica. La zona euro ed altre parti
dell'Europa sono in recessione. La crescita sta rallentando in modo
significativo in altre regioni e la disoccupazione sta aumentando ancora
una volta. I mercati finanziari in preda al panico continuano ad attaccare
molti governi per la loro gestione economica.
Un'indagine della
Confederazione Internazionale dei Sindacati, ITUC - CSI, resa nota alla
vigilia del Vertice, ha rilevato che soltanto uno su dieci degli intervistati
ritiene che le attuali politiche di austerità stiano funzionando. Dal settembre
2009, data del Vertice di Pittsburgh, la metà dei Capi di Stato e di Governo
del G20, eletti democraticamente, sono stati sostituiti.
2. In questo contesto, forse c'era solo da aspettarsi che il linguaggio della
Dichiarazione dei paesi del G20 di Los Cabos cambiasse parole, passando
dall'austerità e dai tagli al deficit alla crescita economica e creazione di
occupazione. Questo cambiamento è particolarmente evidente se
paragonato al linguaggio delle Dichiarazioni dei Vertici del G20 di Seul e di
Toronto del 2010.
3. La prima frase importante della dichiarazione (#2) afferma: “Siamo uniti
nella decisione di promuovere la crescita e l'occupazione”. Questa frase è
seguita da un riferimento alla necessità di “rafforzare la domanda e
ristabilire la fiducia” per creare “posti di lavoro di qualità” (# 5). La seconda
sezione importante della dichiarazione riguarda l'Occupazione e la
Protezione sociale (# 20-25).
4. Nonostante la priorità data ai “posti di lavoro di qualità” rimane la
domanda se questo porterà ad una conseguente efficace azione per
ridurre la disoccupazione e far tornare le persone al lavoro.
5. I governi sembrano essere rimasti fatalmente intrappolati nella rete dei
mercati finanziari. Le sezioni della dichiarazione sui mercati finanziari si
limitano a ribadire gli impegni di lungo periodo in materia di
regolamentazione finanziaria, senza alcun cambiamento nel ritmo o nella
profondità delle azioni che andrebbero commisurate al danno che la
speculazione finanziaria continua a causare, in particolare nella zona euro.
1
6. A Los Cabos i dirigenti sindacali hanno mantenuto la loro pratica di
attivo impegno in incontri bilaterali con i Capi di Stato e di Governo del
G20, che hanno riguardato il presidente Fernandez de Kirchner
(Argentina), il cancelliere Merkel (Germania), il primo ministro Noda
(Giappone), il primo ministro Gilard (Australia), il presidente Putin (Russia)
e il presidente Van Rompuy (UE). In un primo e importante incontro
congiunto, ospitato dal presidente Calderon, i dirigenti di L20 e Business
20 si sono impegnati in una discussione informale con quasi la metà dei
Capi di Stato del G20, per discutere delle raccomandazioni prioritarie delle
parti sociali per il G20. La partecipazione del B20 e dell'L20 è stata
riconosciuta e apprezzata nella Dichiarazione dei Capi di Stato e di
Governo del G20 (#24).
7. Subito prima, il B20 e l'L20 hanno tenuto il loro secondo incontro
congiunto e hanno raggiunto un accordo in merito alla necessità di dare
priorità agli investimenti infrastrutturali (specialmente gli investimenti verdi
che consentono di creare posti di lavoro), all'inclusione dei giovani
aumentando progressivamente e notevolmente l'apprendistato di qualità, e
di lavorare per ridurre l'informalità nella forza lavoro.
8. I Capi di Stato e di Governo del G20 hanno approvato le conclusioni
della conferenza dei ministri del Lavoro e dell'Occupazione del G20 a
Guadalajara e hanno prolungato di un ulteriore anno il mandato della Task
Force del G20 sull'Occupazione, sebbene non abbiano confermato il
quarto incontro annuale dei ministri del Lavoro per il 2013, a causa, a
quanto pare, dell'opposizione della Russia a prendere impegni sei mesi
prima dall'assunzione della presidenza del G20. Una valutazione più
dettagliata dei risultati operativi della conferenza di Guadalajara è allegata
alla presente valutazione.
9. Dopo Los Cabos, esistono diversi percorsi per i sindacati per portare
avanti le loro priorità durante la presidenza russa nel prossimo anno,
anche attraverso i loro legami bilaterali con i governi del G20; la Task
Force del G20 sull'Occupazione; il processo del B20 ed L20; e, attraverso
il FNPR (Confederazione Sindacale della Russia), direttamente sulla
presidenza russa. Comunque, sono stati inviati segnali contraddittori da
parte degli sherpa russi e chiaramente ci saranno delle difficoltà per
promuovere l'agenda sindacale. I sindacati nei paesi del G20 dovranno
lavorare molto per formalizzare i loro avanzamenti in termini di accesso e
per mantenere alta la pressione a favore di una vera azione collettiva del
G20 sull'economia globale.
Introduzione alla dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo
del G20 (# 1-9), sezione prima sul sostegno alla stabilità
economica e alla ripresa economica (#10-19), Allegati e
sezioni conclusive (# 81-85)
10. La prima frase importante della Dichiarazione di Los Cabos afferma
che i Capi di Stato e di Governo “sono uniti nella decisione di promuovere
la crescita e l'occupazione” (#2) e la Dichiarazione continua esprimendo
preoccupazione per la vulnerabilità dell'economia globale. I Capi di Stato e
di Governo “lavoreranno insieme per rafforzare la domanda...al fine di
creare posti di lavoro di alta qualità e opportunità per tutti i cittadini” (#5).
2
11. I Capi di Stato e di Governo fanno riferimento alla “attuazione
dell'agenda di riforme strutturali e regolamentari” (#7) ed adottano il “Piano
d'Azione per la Crescita e l'Occupazione” (#5 e appendice). Il Piano
d'Azione di Los Cabos “integra ed estende il Piano d'Azione di Cannes”
(primo paragrafo del Piano d'Azione di Los Cabos) e sottolinea
l'importanza di affrontare la crisi del debito sovrano e di sostenere la
domanda. Tuttavia, in una preoccupante presentazione delle tensioni nel
G20, nello stesso momento in cui si riconosce la necessità di sostenere la
domanda si ribadiscono gli impegni di Toronto, che includono il 50% di
riduzione dei deficit di bilancio entro il 2013 (pagina 1 del Piano, terzo
punto, anche nella Dichiarazione dei Capi di Stato, # 12). Il Piano d'Azione
di Los Cabos afferma che se le condizioni economiche dovessero
deteriorarsi ulteriormente, allora nove paesi membri del G20 che
dispongono di un sufficiente margine di bilancio per agire, tra cui gli Stati
Uniti, la Cina e la Russia “coordineranno ed attueranno ulteriori misure a
sostegno della domanda” (Piano, # 5 e nella Dichiarazione dei Capi di
Stato, # 12). Rimane la domanda “perché attendere?” Nel medio periodo,
mentre i deficit di bilancio saranno ridotti, le economie emergenti come la
Cina e il Brasile “metteranno in atto ulteriori misure per aumentare il
consumo interno” (Dichiarazione, # 16), nel caso della Cina, significherà
anche che la Cina “permetterà alle forze del mercato di svolgere un ruolo
maggiore nel determinare i movimenti del Renminbi (RMB)” (#16).
12. Il Piano d'Azione di Los Cabos continua ad elencare una serie di
misure nazionali adottate a Cannes, che sottolineano, in particolare, la
riforma dei mercati del lavoro (si veda la penultima pagina del Piano
d'Azione), e che comprendono le politiche per aumentare la flessibilità
salariale, decentrare la decisione sui salari, cunei fiscali e benefit più bassi,
gli impegni assunti da alcuni paesi per migliorare l'istruzione, la formazione
e lo sviluppo delle competenze. Viene fornito, seguendo le stesse linee
elaborate per i Vertici del G20 di Seul e di Cannes, un compendio di 56
pagine relativo ai nuovi impegni politici. L'allegato al Piano è costituito dal
“Quadro di valutazione delle responsabilità di Los Cabos” che intende
fornire una base informativa alle discussioni di peer review con analisi
obiettive del FMI, dell'OCSE, del FSB, della Banca Mondiale, dell'OIL,
dell'UNCTAD e del WTO. La valutazione afferma che i progressi relativi
“alle riforme strutturali sono stati contraddittori e [che] è necessaria
un'ambizione più grande per attuare riforme che possano avere un
maggiore impatto”.
13. La Dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo del G20 si conclude
con gli stessi che descrivono il G20 come “un nuovo paradigma della
cooperazione multilaterale “ con un “carattere flessibile” (#81). Accolgono
con favore l'“ampio coinvolgimento ” di L20 e B20, Youth 20 e Think 20
(#83) e il contributo delle otto organizzazioni internazionali, tra cui l'OIL
(#84), prima di incontrarsi nuovamente a San Pietroburgo sotto la
presidenza russa (#85). Sulla base delle osservazioni formulate dagli
sherpa russi, resta inteso che il vertice del G20 del prossimo anno è
previsto per il 5 settembre 2013.
14. Vale la pena notare alcune tendenze potenzialmente importanti nella
Dichiarazione di Los Cabos per quanto riguarda i riferimenti alle diverse
istituzioni.
15. Viene fatto riferimento al B20 in tre specifici contesti, oltre al paragrafo
24, dove si fa riferimento a B20 insieme a L20: i loro contributi sull'
3
“incremento sostenibile della produttività agricola” (#56), l'Alleanza di
Azione per la Crescita Verde (#72), e il “continuo impegno del B20 nella
lotta contro la corruzione” (#78). Tuttavia, non vi è alcun riferimento alle
richieste di L20 sull'occupazione giovanile e sulle altre priorità del G20.
16. Si fa riferimento all'OIL per due volte: relativamente al rapporto OIL –
OCSE – FMI - Banca Mondiale su “Rafforzare i posti di lavoro e gli
standard di vita nei paesi del G20” (#21)1, e in generale per il loro
contributo al processo del G20 insieme a “Nazioni Unite, FMI, Banca
Mondiale, OMC, FSB, OIL, FAO e OCSE, come anche alla società civile”
(#94). Si fa riferimento all'OCSE per 12 volte, oltre ai due punti in cui l'OIL
è nominato: commercio e investimento (#28), “la rilevanza delle catene del
valore a livello globale e regionale” (#29), “lo sviluppo dei mercati
obbligazionari di valuta locale” (#35), lo scambio di informazioni nel settore
fiscale (#48), “le Strategie nazionali per l'educazione finanziaria” e la
Protezione del consumatore di prodotti finanziari (#52), “la necessità per
donne e giovani di ottenere l'accesso ai servizi finanziari e all'educazione
finanziaria” (#53), la crescita verde e lo sviluppo sostenibile (#73), e il
Gruppo di Lavoro contro la Corruzione (#78).
17. Il processo di Valutazione Reciproca (MAP) concordato nel Vertice di
Pittsburgh non viene menzionato neanche nel Piano d'Azione e sembra
che sia stato superato dal “Quadro di valutazione delle responsabilità di
Los Cabos”, che , in sostanza, ricopre la stessa materia.
Occupazione e protezione sociale (#20-25)
18. La sezione sull'occupazione e protezione sociale approva le
conclusioni di Guadalajara (#20), chiede “posti di lavoro con diritti del
lavoro, la copertura della previdenza sociale e un reddito dignitoso” ed
estende di un anno il mandato della Task Force del G20 sull'occupazione.
Sostiene, però, le “riforme strutturali” come strumento per sollevare la
crescita economica, nel cui contesto deve essere preso in considerazione
il Piano d'Azione per la crescita e l'occupazione di Los Cabos (si veda
sopra).
19. I Capi di Stato del G20 riconoscono l'importanza di istituire una
protezione sociale di base decisa a livello nazionale, chiedono una
cooperazione tra le agenzie per fare questo e alle organizzazioni
internazionali di aiutare ad “individuare le opzioni politiche con i paesi a
basso reddito” a tale fine (#22). Un intero paragrafo viene dedicato
all’ampliamento delle opportunità economiche per le donne e al
conseguimento dell'uguaglianza di genere, che include “stipendi e salari,
trattamento sul posto di lavoro” (#23) a cui viene dato molto più spazio che
in qualsiasi altra precedente dichiarazione del G20.
20. I ministri del Lavoro sono invitati a “esaminare i progressi compiuti in
merito a questa agenda” (#24), una frase che può aiutare a convincere la
presidenza russa del G20 a tenere il quarto incontro dei ministri del
Lavoro. Come è stato detto precedentemente, i Capi di Stato “accolgono
con favore le consultazioni con le parti sociali” e “apprezzano il contribuito
di B20 e L20 al processo del G20” (#24).
_________________________________
1
Purtroppo il rapporto congiunto non tiene conto della revisione del 2006 della Strategia
per l'occupazione del 1994 dell'OCSE e accusa la dualità del mercato del lavoro nella
legislazione sulla protezione del lavoro, sostenendo in tal modo l'indebolimento di
questo tipo di protezione.
4
Commercio (#26 - 31) e Rafforzamento dell'architettura
finanziaria internazionale (#32 - 35)
21. I paragrafi sul commercio (#26-31) ribadiscono gli impegni oramai
familiari a resistere al protezionismo e a sostenere il lavoro di monitoraggio
dell'OMC, OCSE e dell'UNCTAD. Chiedono un “lavoro per concludere il
ciclo dei negoziati di Doha, compresi i risultati in aree specifiche dove è
possibile realizzare dei progressi” (#30).
22. I Capi di Stato e di Governo accolgono il fermo impegno ad aumentare
le risorse disponibili del FMI” (#32), ad attuare le riforme concordate sulle
quote nel FMI e a completare la prossima revisione generale delle quote
entro gennaio del 2014, in modo che i paesi in via di sviluppo dinamici
siano meglio rappresentati (#33). C'è un accordo per migliorare in modo
significativo la cornice di sorveglianza (#33), e questo si riferisce
probabilmente al nuovo Quadro di valutazione delle responsabilità di Los
Cabos per i paesi del G20, e non alla sorveglianza regolare del FMI su tutti
i suoi membri.
Riformare il settore finanziario e promuovere l'inclusione
finanziaria (# 36 - 54)
23. Nonostante la lunghezza del capitolo riguardante la riforma finanziaria
(#36-47), i paradisi fiscali (#48), il riciclaggio del danaro [#49), l'educazione
e l'inclusione finanziaria (#50-54) non c'è molto di nuovo in quanto è stato
concordato a Los Cabos. Per lo più, i Capi di Stato e di Governo
“accolgono con favore”, “ribadiscono”, “riaffermano” o “riconoscono”
l'attuazione di misure concordate nei passati vertici del G20. Danno
l'impressione che manchi una leadership del G20 sulle questioni
finanziarie, lasciando i ministri delle Finanze del G20 e il Consiglio di
stabilità Finanziaria (FSB) su modalità “autopilotate”. La copertura del
Piano d'Azione del FSB 2, che è stato redatto nell'aprile del 2009 nello
“storico” vertice del G20 di Londra , è davvero estesa e la sua attuazione
costituisce una priorità. Eppure, le questioni centrali come la tassazione
del settore finanziario, sia l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni
Finanziarie (FTT) in Europa, o i prelievi sulle banche e la Tassa sulle
attività finanziarie (FAT) di ispirazione FMI, e le misure strutturali per
dividere le grandi banche che sono “troppo grandi per fallire”, vengono
ancora ignorate dai ministri delle Finanze del G20 e dal FSB, e, quindi, dai
Capi di Stato e di Governo del G20.
24. La regolamentazione dei prodotti derivati over-the-counter (OTC) è in
cima alla lista del Piano di Azione del Consiglio di Stabilità Finanziaria. I
Capi di Stato hanno ribadito l'impegno che tutti i contratti dei prodotti
derivati OTC standardizzati dovranno essere negoziati in borsa, o almeno
compensati attraverso le contro parti centrali entro la scadenza della fine
2012. Secondo il recentissimo “rapporto di valutazione” 3 del FSB si rende
necessario un “considerevole lavoro aggiuntivo” per rispettare la scadenza.
Lo stesso si può dire della progettazione dei piani di emergenza per la
“ripresa e la risoluzione” entro la fine del 2012 per ciascuna delle 29
banche individuate come troppo grandi per fallire, le Istituzioni finanziarie
di Rilevanza Sistemica (SIFI) (#41), il quadro di valutazione del FSB
afferma che “è necessario ancora molto lavoro” in quest'area.
________________________
2
3
http://www.financialstabilityboard.org/publications/r_120619a.pdf
http://www.financialstability.org/publications/r_120619b.pdf
5
25. Altri elementi che si riferiscono al Piano d'Azione del FSB
sono:”Basilea II, 2.5 e III” (#40), gli standard del FSB per le compensazioni
dei banchieri e degli operatori commerciali (#40), e l'allargamento del
quadro delle Istituzioni Finanziarie di Rilevanza Sistemica (SIFI) alle
compagnie assicurative e agli istituti non bancari” (#42). I Capi di Stato e di
Governo chiedono un “processo accelerato” per migliorare la trasparenza
e la concorrenza tra le agenzie di rating del credito (#43), convergenza
degli standard contabili (#43) e vigilanza del sistema bancario ombra
(#42). Accolgono con favore il lavoro realizzato dal FSB in merito alla
creazione di un sistema identificatore delle entità giuridiche a livello
globale (LEI), una specie di “codice a barra” che consentirebbe la
tracciabilità di tutte le istituzioni finanziarie e delle transazioni in tutto il
mondo (#44), il lavoro del FMI e della Banca Mondiale per aiutare ad
attenuare “le potenziali conseguenze involontarie” delle suddette riforme
per le economie dei paesi emergenti e dei paesi in via di sviluppo (#45) e
la riforma della governance dello stesso Consiglio di Stabilità Finanziaria
(#46).
26. In merito all'evasione fiscale (#48) c'è un utile promemoria di 13
giurisdizioni che continuano a non rispettare l' “efficace attuazione” degli
standard del Forum guidato dall'OCSE sulla trasparenza fiscale 4 (Fase 2).
Viene riconosciuto il lavoro dell'OCSE per sviluppare lo scambio
automatico di informazioni tra le autorità 5, come gli standard rivisitati della
Task Force per l'Azione Finanziaria (FATF 6) e l'iniziativa per individuare e
monitorare “le giurisdizioni ad alto rischio che presentano carenze
strategiche in materia di riciclaggio di danaro e finanziamento del
terrorismo” (#49). Si fa riferimento a varie iniziative sull'inclusione
finanziaria. I Capi di Stato e di Governo del G20 approvano la “Partnership
globale per l'inclusione finanziaria” 7 ed il suo lavoro sul finanziamento
delle Piccole Medie Imprese, sulla protezione del consumatore e
sull'alfabetizzazione sui fenomeni finanziari (#50-51), la Rete
Internazionale parallela guidata dall'OCSE sull'educazione finanziaria e i
Principi di Alto Livello sulle Strategie nazionali per l'educazione finanziaria 8
e l'attuazione del Piano d'Azione della Task Force del G20/OCSE sulla
protezione del consumatore di prodotti finanziari 9 (#52-54).
__________________________
4
www.oecd.org/tax/transparency 11 giurisdizioni non sono passate alla 2 Fase
(Botswana, Brunei, Costa Rica, Guatemala, Libano, Liberia, Panama, Trinidad e
Tobago, Emirati Arabi Uniti, Uruguay e Vanuatu); 2 stati sono passati alla Fase 2 in
maniera condizionata (Svizzera e Liechtenstein). http://www.oecd.org/dataoecd/19/8/50630814.pdf
5
http://www.oecd.org/dataoecd/19/9/50630916.pdf
6
http://www.fatf-gafi.org/
7
http://www.gpfi.org/
8
http://www.oecd.org/dataoecd/23/34/50641407.pdf
9
http://www.oecd.org/dataoecd/58/26/48892010.pdf
6
Migliorare la sicurezza alimentare e contrastare la volatilità
dei prezzi delle materie prime (#55 – 62) ed affrontare le sfide
dello sviluppo (# 63 - 68)
27. I Capi di Stato e di Governo del G20 esprimono preoccupazione per la
sfida di aumentare la produzione agricola al fine di soddisfare la
popolazione mondiale in crescita (#56) e si impegnano nelle diverse
iniziative a livello globale in materia. Riconoscono gli effetti negativi della
volatilità dei prezzi delle materie prime e chiedono ai ministri delle Finanze
di informare nel 2013 in merito alle misure per facilitare il buon
funzionamento dei mercati delle materie prime, alla luce dell'impegno di
evitare abusi nei mercati finanziari delle materie prime, compresi gli OTC,
e rafforzare l'intervento dei poteri da parte dei regolatori del mercato (#61).
28. I Capi di Stato e di governo si impegnano a realizzare gli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio (MDG) ed oltre (#63), accolgono con favore
l'attenzione del Gruppo di lavoro per la sicurezza alimentare, l'infrastruttura
e la crescita verde inclusiva (#64) e sottolineano l'importanza di sviluppare
l'infrastruttura pubblica e privata (#65). Accolgono con favore il
Partenariato globale per un'efficace cooperazione allo sviluppo lanciato a
Busan nel dicembre del 2011 (#76).
Promuovere la prosperità di lungo periodo attraverso una
crescita verde inclusiva (# 69 – 76) ed intensificare la lotta
contro la corruzione (#77 - 80)
29. Vengono sottolineate le potenziali sinergie tra la crescita economica, la
tutela ambientale e l'inclusione sociale (#69). I Capi di Stato e di governo
“ribadiscono l'impegno a combattere il cambiamento climatico ...ad attuare
pienamente i risultati di Cancun e di Durban e a lavorare con il Qatar...per
raggiungere un risultato di successo ed equilibrato nella 18^ Conferenza
delle Parti delle Nazioni Unite, COP-18” (#71). Apprezzano l'insieme di
strumenti volontari del Gruppo di Lavoro sullo Sviluppo per le opzioni
politiche a favore di una crescita verde inclusiva, come anche l'Alleanza di
Azione per la crescita verde del B20 e il rapporto OCSE/Banca
Mondiale/Nazione Unite sulla crescita verde. I Ministri delle Finanze sono
chiamati a relazionare entro il prossimo vertice sui progressi per rispettare
“l'impegno [del G20] a razionalizzare e ad eliminare progressivamente i
sussidi inefficienti ai combustibili fossili che incoraggiano un consumo
inutile nel medio periodo, provvedendo, nel contempo, un aiuto mirato ai
più poveri” (#74).
30. Il mandato del Gruppo di Lavoro del G20 contro la corruzione è
prorogato fino alla fine del 2014 e il Gruppo viene invitato a preparare un
piano d'azione generale e un secondo rapporto di monitoraggio perché
siano adottati dagli sherpa entro la fine del 2012. I Capi di Stato e di
Governo del G20 si impegnano a ratificare e ad attuare pienamente la
Convenzione ONU contro la corruzione e a collaborare con il Gruppo di
Lavoro OCSE sulla corruzione, e accolgono con favore il lavoro del B20
sulla lotta contro la corruzione.
7
Allegato: valutazione sindacale dei risultati operativi della
terza conferenza dei Ministri del Lavoro e dell'Occupazione
del G20 di Guadalajara, 17 – 18 maggio 2012 10
Sommario e prima sezione (paragrafi #1-7)
1. Le conclusioni della 3^ conferenza dei ministri del Lavoro del G20 sono
in generale apprezzate. Sottolineando la profondità della crisi e la crescita
della disoccupazione che il G20 sta affrontando e la necessità di creare
posti di lavoro di qualità, le conclusioni forniscono un quadro d'azione che
permette la creazione di posti di lavoro di qualità, posti di lavoro verdi e
posti di lavoro per i giovani. Tuttavia, la loro attuazione richiede un
cambiamento di priorità non solo da parte dei Ministri del Lavoro, ma
anche dei Ministri delle Finanze, così come un cambiamento della volontà
politica dei Capi di Stato e di Governo del G20. La priorità centrale per i
governi del G20 ora deve essere attuare gli impegni e costruire a livello del
G20 una vigilanza sulla loro attuazione.
2. La sezione di apertura delle conclusioni sottolinea, inoltre, il ruolo del
dialogo sociale (#4). I ministri si impegnano a dare continuità alle
consultazioni con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro:
“Accogliamo con favore il contributo e l'intervento delle organizzazioni dei
lavoratori e datori di lavoro al processo del G20 in materia di lavoro e
occupazione. Come affermato nella Dichiarazione OIL sulla Giustizia
Sociale per un’Equa Globalizzazione, il dialogo sociale all'interno e
attraverso le frontiere è rilevante per raggiungere soluzioni e costruire la
coesione sociale e lo stato di diritto. A tale riguardo, continueremo a
mantenere regolari consultazioni con le parti sociali nell'ambito del
processo degli incontri dei Ministri del Lavoro e dell'Occupazione del G20”
(#17). Alla fine delle conclusioni i ministri affermano: “Riconosciamo
l'importanza di un dialogo sociale inclusivo, diversificato e costruttivo
durante la presidenza messicana del G20. A tale riguardo, apprezziamo gli
incontri di L20 e B20 che si stanno tenendo nel 2012” (#32). Questo
fornisce ai sindacati una base di credibilità sulla quale rafforzare il
ruolo di L20 durante la presidenza russa del G20 e oltre.
I. Creare occupazione di qualità e lavoro dignitoso (#8 -17)
Le conclusioni sottolineano diverse volte l'importanza dell'occupazione
e di posti di lavoro di “qualità”, con particolare riferimento al contrasto
all'informalità, chiedendo, ad esempio, “la creazione di maggiori posti di
lavori di qualità nel settore formale, con salari dignitosi e una copertura
della previdenza sociale” (#8). I ministri concordano sulla necessità di
“elaborare e attuare politiche volte ad aumentare la partecipazione nel
mercato del lavoro formale” per “aiutare la transizione dal settore informale
a quello formale” (#13). Le conclusioni della Task Force per l'occupazione
chiedono: “Sostenere un dialogo con le parti sociali per sviluppare
soluzioni tripartite al fine di ridurre la prevalenza del settore informale” (TF
#8). Questo aiuterà nel prossimo dialogo con il B20.
3.
________________________
10
www.g20mexico.org/images/stories/docs/g20/conclu/Conclusions_Labor_Meeting_Gu
adalajara_2012.pdf
8
4. I ministri del G20 continuano ad affermare l'importanza dei sistemi di
protezione sociale, chiedendo “di migliorare la cooperazione con il Gruppo
di Lavoro sullo Sviluppo del G20 per aiutare i paesi in via di sviluppo nella
capacity building per realizzare una protezione sociale di base stabilita a
livello nazionale” (#12). I ministri apprezzano “il coordinamento, la
cooperazione e la condivisione della conoscenza tra le organizzazioni
internazionali” e “la cooperazione che ha avuto luogo tra l'OIL e il FMI, in
collaborazione con altre organizzazioni internazionali, in materia di
sostenibilità della protezione sociale di base e incoraggiano la sua
continuazione” (#12). Queste sono aree per un seguito da parte dei
sindacati sull'attuazione della raccomandazione OIL 202 (2012) sulla
protezione sociale di base.
5. I Ministri del Lavoro ribadiscono l'importanza del pieno rispetto dei diritti
fondamentali dei lavoratori e il sostegno alle Dichiarazioni OIL del 1998 e
del 2008 (#15). I ministri “ribadiscono il sostegno alla consultazione delle
organizzazioni multilaterali con mandato in materia di occupazione e
politica sociale per valutare, se del caso, l'impatto sociale delle politiche
economiche sostenute da altre organizzazioni internazionali” (#16).
Questo potrebbe fornire all'OIL l'opportunità per rafforzare la sua
voce nella definizione di programmi per la ripresa economica
promossi dal FMI, inclusi i programmi definiti con la Commissione
europea.
II. Promuovere l'occupazione giovanile (# 18-20)
6. I ministri sottolineano la necessità di contrastare la disoccupazione
giovanile e riconoscono il lavoro della Task Force del G20 sull'occupazione
le cui raccomandazioni saranno “prese in considerazione, adeguate alle
situazioni e alle esigenze del paese” (#20). Sono state evidenziate una
serie di proposte della Task Force, specialmente l'invito a “incoraggiare la
condivisione di esperienze per elaborare ed attuare programmi di
apprendistato ed esplorare le vie per identificare principi comuni nei paesi
del G20, facilitando il dialogo tra le parti sociali che ci hanno mostrato un
comune sentire per l'importanza degli apprendistati” (#20); la Task Force
stessa ha invitato le “parti sociali a fornire suggerimenti per sviluppare un
modello per i sistemi di apprendistato di qualità del G20” (TF#8). Questo
fornisce le basi per un follow-up concreto alla lettera congiunta L20 –
B20 per i Capi di Stato e di governo del G20 a Los Cabos.
7. In una sezione successiva i ministri chiedono alla Task Force di
continuare il suo lavoro sulla disoccupazione giovanile durante il resto
della presidenza messicana del G20, affermando che: “Dato il contributo
realizzato dalla Task Force del G20 sull'occupazione nell'ultimo semestre,
la incarichiamo a continuare ad esplorare le questioni legate alla
disoccupazione giovanile nel novembre 2012, come richiede il presente
mandato. La incarichiamo, inoltre, ad aggiornare le conclusioni e il Forum
sulle buone pratiche” (#30). Questo dà alla presidenza messicana il
mandato, lavorando con potenziali ospiti volenterosi, come il governo
francese, a sponsorizzare la cooperazione e ulteriori incontri della
Task Force nei prossimi mesi.
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III. Crescita verde inclusiva (# 21-25)
8. I ministri del G20 sottolineano l'importanza della crescita verde, inclusi i
programmi di formazione per rispondere alle richieste di nuove
competenze, e come modo per “ridurre le disuguaglianze sociali e creare
lavoro dignitoso” (#21). Affermano che “si rende necessaria la
cooperazione di alto livello tra i ministri, tra i diversi livelli di governo e
agenzie e con le parti sociali per incoraggiare la creazione di
un'occupazione di qualità collegata alla crescita verde inclusiva” (#21) e
che “il dialogo sociale dovrebbe contribuire a rendere verdi i posti di lavoro,
l’organizzazione del lavoro e i metodi di produzione” (#24).
IV. La via da seguire
9. I ministri “raccomandano i Capi di Stato e di Governo a rafforzare la
cooperazione tra i Ministri delle Finanze e del Lavoro del G20 sui legami
tra la crescita economica e l'occupazione” (#27). I ministri, inoltre,
“accolgono con favore il prossimo rapporto delle organizzazioni
internazionali su come il Quadro del G20 per la crescita forte, sostenibile
ed equilibrata può contribuire a creare occupazione” (#27). In teoria,
questi rapporti congiunti potrebbero aiutare a sviluppare ulteriori
legami tra le decisioni dei ministri del Lavoro e le decisioni dei
ministri delle Finanze a livello del G20. Tuttavia, la principale priorità
sindacale
rimane
quella
di
cambiare
l'agenda
della
“deregolamentazione” del mercato del lavoro delle istituzioni
finanziarie internazionali e dell'OCSE in un'agenda che promuova
strategie per una crescita più giusta e inclusiva. L'OIL e l'OCSE sono
invitate “a continuare a dare il loro sostegno al nostro lavoro” (#31).
10. I ministri “raccomandano che i Capi di Stato e di Governo sostengano
la proroga [della Task Force] di un altro anno, e ritengono che i suoi
obiettivi debbano essere decisi sotto la guida della presidenza russa al fine
di fornire un contributo all'incontro ministeriale che si terrà nel 2013” (#30).
Questo impegna la presidenza russa a mantenere la Task Force
sull'occupazione (come è stato confermato dai Capi di Stato e di
Governo del G20 a Los Cabos), e indica la necessità per i sindacati di
rafforzare il sostegno nella fase di preparazione della presidenza
russa.
11. I Ministri del Lavoro concludono affermando che: “Siamo, infine
d'accordo che il nostro prossimo incontro nel 2013 si terrà sotto la
presidenza della Federazione Russa. Ringraziamo la presidenza
messicana per la guida e gli orientamenti forniti. Apprezziamo ciò e
attendiamo di lavorare in modo costruttivo con la Russia” (#33). Questo
sembra contraddire le indicazioni negative degli Sherpa relative alla
tenuta di un quarto incontro dei Ministri del Lavoro, non menzionato
nella Dichiarazione dei Capi di Stato e di Governo di Los Cabos. I
sindacati devono garantire che l'incontro dei Ministri del Lavoro
abbia davvero luogo.
(Traduzione di Maria Teresa Polico)
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